2011/2012 - IC Coriano
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2011/2012 - IC Coriano
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CORIANO SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Via G. Di Vittorio, 2 - 47853 CORIANO (RN) Tel. 0541- 657131 Fax 0541- 658539 Web: http://iccoriano.scuolerimini.it E-mail: [email protected] Piano dell’Offerta Formativa a. s. 2011/2012 “La costruzione di un progetto educativo si fonda sulla passione e la competenza degli insegnanti e di quanti operano all’interno dell’Istituzione scolastica, sulla disponibilità ed il dialogo con i genitori, sull'entusiasmo e la voglia di apprendere dei ragazzi. Quando questi elementi si trovano in armonia, allora la Scuola diventa davvero… il cuore pulsante dell'intero percorso di crescita individuale, sociale e civile”. Indice 1. PREMESSA 1.1. Piano dell'offerta formativa 1.2. L’Istituto Comprensivo Statale di Coriano. p. 4 2. CONTESTO 2.1. La realtà territoriale e socio-economica dell’Istituto. 2.2. Tendenze socio-culturali in atto. 2.3. Rilevazione sistemica dei bisogni formativi e delle azioni adottate. p. 5 3. PIANO DELLE RISORSE 3.1. Risorse umane 3.2. Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa 3.3. Commissioni e Referenti 3.4. Risorse strumentali 3.5. La Rete dei rapporti territoriali ed extraterritoriali. p. 7 4. LA SICUREZZA A SCUOLA 4.1. Educazione alla sicurezza 4.2. Le azioni per la sicurezza p. 11 5. LE FINALITA’ EDUCATIVE 5.1. Un Obiettivo Formativo unico e trasversale. 5.2. Le opzioni educative e formative. 5.3. La definizione dei curricoli. p. 11 6. I PERCORSI FORMATIVI NEI TRE GRADI SCOLASTICI 6.1. Scuola dell’Infanzia 6.2. Scuola Primaria 6.3. Scuola Secondaria di 1° grado 6.4. Le tematiche in trasversale p. 13 7. LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE 7.1. Una scuola che integra… 7.2. L’integrazione degli alunni diversamente abili 7.2.1. Procedure d’accoglienza 7.2.2. Azioni messe in atto all’interno dell’istituto e sul territorio 7.2.3. Risorse umane: docenti di sostegno ed educatori. 7.3. L’integrazione degli alunni stranieri 7.3.1. “Mille e una scuola”: progetto di integrazione per alunni stranieri. p. 20 8. LA VALUTAZIONE 8.1. I caratteri della valutazione 8.2. Come valutiamo: criteri e strumenti 8.2.1. Nella Scuola dell’Infanzia 8.2.2. Nella Scuola Primaria 8.2.3. Nella Scuola Secondaria di Primo grado p. 26 9. SCUOLA E FAMIGLIA 9.1. Scuola dell’Infanzia 9.2. Scuola Primaria 9.3. Scuola Secondaria di 1° grado 9.4. Il Patto educativo di corresponsabilità. p. 32 2 10. SCUOLA IN ATTO: LA PROGETTUALITA’… 10.1. … nella Scuola dell’Infanzia 10.2. … nella Scuola Primaria 10.3. … nella Scuola Secondaria di 1° grado p. 34 11. INFORMAZIONI p. 46 Allegato: Programmazioni educativo-didattiche in base alle Indicazioni nazionali per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il 1° Ciclo di istruzione 3 1. Premessa. go back 1.1. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della nostra istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della propria autonomia; é coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale; assicura l’organicità, la coerenza e l’efficacia dei percorsi educativi e didattici, comprendendo e sostenendo le diverse opzioni metodologiche e valorizzando le singole potenzialità e professionalità; si fonda sull’integrazione di tutti i soggetti coinvolti (alunni, insegnanti famiglie, operatori scolastici, comunità territoriali…) rispettando, condividendo e valorizzando le singole caratteristiche e peculiarità; sollecita l’impegno e la responsabilità di tutti i soggetti a pianificare e progettare in modo chiaro, dettagliato e consapevole le proposte educative, monitorando e valutando la qualità dei processi e degli esiti; è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori (art. 3 D. P. R. 275/99: Regolamento dell’autonomia scolastica); si rivolge alle famiglie e agli studenti in modo tale che possano, attraverso la sua conoscenza, scegliere in modo consapevole la scuola da frequentare; agli insegnanti che partecipano direttamente e coscientemente al processo educativo e al conseguimento degli obiettivi stabiliti. In questo senso, il P.O.F. supera la logica di una progettazione scandita per “ambiti separati” ed attua processualmente un disegno complessivo nel quale – sulla base delle esperienze realizzate e nell’ottica dei nuovi stimoli socio-culturali offerti dall’ambiente – gli interventi sulla dimensione formativa, organizzativa e gestionale vengono ad essere strettamente armonizzati e connessi. 1.2. L’Istituto Comprensivo Statale di Coriano. L’Istituto Comprensivo Statale di Coriano, istituito nell’a.s. 2000/2001, ha assemblato al suo interno due plessi di scuola dell’Infanzia e due di scuola Primaria appartenenti alla Direzione Didattica del I Circolo di Coriano. L'integrazione tra i diversi tipi di scuola, pur nel rispetto delle singole caratteristiche, ha permesso di mettere in relazione stili diversi di insegnamento e apprendimento specifici di ciascun ordine di scuola, realizzando percorsi in continuità verticale tra scuola di infanzia, primaria e secondaria di 1° grado. L'istituto si avvale di una sola dirigenza e di uffici di segreteria collocati presso la sede centrale della scuola secondaria di 1° grado di Coriano. Il Collegio dei Docenti e il Consiglio d'Istituto sono unici. I plessi: Scuole Infanzia plesso "Bamby" Infanzia plesso "Pinocchio" Primaria plesso "Croce" Primaria plesso "Rosaspina" Secondaria di 1° grado Coriano Secondaria di 1° grado Ospedaletto Secondaria di 1° grado Montescudo Località Telefono Trarivi di Montescudo Taverna di M. Colombo Monte Colombo Montescudo Coriano (sede centrale) Ospedaletto Montescudo 0541-984207 0541 984702 0541-985530 0541-984998 0541-657131 0541-656054 0541-984296 4 2. Il contesto. 2.1. La realtà territoriale e socio-economica dell’Istituto. L’Istituto serve un vasto territorio, in buona parte collinare, composto da tre Comuni: Coriano, Monte Colombo e Montescudo. L’utenza, estremamente eterogenea, è composta in buona parte (specialmente nel Comune di Montescudo) da immigrati provenienti da regioni del sud d’Italia e da altre nazioni. I sette plessi distano tra di loro dai cinque ai sette chilometri e dalla sede centrale, che si trova nel Comune di Coriano, per i più lontani, circa dodici. L’Istituto è frequentato da diversi alunni provenienti dalla comunità di San Patrignano e da quella di Monte Tauro; inoltre, non sono episodiche le iscrizioni o i trasferimenti in corso d’anno. La realtà socio-economica del territorio porta molte famiglie a svolgere il loro impegno lavorativo al di fuori dei comuni di residenza. I ragazzi evidenziano la necessità di organizzare il proprio tempo studio e il proprio tempo ricreativo, di attivare un rapporto costruttivo con la famiglia e di instaurare rapporti di accettazione e collaborazione con chi presenta problemi e/o diversità… Inoltre, è opportuno che essi conoscano e comprendano le caratteristiche e le risorse del proprio territorio, anche in funzione di future scelte lavorative. Tutto ciò rimanda alla responsabilità della nostra istituzione, la quale deve assumere un ruolo ancora più determinante per quanto riguarda lo sviluppo dei rapporti interpersonali. Infatti, l’esigenza di dover rispondere ad una pluralità di istanze provenienti dal territorio richiede strumenti nuovi, al fine di contribuire alla formazione di un comune tessuto aggregante di una realtà sociale. 2.2. Tendenze socio-culturali in atto. Va altresì rilevato come la specificità degli elementi desunti dal quadro socioeconomico e culturale in cui opera il nostro istituto, si inserisce in una prospettiva più ampia e complessa che richiede un’attenta lettura dei fenomeni in atto ed una costante riflessione sulle strategie più efficaci per decodificarne le tendenze. La scuola – come agenzia educativa e formativa per eccellenza – deve poter dare risposte in merito ad una nuova serie di istanze emergenti quali: la estrema velocità nella trasmissione di informazioni che incide sui fattori di cambiamento e rende rapidamente “superate” gran parte delle conoscenze acquisite. L’istituzione scolastica è chiamata a riposizionare continuamente il proprio focus teorico e metodologico favorendo l’acquisizione di linguaggi, processi cognitivi e tecniche metacognitive in grado di mettere l’alunno nelle condizioni di poter apprendere per tutta la vita (life long learning); la “mondializzazione” dei fenomeni socio-economici e culturali che impone una sempre più accurata padronanza delle lingue straniere insieme ad un atteggiamento volto a superare mentalità e tendenze etnocentriche; la capillare diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione che esige un'adeguata alfabetizzazione multimediale e la promozione delle capacità individuali per sapersi orientare nel flusso eterogeneo delle informazioni; l'andamento dei fenomeni migratori e transculturali che sollecita l’urgenza di interventi continui, mirati ad una corretta educazione interculturale; le problematiche relative alle “soggettività a rischio di emarginazione” che reclamano un’attenzione umanamente partecipata e professionalmente adeguata alla presa in carico dei numerosi casi di disabilità e disagio. 5 2.3. Rilevazione sistemica dei bisogni formativi e delle azioni adottate. Area Formativa: Le domande espresse… … e le strategie che l’Istituto mette in atto. Educare alla non violenza, alla legalità, alla solidarietà e al rispetto dei valori. - Promuove l’instaurazione di un clima di accoglienza, di ascolto e di valorizzazione per tutti gli “attori” coinvolti. - Favorisce negli alunni l’acquisizione della consapevolezza dei processi cognitivi ed emotivi per migliorare l’immagine di sé ed il rapporto con “l’altro da sé”. Utilizzare le opportunità di informazione e formazione offerte dall’istituto e dalle agenzie del territorio. - Organizza incontri periodici tra genitori e operatori scolastici, come momenti informativi, costruttivi e socializzanti. - Potenzia l’Orientamento Informativo per fornire indicazioni dettagliate in vista della scelta dei futuri percorsi formativi. Acquisire una efficace metodologia operativa. - Educa gli alunni all’autonomia e alla cooperazione attraverso un metodo di lavoro che stimoli la riflessione, l’impegno e l’aiuto reciproco. Conoscere i nuovi linguaggi ed apprendere l’uso delle tecnologie multimediali. - Agevola i percorsi di formazione tecnologica e multimediale per tutto il personale scolastico. - Realizza progetti multimediali per gli alunni. - Amplia ed aggiorna periodicamente l’hardware e il software dei laboratori multimediali presenti nell’istituto. Migliorare la didattica. - Stimola la formazione e l’(auto)aggiornamento dei docenti. Area Organizzativa: Le domande espresse… … e le strategie che l’Istituto mette in atto. Valorizzare le risorse. - Promuove l’assunzione di responsabilità di ogni operatore. - Attiva le Funzioni Obiettivo e le Commissioni di lavoro al fine di garantire congruenza tra gli obiettivi progettuali ed i risultati raggiunti. - Stimola la ricerca di nuovi modelli teorico- metodologici. - Implementa i progetti di qualità e “visibilità”. Migliorare i processi di Comunicazione. - Favorisce la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. - Mette gli operatori scolastici nelle condizioni di conoscere il contesto organizzativo e potersi riconoscere in esso. - Attiva momenti collettivi, sul piano simbolico ed operativo, nei quali viene condiviso un linguaggio comune. Promuovere un maggiore coinvolgimento da parte delle famiglie. - Diffonde informazioni coerenti per esplicitare i servizi offerti dall’Istituto (redazione annuale di un abstract del P.O.F.). - Potenzia le attività di ascolto (“Sportello alunni e genitori”). - Agevola i colloqui individuali tra genitori e docenti. Monitorare il P.O.F. - Riconosce e valorizza gli elementi di efficacia e di qualità. - Individua, corregge e migliora le aree critiche. Favorire l’autoanalisi. - Verifica costantemente lo “stato dell’arte” organizzativo al fine di incoraggiare i processi di (auto)valutazione e potenziare le aree di miglioramento. 