PIANO DI ZONA - Sociale Lazio
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PIANO DI ZONA - Sociale Lazio
COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 CAPOFILA : COMUNE DI CIVITAVECCHIA INTERVENTI EDUCATIVI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA ED AL MINORE ACCOMPAGNAMENTO AL TIROCINIO LAVORATIVO PER ADOLESCENTI DENOMINATO “BUSSOLA” ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI FRAGILI CENTRO DIURNO PER ANZIANI FRAGILI PIANO DI ZONA 2013 2013 CENTRO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ E TUTELA DELLE RELAZIONI FAMILIARI CENTRI DIURNI SOCIO RIABILITATIVI PER DISABILI ADULTI UNITA’ OPERATIVA TUTELE LEGALI, CURATELE E AMMINISTRAZIONI DI SOSTEGNO SUPPORTO ALLA FAMIGLIA 1 Introduzione pag. 4 Analisi socio-demografica pag. 6 Obiettivi strategici Piano di Zona pag. 15 Riepilogo progetti; quadro finanziario Riassuntivo pag. 21 Quadro generale dei servizi Piani di Zona 2001-2013 pag. 24 Assistenza Domiciliare Integrata per anziani fragili” pag. 49 Centro Diurno per anziani fragile pag. 53 Centri Diurni socio-riabilitavi per disabili adulti ”I Girasoli” pag. 57 Istituzione dell’Unità Operativa Tutele Legali, Curatele e Amministrazioni di Sostegno pag. 61 2 Centro di sostegno alla genitorialità e tutela delle relazioni familiari Accompagnamento al Tirocinio- lavorativo per adolescenti “Bussola” Supporto alla famiglia pag. 66 pag. 71 pag. 76 Un Arcobaleno di Interventi educativi. Sostegno alla famiglia e al minore ” 3 pag. 80 INTRODUZIONE Questo Piano di Zona, nonostante venga redatto a soli un anno di distanza dall’ultimo, si colloca all’interno di uno scenario fortemente mutato, non tanto per l’introduzione di novità normative nel settore quanto piuttosto per la generale situazione di forte crisi economica in cui versa il Paese, crisi che ha riflessi significativi anche sugli enti locali che sono impegnati direttamente nella costruzione del sistema di welfare. La Regione Lazio, dalla Legge n.3287200, ha effettuato dal 2001 al 2011 diversi periodi programmatori di durata diversa. La Regione Lazio ha sperimentato, costituito, implementato e regolato il sistema dei servizi integrati in materia sociale. Con la Deliberazione regionale n.88 del 09.03.2012, avente per oggetto: “L.R. n. 38/96 articolo 53 comma 3: individuazione dei criteri e modalità per la redazione della relazione sullo stato di attuazione dei servizi e degli interventi programmati nei piani di zona, nonché per la nuova programmazione delle risorse assegnate non utilizzate e non gravate da obbligazioni”, la Regione ha introdotto significative novità nelle procedure amministrative relative alla predisposizione dei piani di zona. Con la successiva Deliberazione regionale n.155 del 23.03.2012, avente per oggetto “L.R. n. 38/96, art. 51, D.G.R. n. 88/2012 e D.G.R. 120/2012. Programmazione 2012-2014 delle risorse per i Piani di Zona dei Distretti socio-sanitari. Approvazione documento concernente "Linee Guida per la programmazione degli interventi di politica sociale e familiare degli ambiti territoriali individuati ai sensi dell'articolo 47, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 38/96 periodo 2012-2014", il processo di cambiamento avviato con la citata deliberazione n.88/12 si è ulteriormente perfezionato. Dalla programmazione regionale i punti essenziali sono stati : 4 rendicontazione delle spese relative all’anno 2011 su apposita modulistica in attesa del funzionamento della piattaforma informatica; ricognizione finanziaria anno 2001/2011; definizione fondo di riprogrammazione finanziaria per le annualità 2013 e 2014. In base a quanto stabilito dalla direttive regionali questo Distretto, viste le risorse assegnate negli anni 2001-2011 ha riprogrammato la gestione dei progetti/servizi fino all’anno 2014. Il budget dell’annualità 2013 trova copertura nel Fondo della riprogrammazione. Economie sui progetti conclusi o ancora in essere Somme accertate e per le quali non sussista un impegno con creditore certo a valere sui bilanci comunali Somme assegnate dalla Regione Lazio ma non siano state accertate Obbligazioni giuridicamente vincolanti in essere (anno 2012-2015) TOTALE €. 0,00 € 1.425.182.20 € 0,00 € 2.939.145,07 € 4.364.327.27 5 ANALISI SOCIO - DEMOGRAFICA. Dati generali sulla popolazione del Distretto F1. Il Distretto Socio-Sanitario F 1 è composto dai Comuni di Civitavecchia, S. Marinella, Tolfa ed Allumiere e la sua popolazione complessiva al 31/12/12 è pari a 81.987 abitanti, di cui 53.651 nel Comune capofila di Civitavecchia, 18.975 abitanti nel Comune di S. Marinella, 5.216 e 4.145 abitanti rispettivamente nei Comuni di Tolfa ed Allumiere. Grafico 1: Distribuzione percentuale della popolazione nei Comuni del Distretto. Tabella 1 - Popolazione residente nel Distretto F1 – anni 2001 – 2012 Pop. Residente Distretto Totale Civitavecchia S.Marinella Tolfa Allumiere 2001 74112 50032 14951 4942 4187 2011 81682 53466 18751 5245 4220 2012 81987 53651 18975 5216 4145 6 Variazione perc. 2001/2012 10,6% 7,2% 27% 5,5% -1% Variazione perc. 2011/2012 0,4% 0,3% 1,2% -0,6% -1,8% Come si vede dalla Tabella 1, la popolazione complessiva del Distretto F1 è costantemente aumentata; il Comune che registra da anni un aumento più consistente nella popolazione è il Comune di S. Marinella, con un incremento della popolazione del 27% rispetto al 2001 e dell’ 1,2% rispetto allo scorso anno, seguito dal Comune di Civitavecchia; mentre i Comuni di Tolfa ed Allumiere presentano una decrescita nella popolazione rispettivamente dello 0,6% e del 1,8%. Popolazione residente: struttura per età e sesso. Come si legge nella Tabella 2, la maggioranza della popolazione residente nel Distretto F1 è di sesso femminile: la percentuale di donne è infatti del 51,8% contro il 48,2% circa degli uomini, rispetto allo scorso anno in aumento la presenza percentuale delle donne rispetto alla popolazione totale e in diminuzione la presenza percentuale degli uomini. Tabella 2 - Popolazione residente per classi di età e sesso e stranieri al 31-12-2012. Comuni Civitavecchia Popolazione residente 53651 100% Classi d’età’ Sesso Stranieri di cui minori 0-14 15-64 65 e oltre M F 7488 14 35151 65,5 11012 20,5 25712 27939 2084 3,9% 522 12623 66,5 3986 21 9156 9819 2093 11% 350 3461 66,3 1067 20,5 2628 2588 462 8,9% 120 912 22 2060 2085 222 5,4% 56 39556 42431 48,2% 51,8% 4861 5,9% 1048 S.Marinella 18975 100% 2366 12,5 Tolfa 5216 100% 688 13,2 Allumiere 4145 100% Distretto 81987 100% 510 12,3 2723 65,7 11052 53958 13,5% 65,8% 16977 20,7% Gli stranieri che al 31/12/2012 risultano essere complessivamente residenti nel Distretto F1 sono pari a 4861 persone; essi rappresentano il 5,9% della popolazione totale. Tabella 3 – Presenza percentuale degli stranieri su popolazione residente - dati al 31/12/2012. 7 Civitavecchia S. Marinella % degli stranieri su popolazione residente dati al 31/12/2012 3,9% 11% Tolfa Allumiere Distretto F1 8,9% 5,4% 5,9% Come si può vedere dalla Tabella 3, la presenza percentuale di popolazione straniera è più consistente nei Comuni di S. Marinella e Tolfa, dove gli stranieri residenti rappresentano rispettivamente l’ 11% e l’ 8,9% della popolazione residente in ciascun Comune. Famiglie residenti nel Distretto. Le famiglie residenti nel Distretto F1 al 31/12/2012 sono 34.480. L’ andamento del numero delle famiglie nel 2012 conferma la tendenza già registrata negli ultimi anni e cioè: - riduzione della loro dimensione media - aumento del peso delle famiglie con un solo componente. Le famiglie costituite da una sola persona rappresentano infatti il 33,7% del totale delle famiglie. Tabella 4 – Famiglie residenti per numero di componenti. Famiglie con: Civitavecchia S. Marinella Tolfa Allumiere 1 componente 5696 4612 749 546 2 componenti 5795 1986 558 442 3 componenti 4849 1441 467 415 4 componenti 3651 1026 329 294 5 componenti 850 232 68 47 6 componenti o + Totale 319 76 22 10 21160 9373 2193 1754 Popolazione minorile residente nel Distretto F1. La popolazione minorile residente nel Distretto F1 al 31/12/2012 è pari a 13352 persone e rappresenta il 16,3% della popolazione complessiva (i minori stranieri rappresentano il 7,8% della popolazione minorile). 8 Come si può notare dalla tabella e dal grafico sottostanti, la presenza dei minori stranieri è proporzionalmente più consistente nei Comuni di Tolfa e S. Marinella, dove rappresentano rispettivamente il 14,3 % e il 12,4 % della popolazione minorile di ciascun Comune. Tabella 5 -Minori residenti e stranieri – anno 2012. Comuni Popolazione minorile residente di cui minori stranieri Civitavecchia 9062 522 5,8% S.Marinella 2833 350 12,4% Tolfa 840 120 14,3% Allumiere 617 56 9% Distretto 13352 1048 7,8% Grafico 2: Presenza percentuale dei minori stranieri sulla popolazione minorile residente nei Comuni del Distretto. 9 Popolazione anziana residente nel Distretto F1. La popolazione anziana residente nel Distretto, al 31/12/2012, è pari a 16.977 abitanti; essa rappresenta il 20,7% dell’ intera popolazione distrettuale (presenza percentuale in aumento rispetto allo scorso anno). Tabella 6 - Popolazione anziana residente nei Comuni del Distretto F1 Popolazione anziana % anziani sul tot. residente nei Comuni Pop. Residente in del Distretto ciascun Comune 2012 Totale 20,7% 20,5% Civitavecchia S.Marinella 21% Tolfa 20,5% Allumiere 22% Prendiamo in considerazione alcuni tra i più importanti indicatori strutturali. Tabella 7 - Indicatori strutturali1 al 31/12/12 indice dipendenza senile indice dipendenza totale indice di vecchiaia 1 Civitavec S. chia Marinella Tolfa Allumiere Distretto 31,3 31,6 30,9 33,5 31,8 52,7 50,3 50,7 52,2 51,5 155 178,8 162,3 147 168,5 Lazio Italia 30 32 52 53 144 147 Indice di dipendenza senile: rapporto percentuale tra la popolazione di età 65 anni e più e la popolazione in età attiva (15-64 anni). Indice di dipendenza totale: rapporto percentuale tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni). Indice di vecchiaia: rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni. 10 Un primo indicatore demografico particolarmente esaustivo è l’indice di vecchiaia che misura il numero di anziani di 65 anni e oltre per 100 bambini e ragazzi sino a 14 anni. È l’indicatore maggiormente utilizzato per misurare il grado di invecchiamento della popolazione residente di un paese o di una regione. Un valore superiore o prossimo a 100, nella eccedenza di popolazione anziana, segnala un invecchiamento della popolazione e la presenza di un fattore naturale di declino demografico. Come mostra la Tabella 7, l’indice medio di vecchiaia del Distretto F1, al 31/12/2012, è pari a 162,3 (aumentato rispetto allo scorso anno di oltre 6 punti). Il Comune di Allumiere è quello che presenta il valore più alto dell’indice, pari a 178,8, seguito dal Comune di Santa Marinella (con un indice pari a 168,5) che già tra il 2006 ed il 2007 aveva registrato un incremento di 10 punti nel valore di tale indice. I cosiddetti “Grandi Vecchi”, cioè le persone con età pari o superiore a 85 anni, che costituiscono il 2,7% della popolazione distrettuale, sono proporzionalmente più presenti nei Comuni di Tolfa ed Allumiere dove rappresentano circa il 3% della popolazione residente in Ciascun Comune A tal proposito, particolarmente significativo è l’indicatore di criticità sociale, che misura la presenza relativa di anziani di 85 anni e oltre tra gli anziani di 65 anni e oltre: tale indicatore segnala il tasso di “vecchiaia” estrema tra la popolazione anziana e conseguentemente anche il grado di rischio e di marginalizzazione sociale ed economica tra gli anziani residenti. Il valore dell’indice di criticità sociale è aumentato in tutti i Comuni del Distretto. Come si vede dalla tabella sottostante Tolfa e Allumiere sono i Comuni che presentano un più elevato valore 11 nell’indice; il Comune di Tolfa presenta un valore di tale indice pari a 15,3, il Comune di Allumiere ha un valore di 14,6. Tabella 8 - Indici di criticità sociale – anno 2012 Civitavecchia indice di criticità sociale 13,1 S. Marinella Tolfa 12,09 15,3 Allumiere Indice medio Distretto 14,6 13,7 Una diretta conseguenza del forte incremento della popolazione anziana è l’affermarsi di uno squilibrio generazionale. A tal proposito, l’indice di dipendenza totale (o indice di dipendenza economica) può rappresentare un buon indicatore della situazione di salute socio – demografica di un territorio, evidenziando il rapporto esistente tra la popolazione presumibilmente non attiva (rappresentata dal totale della popolazione con meno di 14 anni e quella di 65 anni e oltre) e la popolazione presumibilmente attiva (di età compresa tra i 15 e i 64 anni). Tale indice, che esprime il rapporto tra la popolazione “debole” e la popolazione “attiva”, ha un importante significato economico – demografico perché mette in rapporto l’ammontare della popolazione in età economicamente improduttiva a quello della popolazione in età economicamente produttiva. L’indice di dipendenza totale o economica del Distretto F1, al 2012, è pari a 51,5 per cento. A livello nazionale, l’indice di dipendenza ha superato, nel 2010, la soglia critica del 50 per cento, attestandosi al 52%; ciò sta a significare che la popolazione in età attiva, oltre a dover far fronte alle proprie esigenze ha teoricamente “a carico” una quota importante di popolazione inattiva. Valori superiori al 50 per cento indicano una situazione di squilibrio generazionale. 