Tetto, ritorno al passato

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Tetto, ritorno al passato
TETTO
RITORNO AL PASSATO
di Nicola Zeni e Tita Miragola
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L’
oggetto dei desideri nell’edilizia di oggi è il tetto ventilato, in
legno, un sistema che, guarda
caso, i nostri nonni e chi prima di loro,
già conoscevano bene, anzi, era l’unico usato per le coperture, anche se la
ventilazione non avveniva con la precisione tecnica di oggi. Ma l’esperienza e l’ingegno, in edilizia come altrove,
hanno sempre sostituito egregiamente l’assenza tencnologica e la non vasta scelta di materiali a disposizione.
E poi, che senso aveva, un tempo,
abitare nel sottotetto? Quello era il
posto dei covoni di paglia, che lì se ne
stavano sempre arieggiati, senza ammuffire. Oggi invece, l’appartamento
in mansarda è una delle abitazione
più esclusive e costose. Ed ecco che
il ruolo del tetto è, in parte, cambiato, diventando al 100% un sistema
funzionale, che, oltre ad autoportarsi,
deve garantire impermeabilità alll’acqua, funzioni di isolamento termico ed
acustico, di riflessione del calore per
schermare l’edificio dell’irradiamento
dei raggi infrarossi, o addirittura può
essere anche un collettore di energia
grazie ai sistemi solari e fotovoltaici
integrati.
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DALLA SOFFITTA
ALLA MANSARDA
I progressi degli ultimi decenni in
campo edile hanno modificato il tradizionale tetto inclinato. La soffitta – una
volta inutilizzata che con il suo rilevante volume d’aria circolante provvedeva a compensare in modo continuo
temperatura e umidità – ha trovato
nel telo sottotetto una protezione
supplementare contro la polvere penetrante, la pioggia battente e la neve.
Le normative tecniche riconosciute
prevedono espressamente l’uso di
schermi e membrane traspiranti per
ovviare ai problemi di condensa nel
sottotetto, migliorando così il comfort abitativo generale e il risparmio
energetico. Prevedendo un adeguato
isolamento che trattenga il calore, gli
spazi sottotetto oggi sono trasformati
e utilizzati a scopo abitativo.
DAL TETTO IN LATERO CEMENTO
AL TETTO IN LEGNO
Un tetto ventilato, si può chiamare
tale quando il manto di copertura si
distacca dal supporto continuo in legno sottostante mediante un'intercapedine per la micro ventilazione e
viene creata una camera di ventilazione interna tra il tavolato di legno e
l'isolamento termico che permetta ad
un flusso omogeneo d’aria, di circolare dalla gronda fino al colmo; conseguentemente, devono essere evitate
correnti trasversali. Le camere d’aria,
accuratamente studiate, garantiscono
Rotolo armato con corpo in alluminio
plissettato, realizzato con il metodo Crep-Tec.
METALROLL di Wierer viene proposto con
larghezze diverse per adattarsi ai diversi
profili di tegole. È ideale sia per la linea di
colmo orizzontale che di displuvio. Prodotto
disponibile nei colori rosso e testa di moro.
la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto. Il conseguente effetto camino favorisce,
attraverso il colmo, lo smaltimento
dell’umidità e quindi la salubrità del
manto, riduce i costi di manutenzione
ed accresce le prestazioni dell’isolamento. In estate, la ventilazione incrementa e potenzia le caratteristiche
dell’isolante, espellendo quindi il calore dal colmo. Monitoraggi eseguiti
in proposito, dimostrano che la sola
ventilazione incrementa l’effetto dello
strato isolante con una riduzione della temperatura negli ambienti sottostanti di 8 - 10°C. D’inverno, invece, la
circolazione dell’aria è meno intensa,
ma è più che sufficiente per mantenere asciutto il pannello isolante e
per eliminare fenomeni di condensa. Tali comportamenti producono
di fatto notevoli risparmi energetici
negli ambienti sottostanti. Nelle regioni più fredde con elevato numero
di cicli gelo-disgelo, la ventilazione
assicura una temperatura uniforme
della copertura, rallentando il processo di scioglimento della neve sul
manto e prevenendo la conseguente
formazione di ghiaccio in gronda.
I pregi del tetto ventilato vengono
particolarmente evidenziati quando
la copertura è realizzata su struttura
portante lignea (il legno è un materiale naturale traspirante ed aiuta a
stabilizzare il tasso di umidità interna),
con i singoli strati funzionali realizzati in materiali naturali ed i coppi,
posati a secco su orditura in legno.
E il business del tetto in legno è uno
dei nuovi trend che stanno entrando
in rivendita. Altra tendenza è quella
scaturita dalle nuove condizioni metereologiche, che hanno fatto in modo
che in Italia si stia sviluppando anche
nelle zone del Centro e del Sud il tetto
inclinato, che piano piano sta soppiantando lo storico tetto piano, portatore
di aspetti più critici nell’ambito della
tenuta all’acqua.
Cesarea, non solo lastre grecate
o ondulate... ma un sistema di copertura
completo, omologato e garantito.
Completano il pacchetto Cesarea:
colmi, laterali, chiusure gronda e muro;
oltre agli accessori meccanici per un
facile e immediato montaggio.
Cesarea Anticondensa è una lastra ideale
per coperture in ambienti che presentano
condizioni termiche e igrometriche particolari.
Cesarea Anticondensa, ha un peso di kg 4,2 circa
al m2 con assorbimento trattenuto dell’umidità
a veloce rilascio per evaporazione.
GLI SMT ALLA RIBALTA
La nuova UNI sul tetto li ha portati
alla ribalta (vedi articolo a pag. 54),
anche se in Italia sono approdati da
oltre vent’anni. Si tratta di schermi e
membrane multifunzione che offrono
la tenuta dell’acqua, l’impermeabilità
all’aria, la traspirazione, il controllo
del flusso del vapore acqueo e anche
la riflessione del calore. Oggi questa
tipologia di prodotti è disponibile in
Italia in una vasta gamma di impieghi.
Le funzioni principali degli Smt sono:
- Migliorare l’efficienza energetica
dell’involucro edilizio.
- Contribuire al miglioramento della
funzione termica dei materiali isolanti grazie al controllo del flusso
del vapore acqueo.
- Contribuire alla preservazione delle
strutture e quindi al prolungamento
della loro durata.
- Evitare le perdite di calore grazie
all’impermeabilità all’aria.
- In caso di vento, limitare il solleva-
USB CLASSIC di Riwega è un telo saldato
termicamente a tre strati, altamente
traspirante e al tempo stesso impermeabile
all’acqua. USB CLASSIC è formata da uno
strato inferiore di tessuto non
tessuto in polipropilene protettivo ed
assorbente e da uno strato superiore ad alta
resistenza allo strappo ed idrorepellente. Tutto
ciò a protezione della membrana
intermedia permeabile al vapore acqueo e
impermeabile all’aria.
Lariver, il vetroresina
per coperture e rivestimenti.
Cesarea, il tetto con garanzia di idoneità tecnica,
anche nella versione Anticondensa:
la risposta all’umidità.
Lariver è
un’ampia gamma
di manufatti
in vetroresina
traslucidi
od opachi:
rotoli ondulati
e piani;
lastre ondulate
e grecate,
lastre curve
autoportanti
e protette.
Divisione Edilizia
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20019 Settimo Milanese - Via Manzoni, 28/32
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Losa Quarzite Nero
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-
mento degli elementi di copertura
discontinua (riduzione dei fenomeni
di pressione /depressione subiti dalla copertura).
Partecipare attivamente alla ventilazione del tetto.
Raccogliere e condurre ai canali di
scolo le infiltrazioni accidentali di
acqua (eccezionale concomitanza
vento-pioggia; rottura o spostamento di un elemento di copertura; eventuale condensa sotto il
materiale di copertura).
Ridurre i rischi di entrata di animali.
Proteggere i locali sottotetto contro
le infiltrazioni di neve, polveri, sabbie e pollini.
DELTA-EXXTREM di Dörken è progettato per
la posa sotto pannelli solari o fotovoltaici e
nei casi di elevato irraggiamento solare sulla
copertura.
Può essere posato sotto tegole di recupero.
Grazie alla presenza di speciali agenti
stabilizzanti offre una resistenza alla
temperatura fibo a 120°C. Fornisce, grazie
al rivestimento stabilizzato agli
UV, una protezione efficace
anche nel caso di tegole di
recupero o sotto pannelli
solati integrati con giunti che
lasciano passare la luce.
Può essere posato anche
sopra membrane sottotetto
esistenti in caso di
installazione o integrazione
di impianti solari sul tetto.
È altamente permeabile
al vapore acqueo e
impermeabile all'aria.
La doppia banda adesiva
integrataoffre un'alta
permeailità all'acqua e all'aria
nelle sovrapposizioni. Grazie
al peso di 300 g/m2 offre una
grande resistenza e sicurezza
durante le fasi di posa. Può
essere posato su supporto
continuo o direttamente a
contatto dell'isolante termico.