6 3. Piano delle Risorse 3.1. Risorse umane (agg. Nov. 2011) Nell'Istituto Comprensivo Statale di Coriano operano un Dirigente Scolastico (prof. Maurizio Di Caprio) e 75 insegnanti (45 scuola secondaria di primo grado, 21 scuola primaria e 9 scuola dell'infanzia). Il totale degli alunni è di 846 (478 scuola secondaria di primo grado, 237 scuola primaria e 130 scuola dell'infanzia). Gli uffici di segreteria si avvalgono della collaborazione di un Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e di 4 Assistenti Amministrativi. Il restante personale ATA è composto da 14 Collaboratori Scolastici. L’organico dell’istituto è complessivamente stabile e ciò permette di attuare un progetto educativo e didattico armonico e condiviso dai componenti dei vari consigli di classe, interclasse e intersezione. Questi organismi rappresentano il momento di confronto, sintesi e valutazione collegiale sulla programmazione educativa e didattica delle classi a cui essi afferiscono; il team docente, componente i vari Consigli, opera in piena e pari corresponsabilità e contitolarità. La presenza di insegnanti di sostegno e di educatori comunali permette inoltre alla scuola di attuare progetti di sostegno alle disabilità e al disagio ed iniziative di recupero, nelle ore curricolari, per gli alunni con difficoltà relazionali e/o cognitive. Dirigente Scolastico Prof. Maurizio Di Caprio Responsabili di plesso Ins. Stefania Innocenti Ins. Francesco Fanini Ins. Mirca Gentilucci Ins. Emanuela Gabellini Prof.ssa Daniela Scaglianti Prof.ssa Silvana Astolfi Prof.ssa Fiammetta Stacchini Prof.ssa Ornella Muratori Docente Vicaria Prof.ssa Daniela Scaglianti Sc. Sc. Sc. Sc. Scuola dell'Infanzia "Pinocchio" dell'Infanzia "Bambi" Primaria "Croce" Primaria "Rosaspina” Collaboratrice Prof.ssa Silvana Astolfi Località Taverna di Monte Colombo Trarivi di Montescudo Monte Colombo Montescudo Sc. Secondaria 1° grado Sede centrale Coriano Sc. Secondaria 1° grado Sc. Secondaria 1° grado Succursale di Ospedaletto Sezione di Montescudo Membri del Consiglio di Istituto a. s. 2009/2010 - 2010/2011 - 2011/2012 Componente di diritto:Dirigente scolastico, Prof. Maurizio Di Caprio Componente Genitori Componente Docenti Componente A.T.A. 1. Astolfi Claudio 1. Bianchini Rosamaria 1. D.S.G.A. Pari Poggiali Patrizia 2. Astolfi Riccardo 2. Comanducci Donatella 2. Olivieri Maria Grazia 3. Bertuccioli Gabriella 3. Contento Francesca 4. Leonelli Giacomo 4. Contiero Paola 5. Maccaferri Milena 5. Grossi Michela 6. Martini Pasquina 6. Muccini Anna Maria 7. Rastelli Andrea 7. Stacchini Fiammetta Coriano, 11.11.2009 (prot. n. 5307/D3) 8. Vitaioli Giovanna 8. Zangheri Raffaella Componenti Prof.ssa Daniela Scaglianti Prof.ssa Silvana Astolfi Ins. Emanuela Gabellini Ins. Raffaella Rinaldi Ins. Fiore De Vecchi (suppl.) Prof.ssa Ornella Muratori Prof.ssa Luisa Casadei Comitato di Valutazione Sedi Scuola Secondaria 1° grado - Sede centrale Coriano Scuola Secondaria 1° grado - Sede centrale Coriano Scuola Primaria "Rosaspina” - Montescudo Scuola Primaria "Rosaspina” - Montescudo Scuola Infanzia “Bamby” - Trarivi di Montescudo Scuola Secondaria 1° grado - Sezione di Montescudo Secondaria 1° grado - Succursale di Ospedaletto 7 3.2. Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa. Uno degli aspetti peculiari dell’autonomia scolastica è il lavorare per processi e per obiettivi: il controllo dei processi e la gestione degli obiettivi richiede una continua lettura delle relazioni interne e dei compiti dei membri dell’organizzazione. A questo scopo, il Collegio dei Docenti ha individuato, all’interno delle varie aree, alcuni compiti ed attività che ha ritenuto prioritari per l’attuazione del POF e che vengono assegnati, ai sensi dell’art. 28 del C.C.N.L. 1999 e art. 37 C.C.N.I. 1999, a docenti che ne curano l’espletamento. Tali funzioni riguardano: Funzione Strumentale AREA 1: Piano dell’Offerta Formativa AREA 2: Sostegno al lavoro dei docenti Integrazione alunni stranieri AREA 3: Interventi e servizi per gli studenti Obiettivi di Area a) Coordinamento del POF nei seguenti aspetti: documentazione del POF con adeguamenti annuali e redazione abstract da consegnare alle famiglie degli alunni; coordinamento per consegna modulistica per la formalizzazione dei progetti, il loro monitoraggio in itinere/fine anno; gestione sito web dell’istituto/suo periodico aggiornamento. b) Collabor./Coordinamento con i responsabili delle altre aree. c) Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta. a) Ricerca, raccolta e diffusione di documentazione significativa riguardante le riforme scolastiche, gli ordinamenti in generale. b) Coordinamento/raccolta delle richieste e/o proposte relative all’acquisto di sussidi didattici, libri, riviste con particolare riferimento alle dotazioni librarie delle biblioteche di plesso. c) Rapporti scuola – Extrascuola per l’integrazione degli alunni stranieri e partecipazione ad incontri istituzionali. d) Monitoraggio iniziative riferite all’integrazione alunni stranieri e supporto ai docenti in relazione a problematiche particolari; e) Accoglienza docenti neoassunti, supplenti e docenti in ingresso f) Collaborazione con i responsabili delle altre aree. g) Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta. a) Attività inerenti l’Educazione stradale ed i corsi di preparazione all’esame per il conseguimento del patentino; b) Collaborazione con i responsabili delle altre aree; c) Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta. d) e) f) g) h) a) b) AREA 4: Sostegno al lavoro dei docenti c) d) e) Integrazione alunni in situazione di handicap f) g) h) Coordinam. attività extracurricolari: continuità e orientamento Rapporti con le agenzie formative del territorio: analisi e diffusione delle proposte più significative; Raccolta/diffusione esperienze significative attuate nell ’istituto; Rapporti con le famiglie finalizzati alla conoscenza dei bisogni e delle esigenze dell’utenza; Attività inerenti l’Educazione ambientale, l’Educazione all’affettività e l’Educazione alla Cittadinanza. Presidenza del GLH in assenza o impedimento del Dir. Scol. Analisi documenti alunni in situazione di handicap in ingresso e frequentanti; supporto ai docenti e ai C. di classe in ordine alle diverse problematiche. Divulg. rif. normativi e “Accordo di Programma… 2007/2012”. Coordinamento e raccolta documentazione: Profilo Dinamico Funzionale, Progetto Educativo Personaliz., Relazione finale. Rapporti istituzionali con U.S.L.: organizzazione incontri con GLH e con operatori in riferimento ai singoli alunni; rapporti scuola-enti locali in ordine a progetti, programmi, attività... Supporto ai docenti su problematiche particolari e ai docenti di sostegno di nuova nomina a Tempo Indeter. o Tempo Deter. Collaborazione con i responsabili delle altre aree. Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta. Responsabile di area Prof. Riccardo Michelini Insegnante Raffaella Rinaldi Prof. Mauro Foschini Prof. ssa Adriana Coretto Prof. ssa Fiammetta Stacchini 8 3.3. Commissioni e Referenti. Commissioni di Lavoro Il Collegio Docenti esplica la sua funzione attraverso l’attività di diverse Commissioni di lavoro che operano in fase di programmazione e nel corso dell'anno scolastico a sostegno dell'attività progettuale ed organizzativa. All'interno di ciascuna commissione viene nominato un coordinatore che ha la responsabilità di definire compiti, obiettivi e tempi, predisporre e raccogliere la documentazione, stendere sintetici verbali, tenere i collegamenti con il Dirigente Scolastico, con la Funzione Strumentale corrispondente e con gli altri gruppi di lavoro. Nella seduta dell’8 settembre 2011, il Collegio Docenti ha approvato la definizione e la composizione delle seguenti Commissioni di lavoro, con i relativi coordinatori: Commissione Coordinatore Progetti inerenti al POF R. Michelini Continuità educativa M.C. Muratori Handicap F. Stacchini Valutazione V. Paganelli Preposti: Sicurezza coincidono con i responsabili di plesso Informatica e tecnologia A. Piersanti Visite guidate e viaggi d’istruzione S. Astolfi Componenti (oltre al coordinatore) P. Tarsi (Sec.); E. Gabellini, M. Gentilucci, R. Rinaldi (Primaria); F. De Vecchi, S. Innocenti (Infanzia) A. Coretto, O. Muratori, A. Sorci (Secondaria); A. Stargiotti, C. Cavalli, D. Santini (Primaria); F. De Vecchi, P. Contiero (Infanzia) Non sono previsti incontri per l’a.s. 2011/2012 L. Casadei, A. Coretto, D. Fabi, O. Muratori, F. Macori, R. Zangheri (Secondaria); P. Brighi, D. Comanducci, A. Muccini (Primaria) Secondaria: Coriano (M. Cavallucci), Ospedaletto (M.Burzacca), Montescudo (O. Muratori); Primaria: Croce (M. Gentilucci - responsabile), D. Comanducci (preposto); Montescudo (E. Gabellini responsabile), (R. Bianchini - preposto); Infanzia: Taverna (S. Innocenti - responsabile), C. Raconi (preposto); Trarivi (F. Fanini - responsabile e preposto) D. Gnoli, R. Michelini, V. Paganelli (Secondaria); D. Santini (Primaria); C. Raconi (Infanzia). Secondaria: Coriano (S. Astolfi, M. Cavallucci, M.C. Muratori); Ospedaletto (F. Stacchini, P. Del Bianco, A.Gallucci); Montescudo (O. Muratori) Primaria: Croce (L. Bollettini, M. Urbinati); Montescudo: R. Rinaldi Referenti per l’azione educativa e formativa. Nella seduta dell’8 settembre 2011, il Collegio docenti ha inoltre individuato ed approvato la definizione dei seguenti Referenti per l’azione educativa e formativa: Aree/Settori Laboratori di Informatica Formazione docenti Educazione alla salute Progetti/Attività INVALSI Progetto L. I. M. D. S. A. Attività Motoria Referenti Scuola Infanzia: F. De Vecchi (Trarivi), S. Innocenti (Taverna) Scuola Primaria: G. Greco (Croce), D. Santini (Montescudo) Scuola Secondaria: D. Gnoli (Coriano), V. Paganelli (Ospedaletto), O. Muratori (Montescudo) Scuola Infanzia: F. Fanini Scuola Primaria: D. Comanducci Scuola Secondaria: A. Coretto Scuola Secondaria: A. Sorci Scuola Secondaria: V. Paganelli Scuola Primaria: E. Gabellini (Montescudo), M. Gentilucci (Croce) Scuola Secondaria: R. Michelini Scuola Secondaria: F. Stacchini Scuola Infanzia: F. Fanini Scuola Primaria: P. Brighi; Scuola Secondaria: S. Astolfi 9 3.4. Risorse strumentali. Per potenziare e migliorare continuamente il servizio, nel corso degli ultimi anni l’Istituto ha operato un notevole sforzo sul piano gestionale e strutturale. Ad oggi, tutti i plessi sono provvisti di aule-laboratorio dotate di adeguate strumentazioni didattiche ed informatiche (con collegamenti Internet) per poter svolgere efficacemente tutte le attività curricolari ed extracurricolari. Sono presenti altresì 7 L.I.M. (Lavagne Interattive Multimediali): 5 nelle classi della Sc. Secondaria di 1° grado e 2 nelle classi della Scuola primaria. In sintesi, nell’Istituto sono presenti: laboratori di informatica, tecnologia e linguistici, L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale) laboratori di scienze, laboratori di arte e immagine, laboratori di musica, lavagne interattive multimediali, laboratorio di lettura, biblioteche alunni e biblioteche docenti, palestre. I sussidi didattici e le strumentazioni tecniche sono continuamente aggiornate per poter rispondere efficacemente alle esigenze formative degli alunni e dei docenti. 3.5. La Rete dei rapporti territoriali ed extraterritoriali. I rapporti fra l’Istituto Comprensivo e gli enti territoriali ed extraterritoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che l’Amm.ne comunale mette a disposizione delle scuole (collaboratori scolastici, personale per assistenza ai soggetti con disabilità…); sviluppare iniziative efficaci con l’AUSL e le altre associazioni per attuare percorsi di Educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, salute/alimentare; potenziare i rapporti di collaborazione con gli enti certificatori e gli altri enti; aderire alle iniziative formative qualitativamente rilevanti offerte dal territorio... Amministr.ne comunale British School e University of Cambridge Università di Urbino e Bologna Altre istituzioni scolastiche U. S. P. Rimini Istituto Comprensivo Coriano Comunità di S. Patrignano e Montetauro AUSL di Rimini Associazioni culturali, sportive e ricreative Biblioteca Civica “Gambalunga” Rimini Il sistema a rete dell’Istituto Comprensivo Statale di Coriano 10 4. La Sicurezza a scuola. 4.1. Educazione alla sicurezza. L’I.C. di Coriano, nel rispetto del Decreto Legislativo n. 81 del 2008, educa alunni, insegnanti e lavoratori alla Sicurezza, in ogni suo aspetto. L’educazione alla Sicurezza si pone come una vera e propria azione educativa finalizzata a: uso pratico ed immediato di una Scuola sicura, formazione del cittadino in grado di reagire in modo corretto al pericolo, promozione di uno spirito altruistico e solidale. Ogni plesso, ogni unità adeguatamente esperto. lavorativa ha un suo responsabile, formato ed 4.2. Le azioni per la sicurezza. Ogni anno – nell’ambito delle azioni per la sicurezza – si procede ad una serie di interventi riguardanti: la valutazione dei rischi, l’eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite, la riduzione dei rischi alla fonte, la programmazione della prevenzione, il controllo sanitario, l’attuazione delle misure igieniche, l’organizzazione delle misure di: emergenza, primo soccorso, antincendio, evacuazione per pericolo grave ed immediato l’informazione e la formazione. 5. Le Finalità Educative. 