resoconto stenografico - Camera dei deputati

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resoconto stenografico - Camera dei deputati
Atti
Parlamentan
LEGISLATURA XXII
I
a
SESSIONE
— 6471 —
DISCUSSIONI —
TORNATA DEL
Camera dei Deputati
1 0 MARZO 1 9 0 6
CLXXIII.
TORNATA DI SABATO 10 MARZO 1906
PRESIDENZA DRL VICEPRESIDENTE
INDICE.
Atti vari
Pag. 6 4 7 2 - 9 1
Commemorazione di Giuseppe Mazzini . . 6471
MIRABELLI
6471
PRESIDENTE
6472
SONNINO SIDNEY (PRESIDENTE DEL CONSIGLIO) . 6 4 7 2
COMUNICAZIONI DEL GOVERNO (SEGUITO E FINE
DELLA DISCUSSIONE
6475
CARMINE ( M I N I S T R O )
6490
D E V I T I D E MARCO
6482
FILÌ-ASTOLFONE
6490
RICCIO
6475
SESIA
6490
SONNINO SIDNEY (presidente del Consiglio) . 6487
'Disegno di legge (Presentazione):
Spese relative al terremoto di Calabria (SON-
NINO SIDNEY)
6472
Osservazioni e proposte :
Commissione del bilancio:
RUBINI (presidente della Commissione generale del bilancio)
6491
SONNI.\o SIDNEY (presidente del Consiglio) . 6491
R e l a z i o n i (Presentazione):
Costituzione in comune autonomo della frazione di Rosazza (RIGOLA)
6487
Bonifica delle cave di sterro che costeggiano
le linee ferroviarie (COTTAFAVI) . . . . 6487
Ringraziamenti
.
6472
"Votazione per la nomina del Presidente
(eletto G. Biancheri)
6473-75
La seduta incomincia alle ore 14.05,
SCALINI, segretario, dà lettura del processo verbale della tornata di ieri, che è approvato.
Commemorazione di Giuseppe Mazzini.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole Mirabelli.
MIRABELLI. Sono più di trent'anni che
morì in Pisa il primo degli italiani del secolo decimonono : Giuseppe Mazzini.
Egli visse, senza tentennamenti e senza
pentimenti, in u n gran pensiero tormentoso, che fu la stella polare del suo cammino:
l'Italia indipendente, una e repubblicana.
522
DE RISEIS.
L'indipendenza e l'unità della patria furono i capisaldi della sua concezione politica
repubblicana, da cui la Giovine Italia, la
spedizione di Savoia, il moto romagnolo del
'43, il calabrese del '44, VAssociazione Nazionale del '46, le lettere a Pio I X e a
Carlo Alberto del '47 e del '48, le pagine
gloriose di Venezia e di Milano, la Repubblica Romana del '49, e il 6 febbraio 1853,
i moti della Lunigiana, la spedizione di Pisacane, il 19 giugno di Genova, la lettera a
Vittorio Emanuele nel '59, la spedizione
di Sicilia, le rapide annessioni, il tentativo
di Castelpucci, i moti per Venezia e Roma,
Aspromonte e Mentana.
Con la Giovine Europa, il suo patriottismo spaziò negli orizzonti internazionali
della sovranità innalzandosi a labaro di redenzione per tutti i popoli soggetti.
Anticipando Carlo Marx nel monito illuminato per la causa del proletariato italiano,
fu dall'eminente socialista discorde nel concepire l'evoluzione economica delle società
contemporanee; e tutto il movimento della
storia moderna si svolge in una direttiva,
conforme alla dottrina sua. La cooperazione
sociale, sotto le varie forme del consumo,
della produzione e del credito, compresa nella
grande dottrina mazziniana dell'associazione
insieme alla mutualità ed alla resistenza, ha
per sè l'avvenire del mondo.
In Roma, dopo la caduta della Repubblica, non volle tornare più.
Questa Roma, nella quale la legislazione
dell'Italia risorta ha creato una forma di
sovranità, nuova nella storia del diritto
pubblico, non era la sua Roma, conforme
alla tradizione del genio italiano, culminante nel poeta che travolse la teocrazia e
laicizzò, come disse il Bovio, il concetto
dello Stato, del diritto, dei codici, affidandolo ai grandi giureconsulti del secolo e
trasmesso, come la lampada della vita nelle
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXII — I
a
SESSIONE
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DISCUSSIONI
Panatenee, di secolo in secolo, nuovi cursori dello studio Valla e Machiavelli, Campanella e Giannone, gli economisti del secolo decimottavo e i politici del secolo
decimonono.
Nelle ore tristi della nostra vita e della
nòstra storia, lo spirito si raccoglie nel cimitero di Staglieno e trae gli auspici per
un'Italia di sovranità popolare e di giustizia sociale dalla grandezza epica e dalla
fede di Giuseppe Mazzini! (Vive approvazioni — Applausi air estrema sinistra).
P R E S I D E N T E . Mi associo in nome della
Camera elettiva alle nobili parole testé pronunciate dall'onorevole Mirabelli.
Giuseppe Mazzini rimane fra le più. grandi
figure del Risorgimento nazionale che egli
preparò con la parola fatidica, con gli scritti
insigni, con l'opera assidua.
Il nostro pensiero, memore e reverente,
si volge oggi a Staglieno ove posano le sue
spoglie mortali, ma il ricordo di questo infaticabile ed eroico apostolo della redenzione della patria e del progresso umano
non sarà, per volgere di tempo, cancellato
dal cuore del popolo italiano. (Approvazioni
vivissime — Applausi).
SONDINO S I D N E Y , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Ne ha la facoltà.
SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi associo con
tutto l'animo, a nome del Governo, all'omaggio reso alla memoria di Giuseppe Mazzini. Tutta l'Italia onora in Lui il grande
apostolo dell'unità e della libertà nazionale
e l'uomo che fu. esempio di alta coscienza
e virtù patriottica e civile al popolo nostro.
(Approvazioni).
Congedi,
P R E S I D E N T E . Hanno chiesto congedo,
per motivi di famiglia: l'onorevole Evangelista Rizza di giorni 15, e l'onorevole Fiamberti di giorni 5; per motivi di salute, gli
onorevoli: Rizzetti di giorni 15, Toaldi di 20,
Sorani di 25, Giaccone di 6, Donati di 5.
(Sono conceduti).
Gumunicazion delia Presidenza.
P R E S I D E N T E . Comunico alla Camera
i seguenti telegrammi che sono pervenuti
alla Presidenza :
« Vivamente commosso dall'attestazione
d'affetto, di stima, d'onore, che Vostra Ec-
Camera dei Deputati
— T O R N A T A D E L 1 0 MARZO 1 9 C G
cellenza e la Camera vollero rendere alla
memoria del nostro caro^ mi permetto esprimere i sentimenti della mia profonda riconoscenza.
« Famiglia Giudici ».
« Profondamente commossa affettuosa
commemorazione Camera deputati in memoria mio nobile, indimenticabile marito,
onorevole Licata, nome mio, figliuoletti,
fratelli, col cuore pieno di gratitudine ringrazio lei, onorevole Fili, Governo, Camera,
pregola manifestare tutti tali miei sentimenti.
« Vedova Licata ».
« A nome intera cittadinanza esprimo
Vostra Eccellenza sentimenti vivissimi commozione per ricordo fatto alla Camera del
compianto deputato Licata, della cui immatura ed improvvisa fine Sciacca sinceramente rammaricata non sa ancora convincersi.
« Sindaco Di Bertolino ».
Presentazione ili un disegno di legge.
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole presidente del Consiglio.
SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi onoro di presentare alla Camera un disegno di legge
per la iscrizione di 6 milioni nella parte
straordinaria dello stato di previsione della
spesa per il Ministero dell'interno, esercizio 1905-906, per le spese relative al terremoto di Calabria.
Prego la Camera di voler deferire l'esame di questo disegno di legge alla Giunta
generale del bilancio.
P R E S I D E N T E . Do atto all'onorevole
presidente del Consiglio della presentazione di un disegno di legge per la iscrizione di 6 milioni nella parte straordinaria
dello stato di previsione della spesa per il
Ministero dell'interno, esercizio finanziario
1905-906, per le spese relative al terremoto
di Calabria.
L'onorevole presidente del Consiglio
chiede che l'esame di questo disegno di
legge sia deferito alla Giunta generale del
bilancio. (Pausa). Non essendovi opposizioni, rimarrà così stabilito.
(È approvato).
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I I — l
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•
Camera dei Deputati
SESSIONE — DISCUSSIONI •— TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 € 6
Petizioni.
. P R E S I D E N T E . Prego l'onorevole segretario di dar lettura del sunto delle petizioni.
SCALINI, segretario, legge:
6614. Il Consiglio [comunale di Lungro,
cui si associano i Consigli comunali di San
Donato Ninea e d'Altomonte, fa istanza perchè, coi provvedimenti legislativi per la Calabria, sia data una più razionale coltivazione alla salina di Lungro collegandola con
una ferrovia a Spezzano-Castrovillari.
6615. La Deputazione provinciale di Arezzo fa voti perchè venga presto in esame
il progetto per la prosecuzione della linea
Roma-Arezzo-Stia per Crispino fino a Bologna, allo scopo di rendere più dirette le
comunicazioni fra l'Alta Italia e la Capitale.
6616. Il Consiglio provinciale di Sassari
fa voti perchè ai consiglieri provinciali siano
concessi i ribassi sulle ferrovie e sui piroscafi.
6617. Il pretore di Precida trasmette
una petizione del. condannato F u m a r a Giuseppe, recluso in quel penitenziario, conia
quale questi chiede la revisione del processo
penale a suo carico.
6618. Il signor Francesco Scudieri di
Giuseppe fa istanza perchè, nel modificare
il regolamento in vigore sulla istruzione pubblica, sia mantenuta la disposizione che dava
facoltà di ripetere tre volte la prova degli
esami.
6619. Il sindaco del comune diCasalnuovo
Monterotaro trasmette una petizione degli
uscieri dell'ufficio di conciliazione della provincia di Foggia con la quale si chiedono
provvedimenti in favore della loro classe.
6620. Il Consiglio comunale di Agnana
fa voti perchè vengano adottati dal Parlamento in favore delle Calabrie quei provvedimenti che siano ^meglio rispondenti ai bisogni di quella regione.
6621. Il Consiglio provinciale di Avellino
fa voti perchè, in occasione della sistemazione dei demani pubblici del Mezzogiorno,
si tengano presenti le condizioni relative al
godimento dei demani pubblici di quella
provincia.
6622. Il Consiglio co rnunale di Arezzo
invoca una disposizione legislativa con cui
si determini il passaggio allo Stato delle
spese per le guardie di citta e per gli uffici
giudiziari.
7623. Il Consiglio comunale di Alcamo
fa istanza perchè venga abrogato il decreto
prodittatoriale 17 ottobre 1860 che pone a
carico dei comuni della Sicilia le spese del
personale di servizio dei licei, dei ginnasi e
delle scuole tecniche.
6624. F. D. Schiattino reclama contro le
ingiustizie di cui a suo dire sarebbe fatto
segno per parte dei funzionari consolari italiani residenti a Valparaiso.
6625. La Deputazione provinciale di
Lecce fa voti perchè, nella soluzione del
problema riguardante lo assetto ferroviario,
si provveda di doppio binario la linea Bologna-Otranto.
Votazione per la nomina
del presidente della Camera.
P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca
ora la votazione per la nomina del presidente della Camera. Prego gli onorevoli
deputati di recarsi a deporre la loro scheda
nell'urna di mano in mano che verranno
chiamati.
Invito l'onorevole segretario a fare la
chiama.
L U C I F E R O , segretario, fa la chiama :
•j
Prendono parte alla votazione:
Abbruzzese — Abignente — Abozzi —
Albasini — Albertini — Albieini — Alessio
— Antolisei — Aprile — Arlotta — Arnaboldi — Arigò — Artom — Astengo —
Aubry — Auteri-Berretta — Avellone.
Baccelli Guido — Baccelli Alfredo — Badaloni — Baragiola — Barnabei — Barracco
— Barzilai — Basetti — Bastogi — Battaglieri — Benaglio — Bentini — Berenini
— Bergamasco — Bernini — Bertarelli —
Bertetti — Bertolini — Bettòlo — Bianchi
Emilio — Bianchini — Bizzozero — Bonicelli — Borciani — Borghese — Borsarelli
— Boselli — Bottacchi — Botteri — Bovi
— Brandolin — Brizzolesi — Brunialti —
B uccelli.
Cacciapuoti — Calissano — Callaini —
Calieri — Calvi Gaetano — Camera — Cameroni — Campi Emilio — Canetta — Canevari — Cao-Pinna — Capaldo — CapeceMinutolo — Cappelli — Caputi—• Carboni Boj — Carmine — Carugati —Casciani—Cascino — Cassuto — Castiglioni — Cavagnari — Celesia — Celli — Centurini — Cerulli — Cesaroni —- Chiapperò — Chiapusso
— Chiesa — Chimienti — Ciappi — Ciartoso — Cicarelli — Ciccarone — Cimati —
Cimorelli — Cipelli — Ciuffelli — Cocco
Atii Parlamentari
LEGISLATURA X X I I —
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l
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SESSIONE
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DISCUSSIONI
O r t u — Codacci-Pisanelli — Coffari — Com a n d i n i — Cornaggia — Costa-Zenoglio
— C o t t a f a v i — Credaro — Curreno.
D a Como — D a g o s t o — D'Ali — D'Alife — Dal V e r m e — D a n e o — Danieli —
De Amicis — De Belli» — De Felice-Giuff r i d a — D e G e n n a r o E m i l i o — De G e n n a r o Ferrigni — De Giorgio — Del Balzo —
D e l l ' A c q u a — D e Marinis — De Michele
F e r r a n t e l l i — De Michetti — D e N a v a —
De Nobili — D e Novellis — De Tilla —
De Viti de Marco — Di C a m b i a n o — Di
E u d i n ì A n t o n i o — Di Saluzzo — Di Sant ' O n o f r i o — Di Scalea — Di T r a b i a .
