RASSEGNA STAMPA - CSV Basilicata

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RASSEGNA STAMPA - CSV Basilicata
RASSEGNA STAMPA
22 giugno 2015
AREA INFORMAZIONE - [email protected]
La missione “Un Ponte per
il Nepal” con i volontari
del Gruppo Lucano
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ormai restano l’ultimo
baluardo di organizzazione in seno alla protezione civile.
Dal fronte istituzionale non vi sono più notizie di ricomposizione delle
questioni
discusse e
ridiscusse
per decine
di volte con
il livello
politico,
che nonostante impegni e rassicurazioni
ha lasciato di fatto i volontari senza bussola. E’
certo che negli ultimi 5
anni si è assistito ad un
profondo degrado organizzativo peggiorato
dall’azione minatoria
condotta a tempo pieno
da chi avrebbe invece
dovuto “spianare le strade” alla partecipazione
organizzata e democratica della cittadinanza
attiva.
Sebbene molto male
Volontari lucani in Nepal, al lavoro
col sorriso per realizzare gli shelter
Nel vivo la missione del Gruppo Lucano. Prosegue l’azione per ridare un tetto nel villaggio di Hetauda
POTENZA - E’ entrata
nel vivo la missione
“Un Ponte per il Nepal”.
Giunti sul suolo nepalese con un volo da Roma, i volontari del Gruppo Lucano hanno avuto il tempo per presentarsi ai colleghi del paese himalayano e sistemarsi in un hotel di Katmandu, dove hanno fatto il punto della situazione con i volontari che
li aspettavano. Poche
ore di sonno per abituarsi al fuso orario,
quindi si sono mossi alla volta di uno dei villaggi del distretto di Hetauda, posto nella fascia pedemontana della catena montuosa più
alta
del
Mondo.
Dopo un
viaggio di
diverse ore
su un percorso non
molto lungo (circa
100 chilometri) ma
tortuoso a
causa dell’orografia
dei luoghi
e reso non
molto comodo per
le alte temperature
(40 gradi),
i volontari
sono giunti in un re-
I FATTI DEL GIORNO
Lunedì 22 giugno 2015
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moto centro dove
sono stati
accolti calorosamente
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gente del
villaggio
che era stata avvisata dell’arrivo dei volontari lucani. Anche qui una riunione con il capo villaggio per scambiarsi le informazioni necessarie
per mettere a punto il
programma delle prossime due settimane, durante la quale i volontari sono stati oggetto di
tutte le attenzioni del caso e rifocillati.
A sera tarda hanno
piazzato la loro tenda da
spedizione posizionandosi al centro dell’agglomerato fatto da abitazioni molto danneggiate e
strutture di fortuna. Il
terzo giorno è ripreso
con l’avvio dei lavori e
con la realizzazione di
ulteriori rifugi, per i
quali erano stati inviati già qualche settimana fa i primi fondi necessari. Ulteriori risorse finanziarie sono state trasferite materialmente dai volontari con-
segnate ai colleghi nepalesi, che le stanno gestendo con grande cura e serietà. I commenti che provengono dal
Nepal sono di grande
apprezzamento per il
gesto di fratellanza e di
vicinanza ad un popolo
così distante e diverso
nella cultura. I volontari del Gruppo Lucano,
furono già durante il periodo natalizio impegnati nella missione
“Un Ponte per la Siria”
ricevendo ammirazione e riconoscimenti dai
colleghi di fede musulmana che a loro volta furono beneficiari del contributo umano, pertanto anche questo caso i
nostri volontari non sono risultati nuovi al piacevole senso di ammirato riconoscimento.
Molti giovani ed anche bambini si sono
uniti al lavoro ed al coordinamento dei volontari del Gruppo Lucano,
che hanno avviato i lavori per la realizzazione di alcuni shelter dimensionati a seconda
delle esigenze familiari,
seguendo il modello
studiato dai volontari
del posto.
