1 2012 COVER DEF.indd iviaggidelsole

Transcript

1 2012 COVER DEF.indd iviaggidelsole
Caraibi
anno 75 - N. 112
euro
6,90
N. 127––dicembre
anno
gennaio 2012
2010––Mensile
Mensile––Poste
PosteItaliane
ItalianeSpedizione
SpedizioneininA.P
A.P
..––D.L.
D.L.353/2003
353/2003Conv.
Conv.L.
L.46/2004.
46/2004.Art.
Art.1.
1.C.
C.1.
1.DCB
DCBMilano
MilanoEuro
Euro6,90
6,90ininItalia
Italia
www.viaggi24.it
Tropical gourmet
Caffè, rum, aragoste
e lambí. Melograno e cocco.
È la mappa delle
spiagge del gusto
Un posto al sole
Lodge nella giungla,
ecoresort sulla spiaggia,
posadas e ville coloniali.
Dalla Giamaica a St. Barth
Full immersion
Nel blu profondo di Long
Island o nelle baie turchesi
di Barbados. Tra coralli
e spugne multicolore,
relitti e pesci angelo
dominica
giardini
di roccia
Waitukubuli: Grande Corpo. Questo era il nome
antico della Dominica. E i suoi numeri spiegano
bene il perchè: 80 per cento di territorio
coperto da una giungla primordiale, più di 200
tra fiumi, cascate, laghi,160 specie di uccelli,
spiagge nere. Un’isola caraibica tra le più
selvagge e meno conosciute. Tutta da scoprire
© Greg Johnston/Lonely Planet/Sime
reportage di Ilaria Simeone
Le imponenti rocce
a strapiombo sul
mare di Red Rock a
Pointe Baptiste,
vicino Saint John.
92
Caraibi
Caraibi
93
dominica
Nei suoi 1800 ettari il Morne Trois
Pitons National Park vanta una foresta
che è un muro spesso e umido.
E mangrovie che confondono acqua e
terra, sbarrando il passo
con vertiginose cascate e laghi
S
ulla mappa della Dominica la linea del Waitukubuli National Trail è un segno lungo e contorto, una traccia che corre da nord a sud, accarezza appena
le coste, si arrampica sulle pendici di vecchi vulcani, si tuffa nella foresta pluviale, passa accanto a cascate e piccoli villaggi, insegue le orme lasciate secoli fa dagli schiavi in fuga, si ferma
nella riserva di un popolo dimenticato. Eppure, a guardar bene questo sentiero, tornato a
essere interamente percorribile soltanto da qualche mese, si ha la sensazione che il cartografo
abbia fatto un errore. Sembra impossibile che una via lunga 185 chilometri possa stare tutta
dentro un’isola che ne misura appena 47 di lunghezza e 26 di larghezza. Ma la Dominica è
l’isola degli eccessi: l’80 per cento del territorio coperto da una giungla primordiale e impenetrabile, che persino i colonizzatori rinunciarono a coltivare, più di 200 corsi d’acqua,
innumerevoli cascate, 160 specie di uccelli tra cui il sisserou, simbolo nazionale che, con
il suo metro e mezzo di statura, è il più grande pappagallo amazzonico. E poi il monte più
alto di tutte le Antille – il Diablotins, che tocca quota 1450 metri – e gli ultimi Caribi,
In questa foto, le Trafalgar
Falls, un insieme di cascate
ora dal salto imponente che
precipita per 60 metri,
ora meno violente, che
si allargano in pozze dove
si può fare il bagno.
94
Caraibi
Caraibi
95
dominica
Dominica: tutte le tappe
I luoghi da non perdere nell’isola caraibica. Ma anche cinque
convenienti proposte di viaggio per andare alla scoperta delle vicine
Saint Lucia, Barbados, Trinidad e Tobago
DA SAPERE
Lo Waitukubuli National Trail è un sentiero che corre per
185 chilometri, attraversando l’intera Dominica.
È considerato uno dei trekking più belli del mondo
Come arrivare
In aereo: da Milano a
Roseau con scali a Londra e
Barbados (si vola con tre
compagnie: Alitalia fino a
Londra, Virgin Atlantic fino a
Barbados e Liat fino in
Dominica).
Tariffe da 890 euro a/r.
In nave: da Guadalupa, il
transfer costa 30 euro a/r
(www.express-des-iles.com).
Informazioni
Dominica Office Discover,
Dominica Authority, 1st Floor
Financial Centre, Roseau,
tel. 001767-4482045.
