PROGETTO EDUCATIVO e DIDATTICO 1516
Transcript
PROGETTO EDUCATIVO e DIDATTICO 1516
COMUNE DI TRINO S e t t o r e S c o l a s t i c o-C u l tu r a l e Asilo Nido Assessorato Istruzione – Assessorato Cultura PROGETTO EDUCATIVO e pianificazione didattica a.s. 2015/2016 PROGRAMMAZIONE SEZIONI SEMIDIVEZZI e DIVEZZI da dicembre 2015 a giugno 2016 Team di Lavoro: Meco Traversa – Responsabile Pedagogico Comunale Giuse La Loggia – Ufficio Extrascolastico Gianna Irico – Educatrice Comunale Grazia Scibilia – Cuoca Comunale Michela Carnazza – Coordinatrice Coop. Punto Service Pier Carla Patrucco – Educatrice Coop. Punto Service Paola Bruno – Educatrice Coop. Punto Service Loredana Lopes – Ausiliaria Coop. Punto Service Leonarda Lintas – Ausiliaria Coop. Punto Service “LE SCATOLE MAGICHE” LA STORIA “C’erano una volta tre bambini di nome Ben, Harry e Vatih. Essi erano sempre tristi e annoiati perché pensavano di essere senza coraggio e felicità, e guardavano con un po’ di invidia gli altri bambini che si vantavano continuamente di essere coraggiosi, contenti e svegli. Ma un giorno arrivò al villaggio un cagnolino di nome Lillo che li invitò a giocare in un grande prato vicino al verde bosco. I bambini e il cane giocavano, si divertivano e correvano come cavallini. Corri, corri, corri… ed ecco che i quattro trovarono, in fondo al prato verde, tre scatole bellissime di diversi colori: una piccola rossa, una un po’ più grande gialla e un’altra grande di colore blu. «Chissà cosa contengono queste scatole?», disse Lillo, «Forse dei tesori!», risposero i bambini. Essi giravano intorno alle scatole e cantavano una divertente canzoncina che faceva così: Pim pum pam noi la scatola vogliam, apriti per favore e vieni nel nostro cuore. Pim pum pam. Ma le scatole erano magiche e non si aprivano senza l’aiuto… di una bacchetta magica! «Ecco cosa ci vuole!», disse Lillo consegnando ai tre bambini le bacchette magiche, «Diamoci la mano e facciamo un bel girotondo, e alla fine muoviamo le bacchette magiche per far aprire le scatole». E così fecero. All’improvviso, lentamente, le scatole cominciarono ad aprirsi. Tutto si muoveva lentamente, anche gli scoiattolini sembravano aver imparato dalle lumache. Quando le scatole colorate rivelarono i loro “tesori” i bambini rimasero a bocca aperta: nella rossa c’erano tanti colori bellissimi e tanta farina bianca, con pennelli, acqua, e sabbia; nella gialla c’erano dei piccoli cerchi, una corda, delle mani e dei piedi colorati; nella blu tanti bei libri con tante figure. Che meraviglia! «Ma a cosa servono?», chiesero i bambini. «Questo lo dovrete scoprire voi, cari bambini… avete voglia di fare un bel viaggio con me e con le scatole magiche? Basta essere tristi, la vostra vita deve cambiare! Vi aiuterò io a fare un viaggio nel regno della fantasia e della magia». Tutti dissero di sì e cominciarono a danzare il ballo del Lungo Viaggio. E, infatti, i bambini si misero a danzare in cerchio cantando: non siamo più tristi non abbiamo più paura con il cane Lillo e tanti altri amici andiam, andiam e tempo non perdiam faccio una bella mossa con la scatola rossa volo come una farfalla con la scatola gialla mi alzo sempre più con la scatola blu non siamo più tristi non abbiamo più paura andiam, andiam e tempo non perdiam, e tempo NON PERDIAM! e tempo NON PERDIAM! Stava per iniziare il loro viaggio… Stava per iniziare la loro grande avventura… continua… I bambini, attraverso il racconto intitolato “LE SCATOLE MAGICHE”, avranno modo di lavorare sulle seguenti aree di sviluppo: a) area grafico-pittorica e plastico-manipolativa; b) area creativo-cognitivo-linguistica; c) area sensorio-motoria. Tutte le fasi di lavoro si intrecciano con le attività di LABORATORIO più avanti descritte. I Laboratori e lo svolgimento delle varie parti del progetto saranno documentati (previa autorizzazione dei genitori) attraverso l’utilizzo di materiale fotografico e video, in modo che anche i genitori potranno partecipare alle attività dei piccoli. Le fotografie verranno esposte in bacheca e le registrazioni video verranno consegnate (previa prenotazione) alle famiglie alla fine dell’anno scolastico. I LABORATORI MAGICI LLAABB 11 -- IILL RRAACCCCO ON NTTAAFFIIAABBEE Abbiamo realizzato un nuovo angolo dedicato alle attività tranquille, alla narrazione, all’ascolto di musica e alle rappresentazioni teatrali. Il piccolo spazio che abbiamo voluto “verde e blu” per ritrovare l’atmosfera rilassante determinata dai due colori, permetterà ai bambini di sviluppare la fantasia e favorire la socializzazione e la comunicazione. Soprattutto I bimbi “grandi” (divezzi) si sentiranno in un mondo tutto loro, in stretto contatto gli uni con gli altri, seduti o sdraiati per terra… Essi avranno la possibilità di partecipare, come diremo più avanti, alle uscite presso la biblioteca comunale di Trino, utilizzando lo Scuolabus. Il progetto sarà, dunque, finalizzato: - ad appassionarsi sempre di più alla lettura in modo ludico e creativo; a concentrarsi e ad attivare la capacità attentiva; a giocare in modi nuovi con la danza, il canto e il teatro; a memorizzare parole, frasi, tempi comuni; a conoscere persone nuove in un ambiente