NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane
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====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Commento alla sentenza della Cassazione n. 27346/2013 http://droghe.aduc.it/articolo/stupefacenti+uso+personale+commento+alla+sentenza_21454.php - Tossicodipendenza curata con l'ayahuasca in Amazzonia http://droghe.aduc.it/articolo/tossicodipendenza+curata+ayahuasca+amazzonia_21446.php NOTIZIE -KENYA/Divieto khat in Gb. Protestano i commercianti http://droghe.aduc.it/notizia/divieto+khat+gb+protestano+commercianti_127687.php -ITALIA/Contro la spasticita' arriva primo farmaco a base cannabinoidi http://droghe.aduc.it/notizia/contro+spasticita+arriva+primo+farmaco+base_127685.php -ITALIA/Le levano i figli. Madre, tossicodipendente in cura, si suicida http://droghe.aduc.it/notizia/levano+figli+madre+tossicodipendente+cura+si_127682.php -GRAN BRETAGNA/Coltivazioni domestiche di cannabis ed elettricita' rubata per 80 milioni di euro. L'allarme dell'Ofgem http://droghe.aduc.it/notizia/coltivazioni+domestiche+cannabis+elettricita+rubata_127681.php -COLOMBIA/Cocaina. Arrestato il piu' grande narcotrafficante al mondo: Roberto Pannunzi della 'ndrangheta italiana http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+arrestato+piu+grande+narcotrafficante+al_127678.php -MESSICO/Narcoguerra, uccisi sette giovani http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+uccisi+sette+giovani_127677.php -ITALIA/Stupefacenti, carabinieri condannati per falso verbale http://droghe.aduc.it/notizia/stupefacenti+carabinieri+condannati+falso+verbale_127675.php -MESSICO/Narcoguerra. Liberati ufficiali di alto rango accusati di collaborazione coi narcos: mancanza di prove http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+liberati+ufficiali+alto+rango+accusati_127673.php -ITALIA/Costituzionalita' legge droga. Tribunale Vibo Valentia rimanda a Corte http://droghe.aduc.it/notizia/costituzionalita+legge+droga+tribunale+vibo_127672.php -ITALIA/Gioco d'azzardo. Nasce a Reggio Emilia prima comunita' terapeutica d'Italia http://droghe.aduc.it/notizia/gioco+azzardo+nasce+reggio+emilia+prima+comunita_127669.php -ITALIA/Test antidroghe ai gondolieri per tutelare la categoria... http://droghe.aduc.it/notizia/test+antidroghe+ai+gondolieri+tutelare+categoria_127666.php -ITALIA/Coltivo e spaccio marijuana perche' sono disoccupato... http://droghe.aduc.it/notizia/coltivo+spaccio+marijuana+perche+sono+disoccupato_127665.php -USA/La citta' di Malibu' contro le cliniche di disintossicazione http://droghe.aduc.it/notizia/citta+malibu+contro+cliniche+disintossicazione_127664.php -AZERBAIJAN/Oppositore al regime condannato a piu' di due anni di galera per possesso di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/oppositore+al+regime+condannato+piu+due+anni+galera_127661.php -GRAN BRETAGNA/Il khat e' stato vietato http://droghe.aduc.it/notizia/khat+stato+vietato_127660.php -ITALIA/Referendum narcosale a Torino. Comune: inammissibile! http://droghe.aduc.it/notizia/referendum+narcosale+torino+comune+inammissibile_127659.php -ITALIA/Detenuti fumano spinelli in tribunale durante il processo http://droghe.aduc.it/notizia/detenuti+fumano+spinelli+tribunale+durante+processo_127654.php -MESSICO/Narcoguerra. Ucciso candidato Sindaco di un Comune dello Stato di Durango http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+ucciso+candidato+sindaco+comune+dello_127653.php -ITALIA/Minori e reati. Istat: 14,1% per droga http://droghe.aduc.it/notizia/minori+reati+istat+14+droga_127651.php -TURCHIA/Signori della droga dietro gli scontri di Lice? http://droghe.aduc.it/notizia/signori+della+droga+dietro+scontri+lice_127650.php -ITALIA/Policonsumo droghe e alcool. Allarme DPA http://droghe.aduc.it/notizia/policonsumo+droghe+alcool+allarme+dpa_127649.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 25/12/2012 al 08/07/2013 sequestri droghe leggere (kg) 4.850 droghe pesanti (kg) 6.390 dosi droghe sintetiche 7.120.000 piante di cannabis 10.740.000 flaconi di metadone 263 vittime morti 8 arresti 5.560 giorni di reclusione 3.520 riepilogo settimanale dal 02/07/2013 al 08/07/2013 sequestri droghe leggere (kg) 150 droghe pesanti (kg) 180 dosi droghe sintetiche 150.000 piante di cannabis 300.000 flaconi di metadone 13 vittime morti 0 arresti 220 giorni di reclusione 190 dati 2012: 20/12/11 - 24/12/12 * sequestri - droghe leggere: Kg 11.270 - pesanti: Kg 15.730 - sintetiche: dosi 11.825.000 - cannabis: piante 22.170.000 - metadone: flaconi 250 * vittime - morti: 45 - arresti: 9.335 - giorni di reclusione: 7.950 ------------------------------------------ARTICOLI 05-07-2013 12:55 Narcoguerra ed elezioni locali in Messico. Violenze e riconquista del potere Piu' di un terzo degli elettori del Messico si rechera' alle urne domenica per le elezioni locali, caratterizzate da una campagna elettorale di violenze -assassinii, rapimenti, minacce- in particolare nelle zone dove e' piu' presente il crimine organizzato. Circa 32 milioni di elettori (37% del corpo elettorale) sono chiamati alle urne in 14 dei 32 Stati del Messico per le prime elezioni dopo il ritorno al potere, sette mesi fa, del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) del presidente Enrique Pena Nieto. Sono in gioco: un posto di governatore -nello Stato della Bassa California (nord-ovest)-, il piu' seguito di tutto lo scrutinio, 441 seggi di deputato alle assemblee dei Parlamenti locali e 941 Sindaci. La campagna elettorale e' stata caratterizzata da una serie di atti violenti che hanno riguardato i partiti politici, con almeno sette candidati, o persone ad essi vicine, che sono stati assassinati, e decine di denunce per minacce, secondo i media. Jaime Orozco, candidato del PRI a Sindaco di Guadalupe y Calvo, nello Stato del Chihuahua (nord), e' stato rapito da casa sua da una decina di uomini armati e l'11 giugno il suo cadavere e' stato ritrovato, pieno di proiettili. Nello stesso Stato, bastione tradizionale del crimine organizzato, il Partito di Azione Nazionale (PAN, conservatore) ha ritirato i suoi candidati in due Comuni alla frontiera con il Texas (Usa) dopo l'assassinio del proprio coordinatore della campagna. In queste zone “non si fa pressione sui cittadini, ma sui candidati piu' compiacenti”, dice Roy Campos, dell'istituto di inchiesta Mitofsky. “In alcuni Comuni i candidati buoni non si presentano e le persone restano letteralmente controllate dai narcotrafficanti”, secondo Alejandro Hope, ex-quadro del Cisen, l'agenzia messicana di intelligence. Queste elezioni non sono importanti come quelle nazionali, ma solo “le piu' importanti per il crimine organizzato”, dice Raul Benitez, esperto in pubblica sicurezza dell'Universita' nazionale Autonoma del Messico (UNAM). I criminali tentano di comprare o di intimidire i politici locali perche' siano a loro piu' “leali”, per le loro competenze sono la chiave “per poter fare business, per facilitargli il passaggio” e anche per consentirgli il racket sulle popolazioni locali, dice Benitez. Una situazione che non impedisce agli osservatori politici, per questo primo test politico dopo il ritorno al potere del PRI, di avere gli occhi puntati sull'elezione del governatore della Bassa California.E' in questo Stato che il PRI, che ha governato il Messico senza interruzione dal 1929 al 2000, aveva perso 24 anni fa le sue