FOCUS - Sistemi di valutazione delle
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FOCUS - Sistemi di valutazione delle
Modello Integrato Strategico TRansfrontaliero per le Attività del Litorale Modèle Intégré Stratégique TRansfrontalier pour les Activités du Littoral FOCUS SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE DEI PORTI TURISTICI Programma cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programme cofinancé par le Fonds Européen de Développement Régional FOCUS SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE DEI PORTI TURISTICI La Cooperazione al cuore del Mediterraneo La Coopération au coeur de la Méditerranée Programma cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programme cofinancé par le Fonds Européen de Développement Régional Autorità di Gestione Unica [email protected] Programma cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programme cofinancé par le Fonds Européen de Développement Régional Mairie de Solenzara (Corse) • Camera di Commercio di La Spezia • Provincia di La Spezia Provincia di Livorno • Provincia dell’Ogliastra • Provincia di Pisa • Provincia di Sassari 7 9 PREFAZIONE INTRODUZIONE 11 11 13 13 PRIMO LIVELLO DI QUALITÀ (UNA STELLA). SPECIFICHE PER I PORTI TURISTICI A. Per le strutture B. Per il rapporto con l’ambiente circostante, logistica e marketing C. Per i servizi 15 15 17 18 18 19 19 SECONDO LIVELLO DI QUALITÀ (DUE STELLE). ULTERIORI SPECIFICHE A. Per le strutture B. Per il rapporto con l’ambiente circostante, logistica e marketing C. Per i servizi C.1Servizi ecologici vari, illuminazione e scivoli C.2Servizi tecnologici C.3Servizi vari e di entertaiment 21 21 21 22 TERZO LIVELLO DI QUALITÀ (TRE STELLE). ULTERIORI SPECIFICHE A. Per le strutture B. Per il rapporto con l’ambiente circostante, logistica e marketing C. Per i servizi prefazione Il Progetto Mistr al Cos’è M.I.S.TR.A.L. (Modello Integrato Strategico TRansfrontaliero per le Attività del Litorale) è un progetto di cooperazione transfrontaliera cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Operativo Italia-Francia “Marittimo”. Alla sua realizzazione concorre un ampio partenariato guidato dalla Provincia di Lucca e composto da Enti pubblici territoriali accomunati da esperienze e da un ruolo attivo nelle politiche di sviluppo rivolte alla Nautica: Camera di Commercio di La Spezia, Comune di Solenzara (Corsica), le Province di La Spezia, Livorno, Lucca, Ogliastra, Pisa, Sassari. Sono coinvolte, inoltre, le amministrazioni provinciali di Grosseto e Massa Carrara. Obiettivi L’obiettivo generale del progetto è di contribuire alla diffusione di conoscenza e alla creazione di relazioni sistemiche tra gli attori (porti, imprese, fornitori di servizi) per creare un polo di competitività della nautica da diporto dell’Alto Mediterraneo integrato, innovativo, evoluto, sensibile alle tematiche di sostenibilità ambientale. La prospettiva a cui MISTRAL ambisce è che fare diportismo nell’Alto Mediterraneo possa significare, nel prossimo futuro, accedere ad un sistema unico di risorse, competenze e servizi. Destinatari Il progetto coinvolge: • le imprese della filiera della Nautica da Diporto, in particolar modo quelle che si occupano dei servizi e degli interventi sulle imbarcazioni, della progettazione e della gestione della commessa; • gli attori dell’innovazione e trasferimento tecnologico, che necessitano di attuare strategie congiunte di cooperazione per rafforzare l’interazione con il sistema delle imprese; • le strutture portuali, che nell’Alto Mediterraneo disegnano una collana eterogenea sia con riguardo alla tipologia che alla qualità dei servizi offerti. FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici I beneficiari finali del progetto e delle azioni da esso sviluppate sono i diportisti, che con le loro decisioni di acquisto delle imbarcazioni, di fruizione dei servizi e di scelta dei porti in cui attraccare, costituiscono il migliore indicatore della competitività dell’offerta per la nautica da diporto proveniente da questo territorio. Attività Le maggiori attività previste per il raggiungimento degli obiettivi progettuali sono: • la creazione di un’Anagrafe che raggruppi gli operatori della filiera della nautica da diporto, accessibile anche via web, per facilitare la conoscenza e l’avvio di relazioni commerciali; • la realizzazione di una rete transfrontaliera dei Centri Servizi, Research e Transfer Centre, per l’innovazione della Nautica, con la finalità di migliorare i servizi alle imprese; • la costruzione di un sistema di indicatori (benchmark) dei servizi al diportismo e della sostenibilità ambientale delle strutture portuali dell’Alto Mediterraneo per definire nuovi modelli di gestione delle criticità ambientali e nuovi standard di prestazioni; • una piattaforma tecnologica collaborativa, web based ed open source, per l’integrazione e la qualificazione dei processi e delle relazioni tra le imprese della Filiera della Nautica. Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL Introduzione FOCUS - SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE DEI PORTI TURISTICI Lo studio “Focus - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici” è stato elaborato nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera M.I.S.TR.A.L. (Modello Integrato Strategico TRansfrontaliero per le Attività del Litorale), cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Operativo Italia-Francia “Marittimo”. Il report rientra nelle azioni legate alla costruzione di un Modello di analisi delle strutture diportistiche, finalizzato come tutte le attività di MISTRAL alla realizzazione di un sistema integrato della nautica dell’Alto Mediterraneo. Il progetto MISTRAL mira infatti allo sviluppo di azioni ed attività che favoriscano l’innovazione e la competitività della Nautica da Diporto nell’area di cooperazione transfrontaliera che comprende Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana. Questo studio rappresenta un vero e proprio sistema di classificazione dell’offerta portuale per il diportismo nautico basato sul conferimento di “stelle” (da una a tre, a seconda del livello raggiunto dal porto posto sotto esame). Gli indicatori usati si basano sui parametri forniti dal report “Criteri per un’analisi della competitività e della qualità dei porti turistici” e riguardanti i servizi offerti dai porti turistici, le strutture disponibili, la logistica, le politiche di marketing realizzate, l’impatto sull’ambiente, gli effetti territoriali. Lo scopo del “Focus” è quello di fornire uno strumento operativo per pervenire ad una graduatoria di qualità dei porti stessi, migliorando così l’informazione a disposizione dei diportisti e permettendo al contempo di stimolare i gestori dei porti nel miglioramento dell’offerta resa, o ancora, di progettare una nuova struttura portuale in funzione di determinati obiettivi prestazionali previsti e pianificati. Entrambi i documenti prodotti quindi, il presente Focus e lo studio sopra ricordato (“Criteri per un’analisi della competitività…”), hanno l’obiettivo di indirizzare l’attenzione dei responsabili di strutture portuali e dei decisori pubblici verso la qualità dei servizi forniti per il diportismo, facendo leva sul concetto della valutazione delle FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici performance, per favorire la nascita di un sistema integrato della nautica da diporto nell’Alto Mediterraneo orientato a standard di qualità elevati e crescenti. La presenza di porticcioli, di cantieri e la produzione di barche dipendono in ugual misura dal reddito in crescita come da fattori culturali, da usi tradizionali, da azioni specifiche in favore della conoscenza e dell’uso del mare, da abitudini sportive e perfino alimentari, come pure dalle caratteristiche del porto turistico stesso. All’interno del progetto Mistral proponiamo un elenco di caratteristiche dei porti turistici che riguardano le strutture, i rapporti con ambiente/logistica/marketing, e i servizi necessari per formulare una graduatoria di qualità dei porti turistici stessi da un minimo ad un massimo attribuendo da una a tre stelle. La fonte più importante delle informazioni presentate è costituita dalle raccomandazioni tecniche (aggiornati “standard di settore”) dell’Associazione Internazionale Permanente dei Congressi di Navigazione AIPCN – PIANC, nel testo: “Raccomandazioni tecniche per la progettazione dei porti turistici”. Con voto del 27.02.2002 n. 212 la terza Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso parere favorevole sulle raccomandazioni tecniche suddette (http://www.nautica.it/info/docs/racc-porti.htm). Su queste raccomandazioni ministeriali sono incentrati il Master Plan della Regione toscana, la legge della Regione Lazio ed altre leggi regionali. SCHEMA Preliminariamente devono essere definiti almeno alcuni dati generali come il tipo di porto in oggetto (ormeggio, approdo etc.), il tipo di gestione e la sua durata, l’ubicazione del porto in zona abitata o meno, l’esistenza di un lay-out, la presenza di cantieri o altre strutture nautiche. Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL primo livello di qualità (una stella) specifiche per i porti turistici A. Per le strutture Se corrispondono ai minimi previsti nei porti migliori le misure dei canali di accesso al porto e dei canali di manovra, indicando i coefficienti di sicurezza e le larghezze per la manovrabilità delle grandi barche. Notare anche se ci sono pericoli: secche e scogli affioranti al di fuori del canale di accesso, venti forti, ... - - - - - - Per i canali di accesso: larghezza (calcolata alla quota di fondo), indicativamente non inferiore a 5 volte la larghezza della più grande imbarcazione ammissibile (per doppio senso di circolazione); profondità (rispetto al l.m.m.): immersione dell’imbarcazione più grande, aumentata della somma di metà dell’altezza dell’onda max che si può presentare in corrispondenza dell’imboccatura, del valore medio delle basse maree sizigiali, degli effetti barici, di un franco sotto-chiglia (pari al 15% della immersione della imbarcazione più grande, e comunque ≥0,3 m per fondali sabbiosi o limosi e ≥0,6 m per fondali rocciosi). Indicativamente, la profondità del canale d’accesso non può essere inferiore a -3,0 m dal l.m.m.; pendenza delle scarpate: la verifica geotecnica di stabilità globale delle scarpate deve garantire un coefficiente di sicurezza non inferiore a 1.5; per i canali di manovra: minimo 1,3 volte la lunghezza del posto barca più grande a cui si accede dal canale con dispositivi d’ormeggio anche laterali (briccole, finger o cat-way, minifinger); minimo 1,7 volte la lunghezza del posto barca più grande a cui si accede dal canale, con dispositivi d’ormeggio solo longitudinali (corpi morti con trappe o pendini o simili); nel dimensionamento della larghezza si dovrà comunque tener conto della maggiore manovrabilità delle piccole imbarcazioni da diporto rispetto a quelle più grandi). Se corrispondono ai minimi previsti nei porti migliori le misure di imboccatura del porto: - - Oltre le torrette e i fanali rosso e verde e la velocità a 3 nodi varie Regioni indicano: larghezza (calcolata alla quota di fondo del canale di accesso): indicativamente non inferiore a 5 volte la larghezza dell’imbarcazione più grande (per doppio senso di circolazione); comunque non inferiore a 1 volta la lunghezza dell’imbarcazione più grande e mai meno di 30 m. Ad ogni modo, larghezze comprese tra 30 e 50 m devono essere attentamente valutate, in fase progettuale, ai fini della sicurezza della navigazione. La larghezza dell’imboccatura, inoltre, deve essere determinata anche in relazione alle condizioni anemologiche e meteomarine locali, alla conformazione ed esposizione delle opere esterne (risultando più piccola nel caso di porto a moli convergenti rispetto al caso di porto a bacino) e alla necessità di assicurare valori ammissibili di agitazione interna. Profondità (rispetto al l.m.m.): immersione della imbarcazione più grande aumentata del valore medio delle basse maree sizigiali, degli effetti barici, del franco sotto chiglia (pari al 15% dell’immersione della imbarcazione più grande, e comunque non meno di 0,3 m per fondali sabbiosi o limosi e non meno di 0,6 m per fondali rocciosi) e di un valore che tiene FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici conto del moto ondoso massimo accettabile per la navigabilità in sicurezza dell’imboccatura portuale (valore consigliato non inferiore ad 1,0 m). Indicativamente la profondità dell’imboccatura non può essere inferiore a -3,0 m dal l.m.m. Ai fini progettuali si ritiene necessario che sia effettuata una stima (in giorni/anno o in ore/anno) del tempo di inoperatività dell’imboccatura portuale (“down-time”) che tenga conto della persistenza temporale del frangimento delle onde su base statistica media annua). Se ci sono con le migliori caratteristiche le più diffuse opere esterne di difesa: - - - - - - - - - - - opere a gettata di massi costituite da elementi naturali o artificiali, con eventuale sovrastruttura di calcestruzzo; opere a paramento verticale; opere non tradizionali quali ad esempio i frangiflutti a berma ed i frangiflutti galleggianti. È necessario che la scelta delle soluzioni tecniche di cui sopra sia supportata da studi che analizzino in dettaglio i seguenti aspetti: batimetria, moto ondoso (al largo e sotto costa) e sulle variazioni del livello marino; caratteristiche anemologiche del paraggio; sicurezza della navigazione; agitazione interna; caratteristiche geotecniche dei fondali interessati dalle opere; indagine storica relativa all’evoluzione del litorale; insabbiamento dell’imboccatura e del canale di accesso; influenza delle nuove strutture sul regime dei litorali adiacenti (tenuto conto delle caratteristiche sedimentologiche dei fondali). Controllare se i pontili sono a norma: - larghezza raccomandata: minimo 2 m per pontili di lunghezza inferiore a 100 m e/o per l’ormeggio di imbarcazioni di lunghezza inferiore a 10 m; minimo 2,5 m per pontili di lunghezza contenuta tra 100 e 150 m e/o per l’ormeggio di imbarcazioni di lunghezza compresa tra 10 m e 20 m; minimo 3 m per l’ormeggio di imbarcazioni di lunghezza superiore a 20 m. Se ci sono i mezzi di salvataggio e gli impianti antincendi: In ambito