5.1. Un Obiettivo Formativo unico e trasversale. Come Istituto comprensivo di tre ordini scolastici (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado), la nostra scuola individua e persegue finalità educative, metodi di lavoro, scelte organizzative e proposte didattiche che intendono condurre gli alunni attraverso un percorso pluriennale di crescita personale, civile e sociale. E’ per questo che i tre ordini di scuole, attraverso la propria azione pedagogica, metodologica e didattica, si ispirano ad un unico Obiettivo Formativo: “Orientare ed integrare in continuum vitae, per vivere attivamente e consapevolmente nella società” 11 Esso rappresenta il punto di incontro e di equilibrio di bisogni fortemente avvertiti dall’intera comunità scolastica: l’esplorazione dei saperi, l’acquisizione delle conoscenze, lo sviluppo delle abilità, il bisogno di orientamento, la formazione dell’identità, la crescita sociale e civile, l’esigenza del confronto con l’altro da sé… “Il percorso educativo e formativo è un continuum progettuale che accompagna i bambini e le bambine dal loro ingresso nella scuola dell’infanzia alla conclusione del primo ciclo di istruzione …”. (MIUR-Atto di indirizzo, 8/9/09) 5.2. Le opzioni educative e formative. L’istituto risponde a tali necessità offrendo opzioni educative chiare e tangibili: garantisce a tutti gli alunni una formazione improntata allo sviluppo delle capacità di cooperare, di essere solidali, di inserirsi nella società con spirito critico e consapevole di fronte alle complessità e ai mutamenti, rispettando il valore della democrazia e della dignità dell’uomo indipendentemente dalla religione, dall’etnia, dallo stato sociale e dal sesso; assicura a tutti gli alunni un percorso di costruzione delle conoscenze che utilizza gli strumenti diretti dell’esperienza e quelli mediati dei sistemi simbolico - culturali al fine di sviluppare le capacità di fare, capire, prendere decisioni, progettare, valutare ed autovalutarsi; è veicolo per lo sviluppo dell’identità personale: rispetta i bisogni dei bambini e dei ragazzi offrendo un contesto formativo basato sulla serenità e lo star bene, rispettando le peculiarità individuali e le diverse fasi evolutive dello sviluppo cognitivo e comportamentale di ogni alunno, il suo bisogno di sapere, di comprendere e d’imparare ad apprendere, offrendo gli strumenti cognitivi e relazionali atti a sviluppare l’autonomia personale; interagisce con la famiglia nel riconoscimento dei bisogni degli alunni e, nel rispetto della diversità dei ruoli, si raccorda sugli intenti educativi in un rapporto di fiducia e di reciproca collaborazione, nel comune obiettivo di favorire lo sviluppo armonico della personalità dei ragazzi; è centro di cultura rispetto al territorio: interagisce e si raccorda con le altre istituzioni e gli organismi culturali con l’obiettivo di promuovere al suo interno iniziative di rilevanza formativa; promuove contatti con altre scuole, stabilisce collegamenti con l’Azienda USL e con l’Ente municipale per interventi di educazione sanitaria, alimentare e di educazione alla sicurezza in città; è ambiente nel quale gli alunni imparano ad orientarsi, acquisendo progressivamente autonomia nelle scelte anche attraverso momenti di partecipazione democratica in cui è stimolato il loro senso di responsabilità; promuove la pratica di comportamenti ecologici nelle relazioni interpersonali, nella cura di sé e dell’ambiente, attivando progetti inerenti la salute e l’alimentazione, l’educazione ai consumi e il rispetto dell’ambiente. 5.3. La definizione dei curricoli. La definizione dei curricoli nei tre ordini scolastici viene tracciata privilegiando la valorizzazione della progettualità, potenziando conoscenze e competenze significative e stabili nel tempo, valorizzando le diversità e promuovendo le potenzialità di ciascuno, attraverso un'articolazione flessibile del gruppo classe e delle attività. I curricoli si fondano sulla continuità dei percorsi educativo/didattici, sulla gradualità (rispetto delle fasi di sviluppo degli allievi), sulla ricorsività (revisione dei concetti e abilità mediante approfondimenti), sulla trasversalità (educazione linguistica e abilità meta-cognitive come elementi propri di ogni disciplina). 12 6. I percorsi formativi nei tre gradi scolastici. Definire i percorsi formativi è un’operazione complessa, che acquista il suo significato più realistico e concreto se focalizza la sua attenzione sulla persona. Ciò impone di pensare e condividere momenti costruttivi che richiedono l'individuazione di specifiche attività di insegnamento/apprendimento da organizzare e svolgere con modalità diverse, a seconda dei bisogni educativi e delle peculiarità individuali. E’ in quest’ottica che i percorsi educativi e didattici dei tre gradi scolastici acquistano coerenza, seguendo una logica pedagogica basata sul lavoro collegiale e sostenuta dal dialogo, dall’impegno e dalla competenza di tutti gli operatori scolastici. L’Obiettivo Formativo di istituto – “Orientare ed integrare in continuum vitae” – diventa allora la traccia di un percorso unitario comune per gli alunni… “per vivere attivamente e consapevolmente nella società”. 6.1. Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia si propone di condurre ed accompagnare i bambini e le bambine lungo “sentieri” che abbracciano saperi, emozioni, esperienze, curiosità, timori e “coraggi”; alla scoperta di nuovi mondi, nuovi significati, nuove possibilità, nuovi incontri, per ampliare la mente ed allargare il proprio universo. La scuola individua l’Orizzonte conoscitivo da raggiungere tramite sistemi Simbolico-Culturali che permettono di costruire rappresentazioni e descrizioni in grado di restituire aspetti significativi della realtà come “forme di organizzazione della conoscenza adulta: Linguaggi, Scienze, Arti”. L’attività progettuale che si sviluppa attraverso “I campi di esperienza”, ambiti del fare e del pensare del bambino, è supportata dalla “narrazione”. IL SE’ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, Autonomia, Salute La Scuola dell’Infanzia si pone la FINALITA’ di promuovere lo sviluppo di: IDENTITA’ _ AUTONOMIA _ COMPETENZA _ CITTADINANZA attraverso I Campi di Esperienza LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura 13 La Scuola dell’Infanzia considera il bambino come soggetto attivo, in grado di apprendere “attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti con i coetanei e gli adulti, con la natura, gli oggetti e l’arte… attraverso la rielaborazione personale e collettiva”… La Musica La Poesia L’Arte pittorica Percorsi di apprendimento per la Conoscenza L’esplorazione di suoni e significati in lingua inglese La Biblioteca Scolastica e la lettura L’educazione stradale La convivenza civile L’educazione motoria La convivenza civile 14 6.2. Scuola Primaria “La scuola primaria rappresenta un tassello fondamentale del sistema educativo, in quanto, attraverso di essa, gli allievi passano gradualmente da un’impostazione pre-disciplinare all’acquisizione delle conoscenze declinate nelle diverse discipline di studio, comunque unitariamente rappresentate. Sviluppare le competenze degli alunni non significa però che aree e discipline assolvano solo a una funzione strumentale ma, […] cominciano anche a dischiudere per gli alunni le grandi dimensioni del sapere e le straordinarie avventure della conoscenza. La scuola primaria costituisce allora un segmento formativo di fondamentale importanza, lungo il quale si forma e via via si consolida una vera e propria alfabetizzazione culturale”. (MIUR - Atto di indirizzo, 8 settembre 2009) Così come affermato dalle Indicazioni per il Curricolo del primo ciclo d’istruzione, lo sviluppo delle competenze ruota attorno alla persona: “… lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi …”. L’alunno diventa così il protagonista della costruzione del proprio sapere. L’ambiente di apprendimento/insegnamento della Scuola Primaria si propone di favorire, sviluppare, promuovere ed incoraggiare: L’apprendimento collaborativo La valorizzazione dell’esperienza e della conoscenza L’esplorazione e la scoperta La consapevolezza del proprio “crescere” Gli interventi adeguati nei riguardi delle diversità 15 6.3. Scuola Secondaria di 1° grado La Scuola Secondaria di 1° grado rappresenta, all’interno del primo ciclo di istruzione, la fase nella quale gli alunni cominciano a costruire il loro punto di vista sulla realtà in maniera più autonoma e personale: è qui che le discipline assumono il loro pieno valore di agenti di mediazione favorendo i processi di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. I linguaggi delle diverse discipline, raccordati ed interconnessi, diventano così “chiavi interpretative” che consentono di affrontare le problematiche dell’attualità attraverso un approccio di tipo complesso ed integrato. Le conoscenze ed abilità sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono, a loro volta, alla promozione di competenze più ampie e trasversali che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per l’esercizio del diritto di cittadinanza, nella misura in cui sono orientate ai valori della formazione permanente, della convivenza civile e del bene comune. La Scuola Secondaria di 1° grado si caratterizza dunque come la scuola …: … della relazione educativa … della realizzazione personale … della legalità, della Cittadinanza e della Costituzione … della progettualità e della scoperta … della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi … della valorizzazione delle esperienze ... orientativa 16 6.4. Le tematiche in trasversale I molteplici aspetti culturali e interdisciplinari dell’azione formativa del nostro Istituto si sviluppano attraverso i seguenti percorsi educativi: Il senso della Cittadinanza e lo studio della Costituzione Per sentirsi Cittadini attivi che esercitano i diritti e rispettano i doveri della società di cui fanno parte ad ogni livello: da quello familiare a quello scolastico, da quello nazionale a quello mondiale... Lo studio della Costituzione permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. Il tema dell’accoglienza La scuola è il luogo dove ognuno deve vivere bene, sentirsi accolto, imparare ad esprimersi e confrontarsi, cooperare ed affrontare nuove esperienze umane. L’educazione ambientale Per sensibilizzare gli alunni sui comportamenti più corretti nei vari ambienti in cui la persona si muove. Rendere consapevoli delle problematiche legate al riutilizzo, alla raccolta differenziata ed all’uso di materiali tecnologici. L’educazione alla salute ed all’affettività Sentiero tematico verso il ben-essere e la libertà, al fine di educare gli alunni a raggiungere una migliore conoscenza di sé, del proprio corpo, a star bene con sé e con gli altri. . 17 L’educazione alimentare Favorire la conoscenza degli alimenti per creare un rapporto positivo con il cibo e garantire una migliore qualità della vita. Uno sguardo attento e professionalmente competente verso chi è diversamente abile… Per costruire, insieme al soggetto con difficoltà, un percorso condivisibile di sviluppo, di relazione con i compagni, di gratificazione personale e scolastica “Dalla bicicletta al motorino … un viaggio per educare alle regole stradali” L’educazione stradale non è solo conoscenza tecnica e addestramento, ma attività educativa rivolta al raggiungimento di livelli di formazione e di crescita personale. L’Orientamento Per riflettere sulle problematiche relative alla crescita, alle scelte future, alla realizzazione personale e di vita. 18 Le Nuove tecnologie Per sentirsi cittadini del mondo e costruire un futuro migliore con l’utilizzo delle più moderne tecnologie. Attività di avviamento alla pratica sportiva Ri-Pensare per Ri-Progettare lo sport in collaborazione con la Provincia di Rimini e l’Assessorato Scuola e Sport del Comune di Monte Colombo e Montescudo Recupero, consolidamento, potenziamento Approfondimento didattico curricolare e formativo generale rivolto agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado Certificazione UCLES (University of Cambridge Local Examinations Syndicate) L’istituto offre la possibilità di partecipare agli esami KET della University of Cambridge (ente riconosciuto dal British Council e dal MIUR) per il conseguimento della certificazione delle competenze linguisticocomunicative (scritte ed orali) in lingua inglese. 19 7. La valorizzazione delle differenze. 