1007 BCC INFORMATI n. 36 - LUGLIO 2015.FH11

Transcript

1007 BCC INFORMATI n. 36 - LUGLIO 2015.FH11
luglio 2015
Numero 36
Cent'anni ancora... di rinnovato impegno
Assemblea ordinaria dei Soci
9 MAGGIO 2015
Gita a Torino
Progetto formativo in banca
Il Santuario di Bagni
editoriale
Il Presidente
La Bcc realizza i
“sogni” delle famiglie
Mutuo Dream, Unica Rata e Cessione del quinto
sono i nuovi servizi offerti dalla Bcc a soci e clienti
di Alfonso De Martino
L’editoriale
di Massimo Cavallaro
C
ari soci,
l’enciclica di Papa Francesco “Laudato
sì, sulla cura della casa comune”,
dedicata alla tutela del Creato, mi ha
profondamente colpito, perché, al di là della
profondità teologica, tocca temi importanti
come “bene comune”, “sobrietà”, “servizio”,
“sussidiarietà, propri del nostro mondo
cooperativo.
Perciò, certo di interpretare il pensiero comune,
desidero ringraziare, a nome di tutta la Bcc di
Scafati e Cetara, il sommo pontefice per averci
donato questo mirabile documento.
La validità dell’ideale cooperativo è affermata
nei paragrafi 179 e 180: “in alcuni luoghi si
stanno sviluppando imprese in forma cooperativa
per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che
consentono l’autosufficienza locale e persino la
vendita della produzione in eccesso. Questo
semplice esempio indica che, mentre l’ordine
mondiale esistente si mostra impotente ad
assumere responsabilità, l’istanza locale può
fare la differenza. È lì infatti che possono nascere
una maggiore responsabilità, un forte senso
comunitario, una speciale capacità di cura e una
creatività più generosa”.
Profonda riconoscenza esprimiamo a Papa
Francesco per aver sottolineato la necessità di
“facilitare forme di cooperazione o di
organizzazione comunitaria che difendano gli
interessi dei piccoli produttori e preservino gli
ecosistemi locali dalla depredazione”.
Le parole del Pontefice - che speriamo possano
aprire un dibattito sulla necessità di ripensare
la finanza e di sostenere le banche di comunità,
punto di riferimento per famiglie e imprese,
che si sono dimostrate un valido antidoto alla
crisi - ci spronano, in questi difficili giorni per
il nostro movimento, a consolidare il nostro
impegno, che è sempre stato massimo,
finalizzato alla costruzione del bene comune e
ispirato ai principi della solidarietà e della
cooperazione.
2
Informati... è meglio - luglio 2015
I
l sistema economico
internazionale vive una
crisi profonda e gli
effetti negativi più gravi, sotto
il profilo sociale, colpiscono
direttamente le famiglie.
I policy makers a più riprese
auspicano una maggiore
attenzione da parte del
sistema bancario e
finanziario ai bisogni e alle
esigenze delle famiglie.
In tale contesto, la Bcc di
Scafati e Cetara, ancora una
volta, offre una risposta
concreta con il Mutuo
Dream, pensato proprio per
tendere una mano alle
famiglie, al fine di affiancarle
e assisterle nella
soddisfazione dei propri
fabbisogni finanziari.
Questo finanziamento
rientra nelle casistiche
previste per il credito ai
consumatori: l'importo
massimo concedibile è di 50
mila euro con durata fino a
10 anni. Un altro grande
punto di forza, che lo rende
un prodotto unico sul
mercato, è rappresentato
dalle condizioni: ad esempio,
lo spread per il cliente socio
è pari al 3,80%, spread ben
inferiore a quanto
normalmente praticato dalla
concorrenza tenendo conto
che si tratta di finanziamento
chirografario (senza garanzie
reali) con durata fino a 10
anni.
Per quanto concerne le
finalità, vanno escluse solo le
dilazioni di pagamento e le
estinzioni di debiti
preesistenti. Per tali tipologie
di finalità, che rappresentano
anch'esse un'esigenza reale e
concreta delle famiglie, la Bcc
continua a pag. 7
S O M M A R I O
n. 36 - luglio 2015
2 La BCC realizza i “sogni” delle famiglie
3 Assemblea, via libera al bilancio. Premiati i soci con 25 e 50 anni
di appartenenza alla BCC
6 Tutto cominciò il 22 febbraio 1914
7 Giornata europea dello sport integrato
8 Progetto formativo in banca per gli alunni del Liceo “Caccioppoli”
10 Todisco, tra tradizione e innovazione casearia
12 Come difendersi durante la tempesta
13 La Sacra Sindone, il senso di un pellegrinaggio
14 Il Santuario della Madonna dei Bagni a Scafati
ATTIVITÀ SOCIALI
Assemblea dei soci
Banca di Credito Cooperativo
Assemblea, via libera al bilancio.
Premiati i soci con 25 e 50 anni
di appartenenza alla BCC
Il direttore generale Colarusso lascia l’incarico, gli succede l’avvocato Vincenzo Ferrara
di Basilio Puoti
L
’Assemblea ordinaria dei
soci approva il bilancio al 31
dicembre 2014. Il direttore
generale Eduardo Colarusso lascia
l’incarico dopo sette anni, gli succede
l'avvocato Vincenzo Ferrara, già
vicedirettore vicario.
Dopo il minuto di raccoglimento per
le vittime della migrazione e della
povertà globale, alla presenza del
direttore generale di Federcampana,
Franco Vildacci, il presidente dott.
Massimo Cavallaro ha aperto i
lavori assembleari.
Dopo avere premiato undici soci per
i 25 e 50 anni di appartenenza alla
Bcc di Scafati e Cetara, il numero
uno dell’istituto di credito ha avuto
parole di elogio per i dipendenti
premiati e, riferendosi alle risorse
umane della banca, ne ha esaltato
“l’impegno e il lavoro, nonostante le
molteplici difficoltà che si trovano
ad affrontare quotidianamente”.
“Viviamo una crisi molto severa – ha
dichiarato il presidente Cavallaro –
e noi, da cooperatori, dobbiamo
saper accogliere – nel rispetto delle
regole – quanti, specie nei momenti
di difficoltà, si avvicinano al nostro
istituto. È questa l’essenza della
mutualità”.
Dopo un'analisi dell'esercizio
finanziario, il dott. Cavallaro si è
soffermato sulla riforma del sistema
bancario, avviata a gennaio dal
Governo Renzi, che ha interessato
le banche popolari le quali, se in
possesso di un patrimonio superiore
agli 8 miliardi, hanno 18 mesi per
Un momento dell'Assemblea dei soci
trasformarsi in spa. Presto anche il
credito cooperativo dovrà
affrontare nuove sfide.
“Vi è la consapevolezza per le Bcc
– ha ricordato il presidente – di
dover procedere, con
determinazione e tempestività,
nell’attuazione di alcuni
fondamentali cambiamenti.