Documenti
Necessario il passaporto valido
per almeno sei mesi. Non
serve il visto se si rimane
meno di tre mesi.
Lingua e moneta
Ufficiale, l’inglese. La moneta
ufficiale è il dollaro dei Caraibi
orientali (1 euro vale circa
3,65 dollari EC). Accettati
ovunque i dollari Usa.
Qui sopra, da sinistra:
un pesce volante.
Servito fritto,
è considerato una
prelibatezza. Un
antipasto a base di
verdura. In alto, la baia
della riserva marina di
Scotts Head Soufrière,
un vulcano sommerso
con una piattaforma
corallina a pochi metri
di profondità.
96
Caraibi
gli abitanti originari delle Antille, completamente sterminati altrove. Loro, che la Dominica
fosse unica, l’hanno sempre saputo; perciò la chiamano Waitukubuli che significa “Grande
è il suo Corpo”, nome purtroppo quasi dimenticato dopo che un Cristoforo Colombo
ormai stanco di terre nuove la ribattezzò Dominica, dal giorno della sua scoperta: la prima
domenica di novembre del 1493. Il posto giusto per un sentiero così impegnativo e sorprendente, noto come la Grande Randonnée dei Caraibi e inserito dalla Lonely Planet
nella lista dei trekking lunghi più belli del mondo insieme al tour dell’Himalaya in Nepal,
al Bibbulmun Track in Australia e all’europea Via Francigena. Diviso in dodici tappe,
occorrono almeno 8 giorni e circa 75 ore di cammino per completarlo e percorrere l’isola da
nord a sud, perdendosi nelle sue riserve naturali, scalando le sue cime e sfiorando la costa agli
estremi e lungo il litorale orientale, dove il mare è più selvaggio. Ma basta farne anche soltanto un pezzetto, perché il Grande Corpo della più misteriosa delle Antille ritrovi tutta la sua
magia. Come il tratto che attraversa la Northern Forest Reserve e si arrampica sulla cima
1. Dominica
A piedi alla scoperta della più
selvaggia e remota delle Piccole
Antille. Per attraversare le
foreste del Morne Trois Pitons
National Park, fare il bagno
sulla spiaggia nera di Rosalie,
raggiungere il Freshwater
Lake, ammirare il Boiling Lake.
E poi un tuffo nelle cascate, un
tour nel cuore antico di Roseau
e un giro in barca tra le
mangrovie dell’Indian River. Con
Nomade Aventure (www.
nomade-aventure.com) 11 giorni
di tour con volo a/r da Parigi e
trekking guidati, da 1970 euro a
persona in doppia in b&b.
Saint Lucia
Sulla spiaggia sabbiosa di
Morgan Bay, l’Almond Morgan
Bay Beach è un grande resort
perfetto per i bambini con
nursery, mini e kid club e un teen
center per i ragazzini dai 13 anni
in su. Con Best Tours (www.
besttours.it) 9 giorni - 7 notti in
doppia con volo a/r dall’Italia
British Airways, da 1570 euro a
persona in b&b.
Saint Lucia
Da un lato la Rodney Bay,
dall’altro il Pigeon Island
National Park. In mezzo, su
una lingua di sabbia, il Sandals
Grande. 284 camere in stile
coloniale, sei ristoranti, piscine,
vasche idromassaggio, campi da
tennis, golf, beach volley e una
spa. Con Eden Viaggi (www.
edenviaggi.it) una settimana all
inclusive in doppia con volo da
Milano e una notte a Miami, da
2315 euro a persona.
Barbados
Nell’isola più inglese dei Caraibi
soggiornando in una suite con
giardino al Treasure, piccolo
boutique hotel sulla spiaggia di
St. James. Con Viaggidea
(www.viaggidea.it) una settimana
in doppia con volo a/r dall’Italia,
da 1780 euro a persona in b&b.
Trinidad e Tobago
Si dice che Robinson Crusoe sia
naufragato su una delle spiagge
di Tobago. Come quella dove
sorge il Blue Heaven, storico
hotel in stile coloniale dove
hanno dormito reali e star del
cinema. Con Hotelplan (www.
hotelplan.it) 9 giorni - 7 notti in
doppia in b&b e volo a/r, da
1232 euro a persona.
Caraibi
97
© Angelo Tondini, Corbis/Tony Arruza, cartina di Giancarlo Pennati
Fuso orario
4 ore meno rispetto all’Italia (5
quando vige l’ora legale).
dominica
Barbados, tropico british
Il Papillote Wilderness Retreat è un piccolo
ecoresort. Il suo giardino, con oltre
cento specie di fiori e alberi tropicali,
è stato creato dalla proprietaria Anne Grey
Baptiste, una naturalista americana
Alberghi di lusso ed ecoresort. Spiagge per surfisti e per bambini.
