Capitolato tecnico cappe ultima correzione

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Capitolato tecnico cappe ultima correzione
Università
degli
Studi
di
Catania
Area della Prevenzione e della Sicurezza
Settore Gestione Amministrativa
PROGETTO
“SICUREZZA ATENEO”
Adeguamento norme di sicurezza
Fornitura e messa in opera di cappe chimiche
ad espulsione, cappe biologiche, armadi di
sicurezza, verifica e adeguamento impianti
elettrici c/o varie strutture dell’Università
degli Studi di Catania
CAPITOLATO TECNICO E NORMATIVO
Il tecnico progettista:
Ing. P.Barbera
Il dirigente dell’A.P.S
Ing. P. Ricci
Maggio 2009
Area della Prevenzione e della Sicurezza
Via di Sangiuliano, 257 - 95131 Catania – tel. 095 7307857 – fax 095 7307868 – e-mail: [email protected]
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ART.1 OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la fornitura e l’installazione degli arredi tecnici per i laboratori
di ricerca e di didattica dei vari Dipartimenti dell’Università degli Studi di Catania. Sono
comprese nell’oggetto dell’appalto le opere impiantistiche necessarie per l’allacciamento
degli arredi tecnici agli impianti e alle reti di servizio esistenti per le quali dovrà essere
fornito, a cura dell’aggiudicatario, il progetto esecutivo come meglio specificato nel
successivo articolo.
Importo
presunto
a
base
d'asta:
€
804.770,00
(dicesi
euro
ottocentoquattromilasettecentosettanta/00) + IVA, come dettagliato nell’Allegato 1e
2, oltre oneri di sicurezza pari a € 4.500,00 + IVA, come dettagliato nel DUVRI –
Allegato 3.
La fornitura ed installazione sarà eseguita secondo il crono programma, che prevede la
suddivisione del periodo di consegna in cinque lotti.
L’appalto sarà aggiudicato ai sensi dell’art.82, comma 2, lett. b) del D.Lga. 163/2006 al
concorrente che avrà presentato l’offerta con il prezzo più basso rispetto all’importo
posto a base d’asta escluso di IVA e degli oneri di sicurezza.
ART. 2 GENERALITA’
L’oggetto del seguente Capitolato è la fornitura ed installazione di Arredi Tecnici (cappe
chimiche ad espulsione totale previa filtrazione a carboni, cappe microbiologiche classe
II e armadi di sicurezza), compresi gli allacciamenti impiantistici (fluidi, scarichi,
elettrico, ecc), da eseguirsi presso i laboratori di didattica e di ricerca di vari dipartimenti
dell’Università degli Studi di Catania.
Le prescrizioni tecniche che seguono costituiscono il livello minimo richiesto.
Le ditte potranno presentare soluzioni differenti purché di qualità e prestazioni superiori
rispetto allo standard minimo richiesto.
Tutte le Ditte partecipanti alla gara dovranno, nel redigere l’offerta, rispettare le Leggi,
Regolamenti e Norme vigenti in materia di sicurezza, costruzione, funzionamento ed
installazione, applicabili alla realizzazione oggetto dell’appalto, anche quando non
esplicitamente menzionato nei documenti di gara.
La fornitura si intende comprensiva di posa in opera e messa in funzione delle cappe e
degli armadi, ivi compreso, lo smontaggio e lo smaltimento di arredi e cappe obsolete
presenti nelle varie strutture, il trasporto, lo scarico, l’accantonamento ordinato, la
custodia, il trasporto a piè d’opera, il montaggio e l’allacciamento per dare il tutto finito a
regola d’arte.
L’offerta dovrà essere formulata nel rispetto delle planimetrie
predisposte
dall’amministrazione, e di tutta la documentazione fornita in sede di gara, nonché nel
rispetto della normativa vigente.
L’installatore, derivandosi dai quadri di zona previsti per i laboratori, dovrà provvedere
all’alimentazione elettrica delle cappe e degli armadi di sicurezza. I collegamenti
dovranno essere realizzati usando, conduttori che garantiscano all’impianto un grado di
protezione adeguato al tipo di locale, tenuto conto anche della documentazione relativa
alla classificazione delle aree a rischio specifico fornita dall’amministrazione appaltante.
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La ditta dovrà provvedere al collegamento sia degli impianti idrici che dei gas tecnici e
speciali di tutte le cappe dislocate in ciascun laboratorio. La ditta dovrà altresì sincerarsi
che tutti gli arredi siano corredati degli accessori necessari al buon funzionamento degli
stessi e dimensionati sul numero delle utenze servite. Saranno a carico della ditta
realizzatrice gli obblighi e gli oneri derivanti dalla formazione della rete di scarico dal
punto di raccolta sottocappa al punto di scarico predisposto dal Committente.
Gli impianti di estrazione d’aria dovranno comprendere i ventilatori delle singole cappe,
box filtro con carboni attivi e dovranno essere posizionati esternamente all’edificio, in
corrispondenza di terrazze o coperture degli stessi, in corrispondenza del punto più alto
dell’edificio.
Sarà, in ogni caso, obbligo della ditta una valutazione appropriata della portata,
prevalenza e potenza necessaria per ciascun gruppo di aspirazione in relazione alla
tipologia, dimensioni e flusso di aria richiesta per le cappe. Sarà a carico dell’impresa la
fornitura e la posa in opera dei collegamenti e dei collarini di raccordo fra gli arredi
forniti e le canalizzazioni, nonché la fornitura e la posa in opera completa, ove mancante,
delle canalizzazioni stesse necessarie fino al foro presente in ciascun laboratorio e da
questo sino al ventilatore da posizionare esternamente all’edificio, l’eventuale
smontaggio e rimontaggio dei controsoffitti, nonché la realizzazione degli alloggiamenti
esterni dei ventilatori.
E’ a carico della ditta realizzatrice la sistemazione degli aspiratori esternamente
all’edificio, nonché di ogni altro onere necessario per realizzare il lavoro a regola d’arte.
Si precisa inoltre, che sarà cura ed onere della ditta predisporre il foro esterno e quelli
interni per il collegamento al ventilatore, ove questi fossero mancanti.
Per la parte impiantistica sopra descritta dovrà essere redatto il relativo progetto da
tecnico abilitato ed iscritto al relativo albo professionale. Al termine dei lavori dovrà
essere rilasciata dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 37/08.
Per la parte delle canalizzazioni, dovrà essere redatto un progetto esecutivo che
dovrà tenere conto della disposizione degli arredi nei locali come da planimetrie
facenti parte del bando di gara.