portuale dovranno essere previste le seguenti attrezzature: - scalette di risalita lungo i pontili e le banchine nel numero di 1 ogni 100 m e comunque nella misura di una ogni pontile; - salvagenti con cima di recupero lungo i pontili e le banchine nel numero di 1 ogni 25 m; - su ogni pontile e lungo le banchine di ormeggio opportunamente illuminate durante le ore notturne dovranno essere installate le opportune strutture antincendio con le seguenti caratteristiche: - l’impianto antincendio deve essere realizzato in conformità con le norme tecniche e della sicurezza vigenti (Rif.Legge n. 46/90 - Norme UNI 10779) ed in particolare: - gli idranti devono essere di tipo UNI, posti a distanza reciproca non superiore a 50 m, in modo comunque da assicurare, con i relativi getti, la copertura di tutte le aree a rischio di incendio; - gli idranti devono essere corredati di cassette antincendio UNI con tubazioni flessibili avvolgibili aventi lunghezza di 20 m e lance a getto variabile; 10 Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL - - - - - - - la rete idrica antincendio, deve avere caratteristiche idrauliche tali da garantire al bocchello della lancia, nelle più sfavorevoli condizioni di distanza ed altimetria rispetto alla stazione di pompaggio, le seguenti prestazioni: UNI 45 portata 120 l/1’ prevalenza 2 bar; UNI 45 portata 350 l/1’ prevalenza 2 bar; l’impianto deve essere proporzionato per una portata totale determinata considerando la probabilità di contemporaneo funzionamento del 50% degli idranti per ogni diramazione; l’impianto deve essere alimentato da una stazione di pompaggio idonea a conferire in permanenza alla rete le caratteristiche idrauliche suddette e la sicura funzionalità (elettropompe su rete di alimentazione preferenziale); l’impianto deve essere dotato di attacco speciale UNI per il collegamento dei mezzi dei Vigili del Fuoco, da installarsi in un punto ben visibile e facilmente accessibile ai mezzi stessi. Per la radioassistenza. È necessario che tutti i porti garantiscano il servizio di radio assistenza mediante la realizzazione e/o l’adeguamento degli impianti tramite l’alloggiamento delle reti in apposite canalizzazioni, facilmente ispezionabili, da collocarsi lungo le banchine e lungo i pontili). B. Per il rapporto con l’ambiente circostante, logistica e marketing Indagare se i gestori del porticciolo conoscono i vincoli del territorio e del paese retrostante (piani regolatori, zone protette etc.). Indagare se i gestori del porticciolo sono interessati a iniziative di marketing comuni con privati o con gli enti locali, es. Comuni. Indicare se l’accesso al porticciolo ha una viabilità agevole. C. Per i servizi Se c’è una stazione di rifornimento completa (gasolio, benzina, super e normale): - - la stazione sia capace di rifornire contemporaneamente 2 imbarcazioni medio-piccole ormeggiate longitudinalmente, facilmente accessibili da ogni tipo di imbarcazione e dalle autocisterne di rifornimento; le stazioni saranno di norma collocate in prossimità dell’imboccatura del porto, in zone isolabili e facilmente accessibili dai mezzi di soccorso. Disponibilità di acqua: - la distanza massima dei rubinetti dalle imbarcazioni non sia superiore ai 20 ml. Il numero delle prese di erogazione dell’acqua dovrà essere commisurato rispetto alla dimensione delle imbarcazioni come stabilito dai seguenti criteri: • 1 rubinetto ogni PB per barche di lunghezza maggiore ai 10 m; • 1 rubinetto ogni 2 PB per barche di lunghezza compresa tra i 7 ed i 10 m; • 1 rubinetto ogni 4 PB per barche fino ai i 7 m. FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici 11 - Predisposizione di una doppia rete per acqua potabile e non potabile (L’acqua potabile deve essere usata solo per gli usi propri. In ogni caso non raggiunge la qualità minima un porto che usi l’acqua potabile per usi non alimentari). Disponibilità di energia elettrica: - - sulle banchine e sui pontili dovranno essere predisposte colonnine per la distribuzione dell’energia elettrica (220V e 50 HZ) nel rapporto minimo di una per ogni 4 posti barca; tale rapporto potrà essere ridefinito in eccesso in funzione sia della tipologia delle imbarcazione che della disposizione degli ormeggi. Le colonnine possono essere dotate di contatori per singola utenza in base alle esigenze del gestore o degli utenti; i materiali utilizzati per tali servizi devono essere resistenti alla corrosione e devono essere conformi alle vigenti disposizione in materia di sicurezza. Presenza e numero di servizi igienici: - - - - - è opportuno che i servizi igienici siano riuniti in gruppi e posti a distanza non superiore ai 250 metri dal posto barca. Indicare esigenze porti con 400, 1000, etc. posti barca con le seguenti dotazioni ogni 50 posti barca: almeno 