internazionali 70-89 - Società Ornitologica Reggiana

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internazionali 70-89 - Società Ornitologica Reggiana
Società Ornitologica Reggiana
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SOCIETA’
ORNITOLOGICA
REGGIANA
Via F.lli Manfredi, 57/3
42124 Reggio Emilia
Editing Cotti Marco 2014
Reggio Emilia
e le sue prime
internazionali
Terza parte
1952: L’ESPOSIZIONE
INTERNAZIONALE
DI GINEVRA
1952: L’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA
Parlare di questa importante Mostra Internazionale che si è svolta a Ginevra dal 3 al 6 Dicembre 1953 nella vasta e decorosa Salle du Faubourg sita in una via centrale della città,
è per me cosa assai gradita e piacevole perchè ho così l’occasione di sciogliere un inno di
gratitudine ai solerti e gentili organizzatori della bella ed interessante adunata ornitologica europea (ed in particolare ai sigg. KOENIG ed HAAKE, rispettivamente Presidente
e Vice - Presidente della Società « L’AMI DES OISEAU) » di
•
Ginevra) ed alla civilissima Città Ospitale che mi ha addirittura ammaliato per il
suo magnifico lago abitato da innumerevoli gabbiani e palmipedi, tra cui moltissimi cigni
di regale bellezza, per i suoi cittadini di elevato livello sociale, per le sue strade linde ed
ordinate, per i suoi negozi lussuosi, per l a serena tranquillità infine che traspira da ogni
cosa e da ogni persona. La prima incantevole sorpresa per l’amatore ornitologo che arriva
a Ginevra è appunto il garrulo, stridulo saluto che gli vien dato sul Pont de Mont Blanc
dalle migliaia di gabbiani che ricoprono la distesa delle acque a guisa di anatroccoli e che
appena s’accorgono che qualcuno dal parapetto del ponte ha un cartoccio nelle mani si
levano a volo e cominciano a roteargli intorno per essere i primi a gustare le leccornie. Le
bricciole di pane o i chicchi di granaglie sono acchiappati a volo dal lungo becco adusato
a prendere i pescio’ini del lago: la loro vista è così poderosa da scorgere la preda a molti
metri di distanza e di profondità, talchè non sorprende la loro meravigliosa destrezza
nell’afferrare il cibo che gli vien gettato in aria da persona che vuol dilettarsi. Ma se il
cibo cade in acqua, che baccano che fanno i più forti e prepotenti per impossessarsene! Vi
assicuro, cari lettori, che ho passato le mie ore più belle e felici sulle sponde di questo magnifico lago e che per un amatore non vi può essere un’introduzione migliore per passare
alla bellissima sala dell’Esposizione dove erano raccolti in bell’ordine e con fasto degno
delle migliori manifestazioni del genere, centinaia e centinaia di uccelli di tante razze e di
diverse nazioni. Un incanto negli occhi, una visione fatata, una dolce armonia nelle orecchie! Fra i canarini primeggiavano quelli dei nuovi colori tendenti al rosso e gli eleganti
BERNOIS; il classico campione nazionale Svizzero che sta conquistando le masse. Ma vi
erano rappresentate anche le razze inglesi (Norwich e Yorkshire) e le arricciate (Parigini
ed Olandesi). Fra gli Esotici, troneggiava un raro ed insolito campione, un Drongo dalla
lunga coda a racchetta, che ha destato la generale ammirazione, ma numerosi erano gli altri esemplari della fauna esoti-
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1952: L’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA
ca come l’Usignolo del Giappone; il Merlo bronzato dell’Africa Orientale, il Mandarino
bianco dell’Australia, la Vedova dal collare, il Merlo Shama, il Cordon bleu, i Bengalini,
i Cardinali, i Padda, il Passero Bianco del Giappone, il Botton d’oro National, l’usignolo
Mezia deli’Hymalaya ecc.
Fra gli Ibridi, ottimi esemplari d’incroci del Cardinalino del Venezuela, del Canarino del
Mozambico e del Cardellino con Canarine. Fra gli Indigeni figuravano degnamente Verdoni, Verzellini, Venturoni alpini, Cardellini, Fanelli, Ciuffolotti, Lucherini, Becchi in croce,
ecc. Bella e geniale fu la idea del giovane NADAUD che portò da Parigi una coppia di
passeri francesi per liberarla nel cielo di Ginevra, ad indicare la fratellanza dei due popoli.