F a c t a — Faelli — Falcioni — Falconi
G a e t a n o — F a l c o n i Nicola — F a n i — F a r a n d a — F a r i n e t Alfonso — F a z z i Vito —
F e d e — F e r a — F e r r a r i s Carlo — F e r r a r i s
Maggiorino — F i l ì - A s t o l f o n e — Finocchiaro-Aprile — Florena — Fortunato — Frad e l e t t o — F r a n c h e t t i — Fulci L u d o v i c o
— F u l c i Nicolò — F u r n a r i — F u s c o —
Fusinato.
Galdieri — Galli — Gallina Giacinto —
Galli ni Carlo — Gallino N a t a l e — Gallo
— G a t t i — G a t t o r n o — Gaudenzi — Gavazzi — G i a n t u r c o — Giardina — Giolitti
— Giordano Apostoli — Giovagnoli — Giov a n i l i — Girardi — G i u n t i — Giusso —
Goglio — Gorio — Graffagni — Grippo —
G u a r r a c i n o — G u a s t a v i n o — Gucci-Bosclii
.— Guerci — G u e r r i t o r e — Guicciardini —
Gussoni.
Jatta.
L a c a v a — L a n d u c c i — Larizza — Leali
— Leone — Libertini P a s q u a l e — Loero
— L u c c a — Lucchini Angelo — Lucernari — Lucifero Alfonso — L u z z a t t i Luigi
— L u z z a t t o A r t u r o — L u z z a t t o Riccardo.
M a j o r a n a Giuseppe — M a l c a n g i — M a l vezzi — M a n f r e d i — Mango — M a n n a —
M a n t i c a — M a n t o v a n i — Maraini Clemente
— Marazzi — Marcello — Maresca — Marghieri — M a r s e n g o - B a s t i a — M a r z o t t o —
Masciantonio — Ma si n i - t a s s e l l i — Massimini — Materi — Matteucci — Mazziotti
— Meardi — Medici — Melli — Mendaia
— Merci — Meritani — Mezzanotte — Mili ani — Minis cai chi-Erizzo — Mira — Mirabelli —• Molmenti — M o n t a g n a — Mont a n t i — M o n t e m a r t i n i — Morando — Morelli Enrico — M o r e l l i - G u a l t i e r o t t i
—
Morpurgo' — Moschini.
Negri de Salvi — Niccolini — N i t t i —
Nuvoloni.
Odorico — O r l a n d o S a l v a t o r e — Orsini-Baro ni — O t t a v i .
Pais-Serra — Pala — Panie — P a n t a n o
Camera dei
—
—
TORNATA DEL 1 0 MARZO
Deputati
1906
— Papadopoli — Pascale — PasqualinoVassallo — P a s t o r e — Pellecchi — Pell e r a n o — P e r s o n è — P e t r o n i •— Pilacci —
P i n c h i a — Pini — P i s t o j a — P o d e s t à —
Poggi — P o m p i l j — P o z z a t o — Pozzi Domenico — P r i n e t t i — P u c c i — Pugliese.
Raggio — R a i n e r i — R a m p o l d i — R a v a
— R a v a s c h i e r i — R e b a u d e n g o — Reggio
— Riccio Vincenzo — Rizzo V a l e n t i n o —
Rizzone — Rocco — R o c h i r a — R o m a n i n J a c u r — R o m a n o Giuseppe — R o m u s s i —
R o n c h e t t i — Roselli — Rossi Luigi —
Rossi Teofilo — R o t a — R o v a s e n d a —
R u f f o — R u m m o — Ruspoli.
Sacchi — S a l a n d r a — Salvia — Sanarelli — Sanse verino — S a n t i n i — Santoli qui do — Scaglione — Scalini — Scaram e l l a - M a n e t t i — Scellingo — Schanzer —
Scorciarini-Coppola — Sem mola — Sesia
— Sili — Simeoni — Sini baldi — Solimbergo — Solinas-Apostoli — S o n n i n o —
Sorniani — Soulier — S p a d a — Spagnol e t t i — S p i n g a r d i — Spirito F r a n c e s c o —
S q u i t t i — Stagliano — S t o p p a t o — Strigari.
T a l a m o —• Targioni — Tecchio — Tedésco — Teodori — Teso — Tinozzi —
Tizzoni — Todeschini — Torlonia Giov a n n i — T o r r a c a — Torrigiani — Turbiglio — Turco.
Umani.
V a l e n t i n o — Valle Gregorio — Valli E u genio — Vallone — Vecehini — V e n d i t t i
— V e n d r a m i n i — V e n t u r a — Verzillo —
V e t r o n i — Viazzi — Vicini — Villa — Visocchi.
Weil-Weiss — W o l l e m b o r g .
Z a b e o — Zaccagnino — Zerboglio.
•
Sono in
congedo:
Ferrarini — Fiamberti.
Giuliani.
M a r i o t t i — Masi.
R a s p o n i — Rizza E v a n g e l i s t a .
Son-o
ammalati:
Bianchi Leonardo.
Calvi Giusto — Costa.
De A s a r t a — De Gaglia.
Giaccone.
Piccinelli.
R e s t a - P a l l a v i c i n o — Rizzetti.
Sorani.
Toaldi.
Zella-Milillo.
Atti Parlamentan
LEGISLATURA XXII
I
a
SESSIONE
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Camera dei Deputati
D I S C U S S I O N I — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6
P R E S I D E N T E . Dichiaro chiusa la votazione. Secondo prescrive l'articolo 6 del
regolamento, la lettura delle schede per la
nomina del Presidente deve farsi in seduta
pubblica.
Procederò quindi alla lettura delle schede.
(Numera e legge le schede).
Comunico alla Camera il risultamento
della votazione :
Votanti
361
Maggioranza
181
Giuseppe Biancheri ebbe voti. 255
Schede bianche
77
Schede nulle
7
Voti dispersi
22
Proclamo eletto Presidente della Camera l'onorevole Giuseppe Biancheri. (Applausi vivissimi e prolungati).
Mi darò premura di comunicare all'onorevole Biancheri il voto della Camera.
Sepiio della discussione sulle comunicazioni
del Governo.
P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca:
« Seguito della discussione sulle comunicazioni del Governo ».
Ha facoltà di parlare l'onorevole Riccio.
RICCIO. Onorevoli colleglli ! Mai come
questa volta io ho cominciato a parlare
con così viva trepidazione. Lunga è stata
la discussione, e, poiché non vi sono ordini
del giorno, nè quindi pare si debba venire
ad una votazione, si comprende come la
Camera sia stanca e desiderosa di arrivare
alla fine e di sentire la parola del presidente del Consiglio.
D'altra parte non mi nascondo che sono
più, dirò così, allenato a fare discorsi di
opposizione che non a parlare a favore di
un Ministero. Mi affida l'abituale benevolenza vostra, così larga con me. Io so poi
che la Camera italiana è sempre indulgente
verso chi, come me, è stato costantemente
al suo posto; così nei giorni buoni, come nei
cattivi, compagno sempre agli stessi uomini
nell'avversa come nella lieta fortuna, sempre al (Conversazioni) posto, che, entrando
qui dentro, gli venne assegnato dalla coscienza sua.
L'onorevole Gallini prima e l'onorevole
Fradeletto poi, con quella eloquenza che
tutti gli invidiano, sciolsero inni ieri a chi
mostra costanza nei propositi e fede alla
propria parte. Consentite che io, invece di
inni, domandi a voi, onorevoli colleghi, solamente una benevola attenzione.
Quando entrai qui, io domandai alla coscienza mia, ai miei studi, forse al mio temperamento, qualefosselapartepolitica, nelgran
partito costituzionale, allaqualedovevaiscri*
vermi. Scelsi liberamente di unirmi a coloro che, mantenendosi lontani dalle esagerazioni dell'uno e dell'altro degli antichi,
nobili e tradizionali partiti politici italiani, ormai ridotti a nomi privi di contenuto, liberi di ogni pregiudizio, liberi forse
da clientele, si proponevano e propongono
di liberamente studiare i problemi che maggiormente interessavano ed interessano la.
vita pubblica italiana. E mi avvicinai all'uomo che credetti, e credo, che, e pel suo
ingegno, e p e r i suoi studi, e per la natura
del suo carattere, possa meglio recar giovamento alla vita pubblica italiana, portandovi criteri di rigidità e correttezza; all'uomo che ha il concetto di uno Stato attivo, intelligente, operoso, non ostacolante
l'attività individuale, là dove c'è; incoraggiandola, là dove è inefficace; ad essa supplendo, là dove manca del tutto.
Io scartai sia le esagerazioni di coloro
che tutto domandano allo Stato, sia le esagerazioni di coloro che, mettendo in cima
ai loro pensieri il concetto del più puro individualismo, credono di poter fare a meno
dell'azione dello Stato, nella soluzione dei
problemi economici e politici attuali.
È per tutte queste ragioni, che io scelsi,
libero e cosciente, di seguire le sorti dell'onorevole Sonnino.
Ed ora che queste sorti, dai banchi dell'Opposizione, hanno condotto l'onorevole Sonnino alla Presidenza del Consiglio,
consentite che io dica liberamente che,
con la stessa fede con cui fui per lunghi anni deputato di opposizione, io mi
sento sinceramente ministeriale. Interrogo
la coscienza mia, e sento di poter dire che,
sia per il programma del Ministero, sia per
il modo come il Ministero è composto, io
posso continuare a seguire le sorti dell'onorevole Sonnino.
E ne dirò brevemente la ragione, se mi
sarà consentito.
Due sono le questioni che sono state esaminate in quest'aula: modo come il Ministero è stato formato, programma del Ministero. Veramente, salvo l'onorevole Abignente, del cui chiaro, limpido e preciso
discorso dovrò occuparmi in seguito, tutti
g"i oratori hanno dato la preferenza alla
composizione del Ministero, più che al suo
programma: hanno badato più alle persone,
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXII
—
6476 —
1® S E S S I O N E - — D I S C U S S I O N I —
che alle ccse ed alle r i f o r m e che il G o v e r n o
ha a n n u n z i a t o . Né, a p a r e r mio, Bono p e r c i ò
b i a s i m e v o l i , p e r c h è la v e r i t à è che le persone sono quelle d a cui d i p e n d e il m o d o
c o m e l ' a z i o n e del G o v e r n o d e v e s v o l g e r s i ,
da cui d i p e n d o n o le cose.
M a il p r o b l e m a a n d a v a messo d i v e r s a m e n t e d a l m o d o come p a r e c c h i o r a t o r i h a n no f a t t o . Il p r o b l e m a a n d a v a messo così:
d a t e le n e c e s s i t à del m o m e n t o a t t u a l e , il
p r o g r a m m a e s p o s t o v i è c o r r i s p o n d e n t e ai
bisogni del paese? V o i non p o t e t e f a r e discussioni a s t r a t t e , discussioni sui c a r a t t e r i
degli u o m i n i , nè q u e s t i g i u d i c a r e con criteri
a s s o l u t i ; ma ogni s t u d i o sugli u o m i n i v o i
d o v e t e s o t t o m e t t e r e alle n e c e s s i t à del mom e n t o . Nei p a e s i liberi non vi sono u o m i n i
a d a t t i per t u t t e le c i r c o s t a n z e : v i è, i n v e ce, l a p o s s i b i l i t à di c a m b i a r e il M i n i s t e r o a
m i s u r a che m u t a n o le c i r c o s t a n z e che l ' h a n
f a t t o sorgere, che m u t a n o i bisogni del paese.
U n Ministero a d a t t o p e r c o m p i e r e una determinata- f u n z i o n e , per f a r e d e t e r m i n a t e
leggi e per g o v e r n a r e in un d e t e r m i n a t o
m o m e n t o , non è a d a t t o per n u o v e contingenze. O g n i ora nella v i t a di u n p a e s e libero, o n o r e v o l i colleghi, h a i suoi Ministeri.
E d è q u e s t o il v a n t a g g i o dei r e g i m i liberi,
di t r o v a r e cioè gli u o m i n i a d a t t i alle v a r i e
necessità del m o m e n t o . I n u n p a e s e libero
il Ministero dell'oggi n o n è quello di ieri,
nè è sicuro che possa essere quello di d o m a n i .
O r a quali sono le necessità del m o m e n t o
p r e s e n t e ? N o i a b b i a m o bisogno in p r i m o
l u o g o di u n ' a m m i n i s t r a z i o n e f o r t e , intellig e n t e , e, sopra t u t t o , di u n ' a m m i n i s t r a z i o n e
g i u s t a . N o i a b b i a m o b i s o g n o che in t u t t e le
nostre p o p o l a z i o n i p r e v a l g a il c o n c e t t o che
la v i t a p u b b l i c a non s e r v e a s f o g o di priv a t i interessi e di p r i v a t e passioni. N o i abb i a m o b i s o g n o che l ' a m m i n i s t r a z i o n e (e ques t o è il p r i n c i p a l e bisogno) affidi la c o s c i e n z a
p u b b l i c a , per la r e t t i t u d i n e s p e r i m e n t a t a
degli u o m i n i che sono al G o v e r n o e per la
v o l o n t à loro di s o t t r a r s i a qualsiasi indeb i t a i n g e r e n z a . Ora q u e s t ' o p e r a q u o t i d i a n a ,
di b u o n a , c o r r e t t a a m m i n i s t r a z i o n e , ispir a t a a g i u s t i z i a , noi p o s s i a m o con s i c u r a
c o s c i e n z a a s p e t t a r c i dagli u o m i n i che ora
sono al p o t e r e .
I o d o m a n d o anche ai più fieri oppositori d e l l ' a t t u a l e Ministero : possono essi disconoscere che il p r o b l e m a d e l l ' o r a a t t u a l e
sia questo? E possono disconoscere che, d a t o
q u e s t o p r o b l e m a , gli u o m i n i che si t r o v a n o
al G o v e r n o s i a n o a d a t t i a risolverlo ì
D u e poi s o n o i p i ù g r a v i p r o b l e m i legislativi che si i m p o n g o n o n e l l ' o r a a t t u a l e : il pro-
Camera
TORNATA DliL 1 0
MARZO
iei
Deputati
1906
b l e m a f e r r o v i a r i o e quello del M e z z o g i o r n o .
E d io v o r r e i d o m a n d a r e a l l ' o n o r e v o l e F r a d e l e t t o ed agli altri o p p o s i t o r i , se, d a t o che
questi siano i p r o b l e m i p i ù u r g e n t i d e l l ' o r a attuale, v i sono u o m i n i nella C a m e r a p i ù a d a t t i
e p i ù concordi per l a s o l u z i o n e di e n t r a m b i .
