4 marzo 2016

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RASSEGNA STAMPA
4 marzo 2016
04/03/2016
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Card turisti a sedici euro stangata sulle 5 Terre
MICHELA BOMPANI
PASQUA "salata" alle Cinque Terre.
Visitare il sito turistico della Liguria più amato nel mondo costerà dai 16 ai 40 euro al giorno. Sarebbe di ieri
il blitz di Trenitalia che avrebbe fatto marcia indietro sull'abbonamento giornaliero da 10 euro. BOMPANI A
PAGINA VI PASQUA "salata" alle Cinque Terre. Visitare il sito turistico della Liguria più amato nel mondo
costerà dai 16 ai 40 euro al giorno. Sarebbe di ieri il blitz di Trenitalia che avrebbe fatto marcia indietro
sull'abbonamento giornaliero da 10 euro peraltro non ancora introdotto - per salire e scendere dal treno,
quante volte si voleva, mentre farà lievitare da 10 a 16 euro il costo della Cinque Terre Card.
E sarà il caos per turisti, pronti ad invadere le Cinque Terre a Pasqua, debutto della stagione: perché le
agenzie di viaggio hanno già venduto i pacchetti in cui, per i titoli di viaggio, era prevista una quota
massima di otto euro, basandosi su un biglietto chilometrico che però non esiste più.
Già si temeva l'introduzione dell'abbonamento giornaliero da dieci euro, che avrebbe dato diritto soltanto ai
trasporti su rotaia, mentre per avere i servizi turistici aggiuntivi, oltre ai trasporti, si doveva acquistare la
Cinque Terre Card, altri 10 euro, con cui però si finanziava anche la manutenzione dei sentieri e tutte le
attività che la cooperativa di accoglienza turistica delle Cinque Terre, che dà lavoro a 150 persone, offriva.
«Adesso lo sfacelo è completato, l'assessore Berrino e Trenitalia rischiano di far morire, così, uno dei
luoghi più amati dai turisti nel mondo - attacca Patrizia Lombardo, firmataria di uno dei due ricorsi al Tar,
presentati dai cittadini contro il nuovo orario e la nuova tariffazione dei collegamenti ferroviari delle Cinque
Terre - oltre all'aumento fino a sedici euro, da dieci, della Cinque Terre Card, chi vorrà spostarsi per i paesi
potrà acquistare un titolo di viaggio che vale quattro euro, a fermata». Insomma per fermarsi in tutte e
cinque le stazioni, e tornare indietro, si spenderà fino a 40 euro. Alla vigilia di Pasqua, infatti, comincerà a
funzionare, come annunciato dall'assessore regionale al Turismo e ai Trasporti, Gianni Berrino, la nuova
"metropolitana leggera" che costerà, appunto, 4 euro a tratta. «Sulle Cinque Terre si rischia il disastro, oltre
che una figuraccia internazionale - attaccano i consiglieri regionali Pd, Raffaella Paita e Juri Michelucci - la
stagione partirà quest'anno, con queste tariffe, sarà devastata. Non solo i turisti fuggiranno, perché tutto
sarà troppo caro, ma si metteranno a rischio centinaia di posti di lavoro degli operatori turistici e
commerciali». I due consiglieri invocano l'assessore Berrino perché si fermi e ci ripensi. «La Regione e
Trenitalia hanno un disegno che ci preoccupa - indicano Paita e Michelucci - isolare le Cinque Terre, che
per Trenitalia evidentemente paiono una "mucca da mungere", ricavando dagli 8 ai 9 milioni di guadagni,
oltre il contratto di servizio della Regione,oltre il contratto di servizio che vale 85 milioni».
www.comune.genova.it www.trenitalia.com PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: LA BATTAGLIA I vespisti hanno perso la battaglia contro il Comune che vieta la circolazione in centro
ai motoveicoli vecchi PAITA Raffaella Paita capogruppo Pd in Regione contro l'operazione 5Terre Card
SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 04/03/2016
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IL CASO
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Italia in vetrina a Berlino
Dal 7 al 9 marzo all' Hotel InterContinental di Berlino Italia in vetrina all' International hotel investment
forum. Ci sarà una rappresentanza denominata Italia hospitality - Invest in beauty and heritage , di cui fanno
parte AicaConfindustria alberghi, Studi oCarnelutti, Eur Spa, Lhm, Res -Str Global, Starhotels, UniCredit,
Agenzia Demanio e Mise. L'obiettivo è promuovere gli investimenti internazionali.
