COMMEDIASEXY

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Sullo sfondo di una Roma trafficona e godona si intreccia un
improbabile triangolo sentimentale tra un onorevole fedifrago, un
autista casa e famiglia ed una starlette troppo procace.
L'onorevole Bonfili (Bonolis), padre di due bambine e sposato con Pia
(Rocca), donna affascinante e appassionata di cucina, ha una tresca con
la giovane attricetta rampante Martina (Santarelli). Tra lussi e privilegi,
incontri istituzionali e appuntamenti clandestini, tutto sembra andare per
il verso giusto all'onorevole furbacchione, fino a quando la moglie intuisce
qualcosa e minaccia uno scandalo che potrebbe rovinargli la carriera. Superato un primo momento di panico,
l'inossidabile onorevole con l'intento di salvare capra e cavoli, partorisce la geniale idea di appoggiare l'amante
presso il suo fidato autista Mariano (Rubini). Costui, uomo docile votato al lavoro e alla famiglia, sposato con la
casalinga Dora (Buy), e con due figli adolescenti, accetta l'incarico. Per ritrovarsi, da un giorno all'altro, a
convivere con la vistosa e appetitosa Martina, sempre più lanciata verso il successo, mentre Bonfili, caricata la
famiglia su un aereo parte per una prudente vacanza a Parigi. Tra paradossi ed equivoci, e alle prese con una
tragedia familiare dagli effetti comicamente devastanti, Mariano si ritrova catapultato in mezzo a vip, feste e
mondanità. L'On Bonfili, tornato da Parigi, lo ritrova radicalmente cambiato: nuovo look, popolarità, nuove
disponibilità economiche. E viene assalito dal dubbio che tra Mariano e Martina ci sia davvero una storia. In una
girandola di colpi di scena e reazioni a catena, nella magia delle festività natalizie, tutto andrà al suo posto. O
quasi...
Leggendo la trama si potrebbe pensare di essere entrati nella vita privata de Il Caimano. Politica, belle donne,
una facciata perbenista dietro a moralità zero. Ma con Commediasexy siamo nella commedia pura. Non c'è
nessuna velleità sociopolitica o socioculturale, anche se non è difficile riconoscervi l'anima cialtrona e codarda
che fa parte di noi, della nostra storia. D'Alatri afferma di aver scelto come modello il periodo d'oro della
commedia all'italiana, "quella vera dei 'mostri' Tognazzi/Sordi/Gassman", per usare le parole del regista. Per un
film che, da commedia, lavora sopra la realtà. Ma il confine è molto delicato e si ferma appena prima della
farsa. Una commedia cattiva, come quelle celebri dei maestri del nostro cinema. Protagonista, una faccia
televisiva: Paolo Bonolis. Ma D'Alatri da sempre ama esplorare altri personaggi, vedi Fabio Volo per Casomai e
La febbre. Sul classico triangolo della commedia dell'arte: padrone, servitore, amante ed equivoco, si staglia
una Roma capitale della politica e dello spettacolo e un onorevole di non precisata appartenenza politica.