Sono quelle di un’edilizia ormai rivolta al risparmio energetico e alla
bioedilizia, quindi a costruzioni ecocompatibili e sostenibili a livello ambientale. In questo contesto diventa
fondamentale regolare e controllare
il passaggio del vapore acqueo, affinché non possa condensare all’interno
delle strutture che saranno sempre
più coibentate con spessori in continuo aumento. Di fondamentale importanza anche la protezione dell’involucro edilizio dall’acqua, possibile
grazie alle caratteristiche di tenuta
all’acqua tipiche degli schermi e delle
membrane traspiranti. Anche la tenuta all’aria di questi materiali ha un
ruolo chiave: garantisce un elevato
risparmio energetico, fermando le
perdite di calore, che sono una delle
principali cause del peggioramento
delle prestazioni energetiche degli
edifici. L’utilizzo degli Smt, pertanto,
diventa condizione sine qua non per i
nuovi sistemi costruttivi e per gli iso-
lamenti termici impiegati nel risparmio energetico, al fine di proteggerli
dall’umidità. GUAINE ADESIVE
Sono l’ultima novità e stanno riscuotendo un buon successo perché di
facile posa, ma soprattutto sicura,
grazie alla possibilità di non utilizzare
la fiamma per fissare il prodotto. Le
membrane aderiscono direttamente
sui più comuni materiali presenti in
edilizia come il cemento, il laterizio,
superfici bituminose preesistenti,
acciaio, alluminio, rame, tavolati in
legno, pannelli di polistirolo e poliuretano espanso laminato fra carta
bitumata.
Su alcuni di questi non è necessario
preparare la superficie con primer,
mentre su superfici porose come il
calcestruzzo, o che potrebbero essere
unte, o come i metalli, è necessario
usare un primer.
coperture in ardesia ceramica
ISOLANTI ECOLOGICI ALLA RIBALTA
L’isolamento è uno dei principali ingredienti da non far mai mancare nella ricetta del risparmio energetico. Sul
tetto, ma anche in parete, l’attenzione
a prodotti ecologici ha portato alla
nascita di materiali che attingono al
passato o alla tradizione, come gli
DELTA-MAXX TITAN di Dörken è una
termomembrana traspirante riflettente
il calore e impermeabile a risparmio
energetico. Ideale per tetti inclinati e
facciate. Con banda adesiva integrata.
Marcatura CE secondo EN 13859-1 e 2.
Riduce il tasso di cambio dell’aria fino al
30% diminuendo il fabbisogno di energia
per il riscaldamento fino al 9%.
Il rivestimento esterno è impermeabile
e resistente al vento. Riflette fino al 50%
dell’irradiazione di calore.
In estate può diminuire fino a 2°C la
temperatura dell’ambiente sotto il tetto
rispetto ai teli convenzionali non riflettenti
il calore.
Il tessuto non tessuto della faccia inferiore
immagazzina fino a 1 l/m² di umidità per
poi rilasciarla gradualmente.
Il nome impresso sulla superficie esterna
permette un facile allineamento per
una posa a regola d’arte. Alta resistenza
allo strappo ed elevata pedonabilià . Il
supporto è costituito da DELTA-MAXX ,
telo sottotetto collaudato da oltre 15 anni
di utilizzo.
MONARPERM di Icopal è uno schermo
traspirante utilizzato come protezione
delle coperture e dei sottotetti dai rischi
di colpi di vento, d’infiltrazioni d’acqua
e neve.La sua composizione assicura
una continua traspirazione del vapore
acqueo proveniente dal sottotetto
proteggendo l’isolamento termico dai
rischi d’infiltrazione d’acqua e permettendo
l’evacuazione continua dell’umidità.
www.ardogres.com
tegole a coppo NCT
www.fornacesila.it
TETTI VERDI Approfondimento a pag. 66
48 - YOUSPECIAL
Tegola a Coppo
NCT Light
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ACO DRAIN
PANNELLI IN LANA DI CANAPA
CELENIT LC/30 composto da lana di canapa,
molto flessibile. Celenit LC è un materiale
naturale che resiste agli insetti e roditori
privo di sostanze nocive e formaldeide.
L’installazione del prodotto non provoca
dermatiti da contatto o prurito.
isolamenti in fibra di legno, di vetro,
di canapa, di juta, di cocco, di lino, di
cellulosa o di lana di pecora (ovviamente applicati in presenza di Smt,
posizionati sullo strato superiore ed
inferiore). Le materie prime per gli
isolanti naturali possono essere di
origine vegetale o minerale. Il bilancio del ciclo di vita delle prime è più
favorevole, poiché i tempi del ciclo
di formazione e di reintegro nell’ambiente è più breve.
Pannelli di fibra di legno
Sono composti da scarti di lavorazione di falagnameria, non trattati ma sfibrati. Le fibre legnose così preparate
vengono impastate con acqua e poi
infornate. In alcuni casi viene aggiunta allumina per lo 0,4%, in modo da
stabilizzare i pannelli e renderli più
resistenti contro parassiti e muffe.
Sughero
Si ricava dalla corteccia della quercia
da sughero: la raccolta viene fatta, di
norma, ogni dodici anni, con alcune
eccezioni. Si può utilizzare in granuli
o in pannelli. Il granulato di sughero
è consigliabile per la maggior parte degli impieghi, grazie anche alla
versatilità: è persino miscelabile con
intonaci per rifinire e isolare al contempo. Quando si scelgono i pannelli,
è necessario che siano stati agglomerati senza l’impiego di collanti o
sostanze tossiche.
Lana ovina
Viene impiegata sotto forma di materassini, trecce, strisce, feltri oppure
sciolta. Caratteristiche:
- Ottima resistenza al fuoco
- Ideale per sottotetti, solai superfici
piane o inclinate
- Può impregnarsi d’acqua ed essere
comunque coibentante
- È elastica, antipolvere
CELENIT ABE - ECOBIOCOMPATIBILE CEMENTO BIANCO - Secondo UNI EN 13168
Pannello costituito da lana di legno
extrasottile di abete, mineralizzata e legata
con cemento bianco Portland ad alta
resistenza.
Canali di drenaggio
ISOLANTI SINTETICI
Applicazione Monoblock nel circuito di F1 di Catalogna
GUTTAFOL è la linea di teli sottotegola
impermeabili, traspiranti e riflettenti
studiata per proteggere il tetto dal vento,
dalla pioggia e dalla neve che, filtrando
sotto le tegole, potrebbero causare danni
all’isolamento termico, alle travi ed alle
altre parti che compongono il sottotetto.
- Inattaccabile da parassiti, muffe o
roditori
Fibre vegetali
Le fibre vegerali sono:
- Juta un materiale a basso costo e
ha una buona igroscopicità
- Il cocco viene fornito in pannelli,
rotoli, strisce o feltri. È un materiale
rigido e ha un’elevata durezza.
- La canapa è famosa per le sue eccezionali caratteristiche meccaniche e
fisiche.
- Il lino è da sempre utilizzato come
isolante soprattutto nelle costruzioni.
Il più che citato Decreto Legislativo
311/06 ha condizionato anche la realizzazione delle coperture, spingendo i
produttori di materiali isolanti verso la
ricerca e la messa a punto di materiali
più prestazionali con valori di conducibilità termica sempre più bassi.
La scelta, oltre ad avere motivazioni
ACUSTIC ROOF LR
È un pannello per l’isolamento acustico
e termico di coperture in legno, ottenuto
dall’accoppiaggio fra un pannello di EPS
elasticizzato tipo Acoustic T spessore 50 mm.
(con marcatura CE e marchio IIP-UNI) con un
pannello in fibra minerale dens. 100 kg/m³
(spessore variabile) e con al centro una striscia a
fibra orientata dens. 120 kg/m³.
I pannelli hanno dimensioni mm. 1200x1000 con
spessori da 80 – 90 – 100 mm. formati da uno
spessore fisso dell’Acoustic T (pari a 50 mm.) e
uno spessore variabile della fibra minerale (da
30 a 50 mm.). I pannelli sono forniti su pallet.
Isolamento in lana vergine di pecora
autoctona della Sardegna di EDILANA.
100% naturale e con funzioni acustiche.
ACO MONOBLOCK
SICUREZZA DA FORMULA 1
Ingombro ridotto, silenziosità ed efficenza estrema
ACO Powerdrain
i nuovi V 75 e V 125
Una soluzione sicura, stabile ed alta funzionalità
ACO DRAIN® Monoblock
RD100V/200V/300
Canali di drenaggio
con dispositivo anti-rumore integrato
LINEA VITA
Fondamentale per la sicurezza di chi opera sul tetto, sarà oggetto di uno speciale sul numero di luglio di YouTrade.
