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Caraibi anno 75 - N. 112 euro 6,90 N. 127––dicembre anno gennaio 2012 2010––Mensile Mensile––Poste PosteItaliane ItalianeSpedizione SpedizioneininA.P A.P ..––D.L. D.L.353/2003 353/2003Conv. Conv.L. L.46/2004. 46/2004.Art. Art.1. 1.C. C.1. 1.DCB DCBMilano MilanoEuro Euro6,90 6,90ininItalia Italia www.viaggi24.it Tropical gourmet Caffè, rum, aragoste e lambí. Melograno e cocco. È la mappa delle spiagge del gusto Un posto al sole Lodge nella giungla, ecoresort sulla spiaggia, posadas e ville coloniali. Dalla Giamaica a St. Barth Full immersion Nel blu profondo di Long Island o nelle baie turchesi di Barbados. Tra coralli e spugne multicolore, relitti e pesci angelo dominica giardini di roccia Waitukubuli: Grande Corpo. Questo era il nome antico della Dominica. E i suoi numeri spiegano bene il perchè: 80 per cento di territorio coperto da una giungla primordiale, più di 200 tra fiumi, cascate, laghi,160 specie di uccelli, spiagge nere. Un’isola caraibica tra le più selvagge e meno conosciute. Tutta da scoprire © Greg Johnston/Lonely Planet/Sime reportage di Ilaria Simeone Le imponenti rocce a strapiombo sul mare di Red Rock a Pointe Baptiste, vicino Saint John. 92 Caraibi Caraibi 93 dominica Nei suoi 1800 ettari il Morne Trois Pitons National Park vanta una foresta che è un muro spesso e umido. E mangrovie che confondono acqua e terra, sbarrando il passo con vertiginose cascate e laghi S ulla mappa della Dominica la linea del Waitukubuli National Trail è un segno lungo e contorto, una traccia che corre da nord a sud, accarezza appena le coste, si arrampica sulle pendici di vecchi vulcani, si tuffa nella foresta pluviale, passa accanto a cascate e piccoli villaggi, insegue le orme lasciate secoli fa dagli schiavi in fuga, si ferma nella riserva di un popolo dimenticato. Eppure, a guardar bene questo sentiero, tornato a essere interamente percorribile soltanto da qualche mese, si ha la sensazione che il cartografo abbia fatto un errore. Sembra impossibile che una via lunga 185 chilometri possa stare tutta dentro un’isola che ne misura appena 47 di lunghezza e 26 di larghezza. Ma la Dominica è l’isola degli eccessi: l’80 per cento del territorio coperto da una giungla primordiale e impenetrabile, che persino i colonizzatori rinunciarono a coltivare, più di 200 corsi d’acqua, innumerevoli cascate, 160 specie di uccelli tra cui il sisserou, simbolo nazionale che, con il suo metro e mezzo di statura, è il più grande pappagallo amazzonico. E poi il monte più alto di tutte le Antille – il Diablotins, che tocca quota 1450 metri – e gli ultimi Caribi, In questa foto, le Trafalgar Falls, un insieme di cascate ora dal salto imponente che precipita per 60 metri, ora meno violente, che si allargano in pozze dove si può fare il bagno. 94 Caraibi Caraibi 95 dominica Dominica: tutte le tappe I luoghi da non perdere nell’isola caraibica. Ma anche cinque convenienti proposte di viaggio per andare alla scoperta delle vicine Saint Lucia, Barbados, Trinidad e Tobago DA SAPERE Lo Waitukubuli National Trail è un sentiero che corre per 185 chilometri, attraversando l’intera Dominica. È considerato uno dei trekking più belli del mondo Come arrivare In aereo: da Milano a Roseau con scali a Londra e Barbados (si vola con tre compagnie: Alitalia fino a Londra, Virgin Atlantic fino a Barbados e Liat fino in Dominica). Tariffe da 890 euro a/r. In nave: da Guadalupa, il transfer costa 30 euro a/r (www.express-des-iles.com). Informazioni Dominica Office Discover, Dominica Authority, 1st Floor Financial Centre, Roseau, tel. 001767-4482045. Documenti Necessario il passaporto valido per almeno sei mesi. Non serve il visto se si rimane meno di tre mesi. Lingua e moneta Ufficiale, l’inglese. La moneta ufficiale è il dollaro dei Caraibi orientali (1 euro vale circa 3,65 dollari EC). Accettati ovunque i dollari Usa. Qui sopra, da sinistra: un pesce volante. Servito fritto, è considerato una prelibatezza. Un antipasto a base di verdura. In alto, la baia della riserva marina di Scotts Head Soufrière, un vulcano sommerso con una piattaforma corallina a pochi metri di profondità. 