Skiathos 2013 - Viaggi Dario e Paolapiera

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Skiathos 2013 - Viaggi Dario e Paolapiera
Skiathos 2013
Skiathos è un’isola greca non lontana dalle coste continentali della Tessaglia
appartenente all’arcipelago delle Sporadi Settentrionali (Sporades significa sparso),
formato da Skopelos, Alonissis, Skiros, Skiathos ed una decina di altre piccole isole.
Molto
frastagliata,
circondata da isolotti e
scogli, è ricoperta di pini
ed ulivi e dispone di
alcune sorgenti che
soddisfano il fabbisogno
idrico.
Lunga circa 12 Km e larga
poco meno presenta
aspetti diversi tra nord e
sud, di origine vulcanica
è stata modellata poi
soprattutto dal meltemi,
il vento che spira
regolarmente
da
settentrione per tutto il
periodo estivo.
La zona nord, erosa dal vento, mostra aspre colline granitiche (aride verso il mare e
verdeggianti verso l’interno dell’isola) la cui elevazione massima è 433 metri, qui era
stato costruito in posizione elevata e facilmente difendibile l’antico capoluogo Kastro,
abbandonato in epoca moderna perché troppo difficile da raggiungere sia via mare sia
via terra; la zona sud è più dolce con basse colline di arenaria, verdeggianti anche sulle
spiagge ombreggiate da pini, qui c’è il capoluogo moderno (Skiathos o Chora) comodo
approdo edificato dopo il 1800 in stile greco. All’estremo ovest, vicino al capoluogo, è
stato costruito un aeroporto che ha lanciato l’isola sul mercato del turismo
internazionale (a Skiathos e nella vicina Skopelos è stato girato il famoso film Mamma
mia).
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19/7/2013 Venerdì
Con il volo diretto Blu Panorama delle 6:00, siamo partiti puntualmente da Fiumicino e
prima di arrivare a Skiathos abbiamo potuto vedere una bella panoramica delle
frastagliate coste continentali della Grecia e dell’isola stessa che appare verdeggiante
ed orlata da moltissime spiagge.
Arrivo al piccolo
aeroporto che si
trova proprio sul
mare e consente di
vedere spettacolari
atterraggi
e
partenze.
La ricerca del taxi è
un po’ confusa
perché gli autisti
cercano di caricare
quante più persone
possibili che vanno
nella
stessa
direzione, molte le
lingue parlate e per un attimo mi è sembrata una babele.
Con un taxi “condiviso” siamo arrivati al Nostos Village, un resort in stile greco che si
compone di una reception, in alto sul promontorio di Kanapitsa, e di un centinaio di
casette che, nascoste tra pini ed ulivi scendono fin quasi al mare sulla spiaggia
chiamata Tzaneira. Mentre aspettavamo di prendere possesso della nostra stanza
abbiamo avuto il tempo di fare colazione abbiamo avuto il tempo di fare colazione .
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Per arrivare alla nostra villetta abbiamo dovuto scendere oltre 100 scalini irregolari che
costeggiano il percorso di una teleferica non funzionante. L’ambientazione è gradevole
e ricorda proprio un paesino greco, con casette bianche ed imposte blu, che si
affacciano su piccole scalinate e minuscoli viottoli ombreggiati.
Su tutto emerge il canto delle cicale; l’interno è decisamente spartano.
In tarda mattinata eravamo in spiaggia (le spiagge sono tutte libere con alcune
concessioni per ombrelloni e lettini a 8,00 € al giorno), 250 scalini, baia profonda ma
non molto riparata dal vento da sud (che non ci aspettavamo), acqua chiara ma con
onde delle imbarcazioni. Piccola spesa al market e poi in stanza per riposare e
preparare il programma dei giorni successivi. Avendo optato per la mezza pensione
siano scesi a cena alla taverna Nafsika sulla spiaggia, la varietà e la qualità dei cibi è più
che accettabile ed il posto è molto carino con un buon servizio.
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20/7/2013 Sabato
Bus per Koukounaris, la spiaggia più famosa dell’isola, e capolinea (fermata 26) dal
quale si arriva anche a Banana Beach (frequentata soprattutto da giovani e che
abbiamo evitato). Koukounaris bordata di pini con acqua chiara e lago salato alle spalle
è molto affollata e piena di ombrelloni. A piedi siamo tornati alla fermata 25 e da lì in
10 minuti ad Agia Eleni (Sant’Elena), bella spiaggia con taverna ed ombrelloni ma
molto spazio per la
spiaggia libera. Sosta e
poi folle impresa per
raggiungere Mandraki
su una strada assolata
e
polverosa
che
scavalca un paio di
promontori.
I panorami sempre più
ampi verso la terraferma (Tessaglia) e le baiette (l’unica raggiungibile è l’incantevole
Krifi Ammoudia) sono comunque spettacolari. Le spiagge a nord sono bordate da
vegetazione di arbusti, senza ombra, non molto affollate e spesso battute dal meltemi
(il
vento
che
costantemente spira da
nord) con molte alghe;
breve sosta per un
bagno rinfrescante a
Mandraki (bassa falesia
di arenaria rossa) e poi
di nuovo a piedi sotto
al sole verso Capo Elias
con le due spiagge di
Gournes (altro bagno)
ed Agistros, simili a
Mandraki e meno
affollate (c’è qualche
nudista appartato). Al ritorno abbiamo traversato una grande pineta (area protetta si
Mandraki) e ripreso il bus alla fermata 23. Tornati in stanza e poi in spiaggia ???
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21/7/2013 Domenica
Visita della città chiamata Skiathos o Chora, praticamente l’unico centro abitato
dell’isola, popolata da circa 4.000 persone. Col bus si arriva al porto nuovo e da li, a
piedi, si percorrono stradine e scalinate che si snodano tra le case bianche dai tetti
rossi e le imposte colorate.