7.1. Una scuola che integra... Ogni alunno, in quanto individuo, è portatore di una propria identità e cultura, oltre che di esperienze emotive, socio-affettive e cognitive assolutamente originali... All’interno del contesto scolastico, egli entra in relazione con altri, coetanei e adulti, sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita e mettendo a confronto le proprie potenzialità (abilità) e incapacità (disabilità) con quelle altrui. Sulla base di tali premesse, il nostro istituto si fa da sempre promotore di possibili interventi che possano favorire la scoperta di culture diverse e stimolare incontri positivi tra gli individui, in un clima di reciproca comprensione e considerazione: è nella valorizzazione delle differenze, infatti – come consapevolezza e rispetto dei diritti e della dignità di tutti – che cresce e si realizza l’educazione alla cittadinanza, primo passo per una vera e completa integrazione sociale. Sul piano delle scelte formative, l'individualizzazione dell’insegnamento è una modalità di intervento che garantisce lo sviluppo delle potenzialità per tutti gli alunni, non solo quelli in difficoltà; all’interno di questa finalità condivisa, tuttavia, la scuola è chiamata a rispondere in modo ancora più puntuale ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari. L’integrazione degli alunni con bisogni specifici è un processo articolato che richiede l’intervento di più attori: è solo attraverso la piena collaborazione tra le iniziative del sistema scolastico, l’appoggio delle famiglie ed il pieno supporto delle strutture sociali e sanitarie del territorio che può concretizzarsi un efficace progetto di vita centrato sulla persona. La flessibilità e l'individualizzazione dei percorsi formativi, rese possibili dalle scelte educative e strategiche operate dal nostro istituto, vengono a rispondere alle esigenze concrete di questi ragazzi con bisogni specifici (alunni diversamente abili, alunni stranieri, alunni in situazione di disagio…), facilitando la loro piena integrazione ed il successo formativo, contribuendo - nel contempo - a prevenire la dispersione scolastica. L’azione educativa persegue obiettivi tangibili, finalizzati a: potenziare l’autostima, sollecitare la motivazione, la partecipazione e l’impegno, migliorare l'autonomia personale, sviluppare le attitudini socio-relazionali, favorire un approccio operativo alle discipline, utilizzare una metodologia interattiva, strutturare le capacità organizzative mediante il lavoro in gruppo, stimolare la condivisione delle esperienze… 20 7.2. L'integrazione degli alunni diversamente abili. Il nostro istituto è attualmente frequentato da 21 alunni diversamente abili, iscritti ai vari ordini di scuola. La loro integrazione avviene mediante un percorso individualizzato che vede l’alunno disabile al centro della relazione continua con gli altri e si prefigge il suo pieno inserimento all’interno del gruppo-classe, della scuola e della società. Sulla scorta di questo principio basilare, l’istituto si propone l'obiettivo di consentire a ciascun alunno diversamente abile il pieno sviluppo delle proprie potenzialità, garantendogli ogni possibile opportunità formativa che tenga conto non solo delle sue caratteristiche fisiche, psichiche, socio-affettive o delle difficoltà di apprendimento connesse alle condizioni di disabilità, ma anche delle possibilità di recupero legate alle capacità effettivamente possedute che devono, in ogni istante, essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate. In questo senso, nell’assegnare i docenti alle classi, formulare gli orari e stilare i criteri di utilizzo delle risorse disponibili, l’istituto presta particolare attenzione ai contesti in cui sono inseriti gli alunni con disabilità. Per ciascun alunno la scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti sociosanitari del territorio, predispone un apposito Piano Educativo Personalizzato, alla luce del quale è possibile progettare percorsi educativo-didattici mirati, sviluppati attraverso metodologie appropriate e condotti con strategie idonee. Lo sviluppo di questo intervento educativo prevede l’articolazione di diverse fasi… 7.2.1. Procedura d’accoglienza. L’accoglienza si svolge attraverso una serie di operazioni che vede coinvolti i familiari, gli operatori socio-sanitari, gli insegnanti ed anche gli stessi alunni. 1. Procedura: vengono dapprima raccolte tutte le informazioni attraverso la documentazione depositata presso gli uffici della presidenza (diagnosi medica, modello, fascicolo personale dell’alunno); 2.. Primo colloquio con la famiglia: si ascolta la storia personale dell’alunno, le sue relazioni intra ed extrafamiliari, il suo vissuto e quello della famiglia rispetto all’esperienza scolastica, i bisogni particolari, le aspettative, le ansie, i timori… 3. Colloquio con gli insegnanti curricolari e di sostegno degli anni precedenti: seguendo la prassi consolidata del raccordo e della continuità in verticale ed in orizzontale, vi è un “passaggio di consegne” in merito ai livelli raggiunti dall’alunno nelle diverse aree (autonomia, abilità cognitive, percettivo-motorie…), alle dinamiche relazionali ed ai suoi bisogni specifici. 4. Individuazione del gruppo classe con l’attenzione ad affiancare all’alunno alcuni compagni già noti che svolgano funzioni tutoriali, specie nelle prime fasi di inserimento degli anni ponte. Individuazione del Consiglio di Classe (docenti curricolari e di sostegno) più idoneo in base ad esperienze pregresse, alla disponibilità e alla stabilità. 5. Colloquio con l’équipe socio-sanitaria. 7.2.2. Azioni messe in atto all’interno dell’istituto e sul territorio. Attivazione del gruppo GLH, composto dal Dirigente scolastico, dai docenti (di sostegno e curricolari deI tre ordini di scuola presenti nell’istituto), dai rappresentanti dei genitori e dai componenti dell’equipe psico-pedagogica per un monitoraggio del reale livello di integrazione nel territorio; 21 conoscenza e condivisione dell’Accordo di Programma Provinciale per l’Integrazione degli alunni in situazione di handicap nel sistema scolastico e formativo della Provincia di Rimini 2007/2012; coinvolgimento degli Enti Locali per l’adeguamento delle strutture e la fornitura dei sussidi; collaborazione con i servizi socio-sanitari e rapporti continuativi con gli specialisti (mediamente si prevedono almeno due momenti tra docenti e specialisti: un incontro di progettazione e uno di verifica del PEP); coinvolgimento delle agenzie educative operanti sul territorio; individuazione di un docente Referente per l'integrazione degli alunni diversamente abili (Prof.ssa Fiammetta Stacchini); diffusione di informazioni riguardanti tematiche specifiche, con particolare attenzione alla costruzione di proficui rapporti di comunicazione e collaborazione con le famiglie del nostro Istituto; costituzione di un gruppo di lavoro, formato dai docenti delle classi e da quelli di sostegno coinvolti nelle attività di integrazione, che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia degli interventi. Il gruppo opera al fine di mettere in comune esperienze (condivisione di buone prassi e di documentazione), problemi e proposte; cura con particolare attenzione un efficace raccordo nei passaggi da un ordine di scuola all’altro; predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dagli Enti Locali; individuazione della classe dove l’alunno sarà inserito; diffusione di nuove tecnologie e strumenti adeguati per la facilitazione degli apprendimenti (ogni plesso dell’istituto garantisce la presenza di un laboratorio specifico per le disabilità); costruzione di proficui rapporti di comunicazione e collaborazione con le famiglie per la definizione del PEP, anche attraverso un accordo sugli obiettivi da raggiungere seguendo strategie comuni; ricerca da parte dei consigli di classe, d’interclasse e del team degli insegnanti di sostegno, di modalità, di strategie e dell’uso di strumenti adeguati per realizzare una vera integrazione anche attraverso la flessibilità dei ruoli tra i docenti e l’approfondimento di tematiche specifiche; attività di progetto, di classi aperte (in orizzontale e verticale), di laboratorio. 7.2.3. Risorse umane: docenti di sostegno ed educatori. Docenti di sostegno. Nell’a. s. in corso, l’istituto si avvale di 11 insegnanti di sostegno. Questa figura si pone come referente nei rapporti con la famiglia, l'ente locale e l’équipe psicopedagogica; come mediatore della relazione tra l'alunno ed il gruppo classe (alunni e docenti) e come facilitatore del processo di apprendimento. All’interno del gruppo classe, il docente di sostegno partecipa attivamente alla programmazione educativa e didattica, condivide le attività di compresenza e codocenza con l'insegnante curricolare, in particolare nella gestione delle attività di gruppo, affianca l'alunno nella gestione di strumenti e materiali e ne facilita l'apprendimento, adottando strategie specifiche. All’esterno del gruppo classe, gestisce attività didattiche individualizzate mirate al recupero delle abilità di base. Assistenti Educativi. Anche quest’anno la scuola si avvale della collaborazione di assistenti-educativi. Essi svolgono una preziosa funzione non solo nell’ambito di assistenza educativa alla persona, ma anche nell’ambito didattico. 22 7.3. L’integrazione degli alunni stranieri “La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare a essere. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli famigliari, le differenze di genere”. da: Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’infanzia e il primo ciclo. d’istruzione (sett. 2007) Nel territorio che comprende i Comuni limitrofi di Montescudo e Monte Colombo, già da alcuni anni si stanno sempre più intensificando insediamenti di famiglie provenienti da paesi stranieri e, in particolare modo, da nazioni non appartenenti alla Comunità Europea. Il notevole flusso di cittadini immigrati impegna la nostra istituzione scolastica ad una costante rilettura del proprio impianto educativo e didattico, nell’incessante sforzo di rendere possibile un’accoglienza che sia veramente degna di chiamarsi tale (non già una mera accettazione di alunni provenienti da realtà diverse, ma un processo di piena integrazione che sappia valorizzare costumi, valori, identità ed atteggiamenti culturalmente “diversi”). Allo scopo di mettere in atto questi principi guida, il Collegio Docenti ha individuato un docente referente per l'integrazione degli alunni diversamente abili (insegnante Raffaella Rinaldi) che ha coordinato e monitorato tutte le iniziative volte a: promuovere la formazione di conoscenze ed atteggiamenti che inducono a stabilire rapporti dinamici tra le culture favorendo: la comunicazione e la relazione interpersonale nella prospettiva di stimolare una relazione interculturale, attraverso la scoperta dell’alterità come rapporto piuttosto che come barriera; l’instaurazione di uno spirito critico quale consapevolezza della relatività delle proprie identità particolari (religiose, nazionali, etniche, sociali, …), riconoscendo la loro specifica evoluzione spaziale e temporale; evidenziare l’importanza dell’Educazione Interculturale: come offerta formativa che fornisca agli alunni conoscenze e competenze disciplinari utili per comprendere la realtà sempre più complessa e globalizzata in cui viviamo; come strumento di selezione all’interno dei curricoli delle discipline, al fine di valorizzare la cultura di ogni paese, analizzandone criticamente stereotipi e pregiudizi, attraverso il decentramento del punto di vista; creare un clima di accoglienza verso gli alunni non italofoni e le loro famiglie: riducendo al minimo il disagio dell’inserimento nel nuovo contesto, sviluppando iniziative di formazione mirata per tutto il personale scolastico; facilitare l'apprendimento linguistico dell’italiano come L2, attraverso: risorse interne all’Istituto (attraverso la disponibilità orario dei docenti), processi di mediazione per alunni e famiglie (counselling e tutoring), eventuale collaborazione con responsabili dei corsi di italiano per adulti. 