96 Caraibi gli abitanti originari delle Antille, completamente sterminati altrove. Loro, che la Dominica fosse unica, l’hanno sempre saputo; perciò la chiamano Waitukubuli che significa “Grande è il suo Corpo”, nome purtroppo quasi dimenticato dopo che un Cristoforo Colombo ormai stanco di terre nuove la ribattezzò Dominica, dal giorno della sua scoperta: la prima domenica di novembre del 1493. Il posto giusto per un sentiero così impegnativo e sorprendente, noto come la Grande Randonnée dei Caraibi e inserito dalla Lonely Planet nella lista dei trekking lunghi più belli del mondo insieme al tour dell’Himalaya in Nepal, al Bibbulmun Track in Australia e all’europea Via Francigena. Diviso in dodici tappe, occorrono almeno 8 giorni e circa 75 ore di cammino per completarlo e percorrere l’isola da nord a sud, perdendosi nelle sue riserve naturali, scalando le sue cime e sfiorando la costa agli estremi e lungo il litorale orientale, dove il mare è più selvaggio. Ma basta farne anche soltanto un pezzetto, perché il Grande Corpo della più misteriosa delle Antille ritrovi tutta la sua magia. Come il tratto che attraversa la Northern Forest Reserve e si arrampica sulla cima 1. Dominica A piedi alla scoperta della più selvaggia e remota delle Piccole Antille. Per attraversare le foreste del Morne Trois Pitons National Park, fare il bagno sulla spiaggia nera di Rosalie, raggiungere il Freshwater Lake, ammirare il Boiling Lake. E poi un tuffo nelle cascate, un tour nel cuore antico di Roseau e un giro in barca tra le mangrovie dell’Indian River. Con Nomade Aventure (www. nomade-aventure.com) 11 giorni di tour con volo a/r da Parigi e trekking guidati, da 1970 euro a persona in doppia in b&b. Saint Lucia Sulla spiaggia sabbiosa di Morgan Bay, l’Almond Morgan Bay Beach è un grande resort perfetto per i bambini con nursery, mini e kid club e un teen center per i ragazzini dai 13 anni in su. Con Best Tours (www. besttours.it) 9 giorni - 7 notti in doppia con volo a/r dall’Italia British Airways, da 1570 euro a persona in b&b. Saint Lucia Da un lato la Rodney Bay, dall’altro il Pigeon Island National Park. In mezzo, su una lingua di sabbia, il Sandals Grande. 284 camere in stile coloniale, sei ristoranti, piscine, vasche idromassaggio, campi da tennis, golf, beach volley e una spa. Con Eden Viaggi (www. edenviaggi.it) una settimana all inclusive in doppia con volo da Milano e una notte a Miami, da 2315 euro a persona. Barbados Nell’isola più inglese dei Caraibi soggiornando in una suite con giardino al Treasure, piccolo boutique hotel sulla spiaggia di St. James. Con Viaggidea (www.viaggidea.it) una settimana in doppia con volo a/r dall’Italia, da 1780 euro a persona in b&b. Trinidad e Tobago Si dice che Robinson Crusoe sia naufragato su una delle spiagge di Tobago. Come quella dove sorge il Blue Heaven, storico hotel in stile coloniale dove hanno dormito reali e star del cinema. Con Hotelplan (www. hotelplan.it) 9 giorni - 7 notti in doppia in b&b e volo a/r, da 1232 euro a persona. Caraibi 97 © Angelo Tondini, Corbis/Tony Arruza, cartina di Giancarlo Pennati Fuso orario 4 ore meno rispetto all’Italia (5 quando vige l’ora legale). dominica Barbados, tropico british Il Papillote Wilderness Retreat è un piccolo ecoresort. Il suo giardino, con oltre cento specie di fiori e alberi tropicali, è stato creato dalla proprietaria Anne Grey Baptiste, una naturalista americana Alberghi di lusso ed ecoresort. Spiagge per surfisti e per bambini. Il rum, il calypso e il pesce volante. Da mangiare rigorosamente fritto Sopra, da sinistra: un ibis scarlatto, nelle foreste della Dominica; un edificio di epoca coloniale inglese del XVII secolo a Bridgetown, capitale di Barbados. Nell’altra pagina, la spiaggia di Bottom Bay a Barbados. 