gratuito AS Extra 132
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SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND 60 + pagine per l’audiofilo esigente Foto in copertina: C. Robert Fine, padre di Tom Fine un C L I C K vi porta fuori dai confini di ‘AUDIOPHILE sound’ leggi AS Extra anche con iPad, i Phone, Android, Windows M obile GRATIS A S EXTRA supplemento del numero AS 132 cover story MERCURY LIVING PRESENCE Intervista a Tom Fine, figlio di Wilma Cozart Fine e C. Robert Fine A S EXTRA SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND CLICK Cliccate per andare direttamente alla pagina con l’articolo desiderato SUPPLEMENTO DI SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND NUMERO 132 28 CONTATTI EDITORE PIERRE BOLDUC t el 392-85 06 715 mai l editore@ audiophilesound.it 9 26 2 6 COVER CLICK STORY TOM FINE E LE TECNICHE DI REGISTRAZIONE DI C. ROBERT FINE E WILMA COZART FINE Presentazione del figlio dei due rinomati tecnici del suono LINK UP CLICK GALACTRON: Intervista con Massimo della Vigna della DML Audio 44 HI RES CLICK Le major annunciano una nuova strategia 46 CONSIGLI CLICK TECNICI Thorens TD 124 Il motore: parte 4 49 DA EVITARE CLICK Dire Straits ‘Brothers in arms’ su Universal 51 ANGOLO CLICK TECNICO Alimentatori di tensione, parte 3 CONSIGLI CLICK TECNICI La Focalizzazione parte 2 62 RIFLESSIONI CLICK Kondosan parla della riproduzione audio : parte 1 QUALE CLICK INCISIONE? Le Suites per violoncello di JS Bach 56 VINILI IN CLICK EDICOLA Classica in vinile: il piano d’opera LINK UP CLICK SUBLIMA: Alex Cereda ci parla del Clamp 32 LINK UP CLICK MARANTZ: Tabella prezzi degli amplificatori 35 RIFLESSIONI CLICK PIERO RADICI: Il distributore della Magnepan e Conrad Johnson parla con Pierre Bolduc 36 39 42 SULLA SULLA COVER COVER TOM FINE AUDIO TEKNE COSE TECNICHE CLICK Digital Delay: Speghiamo tutto... sommario A S EXTRA SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND Ti porta direttamente all’articolo desiderato SUPPLEMENTO DI SUPPLEMENTO AUDIOPHILE SOUND DIDI AS 132 E L I H P A UDIO sound ile ità mens periodic R ZO 2 / MA R O 13 NUME Dischi per un’isola deserta A RIVIST SULLA • I.R. IODICI IE PER es ti n T es MK II remier S C H EisUchi Analog Pre G i ra d K II 12 lasssiicc M SCHEU g Clas o racccciio B ra Analo ST IC St 20 AC O UCoST pt Q AC p 20 ri nce D if fuso E L IT Y F A L ID DT C DT M U S ICica 1 M a ic DA C S DA M e cc a n ito re M 1 o re nv e rt it C o nv A R C H0 EA E S E R 2 AU D IO re S P 20 ca t o re fi ca re a m p li P re 132 O UMER 14 • N ANNO LTD • ISHING PUBL & MEDIA MUSIC GUIDA ALL’ASCOLTO INTERATTIVA DEL CD ALLEGATO AD AUDIOPHILE SOUND N. 132 B AS TA UN CLICK PER ASC OLTARE I BRANI MUSICALI N AC T2R2O25 G A L AC 25 ra t o In t e g ra E N H US pLe ci a l VA N D 10 na MC GGER MESSA L’ITALIA NE PER CLICK STORY C O V E R A S KO C H E A N D R EA re at o re fo fo n d at p a r la i l K D E S IG N S BA C AY BA P L AY IBUZIO DISTR 68-7 2 20 14 9, 00 EURO V IN IL E P H IL E es,, lu es AU D IO ro ro ck , b ità ov ità Le n ov co .. . asssiico cl as u io fi le m : www.a u d S A I D O OVO S IT E IL N U V IS ITAT per anteprima AS 132 & CD allegato CLICK 1. PATRICIA BARBER: CLICK ‘A DISTORTION OF LOVE’ 59 2. CHET BAKER: CLICK ‘CHET’ 61 3. WESTBROOK: CLICK ‘ROSSINI’ 63 4. MANUEL DE FALLA: CLICK ‘IL CAPPELLO A TRE PICCHE’ 65 5. HEIFETZ E MUNCH ESEGUONO CLICK MENDELSSHON E BEETHOVEN 66 sommario SULLA COVER TOM FINE 3 AUDIOPHILE sound con CD allegato è in edicola & in vendita online : (in versione cartacea con CD fisico & in versione digitale con CD download) www.audiofileshop.com [percorso: > ‘audiophile sound’ > ‘come comprare AS’] oppure CLICCATE IN BASSO A UDIOPHILE sound NUMERO 132 / MARZO 2014 periodicità mensile EURO 9,00 C OVE R S TORY