prime elezioni per il governatore a vantaggio del PAN. Il partito conservatore aveva cominciato in questo Stato la sua crescita politica che l'ha poi portato al potere per due mandati consecutivi, quello del 2000 e quello del 2012. Come ha sottolineato l'attuale presidente del PRI, Cesar Camacho, davanti ai media internazionali, “in altri Stati noi abbiamo perso e non abbiamo recuperato, ma non in questo”. Un vittoria del PRI potrebbe aggravare la crisi che vive attualmente il PAN dopo la sconfitta alle elezioni presidenziali di luglio del 2012. Una crisi dovuta allo scontro aperto tra i sostenitori dell'ex-presidente Felipe Calderon e l'attuale presidente del PAN Gustavo Madero, uno dei promotori del “patto per il Messico”, siglato con il PRI e il Partito della rivoluzione democratica (PRD, sinistra), destinato a favorire il voto di riforme in Parlamento. Madero vi e' favorevole, mentre i sostenitori di Calderon sono reticenti. Per Hosé Antonio Crespo, politologo del Centro di informazione ed educazione economica (CIDE), il risultato in Bassa California puo' avere un “impatto nazionale”. “In base ai risultati che avra' il PAN, Madero sara' piu' forte o meno, e da questo potrebbe dipendere la realizzazione o meno del 'Patto per il Messico'”. (articolo di Carola Sole, per l'agenzia France Press – AFP del 05/07/2013) Redazione 04-07-2013 12:40 Detenzione stupefacenti, commento alla sentenza di Cassazione n. 24542/2013 Sintetica quanto esaustiva appare la decisione della Sesta Sezione della Suprema Corte, pronunziata all'udienza del 10 gennaio 2013 e pubblicata il 5 giugno 2013, n. 24542/13, che riguarda la materia della detenzione di sostanze stupefacenti a fini di uso personale. Il Collegio, infatti, riformando la sentenza della Corte di Appello di Napoli ha assolto due giovani che detenevano un campione di cocaina pari a 2,6 grammi lordi (con un principio attivo del 56%) ed un campione di eroina pari a grammi 1.14 (contenente un principio a attivo del 40%). Il giudice di legittimità, nella fattispecie, ha accolto sostanzialmente la tesi difensiva, ravvisando due profili. 1. Il primo concerne il fatto che i quantitativi delle due sostanze detenute rientravano entrambi entro i limiti stabiliti ex lege. Sullo specifico punto si deve osservare che la Corte di Cassazione utilizza, in modo improprio, l'espressione “dosi medie giornaliere”. Vertendo, infatti, in una situazione conclamata di mera detenzione, il paradigma ponderale strumentale alla valutazione della capacità diffusiva potenziale della droga sequestrata, avrebbe dovuto essere ancorato alla quantità massima detenibile e non già alla dose media giornaliera. Il canone della quantità massima detenibile – che come si ribadisce, attiene al solo principio attivo - è, infatti, vocazionalmente correlato con condotte inerti, quale appare la detenzione o la coltivazione. Vale a dire, quindi, condotte che non presentano, in re ipsa, il carattere necessario della diffusività dello stupefacente, a seguito di cessione a a terzi. In special modo, la detenzione si coniuga concettualmente in modo naturale con la q.m.d. (criterio complesso costituito dalla moltiplicazione della d.m.g. - che per la cannabis è pari a mg. 25 – per un coefficiente pari a 20, ottenendosi così mg. 500). Questa regola ermeneutica, infatti, è stata concepita inizialmente (ed impropriamente) dal legislatore del 2006, come forma di esclusivo canone/limite, atto a stabilire il quantitativo massimo di principio attivo di stupefacente detenibile dal singolo lecitamente (cioè senza che si ravvisi rilevanza penale). Tale criterio ha, via, via, perduto l'originario carattere di elevata assolutezza – che la novella della L. 49/2006 aveva inteso conferirgli – per assumere, invece, una funzione maggiormente orientativa, idonea, cioè, ad aiutare l'interprete a comprendere – di volta in volta - se lo stupefacente posseduto potesse avere una effettiva destinazione ad uso personale o meno. La d.m.g., a propria volta, invece, ha continua a fungere da metodo utile per potere determinare – sul piano quantistico – la potenzialità di diffusione di compendi droganti, laddove appaia plausibile che gli stessi – in toto od in parte – sia destinati alla collocazione sul mercato illecito in favore di terzi. 2. Il secondo che si era in presenza di una palese e dimostrata – già in sede di merito – condizione di tossicodipendenza in capo ai due imputati. E' ormai costante indirizzo giurisprudenziale quello che valorizza alcuni elementi di carattere soggettivo, ai fini della prognosi di destinazione dello stupefacente all'uso personale o meno del detentore. Specifico rilievo assumono, dunque, la capacità economica dell'imputato, così come la prova di una condizione di tossicodipendenza, o, comunque, di costante e cadenzata assunzione della sostanza. Va osservato, da ultimo, inoltre, che la Corte – implicitamente – ha ritenuto (giudicando illogica la ricostruzione della Corte territoriale in punto a possibile destinazione della droga alla cessione in favore di terzi) teoricamente plausibile che si possa ritenere compatibile con l'uso personale, anche l'ipotesi di una detenzione finalizzata all'uso di gruppo dei possessori. Carlo Alberto Zaina 03-07-2013 12:34 Stupefacenti ed uso personale. Commento alla sentenza della Cassazione n. 27346/2013 La Suprema Corte - Quarta Sezione – con la sentenza n. 27346/13 (ud. 23 maggio 2013 dep. 21 giugno 2013) coglie l'occasione per ribadire la fondatezza di quei criteri ermeneutici, che permettono di ricondurre una situazione di detenzione di stupefacenti, nel solco della non punibilità, quando essa venga configurata come ad uso esclusivamente personale. I punti salienti di diritto della pronunzia si sostanziano in tre osservazioni. La L. 49/2006 : 1 . – pur avendo adottato una formulazione semantica del tutto “infelice” - “non contiene elementi di sostanziale novità rispetto al disciplina previgente, che sanzionava penalmente la detenzione di sostanze stupefacenti, che non fosse finalizzata all'uso personale”; 2. non ha per nulla introdotto, nei confronti della persona che venga sorpresa nella detenzione di quantitativi che eccedano i limiti tabellari a) “nè una presunzione, sia pura relativa, di destinazione della droga detenuta ad uso non personale”, b) “nè un'inversione dell'onere della prova, costituzionalmente inammissibile ex art. 25 Cost comma 2 e art. 27 Cost. Comma 2”; 3. non ha, inoltre, innovato affatto “i parametri indicati per apprezzare la destinazione ad uso non esclusivamente personale” della sostanza detenuta, già in passato adottati. La Corte di legittimità, dopo avere enucleato le premesse richiamate, sottolinea, in prosieguo, altri due argomenti di diritto, i quali appaiono dirimenti in relazione al caso di specie. A) In primo luogo, i parametri dati dalla quantità, modalità di presentazione o altre circostanze dell'azione, “non vanno considerati singolarmente o isolatamente”. Sicchè la presenza anche di uno solo di essi – e la Corte evoca, a titolo esemplificativo, il superamento del limite tabellare – non è sufficiente a conferire alla condotta automaticamente rilevanza penale. B) Indi, proprio ricollegandosi all'esempio tipico del superamento del limite tabellare (il cui richiamo dimostra come il dato ponderale risulti sempre di particolare rilevanza prognostica), la Suprema Corte evidenzia che tale situazione