małopolska - Małopolski System Informacji Turystycznej
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Małopolska Tradizioni e costumi Małopolska 8 monumenti dell’UNESCO 250 siti sul Itinerario dell’Architettura di Legno Wadowice – il luogo di nascita di papa Giovanni Paolo II Le miniere di sale a Wieliczka e Bochnia 9 stazioni climatiche 6 parchi nazionali 4 piscine geotermiche Attraversamento con la zattera della svolta di Dunajec 2600 km di piste per bici 3360 km di sentieri montani 250 piste sciistiche www.visitmalopolska.pl EUROPEAN UNION EUROPEAN REGIONAL DEVELOPMENT FUND Project co-financed by the European Union within the Malopolska Regional Operational Programme 2007–2013 Rejkiawik MałopolskA IS Capitale della regione: Cracovia Maggiori città: Tarnów, Nowy Sącz, Oświęcim Superficie: 15 190 km2 (il 5% circa della superficie della Polonia) Numero di abitanti: 3,28 mln di persone (l’8% della popolazione della Polonia) Paesaggio: il più alto picco – Rysy: 2499 m s.l.m. montagne – Tatra, Beschidi, Pieniny, Gorce pedemontano – Pedemontana dei Carpazi altopiani – Altopiano Krakowsko-Częstochowska pianure – valle della Vistola fiumi principali – Vistola, Dunajec, Poprad, Raba, Skawa, Biała acquedotti – Czorsztyński, Rożnowski, Czchowski, Dobczycki, Klimkówka laghi più puliti, situati più in alto – Morskie Oko, Czarny Staw, laghi della Valle Pięciu Stawów Polskich grotta più grande e più profonda – Grotta Wielka Śnieżna: oltre 22 km di corridoi, 824 m di profondità FIN Helsinki S Oslo N RUS EST Ryga Dublin LV DK IRL LT Kopenhaga GB RUS Paryż Berlin Warszawa PL D L Praga Luksemburg Bratysława Andora Monako San Marino MC V Kiszyniów H RO Zagrzeb HR RSM I Madryt MD Budapeszt A Lublana SLO E UA SK Wiedeń FL CH P Kijów KRAKÓW CZ Berno Vaduz Lizbona Mińsk BY Amsterdam Bruksela B AND Wilno NL Londyn F Casa Editrice Dipartimento del Turismo e della Promozione dell’Ufficio di Presidenza della Provincia della Małopolska Gruppo per il Sistema Regionale dell’Informazione Turistica ul. Basztowa 22, 31-156 Cracovia [email protected] www.visitmalopolska.pl Tallin Sztokholm SRB Sarajewo MNE Rzym Bukareszt Belgrad BIH Podgorica RKS Tirana Sofia Priština Skopje BG MK AL GR TR Ateny M Testo Krzysztof Bzowski Le foto P. Droździk, M. Flis, R. Korzeniowski, J. Michalczak, P. Mierniczak, A. Otrębski, A. Pilch-Ziobroń, M. Zaręba, D. Zaród, archivio iStockPhoto.com, archivio UMWM; R. Kularska-Król (disegno) Casa editrice Amistad Sp. z o.o. – Program ul. Stolarska 13/7, 31-043 Kraków tel./faks: + 48 12 4229922 [email protected], www.polskaturystyczna.pl Direzione della produzione: Agnieszka Błaszczak, Małgorzata Czopik Coordinatore del pro getto: Katarzyna Thor Concezione editoriale: Anna Niedźwieńska Redazione: Aurelia Hołubowska Revisione: Agnieszka Szmuc Progetto della copertina, concezione grafica: PART SA Realizzazione delle mappe: Wydawnictwo Kartograficzne Daunpol sp. z o.o. Composizione, preparazione per la stampa: Michał Tincel Traduzione e correzione: EuroInterpret Dominik Moser Kraków 2010, ISBN 978-83-61355-86-1 Gli autori e gli editori della pubblicazione hanno cercato di rendere il testo piu affidabile possibile, ma non possono assumersi la responsabilità di eventuali cambiamenti che si verificano dopo la data di preparazione dei materiali per la pubblicazione. I materiali sono aggiornati al giorno: 29 ottobre 2010. Wysowa-Zdrój MAŁOPOLSKA Tradizioni e costumi U na visita nella Małopolska da la possibilità di vedere di prima mano i montanari in abiti tradizionali: calzoni di parzenice, cappello con piume e kierpce. Si possono vedere anche gli abiti particolari di Cracovia con una magnifica piuma di pavone sul berretto rosso a quattro punte e le ragazze in corsetti scintillanti e gonne floreali. Ma non solo i costumi sono una manifestazione della cultura popolare tradizionale della regione. Le abitudini originali e sempre coltivate associate a feste religiose. Le leggende e i racconti di antiche storie, misteri e paure fanno parte del ricco patrimonio culturale della Małopolska. Inoltre i magnifici prodotti regionali e i piatti originali realizzati con essi. La cultura popolare sempre viva è la più forte espressione della diversità della Małopolska, in cui ogni parte della regione ha suoi particolari abiti, usanze e piatti. fot. D. Zaród Costumi popolari Costumi popolari Chi non conosce un costume di Krakowiak (Cracovian), con una magnifica piuma di pavone sul berretto rosso a quattro punte o un cappello montanaro bordato con le conchiglie e decorato anche con una piuma! I corsetti brillanti, grosse collane o le gonne delle ragazze, parzenice ricamate con perfezione sui pantaloni montanari – gli abiti popolari della Małopolska con i colori vivi e un’immensa diversità di modelli e ornamenti. I costumi più conosciuti sono quelli dei Cracoviani della zona di Cracovia e dei montanari di Podhale, ma non sono gli unici costumi popolari della regione. Diverso era l’abito tradizionale di Łemkowie e Ruteni del Beskid Sądecki e Niski, ancora diversi erano i costumi dei montanari di Spisz, Orawa e Lachowie della terra di Nowy Sącz. Krakowiacy (Cracoviani) sono famosi per i loro costumi colorati. Un abito maschile comprendeva una camicia bianca di lino, pantaloni a strisce (strisce rosse) inseriti nelle scarpe alte. Su questo mettevano un caffetano nero o blu scuro decorato con erbacce rosse e anelli di metallo, con la cintura in vita e sopra mettevano una lunga veste di contadino con erbacce rosse. L’abito era completato da un cappello celender cappello di lana chiamata magierka oppure, più spesso associato con il vestito dei Cracoviani, berretto rosso a quattro punte con una piuma di pavone e nastri colorati. Le donne su una bianca camicetta ricamata mettevano un corsetto nero o blu navy. Era l’elemento più ornato dell’abito: con ampi nastri colorati, ricami e bottoni gioiello. Una gonna fiorita, con grembiule bianco, tulle ricamato, si metteva su una sottoveste bianca, alle gambe la donna metteva stivali alti. Le sciarpe completavano gli abiti delle donne sposate, le donne aristocratiche portavano i capelli scoperti, legati in una lunga treccia. Lachowie abitano una gran parte di Beskidy, e particolarmente la terra Sądecka. Il loro vestito è mol- to originale, anche se poco conosciuto, perché costituisce (particolarmente da Lachowie di Sącz) una combinazione di elementi dei costumi cracoviani e montanari. È caratterizzato da un’insolita decorazione e ricchezza di ornamenti. Gli uomini portavano