2WC, 2 orinatoi, 2 lavabi, 1 doccia per gli uomini, almeno 2WC, 2 lavabi, 1 doccia per le donne, una vasca per lavaggio biancheria o lavatrice elettrica a gettoni o lavanderia; presenza di impianti di sollevamento e di punti attrezzati per piccole riparazioni; presenza del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti (descritta in base alla capacità minima: n° di cassonetti ogni 50 posti barca, per umido, per indifferenziata, per carta, plastica e vetro etc., collocati ad una distanza massima dalle imbarcazioni di 200 m; presenza dello smaltimento quotidiano dei rifiuti umidi e secchi non riciclabili; presenza di impianto di svuotamento e pulitura a terra delle acque nere (con collettore unificato ISO 4567 e un sistema a depressione per l’immissione alla rete fognaria. Presenza di cartelli di avviso ai diportisti con ben evidenziato il divieto di scaricare rifiuti solidi e liquidi di qualsiasi genere nello specchio acqueo del porto. Eventualmente notare se c’è presenza di canali di convogliamento delle acque reflue. Cartelli con orari apertura porto e la percentuale dei posti riservati al transito. 12 Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL Secondo livello di qualità (due stelle) ULTERIORI SPECIFICHE OLTRE A QUELLE GIÀ DESCRITTE A. Per le strutture Notare se sono state controllate la stabilità delle opere esterne del porto come delle banchine interne di difesa rispetto a eventi meteomarini estremi. I pontili galleggianti, compresi i relativi dispositivi di ormeggio, devono anche possedere caratteristiche di alta resistenza nei confronti delle aggressioni dell’ambiente marino e devono avere sistemi di galleggiamento inaffondabili e di idonea resistenza alla combustione (classe di reazione al fuoco 1). - Sono sconsigliati pontili di lunghezza superiore a 150 m. Ove possibile, si suggerisce di disporre l’asse longitudinale dei pontili in direzione normale a quella del vento dominante. È necessario che i pontili fissi abbiano le seguenti caratteristiche: - - il sovraccarico variabile verticale per pontili pedonali di norma non dovrà essere inferiore a 4 kN/m2 (400 kg/m2), qualora l’utilizzo comportasse sovraccarichi maggiori (ad esempio per fini carrabili) o in caso di particolari ubicazioni del pontile, tale limite dovrà essere ridefinito in base a specifici calcoli che tengano conto delle esigenze connesse all'eventuale transito in sicurezza dei mezzi di soccorso. la quota del pontile intesa come distanza tra il livello del mare e il piano di calpestio è da valutare in relazione alle dimensioni delle imbarcazioni da ormeggiare e alle variazioni del livello del mare. Tuttavia i raccomanda un valore minimo di 1 m sul livello medio del mare e, indicativamente, non inferiore a 0,50 m in condizioni di massimo livello del mare. È necessario che i pontili galleggianti abbiano le seguenti caratteristiche: - - - il sovraccarico variabile verticale per pontili pedonali, fino al completo affondamento dei galleggianti posti sotto il piano di calpestio, non dovrà essere inferiore a 2 kN/m2 (200 kg/m2) a meno che non si debbano prevedere sovraccarichi maggiori (ad esempio "folla compatta"), in relazione all'utilizzazione ed all'ubicazione del pontile; bordo libero del pontile galleggiante in assenza di sovraccarichi variabili verticali (distanza tra il livello del mare e il piano di calpestio): è da valutare in relazione alle dimensioni delle imbarcazioni da ormeggiare. Si raccomanda comunque un valore minimo di almeno 0,50 m; le azioni orizzontali sul pontile galleggiante devono essere calcolate in relazione alle condizioni d'uso e, indicativamente, non possono essere inferiori a 1 kN/m (100 kg/m); FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici 13 - - - la stabilità trasversale minima del singolo elemento galleggiante, non collegato agli altri, deve essere tale da sopportare un carico di 1,5 kN/m2 (150 kg/m2) distribuito su metà larghezza del piano di calpestio mantenendo, altresì, un bordo libero residuo di almeno 0,05 m; i pontili galleggianti, compresi i relativi dispositivi di ormeggio, devono possedere caratteristiche di alta resistenza nei confronti delle aggressioni dell'ambiente marino e devono avere sistemi di galleggiamento inaffondabili e di idonea resistenza alla combustione (classe di reazione al fuoco1); il piano di calpestio dei pontili galleggianti deve essere dimensionato per sopportare il sovraccarico accidentale verticale sopra indicato e deve essere realizzato con materiale antiscivolo di provata durabilità in ambiente marino e di uso sicuro anche a piedi nudi. Indicare se ci sono le dimensioni generalmente più accettate per i posti barca. Per maggiori ingombri delle imbarcazioni rispetto a quelle proponibili (ad esempio, nel caso dei catamarani) si