SCENARIO TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 04/03/2016
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HOTEL FORUM In breve
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Alla scoperta dell'acqua calda
All'aperto e (quasi ) tutte gratis. Una mappa dell'Italia fatta seguendo le fonti del benessere e della bellezza:
i posti più interessanti che si possono visitare vicino agli stabilimenti Bagno Vignoni Da Bagno Vignoni si
può arrivare a Pienza, la «città ideale» che papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini) commissionò a Rossellino
Roberta Scorranese
Nella campagna senese alle pendici del Monte Amiata lo spettacolo comincia con una stradina stretta che
abbraccia le colline come un nastro, sfiorando i cipressi. Il tramonto incendiario è gratis. Una piccola altura
e si arriva. Le viuzze del borgo fanno strada e indicano il «fuoco»: una piazza straordinaria che si apre in
una vasca quadrata, piena d'acqua fumante e odorosa.
È la piazza di Bagno Vignoni, gemma termale della Val d'Orcia, dove le acque sgorgano dal ventre della
terra da secoli e risalgono mescolandosi a minerali e a composti sulfurei. Fanno bene alle ossa e all'umore
e persino santa Caterina da Siena le conosceva. Eppure i benefici di certi luoghi termali italiani non si
fermano a solfati e carbonati (ottimi per le ossa). Spesso le terme confinano con chiese, antichi borghi,
musei da scoprire. In questo caso basta fare pochi chilometri: Pienza è vicina, con la sua storia ambiziosa,
nata per volontà di un papa visionario, Enea Silvio Piccolomini (Pio II) che incaricò l'architetto Bernardo
Rossellino di realizzare una «città ideale», dove piazza e edifici rispondessero a un modello di armonia. In
un itinerario virtuale (che abbiamo ricostruito in questo grafico, privilegiando le terme «libere», cioè gratis o
quasi) basta fare qualche chilometro in più e si arriva nel grossetano. Maremma selvaggia, aromi forti.
Sì, ma le cascatelle libere di Saturnia, spettacolari se viste dall'alto (la provinciale punteggiata di rivenditori
dove potete comprare il Capocollo finocchietto o il Pecorino maremmano), si presentano con un'acqua
limpida, tiepida, ottima per rimettere a posto le articolazioni. Se risalite verso il confine umbro potete visitare
il Giardino di Daniel Spoerri, artista romeno-svizzero che qui ha realizzato il suo paradiso, con centinaia di
opere di artisti internazionali, disseminate in sedici ettari di terreno.
Una foto al lago di Bolsena al tramonto, una minestra di tinca e via verso Viterbo. Terra termale da millenni,
che coccolò papi e potenti in cerca di rifugio lontano dall'asfissia del potere romano. Il parco termale del
Bagnaccio guarda la Francigena, dà su una campagna spettacolare, dal profumo medievale e comprende
diverse sorgenti, sia ipertermali (65-66°C) che ipotermali (23-29°C), con emissioni di gas. In una pausa
tardo pomeridiana basta andare a Bagnaia, dove Villa Lante si spalanca davanti agli occhi in un giardino
immenso, sontuoso (la rete è quella dei Grandi Giardini), manieristico. Le sculture sono in peperino, pietra
tipica della zona e, a questo proposito, la non lontana Vitorchiano, tripudio di case color avorio abbarbicate
con gusto le une alle altre, vale una breve visita.