50 - YOUSPECIAL
ACO Passavant SpA Via della Grafica 55 - 40064 Ozzano dell'Emilia (BO) Tel. 051-94 60 07 www.aco.it
ISOTEC di Brianza
Plastica è un sistema
di isolamento termico
per coperture a
falde, studiato per
interventi di bonifica
e di recupero di
tetti di vecchi edifici e per la realizzazione di
nuove coperture. Questo semplice sistema
prevede la posa di pannelli strutturali
componibili, leggeri con bordi longitudinali
e di testata, conformati a battenti ed incastri
contrapposti. Leggerezza, facile manovrabilità
e lavorabilità in quota, velocizzano
l’installazione corretta dei pannelli che, in
sequenza di posa (dalla gronda al colmo del
faldale) realizzano rapidamente un impalcato
portante, termoisolante, microventilato ed
impermeabile alle infiltrazioni accidentali del
manto di copertura.
ISOTEC, se posato correttamente, diventa
un’autentica risorsa di comfort abitativo e di
risparmio energetico per tutto l’edificio.
SUPERBAC Roofine e
SUPERBAC N Roofine di
Isover sono pannelli in lana di
vetro ad alta densità in fibra
crêpé, non idrofili, trattati con
speciale legante a base di
resine termoindurenti.
I pannelli sono disponibili
nelle seguenti tipologie:
t461&3#"$3PPåOF
rivestito con uno strato
di bitume a elevata
grammatura, armato con velo di vetro e con
un film di polipropilene a finire
t461&3#"$/3PPåOFTFO[BSJWFTUJNFOUJ
È di agevole manipolazione, inodore,
imputrescibile, non idrofilo, meccanicamente.
Sono caratterizzati da un’alta resistenza
meccanica, oltre che da ottime performance
in termini di isolamento termico, acustico,
ottima reazione al fuoco e traspirabilità.
Utilizzati su coperture piane o inclinate, in
legno o latero-cemento.
tecniche, ha anche i suoi risvolti pratici: costi di trasporto ridotti e facilità
da parte dell’applicatore di portare i
materiali in quota.
Ma le nuove frontiere per i materiali
isolanti sono i riflettenti che condensano prestazioni elevate in spessori
ridottissimi, addirittura inferiori al
cm. Sono elementi multistrato composti da lamine di alluminio interposte ad altro materiale come ovatta,
schiuma, lana di pecora o fogli in
polietilene pluriball. Il loro funzionamento, in particolare per quelli inferiori al cm, è correlato alla presenza
di camere d’aria su entrambe le facciate esterne.
ISOLANTI CON FUNZIONI
ACUSTICHE
L’inquinamento acustico è dannoso
per la salute, può provocare a lungo
termine emicrania, insonnia, tensione
nervosa, mancanza di concentrazione e rendere la nostra casa un luogo
non adatto al riposo. Per l’ isolamento
acustico si può intervenire su pareti,
pavimenti e soffitti con feltri di iuta
o canapa e tappetini di gomma, che
vanno fissati interponendo uno strato
d’ aria in modo da aumentare l’efficacia dell’ intervento; tuttavia questo
tipo di interventi spesso è inutile in
caso di strutture in cemento armato.
L’impiego del laminato di zinco-titanio di ZINTEK
nella realizzazione del W.J.C. - World Join Center Milano
52 - YOUSPECIAL
ISOLMANT PERFETTO RB (Gomma) di
Isolmant è composto da un pannello di fibra
in tessile tecnico, dalle elevate prestazioni
termiche di durata illimitata, atossico,
ecologico, abbinato ad uno strato di
speciale gomma con densità 4 kg/m2.
I TETTI IN METALLO
Le leggi regionali per utilizzo dei
sottotetti e renderli abitativi hanno
diminuito la pendenza tetti con un
conseguente grande sviluppo delle
coperture in metallo, perché chiaramente le tegole non possono essere
impiegate su pendenze minime. Tra i
materiali, lo zinco-titanio è sicuramente il più in voga, amato soprattutto
dall’architettura, ma non solo. Questo
prodotto a contatto con l’acqua genera uno strato basico superficiale di
carbonato di zinco altamente stabile
che gli conferisce un’elevata resistenza alla corrosione, mentre una volta
posato non necessita di manutenzione o di particolari trattamenti protettivi, preservando l’edificio inalterato
nel tempo. Oltre allo zinco-titanio, si
può scegliere tra alluminio e rame.
GREEN HI-TECH
SUL TETTO
Nascono in Emilia Romagna i pannelli solari di ultima generazione,
moduli innovativi che promettono
di coniugare estetica e funzionalità. A commercializzarli, a partire
da giugno, sarà la System Photonics Spa, azienda del gruppo
System con sede a Fiorano Modenese.
Ecco le caratteristiche del nuovo
pannello. Il supporto meccanico
viene garantito non più dall’insieme vetro-frame di alluminio, bensì
dalla combinazione di una lastra di
vetro temperato con un sottile e
particolare substrato ceramico, un
polimero (nel quale sono annegate
le celle fotovoltaiche) cento volte
più tenace di quelli usualmente
impiegati. Il risultato di questa
combinazione è un modulo più
facilmente riciclabile, resistente
agli agenti esterni e integrabile da
un punto di vista architettonico.
La prima linea di prodotto che la
System Photonics metterà in commercio riguarda i tetti e consentirà
di posizionare tegole calpestabili
in soluzioni auto-impermeabilizzanti. Per saperne di più è possibile consultare il sito www.systemphotonics.com.
TEGOSOLAR, realizzata da Tegola Canadese
in collaborazione con United Solar Ovonic
(azienda leader nella produzione di impianti
fotovoltaici) è una tegola che utilizza celle
fotovoltaiche a film sottile in silicio amorfo,
a tripla giunzione, che catturano anche
la luce diffusa ottenendo una buona resa
energetica anche con il cielo nuvoloso e in
presenza di nebbia
ULTIMA TENDENZA: LA TEGOLA
FOTOVOLTAICA
Con lo sviluppo dell’energia fotovoltaica è cresciuta l’attenzione al design
e alla ricerca di soluzioni efficaci per
integrare nell’architettura degli edifici
gli impianti fotovoltaici. È in quest’ottica che si inserisce la tegola fotovoltaica. Si tratta di un elemento architettonico innovativo che permette la totale integrazione del fotovoltaico nelle
strutture abitative. La tegola, infatti,
contiene le celle fotovoltaiche che,
dunque, non sono più ingombranti
e visibili. Le nuove tegole vengono
installate sul tetto andando a sostituire i tradizionali ceppi. Attualmente
sono disponibili sul mercato diverse
tipologie di tegole fotovoltaiche che
si distinguono in base alla struttura e
alla tecnologia utilizzate.
Il sistema tetto di Monier
LE FINESTRE DA TETTO
INTELLIGENTI
Sempre meno lucernari, sempre più
finestre: questo sembra essere l’orientamento della produzione, grazie anche allo sviluppo delle superfici abitabili nei piani mansardati con richieste
prestazionali pari a un qualsiasi altro
spazio abitabile. Dato l’orientamento
secondo la linea di falda, quindi inclinato, le condizioni a cui sono esposte
le finestre da tetto sono ancora più
gravose rispetto a una finestra posizionata in verticale, quindi oltre a garantire un isolamento termico adeguato
devono avere standard di tenuta all’acqua e resistenza superiori. Le finestre
intelligenti sono oggi compatibili con i
sistemi di home control, possono avere sensori per la pioggia, ed essere
fornite con tende interne ed esterne, e
montare anche vetri autopulenti, quelli
che grazie alla luce solare innescano
un’azione catalitica che disciogli lo
sporco organico.
Finestra Roto
Tegole SAN MARCO
Finestra elettrica GGL INTEGRA VELUX
Finestra per tetti elettrica in pino (legno
naturale trattato con vernice a base d'acqua) o
con finitura bianca con apertura a bilico dotata
di aletta di ventilazione con filtro dell'aria.
Dotata di vetrata isolante autopulente della
linea sicurezza e clima 73.
La finestra GGL INTEGRA è fornita già dotata
dei seguenti componenti: telecomando a
radiofrequenza io-homecontrol, motore con
distacco automatico della catena per l'apertura
anche manuale, dotato di sensore pioggia,
unità di alimentazione e controllo.
Subito installabile e operabile con un semplice
collegamento alla presa di rete.
Rivestimento esterno in alluminio o in rame.
Può essere dotata di tende interne (oscuranti,
plissettate, rotolanti e veneziana) e tende o
persiane avvolgibili esterne.
Disponibile in 14 misure standard: minima
47x98 cm - massima 134x140 cm (bxh).
Installabile su tetti con pendenza da 15-90°.
YOUSPECIAL - 53
SCHERMI E
MEMBRANE
TRASPIRANTI,
ORA SONO DI NORMA
LA NUOVA UNI SULLE COPERTURE
RIVOLUZIONA IL SETTORE
L
e membrane traspiranti sottotegola (chiamati in gergo Smt) trovano,
dopo anni, un riscontro normativo, come già da tempo accade in Germania e in Francia, grazie alla nuova
edizione della norma UNI 9460:2008
"Coperture discontinue - Istruzioni per
la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con
tegole di laterizio o calcestruzzo", che
aggiorna l’omonima norma del 1989.
A spiegare tutte le novità ci pensa l’Aismt, l’Associazione italiana schermi e
membrane traspiranti.
