Parte 3
Transcript
Parte 3
CdL Scienza dei Materiali - Fisica delle Nanotecnologie - a.a. 2004/5 Appunti & trasparenze - Parte 3 Versione 3, Ottobre 2004 Francesco Fuso, tel 0502214305, 0502214293 - [email protected] http://www.df.unipi.it/~fuso/dida Materiali, dispositivi e problematiche nanotecnologiche per l’immagazzinamento dati (RAM, ferroelettrici, memorie magnetiche, memorie ottiche,…) 25/10/04 9.30+2 ITI L 28/10/04 9.3+1 ITI M Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 1 Introduzione alle problematiche Il data storage è un elemento essenziale dell’information technology Richiede la necessità di convertire in segnali elettrici i dati memorizzati con qualche meccanismo, e di memorizzare dati con qualche meccanismo usando segnali elettrici Esempi “storici”: disco di vinile e testina piezoelettrica, schede perforate e fotocellule Sono coinvolti: - meccanismi fondamentali per registrare i dati (meccanici, elettronici, magnetici, ottici, etc.); - materiali in grado di registrare dati in modo temporaneo (memoria volatile) o su tempi lunghi (memoria non volatile); - tecniche per scrittura/lettura; - tecnologie per la produzione; - nanotecnologie per la miniaturizzazione Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 2 Esempi di metodi, dispositivi e materiali per data storage Principali metodi attuali di immagazzinamento informazioni Metodo Fondamento Esempi elettronico cariche contenute in condensatore RAM, ROM, EEPROM,... Tunneling, singolo elettrone, Coulomb blockade,... magnetico magnetizzazione domini ferrom. Hard-disk Modalità lettura,”meccanica” superparamagnetismo CD, CD-RW, DVD, ... Potenza per la lettura/scrittura, diffrazione ottica, campo ottico prossimo ottico Modifica riflettività/ assorbimento locali Problematiche Grandi aspettative per ulteriore miniaturizzazione dei dispositivi problematiche nanotecnologiche Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 3 Esempio: miniaturizzazione delle memorie RAM Random access memories (RAM), specie in versione “dinamica” (DRAM), sono componente essenziale dei dispositivi per information technology Importanti esigenze di economia ed integrazione su larghissima scala nano Enormi progressi (secondo “legge di Moore” e grosse aspettative future Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 4 Cenni di funzionamento delle DRAM DRAM = MOS-FET + condensatore Da R. Waser Ed., Nanoelectronics and information technology (Wiley-VCH, 2003) Miniaturizzazione rende critici materiali e geometrie Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 5 Problemi nella miniaturizzazione del film sottile isolante Fenomeni di conduzione in film sottili isolanti ü Occorrono spessori sottili per avere capacità sufficiente pur con piccole superfici (C~S/h) ü Riducendo lo spessore (typ. sotto i 5 nm) sorgono problemi di conduzione (con perdite di carica) peggiorati da aumento difettosità ü Occorrono materiali con alta εR per avere capacità più elevata Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 6 Requisiti fondamentali per un buon materiale isolante BST: soluzione di titanato di stronzio e titanato di bario Ceramica con struttura perovskitica con elevata costante dielettrica statica (circa 200) e ferroelettricità trascurabile Può essere depositata con MO-CVD (integrabile con altre tecnologie) Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 7 Cenni sulle memorie flash (non-volatili) Memorie Flash basate su tunneling di elettroni (Fowler-Nordheim) tra control gate e floating gate Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 8 Alcune proposte nanotecnologiche Immagazzinamento attraverso “intrappolamento” di cariche in dielettrici See R. Compaño et al. MEL-ARI EC Project Technol. Rodmap 1999 Riduzione carica necessaria per un bit Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 9 See R. Compaño et al. MEL-ARI EC Project Technol. Rodmap 1999 Esempi di memorie “alternative” (miniaturizzate e con poca carica) 2.2.1.2 Nano-flash device Nano-flash devices are basically three terminal devices where a floating gate is charged and the charge produces a large change in the threshold voltage of the transistor channel. The design allows an intermediate between DRAM and Coulomb blockade potentially allowing higher density than DRAM at lower power and higher operating temperatures. In addition, nonvolatile Dram-like memories based on the Coulomb blockade effect are intensively investigated. Both Hitachi’s PLED [Nakazato 1997] and Likharev’s NOVORAM being [Likharev 1998] are prominent examples. The key issue is the creation of extremely flexible tunnel barriers, for instance by multiple barriers or sandwiched barriers. 