Nel frattempo, a seguito della riunione tenutasi sabato, che ha visto tutti presidenti locali assieme nella consueta assise democratica, è
stato fatto il punto della situazione, dove è sta-
ta ulteriormente rilanciata l’azione a sostegno
della missione. Ovviamente molto dipenderà
anche dal rapporto che
i colleghi faranno al ritorno, da qui a due settimane. E’ quindi molto probabile che vi sarà
un secondo invio di volontari per continuare
l’azione umanitaria. Nel
mentre il Gruppo si sta
predisponendo, a meno
di sorprese, per garantire il consueto supporto stagionale alle
attività antincendio che
pagano lo scotto, però,
di una assenza di programmazione regionale oltre che di copertura finanziaria.
Se così fosse il tutto ricadrebbe sulle spalle
delle amministrazioni
comunali ed ancora di
più proprio sull’opera
spassionata dei cittadini che volontariamente
Si susseguono
riunioni con il
capo villaggio
per scambiarsi
informazioni sul
programma
sia stato fatto ai volontari, al contrario, come
si vede da ciò che perviene dal fronte delle attività, questi tutt’altro
che arresisi al degrado
imperante, continuano
a contraccambiare mettendo al centro della loro azione, costantemente, il bene comune, gli
interessi della collettività e la solidarietà, consentendo a tutti di fregiarsi di belle pagine di
cronaca.
Dal territorio continuano ad arrivare segnali positivi di condivisione degli obiettivi e
di partecipazione alle
iniziative, il che resta il
migliore antidoto alla
deriva sociale della comunità lucana. Alla luce delle questioni rivendicate da tempo, ora bisognerà vedere che avrà
il coraggio di fare come
i volontari lucani, che
invece di arrendersi di
fronte al dilagante senso di impotenza derivante da regole e da burocrazia che la fanno ormai da padrona, sciolgono il nodo di Gordo,
facendo senza se e senza ciò che era indipendentemente da tutto
giusto.
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tradizione, la manifestazione si è svolta all’insegna della condivisione festosa ed anche della preghiera. In mattinata l’accoglienza da parte degli
operatori dell’associazione Volontariato e Solida-
POTENZA Le bandiere
dei propri Paesi d’origine
hanno campeggiato ieri
nella parrocchia Sant’Anna e Gioacchino di Potenza in occasione dell’edizione 2015 della Festa delle famiglie adottive. Come
cittadina per dare una
mano a liberare il Ponte
San Vito. Bisogna presentarsi muniti di guanti, e
con la necessaria attrez-
zatura (forbicioni, tronchesina, falcetto, rastrello ecc.). Se qualcuno ha
a disposizione un decespugliatore lo porti”.
Un particolare dell’antico ponte san Vito alla periferia di
Potenza
riietà con svariati momenti di festa per grandi e piccoli e a seguire la celebrazione eucaristica domenicale presieduta dal vescovo mons. Agostino Superbo. Esponenti delle istuituzioni provenienti in
Due momenti della
manifestazione di ieri alla
parrocchia SantìAnna e
Gioacchino di Potenza
POTENZA- “Giochi spezzati. I bambini slavi nei
campi di concentramento
italiani” è il titolo del libro
del lucano Michele Strazza, che sarà presentato domani alle ore 17,30 nella
sala conferenze della Biblioteca nazionale di Potenza. L’evento, organizzato
in collaborazione con l’as-
vori sono stati oggetto di
numerosi riconoscimenti.
Esperto in International
law and Human Rights, è
membro dell’associazione Italiana Giuristi Europei e referente per l’Italia
della Federation Internationale de Droit Européen.
I bambini slavi di Strazza
prevalenza dal Burundi
sono state ospitate in occasione della manifestazione giungendo a Potenza con alcune famiglie di
nazionalità straniera. il
parroco don Franco Corbo nel suo intervento ha
ribadito l’importanza di
questo percorso di crescita culturale e nella fede
condotto nel capoluogo di
regione in stretta collaborazione con i laici e con le
famiglie che hanno risposto il loro sì ai bisogni dei
bambini bisognosi.