Il rum, il calypso e il pesce volante. Da mangiare rigorosamente fritto
Sopra, da sinistra: un ibis
scarlatto, nelle foreste della
Dominica; un edificio di
epoca coloniale inglese del
XVII secolo a Bridgetown,
capitale di Barbados.
Nell’altra pagina, la spiaggia
di Bottom Bay a Barbados.
98
Caraibi
8 camere (www.thelonestar.
com, doppia da 480 euro con
prima colazione) e gli
ecoresort come Sea-U Guest
House, una manciata di
stanze con certificazione
ambientale (www.
seaubarbados.com, doppia da
117 euro); le spiagge per i
surfisti, a cominciare da
Bottom Bay, una mezzaluna
di rena candida stretta dalle
rocce e tormentata dal vento,
dove le correnti sono insidiose,
e da Crane Beach, una lingua
di sabbia rosa battuta da un
vento costante, e quelle per
nuotare e prendere il sole
come Mullins e Paynes Bay;
il rum, la musica calypso e il
jazz.
E poi la cucina che non
dimentica nulla – dalla pizza al
sushi – per ritornare alle origini
con i piatti della cucina bajan
(tradizionale di Barbados).
Assolutamente da assaggiare
– rigorosamente fritto – il
pesce volante, un curioso
animaletto che due minuscole
ali tengono fuori dall’acqua per
qualche minuto, le marmellate
e i pudding preparati con le
bacche del ciliegio di Barbados.
Un ristorante di cucina
tradizionale? Il Ryanne’s
Restaurant (33 Broad Street,
Bridgetown, tel. 0012464361177, menu da 28 euro),
frequentato da locali e turisti
che ci vengono per piatti
particolari, come il pesce
salato servito con il frutto
dell’albero del pane o il
cou-cou, il riso con i piselli.
E, a fine pasto, un bicchierino
di rum Mount Gay, la più
antica etichetta dell’isola.
del Morne Diablotins: quasi 9000 ettari di foresta, dapprima alta con gli alberi del pane che
si contendono il poco spazio con i bambù, le palme, i giganteschi alberi della gomma e la vegetazione tropicale, poi più bassa, mano a mano che si avvicina la cima e lo sguardo si apre un
varco fino al mare. È qui che hanno trovato rifugio le tante specie di pappagalli della Dominica. Un paesaggio che pare ammorbidirsi quando si riguadagna la costa, tra Bataka e Castle
Bruce, tra bananeti ed eliconie, nel territorio della riserva abitata dai Kalinagos, gli ultimi
indios Caribi. A tratti appaiono ancora le antiche piste tracciate dai maroons, gli schiavi neri
in fuga dalle piantagioni della Martinica e della Repubblica Dominicana che si davano
alla macchia nell’entroterra dell’isola. A Salybia, il centro più grande della riserva, la tregua
© Vittorio Giannella, S. Grandadam/Marka
Con lei finiscono i Caraibi. Sì,
perché l’isoletta di Barbados è
l’avamposto orientale delle
Indie occidentali. Più a est
non c’è nulla, soltanto il blu
profondo dell’Oceano
Atlantico. Le Windward, le
Leeward, tutte le Piccole
Antille se ne stanno strette ad
arco alle sue spalle. E a North
Point, la punta settentrionale
dell’isola, l’Atlantico litiga con il
Mar dei Caraibi e le onde si
gettano le une contro le altre
fino a disfarsi sulle scogliere di
nera roccia lavica. Sarà per
questo che Barbados, capitale
Bridgetown, a dispetto del
soprannome di Piccola
Inghilterra che si porta
appresso, è un compendio dei
Caraibi.
Ci sono gli alberghi di lusso
come il piccolo e raffinatissimo
The Lone Star che ha appena
Caraibi
99
Sotto, da sinistra: frutta
tropicale al mercato di
Roseau; gli interni del
Calibishie Cove, lodge con
quattro camere in stile
coloniale e vista sulla
spiaggia di Hodges Bay.
Doppia da 97 euro.
Nell’altra pagina, la
cattedrale di Roseau.
