compendiostoriadellarte3 - Istituto Comprensivo Rende Centro
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ISTITUTO COMPRENSIVO “CASIMIRO GENNARI” Piazza Europa - Maratea (PZ) Dirigente: avv. Francesco Garramone Scuola Secondaria di I Grado a.s. 2008/2009 ARTE e IMMAGINE docente: arch. Michele Panza Anno scolastico 2008/2009. A cura dell’arch. Michele Panza, docente di Arte e Immagine dell’Istituto Comprensivo “C. Gennari” di Maratea (PZ). COMPENDIO DI STORIA DELL’ARTE - 3 Dal NEOCLASSICISMO alla POP ART IL NEOCLASSICISMO ANTONIO CANOVA Il Neoclassicismo è un movimento culturale che si sviluppa in Antonio Canova (Possagno, Treviso, 1757 – Europa tra la metá del 1700 e i primi decenni del 1800 con lo scopo Venezia 1822), figlio di uno scalpellino, si formó a di riproporre la civiltá classica greca e romana, anche a seguito della Venezia, prima nella bottega dello scultor G. scoperta di Ercolano e di Pompei, dove vennero trovate molte copie Bernardi, poi frequentando la scuola romane di opere greche. Per il Winckelmann, massimo teorico del dell’Accademia. Neoclassicismo, i Greci avevano raggiunto la perfezione nell’arte e le loro opere sono insuperabili e da imitare. del nudo Canova nelle sue sculture e nei suoi disegni seguí i principi del Winckelmann ed era in continua ricerca della bellezza ideale. Ma L’imitazione degli antichi è preferibile a quella della natura, questa in natura non si puó trovare, pertanto capí che solo attraverso perché le opere classiche possiedono una perfezione e un’armonia la conoscenza dell’arte classica ed una grande padronanza della introvabili nella realtá. Gli artisti neoclassici abbandonano cosí materia scultorea poteva arrivarci. Opere come “Amore e Psiche”, l’irrazionalitá, l’illusionismo, l’esuberanza fantastica del Barocco e che oggi si trova al Louvre, e “Le Tre Grazie” sono l’esempio del del Rococó per forme semplici chiare e pure. grado di perfezione raggiunto dal Canova. In architettura vengono adottati gli “ordini classici”. Con la L’epoca napoleonica segnó il culmine della fama internazionale di costruzione di templi, colonne onorarie e archi di trionfo, le cittá Canova: appartengono a questo periodo la grande statua del ricercano lo splendore e la potenza dell’impero romano e si Bonaparte in nuditá eroica, come Marte pacificatore, e quella celebre trasformano in “cittá antiche”. I soggetti dell’arte neoclassica si della sorella dell’imperatore, Paolina, andata in moglie, in seconde ispirano alla storia e al mito greco-romano, i cui valori vengono fatti nozze, al principe romano Borghese. propri anche da Napoleone. Canova la scolpí, come Venere vincitrice, distesa su cuscini col L’artista neoclassico, in questa continua ricerca della perfezione, busto semieretto e nudo, con in mano il pomo della vittoria offertole tende a idealizzare e divinizzare i personaggi delle proprie opere, sia da Paride in quanto dea piú bella. La scultura fece scandalo per le nelle doti fisiche che morali. sue nuditá, tanto da indurre la stessa Paolina a scrivere al marito chiedendogli di non far accedere visitatori nella sala di palazzo Borghese dove era ed è ancora oggi collocata. Antonio Canova, Venere Vincitrice, 1805-1808, marmo. Roma, Galleria Borghese. IL ROMANTICISMO EU GÈNE D ELACROIX Il Romanticismo è un movimento filosofico, letterario e artistico Eugène Delacroix che, sviluppatosi in Germania negli ultimi decenni del Settecento, si Parigi, diffuse in Europa nella prima metá dell’Ottocento fino alla comparsa altoborghese, compí la sua formazione artistica del Realismo. Il Romanticismo è una reazione all’Illuminismo e al nello studio del neoclassico P. Guérin. Neoclassicismo: alla razionalitá e al culto della bellezza classica si contrappongono la spiritualitá, l’emotivitá, la 1798 – (Chareton-Saint-Maurice, Parigi 1863), di origine Romantico, nella sua arte esprime malinconia, fantasia, esotismo, impetuositá creativa, desiderio di cambiamento e l’immaginazione e soprattutto l’affermazione dei caratteri individuali avversione per l’accademismo. I suoi modelli furono Michelangelo e d’ogni artista. Si guarda con interesse al Medioevo, epoca istintiva e Rubens. Un soggiorno in Marocco, nel 1832, da un lato appagó il suo passionale. desiderio di esotismo, dall’altro gli fece scoprire la luminositá dei Il Romanticismo sostituisce alla freddezza della classicitá e alla ragione degli illuminista la rivalutazione di figure tradizionali come la patria, la famiglia e l’amore considerate mezzo tramite cui trasmettere i propri sentimenti. cieli africani e i colori accesi e da qui riportó in patria un gran numero di bozzetti e impressioni a cui attinse per tutta la vita. Il suo dipinto La libertá che guida il popolo è il primo quadro politico della pittura moderna e si riferisce ai moti rivoluzionari Mentre gli artisti neoclassici ponevano la ragione al centro della parigini del 1830 ai quali partecipó in prima persona. Il vertice della riflessione, i romantici vedevano nella natura l’interesse piú forte; composizione è la donna con la bandiera francese e il fucile, ritenevano infatti che fosse grandiosa e potente, in quanto simbolo di rappresentazione allegorica della libertá: è una figura irreale che infinito su cui riflettere le proprie emozioni. sprona i rivoluzionari senza poter essere vista da loro. Il quadro L’artista romantico è un ribelle che rifiuta le regole della societá esalta l’alleanza fra intellettuali e operai idealmente uniti contro la in cui vive e che trae ispirazione solo dal proprio io. Egli partecipa monarchia: il borghese con giacca, cilindro e fucile è Delacroix. La con la sua arte, spesso anche in prima persona, alla lotta per la massa dei rivoltosi sfuma in lontananza dove si intravedono le due libertá. L’artista è ormai un libero professionista che lavora anche torri della cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Nel ragazzo con le per un pubblico borghese, culturalmente vario e di gusto raffinato. pistole Delacroix anticipa l’indimenticabile Gavroche, personaggio del romanzo “I Miserabili” di Victor Hugo, amico dell’artista. Eugène Delacroix, La libertá che guida il popolo, 1830, olio su tela, 260x325 cm. Parigi, Museo del Louvre. IL REALISMO GUSTAVE COURBET Il Realismo è una corrente letteraria e artistica che si forma in Gustave Courbet (Ornans 1819 – La Tour-de- Francia nella prima metà dell’Ottocento per poi diffondersi in Peilz, Vevey, 1877), figlio di ricchi contadini, si Europa. I Realisti abbandonano i soggetti storici e letterari cari ai trasferí a Parigi nel 1840 per dedicarsi alla pittura. Romantici per guardare alla realtà. Arrestato e condannato, per motivi politici, a sei mesi L’artista realista dipinge la sua epoca senza alcuna idealizzazione. nel 1873, riparò in Svizzera vicino a Vevey. Anche i contadini, gli operai, i proletari sono considerati degni Momento centrale della formazione pittorica di Courbet fu l’attenta d’attenzione. Le opere realiste tentano di cogliere la realtà sociale in osservazione dei capolavori della pittura fiamminga, veneziana e un’epoca di profonde trasformazioni e, in questo senso, sono una olandese che egli copiò al museo del Louvre. Alle prime opere, violenta denuncia dei sistemi politici e sociali del