diverso dal Nido e imparare, così, a relazionarsi con estranei (uscite in biblioteca e alla scuola dell’infanzia). Le fasi di lavoro: 1° step Lettura di fiabe e racconti per avvicinare i bambini alla lettura animata e abituarli all’ascolto attivo; l’educatore racconta, seguendo una precisa ritualità, e i bambini ascoltano: è importante che si crei un setting di lavoro idoneo e motivante all’interno del quale far nascere e sviluppare la narrazione e tutto ciò che è ad essa correlato (musica di sottofondo, materiali per illustrare, costumi…); 2° step Il team di lavoro, dopo aver realizzato un grande libro (max 5 pagine, formato A3, con un’unica illustrazione per pagina), propone la lettura a tappe de “LE SCATOLE MAGICHE” con coinvolgimento dei bambini nelle varie fasi del racconto (sonorizzazione), rappresentazione motorio-teatrale di alcune parti (corsa, movimento rallentato), e esecuzione delle danze e dei canti; 3° step Con lo stesso sistema e le stesse raffigurazioni avremmo intenzione di realizzare libri di dimensioni adatti alla manualità dei bambini affinché ognuno abbia la possibilità di manipolarlo, sfogliarlo secondo le proprie capacità visive, tattili e uditive. Inoltre, partendo dal presupposto che il bambino ama risentire più volte la stessa storia, avrà la possibilità di portarlo a casa per continuare il “piacere della lettura” che aumenta se anche il genitore si offre di descriverla. 4° step Visita alla biblioteca civica di Trino per esplorare un mondo più grande colmo di libri. Avremo la possibilità di trattenerci per continuare l’esplorazione di altri numerosi libri in una saletta completamente arredata per i più piccoli. LLAABB 22 -- TTO OCCCCO OCCO OLLO ORRO OIIM MPPAASSTTO O Avrà luogo nel piccolo spazio riservato alle attività pittoriche e manipolative che si trova a sinistra appena entrati nel Nido. Essendo una saletta piccola potrà ospitare 4-5 bambini per volta e, più che altro, servirà come punto di riferimento per le attività “sporchevoli” e per gli “impasti”, avendo a disposizione un comodo lavandino, ma potrà essere utilizzata anche come laboratorio dove avere a disposizione e sempre pronti i colori a dita, i pennelli e le tempere, la carta di varie dimensioni, materiale vario e uno spazio espositivo. Nella fascia di età 1-3 anni le attività grafiche, pittoriche e manipolative sono intrecciate e non separabili tra di loro. Queste esperienze permettono un coinvolgimento totale del bambino. Con l’attività grafica il bambino si avvicina al linguaggio dei colori, li scopre ed impara a conoscerli. Per quanto riguarda la “manipolazione” il contatto dei materiali (farina bianca e gialla, pasta, pastina…) con le dita della mano risveglia sensazioni complesse in cui conoscenza, motricità, affettività sono profondamente correlate; l’esperienza della manipolazione è sempre un’avventura in cui l’uso della mano si rivela determinante. La socializzazione e l’interazione tra coetanei si manifesta, là dove le mani sono impegnate, attraverso il rispetto reciproco: c’è chi è assorto e chi osserva, ma tutti sono impegnati. Anche l’attività esplorativa sonoro-musicale può essere integrata in questa dimensione tattile; essa può partire dal corpo e dall’uso che se ne può fare come cassa di risonanza e fonte di ritmicità. La scoperta parte dal cuore e dalla respirazione per ampliarsi sul suono di tutto il corpo esterno: le mani battono il ritmo, i piedi scandiscono, attraverso la camminata, velocità e intensità diverse. Attraverso strumenti sonori costruiti con materiali diversi nelle forme e nelle dimensioni, facili da manipolare, che producono suoni interessanti, viene stimolata la produzione spontanea di suoni con scoperta e invenzioni musicali. Per la tattilità: - sperimentare con le mani diversi tipi di materiali e superfici; - realizzare scatole contenenti materiali di uso comune da esplorare e utilizzare; - ricerca tattile negli spazi interni e quelli esterni, differenza tra il materiale artificiale e naturale; - esperienze di tattilità globale come rotolarsi per terra (fare i bastoni), farsi avvolgere nella stoffa; - attivare esperienze di contatto tra i bambini per mezzo di giochi e canti della tradizione. Il contatto con l’amico o il compagno è oggetto di conoscenza e non solo consente al bambino di sperimentare la tattilità intesa come contatto fisico delle mani, della pelle e di tutto il corpo, ma di entrare in relazione profonda con le persone e il mondo degli oggetti, rendendo meno sconosciuto e ostile il corpo dell’altro, riducendo progressivamente le distanze fino all’accettazione del contatto globale che, grazie all’energia e alla carica emozionale profuse dall’attività ludica all’aperto, annulla le distanze di un’infanzia che non sa più abbracciare o dare la mano come atti e gesti di comunicazione aperta e carica di fiducia. Per la manipolazione: Il bambino può lavorare con l’acqua e operare svariate combinazioni unendola e giocando con altri elementi e materiali, poiché l’acqua assimila tante sostanze e accoglie con la stessa facilità materie opposte come il sale e lo zucchero, s’impregna di tutti i colori, sapori e odori, unendo terre e materie varie, producendo