attività primi 15 giorni

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attività primi 15 giorni
CLASSE TERZA – ANNO 2016-2017
Corso Giunti Scuola
Vittoria Busatto
ATTIVITÀ PER I PRIMI GIORNI
Prima di somministrare le prove, facciamo divertire i bambini con una
storia che si può rappresentare.
Protagonisti: narratore – porcospino marito- porcospino moglie – lepre
Leggiamo la storia, poi facciamola riferire da quattro bambini alla
volta.
Spieghiamo l’espressione: solchi paralleli
© Giunti Scuola, 2016
Leggiamo:
LA LEPRE E IL PORCOSPINO
Una domenica mattina il porcospino tutto contento, uscì dalla sua tana
canticchiando una canzoncina come fanno sempre i porcospini nelle belle
domeniche d’autunno. E mentre canticchiava le venne in mente di dare
un’occhiata al campo delle rape. La sua famiglia ne era ghiotta e li
mangiava a pranzo, a cena e pure a colazione.
Non aveva fatto neanche dieci passi che incontrò la lepre: anche lei aveva
avuto la sua stessa idea, solo che andava a controllare come crescevano i
cavoli.
Il porcospino, che era un tipo beneducato, le disse subito:
- Buongiorno!
Ma la lepre, che si dava un sacco di arie e credeva di essere chissà chi, lo
guardò dall’alto in basso e rispose:
- Be’, dove te ne vai questa mattina?
- A spasso! – disse allegramente il porcospino.
- Non andrai molto lontano, - disse ridacchiando la lepre, - con quelle
gambette corte corte
Il porcospino ci rimase malissimo e rispose piccato:
- Non è da persone educate fare osservazioni sgradevoli sulle gambe
degli altri. Eppoi, cosa credi, che le tue gambe siano migliori?
- Direi che non c’è paragone, - sbuffò la lepre.
- Allora ti sfido! – gridò il porcospino – Corriamo da una parte all’altra
del campo arato, e giuro che ti batterò.
- Ah ah ah! Smettila, o mi verrà il mal di pancia dal troppo ridere –
sghignazzò la lepre – Se insisti, comunque …
- Insisto! – disse il porcospino – Vogliamo scommettere?
- Ci sto! – esclamò la lepre, - Dai, cominciamo!
© Giunti Scuola, 2016
- Non così in fretta! – disse il porcospino. – E’ quasi ora di pranzo.
Prima vado a mangiare e poi corriamo. Diamoci appuntamento tra
mezz’ora.
La lepre accettò e il porcospino si precipitò a casa, pensando: “Quella
presuntuosa è sicura di vincere, ma gliela farò vedere io! Se lei è veloce,
io sono intelligente, e le darò una bella lezione!”. Arrivato a casa, chiamò la
moglie e le disse:
- Vieni con me: ho fatto una scommessa con la lepre. Faremo una gara
di corsa!
- Sei diventato matto? – disse la moglie. – La lepre è l’animale più
veloce che ci sia!!!
- So quello che faccio, ma per vincere ho bisogno di te!
La porcospina lo seguì, e, mentre camminavano, il marito le spiegò:
- Stammi bene a sentire: la gara si svolgerà in quel campo arato laggiù.
Correremo in due solchi paralleli e partiremo da lì.. Tu ti devi
nascondere alla fine del mio solco e quando la lepre arriva, salterai
fuori e dirai: “Sono arrivato primo!”
Poi il porcospino fece nascondere la moglie nel punto esatto e lui
proseguì da solo.
La lepre lo stava già aspettando, e dopo il via partì come un razzo. Il
porcospino fece due o tre passi e si sedette ad aspettare.
La lepre arrivò in fondo al campo in pochi secondi, ma quando toccò il
traguardo sentì qualcuno che dal solco vicino diceva. – Sono arrivato
primo!
I porcospini, si sa, si assomigliano come gocce d’acqua, quindi la lepre
credette che fosse proprio l’altro concorrente a parlare, anche se non
riusciva a capire come avesse fatto ad arrivare primo.
© Giunti Scuola, 2016
- Non è possibile! Non ci credo! – disse . – Ma ora devi darmi la
rivincita: faremo un’altra corsa, fino al punto da cui siamo partiti.
- Oh, per me va bene. Non sono nemmeno stanco – disse la porcospina
e, mentre la lepre partiva con le orecchie al vento, lei non si mosse
nemmeno di un millimetro.