100
Caraibi
finisce. Qui la costa si getta tra le onde furiose dell’oceano creando una gigantesca scala di
roccia nera, l’Escalier Tête Chien, una colata lavica che per i Caribi è l’incarnazione di un
boa constrictor, potente abbraccio tra terra e mare. Lasciate le falesie costiere si riguadagna
l’entroterra per seguire il più spettacolare frammento del Waitukubuli National Trail, quello
attraverso il Morne Trois Pitons National Park: 1800 ettari dove la foresta è un muro
spesso e umido che persino la luce accecante dei Tropici fatica a violare, dove le mangrovie
quella al Boiling Lake, il secondo lago bollente del mondo (il più grande è in Nuova
Zelanda). Il sentiero che lo raggiunge è un preludio al drammatico paesaggio del lago: una
vallata disseminata di pietre e lava, scura e desolata, dove a tratti la terra sputa vapore, scossa
da sorgenti sulfuree e fumarole, memoria di un’eruzione antica e mai sopita. Poi la strada si
fa ripida, costeggia stretti crinali, si riempie di fango. Alla fine il Boiling Lake sembra l’anticamera dell’inferno: una pozza buia larga 63 metri dove l’acqua spessa bolle e fuma, butta fuori
confondono acqua e terra sbarrando il passo, dove la vegetazione si apre per far posto a vertiginose cascate e laghi insospettati. Il più scenografico è l’Emerald Pool, uno stagno colore
dello smeraldo alimentato da una cascata alta 12 metri, situato all’estremità settentrionale del
parco. A est, invece, ci sono le Trafalgar Falls, un insieme di cascate ora dal salto imponente
che precipita per 60 metri, ora più ampie e meno violente che si allargano in placide pozze
dove è possibile fare il bagno. Qui vicino si trova il Papillote Wilderness Retreat, un
piccolo ecoresort dove tutto è un inno alla natura: il giardino con oltre cento specie di fiori
e alberi tropicali creato dalla proprietaria Anne Grey Baptiste, naturalista americana che
vive in Dominica, le camere con i pavimenti in legno, i letti con le trapunte cucite da una cooperativa di donne locali, la doccia alimentata dalle sorgenti calde delle montagne. Il Papillote
è anche un ottimo punto di partenza per una delle escursioni più belle del parco nazionale,
gas e lava e ha l’odore acre dello zolfo. Se le acque dell’entroterra sono violente e regalano
immagini impressionanti, il mare di Dominica non è da meno. La natura selvaggia dell’isola
non cambia sotto la superficie dell’oceano e tra pareti a picco, vulcani sommersi, caverne
e foreste di corallo offre alcuni dei più bei siti per immersioni
di tutti i Caraibi. I più spettacolari sono nella riserva marina di
Il Boiling Lake è il secondo lago bollente più grande
Scotts Head Soufrière, il cratere di un vulcano sommerso del mondo: una pozza buia, larga 63 metri, dove l’acqua
con una piattaforma corallina a pochi metri di profondità che
spessa fuma, butta fuori gas e la lava odora di zolfo
all’improvviso precipita per oltre 50 metri. Un microcosmo
dove si alternano foreste di corallo nero e madrepore, grandi spugne tubolari e gorgonie, in
mezzo alle quali nuotano barracuda, razze, tartarughe, pesci ballerini e branchi di carangidi
che, all’arrivo dei sub, si aprono come per un’improvvisa esplosione.
Caraibi
101
© A. Biscaro/Masterlife, T. Klassen/Marka
dominica
dominica & saInt lucia
Ecoresort, lodge di charme, tavole on
the beach: gli indirizzi scelti dai VdS
DOMINICA
Dove dormire
Papillote Wilderness
Retreat
Vicino alle cascate di
Trafalgar, un ecoresort
che la proprietaria, la
naturalista americana
Anne Grey Baptiste, ha
trasformato in un
piccolo tempio della
natura con camere
interamente in legno e
arredi in tessuti
naturali, dove persino le
pareti hanno murales
che raffigurano alberi e
fiori caraibici. Attorno al
resort un rigoglioso
giardino tropicale
custodisce oltre cento
varietà di piante e fiori.
Trafalgar, tel. 0017674482287,
www.papillote.dm,
doppia da 85 euro.
Smugglers Cove Drive
Cap Estate, tel.
0017584-578670,
www.capmaison.com,
doppia da 320 euro.
P.O. Box 250, Soufrière,
tel. 0017584-597545,
www.fonddouxestate.
com, doppia da 111
euro.