non risulta, di per sé sola, sintomatica di uso non esclusivamente personale di sostanze stupefacenti. Per potere sostenere l'illiceità della detenzione, la situazione di eccedenza del citato limite tabellare deve essere supportata e corroborata dalla effettiva sussistenza di qualcuno fra gli altri paradigmi valutativi che l'art. 73/1 bis dpr 309/90 prevede. Per potere pervenire, pertanto, ad una prognosi sfavorevole all'imputato, appare, infatti, necessario che anche le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione congiurino in senso di escludere convincentemente una destinazione a fini di consumo strettamente personale. Ciò posto, appare pacifico che rimane immutato il principio che ascrive sempre al PM l'onere di dimostrare l'illecito, escludendosi che la novella del 2006 abbia determinato una qualche forma di inversione dell'onere della prova. Per meglio comprendere il punto di diritto, si deve precisare che il caso di specie riguardava una persona rinvenuta in possesso di gr. 7,5 di eroina e che era stata condannata – previa concessione della circostanza attenuante ad effetto speciale prevista dall'art. 73 comma 5° dpr 309/90. I giudici di merito avevano posto a base della propria decisione due osservazioni. La prima consisteva nell'escludere che il quantitativo rinvenuto potesse integrare una scorta per uso proprio, in quanto, secondo i giudici di merito, l'imputato – per le sue buone capacità economiche – non avrebbe avuto necessità alcuna di costituire scorte consistenti. La seconda concerneva, invece, la scarsa convenienza dell'acquisto, attesa la scadente qualità della droga. Le due dedotte circostanze, unitamente alle modalità della condotta tenuta dall'imputato, avrebbero deposto – ad avviso della Corte territoriale - per la destinazione, anche solo parziale, a terzi dello stupefacente. L'intervento della Corte Suprema ha, invece, definito assolutamente illogiche le deduzioni dei giudici di appello quando sostengono : 1. che la sussistenza di una buona capacità economica, concreti condizione incompatibile con la volontà di effettuare un acquisto, determinato da un prezzo di favore; 2. che non sia conveniente acquistare sostanza stupefacente che si riveli di scarsa qualità. Nel primo caso, infatti, non pare ragionevolmente sindacabile la scelta del singolo di disporre autonomamente del proprio danaro, quando tale opzione venga effettuata liberamente e senza generalizzazioni di sorta. Nel secondo caso, invece, l'eventuale qualità scadente del compendio drogante, costituisce un'informazione che il compratore acquisisce in maniera ipotetica e solo ex post. L'eventuale condizione di recidivo, inoltre, viene superata dalla dimostrazione dello stato di tossicomania del soggetto. Unico neo della sentenza in commento riposa nel fatto che venga utilizzato, come parametro concernente il principio attivo contenuto nei 7,5 grammi di sostanza stupefacente in questione, il criterio della dose media giornaliera, si da derivare 48 d.m.g. . In realtà, si osserva che, vertendo in ipotesi di indubbia condotta detentiva, il canone ermeneutico corretto avrebbe dovuto essere quello della quantità massima detenibile. E', infatti pacifico che, mentre la d.m.g. (pari a 25 mg. di principio attivo) appare strumento originale, di carattere interpretativo, funzionale a quantificare la capacità diffusiva di un campione di stupefacenti, in relazione al quale si ha la certezza di una destinazione allo spaccio verso terzi; la q.m.d. costituisce un parametro di costruzione complessa (dato dalla d.m.g. moltiplicata per 20) che va utilizzata esclusivamente in presenza di condotte inerti, quale il possesso o la coltivazione. Soccorre, inoltre l'orientamento richiamato, la considerazione che proprio la motivazione della sentenza in commento, quando afferma che il superamento del limite tabellare, di per sé solo, determina la rilevanza penale della detenzione, indubbiamente utilizza il parametro della quantità massima detenibile, il quale, non caso, coincide con 500 mg. di principio attivo. Carlo Alberto Zaina 02-07-2013 13:18 Tossicodipendenza curata con l'ayahuasca in Amazzonia Lontano dalle cliniche di disintossicazione occidentali, il rustico centro di Takiwasi a Tarapoto, nell'alta Amazzonia peruviana, accoglie pazienti dal mondo intero per il trattamento della tossicodipendenza basato sull'ayahuasca, pianta da cui si estrae una medicina tradizionale millenaria. Ancora poco tempo fa, questa regione del Peru' era una delle principali zone di produzione della pasta-base della cocaina e Tarapoto era una delle tre citta' in cui il consumo di droghe di tutto il Paese era il piu' alto. Una cura di disintossicazione a Takiwasi e' preceduta da una selezione, un contatto diretto con il paziente e la sua storia clinica, e “dura nove mesi, come una gravidanza”, dice all'agenzia France Presse (AFP) Jacques Mabit, direttore e fondatore del centro. Il medico francese arriva in Peru' negli anni 80 con Médecins Sans Frontières e si stabilizza nella regione dove nel 1992 ha creato questo centro di medicina tradizionale e alternativa, che si estende su piu' di due ettari di vegetazione tropicale e che e' anche dotato di una riserva botanica e un laboratorio. Il centro, che funziona come un dispensario ed ha il sostegno delle autorita' locali, non accetta, in modo stanziale, piu' di una quindicina di persone alla volta per i trattamenti contro la dipendenza da prodotti legali e illegali, o per comportamenti “come se fosse un tossicodipendente” (gioco, denaro, sesso). L'assunzione ritualizzata dell'ayahuasca avviene sotto forma di bevanda, sorbita in gruppo sotto controllo di medici psicologi e psicoterapeuti; se la bevanda e' “adeguata, consente al paziente di visualizzare il proprio mondo interiore e di connettersi con visioni, sensazioni, percezioni ed un'intelligenza accresciuta”, “come passare da un film in bianco e nero ad un film in 3D”, dice Mabit. “Quando si prende l'ayahuasca, tutti i sensi sono amplificati, la vista, l'udito, l'odorato, fino alle funzioni psichiche”, “e' uno strumento di conoscenza per arrivare a riconciliarsi ed essere in pace con se stessi”. La liana di ayahuasca e delle foglie di un'altra pianta (chacruna) sono mescolate in una pozione attraverso un processo biochimico che provoca gli effetti medicinali. Accompagnata da “diete” di isolamento, da purghe, la cura include anche una vita quotidiana in comune con i ritmi di alcune attivita' dove ogni paziente impara a cucinare, fare il pane, lavare la propria roba e prendersi cura di se'. La cura costa circa 1.000 dollari al mese, ma il centro, in accordo con il ministero della Sanita', accetta anche pazienti peruviani indigenti. Un terzo dei pazienti, secondo Mabit, dopo la cura abbandona o ha una ricaduta. L'ayahuasca, in questi ultimi anni, ha dato vita ad un notevole “turismo sciamanico”, attirando occidentali avidi di sensazioni forti che talvolta possono essere negative. Per questo l'ambasciata francese, sul proprio sito web ha messo un avviso di messa in guardia ai viaggiatori “contro il consumo di ayahuasca, pianta allucinogena utilizzata dagli sciamani in Amazzonia, iscritta in Francia nel registro degli stupefacenti". “La raccolta e' reale -dice Mabit- ma se e' male inquadrata, puo' essere pericolosa, occorre una preparazione a monte, un percorso terapeutico”. Il medico, che anch'esso prende della