ANDRE AS KOCH Pierr e Bolduc PLAYB A CK DESIGNS GALAC GALAC TRON Int Int egra egra t o 2225 2225 VAN DEN HUL Tes Tes tina MC 10 Special SCHEU Gir Giradischi Analog Premier Premier MK III SCHEU Braccio Braccio Analog Classic Classic MK II 12” Q A C OUSTICS OUSTICS 132 TCHAIKOVSKY su realsound PER ANDARE ALL’ONLINE SHOP p arla arla c o n i l f ondat ondat ore ore di DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA MESSAGGERIE PERIODICI • I.R. SULLA RIVISTA numero 132 con CD allegato CLICK Diffusori Diffusori Concept Concept 20 20 MUSIC & MEDIA PUBLISHING LTD • ANNO 14 • NUMERO MUSICAL FIDELITY Meccanic Meccanicaa M1 CDT CDT Conv e M1 SDA Conv ertitor ertitore SDA C AUDIO RESEARCH RESEARCH Pre Pre amplifica amplifica t ore ore SP 20 20 VINILE AUDIOPHILE Le novit novitàà rock, rock, blues, blues, classic o... classico... 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SULLA LAC TRO5N GA LAC 2225 L VAN DEN 10HU Spec ial Tes Tes tina MC RIE PERIODICI MESSAGGE PER L’ITALIA C ONTENUTI egra t o 222 Int Int egra Premieerr MK III og Premi Gir Giradischi Anal SCH EU Classicc MK II io Analog Classi Bracc Braccio 132 canica Mec canic SDA C re M1 SDA ertitore Conv Conv ertito EARC EARC H AUD IO RES 20 ore SP 20 a t ore 14 • NUMERO LTD • ANNO PUBLISHING MUSIC & MEDIA C ONTENUTI MULTIMEDIALI - AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc. lific Pre Pre amp lifica VIN ILE AUD IOP HIL Eblues blues,, rock, novitàà rock, Le novit co..... classi classico. AS: OVO SIT O DI ITATE IL NU OV VIS ITA c. com aud iofi lem usi c. w w w. AUD 132 PIOTR ILYICH TCHAIKOVSKY E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA: LE PAROLE/C OMMANDO>>> SYMPHONY N.6 “Pathétique” - CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti multimediali - > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra ritornerai automaticamente al sommario. pagina attiva - extra in alto della pagina indica che ci sono dei contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato con la parole CLICCA QUI - me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali BENVENUTI A EXTRA ! ROMEO AND JULIET fantasy-o ouverture Sofia F estival O rchestra JULIAN K OVATCHEV conductor Audiophile sound n. 132 per anteprima AS 132 & CD allegato CLICK in fo p age > SOMMARIO 12” STIC S AC OU STIC Q AC 20 ept 20 ri Concept Diffus Diffusoori ELIT Y MU SIC ALM1FID CDT CDT a DISTRIBUZIONE - articoli, commenti, interviste che completano i contenuti pubblicati su Audiophile Sound - in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’ SCH EU AUDIOPHILEsound: e è FA CILE : basta fare un CLICK sul link che ti verrà spedito per email è VE ti arriverà dell’edizione ic NUMERO CORRENTE edizione digitale op zione 1 1 NUMERO della rivista con 1 CD AUDIOPHILE in DOWNLOAD, rivista in pdf & CD in download CD res a solo 5,90 euro op zione 2 1 NUMERI della rivista senza CD in DOWNLOAD, rivista in pdf a solo 3,90 euro PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928 edizioni d i g i t a l i EL OCE : à a casa prima cartacea in edicola è C ONVENIENTE : perché costa molto meno ABBONAMENTO edizione digitale op zione 1 ABBONAMENTO ANNUALE: 10 NUMERI della rivista con 10 CD AUDIOPHILE ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf & 1 CD in download CD res a solo 39 euro ALE: 8506715 op zione 2 ABBONAMENTO ANNUALE: 10 NUMERI della rivista senza CD ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf a solo 24 euro ABBONARSI conviene... NUOVA DISTRIBUZIONE! da questo mese la DML AUDIO farà la distribuzione di questo prodotto extra cover story TOM FINE parla della tecnica di registrazione Mercury Living Presence di Wilma Cozart e C. Robert Fine tom fine Thomas Fine è il figlio della produttrice di Mercury Living Presence, Wilma