La ditta realizzatrice dovrà effettuare un sopralluogo per verificare puntualmente le
dimensioni dei locali, la posizione delle canalizzazioni per le aspirazioni, gli scarichi, i
punti di fornitura dei fluidi e dei gas, nonché la collocazione dei quadri di allacciamento
dell’impianto elettrico, e dovrà realizzare i collegamenti da detti punti alle attrezzature
fornite. Gli scarichi delle attrezzature dovranno essere portati fino ai punti di allaccio
predisposti. La fornitura e posa in opera si intende comprensiva di tutti gli oneri, nessuno
escluso per gli allacciamenti elettrici, scarichi, gas tecnici e speciali, fluidi e tubi di
aspirazione indipendentemente dalla loro posizione, tali da rendere perfettamente
funzionanti gli arredi forniti senza che ciò costituisca un onere aggiuntivo per il
Committente. Si precisa che negli oneri sopraccitati, si devono intendere anche le opere
murarie per fori, tracce, etc, che si rendessero necessarie.
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ART. 3 PRESCRIZIONI GENERALI
Le Cappe, gli Armadi ed i relativi impianti tecnologici dovranno permettere che ogni
attività svolta nei vari laboratori possa essere eseguita non solo nel rispetto delle norme di
Legge, ma seguano i criteri di buona tecnica, costruzione e sicurezza.
1.
le Ditte partecipanti, in funzione delle Leggi, Norme e Regolamenti sopra descritti
unitamente alla propria esperienza, potranno proporre soluzioni tecniche SOLO
migliorative
2.
gli arredi ed i relativi impianti tecnologici dovranno minimizzare particolari
situazioni anomale come :
- rischi da prodotti tossici e geno tossici
- rischi da prodotti caustici e/o infettivi
- rischi da folgorazioni elettriche
- rischi da inquinamento atmosferico ed ambientale
- rischi da incendio
dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari per :
- limitare il carico di incendio, secondo le vigenti Leggi inerenti la prevenzione incendi
- limitare la possibile creazione di atmosfere esplosive
- evitare che gli impianti elettrici possano risultare fonte di innesco di eventuali
atmosfere esplosive
3.
dovranno inoltre contenere soluzioni tecniche applicate alle cappe chimiche e
tendenti alla limitazione dei costi di gestione riferiti alle dispersioni termiche imputabili
agli impianti di aspirazione cappe (sistemi a portata variabile VAV).
4.
le cappe chimiche offerte dovranno possedere Certificato EN 14175 parte 1-2-3-6
rilasciato da ente accreditato ed essere accompagnati da test report (per ogni tipologia di
cappa richiesta), inerente i dispositivi di sicurezza applicati secondo le EN 14175 parte 2
ed il grado di robustezza secondo le EN 14175 parte 3; sia il certificato che i test report
comprovanti un indice di contenimento almeno pari a 0,1 ppm, saranno da allegare
alla documentazione tecnica della gara.
5.
le cabine di sicurezza per rischi biologici in classe IIA dovranno possedere
Certificato secondo le EN 12469 rilasciato da ente accreditato da allegare alla
documentazione tecnica della gara.
6.
gli armadi di sicurezza per infiammabili dovranno possedere Certificato secondo
le norme EN 14470 parte 1 rilasciato da ente accreditato da allegare alla
documentazione tecnica della gara.
7.
le Ditte partecipanti dovranno risultare in possesso della Certificazione ISO
EN 9001:2000 da allegare alla documentazione tecnica della gara.
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ART. 4 CARATTERISTICHE GENERALI DEI MATERIALI
I materiali impiegati per la realizzazione degli arredi tecnici dovranno essere di prima
qualità, privi di difetti intrinseci e rispondenti all’uso proprio cui sono destinati.
Tutti i pannelli combustibili costituenti l’arredo dovranno avere la certificazione
Classe 1 di reazione al fuoco e E1 di emissione di formaldeide secondo la norma UNI
EN 120/95.
Le strutture metalliche, dovranno essere verniciate con resine epossidiche; i piedini di
appoggio dovranno essere in materiale antiacido con dispositivo di regolazione a vite.
- Caratteristiche dei materiali per impianti elettrici delle cappe.
Le apparecchiature elettriche, quali interruttori, prese, etc. saranno racchiuse in custodie
in materiale non propagante l’incendio con grado di protezione idoneo. Le distribuzioni
saranno realizzate con tubo rigido e guaina in PVC autoestinguente. I conduttori
dovranno essere a norme CEI opportunamente dimensionati. Le giunzioni fra portaconduttore e le custodie delle apparecchiature elettriche saranno realizzate con opportuni
raccordi in grado di garantire un grado di protezione meccanica adeguato.
Tutti i conduttori impiegati dovranno essere di tipo conforme e dovranno essere
opportunamente dimensionati.
Per l’illuminazione dello spazio di lavoro sottocappa sarà previsto un corpo illuminante
del tipo adeguato.
L’interruttore per comando impianto luce sarà inserito in un quadro di comando.
I quadri elettrici installati sulle cappe di aspirazione dovranno avere un grado di
protezione adeguato al loro utilizzo.
- Caratteristiche dei materiali per impianti di aspirazione per cappe e armadi
Le cappe chimiche e gli armadi di sicurezza andranno collegate con le tubazioni di
espulsione predisposte nel locale, ed in ogni caso sarà cura ed onere della ditta fornitrice
provvedere alla realizzazione delle tubazioni di aspirazione con tubo in PVC, o in
materiale adeguato e con caratteristiche idonee all’uso richiesto, al relativo
dimensionamento, al fissaggio alle pareti o al soffitto del locale con staffe in acciaio
zincato e collegate al collettore delle cappe e all’elettroaspiratore mediante giunti in PVC
elastico allo scopo di eliminare le vibrazioni, lo smontaggio e rimontaggio del
controsoffitto e quant’altro necessario per dare il lavoro finito a regola d’arte.
Qualora le tubazioni dovessero essere portate in corrispondenza della copertura della
struttura dove alloggeranno i gruppi aspiratori, e queste dovessero percorrere i prospetti,
sarà cura della ditta aggiudicataria rivestirli con lamierino zincato per tutta la lunghezza.
- Caratteristiche dei materiali per impianti tecnologici di distribuzione per fluidi e
gas tecnici
Il collegamento tra i collettori ed i rubinetti di erogazione dovrà essere realizzato con
tubo dello stesso materiale della relativa linea. Gli impianti di alimentazione fluidi, acqua
fredda, gas metano, gas tecnici, gas puri, gas ultrapuri, aria compressa e linea di vuoto
dovranno essere realizzati in materiale adeguato e come specificato al punto
“IMPIANTI IDRAULICI – RUBINETTI, ACQUA, GAS, GAS TECNICI –
SCARICHI”.