i pantaloni blu navy e gilè con un ricamo largo interno, numerosi elementi decorativi d’ottone e filati colorati. Sotto portavano le camicie bianche strette da una cinghia larga di pelle tipo montanara, e a volte anche con una spilla montanara sotto il collo. Le donne avevano i corsetti di velluto e le gonne, di solito in colore blu navy. Łemkowie di Beskid Niski e Sądecki avevano il costume completamente diverso. Gli uomini vestivano un capotto lungo, chiamato czucha, di lino marrone e un collo caratteristico cadente sulla schiena, a cui veniva cucita una frangia lunga. Sotto portavano i gilè corti in colore blu navy e pantaloni bianchi con camicia bianca. Le donne avevano camicie bianche finemente ricamate a colori sul collo e sulle maniche, sopra i corsetti neri con fiori ricamati. Le gonne di percalle erano scure e decorate con nastri colorati cuciti verticalmente. Ai piedi mettevano kierpce. Ornamenti del costume di Lachowie, fot. P. Droździk Costume di Lachowie di Podegrodzie, fot. P. Droździk Cracoviane, fot. D. Zaród 2 3 Costumi popolari Montanari di Podhale, che vivevano ai piedi delle rupi della Tatra, fino ad oggi sono orgogliosi del loro bellissimo abbigliamento tradizionale. Pertanto, proprio qui a Podhale, è più facile vedere i costumi tradizionali. C’è tanto da vedere! Le donne indossano i mocassini di cuoio rifiniti con grande delicatezza, e inoltre le gonne colorate con grembiule di lino e sottoveste. Una camicia di lino decorata con un ricamo bianco copriva un corsetto rosso o nero di velluto, spesso con un ricamo colorato con il motivo della carlina o del giglio martagone. Al collo sempre una grossa collana rossa e durante l’inverno sopra mettevano una pelliccia. I montanari portano le camicie bianche con la spilla di metallo decorativa al collo, sulla quale mettono la gunia (un gilè) o cucha (giubbino di panno) decorato con i ricami. Una larga cintura di pelle che all’epoca nascondeva le pistole, oggi mantiene i pantaloni bianchi di panno con ricamate parzenice (tipo di ricamo decorativo) e le strisce nere lungo la gamba, e ai piedi kierpce di pelle. Sulla testa un cappello nero di panno con le conchiglie e piuma e nella mano un alpenstock. Montanari di Pieniny sopra la camicia bianca mettevano un gilè azzurro decorato con un ricamo, i pantaloni montanari bianchi con parzenice. Una volta i vestiti esterni erano bianchi o marroni decorati con ricami. L’abito tradizionale femminile era simile ad altri vestiti montanari di donna. I suoi elementi caratteristici sono: le camicie bianche con grande collo ricamato, sopra un corsetto nero o rosso, le gonne floreali, grembiuli ricamati e kierpce. Babiogórcy (abitanti di Babia Gora), che vivono all’interno e attorno Zawoja, indossavano i pan- taloni bianchi, ma parzenice su di loro erano molto più modesti, e i cappotti, cioè le gunie, erano marroni e lunghi fino alle ginocchia. Le donne portavano le gonne blu con un piccolo motivo bianco, molto popolare era anche la così detta jadwiśka, cioè un giubbino stretto. Dall’altre parte di Babia Góra, in Orawa, le donne portavano le camicie con una manica più corta (fino al gomito), invece con una larga balza in pizzo intorno al polsino e scollatura. Volentieri mettevano anche i corsetti e le gonne dello stesso tessuto fiorato. Gli uomini, anche qua portavano i pantaloni bianchi con parzenice, e sulle camicie portavano i gilè neri con i bottoni bianchi e la gunia marrone. Kierpce, mocassini montanari, fot. P. Droździk Montanari, fot. arch. UMWM Montanari, fot. P. Droździk Elementi del costume montanaro, fot. P. Droździk 4 5 Montanari di Spisz, chiamati anche Spiszaki, abitano a Spisz, a est di Podhale. I loro costumi variano notevolmente anche tra i singoli villaggi. Ma anche qua si portavano i pantaloni bianchi con parzenice con il gilè e veste di contadino. Le donne e le ragazze indossavano le camicie bianche con le maniche ricamate attorno e i caratteristici corsetti con la scollatura – collo nel dente. Ai piedi raramente mettevano kierpce, sceglievano piuttosto stivali alti. Tradizioni regionali Tradizioni regionali Lajkonik, o meglio la sua marcia è una delle tradizioni più famose della capitale della Małopolska: Cracovia. Ogni anno, otto giorni dopo la festa del Corpus Domini, dal quartiere Zwierzyniec alla Piazza del Mercato nelle vie della città marcia un cavallo su due gambe rosse e un cavaliere barbuto che brandisce un manganello. Chi gli darà un riscatto, otterrà una bastonata sulla testa, che porta apparentemente buona fortuna per tutto l’anno. Lajkonik, anche se oggi è una maschera divertente, secondo la leggenda, è un ricordo delle invasioni tartare, che nel XIII secolo, giunsero fino a Cracovia. Hejnał mariacki (segnale di tromba) – una bella tradizione sempre viva a Cracovia – si riferisce anche alle invasioni tartare. Ogni ora, un vigile del fuoco dalla torre della chiesa di Santa Maria nella Piazza del Mercato suona quattro versi caratteristici della melodia con la tromba, l’ultimo tono è casuale. A quanto pare, quando i guerrieri tartari si avvicinarono alla città, li vide solo il trombettista custode. Suonò la tromba per svegliare i difensori della città, ma non finì la melodia, perché morì trafitto da una freccia tartara ... Merletto di Bobowa. Un’interessante tradizione artigianale della Małopolska è una particolare arte di merletto. A Bobowa da anni è coltivata la difficile arte del merletto al tombolo. Questo tipo di merletto è più sottile e più bello dei merletti realizzati con l’uncinetto. Quest’arte riscontra un’enorme ammirazione per l’inventiva delle donne che li realizzano. Il merletto al tombolo piace così tanto, che proprio a Bobowa si svolgono i corsi d’arte di merletto. Per questa tradizione sempre viva, ogni anno è organizzato il Festival del Merletto al Tombolo. Presepe di Cracovia. A Cracovia esiste la meravigliosa tradizione di costruire i cosiddetti presepi di Cra- Lajkonik, fot. R. Korzeniowski Presepi di Cracovia, fot. D. Zaród Merletto al tombolo, fot. arch. UMWM Presepe di Cracovia, fot. M. Zaręba 6 7 covia, che ha origine alla fine del XIX secolo, quando i muratori della periferia di Cracovia, d’inverno, periodo in cui la stagione dei lavori edili ormai finiva, cercavano altri lavori e fonti di reddito. Dagli anni 30 del XX secolo, nel primo Giovedi di dicembre viene organizzato il concorso dei presepi. Il Museo Storico della Città di Cracovia dà il proprio patrocinio al concorso. La mattina, di solito in una nebbia leggera, i