Pianezze San Lorenzo

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Pianezze San Lorenzo
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Pianezze San Lorenzo
Progetto realizzato
con il contributo di
Percorso Colceresa
• su sentiero
• su asfalto
te qui
voi sie
© COMPAGNIA GENERALE RIPRESE AEREE SPA
In ordine, da sinistra a destra:
· La chiesa di San Lorenzo
· La facciata della chiesa
· Vista invernale
Il Monumento ai Caduti e la statua dell’Italia Incoronata
Panorama di Pianezze
Il Percorso Colceresa inizia dalla piazza del paese dove è possibile lasciare l’auto nel comodo parcheggio. Lungo l’itinerario sono dislocati numerosi totem che accompagneranno il visitatore durante la
passeggiata presentando la storia di paesi, viottoli e contrade e le caratteristiche dell’ambiente naturale.
Pianezze, il cui territorio è situato parte in monte e parte in piano, sorge ai piedi delle belle Prealpi
venete e si sviluppa ad un’altitudine compresa tra i 110 metri circa della parte pianeggiante e i 202,8
metri della località Malossi. Le colline sono formate da tufo di origine vulcanica che rende fertile il terreno e favorisce l’agricoltura.
Il nome antico deriva dal latino Planitia o Planicies, ossia superficie piana, in riferimento ad una zona
piana situata, secondo alcuni documenti del 1025 e del 1262, a Villa presso il Doglione delle Signore e
il ruscello Peòla.
Abitata dagli Euganei e poi dai Veneti, Pianezze fu inquadrata dai Romani nella X Regio. Nel 1025 era
nominata come appendice, o terra da coltivare, di Marostica e comprendeva l’attuale Pianezze, Villa di
Molvena, la località Cumani e Roveredo Basso posto a nord-ovest del Castello Superiore di Marostica.
Per far fronte ai saccheggi degli Ungari, re Berengario autorizzò la costruzione di castelli a scopo fortificatorio e in breve tempo la zona si coprì di roccaforti, centri di esercizio del potere feudale locale laico
ed ecclesiastico. Buona parte dei grandi proprietari si avvalsero a tal punto di queste concessioni che
nacquero numerose signorie rurali che videro nella roccaforte il simbolo della forza del casato.
Nel secolo XI a Pianezze c’erano un castello, con i possedimenti della famiglia Pedàula detto poi anche Doglione
delle Signore, il Castelletto dei Cumani presso San
Giacomo e la Torresella vicino a San Nicolò. Nel 1200 si
affermarono i Da Romano, la più potente e ricca famiglia
del territorio. Ezzelino III, detto il Tiranno, avido di potere, in qualità di vicario dell’Imperatore Federico II, fondò
una Signoria il cui patrimonio terriero comprendeva beni
a Pianezze, Cartigliano, Fontaniva, Bassano, Angarano,
Solagna, Enego, Cismon, Rotzo, Costavernese, Breganze,
Longa e Schiavon. Alla sua morte si scatenarono le lotte
tra i vicentini e i padovani per il possesso delle vie terrestri e fluviali e per il dominio su Marostica e Bassano. I
Carraresi cercarono di imporsi presidiando militarmente il
castello di Marostica e tutta l’area collinare. Nel 1311,
grazie ad una rivolta e all’intervento di Cangrande della
Scala, i Carraresi furono cacciati e in quell’occasione il
territorio fu, da loro, devastato e saccheggiato, in particolare i villaggi di Thiene, Breganze, Mason e Schiavon.
Ezzelino III, il Tiranno
Progetto realizzato da
Comune di
Mason
Vicentino
Comune di
Molvena
Percorsi complementari
• su sentiero
• su asfalto
Comune di
Pianezze
San Lorenzo
Pro Loco
Mason
Vicentino
Pianezze divenne una frazione di Marostica quando, nel
corso del 1300, i Della Scala fecero erigere i due nuovi
castelli e il circuito delle mura. Nel 1404 passò sotto la
dominazione veneziana e, inserito nella podesteria di
Marostica, il paese conobbe un periodo di pace militare e
di ripresa economica.
Nel 1556, grazie all’istituzione della “Magistratura delle acque”, nacquero nel territorio rogge e fossi di
scolo che migliorarono l’agricoltura, incentivarono l’artigianato con l’impianto di magli per il ferro e il
rame, fornaci e mulini per la macina del frumento, dell’orzo e del grano; anche la pianura così si popolò. Pianezze raggiunse l’autonomia amministrativa nel 1796.
Nel 1797, con la dominazione napoleonica, Pianezze fu soggetta al Cantone di Marostica. Nel 1809 il
malcontento sociale dovuto alle imposizioni fiscali, alla coscrizione militare e all’imposizione della tassadazio sulla macina, provocò
un’insurrezione
popolare
e
Marostica e Molvena divennero i
capisaldi della rivolta dei contadini. La conseguente rappresaglia
francese coinvolse anche gli abitanti e le case di Pianezze.
Nel 1813 cadde sotto il dominio
austriaco per essere poi annessa
all’Italia nel 1866.
Il comune contribuì in modo concreto a fronteggiare le spese
della prima guerra mondiale con
il Prestito della Vittoria, ospitò i
profughi dell’Altopiano e mise a
disposizione le scuole per i soldati dopo la disfatta di Caporetto.
Il monumento ai Caduti, collocato di fronte al palazzo del
Municipio cittadino, ricorda i tragici eventi delle due guerre mondiali. La statua dell’Italia incoronata mostra uno sguardo melanconico e triste e induce alla
riflessione sul valore della vita e
della pace.