12 Dall’indice di dipendenza totale si può ricavare l’indice di dipendenza degli anziani o senile (rapporto percentuale tra la popolazione 65 anni e oltre con la pop. 15-64). L’informazione fornita da tale indice ha una particolare rilevanza dal punto di vista economico e sociale: le persone che non sono autonome per ragioni demografiche (anziani) vengono rapportate alle persone che in teoria dovrebbero sostenerle con la loro attività. Dai dati riportati in tabella 8 si evince che l’indice medio di dipendenza anziani nel Distretto F1, al 31/12/2012, è pari a 31,8%, in aumento di un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Il Comune che presenta il valore più elevato di tale indice è il Comune di Allumiere (33,5%). Un’ ultimo significativo indicatore è l’indice di ricambio della popolazione attiva (rapporto % tra la popolazione con età compresa tra 60 e 64 anni e la popolazione con età 15-19). Tale indice è utile ai fini di un’analisi congiunturale del mercato del lavoro. Le nuove leve, infatti, possono essere inserite nel mercato del lavoro non solo grazie all’ espansione economica e quindi grazie alla creazione di nuova occupazione, ma anche in funzione dei posti di lavoro che vengono resi disponibili da coloro che escono dal mercato del lavoro (per motivi di età e di pensionamento). Valori molto bassi dell’indice suggeriscono condizioni più difficili di accesso nel mondo del lavoro, poiché segnalano come siano pochi coloro che escono dall’età attiva 13 (persone con età compresa tra 60 e 64 anni) rispetto ai molti che vi entrano (persone con età compresa tra 15 e 19 anni). Il valore medio di tale indice per il Distretto F1 è diminuito rispetto all’ anno precedente passando da un valore di 141,7 ad un valore di 136,5. Tabella 9 - Indice di ricambio della popolazione attiva – anno 2012. Civitavecchia indice di ricambio della popolazione attiva 127,4 S. Marinella 152,7 Tolfa 126,3 Allumiere Distretto 139,7 136,5 Dai dati riportati in Tabella 9, si può notare che tra i quattro Comuni del Distretto, il Comune di Tolfa presenta valori più bassi dell’indice, mentre il Comune di Santa Marinella è quello che presenta il valore più alto in assoluto (152,7), anche se diminuito rispetto all’anno precedente. 14 OBIETTIVI STRATEGICI PIANO DI ZONA Dall’analisi dei dati del territorio e, conseguentemente, dall’individuazione dei bisogni e delle criticità in termini di carenza di servizi, si è ritenuto di individuare quali obiettivi prioritari e strategici per la costruzione di benessere nel Distretto di riferimento, oggi la continuazione di progetti che ormai sono Servizi. Il Servizio Sociale dei Comuni è il canale istituzionale prioritario per ricevere aiuto, sia per competenze normative sia per la radicata diffusione su base comunale; rappresenta quindi un osservatorio privilegiato per cogliere la dimensione e le caratteristiche delle situazioni personali e familiari, in particolare quelle più disagiate. Cogliere le problematiche delle persone che si rivolgono al servizio sociale è sicuramente strategico per comprendere i bisogni della popolazione, anche se in modo indiretto attraverso l’analisi e la riflessione sui dati di utenza di cui si prende cura Area Istituzionale Servizio “Supporto alla Famiglia” si intende supportare i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RMF1 in quanto la domanda sociale del territorio riguardante interventi rivolti alle famiglie è in costante crescita e rappresenta un aggiuntivo carico di lavoro ai Comuni che necessita di un ampliamento di risorse umane Area Minori e Famiglia L’area minori e famiglia è sicuramente un’area complessa e vasta, che chiama in campo varie realtà e varie categorie di utenti, con bisogni ed esigenze diverse. L’attenzione alla famiglia, ai minori e agli adolescenti e gli interventi che ne conseguono devono essere considerati in una logica di esigibilità dei diritti e di costruzione di opportunità. Nel pensare a progettazione in questo settore è importante passare dalla logica dei singoli servizi alla progettazione di politiche di territorio e Comunità organiche che contengono le nuove esigenze in una logica promozionale e preventiva. 15 Nel rispetto della normativa di riferimento statale (L. 328/2000 e L. 285/97) e regionale (L.R. 38/96), sono state attivate politiche per la promozione dei diritti e delle opportunità delle/dei bambine/i e degli adolescenti in integrazione con le politiche educative, scolastiche, sociali e sanitarie locali, privilegiando in particolar modo interventi, anche di carattere preventivo/promozionale, volti al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Migliorare il rapporto genitori/figli; Favorire un sereno sviluppo psico-affettivo dei figli; Promuovere il dialogo tra gli ex-coniugi al fine di costruire un progetto genitoriale soddisfacente e duraturo; Sostenere le famiglie nelle loro funzioni di cura ed educazione; Tutelare i minori appartenenti a nuclei familiari multiproblematici con servizi di qualità, al fine di offrire loro opportunità di crescita sane ed equilibrate; Promuovere politiche di intervento volte a garantire il diritto del minore a vivere nella propria famiglia; In tale contesto si colloca l’implementazione di servizi di supporto e consulenza, quali: Supporto alla famiglia – Segretariato Sociale – Servizio Sociale Professionale; Interventi educativi ; Spazio adolescenti Mediazione familiare; Accompagnamento al tirocinio formativo per adolescenti Servizio “(Accompagnamento al Tirocinio Formativo -Lavorativo per Adolescenti), denominato ”BUSSOLA” che si pone quale obiettivo:accompagnare l’adolescente verso un’esperienza formativa che gli permetta di testare sul campo le proprie capacità e potenzialità e promuovere la qualificazione professionale di ragazzi/e che necessitano di un sostegno e di una guida per entrare nel mondo del lavoro. 16 Servizio “Centro di sostegno alla genitorialità e tutela delle relazioni familiari” che si pone quale obiettivo attivare interventi di trattamento per le situazioni complesse inerenti non solo la fase della separazione coniugale, ma l’intero ciclo vitale familiare per il sostegno delle competenze genitoriali e la tutela delle relazioni familiari. Servizio “Un Arcobaleno di Interventi educativi. Sostegno alla famiglia e al minore” che si pone quale obiettivo intende sviluppare un intervento che garantisca sul territorio la diffusione di buone pratiche con una metodologia sempre più accurata e mirata, ma che diventi soprattutto modello di riferimento in continuità con i Servizi già attivati. In questo caso però si auspica il potenziamento del processo di intervento sui giovani da 13 a 17 anni, attraverso un avvicinamento più strutturato sull’adolescenza, e soprattutto sugli stranieri, attraverso l’inserimento di un mediatore culturale, data l’esigenza emersa durante lo svolgimento dei servizi precedenti Area Anziani Il sopraggiungere dell’età pensionabile, l’uscita dei figli dal nucleo familiare originario, unitamente, talvolta, al sopravvenire di patologie fisiche e psichiche degenerative e/o invalidanti, possono determinare nell’anziano l’insorgenza di problematiche materiali e psicologiche danneggiandone le relazioni sociali. Tali circostanze rendono necessaria l’attivazione e l’implementazione di servizi a carattere socioassistenziale, nonché l’adozione di interventi culturali e ricreativi, finalizzati a: Sostenere e mantenere l’autosufficienza dell’anziano; valorizzarne la figura allo scopo di evitare forme di emarginazione sociale; consentirne la permanenza presso il proprio domicilio; incrementarne le opportunità di integrazione e socializzazione. Nel dettaglio, gli obiettivi specifici sono: 17 - contrastare le forme di decadimento cognitivo e motorio dell’anziano mediante interventi che ne stimolino le potenzialità psico-motorie e fisico-sensoriali residue; - incrementare le attività educative socializzanti e di occupazione del tempo libero; - prestare aiuti atti a favorire e/o mantenere l’autosufficienza nelle attività giornaliere; - conservare l’autonomia di vita nella propria abitazione e nel proprio ambientefamiliaree sociale; - ridurre l’incidenza dei ricoveri ed il ricorso all’istituzionalizzazione; - prevenire e contenere i ricoveri in strutture sanitarie e socio-assistenziali, - salvo laddove strettamente indispensabile; - supportare i nuclei con componenti a rischio di emarginazione; - uniformare gli standard qualitativi degli interventi in favore degli anziani autosufficienti e non autosufficienti a livello distrettuale. In questo contesto si collocano servizi erogati con finanziamenti del Piano di Zona, quali: Supporto alla famiglia – Segretariato Sociale – Servizio Sociale Professionale Assistenza domiciliare socio-assistenziale – integrata con l’assistenza domiciliare Sanitaria; Interventi di sostegno ai nuclei familiari con anziani non autosufficienti (Assegni di Cura); Centro Diurno per anziani fragili Servizio “Assistenza domiciliare integrata per anziani fragili” che si pone quale obiettivo strategico quello di garantire all’anziano fragile di vivere nel proprio ambiente familiare in modo protetto ed assistito. Servizio“ Centro Diurno e letti di Sollievo per anziani fragili” che si pone come principali obiettivi quelli di: 1. evitare l’istituzionalizzazione 2. contrastare la solitudine e l’abbandono 3. mantenere il più a lungo possibile l’autonomia cognitiva e motoria 18 Area Disabili La disabilità è una condizione trasversale all’età e alle categorie sociali, includendo i portatori di handicap tradizionalmente intesi (ovvero con handicap psico-fisico fin dalla nascita), quanti diventano disabili in seguito ad incidenti, malattie invalidanti o comportamenti a rischio, e gli individui affetti da patologie miste con componenti sia psichiatriche che organiche. Nell’elaborazione di politiche sociali dirette ai disabili non si può prescindere dalle profonde differenze esistenti tra i disabili in grado di vivere una vita completamente indipendente ed autonoma e quelli che soffrono di gravi patologie, nche psichiche, nei cui confronti le famiglie di origine mantengono un ruolo determinante, a vantaggio dei quali si rendono indispensabili forme di sostegno domiciliare di tipo ocio-assistenziale ed educativo. Il principale intervento di sollievo a vantaggio delle famiglie, oltreché del disabile stesso, è appresentato dal servizio di assistenza domiciliare integrata, realizzato ai sensi della L.162/98. i Centri Diurni per Disabili - secondo quanto previsto dalla L. 104/92 e dalla L.R. 38/96 -, che consistono in spazi strutturati in modo da favorire il processo di crescita ed integrazione sociale delle persone temporaneamente o permanentemente disabili. I Centri Diurni, proprio perché destinati al recupero delle capacità fisiche ed intellettuali residue, assolvono ad una funzione socioeducativa per il singolo individuo e, nel contempo, costituiscono un supporto determinante per le famiglie degli utenti Sevizio “Centro Diurno socio – riabilitativo per disabili adulti” che si pone quali obiettivi specifici quelli di: 1. evitare l’istituzionalizzazione e di supportare le famiglie 2. mirare all’acquisizione, mantenimento e potenziamento dell’autonomia 3. favorire l’integrazione sociale. 19 Servizio “Istituzione dell’Unità Operativa Tutele Legali, Curatele e Amministrazioni di Sostegno” che si pone quali obiettivi specifici quelli di consentire ai Comuni, appartenenti al Distretto Socio-Sanitario RM/F1, di usufruire di un’area specifica, dedicata alla materia delle Tutele Legali, Curatele semplici o speciali e Amministrazioni di Sostegno, affidate loro dal Tribunale Civile, riguardo alla gestione di tutti gli atti amministrativi, contabili e pratici dovuti, al fine di favorire un miglioramento qualitativo gestionale dell’incapace e risposte più tempestive 20 Piano di Zona 2013 – Riepilogo progetti; quadro finanziario riassuntivo NOME PROGETTO COSTO COMPLESSIVO QUOTA BUDGET REGIONALE (D.G.R. 155/2012) COFINANZIAMENTO (SPECIFICARE SE COMUNALE, PROVINCIALE, ASL, ETC.) Assistenza Domiciliare Integrata per Anziani Fragili €.100.000,00 * VEDI ALLEGATO Centro Diurni per Anziani Fragili €. 100.000,00 * VEDI ALLEGATO Centri Diurni socio riabilitativi per Disabili adulti €. 190.000,00 * VEDI ALLEGATO Istituzione dell’Unità Operativa Tutele Legali, Curatele e Amministrazioni di Sostegno €.130.000,00 * VEDI ALLEGATO Supporto alla Famiglia €. 138.000,00 * VEDI ALLEGATO €. 121.000,00 * VEDI ALLEGATO €.140.724,80 * VEDI ALLEGATO €. 130.000,00 * VEDI ALLEGATO Centro di sostegno alla genitorialità e tutela delle relazioni familiari Accompagnamento al Tirocinio –lavorativo per adolescenti denominato “Bussola” Un Arcobaleno d’interventi educativi di sostegno alla famiglia ed al minore TOTALI €. 1.049.724,80 21 COFINANZIAMENTO (SPECIFICARE SE COMUNALE, PROVINCIALE, ASL Si attesta che, per quanto riguarda il co-finanziamento di tutte le annualità dei Piani di Zona, lo stesso viene eseguito dai quattro Comuni appartenenti al Distretto socio-sanitario RMF1, attraverso il versamento di €. 