La consapevolezza del ruolo
prezioso svolto dalle banche del
territorio ci porta ad affermare che
il futuro richiede rigore,
competenza e coraggio. Il credito
cooperativo e la nostra banca
intendono essere protagonisti, non
spettatori, del cambiamento, perciò
puntano ad accelerare il processo
di autoriforma già avviato dagli
organismi nazionali di categoria”.
Scenari e autoriforma
Ragionando sul progetto di
autoriforma del credito cooperativo,
il presidente Cavallaro ha riferito
come il Consiglio nazionale di
Federcasse, presieduto dall'avvocato
Alessandro Azzi, stia proseguendo
l’attività di analisi e di
approfondimento dei contenuti
essenziali del progetto di autoriforma
del credito cooperativo, sulla base
delle indicazioni già approvate
all’unanimità il 12 marzo e il 21
maggio scorsi.
Tra i temi esaminati, vi sono i profili
qualificanti dell’integrazione a
numero trentasei 3
ATTIVITÀ SOCIALI
Assemblea dei soci
4
50°
25°
25°
25°
25°
25°
gruppo al fine di rafforzare il ruolo
economico e sociale delle Bcc e di
tutelare la loro identità mutualistica,
peraltro sottolineata dal
Governatore della Banca d’Italia,
Ignazio Visco, nelle Considerazioni
finali del 26 maggio scorso. Tra i
punti distintivi della proposta di
riforma vi sono la previsione di
ancorare l’intensità delle funzioni
di pianificazione strategica ad un
approccio risk based (quanto più
gli indicatori di rischio della singola
Bcc saranno bassi, tanto più ampia
sarà l’autonomia imprenditoriale
della stessa) e l’individuazione di
modalità appropriate per
irrobustire le dotazioni patrimoniali
del sistema. Prosegue pertanto
l’interlocuzione con le Autorità
affinché la riforma possa vedere la
luce in tempi brevi.
“I primi tre obiettivi, che devono
rispondere alle richieste dei
regolatori – ha chiarito il direttore
di Federcampana Vildacci – sono
i seguenti:
– migliorare la qualità della
governance del sistema
– assicurare una più efficiente
allocazione delle risorse
patrimoniali disponibili
all’interno del sistema Bcc
– individuare la modalità più
opportuna per consentire e
incentivare l'accesso di capitali
esterni.
Gli altri due obiettivi per noi
irrinunciabili sono la tutela delle
caratteristiche e del ruolo delle Bcc
come banche cooperative delle
comunità e dei territori, e del loro
prezioso contributo all’economia
del paese, e sono la valorizzazione
della dimensione territoriale della
rete e la semplificazione della filiera
organizzativa interna,
migliorandone l’efficienza, e
garantendo l’unità del sistema come
presupposto di sostenibilità e di
competitività nel medio lungoperiodo. È qualcosa di epocale e di
molto impegnativo che sta
avvenendo in tutte le federazioni
che stanno partecipando
attivamente ai tavoli di lavoro”.
“La sfida che il credito cooperativo
ha di fronte è quella di definire e
promuovere una propria proposta
di autoriforma che tenga conto
delle nuove esigenze di
supervisione europea ancora in via
di definizione e di chiarimento – ha
aggiunto –. Le nuove sfide
dell'Unione Bancaria, il nuovo
contesto di mercato, gli obiettivi di
miglioramento che lo stesso credito
cooperativo ha da tempo
individuato impongono quindi di
intraprendere alcune azioni,
sintetizzabili in quattro parole:
consapevolezza, razionalizzazione,
rafforzamento e rinnovamento”.
La consapevolezza è legata alle
persone e allo spirito delle persone.
Serve piena consapevolezza del
momento che stiamo vivendo e di
quello che occorre fare per uscirne:
autocritica, rigore, sobrietà,
competenza, coesione.
Ma la Bcc presenta anche l'esigenza
di una razionalizzazione sul piano
del presidio territoriale, sul piano
organizzativo e sul piano dei costi.
La terza azione è quella del
rafforzamento per affrontare la
complessità del fare banca oggi,
Informati... è meglio - luglio 2015
Nuove sfide per le Bcc
Il presidente Cavallaro ha tracciato
il quadro attuale del sistema
bancario italiano, soffermandosi sui
possibili scenari futuri della Bcc di
Scafati e Cetara e, in generale, sul
movimento del credito cooperativo.
ATTIVITÀ SOCIALI
Assemblea dei soci
Banca di Credito Cooperativo
Nella pagina 4:
I soci premiati per gli anni di appartenenza
da Sinistra: Ambruoso Francesco (50 anni),
Di Lallo Anna Rosa, Santoriello Esto,
De Prisco Raffaele, Concilio Antonio, De Felice Marco.
(25 anni)
I dipendenti premiati, da sinistra:
Granata Anna, Salvio Angela,
D'Auria Domenico, Carella Adele,
soprattutto, sul piano organizzativo,
con maggiori risorse e mezzi a
disposizione.
La quarta azione è quella di un
rinnovamento. Va rinnovata,
soprattutto, la capacità di servizio
della Bcc ai soci e al territorio,
rivisitando l'offerta complessiva
rispetto alle esigenze delle persone
lungo tutto l'arco della vita delle
imprese.
“Guardando al futuro, con
l'attenzione alle questioni che in
questa relazione abbiamo censito, ci
interroghiamo su quale sarà il volto
della nostra banca nel 2016 – ha
detto il presidente Massimo
Cavallaro.
Quanto dipenderà da noi e quanto
sarà invece imposto in modo non
negoziale dalle autorità che non
sono più solo e prevalentemente
italiane. È questo un tema centrale
per il futuro del credito cooperativo.
Da un lato, se il contesto
regolamentare in cui tutte le banche
operano è profondamente mutato,
sono cambiati gli attori della
vigilanza e le procedure, non sembra
essere profondamente mutato il
contesto all'origine della crisi: l'89%
delle transazioni finanziarie
continua, infatti, ancora a
concentrarsi sugli strumenti
derivati. Inoltre, i criteri della
supervisione sembrano penalizzare
le banche che investono nel credito
all'economia reale piuttosto che in
attività finanziarie. Eppure è di tutta
evidenza che l'economia dei nostri
territori ha ancora bisogno, della
nostra banca. La crisi ha evidenziato
il ruolo positivo delle Bcc,
l’importanza della finanza
cooperativistica per il territorio, un
modello di banca che si sta
rivelando estremamente moderno
e utile, perché finanzia l’economia
reale e non la speculazione, sempre
al fianco delle famiglie e delle
imprese”.
Le premiazioni
Nel corso dell’Assemblea si è svolta
la cerimonia di premiazione dei soci
“per il significativo e generoso apporto
sin qui offerto e per la loro inalterata
fedeltà”. Hanno raggiunto i
cinquant’anni di partecipazione alla
vita della Bcc, i soci Carlo Acerra,
Gerardo De Vivo e Francesco
Ambruoso. “Ho avuto il piacere di
veder nascere questa banca quando
la sede era situata sul corso
Nazionale, nel 1965 – ha affermato
Ambruoso –.
