«Valcanale rinascerà» Si parte dall`albergo
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«Valcanale rinascerà» Si parte dall`albergo
32 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2013 Provincia [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ A Sci di ieri e di domani Dove va la Valle Seriana Mancano poco più di due mesi all’avvio della stagione sciistica. In Valle Seriana c’è chi si attrezza con nuovi impianti, come Selvino, e chi vuole rinascere. a «Valcanale rinascerà» Si parte dall’albergo Ardesio, la proposta della proprietà dopo 16 anni di abbandono Sempreneve da recuperare: oggi gli studenti geometri in sopralluogo A Ardesio MARTA TODESCHINI Valcanale ha il volto giovane degli studenti che questa mattina invaderanno il piazzale dell’albergo Sempreneve. Sono i futuri geometri del «Quarenghi» di Bergamo, protagonisti di un weekend tutto rilievi e progetti. Obiettivo: preparare uno studio di recupero. Attività didattiche, semplici esercitazioni, dirà qualcuno. Ma quali migliori testimonial se non questi teenager, per cominciare a ripensare il futuro dell’ex stazione sciistica, per scrollarle di dosso 15 anni di abbandono, denunce e titoloni sui giornali a raccontare la fine di una tra le montagne più belle delle Orobie? Si ricomincia, quindi, «per il bene di Valcanale». Pare un coro, il leitmotiv della fase due. La butta lì Silvio Calvi, l’ex presidente del Cai di Bergamo preso dalla Valcanale Srl (società in liquidazione) come suo consulente insieme ai geologi Sergio Chiesa e Marco Maggi per dirimere questa intricata questione. La ripete il sindaco di Ardesio Alberto Bigoni che, a proposito della bonifica fatta in questi ultimi mesi (e disposta dal Comune) parla di «un lavoro fantastico, per carità», pur ricordando come l’ente intenda «tornare proprietario dell’area, stiamo studiando come. Se poi invece sarà la società a trovare il modo per risollevare Valcanale, ben venga. L’importante è portare a casa il risultato». Scovato il fantasma Intanto chi torna lassù dopo tanto tempo riscopre un’altra Valca- nale. Cavi penzolanti, tiranti della seggiovia e seggiolini dei tre skilift abbandonati dal 1997, non ci sono più. I magazzini sono stati ripuliti dal materiale vario che vi si trovava accatastato e l’albergo Sempreneve è stato recintato. Dentro, porte e finestre distrutte, vetri spaccati e sanitari divelti: segni del passaggio dei vandali che però, ora, si preferisce dimenticare. Anche il «fantasma» di Valcanale è stato scovato e non fa più paura: la moquette che secondo il Wwf infarciva il piazzale del Sempreneve è stata trovata. Ci sono volute tre trincee e due distinti carotaggi. E finalmente, fra i 12 metri e mezzo e i 13 di profondità, eureka, la moquette, «20-25 metri cubi in tutto» stimano i tecnici della società. Ma, soprattutto, non è tossica. Così cresce quella gran voglia di lasciarsi alle spalle tutti i venti di tempesta che negli ultimi 15 anni hanno fatto associare il no- me di Valcanale a parole come «scempio», «disastro ecologico», «sostanze tossiche». Perché di tossico, ora che l’Arpa ha reso noti i risultati delle analisi dei campioni di terreno, non c’è nulla. Se non le tracce di nafta lasciate dal serbatoio del combustibile del Sempreneve. Anche quelle spariranno, promette la proprietà. La questione fondi Tutt’intorno, «i pascoli tornati pascoli» sottolinea Calvi, che da tempo culla un’idea sul rilancio dell’area: «Mi piacerebbe che partisse dal Sempreneve: potrebbe diventare una casa vacanza, sarebbe accessibile anche ai disabili visto che qui arriva la strada». Soldi in giro non ce n’è: la Valcanale è in liquidazione e allora si punta sull’associazionismo, sulla scia della formula Curò. Presente l’ostello ricavato nel vecchio rifugio sistemato dal Cai che lo avrà in gestione? L’inge- I numeri A 312 1997 ettari