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Le tubature per acqua demineralizzata e ultrapura dovranno essere realizzate interamente
in PVC a giunti incollati. Le tubature per i gas, gas tecnici, gas puri e fluidi saranno in
acciaio inox giuntati senza saldatura.
Tutte le tubazioni dovranno essere tappate alle estremità per il trasporto in cantiere.
Gli impianti di alimentazione sistemati all’interno dell’intercapedine degli arredi
dovranno essere ancorati alla struttura da appositi sostegni e supporti.
Le tubazioni di alimentazione devono essere complete di relativa raccorderia, valvolame
e quant’ altro necessario a dare il lavoro finito a regola d’arte.
Gli impianti di scarico dovranno essere realizzati con tubazioni in materiale plastico
resistente agli acidi, alle basi ed ai solventi.
Le vaschette dei piani di lavoro dovranno essere collegate all’impianto di scarico con
giunti che permettano di regolare la pendenza dell’impianto e di assorbirne le dilatazioni
termiche.
Gli elementi che costituiscono l’impianto devono permettere di ispezionarlo facilmente e
di intercettare materiali caduti accidentalmente al suo interno.
Il dimensionamento del motore sarà a cura della ditta installatrice e dovrà essere della
potenza adeguata a garantire i contenimenti previsti dalle norme.
ART. 5 CAPPE CHIMICHE
Le cappe chimiche ad estrazione totale dovranno avere lunghezze modulari di 1200 e
1500 mm, comunque con dimensioni come da norme EN 14175 PARTE 2 ed essere
corredate delle seguenti Certificazioni rilasciate da ente certificatore abilitato, da
allegare alla documentazione tecnica della gara ai sensi della norma EN 14175 con
copia del relativo test report per ogni modulo cappa (1200; 1500).
Detto test dovrà garantire un indice di contenimento almeno pari a 0,1 ppm ai sensi delle
EN14175-3 e anche al test di robustezza previsto dalla norma UNI EN 14175-4
prevedendo una prova, in loco, di trascinamento dei fumi alle aperture ed una prova di
assenza di zone morte e turbolenze.
La prova in loco dovrà essere effettuata per ciascuna cappa chimica ad espulsione che
verrà installata.
La ditta fornitrice dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità relativa alle seguenti
norme europee:
Direttiva Macchine 89/392 CEE;
Direttiva Bassa Tensione 73/23 CEE;
Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336 CEE;
Prescrizioni sulla sicurezza su apparecchi elettrici di misura, controllo utilizzo in
laboratorio CEI EN 61010-1, EN 55022, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3;
Dichiarazione che il prodotto è conforme a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08.
Le cappe chimiche dovranno essere del tipo ad espulsione totale con sistema a
portata dell’aria variabile UNI EN 14175-6.
In generale le cappe dovranno presentare i seguenti requisiti minimi costruttivi e di
sicurezza:
- basamento metallico costituito con montanti d’acciaio verniciati e opportunamente
trattati a forno con verniciatura ad alta resistenza chimico-fisica, piedini regolabili alla
base;
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- incastellatura realizzata con struttura in acciaio con verniciatura ad alta resistenza
chimico-fisica;
- fianchi completamente in lamiera di acciaio con verniciatura ad alta resistenza chimicofisica e/o cristallo stratificato di spessore adeguato.
- tutta la facciata, dovrà essere esente da spigoli vivi, in modo da garantire un corretto
flusso d’aria verso l’interno cappa;
- il saliscendi verticale dovrà essere costruito secondo quanto prescritto dalla normativa
EN 14175 parte 2 e cioè disporre del dispositivo di blocco caduta saliscendi che – in
caso di rottura funi - garantisca l’incolumità dell’operatore (il saliscendi deve subito
bloccarsi), disporre del dispositivo di blocco meccanico apertura saliscendi oltre alla
quota di 500 mm dal piano lavoro e corredato di allarme ottico ed acustico che si
attivano al momento del superamento della quota di blocco, disporre di opportuno
dispositivo di scolo – versante sul piano di lavoro - applicato internamente al saliscendi.
Il saliscendi dovrà essere attrezzato con lastre in vetro di sicurezza certificato con
spessore minimo di 6 mm, dotato inferiormente di speciale maniglione conformato in
modo tale da ottimizzare l’ingresso del flusso d’aria verso l’interno cappa;
superiormente, dovrà essere presente By-pass operante a saliscendi chiuso, che
permetta una riduzione della velocità dell’aria nella zona piano di lavoro; il saliscendi
in posizione di chiusura garantirà l’operatore contro eventuali fuoriuscite di corpi
contundenti in caso di accidentali esplosioni o incidenti;
- il piano di lavoro dovrà essere in gres monolitico;
- il doppio schienale di aspirazione dovrà essere conformato in modo tale da aspirare
uniformemente, vapori, gas e fumi, leggeri e pesanti, senza lasciare punti morti di
intercettazione; detto schienale dovrà essere asportabile per garantirne la pulizia;
- il raccordo di aspirazione dovrà essere realizzato in materiale adeguato e la volta
superiore dovrà favorire il convogliamento dei fumi e vapori;
- disporre di valvola o pannello di sfogo contro esplosioni accidentali poste sopra il
cielino cappa;
- rubinetti per acqua, fluidi e gas a comando remoto esterno al vano di lavoro ed erogatori
interni;
- i gruppi di comando per i gas combustibili saranno sempre dotati di meccanismi di
sicurezza per impedire l’apertura involontaria;
- i gruppi di comando per gas tecnici, puri e ultrapuri, vuoto, aria compressa, dovranno
essere del tipo regolazione fine e controllo di flusso di gas combustibile mediante
elettrovalvola che si apre solamente al verificarsi contemporaneo di due condizioni:
azionamento del dispositivo e presenza di aspirazione forzata. In caso che l’aspirazione
venisse a mancare il flusso di gas verrebbe interrotto;
- esecuzione elettrovalvola EExd antideflagrante;
- i gas tecnici, i gas puri e ultrapuri dovranno essere dotati di riduttore di pressione con
manometro indicatore della pressione erogata e valvola di regolazione, posti all’esterno
del vano di lavoro;
- gli erogatori d’acqua all’interno del pannello vaschetta;
- la vaschetta di scarico in polipropilene dovrà essere applicata sulla parte posteriore del
piano di lavoro;
- i moduli porta-erogatori fluidi e gas, asportabili per manutenzione, dovranno essere
previsti sulla parete posteriore;
- cruscotto porta-utenze elettriche e comandi fluidi con rubinetterie idonee al tipo di gas
previsto e manopole con colorazioni codificate secondo norma;
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- la plafoniera dovrà essere stagna con protezione, con illuminamento del piano di lavoro
adeguato;
- i mobiletti sottostrutturali saranno estraibili su ruote;
- impianti elettrici eseguiti secondo le norme CEI EN;
- impiantistica gas realizzata secondo le norme UNI CIG ;
- essere corredate di aspiratore centrifugo a pale rovesciate;
- carcassa in polipropilene orientabile e resistente ai raggi UV;
- ventola con mozzo in nylon graffitato;
- sediola motore in acciaio trattato con resine epossidiche;
- motore con alimentazione trifase da 380V, 50Hz, potenza adeguata e grado di
protezione IP 55;
Inoltre si dovrà prevedere il pannello di comando con:
- accensione e spegnimento dell’aspiratore;
- regolazione dei sistemi di allarme;
- accensione e spegnimento luce del vano di lavoro;
- apertura e chiusura della valvola elettrica che controlla il gas combustibile.