2.2.1.3 Yano memory The Yano type memory is a 2 terminal device where information is stored in deep traps in poly-Si. The devices are created on a 3 nm thick Si film using 0.25 µm technology where one or more dots are formed naturally in the vicinity of a FET in which trapped charge modulates the threshold voltage of the FET [Yano 1998]. The device can be operated at room temperature and has been integrated in very large-scale memories (128 Mb in 8k x 8k x 2 units of which half was operational) although it is not certain if Coulomb blockade is of any relevance for device operation. One of the major problems of this type of memory is relying on the natural formation of dots and the resulting poor control of device characteristics. This may be a major hurdle to manufacturability [Yano 1998]. The advantage is a small cell size of 2F2, one quarter of a folded-data line DRAM cell size. Effetto di Coulomb-blockade sfruttato per intrappolare pochi elettroni Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 10 Limiti “teorici” nella miniaturizzazione Limite “termico” Limite “quantistico” Limite “dissipativo” See R. Compaño et al. MEL-ARI EC Project Technol. Rodmap 1999 Esistono condizioni “teoriche” che impongono compromessi operativi nella miniaturizzazione Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 11 Memorie non-volatili con ferroelettrici La ferroelettricità può essere sfruttata per immagazzinare info anche in assenza di campo applicato E = V/d film sottili!! Stati di polarizzazione “permanente” - Sviluppo materiali ferroel. - Sviluppo tecnologie di preparazione strati sottili Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 12 Ferroelettrici ceramici (es. PZT,…) Ossidi (o miscele di ossidi) ceramici con struttura perovskitica 1µm Polarizzazione dovuta a spostamento delle cariche (legami quasi-ionici) See http://www.df.unipi.it/ gruppi/struttura/ma/page.htm Analisi AFM/EFM (Voltage modulation scanning probe microscopy) di domini ferroelettrici in film di PLT (lead lanthanum titanate) cresciuto per PLAD Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 13 Ferroelettrici “molecolari” (es. TGS,…) TriGlycine Sulfate (TGS) Struttura monoclina 15µm Glicina Domini ferroelettrici in film di TGS in funzione della temp. (immagini EFM) See http://www.df.unipi.it/ gruppi/struttura/ma/page.htm H2 NCH2CO2H See Adv Phys Lab, Univ Michigan (2002) Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 14 Prospettive per le RAM ferroelettriche (FE-RAM) Intenso studio negli anni ‘90 Difficoltà nella realizzazione dei materiali (film ferroelettrici e contatti conduttori) Difficoltà di integrazione con altre tecniche Difficoltà nella durata (fatica del materiale) Ma grande interesse per non-volatilità “completa”, velocità, impiego bassi potenziali, possibilità scrittura ottica (transizione di fase dipende dalla temperatura), etc. Proposta recente: Film ferroelettrici “polimerici” Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 15 Storage basato su campi magnetici Lo stato di magnetizzazione della materia è un metodo molto efficiente per immagazzinare informazione (dipoli magnetici paralleli o antiparalleli ad un campo esterno) Usata già dai primi calcolatori (nuclei di ferrite) e registratori a nastro Alta non volatilità, posibilità di miniaturizzazione (vedi dopo!) ma lettura-scrittura poco efficiente (servono campi magnetici indotti) Attualmente: impiego principale in memorie di massa (dischi rigidi), ma anche in memorie magnetoresistive (MRAM) Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 16 Materiali nanostrutturati con magnetoresistenza colossale Materiali magnetoresistivi: la resistenza elettrica dipende dal campo magnetico Layered structures con alternanza di strati magnetici e non-magnetici, oppure dispersioni di singoli domini magnetici, oppure sistemi misti Magnetoresistenza dovuta a dipendenza dello scattering elettronico (conduzione diffusiva, alla Drude) da polarizzazione magnetica delle nanoparticelle Dispersioni di domini magnetici nanometrici (dimensioni ~ λdB elettroni di conduzione) esaltano magnetoresistenza Poole, Owens, Introd. to nanotechnology (wiley, 2003) Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 17 Esempio di memorie RAM magnetiche Lettura dello stato fatta tramite magnetoresistenza Cambio dello stato fatto tramite campi magnetici Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 18 Data storage negli hard disks (memorie di massa) Informazione immagazzinata nella magnetizzazione di domini isolati (grani magnetici - leghe ferrose, oppure con NiCr, Co isolati in matrice amagnetica) Miniaturizzazione = aumento densità superficiale dei domini longitudinale nanodomini magnetici perpendicolare Thompson, Best, IBM J Res Dev (2000) MFM image Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 19 Problemi “meccanici” nell’aumento di densità Ottenere un rapporto S/N accettabile richiede distanze nanometriche tra superficie e testine (rugosità, coating!!) Overcoat requirements • • • • • • • Reduce corrosion Reduce friction Reduce stiction Reduce wear Magnetically inert Thermal management Electrical isolation Material requirements • Dense pinhole free film • High hardness and E modulus • Eliminate surface roughness • Enhance surface chemistry lube ta-C Magnetic film substrate A.C. Ferrari, Cambridge University