Il mondo dell`energia
Transcript
Il mondo dell`energia
MMXII www.irenemilia.it ne stampato su carta riciclata progetto a cura del Settore Comunicazione di Iren Emilia S.p.a. col patrocinio di FEDERUTILITY tutti i diritti riservati rg i a il mon o d e ' l l e d Lo Sviluppo Sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i loro propri bisogni (Rapporto Brundtland - 1987) L'Energia Nel mondo in cui viviamo siamo circondati da energia. Dall'energia del sole, del vento, del mare, dall'energia dei terremoti e dei vulcani, dall'energia del fuoco, dall'energia dell'acqua che scorre. E' tuttavia difficile definire con esattezza cosa sia l'energia. La definizione più comune e corretta è dire Energia è la capacità di compiere lavoro. Questa definizione fa parte anche della nostra esperienza quotidiana: per scalare una montagna dobbiamo fare un lavoro contro la forza di gravità e abbiamo bisogno di energia; per sollevare dei pesi facciamo lo stesso tipo di lavoro e abbiamo bisogno di energia. Questa energia ci viene fornita dal cibo di cui ci nutriamo (ad esempio il pane, la carne, la frutta, la verdura, il latte) ed è immagazzinata sottoforma di energia chimica che si rende disponibile quando gli alimenti vengono digeriti ed assimilati dal nostro corpo. Nel mondo vegetale, invece, la clorofilla contenuta nelle foglie dà alle piante la c a p a c i t à d i c a p t a re lenergia luminosa direttamente dal sole e produrre autonomamente le sostanze nutritive per il proprio accrescimento a partire da anidride carbonica ed acqua. In altre parole le piante trasformano l'energia luminosa del sole in energia chimica e l'uomo e gli altri animali utilizzano questa energia chimica per produrre a loro volta l'energia necessaria ai propri cicli vitali. Lenergia è essenziale per la vita. Il sole illumina, riscalda e fornisce la maggior parte dellenergia utilizzata da ogni forma di vita vegetale, animale o umana. La vita ed i suoi processi sono basati sulla trasformazione, lutilizzazione, limmagazzinamento ed il trasferimento dellenergia. 1 L'Energia L'energia può assumere diverse forme: Lenergia è necessaria non solo per i cicli biologici degli esseri viventi. Anche le macchine create dall'uomo per migliorare le proprie condizioni di vita necessitano di grandi quantità di energia: per la produzione dei beni di consumo, per far funzionare i macchinari delle fabbriche, per trasformare e conservare gli alimenti, per i trasporti, gli elettrodomestici, i computer, le telecomunicazioni, ecc Lenergia si può ottenere in vari modi, utilizzando diverse fonti energetiche come ad esempio il sole, lacqua, il vento, la legna, il carbone, il petrolio, il gas naturale, latomo Le fonti di energia si dividono in rinnovabili, assimilate alle rinnovabili e non rinnovabili. Rinnovabili Sono le fonti energetiche naturali, inesauribili, che si rinnovano continuamente: energia solare, energia eolica, energia da biomasse, energia geotermica, energia idroelettrica, energia del mare. Assimilate alle Rinnovabili Hanno la caratteristica comune di recuperare energia che andrebbe altrimenti dispersa. Sono la cogenerazione, la microcogenerazione distribuita e ogni intervento volto al risparmio energetico. A queste si aggiunge lidrogeno solo quando viene utilizzato come mezzo di trasporto (vettore) delle fonti energetiche rinnovabili. Non rinnovabili Sono tutte le altre forme di energia che, una volta consumate, non possono essere rinnovate e quindi non sono più disponibili (gas, carbone, petrolio, energia derivata dall'atomo, ecc ). 2 Le Fonti rinnovabili di Energia L'Energia Solare Il sole è una stella. Al suo interno l'altissima pressione e temperatura provocano reazioni di fusione nucleare (vedi pag. 17) che trasformano l'idrogeno in elio liberando un'enorme quantità di energia. Lenorme flusso di energia che arriva quotidianamente sulla Terra è pari a circa 15.000 volte il consumo energetico mondiale di un anno, e può essere convenientemente utilizzato. Le tecnologie oggi disponibili per ricavare energia dal sole sono: Sistemi Fotovoltaici Si basano sulla proprietà che hanno alcuni materiali di generare energia elettrica se esposti alle radiazioni solari. Allo stato attuale della tecnica, per avere lelettricità sufficiente per una famiglia (3 kW), occorre installare circa 24 metri quadrati di pannelli su falda inclinata. Dunque 6 mq. in meno rispetto ai 30 mq. necessari solo qualche anno fa. Si pensa di poterne ancora aumentare l'efficienza e la diffusione e quindi di ridurne i costi. Pannelli Solari Termici Sono delle specie di radiatori colorati di nero contenenti un fluido (acqua, aria o altri) che, se esposti alle radiazioni solari, generano buone quantità di acqua calda per usi sanitari e per il riscaldamento degli ambienti. Specchi Concentratori Sono sistemi di specchi che concentrano la luce del sole e servono per produrre calore ad alta temperatura da utilizzare in centrali elettriche. Nel luglio del 2010 è stata inaugurata Archimede, la centrale-prototipo ideata dal premio Nobel Carlo Rubbia che, riprendendo l'idea degli specchi ustori del matematico siracusano da cui deriva il nome, capta la luce solare con un sistema di specchi che seguono il percorso del sole concentrando il calore per la produzione di vapore ad alta temperatura e quindi di energia elettrica. Raggiunge i 5 Megawatt di potenza ed è da considerarsi uno degli impianti più innovativi al mondo: infatti per il trasporto del calore del sole utilizza speciali sali fusi (brevetto ENEA) che consentono di raggiungere più elevate temperature d'esercizio (550 °C al posto dei 400 °C del normale olio diatermico) e quindi una maggiore efficienza. Sistemi e Tecnologie Bioclimatici Sono sistemi e tecnologie avanzati per captare, accumulare, distribuire e controllare l'energia del sole all'interno degli edifici, con conseguente risparmio delle fonti energetiche convenzionali. 3 Le Fonti rinnovabili di Energia Il Sole Energia dal deserto Sfruttare l'energia solare nel deserto del Sahara. Un gruppo di scienziati, in cui partecipa anche il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, ha lanciato il progetto Desertec. L'idea si basa sul semplice fatto che in solo sei ore arriva nel continente africano una quantità di energia solare pari a quella consumata nel mondo in un anno. Se i deserti nordafricani e mediorientali fossero coperti da impianti solari per lo 0,3% della loro superficie potrebbero rifornire di energia l'intero continente europeo oltre che la stessa area mediorientale e nordafricana. A ciò si aggiunge l'assenza di emissioni Co2 nel processo di produzione dell'elettricità. In estrema sintesi: energia pulita, rinnovabile e rivendibile. L'area mediorientale potrebbe presto affiancare l'oro nero con l'oro giallo. Recentemente la fondazione Desertec ha promosso una rete di cooperazione scientifica cui hanno aderito 18 università ed istituti di ricerca del Nord Africa e del Medio Oriente per promuovere la realizzazione del concetto "Energia pulita dai deserti" (Clean power from deserts) per diverse aree del mondo. 