98 Caraibi 8 camere (www.thelonestar. com, doppia da 480 euro con prima colazione) e gli ecoresort come Sea-U Guest House, una manciata di stanze con certificazione ambientale (www. seaubarbados.com, doppia da 117 euro); le spiagge per i surfisti, a cominciare da Bottom Bay, una mezzaluna di rena candida stretta dalle rocce e tormentata dal vento, dove le correnti sono insidiose, e da Crane Beach, una lingua di sabbia rosa battuta da un vento costante, e quelle per nuotare e prendere il sole come Mullins e Paynes Bay; il rum, la musica calypso e il jazz. E poi la cucina che non dimentica nulla – dalla pizza al sushi – per ritornare alle origini con i piatti della cucina bajan (tradizionale di Barbados). Assolutamente da assaggiare – rigorosamente fritto – il pesce volante, un curioso animaletto che due minuscole ali tengono fuori dall’acqua per qualche minuto, le marmellate e i pudding preparati con le bacche del ciliegio di Barbados. Un ristorante di cucina tradizionale? Il Ryanne’s Restaurant (33 Broad Street, Bridgetown, tel. 0012464361177, menu da 28 euro), frequentato da locali e turisti che ci vengono per piatti particolari, come il pesce salato servito con il frutto dell’albero del pane o il cou-cou, il riso con i piselli. E, a fine pasto, un bicchierino di rum Mount Gay, la più antica etichetta dell’isola. del Morne Diablotins: quasi 9000 ettari di foresta, dapprima alta con gli alberi del pane che si contendono il poco spazio con i bambù, le palme, i giganteschi alberi della gomma e la vegetazione tropicale, poi più bassa, mano a mano che si avvicina la cima e lo sguardo si apre un varco fino al mare. È qui che hanno trovato rifugio le tante specie di pappagalli della Dominica. Un paesaggio che pare ammorbidirsi quando si riguadagna la costa, tra Bataka e Castle Bruce, tra bananeti ed eliconie, nel territorio della riserva abitata dai Kalinagos, gli ultimi indios Caribi. A tratti appaiono ancora le antiche piste tracciate dai maroons, gli schiavi neri in fuga dalle piantagioni della Martinica e della Repubblica Dominicana che si davano alla macchia nell’entroterra dell’isola. A Salybia, il centro più grande della riserva, la tregua © Vittorio Giannella, S. Grandadam/Marka Con lei finiscono i Caraibi. Sì, perché l’isoletta di Barbados è l’avamposto orientale delle Indie occidentali. Più a est non c’è nulla, soltanto il blu profondo dell’Oceano Atlantico. Le Windward, le Leeward, tutte le Piccole Antille se ne stanno strette ad arco alle sue spalle. E a North Point, la punta settentrionale dell’isola, l’Atlantico litiga con il Mar dei Caraibi e le onde si gettano le une contro le altre fino a disfarsi sulle scogliere di nera roccia lavica. Sarà per questo che Barbados, capitale Bridgetown, a dispetto del soprannome di Piccola Inghilterra che si porta appresso, è un compendio dei Caraibi. Ci sono gli alberghi di lusso come il piccolo e raffinatissimo The Lone Star che ha appena Caraibi 99 Sotto, da sinistra: frutta tropicale al mercato di Roseau; gli interni del Calibishie Cove, lodge con quattro camere in stile coloniale e vista sulla spiaggia di Hodges Bay. Doppia da 97 euro. Nell’altra pagina, la cattedrale di Roseau. 