partecipanti del concorso portano le proprie opere al monumento di Mickiewicz nella Piazza di Mercato. I presepi devono comprendere elementi dell’architettura storica di Cracovia. I presepi possono essere ammirati dopo il concorso, nell’esposizione dei presepi cracoviani presso il Museo Storico di Cracovia nel cuore della Małopolska. Tradizioni regionali Concorso per la casa dipinta più bella, viene organizzato ogni anno nella Domenica dopo il Cor- pus Domini nel villaggio Zalipie. Poco dopo il Corpus Domini occorre andare quindi in questo piccolo villaggio vicino a Dąbrowa Tarnowska. La città è nota da oltre cento anni, per la tradizione di decorare le case con motivi floreali colorati su uno sfondo bianco. I dipinti coprono i muri delle case e dei fabbricati agricoli (anche i pozzi e canili!), così come gli interni delle camere, elettrodomestici e mobili. Zalipianki producono anche vestiti ricamati, copriletto, tovaglie e molte altre decorazioni. Grazie a questo concorso si riesce a sostenere questa tradizione originale di decorazione, non solo a Zalipie, ma anche in diversi altri villaggi vicini. Transumanza, una solenne processione di pastori con le loro mandrie di pecore, parte in primavera dai villaggi della Tatra verso i lontani prati di montagna. Quando l’inverno in montagna finiva e prati cominciavano ad essere verdi, i pastori e i loro assistenti, radunavano le pecore e si muovevano verso i pascoli di montagna. Secondo la tradizione dei Carpazi la transumanza iniziava il giorno di S. Adalberto (23 aprile) e durava fino a St. Michele (29 settembre). Tradizionalmente, la più importante transumanza partiva da Ludźmierz, dal santuario Gaździny Podhala, dove avveniva la benedizione dei greggi e pastori. Attualmente, il santuario ludźmierskie sempre intorno al 23 aprile organizza la Festa di Baca (dei pastori). Un’altra nota Transumanza si svolge a Jaworki vicino a Szczawnica e meno tradizionale perché è in luglio. Questa è accompagnato da una serie di eventi artistici, degustazioni e concorsi. Anche l’itinerario Oscypkowy nella Małopolska si riferisce alla tradizione delle pecore che pascolano in montagna e alle delizie prodotte dal latte di questi animali. Questo percorso collega 31 aziende artigianali, in cui vengono prodotti oscypki e anche altre prelibatezze ottenute dal latte di pecora (bryndza, bundz, żentyca, redykołki). Le specialità delle pecore possono essere acquistate direttamente dal pastore al rifugio presso il pascolo: basta seguire le indicazioni per l’itinerario Oscypkowy. Bacówki si possono trovare per esempio nei Monti Tatra: a Kuźnice e Kalatówki, a Zakopane in via pod Reglami, nelle valli Chochołowska e Kościeliska e a Polana Rusinowa. Altri sono a Podhale (a Bustryk, Baligówka, Leśnica, Gliczarów Górny, Biały Dunajec, Nowy Targ accanto all’aeroporto, Ratułów, Murzasichle e Brzegi, Białka Tatrzańska sotto Kotelnica), in Gorce (a Hala Długa ai piedi di Turbacz, a Zorymbek Wyżny e a Kowaniec, ma anche a Konin la parte nord di Gorce), a Pieniny (a Czorsztyn e Jaworki), a Spisz (a Dursztyn, Łapsze Wyżne e Niżne), Orawa (ai piedi di Babia Góra a Zubrzyca Górna), ed inoltre nei Beskid Sądecki (a Wierchomla). Fiori dipinti – Zalipie, fot. D. Zaród Pascolo, fot. arch. UMWM Abitazione rurale di Zalipie, fot. arch. UMWM 8 9 Ulteriori informazioni sul percorso sono disponibili /www.tatry.pl, e informazioni sulla produzione degli oscypki, sono presentate in una forma divertente /www.oscypek.wrotamalopolski.pl. Tradizioni regionali Calendario delle feste regionali scelte Nome dell evento Luogo Termine Carnevale Montanaro Sito www Descrizione Bukowina Tatrzańska febbraio www.domludowy.pl concorso di gruppi di canto natalizio, spettacoli di danza a coppie, concorso di danza dei briganti montanari, gara con speciali slitte chiamate kumoterki Wielka Majówka Tatrzańska (Grande Picnic di Maggio sui Tatra) Zakopane 1–3 maggio www.tatry.pl presentazioni di gruppi regionali nella revisione di Rivista dei Gruppi Bambineschi Regionali della Tatra, Transumanza, spettacoli dei mestieri di fabbri e falegnami Festival del melo in fiore Łącko prima metà di maggio www.swieto.lacko. org.pl evento tradizionale di Łąck, centro di una grande zona di frutteti: presentazione del folclore regionale e delle usanze Picnic Archeologico di Cracovia Kraków-Branice fine maggio www.ma.krakow.pl evento organizzato dal Museo Archeologico di Cracovia: incontri storici di gruppi di ricostruzioni e fratellanze dei cavalieri, presentazioni con scene d’epoca, mostre di combattimento, laboratori archeologici Festival dei giocattoli popolari Stryszawa periodo maggio e giugno www.stryszawa.pl una festa collegata con le tradizioni della produzione artigianale di giocattoli popolari della località e della periferia: concorso del giocattolo popolare, spettacoli di gruppi folk organizzata dal Museo delle Saline Cracoviane: un pic-nic all’aperto e proiezioni associate all’estrazione del sale: dimostrazioni di metodi per ottenere il sale, laboratori di artigiani associati con l’estrazione, la vendita di souvenir di sale nella “jatka di sale” Festa di Sale Wieliczka inizio di giugno www.muzeum. wieliczka.pl Wianki Cracovia fine di giugno www.wianki.krakow.pl grande manifestazione all’aperto riferita alla celebrazione della Notte di San Giovanni: festa all’aperto, concerti, concorsi di corone di fiori freschi Tatrzańskie Wici distretto dei Tatra luglio–inizio di settembre www.tatry.pl un ciclo di eventi folcloristici all’aperto, tra cui la manifestazione dei briganti montanari Harnasiowy Korowód, messa in scena di nozze montanare, gare per pastori e pastorelli, miss montanara, ecc. Festival Internazionale dei Nuclei Regionali di Bambini Święto Dzieci Gór Nowy Sącz fine di luglio www.mcksokol.pl rassegna di gruppi provenienti da tutto il mondo, insieme all’inaugurazione della mostra dei partecipanti Łemkowska Watra Zdynia III o IV settimana di luglio www.lemkounion. republika.pl un evento che raccoglie tutti i Łemkowie del mondo, riferito alla cultura di Łemkowie, concerti, laboratori, mostre, incontri con autori Sabałowe Bajania (Favole montanare) Bukowina Tatrzańska metà di agosto www.domludowy.pl concorso di cantastorie, strumentisti, cantanti, maestri di cerimonia Festival Internazionale del Folklore di Montagna Zakopane ultima settimana di agosto www.mffzg.pl grande concorso di gruppi folcloristici di tutto il mondo Jesień Babiogórska Zawoja fine settembre www.zawoja.pl presentazioni di gruppi regionali, cerimonia