guida all`utilizzo impianto
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guida all`utilizzo impianto
B.H.T. s.r.l. Via Larga, 36 25080 Prevalle (BS) - Italy Reg. Imp. Brescia, C.F. e P.IVA 03060760984 REA 502244 Tel. +39 030 6801719 Fax +39 030 6807091 [email protected] www.bht-italia.com Risparmiare gestendo in maniera maniera efficiente il proprio comfort. Utilizzo corrett corretto orretto del nuovo impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore • Impianto di termoregolazione L’impianto di termoregolazione consente all’utente autonomia decisionale nell’impostazione delle temperature di comfort interno per ogni singolo locale. Le valvole termostatiche installate su ciascun radiatore sono costituite da: - un corpo valvola che consente di regolare la portata del fluido termovettore al corpo scaldante un attuatore termostatico (o elettromeccanico) che consente di modulare l’afflusso di fluido termovettore al corpo scaldante in funzione della temperatura impostata da ciascun utente. Il sistema costituito dal corpo valvola e dall'attuatore consente di regolare automaticamente l’apporto di calore alla stanza in funzione della temperatura desiderata, impostata dall’utente mediante la selezione della posizione sull’attuatore, e permette di sfruttare i contributi gratuiti come l’irraggiamento solare nonché il calore emesso da persone, illuminazione artificiale ed elettrodomestici. Le valvole termostatiche possono lavorare: - in completa apertura: quando la temperatura ambiente rilevata nell’ambiente di installazione è sensibilmente più bassa di quella impostata; - in modulazione: regolando la portata al corpo scaldante quando la temperatura ambiente non si scosta troppo da quella impostata; - in completa chiusura: quando la temperatura ambiente è sensibilmente più elevata di quella impostata. La correlazione tra la posizione dell’attuatore termostatico (scala graduata 1-2-3-4-5) e la temperatura ambiente è rappresentata in figura 1. Figura 1: Correlazione tra la posizione dell'attuatore termostatico e la temperatura ambiente corrispondente In presenza di ostruzioni in prossimità del corpo scaldante, è evidente che la misurazione della temperatura effettuata dall’attuatore differisce anche significativamente da quella rilevata lontano dal corpo scaldante e pertanto alla posizione dell’attuatore non corrisponde effettivamente la temperatura desiderata percepita in ambiente. • Nuovo impianto di contabilizzazione contabilizzazione del calore In abbinamento ai dispositivi di termoregolazione del calore, che come sopra detto consentono al singolo utente autonomia decisionale sulla quantità di calore da prelevare dall’impianto termico, l’intervento prevede l’installazione dei dispositivi di contabilizzazione del calore. Assieme, termoregolazione e contabilizzazione rappresentano un eccellente compromesso tra impianto centralizzato ed autonomo, perché permettono alla singola unità abitativa di gestire il proprio riscaldamento nonostante la caldaia sia unica per tutto il condominio. Grazie alla presenza della contabilizzazione ogni condomino paga in proporzione al calore effettivamente prelevato dall’impianto e non più in funzione di una ripartizione “forfettaria” (basata su millesimi ad esempio di proprietà o di “riscaldamento”). I contabilizzatori sono installati su ogni corpo scaldante, opportunamente programmati e parametrizzati sulle caratteristiche dello specifico radiatore. Si tratta di dispositivi di misurazione indiretta dell’energia termica emessa, perché il valore di consumo mostrato dal ripartitore non è il kWh ma la cosiddetta "unità di ripartizione". Quest'ultima è comunque riconducibile in maniera univoca al consumo del singolo radiatore, e ne fornisce pertanto una misura attendibile. I ripartitori elettronici SIEMENS/QUNDIS, costruiti in conformità alla norma UNI EN 834 determinano il calore ceduto all’ambiente da ogni corpo scaldante in funzione della