Anse Chastanet
Resort
Sull’omonima baia è uno
degli indirizzi preferiti dai
sub e dalle coppie in
cerca di una location
romantica. Le camere
sono in parte in cottage
sulla spiaggia e in parte
in piccole costruzioni
sulle colline, sempre
con vista mare. Si
organizzano escursioni
Jade Mountain
Della stessa proprietà
dell’Anse Chastanet un
lussuosissimo ecolodge
dove le suite non hanno
pareti, hanno mobili e
pavimenti in legno,
vasca idromassaggio,
piscina privata e vista
sui Pitons. Ristoranti
che utilizzano materie
prime prodotte dalla
piantagione dell’hotel e
Jungle Bay Resort
& Spa
Trentacinque
ecobungalow nel cuore
della foresta, sulla
108
Caraibi
Dove mangiare
Escape Beach Bar
& Grill
Fa parte del piccolo
hotel Red Rock Haven
ed è un ristorantino con
tavoli sulla spiaggia
dove si possono
assaggiare piatti che
mescolano specialità
caraibiche alla cucina
asiatica fusion. Da non
perdere il sashimi di
tonno, i platano (le
banane verdi
caraibiche) fritti con
patate dolci e la torta al
cioccolato.
Red Rock Haven,
con salsa di mango e il
pâté di legumi freschi
con salsa al curry e alla
noce di cocco
accompagnato da
insalata e banana fritta.
Point Mulatre, Delices,
tel. 0017674461789, www.
junglebaydominica.com,
menu da 24 euro.
Escursioni &
immersioni
Waitukubuli National
Trail
Con i suoi 185
chilometri divisi in 14
tappe che attraversano
della riserva marina di
Scotts Head - Soufrière.
Un giorno con due
immersioni costa 76
euro. www.
castlecomfortdivelodge.
com.
Cabrits Dive Centre
Sulla costa
settentrionale della
Dominica, è l’indirizzo
giusto per chi vuole
immergersi nelle zone
di Pointe Cabrits e
Prince Rupert Bay. Due
immersioni costano
minimo 68 euro.
www.cabritsdive.com.
Sopra, da sinistra: un massaggio nella spa del Jungle Bay Resort in Dominica, che propone trattamenti ispirati
alla tradizione locale come il massaggio all’olio di cocco e di ricino; un dragon fruit (pitaya), dal gusto leggermente dolce.
Point Mulatre, Delices,
tel. 0017674461789, www.
junglebaydominica.com,
doppia da 210 euro.
Hide-out Cottage
Di proprietà di un
dominicano e di una
svizzera, è una fattoria
biologica che offre
cottage colorati,
spartani ed
economicissimi. A
richiesta si preparano
cene vegetariane.
Geneva Over River,
Grand Bay, tel.
001767-4464642,
www.hideout.ch,
doppia da 59 euro.
Pointe Baptiste,
Calibishie, tel. 0017672757998,
menu da 20 euro.
Le Pavillon
È il ristorante del
Jungle Bay Resort,
una grande terrazza
coperta affacciata sulla
piscina con tavoli in
legno e arredi tropicali.
Il menu è caraibico e
tutti i piatti sono
preparati con
ingredienti prodotti sul
posto con grande
abbondanza di
specialità vegetariane.
Da assaggiare, il pesce
impanato al pepe nero
tutta la Dominica da
nord a sud toccando
parchi e riserve
naturali, cascate e
spiagge, è il più
spettacolare trekking di
tutti i Caraibi.
Si organizzano
escursioni guidate.
Hodge Lane, Roseau,
tel. 0017672663593, http://
agriculture.gov.dm/
trail/.
Castle Comfort Dive
Lodge
A sud della Dominica,
questo centro è
specializzato in
immersioni nella zona
SAINT LUCIA
Dove dormire
Boutique Hotel Cap
Maison
Piccolo raffinatissimo
hotel sulla costa, a
Gros Islet, ha terrazze
che affacciano sul
mare, infinity pool,
camere dagli arredi
caraibici, suite con
piscina e terrazza
privata, ristoranti, bar
ed enoteca e una spa
dove sperimentare
trattamenti come
Mineral Enchantment:
scrub al sale marino,
impacco al fango
minerale e massaggio
agli oli essenziali.
estro creativo dallo chef
Orlando Satchell. Da
provare l’agnello
insaporito con spezie
fresche, grigliato e
servito con risotto al
coconut e salsa al curry
e la mousse di rum e
cioccolato.
Ladera Resort,
Soufrière, tel.
0017584-596617,
menu da 45 euro.
The Coal Pot
Tavoli apparecchiati in
una terrazza sul mare e
una cucina che mescola
suggestioni francesi alla
Marigot Bay, tel.
