newsletter 3 anno 1
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newsletter 3 anno 1
Ognuno di voi potrebbe avere il più radiante decimo corpo! Se non respirate appropriatamente, ma soltanto con un respiro alto e superficiale, potete essere violentati, non solo sessualmente, ma socialmente e personalmente. Allora dite: "Perchè le persone non mi ascoltano? Cosa c'è di sbagliato in me?". Voi non avete la lunghezza e la forza del respiro. Questo è il perchè. Dite: "Non avrei dovuto cascarci con quella persona, non so cosa sia accaduto". Perchè? Perchè non avete la forza del vostro Corpo Radiante. Quando il vostro scudo, il Corpo radiante, emana la sua luce, voi non sarete solo amati, sarete adorati. Yogi Bhajan (“The Aquarian Teacher Textbook”, pag.203.) Questo numero della Newsletter è dedicato al tema dello European Yoga Festival di quest'anno, il Corpo Radiante. Riportiamo la bellissima esperienza di Ravi Kaur Khalsa, che durante il Festival dell'anno scorso ha guidato il "Bowing Jap Sahib" (inchinarsi al ritmo del Jap Sahib), una tecnica tra le più potenti per l'attivazione del corpo radiante che Yogi Bhajan ha insegnato nell'estate del 1983 durante un campo delle donne khalsa. La maestria del "Bowing Jap Sahib" ci fa sperimentare "Bir Ras" l'essenza del coraggio, la forza e la determinazione per affrontare qualsiasi ostacolo e la consapevolezza di sentirci radianti e protetti in collegamento costante con l'Infinito. Il racconto di Ravi Kaur ci fa entrare con poche parole nello spirito del Festival e nel significato più profondo dell'Insegnamento. Inseriamo anche una piccola introduzione al Jap Sahib tratta da “Basking in the Divine Presence. A study of Jap Sahib” di Jaswant Singh Neki. Ricordiamo il link per avere tutte le informazioni relative allo yoga festival europeo: www.3ho-kundalini-yoga.eu In questo numero: • L’esperienza di SS Ravi Kaur Khalsa (Direttore Esecutivo Sikh Dharma International) al European Yoga Festival 2009. • Inchinarsi al ritmo del Jap Sahib • “Bearsi in presenza del Divino”, un’introduzione al Jap Sahib -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Al nostro Maestro, Yogi Bhajan, senza il quale nessuno di noi sarebbe qui -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------L'ESPERIENZA DI RAVI KAUR KHALSA AL EUROPEAN YOGA FESTIVAL 2009 Sono appena rientrata dopo essere stata al European Yoga Festival. Wow, che esperienza straordinaria - trovarsi con Yogi che vengono letteralmente da tutto il mondo. Nell'area bazar avevo un piccolo stand Sikh Dharma International dove distribuivamo cartoline ispiranti, adesivi, magneti, e DVD di lezioni del Siri Singh Sahib. Ho avuto l'opportunità di incontrare e parlare con persone provenienti da Irlanda, Russia, Svezia, Germania, Francia, Messico, Polonia, Ucraina, Italia, Spagna, Iran, Regno Unito, Norvegia, e perfino dall'Islanda. Millecinquecento persone si sono riunite per 9 giorni di workshop sul Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan e 3 giorni di Tantra Yoga Bianco. L'ambiente è incredibile con alberi lussureggianti verdi, lo stagno pieno di muschio, il lago grande ed i campi erbosi dove praticare la Sadhana sotto le stelle. Una mattina, per la Sadhana, ho avuto l'opportunità di cantare il Jap Sahib per il kriya con l’inchino a ritmo del Jap Sahib. Quando sono arrivata per allestire era ancora molto buio e molte persone avevano torce sulla testa e sembrava un campo di lucciole che svolazzavano attorno mentre la gente prendeva posto sull'erba umida. E' sempre difficile cantare alle 4 del mattino, e mi sentivo decisamente incerta riguardo