Da Galileo Galilei a lsac Newton 1630-1720
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Da Galileo Galilei a lsac Newton 1630-1720
Da Galileo Galilei a lsac Newton 1630-1720 (dal libro di A Rupert Hall) La fisica sperimentale • Sintesi di Newton —Teoria unitaria della materia: meccanica & matematica • Derivazione fenomeni naturali da principi meccanici • Spiegare con azioni/cause, spinte o repulsioni reciproche — Filosofia meccanica: • certezze della vera struttura della natura • Esperimenti possono solo illustrare la verità di un meccanismo, non dimostrano l'esistenza di particelle o forze tra particelle • Insieme di spiegazioni di fenomenbi fisici • La riduzione a principi meccanici offre risultati quantitativi e spiegazioni matematiche (al contrario della fisica qualitativa di Aristotele: sterile) • Filosofia del concreto, numerico e misurabile Concezioni di Boyle, Newton e tutti i meccanicisti: atteggiamento mentale • • • • • Struttura del mondo: uniforme e semplice...=> comprensibile Le permutazioni di tale semplicità originano moltissime permutazioni diverse La scienza è unitaria in termini di spiegazioni e molteplice nelle modalità con cui risalire alla causa ultima delle cose Newton: la natura è semplice e coerente! ASSUNTI 1. Evento naturale interpretato riconducendolo alle circostanze più semplici(non mettendolo in relazione con potenza divina o principi universali) 2. Tutto ciò che accade ha una causa materiale. Tutta la materia è simile: non ci sono materie privilegiate. 3. Sono attributi semplici della materia: la sua quantità e il moto. Le forze sono le cause del moto: altri argomenti sono illusori. Invarianza della materia e del moto nell'universo! Mutamenti: conseguenza di loro ridistribuzione 4. Necessità di forze diverse a diversa intensità 5. Aggregazione in parti (variamente mobili e aggregabili con forze) — o particelle in grado di rendere conto del macroscopico Non ci sono altri assunti! Le particelle materiali esistono in quanto tali. Resta solo da scoprire in che modo da esse originano i fenomeni Fisica e metafisica: ruolo degli esperimenti • Galileo, Boyle, Newton: la metafisica è legata alla scienza sperimentale. Le particelle assumono significato, compiti, funzione da ciò che emerge con gli esperimenti • La scienza sperimentale in tal senso è qualcosa di più di un puro empirismo • L'esperimento è arbitro di ciò che è realmente • Da un lato il razionalismo cartesiano perde terreno e nasce l'i mpostazione dell'empirismo scettico di Gassendi, Boyle e Newton, • Si esclude l'esperimento a fini puramente esplicativi, gli esperimenti mentali di Galileo non si accettano più. Cautela nell'affermare che gli esperimenti della ragione sono chiari (Galileo). ES.: Boyle contro Pascal: conclusioni corrette, ma con esperimenti mentali! Il lavoro svolto • Lavoro svolto — Gilbert (seguendo Norman) esaurito esperimenti sui fenomeni elettrici e magnetici — Galileo e Stevino esaurito esperimenti sull'idrostatica — Tecnologia: molti lavori su lenti, telescopi e termometri — Verifica delle leggi del moto di Galileo: Mersenne e l'Accademia del Cimento — Esperimenti di acustica (Mersenne) • SUONO — Galileo: altezza suono dipende da sua frequenza (vibrazione corde). Per altezze diverse ci sono - i mpulsi a intervalli di tempo regolari - (armoniche) diversi che colpiscono l'orecchio. — Mersenne: • dipendenza suoni da lunghezza peso spec diametro e tensione della corda vibrante. • La produzione di armoniche e quella di armoniche superiori alla fondamentale. • Misura velocità suono La pneumatica: fulcro dell'attività sperimentale 1 Torricelli (1643) esperimento canna barometrica La questione: —Galileo: non si riesce ad aspirare l'acqua con pompe sopra ai 9 metri. Idea: fuga vacui fissa per le sostanze. — Gaspare Berti: costruzione barometro ad acqua —Emmanuel Maignan: ipotesi che peso acqua controbilanciato da pressione atmosferica Torricelli ci crede e con Viviani ripetono l'esperimento del barometro con il mercurio per vedere le variazioni di pressione atmosferica (mette insetti!!!) • Magni (frate) ripete l'esperimento a Varsavia • Torricelli si convice che sopra c'è il vuoto e il peso dell'acqua è sostenuto dalla p atmosferica La pneumatica: fulcro dell'attività sperimentale 2 Descartes rifiuta.. Orror vacui.. Attrazione positiva del vuoto... Robertval e la forza conservativa della natura Stevino aveva fatto