4 Il Sole è costituito per l'80% da idrogeno, per il 19% da elio e per l'1% da tutti gli altri elementi chimici. Come tutte le stelle, si comporta come una gigantesca centrale nucleare: ad alimentarlo, infatti, non sono le reazioni chimiche ma quelle nucleari. Per l'enorme pressione interna, l'urto tra le particelle di idrogeno è di una tale intensità da innescare u n a f u s i o n e n u c l e a re. L'idrogeno si trasforma in questo modo in elio, liberando una quantità spaventosa di energia. La temperatura superficiale è di circa 6.000°C, mentre quella interna raggiunge i 15 milioni di °C. Questo meccanismo dura da 4,5 miliardi di anni e terrà in vita l'astro per altrettanto tempo. Quando, tra 4,5 miliardi di anni, tutto l'idrogeno sarà esaurito, il Sole collasserà al suo interno, esplodendo poi in una gigante rossa che assorbirà gran parte dei pianeti, Terra compresa. Come tutti gli astri, il Sole emette energia sotto forma di radiazioni visibili, infrarosse, ultraviolette, onde radio a raggi X e un flusso di particelle chiamato vento solare. Una curiosità: l'energia generata all'interno del Sole impiega oltre un milione di anni per risalire alla superficie e diffondersi nello spazio. Le Fonti rinnovabili di Energia L'Energia Eolica Il vento è generato dal calore del sole: enormi masse d'aria si riscaldano e salgono verso gli strati alti dell'atmosfera richiamando aria più fresca. Si generano quindi spostamenti di grandi volumi d'aria che trasportano a distanza il calore e si gonfiano di vapore acqueo che genera la pioggia. Sulle coste dell'Oceano Atlantico e del Mare del Nord, sui rilievi della Corsica e della Sardegna, sui crinali dell'Appennino e delle Alpi ci sono zone continuamente battute dal vento. Mediante aerogeneratori, che altro non sono che grandi mulini, l'energia del vento viene convertita direttamente in energia meccanica. Può essere quindi utilizzata per il sollevamento d'acqua, per usi industriali e soprattutto per la generazione di energia elettrica tramite alternatori collegati direttamente ai rotori. Verso la fine del 2009, la capacità di generazione mondiale degli aerogeneratori era di 157,9 gigawatt pari al 1,5% dell'elettricità consumata nel mondo e sta crescendo rapidamente. Alcuni paesi hanno raggiunto un coefficiente di penetrazione della potenza eolica molto elevato (a volte con incentivi governativi); ad esempio, nel 2008, il 19% della produzione elettricità di base raggiunto dalla Danimarca, il 13% della produzione in Spagna e in Portogallo, il 7% in Germania e in Irlanda. Il Vento L'Energia Eolica è una forma indiretta di energia solare dal momento che sono le differenze di temperatura e di pressione indotte nella atmosfera dalle radiazioni solari che pongono in movimento i venti terrestri. Si calcola che il 2% dell'energia solare ricevuta dalla Terra si converta nell'energia cinetica dei venti. La quantità di energia corrispondente è enorme, pari a 30 milioni di TWh (1 terawattora = 1000 gigawattora) all'anno. Pur tenendo presente che solo il 10% di questa energia è disponibile a livello del suolo, il potenziale complessivo è comunque considerevole. 5 Le Fonti rinnovabili di Energia Il potenziale eolico è molto elevato nei paesi del Nord Europa per la posizione geografica delle coste che guardano direttamente sull'Oceano Atlantico e sul Mare del Nord, dai quali soffia vento in continuazione. In Italia, anche sull'Appennino, esistono zone ventose in cui possono essere installati gli aerogeneratori con buoni ritorni energetici (si pensi al caso di Varese Ligure, sul passo Cento Croci tra Emilia e Liguria). Una pala eolica di grandi dimensioni, nell'arco degli ultimi 20 anni, è passata da pochi Kw ad una potenza tipica di 1,5 MW con una velocità del vento di soli 3-4 m/s . Considerando che la massima corrente erogata alle utenze domestiche è di 3 Kw, una sola pala eolica è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 1000 famiglie. 6 Le Fonti rinnovabili di Energia L'Energia da Biomasse: una questione di equilibrio Le piante, tramite il processo di fotosintesi, accumulano energia solare convertendo l'anidride carbonica atmosferica in materia organica (biomassa). Il bosco è un'enorme fabbrica di biomassa (legno). I rami secchi delle piante cadono a terra e vengono raccolti durante le operazioni di pulizia. Il bosco, poi, può essere coltivato come qualsiasi altra piantagione. Si taglia una certa percentuale di alberi lasciandone tuttavia altri in buona quantità: gli alberi lasciati trattengono il terreno, crescono e mantengono quelle condizioni microclimatiche necessarie ai semi per attecchire e generare nuove piante. Così il bosco coltivato ricresce naturalmente. Anche i residui delle coltivazioni agricole (paglia, cascami, scarti) sono biomasse utilizzabili per produrre energia. L'energia che si può ricavare dalle biomasse è quindi un'energia rinnovabile a patto che si raggiunga l'equilibrio tra quello che si consuma e quello che si rinnova naturalmente: non avrebbe senso utilizzare biomassa in eccesso, in quanto la natura non avrebbe il tempo di rinnovarsi, o biomassa importata da altri paesi. Il tempo di rinnovamento di un bosco è stimato in 25-30 anni ed i consumi devono essere calibrati affinchè la rotazione dei tagli consenta un costante rinnovamento della vegetazione. Il Biodiesel Alcune piante oleaginose (ad esempio la colza) hanno la particolare proprietà di immagazzinare velocemente l'energia solare che viene convertita in olio contenuto nei semi delle piante stesse. Quest'olio, che ha un notevole potere energetico, viene estratto e convertito in un combustibile - detto Biodiesel - ed utilizzato dai motori che normalmente funzionano a gasolio. L'energia da Biodiesel è rinnovabile perchè durante il suo accrescimento la pianta assorbe C02 dall'atmosfera che poi viene rilasciata nella stessa quantità durante la combustione, a patto ovviamente che vengano utilizzati terreni a riposo non destinati a scopi agricoli. E' stato calcolato che l'uso del Biodiesel consente il risparmio di 2,2 tonnellate di anidride carbonica per ogni tonnellata di gasolio sostituito. 7 Le Fonti rinnovabili di Energia L'Energia Geotermica Il nostro pianeta si è formato grazie all'aggregazione della materia che, attraendosi, collideva ad altissime velocità creando una massa incandescente. Dopo essersi formata la Terra si è lentamente raffreddata in superficie, mantenendo tuttavia all'interno un'elevata temperatura. In talune zone del pianeta il calore risale in superficie e può essere utilizzato per la produzione di energia. L'acqua piovana penetra fino a grandi profondità sotto terra. Lungo il percorso entra a contatto con le rocce calde e fuoriesce dalla superficie terrestre sottoforma di acqua calda o di vapore. L'acqua calda viene utilizzata per il riscaldamento, ed il vapore per produrre elettricità grazie a turbine accoppiate ad alternatori. Le Centrali Geotermiche di Larderello Larderello, in Toscana, è considerata la culla della geotermia e moltissimi sono tutt'oggi i visitatori italiani e stranieri. Nel 1904, proprio a Larderello, il Principe Piero Ginori accese cinque lampadine mediante una dinamo trascinata da un motore alternativo utilizzante vapore endogeno. L'anno seguente fu costruita la prima centrale sperimentale da 20 kW. La prima vera Centrale Geotermoelettrica, Larderello 1, entrò in servizio nel 1913 con un primo gruppo a turbina da 250 kW di costruzione italiana (Tosi); in seguito la centrale fu potenziata con tre unità di 2500 kW. Nel 1944 la potenza raggiunse i 127000 kW, ma gli eventi bellici distrussero gran parte degli impianti. Oggi l'unità territoriale di Larderello controlla 14 centrali geotermoelettriche per una potenza installata complessiva pari a 316 MW. L'insieme di queste centrali coprono complessivamente il fabbisogno regionale dei consumi domestici di energia elettrica delle famiglie della Toscana e dell'Umbria. (fonte Enel Green Power) 8 Le Fonti rinnovabili di Energia L'Energia Idroelettrica Al pari del vento, la pioggia è generata dal sole. L'acqua degli oceani e dei mari evapora ed il vapore si addensa in nuvole che vengono trasportate dal vento lontano dalle zone di evaporazione. Incontrando aria più fredda il vapore contenuto nelle nuvole condensa e precipita al suolo sottoforma di pioggia, grandine o neve. L'acqua piovana può essere raccolta in grandi invasi artificiali che, di solito, vengono realizzati in alta montagna. Lacqua, contenuta nel bacino (ad una certa altezza dalla centrale idroelettrica), viene fatta cadere in una condotta forzata che la conduce nella centrale idroelettrica vera e propria dove fa girare una turbina. La turbina è accoppiata ad un alternatore, che, ruotando, produce energia elettrica. Dalla caduta dellacqua si riescono ad ottenere grandi potenze. E lenergia rinnovabile più utilizzata, in quanto meno costosa delle altre fonti (anche non rinnovabili) e con una produzione costante nel tempo. Le centrali ad acqua fluente Esistono tipi di centrali idroelettriche che sfruttano bassi dislivelli ma grandi portate d'acqua, dette ad acqua fluente: un esempio è l'impianto IREN La Loggia - Moncalieri (To) dove viene sfruttato il dislivello di pochi metri del fiume Po (salto di 6 metri). La portata d'acqua, pari a 70 metri