Il disegno del mondo: le esperienze più antiche
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Il disegno del mondo: le esperienze più antiche
Per saperne di più Ricostruire la storia Il disegno del mondo: le esperienze più antiche Narra la leggenda che Pitagora, un matematico e filosofo greco vissuto nel VI secolo a.C., seduto al porto a scrutare il mare notò che, quando una nave si avvicinava a riva, compariva prima l’albero del suo scafo. Da questa osservazione egli dedusse che la Terra non era una distesa piatta, bensì sferica. Più tardi anche Platone ed Aristotele, i due maggiori filosofi dell’antichità vissuti tra il V e il IV secolo a.C., furono d’accordo con queste considerazioni e d’allora in poi, la gente colta fu sempre convinta che la Terra fosse una sfera perfetta. Molti secoli dopo si scoprì che ai poli era leggermente schiacciata. Oggi, grazie all’utilizzo dei satelliti, sappiamo che la Terra presenta inoltre avvallamenti sull’Oceano Pacifico ed elevazioni nell’America Latina. Il primo che ne calcolò la circonferenza, convinto che si trattasse di una sfera perfetta, fu Eratostene di Cirene, uno studioso vissuto ad Alessandria d’Egitto nel III secolo a.C. Secondo il suo calcolo, la circonferenza della Terra misurava 252.000 stadi. Poiché lo stadio egiziano corrisponde a m. 157,5, la misura sarebbe pari a 39.690 km, molto prossima a quella reale (40.009 km). Eratostene disegnò inoltre una mappa del mondo allora conosciuto. Gibilterra Rodi Ricostruzione della mappa di Eratostene. © 2006 RCS Libri S.p.A. – Divisione Education 1 Per saperne di più Erastotene seguì il metodo iniziato da Dicearco di Messina (IV sec. a.C.) il quale aveva per primo tentato di tracciare sulla carta del Mediterraneo una rete di paralleli e di meridiani calcolandone la lunghezza in stadi. Egli segnò la linea del primo parallelo mai tracciato, passante per Gibilterra (Spagna) e Rodi (Grecia) e quella del primo meridiano, all’incirca al centro del Mediterraneo. Eratostene tracciò un altro parallelo, meno esatto, dall’Etiopia (Africa) all’India meridionale (Asia): la somiglianza del clima, delle piante, degli animali e della popolazione lo avevano convinto che le due zone fossero poste alla stessa latitudine. Il più grande geografo dell’antichità fu Tolomeo, vissuto nel II secolo dopo Cristo. Le sue mappe sono andate perdute, ma ci è rimasta un’opera, la Geografia, nella quale elencava longitudine e latitudine di 8.000 luoghi. In base a questi dati è stato quindi possibile ricostruire anche le sue mappe. Anche grazie ai suoi studi, riscoperti nel XIV secolo, si sviluppò in Occidente la moderna cartografia. Attività Ti è mai capitato al mare di guardare una nave che si allontana verso l’orizzonte, la linea che separa il mare dal cielo? Che cosa succede alla nave? Siccome la Terra è rotonda, poco per volta la nave scompare dietro la linea dell’orizzonte, se invece la Terra fosse piatta non scomparirebbe, diventerebbe solo sempre più piccola a mano a mano che si allontana. Pitagora fece la sua scoperta proprio osservando le navi che si avvicinavano e si allontanavano dal porto. Prepara questo esperimento per capire meglio che cosa succede: • costruisci un bandierina colorata con uno stuzzicadenti e un ritaglio di carta colorata; • appoggia la bandierina sul piano del banco e allontanala sempre di più da te: che cosa cambia nella bandierina a mano a mano che si allontana? • metti la bandierina su una palla: che cosa cambia quando la allontani? Rimane sempre tutta visibile? E se la avvicini partendo da lontano? Descrivi ciò che vedi. Il piano del tuo banco rappresenta la Terra piatta, il pallone la Terra rotonda, la bandierina è la nave. Questa esperienza secondo te è sufficiente per dimostrare che la Terra è rotonda? Perché? Fai vedere questa esperienza ai tuoi compagni e poni loro le stesse domande. © 2006 RCS Libri S.p.A. – Divisione Education 2