impasti (acqua e argilla, acqua e sabbia, acqua e farina. L’impasto coincide con il piacere della penetrazione degli elementi e della loro profonda conoscenza attraverso una palpazione continua e ritmica, un lavoro di manipolazione e di immaginazione sensoriale che si può realizzare anche a occhi chiusi, realizzando con naturalezza forme casuali, senza prestare attenzione alla precisione e alle geometrie. Questo elementare gioco forgiatore è il gioco dell’uomo che ama costruire e per il bambino diventa un sognare di costruire all’infinito con una materia infinita e senza schemi: acqua e… L’acqua si presta anche a interessanti manipolazioni che incantano tutti i bambini per il continuo piacere di scoprire cose e sensazioni nuove: ■ percuotere con le mani l’acqua, produrre schizzi, accarezzarla, farla scivolare e scorrere tra le mani, catturarla…; ■ travasare e riempire diversi tipi di contenitori; ■ far zampillare acqua da un tubo di gomma, giocando con le diverse possibilità di apertura e pressione esercitata manualmente; ■ immergere le mani e imprimere all’acqua movimenti rotatori, ondulatori o geometrici, gustandone le sensazioni cinestetiche; ■ provocare e ascoltare le sonorità prodotte nell’acqua attraverso onde, movimenti e percussioni varie, soffi effettuati con la bocca o per mezzo di tubi; ■ far galleggiare oggetti di varia dimensione e sperimentare lo spostamento di “imbarcazioni” che possono essere vere riproduzioni di natanti ma anche barchette di carta, bottiglie e piattaforme di plastica con la vela, sugheri e zattere costruite con bastoncini; Le fasi di lavoro: 1° step Osservazione delle tre scatole magiche per l’acquisizione dei primi concetti dimensionali: grande/piccolo – corto/lungo – basso/alto; concetti spaziali: sotto/sopra – dentro/fuori – vicino/lontano – di fronte/dietro – più vicino/più lontano. 2° step Attività grafico/pittoriche per la conoscenza dei colori: rosso, blu, giallo, verde, nero, bianco… 3° step Attività di manipolazione di sostanze, materiali, (acqua, farina, terra, sabbia, etc.) per aiutare il bambino a sviluppare la manualità, la conoscenza della realtà concreta e le sue possibili trasformazioni, attraverso l'esplorazione sensoriale e il riconoscimento delle differenze percettive. 4° step Attività per consolidare la coordinazione oculo-manuale e sviluppare le abilità fino-motorie. LLAABB 33 -- M MO OVVIID DEEN NTTRRO O EE M MO OVVIIFFU UO ORRII Questa attività viene svolta nella sala appositamente allestita (attigua al salone) con grandi tappeti, cuscini e la piscina con le palline. Vengono utilizzati: stoffe, teli, palle, palloni, corde, palloncini, foulard etc. L’esperienza del corpo come strumento di conoscenza, di comunicazione e di relazione prevede sia attività di solo movimento, sia di attività con oggetti e materiali, eventualmente accompagnate da musiche di sottofondo, adeguate al momento. I bambini si accostano all’attività motoria entrando nella stanza ed esplorando: strisciano, gattonano, rotolano, saltano, corrono liberamente conquistando tutto lo spazio disponibile. Si crea così una situazione di libero movimento e successivamente l’educatrice può arricchirla introducendo nuovi elementi ed eventuali semplici percorsi... Con l’attività motoria i bambini hanno modo di scoprire le potenzialità del loro corpo, prendono confidenza con il proprio sé corporeo e acquisiscono sicurezza nel movimento. Attraverso giochi strutturati si apprendono i concetti topologici dentro-fuori; sopra-sotto; vicino-lontano; si possono inoltre dare ai bambini: l’opportunità di migliorare le proprie potenzialità, avere stimoli per stare in gruppo, imparare a condividere, saper aspettare il proprio turno, conoscere e controllare l’aggressività. Le fasi di lavoro: 1° step attività con i materiali: i bambini conoscono i cerchi, le corde, le stoffe e le palle utilizzandoli uno alla volta, e l’educatore avrà il compito di coordinare e sovrintendere con la massima attenzione al gioco, permettendo che i bambini scoprano i materiali proposti gradatamente e in modo afinalizzato, secondo una visione euristica; Ai genitori si richiede di integrare i materiali a disposizione del Nido con stoffe e/o lenzuola, palle di diverse dimensioni etc. 2° step lavoro sugli schemi motori e sulle capacità di base: - saltare (dentro, in alto superando un piccolo ostacolo, dall’alto saltando da una piccola sedia, salto a piedi uniti…); - camminare seguendo direzioni, in equilibrio su mattoncini, su mini-asse…; - correre, correre da una parte all’altra raccogliendo un testimone; - rotolare (fare i bastoni), fare le capriole (aiutati); - lanciare palle o altri oggetti; lanciare palle dentro scatole/contenitori; - girare su se stessi; - strisciare, passare sotto o dentro, farsi strisciare su stoffe; - slalomare tra birilli o bandierine. 3° step movimento e socializzazione: - abbracciarsi; - darsi la mano; - fare una fila tenendo una corda; - creare un piccolo percorso motorio in salone. 