Nè mancava una modesta sezione per gli Ondulati, cosa ormai abituale in tutte le Mostre
Nazionali ed Internazionali, nè comprendo il perche non ancora nell’Europa Continentale
non venga data l’importanza dovuta a questo bellissimo e generoso uccello che tanti allevatori amano ma che pochi allevano con la dovuta attenzione e selezione. Bisogna andare
solo a Londra per comprendere l’elevato posto raggiunto dall’Ondulato : basta sapere
che all’annuale National gli esemplari esposti di tutte le più pregiate varietà si contano
a migliaia e contendono il primato ai Canarini ed ag i Esotici che pure sono largamente
rappresentati. Mi auguro che per l’avvenire sia compresa l’importanza che questo uccello
ha conquistato tra le masse e che si possa assistere nelle prossime competizioni ad una
maggiore comprensione tra gli organizzatori e tra gli allevatori.
In quanto alla Premiazione Mons. LUC KOENIG raggiunse il massimo dei punti (368)
e gli fu assegnato il Gran Premio dello Stato di Ginevra. I premi per i migliori soggetti
esposti delle Nazioni partecipanti furono vinti per la Francia da Mons. DUPRIESTER
con un arancio-rosso, per il Belgio da Mons. WIJNS con una isabella-arancio diluita, per
l’Italia dal sig. TASSI con un Olandese del Nord e per la Germania da Mons. KAISER.
La partecipazione Italiana, modesta come sempre. E questo è un altro problema che
dev’essere risolto. Da anni assistiamo alle sparute partecipazioni di allevatori ed uccelli
italiani alle Mostre Internazionali che si svolgono all’Estero. Bisogna concludere che il
nostro allevatore è statico e che non ama nemmeno il turismo? Certo non sono molti quelli
che si possono permettere il lusso di viaggiare e soggiornare all’estero: ma un certo numero di appassionati benestanti vi deve pur essere e sono questi ai quali viene principalmente
mosso i] rimprovero per non aver ancora compresa la necessità impellente di muoversi ed
onorare la Patria all’ Estero. Quanti sono i Campioni che giacciono nelle stanze dei nostri
allevatori e che di tanto in tanto si vedono solo nelle Mostre locali? Innumerevoli, eppure
quando si giunge all’ Estero è sempre quello il quadro freddo e pietoso che agghiaccia il
cuore di ogni sensitivo amatore: l’ Italia è pressocchè assente o è presente con la minoranza
o il meno adatto dei suoi fiorenti allevamenti. Si ha paura di muoversi, non si vogliono incontrare sacrifizi di sorta,-si teme che gli uccelli abbiano a perire. Questo stato di cose deve
cessare ed io propongo una Mutua Assistenza tra le Nazioni Federate nell’A.O.I.
Sarebbe conveniente stabilire un’assoluta gratuità di spese (vitto e alloggio) a quegli allevatori che intendono partecipare alle Internazionali.
L’accompagnatore ufficiale dovrebbe anche avere il viaggio gratuito. E questo reciproco
accordo credo che sarebbe una buona molla per spingere gli allevatori a muoversi ed a
partecipare alle Mostre Internazionali. S’intende che questo trattamento dovrebbe essere
solo riservato per quelli che s’iscrivono alla Mostra con non meno di 10 soggetti. Vogliamo
provare Dott. BOSSI a tentare di lanciare l’idea? Lei ora per nostra fortuna occupa il massimo onorevole posto nell’A.O.I. e penso che qualcosa potrebbe fare in proposito. Mi auguro
che il tentativo abbia successo per il buon nome della Canaricoltura Italiana nel Consesso
Europeo.
Dicevamo dunque che pochi sono stati i partecipanti Italiani e che comunque si sono distinti. Il maggior premio l’ha ottenuto il sig. TASSI con una coppia di Olandesi del Nord,
veramente superbi. Ma anche i sigg. ALEOTTI, POSSA, PIETRI e BERGOMI, si sono
distinti ed hanno fatto la loro brava figura.
Onore a questi purissimi che non hanno disertata la prova e l’augurio che numerosi vorranno seguirli nelle prossime competizioni.
La Stampa Tecnica era presente con le Riviste « LE MONDE DES OISEAUX », 1’« EUROPE CANARICOLE » ed « UCCELLI DA GABBIA E DA VOLIERA ». Queste due ultime avevano un proprio stand allestito e diretto dalla solerte Segretaria M.me BLACHON
venuta appositamente da Parigi. Ancora un grazie di cuore a Mons. KOENIG per aver
assegnato un posto d’onore alla Stampa e per aver compreso quanto questa sia necessaria
per il progresso Ornitologico Europeo.
La Giuria, composta dai Sigg. JACQUET di Parigi, BOCAGE di Montrouge (Francia) e
DEBAVEYE di Bruxelles (Belgio) esplicò il suo mandato con capacità e correttezza, talchè
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1952: L’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA
nessuno ebbe a lagnarsi dei suoi giudizi.
