INQUIETUDINE Nella notte di fuoco buia la mente vaga incessante
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INQUIETUDINE Nella notte di fuoco buia la mente vaga incessante
INQUIETUDINE Nella notte di fuoco buia la mente vaga incessante alla ricerca di Te, Signore. Dove sei mio Dio? Perché non mi parli? Rispondi al mio grido, Tu solo puoi, sono pur sempre tuo figlio da Te voluto per un fine che ancora ignoro al declinare del mio umano cammino. Figlio di un Dio muto a Te grido, fragile e affranto, la mia pena, i tormenti della mia anima. Svelami, Padre, il tuo volere segna la mia via con tratto sicuro nel lampo fugace di questo scorcio di vita prima dell’atteso abbraccio e della pienezza di luce sul tuo mistero. Dio del silenzio e della quiete, è in Te il riposo dell’anima mia. Dio dell’amore e della gioia smetterò in Te di patire. Dio della concordia e della pace in Te sarò con tutti riconciliato. Forse esigi da me un prezzo più alto una prova che non riuscirei ora ad affrontare. Forse il tuo silenzio è per forgiarmi alle asprezze d’un maggior sacrificio ad espiazione di colpe lontane o ignote. Forse vuoi rendermi avvezzo alla solitudine dell’ultimo anelito, me che già lasciasti solo nella vita privato d’altri affetti di là dal tuo amore. Dio mio, dammi forza e coraggio, non mi abbandonare. Dio della misericordia, abbi di me pietà. Dio glorioso, sia sempre fatta la Tua volontà. Paolo Marino (Salerno)