P u ò ella, o n o r e v o l e collega, t r o v a r e f r a t u t t i
i ministri p a s s a t i e in t u t t i i s e t t o r i della
C a m e r a , t a n t i u o m i n i che s i a n o così concordi c o m e quelli d e l l ' a t t u a l e Ministero su
quei due p r o b l e m i ? F u r o n o precursori dell ' e s e r c i z i o di S t a t o
l'onorevole Carmine,
l'onorevole Pantano, l'onorevole Guicciardini, l ' o n o r e v o l e S a c c h i , l ' o n o r e v o l e L u z z a t t i . R i l e g g e n d o la discussione che f u f a t t a
sul p r o b l e m a f e r r o v i a r i o , noi t r o v i a m o che
i p r e c u r s o r i d e l l ' e s e r c i z i o di S t a t o si t r o v a n o
t u t t i o quasi t u t t i sul b a n c o dei ministri.
N è f r a i m i n i s t r i v i è che d a l l ' e s e r c i z i o di
S t a t o delle f e r r o v i e a b b i a dissentito. Q u a l e
altro G a b i n e t t o ha a v u t o uo mini di i d e e così
c o n c o r d i su q u e s t a q u e s t i o n e ? E nello stesso
modo p o s s i a m o forse t r o v a r e , in t u t t i q u a n t i
i settori della C a m e r a , u o m i n i , i q u a l i abb i a n o p o r t a t o nella q u e s t i o n e del Mezzogiorno criteri così l a r g h i , e che q u e l l a questione a b b i a n o s t u d i a t a in t u t t i i modi e
s o t t o t u t t e le f o r m e , in altri t e m p i , q u a n d o
non s p e r a v a n o mai di p o t e r a r r i v a r e al b a n c o
del G o v e r n o , c o m e l ' o n o r e v o l e S o n n i n o e i
colleghi suoi ? E allora p e r c h è si dice che
gli a t t u a l i ministri sono n e l l ' i m p o s s i b i l i t à
di p o t e r f u n z i o n a r e , q u a n d o nelle questioni
p i ù i m p o r t a n t i sono concordi ? N o n v ' è u n a
c o n c o r d i a e u n a discordia a s s o l u t a , f r a uomini p o l i t i c i ; m a è necessità vi sia c o n c o r dia su quelli che sono i p r o b l e m i del g i o r n o .
M u t a t e le n e c e s s i t à del m o m e n t o , s o s t i t u i t e
ai p r o b l e m i a t t u a l i altri p r o b l e m i , ed è nat u r a l e che altri ministri d e b b a n o p r e n d e r e
il p o s t o dei p r e s e n t i .
M a d i c e v a ieri l ' o n o r e v o l e F r a d e l e t t o che
l ' o n o r e v o l e S o n n i n o si è l a s c i a t o s f u g g i r e
l ' o c c a s i o n e di f a r r i p i g l i a r e l ' e u r i t m i a dei
p a r t i t i , si è l a s c i a t o s f u g g i r e , f o r s e per sempre, la b u o n a occasione di p o t e r p o r t a r e al
G o v e r n o i b p a r t i t o della D e s t r a , c h e , a l t e r n a n dosi con quello di S i n i s t r a , d o v e v a r i p i g l i a r e
quel m o v i m e n t o di a l t a l e n a dei p a r t i t i al
potere, che è la base del s i s t e m a p a r l a m e n tare. L ' o n o r e v o l e S o n n i n o , s e c o n d o l'onor e v o l e F r a d e l e t t o , è v e n u t o m e n o alla sper a n z a che su questo p u n t o egli a v e v a f a t t o
concepire.
Ma lo dice sul serio t u t t o ciò l'onorev o l e F r a d e l e t t o ? È serio che nella C a m e r a n o s t r a , nelle c o n d i z i o n i a t t u a l i , e
c o m e nella n o s t r a f o r s e in altri P a r l a -
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXII —
—
l
a
Camera dei Deputati
6477 —
SESSIONE — DISCUSSIONI —
menti di Europa, siano possibili dei partiti elie si alternano al Governo ? Ma può
ella trovare, onorevole Fradeletto, in tutti
i settori della nostra Camera, due persone, ,
che, pur sedendo vieino, su tutti i principali
problemi della vita pubblica siano compie- s
tamente d'accordo ì
Fu fatta una crisi perchè l'onorevole
Zanardelli nel discorso della Corona, fece
cenno del divorzio, e quell'accenno obbligò
l'onorevole Giusso, di Destra, ad uscire dal
Gabinetto ; ebbene, rimasero altri rappresentanti di Destra, l'onorevole Prinetti e
l'onorevole Di Broglio ; sicché si vede come
sugli stessi banchi, persone che dovevano
Tappresentare lo stesso partito, alla prima
vera questione politica, non si trovarono
d'accordo. L'onorevole Giusso uscì, e lo sostituì l'onorevole Balenzano - anche di Destra.
Nella questione dell'esercizio delie ferrovie, la discordia fu frequente fra persone
che seggono sugli stessi banchi, vicini fra
loro , appartenenti allo stesso partito,
anzi qualche volta allo stesso grappo.
Quando, nel 1902, credo, la questione venne
alla Camera, l'onorevole Sacchi sostenne
l'esercizio di Stato, ma, accanto a lui l'onorevole De Viti De Marco parlò in nome
dell'esercizio privato.
Come possiamo dire che si debbano comporre i Ministeri con queste" distinzioni di
partiti, quando, nelle più gravi questioni del
giorno, in quelle che urgono, i partiti si compongono di uomini che fra loro profondamente dissentono, e ci appaiono come nomi senza
contenuto concreto e serio, nomi ricordanti
lotte gloriose, battaglie, successi, ma a cui
non corrispondono programmi richiesti dalle
necessità del momento ?
Alla fine del 1904 ci riducemmo in nove
di opposizione costituzionale a sostenere
l'onorevole Sonnino, e fummo in nove a negare la fiducia all'onorevole Giolitti sui trattati di commercio. Ebbene, crede l'onorevole Fradeletto che tra noi nove, così concordi nella parte negativa, vi sia accordo
usuila parte positiva, su tutti i principali
problemi della vita pubblica f Citerò due o
tre fatti che mostrano il contrario. Venne
la questione del divorzio: tutti sanno che
l'onorevole Salandra è avversario del divorzio, ebbene l'onorevole Zanardelli ricordò alla Camera che vari di noi negli Uffici
ci eravamo dichiarati favorevoli al divorzio:
Lucifero, io, Montagna ed altri. Ed ecco
«che nove di noi, tutti quelli che allora formavamo il cosidetto Centro, perchè non sa-
TORNATA
DEL ICTMAEZO
1906
pevano come chiamarci, eravamo discordi
su questo argomento.
Venne una questione piccola in sè, ma
che è importante, perchè è la interpretazione dello Statuto circa le garanzie parlamentari. Io votai per un'ampia interpretazione dell'articolo 45, e negai l'autorizzazione a procedere contro l'onorevole Todeschini ; l'onorevole Salandra votò per una
più ristretta interpretazione e concedette
l'autorizzazione. Così per tante altre questioni.
Se l'onorevole Sonnino avesse formato,
come vuole l'onorevole Fradeletto, un Ministero di Centro e di Destra, come avrebbe
potuto trovare degli uomini tutti concordi
su tutte le questioni politiche ! Meglio dunque lasciarsi guidare dalle necessità del mom e n t o , ^ quali sono superiori ai vecchi storici
partiti ed alle parvenze di dissenso fra loro,
che hanno solo valore storico. Non è possibile più nella Camera italiana trovare
concordi e costanti in uno stesso numero
di idee politiche tutte le persone che pure
sono d'accordo nel nome, siano di Destra
che di Sinistra.
L'onorevole Pozzato diceva ieri che mai,
da un certo tempo in qua, la Camera italiana ha potuto creare un Gabinetto sulla
base dei partiti, ed aveva ragione. È stato
sempre necessario, per le contingenze del
momento, di chiedere ausilio ad altre parti
della Camera. Egli diceva essere ciò conseguenza del trasformismo di Depretis, ma in
verità molto più antica è la storia, molto
più antiche sono queste contingenze che
hanno portato a combinazioni ministeriali
fi a opposti elementi. Si può dire che si cominciò dacché Camillo Cavour, per attuare
grandi idealità, ebbe bisogno di ricorrere a
tutte quante le forze del Parla mento e del
Paese, ebbe bisogno di richiamare intorno
a sè tutte le attività. Ed avemmo al potere
uomini fino al giorno prima repubblicani,
come Visconti-Venosta, Valerio, il quale,
come disse Brofferio, cambiò il berretto frigio nell'abito di prefetto e di governatore.
Avemmo posteriormente Mordini il quale
poco tempo dopo che era stato arrestato
ad Aspromonte (e fu arrestato sotto l'accusa di combattere le istituzioni), non rifiutò di essere prefetto e ministro del Ee.
Cavour si unì a Rattazzi nel fare il Ministero, come Mordini e Bargoni entrarono nel Gabinetto Menabrea , e Lanza
salì al potere con i voti della Sinistra.
Posteriormente Sella disse di sentirsi onorato di appoggiareCairoli, e poi cercò di com-
Atti Parlamentan
LEGISLATURA XXII
I
SESSIONE
a
— 6478 —
porre un Ministero con tutti i suoi avversari. E così, via via, in tutta quanta la nostra
storia parlamentare le necessità del momento si imposero sulle distinzioni di nomi
e di partiti politici. Da un pezzo non si
domanda più agli uomini che debbono risolvere alcuni determinati problemi il loro
certificato di nascita, nè la loro fede di battesimo, ma si cerca di vedere se sono concordi nella risoluzione di quel determinato
problema, e si abbandonano tutte le discussioni sui loro precedenti.
Ed è così anche fuori d'Italia. L'onorevole Fradeletto e Santini dicevano che questo è spettacolo cui si assiste solo in Italia.
Si dimentica così che questo frazionamento
di gruppi, di tendenze, di partiti, questa
moltiplicità di giudizi sulle varie questioni,
per cui non è possibile una compagine
stretta e serrata di partiti, sia un vizio o una
virtù, èfattochesi avverain altri Parlamenti.
In Francia non abbiamo assistito allo spettacolo anche più grave, di gruppi e gruppetti,
ora concordi, ora discordi, unirsi e scomporsi
al punto, che nello stesso giorno l'Assemblea
ha deliberato che quattro discorsi diversi,
esprimenti tendenze opposte, siano affissi?
E similmente in Francia le combinazioni
più varie spesso hanno contribuito alla formazione del Gabinetto, e con buoni risultati. Il Ministero che, in questa terza e solida Repubblica, ha lasciato più sicura orma
di sè, è stato il Ministero Waldeck-Eousseau;
eppure quel Ministero, in cui da un lato era
un socialista (e si dissero allora contro di
Millerand parole molto più gravi, molto più
vivaci, insolenze maggiori che non si siano
dette in questi giorni contro l'onorevole
Pantano) e dall'altro lato il Gallifet, il generale che fu detto il nemico della Repubblica, del quale tutti ricordavano le vio
lenze commesse nel 1871, i comunardi fucilati
nel fosso di Versailles, (Interruzioni — Bumorì) - quel Ministero era formato da elementi disparati. Così contemporaneamente,
anche sotto il regime repubblicano, entrarono nello stesso Ministero il capo del partito socialista e un antico realista, che non
era considerato come repubblicano.
In quel momento, onorevole Fradeletto,
un conservatore di grande ingegno ed esperienza, il Waldeck-Eousseau, considerò che
vi sono delle necessità nel paese le quali
reclamano che, per la soluzione di alcuni
problemi, per vincere alcune gravi difficoltà,
si uniscano molte forze, molte energie, si
raggruppino uomini di tendenze opposte,
ma uniti in quel determinato proposito. E
t
Camera dei Deputati
DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6
contro il Waldeck-Eousseau si fece allora
il discorso che ella ieri ripetette qui, onorevole Fradeletto, contro la combinazione
attuale, ma i fatti provarono che quella
combinazione fu giovevole alla Francia.
{Interruzione del deputato Fradeletto). Nèin
Inghilterra, dove pure più regolarmente si
alternano al potere due partiti, qualche
volta si hanno simili spettacoli.
FEADELETTO. No, noi
SANTINI. Il contrario!
EICCIO. Gli onorevoli Santini e Fradeletto dicono di no, ma mi ascoltino.
SANTINI. Dica i nomi.
EICCIO. Abbiano pazienza. Evidentemente devo citare qualche nome. È cattiva
polemica la loro. Per lo meno mi lascino
dire e poi giudicheranno se dico bene o
male. Naturalmente debbi avere qualche
caso da citare, altrimenti non avrei preso
a trattare questo argomento.
Per esempio, nei ricordi miei, trovo che
il giorno dopo della proclamazione della repubblica in Francia, al banchetto di Birmingham, Chamberlain, sindaco di quel grosso paese, inneggiava al prossimo avvento
della repubblica in Inghilterra (Interruzione
del deputato Fradeletto).
Abbia pazienza !
FEADELETTO. Trentacinque anni fa t
EICCIO. Io le sono grato perchè queste
interruzioni mostrano come ella mi ascolta^
ma mi lasci finire.
Io ricordo che Chamberlain molto tempo
dopo diceva così: «La Camera dei Lordsè una
istituzione decorativa e siccome sono contrario all'uniformità, così accarezzo dentro
di me un senso di riconoscenza per questi
signori che subiscono l'incomodo di indossare le toghe pesanti e sanno sfidare il ridicolo con le loro coroncine di nobiltà ».
FEADELETTO. Dica la data.
EICCIO. Vuole la data del discorso di
Chamberlain !...
FEADELETTO. Trentacinque anni fa.
EICCIO. Non ho l'anno preciso, ma
credo che il discorso sia del 1887.
FEADELETTO. No, sbaglia assolutamente non è del 1887... (Interruzioni —
Rumori).
EICCIO. Onorevole Fradeletto io non
ho la data, ma ho detto che il discorso
contro la Eepubbliea fu del 1871.
FEADELETTO. Allora io le dico che
gli articoli che furono letti ieri dal MontiGuarnieri non sono del 1871.