tempo. d’ispirazione romantica, seguì un periodo in cui diversi fattori, fra All’Esposizione Universale di Parigi del 1855 alcuni quadri di cui l’amicizia con Baudelaire e l’influenza del filosofo anarchico Courbet vennero rifiutati perché giudicati scandalosi e rozzi dalla Proudhon, portarono Courbet alla maturazione di quello stile che lui cultura ufficiale, accademica e neoclassica. Courbet allora fece stesso definirà Realismo. costruire, a sue spese, nelle vicinanze del padiglione Nel dipinto Funerale a Ornans il soggetto è un episodio dell’Esposizione, un baraccone di legno, che chiamò Pavillon du quotidiano, insignificante: il funerale di un contadino in un piccolo réalism, nel quale espose 40 dipinti. Fece poi stampare un catalogo paese di campagna. Le persone sono reali: Courbet si serve di in cui si definì “pittore realista”. Fu l’atto ufficiale che sancì la familiari, amici, abitanti del luogo. Le figure sono a grandezza nascita del Realismo. naturale. La realtá è rappresentata senza interpretazioni personali: i Secondo la cultura ufficiale l’arte si doveva interessare solo a personaggi indossano abiti del tempo e hanno visi scavati, rugosi, soggetti cosiddetti “importanti”, storici, religiosi o mitologici. privi di ogni abbellimento. Per questo motivo Courbet venne Courbet sosteneva, invece, che un’opera può essere “importante”, accusato di cattivo gusto e di volgaritá. Fece scandalo anche la quindi d’arte, anche se il soggetto non è “importante”: questa idea grandezza del dipinto: queste dimensioni erano usate solo per rivoluzionaria sarà madre di tutta l’arte moderna e contemporanea. composizioni “importanti”, ovvero storiche, religiose o mitologiche. Gustave Courbet, Funerale a Ornans, 1849-50, olio su tela, 315x668 cm. Parigi, Museo d’Orsay. I MACCHIAIOLI GIOVANNI FAT TORI I Macchiaioli sono un gruppo di artisti italiani che si riunivano, Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908), fra il 1855 e il 1867, al Caffè Michelangelo di Firenze e che figlio di un artigiano, studió a Livorno con il modesto propugnarono pittore Bandini e a Firenze, dal 1846, con G. una pittura antiaccademica atta a riprodurre “l’impressione del vero”. Fattori, Lega e Signorini, i principali Bezzuoli. esponenti del gruppo, erano repubblicani e anarchici; parteciparono Michelangelo, si uní ai Macchiaioli dei quali divenne anche alle guerre d’indipendenza. Gli artisti lavoravano in piccoli gruppi e fecero propri gli obbiettivi del Realismo. In seguito, frequentando il Caffè il rappresentante piú autorevole. Dopo un primo periodo in cui produsse opere con soggetti storici Il nome fu usato in senso dispregiativo nel 1862 dal critico della e caratterizzate dal chiaroscuro romantico, gradatamente, venne Gazzetta del Popolo, che intendeva sottolinere il loro antiaccademico sempre piú costruendo i propri quadri per zone cromatiche di un peso rifiuto del disegno e della forma a favore dell’effetto: “macchia” è quasi astratto, con contrasti a “macchia” di colore-luce di grande appunto quello stadio della pittura tradizionale in cui il pittore mette nettezza. Talvolta sfruttó anche le qualitá del supporto, tavola o sulla tela, in un sommario abbozzo e senza cura dei contorni, una cartone, per creare effetti suggestivi. serie di macchie di colore al fine di studiare l’effetto dei toni. Signorini accolse il termine in una accezione positva, e Macchiaioli Temi ricorrenti e costanti in tutta l’opera di Fattori sono i paesaggi, la gente della Maremma e la vita militare. divenne definizione del gruppo. In realtá i Macchiaioli abolirono il Nel dipinto In vedetta la composizione è essenziale: un muro in tradizionale chiaroscuro e dipinsero per accostamenti di colore- prospettiva colpito dalla luce del sole, il cielo, la strada percorsa da ombra e colore-luce: ottennero cosí effetti di grande luminositá e di tre soldati in avanscoperta. Lo spazio assolato è contrastato dalle suggestiva resa atmosferica. “macchie” scure delle uniformi, del cavallo e delle ombre che si Alla prima impressione le forme appaiono come macchie di colore, usate per sintetizzare la natura lavorando in modo rapido e immediato. profilano sul terreno e sul muro. La luce è quella di un’afosa mattina d’estate. Giovanni Fattori, In vedetta, 1872, olio su tela, 37x56 cm. Valdagno (BI), collezione privata. L’IMPRESSIONISMO CLAUDE MONET La data ufficiale della nascita dell’Impressionismo é il 5 aprile Claude Monet (Parigi 1840 – Giverny 1926), 1874 quando alcuni pittori, fra cui Monet, Renoir, Sisley, Degas, trascorse l’adolescenza a Le Havre dove comnció a espongono le loro opere nella galleria del fotografo Nadar. In realtá disegnare caricature. Nel 1859 si recó a Parigi dove giá da una decina d’anni essi dipingevano paesaggi en plein air frequentó l’Académie Suisse. Dopo il servizio militare (all’aria aperta) lungo le rive della Senna. in Algeria tornó a Le Havre e poi di nuovo a Parigi. Il termine Impressionismo fu usato per la prima volta dal critico Fu affascinato dalla pittura en plain air, secondo la tradizione francese Leroy, proprio a questa esposizione, per il quadro di Monet olandese, e dalle teorie di Courbet. Nei paesaggi dal vero, dipinti intitolato Impression: soleil levant e poi esteso a tutto il movimento. verso il 1868 sulle rive della Senna, lo studio dei riflessi della luce Con tale denominazione negativa Leroy credeva di evidenziare i sull’acqua rappresentano le prime realizzazioni impressioniste. “difetti” dell’opera: il disordine compositivo, la velocitá di esecuzione, la scomposizione del colore. Interesse principale degli Impressionisti é lo studio dei colori e Le leggi dei colori complementari e della luce-colore vennero approfondite da Monet attraverso le infinite variazioni su uno stesso soggetto. della luce, la cui azione modifica continuamente l’aspetto delle cose Monet sebbe un profondo interesse per la fotografia (inventata nel e della natura. Per rendere questo fenomeno, il colore é steso sulla 1826 dal francese Nièpce), in quanto si riallacciava alla sua tela in una serie di macchie e di tocchi che, osservati da una certa problematica personale: lo studio di ció che “impressiona” la retina distanza, suggeriscono il movimento e la vibrazione dell’atmosfera, dell’occhio. in un mosaico di luci e di riflessi cromatici. Il disegno e il nero L’opera Impression: soleil levant è il dipinto che ha dato il nome vengono aboliti: i colori, puri e luminosissimi, sono i protagonisti dei al movimento dell’Impressionismo. Si tratta di un’impressione dipinti. Anche le ombre si colorano. Le neve non é solo bianca, ma fugace dell’alba nel porto di Le Havre: è un colpo d’occhio, la anche azzurra per i riflessi del cielo; l’erba non é solo verde, ma registrazione immediata di una sensazione. Il sole si riflette gialla per il sole, azzurra per il cielo e cosí via all’infinito. nell’acqua, scomposta in tocchi di colore, la cittá e i velieri si I soggetti preferiti degli Impressionisti sono paesaggi, scene di vita contemporanea, ritratti, nature morte. confondono nell’atmosfera. Claude Monet, Impression: soleil levant, 1872, olio su tela, 48x63 cm. Parigi, Museo Marmottan. IL POSTIMPRESSIONISMO PAUL CÉZANNE Il termine Postimpressionismo fu introdotto nel 1910 dal critico Paul Cézanne (Aix-en-Provence 1839 – 1906), inglese R. Fry con la mostra Manet e i post-impressionisti, figlio di un banchiere, dopo gli studi di diritto, nel organizzata alla Grafton Gallery di Londra. 