dovranno prevedere posti barca con dimensioni adeguate, comprendenti i necessari margini operativi e di sicurezza. – 14 Le dimensioni riportate sono puramente indicative (dipendendo anche dal dispositivo di ormeggio) e vengono suggerite nel caso in cui non fossero disponibili, in fase progettuale, puntuali informazioni sulle imbarcazioni che si prevede di ospitare nel porto. Dimensioni dei posti barca Dimensioni massime delle imbarcazioni 2,5 x 7,0 2,3 x 6,5 3,0 x 8,5 2,8 x 8,0 3,5 x 10,0 3,2 x 9,5 4,0 x 11,5 3,7 x 11,0 4,5 x 13,0 4,1 x 12,0 5,5 x 18,0 5,0 x 16,5 6,0 x 21,0 5,5 x 19,5 6,5 x 24,0 5,9 x 22,0 7,0 x 28,0 6,4 x 26,0 7,5 x 32,0 6,8 x 29,0 8,0 x 36,0 7,2 x 33,0 Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL B. Per il rapporto con l’ambiente circostante, logistica e marketing Se è stata adottata una soluzione progettuale per contenere la quota sommitale dell’opera di difesa, al fine di mitigarne l’impatto paesaggistico, compatibilmente con gli aspetti economici e prestazionali (come il contenimento della tracimazione del moto ondoso). Se il porticciolo è aperto o recintato e comunque se si armonizza col retroterra. Notare se i posti auto sono localizzati in aree direttamente servite dalla viabilità esterna al porto e se sono dotati di spazi di dimensioni adeguate per il deposito di carrelli e per il transito dei mezzi di soccorso. Notare se c’è la disponibilità di mezzi pubblici per servire il porto chiuso o aperto al pubblico. Se gli spazi liberi di interfaccia terra-mare sono esteticamente qualificati e se sono destinati il più possibile ad uso pubblico per le attività di relazione, garantendone l’accessibilità pedonale e ciclabile e un’adeguata dotazione di arredo urbano e soprattutto di vegetazione. Controllare se è stato usato un approccio coordinato che abbia tenuto conto del numero di visitatori provenienti dalle zone vicine al porto, lo sviluppo commerciale, il network delle strade intorno allo stesso, le aree residenziali, e soprattutto i parcheggi esterni al porto, il tutto senza compromettere l’ambiente e la qualità della esperienza “porticciolo”. Indagare se la promozione e il marketing degli usi commerciali e le attività del porto turistico sono di responsabilità solo dei concessionari (vedere: Structure Plan adopted by the Statutory Planning Committee of the Western Australian Planning Commission; Poletti - La progettazione integrata dei porti turistici, Ed. Esculapio). Indagare i rapporti con i Comuni e gli Enti a terra. Indagare se, in caso di grandi raduni di visitatori/turisti, sono previste misure specifiche per la sicurezza e la safety. FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici 15 Indagare se la promozione e il marketing degli usi commerciali e le attività del porto turistico sono di responsabilità solo dei concessionari . Se esistono progetti di marketing della zona a terra gestiti da enti pubblici e soggetti privati eventualmente con la collaborazione del porticciolo stesso, incentrati su attività e metodi di comunicazione tradizionali per valorizzare l’ambiente ove sorge il porticciolo (soprattutto se esso è aperto). Il marketing deve far conoscere al pubblico e ai diportisti la presenza di un mix equilibrato di funzioni dentro e fuori del porto. C. per i servizi C.1. servizi ecologici vari, illuminazione e scivoli La presenza e il numero di impianti a depressione per lo smaltimento acque nere che dovrà essere indicativamente pari ad uno ogni quattrocento barche con un minimo di un impianto. La presenza di almeno un impianto per la raccolta delle acque oleose, che deve essere previsto in prossimità delle aree tecniche e cantieristiche del porto e corredato di un sistema disoleatore per far rientrare la concentrazione di idrocarburi nei limiti tollerati dal consorzio o ente responsabile del depuratore fognario. La presenza di almeno un impianto portatile per la raccolta degli oli esausti direttamente dal motore dell’imbarcazione. Presenza di un sistema di monitoraggio della qualità delle acque. La presenza di cartellonistica adeguata all’individuazione dei punti di stoccaggio di tali oli. La presenza di tubazioni di diametro variabile che stabiliscano un collegamento idraulico dello specchio acqueo interno al porto con il mare. Tali collegamenti devono essere localizzati in corrispondenza dei punti più ridossati e lontani dall’imboccatura del porto e servono ad evitare un ridotto ricambio delle acque interne portuali. Presenza di una doppia rete idrica: una per acqua potabile e una per acqua non potabile entrambe dotate di serbatoi. I serbatoi abbiano le seguenti capacità: 70 mc. al giorno ogni 500 PB per acqua non potabile, 100 mc. al giorno per ogni 500 PB di acqua potabile. Oltre alla presenza di stazioni di carburante (gasolio, benzina, super e normale) in grado di rifornire contemporaneamente 2 imbarcazioni medio-piccole ormeggiate longitudinalmente e che siano facilmente accessibili da ogni tipo di imbarcazione e dalle autocisterne di rifornimento, le stazioni di carburante siano dotate di panne antinquinamento e di sistemi per il recupero del carburante versato in acqua. 