0,60 per abitante (riferito alla data del 31 Dicembre dell’anno precedente), così come previsto dall’Accordo di Programma approvato dal Comitato Istituzionale in data 27 marzo 2012 Le somme relative al co-finanziamento vengono utilizzati a completamento di quelle destinate ai singoli progetti /servizi previsti nei Piani di Zona per: manutenzione sedi destinate al funzionamento dei singoli servizi; acquisto arredi, attrezzature varie e loro manutenzioni; acquisto materiale vario per la corretta realizzazione di quanto previsto dai Piani di Zona; compensi agli operatori impegnati nell’attuazione degli stessi. Inoltre è da intendersi , quale co-finanziamento, la messa a disposizione, da parte dei 4 Comuni, di numerosi sedi (per alcune delle quali viene pagato canone di locazione, energia elettrica ecc.) Il cofinanziamento della ASL è stato la presenza degli operatori inseriti ormai da circa 10 anni nei progetti/servizi dei Piani di Zona del Distretto RMF1 22 PROGETTO/SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI FRAGILI CENTRO DIURNI PER ANZIANI FRAGILI CENTRI DIURNI SOCIO RIABILITATIVI PER DISABILI ADULTI PERSONALE ORE 6 SETTIMANALI PER 52 GERIATRA SETTIMANE GERIATRA 12 SETTIMANALI PER 52 SETTIMANE TMRSEE: 1 PSICOLOGO 1 NEUROPSICHIATRA DSM 1 PSICHIATRA E 1 PSICOLOGO 6 MENSILI PER 52 SETTIMANE PSICOLOGO 6 MENSILI PER 52 SETTIMANE 1 ASS. SOC. PER IL CONSULTORIO FAMILIARE; 1 PSICOLOGA PER IL SERT 1 ASS. SOC. PER IL DSM 1 SOCIOLOGO PER IL TSMREE 1 PSICOLOGA – T.S.M.R.E.E. 1 SOCIOLOGA – T.S.M.R.E.E. 1PSICOLOGA – SPDC 1 ASSISTENTE SOCIALE – CONSULTORIO FAMILIARE 18 ORE ANNUE ISTITUZIONE DELL’UNITÀ OPERATIVA TUTELE LEGALI, CURATELE E AMMINISTRAZIONI DI SOSTEGNO CENTRO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ E TUTELA DELLE RELAZIONI FAMILIARI ACCOMPAGNAMENTO AL TIROCINIO –LAVORATIVO PER ADOLESCENTI DENOMINATO “BUSSOLA” UN ARCOBALENO D’INTERVENTI EDUCATIVI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA ED AL MINORE 23 18 ORE ANNUE QUADRO GENERALE DEI SERVIZI – PIANI DI ZONA 2001-2013ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Il Servizio, di Assistenza Domiciliare integrata (Piani di Zona dal 2001 al 2007), è stato affidato, la prima volta nell’anno 2007 e la scadenza prossima è il 31 dicembre 2014 Il servizio è stato attuato con modalità conformi ai progetti individualizzati d’intervento, praticando orari concordati direttamente con gli utenti. Il personale preposto allo svolgimento di tale servizio è in possesso di tutte le qualifiche richieste. Nell’arco di questi tre anni la cooperativa ha svolto un’azione di monitoraggio sull’andamento degli interventi, per mezzo di visite domiciliari effettuate dalla psicologa, la quale nelle stesse occasioni ha provveduto alla somministrazione agli utenti di questionari per la valutazione della qualità del servizio. Al contempo, anche in considerazione della breve durata degli interventi, è stato fatto il possibile per limitare il turn-over degli operatori. Si può, in sintesi, affermare che gli interventi hanno fatto registrare, nel complesso, effetti positivi sia riguardo l’efficacia sia riguardo le relazioni utenti/operatori. Il servizio offerto, inoltre, è stato apprezzato sia dagli utenti che dai familiari, che si sono sentiti sostenuti e meno soli , seppur nei limiti della durata dei progetti, al termine dei quali infatti hanno vissuto momenti di forte ansia e confusione. Si inserisce di seguito un resoconto quantitativo per ore di assistenza ed utenti, dettagliato per ogni comune del territorio. ORE DI ASSISTENZA DOMICILIARE CIVITAVECCHIA S.MARINELLA ALLUMIERE TOLFA TOTALI ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 giugno) 2044 3545 2915 2181 5214 1304 2231.5 3143.5 808.5 2123 6204,5 2419,5 1786.5 1989.5 725 1577 2538,5 1088 420 1448 378 971 2376,5 911 6682 10386 4826.5 6852 16333,5 5722,5 24 CENTRO DIURNO PER ANZIANI FRAGILI Il progetto denominato “Centro Diurno e Letti di Sollievo per Anziani Fragili” è stato rimodulato a seguito della comunicazione della ASL RMF con propria nota prot. n° 1883/DS del 16.04.07 l’impossibilità di partecipare alla realizzazione del suindicato progetto per mancanza di disponibilità economica a proprio carico. La rimodulazione del progetto prevede la realizzazione del Centro Diurno per Anziani Fragili con esclusione dei Letti di Sollievo ed è stata effettuata gara di appalto. La commissione ha effettuato l’aggiudicazione provvisoria si stanno preparando gli atti consequenziali. E’ stato rilasciato l’autorizzazione al funzionamento del Centro Diurno e la Cooperativa Melain Klein ha firmato il contratto. La scadenza è il 2 maggio 2015 Gli anziani previsti sono 8 al momento 5. Il Centro Diurno Anziani Fragili si configura come luogo di accoglienza, tutela e assistenza per le persone anziane. Il Centro permette all’anziano di vivere attivamente la propria giornata, contrastando la sua evoluzione verso la dipendenza, riducendo così l’impatto della malattia sulla famiglia. Tutta l’equipe del Centro ha come obiettivo quello di sostenere le abilità residue e supportare quelle compromesse di ogni singolo utente. In un primo momento, agli utenti, vengono somministrati test per valutare il quadro cognitivo comportamentale in base ai quali viene stilato un Piano Assistenziale Individualizzato. Gli utenti vengono costantemente ri-orientati alla realtà ,svolgendo lavori sulla data infatti, con l’ausilio di cartoncini colorati, individuano il giorno,il mese, l’anno e la stagione nella quale ci troviamo;è stato anche costruito un orologio sul quale leggere l’orario. Per stimolare l’area cognitiva, gli utenti con gli operatori leggono i quotidiani ed estrapolano le principali notizie del nostro paese; ritagliano dai giornali immagini seguendo un tema scelto con l’operatore per poi realizzare un cartellone. Si esercitano in giochi di associazione di numeri a quantità di oggetti corrispondenti, di nomi ad oggetti e successivamente provano a rievocare ad intervalli crescenti. Per stimolare ancora il linguaggio, la percezione, l’attenzione, gli utenti eseguono giochi con le carte nei quali individuano le coppie di figure uguali e le descrivono, le categorizzano ed inventano con queste delle storie. 25 Gli utenti, all’interno del Centro, svolgono attività di cura personali con l’ausilio degli operatori che intervengono ogni qual volta necessitano di aiuto,come nelle attività legate all’abbigliamento o legate al manicure e pedicure. Gli utenti, ogni giorno, sono sottoposti ad attività che vanno a stimolare contemporaneamente diverse abilità (sensoriali, motorie, relazionali, affettive) ad esempio ci sono laboratori espressivi nei quali vengono realizzate cornici ed altri oggetti con diversi materiali poi decorati con tanti tipi di pasta che gli utenti denominano, classificano e colorano;sono stati realizzati portapenne con mollette poi dipinti con colori a tempera; sono stati decorati e colorati vasi di terracotta con formine di das nei quali sono state inserite piantine che loro stessi curano. Per stimolare la motricità fine ,gli utenti manipolano plastilina colorata con la quale riproducono diversi formati di pasta che un tempo facevano in casa, realizzano dolci come costate e pizze. Con la pasta modellante, sono state create forme di animali e oggetti che gli utenti hanno riorganizzato in alcuni cartelloni . Eseguono lavori con la carta crespa nei quali utilizzano forbici e colla, hanno sperimentato diverse tecniche con le quali hanno realizzato alberi e frutti. Altra tecnica utilizzata per decorare oggetti è stata quella del decoupage con la quale sono stati realizzati vassoi e bottiglie . Gli utenti, hanno creato collane e bracciali, utilizzando diversi formati di pasta colorati poi di oro e argento . Per mantenere la consapevolezza corporea, gli utenti eseguono dolci movimenti con gli arti seguendo le indicazioni dell’operatore ,il quale si avvale di alcuni ausili come la palla, denominano e riconoscono le proprie parti del corpo ; affinchè si rilassino vengono effettuati massaggi corporei con creme profumate. Gli utenti ascoltano musica e cantano canzoni a loro care anche guardando i video al computer , ad esempio vecchie canzoni civitavecchiesi che rievocano momenti felici e che hanno quindi una valenza emotiva molto forte . Durante l’arco della giornata, gli utenti vengono stimolati a svolgere tutte quelle attività che li vedevano impegnati all’interno delle proprie abitazioni come : lavare i piatti , spazzare i pavimenti , riordinare la sala dopo il pasto o la merenda . Affinché ogni utente senta il centro come familiare, viene realizzato un cartellone per ognuno personalizzato da foto e oggetti emotivamente importanti . Spesso, per favorire la socializzazione degli utenti ,questi vengono accompagnati al parco dove sono stimolati affinché comunichino con gli altri, inoltre passeggiando per la città riconoscono luoghi e strade familiari . 26 Gli operatori incoraggiano e sostengono attivamente ogni singola attività degli utenti affinché questi non subiscano la frustrazione di un insuccesso. CENTRI DIURNI SOCIO-RIABILITATIVI PER DISABILI ADLUTI “I GIRASOLI Gli inserimenti sono stati effettuati a seguito di valutazioni effettuate dall’equipe multidisciplinare composta da un medico ASL e dalle assistenti sociali competenti. Sulla base della valutazione sono seguite lettere di autorizzazione inoltrate al Consorzio dall’Ufficio di Piano. Come è agevole verificare dalle invalidità accertate dalle commissioni ASL a questo deputate e dalla lettura dei relativi certificati, si nota che gli utenti sono per la quasi totalità invalidi totali. Nel corso di del tempo, le equipe psico educative dei centri diurni hanno effettuato valutazioni funzionali e somministrato test attitudinali, cognitivi e comportamentali in base alla quale è emerso un quadro generale di forte compromissione delle abilità e attitudini degli utenti inseriti nei centri. E’ tuttavia da evidenziare che i risultati dei test e degli approfondimenti, letti in una prospettiva dinamica, evidenziano un significativo miglioramento delle performance prassiche, comportamentali e cognitive. A oggi possiamo confermare che il lavoro svolto, i programmi, le metodologie applicate e la gestione organizzativa adottata sono riferibili a modelli adeguati a gestire un piccolo gruppo di disabili medi e gravi, quali si sono dimostrati i due gruppi inseriti nei due centri diurni di Tolfa e Civitavecchia. I Centri Diurni Distrettuali sono aperti dal lunedì al venerdì in orario 8.30 – 16.30. I due centri seguono una modalità di lavoro analoga per grandi linee, mentre i programmi e le modalità di svolgimento sono sostanzialmente diversi in virtù delle differenze riscontrate nei gruppi degli utenti. La ratio condivisa del percorso educativo mira a offrire risposte efficaci ai bisogni reali e individuali degli utenti. Le equipe sono impegnate nella creazione e nella gestione di ambienti di benessere per ogni utente, ricostruendo situazioni avvicinabili a quelle familiari e proponendo attività occupazionali che rinforzino il processo di mantenimento delle autonomie raggiunte, il consolidamento delle basi cognitive maturate, affinandole in un contesto protettivo, aperto all‘interscambio relazionale e sociale e finalizzato ad un intrattenimento attivo, che veda ogni utente protagonista di prestazioni possibili e attuabili. 27 Il clima di accoglienza e di condivisione risulta la migliore strategia per costruire collegialmente utenti e operatori - spazi di apprendimento e conoscenza. L’osservazione costante, il corretto utilizzo e l’aggiornamento di strumenti tecnici (test, setting, bilanci funzionali e di competenze, PEI, colloqui), unitamente al feed back con le famiglie hanno consentito di proporre programmi e attività rispettose delle individualità coinvolte. Le attività sono organizzate secondo tabelle settimanali che differiscono per i due centri e le attività proposte sono state determinate dalle esigenze educative riscontrate nei singoli gruppi. Da specificare che nel corso dell’anno e compatibilmente con le condizioni atmosferiche i calendari subiscono variazioni per attività più o meno ricorrenti (uscite didattiche, attività all’aria aperta, gite, feste, laboratori intensivi finalizzati) Attività di accompagnamento al centro e a casa. Sono attività di servizio (servizio navetta) che agevolano la frequenza ai centri soprattutto per gli utenti che presentano maggiori fragilità familiari ma che rivestono al contempo valenza educativa (orientamento spaziale, orientamento temporale, puntualità, scambio di informazioni). Gli assistenti impiegati in questa attività animano il tempo del percorso sollecitando le capacità attentive e mnemoniche di ciascuno e attivando processi di scambio verbale. L’accoglienza rappresenta il momento di inizio delle attività. In questa fase delicata per il proseguimento delle attività si ricrea la relazione tra utenti e con il gruppo di lavoro, si verificano le presenze, si condividono gli avvenimenti del giorno precedente, si programma l’attività della giornata, si suddividono i compiti. La lettura del quotidiano viene inserita in una duplice funzione: alimentare l’orientamento spazio temporale e al contempo mantenere in esercizio la capacità di concentrazione e di elaborazione dei contenuti. Il laboratorio di igiene personale persegue lo scopo di sensibilizzare l'utente rispetto alla necessità di praticare una buona igiene personale. Si sviluppa in attività volte alla cognizione percettiva delle diverse parti del corpo e mira a mantenere in efficienza il ripetersi in modo efficace e in autonomia dei gesti basilari dell’igiene personale e del collegamento tra igiene personale e igiene ambientale (alimentare, degli ambienti di vita). Chiaramente alcuni stimoli vengono costantemente richiamati nel corso della giornata. I laboratori manipolativi e grafico-pittorici rappresentano spazi di libera espressione e di creatività atti a stimolare le abilità fino-motorie, il coordinamento oculo motorio e oculo manuale. I manufatti non risultano mai fine a se stessi ma sono correlati a progetti e attività diverse (mercatino stagionale, teatro). 28 Il laboratorio di cucina e di educazione alimentare è stato progettato per educare gli utenti a una alimentazione corretta ed equilibrata. La dimensione corale delle attività, la suddivisione dei compiti, la tipologia stessa del lavoro che stimola tutti i sensi rappresenta un contesto di lavoro ideale per questo tipo di utenza. Proprio in considerazione della completezza degli stimoli educativi, a partire da settembre 2010 è partito un laboratorio di economia domestica che interessa a turno due utenti e un assistente i quali si occupano di gestire logisticamente la vita del centro (organizzazione del pranzo, organizzazione e realizzazione della spesa, gestione dei soldi, preparazione del pranzo, pulizia e sistemazione dei locali). Il laboratorio di teatro avviato ad aprile 2010 in collaborazione con l’Associazione “Teatro in Scatola” presso il Centro di Civitavecchia, ha visto dapprima la partecipazione degli utenti a centri uniti (insieme Tolfa e Civitavecchia), successivamente, onde garantire la massima efficacia, le attività sono state inserite nella programmazione settimanale dei due centri e vengono condivise nel corso di incontri mensili. Il laboratorio, nato come progetto specifico, ha ottenuto grande successo ed è stato riproposto anche negli anni successivi con la partecipazione dell’Attrice Stefania Pelella. Nel corso del 2013 si è costituita la compagnia teatrale “I Panni Stesi” che ha realizzato uno spettacolo intitolato “Liberi di Volare” proposto al pubblico al Teatro Comunale di Tolfa e al Teatro di Allumiere. I laboratori di motricità e musica e corpo sono stati progettati tenendo conto delle specifiche individuali degli utenti. Queste esperienze corporee hanno come obiettivo il miglioramento delle abilità sensoriali, percettive e motorie e lo sviluppo di forme di comunicazione meta verbale. I giochi di società rappresentano una attività ludica importante a fini educativi in quanto mantengono in esercizio capacità di attenzione e concentrazione oltre che abilità logico matematiche. Si presentano importanti strumenti anche per l’apprendimento di regole di comportamento socialmente corrette. Il Cineforum è uno spazio in cui gli utenti scelgono da una lista ragionata film di loro gradimento che possono visionare con tranquillità al termine dei quali, sotto la guida della psicologa, commentano e approfondiscono. L’attività rappresenta in tal modo un momento di approfondimento di temi delicati (i rapporti interpersonali, l’amicizia, l’amore, la sessualità) altrimenti difficili da approcciare. 