cubi al secondo, mette in movimento una turbina Kaplan avente una potenza efficiente massima di 3,2 MW ed una producibilità media di 17.000 MWh/anno. Un altro esempio è la centrale di Stura San Mauro che sfrutta le acque del Po, immediatamente a valle della confluenza dello Stura, per una portata pari a 120 metri cubi al secondo. Nella centrale è installato un gruppo di generazione per una potenza massima di 8 MW ed una producibilità media di 41.000 MWh/anno. 9 Le Fonti rinnovabili di Energia L'Energia del Mare Le maree sono variazioni periodiche di livello della superficie del mare, ossia i movimenti verticali della massa liquida dovuti principalmente all'attrazione che la luna esercita sulla superficie liquida del nostro pianeta. In genere, queste variazioni del livello del mare, coincidono con il giorno lunare (24 ore, 52 minuti circa), durante il quale si alternano solitamente due alte con due basse maree (la loro differenza determina l'ampiezza della marea). Per circa sei ore si ha il flusso (e cioè il livello del mare aumenta fino a giungere a una altezza massima, detta alta marea), quindi, dopo una sosta più o meno breve durante la quale il livello si mantiene invariato, segue il riflusso per il quale il livello diminuisce per circa sei ore, fino alla bassa marea. Dopo una sosta ricomincia il flusso e il fenomeno si ripete con le medesime fasi. I mari e soprattutto gli oceani sono interessati al fenomeno delle maree, che risalgono per parecchi chilometri estuari e fiordi: queste enormi masse d'acqua possono azionare con il loro movimento turbine ed alternatori per la produzione di elettricità. 10 La Centrale Mareomotrice di Saint Malo' - La Rance Nel nord della Francia, in Bretagna, sull'estuario del fiume Rance nei pressi di Saint Malò sorge una grande Centrale Mareomotrice, inaugurata nel 1966. In questa località il dislivello elevato raggiunto dalle maree consente la caduta - di alcuni metri - di grandi masse d'acqua, permettendo così di trasformarne l'energia cinetica in energia elettrica. Il flusso massimo che risale l'estuario del fiume Rance è infatti di circa 18.000 metri cubi d'acqua al secondo, e l'ampiezza massima della marea è pari a 13 metri di dislivello. Tutto ciò, accompagnato dal fatto che la marea si verifica due volte al giorno, permette alla centrale di La Rance di produrre ogni anno 600 milioni di kwh coprendo il fabbisogno elettrico di 250.000 famiglie. (fonte Edf - Electricité de France) Le Fonti di Energia assimilate alle rinnovabili La legge italiana considera rinnovabili altre fonti che, propriamente, rinnovabili non sono, ma che vengono assimilate alle rinnovabili per incentivare l'uso razionale delle risorse. Infatti l'energia ottenuta dalle fonti assimilate è energia recuperata da fonti di calore che andrebbe disperso, oppure energia risparmiata grazie all'uso di macchine più efficienti ed all'adozione di speciali tecniche costruttive. Vediamo quali sono. La Cogenerazione I sistemi tradizionali esistenti per la sola produzione di energia termoelettrica hanno rendimenti molto bassi, nellordine del 40% (cioè viene trasformato in energia poco più di un terzo dell'energia del combustibile). Questo perchè le tecnologie utilizzate sono obsolete e perchè le acque calde di raffreddamento vengono disperse nellambiente. Una centrale di cogenerazione utilizza il combustibile per azionare dapprima gli alternatori per produrre elettricità. Durante questa operazione si genera calore che , in passato, non veniva recuperato con rendimenti dell'ordine del 35 - 40%, quindi molto bassi. Negli impianti di cogenerazione il calore, che verrebbe disperso nell'ambiente, viene recuperato per produrre acqua calda per alimentare una rete di teleriscaldamento a servizio di abitazioni, uffici, edifici pubblici, industrie. Con questi accorgimenti il rendimento complessivo aumenta (fino ad oltre l80% nella stagione invernale). Con la cogenerazione, quindi, a parità di energia prodotta, le emissioni vengono pressoché dimezzate. La cogenerazione è quindi un modo intelligente di utilizzare il potenziale energetico contenuto all'interno dei combustibili senza sprecarlo, salvaguardando l'ambiente. 11 Le Fonti di Energia assimilate alle rinnovabili Il Teleriscaldamento da Cogenerazione L'acqua calda di raffreddamento di una centrale termoelettrica, nei sistemi tradizionali di produzione, non viene utilizzata ma scaricata nell'ambiente (nei fiumi, nei laghi, nel mare, nell'aria) alterando l'ecosistema. Invece nel teleriscaldamento da cogenerazione lacqua calda di raffreddamento della centrale viene recuperata e distribuita in vari punti della città. Lacqua calda (a 90 - 120 °C) viene trasportata attraverso una rete di tubazioni isolate termicamente (coibentate) per non disperderne il calore e giunge fino agli edifici allacciati. Qui, tramite un apparecchio detto scambiatore di calore installato al posto della caldaia, cede il proprio calore allimpianto dell' abitazione e consente di riscaldare gli ambienti fornendo anche acqua calda per gli impieghi domestici. Una volta ceduto il calore lacqua, scesa a 65°-70°C, ritorna alla centrale per recuperare altro calore da distribuire alle utenze e ricomincia il suo percorso. Cosa sono le turbine? Una turbina a gas converte lenergia derivata dalla combustione del gas metano (flusso di aria e gas ad alta pressione e temperatura) in energia meccanica per muovere un rotore collegato ad un alternatore. Una turbina a gas è normalmente composta da quattro parti (compressore, camera di combustione, turbina e condotto d'uscita). Laria viene compressa e rilasciata nella camera di combustione assieme al gas metano. La combustione provoca la violenta espansione dei gas che escono ad alta pressione, temperatura (circa 1500°C) e velocità muovendo la turbina realizzata in materiali atti a resistere alle alte temperature. La turbina aziona in parte il compressore dellaria in entrata ed in parte lalternatore ad essa collegati. Se il calore dei gas combusti viene recuperato può essere utilizzato per la produzione di vapore che aziona una seconda turbina a vapore (ciclo combinato). Una turbina idroelettrica (o a vapore), invece, è formata da un organo fisso, lo statore, e da un organo mobile, la girante, costituita da pale che intercettano il flusso dacqua proveniente dalla condotta forzata (o il vapore) provocandone il movimento ed azionando un alternatore ad essa collegato. 12 Alcuni impianti Iren di energia rinnovabile ed assimilata La centrale idroelettrica "La Fornace" di Baiso (Reggio Emilia). La centrale "La Fornace" ha una potenza di 1 MW, sfrutta il dislivello di 18 metri creato da tre importanti traverse esistenti sul fiume Secchia ed è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 6.000 abitanti con un risparmio annuo di 4.000 tonnellate di CO2 e di oltre 1.600 Tonnellate Equivalenti Petrolio/anno. La centrale (25,50 metri di lunghezza e 12,50 metri di larghezza) è totalmente interrata, così come la condotta forzata e il collegamento tra l'impianto e la rete. Un impianto "invisibile" e a "impatto zero" che si inserisce nell'ecosistema e valorizza il territorio grazie alla realizzazione di un piccolo laboratorio sulle energie rinnovabili e di una pista ciclopedonale illuminata da lampioni alimentati da energia fotovoltaica. A tutela della fauna ittica sono stati realizzati appositi passaggi che consentono ai pesci di risalire il fiume. Il modello utilizzato è "a fessure verticali (vertical slot)" modificabile per meglio rispondere alle esigenze della fauna ittica presente. Il progetto si inserisce nella politica energetica del Gruppo Iren, caratterizzata da una produzione di energia elettrica 100% eco-friendly tra idroelettrico, fotovoltaico e cogenerazione. La centrale a ciclo combinato di Reggio Emilia A Reggio Emilia, il gruppo Iren ha recentemente realizzato una centrale a ciclo combinato. L'impianto, di piccole dimensioni (circa 55 MW), è ad esclusivo servizio del teleriscaldamento (presente a Reggio Emilia sin dal 1980) ed è il cuore di un efficiente sistema cogenerativo (calore + elettricità) con un rendimento complessivo attorno al 78%, ben superiore a quello medio raggiungibile da impianti convenzionali che producono separatamente gli stessi valori di energia elettrica e termica. La centrale, alimentata a gas naturale, dispone di una turbina a gas con una potenza elettrica di circa 40.000 kW. I fumi della combustione, a circa 540°C, invece di essere dispersi nell'ambiente, cedono il calore ad una caldaia che genera vapore e aziona una turbina, producendo ulteriori 15.500 kW di energia elettrica. All'uscita il vapore è ancora in grado di generare energia termica per il teleriscaldamento per una potenza di 46.000 kW, con un rendimento ben superiore a quello medio degli impianti convenzionali. 