Elaborata dalla commissione tecnica
"Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio" oltre a riportare i
termini e le definizioni dei prodotti che
compongono la copertura, la norma
UNI 9460:2008 tratta i seguenti requisiti per gli elementi di copertura:
- il comportamento agli agenti atmosferici: le coperture discontinue con
tegole devono essere impermeabili
agli agenti atmosferici e avere un'azione protettiva contro l'azione del vento,
la sabbia o la neve;
- i requisiti meccanici: si devono considerare i carichi da neve, ghiaccio o
grandine, i carichi da vento, i carichi
relativi al possibile accesso occasionale di persone (per azioni di riparazione
o di manutenzione);
- i requisiti chimici e fisici: la resistenza
alla temperatura, l'isolamento termico, le prestazioni acustiche e la resistenza al fuoco, la resistenza ai raggi
UV, la compatibilità dei materiali,
- la durabilità e la manutenzione.
54 - YOUGREEN
La UNI 9460 riporta le istruzioni per
la progettazione, che devono tenere
conto delle zone climatiche e delle situazioni di esposizione locale, la necessaria documentazione di progetto,
i materiali e i componenti utilizzati per
ogni elemento o strato funzionale, fino
a elencare nello specifico le varie caratteristiche delle tegole e coppi di
laterizio e delle tegole di calcestruzzo: marcatura, dimensioni, carico di
rottura a flessione, impermeabilità e
resistenza al gelo.
Oltre ai tipi fondamentali di tegole
(portoghese, olandese, marsigliese,
coppo e tegola romana), vengono trattati dalla norma pezzi speciali ed accessori per la soluzione di punti singolari della copertura (bordi perimetrali,
displuvi, aeratori, tegole fermaneve,
basi per camini, lucernari, ecc.).
Dopo i primi tre capitoli in cui vengono
descritti lo scopo e campo di applicazione, i riferimenti normativi e i termini e le definizioni degli elementi che
compongono il manto di copertura,
la norma entra nello specifico menzionando le caratteristiche funzionali
degli elementi di copertura
CAP. 4 – REQUISITI:
Impermeabilità
Le coperture discontinue realizzate
con tegole devono essere impermeabili agli agenti atmosferici; per impedire il passaggio dell’acqua all’interno
della copertura in aree nelle quali è
prevedibile attendere fenomeni at-
isolamento termico ma in particolare
vengono menzionati gli elementi sottotegola con funzione di tenuta all’aria,
schermo al vapore, barriera al vapore,
strato di impermeabilizzazione traspirante.
Gli strati di barriera al vapore, schermo al vapore, tenuta all’aria, strato
impermeabilizzante e traspirante, possono essere realizzati mediante:
Durabilità e manutenzione
I fattori significativi che possono influenzare il funzionamento delle coperture discontinue devono essere
tenuti in conto nella fase di progettazione e nella scelta dei prodotti da
utilizzare.
CAP 6 – COMPOSIZIONE
DEL SISTEMA
Qui vengono introdotte alcuni tipi di
soluzioni progettuali conformi in cui
viene esplicitato l’utilizzo di membrane di tenuta all’aria e traspiranti per la
realizzazione di:
2) Coperture isolate, ventilate
(con intercapedine)
- strati a base di microfibre impermeabili all’acqua ed al vento, ma permeabili al vapor d’acqua che consentono
cioè il passaggio del vapore dall’interno all’esterno della struttura. Sono posizionati con sovrapposizione e fissati
meccanicamente con chiodi e graffe.
a cura di AISMT
Principali caratteristiche
CAP. 8 - SI ENTRA NEL DETTAGLIO
mosferici di eccezionale entità è opportuno prevedere una membrana
impermeabile sottotegola. In caso di
forte vento, nubifragi, azione gelo/disgelo il libero deflusso di acqua può
essere impedito con il risultato che
l’acqua può tracimare all’interno della copertura. Pertanto tali fenomeni
devono essere considerati già in fase
di progetto in particolare per le sovrapposizioni e può essere richiesto
l’impiego di membrane sottotegola.
Protezione contro neve, sabbia e pulviscolo con azione del vento
L’ingresso di neve, sabbia e pulviscolo
con azione del vento non può essere
completamente impedito a causa delle modalità di posa delle coperture
discontinue e dei giunti risultanti tra
i singoli elementi. Ciò deve essere ridotto o impedito mediante specifiche
soluzioni, per esempio attraverso particolari sistemi sottotegola.
Protezione dalla penetrazione del
vento
Lo strato di tenuta delle coperture discontinue non può in generale essere
reso impermeabile al vento. L’impermeabilità all’aria della superficie esterna di ambienti riscaldati deve essere
ottenuta usando misure addizionali.
Requisiti chimici e fisici
Le coperture discontinue hanno un
ruolo marginale nel garantire prestazioni di isolamento termico e acustico.
La funzionalità di prodotti per coperture discontinue non deve essere compromessa dall’effetto dei raggi UV e
dalle influenze ambientali.
1) Coperture non
isolate, ventilate
Vengono descritti i materiali e i componenti utilizzati per ogni elemento
o strato funzionale della copertura,
quindi le caratteristiche delle varie
tipologie di tegole e gli elementi di
supporto, i materiali per lo strato di
t
t
t
t
t
t
t
.BTTBBSFJDB
-BDFSB[JPOFEBDIJPEP
3FTJTUFO[BBMMBUSB[JPOF
1FSNFBCJMJUËBMWBQPSFBDRVFP
*NQFSNFBCJMJUËBMMBDRVB
3FTJTUFO[BBMMBUFNQFSBUVSB
3FTJTUFO[BBJSBHHJ67
YOUGREEN - 55
INNOVAZIONI
PER LE COPERTURE
di Nicola Zeni
«I
n un momento congiunturale
difficile come è quello che stiamo tutti vivendo, il mercato si
fa più selettivo. La qualità dei prodotti, la sicurezza nell’applicazione, non
sono più degli optional ma necessità
reali. Noi lavoriamo per assicurare
questi valori ai nostri clienti». Gianni
Milani, responsabile commerciale di
Alubel- Fibrotubi, spiega così il successo di due dei prodotti per le coperture come Isocoppo e Tek28, che
tante soddisfazioni stanno regalando
all’azienda, ma anche ai distributori
60 - YOUSPECIAL
partner di tutta Italia. «Il mercato della
ristrutturazione – continua Milani – è
quello che sta soffrendo meno, e questo spiega come un prodotto come
Isocoppo, che integra lastra di rivestimento e coibentazione termoacustica, trovi un’ottima considerazione
nella ristrutturazione di vecchi edifici
nel rispetto dei vincoli paesaggistici
e storici, così anche come nelle nuove
costruzioni siano esse civili, industriali
e agricole, garantendo, oltre alla facilità di installazione,elevate prestazioni e una durata illimitata nel tempo».
Questa nuova gamma di coperture a
forma di coppo, disponibile anche nel
modello anticato, è una lastra monolitica coibentata composta da un elemento metallico esterno di copertura
e da uno strato isolante di schiuma
di poliuretano rigido a cellule chiuse.
Una delle sue caratteristiche più apprezzate è la facilità di installazione
su coperture a falde con pendenza
minima del 13%. Si può montare su
qualsiasi tipo di struttura portante e,
grazie allo studio accurato dei sistemi
di aggancio, è particolarmente resi-
stente agli eventi atmosferici e sismici.
«Un altro dei nostri prodotti di punta
è il Tek28, una evoluzione del nostro
Sistema Alubel 28, ed è una lastra grecata coibentata, dove la parte interna
è rivestita con uno strato monolitico
di poliuretano espanso ad alta densità
pari a 60 kg al m3 e con uno spessore
continuo di 10 mm. Tutti sappiamo
come il comfort domestico sia oggi
particolarmente richiesto e con l’impiego di Tek28, il comfort nei locali interni è garantito dalla struttura elastica
a celle del poliuretano, materiale con
un ottimo grado di fonoassorbimento e in grado di ridurre fortemente i
rumori». Le qualità di Tek28 derivano
anche dall’inerzia termica del poliuretano espanso, che impedisce all’intradosso della lastra di diventare una
superficie fredda in tutti i mesi dell’anno e durante le ore notturne. Questa
caratteristica elimina qualunque problema di condensa e sgocciolamento
interno anche se nell’aria ambiente
è presente un’umidità relativa molto
elevata. Alubel e Fibrotubi si propongono quindi al mercato sotto il segno
dell’innovazione continua dei prodotti
e delle soluzioni per le coperture. «Il
miglioramento costante dei nostri prodotti – conclude Milani – è una delle
caratteristiche della nostra azienda,
che destina ogni anno molte risorse
alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni
sempre più efficienti. E il mercato, per
questo, ci sta premiando».
WATERPROOF
I
di Nicola Zeni e Tita Miragola
SPECIALE DRENAGGIO E IMPERMEABILIZZAZIONI
INTERRATI
Interrati waterproof, a prova d’acqua. Un requisito essenziale, soprattutto nell’ottica dell’efficienza
energetica, ma non solo. Anche le mutate condizioni climatiche hanno fatto
accendere i riflettori sui prodotti drenanti, materiali geosintetici che trovano applicazione nelle grandi opere di
ingegneria (come dighe e gallerie) e
nel civile e che vanno a sostituirsi a
tecniche di intervento più tradizionali, con notevole risparmio di tempo.
