RELAZIONE PROGETTO COMENIUS VIAGGIO IN SPAGNA Il
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RELAZIONE PROGETTO COMENIUS VIAGGIO IN SPAGNA Il viaggio in Spagna è stata un’esperienza meravigliosa. Ho trascorso delle giornate divertenti insieme ai miei compagni Emilia, Annachiara, Silvia, Irene, Giuseppe e le maestre Simona e Mariagrazia che sono state molto brave e sempre alquanto attente a tenerci d’occhio. Arrivati a scuola alle 6:30, io e gli altri ragazzi ci siamo subito messi ad urlare per l’emozione e, appena partiti, abbiamo iniziato a raccontarci i nostri pensieri e aspettative sul viaggio in Spagna che stavamo per compiere. Tutti eravamo emozionatissimi, soprattutto noi ragazze, che abbiamo incominciato a cantare canzoni in spagnolo. Appena siamo arrivati all’aeroporto, le maestre ci hanno dato i nostri documenti e poi abbiamo preso il biglietto per imbarcarci. Alla partenza mancavano ancora due ore e quindi abbiamo parlato fra di noi, cercando di conoscere meglio Giuseppe, il compagno di Dossena, che alla fine ci è sembrato molto simpatico. Giunta l’ora di imbarcarci, ci siamo messi in coda e abbiamo ricapitolato le regole da seguire. In aereo io, Silvia ed Irene abbiamo preso posto davanti, mentre il resto del gruppo dietro e perciò, senza il controllo delle maestre, abbiamo iniziato a guardare fuori dal finestrino. Al decollo io ed Irene ci stavamo sentendo male, mentre Silvia urlava al comandante di accelerare. Atterrati in Spagna e usciti dall’aereo abbiamo urlato con il sorriso sulle labbra:“HOLA SPAGNA”. Dopo abbiamo preso la metropolitana, che ci ha portati dritti diritti a Valencia. Quel giorno abbiamo girato la città per trovare un posto dove pranzare e abbiamo scoperto un bellissimo parco, grande come San Pellegrino Terme. Abbiamo mangiato e dopo abbiamo fatto un po’ di movimento, per “smaltire” il pranzo, in una palestra all’aperto sulla sabbia bellissima.. Verso le 15:15 ci siamo avviati alla stazione per prendere il pullman che ci avrebbe portato a Cieza, la città in cui avremmo conosciuto le nostre famiglie. Arrivati verso le 19 a destinazione, ad attenderci c’erano le famiglie ospitanti. Io e la mia compagna Irene eravamo ospitate dalle stesse persone che ci hanno salutato abbracciandoci molto forte e dandoci innumerevoli baci. Poco dopo siamo andate a casa loro: eravamo molto agitate e un po’ impaurite. Lì abbiamo disfatto le valigie, cenato con pizza italiana e fatto amicizia con le bambine ed i genitori. La famiglia ospitante era composta da mamma Mariajosé, papà Javier e due bambine, cioè Maria, la maggiore, e Carmen, la più piccola. Loro sono stati molto gentili e accoglienti con noi, e quindi siamo state molto bene. Il 2° giorno siamo andate a scuola con loro, ma pr ima abbiamo conosciuto la nonna delle bambine che ci ha baciate e abbracciate dandoci il benvenuto. Il suo nome, ci ha detto, è Maricarmen. A scuola abbiamo visitato alcune classi e poi siamo andate all’auditorium per un concerto di benvenuto e qui ci hanno dato i cartellini di riconoscimento con scritto il nostro nome. Il 3°giorno è avvenuto il nostro tanto atteso conce rto: è stata questa un’ occasione nella quale abbiamo conosciuto molti bambini spagnoli e le ragazze turche Osge, Sabhia, Sudeh, Melike ed i ragazzi Oguzhan e Bora. Il concerto è andato da favola e molta gente ci urlava VERY GOOD AND WONDERFUL ITALIA! Dopo, io e i miei compagni d’avventura siamo andati a visitare la città, vedendo musei, case-musei, vecchie chiese, palazzi e piazze. Dopodiché, abbiamo preso un pullman e siamo andati a visitare le grotte della Serreta, un’antica casa romana che sporgeva su un canyon meraviglioso. Infine abbiamo cenato in un ristorante dove il cibo era squisito, e poi siamo tornate a casa a dormire. Il 4° giorno siamo andati a visitare Murcia, dove a bbiamo ammirato basiliche, piazze, chiese ed un sacco di strane costruzioni con forme molto bizzarre e, infine, ci siamo date allo shopping. Il 5° giorno dovevamo partire e lasciare quel merav iglioso posto e tutti abbiamo salutato le famiglie in un mare di lacrime. Arrivati a Valencia abbiamo visitato ancora un po’ la città e mangiato in un posto dove c’erano panini squisiti. Grazie a uno schermo allestito in piazza, abbiamo anche visto la cerimonia dei fuochi d’artificio delle Falles e poi siamo andati in aeroporto e siamo partiti per tornare a casa. È stata un’esperienza bellissima, difficile da dimenticare, e davvero straordinaria.