4° step all’esterno: - correre da un punto all’altro; - percorrere almeno tre punti segnati con bandierine; - camminare facendo la fila tenendo in mano una fune; - spostare con le mani palloni da un posto all’altro; - lanciare i palloni; - fare un grande percorso sul prato. O OSSSSEERRVVAAZZIIO ON NEE PPEERRM MAAN NEEN NTTEE Sarà elaborata una scheda di osservazione con il contributo delle tirocinanti e tale scheda costituirà una sorta di “diario personale” del bambino, sempre a disposizione delle famiglie e consegnato loro al termine della permanenza al Nido. In particolare si intende prestare attenzione alle problematiche relazionali che possono intercorrere in questa fase di età ed inoltre approfondire le modalità degli interventi rivolti ai genitori e ai loro bambini. Attraverso lo strumento del gruppo di lavoro si intende promuovere un'esperienza formativa all'interno della quale individuare modalità operative che integrino le varie competenze professionali. Tale formazione si propone di diffondere una cultura della prevenzione che ha il suo primo momento costitutivo nella capacità di osservare il bambino dentro il contesto in cui egli viene accolto e preso in carico. LLEE U USSCCIITTEE,, LLEE G GIITTEE EE LLEE FFEESSTTEE USCITE… GIOCANDO È nostra intenzione, tempo permettendo, effettuare delle uscite: - in giardino almeno 2 volte al mese tra dicembre e marzo, valutando le condizioni meteo; a piacimento da aprile a luglio; - nei giardini di Piazza Aeronautica nella bella stagione; USCITE CON I BAMBINI IN AUTOBUS - Biblioteca di Trino, nuovo spazio lettura dedicato ai bambini – gennaio; - Laboratorio musicale Librarte – febbraio e marzo; - Scuola dell’Infanzia – giugno. Sono, inoltre, previste anche alcune GITE con i genitori in autobus: GITE CON I BAMBINI E LE LORO FAMIGLIE (nonni compresi ad esaurimento posti in autobus) - alla Cascina Guglielmina, Bosco di Trino – aprile e maggio; - Fattoria Didattica, Cascina Zenevrea di Ponzano – giugno. FESTE - Natale, Carnevale e Inizio della Primavera. LLEE SSEERRAATTEE CCO ON NG GLLII EESSPPEERRTTII - L’alimentazione per la prima infanzia – Dott.ssa Stefania Santolli ASL AL servizio nutrizione; I diversi aspetti dell’alimentazione al Nido: socializzazione, sperimentazione visiva e olfattivo-gustativa dei cibi – Dott.ssa Claudia Mantovani e educatrici dei Nidi di Casale Monferrato. LLEE U UN NIITTÀÀ D DIID DAATTTTIICCH HEE A TITOLO ESEMPLIFICATIVO PRESENTIAMO ALCUNE UNITÀ DIDATTICHE INERENTI IL PROGETTO EDUCATIVO “LE SCATOLE MAGICHE” UNITÀ DIDATTICHE SPECIFICHE SEZIONE SEMI-DIVEZZI (10/18 mesi) – Gianna: “CESTINO DEI LIBRI” Obiettivo: incentivare l’interesse del libro come gioco/giocattolo. Spazio: angolo morbido. Tempi: una volta a settimana per due mesi. Percorso metodologico: dopo aver ripulito lo spazio da altri giocattoli, si presenta un “cestino” contenente libri sensoriali lasciando libero con il metodo tipico del gioco euristico: ogni bambino esplora il libro scelto. Nel corso di tale attività si passa, a turno, alcuni minuti con ciascun bambino commentando un’immagine o una sensazione tattile. Verifica: Tempo che il bambino trascorre con il libro. “GIOCHIAMO CON CARTA E CARTONE” Obiettivo: motricità fine, conoscenza tattile e visiva. Spazio: salone dei piccoli. Tempi: una volta a settimana per i mesi di dicembre e gennaio. Percorso metodologico: conoscenza attraverso la manipolazione (toccare, sfregare per terra, su un tavolo, stropicciare, strappare) carta e cartone di vari colori consistenza (sottile, spesso, duro o molle). Trasformazione del materiale primario in cappelli, barchette, pagine di libro da offrire ai bimbi per giocare e capire la trasformazione attraverso, il tatto e la vista. Verifica: leggiamo il libro, dov'è la barchetta ? “OGGI GIOCO CON LE SCATOLE” Obiettivo: sviluppo area logica, motricità fine, prime esperienze pittoriche. Spazio: stanza dei colori e salone dei piccoli. Tempi: una volta a settimana per i mesi di dicembre e gennaio. Percorso metodologico: proposta di numerose scatole di diversa forma, dimensione e colore da manipolare in vari modi (aprire, chiudere, rovesciare, trascinare, sollevare). Esperienza euristica: riempire e svuotare le scatole di oggetti portati da casa. Colorare un po' di farina o di pasta, mescolare con le mani. Ricoprire o riempire una scatola con il proprio piccolo "pasticcioimpasto" Verifica: Osservazione dei risultati ottenuti tramite la manipolazione. “SPERIMENTIAMO LA “PALLESTRA” Obiettivo: sviluppo coordinazione motoria. Spazio: stanza psicomotricità. Tempi: una volta a settimana per il mese di dicembre. Percorso metodologico: primo approccio alla nuova stanza con gioco libero; successivamente "full immersion" nella "pallestra" ovvero piscina con le palline, in compagnia dell'educatrice, infine movimenti con tutto il corpo (tuffarsi, rotolarsi, sdraiarsi, rialzarsi ....) soli, soletti con l'adulto che osserva all'esterno. Verifica: osservazione dei diversi comportamenti ludici. “OGGI MI TRAVESTO” Obiettivo: comunicazione casa-asilo, socializzazione e sviluppo motorio. Spazio: salone piccoli (specchio), salone grandi (angolo travestimento). Tempi: una volta a settimana per i mesi di dicembre e gennaio. Percorso metodologico: richiedere ai genitori stoffa colorata e indumenti adatti al travestimento per indossarli davanti allo specchio, trasformandosi e riconoscendo