EICCIO. Ma Chamberlain non ha cambiato ieri : il passaggio fu brusco, rapido.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXII — P SESSIONE
— 6479 —
Camera, dei Deputati
DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6
Del resto verrò anche io a quello che si è
detto il caso Pantano, ma per ora non voglio fermarmi su di ciò. Dico solo che alPesfremo del partito liberale inglese vi era
un uomo che pareva molto più radicale degli
altri, che mise in discussione le istituzioni
del suo paese, che salutò l'avvento della
repubblica, che propugnò la distruzione della
Camera dei Lordi. Orbene quest'uomo, dopo
tutto questo programma ed essendo già stato
ministro con Gladstone, quando si accorse per
la necessità del momento, che correva rischio
un'alta idealità, l'unità dell'Impero, l'unione dell'Irlanda e dell'Inghilterra, senza
difficoltà passò dall'estremo del partito radicale al partito Tory... (Interruzioni) ...e
questo partito si sentì orgoglioso di accoglierlo nel suo seno.
E l'onorevole Fradeletto, che è cosi studioso di queste cose, certamente sa di una
seduta memorabile del Parlamento inglese,
in cui, mentre gli Irlandesi all'impreveduto
discorso di Chamberlain, gli gridavano « Giuda ! Giuda ! », dall'altro lato i vecchi Tories
dell'aristocrazia inglese che altre volte egli
aveva combattuto, lo applaudivano gridando: « Viva il Regno TJnito ; Viva l'Inghilterra, Viva Chamberlain ».
E fu formato un Ministero di opposte
parti della Camera: Salisbury ebbe a ministro Chamberlain.
Vedete dunque, o signori, che in tutti i
paesi, in tutte le assemblee, queste trasformazioni dinanzi alle necessità del momento
ed all'urgenza dei problemi succedono, senza
dar luogo a quegli attacchi e a quelle censure che abbiamo sentito nel Parlamento
nostro.
SANTINI. In Inghilterra non vi sono
repubblicani.
RICCIO. Ma, dice l'onorevole Fradeletto,
questi uomini di nostra parte, gli onorevoli
Sacchi e Pantano, che hanno accettato il
potere per risolvere alcuni determinati problemi, come si troveranno nelle contingenze
quotidiane ? Può capitare, egli dice, un incidente, un fatto impreveduto, anzi che non
è prevedibile ma che li metta in dissenso
con i colleghi, ed allora essi saranno mandati via, senza nulla aver fatto a vantaggio delle loro idee e della loro parte.
Isolati nel Gabinetto, essi nulla potranno
fare di veramente utile. Si risponde facilmente che non si può prevedere quello
che succederà domani. Si disse lo stesso del
Millerand il giorno che entrò a far parte del
Gabinetto Waldeck-Rousseau, e gli stessi
suoi compagni preconizzavano che non a-
vrebbe resistito, che al primo incidente sarebbe stato mandato via. Ma, al contrario,
egli rimase fino aliatine e che cosa egli abbia fatto e quale giovamento abbia portato
alla politica del suo paese, voi potete leggerlo in quel lavoro, di cui VAvanti ha
annunziata anche la pubblicazione nella
traduzione italiana, sulla opera del ministro Millerand.
SANTINI. Ma è rimasto sempre repubblicano.
RICCIO. Ammesso dunque che le contingenze del momento consentano queste
coalizioni, esaminiamo il caso speciale dell'onorevole Pantano.
Io non rifuggo dall'esaminarlo, anzi
lo guardo chiaramente, con molta serenità
ed obbiettività. Io dico: Ma siamo proprio
noi monarchici che dobbiamo biasimare il
fatto che uno, il quale non era monarchico,
venga nelle nostre file? (Interruzioni).
Ma siamo proprio noi monarchici che
dobbiamo non esser lieti che si compia un
altro di questi fatti, i quali mostrano la
forza assimilatrice della monarchia? (Rumori).
SANTINI. Costa troppo: un portafoglio.
Non ci sono tanti portafogli.
RICCIO. Si comprende, signori, che uomini i quali hanno avuto in mezzo a loro
l'onorevole Pantano siano dolenti dell'abbandono; ma non dobbiamo esserlo noi.
Deve la censura venire proprio da noi! E
non dobbiamo essere lieti di queste nuove
energie, che, per lavorare, debbono entrare
nell'orbita delle istituzioni"?
SANTINI. Non c'importa nulla.
RICCIO. Lei ne è dolente: io ne son lieto.
SANTINI. Io ne son gaio.
RICCIO. Va bene.
Ma questa forza assimilatrice della monarchia non è conforme a tutte le tradizioni di casa Savoia ?
F R A D E L E T T O . È la forza assimilatrice
del portafoglio.
RICCIO. Non si ripete ancora una volta,
benché in minori proporzioni, o signori, la
storia degli anni passati, da oltre mezzo
secolo 1 Casa Savoia ha raccolto sempre intorno a sè tutte quante le energie, le quali,
volta a volta, sono spuntate in Italia, e
che forse da prima si manifestavano con
senso di ribellione, ma poi si sono avvicinate a Casa Savoia, e l'hanno seguita nel
cammino glorioso. Ma è possibile che le istituzioni, onorevoli colleghi, vivano^, senza
questa forza di assimilazione
1
Atti Patì,ìn>
LEGISLATURA X X I I
— 6480 —
la
SESSIONE —
D I S C U S S I O N I -— TORNATA^EL
F E A D E L E T T O . È m a g n e t i s m o del p o r - ,
tafoglio.
E I C C I O . Ma che cosa credete voi che
siano q u e s t e istituzioni 1 U n a rocca chiusa,
in cui non si d e b b a e non si possa e n t r a r e ?
Ben v e n g a n o gli elementi nuovi anche dai
p a r t i t i e x t r a - c o s t i t u z i o n a l i . P e r l ' a f f e t t o che
a b b i a m o noi monarchici alle istituzioni,
d o b b i a m o a u g u r a r e che si uniscano alla mon a r c h i a uomini nuovi. T u t t a la nobile opera
di Casa Savoia consiste in questo lavoro di
assimilazione in c o n f o r m i t à dei s e n t i m e n t i
p o p o l a r i : in essa è t u t t a la n o s t r a storia
contemporanea.
U n giorno un popolano r e p u b b l i c a n o a
Genova, p r e n d e n d o p e r l a briglia il cavallo
di Carlo Alberto, gli disse: -passa il
Ticino
e saremo don te. Quella voce popolare indicò
alla Casa di S a v o i a . q u a l e era il c a m m i n o
suo, e il c a m m i n o che d o v e v a f a r e era sent i r e le n u o v e voci del paese, seguire le
n u o v e idealità, e, v o l t a a volta, assimilarsi
forze nuove. E d il popolano, Nino Bixio,
p a s s a n d o per l ' e p o p e a dei Mille, finì generale della m o n a r c h i a .
S A N T I N I . L à si f a c e v a n o le f u c i l a t e .
E I C C I O . ...Così le istituzioni vivono e
crescono. Le istituzioni che si r a c c h i u d o n o
in una cerchia chiusa, che non vivono della
v i t a vera del paese, che non aggiungono
n u o v e energie, non possono prosperare...
S A N T I N I . È e n t r a t o , va bene : ha a v u t o
la consacrazione.
E I C C I O . T u t t e , t u t t e q u a n t e le vive
energie del paese, che, nella p a s s a t a generazione e r a n o s c o m p o s t e e d i s o r d i n a t e , poco
a poco, s e c o n d o le varie necessità, si sono
r i u n i t e i n t o r n o a Casa Savoia.
Come p o t e t e , voi monarchici, deplorare
l ' e n t r a t a dell'onorevole P a n t a n o n e l l ' o r b i t a
delle istituzioni, q u a n d o l'esempio a v e t e del
Ee, che va a d assistere alla conferenza su
Mazzini f a t t a dal N a t h a n , m o s t r a n d o come
la storia meriti il r i s p e t t o pieno, completo,
assoluto ?
L a m o n a r c h i a gloriosa può d i m e n t i c a r e
molti a t t a c c h i e r i c o r d a r e con r i v e r e n z a le
grandi v i r t ù dei nostri maggiori, m a la
presenza del E e alla c o m m e m o r a z i o n e mos t r a che molte delle a n t i c h e l o t t e sono cessate.
S I C H E L . Mazzini non si è mai p i e g a t o .
E I C C I O . Sono t u t t i f e n o m e n i di q u e s t a
f o r z a assimilatrice, che non d o b b i a m o bias i m a r e noi monarchici... ( I n t e r r u z i o n i ) .
F a t e b e n e voi a d i n t e r r o m p e r m i : (Rivolgendosi all' estrema sinistra) è logica l ' i n t e r r u zione v o s t r a . M a n o n sono logiche le accuse di
Camera dei
ÌO
MARZO
Deputati
1906~
altri, gli a t t a c c h i di q u e s t a p a r t e , p e r c h è
noi monarchici d o b b i a m o esser lieti del
concorso alla m o n a r c h i a delle f o r z e n u o v e .
Non rimpiccioliamo questi singoli f e n o m e n i
di un g r a n d e f a t t o storico, g u a r d a n d o l i con
i criteri meschini delle combinazioni ministeriali e della distribuzione dei p o r t a f o g l i .
E i c o r d i a m o c i , noi monarchici, che è bello
s p e t t a c o l o questo nuovo c o n t r i b u t o di energie i n t o r n o alla m o n a r c h i a di Casa Savoia.
E chi passa, non t o r n a i n d i e t r o , nè altri vi
è più t o r n a t o : nè vi t o r n e r à l'onorevole
Pantano.
Ma, diceva l'onorevole P o z z a t o (che in
f o n d o la p e n s a v a come me e h a t r o v a t o
più m a t e r i a di giustificazioni che di a t tacco all'opera dell'onorevole P a n t a n o ) diceva : P o v e r o P a n t a n o , le t u e energie a che
valgono ? Tu n o n riuscirai a f a r e o p e r a
p r a t i c a in q u a n t o che il sistema s m o r z e r à
t u t t a la t u a energia. Bisogna c a m b i a r e il
sistema ! Le istituzioni a t t u a l i non consent o n o alcuna a t t i v i t à benefica. Tu sarai u n
elemento p e r d u t o ! Così disse l'onorevole
Pozzato.
E p p u r e t u t t a la n o s t r a s t o r i a i t a l i a n a lo
smentisce ! È alla m o n a r c h i a c h e - d o b b i a m o
il progresso c o n t i n u o d e l l ' I t a l i a .
L ' u n i t à p r i m a , lo sviluppo economico
dopo, la soluzione del p r o b l e m a del p o t e r e
t e m p o r a l e , la v e n u t a a E o m a , non sono
t u t t i g r a n d i a v v e n i m e n t i della politica italiana, a c c a d u t i s o t t o la m o n a r c h i a e per
opera sua %
E non volete che n u o v e energie s e n t a n o
il bisogno di c o m p l e t a r e q u e s t ' o p e r a , di
unire le loro a t t i v i t à a quelle della g r a n d e
m a g g i o r a n z a del Paese ?
Cosa sono queste ridicole pregiudiziali,
le quali dovrebbero lasciare nella inerzia
u n a q u a n t i t à di forze, u n a q u a n t i t à di
energie ?
No, onorevole P o z z a t o , io n o n so se le
mie parole s a r a n n o da lei a s c o l t a t e , m a le
dico che le energie dell'onorevole P a n t a n o
non a n d r a n n o p e r d u t e . L a m o n a r c h i a in
c i n q u a n t a anni h a f a t t o opera che a p p a r i r à
ai posteri miracolosa, sia c o m p i e n d o l ' u n i t à ,
sia risolvendo il p r o b l e m a di E o m a , sia riun e n d o t u t t e le energie economiche del Paese,
per darci u n a I t a l i a s e m p r e più prospera.
E vi è d a a u g u r a r e che a q u e s t ' o p e r a , che
è di continuo progresso, l'onorevole P a n t a n o
p o r t e r à a n c h e il suo n o n spregevole contributo.
I o d u n q u e , o signori, n o n divido le cens u r e che sono s t a t e f a t t e a l l ' a t t u a l e composizione ministeriale. I o credo che le ne-
Atti Parlamentan
LEGISLATURA XXII
I
a
SESSIONE
— 6481 —
Cambra dei Deputati
DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6
cessità del momento siano quali ho notato,
e che gli uomini che sono al Governo, corrispondano a queste necessità.
Interrogando la mia coscienza, dichiaro che accompagno fiducioso col voto mio,
con le modeste mie forze, senza esitazioni e preoccupazioni, il sorgere dell'attuale
Ministero.
Guardiamo ora alle cose. L'onorevole
AJbignente è stato il solo che si sia occupato
del programma.
Egli ha espresso alcune idee in proposito,
dicendo che in questo modo si esprimeva il
programma della opposizione. Eppure gran
disaccordo fra l'onorevole Abignente ed il
Ministero non vi è, nè in tutto quanto ha
detto così lucidamente 1' onorevole Abignente, vi è cosa della quale noi, in massima, possiamo dissentire. Egli ci parlò dei
furti sulle ferrovie, della scuola diplomatica
e di tante altre non trascurabili cose, nelle
quali noi siamo di accordo con lui.
Dove è dunque il dissenso nel programma
tra lui e noi, fra lui e il Ministero 1 ¥ o n
sono dunque le cose che lo dividono dall'onorevole Sonnino.
Certamente vi sono dei vuoti nelle parole del presidente del Consiglio. Così sarebbe stato bene che l'onorevole Sonnino avesse detto qualche parola sulla riforma che
è urgente, della giustizia amministrativa, il
che costituisce un bisogno vero del momento
attuale. All'onorevole Fortis io feci presente
la necessità di rendere più attiva, rapida, efficace l'opera della Quarta Sezione del Consiglio di Stato, e lealmente dico che egli
diede risposte rassicuranti. Seppi che un
progetto si stava preparando, ed io accompagnai, su questa^-quistione, con tutta la mia
simpatia l'opera a cui si accingeva l'onorevole Fortis. Non è giusto che si taccia
all'onorevole Sonnino quello che tutti dicono, che, cioè, avrebbero aspettato da lui,
che certamente bene farà nell'opera amministrativa quotidiana, una parola rassicurante intorno a questa importante questione.