È la superficie dell’area un tempo occupata dagli impianti sciistici di Valcanale È l’anno in cui la stazione sciistica di Ardesio ha smesso di funzionare 1973 La località sciistica di Valcanale è stata aperta nel 1973. In funzione tre skilift a servizio della zona denominata «Piazza Alta» e una seggiovia. Chi frequentava la zona ricorda gli sci club che si allenavano sulla slavina che scendeva dalla Corna Piana, a quota 2.300 metri 2012 Dopo 15 anni di abbandono e la denuncia degli ambientalisti in merito a una presunta discarica di moquette sotto il piazzale dell’albergo Sempreneve, il 30 aprile il Comune di Ardesio emette l’ordinanza che intima alla Valcanale Srl di risolvere, entro due mesi, il degrado dell’ex stazione invernale gner Calvi ha in mente proprio questo, con una variante presa in prestito dall’Alto Adige: «Se la Regione concedesse contributi per il materiale impiegato e riconoscesse il valore in conto opere del lavoro dei volontari, saremmo a cavallo». Il sasso è lanciato, chissà. Certo resta sul tavolo l’intento più volte dichiarato dal Comune: rientrare in possesso di quest’area, ma «al netto del dissesto – precisò il sindaco Bigoni tempo fa –, cioè con un esborso minimo, visto che il terreno dovrà essere deprezzato dal valore del dissesto idrogeologico». Un tema che non trova impreparata la società: «Se parliamo di dissesto, ci riferiamo a due punti – spiega Silvio Calvi –: il vallone di ghiaia che scende dall’Arera, un problema già presente nelle aerofotogrammetrie del 1955 e che non ha mai dato problemi alla diga che c’è a valle. E, secondo, gli interventi fatti dalla società». Ovvero strada e piazzale «per i quali è pronto un piano di intervento». E quando Valcanale tornerà a riempirsi di gente, portando risorse alla sua gente – a proposito, i geometri in questi tre giorni soggiorneranno all’albergo Concorde –, la missione sarà compiuta? «Ho cominciato a occuparmi di Valcanale perché convinto che il comprensorio Valbondione-Colere sia una chimera – risponde Calvi –. Ci sono così tante stazioni sciistiche abbandonate che ragionare su nuovi collegamenti penso sia la strada più sbagliata. Quindi, finito di ripulire qui, mi guarderò intorno». L’Arera è a due passi. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA La discesa a Piazza Alta con, sulla destra, il vecchio skilift a Berghem Ski perde due soci Ma gli scalvini resistono a Rischia di complicarsi l’iter per la realizzazione del comprensorio sciistico che dovrebbe collegare la Valle Seriana alla Valle di Scalve. Berghem Ski, la società che promuove il progetto del comprensorio, si ritrova infatti con due soci in meno. Si tratta dei Comuni di Valbondionee Gromo, i cui Consigli comunali hanno deliberato – il primo il 16 settembre scorso e il secondo due sere fa – la cessione delle quote a base d’asta di zero euro. Della partita restano inve- ce due privati e due Comuni: le società degli impianti Sirpa (Colere) e Stl (Lizzola) e gli enti scalvini Colere e Vilminore. Questi convinti che, come spiega il sindaco di Vilminore e presidente della Comunità montana di Scalve Guido Giudici, «considerare questa società in perdita (la legge impone ai Comuni sotto i 30 mila abitanti di cedere le quote di società che non siano di servizi e che hanno bilanci in perdita, ndr) non è corretto: Berghem Ski è in perdita per i costi amministrativi dei bilanci, non per altro». Intanto il comprensorio resta in stand-by: in Regione di riunioni in programma non ce ne sono a breve, come confermano dall’assessorato all’Ambiente. E qualcuno, «stanco di aspettare», sta pensando al da farsi. Come Guido Giudici. «Ho fatto una boutade, una battuta – spiega sorridendo sotto i baffi – ad Alfredo Piantoni, proprietario de- La seggiovia di Epolo gli impianti di risalita di Schilpario-Epolo. Da qualche tempo lui si