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Drum Concepts
www.drumsetmag.com
19001
TARANTELLA FUNKY
PER TAMBURELLO, HI HAT & CASSA
C
iao a tutti, chiacchierando con Alfredo Romeo, che ringrazio, oggi ho
la possibilità di parlare del mio percorso
artistico e di un’idea diventata realtà. A 13
anni in Calabria inizio a suonare la batteria e a 19 a Roma intraprendo lo studio
delle percussioni. A 22 anni, era il 1994,
grazie ad Arnaldo Vacca vengo convocato
per un provino con Eugenio Bennato per
suonare tamburello, tamburi a cornice,
eccetera: l’esito è positivo.
Dunque inizio a suonare con Bennato:
nei primi concerti la ritmica è composta da me alle percussioni e alla batteria
dal talentuoso Peppe Merolla, ma dopo
poco Eugenio decide di lasciare solo le
percussioni. Dopo qualche concerto, per
aumentare la spinta ritmica, avverto l’esigenza musicale di aggiungere al mio set
percussivo una cassa. All’inizio, essendo
Eugenio un purista, questa proposta viene
bocciata, ma dopo averlo convinto a fare
qualche prova, mi viene dato l’OK. Era il
1995, e da allora, soprattutto in questi ultimi 10/12 anni, molti tra i percussionisti
impegnati nella musica folk/etnica italiana prenderanno come punto di riferimento, questa combinazione. Una combinazione che nel 1998 culmina nella fondazione, insieme ad altri tre musicisti, del
mio gruppo, i Quartaumentata. Il sound
della band è fatto di sonorità afro/cubane,
afro/mediterranee, tarantella/shuffle e
pop. All’interno del gruppo dunque pongo le basi per quello che ora è diventato il
mio set misto o Multi-DrumKit.
La mia idea è quella di partire dalle fondamenta delle mie radici musicali, cercando di fondere batteria e percussioni in
una sola direzione. Ho sempre amato la
batteria e le percussioni, mi piace l’idea di
dipingere, con i colori della percussione,
il groove creato dalla batteria. Come dire
che, “dalla stessa fonte, una persona crea
il suono di due”.
di Massimo Cusato
Calabrese di Locri (RC), nel 1991 inizia a studiare batteria, per poi darsi
alle percussioni; tra i suoi insegnanti
si ricordano Arnaldo Vacca, Giovanni Imparato, Ettore Mancini, Horacio Hernandez e Changuito. Percussionista con Eugenio Bennato dal
1994 al 1998, fondatore del gruppo
di musica etnica Quartaumentata,
grazie a una notevole duttilità musicale ha potuto collaborare con artisti
attivi in diversi contesti quali Massimo Ranieri, Niccolò Fabi, Simone
Cristicchi, Paola Turci, Toni Bungaro, Zero Assoluto, Franco Califano,
Sirya, Marco Zurzolo, Lucilla Galeazzi, Pilar, Eramo e Passavanti e, in
ambito teatrale, con Davide Riondino, Dario Vergassola, Pino Insegno
e Rodolfo Laganà.
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DRUMSET MAG | MAGGIO 2015
Un passo indietro
Facendo un passo indietro, per me è importante sottolineare due aspetti fondamentali legati al mio drumming, che sono
la didattica e l’andare a vedere e ascoltare i
concerti. Per quanto attiene alla didattica,
nel 1991, a soli 19 anni, mi trasferisco a
Roma per continuare gli studi musicali.
Incontro tre insegnanti che cambieranno, in meglio, la mia vita artistica e il mio
drumming: Ettore Mancini, l’allora sconosciuto Horacio “El Negro” Hernandez
e Arnaldo Vacca. Quest’ultimo diventerà
un punto di riferimento importante per
la mia vita musicale. Con lui inizio un
percorso didattico molto profondo e significativo, con lo studio del tamburello, dei
tamburi a cornice e delle congas. In quegli stessi anni un video didattico di Alex
Acuña si rivela per me illuminante: osservandolo ho la conferma che c’è la possibilità di poter suonare insieme più strumenti, creando fantastici tappeti ritmici.