La loro funzione è sostanzialmente
quella di allontanare le acque presenti
nel terreno per evitare fenomeni di
pressione interstiziale. Prodotti, le
membrane alveolari, in forte crescita,
sia per quanto riguarda gli interventi
di edilizia civile sia dal punto di vista
commerciale ed industriale, il cui sviluppo è aiutato dalla promozione che
le aziende fanno presso i professioni-
sti e gli enti dedicati. Anche qui, come
in molti altri comparti edili, la cultura
del settore e dei prodotti spesso lascia a desiderare: “I progettisti più
lungimiranti ed attenti non possono
non considerare il mutamento climatico degli ultimi tempi, che ha portato a
più frequenti piogge intense, di breve
durata ma estremamente violente ed
abbondanti, che richiedono un ruolo
diverso delle attività di stoccaggio
e riutilizzo delle acque. Una buona
parte del mondo della progettazione,
però, non conosce o non considera
questi aspetti in fase di progettazione.
Per questo motivo facciamo continua
formazione presso gli studi professionali, i Consorzi di bonifica, gli Enti
di gestione delle acque, gli Uffici
ambiente dei Comuni, le rivendite”,
racconta l’ingegnere Mirco Pegoraro,
amministratote delegato di Geoplast.
YOUTALK - 63
L’INNOVAZIONE
AL SERVIZIO DELL’EDILIZIA
STOP AL RADON
Tra gli specialisti del settore c’è la multinazionale
tedesca Doerken con i suoi prodotti a marchio
Delta. Se membrane come DELTA-MS hanno
fatto la storia del settore identificandone un
preciso segmento di prodotto, oggi il produttore
tedesco punta soprattutto sulle membrane
alveolari, in cui spicca DELTA-TERRAX, un
sistema di protezione e drenaggio per superfici
orizzontali e verticali soggette a carico elevato
di compressione, composto da una membrana
alveolare in HDPE ad alta resistenza e non
tessuto in PP: 9 millimetri di spessore drenano
quanto un metro di ghiaione, tradizionalmente
usato per il drenaggio, e in caso di presenza di
acqua di falda può contrastarne la pressione.
A PROVA DI REINTERRO
Una protezione efficace contro l’umidità è necessaria per garantire la durata perenne di un edificio, di un’opera
di ingegneria civile o di opere interrate in senso generico.
Di solito questa protezione è realizzata mediante uno strato impermeabile
Dal decadimento del radio e dell’uranio presenti nella crosta terrestre nasce
il radon, un gas nocivo per l’uomo che si trova in varie concentrazione nel
terreno e che può essere emesso anche dai materiali da costruzione. Mentre
in zone aperte si disperde, in ambienti chiusi, se raggiungono certe concentrazioni, può diventare dannoso. La sua unità di misura è il Bq/m3 (Bequerel
per metro cubo) che rappresenta il numero di trasformazioni nucleari che in
ogni secondo sono emesse in un metro cubo di aria. La Commissione europea
ha fissato dei valori di riferimento della concentrazione di radon nelle abitazioni in 400 Bq/m3 (per edifici esistenti) e 200 Bq/m3 (per edifici da costruire)
oltre i quali è necessario intervenire. In che modo? Gli interventi possono
essere: depressurizzazione
del suolo, pressurizzazione
dell’edificio, ventilazione
interna dei locali abitati
o dei vespai, impermeabilizzazione dei locali con
pavimenti e pareti a diretto contatto con il terreno.
L’impermeabilizzazione
può essere realizzata in
maniera tradizionale con
un manto impermeabile a
diretto contatto con l’edificio, a cui viene addossato
uno strato di terreno drenante, ma più comunemente il ruolo di protezione dal gas radon è rivestito
dalla membrana alveolare,
posata sia in orizzontale
che in verticale, capace di
bloccare completamente
le infiltrazioni di gas negli
edifici, convogliandoli invece in superficie.
Pannello strutturale coibentato a forma di coppo
NOV
ITÀ
Coperture in fibrocemento ecologico
Lastra grecata coibentata per rivestimenti e coperture
Sistemi fumari a norma CE
Controtelai per porte scorrevoli a scomparsa
Fonte: APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici)
che, in certi casi, può non essere sufficiente. Infatti, le azioni esterne combinate di umidità, acqua e pressione
idrostatica, ma soprattutto la fase di
reinterro, possono provocare cedimenti e danni sull’impermeabilizzaFONDALINE di Onduline è una membrana
bugnata in polietilene ad alta densità (HDPE)
resistente agli urti, che permette di proteggere
facilmente le strutture interrate. L’elevata
densità di 1.850 rilievi al m², conferisce al
prodotto, eccezionali caratteristiche di resistenza
alla compressione. La presenza inoltre di
un’intercapedine d’aria da 5,5 l/m², mantiene
asciutte le strutture, garantendo un elevato
grado di protezione. Disponibile in diverse
altezze, fino ad un massimo di 4m, FONDALINE
si adatta facilmente a tutte le strutture. Seguendo
semplici accorgimenti, FONDALINE svolge anche
la funzione di efficace barriera contro il radon,
gas radioattivo a volte presente nel terreno.
64 - YOUSPECIAL
zione e sulla struttura. In quest’ottica,
la posa di uno strato d’interposizione
permette di proteggere il supporto da
danni meccanici, di drenare le acque
d’infiltrazione e di impedire la formazione di pressione idrostatica.
ARMODILLO è la membrana impermeabilizzante Index con funzioni
integrate che con un unico prodotto risolve il problema della tenuta
all’acqua e della protezione meccanica. ARMODILLO è costituito
da una mescola a base di bitume distillato, selezionato per l’uso
industriale, additivato con un elevato tenore di polimeri elastomerici e
plastomerici tale da ottenereuna lega bitume-polimero “ad inversione
di fase” la cui matrice, costituita dal polimero nel quale è disperso il
bitume, ne determina le caratteristiche principali. Lo spessore della
mescola è armato da un tessuto non tessuto di poliestere resistente al
punzonamento ed allo strappo, e dotato di un elevato allungamento a
rottura. La faccia superiore della membrana è corazzata da placche di
mescola in bitumepolimero di forma romboidale resistenti ed elastiche
(1.567 placche al metro quadro), che lo proteggono dalla perforazione
durante le operazioni di reinterro. (Index)
Fibrotubi srl
Via Provinciale Sud, 5 - 42011 Bagnolo in Piano RE Italy
Tel. 0522 956911 - Fax 0522 951606
www.fibrotubi.it [email protected]
DEFENDER di Geoplast è il pannello in
polipropilene capace di semplificare in
pochi semplici gesti le procedure legate
all’isolamento in cantiere delle parti interrate.
Utilizzare Defender significa ridurre del 1520% i costi tipici dei sistemi tradizionali con
ghiaia e guaina bugnata: si riducono
infatti tempi di posa
e movimentazione.
La sua particolare
configurazione crea
una camera d’aria tra il
pannello e la guaina isolante
che favorisce la ventilazione,
garantendo il massimo grado
di isolamento tra la guaina e
l’umidità del terreno.
TEGOPLAST è un elemento modulare in
plastica del sistema ARTÈ per l’isolamento
e la protezione delle pareti dei vani interrati.
Abbinato ad altri elementi accessori (griglia,
tappi, elementi di fissaggio, raccordi ad
angolo, ecc.) rappresenta un’efficace barriera
con funzione di camera d’aria perfettamente
ventilata, tra le pareti e il terreno di riporto.
DRAIN FIXBLOC di Hauraton
Sistema di dispersione per
infiltrazione nel sottosuolo
Aco POWERDRAIN è la nuova soluzione per
il drenaggio lineare che va ad arricchire la
gamma dei prodotti Aco Drain. L’azienda ha
ottimizzato il potenziale della canalizzazione
lineare caratterizzando la gamma con delle
sezioni a V, garantendo stabilità e un nuovo
dispositivo antirumore.
PASSAVANT già marchio leader europeo nel
settore separazione e trattamento acque,
grassi e carburanti, acquisito nel 2002 da
Aco Italia, comprende un’ampia gamma di
impianti per il trattamento delle acque reflue
contenenti grassi organici o idrocarburi,
nonché numerose soluzioni tecniche per il
drenaggio e il sollevamento delle acque.
Gli impianti PASSAVANT trovano
applicazione nelle stazioni di rifornimento
carburante, strutture di ristorazione e grandi
siti industriali e logistici.