23 7.3.1. “Mille e una scuola”: progetto di integrazione per alunni stranieri. La quasi totalità degli alunni stranieri che frequentano le scuole Primarie “F. Rosaspina” di Montescudo e “Croce” di Monte Colombo, giunge completamente priva di conoscenze anche minime riguardo alla lingua italiana: spesso questi alunni non sono in grado di esprimersi e neppure comprendere le forme più semplici della comunicazione come, ad esempio, far capire i propri bisogni primari. L’obiettivo principale è dunque quello di favorire una prima alfabetizzazione che contempli almeno una padronanza minima ed una competenza accettabile sul piano della comunicazione essenziale. Così facendo, la scuola ribadisce la sua funzione di Istituzione garante del processo formativo e didattico di tutti i suoi fruitori: non soltanto di quelli “avvantaggiati” dalla nazionalità, ma anche di coloro che sono definiti “extra”… E’ questa la matrice educativa su cui poggia le basi il progetto di integrazione “in verticale” per alunni stranieri “Mille e una scuola”. Finalità. I ragazzi che provengono da paesi non italofoni sono sicuramente coloro che hanno bisogno di un progetto formativo mirato che li aiuti nel raggiungimento di tutti quegli obiettivi, primari ed irrinunciabili, che sono il fondamento della matrice educativo-didattica del nostro istituto. Sul piano operativo, il primo passo indispensabile consiste nell’identificazione del livello di conoscenza della lingua italiana di ogni alunno straniero; a questo proposito, il progetto prevede una discriminazione linguistica basata su tre livelli: livello 0 (alunno senza alcuna comprensione della lingua italiana); livello 1 (alunno con una minima, ma non adeguata comprensione); livello 2 (alunno con una comprensione essenziale). Al fine di creare un programma individualizzato che risulti come valido supporto di un più vasta ed articolata programmazione della classe, è importante rispondere alla impellente necessità di una prima alfabetizzazione: in questo senso, l’apprendimento di un vocabolario sempre più funzionale e competente deve rappresentare la base per il successivo passaggio alla costruzione della frase. Sul piano concettuale, l’integrazione di alunni provenienti da paesi stranieri risulta un arricchimento per tutti coloro che ruotano attorno alla scuola: la possibilità di confrontarsi con nuove culture rappresenta infatti uno stimolo per conoscere ed ampliare il proprio vissuto, ma anche per cercare all’interno dell’istituzione stessa le risposte, la possibilità di sperimentare, realizzare progetti e promuovere le scelte di fronte ad una – ormai più non del tutto nuova – situazione di emergenza. Organizzazione. Per gli alunni coinvolti nel progetto che necessitano di un vero e proprio programma personalizzato o di recupero, si è concepito l’allestimento di un laboratorio di lingua italiana in cui svolgere molteplici attività. L’organizzazione del laboratorio prevede, innanzitutto, uno spazio ove è possibile lavorare a piccoli gruppi e dove l’insegnante ha la possibilità di muoversi e seguire singolarmente gli alunni. Va aggiunto che questo spazio “dinamico” non è stato progettato ad uso esclusivo degli alunni coinvolti nel progetto “Mille e una Scuola”: al contrario, esso può rappresentare un ulteriore punto d’incontro e di riflessione per l’ideazione e la messa in atto di più ampie esperienze sul piano del confronto e dello scambio interculturale. (“Di immediata evidenza è il problema dell’integrazione linguistica. Nelle esperienze in atto è risultata assai proficua l’alternanza di periodi di presenza degli alunni stranieri nelle classi con momenti di applicazione e attività di laboratorio linguistico in gruppi di soli stranieri. …Per quanto possibile, le attività di sostegno linguistico saranno intensificate nella fase iniziale dell’anno scolastico”. C.M. n° 205 del 1990). 24 Valutazione e personalizzazione. La normativa ministeriale offre diverse indicazioni sull’inserimento degli alunni stranieri (organizzazione “flessibile” dell’orario, investimento del fondo d’istituto per progetti di integrazione, modalità del loro inserimento all’interno delle classi…). Ciò che ancora resta ancora “sullo sfondo”, destando qualche perplessità nei docenti, sono gli aspetti relativi alla valutazione degli studenti stranieri. Come per gli alunni in situazione di handicap, anche gli alunni non italofoni hanno bisogno di un programma che non può essere solamente “adattato” ma che deve essere necessariamente personalizzato in base alle necessità contingenti. L’esigenza più impellente è certamente la prima alfabetizzazione che, per coloro che accedono per la prima volta alla Scuola Secondaria di 1° Grado, assume inevitabilmente caratteristiche più rilevanti data la maggiore complessità dei programmi che implicano conoscenze già acquisite. Dunque se il programma è personalizzato e differisce notevolmente dalla programmazione della classe, in che modo dovrà essere impostata la valutazione? A questo proposito le Indicazioni Ministeriali sono prive di un reale orientamento e ciò impone un inevitabile adeguamento che consente un solo aspetto interpretativo ovvero quello della formulazione di un giudizio relativo ai progressi raggiunti e alle competenze acquisite dagli alunni, in base agli obiettivi previsti dalle singole programmazioni individualizzate. Protocollo di inserimento: dati biografici e culturali degli alunni stranieri. Un processo di integrazione che abbia una sua reale valenza all’interno di un più vasto contesto sociale, necessita del coinvolgimento di tutte le risorse del territorio, a partire dalle Amministrazioni Comunali: ciò a garanzia di un intervento che sia impostato con la funzionalità di una rete operativa che, attraverso l’interazione e la collaborazione, possa garantire un più proficuo processo di integrazione. Il primo elemento di questa rete operativa è lo scambio della raccolta dei dati biografici dell’alunno attraverso i quali ottenere una prima conoscenza della sua situazione (familiare, culturale, progetti di permanenza in Italia…). Oltre ai dati biografici è indispensabile l’individuazione di quelle informazioni che riguardano le competenze e abilità in possesso degli alunni, a ciò si aggiungeranno le notizie relative alla situazione linguistica e al livello di conoscenza della L2. Dopo aver provveduto all’assegnazione nelle classi, gli alunni non parlanti la lingua italiana saranno soggetti ad una prima valutazione sulla scorta di un protocollo operativo volto all’individuazione di quei dati biografico-linguistici necessari per la pianificazione di programmi di prima alfabetizzazione, di recupero o di consolidamento (competenze del Consiglio di classe, come organo collegiale e di ogni singolo docente, quale responsabile della singola disciplina/insegnamento). Programmazione individualizzata. Per gli alunni stranieri che frequentano la Scuola Primaria, la programmazione verterà necessariamente su percorsi individualizzati di prima alfabetizzazione, sia per le abilità orali (capacità di comprendere e comunicare i propri bisogni primari), sia per le abilità scritte (comprensione e produzione di parole, frasi e brevi testi). Fondamentale importanza acquisterà la riflessione linguistica (riconoscimento e produzione di sillabe semplici/complesse, nessi consonantici, forme dei verbi essere e avere…) e la capacità di collocare gli eventi nella sequenza spazio/tempo. Per gli alunni stranieri della Scuola Secondaria di 1° grado, la programmazione acquisterà una maggiore sistematicità, procedendo su percorsi strutturati in base ai dati acquisiti dalle prove di ingresso (sviluppo delle abilità linguistiche, scelta appropriata dei contenuti, riflessione linguistica ed arricchimento lessicale, metodologia individualizzata, verifica costante dei progressi raggiunti…). 25 8. La valutazione. 8.1. I caratteri della valutazione. Il nostro Istituto ha elaborato e condiviso una serie di criteri guida per un approccio sistematico all’intero processo valutativo. La valutazione ha un carattere promozionale, formativo, orientativo e concorre ad adeguare il percorso didattico alle esperienze degli alunni. Essa è intesa e vissuta come: globalità: non registra soltanto i progressi compiuti dall’alunno nell’area cognitiva, ma ne documenta e ne incoraggia anche il processo di crescita e maturazione della personalità; processualità: parte da un’analisi accurata della situazione iniziale ed indica l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati, da raggiungersi attraverso percorsi che tengano conto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell’apprendere; valorizzazione: dà risalto ai risultati ottenuti (anche su percorsi minimi), valorizza le risorse dell’alunno, gli indica le modalità più efficaci per sviluppare le proprie potenzialità, lo aiuta a costruire un concetto positivo e realistico di sé; orientamento: rileva e promuove le attitudini e gli interessi dell’alunno quali elementi indicatori per l’impostazione di un progetto di sé che costituisca la base per le future scelte scolastiche e professionali; condivisione: non registra solo i progressi compiuti dall’alunno, ma coinvolge anche i docenti e la famiglia; segnala l’efficacia dei percorsi di insegnamento/apprendimento, la scelta dei contenuti, la metodologia, le strategie di miglioramento sollecitando la collaborazione della famiglia per l’utilizzo di criteri educativi condivisi. strategia: attraverso la definizione dei percorsi formativi e l’attività didattica nel suo complesso, mira a far acquisire le competenze previste dalle indicazioni ministeriali unitamente agli atteggiamenti e valori funzionali atti all’inserimento e alla partecipazione attiva di ogni alunno nella comunità sociale. Il processo di valutazione all’interno dell’istituto comprende: la valutazione interna che compete ai docenti e viene attuata con modalità distinta a seconda dei gradi scolastici; la valutazione esterna che viene attuata dall’INVALSI attraverso la somministrazione di prove oggettive relative agli apprendimenti di Italiano e Matematica nelle classi seconde e quarte della scuola primaria e nelle classi prime e terze della scuola secondaria di primo grado; 26 La certificazione delle competenze disciplinari acquisite che viene rilasciata dai docenti, a conclusione del primo ciclo di istruzione; La certificazione delle competenze per la lingua inglese che offre ai ragazzi l’opportunità di veder valutate le proprie competenze scritte ed orali (KET examination of the University of Cambridge). 8.2. Come valutiamo: criteri e strumenti. 8.2.1. Nella Scuola dell’Infanzia La valutazione assume i tratti di un percorso dinamico e orientativo e pone l’attenzione non tanto sui risultati quanto sui processi attivati. Si caratterizza dunque per il suo valore formativo in quanto permette di osservare, analizzare, comprendere ed interpretare i comportamenti dei bambini attraverso una serie di strumenti quali l’osservazione sistematica, la registrazione, la narrazione delle esperienze… Nella prassi quotidiana, si dà rilievo alla socializzazione ed all’autonomia, allo sviluppo dei diversi linguaggi, alla collocazione nello spazio in relazione a sé e al gruppo, alla capacità di osservare e descrivere e applicare strategie risolutive alle problematiche incontrate. 8.2.2. Nella Scuola Primaria La valutazione è intesa come monitoraggio in itinere delle esperienze, sia per quanto riguarda i traguardi di sviluppo di ciascun bambino, sia per adottare, affinare e modificare modalità operative programmate dal team docenti. Le indicazioni riportate nella Scheda di Valutazione, sono il risultato, o meglio la sintesi, di quattro momenti valutativi: • La valutazione dei lavori svolti in classe (quaderno dell’alunno); • La valutazione oggettiva delle prove di verifica effettuate in itinere e al termine delle unità di lavoro; 27 • La valutazione del raggiungimento di obiettivi interdisciplinari quali: interesse e motivazione, partecipazione ed impegno, autonomia personale, autostima, socializzazione, rispetto delle regole; • L’osservazione sistematica raccolta in modo organico nei vari momenti della vita scolastica. Le verifiche, alle quali sono sottoposti gli alunni, vengono somministrate: • con cadenza quadrimestrale, concordate dai docenti della classe; • in itinere, effettuate al termine dello sviluppo di ogni unità di lavoro con prove adeguatamente predisposte all’interno delle singole discipline. Valutazione e voto delle discipline Nella scuola Primaria il lavoro didattico quotidiano è valutato con un giudizio formativo espresso con frasi o con parole, a discrezione dell’insegnante e nel rispetto dei tempi e dei modi di ciascun alunno. Le prove individuali di verifica, sia in itinere che alla fine del quadrimestre, sono valutate con un voto numerico che varia da 10 a 5. In caso di gravi insufficienze i docenti della classe mettono in atto strategie diverse al fine di recuperare le carenze emerse; in tal caso la valutazione non è espressa mai con un voto inferiore a 5. In particolare il voto numerico: • 10 corrisponde a obiettivi pienamente raggiunti, interiorizzati e trasferibili; • 9 corrisponde a obiettivi pienamente raggiunti; • 8 corrisponde a obiettivi raggiunti; • 7 corrisponde a obiettivi complessivamente raggiunti, ma con qualche incertezza; • 6 corrisponde a obiettivi essenzialmente raggiunti; • 5 corrisponde a obiettivi non raggiunti. I voti • alle • alle • alla numerici, collegati alle materie di studio, sono assegnati: interrogazioni scritte o orali; verifiche; verifica delle competenze acquisite. 