13 La termovalorizzazione dei rifiuti La Termovalorizzazione: recupero di energia dai rifiuti La natura non conosce il concetto di rifiuto: quello che è scarto per un essere vivente diventa alimento per altri. Solo l'uomo genera rifiuti. Ogni cittadino produce annualmente oltre 500 kg di rifiuti. Se moltiplichiamo tale quantità per tutti gli abitanti del posto in cui viviamo otterremo cifre impressionanti. Occorre Ridurre alla fonte i rifiuti, Recuperare i materiali di scarto, Riciclare tutte le frazioni raccolte separatamente (carta, vetro, plastica, lattine, organico, frazione verde, pile, batterie, farmaci scaduti, legname, ferro e metalli, rifiuti ingombranti, elettrodomestici in disuso, pneumatici, ecc...). Solo al termine di tutte le possibili operazioni di recupero e di riciclo può dunque parlarsi di utilizzo dei rifiuti per produrre energia. I termovalorizzatori sono impianti complessi che utilizzano i rifiuti per produrre elettricità e calore che viene distribuito attraverso la rete di teleriscaldamento. La direttiva Europea 2008/98 CE prevede infatti una "gerarchia" nella gestione dei rifiuti: anzitutto la prevenzione (cercare di produrne di meno), poi il riutilizzo, il riciclo, quindi il recupero di altro tipo, per esempio di energia come avviene nei termovalorizzatori e, come ultima opzione che va progressivamente ad esaurirsi lo smaltimento in discarica (art.4). 14 La termovalorizzazione dei rifiuti Come funziona un Termovalorizzatore Un termovalorizzatore utilizza i rifiuti non recuperabili per la produzione di energia elettrica e, ove esista la rete di distribuzione, di calore per il teleriscaldamento. I rifiuti in ingresso possono - a seconda delle tipologie dell'impianto - essere sottoposti a selezione automatica per estrarne le parti umide da avviare al compostaggio ed assicurare così una composizione costante del materiale da avviare al combustore. Quindi i rifiuti vengono avviati alla sezione di combustione e postcombustione, adatta a bruciare rifiuti con elevato potere calorifico, ove sono installati sistemi di recupero del calore. Un sistema automatico di controllo della combustione regola la portata dei rifiuti in funzione della produzione del vapore. La camera di combustione e la successiva camera di post-combustione (dove i fumi vengono mantenuti ad una certa temperatura per un certo periodo di tempo) garantiscono una decomposizione completa degli inquinanti. Segue la sezione di recupero termico, dove i fumi della combustione producono vapore surriscaldato ad alta pressione, che viene avviato alla sezione di produzione di energia elettrica, dove una turbina collegata ad un alternatore provvede a trasformare in elettricità l'energia cinetica del vapore. Una parte del calore prodotto può anche essere avviato ad alimentare una rete di teleriscaldamento. I fumi in uscita vengono quindi avviati ad una sezione di depurazione fumi e trattamento delle acque di processo e delle polveri che permette la rimozione pressochè totale degli inquinanti. 15 Le Fonti non rinnovabili di Energia I Combustibili Fossili Costituiscono oltre l80% dellenergia utilizzata nel mondo perché hanno alti poteri calorifici, sono immagazzinabili e facilmente trasportabili. Sono presenti in natura in quantità limitata e sono fonti non rinnovabili. La loro combustione produce energia ma genera gas inquinanti che, una volta immessi nellatmosfera, danneggiano lambiente (riscaldamento del pianeta per effetto serra, inquinamento e piogge acide per effetto dei gas di combustione). I combustibili fossili che al giorno d'oggi vengono maggiormente utilizzati sono: il carbone, il combustibile fossile più abbondante e meglio distribuito nel mondo, ma anche il più inquinante a causa del contenuto in zolfo, metalli pesanti, fluoro, cloro e loro composti. il petrolio (fonte utilizzata nei suoi derivati: benzina, cherosene, nafta, lubrificanti, gasolio, bitume, GPL). il gas naturale, costituito principalmente da metano ma anche da etano, propano e butano (GPL) - la più pulita delle fonti non rinnovabili, utilizzata nelle abitazioni e nelle industrie. 16 L' origine dei Combustibili Fossili Milioni di anni fa resti di o rg a n i s m i ( ve r t e b ra t i , invertebrati, marini e di terraferma) rimasti sepolti sul fondo dei mari, di lagune e di laghi, subirono trasformazioni chimico-fisiche anaerobiche (in assenza di ossigeno) che permisero la conservazione dell'energia raccolta nelle proprie cellule durante la loro vita. Nel tempo si originarono i giacimenti di petrolio e gas naturale che oggi sfruttiamo per bruciare in pochi istanti quella stessa energia (di origine solare) immagazzinata dalla Terra nel corso dei tempi geologici. Analogamente, la trasformazione dei resti di piante vissute in ere remote ha dato luogo a giacimenti di carbone, veri e propri magazzini di energia chimica. E' questa la ragione per cui tali combustibili si dicono "fossili". Le riserve mondiali di petrolio, gas e carbone, frutto di processi durati milioni di anni, si stanno rapidamente riducendo a ritmi impressionanti (una centrale termoelettrica tradizionale brucia il contenuto di una petroliera ogni 4 giorni). Da qui la necessità di praticare sempre ed ovunque il risparmio energetico, dando poi forte impulso e sviluppo alle energie alternative, alle fonti rinnovabili e a sistemi innovativi e non tradizionali di produzione dell'energia. Le Fonti non rinnovabili di Energia L'Energia Nucleare L'atomo è l'unità della materia. Esso è costituito da un nucleo, formato da protoni e neutroni, circondato da una nube di elettroni. Ogni volta che i nuclei subiscono una trasformazione, unendosi per formare un nucleo più grande (fusione) o dividendosi in due o più nuclei più piccoli (fissione), avviene una liberazione di energia. Per energia nucleare si intende l'energia generata dalle reazioni di fusione e di fissione nucleare secondo la famosa relazione E = mc2 teorizzata da Albert Einstein (dove "E" sta per energia, "m" per massa e "c" per velocità della luce). In altre parole, parte della materia si trasforma in energia. Nella fusione nucleare gli atomi di idrogeno si fondono in atomi di elio liberando enormi quantità di energia. Questo tipo di energia nucleare, molto più sicura e pulita dell'energia nucleare da fissione, è difficile da controllare sulla Terra in quanto per innescare e mantenere la reazione occorre riprodurre le condizioni che esistono all'interno delle stelle. Il reattore ITER, la cui costruzione è già iniziata a Cadarache, in Francia, è un progetto internazionale a cui partecipano Europa, Stati Uniti, Cina, Russia, India, Giappone e Corea del Sud. ITER dovrà dimostrare la fattibilità scientifica della fusione nucleare, aprendo la strada ad impianti che sfrutteranno la stessa tecnologia per produrre energia elettrica. Nella fissione nucleare si sfrutta invece la proprietà di alcuni elementi, come luranio, che hanno la capacità - in particolari condizioni - di scindersi in elementi più leggeri sprigionando energia. Questa reazione è utilizzata nelle centrali nucleari esistenti ove il calore che si sprigiona dalla scissione dell'uranio viene utilizzato per produrre vapore che, a sua volta, viene impiegato per produrre energia tramite turbine ed alternatori. In Francia circa il 70% dell'energia è prodotta per via nucleare da fissione da oltre 50 centrali disseminate su tutto il territorio, molte delle quali al confine con l'Italia. Nell'Unione Europea il 14% dell'energia proviene dall'atomo. In Italia, oggi, non esistono centrali nucleari attive per scelta della popolazione, anche se gran parte dell'energia importata dall'estero (16% del totale, principalmente da Francia, Svizzera e Slovenia) è di produzione nucleare. 