potenza nominale (determinata a seguito della mappatura di tutti i corpi scaldanti e al calcolo delle potenze in accordo con la norma UNI 10200), della temperatura media del corpo scaldante, della temperatura ambiente e del coefficiente di accoppiamento tra ripartitore e radiatore. In particolare, i ripartitori installati sono del tipo a “a due sensori” e sono in grado di misurare sia la temperatura superficiale media del corpo scaldante che la temperatura ambiente; essi consentono quindi misure più precise e affidabili nei locali mantenuti a temperature diverse da 20°C (temperatura di riferimento per la misurazione adottata dai ripartitori a singolo sensore). Sono dotati di un piccolo visore sopra il quale è possibile leggere in ogni momento i dati relativi alle unità di ripartizione calore cedute dal corpo scaldante, eventuali segnalazioni o errori di funzionamento. Sono dotati di dispositivi antimanomissione (sigilli) la cui rottura viene memorizzata e segnalata. I dispositivi installati sono dispositivi in radiofrequenza che possono essere letti dall’esterno da parte del sistema di antenne di centralizzazione dei dati posizionate nei vani scala; l’acquisizione dei dati da parte delle antenne di centralizzazione è effettuata in continuo non vi è necessità alcuna di accedere agli alloggi o alle pertinenze dell’edifico per scaricare i dati di contabilizzazione di ciascuna unità immobiliare. Le letture saranno effettuate in continuo da parte del gestore del servizio di contabilizzazione e i dati messi a disposizione su un apposito portale web all’amministratore di condominio. Oltre che accedendo all’apposito portale (nel caso in cui tale servizio sia previsto dal contratto in essere), il condòmino può verificare i propri consumi anche a livello del singolo apparecchio visualizzando i dati di consumo totalizzati nell’apposita schermata. Di seguito si riporta l’estratto dei cicli di visualizzazione dei dati dei ripartitori. Il valore più importante per l’utente finale è il valore “Consumo attuale” che rappresenta le unità di ripartizione totalizzate dal dispositivo al momento della visualizzazione. Alla "Data di riferimento", coincidente con l'inizio della nuova stagione di riscaldamento, questo valore viene azzerato e il conteggio riparte all'accensione dell'impianto. Il consumo dell'ultima stagione termica "completa" rimane comunque sempre visibile alla voce "Valore data di riferimento", lampeggiante. Figura 2: Valori visualizzati nelle schermate dei ripartitori: nell'esempio, 13375 rappresenta il numero di unità di ripartizione totalizzate nella stagione in corso; 31.12 è la data di riferimento alla quale vengono scaricati i dati e si azzera il conteggio; 06789 indica il consumo alla data di riferimento, ossia le unità di ripartizione totalizzate nella stagione precedente. Anomalie, errori di funzionamento, manomissioni volontarie o accidentali che si dovessero presentare saranno registrate dal sistema e le notifiche saranno inviate mediante e-mail al gestore e all’amministratore di condominio. Qualora si verificassero dei distacchi dei ripartitori dai corpi scaldanti, i condomini sono tenuti obbligatoriamente a comunicarlo immediatamente all’amministratore in modo da poter consentire a BHT S.r.l. di poter ripristinarne nel minor tempo possibile la corretta funzionalità. Eventuali interventi di riparazione dei dispositivi danneggiati, manomessi, rimossi accidentalmente o volontariamente dal singolo condominio, saranno interamente addebitati a carico dello stesso. Si sottolinea la necessità di provvedere a cura dei sig.ri condomini alla rimozione di tutte le ostruzioni frontali (copricaloriferi, arredamenti, nicchie) durante il funzionamento dell’impianto termico al fine di garantire sempre la correttezza delle misurazioni dei dispositivi di contabilizzazione installati. Si sottolinea che la rimozione delle ostruzioni frontali ai corpi scaldanti aumenta anche l’efficienza