Più giù, decisamente. Verso Ischia, patrimonio dell'umanità termale. Colori, fiori, quei rossi accesi che le
case a strapiombo sul mare hanno saputo dipingere come uno di quei macchiaioli che vi si innamorarono
nell'Ottocento. O quei profumi carnali raccontati da Truman Capote (scrisse: «Subito mi fu chiaro che Ischia
non è un posto dove sia necessario avere una nozione esatta del tempo»). Un bagno, un gelato tra
corbezzoli e magnolie e poi l'arte: il Museo archeologico di Lacco Ameno ospitato nella vicina villa Arbusto
custodisce anche la Coppa di Nestore, la cui iscrizione (databile intorno all'ultimo venticinquennio dell'VIII
secolo a.C.) è uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica.
A discesa libera, verso la Calabria. Il Parco nazionale del Pollino, con il suo verde scuro, il fresco acuto
delle alture e un dialetto strano, maculato dalla lunga convivenza con le comunità albanesi, enclave della
zona. La Grotta delle Ninfe di Cerchiara di Calabria si apre, a tratti, verso il cielo, bucando le pareti di roccia
calcarea. In Sicilia invece le terme segestane sono aperte, calde, odorose come l'isola. Che reclama una
visita al vicino tempio greco di Segesta, V secolo a.C., colonne da scriverci un romanzo.
Ma se prendete la macchina e risalite verso l'estremo nord, in Valtellina e Valle d'Aosta, a Pré-Saint-Didier
e a Bormio forse l'acqua delle terme all'aperto ha ancora un sapore invernale. Così come quei borghi
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dall'architettura povera (e bella per questo) intorno.
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Fonte: ricerca "Vivilitalia" di Legambiente, presentata il 26 febbraio 2016 Emanuele Lamedica Benessere e
bellezze d'Italia 38 mila circa le imprese termali in Italia 170 comuni quelli termali in Italia, censiti dall'Istat 2
miliardi l'anno tanto vale il turismo del benessere in Italia 73% i turisti italiani che cercano il wellness entro i
confini nazionali 2 3 1 5 6 7 8 9 10 11 13 12 14 4 Bormio, Sondrio Terme libere, Pozza Leonardo da Vinci,
sulla strada che porta a Livigno Oratorio di S. Vitale a Bormio 3 Colà di Lazise, Verona Terme di Colà di
Lazise, Info: www.villadeicedri.it Borgo di Lazise e Chiesa di S. Nicolò Prè St Didier, Aosta 4 Stabilimento
balneare ai piedi del Monte Bianco, Info: termedipre.it Il Grand bâtiment, in località Verrand Lurisia, Cuneo
2 Terme di Lurisia, Info: www.lurisia.it Riserva naturale delle Grotte di Bossea 1 San Filippo in Val d'Orcia I
Bagni di San Filippo (a ingresso libero) info: bagnisanfilippoterme.it Rocca di Castiglione d'Orcia,
Tentennano 6 Monticiano, Siena Le vasche termali naturali di Petriolo (a ingresso libero) Info:
termedipetriolo.it Tramonto sui vicini Laghi di Pietratonda San Casciano in Val di Pesa 7 Terme libere di
San Casciano in Val di Pesa Museo di San Casciano 5 Viterbo Il Parco termale del Bagnaccio Info:
ilbagnaccio.it Giardino italiano manieristico a Villa Lante 9 Viterbo Le pozze di San Sisto Info:
www.termediviterbo.it Basilica della Madonna della Quercia con le preziose lunette di Andrea della Robbia
10 Cerchiara, Cosenza Grotta delle Ninfe di Cerchiara (anche scrub con i vicini fanghi. Info:
comune.cerchiara.cs.it Borgo di Cerchiara 13 Ponte Bagni, Trapani Le Terme libere di Segesta: Polle del
Crimiso a Ponte Bagni. Info: www.termelibere.com Tempio Greco del V secolo a.C., a Calatafimi 14 8
Sorgeto, Ischia Le terme libere di Sorgeto, incastonate tra le rocce a strapiombo sul mare Museo
archeologico di Lacco Ameno 11 Santa Cesarea Terme, Lecce Terme di Santa Cesarea con la possibilità
di fare fanghi naturali Torre di Santa Cesarea 12 Saturnia, Grosseto Terme libere di Saturnia, info: cascatedel-mulino.info Borghi medievali, come Montemerano
Glossario
Acque sulfuree
Sono caratterizzate da una ricca presenza di zolfo e sono adatte a curare certe malattie respiratorie Acque
