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Convegno: LA NUOVA CITTÀ DELLA SCIENZA E LA ZONA FLEGREA Nuove tecnologie costruttive in legno e soluzioni sostenibili - Napoli 21 giugno 2013 Principi di calcolo, il sisma e la Zona Flegrea Massimo Fragiacomo Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, Università degli Studi di Sassari, Piazza Duomo 6, 07401 Alghero, Email: [email protected] 1 Contenuti • Introduzione sul legno: vantaggi del materiale • Principi di calcolo di edifici in legno in zona sismica • Sistemi costruttivi per edifici multipiano • Esempi di edifici multipiano • Nuove sfide in altezza • Conclusioni 2 Introduzione Alcuni vantaggi del legno: • • • • Gradevolezza estetica Sostenibilità Elevato rapporto resistenza-peso Velocità di montaggio Sostenibilità: • Ridotte emissioni di CO2 • Ridotto consumo di energia necessaria alla produzione del materiale • Rigenerazione del materiale in cicli di 25-50 anni 3 Introduzione Elevato rapporto resistenza-peso: PROPRIETA’ LEGNO ACCIAIO CALCESTRUZZO Tensione ammissibile σadm [MPa] 10 160 10 Peso specifico γm [daN/m3] 600 7850 2400 Rapporto γm/σ σadm 60 50 240 • Strutture in legno hanno volume (dimensioni) simili a quelle di calcestruzzo • Strutture in legno sono leggere (come l’acciaio) – meno di ¼ di quelle in cls • Leggerezza requisito importante per: montaggio e trasporto più rapidi ed economici, ridotta azione sismica, fondazioni più semplici ed economiche 4 Introduzione Velocità di montaggio: • Costruzione ‘a secco’ senza necessità di attese per rapprendimento ed indurimento del calcestruzzo • Assenza di casseforme e puntellazione • Facilità di movimentazione grazie al peso ridotto • Possibilità di prefabbricazione in stabilimento riducendo al minimo le lavorazioni in cantiere (connessione tra componenti) 5 Sistemi dissipativi e non diss. Comportamento fragile (non dissip.): si usa lo spettro elastico di progetto: Sd=Se/1,5 Progettazione per le azioni sismiche totali Maggiori sezioni trasverali richieste Progett. sismica (EC8 e NTC 2008) Comportamento duttile (dissipativo): si usa lo spettro di progetto ridotto: Sd=Se/q, q=2-5 Progettazione per azioni sismiche ridotte Ridotte sezioni trasversali ottenute, ma possibile danneggiamento strutturale alla fine del terremoto 6 Resistenza sismica di edifici lignei: • Il legno è leggero, pertanto le azioni sismiche sono ridotte • Tuttavia il legno si rompe fragilmente a trazione e in flessione, perciò dissipa poca energia • L’unica dissipazione energetica puo’ ottenersi nelle zone di giunto grazie alla plasticizzazione dei connettori metallici (viti, chiodi, spinotti e bulloni) • Le strutture in legno si possono progettare come dissipative (fattore di struttura q>1,5) solo quando si usano connessioni in grado di dissipare energia7 Resistenza sismica di edifici lignei: • Per dissipare energia, bisogna assicurare che il meccanismo di rottura delle connessioni sia di tipo duttile • Si usa quindi la progettazione in capacità (Capacity based design) per assicurare che tutti i meccanismi di rottura fragile siano evitati, e la plasticizzazione dei connettori metallici possa avvenire • Ciò può essere ottenuto progettando gli elementi fragili per il fattore di sovraresistenza degli elemento duttili (zone di connessione), che 8 sperimentalmente è nell’intervallo 1,3-1,6. Meccanismi di collasso: Duttile Fragile Prova di rifollamento: 9 Meccanismo di collasso duttile: Rottura in compressione parallela alla fibratura all’interfaccia legno-acciaio Formazione di cerniera plastica nello spinotto in acciaio 10 Metodi di analisi sismica: • Analisi statica lineare • Analisi dinamica lineare (analisi modale) • Analisi statica non lineare (push-over) • Analisi dinamica non lineare (time-history) Elastic (q=1) Spettrospectrum elastico (q=1) Wi Fi Spettro di progetto (q=4) zi W=ΣjWj Sd(T1) Fh=Sd(T1)Wλ/g 11 T1 Scelta del fattore di struttura: Il valore max del fattore di struttura q è tabellato a seconda del sistema strutturale – Sd=Se/q (tratto dall’ Eurocodice 8 – Parte 1) 12 Scelta del fattore di struttura: Necessità di correlare il fattore di struttura q da utilizzare nei calcoli ai risultati di prove cicliche sperimentali sulle zone dissipative 13 Sistemi costruttivi • A telaio leggero (lightframe, platform) • A pannelli in legno lamellare incrociato (Xlam) • A telai con nodi rigidi • A pareti incastrate alla base • A telai e pareti precompresse • Ibridi (con diversi sistemi/materiali) • Con isolamento alla base 14 Sistema a telaio leggero: • Adatto per edifici con molte pareti e con solai di luce piccola • Max: 5-8 piani • Alta dissipazione energetica (nei collegamenti chiodati delle pareti) ma con danno significativo al termine di un terremoto q=4-5 • 15 Sistema a telaio leggero: Un esempio: l’edificio di sei piani di Wellington (Nuova Zelanda) Linea di faglia Ubicazione del Martin Square Apartment Building 16 Sistema a telaio leggero: 17 Sistema a telaio leggero: Tempi: • 4 mesi