1861 si recó a Parigi dove, al Louvre, studió i pittori Intorno al 1880, infatti, l’Impressionismo era entrato in crisi. Fu barocchi. Tornato al paese natio si impiegó nella giudicato troppo parziale perché rivolto esclusivamente alla banca paterna fino al 1862, quandó ripartí per Parigi raffigurazione della natura. Gli stessi artisti, degli ultimi decenni dove vide il Salon de Refusés. Nel 1864 ritornó ad Aix e, da lí, dell’Ottocento, una fase cominció a mandare ai Salons quadri che furono sempre rifiutati. Su impressionista, ebbero in comune la volontá di andare, con la loro invito di Pissarro, nel 1874 partecipó alla prima mostra ufficiale dei pittura, oltre il mondo delle apparenze esteriori e del mutamento pittori impressionisti ai quali, in seguito, rimproveró di considerare la delle luci e dei colori che avevano avuto tanta importanza per gli pittura una semplice imitazione della realtá. che avevano avuto un inizio o Impressionisti e sentirono il bisogno di esprimere sentimenti e comunicare idee. necessario rappresentare la natura “ per mezzo del cilindro, della Al naturalismo impressionista, legato alle apparenze delle cose, si contrapponevano, Per Cézanne ogni forma naturale ha una sostanza geometrica: é con diverse motivazioni e intenzioni, la semplificata soliditá architettonica delle geometrie di P. Cézanne, la sfera e del cono, il tutto messo in prospettiva”. Egli semplifica le forme, ricostruisce “mentalmente” la realtá cercando, al di lá di quello che vediamo, la vera sostanza delle cose. ricerca sintetista di P. Gauguin sull’efficacia psicologico-visiva delle Nel dipinto Mont Sainte-Victoire la scomposizione è totale: le forme astratte e del colore, la pittura visionaria di V. Van Gogh forme sono sintetizzate in tasselli cromatici che compongono una attenta ai significati emozionali riposti nelle cose. sorta di mosaico. La profonditá è annullata, la distanza è suggerita Questa innovativa ricerca artistica di Cézanne, Gauguin e Van Gogh porterá rispettivamente al Cubismo, al Fauvismo all’Espressionismo. e dalla nebbia azzurra che avvolge la montagna triangolare. Ogni tocco colorato serve per “costruire” l’immagine: Cézanne rinuncia alla vibrazione atmosferica, all’immediatezza impressionista costruire un’opera studiata e controllata in ogni particolare. per Paul Cézanne, Mont Sainte-Victoire, 1904-06, olio su tela, 63x83 cm. Zurigo, Kunsthaus. IL POSTIMPRESSIONISMO PAUL GAUGUIN Il termine Postimpressionismo fu introdotto nel 1910 dal critico Paul Gauguin (Parigi 1848 – Isole Marchesi inglese R. Fry con la mostra Manet e i post-impressionisti, 1903), trascorse la prima infanzia in Perú. Tornato organizzata alla Grafton Gallery di Londra. in Francia, frequentó le scuole e nel 1865 si arruoló Intorno al 1880, infatti, l’Impressionismo era entrato in crisi. Fu in marina. Rientrato a Parigi, nel 1871 si impiegó giudicato troppo parziale perché rivolto esclusivamente alla presso un agente di cambio, ma, nello stesso tempo, raffigurazione della natura. Gli stessi artisti, degli ultimi decenni inizió una fervida attivitá di “pittore della domenica”. Deluso dalla dell’Ottocento, una fase civiltá corrotta e materialistica, nel 1883 abbandonó il lavoro e la impressionista, ebbero in comune la volontá di andare, con la loro famiglia per fuggire in luoghi solitari e selvaggi (la Bretagana, la pittura, oltre il mondo delle apparenze esteriori e del mutamento Polinesia) alla ricerca di un mondo incontaminato, puro, primitivo delle luci e dei colori che avevano avuto tanta importanza per gli dove dipingere. Ma Gauguin non riuscí mai a “indigenizzarsi” Impressionisti e sentirono il bisogno di esprimere sentimenti e completamente e la speranza di trovare un paradiso terrestre si riveló comunicare idee. un sogno. Morí disilluso e sconfitto. che avevano avuto un inizio o Al naturalismo impressionista, legato alle apparenze delle cose, si contrapponevano, con diverse motivazioni e intenzioni, Nel quadro Ia Orana Maria (Ave Maria) Gauguin trasferisce la la storia cristiana della nascita di Gesú nei mari del Sud: Maria, il semplificata soliditá architettonica delle geometrie di P. Cézanne, la Bambino, gli adoranti sono polinesiani e la vegetazione rappresenta ricerca sintetista di P. Gauguin sull’efficacia psicologico-visiva delle il Paradiso terrestre. I colori sono molto vivaci e stesi in grandi forme astratte e del colore, la pittura visionaria di V. Van Gogh campiture accostate direttamente senza sfumature. La pittura risulta attenta ai significati emozionali riposti nelle cose. cosí piatta e bidimensionale; le figure sono semplificate e hanno Questa innovativa ricerca artistica di Cézanne, Gauguin e Van Gogh porterá rispettivamente al Cubismo, al Fauvismo all’Espressionismo. e contorni scuri. La luminositá è ottenuta mediante l’accostamento dei complementari e i colori primari sono adoperati con libertá e fantasia poiché hanno un valore simbolico ed esprimono le passioni dell’artista. Gauguin, infatti, diceva che lui dipingeva ció che sentiva e non ció che vedeva. Paul Gauguin, Ia Orana Maria, 1891, olio su tela, 114x89 cm. New York, Metropolitan Museum of Art. IL POSTIMPRESSIONISMO VINCENT VAN GOGH Il termine Postimpressionismo fu introdotto nel 1910 dal critico Vincent Van Gogh (Groot Zundert 1853 – inglese R. Fry con la mostra Manet e i post-impressionisti, Auvers-sur-Oise 1890), figlio primogenito di un organizzata alla Grafton Gallery di Londra. pastore protestante, ebbe un’esistenza infelice e Intorno al 1880, infatti, l’Impressionismo era entrato in crisi. Fu tormentata. Tentò diversi lavori, divenne teologo giudicato troppo parziale perché rivolto esclusivamente alla e nel 1878 partì per le miniere del Borinage, in Belgio, come raffigurazione della natura. Gli stessi artisti, degli ultimi decenni evangelizzatore. Fervente sostenitore dei minatori, venne allontanato dell’Ottocento, fase e, dopo mesi vissuti in miseria, nel 1880 decise di dedicarsi alla impressionista, ebbero in comune la volontá di andare, con la loro pittura. Nel 1886 si trasferì a Parigi, ospite del fratello Theo, che lo pittura, oltre il mondo delle apparenze esteriori e del mutamento aiutò economicamente per tutta la vita. Qui conobbe gli delle luci e dei colori che avevano avuto tanta importanza per gli Impressionisti e schiarì la sua tavolozza. Nel 1888 andò ad Arles Impressionisti e sentirono il bisogno di esprimere sentimenti e dove iniziò una febbrile attività pittorica che lo portò a una pittura comunicare idee. “espressionistica”, in cui le pennellate, grosse e violente, rivelano il che avevano avuto un inizio o una Al naturalismo impressionista, legato alle apparenze delle cose, si contrapponevano, con diverse motivazioni e intenzioni, suo male di vivere. Per autopunirsi a seguito di una lite con Gauguin, la si tagliò il lobo dell’orecchio sinistro. Venne ricoverato in semplificata soliditá architettonica delle geometrie di P. Cézanne, la manicomio più volte, finché non si tolse la vita con un colpo di ricerca