Chiesa di San Lorenzo
A sud della piazza, nella sommità del colle, sorge la bella chiesa parrocchiale dedicata a San Lorenzo
martire. La sua fondazione risale al periodo tra il XII e il XIII secolo. L’edificio medievale originario era
modesto nelle dimensioni ed era orientato, secondo la tradizione, lungo l’asse ovest-est con l’ingresso
verso Molvena. Dipendeva dalla Pieve di Santa Maria di Marostica e divenne chiesa autonoma sotto la
dominazione veneziana.
La chiesa attuale, di stile neoclassico, fu rinnovata nel coro e nella facciata nel 1753: in quell’occasione
l’ingresso fu orientato verso Marostica e la navata fu munita di pulpito e di altare maggiore. Il campanile fu innalzato nel 1887 con l’aggiunta del tamburo ottagonale e della guglia baroccheggiante. La chiesa fece parte del territorio di Molvena, fino al 1893, quando i comuni si accordarono per una permuta
territoriale e Pianezze cedette un’ampia zona rurale in cambio del terreno comprendente la chiesa, il
campanile, la canonica e il cimitero.
La bella scalinata con gli alti cipressi conduce al sagrato, dove si può ammirare, in tutta la sua composta eleganza, la facciata scandita da quattro lesene lisce e dall’alta trabeazione. Il timpano spezzato è
coronato da statue.
L’interno è a navata unica con soffitto a capriate lignee dipinte. Il pavimento in pietra di Asiago è originale. Ci sono due altari laterali di stile barocco: quello di sinistra è dedicato alla Madonna del Santo
Rosario e quello di destra a San Lorenzo. L’altare
maggiore, di ottima manifattura, è del XVIII seco-
Percorsi in fase
di completamento
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Tabellone informativo
Punto sosta
lo: mostra un bel gioco di specchi marmorei dalle delicate geometrie curveggianti ed è fiancheggiato dalle statue di Santa
Pazienza e di Santa Eurosia, figure care alla devozione popolare
della comunità. Nell’abside campeggia la riproduzione di un quadro della Madonna in gloria tra San Lorenzo e Papa Sisto II. San
Lorenzo, di origine spagnola, è fra i martiri più venerati dall’umanità. Venne ordinato diacono da Sisto II e subì il martirio
poco dopo quello del pontefice stesso. Nella tela il Santo indossa la dalmatica e regge la graticola. Anche il battistero è degno
di nota.
Accanto all’edificio parrocchiale sorge la canonica, residenza
dall’aspetto signorile posta in posizione panoramica verso Val
Onari e Molvena. L’edificio, più volte restaurato, risale al XVI
secolo.
Scendendo lungo via Roma, si possono ammirare, a sinistra
lungo il muro che delimita la carreggiata, i bei mosaici, opera
degli alunni della scuola elementare.
Nell’incrocio con via 25 aprile, nella piazza degli Alpini, sorge un
piccolo tempietto dedicato alla Madonna della Salute. È un
capitello a cupola del 1976, bello, grande e originale, formato da
Madonna della Salute, tempietto
una grande base di marmo a doppio gradino con basamento circolare. Ospita, tra eleganti colonnine corinzie, una statua in gesso
della Vergine. Il tetto a cupola è rivestito in rame. Il tempio sostituisce un vecchio capitello che fu demolito perché si trovava a ridosso della vecchia e stretta strada provinciale.
Casa Azzolin, ora Muttin, posta all’incrocio di via Roma con via 25 aprile, a destra, è interessante dal
punto di vista storico-artistico per le originali decorazioni dell’arredamento e dei soffitti, per la monumentale scala in marmo e la fantasiosa ringhiera in ferro battuto di pregevole valore.
Costruita nel 1761, fu successivamente ampliata e restaurata poi nel 1905. I fregi floreali di pareti e soffitti, di elegante e
sofisticato intreccio
liberty, sono del
1933.
L’ingresso conserva
stipiti e cornici in
pietra della soldamara locale.
Il percorso prosegue a destra,
in direzione di
Marostica, lungo
via 25 aprile
Chiesa di San Lorenzo: sopra, l’interno.
A fianco: altare maggiore.
Sotto, in ordine: altare del Rosario, altare di San
Lorenzo, Pala della Crocifissione.
Casa Azzolin, ora Muttin: particolare dell’artistica ringhiera in ferro battuto e
vista esterna del fabbricato.
Pozzo di Palazzo
Maroso-Cortese
La Chiesa di San Lorenzo
Pro Loco
Pianezze
San Lorenzo
Consulta
delle
Associazioni
Consulta
Associazioni di Molvena
MOLVENA
Istituto
Comprensivo
“Don L. Milani”
Mason Vic.no
Regione
del Veneto
Provincia
di Vicenza
Comunità
Montana
dall’Astico
al Brenta
UNPLI
Veneto
Comitato
Regionale
UNPLI
Vicenza
Comitato
Provinciale
Protezione
Civile
Intercomunale
Colceresa
Cavalieri
delle
Colline
Molvena
Gruppo
Escursionisti
B.M. Bedont
Pianezze S.L.
Gruppo
Podisti
“Il Ciliegio”
Mason Vic.no
Consorzio
di tutela
Ciliegia di
Marostica I.G.P.
© testo ed immagini
Istituto Comprensivo
“Don Lorenzo Milani”, Mason Vic.
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MCS.Com/Carlo Stella - [email protected]