Progetto Sicurezza Ateneo CAPITOLATO TECNICO E NORMATIVO

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Progetto Sicurezza Ateneo CAPITOLATO TECNICO E NORMATIVO
Università
degli
Studi
di
Catania
Area della Prevenzione e della Sicurezza
Settore Gestione Amministrativa
Progetto Sicurezza Ateneo
– Progetto rimodulazione lay-out interni delle strutture –
– Adeguamento norme di sicurezza –
Fornitura e messa in opera di cappe biologiche, carrelli ventilati e
attrezzature di sicurezza e opere impiantistiche necessarie agli allacciamenti
agli impianti ed alle reti di servizio esistenti presso lo Stabulario Utilizzatore
Decentrato di via Androne
CAPITOLATO TECNICO E NORMATIVO
Il tecnico progettista:
Ing. P. Barbera
Il dirigente dell’A.P.S
Ing. P. Ricci
giugno 2009
Area della Prevenzione e della Sicurezza
Via di Sangiuliano, 257 - 95131 Catania – tel. 095 7307857 – fax 095 7307868 – e-mail: [email protected]
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ART.1 OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la fornitura e l’installazione degli arredi tecnici per lo Stabulario
Decentrato di via Androne. Sono comprese nell’oggetto dell’appalto le opere
impiantistiche necessarie per l’allacciamento degli arredi tecnici agli impianti e alle reti
di servizio esistenti per le quali dovrà essere fornito, a cura dell’aggiudicatario, il
progetto esecutivo come meglio specificato nel successivo articolo.
Importo presunto a base d'asta: € 80.000,00 (dicesi euro ottantamila/00) + IVA,
come dettagliato nell’Allegato 1, oltre oneri di sicurezza pari a € 470,00 + IVA non
soggetti a ribasso d’asta, come dettagliato nel DUVRI – Allegato 2.
L’appalto sarà aggiudicato ai sensi dell’art.82, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 163/2006 al
concorrente che avrà presentato l’offerta con il prezzo più basso mediante ribasso
sull’importo della fornitura posto a base di gara (escluso gli oneri di sicurezza).
ART. 2 GENERALITA’
L’oggetto del seguente Capitolato è la fornitura ed installazione di Arredi Tecnici (cappe
biologiche classe II, armadi ventilati per la stabulazione di topi e ratti, un incubatore CO2
ed un congelatore -20°C), compresi gli allacciamenti impiantistici (fluidi, scarichi,
elettrico, ecc), da eseguirsi presso lo Stabulario Decentrato di via Androne.
Le prescrizioni tecniche che seguono costituiscono il livello minimo richiesto.
Le ditte potranno presentare soluzioni differenti purché di qualità e prestazioni superiori
rispetto allo standard minimo richiesto.
Tutte le Ditte partecipanti alla gara dovranno, nel redigere l’offerta, rispettare le Leggi,
Regolamenti e Norme vigenti in materia di sicurezza, costruzione, funzionamento ed
installazione, applicabili alla realizzazione oggetto dell’appalto, anche quando non
esplicitamente menzionato nei documenti di gara.
La fornitura si intende comprensiva di posa in opera e messa in funzione delle cappe,
degli armadi ventilati e delle attrezzature, ivi compreso, il trasporto, lo scarico,
l’accantonamento ordinato, la custodia, il trasporto a piè d’opera, il montaggio e
l’allacciamento per dare il tutto finito a regola d’arte.
L’offerta dovrà essere formulata nel rispetto delle planimetrie predisposte
dall’amministrazione, e di tutta la documentazione fornita in sede di gara, nonché nel
rispetto della normativa vigente.
L’installatore, derivandosi dai quadri di zona previsti per lo stabulario, dovrà provvedere
all’alimentazione elettrica delle cappe, degli armadi ventilati e delle attrezzature di
sicurezza. I collegamenti dovranno essere realizzati usando, conduttori che garantiscano
all’impianto un grado di protezione adeguato al tipo di locale, tenuto conto anche della
documentazione relativa alla classificazione delle aree a rischio specifico fornita
dall’amministrazione appaltante.
La ditta dovrà sincerarsi che tutti gli arredi siano corredati degli accessori necessari al
buon funzionamento degli stessi. Saranno a carico della ditta realizzatrice gli obblighi e
gli oneri derivanti dalla formazione della rete di scarico, se prevista, dal punto di raccolta
sottocappa al punto di scarico predisposto dal Committente.
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E’ a carico della ditta realizzatrice la sistemazione degli aspiratori, esternamente
all’edificio, nonché di ogni altro onere necessario per realizzare il lavoro a regola d’arte.
Si precisa inoltre, che sarà cura ed onere della ditta predisporre il foro esterno e quelli
interni per il collegamento degli armadi ventilati all’aspiratore esterno con il relativo box
filtro con carboni attivi, ove questi fossero mancanti.