16 Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL Presenza di sistemi di controllo periodici per monitorare le emissioni acustiche soprattutto in vicinanza di abitati. Presenza di un sistema di raccolta e monitoraggio dei dati sui consumi interni al porto (energia, acqua, etc.). Questo consente il confronto con costi risultanti da eventuali sostituzioni più innovative riguardanti: energia elettrica in locali interni, illuminazione per usi civili e industriali, impianti di condizionamento, energia termica, acqua, materie prime e combustibili, per gli ambienti del porto. Presenza di impianti di illuminazione che garantiscano una costante visibilità notturna dei seguenti spazi: aree destinate ad ormeggi, superfici destinate a parcheggio e alla viabilità, percorsi pedonali lungo le banchine ed i pontili. La presenza, per natanti con carrello, di almeno uno scivolo gratuito di tipo fisso o galleggiante. C.2. Servizi tecnologici Possibilità, tramite PC e anche telefono cellulare di ultima generazione di: - - - - - - - - - - - prenotare il posto barca; sapere se è possibile fare rifornimento carburante; prenotare un tavolo al circolo nautico o altro ristorante; avere indicazioni esatte su come arrivare in porto, con foto che evidenzi i punti interessanti e con la mappa del piano portuale; indicazione chiara e visibile dei costi per i vari tipi di permanenza delle barche; presenza di internet point, fax services, collegamenti ai servizi di previsione del tempo. In sostanza una copertura Wi Fi per la connessione a Internet, un servizio di web cam, prese TV-SAT; indicazioni anche via internet della presenza di un servizio di sicurezza notturno e diurno; indicazioni anche via internet della presenza di un piano di gestione delle emergenze; indicazioni anche via internet della presenza del deposito valigie/bagagli; indicazioni anche via internet della presenza di indicazioni per raggiungere parcheggi in aree vigilate; indicazioni anche via internet della presenza di un presidio medico. C.3. Servizi vari e di entertaiment Presenza di noleggi auto, scooters, bici, etc.. Disponibilità di carrelli per il trasporto di barche di piccole dimensioni (derive, hobicat, optimist, etc.). FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici 17 Presenza e frequenza di servizi di trasporto per il centro, per la più vicina stazione ferroviaria o degli autobus e gli aeroporti, con le indicazioni degli orari anche eventualmente tramite internet. Consulenza per l’espletamento delle pratiche nautiche. Scuole di vela, organizzazione di regate, giochi d’acqua, gare di pesca, diving, sport acquatici, jet ski, gare di ogni tipo in acqua. Presenza di piscine interne al porticciolo ad uso gratuito dei diportisti. Animazione serale organizzata. Servizio parco giochi bimbi. Presenza di cinema ed ogni possibile divertimento. Ristoranti, hotel, etc.. 18 Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL TERZO livello di qualità (TRE stelle) ULTERIORI SPECIFICHE OLTRE A QUELLE GIÀ DESCRITTE A. Per le strutture Sono innovativi (es. in Australia) i porti con strutture aperte anche per i visitatori turistici delle zone retro portuali soprattutto per manifestazioni basate su aspetti legati al mare. Sono innovativi anche porti chiusi ma costruiti con piena visibilità da parte del pubblico. Strutture che rispettino vita marina vegetale ed animale. Es. Port Hercule. B. Per i rapporti con l’ambiente, logistica e marketing Notare se ci sia un noto riconoscimento (nel senso che è ricordato nei giornali o da enti come il FAI etc.) della armonia estetica fra l’ambiente naturale e le strutture edilizie del porticciolo. Indicare se è mai stata fatta una analisi SWOT per il marketing del porto (v. Marina Marketing and Marina Business Development – Richard Graves). Notare se esistono, sulla parte a terra rispetto ai pontili, strade pedonali, rotonde, terrazze che interagiscano col porto perché sono le più appetite dal pubblico (vedere: Structure Plan adopted by the Statutory Planning Committee of the Western Australian Planning Commission; Poletti - La progettazione integrata dei porti turistici Ed. Esculapio). Notare se vi è presenza di caratteristiche estetiche precise basate sulla scelta dei materiali, colori e forme, per la conservazione del verde e degli aspetti naturali, sia per i nuovi porti (con o senza edilizia annessa) che per quelli ristrutturati (chiusi o aperti). Notare se