sintetista di P. Gauguin sull’efficacia psicologico-visiva delle pistola. forme astratte e del colore, la pittura visionaria di V. Van Gogh attenta ai significati emozionali riposti nelle cose. Il dipinto Campo di grano con corvi fu realizzato da Van Gogh pochi giorni prima del suicidio. L’ambiente viene rielaborato e Questa innovativa ricerca artistica di Cézanne, Gauguin e Van stravolto dal suo tormentato stato d’animo. La natura e il paesaggio Gogh porterà rispettivamente al Cubismo, al Fauvismo e risultano deformati dalle lunghe pennellate che creano moti ondulati all’Espressionismo. sulla tela. Van Gogh crea due fasce di colore contrapposte: la massa della terra coltivata e quella del cielo. La tempesta sta per scoppiare, nel cielo si formano grandi vortici e uno stormo di corvi si solleva in volo. La presenza dei corvi indica un presagio di lutto. Vincent Van Gogh, Campo di grano con corvi, 1890, olio su tela, 51x103 cm. Amsterdam, Museo Van Gogh. IL PUNTINISMO GEOR G E S SEURAT Il Puntinismo é una corrente pittorica sorta intorno al 1885 e Georges Seurat (Parigi 1859 – 1891), nato da battezzata Neoimpressionismo dal critico F. Fénéon nel 1886. Viene un’agiata denominata anche Divisionismo. completamente all’attivitá artistica. Dopo una fase Il Puntinismo cerca di rendere l’effetto della luce attraverso la scomposizione del colore, che non viene piú impastato sulla tavolozza, ma steso a piccoli punti o a sottili tratti. famiglia borghese, poté dedicarsi impressionista, inizió a dipingere in modi puntinisti nel 1884. Realizzó pochi ma elaboratissimi capolavori, preceduti da travagliati schizzi e disegni preparatori. I Puntinisti usano i colori puri, quelli dell’arcobaleno: per avere Studió con grande cura tanto l’uso del colore quanto la combinazioni cromatiche e toni intermedi uniscono, senza fonderli, i composizione, nella quale reintrodusse schemi classici. Alle scoperte colori primari (ad esempio, l’arancione é ricavato da punti rossi e impressioniste sul colore e sulla luce diede una base rigorosamente gialli). In tal modo il colore, e quindi l’immagine, si forma scientifica, eliminando ogni improvvisazione. Morí a soli trentadue direttamente anni, folgorato da una malattia incurabile. nella retina dell’osservatore che, per cogliere pienamente l’effetto, deve stare a una certa distanza dal quadro. Il dipinto Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte Mediante l’accostamento dei colori complementari (giallo e viola, è il capolavoro di Seurat. Il soggetto è impressionista ma lo stile è rosso e verde, blu e arancione), che si accentuano l’un l’altro differente. Le figure sono immobili e la scena è statica, priva del generando un forte effetto di “vibrazione”, i Puntinisti fanno brillare dinamismo impressionista. La composizione è rigorosa e studiata in di luce l’intera composizione. ogni particolare: la donna con l’ombrello rosso è l’asse centrale che L’inventore del Puntinismo è considerato G. Seurat, che lesse con divide il dipinto in due parti uguali; la coppia con la scimmietta è estremo interesse le opere degli studiosi che analizzavano i fenomeni impostata sulla sezione aurea della parte destra del quadro; la della luce e del colore come Chevreul e Maxwell. composizione è un incrocio di linee verticali e orizzontali alle quali L’altro grande esponente del Puntinismo è P. Signac. Seurat aggiunge linee oblique che non alterano l’effetto geometrico. Il colore é scomposto in una fitta trama di punti stesi con assoluta precisione scientifica. Seurat applica il contrasto dei complementari e dipinge con colori puri per ottenere l’effetto di massima luminositá. George Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte, 1886, olio su tela, 205x308 cm. Chicago, Art Institute. IL DIVISIONISMO Il Divisionismo é una tendenza artistica sorta in Italia nel corso GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo, dell’ultimo decennio dell’Ottocento e operante fino al 1915 circa. Il Alessandria, 1868 – 1907), figlio di contadini, si formó Divisionismo italiano si sviluppó indipendentemente dal gruppo prima all’Accademia di Brera, poi presso quella di francese dei Puntinisti e con lieve ritardo: le prime opere vennero Roma, di Firenze e di Bergamo. Terminati gli studi esposte alla Triennale di Milano nel 1891. proseguí il suo tirocinio in molte scuole e nel 1892 I Divisionisti italiani operarono una scomposizione del colore piú tornó a Volpedo, dove si sposó. Questo tirocinio lo indirizzó verso il libera e sciolta, meno legata a regole scientifiche. Oltre a soggetti realismo con uno spiccato interesse per i temi sociali e contadini, ma naturalistici, vennero trattati temi sociali, con Pellizza da Volpedo, e è osservando le prime opere divisioniste di G. Segantini che si si accolsero elementi simbolisti, con Segantini e Previati. accostó alla pittura all’aria aperta ed a questa nuova maniera di Secondo Previati i Divisionisti riproducono le addizioni di luce dipingere. Pellizza elaboró per molti anni, in successive versioni, il mediante una separazione metodicamente minuta delle tinte suo capolavoro Il Quarto Stato che, peró, non ebbe il riconoscimento complementari. Essi associavano a un’immagine naturalistica di sperato e fece cadere l’artista in una forte depressione che, alla morte paesaggio o di interni una componente sentimentale che si traduceva della moglie nel 1907, lo portó ad impiccarsi. in una struttura filamentosa della pennellata, o materica, o Il Quarto Stato, secondo le stesse parole dell’artista, doveva chiaroscurale. Chi applicó con piú rigore il metodo divisionista fu simboleggiare le grandi conquiste che i lavoratori stavano ottenendo Pellizza da Volpedo in una serie di dipinti e di impressioni che nel mondo contemporaneo. Il dipinto rappresenta una marcia di risulteranno importanti anche per la pittura prefuturista di G. Balla e lavoratori in sciopero: due uomini e una donna con bambino in U. Boccioni. braccio precedono la massa compatta degli operai. La composizione è essenziale, senza alcun accenno alla povertá dei personaggi che avanzano a passo sicuro, consapevoli della propria forza e dei propri diritti. Pellizza applica un divisionismo rigoroso, alla Seurat, che dá plasticitá e luminositá alle figure, che emergono sullo sfondo dai toni cupi, con una prevalenza di verdi e di blu. Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato, 1901, olio su tela, 293x545 cm. Milano, Civica Galleria d’Arte Moderna. L’ART NOUVEAU GUSTAV KLIMT L’Art Nouveau é uno stile internazionale che, tra la fine Gustav Klimt (Baumgarten, Vienna, 1862 – Vienna dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, interessó l’architettura e le 1918), figlio di un orafo e incisore, studió alla Scuola arti decorative in Europa e negli Stati Uniti. Questo stile venne di Arti e Mestieri di Vienna. Tra i fondatori, nel 1897, chiamato Floreale o Liberty in Italia, Modern Style in Gran della Secessione viennese, ne divenne rapidamente la Bretagna, Modernismo in Spagna, Coup de Fouet o Velde in Belgio, personalitá dominante, svolgendo un’intensissima Jugendstil in Germania, Sezessionstil in Austria. Nell’Art Nouveau c’é la ricerca di un’arte totale, un’arte che penetri dappertutto, che porti nel piú umile oggetto il suo marchio e attivitá sul piano organizzativo come su quello artistico. Viaggió molto e tenne mostre di successo a Parigi, Dresda, Berlino e in Italia, dove a Ravenna e Venezia studió i mosaici Bizantini. il suo fascino, che orni tutte le forme materiali dell’esistenza: da un Klimt usa una composizione ritmica, un accentuato linearismo, quadro a un braccialetto, dalla sedia al tappeto. Si cercó di far colori smaltati e materiali preziosi, uniti ad uno sconcertante diventare l’arte un patrimonio di tutti, servendosi della produzione realismo espressivo delle figure. industriale. In pratica peró la raffinatezza del disegno e la preziositá dei materiali fecero dell’Art Nouveau un’arte di elite. Nel dipinto Il bacio Klimt rappresenta due amanti mentre si baciano, vestiti elegantemente, su di un prato. L’artista adotta colori L’Art Nouveau é uno stile ornamentale basato sulla linea curva, preziosi tra cui prevale l’oro. Le decorazioni si estendono su tutti gli elegante, di ispirazione vegetale, che si compone in decorazioni abiti. Il bacio è simbolo della felicitá amorosa: le due figure sono bidimensionali e ricche di colore. In architettura scompaiono gli sprofondate l’una nell’altra. La figura maschile avvolge nelle mani il ordini e le forme classiche; il ferro, il vetro e il cemento armato sono volto della donna, abbandonata nell’abbraccio all’emozione. La i materiali piú usati. Comincia a formarsi il concetto moderno di coppia é immersa in uno scenario incantato senza tempo né spazio; le design, cioé di progettazione di oggetti industriali, che si svilupperá figure sono trasformate in decorazioni: solo le mani, i piedi e i volti, poi soprattutto al Bauhaus. incastonati in un intrico di materie preziose e rilucenti, sono L’Art Nouveau é espressione della societá borghese della Belle Epoque che mascherava, sotto l’eleganza e la bellezza delle immagini, una profonda crisi ideologica e spirituale. naturalistici, mentre il resto del corpo è sostituito da una superficie ricca e a disegni geometrici. Gustav Klimt, Il bacio, 1907-08, olio su tela, 180x180 cm. Vienna, Galleria Österreichische. IL FAUVISMO H ENRI MA TISSE Il Fauvismo é un movimento pittorico francese, nato a Parigi nel Henri Matisse (Le Cateau 1869 – Cimiez, Nizza, 1905 e sciolto nel 1907, i cui principali esponenti sono H. Matisse, 1954), primogenito di una famiglia di commercianti, A. Derain e M. de Vlaminck. si trasferí a Parigi nel 1887 per studiare legge, ma, Il termine fauves (belve) fu coniato dal critico francese L. dopo aver abbandonato un impiego presso un Vauxcelles per indicare quei pittori le cui opere avevano suscitato avvocato, si dedicó alla pittura. Con grande scandalo al Salon d’Automne di Parigi del 1905 per la “selvaggia” disapprovazione del padre, nel 1891 si iscrisse all’Académie Julian. violenza espressiva del colore, steso in tonalitá pure. Frequentó diverse scuole e l’atelier di G. Moreau. La caratteristica principale dei Fauves é, quindi, la violenza degli Se per gli impressionisti il colore era un mezzo per avvicinarsi il accostamenti cromatici caldi e freddi: colori puri, accesi e piú possibile alla “veritá” della luce naturale, la convinzione del suo luminosissimi si scontrano sulla tela con “furia selvaggia”. L’uso maestro Moreau, che il colore dovesse essere pensato e sognato, violento del colore sconvolge il naturalismo impressionista, la aiuterá Matisse a sostituire al principio tradizionale dell’imitazione prospettiva, le forme, i volumi, ed é rotto ogni rapporto con la realtá. quello del colore come fine per produrre una soddisfazione La linea di contorno serve per separare e far risaltare ulteriormente i puramente visiva attraverso la percezione dell’immagine dipinta. Il colori ed é anch’essa violenta e molto accentuata. colore diventerá a tal punto il personaggio principale che, nelle opere L’antinaturalismo cromatico di Van Gogh e di Gauguin e il degli ultimi anni, dopo il 1950, Matisse sfiorerá l’astrattismo. puntinismo di Seurat vengono ripresi, ma con pennellate libere, forti L’opera Donna con cappello è un ritratto della moglie. Il colore è ed espressive. La deformazione delle immagini é una conseguenza libero e antinaturalistico. Il viso e il busto sono costruiti con poche e del nuovo grande interesse per le sculture oprimitive dell’Africa e spesse pennellate senza ricorrere al disegno: il verde mette in risalto dell’Oceania. la fronte e il naso e divide il volto in due parti, una scura e l’altra piú Il Fauvismo é il primo movimento espressionista europeo ma, al chiara; il rosso evidenzia i capelli, il collo e le labbra. L’abito, il contrario dei successivi, non ha interesse per le questioni politiche e cappello e lo sfondo sono un intarsio di vari colori: il punto di sociali. partenza è ancora reale, ma serve solo per esprimere le emozioni dell’artista. Henri Matisse, Donna con cappello, 1905, olio su tela, 81x60 cm. San Francisco, Museum of Modern Art. L’ E SPR E SSIONISMO L’Espressionismo é una corrente artistica e letteraria sviluppatasi in Germania frail 1905 e il 1925 circa. EDWARD MUNC H Edward Munch (Løten 1863 – Oslo 1944) ebbe un’infanzia infelice, sconvolta da tragiche vicende (la Allo storico dell’arte W. R. Worringer é attribuito il primo tubercolosi, la morte della madre e della sorella, la impiego del termine Espressionismo in un saggio pubblicato nel pazzia del fratello) che spiegano la sua drammatica 1911 sulla rivista “Der Sturm”, il piú importante organo letterario del concezione della vita come sofferenza senza fine. movimento. Munch, lasciate le scuole tecniche, studió alla Scuola Reale di Il nucleo storico di questo movimento fu costituito dal grupppo Disegno di Oslo, e a un primo periodo “naturalista”, dopo diversi Die Brücke (Il Ponte) fondato nel 1905 a Dresda e che ebbe tra i suoi viaggi a Parigi, seguí un periodo impressionista ed un suo piú importanti artisti E. L. Kirchner ed E. Nolde. superamento verso una pittura piú adatta ad esprimere il senso Gli Espressionisti rifiutano l’eleganza dell’Art Nouveau e tragico della vita e della morte. Nel 1908 lo colpí una grave malattia rappresentano la sofferenza, condizione esistenziale dell’uomo nervosa, alla quale seguí una pittura sempre piú apertamente moderno, con figure sconvolte e straziate. Le immagini deformate espressionista: con uso di colori violenti e irreali e immagini esprimono la tensione dell’artista. Feroce é la critica verso una deformate e consumate dal tormento interiore. Nel 1937 fu societá falsa e disgregata che precipita nel caos e nella tragedia della perseguitato dai nazisti, che definirono le sue opere “degenerate” e, prima guerra mondiale. Per accentuare la deformazione e la nel 1940, si rifugió negli Stati Uniti. “brutalitá” delle figure la linea é spezzata, spigolosa, i colori sono violenti e contrastanti, lo spazio e la prospettiva distorti. Nella sua opera piú famosa, L’urlo, la disperazione dell’uomospettro è resa visibile dai colori irreali e violenti, dal ritmo Gli Espressionisti tedeschi furono impegnati in una furiosa ondeggiante e ossessivo delle linee curve e dall’allungamento denuncia della societá contemporanea priva di valori morali e prospettico del ponte. È Munch stesso a narrare