È stato un piacere per me servirla,
per tanti anni, nel consiglio di
amministrazione, quando era
presidente Donato Nastri.
Ringrazio il presidente Massimo
Cavallaro per questo premio e per
tutto quanto fa per la banca e per la
sua crescita”.
Premiati anche sette soci con 25
anni di appartenenza al sodalizio:
Raffaele De Prisco, Maria Di
Stasi, Anna Rosa Di Lallo,
Eliodoro De Vivo, Antonio
Concilio, Esto Santoriello e
Marco De Felice.
Sono stati premiati per i 25 anni di
attività lavorativa per la Bcc quattro
dipendenti che hanno ricevuto dalle
mani del presidente Cavallaro una
medaglia che ritrae San Giorgio che
vince il drago, e la melagrana
simbolo dell’unità e dell’appartenenza all’istituto di credito.
Si tratta di Adele Carella, Annalisa
Granata, Angela Salvio e Mimmo
D’ Auria. A loro il presidente
Cavallaro ha rivolto parole di
encomio, e ne ha esaltato l’impegno
e la dedizione per il lavoro svolto
nei rispettivi ruoli ricoperti
all’interno della Bcc, nonostante le
difficoltà dell’attuale momento
storico che sono costretti, ogni
giorno, ad affrontare e superare.
Con l’approvazione di tutti i punti
all'ordine del giorno e il saluto
commosso del direttore Colarusso
si è conclusa l'Assemblea ordinaria
dei soci della banca di credito
cooperativo di Scafati e Cetara.
numero trentasei 5
CENTENARIO
Scafati
Tutto cominciò il 22 febbraio 1914
di Francesco Donnarumma
D
ies albo signanda lapillo – un
giorno [fausto] da segnare
con una pietruzza bianca –
come avrebbero detto e
fatto i nostri progenitori della tarda
latinità, che segnavano invece con un
lapillo nero i giorni avversi. E sì che
l'espressione è calzante per l'evento
cui ci si riferisce: l'atto di fondazione
dott. Giuseppe Cirillo
dal 1914 al 1920
della "Cassa Rurale Depositi e Prestiti"
di Scafati, qualche tempo dopo
ribattezzata Cassa rurale e Artigiana.
Quel giorno, nello studio a Torre
Annunziata del notaio – scafatese
anche lui – Stanislao Langella, erano
convenuti ben 64 firmatari (alcuni con
la crocetta), tutti agricoltori, con una
piccola percentuale di possidenti
agrari della nostra città. Il compito di
solidarietà tra i lavoratori della terra,
integrato nella visione dei soci
benestanti e istruiti, prometteva bene
sul piano della cooperazione, cardine
della loro coraggiosa iniziativa, ma i
tempi erano difficili, e richiedevano
molta buona volontà, poiché le
avventure coloniali in Africa avevano
paurosamente drenato le risorse
dell'economia nazionale e la Grande
Guerra, in un clima europeo già
6
Informati... è meglio - luglio 2015
turbolento, si profilava minacciosa
all'orizzonte.
Il primo a reggere le sorti della 'Cassa
Rurale' (il nome con cui la neonata
istituzione fu poi universalmente
conosciuta a Scafati nei i decenni
successivi) in qualità di presidente
del Consiglio d'amministrazione, fu
il dott. Giuseppe Cirillo di San
sig. Paolo Bulleri
dal 1926 al 1928
signor Paolo Bulleri, di una
importante famiglia di floricultori e
vivaisti operante a Scafati con solidi
legami di amicizia con la madre del
Duce, donna Rosa Mussolini. Nel 1933
gli subentrò il perito agrario Arturo
Accardi, membro di una storica
famiglia sampietrina, originaria di
Malta, operante nell'imprenditoria
perito agrario Arturo Accardi
dal 1933 al 1950
Pietro Villaggio, medico e personalità
di grande spicco che fu anche sindaco
di Scafati. La bella foto (virata in
seppia) che ce lo mostra è una novità
assoluta in quanto mai prima pubblicata.
Non ci sono certezze sulla scadenza del
suo mandato, probabilmente avvenuto
agli inizi del regime fascista durante il
quale la Cassa andò incontro a non
pochi problemi di gestione. Da
approfondite ricerche nei registri dei
verbali delle assemblee - depositati
nell'archivio storico della BCC - risulta
che nell'assemblea del 23 aprile 1924
e dal verbale assembleare n. 23 fu eletto
presidente il perito agrario Francesco
Budi. Dal 10 gennaio del 1926 al 13
febbraio 1926, fu nominato commissario prefettizio il rag. Cascini Mario
e poi a seguirlo, dal 1926 al 1928, fu il
avv. Donato Nastri
dal 1950 al 2003
edile. Questi ricoprì la carica di
presidente fino al 1950, quando gli
subentrò il più longevo di tutti,
l'avvocato Donato Nastri, nel corso
del cui mandato, svolto su di un arco
di tempo pari alla metà esatta degli anni
totali di esistenza dell'istituto (ora
Banca di Credito Cooperativo di Scafati
e Cetara) subì lo sviluppo sbalorditivo
che è sotto gli occhi di tutti.
A maggio del 2003 l'assemblea dei
soci elesse a presidente il dottore
commercialista Massimo Cavallaro
(il terzo di San Pietro Villaggio), al
quale, in coda alle celebrazioni del
Centenario, non posso far altro che
augurare ogni successo nella conduzione dell'ormai secolare istituto di
credito, di vitale importanza per
l'economia cittadina – non solo di
Scafati.
ATTIVITÀ SOCIALI
Sport e cultura
continua da pag. 2
La Bcc realizza i
“sogni” delle famiglie
di Scafati e Cetara propone, in
partnership con la società BCC
Credito Consumo, prodotti
specifici quali Unica Rata e
Cessione del quinto.
Unica Rata consente di
estinguere i finanziamenti in
corso consolidandoli in un
unico prestito e quindi in
un'unica rata più leggera. In
aggiunta alla componente
finanziaria, vi è anche il servizio
erogato da Bcc Credito
Consumo di gestione
dell'estinzione dei finanziamenti
in corso con le altre finanziarie
senza alcuna spesa istruttoria.
La Cessione del quinto infine è
un prodotto specificamente
pensato per i lavoratori
dipendenti con contratto a
tempo indeterminato e per i
pensionati. Sotto il profilo
tecnico consiste nella
rateizzazione del quinto di
stipendio o pensione e,
pertanto, rappresenta una forma
di finanziamento ai consumatori
che, per tale caratteristica, risulta
accessibile anche a clienti in
difficoltà per protesti e
segnalazioni in banche dati ai
quali sono precluse altre forme
di accesso al credito.