di benvenuto dai pascoli , fiera d’arte popolare e artigianato Festa del Giocatolo Popolare di Stryszawa, fot. P. Droździk 10 11 Leggende Leggende La storia colorata e lunga della Małopolska è descritta in decine di leggende e tradizioni. Si raccontano sia eventi reali, del passato antico della regione, che di fantasia, in combinazione con le credenze popolari, e anche antichi culti pagani. Storie e leggende popolari spiegano il significato dei nomi delle località, fanno riferimento alle lontane origini dei villaggi o delle città. Molte leggende spiegano l’origine delle strane colline isolate da rocce – molto frequenti in Małopolska. Ci sono anche molti miti e storie riguardanti la vita di Santi e Beati della Małopolska. . Il Principe Krak e il terribile drago. La più famosa leggenda di Cracovia racconta del leggenda- rio fondatore della città, il principe Krak, e di un terribile drago che viveva in una grotta sotto la collina di Wawel. Il mostro mangiava il bestiame, e quando non otteneva tempestivamente in sacrificio degli animali, rapiva delle persone. Nessuno poteva affrontare il problema, nemmeno i coraggiosi figli di Krak. Finché un calzolaio intelligente, Skuba, ha riempito di zolfo una pelle di pecora, e mise davanti alla Grotta di Drago questo “montone”. Il mostro ha mangiato la finta pecora piena di zolfo: nella pancia del drago esplose l’incendio, che l’animale tentò di spegnere con l’acqua della Vistola, ma è presto scoppiato in mille pezzi. (Un’altra versione della leggenda dice che stesso principe Krak sconfisse la bestia). Due Cavalieri trasformati in colombe. Una storia interessante spiega anche da dove provengono i piccioni che sorvolano il mercato di Cracovia. Quando il Duca Sab Enrico IV Probo prese il trono ducale a Cracovia, voleva andare dal Papa a Roma a prendere la corona reale. Ma non aveva soldi, così gli venne in aiuto una strega. Trasformò la sua squadra di cavalieri in uno stormo di colombi, promettendo che avrebbero riaquistato la forma umana, quando il principe sarebbe tornato con la corona. I colombi mangiarono i sassi della piazza del mercato, che si trasformarono in monete d’oro, ma il Principe mentre si recava a Roma perse le monete e non raggiunse mai lo scopo… I suoi cavalieri trasformati in piccioni, sono ancora in attesa del loro principe nel mercato Cracovia. L’anello di S. Kinga. Nelle vicinanze di Cracovia, a Wieliczka e Bochnia da centinaia di anni viene estrat- to il sale dal sottosuolo. Da dove derivano i depositi di sale? Questo lo spiega una bella leggenda. Quando la principessa ungherese Cunegonda (Kinga) era venuta a Cracovia per sposare il principe Boleslao il Casto, decise di donare alla sua nuova patria, un dono prezioso. In una delle miniere di sale ungheresi gettò l’anello di fidanzamento. Al momento dell’arrivo in Małopolska ordinò di scavare in un luogo, dove oggi c’è la miniera di sale Wieliczka (in un’altra versione della leggenda – dove oggi esiste la miniera di Bochnia). Per lo stupore di tutti i presenti, dalla terra scavata fu recuperato un blocco di sale con dento l’anello di Kinga. E così la principessa donò ai suoi sudditi il sale. Il re dei contadini. A quanto pare, il re Casimiro il Grande sotto le spoglie di mendicante spesso va- gava da villaggio in villaggio per conoscere la vita dei suoi poveri sudditi. Una volta, vestito di stracci da vagabondo lo ospitò un povero contadino. Il contadino si lamentò con il suo visitatore, che nessuno voleva partecipare al battesimo del figlio appena nato, “il povero” disse che lui poteva essere il padrino. Si accordarono quindi, per incontrarsi il giorno successivo e andare in chiesa insieme. Quando il giorno successivo alla porta del contadino si fermo il re alla testa di un grande corteo, il contadino con stupore riconobbe nel sovrano maestoso il suo visitatore. Il re mantenne la sua promessa, fu il padrino del figlio e gli diede una borsa piena di monete d’oro. Drago di Wawel, dis. R. Kularska-Król Wieliczka – sculture, fot. arch. UMWM 12 13 I cavalieri addormentati sotto i Tatra. Quando si guarda da Zakopane verso i Monti Tatra, si vede la sagoma della maestosa montagna Giewont. Assomiglia al profilo di un uomo che dorme. Questo è apparentemente un cavaliere o un re, la cui squadra addormentataè in attesa da qualche parte nelle caverne segrete sotto la montagna. Quando il mondo sarà troppo pieno del male (in un’altra versione della storia, quando un grande pericolo minaccerà la Polonia), Giewont con il suo esercito si sveglierà e correrà a lottare. Małopolska Feriale Pasqua Pasqua, la celebrazione della Risurrezione, è la più antica e la più grande festa cristiana per commemorare la resurrezione di Gesù Cristo. Oggi le celebrazioni di Pasqua sono associate a decine di differenti abitudini, tradizioni e riti che affondano le loro radici non solo nel cristianesimo, ma in credenze pagane. La fine della primavera, che coincide con la Pasqua (sempre la prima Domenica dopo il primo plenilunio di primavera), crea questo collegamento con la festa ricca di rituali e costumi per sottolineare la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Domenica delle Palme cade la settimana prima di Pasqua, che commemora l’ingresso solenne di Gesù in Gerusalemme. In quel giorno, i fedeli vanno in chiesa con le palme e fasci di erba secca. Essi non sono solo un ricordo degli eventi descritti nel Vangelo, ma anche l’espressione di credenze popolari antiche, parlando della rinascita della natura alla vita con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Pertanto, la Domenica delle Palme è stata chiamata la Domenica di un fiore o Wierzbna. In questo giorno Pucheroki, cioè i ragazzi vestiti con cappotti di pelliccia con il pelo sulla parte superiore girato, in cappelli conici decorati con la carta colorata e volti sporchi, vanno la mattina ai villaggi vicino a Cracovia, tra cui Zielonki, Bibice o Tomaszowice. I ragazzi cantano e augurano un Buona Pasqua, per cui ricevono piccoli regali e delizie. L’usanza deriva dalla tradizione degli studenti di Cracovia antica che celebravano in questo modo, le case dei borghesi di Cracovia. Settimana Santa, dopo la Domenica delle Palme, è il tempo di attesa per la festa di Pasqua. Ogni giorno ha la sua simbologia religiosa, perciò molti credenti vanno ogni giorno per tutta la settimana in chiesa per la santa messa. Molto solenni sono le celebrazioni della Settimana Santa nel santuario del Santo Sepolcro in Miechów. La Domenica delle Palme, si