Documentazione - Provincia di Lucca

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Documentazione - Provincia di Lucca
SCHEDA 1
Livello di precisione
Jadanza-Baggi
Costruttore: “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: > 1907
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello di alta precisione con cannocchiale dell’apertura di 50 mm.
capovolgibile, lunghezza cm 50 circa, lunghezza focale di 52 cm. circa. Due oculari ortoscopici
a ingrandimento di 30 e 50 volte circa. Due livelle della sensibilità 3” per ogni mm. di
spostamento della bolla, l’una fissa al cannocchiale, l’altra a cavalletto per verificare, quando
si voglia, l’uguaglianza dei collari del cannocchiale.
Entrambe le livelle sono chiuse in doppio tubo, il tubo esterno della livella a cavalletto è di
metallo ed è coperto internamente di panno. Ciò rende meno sentiti dalla livella i bruschi
cambiamenti di temperatura. Livella sferica per una prima approssimata messa in stazione dello
strumento. Vite di elevazione con tamburo graduato (ogni intervallo corrisponde ad una
inclinazione di 5” ). Treppiede.
Uso:
Tale strumento, come tutti i livelli, è uno strumento finalizzato alla determinazione dei
dislivelli. Essendo uno strumento di notevoli caratteristiche tecniche fu adoperato in tutti quei
lavori che richiedevano una buona precisione. In particolare è stato utilizzato nella livellazione
di precisione italiana insieme ad altri livelli (Zeiss).
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica”
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note:
Venne costruito su commissione dei suoi autori dall’officina “La Filotecnica” di Milano
dell’Ing. Salmoiraghi. Il cannocchiale è distanziometrico ma non anallattico. Tale strumento fu
proposto da Baggi e Jadanza e realizzato nel 1907. Nell’esemplare in possesso dell’Istituto, in
buone condizioni di conservazione, non è presente la livella a cavalletto.
SCHEDA N° 2
Livello inclinometrico o
Clisigonimetro
Costruttore: “La Filotecnica”- Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: > 1900
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello di pendenza detto inclinometrico o anche clisigonimetro. Cerchio
graduato di 14 cm. Cannocchiale 35 mm. di apertura, anallattico e distanziometrico, di lunghezza di 39
cm. con lunghezza focale 30 cm. circa ed ingrandimento di 30 volte. Asta graduata per le pendenze con
movimento micrometrico, con due divisioni sulle due facce laterali (divisione di 20’ in 20’ fino a 15° con
indice per la lettura degli angoli di inclinazione del cannocchiale, e divisione delle pendenze e, per
tangenti degli angoli di inclinazione con verniero all’uno per mille). Livella della sensibilità di 20” circa per
mm. Bussola.
Nel Livello di pendenza uno dei sopporti del cannocchiale, quello mobile in altezza, è assicurato
ad un’asta prismatica che scorre in una guida liberamente o con l’aiuto di una vite di richiamo: questo
movimento è misurato per mezzo di due graduazioni incise sulle due facce dell’asta, delle quali una dà in
gradi gli angoli d’inclinazione delle linee d’appoggio del cannocchiale sui supporti, l’altra dà i valori delle
pendenze. La vite micrometrica porta un bottone ed un disco graduato suddiviso in 100 parti, ciascuna
delle quali corrisponde ad uno spostamento di 5 mm. per 100 metri di distanza orizzontale. Con questo
strumento è necessario invertire il cannocchiale per passare da una visione ascendente ad una
discendente. Per rettificare il clisigonimetro si mette a zero la graduazione delle pendenze e lo si considera
come un livello Egault.
Uso:
Tale strumento ha trovato uso essenzialmente nel tracciamento di strade e canali per la sua
caratteristica di determinare delle visuali di pendenza nota.
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica”
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed eserc., 1979
De Toma - Corso di Topografia
Note:
Lo strumento risulta essere in perfette condizioni.
SCHEDA N° 3
Livello a cannocchiale mobile e livella
fissa al cannocchiale
Costruttore: “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: fine 1800
Caratteristiche tecniche:
Cerchio orientabile - Cannocchiale di 40 mm, lunghezza cm. 39,
lunghezza focale di 36 cm circa; ingrandimento di 30 volte circa, - Livella della sensibilità di 10”
circa per mm. Treppiede comune. Cassetta di custodia. Esistono di tale strumento delle
versioni senza cerchio graduato e con o senza bussola.
Il cannocchiale dotato di collari cilindrici poggia su sostegni a V posti alle estremità
della traversa. La livella è applicata solidalmente al cannocchiale ed fornita di viti di rettifica.