100 Caraibi finisce. Qui la costa si getta tra le onde furiose dell’oceano creando una gigantesca scala di roccia nera, l’Escalier Tête Chien, una colata lavica che per i Caribi è l’incarnazione di un boa constrictor, potente abbraccio tra terra e mare. Lasciate le falesie costiere si riguadagna l’entroterra per seguire il più spettacolare frammento del Waitukubuli National Trail, quello attraverso il Morne Trois Pitons National Park: 1800 ettari dove la foresta è un muro spesso e umido che persino la luce accecante dei Tropici fatica a violare, dove le mangrovie quella al Boiling Lake, il secondo lago bollente del mondo (il più grande è in Nuova Zelanda). Il sentiero che lo raggiunge è un preludio al drammatico paesaggio del lago: una vallata disseminata di pietre e lava, scura e desolata, dove a tratti la terra sputa vapore, scossa da sorgenti sulfuree e fumarole, memoria di un’eruzione antica e mai sopita. Poi la strada si fa ripida, costeggia stretti crinali, si riempie di fango. Alla fine il Boiling Lake sembra l’anticamera dell’inferno: una pozza buia larga 63 metri dove l’acqua spessa bolle e fuma, butta fuori confondono acqua e terra sbarrando il passo, dove la vegetazione si apre per far posto a vertiginose cascate e laghi insospettati. Il più scenografico è l’Emerald Pool, uno stagno colore dello smeraldo alimentato da una cascata alta 12 metri, situato all’estremità settentrionale del parco. A est, invece, ci sono le Trafalgar Falls, un insieme di cascate ora dal salto imponente che precipita per 60 metri, ora più ampie e meno violente che si allargano in placide pozze dove è possibile fare il bagno. Qui vicino si trova il Papillote Wilderness Retreat, un piccolo ecoresort dove tutto è un inno alla natura: il giardino con oltre cento specie di fiori e alberi tropicali creato dalla proprietaria Anne Grey Baptiste, naturalista americana che vive in Dominica, le camere con i pavimenti in legno, i letti con le trapunte cucite da una cooperativa di donne locali, la doccia alimentata dalle sorgenti calde delle montagne. Il Papillote è anche un ottimo punto di partenza per una delle escursioni più belle del parco nazionale, gas e lava e ha l’odore acre dello zolfo. Se le acque dell’entroterra sono violente e regalano immagini impressionanti, il mare di Dominica non è da meno. La natura selvaggia dell’isola non cambia sotto la superficie dell’oceano e tra pareti a picco, vulcani sommersi, caverne e foreste di corallo offre alcuni dei più bei siti per immersioni di tutti i Caraibi. I più spettacolari sono nella riserva marina di Il Boiling Lake è il secondo lago bollente più grande Scotts Head Soufrière, il cratere di un vulcano sommerso del mondo: una pozza buia, larga 63 metri, dove l’acqua con una piattaforma corallina a pochi metri di profondità che spessa fuma, butta fuori gas e la lava odora di zolfo all’improvviso precipita per oltre 50 metri. Un microcosmo dove si alternano foreste di corallo nero e madrepore, grandi spugne tubolari e gorgonie, in mezzo alle quali nuotano barracuda, razze, tartarughe, pesci ballerini e branchi di carangidi che, all’arrivo dei sub, si aprono come per un’improvvisa esplosione. Caraibi 101 © A. Biscaro/Masterlife, T. Klassen/Marka dominica dominica & saInt lucia Ecoresort, lodge di charme, tavole on the beach: gli indirizzi scelti dai VdS DOMINICA Dove dormire Papillote Wilderness Retreat Vicino alle cascate di Trafalgar, un ecoresort che la proprietaria, la naturalista americana Anne Grey Baptiste, ha trasformato in un piccolo tempio della natura con camere interamente in legno e arredi in tessuti naturali, dove persino le pareti hanno murales che raffigurano alberi e fiori caraibici. Attorno al resort un rigoglioso giardino tropicale custodisce oltre cento varietà di piante e fiori. Trafalgar, tel. 0017674482287, www.papillote.dm, doppia da 85 euro. Smugglers Cove Drive Cap Estate, tel. 0017584-578670, www.capmaison.com, doppia da 320 euro. P.O. Box 250, Soufrière, tel. 