sé e gli altri, momenti da trascorrere dai grandi per imitare gesti, espressioni e movimenti che cambiano in base a ciò che si indossa. Verifica: accettazione del nuovo indumento e scelta di uno di essi. UNITÀ DIDATTICHE SPECIFICHE SEZIONE DIVEZZI (19/36 mesi) – Paola e Piercarla “PRESENTAZIONE E LETTURA DEL GRANDE LIBRO” Obiettivo: conoscenza dei personaggi e delle fasi del racconto. Spazio: angolo delle attività tranquille. Tempi: due volte a settimana. Percorso metodologico: innanzi tutto le educatrici formulano un rito iniziale e finale cantando la canzoncina dei “Tre Maghi”per continuare la presentazione del grande libro cercando di ottenere la curiosità dei bambini e l’interesse per ciascuna immagine. Verifica: riconoscere il nome dei personaggi. "CREIAMO UN LIBRO” Obiettivo: appassionarsi alla lettura in modo ludico e creativo. Spazio: angolo delle attività tranquille. Tempi: una volta a settimana per un mese. Percorso metodologico: le educatrici presentano un cesto con materiali diversi (stoffa , cartoncino…) e invitano i bambini a realizzare la copertina di un libro che diventerà il contenitore di brevi storie che i bambini stessi inventeranno durante l'assemblaggio del libro. Verifica: riconoscere le capacità tattili, di ascolto e di sviluppo logico del linguaggio. “CHE COLORE È?” Obiettivo: conoscenza dei quattro colori: rosso, giallo, verde e blu. Spazio: stanza delle attività grafico/pittoriche. Tempi: due volte al mese. Percorso metodologico: presentiamo un grande foglio con diversi cerchi, ognuno di colore diverso. Offriamo ai bambini bicchieri di plastica di colori differenti e li invitiamo a porli sul colore corrispondente. Verifica: riconoscere uno o più colori. "PRESENTAZIONE DELLE TRE SCATOLE" Obiettivo: capacità di ascolto e movimento. Spazio: salone dei grandi. Tempi: due volte a settimana per un mese. Percorso metodologico: le educatrici presentano ai bambini tre scatole colorate di diverse dimensioni e li invitano a giocare liberamente. In seguito stimolano i bambini dando dei comandi mirati come mettere piccoli oggetti nelle scatole, fare un giro attorno alla scatola… Verifica: riconoscere i primi concetti spaziali. "PASTICCIAMO" Obiettivo: sviluppo della manualità e conoscenza di nuovi materiali. Spazio: laboratorio dei pasticci. Tempi: una volta a settimana per due mesi. Percorso metodologico: invitiamo i bambini a usare liberamente la farina di mais e quella bianca; in seguito le faremo mischiare, scivolare dalle mani dei bambini, bloccare con le dita … Infine uniremo l'acqua con la farina così i bambini si divertiranno a impastare e creare nuove forme. Verifica: scoprire la trasformazione di queste sostanze unendole insieme. "GIOCANDO CON IL SALE" Obiettivo: sviluppo motricità fine e coordinamento oculo-manuale. Spazio: angolo dei pasticci. Tempi: due volte a settimana per due mesi. Percorso metodologico: diamo ai bambini sale e contenitori di diverse forme e dimensioni; li invitiamo a travasare il sale da contenitori più grandi a quelli più piccoli, da quelli più larghi a quelli più stretti aiutandosi anche con l'utilizzo di un cucchiaino. Verifica: saper travasare il sale senza rovesciarlo. "CONOSCIAMO NUOVI ATTREZZI" Obiettivo: sviluppo comunicazione del corpo. Spazio: sala motricità. Tempi: due volte a settimana per due mesi. Percorso metodologico: disponiamo nella sala diversi cerchi, corde e palloni. Le educatrici invitano i bambini a giocare con un tipo di attrezzo per volta sperimentando nuovi movimenti e diverse tipologie di gioco. Verifica: scoprire ed acquisire maggior sicurezza nei loro movimenti. "DIVERTIAMOCI CON I PERCORSI" Obiettivo: sviluppo coordinazione motoria. Spazio: salone dei grandi. Tempi: due volte a settimana per due mesi. Percorso metodologico: le educatrici dispongono un percorso dove i bambini possono passare attraverso un tunnel, rotolare nella stoffa, percorrere mini-assi stando in equilibrio e fare capriole sui materassi. Verifica: migliorare i loro movimenti e saper relazionarsi con i compagni, aspettando il proprio turno. "GIOCHIAMO INSIEME" Obiettivo: imparare a relazionarsi con gli altri e accettare il contatto Spazio: salone dei grandi. Tempi: una volta a settimana per due mesi. Percorso metodologico: invitiamo i bambini a fare un grande girotondo tenendo per mano un grosso paracadute colorato e lo faranno muovere creando delle piccole onde. In seguito facciamo un bel trenino lungo mettendo le mani sulle spalle del compagno e gireremo lungo il salone cantando delle canzoncine. Verifica: saper condividere e giocare in gruppo. "CORRENDO QUA E LÀ" Obiettivo: apprendere concetti topologici. Spazio: giardino del nido. Tempi: una volta al mese per un mese. Percorso metodologico: i bambini giocano liberamente con i palloni e in seguito vengono invitati dalle educatrici a lanciarli dentro dei cerchi, a lanciarli lontano per poi recuperarli, spostandosi da una parte all'altra. Verifica: riconoscere dentro-fuori vicino-lontano. INFORMAZIONI GENERALI: L’INSERIMENTO DEL BAMBINO AL NIDO L’inserimento è un momento molto delicato e importante nella vita di un bambino che deve imparare a conoscere persone e ambienti nuovi e