E’ un livello di tipo Chézy può essere fornito cerchio graduato con o senza bussola. In tale livello
una delle forcelle può spostarsi in altezza con delle viti a contrasto manovrabili per mezzo delle
spinette.
Uso:
Tale strumento, come tutti i livelli, è uno strumento adatto alla determinazione dei
dislivelli. Gli esemplari dotati di cerchio graduato e di bussola permettono di effettuare un rilievo
altimetrico completo.
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica”
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
De Toma - Corso di Topografia
Note:
Chézy costruì un livello di questo tipo, ma senza viti di base, e con una vite di elevazione,
verso il 1770.
SCHEDA N° 4
Livello a bolla fissa
(a cannocchiale fisso)
Costruttore: “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: 1920 circa
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello con cannocchiale di 40 mm. di apertura e cm. 31 di
lunghezza con una lunghezza focale 28 cm circa.. Due oculari ortoscopici ad ingrandimenti di
18 e 20 volte circa. Livella della sensibilità di 20” circa per mm. Bussola con armilla magnetica.
Vite di elevazione. Treppiede a bastone, con basamento a 4 viti. Sopra un basamento di tipo
americano (a quattro viti calanti) è calettato il sostegno del cannocchiale, su di esso è posta
una livella rettificabile. Alla traversa di sostegno è applicata una vite di rettifica che permette di
perfezionare il centramento della livella. In alcuni livelli (tipo Gravatt) è aggiunta una piccola
livella ausiliaria ortogonalmente alla principale. Al di sotto del cannocchiale è posta una
bussola.
Uso:
Determinazione dei dislivelli.
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica”
Del Fabbro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note:
Nell’esemplare in possesso dell’Istituto non è presente la livella ausiliaria.
SCHEDA N°5
Bussola topografica a cannocchiale
Costruttore: “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione:
>1900
Caratteristiche tecniche: Lo strumento è costituito da un basamento a tre viti calanti sul quale
è imperniata l’alidada costituita da una scatola cilindrica coperta da vetro che contiene una
bussola costituita un ago magnetico sospeso su di un perno fissato al centro di un cerchio
graduato provvisto di nonio, nel bordo interno della scatola vi e pure fissata una punta od
indice fiduciario. Un’asta serve da leva per sollevare l’ago e renderlo immobile quando lo
strumento non è in uso. Sull’alidada è posta un livella sferica che serve a dare una prima
grossolana verticalità dell’asse generale dello strumento (da perfezionare con la livella posta sul
cannocchiale).
Sempre sull’alidada è posto un cannocchiale distanziometrico centrato (può essere anche
eccentrico) ed un cerchio graduato verticale con nonio per le pendenze della linea di mira.
Una chiave a vite sottoposta alla scatola serve a fare girare di circa 20°/30° la graduazione
interna, quando si vuol tenere conto della declinazione magnetica. La graduazione interna alla
scatola è a gradi ed a mezzo gradi e la lettura si fa approssimativamente od occhio sotto la
punta Nord dell’ago.
Uso: Permette di determinare direttamente l’azimut dei lati di una poligonale e di evitare di far
stazione in tutti i vertici pertanto tale strumento ha trovato applicazione anche nel rilievo in
miniera ove è frequente avere molti lati e di breve lunghezza.
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica”
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Agostini - Nuovo corso di topografia, 1982
Note:
Tale strumento offre una limitata approssimazione nella misura degli angoli a causa della
suddivisione del cerchio in mezzi gradi.
SCHEDA N° 6
Livello tipo Egault
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: inizio 1900
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello con cannocchiale mobile e livella torica fissa alla traversa
sostenuta da tre viti calanti. Dotato di cerchio graduato di 12 cm. di diametro. Il cannocchiale
di tipo non anallattico è lungo 29 cm e ha una lunghezza focale di 26 cm.
Uso:
Determinazione dei dislivelli
Riferimenti:
Cataloghi “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Mi
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note: Questo tipo di livello fu ideato da Egault verso il 1820 e subì nel tempo varie modifiche.
SCHEDA N° 7
Livello tipo Egault
Costruttore: “ Wolf “
Periodo di costruzione: inizio 1900
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello a cannocchiale mobile con livella torica fissa alla
traversa. Tale livello viene posto su di un bastone o treppiede mediante un manicotto che
sostiene un piatto fornito di 4 viti calanti che permettono la messa in stazione.