il suo lavoro, ma: — Confusione di idee sulla trasmissione della pressione nei fluidi ... — Calcoli dell'altezza dell'atmosfera a partire dalle densità relative di aria e mercurio davano valori piccoli Pascal 1647: esperimenti con soffietti e sifoni e afferma realtà del vuoto, principio dell'equilibrio dei fluidi. Suggerisce di ripetere l' esperimento barometrico in montagna. Considera l'aria alla stregua di un fluido • Perier 1948 (cognato di Pascal) lo fa a Clermont... sale a 1000 metri e trova 59 cm di Hg • Pascal fa il suo principio dell'isotropia delle pressioni in un fluido considerando l'aria come tale e lo applicò all'atmosfera, inoltre spiega il barometro • NB: La logica di Pascal era teorica più che empirica (esperimenti difficili da ripetere) e ne viene la critica del meccanicisti La pneumatica: fulcro dell'attività sperimentale 3 • • • • • • • Otto von Guericke impara a pompare l'aria e fa l'esperimento di Magdeburgo 1654 Caspar Schott lo racconta, Boyle legge e simette a studiare la pompa pneumatica, realizzata dal suo assistente Hooke Boyle e Hooke fa molti esperimenti sotto vuoto (vescica che si espande, vetro rotto, salita Hg, fiamma estinta, morte uccellino e topolino, non trasmissione suono...) e la teoria del vello di lana a mollette, meccanicistica Thomas Hobbes & Francis Linus criticano questa teoria rozza Boyle risponde con i dati di PV=cost Pochi esperimenti....tecniche difficili...Esperimenti sull'attrazione capillare e resistenza mezzo: la caduta piuma Wren e Papin (macchina a combustione interna) Non fu costruita una teoria... — Boyle abile sperimentale, poco matematico — Hooke teorie locali — Esibizioni alla Royal Society: non programma ricerca, incoerenza, ricchezza • Forza espansiva polvere da sparo • Pesare l'aria • Pendolo al secondo...variazini con latitudine La luce e i colori Lettera di Newton - 1672 - alla Royal Society: primo ingresso I PRECEDENTI • Hooke 1665 teoria della luce come moto periodico • Il problema della dispersione: rifrazione+colori • Snell 1621 teoria rifrazione divulgata da Descartes • Descartes la usa per spiegare la geometria dell'arcobaleno: paricelle luminose spinte all'esterno da un vortice, ruotano a diverse velocità e con l'urto meccanico di separazione dei mezzi danno luogo a colori (contraddizione con sua ipotesi di trasmissione istantanea) • Descartes e Hooke sono convinti che la luce colorata sia solo una modificazione di quella bianca • Hooke: la luce e i colori • • • • • • • • ignorava il mezzo considerava il moto come vibratorio: la luce è una successione impulsi sferici prodotti da sorgente, spiegava il cambio di direzione dei mezzi con diversa resistenza dei mezzi e giustificava il colore come percezione dell'occhio per il cambio di direzione Ipotesi che un fascio facesse una DOPPIA RIFRAZIONE e producesse una miscela colori all'estremo dà il verde (non ha visto il violetto e si ferma al blu) Non descrive i suoi esperimenti... Nota arcobaleno dalle lamine sottili... sottolinea che serve una certa sottiliezza per il fenomeno... gli anelli appaiono al variare dello spessore della lastra riflettente Crede che i colori si vedano solo in luce riflessa (errore) Newton: la luce e i colori • • • • • • • • • Newton aveva già fatto esperimenti di interferenza nel 1664 (pubblicazione di Micrographia di Hooke) e non era d'accordo con la sua teoria, ma si esprime solo nel 1072, dopo che aveva presentato alla Royal Society il telescopio a riflessione Si concentra sulla rifrazione Esperimenti con pennelli sottili di luce solare passano per il prisma in stanza oscurata: lo spetro era di lunghezza 5 volte la larghezza Calcola la larghezza con la Legge di Snell ed è giusta Esperimento dei 2 fori e dei e prismi: tutti i colori possibili: scopre la dispersione della luce Ipotizza miscela eterogenea di raggi che si rifrangono diversamente Convinto di aver capito tutto si dedica a costriure strumenti per eliminare l'aberrazione sferica e cromatica (illuso!), ma costruisce il telescopio a riflessione Continua esperimenti per dimostrare la sua teoria 1972 scrive lettera a Royal Society Teoria di Newton dei colori • La luce è un aggregato confuso di raggi di tutti i colori: fibre di seta intrecciate • Le riflessioni scompongono la luce! • Il prisma è una sorta di filtro, che suddivide la luce nelle sue componenti • Le superfici scompongono / riflettono la luce in modo