trova in difficoltà e noi potremmo risolvere i suoi problemi comprando questi impianti per farli restare in valle, senza farglieli vendere fuori, come era stato detto nel corso della passata stagione». Una boutade che potrebbe anche essere presa sul serio. «Con Valbondione e Gromo fuori da Berghem Ski – continua Giudici – si allontana l’ipotesi comprensorio nell’immediato futuro. Ma noi non possiamo restare immobili, i nostri impianti hanno bisogno di una bella risistemata. Gli impianti di Schilpario potrebbero andare a sostituire quelli più vissuti di alcuni tratti di seggiovia a Colere: possiamo cogliere l’occasione di concentrarci su di noi, in attesa di aprirci all’esterno». E per quanto Giudici sostenga di non essere andato oltre la battuta di spirito, spiega con precisione gli interventi che si dovrebbero attuare e si sofferma a parlare anche di cifre. «Potremmo ammodernare le strutture su tutta la linea dell’impianto, ma anche creare un collegamento con Teveno, frazione di Vilminore. Credo che con una spesa di un milione e cinquecentomila euro potremmo cavarcela; dovrebbero essere cifre ragionevoli per un progetto fattibile». Una soluzione che metterebbe d’accordo anche la minoranza, che non ha mai nascosto i dubbi con un collegamento con la Valle Seriana. ■ A. Ba. 33 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2013 La chiusura, l’oblio e i vandalismi. Ma ora si vuole ripartire Sono trascorsi 16 anni dalla chiusura della stazione sciistica di Valcanale, sopra Ardesio. La seggiovia e i tre skilift smettevano di funzionare nel 1997, dopo oltre vent’anni. Anni di abbandono e anche di vandalismi ai danni dell’albergo Sempreneve. Lo scorso anno la svolta: il Comune ordina alla società proprietaria degli impianti di ripulire la zona e metterla in sicurezza. Ora si sogna il rilancio 16 a Sul monte Purito la seggiovia è in pista Selvino, tracciato omologato per slalom speciale Impianto pronto per l’Immacolata: messi i pali A Selvino LAURA ARNOLDI La trincea scavata davanti all’albergo Sempreneve; in alto, la stazione d’arrivo della seggiovia alle baite alte Si lavora a pieno ritmo a Selvino per completare la realizzazione della pista del monte Purito, servita dalla seggiovia che il Comune ha acquistato di seconda mano in alta Val Badia. Obiettivo è l’inaugurazione della nuova pista per l’Immacolata. «Stiamo facendo i salti mortali per concludere i lavori – conferma Angelo Bertocchi, assessore al Turismo –. Sarà un impianto in grado di proporsi anche per grandi eventi, come una Coppa del mondo. Dai piedi del monte Purito si può vedere tutto il tracciato. A questo progetto l’amministrazione ha sempre creduto, nonostante negli ultimi due anni le difficoltà siano state tante. Ma non ci siamo arresi». Ed è notizia di qualche giorno fa che la pista ha ottenuto l’omologazione per lo slalom speciale. Ci tiene Bertocchi a ribadire la ferma volontà di dotare Selvino di una struttura che favorisca il rilancio della località e confermi la sua vocazione turistica e sportiva, a fronte di un impegno economico significativo: «Il Comune ha investito un milione di euro, senza ricevere alcun contributo da Regione, Provincia o Comunità montana. Abbiamo ottenuto un prestito dal Credito sportivo pari a 400 mila euro ponendo a garanzia l’impianto del tennis e dal Bim di circa 200 mila euro da restituire in 8 anni. La campagna con cui abbiamo cercato di sensibilizzare al sostegno del progetto i cittadini ha visto l’adesione di circa 30 persone. Avremmo sperato una risposta più pronta dai selvinesi, anche se è vero che i ritardi possono avere frenato qualcuno». In questi giorni, dopo il rimodellamento del pendio, si stanno I lavori alla nuova seggiovia del Purito FOTO VALBREMBANAWEB collocando i pali per la seggiovia e la pista è stata allargata: «Presenta anche due bei salti