Uso:
Determinazione di dislivelli
Riferimenti:
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
SCHEDA N° 8
Livello antico
Costruttore:
Periodo di costruzione: datazione molto incerta e presumibilmente fine 1700 - inizio 1800
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello con cannocchiale fisso e sovrastante livella torica.
Perpendicolarmente al cannocchiale è posta una piccola livella torica ausiliaria. Il livello è
dotato di una rudimentale vite di elevazione. La livella posta sul cannocchiale ha la possibilità di
rettifica. Il basamento è costituito da un manicotto.
Uso: Determinazione dei dislivelli
Note: Si tratta di uno dei primi esempi di livello a cannocchiale. Stato di conservazione buono
SCHEDA N° 9
Squadro graduato a cannocchiale
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: fine 1800 inizio ‘900
Caratteristiche tecniche:
E’ uno squadro graduato a traguardi munito di un basamento fornito di
tre viti calanti per una migliore messa in stazione. L’alidada può girare per mezzo di una vite
posta al di sotto del basamento, sulla sommità dell’alidada è posta una livella sferica ed una
bussola. Il cannocchiale, distanziometrico non anallattico, è fissato a due montanti posti
sull’alidada e ruota in un piano verticale, tale rotazione è permessa da una vite di bloccaggio
ed una dei piccoli spostamenti, solidale al cannocchiale è un nonio che scorre sud un arco
graduato verticale. Sul cannocchiale è posta una livella torica.
Uso:
Tale strumento può effettuare tutte le operazioni di un semplice squadro graduato a
traguardi (allineamenti e misurazione di angoli orizzontali) inoltre disponendo di un settore
graduato verticale e di un cannocchiale distanziometrico permette di effettuare misurazioni di
distanze. Lo strumento non presenta maggiore precisione di un semplice squadro graduato,
l’unico vantaggio è rappresentato dal cannocchiale distanziometrico. Un miglioramento a tale
strumento è dato dalla eliminazione dei traguardi non più necessari. Un esempio di tale
variazione si ha nel tacheometro Soldati.
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
SCHEDA N° 10
Tacheometro Soldati
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: inizio ‘900
Caratteristiche tecniche:
E’ un piccolo tacheometro caratterizzato dal fatto che il cerchio verticale
è limitato solo ad un piccolo settore che permette di leggere angoli di inclinazione. Il cerchio
azimutale ed il nonio sono contenuti in un basso cilindro. Una vite a pressione fissa il cerchio
orizzontale al basamento. Il cilindro superiore è provvisto di una vite di bloccaggio e di una dei
piccoli spostamenti. Su tale cilindro è imperniato il cannocchiale distanziometrico che non è
capovolgibile. Sul cannocchiale è fissata una livella torica. Lo strumento è fornito di un
declinatore magnetico che permette di orientare il cerchio azimutale al nord magnetico.
Uso: Rilievo completo del terreno
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica”
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Cannarozzo - Corso di topografia ed esercitazioni, 1979
Note: L’esemplare risulta essere in perfetto stato di conservazione
SCHEDA N° 11
Livello tipo inglese Zeiss tipo I
Costruttore:
Carl Zeiss - Jena
Periodo di costruzione:
> 1930
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello di tipo inglese munito di un cannocchiale con reticolo
telemetrico tale da permettere una misura della distanza veloce e sicura mediante la formula
D=0.10+100L ove L è la lettura alla stadia. Il cannocchiale è munito di una lente interna per la
messa a fuoco e la lettura della livella torica è a coincidenza (ottenuta mediante un sistema di
prismi). Il cannocchiale è lungo 20 cm. con un ingrandimento di 20 volte. La livella ha una
sensibilità di 25 secondi per 2 mm. L’errore medio chilometrico risulta di +/-2 mm.
Uso:
E’ un piccolo livello che ha una precisione sufficiente per le livellazioni tecniche quali
quelle occorrenti per il tracciamento di strade, canali, linee ferroviarie.
Riferimenti :
Catalogo Zeiss GEO37
Cannarozzo - Corso di topografia ed esercitazioni
Note:
Tale strumento è possibile reperirlo anche con cerchio azimutale.
SCHEDA N° 12
Livello tipo Lenoir
Costruttore: -------Periodo di costruzione: > 1820
Caratteristiche tecniche:
Tale livello consta di tre parti ben distinte: un piatto circolare a
bordo piano, sollevato e ben levigato, fisso al basamento costituito da un supporto cilindrico e
da tre viti calanti, un cannocchiale con collari prismatici ed una livella torica. Il cannocchiale,
fornito di un perno cilindrico, poggia, mediante i collari, sul piatto. Sul cannocchiale viene posta
la livella torica che risulta anch’essa imperniata al cannocchiale.