28 8.2.3. Nella Scuola Secondaria Di 1° Grado La valutazione è di tre tipi: diagnostica: tiene conto delle prove d'ingresso ed ha lo scopo di considerare i livelli di partenza per programmare gli interventi didattici; sommativa: accerta leabilità e le conoscenze acquisite dagli alunni attraverso osservazione sistematica e prove di vario tipo (questionari, interrogazioni, testi scritti, prove grafiche e pratiche); formativa:occupa l'intero anno scolastico, si esplica nella valutazione quadrimestrale e finale e tiene conto dei seguenti fattori - livelli dipartenza, grado di partecipazionedi frequenza e di impegno, livello di conoscenza e abilità maturate e capacità di tradurle in competenze, grado di maturazione affettivo-relazionale, comportamento. La valutazione del livello delle conoscenze e delle abilità raggiunte dagli alunni in relazione agli obiettivi trasversali tiene conto dei seguenti criteri: correttezza e completezza adeguatezza del linguaggio usato capacità di rielaborazione personale progressi rispetto alla situazione di partenza, delle capacità individuali e dell'impegno. Nelle prove disciplinari, per accertare specifiche abilità e livelli di competenza vengono predisposti questionari, test, schede con vari gradi di difficoltà; si proporranno colloqui, discussioni, relazioni, elaborati. Per poter procedere ad una misurazione delle prove, si individueranno con precisione gli obiettivi che si intendono rilevare e si misurerà la prestazione dell'alunno in relazione ad essi. Le prove prevederanno vari livelli di difficoltà, in modo da poter essere proposte a tutta la classe; per gli alunni in difficoltà, la valutazione sarà eventualmente riferita agli obiettivi essenziali. Le prove per gli alunni diversamente abili saranno riferite al loro PEI. La valutazione dei risultati delle prove individuali consentirà di intervenire adeguatamente attraverso azioni di recupero e rinforzo, consolidamento, potenziamento. I risultati saranno, di volta in volta, chiariti agli alunni e comunicati alle famiglie in modo tale di avere un quadro aggiornato del percorso compiuto e delle personali esigenze. Per gli alunni che non avranno conseguito gli obiettivi programmati, si predisporranno attività di recupero da effettuare in classe o a casa, mediante schede ed esercizi differenziati o con modalità indicate dal Consiglio di Classe. 29 La valutazione disciplinare e del comportamento viene espressa con un voto numerico da 0 a 10 con riferimento alle seguenti griglie: Criteri di valutazione correlati al voto disciplinare 30 31 9. Scuola e Famiglia. La partecipazione dei genitori alla vita scolastica è un elemento essenziale ai fini della realizzazione del progetto educativo dell’istituto. La nostra scuola intende agevolare tutti gli strumenti idonei affinché vi sia collaborazione e coerenza tra la proprie proposte formative e quelle delle famiglie. Oltre alle modalità consolidate (rappresentanza nel consiglio di istituto, nei consigli di classe, colloqui individuali), i tre ordini di scuola propongono altre forme di partecipazione: 9.1. SCUOLA DELL’INFANZIA Plesso Pinocchio - Taverna e Plesso Bamby - Trarivi: Progetto Accoglienza per alunni in ingresso: “Accogliere ed accogliersi”… per costruire un rapporto di fiducia verso la scuola del proprio bambino/a. Festa di fine anno. Scuole e famiglie in festa con lo sport 9.2. SCUOLA PRIMARIA Progetto Adozione a distanza “Una goccia nel mare della solidarietà”. Coinvolge alunni, insegnanti e genitori di Croce. Progetto Accoglienza Alunni in ingresso Festa di fine anno: “Evviva lo sport”. Scuole e famiglie in festa con lo sport. 9.3. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Orientamento Formativo/Informativo: per un’informazione ampia e dettagliata in vista della scelta del futuro percorso formativo alla scuola superiore. Partecipano, oltre agli alunni, i genitori, i coordinatori delle classi terze, ex alunni frequentanti le superiori. Sportello di Ascolto: servizio di consulenza rivolto agli alunni delle classi seconde e terze ed ai loro genitori. Il servizio si occupa di sostenere gli allievi di fronte ad eventuali difficoltà riscontrate del percorso scolastico e di consigliare i genitori nella scelta della Scuola Secondaria di 2° grado. 32 9.4. Il Patto Educativo di Corresponsabilità. Il Patto Educativo di Corresponsabilità, espressione della scuola dell’autonomia ed elaborato in coerenza con gli obiettivi che caratterizzano il Piano dell’Offerta Formativa, è la dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato dell’Istituto Comprensivo di Coriano nei confronti degli alunni e delle loro famiglie. Tale patto coinvolge il Dirigente scolastico, i docenti, gli alunni, i genitori, gli organi dell’istituto, gli enti esterni preposti al servizio scolastico e comporta, da parte dei contraenti, un’assunzione di corresponsabilità. In base al Patto Educativo, tutte le componenti dell’istituzione scolastica si impegnano a collaborare per il potenziamento della crescita individuale e sociale degli alunni, valorizzandone la motivazione allo studio e contribuendo alla formazione di atteggiamenti critici e responsabili. Nello specifico, il presente documento comporta una serie di impegni precisi: PER GLI ALUNNI: Gli alunni sono tenuti ad osservare i seguenti doveri, sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, riportati nel Regolamento d’Istituto: conoscere e rispettare il Regolamento d'Istituto, con particolare riferimento alle norme di comportamento e di convivenza civile, pertanto gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente, dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi; gli studenti sono tenuti ad assolvere alle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento d'Istituto e sono, quindi, tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici messi loro a disposizione dalla scuola e per i quali le famiglie rispondono personalmente; conoscere gli obiettivi educativi e didattici ed i percorsi per raggiungerli; conoscere gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione. Agli alunni vanno riconosciuti i seguenti diritti: gli studenti hanno diritto ad un servizio educativo-didattico di qualità, attraverso: iniziative concrete per situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; la salubrità e la sicurezza degli ambienti che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche a quelli diversamente abili; la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica; servizi di sostegno e di promozione alla salute e all’assistenza psicologica. PER GLI INSEGNANTI I Dirigente e i Docenti si impegneranno a: elaborare una programmazione educativa coerente con il progetto formativo, la specificità delle discipline, gli orientamenti e le scelte individuali; promuovere un clima di fiducia e di collaborazione, tenendo conto delle esigenze generali e degli stili cognitivi degli alunni; dichiarare le strategie d’intervento didattico, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione; rispettare la vita culturale e religiosa degli stranieri, promuovendo iniziative volte alla loro integrazione attraverso attività interculturali; vigilare sui minori loro affidati. PER I GENITORI conoscere l’Offerta Formativa proposta dalla scuola; partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola, comunicando e collaborando con i docenti nel rispetto della professionalità e dei reciproci ruoli; aiutare il figlio ad organizzare la propria giornata verificando che gli impegni scolastici siano svolti; prestare attenzione alla vita scolastica del proprio figlio, controllando giornalmente il diario scolastico controfirmandone le note, gli avvisi e le diverse comunicazioni inviate dalla scuola. __________________________ Firma del genitore Il Dirigente Scolastico Maurizio Di Caprio 33 10. Scuola in atto: la Progettualità… … come humus vitale che alimenta l’azione pedagogica, metodologica e di ricerca nei diversi gradi scolastici dell’Istituto… 10.1. … nella SCUOLA DELL’INFANZIA Scuola dell’Infanzia “PINOCCHIO” - Taverna di Monte Colombo PROGETTO DI PLESSO 2011/2012 Premessa e finalità Visto l’elevato numero di alunni in ogni sezione e la presenza di molti bambini di 3 anni e di bambini anticipatari, quest’anno noi insegnanti, abbiamo pensato di dedicare particolare attenzione al periodo “dell’accoglienza”. L’entrata nella scuola dell’Infanzia costituisce una tappa fondamentale nel processo di crescita del bambino. Una buona accoglienza rappresenta una condizione essenziale per una positiva esperienza scolastica, e un momento privilegiato di incontro tra scuola e famiglie, favorendo una preziosa opportunità di conoscenza e di collaborazione. L’accoglienza è connotata dalla capacità di ricevere e offrire possibilità di incontro, di ascolto e di benessere. Chi accoglie si muove verso le persone con intenzionalità e, nel caso della scuola, con un’accurata progettazione centrata sui bambini che iniziano o proseguono il percorso scolastico. L’intenzione è quella di strutturare attività che aiutino i bambini a comprendere le nuove situazioni in cui verranno a trovarsi, a conoscere le persone e a riconoscere le regole del contesto scolastico; si farà il possibile affinché i bambini possano vivere la scuola come un momento sereno e piacevole. La finalità, quindi, è quella di facilitare nel bambino un progressivo adattamento alla realtà scolastica attraverso l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante, luogo di espressione di sé e di socializzazione. In questo percorso useremo anche una storia di sfondo e un “personaggio mediatore”, per permettere ai bambini di collegare con maggior interesse le varie attività. Quest’anno, perciò, il nostro progetto di plesso sarà diviso in due parti: la prima riguarderà appunto “ l’accoglienza” e si svolgerà nel periodo che va da settembre a dicembre; la seconda invece, svilupperà un altro aspetto della sostenibilità, percorso intrapreso già da alcuni anni e riguarderà “la Terra”, questa parte si svolgerà nel periodo che va da gennaio a giugno. PRIMA PARTE DEL PROGETTO: L’accoglienza Periodo: settembre – dicembre 2011 “ AGGIUNGI UN POSTO A SCUOLA… … CHE C’E’ UN AMICO IN PIU’ ” : PROGETTOILDI EDUCAZIONE ALLACHE SOSTENIBILITA’ – a.s. 2010/2011 RAGNETTO ARTURO SA TUTTO E DI PIU’! Il ragnetto Arturo, è un ragnetto molto saggio e ben educato, infatti frequenta la scuola di “Prato Fiorito”, che però è aperta solo in estate. In questi mesi autunnali ha pensato di venire a costruire la sua ragnatela e a ripararsi nella nostra scuola, dove spera di incontrare tanti bambini amanti degli animali; vuole conoscere nuovi amici a cui insegnare giochi divertenti e tante buone regoline che lui ha imparato alla scuola degli animali… 34 La ragnatela delle relazioni: - giochi di intersezione - giochi motori - giochi a piccoli gruppi misti La ragnatela dell’amicizia: - rappresentiamo graficamente gli amici - riproduciamo ragnatele colorate con varie tecniche; con i fili della ragnatela colleghiamo un amico all’altro Arturo ci insegna le regole della “buona educazione” - cartellone delle regole “d’oro” per stare bene insieme - impariamo le regole del GIOCO - le regole della Biblioteca - mettiamo in pratica i consigli di Arturo SECONDA PARTE DEL PROGETTO: L’educazione sostenibile Periodo: gennaio – giugno 2012 ALLA SCOPERTA DI MADRE TERRA… Io sono i massi e gli alberi che vi divertite a scalare… Sono la sabbia bagnata della spiaggia che schiacciate con i vostri piedi nudi… Sono l’erba sulla quale vi sdraiate a guardare in alto le mie nuvole… Sono i fiumi, i laghi e gli oceani nei quali vi piace nuotare… Sono le fresche e verdi foreste, i deserti incandescenti e i freddi ghiacciai immacolati… Io adoro abbracciarvi con il mio calore, solleticarvi con il mio vento e baciarvi con la mia pioggia. Sono vostra Madre Terra e, proprio come voi, sono unica e quindi sono molto speciale. Ho bisogno di amore e di cure, proprio come voi: io sono la vostra Dimora! Partendo da questo input inizieremo il nostro percorso e scopriremo: La consistenza della terra - cos’è la terra, di cosa è fatta,… - prenderemo della terra per toccare, stringere, sbriciolare,spalmare, raccogliere, classificare… - la creta e l’acqua - le impronte sulla terra - le torte di fango Il colore della terra - terra asciutta e terra bagnata - i colori della terra - la terra a strati - i colori dei sassi - disegni con terra e sassi - i graffiti - polvere di terre colorate + acqua = colore L’odore della terra: - profumo o puzza La composizione del suolo - pozioni di…fango - setacciamo - c’è aria nel terreno - nel terreno c’è anche l’acqua 35 L’erosione: - giochi con la sabbia - torri di sabbia - l’erosione dell’acqua La concimaia: -la trasformazione dei rifiuti Il pianeta terra: - costruzione del mappamondo - età della terra – i fossili - il sotto della terra - i vulcani - gli ambienti della terra: Il deserto, le foreste, gli oceani… - gli