tutta la situazione. Normalmente c'è un gruppo di cantanti e musicisti ed è più facile tenere il tipo di energia necessario. Temevo che con solo la mia voce non avrei avuto abbastanza energia per uguagliare la potenza del Jap Sahib. Temevo che non avremmo avuto abbastanza percussioni per tenere il ritmo visto che c'eravamo solo io e Sat Dharm Singh dalla Germania con la tabla. Ma mentre mi rilassavo e mi rendevo conto che preoccuparmi non avrebbe potuto aiutarmi in alcun modo, una potenza ha cominciato a possedermi, mentre cantavo per le mille persone che erano lì e riuscivo a proiettare con forza per 40 minuti. Ho cominciato a pregare che il Bani donasse loro una forte esperienza e che avessero la forza per continuare a inchinarsi. Era ancora buio quando abbiamo finito ed io non riuscivo a vedere nessuno quando sono andata via. Sentivo che avevo fatto tutto il possibile e che il resto era fuori delle mie mani. Le persone avrebbero avuto qualsiasi esperienza dovevano avere, indipendentemente da me. In quella situazione non ero che un granello. Quel giorno ero molto impegnata e non ho visto nessuno fino a più tardi la sera stessa al bazar. Quella sera le persone hanno iniziato a venire da me e condividere le loro incredibili esperienze del Jap Sahib. Una donna di Berlino mi ha raccontato che, quando aveva capito quello che stavamo per fare, ha pensato "non ho alcuna intenzione di fare questo proprio il primo giorno di Tantra! Non esiste. Vado a farmi il mio Kriya." Tuttavia quando il Bani è iniziato, ha sentito una presa nel suo cuore e non poteva fare a meno di iniziare inchinarsi e non si è fermata per tutto il tempo. Un'altra persona ha condiviso il fatto che è stata l'esperienza più potente che avesse mai fatto, e di come si sentiva un guerriero che sarebbe stato in grado di tornare a casa e conquistare la propria vita quotidiana. Ero così grata di poter ascoltare le loro esperienze e così onorata di essere parte di un simile viaggio. Entro la fine del festival avevo sentito racconti da centinaia di persone. La mia lezione in tutto ciò è lasciar andare quello che penso dovrebbe essere l'esperienza e lasciare solo che sia ciò che deve essere. E nel frattempo posso apprezzare ed essere presente anche alla mia stessa esperienza! Sono così riconoscente di aver avuto l'opportunità di fare questa esperienza come anche dell'intero viaggio di andata e ritorno che è stato stimolante ed elevante. Sapere che abbiamo questa famiglia, questa comunità in tutto il mondo, mi dà un tale conforto e senso di sicurezza. Sono grata a ciascuno di voi e spero che le nostre strade continueranno ad incrociarsi, mentre ci muoviamo in avanti verso il nostro destino come fratelli del Guru. Nel servizio, SS Ravi Kaur Khalsa, Direttore Esecutivo Sikh Dharma International INCHINARSI AL RITMO DEL JAP SAHIB* "Se per undici minuti praticate il Sodarshan Chakra Kriya, questo preserverà i vostri chakra dallo scivolare. Se siete abbastanza gentili da praticare il Jap Sahib inchinandovi, questo allontanerà le vostre malattie per sempre." Yogi Bhajan Saper sposare grazia e forza nel Bowing JAP SAHIB (Inchinarsi al ritmo del Jap Sahib) Elevarsi e cristallizzare la coscienza in 35 minuti con la pratica più antica e più naturale Inchinarsi è il segno di maturità più chiaro ed intenso che un essere umano possa esprimere. Inchinandosi si incontrano contemporaneamente la propria umiltà e la propria maestosità, la consapevolezza dei limiti e quella dell'Infinito. Inchinarsi è un movimento di sottomissione della testa al cuore - della mente all'amore. In questa pratica molto antica