Cozart Fine, e dell'ingegnere C. Robert Fine. La sua descrizione della tecnica usata dalla Mercury si basa su resoconti di prima mano da parte dei suoi genitori e dell'ingegnere associato, Bob Eberenz, insieme ai registri/resoconti delle sessioni di incisione della Mercury pubblicati in commercio. C. Robert Fine al tornio di incisione a tecnica di registr azione Mercury L Living Presence, associata al nome di C. Robert Fine, si può f ar risalire alla fine degli anni '40 (la prima registr azione per conto della Mercury Living Presence fu realizzata nell'aprile del 1951) e f u realizzata con una metodologia basata sull'uso di un microfono unico, per effettuare una registrazione monofonica a gamma completa di un'orchestra sinfonica. Dopo aver reso servizio nel Corpo dei Marines nella Seconda guerr a mondiale, Fine lavorava come tecnico del suono presso lo studio dei Majestic R ecords a Manhattan. Lo studio v eniva usato per realizzare facciate di dischi 78 giri per la Majestic così come per altre etichet te, tra cui la Keynote Records di John Hammond. Hammond e Fine condividev ano le loro idee e esperienze nel campo della registrazione durante quelle sedute; entrambi erano in sintonia con la filosofia di usare il minor numero possibile di microf oni per catturare il suono desider ato. Quella filo- > SOMMARIO extra 9 cover story sofia si ev olse nell'usare un singolo microf ono Altec, probabil- co. Hammond vendette l'etichetta Keynote alla Mercury Records mente un 639 ‘Birdcage’ , nella registr azione prodotta da nel 1948, e finì a dirigere il reparto classica di quest'ultima. Lui Hammond nel 1947 , con I gor Stravinsky che dirigev a il suo e Fine continuarono a realizzare album di ensemble di musica da Concerto in Mi bemolle “Dumbarton Oaks” seguito pubblicato dalla Mercury). camera a New York, spesso usando la tecnica del singolo micro- (Keynote DM-1, in fono. L'era dell'LP stava nascendo in quel momento, e la fedeltà del disco continua va a miglior are, rendendo la chiarezza e il A quel tempo Fine registr ava anche delle sessioni negli studi bilanciamento naturale della tecnica a singolo microf ono ancora Reeves Beaux Arts a Manhat tan. La Majestic R ecords chiuse i più desiderabili. Nel dicembre 1950 Fine f ece la suo prima regi- battenti nel 1948 e Fine si tr asferì agli studi Reeves come capo strazione di un'orchestra completa con un solo microf ono - che delle attività di registrazione su disco. Nel 1949 nei studi Reeves venne documentata come la prima registr si registravano anche sessioni sull'allor a nuovo nastro magneti- americana - con un Neumann / T elefunken U47. La registrazio- tom fine 10 extra > SOMMARIO azione orchestrale cover story I genitori di Tom Fine, C. Robert Fine e Wilma Cozart, mentre mixano l'Ouverture 1812 in stereo, nello studio Fine Recording presso la Bayside di New York (l'ex studio Everest). Le armi e le campane che si sentono nella 1812 furono incisi e editati separatamente, masterizzati su pellicola 35mm e sincronizzati con il brano musicale e poi il tutto trasferito su un nastro master. ne era delle partiture di balletto Judith e Undertow di William Schuman, eseguite dall'Orchestr a Louisville e registr ate nel grande studio di colonne sonore della R eeve. Nell'aprile del 1951 Fine si recò a Chicago per realizzare le prime registrazioni della Mercury con l'orchestr a sinfonica della città omonima, diretta da Rafael Kubelik. Avendo sperimentato con registr azioni a singolo microf ono negli studi di New York, così come in altre sedi, Fine portò con sé un microche allora era relativamente sconosciuto negli Stati Uniti. Dagli esperimenti e dall'intuizione, Fine scelse di porre il microfono leggermente indietro e sopr a il podio del diret tore d'orchestra. Successivamente