0017584-597545, www.fonddouxestate. com, doppia da 111 euro. Anse Chastanet Resort Sull’omonima baia è uno degli indirizzi preferiti dai sub e dalle coppie in cerca di una location romantica. Le camere sono in parte in cottage sulla spiaggia e in parte in piccole costruzioni sulle colline, sempre con vista mare. Si organizzano escursioni Jade Mountain Della stessa proprietà dell’Anse Chastanet un lussuosissimo ecolodge dove le suite non hanno pareti, hanno mobili e pavimenti in legno, vasca idromassaggio, piscina privata e vista sui Pitons. Ristoranti che utilizzano materie prime prodotte dalla piantagione dell’hotel e Jungle Bay Resort & Spa Trentacinque ecobungalow nel cuore della foresta, sulla 108 Caraibi Dove mangiare Escape Beach Bar & Grill Fa parte del piccolo hotel Red Rock Haven ed è un ristorantino con tavoli sulla spiaggia dove si possono assaggiare piatti che mescolano specialità caraibiche alla cucina asiatica fusion. Da non perdere il sashimi di tonno, i platano (le banane verdi caraibiche) fritti con patate dolci e la torta al cioccolato. Red Rock Haven, con salsa di mango e il pâté di legumi freschi con salsa al curry e alla noce di cocco accompagnato da insalata e banana fritta. Point Mulatre, Delices, tel. 0017674461789, www. junglebaydominica.com, menu da 24 euro. Escursioni & immersioni Waitukubuli National Trail Con i suoi 185 chilometri divisi in 14 tappe che attraversano della riserva marina di Scotts Head - Soufrière. Un giorno con due immersioni costa 76 euro. www. castlecomfortdivelodge. com. Cabrits Dive Centre Sulla costa settentrionale della Dominica, è l’indirizzo giusto per chi vuole immergersi nelle zone di Pointe Cabrits e Prince Rupert Bay. Due immersioni costano minimo 68 euro. www.cabritsdive.com. Sopra, da sinistra: un massaggio nella spa del Jungle Bay Resort in Dominica, che propone trattamenti ispirati alla tradizione locale come il massaggio all’olio di cocco e di ricino; un dragon fruit (pitaya), dal gusto leggermente dolce. Point Mulatre, Delices, tel. 0017674461789, www. junglebaydominica.com, doppia da 210 euro. Hide-out Cottage Di proprietà di un dominicano e di una svizzera, è una fattoria biologica che offre cottage colorati, spartani ed economicissimi. A richiesta si preparano cene vegetariane. Geneva Over River, Grand Bay, tel. 001767-4464642, www.hideout.ch, doppia da 59 euro. Pointe Baptiste, Calibishie, tel. 0017672757998, menu da 20 euro. Le Pavillon È il ristorante del Jungle Bay Resort, una grande terrazza coperta affacciata sulla piscina con tavoli in legno e arredi tropicali. Il menu è caraibico e tutti i piatti sono preparati con ingredienti prodotti sul posto con grande abbondanza di specialità vegetariane. Da assaggiare, il pesce impanato al pepe nero tutta la Dominica da nord a sud toccando parchi e riserve naturali, cascate e spiagge, è il più spettacolare trekking di tutti i Caraibi. Si organizzano escursioni guidate. Hodge Lane, Roseau, tel. 0017672663593, http:// agriculture.gov.dm/ trail/. Castle Comfort Dive Lodge A sud della Dominica, questo centro è specializzato in immersioni nella zona SAINT LUCIA Dove dormire Boutique Hotel Cap Maison Piccolo raffinatissimo hotel sulla costa, a Gros Islet, ha terrazze che affacciano sul mare, infinity pool, camere dagli arredi caraibici, suite con piscina e terrazza privata, ristoranti, bar ed enoteca e una spa dove sperimentare trattamenti come Mineral Enchantment: scrub al sale marino, impacco al fango minerale e massaggio agli oli essenziali. estro creativo dallo chef Orlando Satchell. Da provare l’agnello insaporito con spezie fresche, grigliato e servito con risotto al coconut e salsa al curry e la mousse di rum e cioccolato. Ladera Resort, Soufrière, tel. 0017584-596617, menu da 45 