Per la parte impiantistica sopra descritta dovrà essere redatto il relativo progetto da
tecnico abilitato ed iscritto al relativo albo professionale. Al termine dei lavori dovrà
essere rilasciata dichiarazione di conformità ai sensi della D.M. 37/08.
Per la parte delle canalizzazioni, dovrà essere redatto un progetto esecutivo che
dovrà tenere conto della disposizione degli arredi nei locali come da planimetrie
facenti parte del bando di gara.
La ditta realizzatrice dovrà effettuare un sopralluogo per verificare puntualmente le
dimensioni dei locali, la posizione delle canalizzazioni per le aspirazioni, gli scarichi, i
punti di fornitura dei fluidi e dei gas, nonché la collocazione dei quadri di allacciamento
dell’impianto elettrico, e dovrà realizzare i collegamenti da detti punti alle attrezzature
fornite. Gli scarichi delle attrezzature dovranno essere portati fino ai punti di allaccio
predisposti. La fornitura e posa in opera si intende comprensiva di tutti gli oneri, nessuno
escluso per gli allacciamenti elettrici, scarichi, gas tecnici e speciali, fluidi e tubi di
aspirazione indipendentemente dalla loro posizione, tali da rendere perfettamente
funzionanti gli arredi forniti senza che ciò costituisca un onere aggiuntivo per il
Committente. Si precisa che negli oneri sopraccitati, si devono intendere anche le opere
murarie per fori, tracce, etc, che si rendessero necessarie.
ART. 3 PRESCRIZIONI GENERALI
Le Cappe, gli Armadi ventilati ed i relativi impianti tecnologici dovranno permettere che
ogni attività svolta nello stabulario possa essere eseguita non solo nel rispetto delle norme
di Legge, ma segua i criteri di buona tecnica, costruzione e sicurezza.
1.
le Ditte partecipanti, in funzione delle Leggi, Norme e Regolamenti sopra descritti
unitamente alla propria esperienza, potranno proporre soluzioni tecniche SOLO
migliorative
2.
gli arredi ed i relativi impianti tecnologici dovranno minimizzare particolari
situazioni anomale come :
- rischi da prodotti tossici e geno tossici
- rischi da prodotti caustici e/o infettivi
- rischi da folgorazioni elettriche
- rischi da inquinamento atmosferico ed ambientale
- rischi da incendio
dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari per :
- limitare il carico di incendio, secondo le vigenti Leggi inerenti la prevenzione incendi
- limitare la possibile creazione di atmosfere esplosive
- evitare che gli impianti elettrici possano risultare fonte di innesco di eventuali
atmosfere esplosive
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3.
le cabine di sicurezza per rischi biologici in classe IIA dovranno possedere
Certificato secondo le EN 12469 rilasciato da ente certificatore da allegare alla
documentazione tecnica della gara.
4.
le Ditte partecipanti dovranno risultare in possesso della Certificazione ISO
EN 9001:2000 da allegare alla documentazione tecnica della gara.
ART. 4 CARATTERISTICHE GENERALI DEI MATERIALI
I materiali impiegati per la realizzazione degli arredi tecnici dovranno essere di prima
qualità, privi di difetti intrinseci e rispondenti all’uso proprio cui sono destinati.
Tutti i pannelli combustibili costituenti l’arredo dovranno avere la certificazione
Classe 1 di reazione al fuoco e E1 di emissione di formaldeide secondo la norma UNI
EN 120/95.
Le strutture metalliche, dovranno essere verniciate con resine epossidiche; i piedini di
appoggio dovranno essere in materiale antiacido con dispositivo di regolazione a vite.
- Caratteristiche dei materiali per impianti elettrici delle cappe.
Le apparecchiature elettriche, quali interruttori, prese, etc. saranno racchiuse in custodie
in materiale non propagante l’incendio con grado di protezione idoneo. Le distribuzioni
saranno realizzate con tubo rigido e guaina in PVC autoestinguente. I conduttori
dovranno essere rispondenti alle norme CEI per costruzione ed installazione,
opportunamente dimensionati. Le giunzioni fra porta-conduttore e le custodie delle
apparecchiature elettriche saranno realizzate con opportuni raccordi in grado di garantire
un grado di protezione meccanica adeguato.
Per l’illuminazione dello spazio di lavoro sottocappa sarà previsto un corpo illuminante
del tipo adeguato.
L’interruttore per il comando dell’impianto luce sarà inserito in un quadro di comando.
I quadri elettrici installati sulle cappe biologiche e i carrelli ventilati dovranno avere un
grado di protezione adeguato al loro utilizzo.