Uso:
Determinazione di dislivelli
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
De Toma - Corso di Topografia
Note:
Fu ideato e costruito da Lenoir intorno al 1820. Nell’esemplare in possesso dell’Istituto non
è presente la livella torica.
SCHEDA N° 13
Livello Galileo LG5
Costruttore:
Officine Galileo - Firenze
Periodo di costruzione: recente
Caratteristiche tecniche:
E’ un livello da cantiere e pertanto presenta una precisione non elevata
con un cannocchiale a 18 ingrandimenti. E’ presente una livella torica ed una sferica. Il
basamento presenta tre viti calanti e sostiene l’alidada dotata di cerchio graduato orizzontale.
Il livello è dotato di vite di elevazione.
Uso: determinazioni di dislivelli per livellazioni tecniche.
Riferimenti: Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note: Esemplare in ottime condizioni
SCHEDA N° 14
Livello a pendolo di Goulier
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: inizio 1900
Caratteristiche tecniche:
E’ costituito da un pendolino sospeso al fondo di un cilindretto cavo che
può sostenersi a mano o montarsi su un treppiedi. L’asta del pendolo è attraversata da un
collimatore (realizzato da un tubetto chiuso da una parte con un lente e dall’altra con un vetro
attraversato orizzontalmente da una linea) che fissa otticamente un piano orizzontale. Tale
strumento è utilizzabile per distanze di circa 30 m. Con tale strumento si ha un errore di circa 2
cm per 30 metri.
Uso:
Determinazioni di dislivelli
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note: Fu ideato dal colonnello Goulier. L’esemplare in possesso dell’Istituto è in ottime
condizioni e completo di astuccio.
SCHEDA N° 15
Esaminatore di livelle
Costruttore: -------------Periodo di costruzione: fine 1800
Caratteristiche tecniche:
E’ costituito da una traversa a T sormontata da una barra che risulta da
un lato incernierata alla traversa a dall’altro dotato di una vite fornita di un cerchio graduato.
Sulla barra si trovano due piccoli sostegni a forcella su cui viene posta la livella torica da
verificare. Il cerchio graduato possiede una graduazione .
Uso:
Tale strumento consente di determinare la sensibilità di una livella torica.
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Note: Lo strumento è in buone condizioni.
SCHEDA N° 16
Livello ad acqua
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: inizio secolo 19°
Caratteristiche tecniche:
Si tratta di un livello ad acqua costituito da tre tubi cavi in ottone
filettati due dei quali portano alle estremità dei raccordi sferici su cui alloggiare dei bicchieri.
Tale livello sfrutta il principio dei vasi comunicanti. Infatti l’acqua immessa in un bicchiere si
porta nell’altro e a riposo le superfici dell’acqua formano un piano orizzontale.
Uso:
Questo tipo di livello è stato adoperato molto nei lavori di sterro e nelle costruzioni
quando i punti da battere sono poco distanti. Ha il pregio di non richiedere alcuna rettifica.
Riferimenti:
Cataloghi Salmoiraghi
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
De Toma - Corso di Topografia
Note: Il livello in possesso dell’istituto è in ottime condizioni e completo di custodia il legno.
SCHEDA N°17
Bussola Kater
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: > 1900
Caratteristiche tecniche:
è una piccola bussola in cui l’ago magnetico sostiene una corona
circolare graduata nella quale lo zero della graduazione corrisponde al Nord magnetico. Ha
due traguardi, uno formato da un filo l’altro da una piccola fessura che permette di collimare
all’oggetto e mediante un piccolo prisma leggere l’azimut della visuale.
Uso:
rilievo planimetrico per poligonazioni
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note: L’ esemplare in possesso dell’istituto è in ottime condizioni
SCHEDA N° 18
Tacheometro - Cleps
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione:fine 1800
Caratteristiche tecniche:
Il tacheometro Cleps fu ideato dal Porro e si distingue dagli altri
tacheometri per il fatto di avere i cerchi graduati chiusi in apposite armature al fine di
proteggerli dalla polvere o graffi. Tali cerchi, di piccolo diametro (55 e 48 mm), sono graduati
con graduazione centesimale o sessadecimale e ogni grado risulta numerato. La lettura si
effettua per mezzo di due microscopi fino al decimo di grado. Il cannocchiale, centrato, è
anallattico con apertura di 40 mm. e lunghezza focale di circa 28 cm. e dotato di reticolo
distanziometrico. Lo strumento è dotato di due livelle toriche e declinatore magnetico oltre a
vari accessori ed è fornito di treppiedi in legno.