abitanti della terra: piante, animali, uomini… - i diversi popoli della terra - la terra malata - salviamo la terra MOTIVAZIONE PEDAGOGICA Per la buona riuscita dell’azione educativa ci proponiamo di accogliere i bambini con i genitori, costruendo relazioni positive, di rassicurazione e di collaborazione reciproca. Vogliamo finalizzare le attività, all’accoglienza, all’incontro, alla costruzione del gruppo; stimolare l’innata curiosità di conoscenza dei bambini e aiutarli a tessere relazioni e a instaurare amicizie. Nella scuola dell’Infanzia si cerca di realizzare un contesto educativo nel quale l’apprendere si accorda all’essere e dove lo star bene accompagna l’imparare e il crescere. Attraverso il gioco si coinvolge l’attenzione del bambino e si favorisce l’apprendimento; si stimola l’espressività in ogni sua forma, la sensorialità, la manipolazione, l’abilità motoria. A scuola, si vuole creare un contesto dove i bambini possano crescere in autonomia, identità, competenza e possano sviluppare il senso della convivenza civile; si cerca di favorire la relazione sociale, umana e culturale; si costruiscono occasioni affinché da un interesse spontaneo il bambino passi ad una curiosità attiva e continuativa, perché l’interesse si trasformi in voglia di scoprire, di imparare, di conoscere. METODOLOGIA Nella prima parte del progetto utilizzeremo una storia che faccia da filo conduttore per le attività e costruiremo un burattino del personaggio (il ragnetto Arturo) per catturare l’attenzione e l’interesse dei bambini e motivarli. Organizzeremo giochi motori ed attività di intersezione, a piccoli gruppi misti con bambini di entrambe le sezioni, per favorire l’incontro e la conoscenza fra tutti i bambini e le insegnanti. Proporremo canzoni, poesie, filastrocche da cantare e animare con le mani per imparare le regole della scuola. Nella seconda parte del progetto la manipolazione e la costruzione troveranno ampio spazio nell’esperienza del bambino; sceglieremo con cura materiali e strumenti che consentano di confrontare, mescolare, impastare, sminuzzare, provare la consistenza, osservare il colore, la variabilità del materiale… Utilizzeremo una metodologia scientifica inserendo nel gioco e nel fare del bambino alcuni atteggiamenti fondamentali: • di indagine (esplorare, ricercare, osservare, analizzare…) • applicativo - operativo (progettare e agire ) • concettuale - cognitivo ipotizzare, denominare, ragionare…) OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE NEI VARI CAMPI DI ESPERIENZA: Il sé e l’altro: OBIETTIVI • Accettare il distacco dalla famiglia in maniera serena. • Vivere la scuola con partecipazione e fiducia. • Rafforzare l’autonomia e la stima di sé. • Gestire con crescente autonomia spazi, strumenti, materiali del contesto scolastico. • Sviluppare abilità relazionali e sociali. • Conoscere e rispettare le diversità presenti nel contesto. • Scoprire e condividere le regole e i modi per stare insieme. • Collaborare e accettare consigli dalle insegnanti e dai compagni. • Sperimentare vari modi di esprimersi. 36 Il corpo in movimento: OBIETTIVI • Sviluppare una positiva percezione del proprio sé. • Esplorare e conoscere con il corpo nuovi spazi e materiali. • Interpretare ruoli diversi con il movimento e l’espressività corporea. • Mettersi alla prova in situazioni sconosciute. • Dare un significato alle diverse azioni. • Sviluppare l’organizzazione del pensiero a partire dalla propria identità corporea. • Passare dal piacere del movimento al piacere di pensare. • Mettersi in relazione con sé, gli altri e l’ambiente usando il corpo. Linguaggi, creatività, espressione: OBIETTIVI • Manipolare materiali in modo intenzionale e creativo. • Sperimentare varie tecniche espressive. • Mostrare curiosità nei confronti di molteplici linguaggi espressivi. • Riconoscere ed esprimersi usando diversi linguaggi. • Rappresentare con diverse tecniche esperienze vissute. • Interpretare e mettere in relazione segni e simboli. I discorsi e le parole: OBIETTIVI • Usare un linguaggio appropriato per interagire e comunicare. • Esprimere il proprio punto di vista e condividere esperienze con le parole. • Ascoltare e comprendere racconti, storie e narrazioni. • Esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni. La conoscenza del mondo: OBIETTIVI • Esplorare spazi e cose per conoscerne la funzione. • Riconoscere e usare simboli. • Riconoscere differenze e uguaglianze. • Individuare collegamenti tra azioni e risultati. • Operare classificazioni, identificare criteri di raggruppamento. • Registrare fatti, accorgersi delle variabili, evidenziare regole e regolarità. • Raccogliere e organizzare informazioni dell’ambiente. • Osservare fenomeni ed eventi sulla base di criteri o ipotesi. • Sviluppare la curiosità e l’esplorazione, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Altri progetti svolti contemporaneamente, nel corso dell’anno scolastico: Attività di Religione Cattolica: GESU’ CI LASCIA UN MESSAGGIO DI PACE E AMORE Come ogni bambino, anche Gesù è cresciuto in un ambiente, ha incontrato persone, ha avuto amici... Progetto di attività motoria: RI-PENSARE PER RI-PROGETTARE LO SPORT In collaborazione con la Provincia di Rimini e l’Assessorato Scuola e Sport dei Comuni di Monte Colombo e Montescudo Progetto biblioteca scolastica: Attività di “prestito librario” - “Il libro racconta…” Per favorire, sin dalla prima infanzia, un buon approccio con i libri e la narrazione. Il libro per “accendere” la curiosità, viaggiare con la fantasia, conoscere ed emozionarsi. Attività di Ed. stradale in verticale: “DALLA BICILETTA AL MOTORINO” - Due passi … per la strada”. In collaborazione con la Polizia Mun.le del Comune di Monte Colombo, passeggiata per le vie di Taverna con rilascio finale del “Patentino del buon pedone”. Esplorazione di suoni e significati in Lingua Inglese: “HELLO CHILDREN!” – Giochi, storie, musiche, materiali per un approccio con la L2 nella Scuola dell’Infanzia 37 Progetto di Continuità/ Raccordo in verticale: “Imparo da te… Impari da me!”. “Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi…” Previsti tre incontri fra i bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola dell’Infanzia ed i bambini della scuola Primaria. Progetto Scuola-Famiglia: “ACCOGLIERE E ACCOGLIERSI”Progetto Accoglienza per alunni in ingresso. La scuola e la famiglia devono concorrere ad accompagnare e sostenere il bambino in tutte le delicate fasi della sua crescita: relazionale, affettiva e cognitiva. “Scuola aperta” ai bambini e alle loro famiglie, un sabato di gennaio prima della chiusura delle nuove iscrizioni, organizzazione di incontri e colloqui. Scuola dell’Infanzia “Bambi” - Trarivi di Montescudo PROGETTO INTEGRATO MULTICAMPO anno scolastico 2011/12: “UNA STORIA…TANTE STORIE… IO SONO, IO E GLI ALTRI, IO NEL MONDO” …sviluppato nell’intreccio delle seguenti attività… Attività di Educazione alla salute e alla cittadinanza: ALLA SCOPERTA DELLA PROPRIA IDENTITA’ NEL MONDO Attività di narrazione, arte, musica, danza, poesia… I contenuti progettuali da sviluppare nel corrente anno scolastico saranno improntati allo sviluppo dell’identità, intesa come conoscenza di sé, capacità di cooperare e di essere solidali, accogliendo e valorizzando gli altri e la diversità. Educazione scientifica: ● MADRE NATURA DA OSSERVARE, ASCOLTARE, ANNUSARE, TOCCARE E GUSTARE… Piccoli esperimenti: attività logiche, travasi e miscugli,utilizzando e manipolando con curiosità i prodotti della natura Attività di Educazione stradale in verticale: “DAL TRICICLO AL MOTORINO…” ”LA SCUOLA SI FA… STRADA - PEDALANDO TRA I SEGNALI STRADALI” L'Educazione stradale si colloca nell'ambito della cosiddetta Convivenza civile, per cui, è opportuno: - Educare al rispetto dei valori universalmente condivisi, fra i quali il rispetto di sé e degli altri; - Sviluppare il senso di responsabilità del singolo, finalizzato all’acquisizione di un maggior senso civico; - Sensibilizzare alle norme di comportamento corretto per una migliore utilizzazione dello spazio stradale. Attività di “Biblioteca scolastica”: per promuovere, consolidare e sviluppare l’amore per il libro. Servizio di prestito libri. ”IL PIACERE DI CURIOSARE TRA I LIBRI… DA SOLI E/O IN COMPAGNIA” La lettura condivisa genitore-bambino rappresenta un’occasione importante per lo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino, un’opportunità per l’adulto di incoraggiare e sostenere il suo interesse. 38 Esplorazione di suoni e significati in Lingua Inglese: “HELLO CHILDREN!” … per un approccio giocoso con la L2 nella Scuola dell’Infanzia, con alunni di anni cinque. Progetto di Continuità/Raccordo didattico in verticale: ● “IMPARO DA TE…IMPARI DA ME!” …per garantire la continuità del processo educativo-didattico tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola sec. di 1° grado, caratterizzandolo come percorso formativo integrale e unitario di Istituto. Attività di Religione Cattolica: A SCUOLA CON “IL MAGO DI OZ”. I DONI DI DIO ALL’UOMO: intelligenza, amore, coraggio nella vita dei Santi. Progetto Scuola-Famiglia. “ACCOGLIERE E ACCOGLIERSI”- Progetto Accoglienza per alunni in ingresso. La scuola e la famiglia devono concorrere ad accompagnare e sostenere il bambino in tutte le delicate fasi della sua crescita: relazionale, affettiva e cognitiva. “Scuole aperte” ai bambini e alle loro famiglie, con l’organizzazione di incontri nel corso dell’anno scolastico per nuove iscrizioni, organizzazione di incontri e colloqui. PROGETTO INTEGRATO MULTICAMPO – 3^ annualità: “UNA STORIA…TANTE STORIE… IO SONO, IO E GLI ALTRI, IO NEL MONDO” “IN VIAGGIO NEL MERAVIGLIOSO REGNO DI OZ…” …Alla scoperta della propria identità nel mondo o PREMESSA Gli insegnanti della Suola dell’Infanzia “Bambi” sulla base di una riflessione di carattere pedagogicoculturale avente ad oggetto la lettura dell’”Atto di indirizzo” emanato dal MIUR in data 08/09/2009 e in riferimento alle “Indicazioni per il curricolo” emanate con DM del 31/07/2007, hanno ritenuto di sviluppare, su base pluriennale, la propria attività progettuale attraverso la costruzione di un curricolo che abbia come nucleo fondante la formazione dell’identità personale, civile e sociale degli alunni. L’anno scolastico 2011-12 rappresenta la terza annualità di questo percorso. I contenuti progettuali affrontati nel corrente a. s. sono improntati allo sviluppo dell’identità, intesa come conoscenza di sé all’interno dei vari contesti di vita quotidiana e dell’ambiente; capacità di costruire relazioni, cooperare ed essere solidali all’interno della propria comunità. Tematica dell’IDENTITA’ intesa principalmente sotto i seguenti aspetti: CORPOREA, AFFETTIVO-RELAZIONALE, CULTURALE Attraverso la narrazione di più storie, ma in particolare soffermandosi sul classico della letteratura per ragazzi “IL MAGO DI OZ”,si affronteranno percorsi esperienziali relativi a: - “Io mi racconto” ( io sono : percezione del sé corporeo ed emotivo) - “Stiamo insieme e cresciamo nella relazione” (io e gli altri: pensieri e azioni a confronto. Le regole: buone e care amiche) - “Mi riconosco come parte di una comunità” ( io nel mondo: educazione alla cittadinanza ) - “Siamo unici e irripetibili”: l’incontro con l’altro, riconoscendo e apprezzando le caratteristiche di ognuno, rafforza la consapevolezza dell’uguale dignità e valore di ogni persona (metafora del viaggio come opportunità di confronto con la diversità). 