COMUNICATO STAMPA 46ma MODA ITALIA

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COMUNICATO STAMPA 46ma MODA ITALIA
イタリア大使館 - 貿易促進部
COMUNICATO STAMPA
46ma MODA ITALIA & 56ma SHOES FROM ITALY
Westin Hotel Tokyo, 4-6 febbraio 2015
10:00 – 18:00
Conferenza Stampa, 4 febbraio, 12:00 -
Sulla scia del collaudato successo dei precedenti appuntamenti, si inaugureranno il 4 febbraio la 46ª edizione
di Moda Italia e la 56ª edizione di Shoes from Italy. Le mostre autonome di questa edizione vedono la
presenza di 189 aziende partecipanti, che esporranno le proprie collezioni per la stagione Autunno/Inverno
2015-16. Saranno presentati nuovi modelli di abbigliamento per donna/uomo/bambino e abbigliamento in
pelle, pellicceria, calzature, pelletteria, e tanti altri articoli, tutti ingredienti fondamentali di un total look italiano,
ricetta di successo e di eleganza.
Le mostre occuperanno sette piani del Westin Hotel di Tokyo, fino al 6 febbraio.
Per la mostra “Moda Italia”, sono 84 le aziende partecipanti nella sezione dedicata all’abbigliamento e 46
quelle nella sezione della pelletteria.
A “Shoes from Italy”, che dall’edizione di luglio 2009, viene organizzata assieme alla mostra “Moda Italia”,
potranno essere visionate le pre-collezioni delle calzature, in anteprima rispetto al theMICAM in programma a
Milano dal 15 al 18 febbraio. Parteciperanno 58 aziende.
La lista completa degli espositori italiani è disponibile sul sito www.ice-tokyo.or.jp.
A conferma dell’importanza commerciale delle mostre anche per le aree asiatica e oceanica, sono stati invitati
operatori da Corea, Taiwan, Vietnam, Malaysia, Australia e Singapore, accompagnati dai Trade analyst dei
rispettivi Uffici dell’Agenzia ICE.
La quota italiana sul totale delle importazioni giapponesi di abbigliamento nei primi undici mesi del 2014, è
stata del 2,6% (+2,5%), collocando il nostro Paese in quarta posizione, dopo la Cina (con una quota del
71,8%), il Vietnam (con una quota del 8,8% sul totale) e l’Indonesia (con una quota del 2,9%).
Nel settore maglieria, nei primi undici mesi del 2014, l’Italia è quarta e ha registrato un aumento del 1,5%
rispetto allo stesso periodo del 2013.
Nel settore abbigliamento da uomo, nei primi undici mesi del 2014, l’Italia è quarta e ha registrato un aumento
del 6,5 % rispetto allo stesso periodo del 2013.
Nel settore abbigliamento da donna, nei primi undici mesi del 2014, l’Italia è quarta e ha registrato un
aumento del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2013.
イタリア大使館 - 貿易促進部
Nel settore abbigliamento in pelle, nei primi undici mesi del 2014, l’Italia è seconda dopo la Cina e detiene
una quota import del 23,5%.
Anche nel settore pellicceria, sempre nei primi undici mesi del 2014, l’Italia è seconda, registrando l’aumento
del 8,2%, con una quota import del 23,3% sul totale delle importazioni giapponesi di questo settore, con un
valore pari a 2.886 milioni di Yen.
L’Italia rimane il secondo fornitore del Giappone anche nella pelletteria e nei primi undici mesi del 2014
conferma la stessa posizione di vertice per questo settore, con una quota pari al 17,5% (+4,0%), per un
valore di 96.280 milioni di Yen.
Nelle calzature in pelle il predominio italiano è assoluto. Nei primi undici mesi del 2014, la quota import di
calzature in pelle è stata del 25,9%, per un valore di 29.935 milioni di Yen (seguita dalla Cina con il 14,9%,
per un valore di 17.205 milioni di Yen). L’aumento registrato è pari a + 5,2%.
Posizione di vertice anche nel settore calzature in pelle da donna: nei primi undici mesi del 2014, l’Italia
registra una quota del 34,2% sul totale delle importazioni giapponesi, per un valore di 12.798 milioni di Yen ed
un incremento del 11,5% (seguita dalla Cina con il 17,4%, per un valore di 6.513 milioni di Yen).
L’Italia rimane il primo fornitore del Giappone anche nelle calzature in pelle da uomo. Nei primi undici mesi del
2014 conferma la stessa posizione di vertice con una quota del 22,5%, pari a 7.537 milioni di Yen ed un
incremento del 11,6%.
Analogo primato, infine, anche nelle calzature casual in pelle, dove l’Italia ha raggiunto, sempre nei primi
undici mesi del 2014, un valore di 9.605 milioni di Yen, con una quota pari al 21,4%.