Un pezzo di mondo nella parrocchia
Sant’Anna e Gioacchino di Potenza
Nel segno della condivisione l’edizione 2015 della Festa delle famiglie adottive
me alla Villa Romana di
Malvaccaro, presente in
città. Il ponte comincia a
sgretolarsi, due grossi
blocchi di pietra si sono
staccati da uno dei due sostegni senza che chi di dovere intervenga. Purtroppo dopo il restauro di
alcuni anni fa vive quasi sempre nel degrado più
oltre a nasconderlo alla
vista, si è impossessata
della struttura”. Per restituirlo alla originaria
bellezza i Paz (Potentini
Armati di Zappa) su sollecitazione di alcuni cittadini organizzano una
“spedizione” per ripulirlo. Si fa appello a coloro
che hanno a cuore lo storico ponte affinchè oggi
dalle ore 17 alle ore 20 si
presentino nella periferia
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Festeggiamenti parrocchiali al rione Poggio Tre Galli
to su Fb- a collegare la via
Erculea che attraversava
l’antica Lucania. La struttura, che originariamente prendeva il nome dell’antica contrada in cui si
trovava, Sant’Oronzio, è
costituito da due piloni e
formato da tre luci e rappresenta uno dei pochi reperti dell’antichità, insie-
social contro il degrado in cui versa
dopo il restauro di alcuni anni fa
dal potentino Antonio Nicastro, che con le sue iniziative si dimostra da
tempo attento alle problematiche del capoluogo di
regione. Apparso su Facebook, in tanti hanno risposto all’appello di Nicastro di ripulire uno dei tesori antichi di Potenza: il
ponte di San Vito. “Costruito fra il 305 e il 248
avanti Cristo serviva - si
legge sul post pubblica-
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della corrente di avviare una condivisione politica con Luongo e la sua
area. In nome del dialogo e di una
pacificazione dei democrat ovviamente. Un passaggio non facile, quindi, perchè, nonostante la gran parte
delle anime della corrente sia di
questo avviso, da convincere resta
Salvatore Margiotta che - secondo
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l POTENZA. Due giornate di
riflessione, giochi e musical, con il
centro di volontariato «Solidarietà» per la XVIII edizione della Festa della Famiglia, intesa come
«intreccio degli affetti tra generazioni», che quest’anno ha messo
al centro il ruolo dei nonni «adottivi», ai quali è stato dedicato un
video a cura del Gvs. Non a caso,
evidentemente, il musical a cura
dell’associazione artistica e culturale «inCanto» ha avuto come
titolo «Cerco casa con disponibilità di nonni in buono stato».
Il ruolo dei nonni, come elemento di coesione e di educazione degli adolescenti è emerso negli interventi dei relatori nel convegno
di sabato scorso, Don Franco Corbo, Presidente Gvs, e Luciano Lebotti, Coordinatore sezioni adozioni del Gvs, e nei saluti del sindaco di Potenza, Dario De Luca, e
del Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Giuliano. Ieri mattina, prima della celebrazioe della Messa, nella Parrocchia di Sant'Anna e Gioacchino, è stato riproposto il video dedicato ai nonni adottivi, mentre i
LORENZA COLICIGNO
lore necessario ad inoltrarsi sulle
difficili strade del nostro tempo.
Dario Dominici e Anna Mesto sono una coppia tra le tante presenti
sul piazzale della Chiesa di Sant'Anna e Gioacchino, dove il Gvs
ha la sua sede, in attesa di adottare
un bambino, non hanno ancora il
decreto di idoneità all’adozione,
ma sono fiduciosi che tutto andrà
per il meglio, si sono sposati da un
anno, ma da sette vivono insieme,
la loro decisione prescinde
dall’avere o meno figli biologici,
sono a Potenza insieme ad amici
che hanno già seguito lo stesso
percorso ed ora sono genitori felici di un bambino polacco, David.
Dario e Anna hanno intorno famiglie serene e solide negli affetti,
famiglie in cui i nonni hanno un
ruolo importnate. «È stato un segno ulteriore per noi di essere sulla strada giusta, – ha detto Anna quando abbiamo visto l’importanza che il Gvs riconsoce ai nonni, i
nostri genitori, infatti, i futuri
nonni, proprio in questi giorni
scorsi hanno firmato il loro consenso». Massimo De Luca e Alessia Tarricone, di Bari, hanno adotatto nel 2011, sempre grazie al
Gvs, un bambino polacco, David.
«È stata un’adozione veloce, la nostra, - ha raccontato Massimo –
non più di tre mesi, siamo stati un
.