oligominerali Con residuo non superiore
a mg 200/l
e ricche di oligoelementi, sono adatte
a riequilibrare
le funzioni cellulari Acque salso bromo iodiche Hanno speciali proprietà anti infiammatorie e agiscono
(secondo alcune ricerche) anche sull'apparato genitale femminile Fangoterapia
Specie se associata alla balneoterapia, è adatta a curare le malattie reumatiche e ortopediche Il percorso
Kneipp Inventato
dal tedesco Sebastian Kneipp consiste nell'alternare acqua calda
e acqua fredda. I benefici migliori si ottengono
per la pelle
e per la circolazione
del sangue
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Il Governo studia contromosse
Silvia Pieraccini
Il Governo studia contromosse pagina 16 pI gestori degli stabilimenti balneari italiani (30mila in tutto, al
99% di natura familiare; centomila gli addetti diretti) si preparano alla stagione più incerta dell'ultimo
decennio, da quando (era il 2006) la direttiva Bolkenstein ha decretato l'apertura del mercatoe messo a
rischio-asta le concessioni demaniali marittime finora ottenute in via diretta (si veda Il Sole 24 ore del1
marzo). Tra un paio di mesi la sentenza della Corte di giustizia europea che, con tutta probabilità, boccerà
la proroga delle concessioni al 2020, fatta dal Governo nel 2012 con l'assunzione dell'impegno a riordinare
la materia: quel riordino non c'è mai stato,e orai balneari si aggrappano al tavolo
Governo-Regioni-associazioni di settore, che il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa ha annunciato
pochi giorni faa Marina di Carrara. Sarà, per la prima volta, un confronto allargato a tutte le forze in campo,
che avrà però un compito per nulla facile, considerata la varietà di posizioni: elaborare una proposta
unitaria da presentare alla Ue. Una proposta che, visti i tempi e la delicatezza della posta in gioco,è ormai
scontato che arriverà dopo la sentenza della Corte e dunque dovrà tener conto delle previsioni in essa
contenute. L'ipotesi su cui potrebbe essere trovata la convergenza, a sentire gli operatori,è la richiesta
all'Ue di una proroga delle concessioni demaniali per 30 anni, sull'esempio di Spagna e Portogallo,
accompagnata dalla messa all'asta delle sole spiagge non assegnate, cioè quelle senza concessionario (il
cosiddetto doppio binario). «Occorre equiparare la disciplina italianaa quella di Spagnae Portogallo, che
non ha portato alla procedura di infrazione Ue» spiega Fabrizio Licordari, presidente di
Assobalneari-Federturismo che ha dato vita, proprio insieme con le associazioni di settore di Spagna,
Portogallo e Francia, alla Federazione europea delle imprese balneari (Efebe). In Spagnai grandi gruppi
che hanno in concessione le spiagge sono riusciti, attraverso una forte azione di lobby in sede europea, a
far avallare dalla Commissione Ue la Ley de Costas del 2013, che prevede una proroga da 30a 75 anni
delle concessioni in essere, senza gare. In Portogallo nel 2007 è stato approvato un decreto che contempla
il diritto del concessionario uscente a essere preferito rispetto ad altri concorrentie il rinnovo delle
concessioni esistenti fino a 75 anni. «La strada esiste- aggiunge Licordari- e, ora che il Governo ha deciso
di ascoltarci, occorre che anche le Regioni convergano su questa posizione». Una posizione, quella della
proroga trentennale, che però rischia di confliggere con la futura sentenza della Corte di giustizia: in questo
caso, la Commissione Ue potrebbe aprire un procedimento di infrazione contro l'Italia, o fare ricorso alla
Corte per inadempimento. Per questo la strada si presenta impervia, e passa per un accordo politico con
l'Ue. Un accordo che dovrà chiarire anche la questione del riconoscimento - in caso di subentro di un nuovo
concessionario per effetto dell'asta degli investimenti sostenuti da quello uscente e dell'avviamento da
monetizzare: un terreno su cui Governo, Regioni e balneari italiani sono ancora distanti.
SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 04/03/2016
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DEREGULATION IN SPIAGGIA Turismo
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Fiumicino, più passeggeri con la Cina
Gian Marco Giura
All'aeroporto romano di Fiumicino nei primi due mesi di quest'anno il traffico dei passeggeri in transito da e
verso la Cina è aumentato di circa il 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il dato conferma due
cose: il primato a livello europeo dello scalo capitolino in questo segmento e l'efficacia degli investimenti
effettuati da Aeroporti di Roma, che ha saputo adeguare molti dei servizi offerti all'interno dell'aeroporto alle
peculiari esigenze dei passeggeri cinesi. Fiumicino è l'unico scalo in Europa che possa vantare la presenza
di tutti i principali vettori cinesi, ossia Air China, Cathay Pacific, China Airlines, China Eastern, China
Southern e Hanan Airlines. Inoltre, assieme all'aeroporto parigino Charles De Gaulle, è il primo a livello
europeo per numero di città cinesi raggiunte con un collegamento diretto. Fornisce così accesso da Roma
a tutte le principali città che sono sede della rete diplomatica consolare italiana, inclusa la Changqing, dove
l'Italia ha aperto un consolato generale. Il risultato è stato possibile grazie ai numerosi investimenti che
Aeroporti di Roma ha effettuato per soddisfare al meglio le esigenze dei passeggeri cinesi. «Il processo è
stato avviato alcuni anni fa, analizzando i bisogni assieme al partner Welcome Chinese», ha spiegato
Fausto Palombelli, vicepresidente esecutivo Aviation Marketing Development di Aeroporti di Roma.
«Welcome Chinese, in collaborazione con l'Autorità Nazionale Cinese per il Turismo, assegna una
certificazione che risponde a determinati standard ed evidenzia la capacità di ospitare in modo consono i
passeggeri cinesi quando transitano per o sostano in attesa di un volo all'interno di uno scalo». Sono stati
messi a punto diversi servizi, come la segnaletica di indirizzo in ideogrammi, i monitor con le indicazioni in
mandarino, l'acqua calda disponibile nei punti di ristorazione, fino alla pubblicazione di un mini-sito Internet
con informazioni turistiche e di servizio per il viaggio, scritto in lingua. Inoltre tutto il personale di front line di
Aeroporti di Roma ha seguito corsi di bodylanguage (promossi dalla Fondazione Italia Cina) utili per
migliorare la comunicazione non verbale con i passeggeri provenienti dalla Cina che non parlano l'italiano.
Infine è stato anche introdotto un servizio di shopping helper (sempre in lingua cinese) che è a disposizione
dei viaggiatori con l'obiettivo di consigliarli e indirizzarli sulle molteplici possibilità di acquisto che sono
presenti nello scalo. «Questo tipo di offerta ci ha consentito di instaurare un dialogo virtuoso con le
compagnie aeree, avendo noi creato uno scalo che è a misura per le esigenze dei loro clienti», ha concluso
Palombelli. «In merito infine alle previsioni di ulteriore sviluppo, stimiamo che il numero dei collegamenti da
e verso la Cina entro la prossima estate aumenti fino ad arrivare a 33 voli alla settimana». (riproduzione
riservata)
Foto: Fausto Palombelli (AdR) e Guo Jianye (China Southern Airlines)
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NEI PRIMI DUE MESI DI QUEST'ANNO IL TRAFFICO È AUMENTATO DEL 50%
Edizione del: 04/03/16
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Edizione del: 04/03/16
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Estratto da pag.: 46
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Edizione del: 04/03/16
Estratto da pag.: 46
Foglio: 7/7
Edizione del: 04/03/16
Estratto da pag.: 41
Foglio: 1/1
Peso: 9%
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