svolge qui la processione con Gesù su un asino, Martedì Santo la cerimonia della via crucis durante la processione intorno alla città, invece la Via crucis di Venerdì Santo visita i portici del monastero di Bożogrobcy. Misteri della Passione nel santuario di Kalwaria Zebrzydowska si raccolgono molti pellegrini, così come un numero crescente di turisti. I rituali iniziano con la messa in scena dell’ingresso solenne di Gesù a Gerusalemme la Domenica delle Palme. Il Santo Mercoledì sera sono messi in scena tra l’altro: l’ingresso dei pellegrini nel tempio, il tradimento di Giuda e la riunione nel Sinedrio. Il Giovedì Santo la cerimonia del lavaggio dei piedi degli Apostoli, e poi una processione verso Ogrójec, la cattura di Cristo da parte delle guardie e la fuga degli apostoli al palazzo di Caifa, dove avviene la scena del ripudio di S. Pietro. La rappresentazione prosegue il Venerdì Santo, quando lo spettacolo si conclude con la condanna di Cristo sulla Croce, e poi comincia già a partire la tradizionale via Crucis. Su scala minore I Misteri della Passione, si svolgono anche nel monastero Bernardino di Alwernia. Mistero della Passione di Kalwaria, fot. P. Mierniczak Palme di Pasqua di Lipnica Murowana, fot. arch. UMWM 14 15 Małopolska Feriale Uova di Pasqua sono tradizionalmente preparate prima di Pasqua. I gusci delle uova sono colorati con metodi naturali e decorati con una varietà di disegni. Per i volontari sono organizzati laboratori di decorazione delle uova pasquali con metodi tradizionali, tali corsi sono organizzati ad esempio a Stryszawy (www.stryszawa.pl). Sabato Santo, l’ultimo giorno della Quaresima che precede la Domenica di Pasqua, tempo di attesa gioiosa, è il tempo per benedire il cibo preparato per la tavola della festa. In tutta la regione, i fedeli vanno in chiesa, portando cesti con il cibo chiamati święconka. In essi non possono mancare le uova, simbolo di nuova vita, e un agnello di zucchero, che simboleggia il martirio di Cristo. Nel cestino si mettono anche i pezzi di diversi salumi preparati per la Pasqua, un pizzico di sale e una fetta di pane. Domenica di Pasqua inizia con una colazione solenne, durante la quale sul tavolo vengono messi tutti prodotti del cestino di święconka. Mangiare cibo benedetto è un riferimento dedicato alla vita eterna che Gesù risorto offre ai credenti. Invece, durante il pranzo di Pasqua si possono gustare piatti come la zuppa o minestra di rafano e siero di latte. Spesso, sui tavoli appare la zuppa di barbabietole con la panna, preparata su una base di prodotti affumicati, con la salsiccia. Lunedi Bagnato o Śmigus-Dyngus, il secondo giorno di Pasqua, un periodo in cui tradizionalmen- Tradizione di Pasqua, fot. P. Droździk Tavolo di Pasqua, fot. M. Flis Uova Pasquali, fot. iStockphoto.com 16 17 te le ragazze potrebbero essere bagnate con acqua da ragazzi nascosti. Questa tradizione fa eco alle tradizioni pagane associate con una simbolica pulizia dello sporco e della malattia. Un’altra tradizione è Siuda Baba, cioè un uomo vestito come una donna con un rosario di patate tra le mani e la faccia sporca di fuliggine, si aggira intorno alle saline di Wieliczka proprio il Lunedì Bagnato. Gira intorno alla chiesa accompagnato da uno Zingaro sporco con una frusta. Questa tradizione ha le sue radici in una leggenda che tratta del tempio pagano della dea Leda di Lednica Górna vicino a Wieliczka. All’interno di esso bruciava il fuoco sacro, vigilato da una sacerdotessa, svolgendo la sua funzione per un anno. Poi, stanca di stare seduta accanto al fuoco, cercava nelle case una vergine, che poteva sostituirla. Oggi anche Siuda Baba cerca le ragazze, ma per ricompensarle con monete o un bacio, che termina con lo sporcarsi obbligatoriamente di fuliggine... Małopolska Feriale Natale Natale, il 25 e 26 dicembre, è una delle più importanti festività cristiane celebrata in onore dell’incarnazione (la nascita) di Gesù Cristo. Nella tradizione polacca il Natale è la festa più bella e più famigliare dell’anno. A esso si collegano molte abitudini, a casa non può mancare l’albero di Natale decorato, la condivisione della cialda e la presentazione dei desideri, regali e canti di Natale. L’albero di Natale che adorna le case a Natale, viene decorato prima con palline colorate e catene di carta.. Alla Vigilia di Natale sotto l’albero si mettono i regali per i vicini, i quali nella Małopolska, secondo la tradizione, li porta un Angelo e non Babbo Natale come in altre regioni della Polonia. Cena della Vigilia è l’opportunità per preparare una volta all’anno piatti vegetariani speciali. Tra- dizionalmente, essi dovrebbero essere almeno dodici. Non può mancare la zuppa di ravioli ripieni di funghi o zuppa di funghi secchi. Obbligatoriamente sul tavolo della Vigilia deve esserci la carpa fritta, possibilmente di Zator. Il piatto tradizionale è anche il cavolo sotto aceto con piselli o funghi. Per dessert, si mangia il papavero con frutta secca, bevanda di frutta secca e diversi dolci. Canti di Natale è un’altra tradizione del Natale. Si cantano nelle case e nelle chiese. Si possono ascoltare anche cantate di gruppi di canti di Natale, cioè di gruppi di persone che visitano le case cantando. Di solito tra i costumi appare Turon, una bizzarra figura con la testa di capra o pecora. A capo dei cantanti di Natale si presenta il così detto Gwiazdor, una persona che porta un’enorme stella di carta. Il corteo è seguito da altre figure tipo: i Tre Re, un Ebreo, Zingara, musicisti ... Per il canto ricevono donazioni, e se non le ricevono, spesso fanno degli scherzi. Messa di Mezzanotte è una solenne Messa celebrata a mezzanotte la notte tra il 24–25 Dicembre. Piazza del Mercato di Cracovia – fiera Natalizia, fot. M. Zaręba Decorazioni di Natale, fot. M. Zaręba Albero di Natale, fot. A. Pilch-Ziobroń 18 19 La partecipazione a essa è una delle celebrazioni più importanti del Natale. I borghesi di Cracovia tradizionalmente andavano alla messa di mezzanotte al tempio principale della città, cioè la Chiesa di Santa Maria nella Piazza del Mercato. Małopolska Feriale Eventi e tradizioni festive Festa Nome dell’evento Descrizione dell’evento Luogo Data Pasqua Targi Wielkanocne (Fiera di Pasqua) È l’occasione per acquistare le delizie di Pasqua, come la ciambella a base di lievito e biscotti e mazurche di sapori differenti Cracovia (Piazza del Mercato) marzo/aprile (settimana precedente la Pasqua) Pasqua Wielkanocny Małopolski Smak (Gusto di Pasqua della Piccola Polonia) Evento