ayahuasca da diversi anni, valuta che “fintanto che non ha sperimentato la ayahuasca, non ha risolto i suoi dubbi. Questa medicina e' usata da migliaia di anni in Amazzonia e non provoca dipendenza”. In questi ultimi anni, il centro e' stato oggetto di diversi studi ed ha partecipato ad un progetto di valutazione dei trattamenti contro la tossicodipendenza con la ayahuasca con ricercatori internazionali di diverse universita' occidentali. Alla fine del trattamento, un paziente francese, in quarantena, sostiene che la sua vita sia cambiata. “La ayahuasca e' come uno spirito che valuta le nostre possibilita' e cio' che si e' capaci di sopportare”. “E' una forma di intelligenza con una considerevole efficacia, serve a vedere completamente diversi i propri orientamenti”. Ricercatore e antropologo medico, Roger, un norvegese, valuta che le settimane passate a Takiwasi “gli hanno fatto cambiare opinione sulla medicina tradizionale”. “Ho acquisito piu' rispetto verso questo sapere”. Robinson Pai, un “curandero” (guaritore) della comunita' Awa, di Nariño in Colombia, ha soggiornato a Takiwasi. “Siamo venuti per conoscere e condividere l'uso delle piante medicinali che utilizziamo anche nei nostri territori”. “Per noi, l'ayahuasca e' una pianta sacre e potente, che guarisce, che insegna e apre i nostri pensieri”. (reportage di Marie Sanze, per l'agenzia France Presse – AFP del 02/07/2013) Redazione ------------------------------------------NOTIZIE 08-07-2013 18:31 KENYA/Divieto khat in Gb. Protestano i commercianti Alcuni produttori kenyoti di khat, molto arrabbiati, hanno chiesto oggi la chiusura delle basi militari britanniche nel loro Paese, per protestare contro il recente divieto di questa pianta euforizzante nel Regno Unito. “Non li vogliamo piu' perche' non vogliamo vivere vicino ai nostri nemici (...) con delle persone che complottano contro i kenyoti”, ha dichiarato Kimathi Munjuri, portavoce dell'associazione dei commercianti di “miraa” (il nome kenyota del khat) della regione di Nyambene (nodest). Il khat, fonte di milioni di dollari di guadagno con l'esportazione, e' masticata da secoli in Africa orientale e nel vicino mondo arabo, essenzialmente nello Yemen. E' importata nel Regno Unito principalmente per gli immigrati che provengono dall'Africa dell'est. Ma il ministro britannico dell'Interno, Theresa May, ha annunciato alcuni giorni fa il suo divieto. La pianta, legale in Kenya e in Africa dell'est, sara' ormai considerata nel Paese come una droga di classe C, insieme alla ketamina e alle benzodiazepine, per la cui produzione e vendita sono previste pene carcerarie fino a 14 anni. Il Regno Unito, fino a questa decisione, era l'unico Paese dell'Unione europea ad autorizzare l'importazione di khat. In Kenya, un chilogrammo della pianta si vende a circa 8 Usd (6 euro), e questo fa si' che nel mercato britannico gli importi divengano ogni anno 24 milioni di dollari (18 mln di euro). “Il divieto mette per terra l'economia della regione”, dice Florence Kajuju, eletta della circoscrizione di Tigania Est, una zona del nord-est kenyano dove si produce khat. Secondo l'eletta, migliaia di famiglie ne saranno coinvolte. Il khat e' prodotto nelle regioni fertili dove sono coltivate anche le patate. Ma la pianta euforizzante e' particolarmente privilegiata poiche' da' margini di guadagno notevoli. Le autorita' kenyote non hanno ufficialmente reagito al divieto britannico. 08-07-2013 13:04 ITALIA/Contro la spasticita' arriva primo farmaco a base cannabinoidi Neurologi e pazienti hanno ora un'arma in piu' per combattere la spasticita', uno dei sintomi piu' comuni associati alla sclerosi multipla e una delle principali cause di disabilita' legate a questa malattia. A partire da oggi e' disponibile su prescrizione dei neurologi Sativex il primo trattamento specifico per la spasticita' da moderata a grave in pazienti con Sm che non hanno risposto adeguatamente al trattamento con altri farmaci anti-spastici. Nel nostro Paese si stima che il 75% dei pazienti con Sm soffra di spasticita', un sintomo che impatta pesantemente sulla loro qualita' di vita e su quella delle persone conviventi, in particolare degli altri membri della famiglia e dei care-givers. Il nuovo farmaco, rimborsato in classe H (ospedaliera) - evidenzia una nota di Almirall - e' disponibile presso le farmacie ospedaliere/farmacie delle Asl territoriali in seguito alla prescrizione da parte dei neurologi dei centri di sclerosi multipla. Con l'obiettivo di monitorare correttezza ed appropriatezza terapeutica, e' stato istituito un Registro nazionale a cui verranno iscritti i pazienti in cura con Sativex*. "Nel nostro Paese - afferma Giancarlo Comi, professore Ordinario di Neurologia, Universita' Vita-Salute San Raffaele - la maggior parte dei pazienti con Sm, nel decorso della propria malattia, devono confrontarsi con il problema della spasticita' che non solo limita la loro possibilita' di camminare, ma spesso comporta anche disturbi del sonno, li affligge con crampi e spasmi dolorosi rendendo difficile lo svolgimento delle normali attivita' quotidiane. La disponibilita' di un nuovo farmaco, capace di limitare questi aspetti negativi, offre una prospettiva piu' rosea a questi malati". Il nuovo farmaco e' un modulatore del sistema endocannabinoide composto da due principi attivi - Thc (delta-9-tetraidrocannabinolo) e Cbd (cannabidiolo) - che vengono estratti dalla pianta C. sativa coltivata in serra, in luogo protetto e in condizioni di crescita strettamente controllate. Il farmaco e' somministrato come spray oromucosale che permette un dosaggio flessibile, in funzione della risposta individuale e dei sintomi specifici di ciascun paziente e puo' essere facilmente assunto da pazienti che hanno difficolta' a deglutire. "Coerentemente con l'impegno di Almirall a fornire soluzioni terapeutiche innovative - afferma Javier Garcia, amministratore delegato di Almirall Italia - siamo lieti di rendere disponibile in Italia questa nuova terapia. Come primo farmaco approvato nel trattamento della spasticita' da Sm, Sativex* risponde ai bisogni non ancora soddisfatti dei pazienti e alle esigenze della classe medica". Sativex* e' stato approvato in 21 paesi nel mondo ed e' gia' commercializzato in altri 6 paesi europei, incluso Germania, Spagna e Regno Unito. E' stato sviluppato da Gw Pharmaceuticals plc e Almirall detiene i diritti di commercializzazione del farmaco in Europa (eccetto il Regno Unito). 08-07-2013 12:14 ITALIA/Le levano i figli. Madre, tossicodipendente in cura, si suicida Una madre di 38 anni si e' tolta la vita perche' a causa della tossicodipendenza e della depressione le avevano allontanato i tre figli e affidati ad altre famiglie. E' morta a 38 anni, il 28 maggio scorso, in una cittadina del sud Sardegna e il suo tormento di madre lo ha lasciato in un diario trovato dai familiari alcuni giorni dopo il suo decesso. La vicenda - riportata sul quotidiano L'Unione Sarda - ha visto protagonista una donna che e' riuscita a venir via dal tunnel della droga ma non dalla depressione che l'affliggeva ogni giorno, ha cercato di riavere i suoi tre figli minorenni. Stava curando la depressione ma a fine maggio il tarlo che la corrodeva e' stato piu' forte ed ha ingurgitato alcune centinaia di gocce di antidepressivo. Una vita segnata da dolori e disagio: il primo compagno e padre del primo figlio morto di overdose mentre il successivo matrimonio, da cui ha avuto altri due figli, e' naufragato. Stava seguendo una cura medica e veniva monitorata da assistenti sociali. Ora i nonni dei bambini hanno chiesto di poter riavere i piccoli nella loro casa e poterli far crescere tutti assieme ma sara' il Tribunale dei Minorenni di Cagliari a prender una decisione. 