lo si fa al ritmo del Jap Sahib, la preghiera del guerriero scritta da Guru Gobind Singh a soli 19 anni. Se desiderate praticarlo scaricatelo da http://www.naad.it/NEW/approfondimenti/bowing-JaapSahib.php nella versione concepita per questo uso specifico e cantata da Ravi Kaur Khalsa. Note "tecniche" per la pratica Il ritmo degli inchini segue quello delle parole Namo e Namastang, ed è costante per tutta la recitazione, dopo i primi 90 secondi introduttivi. Si eseguono in Rock Pose, seduti in ginocchio, con i glutei a contatto quanto più possibile con i talloni. La posizione delle mani è libera: si può fare con le dita intrecciate dietro la nuca (la versione più intensa), o appoggiate sulle cosce, ma anche poggiandole sul cuore o intrecciandole dietro la schiena e sollevando le braccia verso l'alto ad ogni inchino. (*Ringraziamo il centro NAAD di Roma dalla cui pagina web abbiamo tratto questo articolo) BEARSI NELLA PRESENZA DEL DIVINO, UN'INTRODUZIONE AL JAP SAHIB Il Jap Sahib è una delle composizioni più celebrate di Guru Gobind Singh, il decimo Guru. Come il Jap Ji di Guru Nanak Dev, fa parte del servizio liturgico praticato dai Sikh prima del sorgere del sole. Il Jap Ji fornisce un insegnamento per la pratica spirituale e ci mostra differenti panorami spirituali che conducono alla Realtà Trascendentale. Il Jap Sahib ci mostra Dio attraverso i suoi attributi con l’uso di versi raffinati e melliflui. La sua composizione deve essere stata possibile solo in uno stato di profonda meditazione. In questa composizione c’è una notevole ripetizione di termini di saluto; questo è lo schema essenziale del jap [= ripetizione]. Tuttavia la monotonia è mantenuta come sospesa per il variare delle frasi di saluto, a intervalli, anche in armonia con i cambiamenti della metrica. Vengono utilizzati in maniera splendida ritmi pieni di vita. La recitazione di questa composizione ci fa sentire come se potessimo udire l’eco dei ritmi del Tamburo Cosmico. Stilisticamente le due composizioni, Jap Ji e Jap Sahib, sono piuttosto distinte. Mentre il Jap Ji fluisce attraverso un metro sereno, il Jap Sahib genera ritmi danzanti e avvolgenti che fluiscono come torrenti di montagna, aprendo le porte del flusso dell’annuncio divino. Questa meravigliosa composizione ci dà senza dubbio prova che il suo autore sia in un’intima comunione con lo Spirito Cosmico. Esso riesce non solo a far germogliare una relazione devota con il Divino, ma anche a generare, in colui che lo recita, coraggio indomito e un valore impavido intriso di spirito di sacrificio. Il suo stile maestoso veste l’annuncio del Divino di un linguaggio assolutamente dignitoso e con una grazia sublime. Il suo fluire porta con sé l’anima del ricercatore, attraverso le porte di una sacra ispirazione. Esso senza dubbio riflette l’intima mistica presenza del Divino che dev’essere stata sperimentata dall’autore. Ciascuno dei dieci metri usati ha la sua cadenza specifica e distinta; questi metri, assieme, intessono un battito valoroso e coerente. Mentre il contenuto di questa composizione davvero unica è intriso di Shant Rasa (sentimento estetico della serenità), la sua forma è intrisa di Vir Rasa (sentimento estetico del valore). Nella poetica tradizionale, questa combinazione sarebbe considerata null’altro che una seria blasfemia poetica, il Guru, invece, fa in modo che non ci sia nessuna discordanza. Egli riesce persino a rendere questa commistione un mezzo artistico di meditazione nel campo di battaglia. La maniera in cui le sue centinaia di termini espressivi risuonano gli uni con gli altri e si sostengono gli