come è nata l’opera: spirituali. Se gli Impressionisti erano solo degli occhi, gli “Una sera passeggiavo con due amici nei pressi del fiordo; Espressionisti “hanno riaperto la bocca dell’uomo che urla la sua improvvisamente il cielo divenne rosso e sentii un urlo senza fine angoscia”. attraversare la natura. Dipinsi questo quadro in cui i colori urlano e le nuvole sanguinano”. Edvard Munch, L’urlo, 1893, olio tempera e pastello su cartone, 91x73 cm. Oslo, Nasjonalgalleriet. IL CUBISMO PABLO PICASSO Il Cubismo é quel movimento artistico che prese avvio a Parigi, Pablo Picasso (Malaga 1881 – Mougins 1973), nel 1907, dalla pittura di P. Picasso e G. Braque. La parola Cubismo figlio di un insegnante di disegno andaluso, venne coniata dal critico Vauxcelles, recensendo su “Gil Blas” una frequentó l’Accademia di Belle Arti di Barcellona. serie di paesaggi di Braque, in riferimento alla tendenza del pittore a Nel 1904 si trasferí in Francia e, ben presto, divenne ridurre tutto a cubi. Il Cubismo deriva dalle forme geometriche di uno dei maggiori animatori della nuova cultura Cézanne e dalla stilizzazione antinaturalistica della scultura primitiva internazionale parigina. Sia nelle opere iniziali, conosciute come africana che Matisse aveva fatto conoscere in Europa. “periodo blu”, che nelle opere successive, conosciute come “periodo I Cubisti cercano di raffigurare simultaneamente un oggetto da rosa”, sono contenute le premesse degli sviluppi della sua ricerca diversi punti di vista, per superare il metodo prospettico tradizionale formale che lo porterá, nel 1907, al cubismo. La guerra civile che consentiva una veduta obbligata. L’oggetto é scomposto nelle spagnola segnó una svolta, sia nella produzione artistica che sue parti costitutive e successivamente ricomposto sulla tela. nell’impegno politico di Picasso. Nel 1947 inizió anche un’intensa L’oggetto viene cosí percepito nella sua interezza, pur mostrando attivitá di ceramista. Lavoró moltissimo fino agli ultimi anni. una forma nuova senza piú rapporto con la realtá di partenza. I Guernica, opera simbolo del valore della pace, è la cronaca Cubisti scoprono la “quarta dimensione”, cioé il tempo, che viene drammatica, resa in pittura, del feroce e folle bombardamento attuato fusa con le altre tre (larghezza, lunghezza e profonditá) attraverso la nel 1937 dai tedeschi su Guernica, cittadina basca del Nord della rappresentazione simultanea di successivi momenti visivi. Spagna, che subí la strage di circa 2.000 civili. La preparazione del Il cubismo ebbe tre fasi principali: Cubismo formativo (1907- dipinto avvenne attraverso quarantacinque disegni e sei versioni. Per 1909) dove prevale la semplificazione geometrica delle cose; creare un’atmosfera drammatica dominata dalla morte e dal lutto, Cubismo analitico (1909-1912) dove vi é la scomposizione delle Picasso adopera esclusivamente toni neri, bianchi e grigi. Il toro e il cose e dello spazio in piani minutissimi e l’assenza di colore; cavallo, i due animali che caratterizzano la corrida, sono il simbolo Cubismo sintetico (1912-1921) dove si attua una scomposizione del popolo spagnolo vittima dell’aggressione. I personaggi hanno semplificata in piani larghi e colorati e l’introduzione sulla tela di tutti la bocca aperta per lanciare un grido di terrore. Ogni figura materiale vario. risulta deformata, tormentata da una forza che la opprime. Pablo Ruiz Picasso, Guernica, 1937, olio su tela, 350x777 cm. Madrid, Museo Nazionale Centro di Arte Reina Sofía. IL FUTURISMO UMBERTO BOCCIONI Il Futurismo é l’unico movimento italiano di avanguardia a livello Umberto Boccioni (Reggio Calabria 1882 – Sorte, europeo, non limitato al solo settore artistico, ma teso a un Verona, 1916), figlio di romagnoli trasferitisi in rinnovamento integrale della cultura. Fondato da F. T. Marinetti Calabria, frequentó l’Istituto Tecnico conseguendo il come movimento poetico con la pubblicazione, nel 1909 a Parigi sul diploma e, nel 1901, si trasferí a Roma dove divenne giornale “Le Figaro”, del Manifesto del Futurismo, si sviluppó discepolo di G. Balla. Dopo diversi viaggi a Parigi e in soprattutto dopo l’adesione di un gruppo di artisti fra cui G. Balla, U. Russia, frequentó L’Accademia delle Belle Arti di Venezia e, nel Boccioni, C. Carrá, G. Severini. 1907, si trasferí a Milano. Qui conbbe F. T. Marinetti insieme al I temi e gli obiettivi fondamentali dei Futuristi sono il culto del quale scrisse, nel 1910, il Manifesto della pittura futurista, che venne progresso tecnico, della macchina, della velocitá, del prodotto firmato anche da altri artisti. Nel 1911 inizió anche l’attivitá di industriale, il rifiuto del passato e della tradizione accademica. scultore, ma pochissime sue sculture sono sopravvissute. Nel 1915 Per i Futuristi il nuovo canone di bellezza é il “dinamismo universale”, necessario per una rapida trasformazione del mondo e partí volontario per la guerra. Morí durante un’esercitazione militare a causa di una banale caduta da cavallo. rappresentazione visiva del progresso. La sensazione dinamica é Nelle sue opere, Boccioni seppe esprimere magistralmente il provocata nell’osservatore mediante la scomposizione e la movimento delle forme, la concretezza della materia e l’interazione compenetrazione delle cose. “Tutto si muove, nulla é fermo”, perció di un oggetto in movimento con lo spazio circostante. gli oggetti, le forme e gli spazi si incastrano, si sovrappongono, si Nella scultura Forme uniche della continuitá nello spazio compenetrano; il dinamismo é dovuto all’uso di piani curvi e obliqui l’impetuoso avanzare di un uomo in marcia è rappresentato mediante e di colori accesi. la scomposizione della figura in piani curvilinei e ondeggianti. La “Un cavallo in corsa non ha quattro gambe, ma venti”; “ Tutto si figura appare per un verso come uno “scorticato” anatomico, per un muove rapidamente... una figura non é mai ferma... le cose in altro come una “macchina-ingranaggio” in movimento. L’opera si movimento si moltiplicano”; “Un volto é giallo, rosso, verde, sviluppa mediante l’alternarsi di cavitá, di rilievi, pieni e vuoti che azzurro, violetto perché la luce, muovendosi, porta con sé i colori” generano un frammentato e discontinuo chiaroscuro fatto di repentini sono tutte affermazioni tratte dal Manifesto della pittura futurista. passaggi dalla luce all’ombra. Umberto Boccioni, Forme uniche della continuitá nello spazio, 1913, bronzo, 126x90x40 cm. Milano, Civico Museo di Arte Contemporanea. L’ASTRAT TISMO Vasi lij Kandinskij L’astrattismo ebbe inizio a Monaco di Baviera, nel 1910, quando Vasilij Kandinskij (Mosca 1866 – Neuilly-sur- il pittore russo V. Kandinskij eseguí un acquerello fatto di macchie Seine, Parigi, 1944), nato in una famiglia agiata, studió di colore accostate senza alcun riferimento figurativo, intitolato giurisprudenza. Nel 1896 decise di recarsi a Monaco Improvvisazione a sottolineare un’intuizione improvvisa e un per frequentare l’Accademia d’Arte. Dopo un inizio impulso creativo immediato. naturalistico ed esperienze liberty, divisioniste e Gli astrattisti, completamente liberi nella loro creazione di linee, fauviste, giunse progressivamente all’astrattismo. Nel 1911 forme e colori, eseguono figure che non