- Caratteristiche dei materiali per impianti di aspirazione per carrelli ventilati
I carrelli ventilati andranno collegate con l’esterno mediante tubazioni di espulsione da
predisporre nel locale, precisando che sarà cura ed onere della ditta fornitrice provvedere
alla realizzazione delle tubazioni di aspirazione con tubo in PVC, o in materiale adeguato
e con caratteristiche idonee all’uso richiesto, al relativo dimensionamento, al fissaggio
alle pareti o al soffitto del locale con staffe in acciaio zincato e al relativo collegamento
dell’elettroaspiratore al collettore dei carrelli mediante giunti in PVC elastico allo scopo
di eliminare le vibrazioni, lo smontaggio e rimontaggio del controsoffitto e quant’altro
necessario per dare il lavoro finito a regola d’arte.
Qualora le tubazioni dovessero essere portate in corrispondenza della copertura della
struttura dove alloggeranno i gruppi aspiratori, e queste dovessero percorrere i prospetti,
sarà cura della ditta aggiudicataria realizzarli con lamierino zincato per tutta la lunghezza.
Si dovrà provvedere all’installazione di un adeguato box filtri ai carboni attivi in grado di
abbattere i cattivi odori che dovessero generarsi dalle gabbie dei topi e/o dei ratti.
- Caratteristiche dei materiali per impianti tecnologici di distribuzione gas tecnici
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Il collegamento tra i collettori ed i rubinetti di erogazione dovrà essere realizzato con
tubo dello stesso materiale della relativa linea. Gli impianti di alimentazione gas metano,
gas tecnici, gas puri, gas ultrapuri, aria compressa e linea di vuoto dovranno essere
realizzati in materiale adeguato e come specificato al punto “IMPIANTI GAS, GAS
TECNICI”.
Le tubature per i gas, gas tecnici, gas puri e fluidi saranno in acciaio inox giuntati senza
saldatura.
Tutte le tubazioni dovranno essere tappate alle estremità per il trasporto in cantiere.
Gli impianti di alimentazione sistemati all’interno dell’intercapedine degli arredi
dovranno essere ancorati alla struttura da appositi sostegni e supporti.
Le tubazioni di alimentazione devono essere complete di relativa raccorderia, valvolame
e quant’ altro necessario a dare il lavoro finito a regola d’arte.
ART. 5 CAPPE MICROBIOLOGICHE CLASSE II (BIOHAZARD)
Le cappe microbiologiche dovranno avere lunghezza di 1500 mm, e corredate di
Certificazioni, da allegare alla documentazione tecnica della gara ai sensi della norma
EN 12469. Parte inferiore del pannello di fondo della camera di lavoro in acciaio
inossidabile spessore 12/10 ed inoltre:
• Piano di lavoro in acciaio inossidabile AISI 316 Ti a settori rimovibili e
autoclavabili in versione cieca o forellinata.
• Pareti laterali in cristallo temperato di sicurezza.
• Schermo frontale in cristallo temperato di sicurezza a saliscendi con azionamento
elettrico inclinato per una postura dell’operatore ergonomicamente corretta.
• Illuminazione del piano di lavoro ottenuta con n°1 lampada fluorescente da 36 W,
posizionata in zona non contaminata.
• Livello minimo d’illuminazione pari a 1000 Lux.
• Struttura portante in lamiera d’acciaio trattata con vernice epossipoliestere
resistente ai più comuni disinfettanti industriali.
• Sistema di ventilazione atto a garantire il flusso d’aria di riciclo unidirezionale sulla
zona di lavoro, in ragione del 70% dell’aria in gioco e l’espulsione dell’aria nella
quota pari al 30%.
• Il ventilatore di tipo centrifugo a doppia aspirazione con motore a rotore esterno e
grado di protezione IP 55.
• Filtrazione dell’aria in ricircolo ed espulsione effettuata con filtri HEPA H14
secondo le normative EN 1822 con efficienza 99.999%.
• Controllo della ventilazione effettuato con regolazione automatica della velocità di
rotazione dei ventilatori ottenuta mediante sensori volumetrici di portata ad alta
risoluzione.
• Dispositivi di allarme di tipo luminoso e acustico attivati in tempo reale dal
microprocessore a corredo e interfaccia RS 232 per contatto remoto allarmi.
• Supporto da pavimento.
• Rubinetto gas costruito in accordo con le norme UNI/CIG e provvisto di
elettrovalvola di sicurezza. In caso di interruzione di alimentazione elettrica o di
blocco del ventilatore, interrompe il flusso di gas al rubinetto.
• Presa di corrente supplementare.
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•
•
Conformità alle normative Europee EN 12469, protezione del prodotto con sterilità
della zona di lavoro superiore alla classe ISO 5 EN 14644 1 su particelle da 0,3 e
0,5 µm (Classe 100/M3.5 secondo F.S. 209E), protezione dell’operatore e
dell’ambiente con filtrazione della quota d’aria espulsa effettuata con filtri HEPA
H14 secondo EN 1822 con efficienza 99.995% MPPS (equivalente al 99,999% su
particelle da 0,3 µm al test DOP/DOS).