Le cappe dovranno essere corredate dai seguenti servizi e utenze elettriche:
- interruttore del tipo magnetotermico 1P + N, 16 A alloggiato in contenitore stagno IP55;
- sistema di comando e controllo come sopra descritto;
- illuminazione come sopra descritta.
Utenze elettriche di servizio (prese elettriche) composte da prese:
- tipo UNEL Schuko 2P + T 10/16A 220 V con contatto di terra centrale e laterale, grado
di protezione IP 55;
- interbloccate tipo CEE 17 2P + T 16 A 220 V –grado di protezione IP65 con fusibile;
- interbloccate tipo CEE 17 3P + T 16 A 380 V –grado di protezione IP65 con fusibile.
Le cappe dovranno essere corredate di un sistema di regolazione automatica di portata
VAV (UNI EN 14175-6) con tempi di risposta del sistema in grado di assicurare la
portata e un fattore di contenimento costanti nel tempo.
Il sistema deve comprendere un pannello di controllo che mediante apposito display
indicherà il valore della portata espresso in mc/h oppure la velocità frontale espressa in
mt/sec.
Il sistema deve continuamente monitorare e indicare la misurazione della portata o della
velocità frontale.
Il sistema di controllo deve avere una garanzia minima di 24 mesi per tutti i suoi
componenti.
Il pannello di controllo deve essere dotato di tastiera rivestita di membrana antispruzzo
per la programmazione, un allarme acustico operante contemporaneamente all'allarme
luminoso e deve essere corredato di sistemi di allarme per assenza di flusso o di basso
flusso d'aria.
Gli allarmi, sia luminosi che acustici, dovranno entrare in funzione ogni qualvolta la
velocità frontale o la portata cadrà al di sotto del setpoint programmato. Lo stato di
allarme deve cessare quando la misurazione della portata o della velocità ritornerà a
quella programmata.
Dovrà essere predisposta la connessione del pannello di controllo con delle unità esterne
per la centralizzazione e il controllo da remoto dei parametri che la cappa monitorizza
quali la portata e/o velocità del flusso di aspirazione e gli allarmi, attraverso un segnale 420 mA che consenta l’implementazione di un sistema di supervisione delle
apparecchiature.
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ART. 6 ELETTROASPIRATORI PER CAPPE CHIMICHE
Gli elettroaspiratori per le cappe in polipropilene a pale rovesciate, saranno raccordati
alle cappe attraverso un collettore in PVC, dovranno prevedere l’espulsione a livello della
copertura e dovranno avere le seguenti caratteristiche costruttive:
- l’aspiratore dovrà essere adatto al montaggio esterno all’edificio;
- tutto l’elettroaspiratore dovrà essere facilmente smontabile in modo da poter
agevolmente sostituire la girante o altre parti in caso di usura;
- il motore deve essere esterno al flusso d’aria aspirata;
- la bulloneria dovrà essere in acciaio inox AISI 316;
- il ventilatore sarà di tipo anticondensa, antiscintilla e antistatico e dotato di guarnizioni
di tipo antiacido, di supporti ammortizzatori in gomma antivibranti, di rete antivolatile e
di protezione dalla pioggia del motore, la coclea, le pale e le altri parti in contatto con i
vapori in materiale plastico di grande resistenza meccanica e inerzia chimica e in grado di
sopportare temperatura di esercizio di almeno 80°C;
- il motore avrà un grado di protezione uguale o maggiore a IP 66.
L’elettroaspiratore dovrà essere dotato di interruttore per lo spegnimento, per consentire
la manutenzione.
L’elettroaspiratore dovrà essere fornito e messo in opera tenendo conto dei seguenti
elementi:
- diametro delle tubazioni;
- lunghezza delle tubazioni dalla cappa al posto di installazione;
- espulsione a livello della copertura e comunque secondo le indicazioni fornite dal
committente.
- tensione 380 / 220 V.
La portata massima corrispondente dovrà essere dimensionata per le perdite di carico
dovute ai percorsi delle tubazioni di aspirazione e alla presenza del box filtri. In ogni caso
il motore dovrà essere di potenza adeguata per garantire una velocità di aspirazione
adeguata per un fattore di contenimento richiesto.
Sono compresi nella fornitura dell’elettroaspiratore il relativo supporto, tutte le giunzioni,
le flangiature e la bulloneria necessarie al corretto montaggio e al perfetto funzionamento
dell’apparecchiatura nonché il coprimotore in PVC di protezione dagli agenti atmosferici,
nonché i relativi collegamenti elettrici. Si ricorda che i motori delle cappe dovranno
essere collegati alla linea preferenziale derivata dagli appositi quadri ubicati nei pressi dei
locali.
Per alcuni ambienti si potrà optare per un sistema centralizzato di aspirazione per gruppo
di cappe, questo dovrà essere progettato e realizzato secondo i migliori criteri delle regole
dell’arte, essere conforme ai dettami delle EN 14175 e consentire un basso consumo
d’aria estratta.
ART. 7 CAPPE MICROBIOLOGICHE CLASSE II (BIOHAZARD)
Le cappe microbiologiche dovranno avere lunghezza di 1500 mm, e corredate delle
seguenti Certificazioni rilasciate da ente certificatore abilitato, da allegare alla
documentazione tecnica della gara ai sensi della norma EN 12469. Parte inferiore del
pannello di fondo della camera di lavoro in acciaio inossidabile spessore 12/10 ed inoltre:
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Piano di lavoro in acciaio inossidabile AISI 316 Ti a settori rimovibili e
autoclavabili in versione cieca o forellinata.
