I NUMERI DI UROLOGIA Gallucci: sedute mensili con due o tre
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I NUMERI DI UROLOGIA Gallucci: sedute mensili con due o tre
I NUMERI DI UROLOGIA Gallucci: sedute mensili con due o tre interventi per volta Più di 900 interventi chirurgici a vescica, prostata e reni Oltre 7500 visite ambulatoriali Più di 1200 ricoveri Introduzione del laser all’Olmio (vedi scheda P. 2 ) Introduzione tecnica Rirs in Litotrissia (vedi scheda P.3) Attività di formazione: convegno congresso dell’Auro Basilicata-Campania Campagna per l’incontinenza Ambulatorio andrologico per la prevenzione tra i giovani IL LASER ALL’OLMIO Negli ultimi anni la tecnologia laser ha reso molto più semplice il trattamento di numerose patologie urologiche frequenti e di notevole impatto sociale. Il laser a olmio - si legge in una nota dell' Aor San Carlo di Potenza - è oggi la metodica mininvasiva e più versatile per l'urologo. Il San Carlo di Potenza è il primo ospedale del Sud ad adottarla. Le sue applicazioni sono molteplici, dai tumori vescicali e della pelvi ai calcoli vescicali, ma oggi la sua principale indicazione è rivolta all'ipertrofia benigna della prostata, un disturbo che interessa la maggioranza degli uomini al di sopra dei 60 anni. “Attivando questa nuova tecnologia – spiega il direttore generale del San Carlo, Giampiero Maruggi – miglioriamo la qualità della nostra offerta sul fronte avanzato della chirurgia mininvasiva: potremo così assicurare meno sofferenza e più efficacia nella cura di un disturbo diffuso come l’ipertrofia benigna della prostata”. “Si tratta – dichiara Angela Vita, direttore dell’Urologia del San Carlo - di un laser con scarsa penetrazione nei tessuti e dotato di grande potenza che rappresenta il fattore determinante ai fini dell'applicazione clinica.”. “Si può utilizzare – conclude il primario - anche per prostate di peso superiore ai 100 grammi e che tradizionalmente prevedono l'intervento chirurgico classico a cielo aperto. In questo caso i vantaggi sono ancora più evidenti in quanto con l'intervento tradizionale il catetere vescicale deve essere mantenuto per 56-giorni e il decorso operatorio è più impegnativo per il paziente. Inoltre, è possibile eseguire un preciso esame istologico del tessuto asportato. Questo rappresenta un ulteriore vantaggio, visto l'aumento dei tumori prostatici”. Attualmente in Italia sono una ventina i centri urologici, prevalentemente al Nord, che utilizzano la tecnica HOLEP, e l'U.O. di Urologia del San Carlo rappresenta da Roma in giù il punto di riferimento. RIRS IN LITOTRISSIA Presso il Centro di Litotrissia dell’AOR San Carlo è stata introdotta una nuova tecnica per il trattamento della calcolosi renale e la diagnostica dei tumori della alta via escretrici: è la RIRS ( Retrograde Renal Surgery). Oltre alla ESWL ( Litotrissia Extracorporea ), alla UPS ( UreteroRenoscopia ridiga laser e/o balistica), alla PCNL ( Nefrolitotrissia Percutanea) viene proposto la RIRS. Utilizza sempre per via endoscopica uno strumento flessibile, sottile che risale lungo tutta la via urinaria fino alla cavità renale e dotato di una telecamera ad alta definizione in punta, tale da permettere una vera e propria “ navigazione” nel rene con immagini spettacolari. Attraverso il canale operativo è possibile trattare con il laser piccoli calcoli nelle cavità renali. E’ inoltre possibile diagnosticare e bioptizzare piccoli tumori della alta via escretrice. Rappresenta un' ulteriore novità tecnica che il Centro di Litotrissia e la AOR S.Carlo offrono alla propria utenza e che ci allinea tra gli “ stone center” all’ avanguardia in Italia