uni con gli altri in un avvolgersi allitterativo sprigiona una grandissima forza e inietta una musicalità non comune al suo fluire. La dignità, profondità e nobiltà delle espressioni usate dal Guru rendono questi termini un degno riflesso del Divino. La metrica, che va dalla singola sillaba a dozzine di sillabe, ha l’intensità e la penetratività di un’ intensa fede. Queste sillabe risvegliano la consapevolezza del ricercatore spirituale e ravvivano la sua ricerca. Sulle ali delle espressioni piene di sacralità di questo bani, lo spirito del ricercatore viene portato come in volo nel reame della consapevolezza più elevata. Come il Japji, il Jap Sahib è uno dei cinque testi [gli altri tre testi sono: Sawayyas, Anand Sahib, Benati Chaupai] liturgici che vengono recitati mentre viene preparato il nettare battesimale, l’Amrit, proprio come avvenne durante il Baisakhi del 1699, quando venne istituito l’ordine dei Khalsa. (tratto da “Basking in the Divine Presence. A study of Jap Sahib” di Jaswant Singh Neki, ed. Singh Brothers, Amritsar) 2010 Date da ricordare 27 luglio/3 agosto FONDJOUAN - Festival Europeo dello Yoga (per informazioni: www.3hokundalini-yoga.eu) 4 agosto - FONDJOUAN - Conferenza Europea degli insegnanti di Kundalini Yoga organizzata dall’Ikyta International. 5 agosto – Training the Trainers – giornata di formazione per tutti i Trainers 26 agosto - anniversario della nascita di Yogi Bhajan 3-5 settembre 3° Campo delle Donne – Torre Colombaia (PG) 4-5 settembre “Le Ali del Cuore”- manifestazione per la prevenzione delle malattie cardio-vascolari 20 settembre - Giornata della Pace nel Mondo organizzata dalle Nazioni Unite 6 ottobre - Giornata in ricordo della scomparsa di Yogi Bhajan 9 ottobre - Anniversario della nascita di Guru Ram Das 31 ottobre - Tantra Yoga Bianco a Milano Novembre 2010 - giugno 2011 Lo Yoga del Pranayama 21 dicembre - Solstizio d’Inverno PROSSIMI EVENTI 27 luglio/3 agosto 2010 - European Yoga Festival – Fondjouan – Francia Circa 2000 persone provenienti da ben 20 paesi diversi si incontrano per 8 giorni in una tenuta di campagna nella valle della Loira in Francia per praticare Kundalini Yoga, Tantra Yoga Bianco e altre attività collegate agli Insegnamenti di Yogi Bhajan. Una meravigliosa opportunità di scambio e di crescita. Il tema di quest’anno sarà il 10° corpo, il corpo radiante, responsabile della nostra presenza magnetica e luminosità. Per informazioni: www.3ho-kundalini-yoga.eu 3-5 settembre 2010 3° Campo delle Donne – Torre Colombaia (PG) Le donne hanno anche quest’anno l’opportunità di incontrarsi tutte insieme in un luogo incantevole per vivere e condividere gli Insegnamenti del nostro Maestro con insegnanti di grande esperienza italiane e non. All’interno vi sarà il Campo dei Bambini tenuto da insegnanti che da anni si occupano di rendere fruibile il Kundalini Yoga ai più piccoli. Per informazioni: [email protected] tel. 331 4777730 (orario d'ufficio) 4-5 Settembre 2010 “Le Ali del Cuore”- manifestazione per la prevenzione delle malattie cardiovascolari” – Ostia (RM) La manifestazione prevede lo svolgimento di attività di istruzione, formazione e diffusione professionale e sociale nell’ambito di tutte le scienze umane, mediche e sociali di un modello di benessere bio –psico-sociale sostenibile. L’Ikyta Italia sarà presente con stand, lezioni e conferenze volte a condividere le possibilità di utilizzo delle tecniche di Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan anche in presenza di patologie dell’apparato cardio-circolatorio. 