L’adunata si chiuse con un festoso banchetto che ancor più strinse i vincoli di amicizia dei partecipanti.
E purtroppo venne anche l’ora di lasciare la bella Ginevra ed i gentili suoi cittadini:
ciò che facemmo con un nodo alla gola ma col fermo proposito di tornare a visitarla
al più ‘presto possibile.
Don. Savino Fernando
1953
1954
LA PIU’GRANDE MOSTRA
NAZIONALE INGLESE
1954: LA PIU’ GRANDE MOSTRA NAZIONALE INGLESE
Non si tratta di una mostra internazionale, come le altre contenute nella presente sezione, ma inseriamo la cronaca ed il commento a questa straordinaria manifestazione per
consentire il confronto tra le Mostre inglesi e quelle del continente.
Gli appassionati noteranno immediatamente alcune caratteristiche: la dimensione dell’Esposizione, la cura dei dettagli ed il numero enorme di visitatori, rapportati alla
durata, dopotutto modesta, della Mostra.
I numeri e le foto d’epoca parlano da sole.
Si è svolta, dal 7 al 9 gennaio 1954, nella grandiosa sala del Palazzo Olimpia
di Kingsburg (Londra), una manifestazione crediamo unica al mondo.Ecco alcune
cifre che confermano questo asserto:
-soggetti esposti: 8324, di cui:
-Norwich: 600,
-Yorkshires: 934,
-Borders: 1909,
-Glosters: 263,
-Crested: 43,
-Lizards: 71,
-Red-factors canaries: 107,
-Miniatures birds: 20,
-Pappagallini Ondulati d’Australia: 2666, in tutte le varietà,
-British birds(indigeni inglesi): 821,
-Mules e Ibridi, 276,
-Uccelli parlatori: 32.
La Budgerigar Society(allevatori e appassionati d’ondulati) conta ora 17.000 iscritti.
I visitatori della Mostra sono stati: 26.777
1954
Queste le nude cifre che da sole stanno ad indicare che ci troviamo di fronte
ad un’organizzazione meravigliosamente fiorente e potente, ripeto :unica al mondo.
Il redattore di “Cage Birds” (“Uccelli da gabbia”, rivista cult del settore, N.d.R.)
comincia la sua relazione con questi tre aggettivi:”stupendous, colossal, wonderful”
1954: LA PIU’ GRANDE MOSTRA NAZIONALE INGLESE
e la chiude così:”Nulla di simile è stato mai visto al mondo. Essa è senza dubbio sempre
la più grande mostra di uccelli”.
Il massimo trofeo, “the best in show”, è stato vinto dal glorioso Uccello del Paradiso. Vi sono state quest’anno due novità assolute.
Tutti i visitatori hanno potuto assistere gratuitamente alla visione di un magnifico ed istruttivo film a colori, parlato, dal titolo “Prince of Parakeets” della durata di 50
minuti. Questo film, che è di una grande portata pratica specialmente per gli allevatori
di Ondulati che aspirano a divenire espositori vittoriosi, mostra le varie tappe di allevamento, dell’alimentazione e dell’istruzione che va data ad un allievo che deve avere
l’onore di essere esposto e gareggiare nelle competizioni annuali.Ogni aspetto nella produzione di un simile campione, dalla selezione e dalle qualità dei genitori sino a raggiungere il livello di un perfetto campione nella sua gabbia da Mostra, è illustrato con grande
dettaglio.
Sarebbe bene che i nostri dirigenti della F.O.I si facessero promotori di un grande
avvenimento in Italia: quello di permettere ai nostri allevatori la preziosa visione di
questo film, cosa che riuscirebbe certamente di grande utilità e raddrizzerebbe i nostri
allevamenti ora per lo più portati avanti con criteri personali, che non hanno nulla di
tecnico….
…omissis…
La seconda novità era costituita dal fatto che in una sala della Mostra alcuni
esperti specialisti si misero a disposizione per rispondere a tutti i quesiti degli allevatori
che venissero ad essi posti. Magnifico modo di istruire e dissipare dubbi o incertezze in
tanti problemi che a volte travagliano la vita dell’allevatore. Questi specialisti furono:
Watmough per gli Ondulati, Lynch per i canarini, Hylton Blythe per gli indigeni e Norris per gli Esotici. Sia lode altissima per l’Ornicoltura Inglese, faro di luce e di progresso
per gli entusiasti appassionati d’ogni Paese!