Mutuo Dream, Unica Rata e
Cessione del quinto sono lo
strumento concreto con cui la
Bcc di Scafati e Cetara si affianca
alle famiglie e le sostiene nella
soddisfazione delle proprie
esigenze finanziarie,
contribuendo a realizzarne i
"sogni" e confermandosi ancora
una volta un fondamentale
punto di riferimento per il
territorio.
Banca di Credito Cooperativo
Giornata europea
dello sport integrato
La BCC di Scafati e Cetara per il sociale
di Michele Del Regno
C
’eravamo anche noi di Scafati,
a Roma, nel meraviglioso
impianto sportivo di Campo
dei Miracoli, sabato 23 mag­
gio, mentre in dodici città italiane, si
confrontavano dodici nazioni europee
con vari sport per diversamente abili.
Ad Aosta, Brindisi, Torino, Monza, Cro­
tone, Sassari, Udine, Assisi, Grosseto,
Pescara, Messina e Roma, in diretta
streaming in tutte le nazioni europee
partecipanti (Bulgaria, Francia, Germa­
nia, Lituania, Grecia, Inghilterra, Porto­
gallo, Polonia, Romania, Slovacchia,
Turchia, Spagna e Italia), si sono cimen­
tati 300 atleti stranieri integrati da 5000
atleti italiani tra normodotati e diversa­
mente abili, in ben 12 discipline sporti­
ve: scherma in carrozzina, danza sporti­
va, judo, equitazione, tennistavolo,
karate, tiro con l’arco, basket in carroz­
zina, calcio a 5 e a 8, trio agility, dando
vita al più grande evento sportivo di
questo tipo mai organizzato in Italia.
La giornata si è aperta ufficialmente
con la sfilata delle rappresentative stra­
niere accompagnate dalle relative ban­
diere e dagli inni nazionali.
La nostra partecipazione è stata richie­
sta dall’organizzazione nazionale in
virtù del fatto che da ben cinque anni,
grazie al progetto denominato “Disin­
volto”, realizzato con il coinvolgimento
delle Scuole elementari e medie di Sca­
fati, puntiamo alla piena integrazione
sociale dei disabili nello sport. Non è
facile, ma il sorriso dei partecipanti è
la nostra ricompensa più grande.
Così, anche quest’anno, lo scorso sa­
bato 3 maggio, nella nuova palestra
comunale di
via della
Resistenza,
25 bambini
diversa­
mente abili
si sono
“confronta­
ti” con i loro
compagni di
classe nor­
modotati in
diversi per­
corsi di de­
strezza e
psico-attitudinali di avviamento alla
pratica sportiva.
Tra l’emozione e la gioia delle famiglie
di tutti i partecipanti, i bambini del 2°
3° e 4° circolo didattico, nonché quelli
delle scuole medie Anardi e Martiri
d’Ungheria,con gli insegnanti di soste­
gno al seguito hanno “giocato” a palla­
volo, basket, pallamano.
Alla fine sono stati tutti gratificati con
i gadget offerti dalla Banca di credito
cooperativo di Scafati e Cetara mentre
Diego Del
Regno (già
pluricampione
nazionale di
judo ed ora
arbitro inter­
nazionale),
referente del
Coni, ha pre­
miato le scuole
aderenti al
progetto.
numero trentasei 7
EDUCAZIONE BANCARIA
Scafati
Progetto formativo in banca
per gli alunni del Liceo “Caccioppoli”
S
i è concluso lo stage in banca
per sette studenti del liceo
“Caccioppoli” di Scafati.
Grazie a un corso biennale di
educazione finanziaria dal titolo “La
cultura della banca per lo sviluppo
della comunità”, nato dalla
collaborazione tra la Banca di credito
cooperativo di Scafati e Cetara e il
liceo scientifico “Renato
Caccioppoli” di Scafati, noi studenti
degli ultimi anni scolastici, abbiamo
avuto l’opportunità di conoscere da
vicino la missione del mondo del
credito cooperativo e di riflettere
sulla funzione del risparmio e sui
vantaggi sociali del profitto.
Al termine di vari incontri tenuti da
alcuni dirigenti della stessa Bcc,
siamo stati selezionati in sette per
poter mettere in pratica, attraverso
il progetto formativo di un mese,
quanto appreso nel precorso.
La selezione è stata realizzata
mediante un test improntato sulle
nozioni fondamentali
dell’organismo bancario.
Nonostante ognuno di noi frequenti
il primo anno all’Università, non
abbiamo esitato, neanche per un
attimo, ad accettare l’opportunità
che ci è stata offerta dalla Bcc. E pur
avendo intrapreso percorsi di studio
differenti: Gennaro Piedepalumbo
e Luca Guerrasio (economia),
Letizia Di Luglio (matematica),
Laura Di Capua e Carmela
Bottone (giurisprudenza),
Antonietta Vitiello (biologia),
Antonella Ametrano (psicologia).
Per tutta la durata del progetto,
ciascuno di noi è stato affiancato da
un tutor aziendale, addetto ad uno
8
Informati... è meglio - luglio 2015
Foto ricordo dei liceali con i dipendenti della Bcc
specifico settore, che si è dedicato
al proprio stagista. Da sottolineare
è soprattutto lo spirito di
cooperazione, la gentilezza e la
dedizione che, fin dal primo giorno,
abbiamo potuto notare in ogni
dipendente bancario.
Il tirocinio ci ha permesso di
comprendere il funzionamento di
un istituto creditizio “speciale” come
la Banca di credito cooperativo,
occupandoci di una particolare area,
avendo però, nel contempo, modo
di entrare a contatto anche con altri
rami operativi. Questa esperienza
ha contribuito all’arricchimento del
nostro bagaglio tecnico-culturale,
ed è stata utile alla nostra formazione
e crescita personale. Le opportunità
di crescita sono state reciproche, in
quanto anche per i dipendenti
dell’istituto di credito l’esperienza si
è rivelata particolarmente
interessante. Questi alcuni
commenti degli stessi.
Filomena Panico, addetta alla rete
di vendita della Bcc di Scafati e
Cetara, ha affermato: “è stata
un’esperienza formativa anche per
me, per la ventata di entusiasmo e
curiosità che i ragazzi hanno portato.
E’ stato, inoltre, piacevole rispondere
alle domande stimolanti che hanno
fatto; la curiosità fa crescere”.
Vittorio Cretella (area finanza) ha
spiegato: “ho intravisto negli
studenti una grande voglia di
apprendere e di venire a contatto
con un mondo del tutto sconosciuto
e consiglio, a coloro i quali abbiano
deciso di intraprendere una carriera
in campo economico, di
EDUCAZIONE BANCARIA
Scafati
Antonella Ametrano, Carmela
Bottone, Laura Di Capua, Letizia
Di Luglio, Luca Guerrasio,
Gennaro Piedepalumbo,
Antonietta Vitiello.
Una grande squadra
è fatta da un grande Team...