Norme e direttive per quanto riguarda il sistema elettrico:
o Norme EN 61010 (ex CEI 66.5).
o EN 292-1 EN 292-2 EN 61010-1 EN 50081-1 EN 50082-1 EN 50081-2.
o EN 50082-2 IEC 801-2 IEC 801-4 ENV 50140 ENV 50141.
ART. 6 CARRELLI VENTILATI PER STABULAZIONE
- Caratteristiche generali dei carrelli ventilati per topi e per ratti
Il carrello ventilato dovrà essere conforme ai criteri di valutazione delle prestazioni dei
sistemi IVC del TIZ-BIFO.
Il carrello dovrà essere costituito da gabbie chiuse alloggiate all’interno di scaffali
dedicati.
L’aria, prelevata dall’ambiente di stabulazione (temperatura ed umidità controllata) dovrà
essere filtrata da un’unità di ventilazione con filtri HEPA H14 secondo le normative EN
1822 con efficienza 99.999%, tramite l’unità di ventilazione ed inviata alle gabbie
attraverso condotti dedicati, posti nella parte posteriore delle gabbie.
Il sistema dovrà essere composto da una struttura porta gabbie (scaffale) e da due
impianti, uno per la ventilazione ed uno per l’estrazione dell’aria, montati posteriormente,
atti a garantire un flusso d’aria filtrata in ogni gabbia con relativa ripresa individuale.
Tali impianti saranno costituiti da due plenum (mandata e ripresa aria) e tubi verticali
completi di ugelli con foro calibrato per l’accoppiamento con la gabbia.
Le gabbie saranno composte da bacinella con guarnizione in silicone, coperchio in
acciaio inox, cappuccio di chiusura e bottiglia con cappuccio.
Sul cappuccio di chiusura gabbia saranno montati due diffusori con occhielli di
accoppiamento, autocentranti con gli ugelli di mandata e di ripresa aria, tali occhielli
saranno posizionati verso l’alto ai fini di evitare l’immissione diretta dell’aria a livello
animale.
Tali occhielli avranno il compito di diffondere l’aria uniformemente all’interno della
gabbia evitando correnti e saranno dotati di sistema di auto chiusura nel momento in cui
la gabbia verrà tolta dallo scaffale per la manipolazione sotto cappa.
L’aria dall’ambiente dovrà essere prelevata dall’unità di ventilazione (temperatura ed
umidità controllata in ambiente) filtrata con pre-filtri secondo la normativa EN 779 e filtri
HEPA (99,999% normativa EN 1822) ed inviata agli scaffali ed alle gabbie.
Dovrà essere prelevata dalle gabbie e ributtata in ambiente tramite l’unità ventilante di
estrazione passando attraverso un pre-filtri secondo la normativa EN 779 e filtri HEPA
(99,999% normativa EN 1822).
L’aria in uscita sarà convogliata verso l’esterno con opportuna canalizzazione in PVC o
lamierino zincato e filtrata con filtri ai carboni attivi.
L’unità dovrà fornire aria fino a quattro scaffali a fronte singolo o due a fronte doppio.
La pressione ed i ricambi d’aria dovranno essere regolabili dall’operatore e gli scaffali
potranno funzionare in pressione positiva o negativa.
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Il sistema dovrà garantire un ottimo “lavaggio” della gabbia soprattutto della parte bassa
asportando ammoniaca, CO2 ecc., mantenendo una velocità dell’aria bassa a livello
animale (inferiore a 0,2 m/s) con un numero di ricambi elevato (40–80 ricambi/ora) ed
una rumorosità contenuta ai fini di non disturbare ed arrecare danni agli animali, in
conformità all’ETS 123.
Componenti del sistema:
- scaffale doppio fronte per topi e fronte singolo per ratti;
- struttura in tubolari di acciaio inox AISI 304;
- guide in materiale plastico a basso coefficiente antifrizione;
- tetto dello scaffale in lamiera di acciaio inox AISI 30;
- indicatori per il corretto posizionamento delle gabbie;
- quattro ruote delle quali due con freno;
- condotti di ventilazione posti nella dimensione dello scaffale ed eseguiti in acciaio
inox AISI 304;
- plenum aria positivo e negativo, separati, posti orizzontalmente e tubi di distribuzione
aria verticali;
- ugelli, raccordi e flessibili in materiale plastico autoclavabile o in silicone completo di
flessibili di collegamento all’unità di ventilazione
- capienza: 140 gabbie per topi e 35 per ratti
- conformità alle normative Europee EN 12100/1-2, protezione dell’ambiente con
filtrazione della quota d’aria espulsa effettuata con filtri HEPA H14, secondo EN
1822 con efficienza 99.995% MPPS (equivalente al 99,999% su particelle da 0,3 µm
al test DOP/DOS).
- Norme e direttive per quanto riguarda il sistema elettrico:
o Norme EN 61010-1.
o Norma EN 60204-1
o Norma EN 61326-1.