diversi da quelli familiari. Affinché il bambino possa affrontare il “nuovo mondo” in una condizione di sicurezza e gradualità è importante che il genitore rimanga con lui per i primi giorni, per un periodo variabile da bambino a bambino. In questo modo si facilita l’instaurarsi di una relazione anche fra genitore e educatore, attraverso un reciproco scambio di informazioni, opinioni e pensieri. Successivamente il genitore si allontana dal nido per periodi sempre più lunghi finché il bambino non è in grado di sostenere la frequenza ad orario completo. Proprio in considerazione di questo delicato momento, la presenza del genitore viene chiesta di norma. Tenuto conto, comunque, che ogni bambino è diverso dagli altri, si prevede che siano le educatrici, in collaborazione con i genitori, ad individuare le condizioni e i tempi più favorevoli per ogni inserimento. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA: LE ROUTINES 7.30/9.00 L’accoglienza è un momento delicato perché accompagna il distacco dai genitori. La sofferenza causata dalla separazione non è un problema che il bambino vive solo durante il primo periodo dell’inserimento al nido. Può anche presentarsi quando il bambino frequenta il nido da un po’ di tempo ed è considerato già “inserito”. Il distacco dal genitore può procurare nel bambino alcune reazioni differenti da bambino a bambino e variabili nel tempo. Normalmente, col tempo, le educatrici imparano a conoscere esigenze e preferenze di ciascun bambino e quindi riescono a strutturare l’ambiente in modo che sia il più adeguato possibile alla circostanza. I genitori entrano nel luogo dove avviene l’accoglienza per accompagnare il bambino e per scambiare con le educatrici le informazioni utili per la giornata. 9.15/9.30 Lo spuntino è un momento che viene vissuto come importante soprattutto per i bambini che arrivano al nido molto presto e quindi necessitano di una pausa, in modo tale da poter vivere la mattinata con le giuste energie. 9.30/10.45 Il gioco libero e le attività guidate (in base alla programmazione). Nel gioco libero l’adulto lascia libero il bambino di esercitare la sua tendenza all’esplorazione e la sua capacità di entrare in rapporto con altre persone e si pone essenzialmente come mediatore nel rapporto con l’ambiente e con gli altri. E’ importante che ci sia un bilanciamento tra gioco libero e attività strutturate e che esista una linea di continuità tra i due tipi di attività, sia nella scelta degli spazi sia dei materiali da utilizzare e degli scopi da perseguire. E’ utile prevedere anche alcune attività svolte all’esterno del Nido, che permettono la conoscenza e l’esplorazione dell’ambiente circostante. Le uscite rappresentano un’opportunità di consolidamento delle competenze motorie, comunicative e cognitive e quindi si possono prevedere, previa autorizzazione dei genitori, passeggiate al mercato, o nelle zone verdi nei pressi del nido. Le esperienze vengono documentate attraverso fotografie, cartelloni ed eventuali oggetti caratteristici raccolti, per farle conoscere ai genitori. Tutte le attività verranno organizzate privilegiando situazioni di piccolo gruppo, che garantiscono un'attenzione privilegiata e costituiscono un'importante occasione di apprendimento. 10.45/11.00 Le funzioni igieniche. Il cambio è il momento della giornata in cui bambino e adulto sono coinvolti in un rapporto affettivo completo. E’ in questo momento che viene offerta al bambino la possibilità di avere con l’adulto un contatto fisico più intimo che coinvolge anche tutte quelle parti del corpo che normalmente sono coperte, attraverso le sensazioni che il bambino prova nell’essere pulito, accarezzato, toccato. In accordo con la famiglia, si procede a togliere gradualmente il pannolino durante il giorno e così il bambino acquista una sempre maggior autonomia raggiungendo il controllo degli sfinteri. Inoltre, la verbalizzazione delle azioni che l’adulto fa nel prendersi cura dell’igiene del piccolo, con l’acqua fredda o calda, crema, borotalco, provoca nel bambino sensazioni che favoriscono la conoscenza del proprio corpo. L’educatrice, attraverso una vasta gamma di comportamenti non verbali, comunica al bambino la propria disponibilità affettiva rispondendo così al suo bisogno di sicurezza. Il cambio comprende anche l’igiene delle mani e del viso: questa è un’altra occasione in cui si favorisce l’autonomia del bambino invitandolo a prendere il proprio asciugamano (contrassegnato da un simbolo personale) e a lavarsi le mani e il viso. 11.00/11.30 Il pranzo è un momento molto importante, per la conoscenza e la scoperta di nuovi alimenti, per il contatto con gli altri e per l’autonomia che progressivamente il bambino conquista nell’uso di bicchieri e posate. Il cibo è infatti un mezzo per creare un rapporto affettivo e l’accettazione o il rifiuto del cibo diventano strumenti per accettare o rifiutare di entrare in contatto con l’adulto. La manipolazione del cibo è un’attività molto attraente per il bambino: nel conoscere ciò con cui entra in contatto, egli esprime la propria necessità di sicurezza. Il bambino, pasticciando con il cibo, scopre e sperimenta le sensazioni che creano