di trasmissione del calore tra il corpo scaldante e l’ambiente. NON È’ ASSOLUTAMENTE AMMESSA LA MODIFICA DEI CORPI SCALDANTI SENZA LA PREVENTIVA COMUNICAZIONE ALL’AMMINISTRATORE O ALLA DITTA BHT S.R.L. • Contabilizzazione metodologia di del calore ripartizione e delle spese. La ripartizione delle spese, come previsto dal recente D.lgs. 4 luglio 2014 n°102, deve essere effettuata in funzione degli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e dei costi generali per la manutenzione dell’impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi aggiornamenti (Art.9, comma 5, lettera d)). È soggetto ad una sanzione amministrativa da 500 a 2500 euro il condominio alimentato dal teleriscaldamento o dal teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento che non ripartisce le spese in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 9 comma 5 lettera d). N.B: I parametri sono stati determinati in accordo con la normativa tecnica vigente a seguito dei rilievi effettuati; qualsiasi modifica apportata alle superfici disperdenti opache (coibentazioni di soffitti, pareti verticali, ecc. ecc.) e finestrate successiva alle date di esecuzione dei rilievi dovrebbe essere opportunamente notificata all’amministratore di condominio per l’aggiornamento dei parametri previsti dalla UNI 10200 per la corretta ripartizione delle spese. • Consigli utili per l’utilizzo corretto dell’impianto di termoregolazione Ricordate sempre che ognuno è artefice del proprio risparmio... Per avere un conguaglio di fine stagione favorevole non è sufficiente aver installato le valvole termostatiche: bisogna utilizzarle in modo consapevole! Di seguito indichiamo alcuni suggerimenti utili: 1) Mantenere i valori di temperatura interna dei locali durante l’utilizzo degli stessi ai valori esposti in tabella 1 mediante l’impostazione della posizione corrispondente sull’attuatore termostatico; tali valori di temperatura consentono di raggiungere livelli di confort termico adeguati; Locale Temperatura consigliata Bagni 21-22°C Camere bambini 20-21°C Uffici e studi 20-21°C Soggiorni 19-20°C Cucine e corridoi 17-18°C Camere 17-18°C Vani scale 10-12°C Tabella 1: Temperature consigliate nei differenti ambienti 2) Durante l’assenza del condòmino dall’appartamento, è opportuno ridurre la temperatura interna dei locali in modo da evitare lo spreco di energia dovuto al riscaldamento di un appartamento non abitato. Al tempo stesso è necessario anche evitare l’eccessivo abbassamento della temperatura interna, che comporterebbe tempi elevati per il successivo ritorno alle condizioni di confort nel momento in cui l’alloggio torna ad essere occupato. Si consiglia pertanto di definire due posizioni dell’attuatore termostatico: una corrispondente alla temperatura desiderata in condizione di occupazione dell’ambiente e una in corrispondenza della “non occupazione”; 3) Non tenere le finestre aperte se si sente caldo o se si è assenti da casa per un lungo periodo. Posizionare invece l’attuatore termostatico su valori minimi; 4) Se si desidera aprire le finestre per cambiare l'aria di casa, farlo al mattino dopo le ore 8.00. Bastano circa 15 minuti a rotazione per un ricambio totale dell'aria. In quel lasso di tempo è bene posizionare le valvole termostatiche sulla posizione corrispondente alla condizione “antigelo”; 5) Posizionare gli attuatori termostatici sulla posizione “antigelo” quando si prevede un lungo periodo di assenza dall’appartamento; il sistema di termoregolazione impedirà che i corpi scaldanti gelino, consentendo una minima portata solo quando la temperatura in prossimità dell’elemento sensibile raggiunge il valore di 6,5 °C; 6) Lasciare il più possibile liberi i termosifoni da ogni ostruzione. Ogni oggetto che ne ostruisce l'accesso impedisce o rallenta anche la diffusione del calore nell'ambiente circostante. Pesanti tendaggi o mobili in prossimità dei corpi scaldanti sono da evitare così come i copritermosifoni; • FAQ - Di seguito alcune alcune tra le domande più frequenti: 1) Se il radiatore è metà caldo e metà freddo la testa termostatica sta lavorando correttamente? Sì, la testa termostatica sta lavorando bene perché sta fornendo la minima quantità d'acqua necessaria in quel momento della giornata e sta sfruttando al massimo il salto termico del fluido aumentando il ∆T e abbassando la portata. 