Uso: Rilievo celerimetrico del terreno
Riferimenti:
Cataloghi Salmoiraghi
Baggi - Topografia, 1931
IGM - Nozioni di Topografia, vol.III, 1940
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Note: Lo strumento in possesso dell’istituto è privo degli accessori e della base mobile di
aggancio al treppiede. Di tale strumento sono stati realizzati vari modelli che si differenziano per
le diverse caratteristiche tecniche del cannocchiale, dei cerchi e del sistema di lettura ai
cerchi.
SCHEDA N° 19
Tacheometro
Costruttore:
“Troughton e Simms” - Londra
Periodo di costruzione: fine 1800
Caratteristiche tecniche:
E’ uno strumento universale e quindi in grado di effettuare misurazioni di
angoli e distanze, presenta infatti un cannocchiale distanziometrico e centralmente anallattico.
E’ stato realizzato in vari formati (grande, medio e piccolo). Quello presentato è il modello
grande con i cerchi graduati (il verticale a vista) suddivisi in gradi centesimali e dotati due noni
diametralmente opposti la cui lettura viene effettuata con l’aiuto di due piccoli microscopi. Lo
strumento possiede inoltre una livella torica posta sull’alidada e una seconda solidale al
cannocchiale oltre ad una terza livella posta sulla traversa dei noni del cerchio verticale. Lo
strumento può inoltre essere dotato di una livella a cavalletto e di un piccolo declinatore
magnetico.
Uso: Rilevamento planoaltimetrico del terreno e rilievo catastale.
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Note: Il modello in dotazione all’Istituto è sprovvisto della livella torica a cavalletto, del
declinatore magnetico e della base mobile di aggancio dello strumento al treppiede. Tale
strumento è stato costruito da varie case le più importanti delle quali risultano: Bamberg
(Germania) , Morin (Francia), Cooke e Son, Troughton e Simms(Inghilterra), “La filotecnica”
(Italia).
SCHEDA N° 20
Teodolite a microscopi
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: Fine ‘800, inizio ‘900
Caratteristiche tecniche:
Si tratta di un goniometro per la misura di angoli orizzontali e verticali. Il cerchio
azimutale è girevole a sfregamento in modo da permettere la reiterazione nella misura degli angoli.
Cannocchiale concentrico con apertura di 32 mm, capovolgibile ed invertibile. Circoli di 14 cm di
diametro con graduazione sessagesimale (ogni grado è numerato). La lettura si effettua mediante due
microscopi a vite micrometrica che permettono una lettura diretta fino a 10”. Livella a cavalletto per
livellare l’asse di rotazione del cannocchiale e rendere verticale l’asse dell’alidada, livella fissa al sistema
dei microscopi del circolo verticale. In dotazione n°3 prismi oculari di ricambio, prisma per collimare in alto,
vetro nero per il sole. Possibilità di impiegare una mira notturna.
Uso:
Tale strumento è stato utilizzato soprattutto per lavori trigonometrici ed in generale per lavori di
triangolazioni e tracciamenti di precisione. Pertanto un cannocchiale di apertura di 30 mm e
ingrandimento 25x è stato ritenuto più che sufficiente per le collimazioni da effettuare (non essendo
richiesta la lettura ad una stadia).
Riferimenti:
Cataloghi della “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - MI
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Note: Nell’esemplare in possesso dell’Istituto, in ottimo stato di conservazione, sono mancanti alcuni
accessori quali i prismi oculari, il prisma per collimazioni in alto e il vetrino nero.
SCHEDA N° 21a
Diottra a cannocchiale con livella
torica
SCHEDA N° 21b
Diottra a cannocchiale
con livella torica
SCHEDA N° 22
Diottra a cannocchiale con
cerchio graduato verticale
SCHEDA N° 23
Diottra a traguardi
SCHEDA N° 24
Tavoletta di campagna
Monticolo
Costruttore: “ Officine
Galileo” - Firenze
Periodo di costruzione: dal 1908 in poi
Caratteristiche tecniche:
Si tratta di una piccola tavoletta tascabile di cm 13x18x1 adatta a lavori
speditivi. In tale spazio si ritrovano i dispositivi di rilievo, di riporto grafico di calcolo. I dispositivi di
rilievo consentono di misurare le distanze, la direzione e la pendenza. I dispositivi di riporto
grafico permettono di riprodurre le direzioni e di riportare le battute. I dispositivi di calcolo
permettono di calcolare le distanze orizzontali e i dislivelli.