Così io credo che l'onorevole Abignente abbia ragione di deplorare la mancanza dell'annunzio di un progetto sullo stato civile
degli impiegati. È molta roba, interruppe
l'onorevole Sonnino, ma vi sono urgenze
che non ammettono indugio. Eppure è da
molto tempo che gli impiegati aspettano
un progetto che fìssi i diritti e i doveri loro.
Tutti cilagniamo dell'azione incomposta dei
nostri impiegati , der loro appetiti, della
smania di nuovi organici e di miglioramenti,
qualche volta ingiustificati ed ingiustifica-
bili, da cui sono invasi, delle loro agitazioni 5
ma dall'altro lato è bene che una legge venga
subito, che disciplini diritti e doveri, e che
assicuri la posizione di tutti.
E, mssso su questa via, noterò che ho
visto altre omissioni che mi hanno fatto
una certa impressione. Ho visto, per esempio, che il ministro dei lavori pubblici si è
dimenticato di un problema che per il Mezzogiorno ha un valore grandissimo, il problema delle strade ordinarie.
Noi abbiamo, su di ciò, antiche leggi che
non sono state completamente eseguite.
Da una diligente relazione, pubblicata
dal Ministero dei lavori pubblici, per quello
che riguarda la viabilità ordinaria fino al
30 giugno 1904, si vede che, mentre ne l'Italia settentrionale vi sono 677 metri di
strade per chilometro quadrato, nel Mezzoggiorno ve ne sono appena 347, in Sicilia 285 ed in Sardegna appena 183. Yi
sono leggi del 1869 non ancora completamente eseguite, leggi del 1875 non eseguite,
vi sono 43 strade volute dalla legge del
188.1 neanche cominciate. Minghetti, Sella,
Lanza, Spaventa dedicarono molta attività
al problema stradale del Mezzogiorno: non
è giusto che uomini. come quelli che seggono al Governo, rinviino la soluzione di
questo, che è uno dei problemi pia gravi
per le provincie nostre. Come non è civile che vi siano comuni senza scuole, così
non è civile che vi siano comuni completamente isolati dal consorzio umano, comuni
senza strade.
Ma, pur ammessi questi difetti, dobbiamo guardare nell'insieme il programma
vasto e completo. La verità è che dal
banco dei ministri io ho sentito, con sentimento vivo di compiacenza, un programma largo per il Mezzogiorno. Sono lieto
che questo problema del Mezzogiorno sia
stato guardato sia dal lato finanziario, sia
dal lato della educazione, da quello della
scuola, come da quello dello sviluppo agrario. E, non fosse altro che per questo, in
nome delle regioni che io ho l onore di
rappresentare, sono lieto di dare il mio voto
al Ministero attuale.
E conchiudo, onorevoli colleghi. Sei anni
di opposizione costante e fedele dànno diritto adesso di dire con compiacenza: gli uomini che noi accompagnammo con tutti gli
sforzi nostri, perchè avevamo fiducia nell'opera loro, sono al Governo. Questa fiducia li accompagna anche adesso, ed io sono
certo che non avrò occasione di pentirmene. (Benissimo ! Bravo !)
5
A'H
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Parlamentart
LEGISLATURA XXII
Is
SESSIONE
DISCUSSIONI
Voci. C h i u s u r a ! c h i u s u r a !
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
1'ouorevole D e V i t i de M a r c o .
D E V I T I D E M A R C O . S a r ò b r e v e e mi
p r o m e t t o di riuscire o b b i e t t i v o . P e r d a r n e
l ' e s e m p i o c o m i n c i o col r e n d e r e o m a g g i o al
v i n t o di ieri, da me a s p r a m e n t e c o m b a t t u t o , il quale, o s s e r v a n d o s c r u p o l o s a m e n t e
le f o r m e c o s t i t u z i o n a l i e la c o r r e t t e z z a parl a m e n t a r e , ha reso possibile, per la p r i m a
v o l t a d o p o m o l t i anni, che la C a m e r a con
votazione e designazione nette, facesse una
crisi p a r l a m e n t a r e .
N e l dare il mio v o t o c o n t r o il Ministero
E o r t i s e c o n t r o quella s i t u a z i o n e p o l i t i c a c h e
10 c r e d e v o n o c i v a al p a e s e , p r e v e d e v o di fav o r i r e l ' a v v e n t o al p o t e r e deH'gonorevole
S o n n i n o , c h e ho s e m p r e c o n s i d e r a t o e considero, o g g i a n c o r a , c o m e il p i ù a u t o r e v o l e
r a p p r e s e n t a n t e delle correnti c o n s e r v a t r i c i
della C a m e r a .
N o n p o t r e i orientare la m i a a z i o n e parl a m e n t a r e in m o d o d a r i t o r n a r e alla situaz i o n e di ieri. Ma v i ha q u a l c h e r a g i o n e
che m ' i n d u c e a concedere al M i n i s t e r o u n a
benevola attesa.
N o n mi i n d u g i e r ò nella c r i t i c a mossa alla
c o m p o s i z i o n e e t e r o c l i t a del Ministero. S o t t o
11 r i g u a r d o dei settori d a cui p r o v e n g o n o
gli u o m i n i che siedono al G o v e r n o , non ho
difficoltà di c o n c e d e r e che q u e s t o Ministero v a l e il p r e c e d e n t e .
Ma o s s e r v o pure che l a s t o r i a delle coalizioni o delle a l l e a n z e ò a n t i c a nel P a r l a m e n t o i t a l i a n o , e che q u e s t o M i n i s t e r o cont i n u a u n a t r a d i z i o n e non i n t e r r o t t a . E all o r a io d o m a n d o : c o m e a v v i e n e che l'opinione p u b b l i c a h a a c c o l t e con b e n e v o l e n z a
e spesso con s i m p a t i a le coalizioni a n t i c h e ,
c o m e accoglie con b e n e v o l e n z a q u e s t a coalizione, ed ha r e a g i t o solo c o n t r o l ' u l t i m a
c o a l i z i o n e d e l l ' o n o r e v o l e F o r t i s ? F o r s e perc h è l ' u n a m a s c h e r a v a chi sa quale insidioso
c o m p r o m e s s o f r a la Massoneria ed il V a t i cano, e q u e s t a i n v e c e n a s c o n d e chi sa q u a l
misterioso a c c o r d o f r a la R e p u b b l i c a e l a
Monarchia 1
N o i d e p u t a t i ci s i a m o m o l t o appassion a t i alle c r i t i c h e sottili c h e i nostri coileghi
h a n n o f a t t e a queste coalizioni dei due Ministeri, ma n o n credo che il p a e s e v i si sia
egualmente interessato.
I g n o r o se ciò d i p e n d a da a s s e n z a di
senso p o l i t i c o nel p a e s e ; f o r s e esso è s p i n t o
da m o t i v i p i ù m o d e s t i e p i ù a t t i n e n t i agli interessi concreti del m o m e n t o .
O r a , è da un p e z z o che il p a e s e ha messo
i n t a c e r e la q u e s t i o n e di p o l i t i c a i n t e r n a a
Camera dei
—
TORNATA
UEL
1 0 MARZO
Deputatt
ib06
cui si era v i v a c e m e n t e a p p a s s i o n a t o al t e m po delle a g i t a z i o n i operaie, e d o p o ha a t t e s o
invano riforme e corretta amministrazione.
E noi di q u e s t a p a r t e della C a m e r a non
a b b i a m o mai m a n c a t o di s t i m o l a r e coloro
che fin qui h a n n o t e n u t o il G o v e r n o , e che
si c o n s i d e r a n o più v i c i n i e p i ù affini a noi.
TI paese ha finito per a v v e r t i r e la m a n c a n za di energia r i f o r m a t r i c e dei p r e c e d e n t i Ministeri ed h a g r a n d e fiducia nella c a p a c i t à
r i f o r m a t r i c e degli u o m i n i che h a n n o a s s u n t o
il G o v e r n o .
N o n b a s t a . I n questi u l t i m i t e m p i si era
v e n u t o f o r m a n d o il c o n v i n c i m e n t o generale
che per un insieme di c i r c o s t a n z e , su cui è
i n u t i l e di r i t o r n a r e , gli u o m i n i del preced e n t e M i n i s t e r o si e r a n o messi, in p o s i z i o n e
da non p o t e r più oltre resistere alla s o p r a f f a z i o n e degli i n t e r e s s i p a r t i c o l a r i , che prem e v a n o sul b i l a n c i o dello S t a t o .
I o non v o g l i o s o f £ e r m a r m i s o v e r c h i a m e n t e
circa q u e s t o p u n t o ; m a è un f a t t o che il paese non ha p o t u t o s p i e g a r s i l ' e s i s t e n z a di un
Ministero e di una M a g g i o r a n z a , f r a cui n o n
c o r r e v a n o più r a p p o r t i di d i r i t t o p u b b l i c o ,
dal m o m e n t o che il M i n i s t e r o c o n t a v a sop r a u n a M a g g i o r a n z a che s i s t e m a t i c a m e n t e
gli r e s p i n g e v a gli a t t i p i ù i m p o r t a n t i di
governo.
Q u e s t a s i t u a z i o n e ha t r o v a t o il suo mom e n t o c u l m i n a n t e n e l l ' u l t i m a crisi, q u a n d o
l ' o n o r e v o l e F o r t i s , per le condizioni c o n t r a d ditorie in cui si era messo, h a d o v u t o di
p r e f e r e n z a scegliere a suoi c o l l a b o r a t o r i
coloro che gli a v e v a n o v o t a t a la fiducia e
il modus vivendi, cioè u o m i n i che erano diventati invisi al paese...
Voce. N o n è v e r o !
D E V I T I D E M A R C O . I o v i v o nel p a e s e
e l e dico che la v o l o n t à del p a e s e n o n si è
m a n i f e s t a t a col v o t o p o l i t i c o i n c o m p r e n s i bile a prò delle persone, m a col v o t o econ o m i c o che c o n d a n n a v a l ' o p e r a delle persone! L ' o p i n i o n e p u b b l i c a crede ora che gli
a t t u a l i ministri sieno tra le persone meglio
q u a l i f i c a t e per r i s o l v e r e i p r o b l e m i f e r r o v i a r i ,
quello dei servizi m a r i t t i m i ed altri second a r i di ordine e c o n o m i c o e finanziario, ispir a n d o s i a l l ' i n t e r e s s e generale.
P e r la c i r c o s t a n z a che in q u e s t o m o m e n t o
noi d i a m o m a g g i o r e i m p o r t a n z a alle r i f o r m e
e c o n o m i c h e , si è d e t t o c h e il M i n i s t e r o ha
t a c i u t o l ' i n d i r i z z o d e l l a sua p o l i t i c a i n t e r n a .
C r e d o che ciò non sia e s a t t o . A me p a r e
che il M i n i s t e r o sia c o n c o r d e nella politica
liberale nostra ; e noi s i a m o lieti che l'onor e v o l e S o n n i n o sia v e n u t o a n o i ! L ' o n o r e v o l e B e r t o l i n i , c h e l ' a l t r o g i o r n o in lin-
- ' > ri,„ m e n t o r i
LEGISLATURA XXII — l
1
a
— 6483 —
SESSIONE — DISCUSSIONI
guaggio biblico ha ricordato le conversioni
di alcuni uomini che da questa parte della
Camera sono andati al Governo, avrebbe
potuto rilevare che è pure una magnifica
conversione l'accettazione per parte del capo
del Governo e dei suoi amici dell'indirizzo
politico del gruppo radicale.
B E R T O L I N I . Ma non ha aspettato a
farlo nel giorno in cui ha accettato di essere
capo del Governo; e poi non si tratta di questo: si tratta del passaggio dell'onorevole
Pantano dalla fede repubblicana alla fede
monarchica. Non facciamo equivoci. (Rumori — Commenti).
Una voce. Mettetevi almeno d'accordo.
D E VITI D E MARCO. Non vi sono e
non occorrono accordi. Io ho testé dichiarato che io parlo con assoluta indipendenza
di giudizio. Mi basta aggiungere che io credo
alla sincerità del mutamento avvenuto nel
pensiero politico del capo del Governo.
(Commenti). D'altronde, da lungo tempo
molti di noi sono persuasi che l'esperimento
di politica liberale fatto felicemente dall'onorevole Giolitti (che poi ha avuto il torto di
voler vivere troppo a lungo consumando
questo capitale) sono persuasi che tale esperimento ha consolidato per sempre una
parte del programma liberale, e che le Conquiste già fatte non possono più essere argomento di divisione di partiti.
Ma il Ministero ha fatto di più per affidarcene : esso ha annunziati disegni di legge
che vanno precisamente sulla via di una
libertà progressiva.
Il Ministero ha presentato un disegno di
legge per l'abolizione del sequestro preventivo ; e questa è una misura essenzialmente
liberale. Il Ministero ha presentato un disegno di legge per infrenare gli abusi del
potere politico nello scioglimento dei Consigli comunali e provinciali ; e questa è misura essenzialmente liberale. 11 Ministero ha
annunziato che l'esame delle riforme militari sarà affidato ad una Commissione parlamentare, e voi tutti ricordate che noi abbiamo sempre combattuto per questo principio che è essenzialmente liberale. Dunque
il Ministero ha più che consolidato il passato ; ci dà nuovi affidamenti per l'avvenire.
Ma ad onta di ciò, faccio le mie riserve.
Nuovi problemi possono presentarsi, nuovi
problemi di fronte ai quali manca l'esperienza passata, che sia di norma all'azione
del Governo. Io non sono sicuro che dinanzi ai nuovi problemi lo spirito reazionario - non dell'onorevole Sonnino, ma delle
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6
forze conservatrici che sono dietro di lui,
credono di nascondersi dietro di lui - non
abbia a far prevalere criteri politici non
conformi ai principi di libertà. Qui appare?
secondo me, il vero significato della presenza degli onorevoli Sacchi, Pantano, Credaro ed Alessio nel Ministero.
Essi non sono pegno dato a noi ; di pegno non abbiamo bisogno, sia perchè \ crediamo alla vostra sincerità, sia perchè abbiamo coscienza della nostra forza più che
sufficiente per impedire qualunque tentativo
di ritorno a misure di carattere reazionario.
Essi sono piuttosto un ammonimento agli
amici dell'onorevole Sonnino che qualunque
tentativo di ritorno indietro romperà la compagine del Ministero, o romperà ogni rapporto tra noi ed il Ministero.