2) Perché con la valvola termostatica sulla posizione “5” il radiatore rimane freddo? Tale condizione potrebbe essere dovuta a differenti cause o alla compresenza di una o più di esse: - Ci si trova in una fascia oraria di “non attivazione” dell’impianto termico centralizzato; - Il radiatore è “pieno di aria”; - La pressione dell’impianto o la temperatura di mandata dell’impianto centralizzato è troppo bassa; - La valvola termostatica si trova in prossimità di un copricalorifero oppure di un'ostruzione frontale che compromette in modo consistente l’effettiva rilevazione della temperatura ambiente (es., tendaggio molto pesante). 3) Perché il radiatore si scalda comunque con la valvola completamente chiusa? Nella maggioranza dei casi questa condizione si manifesta quando l’acqua presente all’interno dell’impianto è ricca di impurità che si depositano sugli organi della valvola impedendone la completa chiusura. Provare ad effettuare più cicli di apertura e di chiusura completi della valvola stessa. Solo in casi eccezionali la condizione dipende dalla rottura del corpo valvola. 4) Se posiziono tutti gli attuatori su “3” è normale che i radiatori si scaldino in modo differente all’interno dell’appartamento? Assolutamente sì. Gli attuatori termostatici sono sensibili alla temperatura ambiente rilevata all’interno dell’ambiente in cui sono installati; pertanto è possibile che a parità di regolazione dell’attuatore la temperatura negli ambienti sia diversa (ad esempio a causa della presenza di persone, apparecchiature elettriche, apporti solari) e pertanto la condizione di apertura della valvola differisce sui singoli radiatori. Un'altra condizione che può portare a differenze di temperatura dei corpi scaldanti a parità di impostazione della valvola nei vari ambienti è la dimensione dei radiatori su cui sono installate e, in generale, differenti caratteristiche dei radiatori. 5) Se un radiatore è freddo mentre gli altri sono caldi, l’impianto sta funzionando male? Non è detto. La temperatura differente dei corpi scaldanti dipende dalla differenza di impostazione dell’attuatore, oppure dalla rispettiva posizione dell’attuatore in funzione della effettiva temperatura ambiente rilevata. Il radiatore potrebbe essere freddo semplicemente perché la temperatura impostata sull’attuatore all’interno del locale in cui è installato il radiatore è stata raggiunta e la valvola si è chiusa automaticamente. Non si deve modificare il settaggio dell’attuatore se la temperatura effettiva all’interno dell’ambiente è quella di confort stabilita dall’utente per il locale in oggetto. 6) Perché in alcuni casi non raggiungo la temperatura ambiente voluta con la termostatica? In alcune occasioni il radiatore si trova ad essere coperto da copriradiatori, pesanti tendaggi o semplicemente in posizioni non ottimali. È possibile che in questi casi la testa senta una temperatura maggiore di quella della stanza, e che quindi chiuda la valvola prima che la temperatura desiderata sia raggiunta. Per questo che esistono regolatori termostatici che permettono di rilevare la temperatura in una posizione diversa da quella in cui si trova il radiatore ottenendo una regolazione più precisa della temperatura nell'ambiente. 7) La testa termostatica si può montare in qualsiasi posizione? No, pur essendo molto flessibile deve pur sempre rispondere alle leggi della fisica e dei fluidi (aria ambiente) e perciò deve essere montata in posizione orizzontale così da sentire correttamente la temperatura nel locale in cui è installata. 