Uso:
La tavoletta Monticolo, molto usata in passato e ancora oggi di qualche utilità,
consentiva di rilevare il terreno per camminamento e irraggiamento. Nel caso di terreno con
estensione elevata è preferibile prima effettuare un rilievo di appoggio (poligonale) e
successivamente, verificata la sua chiusura, il rilievo di dettaglio per irraggiamento facendo
stazioni sui vertici della poligonale.
Riferimenti:
IGM - Nozioni di topografia, vol.III, 1940
Tavoletta di campagna, officine Galileo
Solaini-Bonfigli - Corso di Topografia, 1981
Note: fu ideata verso la fine del 1800, studiata con cura e provata per molti anni di pratica
dall’Ing. A. Monticolo
SCHEDA N° 25
Grafometro
Costruttore:
-------
Periodo di costruzione: < 1800
Caratteristiche tecniche:
Tale strumento è una evoluzione della croce di diottre. Esso è
costituito da due diottre, in ottone, tra loro incernierate, una delle quali porta un semicerchio
graduato (nell’esemplare in oggetto la graduazione è centesimale con indicati i gradi e segnati
i decimi di grado). La diottra con il semicerchio graduato è sostenuta da un manicotto da
infilare sud un bastone o treppiedi.
Uso:
Misurazione di angoli orizzontali e determinazione di allineamenti. Posizionata la diottra
fissa (solidale con il semicerchio) nella direzione principale si ruoterà la seconda diottra che
permetterà di determinare l’angolo tra le due direzioni.
Riferimenti:
Cataloghi “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Mi
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Reda - Elementi di topografia, 1918
Note: Il grafometro, rappresentato in figura, fu in seguito perfezionato realizzandolo con un
cerchio intero e dotandolo di bussola e nonio oltre a una o due livelle per la corretta messa in
stazione. Alcuni esemplari, finemente lavorati, presentavano alla base (in corrispondenza
dell’attacco al manicotto) uno snodo tale da permettere anche la misura di angoli verticali.
Tale strumento è rimasto in uso, per il rilievo grossolano di dettaglio, fino alla fine del 1800.
SCHEDA N° 26
Goniometro a prisma
Squadro Pagani
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
Periodo di costruzione: sec. XX
Caratteristiche tecniche:
E’ costituito da un corpo cilindrico munito inferiormente di una
impugnatura che ne permette l’uso a mano o su treppiede. Il corpo cilindrico è provvisto di un
cerchio graduato orizzontale con un collimatore fisso nella direzione 0°-180° e da uno specchio,
normale al piano del cerchio che può ruotare attorno ad un asse verticale. Nella parte
superiore si trova una bussola.
Uso:
E’ un goniometro che, per la misura degli angoli, utilizza le proprietà della riflessione
semplice e doppia.
Riferimenti:
Cataloghi “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Mi
Agostini - Nuovo corso di Topografia, vol. II, 1982
Note:
SCHEDA N° 27
squadro graduato
Inv. n° 976
mat. n°
SCHEDA N° 28
Sestante
Costruttore: “ la Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Milano
SCHEDA N° 29
Sestante tascabile
Costruttore:
--------
Periodo di costruzione: recente
Caratteristiche tecniche:
Si tratta di una scatola cilindrica in ottone con coperchio a vite di
dimensioni di 10 cm circa di diametro e un’altezza di 6 cm. Sulla parte superiore del cilindro è
presente un arco graduato sul quale scorre un’alidada munita di nonio. All’interno del cilindro
sono disposti due specchi visibili attraverso opportune aperture, una di queste in genere dotata
di un piccolo cannocchiale attraverso il quale è possibile effettuare le collimazioni.
Uso:
E’ un goniometro basato sulla riflessione, che serve per misurare l’angolo di posizione
formato nel punto di stazione dalle visuali dirette a due oggetti comunque disposti rispetto
all’orizzonte dell’operatore. La sua caratteristica è quella di poter essere usato senza
l’appoggio di un treppiede (ciò lo rende molto utile in marina). Il modello in oggetto ha inoltre il
vantaggio di essere tascabile e quindi adatto ad un uso speditivo. Tale goniometro per le sue
caratteristiche ha avuto un uso molto limitato In campo topografico.