24-26 settembre e 22-24 ottobre - Teacher Training Livello 2: Relazioni Autentiche, presso Centro Budokan in… Ram Das Nivas, Via Properzio, 4 Roma Un corso (uno dei cinque moduli di Livello 2) di sei giorni, suddivisi in due tranche, per imparare a connettersi in maniera coerente alla vera identità, il “Sat Nam”, in sé e negli altri. Lasciare andare i giudizi e le paure che intralciano la visione della vera ed unica identità. Trasformando la proprioa consapevolezza, aumenterà la comprensione di come le proprie energie si muovano attraverso sè e in relazione agli altri. Questo riconoscimento di dinamiche energetiche in tutte le relazioni darà la capacità di interagire con il proprio flusso energetico e muoversi in una direzione positiva e più armoniosa. Per informazioni: [email protected] tel. 345.9798023 31 ottobre Tantra Yoga Bianco a Milano La nostra mente rilascia mille pensieri per battito di ciglia. Alcuni di questi pensieri si perdono nell’inconscio, altri sono bloccati nel subconscio e influenzano la mente conscia. Questi pensieri diventano sentimenti, emozioni, desideri, multi-realtà o fantasie. Invece di realizzare la maestria della nostra mente, spesso la mente e i pensieri ci dirigono, causando decisioni impulsive, comunicazione insufficiente e stress auto-imposto. Il Tantra Yoga Bianco® permette di passare attraverso i blocchi subconsci, in modo da avere una vita più piacevole. In un tempo ridotto puoi fare l’esperienza del rilascio di molti dei carichi che trasporti nella tua mente. Quando vedi e agisci con chiarezza in ogni momento, puoi raggiungere una maggiore comprensione di te stesso e la tua vita può cambiare. La tua mente, il tuo corpo e la tua anima possono agire insieme come unità. Questo è il percorso della consapevolezza e della libertà personale e porterà più successo in ogni area della tua vita. Per informazioni ed iscrizioni: http://www.funakoshi.it/uploads/media/Tantra_Yoga_Bianco_2009.pdf Novembre 2010 - Giugno 2011 Lo Yoga del Pranayama. Corso di specializzazione in 7 moduli per perfezionare l'arte di espandere l'unità primaria, la forza vitale. Associazione KYATRA c/o Budokan..in Nell'ambito del progetto "Crystallizing the Diamond" Roma La partecipazione a “Lo yoga del pranayama” è aperta a tutti coloro che hanno una esperienza basilare dell’arte del respiro acquisita presso le diverse scuola di Yoga. "Ogni respiro porta un cambiamento. Porta una scelta su cosa dire, cosa fare, dove andare. In ogni respiro c'è un seme di felicità". Yogi Bhajan Il corso e’ strutturato in sette moduli: 1. Arte del respiro.Kriya di pranayama avanzati 2. Respiro yogico, pranayama in specifiche asana, nadi e vayu 3. Anatomia e fisiologia del respiro 4. Aspetti mistici del respiro 5. Pranayama e ritmo della vita 6. Pranayama e differenti stati di consapevolezza 7. Pranayama come strumento di rriallineamento posturale e antidoto allo stress Insegnanti: Guru Dev Singh,Guru Chararan Singh, Shiv Charan Singh,Sada Sat Singh, Avtar Kaur, Ram Rattan Singh, Sadhana Singh Informazioni e organizzazione: Hari Bhajan Kaur - [email protected] 339.1127580 LINK IKYTA ITALIA www.ikytaitalia.org 3HO www.3ho.org Sito yogi Bhajan su 3HO www.3ho.org/YogiBhajan.html Tantra Yoga Bianco www.whitetantricyoga.com Kundalini Yoga www.kundaliniyoga.com Yoga Festival www.yogafestival.org PER CONTATTARE LA REDAZIONE: Guru Seva Kaur Boscolo : [email protected] Uttamjit Kaur Marino: [email protected] Fateh Kaur Fanelli (Coordinamento newsletter) : [email protected] Le vostre osservazioni sarebbero molto utili per poter migliorare la prossima volta. Grazie. Mille Benedizioni. 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