SMALTIMENTO DELLE ACQUE
I sistemi drenanti sono spesso associati a quelli di smaltimento delle
acque, ovvero a un drenaggio superficiale, che ben si differenzia da quello
in profondità. Nel drenaggio delle acque superficiali dei grandi spazi aperti, si vanno sempre più diffondendo
i sistemi di drenaggio lineare, grazie
alla presenza sul mercato di canaletti
prefabbricati estremamente efficaci e
funzionali, nonché semplici e rapidi
nella posa in opera. Nel drenaggio
lineare i cataletti vengono posati su
superfici inclinate. Tale inclinazione
è molto più semplice da realizzare
rispetto ad esempio a quella del drenaggio puntuale, in cui l’acqua dev’essere ricondotta allo scolo centrale secondo una forma ad imbuto. A ciò si
aggiungono vantaggi funzionali quali
Tra i tanti prodotti della gamma Geoplast,
spicca DRENING, che risolve i problemi
di drenaggio delle acque nel caso in cui
non esista o non sia possibile avere una
rete fognaria, nel caso in cui la rete di
distribuzione non sia sufficiente o, ancora, nel
caso in cui si voglia dedicare un’area verde o
un parcheggio allo stoccaggio acque. Grazie
alla sua conformazione, DRENING di Geoplast
permette di accumulare acque piovane con
una capacità 310 litri per m² e di disperderle
nel sottosuolo rimettendole nel loro ciclo
naturale. In abbinamento con Geocycle,
consente di utilizzare l’acqua piovana
stoccata nel sottosuolo per
l’irrigazione di prati
o parcheggi inerbiti
sovrastanti.
l’assorbimento ed il trasporto dell’acqua oppure l’accorciamento delle costose tubazioni sotterranee. Grazie a
brevi percorsi di scorrimento dell’acqua le superfici si asciugano rapidamente. Inoltre l’effetto autopulente
dovuto alla costruzione diminuisce
le spese di manutenzione.
IDEALI ANCHE
PER IL TETTO VERDE
Le membrane drenanti vengono usate
anche per la realizzazione di giardini
pensili e tetti verdi che, in questi ultimi
anni, stanno avendo un grande successo per gli innegabili effetti benefici sul clima urbano, tra cui riduzione
dell’inquinamento, mitigazione delle
temperature con diminuzione delle
escursioni termiche, aumento del
fattore isolante della copertura, prolungamento delle funzionalità della
stessa, abbattimento dei costi per lo
smaltimento delle acque meteoriche.
Il verde pensile viene realizzato con
CONSORZIO PROMOTORE
TUBO CORRUGATO
Sono otto le aziende che hanno
fondato il Consorzio promotore
tubo corrugato, nato il 30 luglio
2008 con l’obiettivo di divulgare il corretto utilizzo del prodotto
nell’interesse del settore e degli
utilizzatori.
Oltre a promuovere e a incentivare
l’utilizzo delle tubazioni in polietilene corrugato in campo elettrico,
edile e industriale, il Consorzio
definisce i requisiti qualitativi e
prestazionali delle materie prime
e dei tubi con esse prodotti. Un
marchio collettivo contraddistingue i prodotti delle imprese socie e
garantisce la provenienza da aziende selezionate e la conformità alle
normative vigenti.
Tutti i nomi del Consorzio
Idealplastic S.p.A.
Industrie Polisco – M.P.B. S.r.l.
Italiana Corrugati S.p.A.
Lucania Resine S.p.A.
Nuova Rabbiplast S.p.A.
Picenum Plast S.p.A.
Sirea S.p.A.
Stabilplastic S.p.A.
Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna (Italia) - Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374013 - www.saie.bolognafiere.it - [email protected]
66 - YOUSPECIAL
MEMBRANE BITUMINOSE: ALCUNI TRUCCHI
DELTA-NP DRAIN di Dörken abbina alla
membrana in HDPE un geotessuto termosaldato
in fabbrica. Questo materiale ha la funzione di
impedire l’intasamento, dovuto alle particelle
del terreno di riempimento, del sistema di
canali per l’evacuazione dell’acqua creato dalla
struttura alveolare. Un altro prodotto della linea
DELTA specifico per giardini pensili è DELTA-MS
20 microforato. Questa membrana alveolare,
usata come strato di separazione dallo strato
impermeabile, consente il drenaggio (fino a 0,5
l x m2) grazie alla presenza dei microfori che
permettono il passaggio dell’acqua. La parte
cava dei rilievi agisce invece come un serbatoio
garantendo una preziosa riserva d’acqua
disponibile per le radici delle piante coltivate.
DRAIN FLOOR di Project for Building è un elemento
in polipropilene riciclato, misura cm. 60x80x h 6,
progettato per la realizzazione di giardini pensili. È
dotato di fori che garantiscono un buon drenaggio
e di serbatoi con funzione di riserva d’acqua. Le 26
basi di appoggio per m² costituiscono altrettanti
serbatoi che permettono di ottenere una riserva
d’acqua pari a lt/m² 5 ulteriormente espandibili. Di
contro i 144 fori per m² sono più che sufficienti per
garantire un ottimo drenaggio anche nelle condizioni
metereologiche più esasperate.
L’applicazione delle membrane bituminose è relativamente semplice e rapida.
Tuttavia l’impiego di maestranze non specializzate, i tempi ed i costi troppo
“stretti” concessi per le operazioni di posa, la non osservanza delle corrette
modalità d’esecuzione conducono spesso a risultati negativi, impropriamente
attribuiti ai prodotti.
ATTENZIONE: I valori di flessibilità a freddo dichiarati dai produttori si riferiscono a test di laboratorio, eseguiti in condizioni standardizzate (campione
di membrana piegato su mandrino del diametro di 20 mm per 5 secondi),
e quindi non sono indice ad esempio della temperatura reale a cui si può
piegare il prodotto con un movimento secco senza ottenere fessurazioni
TRASPORTO, MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO
In queste fasi, precedenti la posa vera e propria, è opportuno osservare tutte
le precauzioni che evitino il danneggiamento o il deterioramento dei prodotti.
t-PTUPDDBHHJPEFWFBWWFOJSFBMDPQFSUPJOVOMVPHPWFOUJMBUPFEBMSJQBro dai raggi del sole, possibilmente con una temperatura non inferiore a
+5 °C. Evitare, se possibile, la sovrapposizione dei pallet, soprattutto nel
caso di membrane ardesiate o autoprotette con lamina metallica. In ogni
caso non sovrapporre mai più di due piani interponendo opportuni strati
di separazione. La durata non dovrebbe superare quella consigliata dalla
documentazione tecnica (normalmente 2 mesi).
t%VSBOUFJMUSBTQPSUPFWJUBSFJMDPOUBUUPDPOPHHFUUJDIFQPTTBOPDBVTBSF
tagli o lacerazioni delle membrane.
t/FMMFGBTJEJTDBSJDPFNPWJNFOUB[JPOFFWJUBSFJNQBUUJWJPMFOUJDPOJMUFSSFOP
tµTDPOTJHMJBCJMFJNQJFHBSFJQSPEPUUJBUFNQFSBUVSFJOGFSJPSJB¡$JO
particolar modo dopo una permanenza notturna all’aperto. Prima di cominciare il lavoro assicurarsi che le condizioni atmosferiche siano tali da
non compromettere l’efficacia della posa: sospendere il lavoro in caso di
pioggia, neve, nebbia intensa e quando la temperatura è inferiore a +5 °C.
Infatti in queste condizioni possono verificarsi i seguenti inconvenienti:
A - formazione sulle membrane di umidità o brina, che pregiudicano l’adesione dei teli, sia nelle giunzioni che al piano di posa;
B - condensazione di umidità tra la membrana ed il piano di posa; nei periodi
caldi l’evaporazione di questa umidità può causare bolle e rigonfiamenti nel
manto impermeabile.
(Fonte, Bituver Saint Gobain Italia)
ENKADRAIN è un geocomposito drenante
costituito da due filtri esterni in non
tessuto termosaldato a filo continuo in
poliestere/poliammide con interposta
una struttura drenante tridimensionale
ad elevato indice di vuoto realizzata
in monofilamenti di poliammide. I
tre elementi sono uniti tra loro per
termosaldatura nei punti di contatto.
I campi dìimpiego prevedono sia il
drenaggio verticale sia quello orizzontale
e, in opere di ingegneria civile ove siano
richieste elevate capacità drenanti sotto
carichi estremamente elevati, sia statici
che dinamici, e per applicazioni speciali.
Applicato in verticale, smaltisce più di
2.850 litri/ora per metro sotto un carico
statico di 100 kPa, corrispondente ad una
profondità di applicazione nel terreno di
circa 14 metri (prova eseguita applicando
la (prova eseguita applicando la pressione
sul geocomposito con una membrana
flessibile e una rigida.
IMPERMEABILIZZANTI:
INFINITE POSSIBILITÀ
È questa tipologia di impermeabilizzanti quella che sta emergendo negli
ultimi tempi sul mercato. Le guaine
termoadesive si posano a freddo, senza l’utilizzo di fiamma, con maggiore
I prodotti per l’impermeabilizzazione e
l’ermetizzazione delle opere edili della
linea AQUA di Azichem rispondono alla
necessità di impermeabilizzare e progettare
la sicurezza ermetica e/o risolvere i problemi
causati dalle infiltrazioni. Infatti, sia con
gli impermeabilizzanti cementizi osmotici,
rigidi o plasto-elastici, progettati per
l’ermetizzazione delle porosità capillari,
che sulle caratteristiche di particolari resine
idroespansive, è infatti possibile dare
una risposta rapida, sicura e risolutiva
alle ordinarie insorgenze infiltrative ed
alle emergenze; con i sistemi preformati,
basati sulle caratteristiche idroespansive
delle bentoniti e/o di speciali gomme
idroespansive, è possibile predisporre
agevolmente, già in fase di costruzione,
presidi impermeabili ad alta affidabilità.