Il pubblico fu ammesso nella sala del pomeriggio di giovedì 7 gennaio alle ore 20
della sera di sabato 9 gennaio, ora in cui avvenne la chiusura.Due giorni e mezzo, mentre nel continente europeo ci ostiniamo a tenere in piedi Mostre per 5-6 giorni e persino
9-10 giorni, come è accaduto di recente a Bruxelles ed a Parigi. Da notare che la domenica, che da noi segna l’apoteosi dell’affluenza di pubblico in ogni Esposizione, a Londra invece la grandiosa sala dell’Olimpia è rimasta deserta. Gli inglesi amano riposarsi
la domenica e divertirsi a loro modo e non cambiano la consuetudine, sia pure per una
superlativa manifestazione come quella della grande Mostra Nazionale. Calco sulla parola “Nazionale”, perché in quella mostra non sono ammessi che allevatori inglesi o dei
Dominions.
L’aspetto tecnico. Ricapitolando, si sono avuti 8.234 uccelli esposti, il massimo numero
sin qui registrato in una Mostra ornitologica non solo in Europa ma che ha superato
ogni precedente successo nella stessa manifestazione Nazionale Inglese.
Di questi uccelli, 3.977 sono stati i canarini: quindi la metà circa del totale dei
soggetti esposti. Di sfuggita noto che gli Ondulati esposti sono stati 2,666: un bel numero certo, che denota la grande passione degli inglesi per quei graziosi e prolifici uccelli. Noto pure che il miglior soggetto premiato di questa classe è stato un maschio
Opalino Azzurro-cielo e che quello che attrasse maggiore attenzione fu un Opalino verde- chiaro dalle ali gialle. Nuova varietà, ufficialmente classificate, furono le ali chiare
ed i Pieds. Nessun soggetto Violetto è stato premiato ed anzi nelle cronache non si fa
neanche menzione di questa varietà.
Ritornando ai canarini, osserviamo che il maggior numero di soggetti esposti era
dato dai Borders (1909), seguito dagli Yorkshires( 934), Norwich (600), Glosters (263),
canarini dal fattore rosoo 8107), Lizards (71), Crested(43), altre varietà (50).
Queste cifre ci indicano chiaramente quali sono attualmente i favoriti degli Allevatori inglesi e ci stupisceil fatto che i Borders abbiano così clamorosamente surclassato le gloriose e vetuste varietà degli Yorks e dei Norwich.Mai prima d’ora era stato
presentato un così rilevante numero di Borders e di così elevato merito e questo miglioramento, rispetto agli anni passati, è il risultato dell’aumentato numero degli allevatori di questa varietà ed indica che il tipo e la qualità sono ancora in via di sviluppo. Il
miglior campione di questa varietà fu classificato una femmina giallo-paglia dalle ali
chiare.
Anche la varietà York non smentì la sua fama di gentleman dei canarini ed allineò sui banchi una magnifica collezione mai vista prima d’ora sia per numero che per
qualità, particolarmente nelle classi dei colori e variegati.Il miglior campione in gara
fu classificato una femmina giallo-carico, un soggetto veramente meraviglioso dalla
figura stilizzata e dalla posa elegante.
La costellazione dei Norwich non mancò all’attesa ed il massimo trofeo della
varietà fu vinto anche qui da una femmina giallo-carico.
1954
1954: LA PIU’ GRANDE MOSTRA NAZIONALE INGLESE
1954: LA PIU’ GRANDE MOSTRA NAZIONALE INGLESE
L’ottima percentuale dei Gloster esibita è stata accompagnata da un evidente miglioramento della qualità dei soggetti che si sono maggiormente avvicinati allo
Standard. Il miglior campione di questa varietà fu classificato un maschio giallo-paglia dal ciuffo scuro e dalle ali regolarmente macchiate.
E veniamo ai Canarini dai nuovi colori, cosiddetti a fattore rosso (Red-factor).
La prima sorpresa ci viene data dal numero limitato dei soggetti esposti: solo 107 in
paragone del forte numero delle altre varietà e delle migliaia che siamo abituati a vedere in tutte le altre Mostre Nazionali ed Estere.
La seconda ci viene dal fatto che, nonostante il limitato numero, uno di essi è
stato classificato come il miglior canarino in gara ed ha vinto il massimo trofeo riservato al miglior canarino di tutte le razze. Questo grande onore fatto a questa varietà
giovane, indica una svolta decisiva nella storia canaricola inglese e la volontà di spingere gli allevatori a progredire in questa passione che affascina ormai il mondo intero.
…omissis…
Le altre razze sono in Inghilterra in netto regresso e particolarmente la Lancashire e la London Fancy, che si dice siano estinte. Infatti nessun soggetto fu esposto.
Pochi esemplari esibiti e scarso interesse fra gli Arricciati.
Dott. Fernando Savino
( da: ”Uccelli da Gabbia e da Voliera”, aprile 1954).
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