che saranno apprezzati dagli sportivi – aggiunge Bertocchi –. Intendiamo rivolgerci soprattutto ai nostri villeggianti o ai pendolari che raggiungono Selvino per il fine settimana. Si tratta di una sola pista che crediamo però essere un’ottima palestra della neve per gli sci club che durante la settimana possono in breve trovarsi in un luogo adatto all’allenamento. A breve ci sarà il bando per scegliere il gestore». Stazione di arrivo della seggiovia, lunga 550 metri per un dislivello di 140 metri, è il rifugio già esistente, ma risistemato, e che verrà gestito da un gruppo di persone di Selvino con tante idee per rendere attrattivo l’impianto anche in estate. Già in questa stagione è stato aperto un Parco avventura che ha visto la presenza giornaliera di circa 120 visita- tori nel mese di agosto. Nelle intenzioni quindi la seggiovia sarà in funzione tutto l’anno. E per la neve? Oltre a confidare nella stagione è stato già predisposto l’impianto per l’innevamento artificiale, come quello per l’illuminazione notturna. «Per il momento utilizzeremo i cannoni che già abbiamo. Se raccoglieremo altri fondi, attrezzeremo meglio la pista». Il progetto Snowdome Intanto per sciare 365 giorni all’anno procede l’iter per la realizzazione dello Snowdome: «Si stanno facendo i sondaggi del terreno; crediamo in questo progetto e ci conforta l’impegno da parte del governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni, per il quale si è già perso troppo tempo. Una volta che si avrà l’ok dalla Regione, arriveranno anche gli investitori». ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA a La stagione scalda i motori «Prevendite incoraggianti» a Mancano più di due mesi al ponte dell’Immacolata che, neve permettendo, segna l’inizio della stagione sciistica sulle Orobie. Eppure sui monti già si lavora e la prevendita degli stagionali è iniziata da un pezzo. Con risultati incoraggianti. Le vendite premiano chi fa squadra: il comprensorio PresolanaMonte Pora e quello degli Spiazzi di Gromo hanno lanciato uno stagionale unico che fino al 14 ottobre sarà proposto a 299 euro. «L’accoglienza è stata otti- ma – spiega Angelo Testa, proprietario degli Spiazzi – e le prevendite vanno un po’ meglio dello scorso anno». Così regna un cauto ottimismo, alimentato anche dalla nuova seggiovia triposto, rispetto alla quale si stanno completando le piste laterali. È «soddisfatto del nuovo biglietto» anche il patron di Presolana e Monte Pora Lorenzo Pasinetti, che intanto annuncia la sostituzione della sciovia del Donico: «Probabilmente prima dell’in- verno – spiega –, ma siamo in attesa dei permessi». Spostandoci a Lizzola, in linea con la politica degli ultimi anni, proseguono i super sconti: fino al 31 ottobre lo stagionale è proposto a 149 euro. «La prevendita è in linea con quella dello scorso anno» commenta dalla direzione Claudio Conti. Intanto si lavora al maxi comprensorio con Colere: «Stiamo procedendo con la Segreteria tecnica. Dovrebbe concludersi entro giu- gno 2014, dandoci l’autorizzazione per iniziare i lavori». Ma in Regione per ora tutto pare in stand-by. Nel frattempo ognuno fa per sé e anche Colere ha avviato la propria prevendita: fino al 13 ottobre lo stagionale costa 230 euro ed è acquistabile alla biglietteria della stazione o l’ufficio Promoserio di Ponte Nossa. Restando in Valle di Scalve è un mistero l’apertura della stazione di Schilpario, in bilico da qualche anno. La prevendita degli skipass non è partita: «Nemmeno in passato l’abbiamo mai attivata – spiega dalla proprietà Severo Piantoni –, ma questa volta credo che non apriremo. Per davvero». ■ Nicola Tomasoni TREVIGLIO OCCASIONE!! CAUSA CONCORDATO FALLIMENTARE ! ULTIMO PIANO NUOVO ED AMPIO TRILOCALE SU DUE LIVELLI CON DOPPI SERVIZI, DUE CANTINE E BOX. 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