organizzato nell’ambito del Festival del Gusto della Małopolska offre l’opportunità di provare la minestra acida di Pasqua, la zuppa di rafano, uova di Pasqua in vari modi, le salsicce (rurale, di Cracovia secca, alla cacciatora), ed inoltre il miele e liquori, Cracovia marzo/aprile, (settimana precedente la Pasqua) Pasqua Concorso per la palma più alta Il concorso attira le folle, e le palme di gara, decorate di nastri colorati e guarnite con fiori verdi e rami, raggiungono anche 30 m di altezza Lipnica Murowana marzo/aprile (Domenica delle Palme) Pasqua Gesù Bambino di Palma (Jezusek Palmowy) La statua del Cristo portata su un asino con un carrello in legno si può vedere nella processione, che in memoria dell’ingresso solenne di Gesù a Gerusalemme, passa per un villaggio Tokarnia della zona di Myślenice Tokarnia marzo/aprile (Domenica delle Palme) Pasqua Misteria Paschalia festival di musica classica, dedicato ai famosi compositori barocchi, strettamente legato con il periodo della Settimana Santa e Pasqua Cracovia marzo/aprile (Settimana Santa) Pasqua Emaus L’indulgenza tradizionale di riferimento al cammino di Gesù nella città di Emmaus dopo la sua risurrezione. Alle bancarelle ai piedi del convento delle Norbertine o vicino alla chiesa del Santissimo Salvatore, è possibile acquistare figurine di legno caratteristiche degli Ebrei Cracovia (quartiere Salwator) marzo/aprile (Lunedì di Pasqua) Pasqua Rękawka L’Indulgenza organizzata a Cracovia, presso la chiesa di S. Benedetto e ai piedi del tumulo del Krakus. Questa antica tradizione ha origini pagane e fu associata al culto degli antenati Cracovia (quartiere Podgórze) marzo/aprile (Martedì dopo la Pasqua) Natale Il concorso per il presepe più bello di Cracovia Gli autori presentano le proprie opere (fatte di carta, cartone, legno, e facendo riferimento al caratteristico aspetto degli edifici a Cracovia) sui gradini del monumento di Adam Mickiewicz sulla piazza del Mercato di Cracovia, poi vanno in processione al palazzo Pod Krzysztofory, dove dopo tre giorni la giuria annuncia i risultati del concorso e tutti i presepi sono presentati nell’esposizione che dura fino alla fine di gennaio Cracovia (Piazza del Mercato) primo Giovedì di Dicembre Natale Fiera Natalizia È possibile acquistare vari addobbi natalizi, regali di Natale e delizie Cracovia (Piazza del Mercato) dicembre Natale Gusto di Vigilia della Małopolska Festival di piatti e delizie del Natale è l’occasione per assaggiare molte di queste chicche di Natale Cracovia (Piazza del Mercato) dicembre Natale Festival dell’Agnello nella Città L’evento romantico su un tema sintetizzato dagli angeli. Si compone di: fiera di artigianato tradizionale, laboratorio di vecchi mestieri, spettacoli artistici e esposizioni di belle arti di angeli, concerti Lanckorona metà dicembre Natale Concorso di Canti Natalizi e Invernali di Podhale, Il concorso mantiene la tradizione delle passeggiate dei gruppi di cantanti natalizi, e da l’occasione di ascoltare tanti bei canti di Natale Nowy Targ metà dicembre Lanckorona, fot. A. Otrębski 20 21 Prelibatezze regionali Prelibatezze regionali La degustazione di formaggi della Małopolska è meglio iniziarla dal formaggio che ha reso felice i buongustai di tutta Europa, cioè dall’Oscypek. Fragile e delicato, profumato di fumo del legno selezionato appositamente e di prati montanari, deriva dal latte di pecora della montagna polacca. Bisogna anche provare bryndza di Podhale, cioè un formaggio morbido e fresco con un forte sapore caratteristico. Molti dei piatti originali e dei prodotti alimentari derivano da Cracovia stessa. Nella capitale della Małopolska occorre assaggiare la minestra acida cioè żurek alla cracoviana, o la zuppa di barbabietole rosse. I panettieri di Cracovia fanno le ciambelle (obwarzanki) avvolte a spirale a forma di anello, cosparse di semi di papavero, di sesamo e sale ed inoltre brezel (precelki) croccante e dorato, soprattutto questi primi possono essere considerati come un simbolo della città. Meno noto è il pane prądnicki, anche se è cotto nelle vicinanze di Cracovia, almeno a partire dal XV secolo. E il pane non è solo questo: è una vera pagnotta di un metro di lunghezza e pesa anche più di 10 chilogrammi! Altri prodotti da forno di Cracovia sono i dolcetti rotondi, ricoperti di crema di panna e di uno strato di glassa e di marmellata di frutta o i deliziosi biscotti panini (bajgle) da Kazimierz, è un pane con un buco preciso in mezzo, cosparso di cumino nero, semi di papavero, sale. La panetteria originale non è solo una specialità di Cracovia: ogni buongustaio gusterà kołacz jodłownicki cioè una torta al formaggio, guarnita con le briciole, o kołacz jurajski o una brioche longitudinale – burattino lisiecka. Soddisferà la fame un pane żarnowy di Łomna cosparso di grano frantumato o il pane jurajski, che grazie all’aggiunta di fiocchi di patate mantiene la durata della freschezza. Nessuno deve essere convinto che un pane fresco ha un sapore migliore con miele, quando la crosta e l’interno morbido assumono la dolcezza proveniente da apiari di montagna. E proprio li, in mezzo ai boschi di abete e abete rosso nascono i migliori mieli di melata (małopolski e sądecki). Tra i prodotti regionali troviamo anche il sale di Wieliczka, i gelati di Nowy Targ o il balsamo dei Cappuccini che rinforza l’organismo. Tra i formaggi e i prodotti lattiero-caseari devono essere menzionati, oltre a oscypek e bryndza, prelibatezze come: redykołka (formaggio affumicato a forma di animali, cuori, o mandrino), żentyca (siero di latte di pecora), formaggio gazdowski (chiamato gołka, pucok o kara; formaggio che è fatto interamente con latte di mucca) e bundz (dolce, leggermente acido e di nocciola, formaggio a forma di pagnotta). I liquori forti rappresentano le bibite – la grappa a base di prugne cioè śliwowica łącka e wyborna ma anche deliziosi e preparati con frutta e dolce sorbo jarzębiak izdebnicki e jarzębinka dolce. Ai salumi più interessanti appartiene la salsiccia lisiecka, prodotta a Liszki e Czernichów vicino a Cracovia. Dovrebbe essere preparata dai migliori pezzi di maiale e affumicata dal fumo aromatico del legno di frutta selezionato. Tra la carne, i prodotti regionali comprendono le carcasse di anatre zatorskie e l’agnello di Podhale. Bryndza – formaggio di latte di pecora, fot. M. Flis Precle – ciambelline di Cracovia, fot. M. Flis Oscypki – formaggio affumicato di latte di pecora, fot. P. Droździk 22 23 Vale la pena di assaggiare