Articolo sul Corriere del Trentino
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14 Spettacoli Venerdì 5 Luglio 2013 Corriere del Trentino TN SPETTACOLI Il soul di Carmen «Un’affascinante sintesi creola di tutto il soul del mondo». La definizione dell’arte della cantante Carmen Souza, attesa per il Garda Jazz Festival domani alle 21.30 al castello di Arco, tira in ballo una parola — soul — che come molte altre in ambito artistico-musicale è tanto poliedrica quanto elusiva. Si tratta del genere musicale di Otis Redding, Donny Hathaway, Aretha Franklin, per citare i più famosi, o è qualcosa di più? «Per soul intendo un intimo intreccio di pensieri e sentimenti. Ammiro i grandi artisti citati, sono effettivamente i giganti del genere musicale soul, ma la mia musica non è propriamente influenzata dal loro stile. Quando si ha uno strumento che consente di esprimere il proprio "sentire" più pro- Domani al Garda Jazz Festival l’affascinante voce di Souza Intreccio di pensieri e sentimenti fondo ed intellettuale allora questo diventa la più alta espressione dell’anima — appunto, soul — ma non si può dire, per esempio, che la musica di geni come John Coltrane e Charlie Parker sia stilisticamente soul, non nel senso di Aretha Franklin comunque». Come prosegue questo suo tour mondiale? «Piuttosto sfibrante devo dire, ho un programma così fitto…». Le quattro tappe italiane non saranno, quindi, anche un’occasione di relax? «In genere ho appena il tempo di passare dall’aeroporto all’hotel fino al luogo designato per il concerto, ma da quel poco che ho visto l’Italia è bellissima e mi ricorda un poco il Portogallo. Non parliamo poi del cibo». Cosa può dire delle sue doppie origini portoghese-capoverdiane? «Sono nata a Lisbona, ma i miei genitori sono entrambi capoverdiani. Ho potuto osservare e comparare le due realtà e fanno entrambe parte della mia vita, essenza e per- sonalità. Sono orgogliosa di essere capoverdiana — per la storia, la musica — ma anche portoghese. Se penso a tutte le scoperte nella storia…». Saudade è un’altra enigmatica parola, di origine portoghese, usata per indicare una forma di nostalgica malinconia, quale significato le attribuisce? «La parola sodade (è la variante capoverdiana del termine, ndr) indica innanzitutto un sentimento che identifica e accomuna portoghesi e capoverdiani. Abbiamo un sacco di comunanze culturali per la verità». Possiamo parlare del suo nuovo disco Katchupada? Cosa può dire, per esempio, degli altri musicisti coinvolti? «Sono dei grandi, con alcuni già ci avevo lavorato mentre con altri l’ho fatto per la prima volta. Io e il bassista Theo Pascal lavoriamo da sempre insieme per le composizioni e gli arrangiamenti. Poi ogni musicista contribuisce a dipingere il quadro. C’è un grande fisarmonicista portoghese, Joao Frade, con cui Val Badia, da giovedì la quarta edizione di «Aterteater» Erika Castlunger e Valentina Kastlunger hanno presentato ieri nel giardino dell’Hotel Laurin di Bolzano «Contrades», la quarta edizione del festival teatrale «Aterteater» che si terrà dall’11 al 23 luglio in Val Badia. «Contrades significa contrada, quartiere, paesaggio — hanno spiegato le organizzatrici — e ci sembrava il titolo giusto per un festival che quest’anno punta a fare interagire l’arte con il territorio della Val Badia in maniera originale. Per questo gli spettacoli saranno ospitati in osterie, in un centro giovanile, in un fienile, per strade e piazze nemmeno particolarmente turistiche». Il festival prevede sei spettacoli e undici repliche a partire da giovedì 11 luglio, alle 21, quando al padiglione di San Vigilio di Marebbe sarà proiettato il film muto «La Montagna sacra/Der Heilige Berg» girato nel 1926 da Arnold Fanck e interpretato da Luis Trenker e Leni Riefenstahl. Il film sarà rimusicato per l’occasione da Tiziano Popoli e le musiche saranno eseguite dal vivo da Valerio Sturba, Roberto Manzini e dallo stesso Popoli, docente di informatica musicale al Vivaldi di Bolzano, che cercherà la sintesi tra la colonna sonora classica e la sua musica elettronica. Lo spettacolo è a ingresso gratuito. Due giorni dopo sarà la volta di «Eden», spettacolo della danzatrice slovena Mala Kline. La performance «rock-punk» verrà presentata per la prima volta all’Ufo di Brunico, il 13 luglio, e replicato domenica sera e lune- dì all’Atelier Lè 19 di La Valle (ore 21). Biglietto d’ingresso a 10 euro. Il Maso Ciaminades a Badia ospiterà, invece, «Suicidal Yodels» di Erika Stucky, l’artista svizzero-americana che contaminerà il tradizionalissimo Jodel con blues, jazz e polca nelle serata del 17 e 18 luglio. Ingresso 10 euro. Nei giorni successivi, le strade di San Vigilio di Marebbe e di Corvara faranno da palcoscenico allo spettacolo di Willi Dorner, «Above Un- der inbetween» (sopra, sotto e in mezzo). Una performance in cui i mobili e altri elementi di arredo verranno utilizzati per un complesso ma divertentissimo gioco artistico. Due le repliche a ingresso gratuito. Il 19 alle 18 a San Vigilio (strada Plazores 7) e il Per le famiglie Previste due iniziative rivolte ai bambini di lingua italiana e tedesca 21 luglio alle 11 in piazza del Comune a Corvara. Il festival prevede anche due spettacoli per famiglie e bambini: «Second Hand Puppets», teatro di figura in lingua tedesca che si terrà il 15 luglio all’Hotel Alpenrose di La Valle (ore 17) e all’Osteria Sotrù di Pieve di Marebbe il giorno successivo alla stessa ora. Martedì 23, alle 21, sarà invece la volta dei bambini di lingua italiana che potranno gustarsi «Il gioco di Adamo», la storia di Adamo ed Eva raccontata in maniera «originale» dalla compagnia fiorentina «inQuanto teatro». Per questi due ultimi spettacoli, biglietto a dieci euro per gli adulti e a cinque per i bambini. Massimiliano Boschi © RIPRODUZIONE RISERVATA Trento Piazza Fiera gremita per il vincitore di Sanremo. Questa sera Crawford e Sample Mengoni, in duemila per l’ex «re matto» Marco Mengoni arriva a Trento e sfiora il tutto esaurito. La prima nazionale de «L’essenziale tour», ieri sera, ha richiamato quasi duemila fan in piazza Fiera per assistere al concerto dell’artista laziale. Salito sul palco sulle note di Pronto a correre, title-track del nuovo album, l’ex «re matto» (vestito di blu, t-shirt nera e occhiali neri) ha dato sfogo alla sua brillante vocalità senza indugiare troppo in arzigogoli. Il pubblico trentino, composto in gran parte di giovani e giovanissimi, ha cantato in coro canzone dopo canzone manifestando un sincero affetto per il trionfatore di Sanremo 2013. Tra le canzoni in scaletta spiccano le esecuzioni di Bellissimo, il secondo brano sanremese firmato da Pacifico e Gianna Nannini, Solo, La valle dei re e L’essenziale, regalata nei bis e accolta da una vera e propria ovazione. Questa sera sarà la volta dell’accoppiata formata da Randy Crawford e Joe Sample, che porteranno in piazza Fiera un live-set giocato sulle morbide atmosfere del soul. Randy Crawford è piuttosto nota in Italia per le collaborazioni con Grazia Di Michele, Enzo Avitabi- Estate in musica A fianco Marco Mengoni. Sopra Crawford e Sample le e Zucchero, con il quale ha duettato nella splendida Many rivers to cross firmata da Jimmy Cliff. «Io amo l’Italia e vengo più spesso che posso nel vostro Paese — ha affermato Randy — ho uno splendido ricordo di tutte le collaborazioni artistiche avute in Italia e mi auguro che ce ne siano ancora parecchie». Il concerto inizierà con il trio di Joe Sample, ex leader dei Crusaders, al quale si aggiungerà poi la calda vocalità di Randy Crawford che tra i Lorenzo Sighel © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi a Bolzano Alto Adige Presentato il programma della rassegna: in agenda film, spettacoli e concerti «Contrades», a teatro in osterie e fienili ho lavorato anche per gli scorsi album; Joao Moreira al flicorno e alla tromba, molto conosciuto nella scena jazz portoghese; il flautista e sassofonista brasiliano Guto Lucena, grande talento; Mauricio Zottarelli alla batteria e alle percussioni; il chitarrista Leandro Tuche, che è anche un ottimo compositore e il nigeriano Jonathan Idiagbonya al piano, che io amo chiamare l’"Oscar Peterson dell’Africa". Al concerto, però, sarò solo in quartetto». suoi grandi successi può vantare quella Street Life, scritta per lei proprio da Sample, diventata ormai un classico della musica nera. In repertorio non potranno mancare Almaz e Rainy night in Georgia ma anche diversi estratti dai due album firmati a quattro mani con Joe Sample. A partire dalle 18 saranno disponibili alla cassa i biglietti per il concerto. Fa. N. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Parto al Volxfest Vent’anni di storia e di impegno sociale Un mix fatto di radici e impegno sociale contro tutte le mafie sintetizzano il cocktail musicale offerto da Il Parto delle Nuvole Pesanti. La band emiliano-calabrese sarà stasera al Volxfest di Bolzano, lungo i prati del Talvera, per presentare il nuovo album «Che aria tira» a parecchi anni di distanza dall’ultima esibizione regionale. Il leader e fondatore Salvatore De Siena tira le somme di un progetto artistico che dura da oltre vent’anni, sopravvissuto anche alla fuoriuscita del carismatico cantante Peppe Voltarelli, all’insegna della contaminazione in musica e della lotta senza quartiere contro le mafie. Musica della tradizione e un’istintiva propensione per i ritmi che invitano al ballo sono il marchio di fabbrica del Parto, che ha realizzato negli anni spettacoli teatrali, colonne sonore e album. L’ingresso è libero. Quale scaletta avete preparato per l’atteso ritorno in regione? «Il concerto sarà un mix attraverso i nostri vent’anni di storia musicale: daremo vita a un unico grande album. Ci saranno quasi tutte le canzoni di "Che aria tira" e diversi estratti dai dodici album della nostra discografia: sarà spettacolo coinvolgente perché abbiamo selezionato le canzoni più adatte a far ballare il pubblico. Sono quasi dieci anni che manchiamo da Bolzano e per me in particolare si tratta di un gradito ritorno: la mia compagna è bolzanina». State portando avanti anche il coraggioso progetto «Terre di musica». «Si tratta di una serie di tappe per sensibilizzare la popolazione dei luoghi confiscati alla mafia, cercando di coinvolgerli attraverso la musica e con il patrocinio dell’associazione Libera di don Ciotti. Il primo appuntamento è stato a Corleone e abbiamo notato quanto sia difficile parlare di certi argomenti: negli occhi dei giovani abbiamo letto però tanta voglia di partecipare e questo ci stimola a proseguire. Verremo anche al nord e l’idea è quella di documentare l’esperienza in un dvd da presentare nelle scuole». Fabio Nappi © RIPRODUZIONE RISERVATA