Pareti laterali in cristallo temperato di sicurezza.
Schermo frontale in cristallo temperato di sicurezza a saliscendi con azionamento
elettrico inclinato per una postura dell’operatore ergonomicamente corretta.
Illuminazione del piano di lavoro ottenuta con n°1 lampada fluorescente da 36 W,
posizionata in zona non contaminata.
Livello minimo d’illuminazione pari a 1000 Lux.
Struttura portante in lamiera d’acciaio trattata con vernice epossipoliestere
resistente ai più comuni disinfettanti industriali.
Sistema di ventilazione realizzato mediante n°1 ventilatore dedicato ad alimentare
con flusso d’aria di riciclo unidirezionale la zona di lavoro, in ragione del 70%
dell’aria in gioco, e n°1 ventilatore per l’espulsione dell’aria nella quota pari al
30%.
Il ventilatore di tipo centrifugo a doppia aspirazione con motore a rotore esterno e
grado di protezione IP 55.
Filtrazione dell’aria in ricircolo ed espulsione effettuata con filtri HEPA H14
secondo le normative EN 1822 con efficienza 99.999%.
Controllo della ventilazione effettuato con regolazione automatica della velocità di
rotazione dei ventilatori ottenuta mediante sensori volumetrici di portata ad alta
risoluzione.
Dispositivi di allarme di tipo luminoso e acustico attivati in tempo reale dal
microprocessore a corredo e interfaccia RS 232 per contatto remoto allarmi.
Supporto da pavimento.
Rubinetto gas costruito in accordo con le norme UNI/CIG e provvisto di
elettrovalvola di sicurezza. In caso di interruzione di alimentazione elettrica o di
blocco del ventilatore, interrompe il flusso di gas al rubinetto.
Presa di corrente supplementare.
Conformità alle normative Europee EN 12469, protezione del prodotto con sterilità
della zona di lavoro superiore alla classe ISO 5 EN 14644 1 su particelle da 0,3 e
0,5 µm (Classe 100/M3.5 secondo F.S. 209E), protezione dell’operatore e
dell’ambiente con filtrazione della quota d’aria espulsa effettuata con filtri HEPA
H14 secondo EN 1822 con efficienza 99.995% MPPS (equivalente al 99,999% su
particelle da 0,3 µm al test DOP/DOS).
Norme e direttive per quanto riguarda il sistema elettrico:
o Norme EN 61010 (ex CEI 66.5).
o EN 292-1 EN 292-2 EN 61010-1 EN 50081-1 EN 50082-1 EN 50081-2.
o EN 50082-2 IEC 801-2 IEC 801-4 ENV 50140 ENV 50141.
ART. 8 IMPIANTI ELETTRICI
Tutti gli impianti elettrici a bordo arredi (armadi e cappe chimiche) e a muro, dovranno
essere contenuti in box e/o canaline elettriche con protezione adeguata al tipo di locale,
minima di IP 44 certificata secondo le norme EN 60529 – CEI 70-1.
Gli impianti elettrici a bordo arredi e a muro nei vari laboratori, dovranno essere
realizzati secondo le seguenti norme:
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10
- Norme CEI 31-33 (CEI EN 60079-14) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive
per la presenza di gas – parte 14: impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
per la presenza di gas (diversi dalle miniere);
- Norme CEI 31-30 (CEI EN 60079-10) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive
per la presenza di gas – parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi;
- CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
I componenti utilizzati per realizzare gli impianti elettrici, oltre a riportare il marchio
IMQ e CE, dovranno rispondere alle seguenti norme:
- CEI 23-3 EN 60898 interruttori automatici;
- CEI 17-9 e 17-11 interruttori di manovra;
- CEI 20-20 e 20-22/2 cavi unipolari e multipolari;
- CEI 23-5, 23-16, 23-12;
- CEI EN 60309.1-2 – IEC 309.1-2 prese elettriche industriali con e senza interblocco.
I riferimenti normativi sopraccitati non si devono intendere esaustivi in quanto sarà cura
ed onere dell’aggiudicatario della redazione di un progetto a firma di tecnico
abilitato della parte elettrica e della dichiarazione di conformità secondo la Legge
37/08.
Prese per cappe e prese a muro
- Prese elettriche tipo Unel Schuko 2P+T, 220V, 10/16A, con contatto di terra centrale e
laterale grado di protezione IP 55;
- Prese elettriche interbloccate tipo CEE 17 2P + T 16 A 220 V - grado di protezione IP65
con fusibile;
- Prese elettriche interbloccate tipo CEE 17 3P + T 16 A 380 V - grado di protezione IP65
con fusibile;
- Ogni gruppo di prese individuato con la dicitura QE, TQE e MQE dovranno essere
protette con l’interrutore magnetotermico 2P, 16A, inserito in apposito sportello a tenuta
con grado di protezione IP 55. Le prese interbloccate tipo CEE 17 220 /380 V saranno
protette con fusibili.
ART. 9 IMPIANTI IDRAULICI – ACQUA, GAS, GAS TECNICI – SCARICHI
I punti di consegna (da rilevare in cantiere), per acqua fredda e calda, aria, gas metano e
scarico, si troveranno in prossimità dell’area delle singole posizioni.
Materiali inerenti le tubazioni (di opportune sezioni), da impiegarsi a bordo degli arredi
tecnici:
acqua fredda
Rame UNI 6507
acqua demineralizzata
PVC o Inox 316
aria compressa
Rame UNI 6507
vuoto
Rame UNI 6507 o Inox Aisi 316
gas metano
Rame secondo norme UNI 6507
gas tecnici
Rame secondo norme UNI 5649-71 sgrassato o
Acciaio inox Aisi 316
acetilene
Acciaio inox Aisi 316
Le tubazioni per acqua fredda e refrigerata saranno coibentate con guaina in materiale
espanso autoestinguente.
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I raccordi dovranno essere: Serto in ottone per tubazioni in rame, Serto o Parker o
Swagelok acciaio inox per le tubazioni in Aisi 316.
Per quanto concerne il gas metano gli impianti dovranno rispettare quanto prescritto dalle
norme UNI-CIG 71129, UNI-CIG 9860 e UNI-CIG 7140.
La rubinetteria, avente caratteristiche tecniche secondo le norme sotto riportate, dovrà
essere realizzata in ottone a forte spessore OT-58 trattato con resine epossidiche e dotate
di manopole ergonomiche in poliammide; per quanto riguarda l’acqua demineralizzata,
distillata e pura, le rubinetterie saranno realizzate in PP massivo.