08-07-2013 10:34 GRAN BRETAGNA/Coltivazioni domestiche di cannabis ed elettricita' rubata per 80 milioni di euro. L'allarme dell'Ofgem Imboscate in appartamenti residenziali che sembrano completamente normali, le coltivazioni domestiche di marijuana proliferate negli ultimi anni nel Regno Unito, sono responsabili di un furto nel bilancio nazionale dell'elettricita' che viene valutato in 70 milioni di sterline (81,5 milioni di euro). Questa e' la stima dell'organismo che regola il mercato del consumo elettrico, Ofgem, che l'ha resa pubblica per far sapere ai vari gestori dei servizi elettrici che dovrebbero operare un maggior controllo sui propri utenti. Te anni fa, un film che raccontava la storia vera di una vedova inglese che aveva trasformato la sua serra di orchidee in una piantagione di cannabis per poter pagare i propri debiti (“Il giardino dell'allegria”, film con Brenda Blethyn come protagonista), sollevo' piu' di un sorriso tra il pubblico britannico e internazionale. Ma, al di la' dell'allegria della fiction, la polizia ha scoperto di recente sempre piu' piante di cannabis negli appartamenti urbani che, secondo Ofgem, rubano un terzo dell'elettricita' rubata in tutto il Paese (200 milioni di sterline). Nel prototipo di casa con una di queste coltivazioni, descritto dalla stessa Ofgem, ci sono cinquecento piante di marijuana -sempre all'interno per evitare occhi indiscreti- dovendo tenere accese ottanta lampadine per dodici ore al giorno emulando la luce solare. Un significativo numero di agricoltori urbani elude le pesanti bollette elettriche che deriverebbero da un consumo del genere -quaranta volte superiore ad un'abitazione media- manipolando il contatore dei gestori o collegandosi direttamente alla fonte di approvvigionamento del vicino di casa. Ofgem individua ogni anno 25.00 casi di questo tipo di furti, comunque non solo di questo ambito. La marijuana in Gran Bretagna e' catalogata come una droga di “classe B”, e questo implica che la sua produzione e commercio vengano sanzionate col carcere. Ci sono campagne a favore della sua legalizzazione, come quella portata avanti dal proprietario dell'azienda multimediale Virgin, Richard Branson, e sostenitori dell'attuale normativa. Ma, per quanto riguarda l'addossare ad altri la propria bolletta, la condanna e' unanime. Per questo Ofgen ha cominciato a minacciare di multe i gestori elettrici che non provvedono ad indagare, col necessario zelo, i sospetti eccessi di consumo o le denunce presentate dalle vittime, cioe' i vicini che si ritrovano con bollette altissime. Qualcuno che sembri la sosia di Brenda Blethyn, con la sua inoffensiva serra, potrebbe vivere nella casa accanto... 07-07-2013 20:05 COLOMBIA/Cocaina. Arrestato il piu' grande narcotrafficante al mondo: Roberto Pannunzi della 'ndrangheta italiana Tra i narcos era considerato il 'Pablo Escobar italiano': importava in Europa fino a 2 tonnellate di cocaina al mese, era il numero uno dei narcotrafficanti d'Europa e per il governo colombiano era l'uomo più ricercato del paese. Roberto Pannunzi, 65 anni, romano, è stato catturato ieri in Colombia, in un centro commerciale a nord di Bogotà, dalle 'teste di cuoio' del gruppo Gaula della polizia nazionale colombiana. L'arresto è stato confermato via twitter dal Ministero della Difesa colombiano: "Congratulazioni per la cattura di Pannunzi, capo dell'organizzazione criminale della 'ndrangheta". Sulle sue tracce, da alcuni giorni, c'erano gli uomini della Direzione antisequestro e antiestorsione della polizia colombiana e i federali della Dea, la statunitense Drug Enforcement Administration. Ma anche gli italiani, con la Direzione centrale per i Servizi antidroga, il Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro e il Ros dei Carabinieri che da circa due anni hanno condotto le indagini coordinate dal procuratore aggiunto della Procura-Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Sulla testa di Pannunzi pendevano 4 ordinanze di cattura per traffico di droga e associazione di stampo mafioso ed era classificato dall'Interpol con una 'allerta rosso'. In Italia è stato colpito da un ordine di esecuzione di pene concorrenti (condanna della Corte d'Appello di Reggio Calabria, aumentata dalla condanna della Corte d'Appello di Firenze) per violazione alla legge sugli stupefacenti: deve scontare 12 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione. Ricercato dal 2010 quando era evaso da una clinica romana dove era ricoverato, Roberto Pannunzi era il protagonista indiscusso del narcotraffico internazionale. Era il massimo referente dei cartelli sudamericani per la vendita di ingenti quantitativi di cocaina e eroina destinata alle famiglie di 'ndrangheta dei Morabito, Coluccio-Aquino, Romeo, Bruzzaniti, Sergi, Trimboli e Papalia, nonché alle più importanti famiglie di Cosa Nostra. Grazie ai sui contatti negli Stati Uniti d'America, dove ha vissuto per oltre dieci anni, Pannunzi negli anni '80 ha curato il narcotraffico anche in direzione delle famiglie di Cosa Nostra americana, introducendo in quel Paese ingenti quantitativi di eroina per conto dei boss Stefano Bontade e Salvatore Inzerillo. Insieme al figlio Alessandro, attualmente detenuto, Roberto Pannunzi ha 'lavorato' anche con la mafia turca ed il clan dei marsigliesi e ha avuto contatti con Gaetano Badalamenti e Gerlando Alberti. Al momento della cattura è stato trovato in possesso di un documento falso documento venezuelano a nome Silvano Martino ed era in compagnia di due colombiani, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Pannunzi e' arrivato ieri sera in Italia, con un volo da Bogotà a Roma-Fiumicino. ''Pannunzi e' la borghesia del narcotraffico'' Lo ha detto Roberto Saviano al Festival Collisioni, commentando l'arresto del boss calabrese Roberto Pannunzi, ritenuto responsabile dell'invio in Europa di due tonnellate di cocaina al mese. ''Non ha mai ucciso nessuno, e' un broker del narcotraffico'' ha osservato Saviano che risponde alle domande dei ragazzi nella piazza affollata di Barolo. ''Bebe' Pannunzi - ha detto Saviano - e' un personaggio incredibile. Non e' un mafioso ne' un killer, e' molto di piu' di un trafficante di droga. E' una persona che raccoglie i capitali da imprenditori, dalle mafie e li rinveste nell'acquisto di coca. E' uno che ha saputo intuire le nuove dinamiche del mercato della cocaina, e' riuscito a unire la capacita' di gestione economica con l'abilita' a destreggiarsi tra le famiglie mafiose e colombiane''. ''Lui non conta i soldi li pesa perche' i soldi li conta chi non ce li ha e lui ne ha davvero tanti'', ha aggiunto Saviano che nel suo ultimo libro 'Zero, zero, zero' ha dedicato molte pagine al boss calabrese. Lo scrittore, che per un'ora e mezza ha risposto alle domande di ragazzi di tutta Italia ospitati dal Festival nell'ambito del Progetto Giovani, ha anche denunciato ''il silenzio della politica'': ''la legalita' - ha detto dovrebbe prescindere dalle divisioni politiche. Invece chiunque racconti queste cose e' visto con sospetto, genera fastidio anche nelle persone perbene''. 