gli ingredienti e le associazioni di coloreconsistenza-sapore-odore dei cibi. L’acquisizione delle capacità motorie utili a mangiare implica una continua esercitazione e coordinazione delle abilità che il bambino ha conquistato o sta conquistando. Il pasto è quindi fondamentale per lo sviluppo di tali capacità, le quali rendono i bambini autonomi nelle attività quotidiane. E’ anche un importante momento di tranquillità e serenità, di scambio e di comunicazione tra bambini, tra bambini e personale, dove si impara a conoscere e rispettare le regole della comunità. Le educatrici, attraverso il pranzo, conoscono sempre meglio i piccoli e, sperimentando nuove modalità, li invitano ad assaggiare e conoscere ciò che viene proposto e che, apparentemente, può non attirare l’attenzione del bambino. Inoltre la varietà dei cibi proposti dai menù permettono al bambino di iniziare al nido un’educazione alimentare corretta, diversificata ed equilibrata. 12.00/12.30. Uscita part-time mattutino 12.30/15.30 Il riposo è un momento di distacco, in cui il bambino sente più che mai il bisogno delle coccole e la necessità di vedere rispettate le proprie abitudini. Il bambino per addormentarsi ha bisogno di essere completamente rilassato sia fisicamente che emotivamente. Il bambino raggiunge questo stato se si trova in un ambiente tranquillo e attraverso rituali di rilassamento particolari (succhiarsi il dito, toccare un orsacchiotto o farsi coccolare) utili per scaricare le tensioni e la stanchezza accumulate durante la mattinata. Il bambino deve sentire l’educatrice vicino, deve essere consapevole che al risveglio la ritroverà. In ciascuna sezione si cerca di creare un ambiente il più rilassante possibile; la luce viene attenuata con l’aiuto di tende, il tono della voce si abbassa e a volte si usa una musica di sottofondo o carillon. 15.30/16.00 Il risveglio e il cambio. Il risveglio deve avvenire il più dolcemente possibile, in modo che il bambino riprenda contatto con la realtà in modo sereno. I momenti successivi sono molto delicati, quindi nel cambio si accentuano gli aspetti sottolineati precedentemente. 16.00 La merenda. La merenda è un momento reso particolarmente gradevole dal racconto di fiabe. 16.30/17.30 Le attività pomeridiane e il ricongiungimento con i genitori. I bambini che rimangono al nido molte ore presentano: affaticamento fisico, saturazione psicologica derivata dalla lunga permanenza, nostalgia, senso di abbandono derivanti dalla lunga lontananza da casa. Per questo gli operatori pensano ai bisogni reali di questi bambini, sospendendo tutti gli altri progetti e credono nell’importanza di restituire loro il tempo per ritrovarsi e per recuperare le energie. Il ricongiungimento: un “orologio interiore” sembra scandire il tempo secondo ritmi propri di ogni bambino. Quanto più è vicina l’ora in cui i genitori vengono a prenderli, tanto più i bambini diventano sensibili verso l’ambiente, gli adulti, i coetanei, compaiono i primi segni di nervosismo e si avverte un’atmosfera di attesa. Per questo è importante che i genitori vengano a prendere i loro piccoli sempre agli stessi orari. Per i bambini questo è molto rassicurante: è un ripetersi di tempi e modi, uno schema al quale possono ancorarsi e che giorno dopo giorno li rinforza e li rassicura durante la loro permanenza al nido. Le informazioni dettagliate sulla giornata sono riassunte in una scheda, compilata quotidianamente dalle educatrici ed affissa nell’atrio d’entrata. (Vedi in allegato la scheda “La nostra giornata”). IL GIOCO All’interno dello svolgimento della giornata si collocano le attività di gioco che offrono, attraverso la strutturazione degli ambienti, la possibilità di conoscere, esplorare, scoprire, relazionare… Il gioco è un’attività centrale della vita del bambino, molto seria ed impegnativa, che possiamo considerare al pari del lavoro, se non fosse per la spontaneità che lo caratterizza e che lo distingue. Il ruolo del Nido è quello di esser promotore del gioco dei bambini, creando spazi e tempi idonei. La presenza dell’educatrice garantisce la possibilità di giocare: le regole, pur semplici, che le diverse situazioni di gioco richiedono, non potrebbero essere accolte senza la presenza costante di un adulto. Al mattino, nei momenti di massima compresenza delle educatrici, si strutturano piccoli gruppi, omogenei per età nei quali si stabilisce un clima di socializzazione e comunicazione profonda. I materiali variano ma i bambini chiedono quasi ritualmente lo stesso gioco. Il clima tranquillo permette di parlare, ma anche semplicemente di agire e scoprire. Molti materiali informali sono spesso più graditi dei giochi sofisticati. La ritmicità con cui si propongono questi momenti permette di organizzare i primi riferimenti temporali (“prima giochiamo, poi andiamo a pranzo, oppure a riposare…”). Questi momenti permettono di arrivare al pranzo o al sonno tranquilli, dopo aver stabilito rapporti sereni con l’adulto o con il gruppetto di amici. Durante il gioco è possibile anche un’osservazione privilegiata dei bambini: molto progressi nel linguaggio, nei movimenti o nell’organizzazione del pensiero risultano particolarmente