Dirò una parola circa le altre questioni che
possono far parte del programma politico
del Gabinetto. Approvo che di proposito
siano state escluse le riforme del divorzio
e del suffragio universale; faccio qualche
riserva circa il silenzio serbato in ordine
alla politica ecclesiastica.
A scanso di equivoci dichiaro di essere
per principio favorevole così al divorzio
come al suffragio universale; credo solo
che la esclusione sia stata fatta, perchè non
si tratta di due questioni politiche, cioè a
dire di due questioni di cui l'opinione pubblica domandi una immediata soluzione legislativa, o almeno una soluzione che venga
prima di quella reclamata pel problema ferroviario o per quello meridionale.
Sarebbe tempo di abbandonare la tendenza alquanto dottrinaria dei Parlamenti
latini, per cui noi sogliamo portare qua dentro i nostri ideali teorici, i nostri convincimenti scientifici per trasformarli formalmente e artificialmente in problemi politici.
Le nostre aspirazioni dottrinali debbono
essere prima filtrate dall'opinione pubblica,
debbono diventare volontà e bisogno del
paese, e dal paese penetrare qui dentro..,
(Interruzioni a sinistra).
P R E S I D E N T E . Non facciano interruzioni ! Onorevole < De Viti de Marco, parli
alla Camera !
DE VITI D E MARCO. Ognunoparla a nome del paese! Con ciò s'intende che ognuno
o parla di quella parte del paese che conosce
di più, o interpreta come crede il sentimento
del paese in generale.
Se noi portassimo il divorzio e il suffragio
universale nella Camera in questo momento,
non riusciremmo ad obbligare un Governo
di maggioranza a tenerne conto sul serio.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXII
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la
SESSIONE
DISCUSSIONI
I o penso che i vari membri del Governo si
siano accordati sul p r o g r a m m a a n n u n z i a t o ,
perchè hanno r i t e n u t o che queste questioni
p o t e v a n o essere r i m a n d a t e .
Io convengo in questo giudizio di opportunità politica. (Interruzioni e commenti
animati a sinistra).
F a c c i o qualche riserva per la politica
ecclesiastica. Il silenzio del G a b i n e t t o , dopo
la discussione che si fece in questa C a m e r a
contro il Ministero Eortis, lascia pensare che
vi sia stato v e r a m e n t e un compromesso di
c o m o d o personale tra i ministri.
A n c h e qui s i n c e r a m e n t e dichiaro che
n o n sono f a u t o r e di misure aggressive contro la Chiesa e contro le corporazioni religiose. N o n potrei seguire le dichiarazioni
c o m b a t t i v e f a t t e in quella seduta dal mio
illustre amico onorevole Sacchi. (Ooh! ooh!
a sinistra). N o n escludo il pericolo o l a possibilità di l o t t e ; dico che in questo momento non esiste nè la i m m i n e n z a del pericolo, nè ragione di p r o v o c a r e la l o t t a . Ric o r d a t e che la discussione sorta in questa
C a m e r a ha a v u t o origine nel f a t t o modesto
e b a n a l e di gli accordi elettorali interceduti
t r a Giolitti e i clericali, e nella continuazione di connubi ministeriali, corollario di
quei metodi elettorali. (Interruzioni a sinistra).
P R E S I D E N T E . Non interrompano!
D E V I T I D E M A R C O . Questa e non altra
è s t a t a l'origine della discussione circa la politica ecclesiastica! Ora a me pare che il Ministero deve sconfessare quei metodi. Chiedo che il G o v e r n o ritorni alle itradizioni
laiche e liberali della politica italiana, ispirandosi, per q u a n t o le condizioni di f a t t o
e le leggi lo consentano, allo spirito della
separazione : m a non voglio nè dichiarazioni
di guerra, nè sollecitazioni di accordi. Ciò
b a s t a , ma ciò è necessario di dire. S p e r o
che il Ministero v o r r à completare le sue
dichiarazioni in questo senso.
Dirò, se. la Camera me lo consente, poche
cose intorno al p r o g r a m m a economico del
G o v e r n o e chiedo di parlarne con g r a n d e
libertà, perchè sarò in disaccordo con moltissimi amici miei.
Se, invece di g u a r d a r e ai settori da cui
p r o v e n g o n o i ministri, guardo all'azione
f u t u r a che essi dichiarano di volere spiegare, mi persuado che essi sono t u t t i d'accordo ; essi sono t u t t i fautori del governare
molto, come dicono gli anglo-sassoni, oppure
f a u t o r i dell'intervento dello S t a t o come noi
più p o m p o s a m e n t e diremmo; essi sono
t u t t i socialisti di S t a t o , più o meno accen-
Camera dei Deputati
TORNATA DEL
1 0 MARZO
1906
t u a t i , dall'onorevole L u z z a t t i all'onorevole
P a n t a n o ; essi f o r m a n o un v e r o
Ministero
di colore. E q u a n t o all'onorevole P a n t a n o
confesso che non ho mai g u a r d a t o a lui
come ad un repubblicano; non mi è mai
v e n u t o in mente di chiedergli la sua f e d e
politica, poiché in t u t t e le sue manifestazioni di a t t i v i t à p a r l a m e n t a r e , egli h a sempre chiaramente m o s t r a t o di non esser altro,
come uomo d'azione, che un socialista di Stato;... pericoloso. -(Interruzioni — Commenti).
Nel p r o g r a m m a ministeriale, a mio avviso, è
esagerata la parte che concerne la legislazione sociale. L a esagerazione è t a l m e n t e
in contraddizione con le condizioni economiche nostre, che sono i n d o t t o l i b e r a m e n t e
a pensare che ragioni di o p p o r t u n i t à politica l ' a b b i a n o imposta. {Commenti).
I n f a t t i la legislazione sociale è s t a t a
spesso concessa dalle classi conservatrici,
non al proletariato di t u t t e le classi, m a
ai gruppi organizzati del proletariato. Or la
legislazione sociale, quando è f a t t a in queste
condizioni; cioè, in un paese come il nostro,,
r e l a t i v a m e n t e povero, ad alta pressione trib u t a r i a , s o g g e t t o ad u n f o r t e p r o t e z i o n i s m o
agrario e industriale che pesa su t u t t a la
popolazione bisognosa, non può essere che
l ' e f f e t t o di un compromesso fra i conservatori che vogliono conservare i grossi privilegi, e pochi gruppi organizzati del proletariato cui si accordano speciali benefici. E
ciò nella migliore ipotesi che queste leggi
almeno giovano a qualcheduno!
Ma quando esse p r o v o c a n o spese, oppure impongono all' industria
nazionale
troppo alto a u m e n t o di costo di produzione^
esse, di regola, restano -lettera morta. E d
allora si ricorre, come adesso si f a , a l l a
creazione di ispettori. Ma si può ricorrere
ad un esercito di ispettori e si possono anche reclutare- fra i cosacchi, ma non potrebbero mettersi contro t u t t o un ambiente
economico e sociale ostile all'opera loro. E i a
conseguenza ultima sarà, che le leggi resteranno lettera morta come prima, ma a v r a n n o
creato una n u o v a burocrazia, a v r a n n o agg r a v a t a una delle p i a g h e maggiori, u n o degli ostacoli più pericolosi e meno rimovibili
che oggi impediscono lo s v o l g i m e n t o normale degli affari, e l'incremento della ricchezza nazionale.
I l Ministero del l a v o r o non è che il corollario di questa tendenza a l l ' a u m e n t o
della burocrazia. Noi non a b b i a m o in I t a l i a
questioni del lavoro tali da spiegare la
istituzione di un Ministero, che altre nazioni ben più progredite non hanno. I n -
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I I —** l
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SESSIONE
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Camera dei Deputati
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vece noi abbiamo una cansa specifica: la
piaga di lina burocrazia che soltanto la
Bussia potrebbe invidiarci. {Commenti).
Dal punto di vista del pensiero liberale,
leggi sociali, non sono escluse ; ma, affinchè
riescano a spiegare un'azione positiva ed
efficace per rialzare le condizioni dei lavoratori, degli umili, debbono seguire o per lo
meno integrare riforme generali intese a rimuovere le cause che rincarano la vita del
proletariato di tutte le classi. Leggi sociali
che integrassero riforme intese a ridurre i
dazi doganali e le imposte gravanti i consumi popolari si potrebbero intendere. (Interruzioni).
Ora io lascio da parte la riforma doganale, perchè mi riporto alla opportunità del
momento politico. La questione doganale,
per quanto io abbia consumato anni di propaganda e di lavoro, riconosco che non è
matura nel paese. E sarei ingenuo se domandassi ad un Ministero in cui prevalgono
elementi ^conservatori e protezionisti,- di
porre di sua iniziativa il problema innanzi
alla Camera. Ma lo stesso non può dirsi,
onorevole Sonnino, della riforma tributaria.
La riforma tributaria è matura, ed è domandata dal Paese con insistenza, da lungo
tempo. Ora voi nel vostro programma avete
creato il dualismo tra la legislazione sociale
e la riforma tributaria. Non dualismo in
senso che l'una esclude l'altra in via assoluta ; ma squilibrio di rapporto e proporzione tra le due.
Tanto più avete l'aria di magnificare la
legislazione sociale, tanto più parlate dileggi
sociali, quanto meno parlate di riforma tributaria. Per noi bisogna semplicemente invertire il rapporto senza escludere una
delle parti. Per noi la vera, la grande legge
sociale dell'attuale momentostoricoitaliano,
la legge sociale a larga base, democratica,
che giova a tutte le classi del proletariato, a
t u t t i i bisognosi e non soltanto ad alcuni
gruppi; che riversa tutto il sacrifizio dello
Stato alle persone che si vogliono beneficare,
senza che la parte migliore sia scremata dal
congegno parassitario della burocrazia: questa riforma sociale è la riduzione delle indirette sui consumi popolari, e, possibilmente,
la estensione dei limiti dei redditi minimi
esenti d'imposte dirette.
Io ho dovuto insistere nel rilevare questa
differenza, perchè essa caratterizza il diverso indirizzo politico che ci divide in materia di riforma tributaria.
La stessa tendenza verso il socialismo
di Stato spiega la composizione del Ministero per quello che si riferisce alla questione ferroviaria.
Io felicito l'onorevole Sonnino per il criterio con cui ha scelto i suoi collaboratori.
Risoluto il dibattito di principio tra
esercizio di Stato e esercizio privato, le
persone naturalmente indicate per presiedere al passaggio delle ferrovie dalle Società private all'azienda di Stato, le persone
meglio qualificate per sorvegliare e definire
l'ordinamento ferroviario di Stato sono
quelle che ne hanno propugnato il sistema.
La questione ferroviaria è per me, allo
stato degli atti, una questione tecnica, amministrativa e finanziaria.
L'esercizio di Stato è più costoso di
quello privato; perchè il pubblico non soffra,
occorre dotare largamente 1' amministrazione di Stato. E prendo atto con piacere
delle dichiarazioni che annunciano al contribuente italiano la spesa di 1300 milioni,
che diverranno 1500, per assicurare il servizio ferroviario di Stato. Ma in questo
punto, - sempre riferendomi alle dichiarazioni del Governo - faccio una breve e forse
anche, allo stato delle cose, superflua riserva, rispetto al riscatto delle Meridionali.
Io debbo respingere la diceria che lo Stato
faccia il riscatto perchè le popolazioni meridionali lo vogliono. La maggior parte di
esse non sanno che cosa sia il riscatto.
(Si ride). Appena i tecnici sono al corrente
del problema e di tutti gli elementi che lo
compongono. Quando quelle popolazioni
domandano il riscatto intendono semplicemente domandare la perequazione del servizio ferroviario. A questo legittimo desi derio* anzi elementare diritto, lo Stato può
e deve provvedere sia facendo il riscatto,
sia modificando opportunamente i contratti
di concessione attuali. Epperò il riscatto
deve essere dicusso in rapporto alle sole convenienze del Fisco, sotto la esclusiva responsabilità del Governo che lo propone o
lo annunzia come concluso.
Ora f r a l e proposte del Governo vi sono
disegni di legge che provvedono al fabbisogno ferroviario di tutte le reti di Stato, ma
non si parla del fabbisogno per la rete meridionale, in attesa, suppongo, del riscatto.
Non metto in dubbio che si provvederà al
fabbisogno ferroviario di quelle linee il
giorno in cui queste passeranno nella proprietà dello Stato.
Per i provvedimenti del Mezzogiorno,
approvo che si abbandoni il sistema delle
leggi speciali che io ho combattuto in que-
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXII — l
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a
Camera de'v Deputati
SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEI 1 0 MARZO 1 9 0 6
sta Camera fino dal suo primo apparire, e
sono lieto che il Ministero consideri il problema del Mezzogiorno sotto l'aspetto degli
elementi comuni a tutte le provincie e sotto
quello della giustizia distributiva. Per parte
mia consento nei soli provvedimenti che,
avendo carattere generale, compiano atti
di giustizia e di perequazione pel Mezzogiorno.
Mi consenta la Camera, e specialmente
l'onorevole ministro delle finanze, a cui
queste mie brevi osservazioni sono particolarmente dirette, di dire qualche cosa intorno alla riduzione provvisoria del 30 per
cento sull'imposta fondiaria. Accetto la riduzione perchè è veramente una perequazione. Non occorre entrare in questo argomento ; lo discuteremo a fondo quando
verrà in discussione la legge, a meno che
non mi vengano fatte interruzioni, nel qual
caso dovrei rispondere subito ed entrare in
merito.
Questa riduzione è una perequazione,
perchè l'attuazione anticipata del catasto,
in base all'articolo 47, ha creato una sperequazione provvisoria a danno delle Provincie del Mezzogiorno e di tutte quelle
Provincie che non hanno avuto i mezzi di
anticipare le operazioni catastali. (Commenti)
Ma, domando, se la riduzione è data a titolo di perequazione, perchè è limitata ai
redditi fino a 6,000 lire? Forse che nelle
Provincie in cui il catasto è attuato la riduzione d'imposta è data ai redditi fino a
6,000 lire ? Eppoi la sperequazione diventa
più grave quando si consideri che per
Potenza e per Napoli questa limitazione
non c'è.
S AL AND E A, ministro delle finanze. Per
Potenza c'è.