17 I vettori di Energia L'Idrogeno L'idrogeno è un gas molto versatile: se bruciamo l'idrogeno ottieniamo acqua e calore; se utilizziamo l'idrogeno all'interno di una cella a combustibile otteniamo direttamente elettricità e acqua. L'idrogeno è, assieme all'elio, il principale costituente delle stelle, come il Sole. L'idrogeno, da solo, non esiste sulla superficie terrestre. Di conseguenza esso non può essere di per sé considerato una fonte di energia, ma soltanto un vettore, cioè un mezzo per immagazzinare e trasportare l'energia prodotta da altre fonti. Se le fonti di partenza sono rinnovabili allora l'idrogeno trasporterà energia rinnovabile (ad esempio energia captata dai pannelli solari utilizzata per produrre idrogeno dall'acqua). Se la fonte di partenza è nucleare, allora l'idrogeno trasporterà l'energia nucleare. Se le fonti da cui l'idrogeno deriva non sono rinnovabili, allora l'idrogeno trasporterà energia non rinnovabile, con la conseguenza che la quantità di anidride carbonica generata per produrre idrogeno (ad esempio dal metano o dal petrolio o dal carbone) sarà pari o superiore a quella che si produrrebbe se il metano o il petrolio o il carbone fossero bruciati direttamente in una centrale elettrica. 18 Le celle a combustibile Il principio di funzionamento delle celle a combustibile è assimilabile a quello di una pila con la differenza che i reagenti non sono immagazzinati all'interno della stessa ma vengono forniti dall'esterno. Nella cella a combustibile entrano un combustibile (tipicamente idrogeno) e un ossidante (ossigeno o aria). Diversamente che nelle batterie comuni, nella cella a combustibile la materia attiva (idrogeno e ossigeno) viene continuamente rinnovata e quindi la corrente elettrica puo' essere erogata indefinitamente se si mantiene l'alimentazione di combustibile e di gas ossidanti. Gli unici prodotti della reazione sono corrente elettrica, calore ed acqua; il rendimento complessivo è molto superiore rispetto ai sistemi convenzionali di conversione dell'energia. Il Contesto Energetico Le fonti primarie di energia* La crisi economica, iniziata nella seconda metà del 2008, sta determinando un forte rallentamento delleconomia mondiale e una fase recessiva delle economie occidentali (la peggiore dal 1929) i cui esiti finali sono tuttora molto incerti. Landamento della domanda di energia mostra sensibili differenze tra le aree geopolitiche. I paesi emergenti e quelli in via di sviluppo registrano una continuazione della crescita della domanda di energia in atto da anni (+3,7% allanno nel periodo 19952008), trascinata in modo particolare dalla domanda di energia in India e in Cina (circa 5% e 6,5% allanno nel periodo 19952008). Per i paesi OCSE (Europa, Canada, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Stati Uniti) la crisi prefigura invece una flessione netta della domanda. L'Unione Europea attualmente importa il 55% dell'energia consumata e potrebbe raggiungere il 70% nei prossimi 20-30 anni. Nel 2030 potrebbe importare l'84% del gas consumato, il 59% del carbone e il 94% del petrolio. In Italia la domanda di energia primaria, nel 2009, si è attestata sui 180,2 Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalenti) come evidenzia il Rapporto Energia Ambiente ENEA 2009: il dato scaturisce da una contrazione significativa dell' apporto delle fonti fossili, pur a fronte della crescita delle rinnovabili (+13,7%) e delle importazioni di energia elettrica (+11%). La caduta della domanda di energia primaria, rispetto ai valori del 2008 (-5,8%) evidenzia una accelerazione, rispetto alla discesa dei consumi primari, che si registra ormai da 4 anni. La composizione percentuale della domanda per fonte, conferma la specificità italiana, nel confronto con la media dei 27 paesi dell'Unione Europea, relativamente al maggior ricorso a petrolio e gas, all'import strutturale di elettricità (circa il 14 % dell' elettricità consumata in Italia è importata principalmente da fonte nucleare), al ridotto contributo di combustibili fossili solidi (7% totale dei consumi primari di energia) e al mancato ricorso alla fonte nucleare, seppure il nucleare sia presente a livello di energia elettrica di importazione. * Per FONTE PRIMARIA si intende la fonte di energia non ancora trasformata in energia elettrica, meccanica, chimica ecc...(petrolio, gas naturale, uranio, carbone) 19 L'Impatto Ambientale L'Effetto Serra Naturale Il sole emette enormi quantità di energia sottoforma di radiazioni. Una parte di questa energia, che viene irraggiata in tutte le direzioni, è assorbita dalla Terra la quale avrebbe una temperatura di - 18°C se fosse priva di atmosfera. Ma la Terra presenta una temperatura media di + 15°C. Ciò è spiegabile unicamente con un innalzamento della temperatura per effetto dellatmosfera terrestre. Questa differenza di temperatura è chiamata effetto serra dellatmosfera. Ed è proprio grazie a questo effetto serra naturale dellatmosfera che la Terra è abitabile, pur presentando notevoli differenze di temperatura tra le diverse zone geografiche. E' come se la Terra avesse attorno a sè un'enorme serra naturale (l'atmosfera) che, trattenendo una parte dell'energia proveniente dal sole, la ridistribuisse dalle zone più calde a quelle più fredde. I gas maggiormente responsabili di questo fenomeno, oltre al vapore acqueo, sono l'anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto. Il gigantesco Effetto Serra di Venere Venere ha una temperatura superficiale di 450°C dovuta in gran parte alleffetto serra. Pur essendo simile alla Terra per molti aspetti, la maggior vicinanza di Venere al sole ha dato origine ad un effetto serra abnorme che ha causato la progressiva evaporazione degli oceani e la sempre maggior quantità di anidride carbonica nellatmosfera. Una volta innescato questo processo, la temperatura è cresciuta al punto da permettere lesistenza di acqua solo allo stato gassoso. Lacqua degli oceani si è trasferita nellatmosfera. Alle alte quote lacqua delle nubi viene ionizzata dalla radiazione ultravioletta e si scinde in idrogeno e ossigeno che vanno a reagire con il biossido di zolfo emesso dai molti vulcani in attività. Si è formata in tal modo lalta atmosfera di Venere che è composta essenzialmente da acido solforico, che conferisce il tipico colore giallo pallido alle nubi che ricoprono il pianeta. 20 L'Impatto Ambientale L'Effetto Serra generato dall'uomo L'effetto serra naturale si verifica da milioni di anni e, in base alle annotazioni del Medioevo, non emerge alcun influsso delluomo sul clima. La popolazione della Terra relativamente bassa (ha superato la soglia dei 2 miliardi solamente nel 1925) e i processi produttivi utilizzati fino al ventesimo secolo rendevano impensabile un qualsiasi effetto delle attività umane sugli eventi climatici. Tutto è cambiato con lavvento dellindustrializzazione, che è stata accompagnata da una costante crescita della popolazione resa possibile dal miglioramento delle condizioni di vita. Da allora i consumi di combustibile impiegato nelle abitazioni, nelle fabbriche e nei trasporti sono sempre più aumentati. Tutto ciò ha portato a un sempre maggiore inquinamento dellambiente causato dalluomo, non solo attraverso l'anidride carbonica prodotta per combustione, ma anche attraverso il metano generato dai processi di digestione/putrefazione e attraverso gli altri inquinanti che vengono rilasciati senza sosta nell'ambiente. La Rivoluzione Industriale La rivoluzione industriale è stata caratterizzata da invenzioni e scoperte. Possiamo ricordare: la macchina a vapore (1765), la rotaia in ghisa (1775), la macchina a vapore ad alta pressione (1798), la locomotiva a vapore (1804), la sintesi dellurea (1828), la fune metallica (1834), il getto dacciaio (1851), la lampadina a incandescenza (1854), il processo sodaammoniaca (1863), la dinamo (1866), la macchina a benzina (1875), la turbina a vapore (1884), la teletrasmissione di corrente elettrica (1891) oltre a numerose invenzioni e scoperte in materia di agrochimica. Ciò ha comportato una crescita costante del consumo di carbone seguita dall'aumento costante, a partire dal 1850 circa, del consumo di petrolio. 