2011/2012 - IC Coriano

Transcript

2011/2012 - IC Coriano
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CORIANO
SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Via G. Di Vittorio, 2 - 47853 CORIANO (RN) Tel. 0541- 657131 Fax 0541- 658539
Web: http://iccoriano.scuolerimini.it
E-mail: [email protected]
Piano dell’Offerta Formativa
a. s. 2011/2012
“La costruzione di un progetto educativo si fonda sulla
passione e la competenza degli insegnanti e di quanti operano
all’interno dell’Istituzione scolastica, sulla disponibilità ed il
dialogo con i genitori, sull'entusiasmo e la voglia di
apprendere dei ragazzi. Quando questi elementi si trovano in
armonia, allora la Scuola diventa davvero… il cuore pulsante
dell'intero percorso di crescita individuale, sociale e civile”.
Indice
1. PREMESSA
1.1. Piano dell'offerta formativa
1.2. L’Istituto Comprensivo Statale di Coriano.
p.
4
2. CONTESTO
2.1. La realtà territoriale e socio-economica dell’Istituto.
2.2. Tendenze socio-culturali in atto.
2.3. Rilevazione sistemica dei bisogni formativi e delle azioni adottate.
p.
5
3. PIANO DELLE RISORSE
3.1. Risorse umane
3.2. Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
3.3. Commissioni e Referenti
3.4. Risorse strumentali
3.5. La Rete dei rapporti territoriali ed extraterritoriali.
p.
7
4. LA SICUREZZA A SCUOLA
4.1. Educazione alla sicurezza
4.2. Le azioni per la sicurezza
p. 11
5. LE FINALITA’ EDUCATIVE
5.1. Un Obiettivo Formativo unico e trasversale.
5.2. Le opzioni educative e formative.
5.3. La definizione dei curricoli.
p. 11
6. I PERCORSI FORMATIVI NEI TRE GRADI SCOLASTICI
6.1. Scuola dell’Infanzia
6.2. Scuola Primaria
6.3. Scuola Secondaria di 1° grado
6.4. Le tematiche in trasversale
p. 13
7. LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE
7.1.
Una scuola che integra…
7.2.
L’integrazione degli alunni diversamente abili
7.2.1. Procedure d’accoglienza
7.2.2. Azioni messe in atto all’interno dell’istituto e sul territorio
7.2.3. Risorse umane: docenti di sostegno ed educatori.
7.3.
L’integrazione degli alunni stranieri
7.3.1. “Mille e una scuola”: progetto di integrazione per alunni stranieri.
p. 20
8. LA VALUTAZIONE
8.1.
I caratteri della valutazione
8.2.
Come valutiamo: criteri e strumenti
8.2.1. Nella Scuola dell’Infanzia
8.2.2. Nella Scuola Primaria
8.2.3. Nella Scuola Secondaria di Primo grado
p. 26
9. SCUOLA E FAMIGLIA
9.1. Scuola dell’Infanzia
9.2. Scuola Primaria
9.3. Scuola Secondaria di 1° grado
9.4. Il Patto educativo di corresponsabilità.
p. 32
2
10. SCUOLA IN ATTO: LA PROGETTUALITA’…
10.1. … nella Scuola dell’Infanzia
10.2. … nella Scuola Primaria
10.3. … nella Scuola Secondaria di 1° grado
p. 34
11. INFORMAZIONI
p. 46
Allegato: Programmazioni educativo-didattiche in base alle Indicazioni nazionali
per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il 1° Ciclo di istruzione
3
1. Premessa.
go back
1.1. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.)
 rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale della nostra istituzione scolastica ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta
nell’ambito della propria autonomia;
 é coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi
di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale;
 assicura l’organicità, la coerenza e l’efficacia dei percorsi educativi e
didattici, comprendendo e sostenendo le diverse opzioni metodologiche e
valorizzando le singole potenzialità e professionalità;
 si fonda sull’integrazione di tutti i soggetti coinvolti (alunni, insegnanti
famiglie,
operatori
scolastici,
comunità
territoriali…)
rispettando,
condividendo e valorizzando le singole caratteristiche e peculiarità;
 sollecita l’impegno e la responsabilità di tutti i soggetti a pianificare e
progettare in modo chiaro, dettagliato e consapevole le proposte educative,
monitorando e valutando la qualità dei processi e degli esiti;
 è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le
attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione
definiti dal Consiglio di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri
formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori (art. 3 D. P. R.
275/99: Regolamento dell’autonomia scolastica);
 si rivolge alle famiglie e agli studenti in modo tale che possano, attraverso
la sua conoscenza, scegliere in modo consapevole la scuola da frequentare;
agli insegnanti che partecipano direttamente e coscientemente al processo
educativo e al conseguimento degli obiettivi stabiliti.
In questo senso, il P.O.F. supera la logica di una progettazione scandita per
“ambiti separati” ed attua processualmente un disegno complessivo nel quale –
sulla base delle esperienze realizzate e nell’ottica dei nuovi stimoli socio-culturali
offerti dall’ambiente – gli interventi sulla dimensione formativa, organizzativa e
gestionale vengono ad essere strettamente armonizzati e connessi.
1.2. L’Istituto Comprensivo Statale di Coriano.
L’Istituto Comprensivo Statale di Coriano, istituito nell’a.s. 2000/2001, ha
assemblato al suo interno due plessi di scuola dell’Infanzia e due di scuola Primaria
appartenenti alla Direzione Didattica del I Circolo di Coriano. L'integrazione tra i
diversi tipi di scuola, pur nel rispetto delle singole caratteristiche, ha permesso di
mettere in relazione stili diversi di insegnamento e apprendimento specifici di
ciascun ordine di scuola, realizzando percorsi in continuità verticale tra scuola di
infanzia, primaria e secondaria di 1° grado. L'istituto si avvale di una sola dirigenza
e di uffici di segreteria collocati presso la sede centrale della scuola secondaria di
1° grado di Coriano. Il Collegio dei Docenti e il Consiglio d'Istituto sono unici.
I plessi:
Scuole
Infanzia plesso "Bamby"
Infanzia plesso "Pinocchio"
Primaria plesso "Croce"
Primaria plesso "Rosaspina"
Secondaria di 1° grado Coriano
Secondaria di 1° grado Ospedaletto
Secondaria di 1° grado Montescudo
Località
Telefono
Trarivi di Montescudo
Taverna di M. Colombo
Monte Colombo
Montescudo
Coriano (sede centrale)
Ospedaletto
Montescudo
0541-984207
0541 984702
0541-985530
0541-984998
0541-657131
0541-656054
0541-984296
4
2. Il contesto.
2.1. La realtà territoriale e socio-economica dell’Istituto.
L’Istituto serve un vasto territorio, in buona parte collinare, composto da tre
Comuni: Coriano, Monte Colombo e Montescudo. L’utenza, estremamente
eterogenea, è composta in buona parte (specialmente nel Comune di Montescudo)
da immigrati provenienti da regioni del sud d’Italia e da altre nazioni.
I sette plessi distano tra di loro dai cinque ai sette chilometri e dalla sede centrale,
che si trova nel Comune di Coriano, per i più lontani, circa dodici.
L’Istituto è frequentato da diversi alunni provenienti dalla comunità di San
Patrignano e da quella di Monte Tauro; inoltre, non sono episodiche le iscrizioni o i
trasferimenti in corso d’anno.
La realtà socio-economica del territorio porta molte famiglie a svolgere il loro
impegno lavorativo al di fuori dei comuni di residenza. I ragazzi evidenziano la
necessità di organizzare il proprio tempo studio e il proprio tempo ricreativo, di
attivare un rapporto costruttivo con la famiglia e di instaurare rapporti di
accettazione e collaborazione con chi presenta problemi e/o diversità…
Inoltre, è opportuno che essi conoscano e comprendano le caratteristiche e le
risorse del proprio territorio, anche in funzione di future scelte lavorative.
Tutto ciò rimanda alla responsabilità della nostra istituzione, la quale deve
assumere un ruolo ancora più determinante per quanto riguarda lo sviluppo dei
rapporti interpersonali. Infatti, l’esigenza di dover rispondere ad una pluralità di
istanze provenienti dal territorio richiede strumenti nuovi, al fine di contribuire alla
formazione di un comune tessuto aggregante di una realtà sociale.
2.2. Tendenze socio-culturali in atto.
Va altresì rilevato come la specificità degli elementi desunti dal quadro socioeconomico e culturale in cui opera il nostro istituto, si inserisce in una prospettiva
più ampia e complessa che richiede un’attenta lettura dei fenomeni in atto ed una
costante riflessione sulle strategie più efficaci per decodificarne le tendenze.
La scuola – come agenzia educativa e formativa per eccellenza – deve poter dare
risposte in merito ad una nuova serie di istanze emergenti quali:





la estrema velocità nella trasmissione di informazioni che incide sui fattori di
cambiamento e rende rapidamente “superate” gran parte delle conoscenze
acquisite. L’istituzione scolastica è chiamata a riposizionare continuamente il
proprio focus teorico e metodologico favorendo l’acquisizione di linguaggi,
processi cognitivi e tecniche metacognitive in grado di mettere l’alunno nelle
condizioni di poter apprendere per tutta la vita (life long learning);
la “mondializzazione” dei fenomeni socio-economici e culturali che impone
una sempre più accurata padronanza delle lingue straniere insieme ad un
atteggiamento volto a superare mentalità e tendenze etnocentriche;
la capillare diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione che esige
un'adeguata alfabetizzazione multimediale e la promozione delle capacità
individuali per sapersi orientare nel flusso eterogeneo delle informazioni;
l'andamento dei fenomeni migratori e transculturali che sollecita l’urgenza di
interventi continui, mirati ad una corretta educazione interculturale;
le problematiche relative alle “soggettività a rischio di emarginazione” che
reclamano un’attenzione umanamente partecipata e professionalmente
adeguata alla presa in carico dei numerosi casi di disabilità e disagio.
5
2.3. Rilevazione sistemica dei bisogni formativi e delle azioni adottate.
Area Formativa:
Le domande espresse…
… e le strategie che l’Istituto mette in atto.
Educare alla non violenza,
alla legalità, alla solidarietà
e al rispetto dei valori.
- Promuove l’instaurazione di un clima di accoglienza, di
ascolto e di valorizzazione per tutti gli “attori” coinvolti.
- Favorisce negli alunni l’acquisizione della consapevolezza
dei processi cognitivi ed emotivi per migliorare l’immagine di
sé ed il rapporto con “l’altro da sé”.
Utilizzare le opportunità di
informazione e formazione
offerte dall’istituto e dalle
agenzie del territorio.
- Organizza incontri periodici tra genitori e operatori scolastici,
come momenti informativi, costruttivi e socializzanti.
- Potenzia l’Orientamento Informativo per fornire indicazioni
dettagliate in vista della scelta dei futuri percorsi formativi.
Acquisire una efficace
metodologia operativa.
- Educa gli alunni all’autonomia e alla cooperazione attraverso
un metodo di lavoro che stimoli la riflessione, l’impegno e
l’aiuto reciproco.
Conoscere i nuovi
linguaggi ed apprendere
l’uso delle tecnologie
multimediali.
- Agevola i percorsi di formazione tecnologica e multimediale
per tutto il personale scolastico.
- Realizza progetti multimediali per gli alunni.
- Amplia ed aggiorna periodicamente l’hardware e il software
dei laboratori multimediali presenti nell’istituto.
Migliorare la didattica.
- Stimola la formazione e l’(auto)aggiornamento dei docenti.
Area Organizzativa:
Le domande espresse…
… e le strategie che l’Istituto mette in atto.
Valorizzare le risorse.
- Promuove l’assunzione di responsabilità di ogni operatore.
- Attiva le Funzioni Obiettivo e le Commissioni di lavoro al
fine di garantire congruenza tra gli obiettivi progettuali
ed i risultati raggiunti.
- Stimola la ricerca di nuovi modelli teorico- metodologici.
- Implementa i progetti di qualità e “visibilità”.
Migliorare i processi di
Comunicazione.
- Favorisce la circolazione delle informazioni a tutti i livelli.
- Mette gli operatori scolastici nelle condizioni di conoscere
il contesto organizzativo e potersi riconoscere in esso.
- Attiva momenti collettivi, sul piano simbolico ed operativo,
nei quali viene condiviso un linguaggio comune.
Promuovere un maggiore
coinvolgimento da parte
delle famiglie.
- Diffonde informazioni coerenti per esplicitare i servizi offerti
dall’Istituto (redazione annuale di un abstract del P.O.F.).
- Potenzia le attività di ascolto (“Sportello alunni e genitori”).
- Agevola i colloqui individuali tra genitori e docenti.
Monitorare il P.O.F.
- Riconosce e valorizza gli elementi di efficacia e di qualità.
- Individua, corregge e migliora le aree critiche.
Favorire l’autoanalisi.
- Verifica costantemente lo “stato dell’arte” organizzativo
al fine di incoraggiare i processi di (auto)valutazione e
potenziare le aree di miglioramento.
6
3.
Piano delle Risorse
3.1. Risorse umane (agg. Nov. 2011)
Nell'Istituto Comprensivo Statale di Coriano operano un Dirigente Scolastico (prof.
Maurizio Di Caprio) e 75 insegnanti (45 scuola secondaria di primo grado, 21
scuola primaria e 9 scuola dell'infanzia). Il totale degli alunni è di 846 (478 scuola
secondaria di primo grado, 237 scuola primaria e 130 scuola dell'infanzia).
Gli uffici di segreteria si avvalgono della collaborazione di un Direttore dei Servizi
Generali ed Amministrativi e di 4 Assistenti Amministrativi.
Il restante personale ATA è composto da 14 Collaboratori Scolastici.
L’organico dell’istituto è complessivamente stabile e ciò permette di attuare un
progetto educativo e didattico armonico e condiviso dai componenti dei vari
consigli di classe, interclasse e intersezione. Questi organismi rappresentano il
momento di confronto, sintesi e valutazione collegiale sulla programmazione
educativa e didattica delle classi a cui essi afferiscono; il team docente,
componente i vari Consigli, opera in piena e pari corresponsabilità e contitolarità.
La presenza di insegnanti di sostegno e di educatori comunali permette inoltre alla
scuola di attuare progetti di sostegno alle disabilità e al disagio ed iniziative di
recupero, nelle ore curricolari, per gli alunni con difficoltà relazionali e/o cognitive.
Dirigente Scolastico
Prof. Maurizio Di Caprio
Responsabili di plesso
Ins. Stefania Innocenti
Ins. Francesco Fanini
Ins. Mirca Gentilucci
Ins. Emanuela Gabellini
Prof.ssa Daniela Scaglianti
Prof.ssa Silvana Astolfi
Prof.ssa Fiammetta Stacchini
Prof.ssa Ornella Muratori
Docente Vicaria
Prof.ssa Daniela Scaglianti
Sc.
Sc.
Sc.
Sc.
Scuola
dell'Infanzia "Pinocchio"
dell'Infanzia "Bambi"
Primaria "Croce"
Primaria "Rosaspina”
Collaboratrice
Prof.ssa Silvana Astolfi
Località
Taverna di Monte Colombo
Trarivi di Montescudo
Monte Colombo
Montescudo
Sc. Secondaria 1° grado
Sede centrale Coriano
Sc. Secondaria 1° grado
Sc. Secondaria 1° grado
Succursale di Ospedaletto
Sezione di Montescudo
Membri del Consiglio di Istituto a. s. 2009/2010 - 2010/2011 - 2011/2012
Componente di diritto:Dirigente scolastico, Prof. Maurizio Di Caprio
Componente Genitori
Componente Docenti
Componente A.T.A.
1. Astolfi Claudio
1. Bianchini Rosamaria
1. D.S.G.A. Pari Poggiali Patrizia
2. Astolfi Riccardo
2. Comanducci Donatella 2. Olivieri Maria Grazia
3. Bertuccioli Gabriella
3. Contento Francesca
4. Leonelli Giacomo
4. Contiero Paola
5. Maccaferri Milena
5. Grossi Michela
6. Martini Pasquina
6. Muccini Anna Maria
7. Rastelli Andrea
7. Stacchini Fiammetta
Coriano, 11.11.2009 (prot. n. 5307/D3)
8. Vitaioli Giovanna
8. Zangheri Raffaella
Componenti
Prof.ssa Daniela Scaglianti
Prof.ssa Silvana Astolfi
Ins. Emanuela Gabellini
Ins. Raffaella Rinaldi
Ins. Fiore De Vecchi (suppl.)
Prof.ssa Ornella Muratori
Prof.ssa Luisa Casadei
Comitato di Valutazione
Sedi
Scuola Secondaria 1° grado - Sede centrale Coriano
Scuola Secondaria 1° grado - Sede centrale Coriano
Scuola Primaria "Rosaspina” - Montescudo
Scuola Primaria "Rosaspina” - Montescudo
Scuola Infanzia “Bamby” - Trarivi di Montescudo
Scuola Secondaria 1° grado - Sezione di Montescudo
Secondaria 1° grado - Succursale di Ospedaletto
7
3.2. Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa.
Uno degli aspetti peculiari dell’autonomia scolastica è il lavorare per processi e per
obiettivi: il controllo dei processi e la gestione degli obiettivi richiede una continua
lettura delle relazioni interne e dei compiti dei membri dell’organizzazione.
A questo scopo, il Collegio dei Docenti ha individuato, all’interno delle varie aree,
alcuni compiti ed attività che ha ritenuto prioritari per l’attuazione del POF e che
vengono assegnati, ai sensi dell’art. 28 del C.C.N.L. 1999 e art. 37 C.C.N.I. 1999,
a docenti che ne curano l’espletamento. Tali funzioni riguardano:
Funzione
Strumentale
AREA 1:
Piano
dell’Offerta
Formativa
AREA 2:
Sostegno al
lavoro dei
docenti
Integrazione
alunni
stranieri
AREA 3:
Interventi e
servizi per
gli studenti
Obiettivi di Area
a) Coordinamento del POF nei seguenti aspetti:
documentazione del POF con adeguamenti annuali e redazione
abstract da consegnare alle famiglie degli alunni;
coordinamento per consegna modulistica per la formalizzazione
dei progetti, il loro monitoraggio in itinere/fine anno;
gestione sito web dell’istituto/suo periodico aggiornamento.
b) Collabor./Coordinamento con i responsabili delle altre aree.
c) Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il
D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta.
a) Ricerca, raccolta e diffusione di documentazione significativa
riguardante le riforme scolastiche, gli ordinamenti in generale.
b) Coordinamento/raccolta delle richieste e/o proposte relative
all’acquisto di sussidi didattici, libri, riviste con particolare
riferimento alle dotazioni librarie delle biblioteche di plesso.
c) Rapporti scuola – Extrascuola per l’integrazione degli alunni
stranieri e partecipazione ad incontri istituzionali.
d) Monitoraggio iniziative riferite all’integrazione alunni stranieri e
supporto ai docenti in relazione a problematiche particolari;
e) Accoglienza docenti neoassunti, supplenti e docenti in ingresso
f) Collaborazione con i responsabili delle altre aree.
g) Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il
D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta.
a) Attività inerenti l’Educazione stradale ed i corsi di preparazione
all’esame per il conseguimento del patentino;
b) Collaborazione con i responsabili delle altre aree;
c) Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il
D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta.
d)
e)
f)
g)
h)
a)
b)
AREA 4:
Sostegno al
lavoro dei
docenti
c)
d)
e)
Integrazione
alunni in
situazione di
handicap
f)
g)
h)
Coordinam. attività extracurricolari: continuità e orientamento
Rapporti con le agenzie formative del territorio: analisi e
diffusione delle proposte più significative;
Raccolta/diffusione esperienze significative attuate nell ’istituto;
Rapporti con le famiglie finalizzati alla conoscenza dei bisogni
e delle esigenze dell’utenza;
Attività inerenti l’Educazione ambientale, l’Educazione
all’affettività e l’Educazione alla Cittadinanza.
Presidenza del GLH in assenza o impedimento del Dir. Scol.
Analisi documenti alunni in situazione di handicap in ingresso
e frequentanti; supporto ai docenti e ai C. di classe in ordine
alle diverse problematiche.
Divulg. rif. normativi e “Accordo di Programma… 2007/2012”.
Coordinamento e raccolta documentazione: Profilo Dinamico
Funzionale, Progetto Educativo Personaliz., Relazione finale.
Rapporti istituzionali con U.S.L.: organizzazione incontri con
GLH e con operatori in riferimento ai singoli alunni; rapporti
scuola-enti locali in ordine a progetti, programmi, attività...
Supporto ai docenti su problematiche particolari e ai docenti
di sostegno di nuova nomina a Tempo Indeter. o Tempo Deter.
Collaborazione con i responsabili delle altre aree.
Collabor./Coordinamento con il Dirigente Scolastico e con il
D.S.G.A. per l’attuazione della declaratoria sopra esposta.
Responsabile
di area
Prof.
Riccardo
Michelini
Insegnante
Raffaella
Rinaldi
Prof.
Mauro
Foschini
Prof. ssa
Adriana
Coretto
Prof. ssa
Fiammetta
Stacchini
8
3.3. Commissioni e Referenti.
Commissioni di Lavoro
Il Collegio Docenti esplica la sua funzione attraverso l’attività di diverse
Commissioni di lavoro che operano in fase di programmazione e nel corso dell'anno
scolastico a sostegno dell'attività progettuale ed organizzativa. All'interno di
ciascuna commissione viene nominato un coordinatore che ha la responsabilità di
definire compiti, obiettivi e tempi, predisporre e raccogliere la documentazione,
stendere sintetici verbali, tenere i collegamenti con il Dirigente Scolastico, con la
Funzione Strumentale corrispondente e con gli altri gruppi di lavoro. Nella seduta
dell’8 settembre 2011, il Collegio Docenti ha approvato la definizione e la
composizione delle seguenti Commissioni di lavoro, con i relativi coordinatori:
Commissione
Coordinatore
Progetti inerenti al POF
R. Michelini
Continuità educativa
M.C. Muratori
Handicap
F. Stacchini
Valutazione
V. Paganelli
Preposti:
Sicurezza
coincidono con i
responsabili
di plesso
Informatica e tecnologia
A. Piersanti
Visite guidate e viaggi
d’istruzione
S. Astolfi
Componenti (oltre al coordinatore)
P. Tarsi (Sec.); E. Gabellini, M. Gentilucci, R. Rinaldi
(Primaria); F. De Vecchi, S. Innocenti (Infanzia)
A. Coretto, O. Muratori, A. Sorci (Secondaria);
A. Stargiotti, C. Cavalli, D. Santini (Primaria);
F. De Vecchi, P. Contiero (Infanzia)
Non sono previsti incontri per l’a.s. 2011/2012
L. Casadei, A. Coretto, D. Fabi, O. Muratori, F. Macori,
R. Zangheri (Secondaria); P. Brighi, D. Comanducci,
A. Muccini (Primaria)
Secondaria: Coriano (M. Cavallucci),
Ospedaletto (M.Burzacca), Montescudo (O. Muratori);
Primaria: Croce (M. Gentilucci - responsabile),
D. Comanducci (preposto); Montescudo (E. Gabellini responsabile), (R. Bianchini - preposto);
Infanzia: Taverna (S. Innocenti - responsabile),
C. Raconi (preposto); Trarivi (F. Fanini - responsabile
e preposto)
D. Gnoli, R. Michelini, V. Paganelli (Secondaria);
D. Santini (Primaria); C. Raconi (Infanzia).
Secondaria: Coriano (S. Astolfi, M. Cavallucci, M.C.
Muratori); Ospedaletto (F. Stacchini, P. Del Bianco,
A.Gallucci);
Montescudo (O. Muratori)
Primaria: Croce (L. Bollettini, M. Urbinati);
Montescudo: R. Rinaldi
Referenti per l’azione educativa e formativa.
Nella seduta dell’8 settembre 2011, il Collegio docenti ha inoltre individuato ed
approvato la definizione dei seguenti Referenti per l’azione educativa e formativa:
Aree/Settori
Laboratori di Informatica
Formazione docenti
Educazione alla salute
Progetti/Attività INVALSI
Progetto L. I. M.
D. S. A.
Attività Motoria
Referenti
Scuola Infanzia: F. De Vecchi (Trarivi), S. Innocenti (Taverna)
Scuola Primaria: G. Greco (Croce), D. Santini (Montescudo)
Scuola Secondaria: D. Gnoli (Coriano), V. Paganelli (Ospedaletto),
O. Muratori (Montescudo)
Scuola Infanzia: F. Fanini
Scuola Primaria: D. Comanducci
Scuola Secondaria: A. Coretto
Scuola Secondaria: A. Sorci
Scuola Secondaria: V. Paganelli
Scuola Primaria: E. Gabellini (Montescudo), M. Gentilucci (Croce)
Scuola Secondaria: R. Michelini
Scuola Secondaria: F. Stacchini
Scuola Infanzia: F. Fanini
Scuola Primaria: P. Brighi;
Scuola Secondaria: S. Astolfi
9
3.4. Risorse strumentali.
Per potenziare e migliorare continuamente il servizio, nel corso degli ultimi anni
l’Istituto ha operato un notevole sforzo sul piano gestionale e strutturale. Ad oggi,
tutti i plessi sono provvisti di aule-laboratorio dotate di adeguate strumentazioni
didattiche ed informatiche (con collegamenti Internet) per poter svolgere
efficacemente tutte le attività curricolari ed extracurricolari.
Sono presenti altresì 7 L.I.M. (Lavagne Interattive Multimediali): 5 nelle classi
della Sc. Secondaria di 1° grado e 2 nelle classi della Scuola primaria.
In sintesi, nell’Istituto sono presenti:








laboratori di informatica, tecnologia e linguistici,
L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale)
laboratori di scienze,
laboratori di arte e immagine,
laboratori di musica,
lavagne interattive multimediali,
laboratorio di lettura, biblioteche alunni e biblioteche docenti,
palestre.
I sussidi didattici e le strumentazioni tecniche sono continuamente aggiornate per
poter rispondere efficacemente alle esigenze formative degli alunni e dei docenti.
3.5. La Rete dei rapporti territoriali ed extraterritoriali.
I rapporti fra l’Istituto Comprensivo e gli enti territoriali ed extraterritoriali sono
improntati alla massima collaborazione allo scopo di:
 promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie
che l’Amm.ne comunale mette a disposizione delle scuole (collaboratori
scolastici, personale per assistenza ai soggetti con disabilità…);
 sviluppare iniziative efficaci con l’AUSL e le altre associazioni per attuare
percorsi di Educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, salute/alimentare;
 potenziare i rapporti di collaborazione con gli enti certificatori e gli altri enti;
 aderire alle iniziative formative qualitativamente rilevanti offerte dal territorio...
Amministr.ne
comunale
British School
e University of
Cambridge
Università
di Urbino e
Bologna
Altre
istituzioni
scolastiche
U. S. P.
Rimini
Istituto
Comprensivo
Coriano
Comunità di
S. Patrignano e
Montetauro
AUSL
di Rimini
Associazioni
culturali,
sportive e
ricreative
Biblioteca
Civica
“Gambalunga”
Rimini
Il sistema a rete dell’Istituto Comprensivo Statale di Coriano
10
4. La Sicurezza a scuola.
4.1. Educazione alla sicurezza.
L’I.C. di Coriano, nel rispetto del Decreto Legislativo n. 81 del 2008, educa alunni,
insegnanti e lavoratori alla Sicurezza, in ogni suo aspetto.
L’educazione alla Sicurezza si pone come una vera e propria azione educativa
finalizzata a:
 uso pratico ed immediato di una Scuola sicura,
 formazione del cittadino in grado di reagire
in modo corretto al pericolo,
 promozione di uno spirito altruistico e solidale.
Ogni plesso, ogni unità
adeguatamente esperto.
lavorativa
ha
un
suo
responsabile,
formato
ed
4.2. Le azioni per la sicurezza.
Ogni anno – nell’ambito delle azioni per la sicurezza – si procede ad una serie di
interventi riguardanti:








la valutazione dei rischi,
l’eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite,
la riduzione dei rischi alla fonte,
la programmazione della prevenzione,
il controllo sanitario,
l’attuazione delle misure igieniche,
l’organizzazione delle misure di:
 emergenza,
 primo soccorso,
 antincendio,
 evacuazione per pericolo grave ed immediato
l’informazione e la formazione.
5. Le Finalità Educative.
5.1. Un Obiettivo Formativo unico e trasversale.
Come Istituto comprensivo di tre ordini scolastici (Infanzia, Primaria e Secondaria
di 1° Grado), la nostra scuola individua e persegue finalità educative, metodi di
lavoro, scelte organizzative e proposte didattiche che intendono condurre gli alunni
attraverso un percorso pluriennale di crescita personale, civile e sociale.
E’ per questo che i tre ordini di scuole, attraverso la propria azione pedagogica,
metodologica e didattica, si ispirano ad un unico Obiettivo Formativo:
“Orientare ed integrare in continuum vitae,
per vivere attivamente e consapevolmente nella società”
11
Esso rappresenta il punto di incontro e di equilibrio di bisogni fortemente avvertiti
dall’intera comunità scolastica: l’esplorazione dei saperi, l’acquisizione delle
conoscenze, lo sviluppo delle abilità, il bisogno di orientamento, la formazione
dell’identità, la crescita sociale e civile, l’esigenza del confronto con l’altro da sé…
“Il percorso educativo e formativo è un continuum progettuale che accompagna i bambini e le bambine dal loro
ingresso nella scuola dell’infanzia alla conclusione del primo ciclo di istruzione …”. (MIUR-Atto di indirizzo, 8/9/09)
5.2. Le opzioni educative e formative.
L’istituto risponde a tali necessità offrendo opzioni educative chiare e tangibili:
 garantisce a tutti gli alunni una formazione improntata allo sviluppo delle
capacità di cooperare, di essere solidali, di inserirsi nella società con spirito
critico e consapevole di fronte alle complessità e ai mutamenti, rispettando il
valore della democrazia e della dignità dell’uomo indipendentemente dalla
religione, dall’etnia, dallo stato sociale e dal sesso;
 assicura a tutti gli alunni un percorso di costruzione delle conoscenze che
utilizza gli strumenti diretti dell’esperienza e quelli mediati dei sistemi simbolico
- culturali al fine di sviluppare le capacità di fare, capire, prendere decisioni,
progettare, valutare ed autovalutarsi;
 è veicolo per lo sviluppo dell’identità personale: rispetta i bisogni dei bambini
e dei ragazzi offrendo un contesto formativo basato sulla serenità e lo star
bene, rispettando le peculiarità individuali e le diverse fasi evolutive dello
sviluppo cognitivo e comportamentale di ogni alunno, il suo bisogno di sapere,
di comprendere e d’imparare ad apprendere, offrendo gli strumenti cognitivi e
relazionali atti a sviluppare l’autonomia personale;
 interagisce con la famiglia nel riconoscimento dei bisogni degli alunni e, nel
rispetto della diversità dei ruoli, si raccorda sugli intenti educativi in un rapporto
di fiducia e di reciproca collaborazione, nel comune obiettivo di favorire lo
sviluppo armonico della personalità dei ragazzi;
 è centro di cultura rispetto al territorio: interagisce e si raccorda con le altre
istituzioni e gli organismi culturali con l’obiettivo di promuovere al suo interno
iniziative di rilevanza formativa; promuove contatti con altre scuole, stabilisce
collegamenti con l’Azienda USL e con l’Ente municipale per interventi di
educazione sanitaria, alimentare e di educazione alla sicurezza in città;
 è ambiente nel quale gli alunni imparano ad orientarsi, acquisendo
progressivamente autonomia nelle scelte anche attraverso momenti di
partecipazione democratica in cui è stimolato il loro senso di responsabilità;
 promuove la pratica di comportamenti ecologici nelle relazioni
interpersonali, nella cura di sé e dell’ambiente, attivando progetti inerenti la
salute e l’alimentazione, l’educazione ai consumi e il rispetto dell’ambiente.
5.3. La definizione dei curricoli.
La definizione dei curricoli nei tre ordini scolastici viene tracciata privilegiando la
valorizzazione della progettualità, potenziando conoscenze e competenze
significative e stabili nel tempo, valorizzando le diversità e promuovendo le
potenzialità di ciascuno, attraverso un'articolazione flessibile del gruppo classe e
delle attività.
I curricoli si fondano sulla continuità dei percorsi educativo/didattici, sulla
gradualità (rispetto delle fasi di sviluppo degli allievi), sulla ricorsività (revisione
dei concetti e abilità mediante approfondimenti), sulla trasversalità (educazione
linguistica e abilità meta-cognitive come elementi propri di ogni disciplina).
12
6. I percorsi formativi nei tre gradi scolastici.
Definire i percorsi formativi è un’operazione complessa, che acquista il suo
significato più realistico e concreto se focalizza la sua attenzione sulla persona.
Ciò impone di pensare e condividere momenti costruttivi che richiedono
l'individuazione di specifiche attività di insegnamento/apprendimento da
organizzare e svolgere con modalità diverse, a seconda dei bisogni educativi e
delle peculiarità individuali. E’ in quest’ottica che i percorsi educativi e didattici dei
tre gradi scolastici acquistano coerenza, seguendo una logica pedagogica basata
sul lavoro collegiale e sostenuta dal dialogo, dall’impegno e dalla competenza di
tutti gli operatori scolastici. L’Obiettivo Formativo di istituto – “Orientare ed
integrare in continuum vitae” – diventa allora la traccia di un percorso unitario
comune per gli alunni… “per vivere attivamente e consapevolmente nella società”.
6.1. Scuola dell’Infanzia
La Scuola dell’Infanzia si propone di condurre ed accompagnare i bambini e le
bambine lungo “sentieri” che abbracciano saperi, emozioni, esperienze, curiosità,
timori e “coraggi”; alla scoperta di nuovi mondi, nuovi significati, nuove possibilità,
nuovi incontri, per ampliare la mente ed allargare il proprio universo.
La scuola individua l’Orizzonte conoscitivo da raggiungere tramite sistemi
Simbolico-Culturali che permettono di costruire rappresentazioni e descrizioni in
grado di restituire aspetti significativi della realtà come “forme di organizzazione
della conoscenza adulta: Linguaggi, Scienze, Arti”.
L’attività progettuale che si sviluppa attraverso “I campi di esperienza”, ambiti del
fare e del pensare del bambino, è supportata dalla “narrazione”.
IL SE’ E L’ALTRO
Le grandi domande, il senso morale,
il vivere insieme
IL CORPO IN MOVIMENTO
Identità, Autonomia, Salute
La Scuola dell’Infanzia si pone la FINALITA’ di promuovere lo sviluppo di:
IDENTITA’ _ AUTONOMIA _ COMPETENZA _ CITTADINANZA
attraverso I Campi di Esperienza
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
Gestualità, arte, musica, multimedialità
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lingua, cultura
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
13
La Scuola dell’Infanzia considera il bambino come soggetto attivo, in grado di
apprendere “attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti con i coetanei e gli
adulti, con la natura, gli oggetti e l’arte… attraverso la rielaborazione personale e
collettiva”…
La Musica
La Poesia
L’Arte pittorica
Percorsi di apprendimento per la Conoscenza
L’esplorazione di suoni e
significati in lingua inglese
La Biblioteca
Scolastica e la lettura
L’educazione stradale
La convivenza civile
L’educazione motoria
La convivenza civile
14
6.2. Scuola Primaria
“La scuola primaria rappresenta un tassello fondamentale del sistema educativo, in quanto,
attraverso di essa, gli allievi passano gradualmente da un’impostazione pre-disciplinare
all’acquisizione delle conoscenze declinate nelle diverse discipline di studio, comunque unitariamente
rappresentate. Sviluppare le competenze degli alunni non significa però che aree e discipline
assolvano solo a una funzione strumentale ma, […] cominciano anche a dischiudere per gli alunni le
grandi dimensioni del sapere e le straordinarie avventure della conoscenza. La scuola primaria
costituisce allora un segmento formativo di fondamentale importanza, lungo il quale si forma e via
via si consolida una vera e propria alfabetizzazione culturale”. (MIUR - Atto di indirizzo, 8 settembre 2009)
Così come affermato dalle Indicazioni per il Curricolo del primo ciclo d’istruzione, lo
sviluppo delle competenze ruota attorno alla persona: “… lo studente è posto al
centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,
corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi …”.
L’alunno diventa così il protagonista della costruzione del proprio sapere.
L’ambiente di apprendimento/insegnamento della Scuola Primaria si propone di
favorire, sviluppare, promuovere ed incoraggiare:
L’apprendimento
collaborativo
La
valorizzazione
dell’esperienza
e della
conoscenza
L’esplorazione
e
la scoperta
La
consapevolezza
del proprio
“crescere”
Gli interventi
adeguati nei
riguardi delle
diversità
15
6.3. Scuola Secondaria di 1° grado
La Scuola Secondaria di 1° grado rappresenta, all’interno del primo ciclo di
istruzione, la fase nella quale gli alunni cominciano a costruire il loro punto di vista
sulla realtà in maniera più autonoma e personale: è qui che le discipline assumono
il loro pieno valore di agenti di mediazione favorendo i processi di interpretazione,
simbolizzazione e rappresentazione del mondo.
I linguaggi delle diverse discipline, raccordati ed interconnessi, diventano così
“chiavi interpretative” che consentono di affrontare le problematiche dell’attualità
attraverso un approccio di tipo complesso ed integrato.
Le conoscenze ed abilità sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono,
a loro volta, alla promozione di competenze più ampie e trasversali che
rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per
l’esercizio del diritto di cittadinanza, nella misura in cui sono orientate ai valori
della formazione permanente, della convivenza civile e del bene comune.
La Scuola Secondaria di 1° grado si caratterizza dunque come la scuola …:
… della
relazione
educativa
… della
realizzazione
personale
… della
legalità, della
Cittadinanza
e della
Costituzione
… della
progettualità
e della
scoperta
… della prevenzione
dei disagi e del recupero
degli svantaggi
… della
valorizzazione
delle esperienze
... orientativa
16
6.4. Le tematiche in trasversale
I molteplici aspetti culturali e interdisciplinari dell’azione formativa del nostro
Istituto si sviluppano attraverso i seguenti percorsi educativi:
Il senso della Cittadinanza e lo studio della Costituzione
Per sentirsi Cittadini attivi che esercitano i diritti e rispettano i
doveri della società di cui fanno parte ad ogni livello: da quello
familiare a quello scolastico, da quello nazionale a quello
mondiale... Lo studio della Costituzione permette non solo di
conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia
ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la
cittadinanza a tutti i livelli.
Il tema dell’accoglienza
La scuola è il luogo dove ognuno deve vivere bene,
sentirsi accolto, imparare ad esprimersi e confrontarsi,
cooperare ed affrontare nuove esperienze umane.
L’educazione ambientale
Per sensibilizzare gli alunni sui comportamenti più
corretti nei vari ambienti in cui la persona si muove.
Rendere consapevoli delle problematiche legate al
riutilizzo, alla raccolta differenziata ed all’uso di
materiali tecnologici.
L’educazione alla salute
ed all’affettività
Sentiero tematico verso il ben-essere
e la libertà, al fine di educare gli
alunni a raggiungere una migliore
conoscenza di sé, del proprio corpo,
a star bene con sé e con gli altri.
.
17
L’educazione alimentare
Favorire la conoscenza degli alimenti per
creare un rapporto positivo con il cibo
e garantire una migliore qualità della vita.
Uno sguardo attento e professionalmente
competente verso chi è diversamente abile…
Per costruire, insieme al soggetto con difficoltà,
un percorso condivisibile di sviluppo, di relazione
con i compagni, di gratificazione personale e scolastica
“Dalla bicicletta al motorino …
un viaggio per educare alle regole stradali”
L’educazione stradale non è solo
conoscenza tecnica e addestramento, ma
attività educativa rivolta al raggiungimento
di livelli di formazione e di crescita personale.
L’Orientamento
Per riflettere sulle problematiche
relative alla crescita, alle scelte future,
alla realizzazione personale e di vita.
18
Le Nuove tecnologie
Per sentirsi cittadini del mondo e
costruire un futuro migliore con
l’utilizzo delle più moderne tecnologie.
Attività di avviamento alla pratica sportiva
Ri-Pensare per Ri-Progettare lo sport
in collaborazione con la Provincia di Rimini
e l’Assessorato Scuola e Sport del Comune
di Monte Colombo e Montescudo
Recupero, consolidamento, potenziamento
Approfondimento didattico curricolare e
formativo generale rivolto agli alunni della
Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado
Certificazione UCLES
(University of Cambridge Local Examinations Syndicate)
L’istituto offre la possibilità di partecipare agli esami
KET della University of Cambridge (ente riconosciuto
dal British Council e dal MIUR) per il conseguimento
della certificazione delle competenze linguisticocomunicative (scritte ed orali) in lingua inglese.
19
7. La valorizzazione delle differenze.
7.1. Una scuola che integra...
Ogni alunno, in quanto individuo, è portatore di una propria identità e cultura, oltre
che di esperienze emotive, socio-affettive e cognitive assolutamente originali...
All’interno del contesto scolastico, egli entra in relazione con altri, coetanei e
adulti, sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita e mettendo a
confronto le proprie potenzialità (abilità) e incapacità (disabilità) con quelle altrui.
Sulla base di tali premesse, il nostro istituto si fa da sempre promotore di possibili
interventi che possano favorire la scoperta di culture diverse e stimolare incontri
positivi tra gli individui, in un clima di reciproca comprensione e considerazione: è
nella valorizzazione delle differenze, infatti – come consapevolezza e rispetto dei
diritti e della dignità di tutti – che cresce e si realizza l’educazione alla
cittadinanza, primo passo per una vera e completa integrazione sociale.
Sul piano delle scelte formative, l'individualizzazione dell’insegnamento è una
modalità di intervento che garantisce lo sviluppo delle potenzialità per tutti gli
alunni, non solo quelli in difficoltà; all’interno di questa finalità condivisa, tuttavia,
la scuola è chiamata a rispondere in modo ancora più puntuale ai bisogni peculiari
di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari.
L’integrazione degli alunni con bisogni specifici è un processo articolato che
richiede l’intervento di più attori: è solo attraverso la piena collaborazione tra le
iniziative del sistema scolastico, l’appoggio delle famiglie ed il pieno supporto delle
strutture sociali e sanitarie del territorio che può concretizzarsi un efficace progetto
di vita centrato sulla persona.
La flessibilità e l'individualizzazione dei percorsi formativi, rese possibili dalle scelte
educative e strategiche operate dal nostro istituto, vengono a rispondere alle
esigenze concrete di questi ragazzi con bisogni specifici (alunni diversamente abili,
alunni stranieri, alunni in situazione di disagio…), facilitando la loro piena
integrazione ed il successo formativo, contribuendo - nel contempo - a prevenire la
dispersione scolastica. L’azione educativa persegue obiettivi tangibili, finalizzati a:








potenziare l’autostima,
sollecitare la motivazione, la partecipazione e l’impegno,
migliorare l'autonomia personale,
sviluppare le attitudini socio-relazionali,
favorire un approccio operativo alle discipline,
utilizzare una metodologia interattiva,
strutturare le capacità organizzative mediante il lavoro in gruppo,
stimolare la condivisione delle esperienze…
20
7.2. L'integrazione degli alunni diversamente abili.
Il nostro istituto è attualmente frequentato da 21 alunni diversamente abili, iscritti
ai vari ordini di scuola. La loro integrazione avviene mediante un percorso
individualizzato che vede l’alunno disabile al centro della relazione continua con gli
altri e si prefigge il suo pieno inserimento all’interno del gruppo-classe, della scuola
e della società. Sulla scorta di questo principio basilare, l’istituto si propone
l'obiettivo di consentire a ciascun alunno diversamente abile il pieno sviluppo delle
proprie potenzialità, garantendogli ogni possibile opportunità formativa che tenga
conto non solo delle sue caratteristiche fisiche, psichiche, socio-affettive o delle
difficoltà di apprendimento connesse alle condizioni di disabilità, ma anche delle
possibilità di recupero legate alle capacità effettivamente possedute che devono, in
ogni istante, essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate.
In questo senso, nell’assegnare i docenti alle classi, formulare gli orari e stilare i
criteri di utilizzo delle risorse disponibili, l’istituto presta particolare attenzione ai
contesti in cui sono inseriti gli alunni con disabilità.
Per ciascun alunno la scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti sociosanitari del territorio, predispone un apposito Piano Educativo Personalizzato, alla
luce del quale è possibile progettare percorsi educativo-didattici mirati, sviluppati
attraverso metodologie appropriate e condotti con strategie idonee.
Lo sviluppo di questo intervento educativo prevede l’articolazione di diverse fasi…
7.2.1. Procedura d’accoglienza.
L’accoglienza si svolge attraverso una serie di operazioni che vede coinvolti i
familiari, gli operatori socio-sanitari, gli insegnanti ed anche gli stessi alunni.
1. Procedura: vengono dapprima raccolte tutte le informazioni attraverso la
documentazione depositata presso gli uffici della presidenza (diagnosi medica,
modello, fascicolo personale dell’alunno);
2.. Primo colloquio con la famiglia: si ascolta la storia personale dell’alunno, le sue
relazioni intra ed extrafamiliari, il suo vissuto e quello della famiglia rispetto
all’esperienza scolastica, i bisogni particolari, le aspettative, le ansie, i timori…
3. Colloquio con gli insegnanti curricolari e di sostegno degli anni precedenti:
seguendo la prassi consolidata del raccordo e della continuità in verticale ed in
orizzontale, vi è un “passaggio di consegne” in merito ai livelli raggiunti dall’alunno
nelle diverse aree (autonomia, abilità cognitive, percettivo-motorie…), alle
dinamiche relazionali ed ai suoi bisogni specifici.
4. Individuazione del gruppo classe con l’attenzione ad affiancare all’alunno alcuni
compagni già noti che svolgano funzioni tutoriali, specie nelle prime fasi di
inserimento degli anni ponte.
Individuazione del Consiglio di Classe (docenti curricolari e di sostegno) più idoneo
in base ad esperienze pregresse, alla disponibilità e alla stabilità.
5. Colloquio con l’équipe socio-sanitaria.
7.2.2. Azioni messe in atto all’interno dell’istituto e sul territorio.
 Attivazione del gruppo GLH, composto dal Dirigente scolastico, dai docenti (di
sostegno e curricolari deI tre ordini di scuola presenti nell’istituto), dai
rappresentanti dei genitori e dai componenti dell’equipe psico-pedagogica per
un monitoraggio del reale livello di integrazione nel territorio;
21
 conoscenza











e condivisione dell’Accordo di Programma Provinciale per
l’Integrazione degli alunni in situazione di handicap nel sistema scolastico e
formativo della Provincia di Rimini 2007/2012;
coinvolgimento degli Enti Locali per l’adeguamento delle strutture e la fornitura
dei sussidi;
collaborazione con i servizi socio-sanitari e rapporti continuativi con gli
specialisti (mediamente si prevedono almeno due momenti tra docenti e
specialisti: un incontro di progettazione e uno di verifica del PEP);
coinvolgimento delle agenzie educative operanti sul territorio;
individuazione di un docente Referente per l'integrazione degli alunni
diversamente abili (Prof.ssa Fiammetta Stacchini);
diffusione di informazioni riguardanti tematiche specifiche, con particolare
attenzione alla costruzione di proficui rapporti di comunicazione e
collaborazione con le famiglie del nostro Istituto;
costituzione di un gruppo di lavoro, formato dai docenti delle classi e da quelli
di sostegno coinvolti nelle attività di integrazione, che si riunisce
periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia degli interventi. Il gruppo
opera al fine di mettere in comune esperienze (condivisione di buone prassi e di
documentazione), problemi e proposte; cura con particolare attenzione un
efficace raccordo nei passaggi da un ordine di scuola all’altro; predispone anche
progetti di intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse
finanziarie messe a disposizione dagli Enti Locali;
individuazione della classe dove l’alunno sarà inserito;
diffusione di nuove tecnologie e strumenti adeguati per la facilitazione degli
apprendimenti (ogni plesso dell’istituto garantisce la presenza di un laboratorio
specifico per le disabilità);
costruzione di proficui rapporti di comunicazione e collaborazione con le
famiglie per la definizione del PEP, anche attraverso un accordo sugli obiettivi
da raggiungere seguendo strategie comuni;
ricerca da parte dei consigli di classe, d’interclasse e del team degli insegnanti
di sostegno, di modalità, di strategie e dell’uso di strumenti adeguati per
realizzare una vera integrazione anche attraverso la flessibilità dei ruoli tra i
docenti e l’approfondimento di tematiche specifiche;
attività di progetto, di classi aperte (in orizzontale e verticale), di laboratorio.
7.2.3. Risorse umane: docenti di sostegno ed educatori.
Docenti di sostegno.
Nell’a. s. in corso, l’istituto si avvale di 11 insegnanti di sostegno. Questa figura si
pone come referente nei rapporti con la famiglia, l'ente locale e l’équipe
psicopedagogica; come mediatore della relazione tra l'alunno ed il gruppo classe
(alunni e docenti) e come facilitatore del processo di apprendimento.
All’interno del gruppo classe, il docente di sostegno partecipa attivamente alla
programmazione educativa e didattica, condivide le attività di compresenza e codocenza con l'insegnante curricolare, in particolare nella gestione delle attività di
gruppo, affianca l'alunno nella gestione di strumenti e materiali e ne facilita
l'apprendimento, adottando strategie specifiche.
All’esterno del gruppo classe, gestisce attività didattiche individualizzate mirate al
recupero delle abilità di base.
Assistenti Educativi. Anche quest’anno la scuola si avvale della collaborazione di
assistenti-educativi. Essi svolgono una preziosa funzione non solo nell’ambito di
assistenza educativa alla persona, ma anche nell’ambito didattico.
22
7.3. L’integrazione degli alunni stranieri
“La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare a essere.
L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La
presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e
non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta
riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna,
invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza
della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni
religiose, i ruoli famigliari, le differenze di genere”.
da: Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’infanzia e il primo ciclo. d’istruzione (sett. 2007)
Nel territorio che comprende i Comuni limitrofi di Montescudo e Monte Colombo,
già da alcuni anni si stanno sempre più intensificando insediamenti di famiglie
provenienti da paesi stranieri e, in particolare modo, da nazioni non appartenenti
alla Comunità Europea. Il notevole flusso di cittadini immigrati impegna la nostra
istituzione scolastica ad una costante rilettura del proprio impianto educativo e
didattico, nell’incessante sforzo di rendere possibile un’accoglienza che sia
veramente degna di chiamarsi tale (non già una mera accettazione di alunni
provenienti da realtà diverse, ma un processo di piena integrazione che sappia
valorizzare costumi, valori, identità ed atteggiamenti culturalmente “diversi”).
Allo scopo di mettere in atto questi principi guida, il Collegio Docenti ha individuato
un docente referente per l'integrazione degli alunni diversamente abili (insegnante
Raffaella Rinaldi) che ha coordinato e monitorato tutte le iniziative volte a:

promuovere la formazione di conoscenze ed atteggiamenti che inducono a
stabilire rapporti dinamici tra le culture favorendo:
 la comunicazione e la relazione interpersonale nella prospettiva di stimolare
una relazione interculturale, attraverso la scoperta dell’alterità come
rapporto piuttosto che come barriera;
 l’instaurazione di uno spirito critico quale consapevolezza della relatività
delle proprie identità particolari (religiose, nazionali, etniche, sociali, …),
riconoscendo la loro specifica evoluzione spaziale e temporale;
 evidenziare l’importanza dell’Educazione Interculturale:


come offerta formativa che fornisca agli alunni conoscenze e competenze
disciplinari utili per comprendere la realtà sempre più complessa e
globalizzata in cui viviamo;
come strumento di selezione all’interno dei curricoli delle discipline, al fine di
valorizzare la cultura di ogni paese, analizzandone criticamente stereotipi e
pregiudizi, attraverso il decentramento del punto di vista;
 creare un clima di accoglienza verso gli alunni non italofoni e le loro famiglie:


riducendo al minimo il disagio dell’inserimento nel nuovo contesto,
sviluppando iniziative di formazione mirata per tutto il personale scolastico;
 facilitare l'apprendimento linguistico dell’italiano come L2, attraverso:
 risorse interne all’Istituto (attraverso la disponibilità orario dei docenti),
 processi di mediazione per alunni e famiglie (counselling e tutoring),
 eventuale collaborazione con responsabili dei corsi di italiano per adulti.
23
7.3.1. “Mille e una scuola”: progetto di integrazione per alunni stranieri.
La quasi totalità degli alunni stranieri che frequentano le scuole
Primarie “F. Rosaspina” di Montescudo e “Croce” di Monte Colombo,
giunge completamente priva di conoscenze anche minime riguardo
alla lingua italiana: spesso questi alunni non sono in grado di
esprimersi e neppure comprendere le forme più semplici della
comunicazione come, ad esempio, far capire i propri bisogni primari.
L’obiettivo principale è dunque quello di favorire una prima alfabetizzazione che
contempli almeno una padronanza minima ed una competenza accettabile sul
piano della comunicazione essenziale. Così facendo, la scuola ribadisce la sua
funzione di Istituzione garante del processo formativo e didattico di tutti i suoi
fruitori: non soltanto di quelli “avvantaggiati” dalla nazionalità, ma anche di coloro
che sono definiti “extra”… E’ questa la matrice educativa su cui poggia le basi il
progetto di integrazione “in verticale” per alunni stranieri “Mille e una scuola”.
Finalità. I ragazzi che provengono da paesi non italofoni sono sicuramente coloro
che hanno bisogno di un progetto formativo mirato che li aiuti nel raggiungimento
di tutti quegli obiettivi, primari ed irrinunciabili, che sono il fondamento della
matrice educativo-didattica del nostro istituto.
Sul piano operativo, il primo passo indispensabile consiste nell’identificazione del
livello di conoscenza della lingua italiana di ogni alunno straniero; a questo
proposito, il progetto prevede una discriminazione linguistica basata su tre livelli:
livello 0 (alunno senza alcuna comprensione della lingua italiana);
livello 1 (alunno con una minima, ma non adeguata comprensione);
livello 2 (alunno con una comprensione essenziale).
Al fine di creare un programma individualizzato che risulti come valido supporto di
un più vasta ed articolata programmazione della classe, è importante rispondere
alla impellente necessità di una prima alfabetizzazione: in questo senso,
l’apprendimento di un vocabolario sempre più funzionale e competente deve
rappresentare la base per il successivo passaggio alla costruzione della frase.
Sul piano concettuale, l’integrazione di alunni provenienti da paesi stranieri risulta
un arricchimento per tutti coloro che ruotano attorno alla scuola: la possibilità di
confrontarsi con nuove culture rappresenta infatti uno stimolo per conoscere ed
ampliare il proprio vissuto, ma anche per cercare all’interno dell’istituzione stessa
le risposte, la possibilità di sperimentare, realizzare progetti e promuovere le scelte
di fronte ad una – ormai più non del tutto nuova – situazione di emergenza.
Organizzazione. Per gli alunni coinvolti nel progetto che necessitano di un vero e
proprio programma personalizzato o di recupero, si è concepito l’allestimento di un
laboratorio di lingua italiana in cui svolgere molteplici attività. L’organizzazione del
laboratorio prevede, innanzitutto, uno spazio ove è possibile lavorare a piccoli
gruppi e dove l’insegnante ha la possibilità di muoversi e seguire singolarmente gli
alunni. Va aggiunto che questo spazio “dinamico” non è stato progettato ad uso
esclusivo degli alunni coinvolti nel progetto “Mille e una Scuola”: al contrario, esso
può rappresentare un ulteriore punto d’incontro e di riflessione per l’ideazione e la
messa in atto di più ampie esperienze sul piano del confronto e dello scambio
interculturale. (“Di immediata evidenza è il problema dell’integrazione linguistica. Nelle
esperienze in atto è risultata assai proficua l’alternanza di periodi di presenza degli alunni
stranieri nelle classi con momenti di applicazione e attività di laboratorio linguistico in
gruppi di soli stranieri. …Per quanto possibile, le attività di sostegno linguistico saranno
intensificate nella fase iniziale dell’anno scolastico”. C.M. n° 205 del 1990).
24
Valutazione e personalizzazione. La normativa ministeriale offre diverse
indicazioni sull’inserimento degli alunni stranieri (organizzazione “flessibile”
dell’orario, investimento del fondo d’istituto per progetti di integrazione, modalità
del loro inserimento all’interno delle classi…). Ciò che ancora resta ancora “sullo
sfondo”, destando qualche perplessità nei docenti, sono gli aspetti relativi alla
valutazione degli studenti stranieri. Come per gli alunni in situazione di handicap,
anche gli alunni non italofoni hanno bisogno di un programma che non può essere
solamente “adattato” ma che deve essere necessariamente personalizzato in base
alle necessità contingenti. L’esigenza più impellente è certamente la prima
alfabetizzazione che, per coloro che accedono per la prima volta alla Scuola
Secondaria di 1° Grado, assume inevitabilmente caratteristiche più rilevanti data la
maggiore complessità dei programmi che implicano conoscenze già acquisite.
Dunque se il programma è personalizzato e differisce notevolmente dalla
programmazione della classe, in che modo dovrà essere impostata la valutazione?
A questo proposito le Indicazioni Ministeriali sono prive di un reale orientamento e
ciò impone un inevitabile adeguamento che consente un solo aspetto interpretativo
ovvero quello della formulazione di un giudizio relativo ai progressi raggiunti e alle
competenze acquisite dagli alunni, in base agli obiettivi previsti dalle singole
programmazioni individualizzate.
Protocollo di inserimento: dati biografici e culturali degli alunni stranieri.
Un processo di integrazione che abbia una sua reale valenza all’interno di un più
vasto contesto sociale, necessita del coinvolgimento di tutte le risorse del
territorio, a partire dalle Amministrazioni Comunali: ciò a garanzia di un intervento
che sia impostato con la funzionalità di una rete operativa che, attraverso
l’interazione e la collaborazione, possa garantire un più proficuo processo di
integrazione. Il primo elemento di questa rete operativa è lo scambio della raccolta
dei dati biografici dell’alunno attraverso i quali ottenere una prima conoscenza
della sua situazione (familiare, culturale, progetti di permanenza in Italia…).
Oltre ai dati biografici è indispensabile l’individuazione di quelle informazioni che
riguardano le competenze e abilità in possesso degli alunni, a ciò si aggiungeranno
le notizie relative alla situazione linguistica e al livello di conoscenza della L2.
Dopo aver provveduto all’assegnazione nelle classi, gli alunni non parlanti la lingua
italiana saranno soggetti ad una prima valutazione sulla scorta di un protocollo
operativo volto all’individuazione di quei dati biografico-linguistici necessari per la
pianificazione di programmi di prima alfabetizzazione, di recupero o di
consolidamento (competenze del Consiglio di classe, come organo collegiale e di
ogni singolo docente, quale responsabile della singola disciplina/insegnamento).
Programmazione individualizzata.
Per gli alunni stranieri che frequentano la Scuola Primaria, la programmazione
verterà necessariamente su percorsi individualizzati di prima alfabetizzazione, sia
per le abilità orali (capacità di comprendere e comunicare i propri bisogni primari),
sia per le abilità scritte (comprensione e produzione di parole, frasi e brevi testi).
Fondamentale importanza acquisterà la riflessione linguistica (riconoscimento e
produzione di sillabe semplici/complesse, nessi consonantici, forme dei verbi
essere e avere…) e la capacità di collocare gli eventi nella sequenza spazio/tempo.
Per gli alunni stranieri della Scuola Secondaria di 1° grado, la programmazione
acquisterà una maggiore sistematicità, procedendo su percorsi strutturati in base
ai dati acquisiti dalle prove di ingresso (sviluppo delle abilità linguistiche, scelta
appropriata dei contenuti, riflessione linguistica ed arricchimento lessicale,
metodologia individualizzata, verifica costante dei progressi raggiunti…).
25
8. La valutazione.
8.1. I caratteri della valutazione.
Il nostro Istituto ha elaborato e condiviso una serie di criteri guida per un
approccio sistematico all’intero processo valutativo.
La valutazione ha un carattere promozionale, formativo, orientativo e
concorre ad adeguare il percorso didattico alle esperienze degli alunni.
Essa è intesa e vissuta come:
 globalità: non registra soltanto i progressi compiuti dall’alunno nell’area
cognitiva, ma ne documenta e ne incoraggia anche il processo di crescita e
maturazione della personalità;
 processualità: parte da un’analisi accurata della situazione iniziale ed indica
l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati, da raggiungersi
attraverso percorsi che tengano conto dei ritmi e delle condizioni soggettive
dell’apprendere;
 valorizzazione: dà risalto ai risultati ottenuti (anche su percorsi minimi),
valorizza le risorse dell’alunno, gli indica le modalità più efficaci per sviluppare
le proprie potenzialità, lo aiuta a costruire un concetto positivo e realistico di sé;
 orientamento: rileva e promuove le attitudini e gli interessi dell’alunno quali
elementi indicatori per l’impostazione di un progetto di sé che costituisca la
base per le future scelte scolastiche e professionali;
 condivisione: non registra solo i progressi compiuti dall’alunno, ma coinvolge
anche i docenti e la famiglia; segnala l’efficacia dei percorsi di
insegnamento/apprendimento, la scelta dei contenuti, la metodologia, le
strategie di miglioramento sollecitando la collaborazione della famiglia per
l’utilizzo di criteri educativi condivisi.
 strategia: attraverso la definizione dei percorsi formativi e l’attività didattica
nel suo complesso, mira a far acquisire le competenze previste dalle indicazioni
ministeriali unitamente agli atteggiamenti e valori funzionali atti all’inserimento
e alla partecipazione attiva di ogni alunno nella comunità sociale.
Il processo di valutazione all’interno dell’istituto comprende:
la valutazione interna che compete ai docenti e viene attuata con modalità
distinta a seconda dei gradi scolastici;
la valutazione esterna che viene attuata dall’INVALSI attraverso la
somministrazione di prove oggettive relative agli apprendimenti di Italiano e
Matematica nelle classi seconde e quarte della scuola primaria e nelle classi prime
e terze della scuola secondaria di primo grado;
26
La certificazione delle competenze disciplinari acquisite che viene rilasciata
dai docenti, a conclusione del primo ciclo di istruzione;
La certificazione delle competenze per la lingua inglese che offre ai ragazzi
l’opportunità di veder valutate le proprie competenze scritte ed orali (KET
examination of the University of Cambridge).
8.2. Come valutiamo: criteri e strumenti.
8.2.1. Nella Scuola dell’Infanzia
La valutazione assume i tratti di un percorso dinamico e orientativo e pone
l’attenzione non tanto sui risultati quanto sui processi attivati. Si caratterizza
dunque per il suo valore formativo in quanto permette di osservare, analizzare,
comprendere ed interpretare i comportamenti dei bambini attraverso una serie di
strumenti quali l’osservazione sistematica, la registrazione, la narrazione delle
esperienze…
Nella prassi quotidiana, si dà rilievo alla socializzazione ed all’autonomia, allo
sviluppo dei diversi linguaggi, alla collocazione nello spazio in relazione a sé e al
gruppo, alla capacità di osservare e descrivere e applicare strategie risolutive alle
problematiche incontrate.
8.2.2. Nella Scuola Primaria
La valutazione è intesa come monitoraggio in itinere delle esperienze, sia per
quanto riguarda i traguardi di sviluppo di ciascun bambino, sia per adottare,
affinare e modificare modalità operative programmate dal team docenti.
Le indicazioni riportate nella Scheda di Valutazione, sono il risultato, o meglio la
sintesi, di quattro momenti valutativi:
• La valutazione dei lavori svolti in classe (quaderno dell’alunno);
• La valutazione oggettiva delle prove di verifica effettuate in itinere e al termine
delle unità di lavoro;
27
• La valutazione del raggiungimento di obiettivi interdisciplinari quali: interesse e
motivazione, partecipazione ed impegno, autonomia personale, autostima,
socializzazione, rispetto delle regole;
• L’osservazione sistematica raccolta in modo organico nei vari momenti della vita
scolastica.
Le verifiche, alle quali sono sottoposti gli alunni, vengono somministrate:
• con
cadenza
quadrimestrale,
concordate
dai
docenti
della
classe;
• in itinere, effettuate al termine dello sviluppo di ogni unità di lavoro con prove
adeguatamente predisposte all’interno delle singole discipline.
Valutazione e voto delle discipline
Nella scuola Primaria il lavoro didattico quotidiano è valutato con un giudizio
formativo espresso con frasi o con parole, a discrezione dell’insegnante e nel
rispetto dei tempi e dei modi di ciascun alunno.
Le prove individuali di verifica, sia in itinere che alla fine del quadrimestre, sono
valutate con un voto numerico che varia da 10 a 5.
In caso di gravi insufficienze i docenti della classe mettono in atto strategie diverse
al fine di recuperare le carenze emerse; in tal caso la valutazione non è espressa
mai con un voto inferiore a 5. In particolare il voto numerico:
• 10 corrisponde a obiettivi pienamente raggiunti, interiorizzati e trasferibili;
• 9 corrisponde a obiettivi pienamente raggiunti;
• 8 corrisponde a obiettivi raggiunti;
• 7 corrisponde a obiettivi complessivamente raggiunti, ma con qualche
incertezza;
• 6 corrisponde a obiettivi essenzialmente raggiunti;
• 5 corrisponde a obiettivi non raggiunti.
I voti
• alle
• alle
• alla
numerici, collegati alle materie di studio, sono assegnati:
interrogazioni scritte o orali;
verifiche;
verifica delle competenze acquisite.
28
8.2.3. Nella Scuola Secondaria Di 1° Grado
La valutazione è di tre tipi:



diagnostica: tiene conto delle prove d'ingresso ed ha lo scopo di
considerare i livelli di partenza per programmare gli interventi didattici;
sommativa: accerta leabilità e le conoscenze acquisite dagli alunni
attraverso osservazione sistematica e prove di vario tipo (questionari,
interrogazioni, testi scritti, prove grafiche e pratiche);
formativa:occupa l'intero anno scolastico, si esplica nella valutazione
quadrimestrale e finale e tiene conto dei seguenti fattori - livelli dipartenza,
grado di partecipazionedi frequenza e di impegno, livello di conoscenza e
abilità maturate e capacità di tradurle in competenze, grado di maturazione
affettivo-relazionale, comportamento.
La valutazione del livello delle conoscenze e delle abilità raggiunte dagli alunni in
relazione agli obiettivi trasversali tiene conto dei seguenti criteri:
 correttezza e completezza
 adeguatezza del linguaggio usato
 capacità di rielaborazione personale
 progressi rispetto alla situazione di partenza, delle capacità individuali e
dell'impegno.
Nelle prove disciplinari, per accertare specifiche abilità e livelli di competenza
vengono predisposti questionari, test, schede con vari gradi di difficoltà; si
proporranno colloqui, discussioni, relazioni, elaborati.
Per poter procedere ad una misurazione delle prove, si individueranno con
precisione gli obiettivi che si intendono rilevare e si misurerà la prestazione
dell'alunno in relazione ad essi.
Le prove prevederanno vari livelli di difficoltà, in modo da poter essere proposte a
tutta la classe; per gli alunni in difficoltà, la valutazione sarà eventualmente
riferita agli obiettivi essenziali.
Le prove per gli alunni diversamente abili saranno riferite al loro PEI.
La valutazione dei risultati delle prove individuali consentirà di intervenire
adeguatamente attraverso azioni di recupero e rinforzo, consolidamento,
potenziamento. I risultati saranno, di volta in volta, chiariti agli alunni e comunicati
alle famiglie in modo tale di avere un quadro aggiornato del percorso compiuto e
delle personali esigenze. Per gli alunni che non avranno conseguito gli obiettivi
programmati, si predisporranno attività di recupero da effettuare in classe o a
casa, mediante schede ed esercizi differenziati o con modalità indicate dal
Consiglio di Classe.
29
La valutazione disciplinare e del comportamento viene espressa con un voto
numerico da 0 a 10 con riferimento alle seguenti griglie:
Criteri di valutazione correlati al voto disciplinare
30
31
9. Scuola e Famiglia.
La partecipazione dei genitori alla vita scolastica è un elemento essenziale ai fini
della realizzazione del progetto educativo dell’istituto. La nostra scuola intende
agevolare tutti gli strumenti idonei affinché vi sia collaborazione e coerenza tra la
proprie proposte formative e quelle delle famiglie. Oltre alle modalità consolidate
(rappresentanza nel consiglio di istituto, nei consigli di classe, colloqui individuali),
i tre ordini di scuola propongono altre forme di partecipazione:
9.1. SCUOLA DELL’INFANZIA

Plesso Pinocchio - Taverna e Plesso Bamby - Trarivi:
Progetto Accoglienza per alunni in ingresso: “Accogliere ed accogliersi”… per
costruire un rapporto di fiducia verso la scuola del proprio bambino/a.
Festa di fine anno. Scuole e famiglie in festa con lo sport
9.2. SCUOLA PRIMARIA



Progetto Adozione a distanza “Una goccia nel mare della solidarietà”.
Coinvolge alunni, insegnanti e genitori di Croce.
Progetto Accoglienza Alunni in ingresso
Festa di fine anno: “Evviva lo sport”. Scuole e famiglie in festa con lo sport.
9.3. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Orientamento Formativo/Informativo: per un’informazione ampia e
dettagliata in vista della scelta del futuro percorso formativo alla scuola
superiore. Partecipano, oltre agli alunni, i genitori, i coordinatori delle classi
terze, ex alunni frequentanti le superiori.