Riferimenti:
Cannarozzo - Corso di topografia vol.2 II, parte II, edizione 1979
IGM - nozioni di topografia vol. 3 - 1940
Note: esemplare in buon stato di conservazione
SCHEDA N° 30
Pantografo
SCHEDA N° 31
Pantografo
SCHEDA N° 32a
planimetro polare
di Amsler
Costruttore: “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Mi
Periodo di costruzione: prima metà del 1900
Caratteristiche tecniche:
E’ costituito da due aste metalliche articolate. Una (asta polare) porta
all’estremità una punta che permette di fissare lo strumento al tavolo mentre l’altra estremità è alloggiata
ad un complesso formato da un tamburo graduato fornito di nonio e da una rotella contagiri. Tale
complesso fa parte di una seconda asta (segnatrice) alla cui estremità è posta una punta (calcatoio).
L’insieme costituito dalla rotella e contagiri può scorrere lungo l’asta segnatrice in modo da variare l’unità
di misura.
Uso:
E’ utilizzato per la misura dell’area di figure qualsiasi. Si dispone il planimetro sul foglio con il polo al
di fuori della figura da misurare. Si colloca il calcatoio su un punto del perimetro e si percorre tutto il
perimetro sino a ritornare sul punto di partenza. Questo movimento fa percorrere alla rotella un certo
numero di giri e frazioni che si leggeranno sulla rotella e sul tamburo. L’area della figura sarà data da S =
Kn ove K è un coefficiente di proporzionalità e n il numero di giri percorsi. Nel caso la figura sia molto
grande e il polo è interno ad essa la formula precedente si trasforma in : S=Kn + C ove C è una costante.
Riferimenti:
Cataloghi “La Filotecnica” - Ing. Salmoiraghi - Mi
Baggi - Topografia, 1931
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
De Toma - Corso di Topografia, 1996
Note:
Le origini del planimetro polare devono farsi risalire a Hermann (1814) e al fiorentino Gonnella
(1824). Quello presentato, ideato da Amsler intorno al 1856, ha avuto nel tempo varie modifiche e
migliorie. Ricordiamo ad esempio i planimetri con pantografo ideati e costruiti dalla casa Amsler-Laffon.
Oggi il planimetro polare così come concepito da Amsler è tuttora costruito, sia in versione
completamente meccanica (e quindi con lettura dei giri sul tamburo-nonio e sulla rotella) sia in versione
elettronica con dotazione di adeguato software.
SCHEDA N° 32b
Planimetro a squadra
costante
SCHEDA N° 33
Triangolometro Guidotti
SCHEDA N° 34
Scarpometro
Costruttore:
Periodo di costruzione:
Caratteristiche tecniche:
costituito da una livella torica la cui armatura è incernierata ad un
estremo ad un supporto metallico a base piana che reca un arco graduato. All’altra estremità
della livella è posto un indice che permette di effettuare una grossolana lettura sulla
graduazione. Quando l’indice è posto sullo zero l’asse della livella risulta parallelo alla base.
Uso:
Tale strumento serve per misurare la scarpa o l’inclinazione di una superficie. Si
appoggia la base dello strumento sulla superficie con l’asse della livella secondo la linea di
massima pendenza della superficie quindi si ruota la livella sino a centrare la bolla. Mediante
l’indice si effettua la lettura dell’inclinazione della superficie.
Riferimenti:
Cardea, corso di Topografia
Agostini - Nuovo corso di Topografia, 1982
SCHEDA N° 35a
Archipendolo
Costruttore: ---------Periodo di costruzione: --------Caratteristiche tecniche:
E’ costituito da una squadra in metallo a forma di triangolo isoscele. Sul
lato opposto all’angolo retto è posta una incisione esattamente nel centro. Alcuni modelli
riportavano incisa anche una graduazione. In corrispondenza dell’angolo retto si trova un
piccolo foro a cui è applicato un filo a piombo.
Uso:
Tale strumento consente di rendere orizzontale una retta o un piano. Tale condizione si
ottiene quando il filo che sostiene il piombo si posiziona esattamente sulla incisione centrale.
Negli archipendoli forniti di graduazione è possibile leggere l’angolo di inclinazione del piano
rispetto all’orizzontale. Tale strumento trova oggi scarso uso a causa della sua limitata
precisione.
Riferimenti:
Fondelli - Manuale di Topografia, 1991
Rinaudo - Topografia, 1995
Note:
Tale strumento ha trovato nel tempo un intenso utilizzo abbinato al triplometro per la
determinazione delle distanze e dei dislivelli con il metodo della coltellazione.
SCHEDA N° 35b
Ecclimetro a sospensione
Costruttore:
-------
Periodo di costruzione: ------Caratteristiche tecniche:
E’ costituita da una semicirconferenza la quale all’estremità del diametro
porta due ganci che permettono di sospendere lo strumento ad un cordino. Nel centro del
dello strumento è praticato un piccolo foro al quale è fissato un filo che porta un piombino.