L’uso, spesso combinato dei materiali
proposti, fa sì che il problema di
impermeabilizzare perda la sua complessità a
vantaggio della tranquilla sicurezza.
facilità rispetto a molte altre soluzioni d’impermeabilizzazione e per questo anche i costi di posa si riducono.
Per la protezione dei muri interrati di
fondazione in presenza di acqua di
falda o con pressione idrostatica, la
protezione a sacchetto, cioè un involucro impermeabile realizzato esterna-
LEVOCELL è presente in rivendita con una
ricca gamma di prodotti dedicati ai problemi
dell’acqua in edilizia.Tra i prodotti, una
gamma di impermeabilizzanti bentonitici
tra cui Bentocell AG, barriera geosintetica
bentonitica rinforzata e Bentoflex,
geocomposito bentonitico supporto cimosa
agugliata; impermeabilizzanti cementizi,
come Aquatek Super XA, una malta
cementizia per l'impermeabilizzazione
del calcestruzzo e Osmo Rasocemmalta
cementizia a penetrazione osmotica; i
prodotti per l’impermeabilizzazione di giunti
e delle riprese di getto, come il Bentorub+,
giunto verde a base di bentonite con gabbia
metallica Bentosteel e il mastice espansivo
a base di bentonite Bentostic. Completano
la linea le resine poliuretaniche idroattive
per bloccare le infiltrazioni, tra cui le resine
Hydro Active Grout, i profili idroespansivi e
i nastri sigillanti.
X non soddisfa il requisito - SI soddisfa il requisito - N. A. non applicabile. (da “Impermeabilizzazione di Fondazioni con Manti impermeabili sintetici Sikaplan _ Sika)
Gutta T20 GARDEN è un sistema di lastre
bugnate in polietilene ad alta densità
per giardini pensili con riserva d’acqua.
La riserva d’acqua per il giardino si
ottiene attraverso le bugne che formano
delle coppette da 20 mm. Questo effetto
serbatoio regola l’accumulo d’acqua ed
impedisce l’accumulo di calore. Il peso
di ogni lastra di Gutta T20 GARDEN è di
3 kg; inoltre, le perforazioni nella lastra,
assicurano la ventilazione per l’erba e per le
radici delle piante. L’acqua in eccesso viene
smaltita attraverso i fori e filtra attraverso
l’intercapedine che si crea tra le bugne e lo
strato d’impermeabilizzazione.
GUTTABETA STAR è la linea di membrane
bugnate in HDPE ad alta resistenza per
pareti di contenimento. La miscela di HDPE,
la geometria e la struttuta delle bugne
conferiscono ai prodotti performance
meccaniche molto elevate.
68 - YOUSPECIAL
un pacchetto a strati composto da una
soletta in calcestruzzo, un massetto
per la formazione della necessaria
pendenza, uno strato impermeabilizzante su cui viene posata una guaina
antiradice, quindi, in sovrapposizione,
uo strato drenante ed uno filtrante e,
in ultimo, lo strato vegetativo.
COSA e
QUANDO
Stabil TWIN DREN SN4 Tubo corrugato:
doppia parete in PE per drenaggio
perforazione a 220°
SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE RIGIDA
SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE FLESSIBILE
MALTA IMPERMEABILE
CALCESTRUZZO
IMPERMEABILE
MANTO IMPERMEABILE
SINTETICO TIPO
SIKAPLAN WP/WT
MEMBRANE
BITUMINOSE APPLICATE
A CALDO “A FIAMMA”
IMPERMEABILIZZAZIONI
POLIMERICHE LIQUIDE
Adatto contro
acqua in pressione
SI
SI
SI
SI
SI
Richiede la posa in opera di
imprese specializzate
X
X
SI
SI
SI
Non è richiesta la
preparazione del supporto
X
N.A.
SI
X
X
Non è richiesto un primer
sul supporto
X
N.A.
SI
X
X
Funziona da ponte per la
fessurazione
X
X
SI
SI
SI
Previene la diffusione
dell’acqua
SI
SI
SI
Con settorizzazione
SI
SI
Non è necessario
l’incollaggio della superficie
X
N.A.
SI
X
X
YOUSPECIAL - 69
Con la linea impermeabilizzanti
bentonitici, DIASEN riesce ad affrontare
e risolvere efficacemente il problema
dell’impermeabilizzazione in presenza di
acqua di falda. Insieme al sistema Acriflex
Winter, applicato sui getti verticali di
fondazione e grazie agli speciali giunti
bentonitici ed ai teli auto-aggancianti,
DIASEN risolve qualsiasi problematica
di infiltrazione di acqua sotterranea
nelle strutture interrate. La linea
impermeabilizzanti bentonitici DIASEN è
costituita dai seguenti prodotti:
- Bentotelo:barriera geosintetica
bentonitica
- Diajoint N: giunto autoespandente idrofilo
per le riprese di getto in calcestruzzo
- Bentosend: Stucco di bentonite sodica
naturale
mente all’ambiente da proteggere, è
uno dei sistemi più utilizzati in questo
contesto: la sua efficacia si basa sulla
corretta realizzazione dei sormonti
dei teli impermeabili, qualora si utilizzino membrane prefabbricate, e la
protezione della membrana in fase
di costruzione e di reinterro per evitare rotture della stessa. Per proteggere le membrane durante la fase di
reinterro si usano spesso membrane
alveolari drenanti, in grado anche di
contrastare la pressione idrostatica.
Una protezione a sacchetto può essere realizzata con i seguenti materiali:
membrane prefabbricate non in adesione alla struttura membrane prefabbricate in completa adesione alla
struttura membrane non prefabbricate da applicare in sito membrane
idroespansive
PER MANTI NON IN ADESIONE
ALLA STRUTTURA
flessibile), che ha caratteristiche di
resistenza all’invecchiamento molto
elevate.
I manti vengono posati a secco e
termofusi, cioè i due lembi dei teli
vengono scaldati e portati a un grado
di fusione molecolare, in modo da
ottenere una perfetta continuità tra
gli elementi. In presenza di acqua di
falda è consigliabile utilizzare sistemi che permettono di localizzare in
modo semplice le perdite e ripristinare l’impermeabilità, come ad esempio
i “sistemi monostrato settorizzato con
dispositivi di controllo e iniezione”.
Con questo sistema, la superficie da
impermeabilizzare viene settorizzata
in porzioni di max 180 mq con dei particolari nastri di separazione. Ogni settore è monitorato da sistemi di controllo che lo mettono in collegamento
con l’interno dell’edifico. In questo
modo è possibile localizzare eventuali perdite e, con l’iniezione di una
particolare sostanza reagente all’interno di un’intercapedine creata tra
il manto impermeabile e la struttura
BITUTHENE 3000 è una membrana
impermeabilizzante autoadesiva,
applicabile a freddo, accoppiata ad un
film molto resistente in HDPE doppio
laminato ed incrociato. Può essere
utilizzato sia in orizzontale che in verticale
per proteggere le strutture interrate da
possibili infiltrazioni d’acqua e umidità.
Per temperature tra +5°C e +25°C è
consigliata la versione standard di
BITUTHENE 3000, per temperature tra
+25°C e +35°C la versione BITUTHENE
3000HC specifica per temperature elevate.
Aldisotto dei 4°C è indicato l’utilizzo della
versione BITUTHENE 4000.
Applicazioni principali
- Strutture interrate orizzontali e verticalie
- Solette di copertura di garage interrati
in calcestruzzo, si può intervenire con
la riparazione della parte lesionata.
PER MANTI COMPLETAMENTE IN
ADESIONE ALLA STRUTTURA
Si utilizzano composti di bitume mescolato con elastomeri SBR o SBS
accoppiati con polietilene ad alta
densità o PVC che costituiscono la
parte superficiale di supporto. Questi materiali vengono applicati alla
struttura a freddo, senza l’utilizzo di
fiamme, sfruttando le loro proprietà
autoadesive. La totale adesione della membrana al supporto impedisce
all’acqua, accidentalmente penetrata
al di sotto della membrana, di scorrere, a tutto vantaggio di una facile
individuazione della perdita e di una
riparazione localizzata.
Porotherm
Plan plus.
La tua casa
è di classe.
LE IDROESPANSIVE
Le membrane idroespansive sono costituite da un materiale, la bentonite,
che ha una capacità di autoespansio-
UNOLASTIC è una pasta cremosa
impermeabilizzante in soluzione acquosa
pronta all’uso di colore nero, ottenuta con la
miscelazione di particolari resine sintetiche
elastiche, speciali bitumi e filler al quarzo.