21 L'Impatto Ambientale I Cambiamenti Climatici Lemissione incontrollata dei gas serra è causa primaria dei cambiamenti climatici che influiscono sulla salute umana e sui sistemi ecologici terrestri ed acquatici. Oggi, i principali effetti dei cambiamenti climatici sono l'aumento della temperatura della Terra (dal 1860 la temperatura media è aumentata di 0,6°C); l'aumento delle precipitazioni soprattutto nellemisfero Nord e la diminuzione delle piogge nelle regioni tropicali e subtropicali; l'aumento nella frequenza e nellintensità di eventi climatici estremi come alluvioni, tempeste, ondate di caldo o freddo eccessivo; l'aumento del rischio di desertificazione in alcune zone; la diminuizione dellestensione dei ghiacci e la crescita del livello del mare (10 25 cm negli ultimi 100 anni). In futuro questi cambiamenti influiranno sempre più sugli equilibri naturali e sulla vita umana se non verranno compensati da una consistente riduzione delle emissioni e da una adeguata ricostituzione dellambiente naturale (ad. es. interventi di rimboschimento e riforestazione, di bonifica di terreni inquinati, di smantellamento di impianti ad alto impatto ambientale, di ripristino di terreni degradati). La distruzione delle foreste Si calcola che ogni minuto venga distrutta un'area di foresta equatoriale delle dimensioni di un campo da calcio, giorno e notte, per far spazio all'allevamento del bestiame e ricavare legname a basso costo che spesso viene impiegato in applicazioni usa e getta. Nei nostri ipermercati troviamo sedie da giardino a basso costo realizzate in legno tropicale! Un albero impiega molti anni a crescere e viene distrutto in pochi minuti. Le foreste ed i boschi ASSORBONO NATURALMENTE l'anidride carbonica dell'atmosfera. Occorre ampliare e preservare il patrimonio forestale e boschivo: localmente reimpiantando i boschi, e globalmente con consistenti aiuti economici che consentano alle popolazioni indigene di essere retribuite per preservare e coltivare la foresta piuttosto che accettare venga distrutta per pochi dollari. 22 L'Impatto Ambientale L'Impatto Ambientale dei Combustibili Fossili Oltre allaumento dei gas serra (essenzialmente aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera) luso dei combustibili fossili provoca altri tipi di inquinamento. Le Piogge Acide Le piogge acide si formano quando gli ossidi di zolfo e di azoto generati dalla combustione del carbone e dei derivati del petrolio, combinandosi con il vapore acqueo presente nellatmosfera, generano molecole rispettivamente di acido solforico e acido nitrico che, prima di precipitare a terra insieme alla pioggia, possono essere trasportate dai venti anche molto lontano dal posto in cui si sono formate. Le molecole inquinanti possono essere trascinate a terra anche dalla neve o dalla nebbia o, ancora, possono precipitare al suolo come polveri. Il problema delle piogge acide è nato con la rivoluzione industriale e da allora ha continuato ad aggravarsi. L'impatto a livello locale è riconosciuto da tempo, soprattutto nelle regioni densamente industrializzate. Solo di recente si è arrivati a comprendere la vera portata di questa forma dinquinamento. In tutto il Nord Europa le piogge acide hanno corroso edifici e monumenti, danneggiato coltivazioni e foreste e messo in serio pericolo, se non addirittura distrutto, intere popolazioni di pesci lacustri. Nel 1984 alcuni studi ambientali rilevarono che quasi la metà degli alberi della Foresta Nera - che si estende verso nord per 160 chilometri nell'area dove si congiungono i confini di Svizzera, Francia e Germania - aveva subito danni provocati dalle piogge acide. 23 L'Impatto Ambientale Alcuni gravi episodi Belgio - Valle del Meuse, 1930 Nel Dicembre del 1930, ben 63 persone morirono durante cinque terribili giorni di smog. I segni ed i sintomi (difficoltà di respirazione, irritazione degli occhi, tosse persistente) apparvero subito causati da un gas irritante, il biossido di zolfo. Donora, Pennsylvania, USA, 1948 20 persone morirono e ben 7000 soffrirono gravemente gli effetti di una settimana di smog nell'Ottobre del 1948 a Donora, in Pennsylvania. Le persone già sofferenti di cuore o di malattie respiratorie furono le più colpite. I sintomi furono principalmente quelli respiratori e secondariamente quelli gastrointestinali tra cui nausea e vomito. Londra, Inghilterra 1948-1956 In tre occasioni, nel 1948, 1952 e 1956, morirono complessivamente 5000 persone. Nel solo Dicembre del 1952 si verificarono almeno 3000 decessi dovuti a smog. Durante ognuno di questi episodi ricorrevano le condizioni tipiche del fenomeno: aria stagnante, nebbia e contemporanea emissione senza controllo di inquinanti nell'atmosfera. 24 Lo Smog Lo smog si presenta come una miscela di fumo e nebbia (dalla contrazione dei nomi inglesi "smoke" per fumo e "fog" per nebbia). E' costituito da sostanze che si formano in seguito a complesse reazioni chimiche provocate dall'interazione tra la luce solare e i fumi della combustione di carbone e derivati del petrolio. Lo smog tende a formarsi nelle aree urbane dove l'aria è stagnante e non riesce a disperdersi naturalmente. La storia recente ricorda alcuni gravi episodi causati dallo smog (vedi finestra). Oggi la situazione è cambiata rispetto al passato. Non viene più utilizzato il carbone per il riscaldamento degli edifici. Sono state installate centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria e, non appena i valori superano le soglie di rischio, le città vengono chiuse alle auto e può anche essere limitato l'utilizzo degli impianti di riscaldamento nelle abitazioni. L'Impatto Ambientale L'Impatto Ambientale dell'Energia Nucleare A parità di elettricità prodotta, l'energia nucleare - se ottenuta da impianti dell'ultima generazione - può essere considerata una delle risorse a minor impatto ambientale nel senso tradizionale del termine. Non è fonte di emissioni inquinanti, quali solfuri, polveri o gas responsabili dell'effetto serra. In attesa che si possa finalmente utilizzare l'energia nucleare da fusione (sicura e pulita), rimane il problema ambientale delle centrali nucleari a fissione che comporta altri due tipi di rischi: I rischi di processo Sono i rischi di incidente e di fuga di materiale radioattivo (come è avvenuto negli incidenti di Chernobyl e di Fukushima) che possono essere considerevolmente ridotti con l'adozione di appropriate misure di sicurezza sia in fase di progettazione del reattore che nella successiva fase di gestione. I rischi legati allo smaltimento delle scorie radioattive In generale una centrale nucleare, pur non generando gas serra, produce una certa quantità di scorie che devono essere correttamente riprocessate. Al termine, le scorie a più alta radioattività, pur essendo prodotte in volumi relativamente bassi, devono essere confinate in depositi di stoccaggio permanente. La radioattività, infatti, è un fenomeno fisico per cui nuclei instabili si trasformano in nuclei stabili di altri elementi emettendo radiazioni nucleari. Il nucleo instabile può rimanere nel suo stato radioattivo per un periodo di tempo che varia da una frazione di secondo a milioni di anni. Le radiazioni emesse dal materiale radioattivo di scarto, se non stoccato in luoghi sicuri ed inaccessibili, potrebbero danneggiare in modo grave i tessuti biologici intaccando il patrimonio genetico delle cellule e causando il cancro o mutazioni genetiche ereditarie. 