Quando la lepre arrivò al punto di partenza, ecco di nuovo il porcospino,
che spuntò fuori dal suo solco e disse: - Sono arrivato primo!
La lepre era furiosa: uno zoticone con le gambette storte non poteva
batterla! Propose di fare un’altra corsa e il porcospino rispose:
- Benissimo! Per me possiamo correre fino a domattina!
Andò a finire che la lepre percorse il campo settantaquattro volte, e ogni
volta il porcospino risultò vincitore.
Alla settantacinquesima, la poveretta non arrivò neppure al traguardo: non
ce la faceva più, e dovette ammettere di aver perso.
Porcospino e porcospina se ne tornarono alla loro tana, contenti e
soddisfatti.
(Adattamento dai Fratelli Grimm)
© Giunti Scuola, 2016
VERIFICHE
La prima è una prova di attenzione all’ascolto. E’ divisa in due parti:
Prima parte: Leggiamo il testo e chiediamo ai bambini di scrivere il maggior
numero di insetti che vi vengono nominati:
Testo
Animali nominati
Filastrocca degli insetti
Più ne hai più ne metti:
metto prima la farfalla
e poi l’ape nera e gialla
poi il grillo canterino
e l’amico moscerino,
la libellula leggera
e la mosca nera nera,
la formica laboriosa
e la cicala fastidiosa,
il moscone brontolone
e l’amico calabrone.
Metto il ragno traditore
ed il tarlo roditore
la zanzara assai molesta
e con essa anche la vespa …
E poi più non ce ne metto
Perché ho sonno e vado a letto.
(Ennia Modestini Belli, Matite Colorate, ed.
Terni)
Seconda parte: rileggiamo ancora una volta e quindi chiediamo di
abbinare gli aggettivi della filastrocca ai relativi insetti:
canterino
laboriosa
traditore
fastidiosa
roditore
leggera
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brontolone
Nera e gialla
La seconda prova è un dettato ortografico nel quale sono state sottolineate
le difficoltà. Dettiamo la filastrocca sugli insetti.
Una volta dettato invitiamo i bambini a rileggerla e ad aggiungere alla tabella
precedente ( con un colore di penna diverso), gli insetti che avevano
dimenticato. Questo darà loro consapevolezza della propria capacità di
attenzione.
1. Accento e apostrofo
Aggiungi gli accenti
Il colibri
Copia mettendo l’apostrofo giusto
LACQUA PER LE API
Il nido di un colibri e forse il piu piccolo nido del
Lacqua è uno dei nemici dellape.
mondo, una tazza di te di un servizio di bambole.
Quando sta per piovere le api lasciano
Ed e difficilissimo da trovare!
il bottino e saffrettano allalveare. E
quante tuttavia muoiono per una goccia
dacqua che riesce a bagnare le alucce.
Terrore in caverna
Gigi si ritrovo al buio, nella caverna.
Atterrito, avanzo strisciando. “Dove sara l’uscita? Se
mi metto a urlare, qualcuno sentira?”. Ad un tratto la
sua mano incontro qualcosa... si arresto... tocco di
nuovo... era qualcosa di morbido e caldo e peloso.
Si senti leccare la mano da qualcosa di umido e ruvido:
ma cosa sara, che aspetto avra? Per fortuna un raggio
di luna illumino la caverna. Gigi incontro due occhi
gialli: ma era Pepe, il suo gatto! Che felicita!
© Giunti Scuola, 2016
Lapicoltore intelligente difende le sue
api anche dai pericoli che
incontrerebbero a dissetarsi alle
acque correnti e pone intorno alle
arnie vaschette dacqua limpida
ricoperte da reticelle di filo di ferro.
Sostenendosi sulle reticelle, linsetto
si disseta.
(I.G.Fini, Corriere dei Piccoli)
2. Uso dell’H
Inserisci le parole giuste:
O/HO
Per cena puoi scegliere tra la frittata …. il pollo. ….. messo tutto in frigo.
A/HA
Chi ….. toccato i miei giocattoli mentre ero …. scuola?
AI/HAI
…. detto la verità …. tuoi amici?
ANNO/HAN
NO
E’ passato un ….. da quando i miei genitori mi …… ricomprato la bici ed è
già rotta!
HA-A/AIHAI
Andrea mi …. prestato il casco, lo metto per andare … scuola in bici. Tu
…. mai percorso la strada ciclabile che passa davanti …. Giardinetti?