La pasta così ottenuta, una volta essiccataè
caratterizzata da elevata elasticità, ottima
adesione al supporto e impermeabilità.
UNOLASTIC è utilizzato per realizzare
impermeabilizzazioni sia in verticale che
in orizzontale su superfici di calcestruzzo,
ceramica e superfici cementizie in genere o
in gesso. È impiegato per impermeabilizzare
solette di calcestruzzo, fondazioni, particolari
di difficile esecuzione in tetti o terrazze, vasi,
fioriere , balconi, bagni, saune, box doccia,
legno e cartongesso, ecc.
UNOLASTIC può essere impiegato come
rivestimento elastico per la protezione
impermeabile di calcestruzzi e intonaci
microlesionati, proteggendoli dai gas
aggressivi atmosferici quali CO2–SO2.
Porotherm Pla
n
plus 49 / 42,5
cm
Porotherm Pla
n
plus 36,5 cm
Porotherm Pla
n plus 30 cm
Porotherm Plan plus è un sistema di blocchi rettificati in laterizio alveolato con fori saturati di perlite che consente di costruire murature monostrato con valori di isolamento
termico mai visti prima.
Il nuovo sistema permette di raggiungere valori di trasmittanza U addirittura fino a
0,16 W/m²K (nello spessore da 42,5 cm) oltre che un’elevatissima inerzia termica con
valori di sfasamento attorno alle 20 ore, grazie ai bassissimi coefficienti di conduttività
del nostro materiale.
Per questo con Porotherm Plan plus si realizzano edifici a basso consumo di categoria superiore (tipo Casa Clima, Casa Passiva, Casa Classe A) senza dover ricorrere a soluzioni più costose, quali pareti doppie o rivestimenti a cappotto.
I nostri uffici tecnici e commerciali sono a vostra disposizione per qualsiasi esigenza,
non esitate a contattarci!
Mattoni. Disegnati per l’uomo
Wienerberger S.p.a.
Sede: Mordano (BO), tel. 0542 56811, fax 0542 51143
Si utilizzano manti impermeabili sintetici a base di PVC o di FPO (poliolefine
Stabilimenti: Mordano (BO), Gattinara (VC)
Villabruna di Feltre (BL), Terni.
70 - YOUSPECIAL
[email protected]
www.wienerberger.it
Prodotti a marchio CE
Categoria I
Le membrane impermeabilizzanti della
Serie BITEXTENE di Imper sono ottenute
per costrusione di una mescola di speciale
formulazione elastomerica ottenuta da
una dispersione complessa di gomme e
copolimeri elastofinici in bitumi distillati
selezionati e di un’armatura in “non tessuto”
di poliestere stabilizzato posta nello spessore
della membrana in completa sinergia con la
stessa.
Entrambe le superfici sono finite con il
trattamento Textene costituito da uno strato
di fibre polimeriche testurizzate preformate
in film.
La mescola è di speciale formulazione
elastomerica, ottenuta da una dispersione
complessa di gomme e copolimeri elastofinici
in bitumi distillati selezionati. L’armatura
invece è in “non tessuto” di fibre di poliestere
da filo continuo stabilizzato con fili di vetro
longitudinali, a passo calibrato. La finitura
superficiale si caratterizza per ambedue
le facce finite con il trattamento Textene
costituito da uno strato di fibre polimeriche
testurizzate preformate in film che conferisce
al prodotto finito un elevato valore aggiunto.
ne, se in contatto con acqua, compresa tra il 14 e il 16 % del suo volume
iniziale. Oltre alla facilità di posa, ha
il grande vantaggio di autorimarginarsi in caso di rottura. Un prodotto,
questo, che in rivendita è sempre più
diffuso anche grazie a una maggiore
conoscenza da parte del progettista e
ai capitolati che sempre più frequentemente lo prescrivono.
Questo anche grazie all’azione di promozione che aziende come Levocell e
Volteco hanno messo in campo presso gli studi professionali, in modo da
creare una cultura del settore e, at
least but not last, una richiesta da
parte del mercato. Lo testimonia Daniele Valenti, product manager della
linea Acqua di Levocell: «La rivendita
edile preferisce trattare quei prodotti
che sono inseriti nei capitolati e che
non necessitano di un’applicazione
specializzata. Per questo le rivendite
da noi acquistano soprattutto il telo
bentonitico e i suoi accessori, mentre
la sezione delle resine poliuretaniche
idroreattive, da applicare con deter-
minati tipi di pompe generalmente
fornite in comodato viene gestita dirattamente dalla nostra azienda».
Per membrane non prefabbricate
da applicare in sito a seconda delle
materie prime che le compongono, i
prodotti di questa categoria possono
essere a base di resine termoindurenti: epossidiche, poliuretaniche,
poliestere, particolarmente indicate
quando si vuole creare una barriera
al vapore acqueo o ai gas, o quando
la presenza di agenti aggressivi è elevata; a base di resine termoplastiche:
acriliche, viniliche, poliuretaniche (le
cosiddette guaine liquide); a base bituminosa: hanno un utilizzo in esterno
e si differenziano in prodotti liquidi,
utilizzati per l’impermeabilizzazione di
strutture senza la presenza di acqua
in pressione, e prodotti in pasta con
un ottimo comportamento su supporti in calcestruzzo; a base cementizia:
sono caratterizzati da capacità o meno
di bridging, cioè capacità di fare da
ponte alle lesioni che si possono formare nel supporto e si dividono in
monocomponenti, gli “osmotici” per
la loro capacità di far migrare sostanze nel composto, utilizzati prevalentemente in interno o in esterno, quando
non sussiste la presenza di acqua in
pressione, o prodotti cementizi ad alta
deformabilità, bicomponenti, studiati
per strutture particolarmente sollecitate. La caratteristica di questi prodotti è quella di adattarsi completamente
alla forma delle strutture, garantendo
a quest’ultime l’ermeticità; le strutture, da parte loro, devono essere adatte a resistere alla spinta dell’acqua.
LA GAMMA È IL PUNTO FORTE
Le aziende puntano sull’ampiezza
dell’offerta (gamma e tecnologie
esclusive) e sulla corretta applicazione
dei prodotti. «Il cliente Index – spiega
Roberto Pocchi, direttore commerciale settore impermeabilizzazioni Index
– è un soggetto generalmente molto
esigente, ricerca qualità nei prodotti
ma anche nei servizi, apprezza la possibilità di proporre all’utilizzatore finale una soluzione specifica al problema,
sfruttando senza dubbio anche la notorietà del marchio». L’azienda che già
da vent’anni propone membrane auto
e termo adesive, recentemente ha ampliato notevolmente questa linea con
molti prodotti progettati per campi di
E7224.278F;4G4/7
VOLGRIP di Volteco è
un impermeabilizzante
bentonitico
autoagganciante
al calcestruzzo. La
particolare struttura di
VOLGRIP, composta da
un tessuto non tessuto
e un tessuto poroso,
con interposta bentonite
sodica naturale assemblati
meccanicamente con un
sistema di agugliatura
brevettato, conferisce al
prodotto un imbattibile
autoconfinamento con
prestazioni di impermeabilità
elevatissime. Il prodotto si
aggancia automaticamente
al calcestruzzo grazie alle fibre
che fuoriescono appositamente dal tessuto
e che rimangono intimamente agganciate
ai getti di calcestruzzo. VOLGRIP viene
impiegato per proteggere le strutture in
calcestruzzo interrate dalle infiltrazioni delle
acque percolanti e di falda (es.: gallerie,
sottopassi, caveau, parcheggi,...). VOLGRIP
è specificamente studiato per l’uso abbinato
a getti di calcestruzzo che ne inglobino
le fibre di aggancio (sottoplatea, contro
diaframmi, pali, berlinesi, casseri, etc.). La
capacità espansiva dovuta esclusivamente
alla composizione naturale della Bentonite di
Sodio permette l’applicazione anche in zone a
falda altalenante.
impiego specifici. «I volumi di vendita
continuano a crescere il mercato si
sta interessando a questa tipologia di
membrane, anche se non possiamo
parlare di una sostituzione dei prodotti tradizionali», continua Pocchi.
Un altro fiore all’occhiello dell’azienda sono i corsi di formazione, molti
dei quali tenuti presso l’auditorium
Index a Castel D’Azzano (Verona) e
supportati dai manuali tecnici a tema
specifico. Anche Imper punta su una
linea completa di prodotti specialistici nel settore (membrane impermeabilizzanti bituminose e adesive,
impermeabilizzanti cementizi e resinoso cementizi, impermeabilizzanti
bituminosi e sintetici), con una gamma continuamente ampliata da nuove
proposte, come la recentissima linea
di impermeabilizzanti poliuretanici.
I PREFERITI DAL MERCATO?
Pur non essendoci dati certi che provengono dalle associazioni di categoria, da un’indagine presso i produttori
risultano i bentonitici a destare particolare interesse per le impermeabilizzazioni interrate, ma non da meno
sono le membrane bugnate impermeabilizzanti e drenanti.
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Tecnologie per il recupero edilizio
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