- Caratteristiche degli accessori
- bacinella in polisulfone trasparente autoclavabile dotata di due agganci a pressione di
chiusura per cappuccio;
- guide per alloggiamento nello scaffale corredata di distanziali per il corretto impilaggio
adatta a contenere 6 animali da 25 grammi o 5 animali da 30 grammi nel caso di topi e
3 animali da 300-400 grammi o 2 da 600 grammi nel caso di ratti, completo di
guarnizione di tenuta, a labbro, in silicone;
- dimensioni esterne: 405x205x185mm per topi e 405 x 355 x 230mm per ratti;
- coperchio realizzato in filo di acciaio inox AISI 304 da inserirsi nella parte posteriore
della gabbia, vano mangiatoia incluso;
- cappuccio di chiusura in polisulfone trasparente autoclavabile;
- diffusori (mandata e ripresa) con occhielli di accoppiamento, autocentranti con gli ugelli
di mandata e di ripresa aria dotati di sistema di auto-chiusura quando la gabbia viene
rimossa dallo scaffale, dotato di deflettore interno per evitare lo short-cut tra l’aria di
ingresso e l’aria di uscita dalla gabbia;
- vano porta bottiglia per bottiglia esterna e sistema di auto-chiusura alla rimozione della
bottiglia;
- filtro da 0,2 micron di sicurezza;
- bottiglia in polisulfone trasparente autoclavabile;
- guarnizione sul collo in silicone;
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- capacità graduata: ml 260 per topi e ml 300 per ratti;
- cappuccio per bottiglia realizzato in acciaio inox AISI 316;
- cannula con lunghezza 34 mm e foro diametro 1,8 mm;
- porta cartellino in materiale plastico autoclavabile con aggancio a ribalta 0-90° per la
visione interna della gabbia;
- dimensioni cartellino da inserire: 100 x 70 mm;
ART. 7 INCUBATORE CO2
L’apparecchiatura dovrà essere dotata di un display Touchscreen LCD per la gestione ed
il controllo di tutti i parametri funzionali dell’incubatore, con possibilità di visualizzare
tutti i parametri in formato grafico, di operare sul display mediante software in lingua
italiana e di monitorare gli allarmi mediante un database con lo storico degli ultimi eventi
e protezione mediante codici di accesso e blocco tastiera, un sistema di regolazioni e
allarmi a microprocessore ed inoltre una porta di comunicazione USB.
L’incubatore dovrà essere fornito di foro di accesso per agevolare il passaggio di cavi,
spine e tubi all’interno o all’esterno della camera e di controsportello in vetro riscaldato
per una minore formazione di condensa con meccanismo di chiusura contro le aperture
accidentali.
La camera interna sarà completamente in acciaio inossidabile elettropulito, con angoli
arrotondati per una più facile pulizia interna, i ripiani interni regolabili in altezza,
antiribaltamento, con supporto che non necessiteranno di viti per il fissaggio alla camera
e per una maggiore facilità nella pulizia interna saranno realizzati in acciaio inox.
La camera interna dovrà avere un ventilatore per garantire un’efficiente distribuzione
della temperatura, dell’umidità e della CO2 per il controllo della quale si dovrà prevedere
un sensore a conduttività termica termostabile e decontaminabile. La ventola dovrà essere
del tipo smontabile per consentire la decontaminazione in autoclave.
L’incubatore dovrà inoltre garantire:
o Umidità costante 95%;
o Campo di controllo della temperatura + 3° fino a +55°;
o La presenza di un riduttore di pressione CO2;
o Volume interno 150 lt circa;
o Dimensioni 60x85x75cm con tolleranza di +/- 10%
ART. 8 CONGELATORE – 20 °C
La struttura portante dovrà essere completamente in lamiera di acciaio con verniciatura a
polveri epossidiche, avere uno sportello di servizio dalle stesse caratteristiche della
struttura, con chiusura magnetica, speciali guarnizioni in gomma, completo di chiusura
con chiave esterna, piedini anteriori di posizionamento, regolabili in altezza.
Le pareti interne del congelatore saranno rivestite di una speciale plastica antiabrasione,
mentre i ripiani interni saranno in alluminio goffrato.
L’isolamento termico sarà ottenuto con iniezione di schiume poliuretaniche, CFC Free,
sotto forte pressione con spessore isolamento di almeno 60 mm.
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Il trattamento interno dell’aria avverrà con evaporatore a serpentina fissato sotto ciascun
ripiano interno del congelatore, assicurando un veloce e costante raffreddamento del vano
interno. Il compressore di tipo ermetico della potenza adeguata, funzionante con gas
ecologici CFC Free. Condensazione ad aria con scambiatore posto sulla parete posteriore
esterna del congelatore.
Il congelatore sarà regolato per mezzo di un termostato meccanico, posto sulla parte
superiore lato fronte.