29 Il Circle Time è un momento fondamentale in un contesto educativo attento agli aspetti psicologici ed emotivi. La discussione in circolo di un argomento scelto e proposto dagli utenti, moderata dalla psicologa che ricopre il ruolo di facilitatore favorisce la conoscenza reciproca, la comunicazione, la cooperazione fra tutti i membri del gruppo, così da creare un clima sereno di reciproco rispetto, in cui ognuno soddisfi il proprio bisogno sia di appartenenza che di individualità. Il Laboratorio di Riciclo Creativo. A partire dal mese di settembre 2011 è stato avviato a Civitavecchia prima ed esteso a Tolfa in seguito un laboratorio integrato di arti applicate che ha consentito agli utenti e agli assistenti di apprendere principi di applicazioni tecniche necessarie per produrre manufatti realizzati con materiali di scarto. L’obiettivo è di realizzare una linea di prodotti ecologici, equi e solidali collocabili sul mercato: ecologici perchè realizzati con materiali da riciclo, equi perché proposti sul mercato a prezzi congrui e solidali perchè risultato di un lavoro condiviso che impiega maestri d’arte, assistenti in funzione protesica e ragazzi diversamente abili. Il laboratorio di lettura e scrittura è stato abolito come attività a se stante e la lettura, scrittura e matematica funzionale sono state inserite strategicamente in tutte le altre attività. Depurato dalla componente “scolastica”, l’attività ha dato risultati estremamente interessanti sia per quanto attiene il mantenimento delle competenze acquisite sia per quanto riguarda i livelli di comprensione e di funzione. Tutte le attività sopra elencate sono gestite in modo tale che i ragazzi possano imparare a riconoscere e gestire le emozioni attraverso il dialogo individuale e di gruppo. Oltre alle attività calendarizzate settimanalmente, i gruppi svolgono attività legate a progetti specifici. La conoscenza del territorio di vita che si sostanzia in passeggiate guidate a turno da un operatore e un utente; la conoscenza e l’utilizzo di servizi cittadini (mercato, biblioteca, esercizi commerciali, parchi e giardini, mezzi pubblici, …); La partecipazione ad attività sportive (nuoto e acquaticità, equitazione, vela) sia attraverso l’assistenza ai ragazzi che non possono contare per questo sul sostegno delle famiglie, sia attraverso la proposta di attività aggiuntive. Rilevante per le sinergie attuate è il progetto “Attività educative assistite dai cavalli” presso il Centro Equestre Natura e Cavallo di Santa Severa Nord realizzato dai 30 Tecnici di Riabilitazione Equestre Massimo Morra e Carla Perrone e supervisionato dal Dott. Stefano Seripa Le iniziative di agricoltura sociale volte a sviluppare in ambiente agricolo attività pre lavorative. Le attività avviate presso “Il Podere del Sole” a Santa Marinella hanno dato vita ad un orto sociale progettato e realizzato nel 2010 dagli utenti del centro di Civitavecchia. Nella primavera 2011 è stata avviata la medesima iniziativa presso il Parco Martiri delle Foibe a Santa Marinella in sinergia con l’Associazione Stella Polare. Lo scopo dichiarato è quello di intervenire sulla sfera dell’autonomia individuale e sull’osservazione e potenziamento delle abilità operative/prassiche. Le attività quotidiane venivano infatti svolte seguendo la sequenza: lavoro, preparazione del pasto, consumazione del pasto, riordino degli ambienti, resoconto della giornata. I risultati sono stati estremamente interessanti: tutti gli utenti hanno alzato notevolmente il livello di attenzione e di partecipazione e tali livelli si sono dimostrati perduranti anche nelle attività diverse svolte in città e, secondo quanto riferito dalle famiglie, anche nel contesto familiare. Questo ci ha spinti a ricercare fonti integrative di finanziamento che possano consentire l’intensificazione di questa esperienza. L’esplorazione del territorio e le sinergie attivate anche su altri fronti, in particolare nella promozione delle pari opportunità e della ricerca di spazi di espressione per persone diversamente abili ha fatto estendere la collaborazione al “Casale dell’Acqua Bianca” di Tolfa dove, grazie alla disponibilità del gestore, gli utenti potranno esercitarsi nel corso dei mesi invernali nelle attività di “arte bianca” (preparazione del pane, della pizza, dei biscotti, della pasta fresca) e all’Azienda Agrituristica “Il Rifugio dei Cardinali” di Santa Marinella dove, a partire da aprile 2013 ospita gli utenti dei centri diurni in un progetto di attivazione della fattoria sociale che è partita dalla messa a produzione di una serra denominata “La Serra dei Girasoli” ed è proseguita nella attivazione di un corso di HACCP rivolto agli utenti impiegati nella produzione di marmellate e biscotti. Questi prodotti vengono proposti alla vendita sia presso lo stesso agriturismo e sia nel mercato del biologico che l’AIAB organizza a Santa Marinella tutte le domeniche. Questo progetto è in fase di ampliamente dati i risultati molto interessanti che ha prodotto. Nei mesi di giugno e luglio i ragazzi sono stati accompagnati in giornate al mare, all’Acquafelix, e in attività serali a oltre ad effettuare uscite di piacere e a finalità educative. Costante è stata l’organizzazione di feste e eventi: feste di compleanno per ogni utente e per ogni operatore, feste religiose, ricorrenze, carnevale. 31 Sono state organizzate uscite pomeridiane e serali fuori dall’orario di apertura dei centri al fine di garantire a tutti gli utenti esperienze consone alla loro età anagrafica selezionando però offerte compatibili con le loro individualità e gusti (cinema, circo, pizzeria, teatro, …). I due centri diurni hanno ormai raggiunto una stabilità organizzativa e la formula risulta ben gradita dagli utenti e dalle famiglie. La scadenza prossima è il 31 dicembre 2014 ISTITUZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA TUTELE LEGALI,CURATELE E AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO L’Ufficio Operativo Tutele, curale e Amministrazioni di sostegno, opera sul territorio della ASL RM F1 coprendo i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Allumiere e Tolfa. Il personale è composto da 2 assistenti sociali e 2 amministrativi che svolgono mansioni socioeconomiche in favore degli utenti presi in carico. L’ufficio è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00, martedi e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Attualmente l’ufficio Operativo Tutele, gestisce, per conto dei quattro comuni del distretto 51 casi così distribuiti: Comune Civitavecchia Santa Marinella Tolfa Allumiere Totale casi n.tutele n.curatele n.amm.sostegno Totale casi 7 Tutele 15 Tutele legali 8 1 5 speciali 8 35 -1 6 3 3 -13 11 4 1 51 31 Nel corso del 2013, sono stati affidati dai Comuni del distretto 6 nuovi casi di tutela e amministrazione di sostegno. Nel corso del 2012/2013, si sono verificati: 2 decessi di tutela; 2 esoneri di tutele legali; 9 chiusure di tutela legale; 16 trasferimenti di tutele legali; 2 chiusure di amministrazioni di sostegno. 32 Si informa la S.V. che sono previste le prese in carico di n. 3 amministrazioni di sostegno dal comune di S.Marinella e 2 casi dai comuni di Tolfa e Allumiere. L’UOT, opera in costante contatto e collaborazione con i servizi della ASL presenti sul territorio, con gli uffici comunali, con le forze di polizia, patronati, studi medici e si avvale dell’ausilio di uno studio legale per tutti i casi che necessitano di consulenze legali. L’UOT, nel corso della sua operatività, ha attivato : - servizi di assistenza domiciliare, tramite la cooperativa Nuova Era che esercita sul territorio del distretto, - assegni di cura erogati dai servizi sociali territoriali; - pratiche di successione tramite studi legali; - pratiche per l’attivazione di pensioni di invalidità e accompagno; - pratiche e investimenti bancari relazionando costantemente al Giudice Tutelare di riferimento le attività svolte in favore degli utenti presi in carico. . La scadenza prossima è il 31 dicembre 2014 CENTRO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ E TUTELA DELLE RELAZIONI FAMILIARI La fase iniziale ed organizzativa non ha comportato alcuna difficoltà in riferimento all’allestimento della struttura e la composizione dell’èquipe multidisciplinare in quanto, il nuovo progetto si è configurato come continuità e potenziamento delle attività svolte nell’ambito del progetto precedente “Centro di Consulenza e Mediazione Familiare”. E’ stato possibile, perciò, avviare in tempi brevi l’organizzazione e la programmazione delle attività previste da una lato e dall’altro continuare il trattamento dei casi in corso. L’organizzazione ha riguardato l’assegnazione dell’orario assegnato agli operatori per gli interventi da attivare: il sostegno alla genitorialità; la consulenza o un percorso psicologico e sociale per la famiglia; incontri protetti per il recupero e la valutazione del rapporto genitore/figlio; la mediazione familiare; sostegno psico-sociale al minore; attivazione di “gruppi di parola” per figli di genitori separati. 33 Gli interventi sono stati previsti nell’arco dell’intera settimana dedicando spazi specifici secondo le linee di attività: organizzati sia per appuntamento che in modo strutturato secondo le esigenze dell’utenza (in particolare lo spazio neutro). Si è organizzata l’apertura al pubblico in una mattina ed un pomeriggio per l’accoglienza dell’utenza spontanea: Martedì 16,30/18,30 – Venerdì 10,00/12,00. Si è stabilito insieme ai referenti del progetto di effettuare una riunione mensile per condividere l’operatività e per monitorare l’andamento del progetto. Inoltre sono state realizzate riunioni d’èquipe con cadenza quindicinale per la presa in carico delle situazioni pervenute e per la progettazione degli interventi più adeguati. Analisi Con l’ausilio di alcuni grafici, vengono di seguito illustrate le situazioni che sono state trattate nell’ambito dei servizi del Centro. Le aree individuate per l’analisi riguardano la tipologia delle richieste, l’invio, la tipologia degli interventi effettuati e le attività svolte. Invio Serv. Soc. Santa Marinella 5 Serv. Soc. Civitavecchia 28 Consultorio Familiare 2 spontaneo 15 spontaneo - Serv. Soc. S.Marinella 4 spontaneo - Serv. Soc. Tolfa 2 spontaneo - SERT 6 spontaneo - Tribunale Minori 1 spontaneo - Avvocato 1 spontaneo - CTU 2 spontaneo - Insegnante 1 spontaneo - Psicologa Scuola 2 totale 69 34 Richieste valutazione competenze genitoriali 9 incontri protetti 14 sostegno alla genitorialità 14 mediazione familiare 8 sostegno psicologico individuale 9 sostegno psicologico di coppia 3 sostegno psicologico familiare 11 consulenza giuridico-legale 3 gruppi di parola 5 psicoterapia 3 totale 79 35 Progetti d'intervento avviati valutazione competenze genitoriali 12 incontri protetti 14 sostegno alla genitorialità 11 mediazione familiare 5 mediazione sistemica 1 sostegno psicologico individuale 17 sostegno psicologico di coppia 12 sostegno psicologico familiare 9 psicoterapia 4 totale 85 36 Attività svolte incontri con operatori servizio referente x presentazione 35 caso colloqui di accoglienza 69 incontri di rete 40 colloqui di restituzione 15 relazioni sui casi 30 incontri mensili referenti progetto 10 riunione èquipe 24 riunione èquipe x area attività 28 relazioni attività 12 incontri c/o scuole e servizi x pubblicizzazione 15 Convegno di presentazione progetto 1 totale 279 37 I grafici evidenziano i valori percentuali e non assoluti dei dati rappresentati A fronte di 79 richieste pervenute, sono stati attivati 85 progetti d’intervento, di essi alcuni sono stati conclusi altri sono tutt’ora in corso. Ogni progetto d’intervento ha richiesto, secondo la metodologia di riferimento: - incontri settimanali (lo spazio neutro, il sostegno individuale e la mediazione sistemica); - incontri quindicinali (il sostegno psicologico di coppia, familiare e la mediazione familiare) - incontri con gli operatori referenti del caso per la presentazione all’inizio e di aggiornamento durante il trattamento; - relazioni di aggiornamento e /o di conclusione. 