imitano la natura. Secondo Kandinskij fondó con F. Marc il gruppo espressionista Der Blaue loro, é assurdo ispirarsi alla natura poiché linee e colori esprimono Reiter che comprendeva anche P. Klee e A. Macke. Nel 1912 direttamente pubblicó Lo spirituale nell’arte, dove afferma che la pittura è la sensibilitá dell’artista e suscitano reazioni psicologiche nell’osservatore. equivalente alla musica e che le forme, le linee e i colori sono capaci Come teorizzó Kandinskij, l’azzurro evoca purezza e il senso di suscitare reazioni emotive. Ad un astrattismo cosiddetto “lirico” dell’infinito, il verde la quiete, il rosso la forza e la passione; allo seguí, gradatamente, un astrattismo piú “geometrico” e, nel 1926, stesso modo la linea retta esprime tensione e dinamicitá, quella curva Kandinskij pubblicó Punto, linea, superficie in cui definí le nuove rilassamento e tranquillitá. I toni caldi hanno il potere di attrarre lo regole della sua ricerca compositiva. Nell’ultimo periodo l’artista si spettatore, mentre quelli freddi lo respingono. trasferí in Francia dove continuó il suo lavoro di ricerca. L’arte diventa sempre piú autonoma, elimina il “soggetto” e la sua Nell'opera Giallo, rosso e blu vi è un rapporto privilegiato tra “raffigurazione”, si interessa soprattutto alla vita psicologica ed singole forme e singoli colori: il giallo con il triangolo, il rosso con il emotiva dell’uomo e diventa pura invenzione espressiva. quadrato e il blu con il cerchio. La zona gialla sembra avanzare, quella Nel 1917 alcuni artisti olandesi, tra cui P. Mondrian, G. T. rossa emergere, mentre quella blu arretrare. La zona gialla a sinistra è Rietveld, T. Van Doesburg, fondarono il gruppo De Stijl, che diede dominata da segni grafici che sembra formino il profilo stilizzato di vita al movimento del Neoplasticismo, il cui scopo, fra l’altro, era la un uomo che, peró, capovolgendo l'opera, sembra diano vita al muso ricerca di un astrattismo geometrico, razionale, meditato, applicabile di un gatto. A destra troviamo una linea nera molto marcata di forma all’architettura e al design. serpentinante che, in qualche modo, "chiude" l'intero quadro. Vasilij Kandinskij, Giallo, rosso e blu, 1925, olio su tela, 127x200 cm. Parigi, Centro Pompidou. L’ART E M E TAFISICA L’Arte Metafisica é GIORGIO DE C HIRICO una corrente artistica italiana, Giorgio De Chirico (Vólos, Grecia, 1888 – Roma prevalentemente pittorica, dei primi decenni del Novecento, 1978), nato in Grecia da genitori italiani benestanti, sviluppatasi per opera di G. De Chirico, A. Savino, C. Carrá, F. De dopo la morte del padre, nel 1906, si trasferí a Pisis e G. Morandi. Il termine metafisico venne usato da Apollinaire, Monaco dove frequentó l’Accademia di Belle Arti. nel 1913 in un articolo su “L’intransigeant”, recensendo una mostra Dopo un periodo trascorso in Italia, nel 1911 si spostó di De Chirico. a Parigi dove ebbe inizio la sua vera carriera artistica. Sempre La Metafisica (dal greco µετα τα θισικα che significa oltre la polemico con il Cubismo e le avanguardie in genere, ricercó il suo fisica) é un concetto filosofico usato per indicare ció che non linguaggio autonomamente, legando elementi di diversa origine e appartiene al mondo naturale, alla realtá sensibile. rappresentando le sue visioni oniriche come evasioni dal flusso del Agli sconvolgimenti futuristi, i pittori metafisici contrappongono tempo. Rientrato in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale, un recupero della rigorosa precisione formale della tradizione nel 1916, insieme a C. Carrá, inizió la teorizzazione della pittura italiana dei grandi maestri del Quattrocento. metafisica. Negli ultimi anni continuó la propria ricerca nella quale La pittura metafisica inventa una realtá ambigua, misteriosa e confluirono rispetto della tradizione e rifiuto dell’arte contemporanea. illogica che provoca inquietudine, stupore e sbigottimento nello Nel quadro Ettore e Andromaca i due personaggi omerici si spettatore. All’interno di scenari impossibili, gli oggetti sono stringono nell’ultimo abbraccio prima del duello fra Ettore e Achille. accostati in modi assurdi e proiettano ombre ingigantite; la luce e il Ettore e Andromaca non sono dipinti realisticamente ma come oggetti colore sono irreali, le prospettive esagerate e innaturali, gli uomini meccanici, costruiti con elementi geometrici (righe, squadre, triangoli) trasformati in statue e manichini. Per De Chirico l’opera d’arte deve fissati con chiodi. L’uomo perde le sue caratteristiche umane e diventa tralasciare rinunciare un manichino, una “cosa” qualunque senza voce, senza volto, senza completamente al buon senso e alla logica e deve esprimere uno stato anima. Lo spettatore viene sconcertato da questo giustapporre di sogno. Il mondo inventato dai pittori metafisici é vuoto e elementi reali in un’atmosfera irreale. Nel drammatico saluto di Ettore disabitato, l’uomo é asssente: rappresenta la solitudine, la paura alla moglie prima dell’ultima battaglia, De Chirico rievoca anche la dell’ignoto, l’inquietudine, il mistero. sua partenza per il fronte durante la prima guerra mondiale. del tutto i limiti dell’umano, deve Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca, 1917, olio su tela, 90x60 cm. Milano, Raccolta Privata d’Arte Moderna. IL SURREALISMO RENÉ MA GRIT T E Il Surrealismo é un movimento letterario e artistico dei primi René Magritte (Lessines 1898 – Bruxelles 1967), decenni del Novecento che rivaluta la parte irrazionale dell’uomo, figlio di un mercante belga, dopo aver studiato cioé il mondo dell’incoscio, dell’immaginazione, del sogno. all’Accademia di Bruxelles ed essere stato influenzato Nel campo delle arti visive fu centrale la figura di A. Masson che, dalle correnti avanguardistiche, nel 1923 conobbe la nel 1924, eseguí i primi disegni automatici: servendosi di una penna pittura di G. De Chirico, dalla quale rimase fortemente e di inchiostro di china, lasciava che la mano scorresse rapidamente colpito. Nel 1926 entró in contatto con A. Breton e col gruppo sulla carta, formando una ragnatela di linee da cui emergevano parigino dei surrealisti alle cui idee si avvicinó gradatamente. Nei suoi immagini inaspettate, proiezioni dirette dell’incoscio. Ed é proprio al quadri surrealisti Magritte inseriva una quantitá di immagini 1924 a Parigi che si fa risalire la nascita ufficiale del movimento con quotidiane e cose familiari che venivano accostate senza un rapporto la pubblicazione del Manifesto Programmatico Surrealista da parte logico tra loro, per produrre un’atmosfera di straniamento e mistero. del poeta A. Breton. Nel 1940, per paura dell’occupazione tedesca, si trasferí nel sud della L’idea surrealista di arte é quella di affidare il messaggio a ció che vive nel profondo dell'artista, alla casualitá delle sue associazioni Francia dove sperimentó un nuovo stile pittorico, cosiddetto vache, una sorta di parodia del Fauvismo. mentali. Le mostre dei Surrealisti, negli anni Trenta, costituivano Il tradimento delle immagini è un quadro che raffigura l'immagine eventi complessi dove tutto era organizzato per stupire i visitatori e di una pipa seguita dalla dicitura "Ceci n'est pas une pipe" (Questa indurli ad abbandonare il perbenismo borghese per aprirsi al mondo non è una pipa). In questa opera Magritte vuole sottolineare la dell’incoscio, denso di simboli misteriosi e situazioni paradossali. differenza tra l’oggetto reale e la sua rappresentazione. Chiunque di Nella pittura surrealista si puó individuare un filone veristico che noi alla domanda “Cos’è?” risponderebbe “Una pipa!”