per la realizzazione delle fondazioni in cemento armato • 5 mesi per la realizzazione della parte in elevazione in legno 18 Sistema a pannelli Xlam: 19 Sistema a pannelli Xlam: Hold-down con 12 chiodi φ4×60 mm Angolari con 10 chiodi φ4×60 mm Strisce di LVL con viti autofilettanti φ8×80 mm usate per collegare i pannelli adiacenti 20 Sistema a pannelli Xlam: (Progetto SOFIE, IVALSA CNR) 21 Sistema a pannelli Xlam: • Adatto per edifici con molte pareti e con solai di luce media • Max: 7-9 piani • Dissipazione media di energia con danno molto limitato al termine di un evento sismico (ricentraggio della struttura) • q=2-3 23.5m 22 13.5m 13.5m 7.5m Sistema a pannelli Xlam: Un esempio: l’edificio Murray Grove di nove piani a Londra (UK) Alcuni numeri: realizzazione struttura lignea in 9 settimane 300 t di emissioni di CO2 risparmiate costo di costruzione: 1.700€/mq prezzo di vendita: 9580 €/mq 23 Sistema a pannelli Xlam: 24 Sistema a telai a nodi rigidi: • Adatto per edifici con open spaces • Max: 3-4 piani • Elevata dissipazione energetica ma con danno potenzialmente elevato al termine dell’evento sismico • q=2,5-4 a seconda della capacità dissipativa del giunto 25 Sistema a telai a nodi rigidi: Giunti a barre incollate con elementi di raccordo in acciaio: (Università di Canterbury, Nuova Zelanda) 26 Sistema a telai a nodi rigidi: Giunti ad alta duttilità con tubi di acciaio e elementi densificati di legno (Univ. di Sassari, Trieste, Eindhoven, e Federlegno): q=4 27 27 Sistema a telai a nodi rigidi: 28 Sistema a pareti incastrate: • Adatto per edifici con open spaces • Max: 4-5 piani • Bassa dissipazione energetica (q=1,5) 4 2 1 3 29 Sistema a pareti incastrate: Ricerca in corso presso la Lulea University of Technology, Svezia, in cooperazione con l’Università di Sassari 30 Telai/pareti precompresse: • Adatto per edifici con open spaces • Max: 4-5 piani • Media dissipazione energetica con danno ridotto al termine dell’evento sismico (Università di Canterbury, Nuova Zelanda) 31 Telai/pareti precompresse: Solai composti legno-calcestruzzo semiprefabbricati per luci medio-grandi: TYPICAL SEMI-PREFABRICATED PANEL OF LVL-CONCRETE COMPOSITE FLOOR SYSTEM Cast in-situ concrete 65 mm thick with reinforcement D10-200 c/c both ways Plywood interlayer 17 mm thick Notched coach screw connection Ø16 mm diameter Double LVL 400x63 32 Telai/pareti precompresse: Edificio NMIT in Nelson, Nuova Zelanda: 33 Telai/pareti precompresse: Edificio NMIT in Nelson, Nuova Zelanda: 34 Sistemi ibridi: • Uso del legno per resistere ai carichi verticali, altri materiali per resistere ai carichi orizzontali • Adatto per edifici con open spaces • Max: 10-15 piani • Dissipazione energetica e danneggiamento dipendenti dal tipo di controvento 35 Esempi di sistemi ibridi: 2011 Trieste (TS) 6 piani Caorle (VE) 6 piani 36 Sistema costruttivo: • Travi e colonne incernierate in legno lamellare incollato per la resistenza ai carichi verticali • Solai a travi in legno lamellare incollato posate sdraiate e accostate, in semplice appoggio sulle travi principali in lamellare 37 Sistema costruttivo: 38 Sistema costruttivo: 39 Sequenza di costruzione: 40 Sequenza di costruzione: 41 Sequenza di costruzione: 42 Sequenza di costruzione: 43 Sequenza di costruzione: 44 Sequenza di costruzione: 45 Sequenza di costruzione: 46 Sequenza di costruzione: 47 Sequenza di costruzione: 48 Sequenza di costruzione: 49 Sequenza di costruzione: 50 Tempi di realizzazione: Settembre 2011 Novembre 2011 51 Isolamento alla base: • Edificio sconnesso dalle fondazioni • Adatto per ogni tipo di edificio • Max: 5-7 piani • Assenza di danno al termine del terremoto 52 Isolamento alla base: 2009 – L’Aquila – Progetto C.A.S.E. - 70 edifici di 3 piani con circa 1850 appartamenti per 6.000 persone costruiti in 80 gg (50% A STRUTTURA DI LEGNO, parte a telaio leggero e parte a pannelli in Xlam!) 53 Nuove sfide in altezza: 2008 - Edificio di 9 piani a Londra (Murray Grove) 2002 - Edificio di 7 piani a Bolzano 2013 – Edificio di 10 piani a 54 Melbourne (Fortè) 2013 - Edifici di 9 piani a Milano (Polaris) Nuove sfide in altezza: Barrents House, Kirkenes, Norvegia: edificio di 17 piani a zero emissioni di CO2 a struttura in legno (in corso di progettazione – Reiulf Ramstad Architects) 55 Nuove sfide in altezza: Edificio di 30 piani in legno (progetto preliminare di Lewis Bart Rawson Architects) 56 Conclusioni: • Il legno può essere utilizzato efficacemente per edifici multipiano (fino a 10 piani) residenziali e commerciali • Svariate possibilità per i sistemi costruttivi • Molto usati in Italia i sistemi a telaio leggero e a pannelli massicci per edifici residenziali • Possibilità di utilizzo di sistemi a trave e colonna in legno incernierati con controventi in calcestruzzo o acciaio • Ottima resistenza all’azione sismica • Nuove sfide in altezza: edifici lignei di 20-30 piani (Norvegia, Canada) 57 Grazie per l’attenzione! Massimo Fragiacomo Email: [email protected] 58