Scelta materiali e tecnologia del coating (es., film sottili di Carbonio amorfo) essenziale per sviluppo dispositivi Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 20 Materiali superparamagnetici I I primi hard-disk (1950) erano simili ai nastri magnetici, cioè spray coatings con particelle di ossidi ferrosi Attualmente sviluppo materiali superparamagnetici (nanoparticelle di materiali senza isteresi e con grande magnetizzazione residua 10-15 nm Poole, Owens, Introd. to nanotechnology (wiley, 2003) Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 21 Materiali superparamagnetici II Metodi chimici “alternativi” per produrre dispersioni di nanoparticelle magnetiche Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 22 “Limite” superparamagnetico Polarizzazione residua aumenta con miniaturizzazione grano, ma l’interazione cooperativa tra domini diventa minore “limite” superparamagnetico Consider the simplest sort of permanent magnet particle. It is uniformly magnetized and has an anisotropy that forces the magnetization to lie in either direction along a preferred axis. The energy of the particle is proportional to sin2, where is the angle that the magnetization makes to the preferred axis of orientation. At absolute zero, the magnetization lies at one of two energy minima ( equals 0 or 180°, logical zero or one). If the direction of the magnetization is disturbed, it vibrates at a resonant frequency of a few tens of gigahertz, but settles back to one of the energy minima as the oscillation dies out. If the temperature is raised above absolute zero, the magnetization direction fluctuates randomly at its resonant frequency with an average energy of kT. The energy at any time varies according to well-known statistics, and with each fluctuation will have a finite probability of exceeding the energy barrier that exists at = ±90°. Thus, given the ratio of the energy barrier to kT, and knowing the resonant frequency and the damping factor (due to coupling with the physical environment), one can compute the average time between random reversals. This is an extremely strong function of particle size. A factor of 2 change in particle diameter can change the reversal time from 100 years to 100 nanoseconds. For the former case, we consider the particle to be stable. For the latter, it is a permanent magnet in only a philosophic sense; macroscopically, we observe the assembly of particles to have no magnetic remanence and a small permeability, even though at any instant each particle is fully magnetized in some direction. Densità “teorica” attuale ~ 25 Gb/cm2 Densità max effettiva ~ 5 Gb/cm2 Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 23 Teconologie magneto-ottiche Effetto magneto-ottico sfrutta polarizzazione della luce per la lettura Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 24 Data storage ottico (CD, CDRW, DVD,...) Idea di base: superare limiti e difficoltà dei supporti magnetici (con economia!!) Soprattutto: miniaturizzare testina di lettura (e, possibilmente, allontanarla dal supporto www.howstuffworks.com CD-ROM originario: bit costituiti da “buchi” su film riflettente di Al evaporato su strato di policarbonato (morbido) Impressione: stampa superficiale sul policarbonato (no riscrivibile!) Lettura: deflessione di un fascio laser Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 25 Scrittura ottica (CD riscrivibili) Uso di un photoresist (un colorante) per assorbire localmente radiazione laser, provocare riscaldamento, impressionare la superficie e modificare localmente la riflettività DVD e DVD-R: maggiore densità www.kodak.com Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 26 Phase changing materials I Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 27 Phase changing materials II Esistono materiali con notevoli differenze nelle proprietà ottiche in funzione del loro stato (cristallino/amorfo) Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 28 Potenzialità attuali dell’optical storage e limiti CD 780 λ (nm) NA 0.45 Capacity (GB) 0.65 DVD 650 0.6 4.7 DVR 400 0.85 22 Density ( Gbit / inch 2) A.C. Ferrari, Cambridge University ld, r fie n e a olution s n er-re nsio sup expa n i a dom 100 DVR 22 GB 10 Hard disk DVD CD 1 1995 2000 2005 2010 Year Limiti principali: - omogeneità dye layer (spin coating, materiali defect-free) - diffrazione ottica campo ottico prossimo?? Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 29 “Fotopolimeri” Materiali polimerici che possono essere “controllati” e “letti” con la luce (e solo effetti ottici, non di forma o topografia) adatti per metodi olografici Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 30 Polimeri contenenti azobenzene Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 31 La scheda perforata nanotecnologica: il “millipede” AFM-tip Nuove possibilità offerte dalle nanotecnologie possono essere sfruttate per metodi alternativi assolutamente nuovi ed originali Fisica delle Nanotecnologie 2004/5 - ver. 3 - parte 3 - pag. 32