39 2. OBIETTIVI FORMATIVI La proposta del racconto “Il Mago di Oz” (“The Wonderful Wizard of Oz”, L. Frank Baum 1900) con la narrazione delle sue sequenze più significative, i suoi spunti di riflessione, i contenuti salienti e il loro ampliamento attraverso spazi, tempi, mediatori didattici e modalità di comunicazione individuati dagli insegnanti, offrirà lo spunto per la realizzazione delle attività. A sostegno della narrazione e per introdurre i vari argomenti trattati durante le attività, si privilegeranno prevalentemente approcci di tipo fantastico, non tralasciando tuttavia quelli di tipo scientifico. Gli obiettivi che le attività didattiche si propongono di sviluppare sono : - affrontare un itinerario simbolico (viaggio di Doroty) alla scoperta del sè e, attraverso l’analisi degli incontri significativi che la protagonista del romanzo compie,approfondire gli aspetti dello sviluppo cognitivo (lo spaventapasseri), affettivo (l'omino di latta) e relazionale (il leone pauroso). - comprendere il significato globale del testo ascoltato o letto, evidenziando aspetti emozionali quali la solitudine, l’incontro con l’altro, la ricerca dell'intelligenza, del coraggio, dell'amore e degli affetti più cari, la paura nell'affrontare esperienze nuove, la scoperta, la solidarietà e l’aiuto reciproco. - sviluppare sentimenti di rispetto verso gli altri e verso il mondo, riconoscendo i propri e gli altrui contributi, i propri e gli altrui vissuti affettivi ed emotivi, le proprie e altrui caratteristiche fisiche, comprendendo e condividendo i valori dell’accoglienza, dell’amicizia e dell’appartenenza ad un gruppo. - progettare e partecipare alle attività collaborando con gli altri, relazionandosi coi compagni, lavorando in gruppo. - usare e arricchire codici, linguaggi e tecniche diversi per esprimere esperienze, contenuti, sentimenti ed emozioni, operando in modo sempre più autonomo. - potenziare la propria identità corporea, esprimendosi attraverso il corpo e il movimento. - attraverso la narrazione di un racconto, promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura e favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro. 3. METODOLOGIA L’azione didattica propone a tutti gli alunni: - un percorso narrativo che sostiene il lavoro progettuale per avvicinare i bambini ai saperi; - esperienze di tipo artistico, legate alla musica e alla poesia; - esperienze di tipo drammatico - teatrale; - esperienze di tipo esplorativo e di ricerca (indagine), applicativo, manipolativo e concettuale (ipotesi); - produzione di elaborati con varie tecniche; - interviste e riflessioni dei bambini; La Scuola dell’Infanzia considera il bambino come soggetto attivo, in grado di apprendere “attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti con i coetanei e gli adulti, con la natura, gli oggetti e l’arte… attraverso la rielaborazione personale e collettiva”. 4. FINALITA’ Prendere consapevolezza della propria identità personale, accrescendo la fiducia in se stessi, comunicando, condividendo e riflettendo sulle esperienze fatte, interagendo in modo positivo nel gruppo. Sviluppare l’identità significa non solo imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma anche sviluppare la propria coscienza civica, per imparare a convivere con gli altri, accogliendo e valorizzando le diversità, rapportandosi con regole condivise dalla propria comunità di appartenenza. Proporre ai bambini esperienze di esplorazione e conoscenza della realtà e dell’ambiente in cui vivono, favorendo una maggior consapevolezza dello spazio fisico e delle relazioni che si instaurano con le persone che abitano quel territorio ,anche quelle che provengono da altri paesi, portatrici di culture diverse. 40 5. I CAMPI DI ESPERIENZA “IL SE’ E L’ALTRO” Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA - Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale - Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto - E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto - Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Rafforzare la stima e la fiducia nelle proprie capacità Relazionare positivamente con gli adulti e i compagni Conoscere e rispettare le prime regole Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti Comprendere il significato delle parole “amore” e “solidarietà” Valorizzare e accogliere le diversità, culturale e fisica Educare alla generosità Riconoscersi come parte di un gruppo più ampio quale quello in cui si vive “IL CORPO IN MOVIMENTO” Identità, autonomia, salute TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA - Il bambino raggiunge una buona autonomia personale, conosce il proprio corpo - Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo - Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Prendere coscienza del sé corporeo, potenziando l’identità personale - Percepire, conoscere e denominare le diverse parti del corpo - Muoversi con destrezza nello spazio circostante, nelle routines, nel gioco, nello svolgimento delle attività Controllare e interiorizzare gli schemi motori di base Prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità Esercitare la motricità fine e globale Sviluppare la coordinazione oculo-manuale Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento “LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE” Gestualità, arte, musica, multimedialità TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA - Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente - Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione - Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Rappresentare in modo completo il proprio schema corporeo Usare diverse tecniche espressive per interagire e comunicare Esprimere sentimenti e vissuti attraverso linguaggi e tecniche diversi Sperimentare forme diverse di espressione artistica 41 “I DISCORSI E LE PAROLE” Comunicazione, lingua, cultura TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA - Il bambino sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Parlare, descrivere, raccontare e dialogare con adulti e coetanei, scambiandosi domande, informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti - Comunicare e condividere esperienze - Ascoltare, comprendere e rielaborare narrazioni di fiabe, favole, storie, racconti - Esprimere e confrontare aspetti del proprio vissuto; esprimere i propri pensieri e le proprie opinioni - Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue, consolidare la propria identità personale e aprirsi verso altre culture Attraverso la narrazione e l’approccio coi libri, incoraggiare il progressivo avvicinarsi del bambino al piacere della lettura e alla lingua scritta “LA CONOSCENZA DEL MONDO” Ordine, misura, spazio, tempo, natura TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA - Il bambino colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali - E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni,soluzioni e azioni - Coglie le trasformazioni naturali (stagioni) - Impara ad osservare sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Collocare persone,fatti ed eventi nel tempo, ricostruire successioni temporali, anche in relazione al proprio vissuto - Riflettere sulle attività svolte e formulare ipotesi - Contare, aggiungere, togliere; ordinare, raggruppare per colore, forma, grandezza… - Manipolare, usare tecniche e materiali in maniera creativa - Cooperare e collaborare coi compagni per un progetto comune - Riflettere sull’esperienza realizzata, per ricostruirla e rilevarne i significati - Utilizzare prodotti della natura per acquisire concetti logici 42 10.2. … nella SCUOLA PRIMARIA L’esperienza è il tramite di ogni conoscenza… Far maturare conoscenze sostanziali e durature nei ragazzi, significa offrir loro ogni occasione di sperimentazione, innovazione e progettualità che ne stimoli la curiosità e la voglia di apprendere… Progetto di Educazione stradale ”Camminare e pedalare sicuri”, per una migliore conoscenza delle regole che presiedono al corretto comportamento del muoversi, attraverso attività curricolari e non; Progetto “Giocosport” CONI - inserito nelle attività di corpo movimento e sport, coinvolge trasversalmente la scuola dell’Infanzia e Primaria, con il supporto degli enti locali. Progetto - ponte, per il raccordo didattico in continuità verticale fra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria dal titolo: “Imparo da te… Impari da me!”. Progetto in continuità tra Scuola dell’Infanzia, Primaria e Sec. di 1° grado, per la presentazione degli alunni in ingresso nel nuovo ordine di scuola. Interventi di mediazione culturale per l’inserimento nelle classi dei singoli alunni stranieri ed attività extrascolastiche di intervento per l’integrazione degli alunni stranieri, in collaborazione l’Associazione Arcobaleno. Progetto “Attività alternative all’insegnamento della religione cattolica” realizzato nelle classi seconde e terze (Scuola Primaria di Croce). Progetto “Mille e una scuola”, per prevenire la dispersione scolastica ed agevolare l’integrazione e l’inserimento degli alunni stranieri. Progetto “Frutta nelle scuole” un programma del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per la promozione del consumo di frutta e verdura realizzato con il contributo finanziario della Comunità Europea. Progetto Biblioteca (Scuola Primaria di Croce) Progetto Il Montescudino - giornalino realizzato dai ragazzi delle classi quinte in collaborazione con i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado.) Scuola e Famiglia: Progetto Adozione a distanza “Una goccia nel mare della solidarietà”. Coinvolge attivamente alunni, insegnanti e genitori di Croce. Progetto Accoglienza Alunni. Festa di fine anno: Scuole e famiglie in festa con lo sport. 43 10.3. … nella SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente…”. dalle “Indicazioni per il Curricolo…”, 2007 Educazione Ambientale Per sviluppare la coscienza dello stretto legame fra qualità dell'ambiente e qualità della vita, favorendo la riflessione sul rapporto tra “alimentazione e salute” e tra “natura, tecnologia e rifiuti”. Educazione alla Salute ed all’Affettività Per una migliore conoscenza di sé e del proprio corpo, in vista di un più complessivo “star bene con gli altri”. Educazione Stradale e Conseguimento del Patentino Per conoscere il comportamento adeguato del pedone/ciclista/motociclista su strada attraverso incontri con gli agenti della Polizia Municipale. Orientamento informativo: incontro esperti, docenti, genitori, alunni Per un’informazione ampia e dettagliata sulle scuole superiori del territorio tramite incontri pomeridiani ai quali partecipano esperti, docenti, coordinatori delle classi terze, genitori, alunni ed ex-alunni che ora frequentano la scuola sec. di 2° grado. Orientamento formativo: laboratorio delle professioni e di manualità Per far conoscere agli alunni la storia del territorio in cui vivono attraverso laboratori di attività condotti da maestri artigiani. Svolto in collaborazione con Confartigianato di Rimini. Avviamento allo studio della Lingua latina Approfondimento grammaticale finalizzato allo studio della lingua latina. Comune alle tre sedi di Scuola Secondaria di 1° grado 44 Certificazione per la lingua inglese con la University of Cambridge Per offrire ai ragazzi l’opportunità di veder valutate le proprie competenze scritte e orali in lingua inglese (KET examination) “La giornata dell’incontro” Incontro tra il Sindaco, l’Assessore alla Cultura del Comune di Coriano e gli alunni della secondaria per un dibattito sulle principali problematiche relative alla città e al territorio. “Per non scordare il passato…” In occasione del 25 aprile, i ragazzi delle classi 3° della Sec. di 1° grado incontrano i rappresentanti dell’ANPI di Rimini per riflettere sui valori della Costituzione e della Convivenza civile. Giochi sportivi studenteschi: “Fare sport tutti, fare sport di più!” I Giochi Sportivi Studenteschi sono volti a promuovere e diffondere l'attività motoria e sportiva nella scuola e sono organizzati e realizzati, ogni anno, con la collaborazione del C. O. N. I. e delle Federazioni Sportive Nazionali. “Progetto Ascolto” e “Supporto al metodo di studio” Per ascoltare i ragazzi ed aiutarli ad affrontare le varie difficoltà del loro percorso scolastico. Sono previsti, inoltre, interventi di supporto al metodo di studio in Italiano e Matematica per le classi prime delle sedi della Sec. di Coriano, Ospedaletto e Montescudo. “L.I.M.” (la Lavagna Interattiva Multimediale) Per visualizzare ed interagire con contenuti e strumenti in formato digitale (testi, immagini, animazioni, video e software). Svolge un ruolo chiave nell’innovazione educativa: consente infatti di integrare le ICT nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline. “Il Montescudino” Sono già on line i primi numeri del giornale redatto dai ragazzi e dalle ragazze di Montescudo, grazie all'iniziativa proposta dall'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Montescudo. 45 11. Informazioni. Presidenza e Ufficio di Segreteria Via G. Vittorio, 2 — Tel. 0541-657131 47853 Coriano (RN) Fax 0541-658539 Sito web: http://iccoriano.scuolerimini.it e-mail: [email protected] Orario Apertura Uffici Gli uffici della segreteria sono aperti tutti i giorni dalle 07:30 alle 08:30 e dalle 10:30 alle 13:00 ed il martedì dalle 07:30 alle 17:30 (*) (*) nei periodi di sospensione delle lezioni l’ufficio resterà aperto al pubblico solo al mattino con lo stesso orario degli altri giorni settimanali Per contattare le singole scuole: Scuole Infanzia plesso "Bamby" Infanzia plesso "Pinocchio" Primaria plesso "Croce" Primaria plesso "Rosaspina" Secondaria di 1° grado Coriano Secondaria di 1° grado Ospedaletto Secondaria di 1° grado Montescudo Località Trarivi di Montescudo Taverna di M. Colombo Monte Colombo Montescudo Coriano (sede centrale) Ospedaletto Montescudo Telefono 0541-984207 0541 984702 0541-985530 0541-984998 0541-657131 0541-656054 0541-984296 Redazione a cura del Prof. R. Michelini Responsabile Funzione Strumentale - Area 1: Piano dell’Offerta Formativa 46