. In realtà non rappresenta gli oggetti con assoluta precisione ma in combinazioni lo è, ma è la rappresentazione di una pipa. L’equivoco è dovuto alla illogiche e paradossali, come nei dipinti di R. Magritte e S. Dalí; e un convenzione che lega a ogni oggetto un nome. Per evidenziare la filone non figurativo che va oltre la realtá e “ricostruisce” rottura delle convenzioni l’artista scrive “Questa non è una pipa”. fantasticamente un universo popolato da “esseri” strani e incredibili, Questa apparente contraddizione tra realtà e rappresentazione genera come nelle opere di J. Miró. uno stato di perplessità che costituisce la poesia dell’opera. René Magritte, Il tradimento delle immagini, 1928-29, olio su tela, 60x80 cm. Los Angeles, LA CountyMuseum of Art. L’INFORMALE JACKSON POLLOCK L’Informale é un movimeto artistico che si sviluppa in Europa, Jackson Pollock (Cody, Wyoming, 1912 – Long negli Stati Uniti e in Giappone fra il 1940 e il 1960. Il termine Island, New York, 1956), figlio di agricoltori, Informale venne usato dal critico francese M. Tapié nel 1952 nel trascorse l’infanzia e l’adolescenza in Arizona e in libro-manifesto Un art autre. L’Informale non é un movimento California, dove conobbe i disegni rituali nella sabbia unitario, ma un insieme di linguaggi tutti tendenti verso l’assoluta degli indiani Navaho. Giá all’etá di quindici anni era dissoluzione delle forme, quella stessa dissoluzione a cui avevano irrequieto e dedito all’alcool. Nel 1929 si trasferí a New York dove assistito, inermi, gli artisti durante la seconda guerra mondiale frequentó l’Art Students’ Leaugue. Dal 1938 al 1942 visse un periodo capace, con la bomba atomica, di dissolvere due intere cittá con un di gravi difficoltá economiche e privazioni. Nel 1943 incontró P. solo gesto. L’arte sviluppa, cosí, una funzione critica verso la societá Guggenheim, grazie alla quale, nel 1944, presentó la sua prima mostra che ha portato alla guerra e questo dissenso si attua nel fare senza personale che gli aprí le porte della celebritá. Gli anni fra il 1945 e il progetto, per cui l’ideazione coincide con l’esecuzione. 1950 furono i piú creativi, ma, dopo un periodo di salutare La pittura Informale ebbe tre indirizzi principali: la pittura segnica, che fa uso di un sistema di “segni”, una sorta di scrittura interruzione, colto da depressione, Pollock riprese a bere e nel 1956 morí in un incidente stradale, ubriaco al volante della sua auto. astratta, come nelle opere di G. Mathieu; quella gestuale, che si attua Foresta Incantata è uno dei quadri di Pollock che rientra nella nell’azione dell’artista che aggredisce la tela liberando tutte le sue corrente dell’Action Painting (corrente gestuale della pittura energie creative, come nelle opere di J. Pollock; quella materica, che informale), di cui è il rappresentante piú emblematico. Il dipinto è ingloba nel dipinto materiali eterogenei e usa un impasto pittorico realizzato con la tecnica del dripping, cioè lo sgocciolamento del molto denso, come nelle opere di A. Burri. colore sulla tela stesa per terra. Il dripping serve per ottenere una Nella corrente gestuale della pittura informale si colloca in totale casualitá compositiva che si manifesta negli inesauribili intrecci posizione di avanguardia l’Espressionismo Astratto. Il termine, usato e grovigli di segni e di colori. La pittura di Pollock non nasce dal giá da A. Barr nel 1929 per definire l’astrattismo di Kandinskij, fu cavalletto, egli preferisce mettere la tela sul pavimento per sentirsi piú ripreso nel 1946 da R. Coates per indicare le opere di giovani artisti vicino al quadro, per poterci camminare attorno ed essere americani fra cui J. Pollock, W. De Kooning e F. Kline. letteralmente dentro il quadro. Jackson Pollock, Foresta Incantata, 1947, olio su tela, 221x115 cm. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim. LA POP ART ANDY WARHOL La Pop Art (popular art – arte popolare) é una tendenza artistica Andy Warhol (Pittsburgh, Pennsylvania, 1930 - che ebbe origine in Inghilterra nei primi anni Cinquanta del New York 1987), figlio di immigrati slovacchi, Novecento, diffondendosi, poi, negli Stati Uniti. Il pittore R. studió arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Hamilton ne diede una prima definizione nel 1957, facendo Technology di Pittsburgh. Finiti gli studi, nel 1949 si riferimento alla mitizzazione degli oggetti e delle immagini di grande trasferí a New York dove lavoró come grafico consumo nella societá industriale. pubblicitario per riviste come Vogue e Glamour. Padre indiscusso La Pop Art entró a far parte della cultura di massa, che della Pop Art americana, Warhol fu il primo a scoprire nell'oggetto interpretava ironicamente attraverso manipolazioni spregiudicate e banale e quotidiano impensati poteri comunicativi. Egli elaboró un provocatorie. L’uso di immagini riprodotte in serie, fredde, linguaggio privo di emozioni, a beneficio di soluzioni formali impersonali, standardizzate, era un’accusa alla societá, anch’essa anonime e perciò universali. Trasformó il “prodotto artistico” in impersonale e standardizzata. Il rifacimento ingigantito di oggetti “prodotto di serie industriale”, da lui proposto come arte ad una domestici ne sottolineava la presenza ossessiva nella nostra vita società quotidiana. C. Oldenburg ironizzando sulla degenerazione del condizionata dalla pubblicità. La riproduzione meccanica, con metodo consumismo proponeva bistecche, gelati e hamburger di dimensioni serigrafico, si prestó in modo ottimale alla produzione di opere colossali come nella pubblicitá e, per la prima volta nella storia della “seriali” destinate al grande pubblico, in aperta dissacrazione con il scultura, li realizzava anche in materiali morbidi e flessibili; R. concetto dell'unicità dell'opera d'arte. culturalmente livellata, massificata e mentalmente Lichtenstein si ispirava ai fumetti, ne raccoglieva alcuni frammenti e Nell’opera Marilyn la star hollywoodiana, icona del fascino li ingigantiva, evidenziandone anche il retino tipografico, e li femminile, è ritratta più volte, a colori, in bianco e nero, con il metodo ridipingeva: era un modo per evidenziare la fragilitá di un messaggio del riporto fotografico, ottenendo, tra le varie versioni, differenze di pochi secondi, che, ancora oggi, costituisce una componente minime e solo cromatiche. Marilyn viene proposta come sex symbol importante della cultura di massa. da "consumare", con accentuazione dei tratti tipicamente femminili, il Gli artisti pop riscoprirono il dadaismo e le sue polemiche artistiche volte a dissacrare l’opera d’arte. trucco pesante, le labbra sottolineate dal rossetto, l'espressione ammiccante ed il sorriso stampato di chi sorride per mestiere. Andy Warhol, Marilyn, 1962, collezione di 10 screenprints, 91x91 cm cad. New York, The Museum of Modern Art. Impaginato nel Gennaio 2009. (Revisione del Febbraio 2016)