O-HO/HA-A
….. visto un film dell’orrore, sono i miei preferiti …. questi …. quelli sui
pirati. Mio padre mi …. detto che da giovane …. fatto la comparsa ….
Cinecittà in un film sugli Antichi Romani. Piacerebbe anche …. Me!
ANNOHANNO/AHA/ OHO/AI-HAI
Quest’…… andrò …. Venezia in vacanza. I miei genitori mi ……
promesso di farmi fare un giro in gondola sul Canal Grande. Papà mi ….
regalato una seria macchina fotografica, non un giocattolo . …. Intenzione
di fare grandi foto da portare …. scuola e da regalare alla maestra e ….
compagni.
© Giunti Scuola, 2016
Tu …. mai visitato questa città? …. qualche posto divertente da visitare …
da fotografare?
Cerca un sinonimo:
Attacca un contrario:
casa
Attento
trasparente
asino ……………………
Generoso
distratto
freddissimo……………………
Opaco
sgarbato
Uguale ……………………
Ruvido
caldo
Furbo ……………………
Gentile
morbido
Complicato……………………
Freddo
rumoroso
Finire ……………………
Silenzioso
corto
Comprendere……………………
Lungo
noioso
fracassare……………………
Divertente amaro
breve……………………
Dolce
……………………
avaro
2. Qualità
Come può essere? Usa queste
qualità: pesante – veloce – furba –
affettuoso – lenta – mite –
scrupoloso - noioso
Chi può essere?Usa questi nomi:
una signora – lo scolaro – il
bambino – il cuscino – un racconto
– la carta vetrata – il coltello – la
lumaca -
La volpe……………………
Interessante……………………
La pecora……………………
Elegante……………………
La nonna……………………
Lenta……………………
Il treno ……………………
Goloso……………………
Il medico……………………
Diligente……………………
Il libro……………………
Soffice……………………
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3. Soggetto, predicato, espansioni
A) Nelle seguenti frasi cerchia in rosso il soggetto e in verde il predicato
Le oche volano
Brilla una stella.
Noi mangiamo.
I Sette Nani cantavano.
Lui partirà.
Luisella e Giacomo rimangono.
Arrivarono le cicogne.
Tu sarai promosso.
B) Arricchisci le seguenti frasi servendoti di una o più parole scritte in alto:
Chi?
Che cosa? Dove? Quando? Con chi?
Carla disegna …………………………………………………..
Il bambino chiama …………………………………………………….
La maestra racconta ………………………………………………..
Luigi parcheggia ………………………………………………………….
I calciatori giocano …………………………………………………….
Il cavallo saltò …………………………………………………………..
Noi partiremo ……………………………………………………………….
4. I verbi
Completa, scrivendo almeno tre azioni che fanno:
L’acqua…………………………………………………………..
Il fuoco…………………………………………………………..
La neve …………………………………………………………..
La pioggia …………………………………………………………..
Il vento …………………………………………………………..
Gli alberi …………………………………………………………..
La terra…………………………………………………………..
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8. Riscrivi la seguente filastrocca usando verbi nelle parentesi prima al tempo presente, poi al passato e
infine al futuro:
Infinito
Oggi
Ieri
Domani
Me ne (andare) senza fretta
sulla nuova bicicletta.
(Guardare) nuvole lontane
(Bere) acqua di fontane.
(Essere) allegro e assai tranquillo
(Cantare cantare) come un grillo
Se mi (venire) un po’ di fame,
io mi (fermare) su un bel prato
(mangiare) pane col salame
chi di me (essere) più beato?
(vitt)
9. Composizione
Testo libero
Testo fantastico: Una volta le strade non erano di asfalto ma di ……
Quella mattina, entrando in classe, non c’erano più i banchi, al loro posto ……
Filastrocca
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10.Intrusi: parole e frasi (comprensione della lettura)
A) Colora, nelle seguenti frasi, la parola che non c’entra:
Rondine – colombo – topolino – canarino – pappagallo.
Mela – pera – uva – pesca – patata – albicocca – ciliegia.
Nave – canotto – barchetta – bicicletta – bastimento –
zattera.
Penna – pennarello – matita – cancellino – pastello.
Mamma – papà – nonno – nonna – zia – fornaio – cugino –
zio.
Sole – luna – cometa – stelle – nuvole – fiume – pianeti.
Calciatore – pattinatrice – nuotatore – vigile – tennista .