Sportello di Ascolto: servizio di consulenza rivolto agli alunni delle classi
seconde e terze ed ai loro genitori. Il servizio si occupa di sostenere gli allievi di
fronte ad eventuali difficoltà riscontrate del percorso scolastico e di consigliare i
genitori nella scelta della Scuola Secondaria di 2° grado.
32
9.4.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità, espressione della scuola dell’autonomia ed
elaborato in coerenza con gli obiettivi che caratterizzano il Piano dell’Offerta Formativa, è la
dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato dell’Istituto Comprensivo di Coriano nei
confronti degli alunni e delle loro famiglie. Tale patto coinvolge il Dirigente scolastico, i docenti, gli
alunni, i genitori, gli organi dell’istituto, gli enti esterni preposti al servizio scolastico e comporta,
da parte dei contraenti, un’assunzione di corresponsabilità.
In base al Patto Educativo, tutte le componenti dell’istituzione scolastica si impegnano a
collaborare per il potenziamento della crescita individuale e sociale degli alunni, valorizzandone la
motivazione allo studio e contribuendo alla formazione di atteggiamenti critici e responsabili.
Nello specifico, il presente documento comporta una serie di impegni precisi:
PER GLI ALUNNI:
Gli alunni sono tenuti ad osservare i seguenti doveri, sanciti dallo Statuto degli studenti e delle
studentesse, riportati nel Regolamento d’Istituto:
 conoscere e rispettare il Regolamento d'Istituto, con particolare riferimento alle norme di
comportamento e di convivenza civile, pertanto gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti
del Dirigente, dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni lo stesso
rispetto che chiedono per se stessi;
 gli studenti sono tenuti ad assolvere alle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal
Regolamento d'Istituto e sono, quindi, tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i
macchinari e i sussidi didattici messi loro a disposizione dalla scuola e per i quali le famiglie
rispondono personalmente;
 conoscere gli obiettivi educativi e didattici ed i percorsi per raggiungerli;
 conoscere gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione.
Agli alunni vanno riconosciuti i seguenti diritti:
gli studenti hanno diritto ad un servizio educativo-didattico di qualità, attraverso:
 iniziative concrete per situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica;
 la salubrità e la sicurezza degli ambienti che debbono essere adeguati a tutti gli studenti,
anche a quelli diversamente abili;
 la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
 servizi di sostegno e di promozione alla salute e all’assistenza psicologica.
PER GLI INSEGNANTI
I Dirigente e i Docenti si impegneranno a:
 elaborare una programmazione educativa coerente con il progetto formativo, la specificità delle
discipline, gli orientamenti e le scelte individuali;
 promuovere un clima di fiducia e di collaborazione, tenendo conto delle esigenze generali e
degli stili cognitivi degli alunni;
 dichiarare le strategie d’intervento didattico, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione;
 rispettare la vita culturale e religiosa degli stranieri, promuovendo iniziative volte alla loro
integrazione attraverso attività interculturali;
 vigilare sui minori loro affidati.
PER I GENITORI
 conoscere l’Offerta Formativa proposta dalla scuola;
 partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola, comunicando e collaborando
con i docenti nel rispetto della professionalità e dei reciproci ruoli;
 aiutare il figlio ad organizzare la propria giornata verificando che gli impegni scolastici
siano svolti;
 prestare attenzione alla vita scolastica del proprio figlio, controllando giornalmente il diario
scolastico controfirmandone le note, gli avvisi e le diverse comunicazioni inviate dalla scuola.
__________________________
Firma del genitore
Il Dirigente Scolastico
Maurizio Di Caprio
33
10. Scuola in atto: la Progettualità…
… come humus vitale che alimenta l’azione pedagogica, metodologica e di ricerca
nei diversi gradi scolastici dell’Istituto…
10.1. … nella SCUOLA DELL’INFANZIA
Scuola dell’Infanzia “PINOCCHIO” - Taverna di Monte Colombo
PROGETTO DI PLESSO 2011/2012
Premessa e finalità
Visto l’elevato numero di alunni in ogni sezione e la presenza di molti bambini di 3 anni e di bambini
anticipatari, quest’anno noi insegnanti, abbiamo pensato di dedicare particolare attenzione al periodo
“dell’accoglienza”.
L’entrata nella scuola dell’Infanzia costituisce una tappa fondamentale nel
processo di crescita del bambino. Una buona accoglienza rappresenta una condizione essenziale per
una positiva esperienza scolastica, e un momento privilegiato di incontro tra scuola e famiglie,
favorendo una preziosa opportunità di conoscenza e di collaborazione.
L’accoglienza è connotata dalla capacità di ricevere e offrire possibilità di incontro, di ascolto e di
benessere. Chi accoglie si muove verso le persone con intenzionalità e, nel caso della scuola, con
un’accurata progettazione centrata sui bambini che iniziano o proseguono il percorso scolastico.
L’intenzione è quella di strutturare attività che aiutino i bambini a comprendere le nuove situazioni in
cui verranno a trovarsi, a conoscere le persone e a riconoscere le regole del contesto scolastico; si
farà il possibile affinché i bambini possano vivere la scuola come un momento sereno e piacevole.
La finalità, quindi, è quella di facilitare nel bambino un progressivo adattamento alla realtà scolastica
attraverso l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante, luogo di espressione di sé e
di socializzazione. In questo percorso useremo anche una storia di sfondo e un “personaggio
mediatore”, per permettere ai bambini di collegare con maggior interesse le varie attività.
Quest’anno, perciò, il nostro progetto di plesso sarà diviso in due parti: la prima riguarderà appunto “
l’accoglienza” e si svolgerà nel periodo che va da settembre a dicembre; la seconda invece,
svilupperà un altro aspetto della sostenibilità, percorso intrapreso già da alcuni anni e riguarderà “la
Terra”, questa parte si svolgerà nel periodo che va da gennaio a giugno.
PRIMA PARTE DEL PROGETTO: L’accoglienza
Periodo: settembre – dicembre 2011
“ AGGIUNGI UN POSTO A SCUOLA…
… CHE C’E’ UN AMICO IN PIU’ ” :
PROGETTOILDI
EDUCAZIONE
ALLACHE
SOSTENIBILITA’
– a.s.
2010/2011
RAGNETTO
ARTURO
SA TUTTO E DI
PIU’!
Il ragnetto Arturo, è un ragnetto molto saggio e ben educato, infatti frequenta la scuola di “Prato
Fiorito”, che però è aperta solo in estate. In questi mesi autunnali ha pensato di venire a costruire la
sua ragnatela e a ripararsi nella nostra scuola, dove spera di incontrare tanti bambini amanti degli
animali; vuole conoscere nuovi amici a cui insegnare giochi divertenti e tante buone regoline che lui
ha imparato alla scuola degli animali…
34
La ragnatela delle relazioni:
- giochi di intersezione
- giochi motori
- giochi a piccoli gruppi misti
La ragnatela dell’amicizia:
- rappresentiamo graficamente gli amici
- riproduciamo ragnatele colorate con varie tecniche;
con i fili della ragnatela colleghiamo un amico all’altro
Arturo ci insegna le regole della “buona educazione”
- cartellone delle regole “d’oro” per stare bene insieme
- impariamo le regole del GIOCO
- le regole della Biblioteca
- mettiamo in pratica i consigli di Arturo
SECONDA PARTE DEL PROGETTO: L’educazione sostenibile
Periodo: gennaio – giugno 2012
ALLA SCOPERTA DI MADRE TERRA…
Io sono i massi e gli alberi che vi divertite a scalare…
Sono la sabbia bagnata della spiaggia che schiacciate con i vostri piedi nudi…
Sono l’erba sulla quale vi sdraiate a guardare in alto le mie nuvole…
Sono i fiumi, i laghi e gli oceani nei quali vi piace nuotare…
Sono le fresche e verdi foreste,
i deserti incandescenti e i freddi ghiacciai immacolati…
Io adoro abbracciarvi con il mio calore, solleticarvi con il mio vento
e baciarvi con la mia pioggia.
Sono vostra Madre Terra e, proprio come voi, sono unica
e quindi sono molto speciale.
Ho bisogno di amore e di cure, proprio come voi:
io sono la vostra Dimora!
Partendo da questo input inizieremo il nostro percorso e scopriremo:
La consistenza della terra
- cos’è la terra, di cosa è fatta,…
- prenderemo della terra per toccare, stringere,
sbriciolare,spalmare, raccogliere, classificare…
- la creta e l’acqua
- le impronte sulla terra
- le torte di fango
Il colore della terra
- terra asciutta e terra bagnata
- i colori della terra
- la terra a strati
- i colori dei sassi
- disegni con terra e sassi
- i graffiti
- polvere di terre colorate + acqua = colore
L’odore della terra:
- profumo o puzza
La composizione del suolo
- pozioni di…fango
- setacciamo
- c’è aria nel terreno
- nel terreno c’è anche l’acqua
35
L’erosione:
- giochi con la sabbia
- torri di sabbia
- l’erosione dell’acqua
La concimaia:
-la trasformazione dei rifiuti
Il pianeta terra:
- costruzione del mappamondo
- età della terra – i fossili
- il sotto della terra
- i vulcani
- gli ambienti della terra: Il deserto, le foreste, gli oceani…
- gli abitanti della terra: piante, animali, uomini…
- i diversi popoli della terra
- la terra malata
- salviamo la terra
MOTIVAZIONE PEDAGOGICA
Per la buona riuscita dell’azione educativa ci proponiamo di accogliere i bambini con i genitori,
costruendo relazioni positive, di rassicurazione e di collaborazione reciproca.
Vogliamo finalizzare le attività, all’accoglienza, all’incontro, alla costruzione del gruppo; stimolare
l’innata curiosità di conoscenza dei bambini e aiutarli a tessere relazioni e a instaurare amicizie.
Nella scuola dell’Infanzia si cerca di realizzare un contesto educativo nel quale l’apprendere si
accorda all’essere e dove lo star bene accompagna l’imparare e il crescere.
Attraverso il gioco si coinvolge l’attenzione del bambino e si favorisce l’apprendimento; si stimola
l’espressività in ogni sua forma, la sensorialità, la manipolazione, l’abilità motoria.
A scuola, si vuole creare un contesto dove i bambini possano crescere in autonomia, identità,
competenza e possano sviluppare il senso della convivenza civile; si cerca di favorire la relazione
sociale, umana e culturale; si costruiscono occasioni affinché da un interesse spontaneo il bambino
passi ad una curiosità attiva e continuativa, perché l’interesse si trasformi in voglia di scoprire, di
imparare, di conoscere.
METODOLOGIA
Nella prima parte del progetto utilizzeremo una storia che faccia da filo conduttore per le attività e
costruiremo un burattino del personaggio (il ragnetto Arturo) per catturare l’attenzione e l’interesse
dei bambini e motivarli. Organizzeremo giochi motori ed attività di intersezione, a piccoli gruppi misti
con bambini di entrambe le sezioni, per favorire l’incontro e la conoscenza fra tutti i bambini
e le insegnanti. Proporremo canzoni, poesie, filastrocche da cantare e animare con le mani per
imparare le regole della scuola.
Nella seconda parte del progetto la manipolazione e la costruzione troveranno ampio spazio
nell’esperienza del bambino; sceglieremo con cura materiali e strumenti che consentano di
confrontare, mescolare, impastare, sminuzzare, provare la consistenza, osservare il colore, la
variabilità del materiale…
Utilizzeremo una metodologia scientifica inserendo nel gioco e nel fare del bambino alcuni
atteggiamenti fondamentali:
• di indagine (esplorare, ricercare, osservare, analizzare…)
• applicativo - operativo (progettare e agire )
• concettuale - cognitivo ipotizzare, denominare, ragionare…)
OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE NEI VARI CAMPI DI ESPERIENZA:
Il sé e l’altro:
OBIETTIVI
• Accettare il distacco dalla famiglia in maniera serena.
• Vivere la scuola con partecipazione e fiducia.
• Rafforzare l’autonomia e la stima di sé.
• Gestire con crescente autonomia spazi, strumenti, materiali del contesto scolastico.
• Sviluppare abilità relazionali e sociali.
• Conoscere e rispettare le diversità presenti nel contesto.
• Scoprire e condividere le regole e i modi per stare insieme.
• Collaborare e accettare consigli dalle insegnanti e dai compagni.
• Sperimentare vari modi di esprimersi.
36
Il corpo in movimento:
OBIETTIVI
• Sviluppare una positiva percezione del proprio sé.
• Esplorare e conoscere con il corpo nuovi spazi e materiali.
• Interpretare ruoli diversi con il movimento e l’espressività corporea.
• Mettersi alla prova in situazioni sconosciute.
• Dare un significato alle diverse azioni.
• Sviluppare l’organizzazione del pensiero a partire dalla propria identità corporea.
• Passare dal piacere del movimento al piacere di pensare.
• Mettersi in relazione con sé, gli altri e l’ambiente usando il corpo.
Linguaggi, creatività, espressione:
OBIETTIVI
• Manipolare materiali in modo intenzionale e creativo.
• Sperimentare varie tecniche espressive.
• Mostrare curiosità nei confronti di molteplici linguaggi espressivi.
• Riconoscere ed esprimersi usando diversi linguaggi.
• Rappresentare con diverse tecniche esperienze vissute.
• Interpretare e mettere in relazione segni e simboli.
I discorsi e le parole:
OBIETTIVI
• Usare un linguaggio appropriato per interagire e comunicare.
• Esprimere il proprio punto di vista e condividere esperienze con le parole.
• Ascoltare e comprendere racconti, storie e narrazioni.
• Esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni.
La conoscenza del mondo:
OBIETTIVI
• Esplorare spazi e cose per conoscerne la funzione.
• Riconoscere e usare simboli.
• Riconoscere differenze e uguaglianze.
• Individuare collegamenti tra azioni e risultati.
• Operare classificazioni, identificare criteri di raggruppamento.
• Registrare fatti, accorgersi delle variabili, evidenziare regole e regolarità.
• Raccogliere e organizzare informazioni dell’ambiente.
• Osservare fenomeni ed eventi sulla base di criteri o ipotesi.
• Sviluppare la curiosità e l’esplorazione, porre domande, discutere, confrontare ipotesi,
spiegazioni, soluzioni e azioni.
Altri progetti svolti contemporaneamente, nel corso dell’anno scolastico:
Attività di Religione Cattolica: GESU’ CI LASCIA UN MESSAGGIO DI PACE E AMORE
Come ogni bambino, anche Gesù è cresciuto in un ambiente, ha incontrato persone, ha avuto amici...
Progetto di attività motoria: RI-PENSARE PER RI-PROGETTARE LO SPORT
In collaborazione con la Provincia di Rimini e l’Assessorato Scuola e Sport dei Comuni di
Monte Colombo e Montescudo
Progetto biblioteca scolastica: Attività di “prestito librario” - “Il libro racconta…”
Per favorire, sin dalla prima infanzia, un buon approccio con i libri e la narrazione.
Il libro per “accendere” la curiosità, viaggiare con la fantasia, conoscere ed emozionarsi.
Attività di Ed. stradale in verticale: “DALLA BICILETTA AL MOTORINO” - Due
passi … per la strada”. In collaborazione con la Polizia Mun.le del Comune di Monte
Colombo, passeggiata per le vie di Taverna con rilascio finale del “Patentino del buon
pedone”.
Esplorazione di suoni e significati in Lingua Inglese: “HELLO CHILDREN!” –
Giochi, storie, musiche, materiali per un approccio con la L2 nella Scuola dell’Infanzia
37
Progetto di Continuità/ Raccordo in verticale: “Imparo da te… Impari da me!”.
“Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi…”
Previsti tre incontri fra i bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola dell’Infanzia ed i
bambini della scuola Primaria.
Progetto Scuola-Famiglia: “ACCOGLIERE E ACCOGLIERSI”Progetto Accoglienza per alunni in ingresso. La scuola e la famiglia devono concorrere ad
accompagnare e sostenere il bambino in tutte le delicate fasi della sua crescita: relazionale,
affettiva e cognitiva.
“Scuola aperta” ai bambini e alle loro famiglie, un sabato di gennaio prima della chiusura
delle nuove iscrizioni, organizzazione di incontri e colloqui.
Scuola dell’Infanzia “Bambi” - Trarivi di Montescudo
PROGETTO INTEGRATO MULTICAMPO
anno scolastico 2011/12:
“UNA STORIA…TANTE STORIE… IO SONO, IO E GLI ALTRI, IO NEL MONDO”
…sviluppato nell’intreccio delle seguenti attività…
Attività di Educazione alla salute e alla cittadinanza:
ALLA SCOPERTA DELLA PROPRIA IDENTITA’ NEL MONDO
 Attività di narrazione, arte, musica, danza, poesia…
I contenuti progettuali da sviluppare nel corrente anno scolastico saranno improntati allo
sviluppo dell’identità, intesa come conoscenza di sé, capacità di cooperare e di essere
solidali, accogliendo e valorizzando gli altri e la diversità.
Educazione scientifica:
● MADRE NATURA DA OSSERVARE, ASCOLTARE, ANNUSARE, TOCCARE E
GUSTARE…
Piccoli esperimenti: attività logiche, travasi e miscugli,utilizzando e manipolando con
curiosità i prodotti della natura
Attività di Educazione stradale in verticale: “DAL TRICICLO AL MOTORINO…”
 ”LA SCUOLA SI FA… STRADA - PEDALANDO TRA I SEGNALI STRADALI”
L'Educazione stradale si colloca nell'ambito della cosiddetta Convivenza civile, per cui, è
opportuno:
- Educare al rispetto dei valori universalmente condivisi, fra i quali il rispetto di sé e degli
altri;
- Sviluppare il senso di responsabilità del singolo, finalizzato all’acquisizione di un maggior
senso civico;
- Sensibilizzare alle norme di comportamento corretto per una migliore utilizzazione dello
spazio stradale.
Attività di “Biblioteca scolastica”: per promuovere, consolidare e sviluppare l’amore per il
libro. Servizio di prestito libri.
 ”IL PIACERE DI CURIOSARE TRA I LIBRI… DA SOLI E/O IN COMPAGNIA”
La lettura condivisa genitore-bambino rappresenta un’occasione importante per lo sviluppo
affettivo e cognitivo del bambino, un’opportunità per l’adulto di incoraggiare e sostenere il
suo interesse.
38
Esplorazione di suoni e significati in Lingua Inglese:
 “HELLO CHILDREN!” … per un approccio giocoso con la L2 nella Scuola dell’Infanzia,
con alunni di anni cinque.
Progetto di Continuità/Raccordo didattico in verticale:
● “IMPARO DA TE…IMPARI DA ME!” …per garantire la continuità del processo
educativo-didattico tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola sec. di 1° grado,
caratterizzandolo come percorso formativo integrale e unitario di Istituto.
Attività di Religione Cattolica:
 A SCUOLA CON “IL MAGO DI OZ”. I DONI DI DIO ALL’UOMO:
intelligenza, amore, coraggio nella vita dei Santi.
Progetto Scuola-Famiglia.
 “ACCOGLIERE E ACCOGLIERSI”- Progetto Accoglienza per alunni in ingresso.
La scuola e la famiglia devono concorrere ad accompagnare e sostenere il bambino in tutte
le delicate fasi della sua crescita: relazionale, affettiva e cognitiva.
“Scuole aperte” ai bambini e alle loro famiglie, con l’organizzazione di incontri nel corso
dell’anno scolastico per nuove iscrizioni, organizzazione di incontri e colloqui.
PROGETTO INTEGRATO MULTICAMPO – 3^ annualità:
“UNA STORIA…TANTE STORIE… IO SONO, IO E GLI ALTRI, IO NEL MONDO”
“IN VIAGGIO NEL MERAVIGLIOSO REGNO DI OZ…”
…Alla scoperta della propria identità nel mondo
o
PREMESSA
Gli insegnanti della Suola dell’Infanzia “Bambi” sulla base di una riflessione di carattere pedagogicoculturale avente ad oggetto la lettura dell’”Atto di indirizzo” emanato dal MIUR in data 08/09/2009 e
in riferimento alle “Indicazioni per il curricolo” emanate con DM del 31/07/2007, hanno ritenuto di
sviluppare, su base pluriennale, la propria attività progettuale attraverso la costruzione di un
curricolo che abbia come nucleo fondante la formazione dell’identità personale, civile e sociale
degli alunni. L’anno scolastico 2011-12 rappresenta la terza annualità di questo percorso.
I contenuti progettuali affrontati nel corrente a. s. sono improntati allo sviluppo dell’identità, intesa
come conoscenza di sé all’interno dei vari contesti di vita quotidiana e dell’ambiente; capacità di
costruire relazioni, cooperare ed essere solidali all’interno della propria comunità.
Tematica dell’IDENTITA’ intesa principalmente sotto i seguenti aspetti:
CORPOREA, AFFETTIVO-RELAZIONALE, CULTURALE
Attraverso la narrazione di più storie, ma in particolare soffermandosi sul classico della letteratura
per ragazzi “IL MAGO DI OZ”,si affronteranno percorsi esperienziali relativi a:
- “Io mi racconto” ( io sono : percezione del sé corporeo ed emotivo)
- “Stiamo insieme e cresciamo nella relazione” (io e gli altri: pensieri e azioni a
confronto. Le regole: buone e care amiche)
- “Mi riconosco come parte di una comunità” ( io nel mondo: educazione alla
cittadinanza )
- “Siamo unici e irripetibili”: l’incontro con l’altro, riconoscendo e apprezzando le
caratteristiche di ognuno, rafforza la consapevolezza dell’uguale dignità e valore di ogni
persona (metafora del viaggio come opportunità di confronto con la diversità).
39
2. OBIETTIVI FORMATIVI
La proposta del racconto “Il Mago di Oz” (“The Wonderful Wizard of Oz”, L. Frank Baum 1900) con la
narrazione delle sue sequenze più significative, i suoi spunti di riflessione, i contenuti salienti e il loro
ampliamento attraverso spazi, tempi, mediatori didattici e modalità di comunicazione individuati dagli
insegnanti, offrirà lo spunto per la realizzazione delle attività.
A sostegno della narrazione e per introdurre i vari argomenti trattati durante le attività, si
privilegeranno prevalentemente approcci di tipo fantastico, non tralasciando tuttavia quelli di tipo
scientifico. Gli obiettivi che le attività didattiche si propongono di sviluppare sono :
- affrontare un itinerario simbolico (viaggio di Doroty) alla scoperta del sè e, attraverso l’analisi degli
incontri significativi che la protagonista del romanzo compie,approfondire gli aspetti dello sviluppo
cognitivo (lo spaventapasseri), affettivo (l'omino di latta) e relazionale (il leone pauroso).
- comprendere il significato globale del testo ascoltato o letto, evidenziando aspetti emozionali quali
la solitudine, l’incontro con l’altro, la ricerca dell'intelligenza, del coraggio, dell'amore e degli affetti
più cari, la paura nell'affrontare esperienze nuove, la scoperta, la solidarietà e l’aiuto reciproco.
- sviluppare sentimenti di rispetto verso gli altri e verso il mondo, riconoscendo i propri e gli altrui
contributi, i propri e gli altrui vissuti affettivi ed emotivi, le proprie e altrui caratteristiche fisiche,
comprendendo e condividendo i valori dell’accoglienza, dell’amicizia e dell’appartenenza ad un
gruppo.
- progettare e partecipare alle attività collaborando con gli altri, relazionandosi coi compagni,
lavorando in gruppo.
- usare e arricchire codici, linguaggi e tecniche diversi per esprimere esperienze, contenuti,
sentimenti ed emozioni, operando in modo sempre più autonomo.
- potenziare la propria identità corporea, esprimendosi attraverso il corpo e il movimento.
- attraverso la narrazione di un racconto, promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della
lettura e favorire l'avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro.
3.
METODOLOGIA
L’azione didattica propone a tutti gli alunni:
- un percorso narrativo che sostiene il lavoro progettuale per avvicinare i bambini ai saperi;
- esperienze di tipo artistico, legate alla musica e alla poesia;
- esperienze di tipo drammatico - teatrale;
- esperienze di tipo esplorativo e di ricerca (indagine), applicativo, manipolativo e concettuale
(ipotesi);
- produzione di elaborati con varie tecniche;
- interviste e riflessioni dei bambini;
La Scuola dell’Infanzia considera il bambino come soggetto attivo, in grado di apprendere “attraverso
l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti con i coetanei e gli adulti, con la natura, gli oggetti e l’arte…
attraverso la rielaborazione personale e collettiva”.
4. FINALITA’
Prendere consapevolezza della propria identità personale, accrescendo la fiducia in se stessi,
comunicando, condividendo e riflettendo sulle esperienze fatte, interagendo in modo positivo nel
gruppo.
Sviluppare l’identità significa non solo imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona
unica e irripetibile, ma anche sviluppare la propria coscienza civica, per imparare a convivere con gli
altri, accogliendo e valorizzando le diversità, rapportandosi con regole condivise dalla propria
comunità di appartenenza.
Proporre ai bambini esperienze di esplorazione e conoscenza della realtà e dell’ambiente in cui
vivono, favorendo una maggior consapevolezza dello spazio fisico e delle relazioni che si instaurano
con le persone che abitano quel territorio ,anche quelle che provengono da altri paesi, portatrici di
culture diverse.
40
5. I CAMPI DI ESPERIENZA
“IL SE’ E L’ALTRO”
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
- Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale
- Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti
di vista diversi e sa tenerne conto
- E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto
- Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di
comportamento e assumersi responsabilità
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
-
Rafforzare la stima e la fiducia nelle proprie capacità
Relazionare positivamente con gli adulti e i compagni
Conoscere e rispettare le prime regole
Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti
Comprendere il significato delle parole “amore” e “solidarietà”
Valorizzare e accogliere le diversità, culturale e fisica
Educare alla generosità
Riconoscersi come parte di un gruppo più ampio quale quello in cui si vive
“IL CORPO IN MOVIMENTO”
Identità, autonomia, salute
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
- Il bambino raggiunge una buona autonomia personale, conosce il proprio corpo
- Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo
- Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Prendere coscienza del sé corporeo, potenziando l’identità personale
- Percepire, conoscere e denominare le diverse parti del corpo
- Muoversi con destrezza nello spazio circostante, nelle routines, nel gioco, nello svolgimento delle
attività
Controllare e interiorizzare gli schemi motori di base
Prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità
Esercitare la motricità fine e globale
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandola attraverso il
corpo e il movimento
“LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE”
Gestualità, arte, musica, multimedialità
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
- Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio
del
corpo consente
- Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione
- Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse
tecniche espressive
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
-
Rappresentare in modo completo il proprio schema corporeo
Usare diverse tecniche espressive per interagire e comunicare
Esprimere sentimenti e vissuti attraverso linguaggi e tecniche diversi
Sperimentare forme diverse di espressione artistica
41
“I DISCORSI E LE PAROLE”
Comunicazione, lingua, cultura
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
- Il bambino sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni,
le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale,
utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Parlare, descrivere, raccontare e dialogare con adulti e coetanei, scambiandosi domande,
informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti
- Comunicare e condividere esperienze
- Ascoltare, comprendere e rielaborare narrazioni di fiabe, favole, storie, racconti
- Esprimere e confrontare aspetti del proprio vissuto; esprimere i propri pensieri e le proprie opinioni
- Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue, consolidare la
propria identità personale e aprirsi verso altre culture
Attraverso la narrazione e l’approccio coi libri, incoraggiare il progressivo avvicinarsi del
bambino al piacere della lettura e alla lingua scritta
“LA CONOSCENZA DEL MONDO”
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
- Il bambino colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone;
segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
- E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute,
confronta ipotesi, spiegazioni,soluzioni e azioni
- Coglie le trasformazioni naturali (stagioni)
- Impara ad osservare sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Collocare persone,fatti ed eventi nel tempo, ricostruire successioni temporali, anche in relazione al
proprio vissuto
- Riflettere sulle attività svolte e formulare ipotesi
- Contare, aggiungere, togliere; ordinare, raggruppare per colore, forma, grandezza…
- Manipolare, usare tecniche e materiali in maniera creativa
- Cooperare e collaborare coi compagni per un progetto comune
- Riflettere sull’esperienza realizzata, per ricostruirla e rilevarne i significati
- Utilizzare prodotti della natura per acquisire concetti logici
42
10.2. … nella SCUOLA PRIMARIA
L’esperienza è il tramite di ogni conoscenza… Far maturare conoscenze sostanziali e
durature nei ragazzi, significa offrir loro ogni occasione di sperimentazione,
innovazione e progettualità che ne stimoli la curiosità e la voglia di apprendere…
 Progetto di Educazione stradale ”Camminare e pedalare sicuri”, per
una migliore conoscenza delle regole che presiedono al corretto
comportamento del muoversi, attraverso attività curricolari e non;
 Progetto “Giocosport” CONI - inserito nelle attività di corpo movimento e
sport, coinvolge trasversalmente la scuola dell’Infanzia e Primaria, con il
supporto degli enti locali.
 Progetto - ponte, per il raccordo didattico in continuità verticale fra Scuola
dell’Infanzia e Scuola Primaria dal titolo: “Imparo da te… Impari da me!”.
 Progetto in continuità tra Scuola dell’Infanzia, Primaria e Sec. di 1°
grado, per la presentazione degli alunni in ingresso nel nuovo ordine di
scuola.
 Interventi di mediazione culturale per l’inserimento nelle classi dei singoli
alunni stranieri ed attività extrascolastiche di intervento per l’integrazione
degli alunni stranieri, in collaborazione l’Associazione Arcobaleno.
 Progetto “Attività alternative all’insegnamento della religione
cattolica” realizzato nelle classi seconde e terze (Scuola Primaria di Croce).
 Progetto “Mille e una scuola”, per prevenire la dispersione scolastica
ed agevolare l’integrazione e l’inserimento degli alunni stranieri.
 Progetto “Frutta nelle scuole” un programma del Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali per la promozione del consumo di frutta e
verdura realizzato con il contributo finanziario della Comunità Europea.
 Progetto Biblioteca (Scuola Primaria di Croce)
 Progetto Il Montescudino - giornalino realizzato dai ragazzi delle classi
quinte in collaborazione con i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado.)
Scuola e Famiglia:

Progetto Adozione a distanza “Una goccia nel mare della solidarietà”.
Coinvolge attivamente alunni, insegnanti e genitori di Croce.

Progetto Accoglienza Alunni.

Festa di fine anno: Scuole e famiglie in festa con lo sport.
43
10.3. … nella SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare
ad essere. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità
culturale di ogni studente…”. dalle “Indicazioni per il Curricolo…”, 2007
Educazione Ambientale
Per sviluppare la coscienza dello stretto legame fra qualità
dell'ambiente e qualità della vita, favorendo la riflessione
sul rapporto tra “alimentazione e salute” e tra “natura,
tecnologia e rifiuti”.
Educazione alla Salute ed all’Affettività
Per una migliore conoscenza di sé e del proprio corpo, in vista di un più
complessivo “star bene con gli altri”.
Educazione Stradale e Conseguimento del Patentino
Per conoscere il comportamento adeguato del pedone/ciclista/motociclista
su strada attraverso incontri con gli agenti della Polizia Municipale.
Orientamento informativo: incontro esperti, docenti, genitori, alunni
Per un’informazione ampia e dettagliata sulle scuole superiori
del territorio tramite incontri pomeridiani ai quali partecipano
esperti, docenti, coordinatori delle classi terze, genitori, alunni
ed ex-alunni che ora frequentano la scuola sec. di 2° grado.
Orientamento formativo: laboratorio delle professioni e di manualità
Per far conoscere agli alunni la storia del territorio in cui vivono attraverso
laboratori di attività condotti da maestri artigiani. Svolto in collaborazione
con Confartigianato di Rimini.
Avviamento allo studio della Lingua latina
Approfondimento grammaticale finalizzato allo studio della lingua latina.
Comune alle tre sedi di Scuola Secondaria di 1° grado
44
Certificazione per la lingua inglese con la University of Cambridge
Per offrire ai ragazzi l’opportunità di veder valutate le
proprie competenze scritte e orali in lingua inglese
(KET examination)
“La giornata dell’incontro”
Incontro tra il Sindaco, l’Assessore alla Cultura del Comune
di Coriano e gli alunni della secondaria per un dibattito sulle
principali problematiche relative alla città e al territorio.
“Per non scordare il passato…”
In occasione del 25 aprile, i ragazzi delle classi 3° della Sec.
di 1° grado incontrano i rappresentanti dell’ANPI di Rimini per
riflettere sui valori della Costituzione e della Convivenza civile.
Giochi sportivi studenteschi: “Fare sport tutti, fare sport di più!”
I Giochi Sportivi Studenteschi sono volti a promuovere e
diffondere l'attività motoria e sportiva nella scuola e sono
organizzati e realizzati, ogni anno, con la collaborazione del
C. O. N. I. e delle Federazioni Sportive Nazionali.
“Progetto Ascolto” e “Supporto al metodo di studio”
Per ascoltare i ragazzi ed aiutarli ad affrontare le varie difficoltà
del loro percorso scolastico. Sono previsti, inoltre, interventi di
supporto al metodo di studio in Italiano e Matematica per le classi
prime delle sedi della Sec. di Coriano, Ospedaletto e Montescudo.
“L.I.M.” (la Lavagna Interattiva Multimediale)
Per visualizzare ed interagire con contenuti e strumenti in
formato digitale (testi, immagini, animazioni, video e software).
Svolge un ruolo chiave nell’innovazione educativa: consente
infatti di integrare le ICT nella didattica in classe e in modo
trasversale alle diverse discipline.
“Il Montescudino”
Sono già on line i primi numeri del giornale redatto dai
ragazzi e dalle ragazze di Montescudo, grazie all'iniziativa
proposta dall'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune
di Montescudo.
45
11. Informazioni.
Presidenza e Ufficio di Segreteria
Via G. Vittorio, 2 —
Tel. 0541-657131
47853 Coriano (RN)
Fax 0541-658539
Sito web: http://iccoriano.scuolerimini.it e-mail: [email protected]
Orario Apertura Uffici
Gli uffici della segreteria sono aperti tutti i giorni
dalle 07:30 alle 08:30 e dalle 10:30 alle 13:00
ed il martedì dalle 07:30 alle 17:30 (*)
(*) nei periodi di sospensione delle lezioni l’ufficio resterà aperto al pubblico
solo al mattino con lo stesso orario degli altri giorni settimanali
Per contattare le singole scuole:
Scuole
Infanzia plesso "Bamby"
Infanzia plesso "Pinocchio"
Primaria plesso "Croce"
Primaria plesso "Rosaspina"
Secondaria di 1° grado Coriano
Secondaria di 1° grado Ospedaletto
Secondaria di 1° grado Montescudo
Località
Trarivi di Montescudo
Taverna di M. Colombo
Monte Colombo
Montescudo
Coriano (sede centrale)
Ospedaletto
Montescudo
Telefono
0541-984207
0541 984702
0541-985530
0541-984998
0541-657131
0541-656054
0541-984296
Redazione a cura del Prof. R. Michelini
Responsabile Funzione Strumentale - Area 1: Piano dell’Offerta Formativa
46