25 L'Impatto Ambientale L'Impatto Ambientale dell'Energia Rinnovabile Le fonti rinnovabili di energia presentano l'indubbio vantaggio della non esauribilità e della mancanza totale di emissioni in atmosfera. Hanno anche un impatto ambientale relativamente ridotto e facilmente superabile. Le centrali solari occupano vaste estensioni di terreno. Il problema si può ovviare collocando gli impianti in aree isolate ed aventi un forte irraggiamento solare per aumentare lefficienza dei medesimi. Inoltre i pannelli fotovoltaici possono essere collocati sui tetti delle abitazioni senza occupare prezioso suolo agricolo (c.d.tetti fotovoltaici) ed usufruire di contributi pubblici per la loro installazione. I mulini delle centrali eoliche per molte persone sono anche gradevoli dal punto di vista paesaggistico ed hanno un enorme beneficio in termini ambientali (un aereogeneratore può raggiungere la potenza di oltre 1 Megawatt con una sola pala rotante che gira silenziosamente a bassa velocità). I grandi bacini artificiali senza dubbio possono modificare lambiente circostante: la costruzione di un invaso determina l'evacuazione degli animali e provoca la sommersione della vegetazione; se tuttavia viene realizzata a regola darte crea un nuovo ambiente e un nuovo ecosistema che può essere anche molto suggestivo. Le centrali geotermiche potrebbero avere un certo impatto paesaggistico sull ambiente circostante, che è tuttavia facilmente superabile, ad esempio, da schermature con vegetazione d'alto fusto. 26 Il Risparmio Energetico Salvaguardare l'Ambiente I mutamenti del clima devono farci riflettere sull'uso delle risorse della Terra, sugli sprechi nei paesi industrializzati e sullo sfruttamento economico dei paesi in via di sviluppo. Per introdurre fonti di energia pulita, per favorire prodotti non nocivi per l'ambiente, per arrestare la deforestazione e rigenerare gli equilibri naturali non ci si può affidare unicamente alle leggi del mercato, che tendono - per loro natura - alle soluzioni meno costose per raggiungere il massimo profitto. Bisogna imparare a tener conto dei costi reali, considerando anche l'impatto che arrechiamo all'ambiente acquistando o producendo un bene di consumo. Il Protocollo di Kyoto Nel 1997, a Kyoto in Giappone, è stato firmato un accordo per diminuire i gas-serra. L'Italia avrebbe dovuto complessivamente ridurre, entro il 2010, le proprie emissioni del 13,6%. Se non venissero ridotte le emissioni dei gas climalteranti a livello mondiale, potrebbero avverarsi le previsioni più pessimistiche: scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello dei mari, intensificazione dei fenomeni atmosferici estremi. Entro il 2012 tutti i paesi che lo hanno accettato, Italia compresa ed Unione Europea in testa, dovrebbero ridurre le proprie emissioni secondo le percentuali stabilite dallaccordo. Tuttavia la recente crisi economica mondiale non ha certo favorito l'adozione di misure contro l'emissione dei gas climalteranti. Gli USA, ad esempio, non hanno ancora ratificato il protocollo e molte nazioni, Italia compresa, hanno ripetutamente derogato all'accordo per non caricare le imprese di costi aggiuntivi in un momento di crisi globale. Alcuni economisti pensano invece che le sfide introdotte dall'accordo di Kyoto costituiscano una irripetibile occasione per la diffusione di tecnologie ambientalmente sostenibili in grado di accelerare la ripresa economica per il prossimo futuro (green economy). 27 Il Risparmio Energetico Il ruolo dei Cittadini: l'Energia in casa Forse non tutti sanno che i consumi di elettricità dovuti allilluminazione delle abitazioni rappresentano una percentuale significativa dellenergia utilizzata delle famiglie italiane e incidono notevolmente sulle bollette. Anche gli elettrodomestici sono parte integrante della casa e delle attività domestiche tanto da far spesso parte dellarredamento. Essi provocano un consumo energetico non secondario ed è importante che questo aspetto venga valutato sia in fase di acquisto che nelluso degli stessi, facendo attenzione all'etichettatura (A, A+ e A++ sono le classi a maggiore efficienza energetica). Dunque la salvaguardia dell'ambiente passa innanzitutto attraverso la riduzione dei consumi: non ha senso sprecare energia, se non altro perché lenergia costa e ogni risparmio determina un beneficio economico (oltre che ambientale). Tutto questo non comporta alcuna rinuncia al nostro tenore di vita. Per compensare le emissioni... coltiva la foresta Le famiglie italiane sono responsabili di più del 30% dei consumi energetici totali e del 27% delle emissioni nazionali di gas serra (18% per usi negli edifici e 9% per usi di trasporto). Una famiglia di 4 persone consuma circa 7 kWh al giorno bruciando 2 kg di petrolio e liberando quasi 2.800 litri di CO 2 ; produce ogni giorno oltre 4 kg di rifiuti; consuma circa 1.000 litri dacqua al giorno tra consumi diretti ed indiretti. Per compensare le emissioni di CO2 di una famiglia tipo di 4 persone occorre coltivare, ogni anno, oltre 12.000 mq di foresta. Esistono organizzazioni internazionali che permettono, a fronte del versamento di un contributo abbastanza modesto, di far coltivare la foresta equatoriale ai contadini del luogo per compensare le emissioni di anidride carbonica piuttosto che farla distruggere per pochi dollari per ricavarne legname. (fonte lifegate - www.lifegate.com) 28 Il Risparmio Energetico L'efficienza energetica nelle abitazioni: la Bioedilizia L'edilizia tradizionale è almeno in parte responsabile dell'inquinamento atmosferico, del consumo eccessivo di energia e della produzione di rifiuti. La bioedilizia si prefigge di migliorare la qualità degli edifici per migliorare la qualità della vita e dell'ambiente, attraverso l'uso di sostanze naturali facilmente degradabili e riciclabili e tramite la progettazione di sistemi e di impianti ad alta efficienza e basso consumo, e quindi minimo inquinamento. Ad e s e m p io , i l risparmio di energia si ottiene attraverso lisolamento del tetto (coibentazione solai); lisolamento delle pareti esterne (dallinterno, dallesterno, oppure nellintercapedine); lisolamento del cassonetto dellavvolgibile; linstallazione di pannelli isolanti dietro i termosifoni; linstallazione di nuove guarnizioni sui serramenti e dei doppi vetri; l'isolamento delle tubazioni che trasportano acqua calda; l'installazione di valvole termostatiche sui t e r m o s i fo n i e d i u n termostato; la sostituzione periodica della caldaia. Quanto consumano le abitazioni? 2 Attualmente in Italia il fabbisogno energetico negli edifici è quantificabile mediamente in 160-200 kWh/m /anno. Buona parte di questa energia è dispersa nell'ambiente. Basta fare un confronto tra i consumi energetici degli edifici in Italia, Svezia e Germania. In Svezia lo standard per lisolamento termico degli edifici non autorizza fabbisogni energetici superiori a 60 kWh al metro quadro allanno. In Germania il valore medio è di 80-90 kWh al metro quadro allanno. Se ci allineassimo agli standard svedesi il fabbisogno energetico per il riscaldamento degli ambienti nel nostro paese scenderebbe di circa il 70%. Se ci limitassimo agli standard tedeschi il fabbisogno si ridurrebbe del 50%. 29 Il Risparmio Energetico Aumentare l'efficienza energetica nelle abitazioni: cosa fare? Illuminazione: limitare al massimo l'utilizzo di lampade ad incandescenza ed utilizzare invece le lampade a risparmio energetico; evitare i lampadari con molte lampadine (a parità di potenza, più lampadine consumano molta più energia di ununica lampadina) e scegliere la posizione più opportuna ove installarli. Elettrodomestici: preferire quelli con la classe energetica più elevata possibile (la A o la tre A). Utilizzare a pieno carico lavatrice e lavastoviglie scegliendo i programmi a basse temperature e non superare le dosi di detersivo consigliate. Non introdurre cibi caldi nel frigorifero o congelatore, tenere gli sportelli aperti il meno possibile, controllare periodicamente le guarnizioni. Riscaldamento: mantenere di giorno la temperatura di circa 20°C (ogni grado in meno fa risparmiare il 7% sulla spesa di riscaldamento) e, durante la notte, a 16°C. Raffrescamento: mantenere la differenza di temperatura tra l'esterno e l'interno non superiore a 4 gradi. Pulire spesso il filtro del condizionatore. 