B) Leggi attentamente e sottolinea le frasi intruse:
Il meteorologo ha indicato, sulla cartina geografica, delle nuvole che
indicano un temporale in arrivo nelle zone centrali della Toscana. Sua
moglie è andata al supermercato. Il cattivo tempo inizierà intorno a
mezzogiorno e durerà per tutto il pomeriggio. Devo andare dal dentista, mi
deve regolare l’apparecchio. Dal momento che gli acquazzoni in arrivo si
prevedono piuttosto violenti, si raccomanda agli abitanti della zona
interessata di non mettersi in viaggio. Se c’è una cosa che non mi piace,
sono le zucchine lesse, le odio.
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11.Nessi logici
Scegli la parola adatta a completare le frasi
perché – ma – quando – perciò - mentre
•
Luisa vuole comprare un cagnolino……..la mamma non vuole.
•
Oggi non posso fare il bagno……..ho la febbre e sono raffreddato.
•
Barbara riesce a studiare………….. ascolta la radio.
•
Stamani non ho fatto colazione ………. ora ho fame.
•
Le rose fioriscono ………….. arriva la primavera.
•
………. scende la sera io mi sento triste ……… ho paura del buio.
•
………..non andiamo al mare insieme quest’estate?
•
……….piove esco con l’ombrello……..non voglio bagnarmi.
•
Puoi benissimo raccontarmi l’incidente……….. camminiamo verso casa.
•
Non ho voglia di studiare ………… esco.
•
Ma si può sapere……..piangi? …………. smetterai cercherò di aiutarti.
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ANNO SCOLASTICICO 2016/2017
CLASSE TERZA
APPROFONDIMENTI
E
FACILITAZIONI
MASSIMO MANUELA
[email protected]
COMPRENSIONE E RIPETIZIONE DI UN BRANO ASCOLTATO
La lepre e il porcospino
•
La storiella viene proposta in versione semplificata, riducendone la lunghezza e alcuni dialoghi. Possiamo
rileggerla una seconda volta la utilizzando questa versione.
Una domenica mattina d'autunno il porcospino tutto contento, uscì dalla sua tana canticchiando una
canzoncina. E mentre canticchiava gli venne in mente di guardare il campo di rape, di cui lui e la sua famiglia
erano ghiotti.
Non aveva fatto neanche dieci passi che incontrò la lepre, che stava ammirando il campo anche lei.
Il porcospino subito la salutò, mentre la lepre ne approfittò per domandargli dove andasse.
Il porcospino rispose che stava passeggiando, ma la lepre lo prese in giro a causa delle sue zampette corte
corte.
Il porcospino ci rimase malissimo, tanto da sfidare la lepre ad una gara di corsa. La lepre accettò e i due si
diedero appuntamento dopo una mezz'ora in un campo arato.
Il porcospino si precipitò subito a chiedere aiuto a sua moglie, che incredula seguì il marito.
Le spiegò che lei avrebbe dovuto aspettarla nascosta, alla fine del campo arato e che doveva uscire fuori
non appena la lepre stava per arrivare al traguardo. Il porcospino e la lepre iniziarono la gara ma il
porcospino si fermò subito, invece la lepre continuò.
Così fecero per settantacinque volte: ogni volta i due iniziavano la gara insieme, ma la lepre alla fine trovava
la porcospina o il porcospino che si davano il cambio. Alla settantacinquesima volta la lepre non arrivò
neppure al traguardo: non ce la faceva più e dovette ammettere di aver perso.
Porcospino e porcospina se ne tornarono alla loro tana, contenenti e soddisfatti.
PROVA DI ATTENZIONE ALL'ASCOLTO
ASCOLTA CON ATTENZIONE.
SCRIVI O DISEGNA IL MAGGIOR NUMERO DI ANIMALI NOMINATI.
Per la prova di verifica della capacità di attenzione si consiglia di dare ai bambini copia della filastrocca.
Per la prova ortografica, a seconda delle difficoltà, dettatore lentamente per intero la filastrocca oppure ridurre
il contenuto solo alle difficoltà sottolineate ( o ad altre che si intende verificare ).
ESEMPIO:
Più ne hai più ne metti:
metto prima la farfalla
e poi l'ape nera e gialla
e l'amico moscerino,
la libellula leggera.
La cicala fastidiosa
il ragno traditore,
la zanzara assai molesta.
•
•
ACCENTO E APOSTROFO
ACCENTO
APOSTROFO
RICORDA!!!!
RICORDA!!!!