38 L’èquipe è stata impegnata inoltre, nell’organizzazione e realizzazione dell’attività di pubblicizzazione, delle riunioni quindicinali di èquipe e mensili con i referenti del progetto, e di momenti di supervisione interna nell’ambito delle diverse aree. . La scadenza prossima è il 31 dicembre 2014 ACCOMPAGNAMENTO AL TIROCINIO FORMATIVO LAVORATIVO PER ADOLESCENTI (BUSSOLA) Il Servizio è stato avviato dal 2007 . La scadenza prossima è il 31 dicembre 2014 Il Progetto “Bussola ”, nato da un’esperienza consolidata nella gestione di interventi destinati all’orientamento ed all’inserimento in tirocini lavorativi, si è proposto come una risorsa capace di offrire, all’interno di una strategia organica condivisa, risposte articolate ed individuali alle problematiche di quegli adolescenti che, avendo assolto l’obbligo scolastico, manifestano il bisogno di essere supportati nella scelta e nella elaborazione di un proprio progetto formativo e lavorativo. In linea con i presupposti generali del progetto secondo i quali, l’orientamento si configura come un processo regolare e continuativo nel tempo e non si limita cioè ad un’azione unica, ma accompagna e valorizza il processo di life-long learning, il modello scelto per questa sperimentazione privilegia la modalità della relazione diretta tra l’orientatrice ed il/la ragazzo/a costruendo spazi all’interno dei quali egli/ella possa ascoltare ed essere ascoltata, conoscersi meglio ed imparare ad autovalutarsi. Se si considera che “ogni situazione di transizione può rappresentare per la persona un’esperienza di disorientamento in virtù dei cambiamenti e dell’aumento di complessità che introducono” (ibidem), si comprende come l’azione di orientamento debba porsi l’obiettivo di fornire alla persona la possibilità di acquisire, attraverso strumenti di tipo cognitivo, emotivo ed organizzativo della realtà, la capacità di leggere le proprie risorse, attitudini ed aspirazioni per poter operare una scelta maggiormente consapevole del proprio percorso formativo/lavorativo. Le diverse modalità, messe in atto da ognuno per la gestione del proprio percorso formativo e lavorativo, sono influenzate sia da fattori personali ( le risorse, le aspettative, gli interessi, i valori) sia da fattori sociali ( le appartenenze socio familiari, i contesti socio culturali, i messaggi dei mass media, il legame delle relazioni amicali, etc…) sia, infine, dagli obiettivi che l’azione educativa si pone. In età adolescenziale, l’impatto con la realtà del lavoro è di importanza fondamentale nella modificazione della mappa cognitiva. Infatti l’adolescente sperimenta la disponibilità di ruoli diversi da giocare e gli viene offerta una possibilità di azione e di scelta che determinano una posizione di “potere contrattuale” (responsabilità, oneri ed onori) all’interno della relazione. Porre 39 l’accento sulle possibilità dell’adolescente e del gruppo informale al quale appartiene, di sperimentarsi in modalità diverse, alternative a quelle utilizzate in modo prevalente, vuol dire uscire da un’ottica che vede l’adolescente a rischio come un soggetto sul quale intervenire esclusivamente in termini assistenziali e punitivi (con particolare riferimento ai minori con provvedimenti dell’A.G.) e trasformare il mondo degli adulti da normativo e prevedibile a educativo e ricco di risorse. • Dati relativi alle attività svolte all’interno del Progetto “Bussola” durante il VI anno di realizzazione a . Le segnalazioni effettuate dai Servizi dei quattro Comuni del Distretto RM/F1 sono state in totale n. 101, ripartiti così come evidenziati nella seguente tabella quattro Comuni ed esemplificati nelle tabelle seguenti: Comune Utenti inviati dai Servizi Utenti che hanno contattato Sociali Comunali lo sportello Civitavecchia 76 66 (*) S. Marinella 5 6(*) Allumiere 9 7(*) Tolfa 11 9 Totale 101 88 (*)N.B. Per quanto riguarda i numeri degli utenti contrassegnati da asterisco bisogna specificare che ai nuovi contatti si sono aggiunti alcuni ragazzi/ze che, non avendo completato il percorso di orientamento nelle annualità precedenti, sono ritornati spontaneamente allo sportello del progetto “Bussola” per riprendere l’iter interrotto: per il comune di Civitavecchia ai 62 nuovi contatti se ne sono aggiunti 4; per il comune di S. Marinella ai n. 5 nuovi contatti se ne è aggiunto 1; per il comune di Al lumiere ai n. 5 nuovi contatti si sono aggiunti n. 2 ragazzi che avendo già fatto un periodo breve di tirocinio durante la precedente edizione si sono rivolti allo sportello per avere informazioni e/o consulenze. b. ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA, INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO: n° 88 percorsi di orientamento attivati e/o continuati. c. FORMULAZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALIZZATI DI INSERIMENTO IN TIROCINI LAVORATIVI: Dei n°88 ragazzi/e che hanno iniziato il percorso di orientamento, n° 14 lo hanno interrotto (n. 1 perché ha trovato lavoro), n. 8 sono attualmente in itinere mentre 40 n°66 lo hanno portato a termine elaborando un proprio progetto formativo e/o lavorativo, di questi ultimi n. 54 sono già stati inseriti in tirocinio, i rimanenti n.° 12, avendo completato il loro iter orientativo, sono tuttora in attesa. Comune n. Progetti n. Tirocini individualizzati lavorativi attivati da ottobre 2012 a settembre 2013 C.Vecchia 50 43 S. Marinella 4 7 Allumiere 4 5 Tolfa 8 4 Totale 66 59(*) (*) : dei n. 59 tirocini attivati nella sesta annualità di attivazione del progetto n. 14 avevano completato il loro percorso di orientamento durante l’anno precedente. d. ATTIVITA’ DI RICERCA AZIENDA MIRATA: individuazione delle strutture produttive idonee per l’accoglienza in tirocinio lavorativo sulla base della valutazione del grado complessivo di compatibilità utente/azienda e della disponibilità a garantire la necessaria formazione, n°150 aziende contattate, n° 70 disponibili. e . AVVIO DEI TIROCINI LAVORATIVI: sono stati effettuati n° 61 colloqui di presentazione in azienda ed attivati n° 50 nuovi tirocini, mentre n. 9 sono stati quelli prorogati dal 5° anno. Tra gli esiti positivi raggiunti fino ad oggi dal Progetto “Bussola”, durante questo sesto anno di realizzazione, si possono ascrivere n. 5 contratti di lavoro ottenuti da altrettanti tirocinanti che hanno completato il loro percorso formativo ed hanno potuto “spenderlo” nel settore lavorativo prescelto, conseguendo pienamente gli obiettivi prefissati. Nei prossimi mesi sono previste altre assunzioni al termine dei percorsi formativi. f . SUPERVISIONE: lo staff operativo del Progetto “Bussola” ha usufruito di n. 11 incontri di supervisione metodologica della durata di 2 ore ciascuna. Orientamento: n. 220 ore di colloqui per n. 88 ragazzi/ze. 41 SUPPORTO ALLA FAMIGLIA( SEGRETARIATO SOCIALE E SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE) Le figure professionali a cui è stato affidato l’incaricato hanno svolto la propria attività nei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto sia in ambito di Segretariato sociale che di Servizio Sociale Professionale. Gli interventi professionali e le competenze riguardano interventi in favore dei minori, adulti anziani ecc. di seguito in breve elencati: Situazioni di maltrattamento-abuso –abbandono e violenza sui minori; Elaborazione di indagini-proposte- progetti – interventi per conto del Tribunale per i Minorenni di Roma; Elaborazione di indagini-proposte- progetti – interventi per conto del Tribunale Civile – Giudice Tutelare; Raccogliere e rispondere a tutti i tipi di segnalazioni riguardanti i minori da parte della Autorità Giudiziaria e delle Forze dell’Ordine; Raccogliere e rispondere a tutti i tipi di segnalazioni riguardanti i minori da parte delle scuole; Sostegno alle famiglie e ai minori nei casi di processo penale minorile; Interventi di regia con gli altri Servizi territoriali per l’attivazione di una rete di servizi che supporti i minori e le loro famiglie ; Evasione di obbligo scolastico e relative procedure; Inserimento di minori in strutture residenziali ed elaborazione di relativo progetto di intervento; Inserimento di minori in affidamento familiare (Legge 184/83) ed elaborazione di relativo progetto di intervento da sottoporre agli organismi giudiziari competenti; Predisporre e concordare l’invio dei minori e famiglia verso i vari progetti distrettuali di supporto attivi: percorsi socio-educativi legge 285/97-servizio di mediazione e consulenza familiare-progetto di orientamento e avviamento lavorativo per adolescenti; Segnalare di ufficio, agli organismi competenti , situazioni urgenti di pregiudizio e incuria di minori; Interventi economici, ordinari e straordinari, in favore di famiglie con minori, adulti, anziani in condizione di grave disagio socio-economico 42 Assistenza Domiciliare Integrazione rette RSA Integrazioni rette Case di Riposo Tutele, Curatele, Amministratore di sostegno Con il finanziamento ricevuto e in particolare l’affidamento degli incaricati sono stati supportati Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RMF1 considerato che la domanda sociale nel territorio è in costante crescita e rappresenta un aggiuntivo carico di lavoro ai Comuni che sempre più necessitano di un ampliamento di risorse umane e in particolare per i Comuni di Tolfa e Allumiere la figura professionale assegnata a ricoperto un ruolo fondamentale considerato l’assenza di Assistenti Sociali. UN ARCOBALENO DI INTERVENTI EDUCATIVI DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AL MINORE Di seguito vengono riportate informazioni circa l’attivazione e lo svolgimento delle attività previste nel Servizio PROVE DI RISPOSTA (affido educativo) Prove di Risposta Civitavecchia Il recupero scolastico è ripreso due giorni a settimana per tre ore ciascuno,s uddivise in due differenti fasce d’età, una per i ragazzi delle elementari e delle medie, l’altra per i ragazzi delle scuole superiori. E’ stata aperta poi una lista di attesa. La partecipazione dei ragazzi è stata la seguente: N. Utenti 21 Maschi n. 12 Femmine n. 9 Prove di Risposta Allumiere Le attività sono state effettuate una volta a settimana con la frequenza di due ore al giorno. 43 Si è deciso di attivare solo il laboratorio ludico –ricreativo per poter incrementare il numero delle ore necessarie a rispondere alle numerose domande pervenute da tutto il territorio per l’attivazione del servizio “Cas’insieme”. Il numero degli iscritti durante il periodo di riferimento è stato il seguente: N. Utenti 19 Maschi n. 13 Femmine n. 6 Prove di Risposta Tolfa Nel comune di Tolfa in accordo con l’assistente sociale si è deciso di non attivare il servizio per garantire maggiore disponibilità da parte delle educatrici per il servizio “Cas’insieme”. Cas’insieme “Cas’insieme” negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento di utenza, legato in particolare ai casi seguiti dal Tribunale dei Minori. Infatti, inizialmente sono stati attivati due interventi, entrambi nel Comune di Tolfa, come sostegno educativo all’interno di due nuclei familiari. Nel mese di Novembre 2012 sono stati inviati altri due casi presi in carico a Santa Marinella,uno per un sostegno educativo ad un papà single con un minore di 5 anni a causa di un’elevata conflittualità del padre con la nonna paterna, per cui il servizio ha visto impegnate due educatrici inserite nei due contesti familiari;un altro per un sostegno e monitoraggio di un nucleo familiare composto da 2 minori, genitori separati e madre affetta da depressione bipolare. Nel comune di Tolfa a partire dal mese di Ottobre 2012, è stata presa nuovamente in carico una famiglia con minori a rischio di devianza ed un’altra con un minore di 8 anni, genitori separati e altamente conflittuali. Nel mese di Febbraio 2013 un intervento si è concluso ma ne è stato preso in carico un altro con una famiglia con tre figli minori, con padri diversi per un monitoraggio. Nel mese di settembre 2013 è stato preso in carico un nucleo familiare conflittuale con tre figli affetti da varie patologie psichiatriche e comportamentali. 44 A Santa Marinella il caso di sostegno e monitoraggio di un nucleo familiare composto da 3 minori, genitori separati e madre affetta da depressione bipolare è stato sospeso per il periodo estivo ed è poi ripreso a settembre. Nel mese di Marzo è stato preso in carico un altro caso di una mamma single con figlio di un anno per un sostegno educativo, terminato nel mese di Maggio. Nel mese di Aprile è stato preso in carico un altro caso di monitoraggio di una minore affidata ai nonni materni a causa di una patologia psichiatrica della madre. Nel mese di Marzo nel comune di Civitavecchia è stato preso in carico un altro caso di genitori separati, madre con disturbi psichiatrici e tre figli, per un monitoraggio e sostegno alla genitorialità, che è proseguito anche durante il periodo estivo. Inoltre si è in attesa di prendere in carico un altro caso nel comune di Civitavecchia Nuclei familiari presi in carico n.10 N. Utenti 40 Maschi n. 22 Femmine n. 18 Laboratorio creativo ed espressivo per bambini Il laboratorio creativo ed espressivo per bambini dai 5 agli 8 anni è stato avviato a partire dal mese di Febbraio 2013. N. Utenti 7 Maschi n. 4 Femmine n. 3 Sostegno psicologico e centri d'ascolto nelle scuole Il sostegno psicologico individuale e familiare per coloro che ne hanno fatto richiesta direttamente o tramite la segnalazione dei servizi sociali dei vari comuni del territorio è ripreso con una notevole affluenza di utenti. Infatti, da parte della psicologa, sono stati effettuati anche numerosi colloqui congiunti e visite domiciliari con le assistenti sociali dei comuni di Tolfa e Santa Marinella in particolare per i casi riguardanti il Tribunale dei Minori. Anche quest'anno poi, il supporto psicologico è stato esteso ad un istituto superiore di Civitavecchia, mediante l'attivazione di un Centro d'Ascolto e di consulenza relazionale, attivato a partire dalla metà di Ottobre 2012, effettuato da consulenti familiari ed educatrici professionali. 