Le temperature interne al vano saranno visualizzate per mezzo di un indicatore
elettronico, posto sulla fascia superiore, di fianco al termostato.
Il pannello comandi includerà inoltre un interruttore On/Off per inserimento diretto
"Super frost", e un sistema di allarme acustico e visivo con interruttore On/Off, per
massima temperatura interna del vano.
Un interruttore magneto-termico dovrà essere posto sulla linea alimentazione.
Il congelatore dovrà inoltre possedere le seguenti caratteristiche:
o Volume interno 300 litri circa;
o Campo delle temperature da -15°C a -30°C;
o dimensioni (LxPxH) Esterne: mm 600 x 700 x 1600 con tolleranza +/- 10 %;
o rumorosità di 45 db circa davanti alla sorgente ad una distanza di 1 metro;
o Minimo N. 5 cassetti in plastica rigida, dotati di apposita presa sul lato frontale
per inserimento ed estrazione dal vano congelatore;
o L’apparecchiatura dovrà essere conforme alle norme CEI 66/5 con due fusibili su
linea di alimentazione e EN 61010-1.
ART. 9 IMPIANTI ELETTRICI
Tutti gli impianti elettrici a bordo arredi (cappe biologiche, armadi ventilati e
attrezzature) e a muro, dovranno essere contenuti in box e/o canaline elettriche con
protezione adeguata al tipo di locale, minima di IP 44 certificata secondo le norme EN
60529 – CEI 70-1.
Gli impianti elettrici a bordo arredi e a muro nei vari locali dello stabulario, dovranno
essere realizzati secondo le seguenti norme:
- Norme CEI 31-33 (CEI EN 60079-14) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive
per la presenza di gas – parte 14: impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
per la presenza di gas (diversi dalle miniere);
- Norme CEI 31-30 (CEI EN 60079-10) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive
per la presenza di gas – parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi;
- CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
I componenti utilizzati per realizzare gli impianti elettrici, oltre a riportare il marchio
IMQ e CE, dovranno rispondere alle seguenti norme:
- CEI 23-3 EN 60898 interruttori automatici;
- CEI 17-9 e 17-11 interruttori di manovra;
- CEI 20-20 e 20-22/2 cavi unipolari e multipolari;
- CEI 23-5, 23-16, 23-12;
- CEI EN 60309.1-2 – IEC 309.1-2 prese elettriche industriali con e senza interblocco.
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I riferimenti normativi sopraccitati non si devono intendere esaustivi in quanto sarà cura
ed onere dell’aggiudicatario la redazione di un progetto a firma di tecnico abilitato
della parte elettrica e la dichiarazione di conformità secondo il D.M. 37/08.
Prese per cappe e prese a muro
- Prese elettriche tipo Unel Schuko 2P+T, 220V, 10/16A, con contatto di terra centrale e
laterale grado di protezione IP 55;
- Prese elettriche interbloccate tipo CEE 17 2P + T 16 A 220 V - grado di protezione IP65
con fusibile;
- Prese elettriche interbloccate tipo CEE 17 3P + T 16 A 380 V - grado di protezione IP65
con fusibile;
- Ogni gruppo di prese individuato con la dicitura QE, TQE e MQE dovranno essere
protette con l’interrutore magnetotermico 2P, 16A, inserito in apposito sportello a tenuta
con grado di protezione IP 55. Le prese interbloccate tipo CEE 17 220 /380 V saranno
protette con fusibili.
ART. 10 IMPIANTI GAS, GAS TECNICI
Materiali inerenti le tubazioni (di opportune sezioni), da impiegarsi a bordo degli arredi
tecnici:
aria compressa
Rame UNI 6507
vuoto
Rame UNI 6507 o Inox Aisi 316
gas metano
Rame secondo norme UNI 6507
gas tecnici
Rame secondo norme UNI 5649-71 sgrassato o
Acciaio inox Aisi 316
acetilene
Acciaio inox Aisi 316
I raccordi dovranno essere: Serto in ottone per tubazioni in rame, Serto o Parker o
Swagelok acciaio inox per le tubazioni in Aisi 316.
Per quanto concerne il gas metano gli impianti dovranno rispettare quanto prescritto dalle
norme UNI-CIG 71129, UNI-CIG 9860 e UNI-CIG 7140.
La rubinetteria, avente caratteristiche tecniche secondo le norme sotto riportate, dovrà
essere realizzata in ottone a forte spessore OT-58 trattato con resine epossidiche e dotate
di manopole ergonomiche in poliammide;
Il tipo di chiusura dovrà essere a scatto secondo le norme DIN 3537 parte 3, UNI CIG
7140-72 e 7141-72 per quanto riguarda il gas metano e con regolazione fine per tutti gli
altri gas tecnici (aria pura, azoto, elio ecc.).
La colorazione delle manopole dovrà essere secondo le norme EN 13792.