QUANDO C'E' L'ACCENTO, IL SUONO DUE VOCALI VICINE IN DUE PAROLE
DELLA PAROLA VA IN ALTO.
DIVERSE, NON POSSONO RESTARE:
L'ACCENTO INDICA UN SUONO FORTE! UNA DELLE DUE VOCALI DEVE
ANADARE VIA. ALLORA LA PAROLINA
CASCO - CASCO'
DIVENTA TRISTE E LE SCAPPA UNA
FARO
- FARO'
LACRIMUCCIA.
SCOPPIO - SCOPPIO'
L'APOSTROFO E' LA SUA LACRIMUCCIA.
REMO
- REMO'
L'ARTICOLO INDETERMINATIVO UNA DAVANTI A
NOMI FEMMINILI SI APOSTROFA:
UNA APE DIVENTA UN' APE;
UNA OCA DIVENTA UN' OCA
LA ACQUA
LA ACQUA
L' ACQUA
NELLO ARMADIO
NELLO ARMADIO
NELL' ARMADIO
AGGIUGI GLI ACCENTI
•
Leggiamo insieme ai bambini così come vediamo scritto, cioè pronunciando le parole prive dell'accento. Quindi chiediamo
ai bambini se hanno trovato qualcosa di strano durante l'ascolto. Proponiamo loro di rileggere nel modo corretto e
accertiamoci che ciò venga fatto. Successivamente facciamo completare autonomamente l'esercizio che segue.
CANCELLA CON UNA CROCETTA LA PAROLA SBAGLIATA
IL
COLIBRI / COLIBRI'
IL NIDO DI UN
COLIBRI COLIBRI'
NIDO DEL MONDO, UNA TAZZA DI
ED
E
E'
E'
TE
E
IL
PIU'
PIU
PICCOLO
TE' DI UN SERVIZIO DI BAMBOLE.
DIFFICILISSIMO DA TROVARE!
TERRORE IN CAVERNA
GIGI SI
RITROVO'
RITROVO AL BUIO, NELLA CAVERNA. ATTERRITO, AVANZO
AVANZO' STRISCIANDO. “DOVE
SARA'
SARA
SE MI METTO A URLARE, QUALCUNO MI SENTIRA'
L'USCITA?
SENTIRA ?” AD UN TRATTO
LA SUA MANO INCONTRO INCONTRO' QUALCOSA.... SI ARRESTO ARRESTO'
TOCCO'
TOCCO DI NUOVO. ERA QUALCOSA DI MORBIDO E CALDO E
PELOSO. SI
SENTI'
SENTI
E E RUVIDO: MA COSA
LECCARE LA MANO DA QUALCOSA DI UMIDO
SARA
SARA'
, CHE ASPETTO
PER FORTUNA UN RAGGIO DI LUNA ILLUMINO'
GIGI
INCONTRO'
GATTO! CHE
INCONTRO
FELICITA
AVRA
AVRA' ?
ILLUMINO LA CAVERNA.
DUE OCCHI GIALLI: MA ERA PEPE, IL SUO
FELICITA'
!
METTI L'APOSTROFO GIUSTO
•
Diamo in copia il testo e facciamo cancellare l'errore.
CANCELLA L'ERRORE E ACCANTO RISCRIVI LA PAROLA CORRETTAMANTE
LACQUA PER LE API
Lacqua è uno dei nemici dellape. Quando sta per piovere le api lasciano il bottino e
saffrettano allalveare. E quante tuttavia muoiono per una goccia dacqua che riesce a
bagnare le alucce.
Lapicoltore intelligente difende le sue api anche dai pericoli che incontrerebbero a
dissetarsi alle acque correnti e pone intorno alle arnie vaschette dacqua limpida ricoperte
da reticelle di filo di ferro. Sostenendosi sulle reticelle, linsetto si disseta.
(I.G.Fini, Corriere dei Piccoli)
LACQUA
L'ACQUA
__________
DELL'APE
DELLAPE
__________
SAFFRETTANO
S'AFFRETTANO
__________
ALL'ALVEARE
ALLALVEARE
__________
DACQUA
__________
LAPICOLTORE
L'APICOLTORE
__________
LINSETTO
L'INSETTO
__________
D'ACQUA
USO DELL'ACCA
H SI
H NO
1. AZIONE
ANNA HA CANTATO
IO HO SENTITO
I MIEI AMICI HANNO GIOCATO
TU HAI SENTITO
1.LUOGO
LAURA OGGI ANDRA' AI GIARDINI
DOVE? AI GIARDINI
2.BISOGNO
LUCA E SANDRO HANNO FAME
SARA HA SONNO
HO BISOGNO DI BERE
2.TEMPO
A NATALE TORNERA' MIO NONNO
QUANDO? A NATALE
3.EMOZIONE O STATO D'ANIMO
HO PAURA DEL BUIO
HAI GIOIA DI RESTARE CON NOI?