06-07-2013 08:30 MESSICO/Narcoguerra, uccisi sette giovani Sette giovani, tra cui un 12enne, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nel Messico meridionale. Lo hanno riferito le autorita' locali e, secondo l'ufficio del pubblico ministero dello stato di Guerrero, i giovani frequentavano una zona, vicino a un fiume nella citta' di Coyuca de Benitez, "dove inalavano droghe". Ieri pomeriggio, gli aggressori armati, non identificati, sono arrivati sul luogo e hanno aperto il fuoco. Sei delle vittime, tra i 13 ed i 24 anni, sono morti sul posto, mentre il 12enne e' morto in ospedale per le ferite riportate. Un altro e' rimasto gravemente ferito. Vicino ai corpi la polizia ha ritrovato un sacchetto di nylon con una droga da inalare. I residenti, hanno riferito le autorita', hanno impedito che i corpi venissero portati nel reparto di medicina legale. 06-07-2013 08:24 ITALIA/Stupefacenti, carabinieri condannati per falso verbale Il Tribunale di Tolmezzo ha condannato oggi in primo grado a 5 anni di reclusione per falso e calunnia aggravata, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, due carabinieri, il brigadiere S.G. e il maresciallo I.T.. I due sono imputati in un filone della piu' ampia inchiesta della Procura di Tolmezzo sullo spaccio di droga che aveva coinvolto l'allora comandante dei carabinieri del Norm di Tolmezzo, D.C., la cui posizione e' stata chiusa giudiziariamente con un patteggiamento. Il brigadiere e il maresciallo sono accusati di aver redatto un verbale falso di sommarie informazioni il 16 settembre 2010, nella caserma dei carabinieri di Buja (Udine). Nel documento un terzo - la cui posizione e' stata vagliata separatamente - aveva indicato una specifica persona come suo fornitore di droga, sapendo di dichiarare il falso, come sostenuto dall'accusa. Il Tribunale ha condannato i due imputati e il ministero della Difesa, responsabile civile, al risarcimento dei danni, da quantificarsi in separato giudizio, a favore della parte civile. I due militari dell'arma sono stati invece assolti dalle accuse di concussione e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, perche' il fatto non sussiste. L'accusa, rappresentata dal Procuratore capo Giancarlo Buonocore e il sostituto Luca Olivotto, aveva chiesto una condanna per entrambi a 5 anni di reclusione per tutti i capi. 05-07-2013 18:50 MESSICO/Narcoguerra. Liberati ufficiali di alto rango accusati di collaborazione coi narcos: mancanza di prove Quattro ufficiali dell'esercito messicano, tre generali ed un luogotenente colonnello arrestati nel maggio del 2012 per collaborazione coi narcotrafficanti, sono stati liberati oggi per mancanza di prove. Lo ha fatto sapere il ministero della Giustizia. I generali Roberto Dawe, Ricardo Escorcia e Ruben Perez, e il luogotnente colonnello Silvio Hernandez hanno lasciato all'alba la prigione di alta sicurezza di Alomoloya, nello Stato di Mexico. Un quinto militare, il comandante Ivan Reyna, ugualmente sollevato dall'accusa di collaborazione coi narcotrafficanti, resta in prigione per una precedente accusa di frode. Alla sua uscita di prigione il generale in pensione Ricardo Escorcia ha denunciato l'ex-presidente Felipe Calderon e l'exministro della Giustizia, Marisela Morales, per “abuso di potere”. “Il tutto e' stato un atto villano ed e' bene che giustizia sia stata fatta”, ha detto il colonnello Perez. La decisione della liberazione, “assoluta ed immediata”, e' stata presa ieri sera dalla autorita' giudiziarie per questi militari accusati di proteggere le attivita' del cartello dei narcotrafficanti dei fratelli Beltran Leyva. “Nell'ambito del procedimento e' stato verificato che mai essi avevano partecipato alle loro attivita' (...). Le accuse erano basate unicamente sulle denunce di due membri della delinquenza organizzata contro dei militari irreprensibili, in carriera da piu' di 20 anni, senza nessun'altra inchiesta su di loro”, ha detto l'avvocato di due dei militari, José Gabriel Baeza. L'ex-numero due dell'esercito messicano, il generale in pensione Tomas Angeles Dauahare, arrestato anche lui all'epoca per i medesimi motivi, era stato gia' liberato lo scorso aprile per mancanza di prove. L'arresto di questi militari di alto rango era stato deciso alla fine della presidenza di Felipe Calderon (2006-2012), un periodo marcato da un massiccio intervento dell'esercito nella lotta contro i narcotrafficanti. 05-07-2013 18:35 ITALIA/Costituzionalita' legge droga. Tribunale Vibo Valentia rimanda a Corte Il Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Manuela Gallo, ritenendo "non manifestamente infondata" la questione di costituzionalita' sollevata dai difensori ha sospeso il processo nato dall'operazione antidroga denominata "Eolo", rimettendo gli atti alla Consulta. In particolare, il Tribunale ha chiesto alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla legittimita' della legge "Fini-Giovanardi" che ha equiparato sotto il profilo sanzionatorio le droghe pesanti a quelle leggere. Secondo le difese degli imputati e il Tribunale di Vibo l'eliminazione della distinzione fra le diverse droghe non sarebbe conforme al principio costituzionale e alla legislazione comunitaria in tema di proporzionalita' delle pene fra condotte delittuose diverse. In attesa della decisione della Consulta, il processo nato dall'operazione "Eolo" scattata il 16 aprile 2012 restera' sospeso. Gli imputati, tutti di Vibo Marina, accusati di oltre 400 episodi di spaccio (marijuana, cocaina e hashish) sono: Mario Lo Iacono, 31 anni; Nicola Gramendola, 40 anni; Salvatore Mantella, 38 anni; Leonardo Florio, 48 anni; Domenico Ciconte, 51 anni; Francesco Francolino, 44 anni; Ivan Mastruzzo, 24 anni; Rosario Pulicari, 19 anni; Domenico Sciarrone, 23 anni. Altri 4 indagati, il 5 febbraio scorso sono stati condannati in abbreviato a pene sino a 6 anni. 05-07-2013 14:04 ITALIA/Gioco d'azzardo. Nasce a Reggio Emilia prima comunita' terapeutica d'Italia Dopo gli ottimi risultati ottenuti con una prima sperimentazione effettuata nel 2011, nasce a Reggio Emilia (in un luogo protetto) la prima comunita' terapeutica per giocatori d'azzardo. Finanziata in parte dalla Regione Emilia-Romagna e in parte dall'associazione Centro sociale Papa Giovanni XXIII, la struttura residenziale sara' aperta tutto l'anno e accogliera' giocatori patologici seguiti dai servizi pubblici di tutta Italia. "Pluto", questo il nome della nuova comunita' di Reggio Emilia garantira' una cura residenziale gratuita. Si stima che siano un milione gli italiani ad alto rischio o che hanno gia' sviluppato una forma di dipendenza dal gioco d'azzardo (dati Consiglio nazionale delle ricerche). "Negli ultimi 20 anni i governi che si sono succeduti hanno sempre promosso nuove forme di gioco- scrive l'associazione in una nota- senza pero' garantire, come accade in altri Paesi, il diritto alla cura gratuita per i giocatori patologici". La comunita' terapeutica residenziale per giocatori d'azzardo di Reggio Emilia offre questa possibilita'. Il progetto sara' presentato l'8 luglio nella sede della comunita' del Centro sociale Papa Giovanni XXIII a Villa Sesso di Reggio Emilia con Matteo Iori (presidente dell'associazione), Armando Zappolini (presidente di Cnca) e Umberto Caroni (responsabile dell'AzzardoPoint di Reggio Emilia). 