frutta e verdura, come crauti kapusta charsznicka, fagioli “Piękny Jaś” della valle di Dunajec, la prugna secca łukowicka e suska sechlońska, cioè un altro tipo di prugna secca. Dalla Piccola Polonia derivano anche tradizionali tipi di mele di Radziejowice e di Łąck. E finalmente al termine una delicatezza speciale: carpa di Zator delle vicinanze di Zator, dove già nel XII secolo, erano allevati i pesci in una serie di stagni nella Dolina Karpia (Valle di Carpa). Prelibatezze regionali Ricette Pierogi Pasta: 500 g di farina, 1 uovo, 150 g di burro, 250 ml di acqua tiepida, un pizzico di sale, Ripieno (pierogi possono avere un ripieno diverso, ottimi sono con la frutta ad esempio con le fragole o frutti di bosco, ma i buongustai saranno contenti più della versione meno dolce, ad esempio con cavolo e funghi / come descritto di seguito / con grano saraceno e formaggio bundz), 250 g di bundz, 250 g di grano saraceno, 2 cipolle, 150 g di grasso, 100 g di pancetta, sale, pepe, maggiorana Preparare il ripieno: cucinare il grano al dente, aggiungere il formaggio schiacciato con una forchetta e tagliato fino, la pancetta fritta con la cipolla, condire con sale, pepe, maggiorana e mescolare. Preparare la pasta: unire la farina con metà del burro fuso e l’acqua, aggiungere l’uovo e impastare, aggiungendo l’acqua rimanente. Stendere la pasta, ritagliare i cerchi. Per ogni disco mettere una parte del ripieno, attaccare insieme i bordi della pasta. Cuocere pierogi 8 minuti in acqua bollente, salata. Charsznicki bigos 2 kg di cavolo bianco fresco, 2 kg di crauti di Charsznica, 1 l di un brodo essenziale di costole affumicate, 1 kg di carne di maiale o di cervo, 500 g di salsicia myśliwska, 500 g di pancetta affumicata, alcuni funghi secchi di bosco, 300 g di cipolla, 500 g di mele meno dolci (szare renety o antonówki), prugne secche, erbe inglese, pepe nero non macinato, sale, alloro, cumino, ginepro, timo, maggiorana, 0,5 l di vino rosso secco Aggiungere al brodo il cavolo fresco tritato e i crauti insieme alle mele scelte e tagliate a cubetti. La carne per il bigos può essere stufata o cotta, la salsiccia basta tagliarla. Cucinare la carne con la pancetta affumicata e la cipolla tagliata finemente. Tenuti in acqua (preferibilmente dal giorno prima), tagliare i funghi e cuocerli brevemente. Poi, la carne, salsiccia e funghi con il brodo aggiungere al cavolo, condire con sale e spezie ed erbe aromatiche, e il tutto stufare per 2–3 ore. Durante la cottura del bigos aggiungere gradualmente poche quantità di vino. (La stufatura del bigos può essere continuata a intervalli: ogni giorno per 1–2 ore, e in queste pause, il bigos deve essere conservato in un posto fresco o addirittura leggermente congelato. Il bigos è pronto dopo il primo giorno, ma più si cucina, e meglio è!) Moskole 1 kg di patate, 1 tazza di latticello o latte acido, ½ kg di farina, sale Lessare le patate con la buccia, pelarle e schiacciarle. Alla massa aggiungere la farina, latticello e sale a piacere. Impastare la pasta sulla spianatoia, stendere e formare torte ovali con lo spessore di circa 1 cm. Cuocere su entrambi i lati a fuoco lento sulla stufa o in una padella con fondo spesso. Servire caldo con il burro di aglio, formaggio bundz o bryndza. Kołacz jodłownicki Pasta: 350 g di farina, 0,33 l di latte, 100 g di grasso, sale, zucchero, 20 g di lievito Massa di formaggio: 200 g di cagliata, 3 uova, 3 cucchiai di farina, 1 cucchiaio di fecola di patate, aromi Ravioli polacchi, fot. M. Zaręba Moskole – tipo di focaccina di patate cotta su teglia, M. Zaręba Kolacz – dolce di lievito con formaggio, fot. arch. UMWM Specialita dei Benedettini, fot. P. Droździk 24 25 Preparare la massa di formaggio: mescolate la crema di formaggio con zucchero, uova e farina. Preparare la pasta: fare l’impasto di lievito con il latte caldo e una parte di farina, lasciar lievitare finche il volume raddoppia. Quindi aggiungere il resto della farina, sale, zucchero, impastare nuovamente e formare una torta rotonda con un’altezza di 3–4 cm, più grossa ai bordi. Sulla pasta stendere la massa di formaggio, cospargere con l’uvetta. Cuocere in forno a 190°C per 40–50 minuti. Prelibatezze regionali Calendario degli eventi culinari Nome dell’evento Luogo Sito www Małopolski Festiwal Smaku (Fiera di Gusto di Małopolska) – serie di semifinali Kraków, Tarnów, Nowy Sącz, Miegiugno chów, Oświęcim, – luglio Zakopane lub Nowy Targ Descrizione www.smak.Małopolska.pl fiera e concorso dei prodotti e piatti tradizionali, regionali e ecologici Gusto di Pasqua in Małopolska Kraków settimana prima della Pasqua www.smak.Małopolska.pl fiera di piatti e specialità pasquali, si svolge contemporaneamente alla Fiera di Pasqua sulla Piazza del Mercato Festa dei Frutteti in Fiore Łososina Dolna primi giorni di maggio www.lososina.pl evento di aeroplani collegato con spettacoli artistici e dimostrazioni in aria Festa del Melo in Fiore Łącko metà maggio www.swieto.lacko.org.pl presentazione delle cucine regionali e dei prodotti tradizionali di frutta, soprattutto della grappa di prugne śliwowica łącka Festa di raccolta della Frutta Łącko maggio www.owocobranie.lacko. org.pl presentazione del patrimonio culturale combinata con presentazioni di gruppi folcloristici Festa del Pane Cracovia giugno www.smak.Małopolska.pl fiera dei prodotti da forno tradizionali, insieme alla semifinale del Festival del Gusto della Małopolska Festa della Fragola del Paradiso Rajbrot primi giorni di giugno www.lipnicamurowana.pl la zona di Rajbrot è un vero bacino di fragole: da qui proviene la migliore frutta della Polonia, da cui sono prodotte numerose delizie: si possono assaggiare proprio durante questa festa Festa del Sale Wieliczka giugno www.muzeum.wieliczka.pl festa al Museo delle Saline Cracoviane di Wieliczka, mostre, conferenze e dimostrazioni legate al sale Mercato benedettino Cracovia seconda metà di giugno www.benedicite.pl presentazione di delizie realizzate dai monaci del monastero benedettino a Cracovia, fiera, concorsi, discussioni Festa della Carpa Zator Prima meta di luglio www.okzator.com, www.dolinakarpia.org uno dei tanti eventi del festival della Valle carpa organizzato a Zator, il centro della regione della Valle Carpa, dove si possono provare decine di carpe e altri pesci degli stagni locali Festa a Bartnik Stróże Prima metà di luglio www.bartnik.pl un’occasione unica per gustare deliziosi tipi di miele e prodotti preparati con l’aggiunta di esso Góralskie Jadło (Piatti