45 n.utenti c.ascolto TOT n.utenti M F Tot Sost psic 22 35 57 M F TOT 7 12 5 Per quanto riguarda il centro d’ ascolto c’è da evidenziare anche che sono stati effettuati dieci incontri di classe su problematiche di natura relazionale. Cineforum Questo servizio è rivolto a tutte le classi prime e seconde dell’istituto ITIS “Marconi” di Civitavecchia. Il film viene proiettato settimanalmente ad ogni classe e nella stessa giornata segue un dibattito sui temi affrontati. Per la realizzazione dell’attività sono quindi necessarie circa 4 ore. A partire dal mese di Ottobre 2012 a Marzo 2013 sono stati effettuati circa 19 incontri per il cineforum che hanno visto coinvolti una media di 20 ragazzi a classe. n.utenti M F Tot 224 73 297 Centro estivo Il centro estivo,per bambini e ragazzi, dai 6 agli 11 anni, ha avuto inizio il 17 giugno ed è proseguito fino al 09 Agosto. Le attività si sono svolte presso lo stabilimento “Prima spiaggia” di Civitavecchia dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,00 oppure dalle 8.30 alle 16.00 (concordato in base alle richieste di ogni famiglia). Sono state effettuate attività ludiche, pittoriche,attività motorie, bans, attività ricreative. La partecipazione è stata la seguente: N. Utenti 30 Maschi n. Femmine n. 19 11 sono stati attivati i seguenti servizi: 46 • Intervento domiciliare di sostegno socio-educativo “Cas’insieme”(famiglie con bambini/ragazzi 0-17 anni); • Prove di Risposta (accompagnamento pedagogico e supporto scolastico e di socializzazione per minori da 6 a 17 anni); • Sostegno psicologico: consulenza e supporto psicologico • Centri d'ascolto: in un istituto superiore • Cineforum • Laboratorio ludico-ricreativo • Centro estivo 47 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 48 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 49 Titolo del Progetto : - Assistenza Domiciliare integrata per anziani fragili Nuovo progetto : - Si [ ] No [X] Progetto già avviato - Si [X] - No [ ] Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento - Il servizio assicura continuità ed integrazione all’assistenza domiciliare comunale ed a quella sanitaria già esistente sul territorio, inoltre amplia il bacino d’utenza garantendo un servizio di prevenzione ed assistenza. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto - Le attività che il servizio di A.D.I. si propone di garantire sono rivolte ad anziani che per motivi socio sanitari sono da ritenersi fragili, al fine di prevenire la disabilità e l’handicap che hanno un costo elevato sia formale ( pubblico ) che informale ( familiare ). Gli obiettivi specifici del servizio sono: Assistere soggetti in condizioni trattabili a domicilio; Sostenere la famiglia; Facilitare l’accesso all’erogazione dei presidi e degli ausili; Incidere sulla qualità della vita degli anziani e della famiglia; Aggiornamento del sistema per la raccolta integrata di dati socio-sanitari e degli utenti seguiti attraverso una cartella informatizzata. Il raggiungimento di tali obiettivi avviene attraverso queste prestazioni ed attività : La Valutazione Multidimensionale del bisogno; Elaborazione di un piano personalizzato di assistenza; Valutazione dell’appropriatezza ed efficacia dell’intervento; Identificazione del Case – Manager; Assistenza erogata da un équipe multiprofessionale. Liveas - Assistenza Domiciliare Macroarea - Persone Anziane Costo del Progetto ( finanziamento regionale ) 50 € 100.000,00 Servizi / Prestazioni erogati - Assistenza Domiciliare Integrata Bacino di Utenza - Distrettuale - Sub – distrettuale ( specificare i Comuni ) [X] [ ] Tipologia d’Utenza - Anziani fragili sopra i 65 anni di età. Obiettivi del progetto - Garantire all’anziano fragile la possibilità di vivere nel proprio ambiente familiare in modo protetto ed assistito. Tempi di attuazione - 1 anno Tipologia di Strutture Numero strutture [ ] Tipologia struttura ♦ Gruppo appartamento ♦ Casa famiglia ♦ Comunità alloggio ♦ Comunità di pronta accoglienza ♦ Casa di riposo ♦ Casa albergo ♦ Strutture semiresidenziali ( specificare___________ ♦ Altro ( specificare :_domicilio utente__) Capacità di accoglienza della\e struttura\e (n°posti) Numeri utenti nel 2011 [ [ [ [ [ [ )[ ] ] ] ] ] ] ] [X] [45] Soggetto che gestisce ♦ Comune ♦ Convenzione con cooperative ♦ Convenzione con Associazioni di Volontariato ♦ Altro Utenza annuale prevista [ ] [X] [ ] [ ] [ ] Personale coinvolto nel progetto ♦ Amministrativi ♦ Assistenti sociali ♦ Sociologi ♦ Psicologi ♦ Pedagogisti [1] [4] [ ] [ ] [ ] 51 ♦ Educatori professionali [ ] ♦ Operatori socio – sanitari [6] ♦ Volontari [ ] ♦ Mediatori culturali [ ] ♦ Altre figure ( specificare ____________) [X ] - Sono quelle messe a disposizione dalla ASL: geriatra, infermiere professionale; Sede della struttura e/o dell’attività - Ufficio del Distretto Socio-Sanitario ADI. Liste di attesa - Si [X] Si prevede un alta richiesta di aiuto domiciliare così come risulta dai dati in possesso del CAD distrettuale : pertanto verranno stabiliti dei criteri d’accesso. - No [ ] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? - Si, [ X] Gli strumenti di valutazione multidimensionale geriatria utilizzati dal CAD e la professionalità degli operatori che compongono l’equipe multiprofessionale del CAD e dei Comuni. - No [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente - Si, parzialmente ( in base all’I.S.E.E. ed a regolamento interno del servizio ) - No [ ] [X] [ ] Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? - La ASL mette a disposizione geriatra, infermiere professionale e medico di medicina generale. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Costo risorse Assistenti Sociali dei Personale sanitario umane Comuni del distretto e appartenente ai Servizi personale amministrativo Territoriali competenti del Comune capofila per i singoli casi TOTALE Finanziamento Regionale € 100.000,00 € 100.000,00 52 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 53 Titolo del Progetto : - Centro Diurno per Anziani Fragili Nuovo progetto : - Si [ ] No [X] Progetto già avviato - Si [X] - No [ ] Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento - Il progetto è innovativo per il territorio e si inserisce nel sistema integrato dei servizi presenti nel distretto. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto - Il Centro Diurno per Anziani Fragili è finalizzato all’accoglienza ed all’organizzazione di percorsi assistenziali e/o riabilitativi individualizzati. Fornisce anche prestazioni di supporto al Servizio di ADI ed esplica attività di: Animazione ed educazione professionale; Terapia occupazionale; Terapia di orientamento alla realtà ; Sostegno psicologico agli utenti e alle famiglie ; Prevenzione e controllo dei disturbi comportamentali. L’orario di apertura del servizio sarà dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (escluso i festivi) Liveas - Strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale. Macroarea - Persone Anziane Costo del Progetto ( finanziamento regionale ) € 100.000,00 Servizi / Prestazioni erogati Accoglienza , assistenza e cura della persona; attività di: ristorazione, socializzazione, stimolo dei rapporti interpersonali. Terapia occupazionale terapia di orientamento alla realtà. Animazione, musicoterapica e sostegno Psicologico. Attività di sensibilizzazione e sostegno alle famiglie anche ad integrazione degli interventi promossi sul territorio. 54 Bacino di Utenza - Distrettuale - Sub – distrettuale ( specificare i Comuni ) [X] [ ] Tipologia d’Utenza - Anziani fragili con malattia di Alzheimer ed altri tipi di demenza lieve- moderata ad alto rischio di perdita dell’ autosufficienza. Obiettivi del progetto Evitare o ridurre il ricorso all’istituzionalizzazione, contrastare la solitudine e l’abbandono sociale, offrire un sostegno concreto alle famiglie; Ridurre il ricorso all’ospedalizzazione impropria; Mantenere il più a lungo possibile l’autonomia cognitiva e motoria; Prevenire la disabilità; Esercitare le capacità mnesiche residue e gli altri domini cognitivi; Mantenere l’autonomia negli atti quotidiani della vita e/o contenerne la perdita; Offrire un sostegno concreto alle famiglie evitando così situazioni di stress psicofisico difficili da gestire. Tempi di attuazione - 1 anno Tipologia di Strutture Numero strutture [1 ] ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ Gruppo appartamento [ ] Casa famiglia [ ] Comunità alloggio [ ] Comunità di pronta accoglienza [ ] Casa di riposo [ ] Casa albergo [ ] Strutture semiresidenziali ( specificare Centro Diurno )[X] Altro ( specificare Struttura residenziale per Letti di Sollievo) [X] Capacità di accoglienza della\e struttura\e (n°posti) [ 6 ] Centro Diurno Numeri utenti nel 2008 [6 ] per ogni ciclo per il centro diurno Soggetto che gestisce ♦ Comune ♦ Convenzione con cooperative ♦ Convenzione con Associazioni di Volontariato ♦ Altro [ ] [X] [ ] [ ] Utenza annuale prevista [24 minimo] utenti per il Centro Diurno Il numero degli utenti che usufruiscono dei servizi può variare in relazione alla durata dell’intervento previsto dai piani individualizzati stilato per ciascun fruitore degli interventi. 55 Personale coinvolto nel progetto ♦ Amministrativi ♦ Assistenti sociali ♦ Sociologi ♦ Psicologi ♦ Pedagogisti ♦ Educatori professionali ♦ Operatori socio – sanitari ♦ Volontari ♦ Mediatori culturali ♦ Altre figure ( Geriatra) ♦ Musicoterapeuta [] [ 4] [ ] [ 1] [ ] [1] [3] [ ] [ ] [1 ] [1] Sede della struttura e/o dell’attività Si prevede di collocare il Centro Diurno presso una struttura autorizzata al funzionamento. Liste di attesa - Si [ X] Si prevede un alta richiesta del servizio offerto, come risulta dai dati in possesso del CAD distrettuale: pertanto verranno stabiliti dei criteri d’accesso.. - No [ ] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? - Si [X ] Gli strumenti di valutazione multidimensionale geriatrica utilizzati dal CAD e la professionalità degli operatori che compongono l’equipe multiprofessionale del CAD e dei Comuni. - No [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente [ ] - Si, parzialmente ( in base all’I.S.E.E. e dai criteri di accesso stabiliti dall’Ufficio di Piano ) - No [ ] [X] Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? - La ASL mette a disposizione un geriatra, e si farà carico delle spese di degenza degli anziani nei letti di sollievo . Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Costo risorse Assistenti Sociali dei Personale sanitario umane Comuni del distretto e appartenente ai Servizi personale amministrativo Territoriali competenti del Comune capofila per i singoli casi TOTALE Finanziamento Regionale € 100.000,00 € 100.000,00 56 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 57 Titolo del Progetto : - Centri Diurni Socio – Riabilitativi per Disabili Adulti Nuovo progetto : - Si [ ] - No [X] Progetto già avviato : - Si [X] - No [ ] Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento - Risponde alla richiesta territoriale di intervento socio-sanitario nell’ambito dell’handicap adulto attraverso l’integrazione delle risorse. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto - Struttura per l’assistenza diurna di persone diversamente abili (disabilità psico – fisica e sensoriale) di età compresa tra i 16 ed i 35 anni, tesa a sviluppare e mantenere l’autonomia e la socialità preparando l’utente attraverso un potenziamento delle abilità residue, dell’inserimento lavorativo. Il Centro Diurno persegue i seguenti obiettivi : - OSPITALITÀ DIURNA (9,00 – 16,00 DAL LUN. AL VEN.) - SOSTEGNO E SUPPORTO ALLE FAMIGLIE - INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI UTENTI - AUTONOMIA - INTERVENTI DI PREVENZIONE - INSERIMENTO FORMATIVO E/O LAVORATIVO Liveas - Centro Diurno a Carattere Comunitario Macroarea - Handicap Costo del Progetto €.190.000,00 Servizi / Prestazioni erogati - Ospitalità diurna, sostegno e supporto alle famiglie, interventi di prevenzione – trasporto e ristorazione. Equipe di valutazione per consulenza – stesura – valutazione dei progetti individualizzati, finalizzati anche all’inserimento lavorativo. Collaborazione per attività ludico ricreative di specifiche figure professionali. Bacino di Utenza - Distrettuale - Sub – distrettuale ( specificare i Comuni ) [X] [ ] 58 Tipologia d’Utenza - Età compresa tra i 16 ed i 55 anni con handicap di grado medio e lieve. Obiettivi del progetto - 1) Interventi mirati all’acquisizione – mantenimento ed al potenziamento dell’autonomia. 2) Evitare istituzionalizzazione e delega ai familiari 3) Inserimento sociale ed integrazione con le realtà sociali del territorio. 4) Inserimento lavorativo. Tempi di Attuazione Tipologia di Strutture Numero strutture [ 02 ] Tipologia struttura ♦ Gruppo appartamento [ ] ♦ Casa famiglia [ ] ♦ Comunità alloggio [ ] ♦ Comunità di pronta accoglienza [ ] ♦ Casa di riposo [ ] ♦ Casa albergo [ ] ♦ Strutture semiresidenziali ( specificare Centro diurno )[X] ♦ Altro ( specificare ______________________) [ ] Capacità di accoglienza della\e struttura\e (n°posti) [ 38 ] Civitavecchia – S.Marinella n° 10 Tolfa ed Allumiere n° 10 Numeri utenti nel 2013 [20] Soggetto che gestisce ♦ Comune ♦ Convenzione con cooperative ♦ Convenzione con Associazioni di Volontariato ♦ Altro [ [ [ [ Utenza annuale prevista [20] Personale coinvolto nel progetto ♦ Amministrativi ♦ Assistenti sociali ♦ Sociologi ♦ Psicologi ♦ Pedagogisti ♦ Educatori professionali ♦ Operatori socio – sanitari ♦ Volontari ♦ Mediatori culturali [ ] [4] [ ] [4] [ ] [4] [4] [ ] [ ] 59 ] ] ] ] ♦ Altre figure 1Psichiatra e 1 Neuropsichiatra [ 2] Sede della struttura e/o dell’attività Civitavecchia Tolfa Liste di attesa - Si (specificare i motivi) [ ] - No [ ] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? - Si (specificare quali ) [X] Équipe tecnico – valutativa multidisciplinare con funzione di coordinamento tecnico – scientifico per la verifica dell’attività dei centri , consulenza, stesura e valutazione dei programmi individualizzati e di gruppo. - No [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente - Si, parzialmente ( per il pagamento della mensa) - No Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? - Équipe multiprofessionale (1 psicologi, 1 psichiatra , 1 neuropsichiatra ) [ ] [X] [ ] Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Costo risorse Assistenti Sociali dei Personale sanitario umane Comuni del distretto e appartenente ai Servizi personale amministrativo Territoriali competenti del Comune capofila per i singoli casi TOTALE Finanziamento Regionale € 190.000,00 € 190.000,00 60 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 61 Titolo del Progetto : - “Istituzione dell’Unità Operativa Tutele Legali, Curatele e Amministrazioni di Sostegno” Nuovo progetto - Si [] - No [ X] : Progetto già avviato - Si [ X ] - No [] Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento - Il progetto consente ai Comuni, appartenenti al Distretto Socio-Sanitario RM/F1, di usufruire di un’area specifica, dedicata alla materia delle Tutele Legali, Curatele semplici o speciali e Amministrazioni di Sostegno, affidate loro dal Tribunale Civile, riguardo alla gestione di tutti gli atti amministrativi, contabili e pratici dovuti, al fine di favorire un miglioramento qualitativo gestionale dell’incapace e risposte più tempestive. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto L’Unità Operativa “Tutele Legali”, predispone tutte le azioni e gli atti amministrativi, finanziari e giuridici che competono al tutore, curatore e amministratore di sostegno, come da Codice Civile e legge n° 6/2006 (persone soggette ad interdizione, amministrazione provvisoria). Si occupa, in accordo con i Servizi Sociali dei singoli Comuni, del “progetto di vita” per la persona interessata all’intervento. Liveas - Disabilità Macroarea - ADULTI, ANZIANI, DISABILI e MINORI Costo del Progetto €.130.000,00 Servizi / Prestazioni erogati - Il Servizio Tutele offre i seguenti servizi: • Repertorio amministrativo delle tutele, curatele e amministrazione di sostegno; • Gestione amministrativa e giuridica nei casi di tutela, curatela e amministrazione di sostegno; 62 • • • • • • • • • • • • Supporto sociale professionale ai casi di interdizione, inabilitazioni e amministrazioni di sostegno; Apertura di rapporti con i servizi di medicina generale e specialistica in favore delle persone interdette, inabilitate o con amministrazione di sostegno; Predisposizione degli atti formali, richiesti dai Tutori, curatori o amministratori di sostegno, per l’esercizio delle loro funzioni; Predisposizione della relazione d’inventario, dell’ICI, della dichiarazione dei redditi e di tutti quegli atti che richiedono competenze amministrative e gestionali, laddove il Tutore, curatore o amministratore di sostegno non ritenga provvedere autonomamente; Ricerche e controlli patrimoniali e finanziari a livello comunale o sovracomunale; Predisposizione del rendiconto annuale e di ogni istanza straordinaria da inviare al Giudice Tutelare, in accordo con i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Socio-Sanitario RM/F1; Predisposizione di modulistica, procedure automatizzate e modalità operative razionali e tempestive; Predisposizione dello scadenzario per singola procedura legale, sua organizzazione e gestione; Realizzazione della banca dati delle tutele, curatele e amministrazioni di sostegno; Realizzazione di tutti gli adempimenti legali alla gestione ordinaria del patrimonio (pagamento bollette o domiciliazione delle stesse, spese condominiali, spese di sostentamento del tutelato, riscossione pensione o emolumenti, etc.) Eventuale richiesta di invalidità civile, indennità di accompagnamento e indennità di frequenza; Rapporti con i servizi sanitari per la vigilanza sullo stato di salute fisica e psichica dei tutelati, al fine di prevenirne l’aggravamento, svolgendo controlli periodici sia presso il domicilio, sia presso le strutture pubbliche o private. Bacino di Utenza - Distrettuale - Sub – distrettuale ( specificare i Comuni ) [X] [ ] Tipologia d’Utenza - Persone disabili, adulti, anziani e minori nei cui confronti sussistono interventi di tutela legale, curatela o amministrazione di sostegno da parte del Tribunale Civile, deferite alle amministrazioni comunali del territorio del Distretto Socio-Sanitario RM/F1. Obiettivi del progetto - Offrire un servizio dedicato alla materia delle tutele legali, curatele e amministrazioni di sostegno, che fornisca risposte, in tempi ridotti, alle esigenze concrete dei beneficiari; - Ridefinizione del ruolo professionale degli operatori dei Servizi Sociali degli Enti Locali, sovrapposto, nella gestione pratica degli interessi degli amministrati, a quello della figura giuridica che incarna funzioni più prettamente decisionali e di controllo. Tempi di attuazione - 1 anno Tipologia di Strutture Numero strutture Tipologia struttura [ ] 63 ♦ Gruppo appartamento ♦ Casa famiglia ♦ Comunità alloggio ♦ Comunità di pronta accoglienza ♦ Casa di riposo ♦ Casa albergo ♦ Strutture semiresidenziali ( specificare) ♦ Altro (domicilio utente) Capacità di accoglienza della\e struttura\e (n°utenti) [ [ [ [ [ [ [ [ [ Numeri utenti nel 2011 [62] ] ] ] ] ] ] ] ] ] Soggetto che gestisce ♦ ♦ ♦ ♦ Comune Convenzione con cooperative Convenzione con Associazioni di Volontariato Altro [ ] [X] [ ] [ ] Utenza annuale prevista [70] Si stima che il numero di utenti possa crescere in modo esponenziali di anno in anno a causa del sempre più frequente ricorso alla nomina di amministratori di sostegno in favore di persone anziane, affette da patologie degenerative (Morbo di Alzheimer, Demenza Senile, etc.), persone disabili ma anche di tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, malati terminali, ciechi. Personale coinvolto nel progetto ♦ Amministrativi ♦ Assistenti sociali ♦ Sociologi ♦ Psicologi ♦ Pedagogisti ♦ Educatori professionali ♦ Operatori socio – sanitari ♦ Volontari ♦ Mediatori culturali ♦ Altre figure ( specificare) [1] [2] [0] [0] [0] [0] [0] [0] [0] [X ] Sede della struttura e/o dell’attività Liste di attesa - Si (specificare i motivi) - No [ ] [X] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? 64 - Si (specificare quali ) [X] Saranno effettuate delle riunioni periodiche con cadenza mensile di supervisione e controllo tra gli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Socio-Sanitario RM/F1, gli operatori dei servizi socio-sanitari interessati ai singoli casi e l’equipe del Servizio Tutele. - No [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente - Si, parzialmente ( in base all’I.S.E. ed a regolamento interno del servizio ) - No [ ] [ ] [X] Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? Attraverso le riunioni periodiche con operatori dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto SocioSanitario RM/F1 e l’equipe del Servizio Tutele. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Costo risorse Assistenti Sociali dei Personale sanitario umane Comuni del distretto e appartenente ai Servizi personale amministrativo Territoriali competenti del Comune capofila per i singoli casi Finanziamento Regionale € 130.000,00 € 130.000,00 TOTALE 65 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 66 Titolo del Progetto: Centro Sostegno alla Genitorialità e Tutela delle Relazioni Familiari Nuovo progetto: - Si - No X Progetto già avviato: - Si X - No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se ampia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento Il progetto si riferisce sempre all’ambito territoriale del Distretto F1, viene riproposto come continuità e potenziamento delle attività già svolte nella realizzazione del progetto Centro di Consulenza e Mediazione Familiare (piano di zona 2001-2005-2006). Il progetto intende attivare interventi di trattamento per le situazioni complesse inerenti non solo la fase della separazione coniugale, ma l’intero ciclo vitale familiare per il sostegno delle competenze genitoriali e la tutela delle relazioni familiari. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto La prospettiva del ciclo di vita familiare ci porta a considerare le problematiche familiari in relazione al normale funzionamento della famiglia nel tempo. Pertanto l’emergere di una difficoltà assume il significato di “momento critico” nell’evoluzione della famiglia, che sembra incapace di utilizzare le proprie risorse interne ed esterne in uno stadio particolare del suo sviluppo. Essendo il ciclo vitale il contesto principale per lo sviluppo dei suoi membri, possiamo considerarlo l’ambito privilegiato per la comprensione e l’intervento sulla famiglia. Per sostenere le famiglie in fasi particolarmente delicate del ciclo vitale, ( famiglie di fronte alla nascita del primo figlio; famiglie in separazione, famiglie ricomposte; famiglie che hanno subito un grave lutto; ragazze madri; famiglie con anziani malati; famiglie con membri portatori di handicap; famiglie emarginate; famiglie immigrate; etc) oppure famiglie in crisi per un evento imprevisto che non sentono di poter fronteggiare, il presente progetto propone attività di intervento specifiche per il sostegno e lo sviluppo delle competenze genitoriali. Situazioni particolari riguardano le separazioni altamente conflittuali, da tempo, infatti, gli operatori che si occupano di minori denunciano l’aumento dei figli che dopo la separazione della coppia genitoriale, perdono ogni legame con il genitore non affidatario, imprigionati in conflitti interpersonali. Altre situazioni di perdita dei legami parentali si verificano nei casi in cui è stato necessario l’allontanamento del bambino dal suo nucleo, per incapacità genitoriali o per abuso o maltrattamento. L’intervento delle Autorità Giudiziarie che prescrivono le visite del genitore non affidatario presso i servizi e sotto la supervisione dagli operatori creano non pochi disagi per l’inadeguadezza dei luoghi e delle competenze. Inoltre, allontanamento o separazione e riavvicinamento rappresentano per i minori momenti di elevata potenzialità traumatica. E’ necessario, perciò, poter disporre di luoghi specifici, spazi intermedi dove adulti ”separati” dai figli o dai nipoti, possano incontrarsi e, con l’aiuto di operatori appositamente formati, possano ristabilire la relazione 67 Nel proporre tale progetto si rileva la necessità di destinare al trattamento delle problematiche familiari descritte una sede propria, attraverso la realizzazione di un Centro dove si possano realizzare le specifiche attività di: - consulenza psicologica individuale, di coppia e familiare - percorsi di sostegno psicologico individuale, di coppia e familiare - mediazione familiare - spazio neutro Il Centro dovrà continuare ad essere la risultante di un lavoro integrato tra i servizi del territorio rappresentando per gli stessi una risorsa specifica capace di offrire risposte adeguate e qualitativamente valide ai bisogni del territorio. Liveas Sostegno alla genitorialità e tutela delle relazioni familiari Macroarea Famiglie e minori Costo del progetto €. 121.000,00 Servizi/Prestazioni erogati Il Centro comprenderà le seguenti attività: Consulenza Familiare Mediazione Familiare Spazio d’Incontro Consulenza legale Mediazione linguistico-culturale Sensibilizzazione e formazione Bacino di Utenza - Distrettuale X Tipologia di Utenza Il servizio si pone come centro di orientamento per le problematiche legate alle fasi del ciclo vitale familiare. I destinatari dell’intervento sono: i neo genitori, le famiglie a rischio, famiglie in crisi coniugale, famiglie extracomunitarie, famiglie di culture miste, famiglie affidatarie, famiglie monogenitoriali e ricomposte, minori. Inoltre sono destinatari di formazione e sensibilizzazione gli operatori scolastici, socio-sanitari e giuridici. Obiettivi del progetto il progetto propone i seguenti obiettivi: a) Promuovere e sostenere iniziative volte al sostegno psicologico e sociale dei nuclei familiari residenti nel territorio; b) Sperimentare nuove forme di sostegno all'evoluzione del sistema familiare e alla tipologia delle nuove genitorialità; c) Prevenire le problematiche minorili relative alle situazioni di separazione, divorzio o conflittualità familiare; d) Attivare interventi diretti alle famiglie per la ridefinizione e strutturazione delle nuove dinamiche familiari; 68 Tempi di Attuazione 1 anno Tipologia di Strutture Centro di sostegno alla genitorialità e tutela delle relazioni familiari Numero utenti nel 2011 130 Soggetto che gestisce Convenzione con cooperative X Personale coinvolto nel progetto Sede della astruttura e/o dell’attività L’intervento è localizzato nel comprensorio dei comuni di Civitavecchia. Santa Marinella, Tolfa e Allumiere. La sede del Centro sarà presso il Comune capofila, quindi a Civitavecchia e sarà messa a disposizione dell’organismo che conseguirà il convenzionamento L’ubicazione della sede dovrà risultare strategica sul territorio, rispondendo a diverse esigenze: in primo luogo la facile accessibilità anche da parte di utenti che si spostino con i mezzi pubblici (F.S. per gli utenti provenienti dal Comune di Santa Marinella e capolinea COTRAL per gli utenti provenienti da Tolfa, Allumiere e Santa Marinella). Dovrà corrispondere all’esigenza di visibilità e di assenza di barriere architettoniche che ne facilitano l’accessibilità La sede dovrà disporre di: ♦ Alcune stanze allestite adeguatamente per le attività previste dal progetto (specchio unidirezionale, attrezzature di video-registrazione, ecc.); ♦ Uno spazio di segreteria;. Disporre inoltre di due ingressi, cosa particolarmente utile per i casi trattati nello Spazio Neutro Liste di attesa - Si (specificare i motivi) [ ] - No [X] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? - Si (specificare quali ) [X] Il monitoraggio e la verifica dei risultati saranno curati dall’equipe multidisciplinare e integrata tra servizi socio-sanitari territoriali e ente attuatore . - No [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente [ ] - Si, parzialmente ( per il pagamento della mensa) [ ] - No [ X] Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? Verranno fornite figure professionali specifiche che collaboreranno nella realizzazione del progetto. Gli operatori incaricati garantiranno la partecipazione ai momenti di verifica programmati 69 sull’andamento del progetto, e la partecipazione all’attività dell’equipe di valutazione multidisciplinare integrata.. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Costo umane risorse Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Assistenti Sociali dei Comuni del distretto e personale amministrativo del Comune capofila Personale sanitario appartenente ai Servizi Territoriali competenti per i singoli casi TOTALE Finanziamento Regionale €. 121.000,00 €. 