3.SCELTA
MARA COMPRA LA PASTA
BISTECCA?
“O” INDICA UNA SCELTA
4.POSSESSO
IL GATTO DI MINO HA IL PELO ROSSO
HO UNA COLLEZIONE DI FIGURINE
HANNO BUONE IDEE QUEI RAGAZZI!
4.A CHI?
CHIEDI A CARLO SE PARTIRA' !
A CHI? A CARLO
O
LA
CACCIA ALL'ERRORE!
•
Sono state omesse nei gruppi di frasi le forme multiple. La scelta del verbo avere è stata inserita all'interno di ogni singola
parte dei gruppi di frasi stessi.
1. Per cena puoi scegliere tra la frittata
O/HO
il pollo. O/HO messo tutto in frigo.
2. Chi HA/A toccato i miei giocattoli mentre ero A/HA scuola?
3. AI/HAI
detto la verità
AI/HAI tuoi amici?
4. E’ passato un ANNO/HANNO
ricomprato la bici ed è già rotta!
da quando i miei genitori mi HANNO/ANNO
5. Andrea mi HA/A prestato il casco, lo metto per andare A/HA scuola in bici.
Tu AI/HAI mai percorso la strada ciclabile che passa davanti AI/HAI
giardinetti?
6. O/HO visto un film dell’orrore, sono i miei preferiti HO/O questi HO/O quelli sui
pirati.
Mio padre mi HA/A detto che da giovane HA/A fatto la comparsa HA/A Cinecittà in
un film sugli Antichi Romani.
Piacerebbe anche A/HA me!
7.Quest’ANNO/HANNO andrò HA/A Venezia in vacanza. I miei genitori
HANNO/ANNO promesso di farmi fare un giro in gondola sul Canal Grande.
Papà mi A/HA regalato una seria macchina fotografica, non un giocattolo
HO/O Intenzione di fare grandi foto da portare A/HA scuola e da regalare
alla maestra e AI/HAI compagni.
Tu HAI/AI mai visitato questa città? A/HA qualche posto divertente da visitare O/HO da
fotografare?
SOGGETTO, PREDICATO E COMPLEMENTO
A. COLORA DI ROSSO LE CASELLE
QUELLE CON IL PREDICATO.
CHE CONTENGONO IL NOME E DI VERDE
SOGGETTO
PREDICATO
RICORDA!!!
RICORDA!!!
IL SOGGETTO INDICA IL PROTAGONISTA
DELLA FRASE, CIOE' LA PERSONA,
L'ANIMALE O LA COSA CHE COMPIONO
L'AZIONE.
RISPONDE ALLA DOMANDA: CHI? DI CHI
SI PARLA?
LA MAMMA
SOGGETTO
IL
PREDICATO
INDICA
COMPIUTA DAL SOGGETTO.
RISPONDE ALLA DOMANDA:
LE OCHE
VOLANO
LUI
PARTIRA'
BRILLA
UNA STELLA
NOI
MANGIAMO
CHE COSA FA? COSA SI DICE DI LUI?
LAVORA
PREDICATO
LUISELLA E GIACOMO RIMANGONO
I SETTE NANI
CANTAVANO
ARRIVANO
LE CICOGNE
TU
SARAI PROMOSSO
B. ARRICCHISCI LE SEGUENTI FRASI AIUTANDOTI CON LE DOMANDE
CHE COSA? __________
CARLA DISEGNA
IL BAMBINO CHIAMA
L'AZIONE
DOVE ?
__________
QUANDO?
__________
CHI ?
_________
DOVE ?
__________
QUANDO?
__________
CHE COSA? _________
LA MAESTRA RACCONTA
LUIGI PARCHEGGIA
A CHI ?
__________
DOVE?
__________
QUANDO?
_________
DOVE ?
__________
CHE COSA ?
I CALCIATORI GIOCANO
__________
QUANDO?
_________
DOVE ?
__________
A CHE COSA ? __________
IL CAVALLO SALTO'
NOI PARTIREMO
DOVE ?
_________
CHE COSA ?
__________
CON CHI ?