egli perfezionava la collocazione ascoltando i dif fusori monitor mentre l'orchestr a provava. Per questa sessione la registr azione fu realizzata in remoto , tramite una linea telef onica dedicata, in collegamento agli studi di registrazione Universal. Il leggendario ingegnere Bill Putnam fece da operatore del nastro. Nonostante il fatto che si sentano i rumori e i disturbi della linea telef onica, la registrazione fu trasferita in modo eccellente su LP mono . L'interpretazione di K ubelik dell'arrangiamento di R avel di Quadri di un'Esposizione di Modest Mussorgsky divenne rapidamente un successo per la gio vane divisione classica della Mercury. Il critico musicale del New York Times, Philip Taubman, descrisse il suono “come essere in presenza di un'orchestra dal vivo” (dall'inglese “in the living presence of the orchestra”: è da questa descrizione che nasce Mercury Living Presence, PB). Il suono Mercury poi diventò il standard di riferimento della musica classica nella prima era degli LP. Il microfono U47 si guadagnò il suo status di culto , aiutato nel frattempo da un articolo sulla rivista Saturday Evening Post. Bob Fine e la produttrice della Mercury, Wilma Cozart, seguivano con attenzione l'evoluzione del mercato domestico e la riproduzione stereofonica domestica che sta va per nascere. Fine era ben consapevole dei benefici del suono e delle tecniche di registr azione multi-canale, a vendo lavorato come tecnico di missaggio per l'audio cinematografico fin dagli anni '40. La Cozart era una convinta sostenitrice dei vantaggi della stereofonia per la registr azione e la riproduzione di musica > SOMMARIO extra 11 tom fine fono a condensatore T elefunken / Neumann U47 a v alvole, cover story Foto in basso: C. Robert Fine nel camion della Mercury, 1956 classica, data la capacità di aggiungere maggiore ampiezza e profondità al suono, e di a vere una messa a f uoco più precisa dell'orchestra e dei suoi musicisti. La Mercury cominciò a ef fettuare registrazioni sperimentali stereofoniche a due canali nel 1954, ma nessuno dei risultati passò il loro vaglio. Fine e Cozart Foto scattata nei primi anni '90 durante le rimasterizzazioni dell’edizione su CD. ritenevano che la tecnica e l'impostazione microf onica a due canali, sia essa a coppie incrociate o con microfoni omnidirezionali distanziati, lasciasse un vuoto troppo ampio al centro restringesse i lati. Inoltre, non consentiv , o a risultati a piena ampiezza e profondità. Il loro approc cio era di avere un forte centro, dal momento che le registr azioni mono stavano riscuotando così tanto successo con un singolo microf ono focalizzato al centro. sinistra, centro e destra. Il pensiero era triplice: 1) Conservare il ‘formato vincente’ e commercialmente redditivo dei loro la vori in mono mantenendo l'approccio a singolo microfono centrale per i master mono , con il presupposto che gli LP monofonici sarebbero rimasti in vendita per lungo tempo, Nel 1954, il team della Mercury decise di registrare in stereo a tre canali, con vogliando su ogni traccia del nastro da mezzo tom fine 12 extra pollice il segnale pro veniente rispettivamente dai microf oni di > SOMMARIO anche dopo che l'LP stereo f u introdotto sul mercato (questo accadeva nel 1958). 2) Un approccio tre canali / tre microfoni era una naturale con- pagina i nt e rat tiva cover story CLASSICA 33 IN VINILE GIRI IN EDICOLA / IN USCITA OGNI 2 SETTIMANE I TITOLI MERCURY NELLA COLLANA 2. Berlioz. Symphonie fantastique. Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR90254 27. Borodin / Rimskij-Korsakov. Ouverture Principe Igor, Danze polovesiane / Capriccio espagnol, Ouverture La grande pasqua russa London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90265 3. Stravinskij. L’uccello di fuoco. London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90226 29. Respighi. Antiche arie e danze Philharmonia Hungarica, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90199 5. Mussorgskij / Ravel. Quadri di un’esposizione, Kovanchina: Preludio e Danza delle schiave persiane. Minneapolis Symphony, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90217 tutti i vinili nella collana sono RISTAMPE AUDIOPHILE 9. Rachmaninov. Concerto per pianoforte n. 2, Preludi Byron Janis, pf, Minneapolis Symphony, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90260 14. Rachmaninov. Concerto per pf n. 3 Byron Janis, pf, Minneapolis Symphony, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90283 16 Liszt. Danze ungheresi nn.1,4,5,6 London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90371 24. Rodrigo. Concerto di Aranjuez, Concerto Andaluz The Romeros, San Antonio Symphony Orchestra, LP Mercury Living Presence SR90488 37. Suppé: Ouverture Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR90269 38. Prokof'ev. / Rachmaninov. Piano Concerton. 3 / Piano Concerton. 1 Moscow Philharmonic Orchestra, Kyril Kondrašin LP Mercury Living Presence SR90300 39. Chabrier. Ouverture Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90212 46. Balalaika Favourites Osipov State Russian Folk Orchestra LP Mercury Living Presence SR90310 >> Tom Fine ha ricevuto una copia di ogni titoli. Secondo lui, il lavoro su queste ristampe è stato eccellente. > SOMMARIO extra 15 tom fine i numeri in rosso si riferiscono ai numeri di uscita in edicola cover story tom fine 16 extra > SOMMARIO cover story Questa pagina, in basso: “Ecco il mio compianto amico e mentore Bob Eberenz che utilizza il registratore 3 piste a 35 millimetri a Detroit nel 1962. Questa foto ci mostra anche un po’ dell'interno del camion Fine Recording nelle sue fasi successive”. TOM FINE seguenza della registrazione monofonica a singolo tempo ancora una chiarezza eccellente per archi e microfono (si parlava allora intensamente di un fiati. Dalla metà del 1956 fino all'inizio del 1959, formato di riproduzione domestico a tre canali (che l'impostazione standard fu composta dal già citato non si materializzò mai). M 201 al centro e due KM56 ai lati, con qualche 3) Un approccio a tre microfoni distanziati omnidi- eccezione qui e là. Infine, nel 1959, Fine aveva rezionali facilitava il mixaggio finale in stereo a due acquistato abbastanza pezzi dei M201 da utilizzar- canali, che era all'orizzonte immediato sotto forma li esclusivamente nelle sessioni Mercury Living di nastri su bobina a due piste commercializzati e Presence (sei microfoni erano richiesti per il kit da duplicati in quantità importante. viaggio, poiché quelli di scorta erano obbligatori Le prime registrazioni a tre canali furono realizzate per tutti i pezzi principali dell'equipaggiamento, dunque come un'espansione logica della tecnica a data la spesa di mettere insieme un'orchestra sin- singolo canale: tre microfoni distanziati Telefunken fonica per una sessione di registrazione). La tecni- / Neumann U47 in modalità di funzionamento ca a tre canali e tre Schoeps fu quindi standardiz- omnidirezionale. La colorazione dell'U47, un’enfasi zata, e tutti i dischi Mercury Living Presence dal nella risposta al medio superiore, fu accentuata 1959 al 1964 (e molti altri successivamente) utiliz- moltiplicando il numero di microfoni, e aumentava zarono questi microfoni e questa tecnica. l'attenzione sui singoli strumenti e le sezioni. Cozart e Fine decisero di provare altri microfoni. Un Il registratore Westrex (3 piste/35mm film) approccio di breve durata fu quello di utilizzare un U47 al centro e una coppia di microfoni Telefunken / Neumann KM56 a condensatore