0017584-514485/
7582860511,
inforesthideawaystlucia.
com, menu da 35
euro.
Capone’s
Cucina italiana e
location davvero
originale: il ristorante è
ricavato da un vecchio
spaccio clandestino di
alcolici, i camerieri sono
vestiti come gangster,
gli arredi sono degli
Anni 30, il conto arriva
in una custodia da
violino e i cocktail si
Clear Blue Store
Oggetti d’artigianato,
stampe e ceramiche
dipinte a mano
dall’artista locale
Michelle Elliot.
Point Seraphine,
Marina Village, Anse
Marigot Bay, tel.
0017584-537310.
Llewellyn Xavier’s
Studio
Atelier del celebre
pittore, si può visitare
su appuntamento.
Mount du Cap, Cap
Estate, Gros Islet,
tel. 0017584-
Sopra, da sinistra: la terrazza con vista mare del Cap Maison, boutique hotel di Santa Lucia. Doppia da 320 euro;
burrito di avocado e aragosta, proposti come spuntino da Craig Jones, chef di questo albergo.
alla scoperta dell’interno
dell’isola, corsi diving e
immersioni. Per
rilassarsi c’è la Kai
Belté Spa.
Soufrière, tel.
0017584-597000,
www.ansechastanet.
com, doppia da 245
euro.
una spa dove provare
massaggi a 4 mani e
trattamenti antistress.
Soufrière, tel.
0017584-594000/
8002231108, www.
jademountainstlucia.
com, da 700 euro a
suite con prima
colazione.
Fond Doux Plantation
Ricavato da un’antica
piantagione di cacao (è
ancora possibile fare
una visita guidata per
vedere tutte le fasi della
lavorazione) ha tre
cottage e due camere
nell’antica casa
settecentesca.
Dove mangiare
Dasheene
Considerata la miglior
tavola dell’isola questo
ristorante, all’interno
del Ladera Resort,
offre ricette tradizionali
preparate con
ingredienti prodotti in
loco e rivisitate con
tradizione caraibica. Da
provare il granchio
servito con spezie locali
e burro al limone.
Vigie Cove Castries, tel.
0017584-525566,
www.coalpotrestaurant.
com, menu da 40
euro.
Rainforest Hideaway
Piatti di cucina fusion e
champagne bar in riva
al mare, nel cuore di
Anse Marigot Bay. Da
assaggiare piatti estrosi
come il filetto di
salmone servito con
piselli neri, cocco e
linguine all’aglio
e zafferano.
chiamano Massacro
del Giorno di San
Valentino e Mafia
Mai Tai.
Rodney Bay,
tel. 0017584520284, menu da 15
euro.
Dove comprare
Caribe
Qui si trovano il
sapone prodotto con
ingredienti naturali,
sigari che vengono da
diverse isole dei
Caraibi e il pregiato
rum locale.
Marina Village, Anse
Marigot Bay, tel.
0017584-583707.
509155, www.
llewellynxavier.com.
Caribbean Art
Gallery
Antiche mappe e
opere di artisti locali,
sete dipinte a mano.
Di proprietà di
Llewellyn Xavier
pittore
di St. Lucia.
Rodney Bay Marina,
tel. 0017584528071.
Approfondimenti
e altre idee
di viaggio su
www.viaggi24.it
Caraibi
@ Corbis
Calibishie Cove
Appena quattro camere
in stile coloniale con
patio privato e una
bellissima vista sulla
spiaggia di Hodges Bay.
La più singolare? La
Paradise Penthouse,
grande suite con vista
sull’oceano, cucina
attrezzata, sala da
pranzo e pareti-porte
che trasformano gli
interni in spazi open air.
E per gli ospiti due
piccoli plus: l’uso
gratuito di un cellulare
locale e il wi-fi.
Point Dubique,
Calibishie,
cell. 0014439876742, www.
calibishiecove.com,
doppia da 97 euro
compresa la prima
colazione, si può anche
prenotare l’intero hotel
(8 persone) per 442
euro a notte.
costa est della
Dominica. Costruiti
interamente in legno su
palafitte, sono arredati
con mobili rustici
realizzati sul posto e
hanno, oltre a un bagno
interno, docce open air
e balconi con vista
sull’oceano. Nella spa,
arroccata sulle falesie
davanti al mare, si
possono provare
trattamenti ispirati
alla tradizione locale
come il massaggio
all’olio di cocco, di ricino
e all’olio essenziale di
legno d’India.
109