evidenti. DESCRIZIONE DEI VARI TIPI DI GIOCO GIOCARE A TRAVASARE PER: sperimentare liberamente le qualità dei diversi materiali e avere “scambi” di gioco con gli amici CON: farine, castagne, nocciole, crusca, pasta di diversi formati, acqua… GIOCARE A MANIPOLARE PER: sperimentare diverse sensazioni tattili. Per provare il piacere di pasticciare CON: pasta di pane, farina bianca e gialla, sabbia, colori a dita, acqua e sapone, colla… GIOCARE A COSTRUIRE PER: combinare le cose a loro disposizione, creando situazioni fantastiche e conferendone un significato CON: scatole di forme, scatoloni, barattoli, carta di giornale, cubetti di legno, casette,lego, clipo, dentelli e dentelloni… GIOCHI DI MOVIMENTO PER: aumentare la padronanza del proprio corpo, sperimentando le proprie capacità CON: scalette, pedane, scivoli, materassi, cuscini, sedie, scatoloni, cavalli, corde, cerchi… LA PITTURA PER: gustare il gioco con il colore, dare liberamente forma ai diversi tipi di segni e macchie CON: fogli, pennelli, bicchieri, rulli, ciotole… GIOCARE PER RILASSARSI PER: gustare il piacere di farsi coccolare, chiacchierare nella tranquillità e creare momenti di rapporto individualizzato con chi si occupa di loro… IL GIOCO EURISTICO PER permettere una libera esplorazione e sperimentazione; giocando in modo finalizzato con diversi tipi di materiali, riempiendo e svuotando vari contenitori, favorendo il processo di distinzione e classificazione. GIOCARE IN CUCINA E CON LE BAMBOLE PER: imitare le azioni quotidiane di chi si prende cura di loro, “far finta di…” e sentirsi protagonisti, per stimolare il gioco simbolico e l’identificazione, favorire lo sviluppo del linguaggio e della motricità fine CON: arredo da cucina, piatti, bicchieri, posate, stoviglie, pentole, materiale da “cucinare”, bambole, vestiti, culle, cuscini, coperte, seggiolini,vasino, biberon… GIOCARE CON LE SCATOLE DELLE MERAVIGLIE PER: fare l’esperienza di rotolarsi nella piscina piena di palline e divertirsi nel gioco dentro-fuori con oggetti e con se stessi CON: una piscina di gomma e centinaia di apposite palline colorate. GIOCARE DAVANTI ALLO SPECCHIO E A TRAVESTIRSI PER: prendere familiarità con la propria immagine riflessa, fino a considerarla come propria; avere la possibilità di scegliere, mettere e togliere abiti a propria scelta CON: specchi, camicie, foulards, cappelli, collane, pantofole, orologi, borsette, occhiali… GIOCARE NELL’ANGOLO CARICO E SCARICO PER: far evolvere il gioco dei travasi caricando e scaricando da carriole, grossi camion e scatole, oggetti di varia natura. LA LETTURA PER: gustare la narrazione e la lettura di immagini insieme ad un adulto, imparando ad utilizzare i libri con rispetto e ad accettarlo come forma di comunicazione e di relazione CON: libri di immagini, libri di fiabe, libri piccolissimi, libri giganti, libri rigidi, libri morbidi, libri in movimento, tappeti e cuscini… CONTATTI, INFO GENERALI E PRINCIPALI APPUNTAMENTI DA RICORDARE Numeri di telefono: 0161 829139 Asilo Nido 0161 805837 Ufficio Responsabile Settore Scolastico-Culturale - fax 0161 890459 e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] MODALITA’ DI PAGAMENTO: Sarà possibile effettuare il pagamento della quota mensile Asilo Nido in due modi: - nel consueto modo, ossia con un versamento diretto presso BIVERBANCA agenzia di Trino - oppure con modalità online utilizzando il seguente IBAN dell’agenzia di Trino BIVERBANCA: IT46Q0609022308000000911412 Nel corso dell’a.s. 2015/2016 si intende attivare la buona prassi del customer satisfaction per verificare il grado di soddisfazione dell’utenza. Questo genere di rilevazione, già applicata con successo per il servizio mensa e per il centro estivo, è ormai parte integrante del processo di rinnovamento organizzativo che il Comune di Trino ha avviato con l’intento di rispondere in modo sempre più mirato alle esigenze dei cittadini relativamente ai servizi offerti. A tutti gli utenti del Servizio verrà distribuito un questionario che potrà essere restituito anonimamente dopo aver risposto a poche e semplici domande con un punteggio o un giudizio. Diversi sono gli obiettivi cui punta l’indagine: verificare la percezione della qualità dei servizi attualmente forniti dall’Asilo Nido, definire il grado di soddisfazione e di importanza attribuito dai genitori alle diverse componenti del servizio e cogliere eventuali esigenze non soddisfatte nell’organizzazione del servizio. CALENDARIO SCOLASTICO: dal 1 settembre 2015 al 31 luglio 2016 con chiusura: - giorno 08/12 festa dell’Immacolata; - periodo dal 24/12/2015 al 06/01/2016 per le vacanze natalizie; - 25 aprile 2016 festa della Liberazione - 1 maggio 2016 festa dei Lavoratori; - 2 giugno 2016 festa della Repubblica Italiana. AVVISO: - a partire dal 1° dicembre 2016 sarà possibile fruire del servizio post-nido (prolungamento fino alle 17.30) dietro versamento di € 40,00 (la quota è indicativa e suscettibile di variazioni) mensili alla Soc. Cooperativa Punto Service, attuale appaltatrice dei servizi educativi e ausiliari del Nido; - è indetta la prima assemblea dei genitori per mercoledì 16 dicembre alle ore 18.00 nei locali dell’Asilo Nido.