In merito ai concerti, tra il 1985 e il 1998,
ci sono stati una serie di episodi che hanno dato vita al mio percorso artistico e
hanno contribuito a creare il mio stile. Per
circa dieci anni, ogni anno, dalla fine degli
anni ’80, mi recavo ad assistere all’evento più importante in Italia per il blues e
dintorni, il Pistoia Blues Festival. Forse ero
il più giovane spettatore tra il pubblico a
godere degli artisti che negli anni si sono
esibiti: Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter, Robert Cray, John Lee Hooker, Blues
Brothers Band, Canned Heat, BB King,
Curtis Mayfield, Rufus Thomas, Buddy
Guy, Chuck Berry, Robben Ford, Miriam
Makeba e tanti, tanti altri ancora. Altri
concerti importanti sono stati: 1987 a Firenze, Jethro Tull; 1989 a Lamezia, Carlos Santana; 1991 a Roma, Pat Metheney
e Miles Davis. Penso che l’aspetto legato
ai concerti sia un elemento fondamentale
per la crescita di ogni musicista. Per me
lo è stato. Forse appartengo alla vecchia
scuola ed è per questo che, se mi chiedono un parere, il mio consiglio è di non
rimanere seduti davanti al PC guardando
You Tube, ma di prendere un treno, un
aereo e partire, confrontandosi dal vivo
con il mondo reale, cercando di portare
avanti la propria idea.
cellula, sia di cassa che ti tamburello. Durante la pratica di entrambi gli esempi cercate di curare molto il suono, di rispettare
gli accenti e di avere chiara la pulsazione.
Una volta raggiunta una buona padronanza di ogni singola cellula, mischiatele,
utilizzando la sequenza che più vi diverte.
Per quanto riguarda l’esempio n. 2, avendo fatto a monte un lavoro individuale su
ogni singola cellula, prendete l’hi-hat e fatelo girare singolarmente con tutte le cellule della cassa. Dopo aver praticato individualmente i due esempi, uniteli. Prendete ogni singolo groove di tamburello e
fatelo girare prima solo con l’hi-hat e dopo
solo con le cellule della cassa. Se tutto è
fluido e gira bene, potete finalmente mettere insieme gli strumenti, costruendo il
vostro Drum Kit, scegliendo i groove che
più vi divertono.
Chiaramente, rimane sempre aperta la
possibilità di inventare nuove cellule, creando con la vostra fantasia nuovi groove.
Buon lavoro.
“Pumadora a Prunu”
Per questa puntata della rubrica Drum
Concepts ho pensato di proporvi la trascrizione di quanto suono su un brano della
mia band, i Quartaumentata; il pezzo, intitolato “Pumadora a Prunu” (in italiano
sarebbe il pomodoro San Marzano, quello
a forma allungata, NdR), è inserito nel primo album della band, autoprodotto, del
1988 (A notti è fatta, dinnu). La versione
che potete ascoltare nel video collegato
all’articolo, completamente rinnovata, è
quela che comparirà nell’album The Best
of Quartaumentata, interamente suonato
dal vivo in studio, la cui uscita è prevista
per l’autunno 2015.
Vi ho trascritto (vedi Esempio 1) gli esercizi per eseguire il groove del Tamburello,
divisi in quattro cellule (A, B, C e D).
A seguire ci sono gli esercizi per eseguire
il groove con tamburello, cassa e hi hat
(vedi Esempio 2, formato da una cellula
di hi hat e sette cellule di cassa, da A a G).
Nel video che accompagna l’articolo trovate dapprima l’esecuzione degli esercizi e,
alla fine, una mia recente esecuzione del
brano in questione, in cui applico quanto
spiegato sul brano della mia band.
Consigli
Studiare individualmente ogni singola
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Legenda
Dum: suono basso. Ruotando il polso,
con il lato del pollice, colpire il tamburo
vicino al bordo
Slap 1: suono secco. Ruotando il polso,
con il lato del pollice, copire il tamburo al
centro.
Slap 2: suono secco. Ruotando il polso,
con la punta delle dita, colpire il tamburo
al centro.
• : mute tone. Ruotando il polso, appoggiare il lato del pollice al centro del tamburo.
–: mute tone. Ruotando il polso, appoggiare la punta delle dita al centro del tamburo.