05-07-2013 13:51 ITALIA/Test antidroghe ai gondolieri per tutelare la categoria... ''Nessuna voglia di fare giustizialismo, anzi gli alcoltest e antidoping per i gondolieri si faranno proprio per tutelare la categoria: si tratta di 600 titolari, piu' 180 sostituti, la stragrande maggioranza dei quali sono persone perbene. Qui stiamo parlando di 2-3 casi isolati. Di un paio di gondolieri che forse dopo aver bevuto troppo si sono presentati in servizio in stato di ebbrezza. Casi isolati che pero' diventano eclatanti, con tanto di inchieste della Bbc, perche' parliamo di gondolieri e di Venezia, che hanno un' eco internazionale''. Cosi' il presidente dell'Ente Gondola Nicola Falconi all'Adnkronos spiega l'annuncio di alcoltest e antidoping nei confronti dei 'pope'. Ma lo stesso presidente dell'Ente Gondola ci tiene a sottolineare: ''lunedi' in assemblea verificheremo se c'e' l'obbligo, in base alle legge 81 del 2008, di fare svolgere questi test anche per i gondolieri, cosi' come avviene per tutti coloro che effettuano trasporto pubblico. Dobbiamo infatti verificare se questa normativa si applica anche ai gondolieri, secondo le prime analisi sembrerebbe di si', e quindi - spiega - faremo i test, ma ripeto e' proprio a tutela della categoria: cosicche' non si parli per luoghi comuni e non si faccia di ogni erba un fascio. Avremo cosi' un monitoraggio preciso svolto tra i gondolieri, che tra l'altro potrebbero fare i test anche volontariamente''. In ogni caso, spiega il capitano Falconi: ''la categoria e' gia' sottoposta a controlli continui, da parte della loro Commissione di disciplina, dal Comune, dall'Ente, dai vigili, e fioccano spesso sanzioni ad esempio per la divisa non in regola''. ''Nel nostro intento - conclude il presidente dell'Ente Gondola - non c'e' alcuna azione punitiva nei confronti dei gondolieri, al contrario si tratta di tutelare la categoria''. 05-07-2013 11:44 ITALIA/Coltivo e spaccio marijuana perche' sono disoccupato... ''Sono disoccupato, coltivo marijuana perche' vendendola posso poi guadagnare qualche cosa per vivere''. Si sarebbe giustificato in questo modo G.P., di 47 anni, di Suelli, arrestato dai carabinieri per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. P. si trova attualmente agli arresti domiciliari. Questa mattina i militari hanno perquisito l'abitazione dell'uomo e nel giardino hanno trovato 18 piante di cannabis alte cinquanta centimetri, tutte interrate in vasi e annaffiate. 05-07-2013 11:41 USA/La citta' di Malibu' contro le cliniche di disintossicazione L'esclusiva cittadina di Malibu', arrampicata sulle famose colline a picco sull'oceano a Nord di Los Angeles, e' sul piede di guerra: cittadini ed autorita' locali non ne possono piu' dei Centri di disintossicazione e riabilitazione per le star di Hollywood che continuano a sorgere in un loro quartiere. "I residenti vedono il loro quartiere residenziale e calmo divenire in pratica una zona ospedaliera - ha osservato Christi Hogin, avvocato della citta' di Malibu' - queste sorta di cliniche private per la disintossicazione sono una grande business, ci sono un sacco di soldi al centro della diatriba". Per i ricchi proprietari di ville e magioni, l'arrivo di personaggi quali gli attori Charlie Sheen, la starlet Lindsay Lohan e persino Britney Spears alla ricerca di liberarsi dall'alcol o dalle droghe nel centro piu' famoso dell'area, ha significato caos, traffico e paparazzi ad ogni angolo. Le autorita' intendono ora controllare la localizzazione di questi Centri per verificare se violano le regole edilizie nei quartieri residenziali, e stanno valutando di portare la battaglia a livello dello Stato della California. 04-07-2013 12:26 AZERBAIJAN/Oppositore al regime condannato a piu' di due anni di galera per possesso di droghe Un giovane militante dell'opposizione e' stato condannato a due anni e mezzo di prigione per “possesso di droghe”, da un tribunale dell'Azerbaijan, una sentenza negativamente commentata dal suo partito: “Il tribunale di Sumgait (ai bordi del mar Caspio, ndr) ha condannato un giovane militante del partito del Fronte Popolare dell'Azerbaijan, Dashgin Melikov, a due anni e sei mesi di prigione. Il nostro partito denuncia questa decisione e ritiene che si tratti di un atto di intimidazione verso i giovani militanti poiche' quest'anno ci sono le elezioni presidenziali”. Le organizzazioni di difesa dei diritti umani accusano regolarmente il regime del presidente Ilham Aliev di perseguitare giornalisti e di mettere in prigione gli oppositori. A maggio, la ONG Human Rights Watch ha accusato l'Azerbaijan di ricorrere sempre piu' spesso a false accuse di possesso di droghe contro gli oppositori. Le autorita' azerbaijane replicano dicendo che il loro e' un Paese democratico. 04-07-2013 12:04 GRAN BRETAGNA/Il khat e' stato vietato Il ministro britannico dell'Interno, Theresa May, ha fatto sapere ieri di aver proibito il khat, una pianta dagli effetti euforizzanti consumata in Regno Unito dagli immigrati dell'Africa dell'est. Il khat va considerata come una droga di classe C, cosi' come la ketamina e le benzodiazepine, per le quali approvvigionamento e produzione sono passibili di una pena detentiva fino a 14 anni. Un organismo governativo britannico sulle droghe, Advisory Coubcio on the Misuse of Drugs (ACMD), si era pronunciato lo scorso gennaio contro un divieto di questa pianta poiche' non c'erano prove sufficienti sulla sua pericolosita'. Un divieto sarebbe “innappropriato e sproporzionato” aveva detto il presidente dell'ACMD, Les Iverse, a Theresa may. “Non ci sono legami diretti” tra il khat ed “effetti medici negativi, se non un piccolo numero di rendiconti sul legame tra consumo di khat e significativa tossicità epatica”. Ma il ministro dell'Interno aveva ricordato che il khat era proibito nella maggior parte dei Paesi europei e in Canada, e riteneva che c'erano dei rischi che il Regno Unito diventasse un hub per il traffico se non fosse stato preso nessun provvedimento. “Proibire il khat servira' a proteggere le persone vulnerabili delle nostre comunita' ed inviera' un chiaro messaggio internazionale sul fatto che il Regno Unito e' un luogo ostile ai trafficanti”, ha detto Theresa May in un comunicato. Il khat, masticato da diversi secoli in Africa dell'est e nel mondo arabo, e' importato nel Regno Unito essenzialmente per il consumo degli immigrati dell'Africa dell'est. Gli estimatori di questa foglia, la masticano senza ingoiarla grazie ai suoi effetti euforizzanti. 