Sull’arco è posta una graduazione simmetrica rispetto al suo centro.
Uso:
Permette di determinare l’inclinazione del cordino posto lungo la parete di una galleria
(determinando quindi la sua pendenza). Poiché la cordicella a causa del suo peso e di quello
dello strumento si dispone non in linea retta ma formando una catenaria la misura verrà
effettuata alle due estremità e si prende la media delle due inclinazioni misurate.
Riferimenti:
Baggi - Topografia, 1931
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979, 1993
SCHEDA N° 36
Rapportatore
SCHEDA N° 37
Circolo logaritmico
Costruttore:
“La Filotecnica “ - Ing. Salmoiraghi, Mi
Periodo di costruzione:
-----------
Caratteristiche tecniche:
Si compone di un anello fisso e di un disco interno mobile incernierati nel
centro. Lungo i lembi a contatto portano incise due serie logaritmiche uguali. L’origine di
entrambe porta il numero 10, la fine il numero 100; da 10 a 40 ogni unità è divisa in 10 parti, da
40 a 100 in 5 parti. Le frazioni delle suddivisioni si stimano.
Uso:
il circolo logaritmico permetteva di avere un’approssimazione maggiore di quella
ottenibile con le scale grafiche e i regoli. Mediante l’uso di tavole dei valori naturali delle
funzioni goniometriche e dei quadrati dei seni è possibile con il circolo logaritmico risolvere tutte
le equazioni della celerimensura.
Riferimenti: Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
Note: Lo strumento in possesso dell’Istituto è privo delle tavole.
SCHEDA N° 38
Capitello
SCHEDA N° 39
Basamento
:
SCHEDA N° 40a
Compasso a verga
SCHEDA N° 40b
compasso di
proporzione
( o di riduzione)
Costruttore:
Periodo di costruzione:
Caratteristiche tecniche:
E’ costituito da due aste uguali terminanti a punta e munite di due fessure
longitudinali. Le aste sono tenute insieme da un perno (in funzione di cerniera) che può scorrere
lungo le fessure le quali portano incise dei tratti che indicano i vari rapporti di riduzione.
Uso:
La riduzione di un disegno si esegue preparando preventivamente il compasso
posizionando il perno sul rapporto di riduzione voluto quindi prendendo con due punte
sull’originale una distanza si riporta sulla copia con il rapporto voluto mediante le altre due
punte.
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
De Toma - Corso di Topografia, 1996
Note: Il compasso di proporzione è tuttora in produzione
SCHEDA N° 41
Mira notturna
SCHEDA N° 43
Tavoletta pretoriana
Costruttore:
Periodo di costruzione:
dal 1600 in poi
Caratteristiche tecniche:
Lo strumento si compone essenzialmente di due parti distinte. Un
complesso formato da una tavoletta di legno (specchio) di forma quadrata o rettangolare
sostenuta da un apparato di regolazione che prende il nome di capitello (schede n° 38 e n° 39)
fissato ad un treppiedi di legno. Sulla tavoletta vengono disposti una diottra a traguardi (scheda
n° 22) o a cannocchiale (schede
hede n°21a - 21b e 22), una livella torica, una bussola, una squadra
zoppa.
Uso:
Tale strumento è in sostanza un goniografo,, cioè uno strumento che permette di rilevare
e disegnare un angolo senza misurarlo direttamente. Permette di effettuare quindi
quind il rilievo del
terreno facendo direttamente il disegno, ciò consente di arricchire la rappresentazione grafica
con tutti quei particolari che con un rilievo esclusivamente tacheometrico sarebbero stati
trascurati.
Riferimenti:
Cicconetti - Geodesia e Topografia, 1938
Baggi - Topografia, 1931
Del Fabro - Manuale di Topografia, ed. Hoepli, 1919
IGM - Nozioni di Topografia, 1940
Cannarozzo - Corso di Topografia ed esercitazioni, 1979
Fondelli - Manuale di topografia, 1991
Note:
Tale complesso
lesso di rilievo fu inventato da Praetorius, professore a Norimberga, nella
seconda metà del 1500. Nel tempo la tavoletta ha subito diverse modifiche e miglioramenti che
hanno interessato soprattutto il supporto e in modo particolare la diottra. L’esemplare
L’esemplar in
possesso dell’Istituto è privo della originaria tavoletta di legno (specchio). Attualmente la
tavoletta ha un utilizzo molto ridotto e quasi esclusivamente per il rilievo di aggiornamento
cartografico.