...le nostre banche di
credito cooperativo
Da quest'anno i tuoi sogni si realizzano meglio con i mutui BCC
visita il sito e scoprirai come
TI AIUTIAMO A REALIZZARE I TUOI SOGNI
www.alelio.it
specializzarsi in trading, una delle
materie che offre maggiori sbocchi
lavorativi”.
Annalisa Granata (responsabile
dell'area crediti) e Nello Nastri (area
monitoraggio crediti) hanno
dichiarato: “è corretto fare un
progetto formativo a questa età,
poiché è necessario da subito il
contatto con il mondo lavorativo,
augurandosi, per il futuro, che
analoghe iniziative possano essere
ripetute e prolungate nel tempo,
considerata la complessità e
l’evolversi continuo dell’“organismo
banca”, che abbraccia tanti settori,
discipline e professionalità differenti.
Infine, secondo Fortunatina Nastri,
consulente commerciale della Bcc,
“il primo approccio, anche se di breve
durata, è utile alla formazione
personale di ogni ragazzo”.
Nonostante la durata del progetto
formativo sia stata di appena un
mese, l’esperienza è stata eccezionale
e altamente costruttiva. L’unica cosa
negativa? Tutto è già finito.
A questo punto non resta che
cogliere l’occasione per ringraziare
il presidente della Bcc di Scafati e
Cetara, il dott. Massimo Cavallaro,
il consiglio di amministrazione che,
aprendo le porte degli uffici della
banca, ci hanno reso partecipi del
loro lavoro, condividendo con noi le
loro competenze, rispondendo
anche alle nostre più banali
domande, consentendoci di vivere
questa fantastica opportunità.
Banca di credito cooperativo
di Scafati e Cetara
www.bccscafatiecetara.it
Sede e Direzione generale
Via P. Melchiade, 37 SCAFATI
Tel. 081.8570111
Filiale di SCAFATI
Via P. Melchiade, 37 SCAFATI
Tel. 081.8570111
Filiale di ANGRI
C.so V. Emanuele, 64
Tel. 081.5138711
Filiale di CAVA DE' TIRRENI
Piazza S. Francesco
Tel. 089.4456173
Filiale di CETARA
Corso Garibaldi, 41/43
Tel. 089.261313
Filiale di GRAGNANO
Via Castellammare 101
Tel. 0818.70.74.33
Filiale di POMPEI
Via Mazzini
Tel. 081.8506931
Filiale di S. MARZANO S. SARNO
Via S. De Pascale, 72
Tel. 081.5186554
Filiale di VIETRI SUL MARE
Corso Umberto I, 116
Tel. 089.761078
Filiale di S. MARIA LA CARITÀ
Via Scafati, 41
Tel. 081.8742709
Filiale di S. PIETRO DI SCAFATI
Via A. De Gasperi, 351
Tel. 081.8500912
BANCOMAT Non presidiato
abiliato a a versamenti
Via della Resistenza,66 SCAFATI
AZIENDA
Scafati
Todisco, tra tradizione e
innovazione casearia
di Gabriele Acanfora
O
riginario di Lettere,
ridente località dei
monti Lattari, famosa
per i pascoli e il buon latte,
Vincenzo Todisco, socio storico
del nostro Istituto di credito, ha
realizzato una bella azienda
casearia, a carattere familiare, che,
seguendo le tradizioni del padre
Raffaele, da più di trent’anni,
soddisfa i palati più esigenti.
“Da mio padre e da mio fratello
maggiore ho appreso – ci dice –
la passione e le conoscenze per
diventare un buon casaro.
La lavorazione della mozzarella
è estremamente complessa; da
loro ho capito che solo dal latte
di buona qualità, lavorato nel
rispetto delle regole e della
tradizione, può nascere un
prodotto gustoso e sano”.
La fatica comincia prima dell’alba.
Alle quattro del mattino.
Vincenzo, accompagnato dalla
moglie Giovanna Vitiello e dal
figlio Raffaele, apre l’opificio e
comincia a lavorare il latte vaccino.
Dopo averlo filtrato, acidificato e
riscaldato, come un’equipe ben
sincronizzata, aggiungono il caglio
indispensabile al processo di
aggregazione delle proteine del
latte. La cagliata e la successiva
filatura della pasta segna la fase
decisiva per la realizzazione di un
buon fiordilatte.
“Non è facile - aggiunge
l’intraprendente Raffaele - stare sul
mercato e reggere la concorrenza
10
Informati... è meglio - luglio 2015
La famiglia Todisco all'interno del punto vendita in Via Santa Maria la Carità
dei grossi marchi. Noi ci riusciamo
perché non ci siamo mai fermati e
cerchiamo sempre di innovarci,
realizzando caciocavalli, ricotta,
burro, “primo sale”, vicini al gusto
del consumatore. In questi anni,
con sacrificio e impegno siamo
riusciti ad arricchire l’offerta
casearia con un’ampia gamma di
prodotti alimentari, certi che la
diversità dell’offerta, possa
accrescere il nostro fatturato.
La presenza di Teresa e Maria
Luisa, inoltre, è decisiva per offrire
un servizio rapido ed efficiente”.
“Col tempo le persone cambiano
– aggiunge l’infaticabile signora
Giovanna – allora anche il gusto
AZIENDA
Scafati
Banca di Credito Cooperativo
L'entrata del punto vendita del Caseificio Todisco a Scafati
dei nostri formaggi deve cambiare,
per essere quanto più vicino alle
mutate aspettative dei nostri clienti.
Perciò passiamo molto tempo a
cercare di realizzare sapori e forme
che, nel rispetto della tradizione,
stuzzichino l’occhio e il palato dei
consumatori. Pur trovandoci,
infatti, in via S. Maria la Carità, 135,
a Scafati, abbiamo una clientela che
non è solo locale, ma che viene
anche dai paesi vicini, certa di
trovare quello che cerca”.
Ma i Todisco non sono solo buoni
casari e cooperatori innovatori ma
amano trasmettere i segreti della
loro arte e incentivare la passione
per la produzione dei latticini.
“Accogliamo spesso gli alunni delle
scuole materne ed elementari –
precisa Raffaele – perché vogliamo
che i giovani capiscano quanto è
difficile e gratificante produrre cose
buone come il fiordilatte o la ricotta.
Ed in questo modo, guardando e
imparando come cambia il latte e
quanto amore e perizia esso
richiede, i ragazzi scopriranno
quanto profonde e vive sono le
nostre tradizioni”. E, dulcis in
fundo, arrivano i ringraziamenti per
la Banca di credito cooperativo di
Scafati e Cetara. “La vicinanza della
nostra Bcc – conclude Raffaele
Todisco – ci ha permesso di
ampliare, nel tempo, e consolidare
la nostra attività produttiva.
Vogliamo ringraziare il presidente
Cavallaro, il Consiglio di
Amministrazione della banca di
credito cooperativo per il sostegno
che non ci hanno mai fatto mancare,
e soprattutto per la visibilità che
hanno voluto riservare alla nostra
azienda e alla nostra famiglia sul
periodico Informati…è meglio”.