Il tipo di chiusura dovrà essere a dischi ceramici per l’acqua, a scatto secondo le norme
DIN 3537 parte 3, UNI CIG 7140-72 e 7141-72 per quanto riguarda il gas metano e con
regolazione fine per tutti gli altri gas tecnici (aria pura, azoto, elio ecc.).
La colorazione delle manopole dovrà essere secondo le norme EN 13792.
Gli attacchi previsti sui rubinetti dovranno essere del tipo: a oliva secondo norma DIN
12898 con attacco a vite per l’acqua ed a oliva fisso secondo norma DIN 12898 per
quanto riguarda i gas in generale.
I comandi delle cappe chimiche saranno del tipo indiretto e con caratteristiche come
sopra descritte.
I riduttori di pressione dovranno presentare le seguenti caratteristiche minime :
- realizzati in ottone nickelato OT58 Ni-Cr oppure in Aisi 303 (per Acetilene)
- rubinetto on-off posto a monte del riduttore e facente corpo con lo stesso
- parti a contatto con il gas in OT58 o Aisi 303
- membrana a soffietto in Hastelloy
- manometro OT58 o Aisi 303
- presa OT58 o Aisi 303
- pressione max in ingresso 40 Bar
- pressione regolabile in uscita 2-4-6-8 Bar
- presa ad innesto con valvola di ritegno
- innesto differenziato per evitare collegamenti con riduttori non compatibili con gas
- valvola di intercettazione a spillo in uscita
- etichettatura in base al gas utilizzato
Gli impianti di scarico dovranno essere realizzati in Geberit e/o Nirlene; ogni pozzetta
prevista sull’alzata dei banchi e sulle cappe chimiche, dovrà avere proprio sifone
ispezionabile così come per ogni unità di lavaggio attrezzata con lavello; le tubazioni di
scarico dovranno essere complete di raccordi e braghe, per dare finito l’impianto.
Art. 10 MOBILETTI SOTTOCAPPA
Dovranno essere del tipo estraibili a rotelle e con freno, detti contenitori dovranno
garantire la massima capienza sfruttando tutto lo spazio disponibile sotto le strutture
modulari portanti per il piano di lavoro (con esclusione della zona riservata al passaggio
della rete impiantistica); saranno del tipo ad anta/e e/o cassetti.
Realizzati con pannelli in fibra di legno tipo E1 (classe di emissione della formaldeide),
ignifugo Classe 1 spessore 19 mm e rivestiti in melammina su entrambe le facce; sia i
bordi a vista della struttura del mobiletto che le antine a battente ed i frontali dei cassetti,
dovranno essere rivestiti in PP spessore 2 mm arrotondato; nel caso di ante a battente si
richiede l’apertura almeno a 180°; ogni mobiletto sarà dotato di proprio ripiano interno
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(regolabile in altezza); la lunghezza nominale modulare dei mobiletti sarà di ca. 450, 600,
900 e 1200 mm.
Le guide dei cassetti dovranno avere sponde laterali in acciaio trattato con resine
epossidiche, scorrere silenziosamente, disporre di sistema di auto chiusura, avere il fermo
ed essere estraibili per più dei 2/3; dovrà essere garantita una portata minima di 30 Kg. e
disporre di sistema di sicurezza anti ribaltamento (estrazione di un solo cassetto per volta
e blocco estrazione/fuoriuscita nel momento in cui la cassettiera viene mossa), le rotelle
dovranno garantire una portata minima cad. di 70 Kg., essere gommate (per una
movimentazione silenziosa sulle superfici dure), ed almeno 2 essere dotate di blocco.
Le antine saranno dotate di pomoli mentre i cassetti di maniglie che potranno essere in
PVC o in profili estrusi di alluminio trattati con resine epossidiche.
ART. 11 ARMADI DI SICUREZZA PER LO STOCCAGGIO DI PRODOTTI
INFIAMMABILI
Dimensioni da 60 e 120 cm, dovranno essere costruiti completamente in lamiera di
acciaio elettro-zincata presso-piegata a freddo con struttura esterna monolitica
(completamente saldata) verniciata con polveri epossidiche, antiacido e passaggio in
galleria termica a 200° C.
Coibentazione atta ad ottenere, dimostrato da certificazione da allegare pena esclusione,
resistenza a fuoco 90 minuti.
- Le porte si dovranno aprire singolarmente, quindi indipendentemente l’una dall’altra
in modo che l’operatore sia libero di aprire con la mano destra la porta destra e con la
mano sinistra la porta sinistra.
- Chiusura delle porte dovrà essere idraulica automatica ad ogni apertura, e dove
previsto, con sistema che ne consente di mantenere aperte le porte che dovranno
comunque chiudersi ad una temperatura ambiente, superiore a 50 °C. Saranno presi in
considerazione sistemi che consentono di chiudere le porte senza l’utilizzo delle
mani.
- Serratura con chiave e blocco delle porte.
- Valvole di chiusura automatiche (70 °C) dei condotti di ingresso ed uscita dell’aria,
certificate 90 minuti, poste sul cielo e sul fondo dell’armadio.
- Foro espulsione diam. 70/100 mm. sul tetto dell’armadio.
- Filtro a carbone attivo per solventi facilmente sostituibile.
- La cerniera dovrà essere antiscintilla in ferro naturale con spina in ottone, o
comunque di due materiali non della stessa natura. Possibilmente a tutta lunghezza
della porta per garantire nel tempo la perfetta chiusura della stessa.
- Guarnizioni termo-dilatanti di 3+3 cm. (DIN 4102) atte a sigillare i gap tra porta e
struttura in caso di incendio.
- Ripiani a vassoio in acciaio verniciato con bordi saldati a TIG per contenere eventuali
liquidi. Dovranno essere spostabili in altezza su e dotati di blocco laterale che ne evita
la caduta accidentale.
- Vasca di fondo in acciaio verniciato con griglia appoggio.
Resistenza a fuoco 90 minuti certificati secondo EN 14470-1.
Sarà cura della ditta aggiudicataria predisporre il collegamento, mediante tubi in PVC di
colore bianco, con l’esterno degli armadi per l’espulsione dei vapori, con l’impiego di
moduli di aspirazione aria idonei con livelli di rumore minimi adatti per l’installazione
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diretta nell’ambiente di lavoro. La ditta curerà anche la realizzazione di tutti i lavori
necessari per il posizionamento della tubazioni in PVC, inclusi gli eventuali fori e relativi
ripristini.