D E VITI DE MAECO. Vada per Napoli soltanto ; ma d'altra parte questa esenzione provvisoria ha il suo corrispettivo di
oneri. I proprietari, sopra a 6,000 lire, daranno in sostanza il capitale per la Cassa
di prestanze agrarie, ma non ricevono alcuno interesse. Dunque è un onere...
SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell' interno. C'è un interesse.
DE VITI DE MAECO. Ma non a favore
dei proprietari (Interruzioni).
Una voce. È un regalo.
D E VITI DE MAECO. È un regalo che
si impone ai grandi proprietari. In secondo
luogo a tutti, grandi e piccoli proprietari,
è addossato l'onere dell'alimentazione dei
contadini.
Io non so quale sia questo onere, e perchè noi proprietari del Mezzogiorno, e soltanto noi! dobbiamo provvedere al mantenimento dei contadini, quando paghiamo
loro il salario.
Da noi non vi sono mezzadri e la colonia è una eccezione : noi abbiamo dei salariati. A ogni modo tra quest'onere e la Cassa
agraria, la riduzione provvisoria del 30 per
cento è più che sfumata nell'interesse del
proprietario, a cui si annunzia una misura
di perequazione fondiaria!
Ne riparleremo a suo tempo, con più
calma.
Credo più utile di richiamare 1' attentenzione del ministro delle finanze circa
una questione più importante, quantunque
meno appariscente, di perequazione fondiaria.
Si è modificato il regolamento per l'esecuzione della legge. Non appena si sono
iniziaci i lavori catastali nel Mezzogiorno
un nuovo regolamento sottrae la formazione
delle tariffe agli elementi elettivi e li accentra negli elementi governativi anzi nel
Ministero delle finanze.
Ora questo regolamento è contrario alla
legge e crea una vera sperequazione nei metodi di accertamento del reddito fondiario
imponibile.
Urge al Mezzogiorno che le tariffe si facciano cogli stessi criteri adottati nelle altre parti d'Italia.
È questione di grande importanza per
oggi, ma di maggiore importanza per domani; poiché non dobbiamo farci illusioni,
e non dovete farvele voi proprietari fondiari di t u t t a Italia, che, a catasto finito,
resterà l'aliquota stabilita dalle nuove leggi
catastali. Sarà impossibile che la proprietà
fondiaria, che ha assorbiti tanti capitali di
migliorie, venga a pagare nel tutto insieme
meno imposta di prima. {Rumori).
Comprendo la vostra legittima impazienza, ma trattasi di cosa importantissima;
dobbiamo parare il pericolo di domani assicurandoci oggi l'estimo perequato; e ripeto la raccomandazione al ministro delle
finanze.
Voci. Basta! Basta! {Rumori).
D E VITI DE MAECO. Io riservo il mio
giudizio critico, più critico di come non lo
abbia manifestato finora, circa la colonizzazione interna. {Vivi rumori ed interruzioni).
Voci. Basta! Basta!
DE VITI D E MAECO. Ma quanto alla
istruzione elementare avocata allo Stato,
debbo una dichiarazione a taluni colleglli
Atti Parlamentari
L E G I S L A T U R A XXII
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1 * SESSIONE
648t
di altre regioni, che hanno c o m b a t t u t o il
p r o v v e d i m e n t o come regionale. Se essi proporranno e m e n d a m e n t i perchè la legge sia
a p p l i c a t a generalmente in t u t t a l ' I t a l i a e
nei comuni in cui si verificano condizioni
analoghe di analfabetismo e di p o v e r t à , io
voterò con loro... {Rumori).
Signori, io finisco. (Ooooh/)
E voglio finire con...
Una voce al centro destro. Per p i e t à ! (Si
ride).
D E V I T I D E M A R C O . I o sarei contentissimo, sebbene alcuni insistano, i n v e c e ,
perchè io continui a spiegare intero il mio
pensiero sul p r o g r a m m a del G o v e r n o .
Voci. No, no !
D E V I T I D E M A R C O . Non voglio dunque finire lasciando la frase a m a r a della
critica. E dirò che il p r o v v e d i m e n t o il
quale a me basta per a p p r o v a r e il Ministero e dargli il mio appoggio è quello che
concerne i rapporti fra il potere politico e
le amministrazioni locali. È un p r o v v e d i mento d'ordine generale, che p o r t e r à una
perequazione p o l i t i c o - a m m i n i s t r a t i v a - e l e t torale tra le Provincie del N o r d e quelle
del Mezzogiorno. Il p r o b l e m a a s p e t t a da
molto t e m p o una soluzione in senso liberale, cioè, nel senso che il potere politico
resti neutrale nelle lotte dei p a r t i t i a m m i n i strativi. L ' a r g o m e n t o è simile a quello degli
scioperi, in cui l'onorevole G-iolitti, osservando la d o v u t a neutralità tra le p a r t i contendenti, realizzò la sua politica l i b e r a l e .
Se non che il v o s t r o è p r o b l e m a molto
più difficile, perchè non è possibile risolverlo semplicemente con l'azione politica
q u o t i d i a n a : ciò eccede le forze di qualunque
ministro dell'interno. D o p o qualche sforzo
individuale, il ministro dell'interno d o v r à
riposare sopra le informazioni dei prefetti,
d o v r à appoggiarsi ai suoi amici ed appoggiarli contro i f a v o r i t i di ieri. L e accuse
d'ingerenze corruttrici continueranno, palleggiate tra i f a v o r i t i di oggi e i f a v o r i t i
di ieri. Perciò è necessario procedere per
v i a legislativa, f a c e n d o che il sistema dei
controlli sia s o t t r a t t o , per quanto è possibile, alle decisioni del potere politico. Bisogna evitare la confusione di funzioni fra
l'organo che deve esercitare il controllo e
l ' o r g a n o che ha essenziali funzioni eletto»
rali e politiche. (Ooooooh !) È perciò che io
prendo atto con piacere del vostro disegno
di legge che accenna a ulteriori p r o v v e d i menti di più radicale indipendenza delle
ammministrazioni locali dal P o t e r e politico
ed appoggerò la vostra azione.
Camera dei
—
DISCUSSIONI
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TORNATA DEL 1 0 MARZO
DeyulaÌì
1906
Voci. B a s t a , b a s t a !
D E V I T I D E M A R C O . Ringrazio la
Camera della sua benevolenza e d o m a n d o
scusa se ho a b u s a t o della sua pazienza.
(Bene!)
Voci. Chiusura, chiusura!
Una voce all' estrema sinistra. Parli il Governo !
Presentazione di relazioni.
P R E S I D E N T E . I n v i t o l'onorevole Rigola e l'onorevole C o t t a f a v i a venire alla
t r i b u n a per presentare due relazioni.
R I G O L A . Mi onoro di presentare alla
Camera la relazione sul disegno di legge:
« Costituzione in comune a u t o n o m o „della
frazione di R o s a z z a ».
C O T T A F A V I . Mi onoro di presentare
alla Camera la relazione sul disegno di legge:
« Bonifica delle c a v e di sterro che costeggiano le linee ferroviarie ».
P R E S I D E N T E . Queste relazioni saranno
s t a m p a t e e distribuite.
Si riprende ia discussione sulle comunicazioni
del Governo.
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di parlare
l'onorevole presidente del Consiglio.
S O N N I N O S I D N E Y , presidente del Gorì^\
siglio, ministro dell' interno. (Segni di attenzione). Onorevoli signori!
Vorrei poter rispondere p a r t i c o l a r m e n t e
a ciascuno degli oratori che hanno preso
p a r t e a questa discussione, ma la piega che
essa h a preso e l a ristrettezza del t e m p o
mi rendono assai difficile il farlo.
L a massima p a r t e degli oratori, specialmente degli a v v e r s a r i , si è f e r m a t a più sulla
questione delle persone, che su quella delle
cose. Potrei da ciò trarre un augurio f a v o revole per il p r o g r a m m a del Governo, poiché esso nella sua sostanza non è s t a t o
c o m b a t t u t o quasi da nessuno.
L ' o n o r e v o l e A b i g n e n t e si è f e r m a t o lung a m e n t e sulle cose con un assennato discorso, del quale lo ringrazio; ma mi pare
e v i d e n t e che la sua conclusione non sia perf e t t a m e n t e logica. Io c o n v e n g o in molte
delle sue osservazioni, m a i o d o v e v o esporre un p r o g r a m m a sintetico di Governo di
pronta attuazione, non fare un c a t a l o g o
generale di t u t t e le deficienze cui occorre
soddisfare. Il riparare alla indisciplina negli
uffici, a cui egli ha alluso, non è t a n t o ma "
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I I
—
"Ia~^ÌSSÌ03STE
Camera
6488 —
DISCUSSIONI
teria di leggi, quanto di metodo di amministrazione, che si informi da un lato al sentimento di equità e di giustizia per t u t t i ,
e dall'altro a principi di disciplina e d'ordine nei pubblici servizi, che sono assolutamente necessari per la salute dell'organismo dello Stato. Qnanto a leggi, mi sembra
che per ora ne abbiamo presentate non poche e non di lieve importanza; la Camera
ha dunque il modo di proseguire un lavoro
largo ed intenso. Se il Parlamento approverà, come io confido, le nostre proposte,
mi riprometto di presentargli al più presto
anche la legge sullo stato degli impiegati,
la quale meglio regoli e disciplini da un lato
i loro diritti e le loro garanzie, e dall'altro
i loro doveri.
Quanto alla giustizia amministrativa, di
cui l'onorevole Abignente ha parlato ed a
cui ha alluso anche l'onorevole Riccio, posso assicurare che già avevo preso in esame
un disegno di legge, inteso a rinvigorire
tutto l'istituto della Quarta Sezione del
Consiglio di Stato.
Non ne ho fatto parola nelle comunicazioni del Governo perchè il progetto non
era ancora completamente pronto, e perchè
volevo specialmente per la parte che riguarda l'interno, poter presentare subito
tutti i progetti a cui alludevo nel programma. Ma è quistione di settimane, se non
di giorni.
I o non posso seguire gli onorevoli Abignente., Riccio e De Viti in tutte le singole
questioni, cui hanno accennato. Dirò soltanto riguardo, per esempio, a quella dei
Demani comunali, che i miei colleghi delle
finanze e della agricoltura già avevano stabilito di ritirare e tosto di ripresentare
emendato il relativo progetto di legge che
sta davanti al Senato.
Ho detto che l'onorevole Abignente non
è stato perfettamente logico nella sua conclusione. Poiché, infatti, egli fa quistione
di cose e non di persone, ed approva la
massima parte delle proposte del Ministero,
per qual ragione rimane dunque nell'opposizione ì Le sue premesse lo guidavano a
conchiudere non contro di noi, ma in nostro
favore (Si ride).
Noi troviamo però un certo compenso
nello spirito di equa tolleranza dell'onorevole Fradeletto, il quale avrebbe desiderato
un Ministero di colore, avrebbe desiderato
che nel programma del Governo si tenesse
conto di parecchie altre questioni (altri ci
hanno rimproverato di avercene messe anche troppe!), per esempio, quella del tiro a
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TORNATA DEL 1 0
MARZO
dei
Ì)epid(àì
1906
segno, dell'educazione professionale ed altri
argomenti importantissimi, ma ha poi concluso che non si intenderebbe, ed egLL non
desidera, una crisi ministeriale.
Il maggior numero degli altri oratori ha
seguito l'onorevole Santini, (Si ride) nel
sostenere, sotto varie forma, che vi è assoluta contraddizione tra parecchi dei miei
colleghi del Ministero e me. ( S e g n i di attenzione). Ora la mia risposta non è e non può
essere che una sola: esaminate attentamente
tutti i progetti di legge che abbiamo già
presentati; esaminerete anche quelli di cui
abbiamo già annunciato i principii, e troverete, ne ho ferma fiducia, che essi si informano tutti ad un solo principio, ad un
concetto di larga equità S D c i a l e , di libertà,
di tolleranza e di correttezza amministrativa. E d in questo è il colore del presente
Ministero. ( B e n i s s i m o !
Bravo!)
È stato attaccato da alcuni, e con insolita violenza, il mio collega Pantano. (Segni
di attenzione).
L'onorevole Pantano ha in
questi ultimi anni fatto parte di varie Com missioni e Consigli ufficiali ; ha negoziato
trattati commerciali per incarico del Governo del Re. E d oggi è con noi per combattere insieme per la causa del lavoro nazionale e del progresso sociale, con quella
rettitudine e con quella vigoria che t u t t i
gli riconosciamo,« e con la quale, nell'ora
della redenzione nazionale, combatteva,
quarant'anni fa, sotto il vessillo « Italia e
Vittorio Emanuele ». (Mormorio
prolungato
a sinistra —
Commenti).
L'onorevole Fradeletto disse che i provvedimenti per il Mezzogiorno sono piuttosto
espedienti empirici che non rimedi organici. Ora chi consideri obbiettivamente e
s e r e n a m e n t e le cose, dovrà riconoscere che
coi nostri provvedimenti abbiamo f a t t o il
maggiore e più complesso sforzo che sia stato
tentato dal 1860 fino ad oggi in favore delle
P r o v i n c i e meridionali, della Sicilia e della
Sardegna. (Approvazioni
—
Commenti).
Una voce. È vero !
f S O G N I N O S I D N E Y , presidente del Consiglio, ministro dell' interno. Noi non pretendiamo, e l'ho detto nelle comunicazioni
del Governo, di poter risolvere d'un tratto
tutte le questioni; ma i nostri avversari
neppure possono negare che con l'opera da
noi disegnata si fa un passo importante
nella via della trasformazione del Mezzogiorno e delle Isole. (Approvazioni
— Commenti).
Noi vogliamo infatti - e le proposte presentate ne sono la prova - affrontare il
itti Parlamentari
LEGISLATURA XXII —
—
l
a
SESSIONE —
6489
DISCUSSIONI
p r o b l e m a sotto l ' a s p e t t o economico, educativo e morale, g u a r d a n d o agli interessi di
t u t t e le classi sociali e m i r a n d o s o p r a t u t t o
a sollevare, con aiuti m a t e r i a l i e con la
estensione dell'istruzione p r i m a r i a , il benessere e la f o r z a delle classi più disagiate.
Se questo è empirismo io non so davv e r o in che cosa possano consistere i rimedi organici ai quali l ' o n o r e v o l e F r a d e l e t t o h a alluso e che, all'infuori della scuola
professionale, egli n o n h a p o t u t o indicare.
