Via l`ambulanza di Trentino emergenza

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I TAGLI NELLA SANITÀ
GIOVEDÌ, 29 AGOSTO 2013
Via l’ambulanza di Trentino emergenza
Da settembre il servizio (dalle 8 alle 20) sarà affidato ai volontari.
E ad Ala non riparte la riabilitazione cardiologica
di Giancarlo Rudari ROVERETO Tagli e risparmi nella sanità.
Anche a costo di creare disagi nei pazienti (come la riabilitazione
cardiologica ad Ala che non ripartirà a settembre) oppure di
“esternalizzare” il servizio (come le emergenze) evitando così di
rimpiazzare i dipendenti (nel caso specifico quelli impiegati nel
servizio di Trentino emergenza) che hanno cessato il proprio
incarico. La sanità della Vallagarina (nonostante le smentite
dell’assessore provinciale Ugo Rossi già all’inizio dell’estate) è
ancora una volta penalizzata stando alle due denunce che
arrivano dai consiglieri comunali della Lega Nord Viliam Angeli e
Mara Dalzocchio e dal Alfio Traverso, sindacalista della Uil Fpl
Sanità Rovereto. Dal primo settembre, la vicenda segnalata da
Angeli e Dalzocchio con un’interrogazione, il servizio del 118 nelle
emergenze per Rovereto e la Vallagarina è destinato ad un drastico cambiamento. Infatti dalle 8 alle
20 dal lunedì al venerdì sarà in servizio solo un’auto sanitaria (composta da un operatore ed un
infermiere del 118) affiancata da un’ambulanza appartenente ad una delle associazioni di volontariato
convenzionate con Trentino emergenza. Ciò significa che le ambulanze del 118 rimarranno ferme in
deposito. Fino ad oggi in servizio durante la settimana, con tre operatori e un infermiere, dalle 8 alle
20 vi sono un’auto sanitaria e un’ambulanza e dalle 20 alle 8 vi sono due ambulanze. Con settembre,
dunque, più spazio ai volontari per risparmiare sui costi del personale dell’azienda sanitaria. «E’
chiaro - afferma Angeli - che si tratta di un taglio al lavoro di squadra che le ambulanze dell’azienda
sanitaria hanno svolto con professionalità. Con i volontari (ai quali va il massimo rispetto per la
disponibilità al servizio e continua formazione) potrebbe risultare difficile coordinarsi con il livello
professionale degli altri operatori dell’emergenza». Perché, chiede Angeli, non si procede a coprire i
posti vacanti in organico (quattro) quando è ancora aperta una graduatoria dall’ultimo concorso di
due anni fa? E il sospetto è che questo non sia che un primo passo verso la completa
esternalizzazione o privatizzazione del servizio di emergenza. Non si tratta di timori, invece, ma di
certezze per Alfio Traverso in merito al servizio di riabilitazione cardilogica ad Ala: «Rossi aveva
garantito che a settembre, dopo la chiusura estiva, si ripartiva. Ma così non è perché non risulta una
turnistica su Ala e chi chiama per una visita viene dirottato altrove. Se la riabilitazione fisiatrica ad Ala
riparte, quella cardiologica è definitivamente morta. Siamo stufi delle chiacchiere della politica e delle
promesse che poi non vengono mantenute». Il sindacalista della Uil tuona contro spese e sprechi
che vanno a colpire i servizi offerti ai cittadini: «Per il Not e prottonterapia non si bada a spese,
mentre ci si dimentica del territorio. La situazione, per Ala come per altri reparti di Rovereto, è chiara
da tempo: a giugno, con la carenza di personale, per consentire di fare le ferie sono stati ridotti i
servizi. Che ora non vengono ripristinati. Anche la Comunità di valle si era impegnata ad affrontare il
problema ma ha fatto qualcosa? Ci mancherebbe solo che Rossi, candidato presidente, annunciasse
la riapertura di riabilitazione cardiologica per ottobre. Quando si vota...»