121.000,00 70 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 71 Titolo del Progetto : Progetto di A.T.F.L.A. (Accompagnamento al Tirocinio Formativo -Lavorativo per Adolescenti), denominato ”BUSSOLA” Nuovo progetto : - Si [ ] - No [x] Progetto già avviato - Si [ x] - No [ ] Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento Il Progetto A.T.F.L.A detto “Bussola” è stato attivato nel 2007 nell’ambito del Distretto RMF1 coinvolge i comuni di : Civitavecchia, S. Marinella,Tolfa e Allumiere. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto Attività di: • CONCERTAZIONE DELLE STRATEGIE CON I SERVIZI INVIANTI . • ORIENTAMENTO (informazione, analisi delle attitudini e capacità, sostegno nella scelta dell’area professionale e/o formativa, formulazione del progetto formativo individualizzato e definizione degli obiettivi). • RICERCA MIRATA DELLE AZIENDE (individuazione delle strutture produttive idonee per l’accoglienza in tirocinio lavorativo sulla base della valutazione del grado complessivo di compatibilità utente/azienda e della disponibilità a garantire la necessaria formazione) • INSERIMENTO IN AZIENDA (accompagnamento al colloquio di presentazione in azienda e sostegno nella gestione delle relazioni con datore di lavoro e colleghi) • TUTORAGGIO (garantire presenza e continuità nella gestione di tutte le dinamiche, attività di mediazione e sostegno nelle eventuali difficoltà incontrate nel proseguimento dell’esperienza) • ATTIVITA’ DI RETE (costruzione di un sistema che includa fra i suoi attori principali, oltre i servizi invianti, i datori di lavoro, le Associazioni di categoria, le Scuole professionali. i Centri del lavoro e della formazione) Liveas 72 Macroarea Minori Costo del Progetto €. 140.724,80 Servizi / Prestazioni erogati Valutazione e presentazione del caso da parte dei Servizi, accoglienza e inserimento dell’adolescente nel percorso di orientamento, definizione di un progetto formativo, ricerca dell’azienda ospitante, inserimento in tirocinio e monitoraggio. Bacino di Utenza - Distrettuale - Sub – distrettuale ( specificare i Comuni ) [X] [ ] Tipologia d’Utenza - Minori adolescenti tra i 16 e i 25? anni, italiani e stranieri in regola con il permesso di soggiorno, seguiti dai Servizi Sociali - Minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria - Minori che esprimono il desiderio di partecipare all’esperienza di tirocinio e si rivolgono per questo ai Servizi Sociali Obiettivi del progetto Il progetto durante la fase dell’orientamento si propone di aiutare il gruppo target a: • • • Sviluppare la capacità di valutazione e di lettura critica dell’informazione attraverso un processo di empowerment; Scegliere con maggiore consapevolezza il proprio percorso formativo-lavorativo sulla base dell’analisi delle competenze e risorse personali; Partecipare attivamente all’elaborazione del progetto individualizzato di formazione ed inserimento in impresa. Nella sua seconda fase ossia quella del tirocinio in azienda gli obiettivi sono: • • Accompagnare l’adolescente verso un’esperienza formativa che gli permetta di testare sul campo le proprie capacità e potenzialità; Promuovere la qualificazione professionale di ragazzi/e che necessitano di un sostegno e di una guida per entrare nel mondo del lavoro. Tempi di attuazione - 1 anno Tipologia di Strutture Numero strutture Tipologia struttura Altro [ ] [ ] [x] 73 Numero utenti utenti 2010/11 n°145 Soggetto che gestisce ♦ Comune ♦ Convenzione con cooperative ♦ Convenzione con Associazioni di Volontariato ♦ Altro (Distretto Socio-Sanitario) [ ] [ ] [ ] [x ] Utenza annuale prevista: Tutti i casi di minori, che rientrano nelle caratteristiche del gruppo target. Nello specifico si prevede un’affluenza allo sportello di circa n° 40 utenti Personale coinvolto nel progetto ♦ Amministrativi ♦ Assistenti sociali ♦ Sociologo ♦ Psicologi ♦ Pedagogisti ♦ Educatori professionali ♦ Operatori socio – sanitari ♦ Altre figure ( supervisore psicologo): [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] ( ) Sede della struttura e/o dell’attività - Struttura, di proprietà del Comune di Civitavecchia, sede del Distretto Socio Sanitario sita in Civitavecchia via Trieste n.20. Liste di attesa - Si (nei singoli Comuni) - No [x] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? - Si - No [x] [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente - Si, parzialmente - No Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? Presenza di un operatore nell’equipe di monitoraggio 74 [ ] [ ] [x] Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Costo umane Assistenti Sociali dei Comuni del distretto e personale amministrativo del Comune capofila Personale sanitario appartenente ai Servizi Territoriali competenti per i singoli casi risorse TOTALE Finanziamento Regionale €. 140.724,80 €. 140.724,80 75 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 76 Titolo del Progetto : Supporto alla Famiglia Nuovo progetto - Si [] - No [X] : Progetto già avviato - Si [x] - No [] Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento Con il progetto si intende supportare i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RMF1 in quanto la domanda sociale del territorio riguardante interventi rivolti alle famiglie è in costante crescita e rappresenta un aggiuntivo carico di lavoro ai Comuni che necessita di un ampliamento di risorse umane. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto Le Assistenti Sociali assunte con i fondi del progetto svolgeranno competenze attinenti alla qualifica professionale presso le sedi dei Servizi Sociali Comunali Liveas - Sostegno alla famiglia. Macroarea Il progetto interessa le varie aree: disabili, anziani, famiglie e minori,. Costo del Progetto ( finanziamento regionale ) €. 138.000,00 Servizi / Prestazioni erogati Le Assistenti Sociali assunte con i fondi del progetto svolgeranno competenze attinenti alla qualifica professionale presso le sedi dei Servizi Sociali Comunali Bacino di Utenza - Distrettuale - Sub – distrettuale ( specificare i Comuni ) [X] [ ] 77 Tipologia d’Utenza - I cittadini del distretto socio-sanitario RM F1 Obiettivi del progetto - garantire una completezza di informazioni sui servizi socio-sanitari del territorio distrettuale (tipologia delle prestazioni, criteri d’accesso, modalità di funzionamento); facilitare e garantire l’accesso alle prestazioni ed ai servizi; proporre l’attivazione di nuove iniziative o servizi in base alle esigenze espresse che non trovano una risposta nel sistema dei servizi offerti a livello locale. Tempi di attuazione - 1 anno Tipologia di Strutture Numero strutture [0] Tipologia struttura ♦ Gruppo appartamento ♦ Casa famiglia ♦ Comunità alloggio ♦ Comunità di pronta accoglienza ♦ Casa di riposo ♦ Casa albergo ♦ Strutture semiresidenziali ( specificare ______) ♦ Altro (specificare _____________) Capacità di accoglienza della\e struttura\e (n°utenti) [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ X] [ ] Soggetto che gestisce ♦ ♦ ♦ ♦ Comune Convenzione con cooperative Convenzione con Associazioni di Volontariato Altro (Distretto ) Utenza annuale prevista: [ ] [ ] [ ] [X] i cittadini del distretto socio-sanitario Personale coinvolto nel progetto ♦ Amministrativi ♦ Assistenti sociali ♦ Sociologo [1] [ 8] [ ] 78 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ Psicologi Pedagogisti Educatori professionali Operatori socio – sanitari Altre figure ( specificare: [ [ [ [ ] ] ] ] Sede della struttura e/o dell’attività - Sede I Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Socio-Sanitario RM F1 Liste di attesa - Si (specificare i motivi) - No [ ] [X] Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati ? - Si, il numero dell’utenza che accede al Servizio - No [X] [ ] Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Si, totalmente - Si, parzialmente - No [ ] [ ] [X ] Quali sono le modalità di integrazione con la ASL ? Integrazione con le Assistenti Sociali dei Servizi Sanitari per l’accesso e le modalità di fruizione di ogni singolo servizio. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti : specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Finanziamento Regionale Costo umane Assistenti Sociali dei Comuni del distretto e personale amministrativo del Comune capofila Personale sanitario appartenente ai Servizi Territoriali competenti per i singoli casi €. 138.000,00 risorse TOTALE €. 138.000,00 79 COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMUNE DI SANTA MARINELLA COMUNE DI ALLUMIERE COMUNE DI TOLFA PROVINCIA DI ROMA AZIENDA ASL RMF1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMF1 COMUNE CAPOFILA: COMUNE DI CIVITAVECCHIA 80 1. Titolo del Progetto Un Arcobaleno di Interventi educativi. Sostegno alla famiglia e al minore 2. Nuovo progetto - Sì - No X 3. Progetto già avviato - Sì X - No 4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento Il progetto in questione intende dare continuità ai Servizi già attivati con il Progetto “Sostegno e accompagnamento familiare. Spazio Bimbi e percorsi specifici per minori che vivono in famiglia”, per la popolazione del distretto Rmf1 seguiti dall’Associazione Il Ponte a partire dal 2005 e divenuto poi “Interventi educativi di sostegno alla famiglia e al minore” fino al 2011. Il progetto fino ad oggi si è occupato dei minori e delle famiglie con interventi mirati al sostegno delle situazioni di disagio e a interventi di prevenzione su bambini fino a 13 anni. Con questo nuovo progetto si intende rivolgere una particolare attenzione anche ad un’utenza specifica quale la popolazione giovanile del distretto da 13 a 17 anni, attraverso interventi di prevenzione e aggregazione con strategie di peer education. 5.Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI) Questo progetto intende sviluppare un intervento che garantisca sul territorio la diffusione di buone pratiche con una metodologia sempre più accurata e mirata, ma che diventi soprattutto modello di riferimento in continuità con i Servizi già attivati. In questo caso però si auspica il potenziamento del processo di intervento sui giovani da 13 a 17 anni, attraverso un avvicinamento più strutturato sull’adolescenza, e soprattutto sugli stranieri, attraverso l’inserimento di un mediatore culturale, data l’esigenza emersa durante lo svolgimento dei servizi precedenti. 6. Liveas 7. Macroarea Interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, suddivisi in : a. interventi di contrasto all’allontanamento del minore dalla famiglia e alle situazioni b. Servizi ricreativi ed educativi per il tempo libero 8. Costo del progetto €. 130.000,00 9. Servizi/prestazioni erogati I servizi previsti riguarderanno: -sostegno psicologico, informativo e formativo alle famiglie 81 -Interventi domiciliari ed educativi in situazioni di disagio e/o a rischio (da 0 a 17 anni) - interventi di sostegno e supporto allo studio e di motivazione alla frequenza scolastica (da 6 a 17 anni) - interventi di prevenzione e aggregazione con partecipazione propositiva per gli adolescenti (da 13 a 17 anni) 10. Bacino di utenza - Distrettuale X - Sub-distrettuale(specificare i Comuni) - Comunale (specificare il Comune) 11. Tipologia di utenza Minori da 0 a 17 anni e famiglie 12. Obiettivi del progetto Stabilire continuità e coerenza con i servizi precedenti Migliorare i legami all’interno della rete territoriale di riferimento per aumentare interventi di sistema Rendere partecipe e solidale la comunità Intervenire sul disagio della famiglia e del minore Integrazione del minore straniero e famiglia 13. Tempi di attuazione (data inizio – data fine) 1 anno 14. Tipologia di strutture Numero strutture |_|_|_| Tipologia struttura - Gruppo appartamento - Casa famiglia - Comunità alloggio - Comunità di pronta accoglienza - Casa di riposo - Casa albergo - Strutture semiresidenziali (specificare __________________________) - Altro (specificare __________________________________________) Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti) |_|_|_|_| ___________________________________________________________________ 15. __ Numero utenti nel 2011 |_3|_2|7_|_| 16. Soggetto che gestisce - Comune - Convenzione con cooperative - Convenzione con Associazioni di volontariato 82 - Altro (specificare ____________________________) 17. Utenza annuale prevista Popolazione del distretto Rmf1 |_|_|_|_| 18. Personale coinvolto nel progetto - Amministrativi - Assistenti sociali - Sociologi - Psicologi - Pedagogisti - Educatori professionali - Operatori socio-sanitari - Volontari - Mediatori culturali - Altre figure (specificare _______________________________) |_|_|_1| |_|_|5_| |_|_|_2| |_|_|_3| |_|_|_| |_|_|_3| |_|_|_| |_|_|_| |_|_|_1| |_|_|_| 19. Sede della struttura e/o dell’attività Locali concessi dalle scuole o dai 4 Comuni del Distretto 20. Liste di attesa - Sì (specificare i motivi) - No 21. Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati? - Sì (specificare quali) Sono previsti interventi sia di monitoraggio che di verifica: Monitoraggio -Un incontro settimanale tra coordinatore ed équipe operativa; - Un incontro mensile con tutti gli operatori e il Comitato Tecnico Scientifico Verifica Una relazione trimestrale di analisi dei dati raccolti sulle utenze e di valutazione sull’andamento dei servizi attivi - No 22. Esiste copartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 23. Quali sono le modalità di integrazione con la Asl? Verranno fornite figure professionali specifiche che collaboreranno nella realizzazione del progetto. Gli operatori incaricati garantiranno la partecipazione ai momenti di verifica programmati sull’andamento del progetto, e la partecipazione all’attività dell’equipe di valutazione multidisciplinare integrata.. 83 24. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi Voci di spesa Cofinanziamento Comuni Cofinanziamento A.S.L. Costo risorse umane Assistenti Sociali dei Comuni del distretto e personale amministrativo del Comune capofila Personale sanitario appartenente ai Servizi Territoriali competenti per i singoli casi TOTALE Finanziamento Regionale €. 130.000,00 €. 130.000,00 Responsabile Staff Tecnico-Progettuale P.O DOTT.SSA MARIA GRAZIA COCCETTI 84