__________
DOVE ?
_________
QUANDO ?
__________
CON CHI ?
__________
I VERBI
I TEMPI DEI VERBI
PRESENTE
PASSATO
FUTURO
IO SCRIVO
IO SCRIVEVO
IO SCRIVERO'
TU SCRIVI
TU SCRIVEVI
TU SCRIVERAI
EGLI SCRIVE
EGLI SCRIVEVA
EGLI SCRIVERA'
NOI SCRIVIAMO
NOI SCRIVEVAMO
NOI SCRIVEREMO
VOI SCRIVETE
VOI SCRIVEVATE
VOI SCRIVERETE
ESSI SCRIVONO
ESSI SCRIVEVANO
ESSI SCRIVERANNO
•
I verbi scritti di seguito sono quelli estratti dalla filastrocca, i bambini devono completare con i tempi verbali lo schema.
COMPLETA INSERENDO I TEMPI DEI VERBI, AIUTANDOTI CON LA TABELLA.
OGGI
IERI
DOMANI
VERBO
PRESENTE
PASSATO
FUTURO
INFINITO
- ANDARE :
-GUARDARE:
-BERE:
-ESSERE:
-CANTARE:
-VENIRE:
-FERMARE:
-MANGIARE:
VADO
_____________
ANDRO'
_____________
GUARDAVO
GUARDERO'
BEVO
BEVEVO
_____________
____________
ERO
SARO'
CANTO
____________
______________
VENIVA
_____________
______________
FERMERO'
_____________
FERMO
______________
MANGIAVO
______________
CAPACITA' DI ASCOLTARE E DI COMPRENDERE TESTI
I TRE STARNUTI
•
Considerando la sua lunghezza, possiamo far ripetere la fiaba un pezzo alla volta. Proponiamo ai bambini di
pensare quale potrebbe essere il titolo della fiaba dopo averla ascoltata.
Fattore: direttore di una fattoria
Mentre il fattore Jean-Marie, intento a tagliare un tronco, se ne stava appollaiato su
un ramo di un albero, borbottando per il suo mulo che si era addormentato, passò
sotto di lui un forestiero a cavallo.
“Buongiorno a te, buon fattore” disse il forestiero. “Dimmi, hai mai segato della
legna?”
Il fattore gli rispose con tutta sicurezza e stupito da quella domanda, che era un
tagliatore eccezionale. “Non vi avrei detto un esperto tagliatore di legna” rispose il
forestiero. “Perché no”? Domandò indignato il fattore. Il povero Jean-Marie, nel
rispondere al forestiero, non considerò affatto la sua posizione sull'albero: era
esattamente dalla parte del ramo che stava tagliando!
Il forestiero gli disse: “Con tutta la vostra esperienza, dovreste sapere che quando
avrete finito di tagliare quel tronco, di sicuro cadrete dal ramo”.
Il fattore replicò indispettito cacciandolo via.
Il forestiero se ne andò e lui continuò a segare, quando all'improvviso ramo e fattore
caddero a terra. Jean-Marie si alzò dolorante e subito gli rivennero in mente le parole
del forestiero e si convinse che quell'uomo sapesse leggere nel futuro; decise subito
di correre a rintracciarlo perché doveva rivolgergli alcune domande. Svelto, svegliò
l'asino fischiandogli nell'orecchio e si precipitò a cercarlo. Lo ritrovò voltando l'angolo
e gli gridò: “Ehi voi, ho capito che sapete leggere nel futuro, così ho pensato di
chiedervi due o tre cose”.
Il forestiero, sorridendo iniziò a dire: “Vedo, vedo”. “Bene, se vi fa piacere, posso
rispondere subito a una vostra domanda, ma a una sola!” Il fattore si concentrò:
“Ditemi: quando morirò?” “E' facile, morirete quando il vostro mulo starnutirà tre
volte!” rispose lui. Jean-Marie rispose incredulo che il suo mulo non starnutiva mai e
che quindi sarebbe vissuto per molto e molto tempo. E s'incamminò verso casa felice.
E' noto che i muli sono animali cocciuti, che fanno sempre il contrario di quello che
dovrebbero fare. Così, lungo il cammino il mulo improvvisamente: “Atishoo!” starnuti a
lungo e con forza. Il fattore scese subito dal mulo e gli attappò il naso per non
fargliene uscire un altro. Risalì sul mulo e andò avanti, quando “atishoo!”, il mulo starutì
di nuovo. Il poveraccio si allarmò e cominciò a pensare di aver incontrato il diavolo in
persona. Quindi decise di coprire il naso del mulo con il suo cappello, ma visto che gli
stava troppo appiccicato, l'animale gli diede un calcio. Il fattore pensò di risolvere il
problema mettendogli due pietre nel naso. Ma, dopo pochi istanti il mulo “atishoo!”
starnutì per la terza volta, andando a colpire il fattore in faccia.