diverso a seconda ella loro attitudine: i colori nn possono essere considerati qualità dei corpi (come Boyle) • Lettera a Royal Society: — ill ustra esperimento dispersione e ricomposizione luce bianca con lente convergente: così vedeva i raggi colorati dentro la luce (li scomponeva e ricomponeva) — Se impedisce ad un raggio di ricomporsi: vedeva miscela dei restanti — Persistenza immagine della retina faceva vedere bianca anche la luce senza un colore — Ogni raggio ha il proprio angolo di rifrazione Teoria di Newton dei colori • Era arrivato alla distinzione tra fisica dei colori e fisiologia della percezione dei colori • Nella rifrazione c'è una separazione e non una trsformazione: le fibre colorate sono la natura della luce bianca (confronto con i suoni e le canne d'organo....) • Ogni raggio luminoso ha 2 proprietà: — Una fisica: colore — Una matematica: la rifrazione • Il colore dunque non si riduce ad una impressione sulla retina, ma è definito matematicamente: vi è una individualità matematica del colore • La teroria di Hooke fallisce perché geometricamente amorfa. Non rendeva conto — dell'estensione dello spettro — Dello spettro a 45° se la luce attraversa un secondo prisma a 45° • Errori di Newton — Non si può correggere aberrazione cromatica (1733 Hall mostra lenti acromatiche) — Confusione tra rifrazione e dispersione — Hooke spiegava la correlazione tra distanza lamine e periodicità luce. Newton pensa ad un etere che nell'urto della luce con i corpi produce vibrazioni e onde, che viaggiano più veloci della luce: gli sbalzi di luce colorata Gli anelli di Newton • • Hooke ha capito l'importanza della correlazione tra le due superfici delle lamine in relazione alla periodicità degli impulsi luminosi Newton osserva i famosi anelli in luce monocromatica e ipotizza esserci: — — — — un etere come veicolo della luce, che provoca vibrazioni o onde nell'urto della luce con i corpi si realizza interferenza tra luce incidente e riflessa Gli anelli colorati dipendono da: • • Forma della lastra sottile Lunghezze d'onda associate ad ogni colore • • Raggi disposti a sbalzi regolari Se lo spessore è un multiplo pari della semi-lunghezza d'onda degli sbalzi venivano riflessi (trova che la lunghezza d'onda deve essere circa metà di quella trovata oggi) — Accetta questa ipotesi solo quando individua un'ipotesi geometrica che permetta di interpretarli: — Nega che la luce possa essere un'onda, perché viaggia in linea retta! • Eppure conosceva gli esperimenti in cui la luce si piega... Francesco grimaldi • 1665 descrive gli esperimenti in cui la luce si piega nel formare le ombre (Opera postuma): pensava alla luce come un'onda/una vibrazione, come Hooke • Newton li interpretò dicendo che inflessione, rifrazione e riflessione erano dei modi dei corpi per agire sulla luce • Christian Huygens 1690 dà una precisa formulazione geometrica dell'ipotesi ondulatoria: — La luce viaggia attraverso un etere corpuscolare — Ogni particella di tale etere vibrano e diffondono la perturbazione ondulatoria nello spazio circostante — Quando un certo numero di tali onde si rinforzano reciprocamente si forma un fronte d'onda — La rifrazione è dovuta al minor cammino per minor velocità della luce nel mezzo rifrangente (raggi più piccoli nel nuovo fronte d'onda) — Spiegò la doppia rifrazione dello spato d'islanda (curvatura sferica del fronte d'onda dei raggi straordinari) — Non riuscì a spiegare la polarizzazione dei raggi ordinario e straordinario • Newton contribuisce a spiegare la polarizzazione — fa l'ipotesi del quadrilatero per il tubo di luce a profilato: — con lati opposti ad un lato che possono essere rifratti in modo non usuale — Il raggio rifratto in modo non usuale cambia orientazione rispetto al cristallo — Dai suoi ragionamenti emerge: l'idea che la luce ordinaria è polarizzata a caso e che la sorte dei raggi dipende dalla loro polarizzazione Opticks (Newton) • Si poteva chiamareprincipi matematici della luce e del colore come quello di meccanica, ma la disputa in corso lo fece cambiare idea • Newton conferma l'architettura geometrica della natura • I colori derivano esclusivamente dalle varie miscele o separazioni di raggi in virtù della loro differente rifrangibilità o riflessibilità • È tutta sbagliata la discussione del colore come forma o modificazine meccanica di luce bianca (come miscuglio di chiaro e buio — Boyle e Barrow) fine