La vista dal porto vecchio
è incantevole con il vicino
isolotto
di
Burtzi
(collegato alla terraferma
da un terrapieno quando
la famiglia veneziana dei
Ghisi vi costrì una piccola
fortezza), i campanili di
tre chiese (Tre Patriarchi,
Cattedrale e S. Nicola) ed
un vecchio mulino (ora
ristorante)
che
caratterizzano lo “skyline”
della bella cittadina.
Il centro è via Papadiamanti (poeta
locale la cui casa è ora un piccolo museo
con entrata ad offerta) con negozi di
artigianato (originale), abbigliamento,
cosmesi (olio e aloe).
Le tre chiese principali presentano la
caratteristica struttura delle chiese
ortodosse
ed
hanno
elementi
interessanti: Tre Patriarchi è la più
grande e si trova al centro del paese, ha
un esterno semplice ma un interno
molto ricco di finiture dorate ed
argentate (icone, croci, accesso al sancta
santo rum, lampadari); Cattedrale, posta
in zona elevata verso est è molto simile
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alla precedente; San Nicola, la più semplice con un interno piccolissimo, grande quanto
il lampadario centrale, è caratterizzata da un interno verniciato a smalto lucido bianco
ed azzurro e dal campanile distaccato ed usato come torre dell’orologio, posta nel
punto più alto della città ha una vista spettacolare.
Alle 13:00 bus per Evangelistrias,
il più
importante monastero dell’isola. Situato a
mezza altezza sulla cima più alta di Skiathos è
bello e domina la parte est con viste verso il
mare. I monaci ortodossi gestiscono uno spaccio
di prodotti tipici (vini, liquori,miele) ed il piccolo
museo contiene anche reperti militari perché da
qui parti nel XIX sec. la rivolta contro i turchi. Al
ritorno passeggiata fino a Kanapitsa, simile alla
nostra spiaggia, ma più piccola e meno
ombreggiata. Tornati quindi a Tzaneria siamo
rimasti fino al comparire di una splendida e
pallida luna piena che durante la cena
illuminava tutta la baia.
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22/7/2013 Lunedì
Durante la notte il diluvio, addirittura
l’acqua è penetrata in camera
attraverso le prese di corrente.
Ciondolando in albergo siamo arrivati
ad ora di pranzo e finalmente il tempo
s’è rimesso al bello consentendoci di
passare il resto della giornata Piscina.
???
23/7/2013 Martedì
Oggi abbiamo deciso di passare la giornata ad Agia Eleni, preso il bus siamo arrivati
rapidamente; giornata di mare rilassante, ma al ritorno la sera i bus non si fermavano
perché partivano già pieni da Koukounaris. Siamo così dovuti arrivare a piedi al
capolinea e siamo riusciti a stiparci sul pullman.
Serata a Skiathos città,
molto carina ed animata
anche di sera.
All’andata
abbiamo
condiviso un taxi con una
coppia
greco-armena
che vive a Los Angeles
mentre
al
ritorno
abbiamo preso uno degli
ultimi bus.
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24/7/2013 Mercoledì
Oggi Paolapiera ha deciso di rimanere in piscina mentre io sono andato a Skiathos per
prendere una barca verso le spiagge di Lalaria e Kastro. Ho scelto la più piccola delle
imbarcazioni che seguono l’itinerario comune a tutte queste brevi escursioni:
arrivando e partendo infatti più tardi delle altre, avrebbe garantito di poter godersi
queste spiagge senza troppa gente. Siamo partiti dal porto vecchio e siamo usciti dalla
profonda baia per dirigersi verso nord; appena dopo la pista dell’aeroporto si
incontrano delle spiagge piuttosto grandi ma inospitali (pietrose ed assolate); in meno
di un’ora si raggiunge la spettacolare Lalaria, una falesia bianca a forma di mezzaluna
che sul lato sud entra in mare formando un arco di roccia.
La spiaggia è di ciottoli sui quali è doloroso camminare, ma il mare è bellissimo; appena
arrivati c’era molta folla, raccolta soprattutto nelle scarse zone d’ombra sotto la ripida
parete, dopo mezz’ora eravamo solo noi quindici arrivati con l’ultima imbarcazione.
Sulla spiaggia non c’è niente (nemmeno un moletto e le barche si vanno ad incagliare
direttamente sulla spiaggia) ed il rumore dell’acqua che fa ruzzolare i ciottoli è
suggestivo.
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Dopo un’oretta di bagni e foto siamo ripartiti per Kastro, il mare in questa zona è un
po’ più mosso; lo spettacolare promontorio all’estremo nord dell’isola sovrasta
biancheggiante due faraglioni che sembrano torri di difesa.
Non
è
difficile
immaginare
perché
questo fosse l’antico
capoluogo fortificato:
dal mare è inaccessibile
mentre da terra si può
arrivare solo attraverso
un ripido e stretto
sentiero,
non
è
un’escursione per tutti
soprattutto se fa caldo
l’ascesa di 100 metri è
faticosa.
Dell’antica città nata nel medioevo
rimangono solo due chiesette restaurate (una
sorge vicino ad una provvidenziale fonte
d’acqua potabile) ed i ruderi di una chiesa
ortodossa. Le fortificazioni sono intuibili dalla
presenza di alcuni cannoni e qualche resto
della porta d’accesso alla cittadella. Lo
spettacolo dall’alto è magnifico, si vede tutta
la costa nord dell’isola ed in particolare la
sottostante spiaggia di Kastro (dove si arriva
con la barca) con acqua cristallina e colori
splendidi.
25/7/2013 – 26/7/2013
Ultima giornata in spiaggia a Tzaneria e la mattina successiva partenza per Roma.
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