Gli attacchi previsti sui rubinetti dovranno essere del tipo: a oliva fisso secondo norma
DIN 12898 per quanto riguarda i gas in generale.
I riduttori di pressione dovranno presentare le seguenti caratteristiche minime:
- realizzati in ottone nickelato OT58 Ni-Cr oppure in Aisi 303 (per Acetilene)
- rubinetto on-off posto a monte del riduttore e facente corpo con lo stesso
- parti a contatto con il gas in OT58 o Aisi 303
- membrana a soffietto in Hastelloy
- manometro OT58 o Aisi 303
- presa OT58 o Aisi 303
- pressione max in ingresso 40 Bar
- pressione regolabile in uscita 2-4-6-8 Bar
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-
presa ad innesto con valvola di ritegno
innesto differenziato per evitare collegamenti con riduttori non compatibili con gas
valvola di intercettazione a spillo in uscita
etichettatura in base al gas utilizzato.
ART. 11 OSSERVANZA DELLA NORMATIVA
La fornitura è disciplinata dalle seguenti disposizioni, per quanto non previsto nel presente
Capitolato speciale:
- Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.)
- Capitolato d'oneri generale per le forniture ed i servizi di competenza del Provveditorato
generale dello Stato (Decreto Ministero del Tesoro 28.10.1985 e successive modifiche ed
integrazioni).
- R.D.2440/1923 e R.D.827/1924 (Regolamento per l’Amm.ne del Patrimonio e per la
Contabilità Generale dello Stato e successive modifiche ed integrazioni)
- Regolamento per l’Amministrazione, la contabilità e la finanza dell’Università degli
Studi di Catania, approvato con D.R. n.3994 del 25/09/1996.
ART. 12 TEMPI E MODALITA’ DI CONSEGNA - PENALITA’
Il tempo utile per la consegna della fornitura e per dare ultimati i lavori inerenti al
presente capitolato è fissato in giorni 40 (quaranta) successivi e continui dalla data di
stipula del contratto d’appalto.
La programmazione delle installazioni dovrà essere preventivamente concordato con il
Committente, che dovrà tenere conto delle attività che si svolgono nei luoghi dove
andranno installate gli arredi tecnici.
Ogni eventuale ritardo dovrà essere comunicato tempestivamente al Committente.
Le eventuali penalità saranno calcolate sulla base dell’applicazione degli articoli 47,48 e
49 del Capitolato d’oneri generale per le forniture ed i servizi di competenza del
Provveditorato Generale dello Stato.
ART. 13 COLLAUDO DELLA FORNITURA
In considerazione delle modalità di consegna ed installazione degli arredi tecnici definita
all’art.12, entro 30 (trenta) giorni dalla consegna da parte della ditta aggiudicataria della
seguente documentazione:
- dichiarazione di conformità degli impianti ai sensi del D.M. 37/08;
- rapporti delle prove di tenuta, gas e fluidi;
- rapporti di prova di performance ed efficienza delle cappe;
- certificazione classe reazione al fuoco;
- certificazione classe di emissione di formaldeide;
il Committente procederà al collaudo definitivo ed al rilascio del relativo certificato.
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Il collaudo dovrà accertare che la fornitura per quanto riguarda i materiali impiegati,
l'esecuzione e la funzionalità, siano corrispondenti alle condizioni dell'offerta e alle
specifiche del presente Capitolato nonché di tutti gli elaborati allegati.
Nel caso l’esito del collaudo non risultasse positivo e/o la fornitura e le opere annesse
non corrispondessero, in tutto o in parte alle caratteristiche tecniche richieste, le stesse
possono essere totalmente o parzialmente rifiutate dal Committente e sarà obbligo della
ditta aggiudicataria renderle idonee alle specifiche richieste nello stesso Capitolato.
Le parti sostituite o rifatte saranno sottoposte a collaudo.
In caso di esito negativo di detto collaudo, l’Amministrazione avrà facoltà di dichiarare
risolto il contratto in tutto o in parte.