“Ah, ah che uomo sfortunato e infelice, ormai sono morto, molto, molto morto!” si
lamentò. E lo sciocco si adagiò sul terreno, visto che, come è noto, non sta bene che un
uomo morto se ne sta in piedi.
(Fiaba svizzera adatt. da Fiabe e leggende dal mondo)
IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA NEL MONDO
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Leggere ai bambini il seguente testo informativo. Prendiamo spunto per avviare successivamente una
discussione sui riti o le usanze diffuse in alcuni paesi del mondo. Possiamo aprire la discussione chiedendo
loro quale tra queste quale preferiscano, oppure domandare se ne conoscono altre.
Settembre......Inizia la scuola!
Per alcuni sarà il primo giorno, magari in una nuova scuola o in una nuova città, per altri
invece sarà un ritorno in cui si rincontreranno amici e maestri.
Sicuramente è un giorno particolare, speciale in qualche modo. Infatti per la sua
particolarità viene celebrato in tutto il mondo con feste o usanze tipiche.
Iniziamo dalla Germania.
Il primo giorno di scuola i bambini ricevono dai genitori un cono di cartone colorato,
chiamato Schule-tuete (coni di scuola), pieno di matite colori e altri piccoli materiali
scolastici; i nonni invece preparano dolci o torte su cui siano disegnati materiali
scolastici.
Un dono originale viene fatto in India, dove la scuola inizia nella stagione monsonica(il
monsone è un vento caldo) nella quale si verificano frequenti piogge: i bambini ricevono
infatti un ombrello.
In Russia, bambini e genitori si recano a scuola per assistere ad una cerimonia nel
“Giorno della Conoscenza”: gli studenti del primo anno regalano un fiore agli alunni che
frequenteranno il quinto anno, che li accompagneranno nelle loro classi.
In Giappone, dove le scuole iniziano ad aprile e finiscono a marzo, alla cerimonia di
inizio anno, Nyugakushiki, partecipa tutta la famiglia e le mamme si vestono con il
Kimono.
Con il Powhiri, una tradizionale cerimonia di benvenuto composta da danze,discorsi e
canti, a febbraio inizia l'anno scolastico in Nuova Zelanda. I nuovi alunni in Cina, sono
accolti dai discorsi di incoraggiamento allo studio fatti dal preside e dagli alunni più
meritevoli.
Negli Stati Uniti ad augurare il buon rientro a scuola ci pensa una fatina (Back to
school Fairy) con una filastrocca da regalare ai bambini la notte prima del rientro.
In Israele, gli studenti grandi formano un arco con le bracia sotto cui passare.
Nel nostro Paese invece ogni anno,nel mese di settembre, si celebra l'apertura
dell'anno scolastico con una cerimonia al Quirinale tenuta dal Presidente della
Repubblica, nella quale vengono invitati gli studenti di alcune scuole.
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Un ulteriore spunto operativo potrebbe essere quello di raccontare ( sotto forma di testi, disegni, fumetti ecc.)
con i compagni come inizia e come si svolge il loro primo giorno di scuola e quali siano le emozioni, i desideri
e le aspettative che li accompagnano.
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Nei giorni seguenti potremmo affidare ai bambini il compito di intervistare genitori e nonni sui loro ricordi
relativi al loro primo giorno, invitandoli successivamente ad esporre ai compagni. Per comodità viene proposta
una semplice griglia. Il lavoro può essere approfondito corredandolo da fotografie e immagini (utili per avviare
un lavoro sulle fonti).
1. NOME E GRADO DI PARENTELA
2. SCUOLA (NOME E GRADO)
3. LUOGO DELLA SCUOLA
4. ANNO
5. IN CHE MESE INIZIAVA LA SCUOLA?
6. CHI TI ACCOMPAGNAVA?
7. COSA AVVENIVA IL PRIMO GIORNO?
8. QUALI RICORDI HAI DELLA SCUOLA?
N. B. IL PRESENTE SIMBOLO FA RIFERIMENTO ALLE FACILITAZIONI!!!!