Scheda
Azienda: Todisco
Fondatori: Vincenzo Todisco e
Giovanna Vitiello
Titolare: Raffaele Todisco
Co-titolari: Teresa e Marialuisa Todisco
Responsabile market: Maria Luisa
Todisco
Settore: alimentare, in particolare,
lattiero-caseario
Prodotti: mozzarella, ricotta,
caciocavallo, fiordilatte
Sede: via Santa Maria la Carità, 135,
Scafati
Telefono: 081.863.06.26
email: [email protected]
numero trentasei 11
ECONOMIA
Crisi e nuove strategie
Come difendersi durante la tempesta
di Giuseppe Cavallaro
I
n un momento di alta
volatilità dei mercati mobiliari
e di tassi bassi cercheremo di
delineare una strategia di portafoglio.
Va precisato che l’andamento dei
mercati finanziari non è influenzato
solo dal ciclo economico di un Paese,
ma anche dalle vicende politiche e
sociali.
Le prospettive per il 2016 appaiono
certamente positive considerato
l’orientamento prevalente delle
politiche economiche, soprattutto
nell’area euro. Infatti, gli ultimi dati
confermano il miglioramento: il Pil
nel 1° trimestre 2015 è cresciuto
dello 0,4% t/t e dell’1,0% a/a, mentre
l’indice dei prezzi al consumo
nell’Eurozona ha rilevato un
modesto rialzo rispetto all’anno
precedente dopo aver registrato una
contrazione in territorio negativo
(deflazione).
Le banche hanno ricominciato ad
erogare credito. Nessuno di questi
fattori incide sulle prospettive degli
interventi di politica monetaria della
BCE. Le attese sono per un Qe attivo
fino alla fine del 2016. Mario Draghi
ha ribadito la volontà di far uscire
l’eurozona dalla crisi. Perché si
stabilisca un ciclo virtuoso tra
sistema finanziario ed economia
reale, è necessario che i tassi a lungo
termine restino inferiori al Pil
nominale dell’economia che,
nell’Eurozona, stando alle ultime
previsioni della BCE, sarebbe
prossimo all’1,5% nel 2015.
Dall’inizio della crisi, le banche
centrali gestiscono la parte lunga
della curva dei tassi e non più solo le
scadenze a breve.
Ma sulla ripresa dell’Eurozona
incombono delle minacce:
12
Informati... è meglio - luglio 2015
La crisi della Grecia
La Grecia potrebbe mancare le
scadenze sul rimborso del debito,
andando in default già nelle prossime
settimane. Le ripercussioni
sarebbero significative per i mercati,
almeno nel breve termine. Si
conferma, purtroppo, l’incapacità del
premier greco di conciliare le
richieste della Troika con le attese
poco realistiche del suo partito, in
cui peraltro la tensione sale, mentre
si avvicina l’ombra del collasso
finanziario. Un accordo deve arrivare
a breve per consentire il necessario
processo di ratifica ed esecuzione.
Sul tavolo c’è la proposta dei
creditori di estendere l’attuale
programma in scadenza il 30 giugno
fino a marzo 2016, con un
finanziamento di quasi 11 miliardi.
In cambio, si chiedono una serie di
misure economiche, comprese
quelle finora respinte da Tsipras. A
questo punto, la decisione finale
potrebbe rendersi obbligatoria in
tempi strettissimi.
Il debito
Il deleveraging del settore privato e la
necessità di stabilizzare il debito
pubblico stanno riducendo il reddito
disponibile e la spesa destinata ai
consumi. Il ritorno del debito
pubblico a un percorso sostenibile
produce un inevitabile impatto
negativo sulla crescita del Pil. Non è
facile proseguire con le politiche di
crescita con un eccessivo debito
pubblico e/o privato che adombra
una nuova crisi finanziaria e spinge i
Paesi verso l’austerità di bilancio e
fiscale. Quel che è peggio è che i
governi non sono in grado di ridurre
il loro debito in rapporto al Pil (un
dato che dovrebbe rappresentare la
capacità rispettiva di ripagare il
debito). Solo cinque Paesi
(Argentina, Romania, Arabia Saudita,
Israele e Egitto) sono riusciti a ridurre
il rapporto debito-Pil (debito
privato+pubblico) dall’inizio della
crisi finanziaria del 2007-2008.
Altrove questo rapporto, in misura
diversa, è aumentato, spesso in modo
allarmante. Ad esempio, in Giappone
è salito al 400%, in Irlanda al 390%,
in Portogallo al 360%, in Belgio al
330%, nei Paesi Bassi al 325%, in
Spagna al 315%, in Francia al 280%.
Per interrompere questo circolo
vizioso è necessario rafforzare la
crescita, mantenere tassi di interesse
molto bassi e un’austerità di bilancio
che assicuri avanzi primari, e favorire
un deleveraging del settore privato o
una ristrutturazione/cancellazione
del debito. In un contesto del genere,
che nonostante tutto offre molte
opportunità di investimento, è
indispensabile, al fine di mitigare i
rischi, diversificare il proprio
portafoglio inserendo oltre ai prodotti
classici (certificati di deposito – titoli
del debito pubblico), i prodotti di
risparmio gestito (fondi comuni –
gestioni patrimoniali) e i beni
durevoli.
ATTIVITÀ SOCIALI
Fede e cultura
Banca di Credito Cooperativo
La Sacra Sindone,
il senso di un pellegrinaggio
di Silvana Sergio
A
nche quest’anno, ai soci
della Bcc di Scafati e Cetara,
è stata offerta
un’opportunità “particolare”.
Dal 12 al 14 giugno siamo stati a
Torino per l’Ostensione della Sacra
Sindone.
Come diceva San Giorgio, “le
impronte della Sindone, con le piaghe,
il sangue , i segni della passione, sono
così forti da trasmettere la fede meglio
di qualsiasi libro”.
L’Ostensione della Sindone ci ha
condotto nel cuore del mistero più
profondo della nostra fede, quello
della morte e della resurrezione di
nostro Signore Gesù Cristo.
La Sindone non è una “reliquia” e
rimane, per molti versi, una realtà
inspiegabile con gli strumenti della
scienza e della storia. Per noi, questo
pellegrinaggio a Torino ha avuto un
senso profondo nella prospettiva
della nostra fede e della nostra vita.
Quel Volto, le piaghe di quel corpo
sono e resteranno scolpiti nei nostri
occhi e nella nostra memoria. Il
pellegrinaggio ci ha portato in altri
luoghi di fede importanti: la
Cattedrale di Superga, l’Abbazia di
San Michele e la Casa Madre di San
Giovanni Bosco a Torino-Valdocco.