ART. 12 ARMADI PER LO STOCCAGGIO DI PRODOTTI CHIMICI ACIDI E
BASI
Dimensioni da 60 e 120 cm, parte aspirante completamente in lamiera di acciaio elettrozincata FE P01 spessore 10/10 mm. presso-piegata a freddo e verniciata, previo
trattamento di sgrassaggio, con una prima applicazione di fondo epossidico e con 2
successive applicazioni di polveri termoindurenti e successivo passaggio in galleria
termica a 200° C. La sezione centrale è costruita completamente in agglomerato idrofugo
rivestito in laminato plastico HPL ignifugo F1 con bordi arrotondati.
Costruzione di tipo "smontabile", e base con piedini per la messa a livello dell'armadio.
Porte costruite come sopra complete di maniglie con chiusura di sicurezza e serratura.
Apertura a 110° che permette l'estrazione del ripiano senza doverlo inclinare. Cartelli di
sicurezza che indicano la presenza di prodotti pericolosi e tossici oltre ad indicare i limiti
di portata e di prodotto da stoccare.
- 3 RIPIANI A VASCHETTA in materiale plastico per l'eventuale contenimento dei
liquidi in caso di rottura dei contenitori; regolazione dell'altezza del ripiano.
- ELETTROASPIRATORE con marcatura CE con cassa in resina poliammidica
rinforzata con fibra di vetro autoestinguente, antistatica resistente agli agenti
corrosivi, termo-protezione interna; grado di protezione IP 44 secondo DIN 4005
IMQ IPX4 CE rispondente alle norme EN 61010-1/ CEI 66-5.
- FILTRO A CARBONE ATTIVO adatto per sostanze acide ad elevata superficie
filtrante. Sostituzione facilitata da un sistema incernierato con apertura a chiave.
Sarà cura della ditta aggiudicataria predisporre il collegamento, mediante tubi in PVC
bianco, con l’esterno degli armadi per l’espulsione dei vapori in essi generati. La ditta
curerà anche la realizzazione di tutti i lavori necessari per il posizionamento della
tubazioni in PVC, inclusi gli eventuali fori e relativi ripristini.
ART.13 OSSERVANZA DELLA NORMATIVA
La fornitura è disciplinata dalle seguenti disposizioni, per quanto non previsto nel presente
Capitolato speciale:
- Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.)
- Capitolato d'oneri generale per le forniture ed i servizi di competenza del Provveditorato
generale dello Stato (Decreto Ministero del Tesoro 28.10.1985 e successive modifiche ed
integrazioni).
- R.D.2440/1923 e R.D.827/1924 (Regolamento per l’Amm.ne del Patrimonio e per la
Contabilità Generale dello Stato e successive modifiche ed integrazioni)
- Regolamento per l’Amministrazione, la contabilità e la finanza dell’Università degli
Studi di Catania, approvato con D.R. n.3994 del 25/09/1996.
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ART. 14 TEMPI E MODALITA’ DI CONSEGNA - PENALITA’
Il tempo utile per la consegna della fornitura e per dare ultimati i lavori inerenti al
presente capitolato è fissato in giorni 120 (centoventi) successivi e continui dalla data di
stipula del contratto d’appalto.
Il programma delle consegne/installazioni è definito come da crono programma seguente
ed è suddiviso in cinque lotti distinti per edifici. La programmazione delle installazioni
all’interno di ogni lotto dovrà essere preventivamente concordato con il Committente, che
dovrà tenere conto delle attività che si svolgono nei luoghi dove andranno installate le
cappe e gli armadi.
Ogni eventuale ritardo dovrà essere comunicato tempestivamente al Committente.
Le eventuali penalità saranno calcolate sulla base del suddetto cronoprogramma in
applicazione degli articoli 47,48 e 49 del Capitolato d’oneri generale per le forniture ed i
servizi di competenza del Provveditorato Generale dello Stato.
Cronoprogramma della fornitura:
1° lotto
cappe chimiche 150 cm
29
cappe chimiche 120 cm
13
Dip. Scienze Chimiche
armadi per acidi/basi 120 cm
14
armadi per acidi/basi 60 cm
3
armadi per infiammabili 60 cm
2 totale gg. Previsti 60
2° lotto
cappe chimiche 150 cm
Dip. Metodologie Chimiche
cappe chimiche 120 cm
e Fisiche per l'Ingegneria
armadi per acidi/basi 60 cm
15
1
1
totale gg. Previsti 24
1
3
5
2
7
4
totale gg. Previsti 14
3° lotto
cappe chimiche 150 cm
Via Androne (Dip. Biologia cappe chimiche 120 cm
Animale,
cappe biohazard 150 cm
Dip. Sc. Microbiologiche, armadi per acidi/basi 120 cm
Dip.Sc. Biomediche)
armadi per acidi/basi 60 cm
armadi per infiammabili 60 cm
4° lotto
Dip. Dofata,
Dip. Dacpa,
Dip. Fisica, Scuola
cappe chimiche 150 cm
cappe chimiche 120 cm
armadi per acidi/basi 120 cm
8
3
5
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Superiore
5° lotto
Dip. Med. Interna, Dip.
Anatomia
Umana, Tipografia
Universitaria,
sede di Ragusa, sede di
Siracusa,
Dip.di Botanica, Serv. Prev.
armadi per acidi/basi 60 cm
armadi per infiammabili 60 cm
armadi per infiammabili 120 cm
7
5
1
cappe chimiche 150 cm
cappe chimiche 120 cm
armadi per acidi/basi 120 cm
armadi per acidi/basi 60 cm
1
2
2
16
armadi per infiammabili 60 cm
9
totale gg. Previsti 14
totale gg. Previsti 8
ART. 15 COLLAUDO DELLA FORNITURA
In considerazione delle modalità di consegna ed installazione degli arredi tecnici definita
all’art.13, ogni lotto sarà considerato come singola fornitura e pertanto al completamento
dell’installazione ed entro 30 (trenta) giorni dalla consegna da parte della ditta
aggiudicataria della seguente documentazione:
- dichiarazione di conformità degli impianti ai sensi della Legge 37/08;
- rapporti delle prove di tenuta, gas e fluidi;
- rapporti di prova di performance ed efficienza delle cappe;
- certificazione classe reazione al fuoco;
- certificazione classe di emissione di formaldeide
il Committente procederà al collaudo definitivo ed al rilascio del relativo certificato per
il singolo lotto.
Il collaudo dovrà accertare che la fornitura per quanto riguarda i materiali impiegati,
l'esecuzione e la funzionalità, siano corrispondenti alle condizioni dell'offerta e alle
specifiche del presente Capitolato nonché di tutti gli elaborati allegati.