montanari) Łopuszna metà luglio www.tischnerowka.pl concorso di piatti regionali di Podhale, la possibilità di degustare una varietà di specialità montanare, preparate dalle massaie locali Festa dei Mirtilli Zubrzyca Górna s econda metà di luglio www.orawa.eu evento etnografico e del folklore organizzato dal Parco Etnografico di Orawa Festa dell’Aglio della Małopolska Prandocin s econda metà di luglio www.mgck.slomniki.pl il villaggio di Radziemice e Słomniki è un luogo dove tradizionalmente viene coltivato l’aglio, la festa dell’aglio è l’occasione per assaggiare i piatti preparati con l’aggiunta di aglio, come la zuppa d’aglio, maialino con aglio, insalata, salsiccia Kociołek Galicyjski Nowy Sącz s econda metà di luglio www.sp9.nowysacz.pl concorso gastronomico, degustazioni e fiera dei prodotti regionali Festa del Pane, fot. M. Zaręba 26 27 Termine Prelibatezze regionali Festa della Trota Biały Dunajec fine luglio www.bialydunajec.com.pl possibilità di gustare piatti preparati con la trota fresca nell’ambito del concorso per il migliore piatto di pesce Festa dell’Orso, Miele e Apicoltori Poronin metà agosto www.poronin.pl concorsi di miele e di prodotti di miele Festiwal dei Pierogi Cracovia metà agosto Cracovia ultimo weekend di agosto www.smak.Małopolska.pl Festa del Fungo di Borzęcin Borzęcin ultimo weekend di agosto www.borzecin.pl durante le feste comunali, Giorni di Borzęcin, viene organizzato anche un concorso delle strutture agricole per il migliore piatto di funghi: le vaste foreste circostanti sono conosciute per diversi tipi di funghi che crescono nella zona. Raccolta del miele di Cracovia Cracovia prima metà di settembre www.krakow.pl festa degli apicoltori a Cracovia sulla Piazza Wolnica; la fiera dei prodotti dell’apicoltura e lezioni Festa della prugna Secca Dobrociesz prima metà di settembre www.sliwka.iwkowa.pl fiera dei prodotti regionali con il concorso per il miglior piatto con le prugne secche Festa della Mela e Pera Czasław seconda metà di settembre www.raciechowice.pl evento riferito alla tradizione dei frutteti del comune Raciechowice, presentazioni della cucina regionale e numerosi concorsi. Giorni del cavolo di Charsznica Charsznica seconda domenica di settembre www.charsznica.info festa nel famoso villaggio per le coltivazioni di cavoli, si può assaggiare tra l’altro bigos charsznicki da un cavolo locale Festa dei fagioli Zakliczyn settembre www.zakliczyn.iap.pl è un festival dei piatti di fagiolo, coltivato nella zona e preparati dagli ospiti del festival invitati anche dall’estero. Giorno delle Patate Bogucin Duży metà settembre www.gmina-klucze.pl tutto collegato con ziemniak: patate al forno, a freddo a caldo, nelle insalate, dolci, zuppe... Grandi Żniwa di Carpa Zator prima metà di ottobre www.dolinakarpia.org concorsi per i migliori prodotti regionali, degustazione di specialità della Valle di Carpa, e la dimostrazione di pesca. Festiwal „Patate alla cabańsko” Chrzanów seconda metà di ottobre www.powiat-chrzanowski.pl patate arrosto „po cabańsku” è una specialità regionale della terra chrzanecka e il festival è la migliore occasione per provare molte varianti di questo piatto originale. Gusto di Vigilia della Małopolska Cracovia settimana prima del Natale www.smak.Małopolska.pl fiera di pierogi e di delizie di Natale durante la Fiera natalizia della Piazza del Mercato Festival del Gusto della Małopolska – finale Festiwal dei Pierogi, fot. J.Michalczak 28 29 concorso per i migliori pierogi preparati dai ristoratori locali, associato con la tradizione di fare pierogi, durante la festa della Madonna dell’Assunta (15 agosto) Note Unità del Sistema Turystycznej d’Informazione Punkty Informacji Punkty Informacji Turystycznej Turistica di Małopolska KraKów InfoKraków, ul. Powiśle 11, 31-101 Kraków \+48 513 099 688, [email protected] InfoKraków, ul. Św. Jana 2, 31-018 Kraków \+48 12 421 77 87 InfoKraków, Os. Słoneczne 16, 31-958 Kraków \+48 12 643 03 03 InfoKraków, ul. Józefa 7, 31-056 Kraków \+48 12 422 04 71 InfoKraków Sukiennice, Rynek Główny 1/3, 31-042 Kraków \+48 12 433 73 10 InfoKraków Sanktuarium w Łagiewnikach, ul. Siostry Faustyny 3, 30-608 Kraków \+48 12 263 60 64 InfoKraków, ul. Szpitalna 25, 31-024 Kraków \+48 12 432 01 10 InfoKraków Pawilon Wyspiański, pl. Wszystkich Świętych 2, 31-004 \+48 12 616 18 86 InfoKraków Międzynarodowy Port Lotniczy w Balicach, 32-083 Balice \+48 12 285 53 41 Myślenice Rynek 27, 32-400 Myślenice \+48 12 272 23 12, [email protected] wiśniowa Wiśniowa 301, 32-412 Wiśniowa \+48 12 271 44 93, [email protected] Dobczyce ul. Podgórska 1, 32-410 Dobczyce \+48 12 271 01 53, [email protected] olKusz ul. Floriańska 8, 32-300 Olkusz \+48 32 72 43 282, [email protected] Miechów Plac Kościuszki 1A, 32-200 Miechów \+48 41 383 13 11, [email protected] Tarnów Rynek 7, 33-100 Tarnów \+48 14 688 90 90, [email protected] Tuchów ul. Chopina 10, 33-170 Tuchów \+48 14 652 54 36, [email protected] Dąbrowa TarnowsKa ul. Polna 13, 33-200 Dąbrowa Tarnowska \+48 14 657 00 07, [email protected] waDowice ul. Kościelna 4, 34-100 Wadowice \+48 33 873 23 65, it.wadowice@msit. malopolska.pl anDrychów Rynek 27, 34-120 Andrychów \+48 33 842 99 36, [email protected] sucha besKiDzKa ul. Zamkowa 1, 34-200 Sucha Beskidzka \+48 33 874 26 05, [email protected] oświęciM ul. St. Leszczyńskiej 12, 32-600 Oświęcim \+48 33 843 00 91, [email protected] chrzanów Aleja Henryka 40, 32-500 Chrzanów \+48 32 623 20 44, [email protected] Trzebinia ul. Kościuszki 74, 32-540 Trzebinia \+48 32 612 14 97, [email protected] zaKopane biały Dunajec ul. Jana Pawła II 363, 34-425 Biały Dunajec \+48 18 200 16 90, [email protected] białKa TaTrzańsKa ul. Środkowa 16, 34-405 Białka Tatrzańska \+48 18 533 19 59, [email protected] nowy Targ Rynek 1, 34-400 Nowy Targ \+48 18 266 30 36, [email protected] r abKa-zDrój ul. Parkowa 2, 34-700 Rabka-Zdrój \+48 18 269 15 53, [email protected] nowy sącz ul. Szwedzka 2, 33-300 Nowy Sącz \+48 18 444 24 22, [email protected] Krynica-zDrój ul. Zdrojowa 4/2, 33-380 Krynica-Zdrój \+48 18 472 55 77, [email protected] liManowa Rynek, 34-600 Limanowa \+48 18 337 58 00, [email protected] biecz Rynek 1, 38-340 Biecz \+48 13 447 92 47, [email protected] sęKowa Siary 19, 38-307 Sękowa \+48 18 351 87 70, [email protected] ul. Kościeliska 7, 34-500 Zakopane \+48 18 201 20 04, [email protected] poronin ul. Józefa Piłsudskiego 2, 34-520 Poronin \+48 18 207 42 98, [email protected] wiTów Witów 239A, 34-512 Witów \+48 18 207 18 98, [email protected] 31 Note 32