La parola “Pellegrino”, che designa
una persona che si reca per
devozione a visitare i luoghi santi,
non è cambiata dal Medioevo ad
oggi. Il “Pellegrino” compiva il suo
viaggio devozionale generalmente
a piedi, appoggiandosi ad un lungo
bastone. Noi soci della Bcc abbiamo
usato mezzi moderni (il treno
Frecciarossa) e ci siamo appoggiati
all’Opera Romana Pellegrinaggi, che
con la sua organizzazione, ci ha
offerto un’ottima assistenza
materiale e spirituale. La pratica del
pellegrino consiste, fin dall’antichità,
nel recarsi individualmente o
collettivamente in un santuario o in
un luogo sacro. A noi, soci della
Banca di credito cooperativo, è stata
data l’opportunità di vivere questa
pratica che si è rivelata molto
profonda, e tesa a migliorare la
nostra natura umana. Sta a noi
decidere come far lievitare, nel
nostro agire quotidiano, il senso di
questi giorni indimenticabili.
numero trentasei 13
FEDE ED ECONOMIA
Scafati
Il Santuario della Madonna
dei Bagni a Scafati
di Gabriele Acanfora
I
l 5 luglio 1908, terminati i la­
vori di restauro - allora era
rettore Don Agnello Mar­
razzo - “la Madonna dei Bagni fu so­
lennemente incoronata”, per Decreto
del Capitolo Vaticano.
Lo spazio attorno alla fonte miraco­
losa fu ripulito dalle erbacce, amplia­
to e circondato da mura perimetrali
con due cancelli di accesso. All’in­
gresso fu collocata una colonna di
lava vulcanica, sormontata da una
croce con la scritta “Ecco il fonte be­
nedetto – dove – trovò salute – la fede
dei nostri antenati. Qui pure, o fedeli
– troverete nei vostri malanni – confor­
to e sollievo”.
Vicino fu posto un quadro della Ma­
donna illuminato da una lucerna.
I fedeli accorsero numerosi e la de­
vozione cresceva.
Nei primi mesi del 1915 il rettore
Marrazzo morì. L’Università (o il
consiglio comunale) di Angri, come
da tradizione e recependo le istanze
della popolazione che ne aveva gran­
de stima per lo zelo e la fede profon­
da, nominò quale nuovo rettore Don
Francesco Caputo.
Anni dopo, nel marzo del 1928, per
dare vita al Comune di Pompei, fu
sottratto un’ampia parte di territorio
al comune di Scafati.
A mò di compensazione, le autorità
pensarono di sanare la perdita asse­
gnando a Scafati, il territorio di Bagni
che apparteneva ad Angri (Legge 29
marzo 1928 pubblicata sulla G. U.13
aprile 1928 n.88).
Ad Angri fu dato, quale risarcimento,
il Casale di San Lorenzo e il Comune
di Sant’Egidio del Monte Albino che
“fu soppresso” per tornare autonomo
solo nel 1946.
Gli angresi non videro di buon oc­
chio il cambiamento che generava,
14
Informati... è meglio - luglio 2015
A sinistra
“Padre Mariano alla posa della
prima pietra della Cappella
del Fosso”.
Foto gentilmente offerta da
Alfonso Caputo.
Nella pagina accanto
una foto attuale del Santuario
della Madonna dei Bagni.
tra l’altro, una complessa questione:
il Santuario, che era compreso nelle
terre di Bagni, continuava ad essere
parte dell’Università di Angri? O
rientrava ora nel comune di Scafati?
E da quale autorità ecclesiastica ve­
scovile esso dipendeva? Da Nocera
o da Nola?
Iniziò un’accesa controversia.
Non era una questione di poco con­
to, poiché essa andava ad incidere su
tradizioni secolari, quali ad esempio
lo svolgimento della festa di S. Gio­
vanni, patrono di Angri.
Il 24 giugno di ogni anno, in occasio­
ne della ricorrenza della nascita del
Santo, la statua di S. Giovanni attra­
versava tutto il territorio di Angr i
per giungere fino a Bagni.
Il fatto testimoniava l’antica dipen­
denza del Santuario di Bagni alla Col­
legiata di S. Giovanni Battista. Cosa
sarebbe accaduto col nuovo ordina­
mento? La processione avrebbe cam­
biato percorso? Ci sarebbero state
reazioni? Riemersero antiche mai
sopite rivalità, scoppiarono liti, taffe­
rugli.
Addirittura, qualche giorno prima
della festività dell’Ascensione, nei
pressi del Santuario, la contesa
degenerò. Per far valere le ragioni
dell’appartenenza, alcuni più esagita­
ti cominciarono a lanciare pietre tra
la folla. Quando la situazione sembrò
ulteriormente degenerare, il deciso
FEDE ED ECONOMIA
Scafati
intervento del Rettore del Santuario,
Don Francesco Caputo, riportò la
pace. La violenta sassaiola tra scafa­
tesi e angresi richiese l’intervento
delle forze dell’ordine perché ci
furono addirittura delle persone se­
riamente ferite .I pellegrini, intanto,
continuavano a frequentare la fonte
miracolosa e l’adiacente Santuario.
La festa di Bagni diventava sempre
più importante e frequentata, tanto
da competere con quella di Piedi­
grotta, di Montevergine o della Ma­
donna dell’Arco. Nel periodo dell’A­
scensione dello stesso anno 1928,
Bagni fu meta di oltre centomila per­
sone, provenienti da tutta la Campa­
nia e dalle regioni limitrofe. Carri
infiorati e moderni camion scarica­
vano pellegrini e visitatori con inne­
gabili benefici anche per l’economia
locale. Né bisogna dimenticare il
“carrettone”. Addirittura, riferisce lo
studioso Vittorio Cimmelli, furono
somministrate duecentomila comu­
nioni. Intanto, la diatriba tra Angri
e Scafati continuava con toni estre­
mamente accesi. Alla fine fu trovato
l’accordo. Da un punto di vista am­
ministrativo, il territorio in cui rica­
deva il Santuario sarebbe rimasto al
Comune di Scafati mentre, da un
punto di vista religioso, il tempio
sarebbe rimasto sotto la giurisdizio­
ne del vescovo di Nocera e Sarno,
così come il comune di Angri e la
Banca di Credito Cooperativo
stessa Confraternita. (Ad oggi infatti
il titolare del tempio francescano è
mons, Giuseppe Giudice, vescovo del­
la diocesi Nocera Sarno).
Sentito poi il sindaco di Scafati, Pa­
squale Vitiello, l’Ordinario dioce­
sano di Nocera, mons. G. Romeo e
il Padre provinciale dei frati Minori
di Salerno, p. A. Romano, decisero
di affidare la gestione e la cura del
Santuario e dei suoi beni ai Frati
Francescani.
Fu la svolta decisiva. L’avvento dei
frati francescani, portatori di una
fede viva e concreta, rinvigorì il culto
di S. Maria Incoronata. Poi, scoppiò
la Seconda Guerra Mondiale e il ter­
ritorio del Santuario, come tutta l’I­
talia, fu oggetto di bombardamenti
e lutti. La cappella del fosso rovinò,
dimenticata e ricoperta da erbacce,
cadde nell’oblio.