F R A D E L E T T O . N o n sono il p r e s i d e n t e
del Consiglio !
S O N N I N O S I D N E Y , presidente del Consiglio ministro dell'interno.
È molto facile
teorizzare; ma non a l t r e t t a n t o facile è concretare e f a r e !}
L a n o t a d o m i n a n t e di t u t t i i nostri progetti, se li considerate nel loro insieme, è
p r e t t a m e n t e sociale. Noi c o n v i t i a m o gli
amici, in q u a l u n q u e p a r t e della Camera
seggano, a m u o v e r e un passo ardito sulla
via delle r i f o r m e sociali, e non chiediamo
ad alcuno di dove venga, m a se i n t e n d a
c a m m i n a r e con noi nella direzione indicata.
Il nostro pensiero è di costituire u n fascio di forze che r i u n i t e b a s t i n o a s u p e r a r e
le più gravi difficoltà dell'ora presente, a
migliorare l ' a m b i e n t e della n o s t r a v i t a politica e p a r l a m e n t a r e , a d i m p r i m e r e u n
energico impulso alla legislazione r i f o r m a trice dei nostri i s t i t u t i a m m i n i s t r a t i v i e trib u t a r i , a r i d a r e alle popolazioni u n a maggiore fiducia nell'azione t u t r i c e ed integratrice dello S t a t o .
Vi sono c e r t a m e n t e molti altri problemi
di g r a n d e i m p o r t a n z a intrinseca, ma che
non p r e s e n t a n o oggi alcuna v i v a urgenza
di soluzione legislativa od a m m i n i s t r a t i v a ,
ed i n t o r n o ai quali differiscono i pareri di
quelle stesse persone e di quei g r u p p i che
sono disposti a l a v o r a r e di concerto a risolvere le questioni che in questo m o m e n t o
richiedono la v o s t r a i m m e d i a t a a t t e n z i o n e .
Noi e v i t i a m o oggi di proposito quei problemi che ci dividerebbero, p e r c h è se insistessimo a t r a t t a r l i insieme con gli altri che
a f f r o n t i a m o , non r i u s c i r e m m o a p o r t a r e a
c o m p i m e n t o nè questi, nè quelli.. ( B e n e !
—
(Commenti).
L ' u r g e n z a di un p r o b l e m a , o di u n a
serie di problemi, non deve confondersi con
l ' i m p o r t a n z a sua. Ye ne sono gravissimi
che p r i m a di f o r m a r e oggetto di n u o v a legislazione o di radicali m u t a m e n t i di indirizzo n e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e , h a n n o bisogno
di. essere, e ben lo h a d e t t o or ora l'onore-
Camera dei Deputati
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TORNATA DEL
10
MARZO
1906
vole De Viti De Marco, meglio m a t u r a t i
nella p u b b l i c a opinione.
R i g u a r d o alla questione a cui mi richiam a v a or ora l'onorevole De Viti, cioè alle
relazioni t r a S t a t o e Chiesa', la n o s t r a
linea di c o n d o t t a è chiara e d i r i t t a : - scrupoloso r i s p e t t o di ogni libertà di p e n siero e di coscienza e dell'esercizio di ogni
l i b e r t à di culto, ove q u e s t a non giunga
nelle sue m a n i f e s t a z i o n i esterne a t u r b a r e
la l i b e r t à a l t r u i ed a m e t t e r e in pericolo
l ' o r d i n e pubblico. ( M o r m o r i o a sinistra).
Nessuna debolezza, nessuna concessione
dei d i r i t t i propri ed imprescrittibili dello
S t a t o come tale (Commenti) ; e nello stesso
t e m p o n e s s u n a persecuzione e nessuna provocazione. (Benissimo ! Bravo !) Ciascuno
v a d a per la sua via. E i m a n e n d o o g n u n o
nei limit'i dei suoi diritti e dei suoi doveri,
non s a r a n n o necessarie nè aggressioni, nè
violenze. E lo S t a t o liberale svolgerà pacific a m e n t e nell'opera sua la funzione di civiltà, di e q u i t à e di giustizia che è il suo
vero a t t r i b u t o .
Noi crediamo che u n a politica di l i b e r t à
e di educazione sia quella che meglio convenga allo S t a t o ed a t u t t i i p a r t i t i . Ciascun
p a r t i t o sarà t a n t o più f o r t e e più influente
q u a n t o più a v r à c o n t r i b u i t o a d elevare la
coscienza delle masse. I n q u e s t ' o p e r a posit i v a è la v i t t o r i a , non nelle l o t t e negative.
(Commenti).
È s t a t o d e t t o che noi non a b b i a m o parl a t o di politica i n t e r n a .
Certo non a b b i a m o f a t t a alcuna dichiarazione generica i n t o r n o al principio di
l i b e r t à e di a u t o r i t à . Ma era necessario
farla 1 Q u a n d o il Ministero p r e s e n t a u n progetto che abolisce il s e q u e s t r o p r e v e n t i v o
dei giornali, non vi dà u n a p r o v a chiara e
positiva del criterio liberale a cui esso si
i n f o r m a ? (Benissimo !)
Q u a n d o vi p r e s e n t a u n insieme di progetti o r d i n a t i alla elevazione m a t e r i a l e e
morale delle popolazioni più disagiate e
t u r b a t e d ' I t a l i a , è e v i d e n t e che il Ministero
si p r e o c c u p a n o n t a n t o di u n a a s t r a t t a dichiarazione di principii liberali, q u a n t o di
stabilire quelle condizioni e quei f a t t i senza
i quali la l i b e r t à popolare r i m a n e u n a semplice parola.
Q u a n d o il Ministero vi p r e s e n t a un prog e t t o che mira alla g a r a n z i a d e l l ' a u t o n o m i a
e della l i b e r t à degli enti locali e q u a n d o
s ' i m p e g n a al r i s p e t t o di q u e s t a l i b e r t à nei
r a p p o r t i pratici t r a Governo e a m m i n i s t r a zioni provinciali e comunali, è evidente che
esso vuole assicurare la s t a b i l i t à di u n a
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I I — l
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SESSIONE
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Camera dei Deputati
DISCUSSIONI —~TORNATA DEL 10~~MAEZO 1 9 0 6
politica liberale e garentire con norme legali i diritti dei terzi {Benissimo ! Bravo!)
Libertà e giustizia, dunque, nell'azione
di Governo, perchè la prima senza la seconda rimane vuota e sterile di benefìci effetti.
Signori !
Noi vi proponiamo un'opera di pacificazione e di lavoro intenso ed utile. Ed è
intorno alle leggi che vi abbiamo presentate, ed alle singole questioni importanti
di indirizzo che in esse sono implicate, che
noi confidiamo di avere il vostro consenso
e la vostra cooperazione.(Benissimo! Bravo!
— Applausi a destra ed al centro — Congratulazioni).
Voci. Chiusura! chiusura!
P R E S I D E N T E . Essendo chiesta la chiusura della discussione domando se sia appoggiata.
(È appoggiata).
La chiusura essendo appoggiata la pongo
a partito.
FILl'-ASTOLFONE. Domando di parlare contro la chiusura. (Rumori generali).
SESIA. Domando io pure di parlare ma
in favore della chiusura. (Continuano i rumori).
P R E S I D E N T E . Io non posso fare a meno
di dar facoltà di parlare all'onorevole deputato che l'ha-domandata contro la chiusura.
Onorevole Filì-Astolfone ha facoltà di
parlare. (Vivi segni di impazienza).
Ben inteso che due oratori soltanto possono parlare sulla chiusura, uno contro ed
uno in favore.
FILÌ-ASTOLFONE. Mi ero iscritto per
chiedere al presidente del Consiglio formali
dichiarazioni intorno alla concessione delle
ferrovie complementari sicule ad una Società, la quale, se sono esatte le notizie che
corrono, avrebbe fatto un'offerta conforme
alle condizioni ed ai progetti stabiliti dal
Governo.
Però, iscritto a parlare, vedo troncata
la discussione, e mancandomi ogni altro
modo, ed attesa l'imminente scadenza del
termine per la concessione, sono costretto
a parlare contro la chiusura. (Vivi rumori).
È vero che il presidente del Consiglio,
nel programma che lesse alla Camera, affermò rispetto alle complementari, che prima
che scadesse il termine stabilito nell'ultima
legge 9 luglio 1905, ove non si fosse provveduto alla concessione, il Governo avrebbe
proposto i mezzi necessari per la costruzione diretta dallo Stato, incominciando im-
mediatamente i lavori ma queste dichiarazioni non affidano più nè la rappresentanza
politica, nè la popolazione. (Vivi rumori).
È una ingiustizia che non ha nome...
La Castelvetrano Porto Empedocle doveva essere aperta all'esercizio nel 1898...
P R E S I D E N T E . Non entri ora nel merito.
Sta bene, onorevole Fili, ella si oppone
alla chiusura della discussione e su ciò interrogherò la Camera.
SESIA. Domando di parlare.
P R E S I D E N T E . Parli pure.
SESIA. Sarò, come sempre, brevissimo;
mi rendo conto della impazienza della Camera e non farò che una brevissima dichiarazione... (Grida generali e rumori vivissimi
coprono addirittura la voce dell' oratore il
quale rinuncia a parlare).
Voci. Chiusura ! chiusura !
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole ministro dei lavori pubblici.
CARMINE, ministro dei lavori pubblici.
(Segni d'attenzione). L'onorevole Filì-Astolfone vuol muovere censura perchè il presidente del Consiglio non fece dichiarazioni relativamente olla questione delle
ferrovie complementari sicule. A noi sembrava che le dichiarazioni fatte nella esposizione del programma del Governo fossero più che sufficienti per tranquillizzare l'onorevole Filì-Astolfone e coloro che
come lui si interessano di questa importante questione. A nome del Governo posso
ripetere la dichiarazione, che, nel termine
entro il quale è in facoltà del Governo di fare
la concessione, questa saràfatta, oppure sarà
presentato al Parlamento apposito disegno
di legge con concrete proposte per dar mano
immediatamente alla costruzione di queste
ferrovie. (Bravo ! — Vivissime
approvazioni).
FI LI-ASTOLFO NE. Chiedo di parlare.
(Oooh! Rumori).
Voci. Basta! Basta!
Altre voci. Chiusura! Chiusura!
P R E S I D E N T E . Metto a partito la chiusura. Chi l'approva si compiaccia di alzarsi.
(È approvata).
Interrogazioni.
P R E S I D E i i TE. Prego l'onorevole segretario di dar lettura delle interrogazioni pervenute al banco della Presidenza.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXII
L SESSIONE
8
- 6491 —
Camera dei Deputati
D I S C U S S I O N I — TORNATA DEL 1 0 MABZO 1 9 0 6
DB NOVELLIS, segretario, legge :
« Il sottoscritto interroga il ministro dei
lavori pubblici per sapere se di fronte al
rialzo delle azioni delle meridionali, che si
riscontrò contemporaneamente alle notizie
del riscatto, non creda di rivedere i conti
relativi a quest'operazione.
« Guerci ».
« 11 sottoscritto interroga il ministro
della pubblica istruzione sul riordinamento
delle scuole universitarie di Aquila, Bari e
Catanzaro, pel quale i suoi predecessori
hanno già studiato e formulato un disegno
di legge.
« Manna ».
«Il sottoscriito chiede d'interrogare il
ministro del tesoro per sapere se non creda
necessario un disegno di legge per modificare l'organico delle regie avvocature erariali.
« Manna ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro guardasigilli ed il ministro dell'interno sull'arresto di Luigi Andriani ed altri
nove cittadini di Francavilla Fontana, arresto avvenuto mentre pendeva il ricorso
in Cassazione da essi presentato e mentre
la loro condanna fu per uno dei casi contemplati dalla recente amnistia.
« Ferri Enrico ».
« TI sottoscritto chiede di interrogare
l'onorevole ministro di grazia e giustizia sul
contegno dell'autorità giudiziaria di Voghera di fronte a pubbliche denuncie contro
un assessore di Broni accusato di avere celato dei furti dietro compenso in danaro.
« Montemartini ».
« Interrogo il ministro delle poste e dei
telegrafi per sapere se e quando intenda sistemare la posizione dei supplenti postali e
telegrafici.
« De Felice-Giuffrida ».
P R E S I D E N T E . Queste interrogazioni saranno inscritte nell'ordine del giorno e seguiranno il turno della loro presentazione.
Comunicazione della Presidenza.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Rava ha
presentato una proposta di legge di sua
iniziativa, che sarà trasmessa agli uffici
perchè ne autorizzino, se credono, la lettura,
Osservazioni e proposte sull'ordine del giornc.
RUBINI, presidente della Commissione
generale del bilancio. Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Parli, onorevole Rubini.
RUBINI, presidente della Commissione generale del bilancio. È dovere mio di richiamare, come ho già avuto l'onore di fare altra
volta, l'attenzione dell'egregio nostro Presidente e della Camera sulla necessità di
completare la Commissione del bilancio.
Mancano, oggi, in essa nove commissari;
quindi lenti procedono i suoi lavori, perchè
è difficile che essa sia in numero. Speravo che
questo completamento si potesse fare nella
seduta di martedì prossimo venturo; ma,
se non si crede d'inscrivere quest'argomento
nell'ordine del giorno di martedì, chiederei
che almeno s'inscrivesse in quello di mercoledì.
SONNI NO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
P R E S I D E N T E . Parli pure.
SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Prego l'onorevole Rubini di voler consentire che la elezione dei membri mancanti della Giunta
generale del bilancio si faccia giovedì insieme con quella dei membri di altre Commissioni, perchè giovedì probabilmente saranno esaminati dagli uffici, ed in quel
giorno saranno già distribuiti i principali
disegni di legge presentati dal Ministero.
RUBINI. Sta bene.
P R E S I D E N T E . L'onorevole presidente
del Consiglio propone che giovedì abbiano
luogo le elezioni per i membri che mancano
nelle varie Commissioni. Se non vi sono opposizioni si intenderà approvata questa proposta.
(È approvata).
La seduta termina alle 17.50.
Ordine del giorno per la seduta di lunedì.
1. Interrogazioni.
2. Svolgimento di interpellanze.
PROF. A v v . LUIGI RAVANI
Direttore degli Uffici di Revisione e di Stenografia.
Roma, 1806 — Tip. della Camera dei Deputati,