30 Le lampade a basso consumo Il consumo privato per l'illuminazione interna degli ambienti è attorno al 15% della bolletta elettrica familiare; le vecchie lampade ad incandescenza hanno un'efficienza luminosa tipica di soli 13 lumen/Watt ed una vita media di circa 1000 ore. Le lampade fluorescenti compatte hanno invece un'efficienza di 55-80 lumen/Watt ed una vita media di circa Un'altra soluzione è la vecchia lampada al neon, che ha un'efficienza tipica di 5060 lumen/Watt ed una vita media di circa 10000 ore. Dal 1° settembre 2010 è vietata la vendita delle lampade ad incandescenza di potenza superiore ai 75 watt. Dal 1° settembre 2011 il divieto si estenderà alle lampade da 60 watt. Dal 1° settembre 2012 sarà' la volta delle lampade di potenza compresa tra i 25 e i 40 watt, mentre dal 1° settembre 2016 il divieto sarà esteso alle lampade alogene a bassa efficienza. Il Risparmio Energetico Il Risparmio Energetico nei trasporti Il trasporto su gomma (autovetture, camion, autocisterne ecc...) è responsabile di circa il 23% delle emissioni di gas inquinanti ed è anche tra le principali cause di inquinamento acustico e di spreco energetico. Il rendimento energetico del trasporto su gomma è il più basso tra tutti i tipi di trasporto merci. Se a questo aggiungiamo il fatto che, molto spesso, nei viaggi di ritorno i camion viaggiano vuoti, l'efficienza complessiva si riduce ulteriormente. Occorre sviluppare sistemi di trasporto intermodali (cioè l'integrazione tra i vari mezzi di trasporto, ad esempio treno-camion) e preferire l'utilizzo della ferrovia nelle spedizioni a medio e lungo raggio: il treno ha una efficienza energetica superiore, ha una sede propria, è più sicuro e costa meno. Per ridurre i consumi energetici e migliorare la vita nelle nostre città occorre promuovere i mezzi di trasporto a ridotto impatto ambientale ed il trasporto pubblico; limitare il traffico nelle città mediante la realizzazione di parcheggi scambiatori; promuovere forme di uso multiplo delle autovetture (c.d. carsharing). Le autostrade del mare Per autostrada del mare si intende una modalità di trasporto merci basata su reti marittime, che sostituiscono in tutto o in parte quelle terrestri, pur essendo integrate con le stesse tramite snodi di partenza e arrivo in modo da formare un sistema integrato unitario. Negli ultimi anni il trasporto merci è aumentato notevolmente nei porti mediterranei europei, sia verso i porti del Nord Europa sia nei collegamenti con gli altri porti mediterranei, del Nord Africa o dei Paesi di Levante. Tuttavia in molti Paesi mediterranei l'anello debole della catena logistica è rappresentato dall'utilizzo della via marittima. Così se Spagna e Francia hanno migliorato le loro posizioni (a livello di traffico portuale) l'Italia, nonostante la posizione geografica, rischia di non riuscire ad assicurare servizi di linea in grado di coprire l'intero bacino mediterraneo. Aumentare il livello di integrazione delle linee italiane nel sistema di trasporti transeuropeo significa cogliere un'occasione di sviluppo, favorita peraltro dalla splendida posizione geografica dell'Italia nel Mediterraneo. 31 Il Risparmio Energetico Il Risparmio Energetico nell'industria Dai processi industriali deriva il 19% delle emissioni di anidride carbonica. Alle imprese, comunque, interessa ridurre il consumo di energia in quanto, specialmente in Italia, l'energia è costosa e quindi un risparmio energetico si traduce in un immediato risparmio economico. Per questo molti imprenditori affidano ad una ESCO (vedi finestra) l'analisi dei consumi della propria impresa per una loro consistente riduzione. Il risparmio energetico all'interno delle imprese ha una ricaduta positiva sull'innovazione tecnologica e sullo sviluppo di prodotti a più alto valore aggiunto e minore impatto ambientale creando nuova occupazione qualificata e riducendo la dipendenza energetica dall'estero. Se sino a qualche decennio fa il costo dell'energia era irrisorio per cui non era economicamente conveniente adottare soluzioni impiantistiche più efficienti, oggi la situazione è cambiata e, nelle industrie, si stanno progressivamente diffondendo sistemi quali la cogenerazione, l'utilizzo degli scarti di produzione a scopi energetici, il monitoraggio e controllo dei processi, la lavorazione in linea, i motori ad alto rendimento, tutti volti a limitare fortemente lo spreco di energia. 32 Che cosa e' una ESCO ? È una società di servizi integrati per l'energia, che realizza interventi globali di risparmio energetico basati sull'incremento dell'efficienza energetica degli impianti. Questo tipo di attività è promosso dalla Commissione Europea. Gli obiettivi di risparmio energetico devono essere raggiunti con progetti energetici senza costi per il Cliente tramite la gestione dell'energia delle imprese con garanzia dei risultati. La ESCO fa risparmiare energia all'impresa secondo un processo integrato, che prevede l'analisi dei consumi, la progettazione degli interventi di risparmio e la loro realizzazione. Le ESCO vivono dei risparmi energetici conseguiti, ricavando da questi risparmi i finanziamenti necessari per rendere operative le proprie attività. Attività Attività 1 Verifica quali e quanti sono gli oggetti che necessitano di energia e che utilizzi normalmente in casa, fuori casa e/o per spostarti da un luogo all'altro. Confronta i risultati con i compagni e prova ad individuare con loro e gli insegnanti quali possono essere le azioni ed i comportamenti da adottare per ridurre gli sprechi di energia. Attività 2 Pensa da cosa deriva l'energia che ogni giorno utilizzi (elettrodomestici, riscaldamento, trasporti, ecc.). Parlane in classe per capire se nel mondo tutti i Paesi usano le varie forme di energia, se la quantità di energia utilizzata è la stessa e, se ci sono differenze, cerca di comprenderne il perché. Attività 3 Prova a calcolare in un giorno quanto carburante viene consumato dalla tua classe per il solo trasporto casascuola/scuola-casa e a quanto ammonta la spesa. Moltiplica l'importo per tutte le classi e per tutti i giorni di un anno scolastico. Ti sorprenderai nel vedere il risultato. Attività 4 Prova a calcolare quanto rifiuto in Kg. produce la tua famiglia ogni giorno e moltiplicalo per 365 giorni: il risultato ti sembrerà impressionante. Verifica poi, praticando la raccolta differenziata, quanti dei rifiuti prodotti possono essere recuperati o riciclati. Parlane in classe con i tuoi compagni e con gli insegnanti. Attività 5 Se tutte le abitazioni fossero circondate da alberi, le spese per il condizionamento estivo si ridurrebbero del 30%. Verifica attorno a casa tua se possono essere impiantati alberi e prova a disegnare la tua casa con e senza le piante attorno. Proponi in famiglia la realizzazione del tuo progetto. Attività 6 Prova a mettere una bacinella colorata piena dacqua sul balcone e lasciala esposta al sole per diverso tempo. Utilizza lacqua calda per lavarti: avrai risparmiato gas e non avrai immesso anidride carbonica nellatmosfera. Parlane con i tuoi insegnanti e cerca di calcolare quanto risparmio hai ottenuto. Attività 7 Convinci il tuoi genitori ad installare lampade a risparmio energetico ove possibile e calcola quanta energia avrai risparmiato in un mese. Attività 8 Chiedi ai tuoi genitori di spiegarti come fanno a risparmiare carburante quando usano la macchina. Parlane in classe con i tuoi compagni e discutine con gli insegnanti. 33 Indice LEnergia 1 Le Fonti di Energia 3 Le fonti rinnovabili Le fonti assimilate alle rinnovabili Alcuni impianti Iren di energia rinnovabile ed assimilata La termovalorizzazione: recupero di energia dai rifiuti Le fonti non rinnovabili L'energia nucleare L'idrogeno Il Contesto Energetico Le fonti primarie di energia LImpatto Ambientale L'effetto serra naturale L'effetto serra generato dall'uomo I cambiamenti climatici Limpatto ambientale dei combustibili fossili L'impatto ambientale dell'energia nucleare L'impatto ambientale dell'energia rinnovabile Il Risparmio Energetico Salvaguardare l'ambiente Il ruolo dei cittadini: l'energia in casa L'efficienza energetica nelle abitazioni: la bioedilizia Aumentare l'efficienza energetica nelle abitazioni: cosa fare? Il risparmio energetico nei trasporti Il risparmio energetico nell'industria Attività 3 11 13 14 16 17 18 19 19 20 20 21 22 23 25 26 27 27 28 29 30 31 32 33 MMXII www.irenemilia.it ne stampato su carta riciclata progetto a cura del Settore Comunicazione di Iren Emilia S.p.a. col patrocinio di FEDERUTILITY tutti i diritti riservati rg i a il mon o d e ' l l e d