ART. 14 OBBLIGHI ED ONERI GENERALI E SPECIALI A CARICO DELLA
DITTA AGGIUDICATARIA
Oltre agli oneri indicati nel presente Capitolato, saranno a carico della ditta aggiudicataria
e quindi compresi nel prezzo dell'offerta accettata dall'Amministrazione Appaltante, gli
oneri ed obblighi seguenti:
1) la redazione del progetto esecutivo da parte di tecnico abilitato, degli arredi tecnici e
relativi allacciamenti ( elettrici, meccanici, ecc.);
2) la redazione del Piano Operativo di sicurezza da tecnico abilitato ai sensi delle vigenti
normative;
3) dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08;
4) la rispondenza dei materiali offerti a quanto prescritto dal D.Lgs. 81/08;
5) la produzione della documentazione tecnica relativa ai materiali oggetto di fornitura
certificante le caratteristiche prestazionali, di sicurezza e di quanto richiesto nel
Capitolato Tecnico;
6) i ponti di servizio ed ogni altra opera provvisionale, i mezzi d'opera e il personale
comune e specializzato necessario per lo scarico dei materiali per il montaggio, per
l'esecuzione di tutti i lavori al fine di garantire la fornitura completa sotto ogni riguardo;
7) l'allontanamento e il trasporto al pubblico scarico entro 15 giorni dall'ultimazione del
montaggio di tutti i materiali di risulta, imballaggi, etc;
8) l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle
assicurazioni varie degli operai contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione
involontaria, l'invalidità e vecchiaia, e delle altre disposizioni in vigore o che potranno
intervenire in corso d'opera;
9) l'adozione, nell'esecuzione di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie
per garantire la vita, l'incolumità e la sicurezza in genere degli operai, delle persone
comunque addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e
privati, osservando le vigenti disposizioni. Il personale impiegato dovrà essere dotato dei
D. P. I. previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, e di ogni misura
necessaria per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori, prevista dal Decreto
Legislativo 81/08.
Pertanto ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni ricadrà sulla ditta
aggiudicataria, restando sollevata l'Amministrazione nonché il personale preposto in suo
nome alla direzione ed alla sorveglianza;
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10) lo sgombero entro 15 giorni dall'ultimazione dei lavori di tutti i locali
precedentemente occupati per deposito di materiali ed attrezzi, ecc.;
11) l'adatta manodopera, per eseguire le eventuali verifiche e prove utili al collaudo;
12) la nomina di un preposto, che vigili l'organizzazione del montaggio della fornitura
oggetto del presente Capitolato, con funzione di direttore tecnico di cantiere per conto
della Ditta appaltatrice.
Il corrispettivo di tutti i su richiamati e specificati obblighi ed oneri è compreso nel
prezzo complessivo dell'appalto.
ART. 15 CESSIONE E SUBAPPALTO
Ai sensi dell’art.118 del D. Lgs. 163/2006, con le limitazioni e prescrizioni nello stesso
articolo indicate, ai concorrenti è data la possibilità di indicare nell’offerta le parti
dell’appalto che eventualmente intendono subappaltare a terzi.
E’ fatto divieto di cessione o subappalto ad avvenuta stipulazione del contratto.
In tal caso alla cessione o subappalto di tutto o di parte del contratto di fornitura consegue
di diritto la risoluzione del contratto con l’incameramento del deposito cauzionale
definitivo, nonché il risarcimento di ogni danno maggiore.
I suddetti provvedimenti sono adottati da questa Università con atto amministrativo,
senza messa in mora e pronuncia giudiziale.
Nei casi di subappalto autorizzati rimane impregiudicata la responsabilità dell’impresa
contraente, la quale risponde pienamente di tutti gli obblighi contrattuali.
L’Amministrazione non corrisponde al subappaltatore l’importo dei lavori eseguiti,
pertanto, è fatto obbligo alla ditta aggiudicataria di trasmettere, entro venti giorni dalla
data di ciascun pagamento, copie delle fatture quietanzate relative ai pagamenti
corrisposti al subappaltatore con le indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
ART.16 CAUZIONE DEFINITIVA
Ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs. 163/2006, la ditta aggiudicataria è obbligata a costituire
una garanzia fideiussoria del 10% dell’importo contrattuale.
Se l’offerta della ditta aggiudicataria supera il 10% di ribasso, la garanzia fideiussoria
sarà aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il
ribasso sia superiore al 20%, l’aumento sarà di due punti percentuali per ogni punto di
ribasso superiore al 20%.
La mancata costituzione di detta garanzia nei modi prescritti determina la revoca
dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria richiesta nell’Elaborato
contenente le modalità di partecipazione e svolgimento alla gara.
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Allo svincolo della garanzia fideiussoria si procederà con le modalità stabilite nel
sopracitato art.113 del D.Lgs. 163/2006.
ART. 17 GARANZIA DELLA FORNITURA
La ditta aggiudicataria si assume l’obbligo di garantire il materiale offerto, sia per la
qualità dei materiali, sia per il montaggio, sia infine per il regolare funzionamento per un
periodo di 24 (ventiquattro) mesi a decorrere dalla data di collaudo definitivo.
ART. 18 PAGAMENTI
Il corrispettivo della fornitura si intende comprensivo di tutti gli oneri ed obblighi previsti
nel presente capitolato. Il corrispettivo rimarrà fisso ed invariabile e pertanto non sarà
soggetto a variazione o revisione.
Dopo la redazione del certificato di collaudo sarà corrisposto il pagamento e verranno
applicate le eventuali penalità in cui la Ditta è incorsa durante l’espletamento del
contratto.
Art. 19 FORO COMPETENTE
Per tutte le controversie relative all’interpretazione, validità ed esecuzione del contratto è
competente il Foro di Catania.
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