La cupola del Santuario fu distrutta,
scomparve il pavimento, infrante le
vetrate, lacerate le navate e gli stuc­
chi, abbattuta l’adiacente casa dei
frati minori, crollati i pilastri. Nel­
l’immediato dopoguerra, tanta rovi­
na fu affrontata dal nuovo padre su­
periore francescano, Bonaventura
Petti.
Questi, nel 1945, con immense fati­
che e il costante aiuto e i sacrifici
della popolazione locale, riportò a
nuova vita il tempio. Un decennio
dopo, il 30 novembre 1955, veniva
istituita, per volontà del vescovo di
Nocera, Fortunato Zoppas, la par­
rocchia, affidata ancora oggi, ai Frati
Minori.
La cappella del “Fosso dei Bagni” non
fu dimenticata. Dopo anni di abban­
dono, essa cominciò a risorgere,
quando il 30 maggio del 1962, padre
Mariano Amorosi, parroco del San­
tuario, pose la prima pietra (vedi foto)
per l’erigenda nuova cappella del
“Fosso”. Oggi, grazie all’impegno dei
fedeli e all’infaticabile zelo di fra’ Mi­
chele Floriano, la cappella del Fosso
dei Bagni, è tornata ad essere un fre­
quentato luogo di preghiera e di de­
vozione profonda. Solo la struttura
che ricopre l’antica fonte ricorda
quanto essa sia ancora bisognosa di
lavori di restauro. Lontani dal traffico
e dalla confusione,circondati dal ver­
de e dal silenzio, tutto invita, come
ha detto Papa Francesco, alla con­
templazione e alla meditazione sulla
“casa comune”.
Periodico informativo della Banca
di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara
luglio 2015
Numero 36
Cent'anni ancora... di rinnovato impegno
Assemblea ordinaria dei Soci
9 MAGGIO 2015
Gita a Torino
Progetto formativo in banca
Il Santuario di Bagni
numero trentasei - luglio 2015
direttore responsabile
Basilio Puoti
art director
Clemente Falanga
Hanno collaborato
Gabriele Acanfora
Giuseppe Cavallaro
Alfonso De Martino
Francesco Donnarumma
Carmine Librera
Silvana Sergio
www.bccscafati-cetara.it
[email protected]
Reg. Tribunale di Nocera Inf.
n. 7/07 del 3 maggio 2007
numero trentasei 15
Banca di credito cooperativo
di Scafati e Cetara
L’importo massimo
concedibile
è di 50.000 euro.
La durata dell’offerta è valida
fino al 31 dicembre 2015
e comunque fino ad esaurimento
del plafond di euro 10.000.000,00.
www.bccscafatiecetara.it
Fai crescere la tua azienda!
ti aiutiamo noi con il finanziamento
MUTUO AZIENDA FUTURA
Esempio rappresentativo di finanziamento di euro 10.000,00
Durata del
Finanziamento
(Anni)
Tipologia Cliente
Tasso Variabile
e Euribor 6 mesi/365
media %
TAEG
Importo Rata
Importo totale
dovuto dal
consumatore
Cliente Socio
5
3,36%*
5,05%**
W 181,29
W 10.878,35
Cliente non Socio
5
3,86%*
5,57%**
W 183,53
W 11.013,12
Cliente Socio
10
3,36%*
4,57%**
W 98,23
W 11.788,89
Cliente non Socio
10
3,86%*
5,09%**
W 100,58
W 12.071,04
Sono escluse le finalità a titolo oneroso quali dilazioni di pagamento o estinzione di debiti preesistenti compresi quelli in c/c.
Il tasso viene determinato dalla media % dell’Euribor 6 mesi/365 - troncata alla seconda
cifra decimale arrotondata al punto decimale superiore in presenza di tre o più decimali aumentata di uno spread:
- per cliente socio pari a 3,30%;
- per cliente non socio pari a 3,80%.
Il tasso di interesse varia, semestralmente, per tutta la durata del rapporto, con decorrenza
primo gennaio e primo luglio di ciascun anno, sulla base dell’andamento del suddetto
parametro riferito al penultimo mese del semestre solare precedente.
La media Euribor considerata nell’esempio è quella relativa al mese di Maggio 2015: 0,059%.
** Spese incluse nel calcolo del TAEG: spesa incasso rata W 2,00; spesa invio modulo trasparenza
W 1,00, spesa invio avviso scadenza rata W 1,00; spesa istruttoria W 100,00; spesa visure W
26,72; oneri di imposta W 25,00; spese annue per gestione conto corrente W 85,00.
Il tasso sarà applicato, in fase di verifica del rispetto dei requisiti, durante l'iter di approvazione del mutuo.
Chiedi subito il contatto di un consulente mutui e scopri i vantaggi dell’ Offerta “Mutuo Azienda Futura”.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale
Per i dettagli dell'offerta e per le condizioni economiche e contrattuali fare riferimento ai fogli informativi disponibili in Filiale e sul sito della Banca.
Sede e Direzione generale
Via P. Melchiade, 37 SCAFATI
Tel. 081.8570111
Filiale di SCAFATI
Via P. Melchiade, 37 SCAFATI
Tel. 081.8570111
Filiale di ANGRI
C.so V. Emanuele, 64
Tel. 081.5138711
Filiale di CAVA DE' TIRRENI
Piazza S. Francesco
Tel. 089.4456173
Filiale di CETARA
Corso Garibaldi, 41/43
Tel. 089.261313
Filiale di GRAGNANO
Via Castellammare 101
Tel. 0818.70.74.33
Filiale di POMPEI
Via Mazzini
Tel. 081.8506931
Filiale di S. MARZANO S.
SARNO
Via S. De Pascale, 72
Tel. 081.5186554
Filiale di VIETRI SUL MARE
Corso Umberto I, 116
Tel. 089.761078
Filiale di S. MARIA LA
CARITÀ
Via Scafati, 41
Tel. 081.8742709
Filiale di S. PIETRO DI
SCAFATI
Via A. De Gasperi, 351
Tel. 081.8500912
BANCOMAT Non presidiato
abiliato a a versamenti
Via della Resistenza,66
SCAFATI
www.alelio.it
L’offerta è indirizzata a nuova clientela o a clientela
già acquisita e finalizzata al miglioramento ed alla
crescita dell’azienda.
Il finanziamento è destinato:
4 all’ampliamento, ammodernamento di fabbricati
ad uso produttivo (es. magazzini, laboratori artigiani, ecc.);
4 a miglioramenti agrari vari (es. realizzazione e
rifacimento serre);
4 alla sistemazione di terreni agricoli;
4 a impianto o reimpianto di colture (es. pomodori,
vigneti, ecc.);
4 all’acquisto di macchinari, attrezzature, autoveicoli industriali e impianti fissi;
4 alla acquisizione di scorte di materie prime e di
prodotti finiti.