INCONTRO
Una famiglia
adottiva e
una in attesa
di adottare
Con questi orizzonti, dunque, è
evidente che l’incontro di oggi sarà
fondamentale. Per capire innanzitutto se è tutta la corrente a far quadrato
con il segretario regionale. Poi per
incasellare nomi e posizioni in vista
anche dei futuri appuntamenti, dal
congresso cittadino di Potenza al rimpasto di giunta e commissioni.
mese in Polonia per familiarizzare con David, che aveva 4 anni, e
poi finalmente è entrato a far parte della nostra famiglia. Aspettava
da tanto la vita familiare e l’affetto
che gli stiamo dando. David sa di
avere due mamme, ed è felice così.
Ha anche 5 fratelli in Polonia con i
quali ha la possibilità di incontrarsi. -. Donatina Telesca è di Potenza, ma vive con il marito a Roma, hanno adottato un bambino
bulgaro, la loro felicità è visibilmente grande. Antoaneta Radonova è la referente del Gvs in Bulgaria, ha detto di apprezzare molto il modo in cui le famiglie italiane affrontano le adozioni e ha
ringraziato Don Franco Corbo,
Luciano Lebotti e tutti i volontari
del Gvs per il loro impegno. I circa
2000 bambini felicemente adottati
grazie al Gvs ne sono la misura
concreta.
caso con una delle due vice- segreterie regionali all’area Civati ed in
particolare a Dino Paradiso, l’altra
vice segreteria regionale potrebbe
andare ai pittelliani che potrebbero
puntare su un esponente dell’area
sud, lasciando la presidenza del partito ad un esponente degli antezziani
che a loro volta potrebbero scegliere il
Controlli in spiaggia, soccorso e assistenza a bagnanti e diportisti su 220 km di costa
A Maratea scatta il piano «Mare sicuro»
TURISMO LE CAPITANERIE DI PORTO RILANCIANO L’ATTIVITÀ DI VIGILANZA E PREVENZIONE LUNGO UNO DEI TRATTI COSTIERI PIÙ ESTESI
responsabili del Gvs e le famiglie
che grazie al Gvs hanno adottato
bambini da tutto il mondo hanno
lasciato le loro testimonianze, insieme ai referenti stranieri provenienti da 6 nazioni. Dal racconto
delle famiglie e dei bambini adottati emerge una visione del mondo
dominata da un grande amore per
i piccoli e per gli indifesi, per loro
il Gvs si adopera nella ricerca di
famiglie che possano offrire il ca-
.
SOLIDARIETÀ
Il ruolo dei nonni
al centro della
manifestazione promossa
a Potenza
Festa delle famiglie adottive
Potenza scopre volti e storie
L’EVENTO DUE GIORNATE DI RIFLESSIONI, GIOCHI E MUSICAL IN VIALE DANTE. DUEMILA BIMBI ADOTTATI GRAZIE AL GVS
tro il partito. L’appuntamento del 5
luglio per questo sarà strategico, e
smepre per questo l’intera settimana
sarà concentrata sulle caselle da mettere a punto. Stabilito che ormai si
contano sulle dita di una mano quelli
che sembrano intenzionati a chiedere
le dimissioni del segretario regionale
Antonio Luongo, la partita sulla scac-
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zieranno a lavorare altre 110 persone. Una
notizia più che positiva per l’area, ma in generale per tutta la Basilicata. E non è un caso
che gli ultimi rapporti sull’economia, proprio in virtù di queste nuove assunzioni, lascino intravedere finalmente qualche dato
positivo. Le nuove vetture prodotte a Melfi,
del resto, sono state molto apprezzate dal
mercato. Tanto che al salone dell’auto a Ginevra, l’amministratore delegato di Fiat
Chrysler Automobiles (Fca), Sergio Marchionne, ha annunciato che i nuovi ingressi
PRESENTATA
ufficialmente a Londra l'attività
della sezione inglese di Libera, l’associazione contro
le mafie presente in tutta
Italia, presieduta da don
Luigi Ciotti, e che ora è
sbarcata anche nel Regno
Unito grazie all’impegno di
alcuni connazionali emigrati in Gran Bretagna, volontari di “Friends of Libera”.