03-07-2013 16:02 ITALIA/Referendum narcosale a Torino. Comune: inammissibile! Il presidente del Consiglio Comunale di Torino, Giovanni Maria Ferraris, ha comunicato formalmente al consigliere comunale Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani) che sei proposte di deliberazione – presentate da Viale – relative all'indizione dei referendum comunali consultivi su “Città Metropolitana”, “Regolamentazione della prostituzione”, “Consumo di suolo”, “Riduzione del danno in materia di droghe”, “Ruota panoramica” e “Ascensore panoramico Torre Littoria” sono “inammissibili in quanto proposti per materie non di competenza del Consiglio Comunale”. E' sopravvissuta alla falce di Ferraris solo la proposta sul “Road Pricing” (pedaggio sui veicoli in entrata in città). A seguire una nota di Silvio Viale e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani): Non disturbate il manovratore. L'avevamo già capito durante l'audizione dei promotori dei referendum in commissione; i consiglieri vedono con insofferenza l'istituto referendario; per loro e' un'indebita intrusione nelle loro "esclusive" competenze. Perchè mai chiedere un parere dei cittadini? Potrebbero, per esempio, esprimersi per la regolamentazione della prostituzione o per la creazione di una vera città metropolitana; magari anche per le narcosale, per cominciare a sperimentare in Italia quello che è già parte integrante delle politiche sulle tossicodipendenze in 39 città europee. Sulle narcosale, in particolare, si conferma l'atteggiamento da Ponzio Pilato già proprio del Consiglio Comunale dell'era Chiamparino, che nel gennaio 2008 bocciò la mozione “Grimaldi e altri” per l'istituzione di narcosale con il giochetto del falso rilancio. Chiamparino e compagni (compresa l'allora ministro Livia Turco) sostennero che bisognava andare ben oltre le narcosale, ci voleva la somministrazione controllata di eroina: naturalmente non fecero né le prime né la seconda. Vogliamo ricordare alla Sala Rossa e alla "ignavia" del suo presidente che il referendum “Riduzione del danno in materia di droghe” concerneva anche l’attivazione dell'Agenzia comunale sulle tossicodipendenze, istituita con una deliberazione del Consiglio Comunale di Torino del 18 marzo 1996, mai revocata. L’Agenzia ha fatto la fine dell'araba fenice: che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa! Su questo punto, attendiamo risposte meno telegrafiche e più argomentare, perché, caro presidente Ferraris, è difficile sostenere che l'Agenzia comunale sulle tossicodipendenze “non è di competenza del Consiglio Comunale” … visto che è stata creata proprio dal Consiglio Comunale." 03-07-2013 10:05 ITALIA/Detenuti fumano spinelli in tribunale durante il processo I detenuti fumavano droga nelle celle al piano interrato del Tribunale di Bari durante le udienze del processo Liberta'. A dirlo e' in aula il collaboratore di giustizia Giovanni Amoruso, imputato dinanzi alla Corte d'Assise di Bari insieme con altre 37 presunti affiliati al clan Strisciuglio. Rispondendo alle domande del pm Desire' Digeronimo, il 33enne Amoruso ha rivelato che in piu' di una occasione i detenuti avrebbero fumato hascisc nei bagni del Tribunale, scambiandosi segnali da una cella all'altra. Amoruso ha fatto riferimento anche alla droga che veniva introdotta nel carcere di Bari dai familiari dei detenuti e scambiata grazie alla compiacenza di un agente, soprannominato ''Cartellino Rosso'', arrestato per queste vicende il 21 giugno scorso sulla base anche delle dichiarazioni dei pentiti. 02-07-2013 19:10 MESSICO/Narcoguerra. Ucciso candidato Sindaco di un Comune dello Stato di Durango Un candidato a Sindaco di un Comune dello Stato di Durango, nel nord del Paese, e' stato ucciso dopo che era stato sequestrato da un gruppo di uomini armati mentre stava assistendo ad una funzione funebre. Ricardo Reyes Zamudio, candidato del Movimento cittadini (sinistra) al Comune di Sal Dilmas e' stato ritrovato morto, il corpo crivellato di proiettili, ieri da dei militari in una zona rurale, cosi' come fanno sapere le autorita'. San Dilmas e' un Comune nella regione montagnosa dello Stato di Durango, zona di coltura per marijuana e papavero. Il 7 luglio ci saranno le elezioni locali in 14 dei 32 Stati del Messico. La campagna elettorale e' stata caratterizzata da una serie di minacce ed attacchi contro i candidati nelle zone dove sono insediati i narcotrafficanti. Una candidata all'Assemblea legislativa dello Stato di Oaxaca (sud) e' stata uccisa sabato durante un attacco armato in cui sono morti anche suo marito e il suo assistente. Alcuni candidati dello Stato di Sinaloa (nord-ovest) hanno sospeso sabato scorso la loro campagna elettorale dopo l'assassinio di un candidato. Secondo le cifre ufficiali, sono 5.296 le persone uccise in situazioni violente durante questi primi sei mesi del mandato del nuovo presidente Enrique Pena Nieto. Durante i precedenti sei anni in cui presidente era Felipe Calderon, i morti sono stati piu' di 70.000. 02-07-2013 18:47 ITALIA/Minori e reati. Istat: 14,1% per droga I reati piu' frequenti tra i minori che delinquono sono quelli contro il patrimonio (62,4%). Il 24,8% dei detenuti negli istituti penali minorili ha compiuto rapine, il 21,2% furti. Lo rileva l'Istat che in collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia minorile, ha condotto un'analisi congiunta sui minori presi in carico dal sistema giudiziario. La ricerca rileva inoltre come sono piu' spesso i minori italiani a commettere reati connessi con la droga: 14,1% contro il 7,3% degli stranieri. 02-07-2013 18:44 TURCHIA/Signori della droga dietro gli scontri di Lice? Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, ha detto oggi che dietro i recenti scontri a Lice, nel distretto di Diyarbakir, in cui è morto un uomo, vi sarebbero questioni legate al traffico di droga. "L'incidente di Lice non è ordinario - ha detto Erdogan - Dietro l'incidente c'è la cannabis". Il primo ministro turco ha smentito che dietro l'incidente vi sia l'ampliamento di un avamposto militare situato nel villaggio di Kayacik, vicino alla cittadina di Lice, sottolineando che vi sono "signori della droga locali" irritati dal processo di pace tra il governo di Ankara e il Pkk, Partito dei lavoratori del Kurdistan. Negli scontri tra manifestanti e polizia venerd scorso è morto Medeni Yildiirm e sono rimaste ferite altre nove persone. Anche il governatore di Diyarbakir, Mustafa Cahit Kirac, domenica scorsa, aveva attribuito la responsabilità dei disordini a signori della droga locali, dicendo che l'incidente era stato pianificato per "prevenire una recente operazione contro il traffico di droga". 02-07-2013 18:41 ITALIA/Policonsumo droghe e alcool. Allarme DPA ''L'ultima moda e' il 'policonsumo'. L'85% delle persone che fanno uso di droga, consuma contemporaneamente tabacco e alcool, che fa aumentare piu' del doppio l'effetto delle droghe, rendendole ancora piu' nocive''. A lanciare l'allarme e' il capo del Dipartimento antidroga, Giovanni Serpelloni, che all'Adnkronos spiega: ''D'estate si consumano maggiori quantita' droga e dunque si rischia ancora di piu' la vita''. ''Da due anni sono arrivate le nuove droghe sintetiche. Il nostro sistema di allerta le ha 'tabellate' e rese illegali -prosegue Serpelloni- in modo che le forze dell'ordine possano intervenire per sequestarle e arrestare gli spacciatori''. La droga passa non solo in spiaggia o nelle serate tirate fino all'alba, ma anche ai 'Rave party'. ''Abbiamo individuato piu' di 100 rave illegali, al Nord e Centro Italia -fa sapere il capo del Dipartimento antidroga- nei quali si consumava soprattutto anfetamina. Il 60% di questi rave e' stato impedito''. ''Negli ultimi 18 mesi -spiega ancora il Capo del Dipartimento Politiche Antidroga- su tutto il territorio nazionale, e soprattutto al Nord Italia, abbiamo identificato piu' di 250 nuove sostanze e individuato 70 casi di intossicazione acuta con ricovero in pronto soccorso''. ''Particolarmente pericoloso, soprattutto per i giovani, e' l'uso dell'ecstasy d'estate -conclude Serpelloni- perche' fa aumentare la temperatura corporea che, associata alla temperatura esterna, puo' portare al collasso''. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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