Nel caso l’esito del collaudo non risultasse positivo e/o la fornitura e le opere annesse
non corrispondessero, in tutto o in parte alle caratteristiche tecniche richieste, le stesse
possono essere totalmente o parzialmente rifiutate dal Committente e sarà obbligo della
ditta aggiudicataria renderle idonee alle specifiche richieste nello stesso Capitolato.
Le parti sostituite o rifatte saranno sottoposte a collaudo.
In caso di esito negativo di detto collaudo, l’Amministrazione avrà facoltà di dichiarare
risolto il contratto in tutto o in parte.
ART. 16 OBBLIGHI ED ONERI GENERALI E SPECIALI A CARICO DELLA
DITTA AGGIUDICATARIA
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Oltre agli oneri indicati nel presente Capitolato, saranno a carico della ditta aggiudicataria
e quindi compresi nel prezzo dell'offerta accettata dall'Amministrazione Appaltante, gli
oneri ed obblighi seguenti:
1) la redazione del progetto esecutivo da parte di tecnico abilitato, degli arredi tecnici e
relativi allacciamenti ( idrici, elettrici, meccanici, ecc.);
2) la redazione del Piano Operativo di sicurezza da tecnico abilitato ai sensi delle vigenti
normative;
3) dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 37/08;
4) la rispondenza dei materiali offerti a quanto prescritto dal D.Lgs. 81/08;
5) la produzione della documentazione tecnica relativa ai materiali oggetto di fornitura
certificante le caratteristiche prestazionali, di sicurezza e di quanto richiesto nel
Capitolato Tecnico;
6) i ponti di servizio ed ogni altra opera provvisionale, i mezzi d'opera e il personale
comune e specializzato necessario per lo scarico dei materiali per il montaggio, per
l'esecuzione di tutti i lavori al fine di garantire la fornitura completa sotto ogni riguardo;
7) l'allontanamento e il trasporto al pubblico scarico entro 15 giorni dall'ultimazione del
montaggio di tutti i materiali di risulta, imballaggi;
8) l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle
assicurazioni varie degli operai contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione
involontaria, l'invalidità e vecchiaia, e delle altre disposizioni in vigore o che potranno
intervenire in corso d'opera;
9) l'adozione, nell'esecuzione di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie
per garantire la vita, l'incolumità e la sicurezza in genere degli operai, delle persone
comunque addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e
privati, osservando le vigenti disposizioni. Il personale impiegato dovrà essere dotato dei
D. P. I. previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, e di ogni misura
necessaria per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori, prevista dal Decreto
Legislativo 81/08.
Pertanto ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni ricadrà sulla ditta
aggiudicataria, restando sollevata l'Amministrazione nonché il personale preposto in suo
nome alla direzione ed alla sorveglianza;
10) lo sgombero entro 15 giorni dall'ultimazione dei lavori di tutti i locali
precedentemente occupati per deposito di materiali ed attrezzi, ecc.;
11) l'adatta manodopera, per eseguire le eventuali verifiche e prove utili al collaudo;
12) la nomina di un preposto, che vigili l'organizzazione del montaggio della fornitura
oggetto del presente Capitolato, con funzione di direttore tecnico di cantiere per conto
della Ditta appaltatrice.
Il corrispettivo di tutti i su richiamati e specificati obblighi ed oneri è compreso nel
prezzo complessivo dell'appalto.
ART. 17 CESSIONE E SUBAPPALTO
Ai sensi dell’art.118 del D. Lgs.163/2006, con le limitazione e prescrizioni nello stesso
articolo indicate, ai concorrenti è data la possibilità di indicare nell’offerta le parti
dell’appalto che eventualmente intendono subappaltare a terzi.
E’ fatto divieto di cessione o subappalto ad avvenuta stipulazione del contratto.
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In tal caso alla cessione o subappalto di tutto o di parte del contratto di fornitura consegue
di diritto la risoluzione del contratto con l’incameramento del deposito cauzionale
definitivo, nonché il risarcimento di ogni danno maggiore.
I suddetti provvedimenti sono adottati da questa Università con atto amministrativo,
senza messa in mora e pronuncia giudiziale.
Nei casi di subappalto autorizzati rimane impregiudicata la responsabilità dell’impresa
contraente, la quale risponde pienamente di tutti gli obblighi contrattuali.
L’Amministrazione non corrisponde al subappaltatore l’importo dei lavori eseguiti,
pertanto, è fatto obbligo alla ditta aggiudicataria di trasmettere, entro venti giorni dalla
data di ciascun pagamento, copie delle fatture quietanzate relative ai pagamenti
corrisposti al subappaltatore con le indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
ART.18 CAUZIONE DEFINITIVA
Ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs.163/2006, la ditta aggiudicataria è obbligata a costituire
una garanzia fideiussoria del 10% dell’importo contrattuale.
Se l’offerta della ditta aggiudicataria supera il 10% di ribasso, la garanzia fideiussoria
sarà aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il
ribasso sia superiore al 20%, l’aumento sarà di due punti percentuali per ogni punto di
ribasso superiore al 20%.
La mancata costituzione di detta garanzia nei modi prescritti determina la revoca
dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria richiesta nell’Elaborato
contenente le modalità di partecipazione e svolgimento alla gara.
Allo svincolo della garanzia fideiussoria si procederà con le modalità stabilite nel
sopracitato art.113 del D.Lgs. 163/2006.
ART. 19 GARANZIA DELLA FORNITURA
La ditta aggiudicataria si assume l’obbligo di garantire il materiale offerto, sia per la
qualità dei materiali, sia per il montaggio, sia infine per il regolare funzionamento per un
periodo di 24 (ventiquattro) mesi a decorrere dalla data di collaudo definitivo.
ART.20 PAGAMENTI
Il corrispettivo della fornitura si intende comprensivo di tutti gli oneri ed obblighi previsti
nel presente capitolato. Il corrispettivo rimarrà fisso ed invariabile e pertanto non sarà
soggetto a variazione o revisione.
Saranno corrisposti pagamenti in acconto di somme dovute nella misura di ogni singolo
lotto. Il corrispettivo della fornitura si intende comprensivo di tutti gli oneri ed obblighi
previsti lotto consegnato e installato.
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Dopo la redazione dell’ultimo certificato di collaudo sarà corrisposto il pagamento
dell’ultima rata di acconto e verranno applicate le eventuali penalità in cui la Ditta è
incorsa durante l’espletamento del contratto.
Tutti i pagamenti saranno disposti previa redazione del certificato di collaudo
emesso per ogni singolo lotto.
Art.21 FORO COMPETENTE
Per tutte le controversie relative alla interpretazione, validità ed esecuzione del contratto
è competente il Foro di Catania.
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