Con un evento nella sede
dell’Inca, il patronato della
Cgil, nel quartiere di Islington, è partita la nuova attività dell’associazione, che
a Londra è coordinata da
Paolo Fumagalli, giovane
avvocato, Anna Sergi, che
insegna “Policing and Crime Science” agli studenti
di criminologia dell’Università di West London,
Stefano Donati e Caroline
De Stefani.
«A Londra la comunità
italiana è in crescita e le ultime stime la descrivono
come la terza città più popolosa di italiani all’estero ha spiegato Anna Sergi quindi è importante per
tutti capire che la mafia
non esiste solo nel contesto
italiano, e che esistono tre
tipi di antimafia: quella legale, quella culturale (un
esempio è proprio Libera) e
quella di parata. Di quest’ultimo tipo abbiamo molti esempi perché purtroppo
il potere dell’antimafia è così simbolico da attirare anche i mafiosi».
«Per questo – ha aggiunto Paolo Fumagalli – abbiamo deciso di far conoscere
Libera a Londra, dove vive
una delle più grandi comunità italiane all’estero: per
combattere gli stereotipi e
diffondere la cultura del-
l’antimafia sia tra gli italiani che vivono qui, sia tra gli
inglesi che si appassionano
alla cultura e alla storia italiana».
Il lancio ufficiale è stato
l’occasione per presentare
il documentario “The changing face of the mafia”, un
lavoro della durata di 30
minuti realizzato dal giornalista britannico Johnny
Miller e incentrato sulle
piccole realtà locali siciliane, come Petrosino, cittadina di 8 mila abitanti governata dal sindaco - ed ex
“expat” a Londra - Gaspare
Giacalone.
«Collaboro già con Libera
in Sicilia - ha spiegato Giacalone - e l’idea di farlo anche qui a Londra è bellissima. Qui ha un valore simbolico notevole, in quanto
questa città è la capitale
della finanza e qui c’è un
grande flusso di denaro,
tutte cose che le mafie sanno sfruttare benissimo».
La “City”, infatti, segue
regole economiche tutte
sue, gioiello dell’economia
pulita ma pure di quella
sporca perché sono un’opportunità sfruttata dalle
Una sezione di Libera anche a Londra
re-Sat, ingegnerizzato dall’Imaa Cnr,
per la prevenzione degli incendi boschivi. Si parlerà di realtà aziendali
che hanno implementato processi
produttivi per creare taniche green
da polietilene rigenerato (Ecoplen srl)
e sviluppato macchinari in grado di
trasformare i rifiuti organici in combustibile (La Carpia srl).
L’evento sarà aperto dagli interventi di Giandomenico Marchese (Politiche di sviluppo, lavoro) e Luca Braia
(assessore Politiche agricole).
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I volontari dell’associazione. A sinistra Anna Sergi
mafie – nella loro accezione
mafie.
«Sono regole che servono moderna – hanno una tipoa facilitare il mercato ren- logia di investimenti all’edendolo più flessibile – ha stero a cui Londra si presta
spiegato Anna Sergi al pe- molto. E’ importante che
riodico “Londra Italia”, – queste cose siano conosciuma questa regolamentazio- te non solo dagli studenti
ne giuridica è borderline di criminologia ma da tutcon il paradiso fiscale, e le ti».
distacchi dagli altri stabilimenti. Notizie positive che hanno ricadute anche sull’indotto.
E infatti l’intero settore dell’area è in ripresa.
Un fatto impensabile fino a pochi mesi fa: solo l’anno scorso, con i lavoratori continuamente in cassa integrazione, sarebbe stato
difficile scommettere su questa ripresa. Invece ora, dopo gli investimenti fatti anche a livello tecnologico, i dipendenti Fiat - la maggior parte lucani, ma ci sono anche molti pugliesi e campani - stanno raggiungendo quota settemila.
A coordinarla due giovanissimi: Anna Sergi e Paolo Fumagalli
Intanto, “l’oro nero che si
estrae” qui in Basilicata continua a essere motivo di scontro.
Con le associazioni ambientaliste contro il governatore Pittella. C’è qualcosa che non torna,
si chiede per esempio “No scorie Basilicata” se «il governatore della Calabria Oliverio fa
squadra con il governatore
Emiliano contro le trivellazioni
nel mar Jonio. Oliverio nel suo
comunicato non cita il governatore Pittella». Si torna così a
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