8) Le valvole termostatiche sono rumorose? No, se installate correttamente sono apparecchi molto silenziosi visto che non contengono organi di movimento (tipo ingranaggi) che causano rumori. Ma cosa vuol dire se lo è? Potrebbe essere per colpa di una differenza di pressione eccessiva a cavallo della valvola (pompa di centrale molto potente) o per qualche ostruzione. In entrambi i casi, contattare il manutentore. 9) La testa termostatica è un meccanismo ON/OFF o modulante? Non è un meccanismo ON/OFF ma modulante perché il sensore essendo continuamente a contatto con la temperatura del locale è continuamente in movimento e tende a trovare una situazione di equilibrio con la temperatura della stanza. 10) Come mai sull’attuatore termostatico non ci sono le indicazioni dei °C ma ci sono solo i numeri? Perché la temperatura corrispondente al numero sulla testa è quella a cui la valvola viene chiusa. Essa può senz'altro essere usata come indicazione, ma occorre tenere presente che la temperatura della stanza differisce da punto a punto: pertanto, la posizione della testa dovrebbe essere scelta ambiente per ambiente sulla base del grado di confort percepito dall'inquilino.. La correlazione deve essere trovata ambiente per ambiente in funzione delle condizioni di installazione del radiatore rispetto all’ambiente (presenza di tendaggi, ostruzioni, ecc. ecc.). 11) Perché è consigliabile aprire completamente la testa termostatica (temperatura massima) a fine stagione? Per impedire che le impurità normalmente presenti all’interno dell’impianto vadano a depositarsi sugli organi meccanici della valvola, impedendone il corretto movimento e funzionamento nella stagione termica successiva. È preferibile addirittura aprire e chiudere completamente le valvole almeno 3 volte durante la stagione estiva in modo da garantire la massima durata delle guarnizioni di tenuta interne. Va considerato che d'estate l'impianto di riscaldamento non è in funzione, quindi non c'è rischio di surriscaldare l'ambiente o di consumare energia inutilmente. 12) Da cosa può dipendere la mancata attivazione di un radiatore? Controllare che la posizione dell’attuatore termostatico sia lontana dalla temperatura effettivamente percepita in prossimità del radiatore Es: se in ambiente si rilevano 22 °C e l’attuatore è posizionato in posizione “1” è normale che il radiatore non sia attivo. Posizionando l’attuatore su valori di temperatura richiesta più elevati rispetto a quella al momento presente in ambiente il radiatore in condizioni di funzionamento normale si attiva. Controllare la presenza di aria all’interno del radiatore agendo sulla valvola di sfiato. Lasciare aperta la valvola di sfiato fino a che non esce acqua dalla stessa. 13) Se cambio i serramenti o coibento le strutture disperdenti cosa succede? Tutti gli interventi di efficientamento condotti sull’appartamento consentono di ridurre il fabbisogno di energia per mantenere la temperatura interna al valore di confort. Pertanto si potrà ridurre la quota “consumo” in proporzione all’entità dell’intervento effettuato oltre che la quota “fissa”, andando a modificare i propri millesimi di fabbisogno sulla base dei quali viene attribuita la spesa. In caso di malfunzionamenti può contattarci al numero di telefono 030030-6801719 o all’indirizzo di posta elettronica info@[email protected] • Note • Note HAI BISOGNO DELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEL TUO APPARTAMENTO? GRAZIE AI RILIEVI GIÀ EFFETTUATI PER LA DIAGNOSI ENERGETICA PUOI OTTENERE LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEL TUO IMMOBILE AD UN PREZZO RIDOTTO! VUOI RIDURRE I TUOI CONSUMI ENERGETICI E VUOI RICEVERE UNA PROPOSTA “CHIAVI IN MANO”? VUOI CONOSCERE L’IMPATTO DI UN INTERVENTO DI EFFICIENTAMENTO ESEGUITO SULLA RIDUZIONE DEI TUOI CONSUMI ENERGETICI? CONTATTACI PER AVERE UN PREVENTIVO GRATUITO Ing. Matteo Campanelli – Tel: 349349-87.58.071 www.nies.it – [email protected]