euro. The Coal Pot Tavoli apparecchiati in una terrazza sul mare e una cucina che mescola suggestioni francesi alla Marigot Bay, tel. 0017584-514485/ 7582860511, inforesthideawaystlucia. com, menu da 35 euro. Capone’s Cucina italiana e location davvero originale: il ristorante è ricavato da un vecchio spaccio clandestino di alcolici, i camerieri sono vestiti come gangster, gli arredi sono degli Anni 30, il conto arriva in una custodia da violino e i cocktail si Clear Blue Store Oggetti d’artigianato, stampe e ceramiche dipinte a mano dall’artista locale Michelle Elliot. Point Seraphine, Marina Village, Anse Marigot Bay, tel. 0017584-537310. Llewellyn Xavier’s Studio Atelier del celebre pittore, si può visitare su appuntamento. Mount du Cap, Cap Estate, Gros Islet, tel. 0017584- Sopra, da sinistra: la terrazza con vista mare del Cap Maison, boutique hotel di Santa Lucia. Doppia da 320 euro; burrito di avocado e aragosta, proposti come spuntino da Craig Jones, chef di questo albergo. alla scoperta dell’interno dell’isola, corsi diving e immersioni. Per rilassarsi c’è la Kai Belté Spa. Soufrière, tel. 0017584-597000, www.ansechastanet. com, doppia da 245 euro. una spa dove provare massaggi a 4 mani e trattamenti antistress. Soufrière, tel. 0017584-594000/ 8002231108, www. jademountainstlucia. com, da 700 euro a suite con prima colazione. Fond Doux Plantation Ricavato da un’antica piantagione di cacao (è ancora possibile fare una visita guidata per vedere tutte le fasi della lavorazione) ha tre cottage e due camere nell’antica casa settecentesca. Dove mangiare Dasheene Considerata la miglior tavola dell’isola questo ristorante, all’interno del Ladera Resort, offre ricette tradizionali preparate con ingredienti prodotti in loco e rivisitate con tradizione caraibica. Da provare il granchio servito con spezie locali e burro al limone. Vigie Cove Castries, tel. 0017584-525566, www.coalpotrestaurant. com, menu da 40 euro. Rainforest Hideaway Piatti di cucina fusion e champagne bar in riva al mare, nel cuore di Anse Marigot Bay. Da assaggiare piatti estrosi come il filetto di salmone servito con piselli neri, cocco e linguine all’aglio e zafferano. chiamano Massacro del Giorno di San Valentino e Mafia Mai Tai. Rodney Bay, tel. 0017584520284, menu da 15 euro. Dove comprare Caribe Qui si trovano il sapone prodotto con ingredienti naturali, sigari che vengono da diverse isole dei Caraibi e il pregiato rum locale. Marina Village, Anse Marigot Bay, tel. 0017584-583707. 509155, www. llewellynxavier.com. Caribbean Art Gallery Antiche mappe e opere di artisti locali, sete dipinte a mano. Di proprietà di Llewellyn Xavier pittore di St. Lucia. Rodney Bay Marina, tel. 0017584528071. Approfondimenti e altre idee di viaggio su www.viaggi24.it Caraibi @ Corbis Calibishie Cove Appena quattro camere in stile coloniale con patio privato e una bellissima vista sulla spiaggia di Hodges Bay. La più singolare? La Paradise Penthouse, grande suite con vista sull’oceano, cucina attrezzata, sala da pranzo e pareti-porte che trasformano gli interni in spazi open air. E per gli ospiti due piccoli plus: l’uso gratuito di un cellulare locale e il wi-fi. Point Dubique, Calibishie, cell. 0014439876742, www. calibishiecove.com, doppia da 97 euro compresa la prima colazione, si può anche prenotare l’intero hotel (8 persone) per 442 euro a notte. costa est della Dominica. Costruiti interamente in legno su palafitte, sono arredati con mobili rustici realizzati sul posto e hanno, oltre a un bagno interno, docce open air e balconi con vista sull’oceano. Nella spa, arroccata sulle falesie davanti al mare, si possono provare trattamenti ispirati alla tradizione locale come il massaggio all’olio di cocco, di ricino e all’olio essenziale di legno d’India. 109