esiste una progettazione degli interventi che tenga conto delle specificità del sito rapportandosi ai suoi caratteri storici, insediativi ed ambientali (per diversi degli aspetti citati vedere anche progetto Pharos, che ha ricercato tecniche innovative di gestione ambientale). Notare se, invece di occupare nuovo suolo, sono stati recuperati spazi ex industriali, per es. vecchi cantieri, strutture militari, etc., che possono essere testimonianze della storia dei luoghi. FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici 19 Notare se esistono corretti programmi di sfruttamento dell’ambiente marino e terrestre per rendere attrattivi il porto e la zone retrostanti. Per es. parchi marini o terrestri visitabili con le guide. Notare se esiste un monitoraggio della presenza sul territorio adiacente al porto di discariche, depuratori, impianti di trattamento dei rifiuti, etc.. Notare se vi è la presenza di progetti di marketing della zona a terra gestiti da enti pubblici e soggetti privati eventualmente con la collaborazione del porticciolo stesso, incentrati su attività e metodi di comunicazione del tutto innovativi, sottolineando la non episodicità e la continuità nel presidio di azioni di marketing territoriale (ad es. i progetti devono avere durata pluriennale o il territorio deve avere una “tradizione consolidata” nell’esprimere azioni di marketing territoriale, promosse dal sistema degli enti locali, che includano specificatamente la valorizzazione del porto). Notare se vi è la presenza di ISO 14001 e Regolamento EMAS. Notare se è presente la certificazione del Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro in conformità alla norma BS OHSAS 18001. Notare se è presente la Bandiera blu, riconoscimento ambientale assegnato dalla FEE (Foundation for Enviromental Education). C. Per i servizi, in particolare quelli innovativi o poco comuni Presenza della certificazione ISO 9001. Esistenza di diffusori a pale inseriti nelle tubazioni (o di altro dispositivo di pompaggio), al fine di aumentare artificialmente il flusso, per contribuire al completo ricambio delle acque in tempi ragionevolmente contenuti (12-48 ore) e favorire l’ossigenazione delle acque. Presenza di un ampio bacino lontano dall’imboccatura (piallazza) per aumentare lo scambio idrico prodotto dal gradiente di marea. Presenza di produzione di energia tramite impianti fotovoltaici. Presenza di produzione di energia tramite impianti minieolici. Presenza di produzione di energia tramite impianti solari termici. Presenza di produzione di energia tramite geotermia, ove possibile. Presenza di speciali impianti di trattamento per i rifiuti. Uso della metodologia del catabolismo aerobico (cioè la demolizione della sostanza organica in presenza di ossigeno da immettere nell’acqua) contro lo sversamento di idrocarburi in acqua. Questo sistema agisce con una velocità superiore a quello 20 Azione 2.3.1 “Analisi delle Strutture Diportistiche” - Progetto MISTRAL dell’anaerobico (senza ossigeno). È più efficiente e con poche sostanze intermedie, nessuna delle quali in genere tossica. Invece i solventi disperdono in superficie il petrolio “pulendo“ il mare ma in realtà questo flotta sotto la superficie e, aggregato dai disperdenti, forma particelle più pesanti dell’acqua che tendono ad affondare rendendo impossibile la loro eliminazione o il loro recupero. Uso di organismi “mangia petrolio” e robot per succhiarli dall’acqua (come quelli usati nel recente disastro nel Golfo del Messico). Uso delle futuribili alghe “mangia-CO2”. La frequenza nella pulizia dei fondali, ove necessaria, effettuata da sommozzatori portuali con l’ausilio di gru e mezzi terrestri. Presenza di offerte (apposite tariffe scontate di ormeggio e sosta nel porto) che favoriscono le barche con filtri per il particolato diesel per ridurre l’esposizione delle persone agli scarichi di motori diesel, soprattutto dei super-yachts. Presenza della chiara indicazione con cartellonistica adeguata dei limiti di velocità anche fuori del porto, prima dell’entrata. Le emissioni infatti aumentano con la velocità, quindi i limiti di velocità sono un dispositivo in grado di ridurre le emissioni. Riduce inquinanti come NOx, PM, CO e HC. Esistenza di campagne promozionali per suggerire l’uso di combustibili a basso tenore di zolfo, come per le navi. Presenza “cold ironing AMP” che riduce NOx, PM, CO e HC. Consiste nell’alimentazione con cavo elettrico (anziché con i motori, più inquinanti) delle navi ferme in banchina. Richiede un investimento in infrastrutture sul porticciolo. FOCUS - Sistema di valutazione delle performance dei porti turistici 21 Verso un sistema unico della nautica di qualità nell’Alto Mediterraneo Vers un système unique du nautisme de qualité dans la Haute Méditerranée