Documentazione Cooperazione in materia di polizia con la Francia
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Documentazione Cooperazione in materia di polizia con la Francia
Dipartimento federale di giustizia e polizia DFGP Ufficio federale di polizia fedpol Direzione Ufficio stampa Documentazione Data 09.10.2007 Cooperazione in materia di polizia con la Francia: accordo e scambio di note La revisione dell’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica francese sulla cooperazione transfrontaliera in materia giudiziaria, di polizia e doganale rafforza la futura collaborazione tra Svizzera e Francia. Lo scambio di note avvenuto in parallelo pone le basi per il potenziale impiego delle forze di polizia francesi durante Euro 2008 in Svizzera. Lo scambio di note è stato firmato dalla ministra dell’Interno francese Michèle AlliotMarie e, per la Svizzera, dal consigliere federale Christoph Blocher, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). In esso si stabilisce che in caso di necessità possono venire impiegati in Svizzera agenti della «Police nationale» o della «Gendarmerie nationale», anche per il servizio d’ordine. La presente intesa si basa sull’articolo 25 dell’Accordo bilaterale di polizia stipulato nel 1998, che prevede la possibilità di ottenere rinforzi temporanei. Grazie ad esso è possibile impiegare le forze di polizia francesi per 48 ore al massimo nelle zone di confine. In tal modo si permetterebbe di coprire le tre partite di uno dei gironi di EURO 2008 a Ginevra. Eventuale richiesta secondo l’accordo IKAPOL Se veramente si arriverà ad un simile intervento, non è ancora sicuro. Sta ai servizi cantonali responsabili per la sicurezza di EURO 2008 decidere se usufruire della possibilità di richiedere alla Confederazione il sostegno ad agenti di polizia stranieri. In base all’Accordo sugli interventi intercantonali di polizia (IKAPOL) è il gruppo di lavoro per le operazioni in seno alla Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera (CCPCS) a fungere da organo di consulenza, mandatario, di coordinazione e di sostegno per affrontare i grandi interventi come quello previsto per EURO 2008. Esso stabilisce le risorse di personale e materiali per l’intervento di polizia. Nel caso che non bastassero né le risorse del Cantone che interviene né Documentazione • Accordo di polizia e scambio di note con la Francia quelle permesse dal concordato di polizia di cui fa parte, il gruppo di lavoro per le operazioni può richiedere un intervento IKAPOL presso il gruppo di lavoro per la collaborazione intercantonale di polizia in caso di avvenimenti maggiori della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDCGP). Non fossero sufficienti a questo scopo le risorse dei Cantoni, la CDCGP può chiedere aiuto alla Confederazione, se neppure in questo caso le risorse fossero sufficienti, si può richiedere sostegno anche a forze di polizia straniere. Chiarezza solo dopo il 2 dicembre 2007 In base alla valutazione della situazione attuale il gruppo di lavoro per le operazioni ritiene che potrebbe essere necessario far ricorso alle forze di polizia straniere per il servizio d’ordine. Il numero preciso delle forze di sicurezza necessarie in tutta la Svizzera potrà venir stabilito solo dopo il 2 dicembre, quando l’UEFA avrà reso nota la composizione dei gironi e sarà chiarito quali squadre si affronteranno a giugno 2008 e dove. Oltre alle forze di polizia francesi entrano in causa per un eventuale intervento di sostegno nel servizio d’ordine per EURO 2008, anche quelle tedesche in base all’Accordo bilaterale di cooperazione di polizia con la Germania. Il capo del DFGP ha informato il ministro dell’Interno tedesco Wolfgang Schäuble all’inizio di maggio del 2007 sull’eventuale necessità di sostegno. Finanziamento dalle riserve Un eventuale intervento di forze di polizia straniere a EURO 2008 dovrebbe essere finanziato dalle riserve di 10 milioni di franchi, che le Camere federali hanno messo a disposizione con il decreto del 22 giugno 2006 su contributi e prestazioni della Confederazione per i Campionati Europei di calcio 2008 (EURO 2008) per imprevisti nell’ambito della sicurezza. Il potere discrezionale per svincolare anche parzialmente la riserva, spetta al Consiglio federale. La revisione dell’Accordo L’Accordo firmato oggi a Parigi permette di rafforzare la cooperazione tra Svizzera e Francia, in particolare nell’ambito della polizia. Esso sostituisce l’Accordo del 1998, attualmente in vigore. In questo modo è regolato il sostegno futuro in caso di manifestazioni, catastrofi o incidenti gravi, specie per lo scambio di informazioni, la coordinazione delle misure generali ma anche per l’invio di unità supplementari (unità di forze dell’ordine e di specialisti), che possono essere integrate nel dispositivo della nazione ospitante. Tali unità possono, in base all’Accordo, essere impiegate sotto il controllo operativo e la conduzione delle unità responsabili del territorio. Nel caso di incidenti gravi la pattuglia che si trova più vicino può intervenire per garantire la sicurezza sul luogo dell’incidente, non è importante a quale dei due Stati contraenti appartiene. 2/3 Documentazione • Accordo di polizia e scambio di note con la Francia La revisione dell’Accordo apporta inoltre maggiori precisazioni sulle condizioni per l’osservazione transfrontaliera e l’inseguimento. In esso il Centro di cooperazione di polizia e doganale di Ginevra assume il ruolo di crocevia per lo scambio di informazioni tra i due Stati. La revisione permette anche di migliorare la situazione nella lotta alle infrazioni del codice stradale, contribuendo così a incrementare maggiormente la sicurezza sulle strade. Per ulteriori informazioni: Danièle Bersier, Ufficio stampa fedpol, +41 (0)31 323 13 10. 3/3