con piccola capsula sui lati. Fine aveva usato un microfono Schoeps M 201 per la registrazione singola mono dal 1953. Il microfono era fatto a mano dalla famiglia Schoeps nella loro casa, e la Telefunken lo vendeva negli Stati Uniti. La sua maggior sensibilità, nonché un diverso tipo di enfasi nella gamma di frequenze rendeva meglio di un U47 perché poteva essere appeso un po' più indietro. Avrebbe anche potuto essere appeso più in alto, ottenendo allo stesso > SOMMARIO extra 17 tom fine pagina accanto: C. Robert Fine a Milano nel camion della Mercury cover story Nella foto: Paul Paray dirige la Detroit Symphony Orchestra, in una della tante registrazioni che fece per la Mercury. nagra 18 extra > SOMMARIO cover story La filosofia Mercury era di iniziare con un centro forte e focalizzato, un palcoscenico a singolo microfono che letteralmente stava in piedi da solo come la versione monofonica di una sessione. Il posizionamento di questo microfono era la cosa più importante e ciò che occupava la maggior parte del tempo e d'ascolto. Poi, quando l'immagine del microfono centrale era impostata, si costruivano i lati con gli altri due microfoni. In quasi tutte le sala con una buona acustica, i microfoni laterali si troveranno su un piano paritetico al microfono centrale ad esattamente, o circa, la stessa altezza. La Mercury avrebbe lavorato insieme al direttore d'orchestra, e talvolta i musicisti sarebbero stati spostati dalla loro postazione a sedere in concerto per meglio bilanciare le varie sezioni. Le dinamiche musicali erano completamente nelle mani del direttore e della sua orchestra. Nessuna tecnica di registrazione era utilizzata per enfatizzare o limitare le dinamiche nelle sessioni Mercury, e in effetti sul camion di registrazione non vi era alcuna attrezzatura supplementare a quelli scopi. Nel masterizzare gli LP (e successivamente i CD), Wilma Cozart (che sposò Bob Fine nel 1957) iniziava il mixaggio finale delle tre tracce in due, impostando il livello corretto sul canale centrale. Avrebbe quindi delineato i lati in modo da costruire l'immagine stereofonica per avere la larghezza e profondità più naturali. Solitamente i livelli dei singoli canali sarebbero stati quasi identici sulla sua console Westrex costruita su misura. Il concetto di fondo era di presentare all'ascoltatore una coerente e naturale ‘immagine sonora’ che riflettesse con precisione l'orchestra, lo spazio della sala e l'impostazione di bilanciamento e dinamiche del direttore. Questa tecnica e filosofia fu tradotta in altre impostazioni e generi. L'ingegnere rock Eddie Kramer usò quello che lui chiama il “metodo Bob Fine” per microfonare la batteria in alcune sessioni dei Led Zeppelin: posto il microfono centrale basso, concentrandosi sulla grancassa e il rullante, con i microfoni laterali più in alto focalizzati su tutta la batteria. Il metodo viene impiegato anche per singole sezioni o gruppi interi nelle opere a grande scala come le colonne sonore. La Telarc International usò spesso una variazione della tecnica nelle loro acclamate registrazioni di classica. Anche in un piccolo spazio, tre microfoni omnidirezionali distanziati possono a volte produrre risultati gradevoli rispetto ad altri a coppie incrociate. I tecnici del suono > SOMMARIO extra 19 tom fine “La filosofia Mercury era di iniziare con un centro forte e focalizzato, un palcoscenico a singolo microfono che letteralmente stava in piedi da solo come la versione monofonica di una sessione. Il posizionamento di questo microfono era la cosa più importante e ciò che occupava la maggior parte del tempo e d'ascolto”. cover story moderni sembrano favorire microfoni stereo a corpo unico e che sia in grado di bilanciare correttamente i suoi livelli. Si può diverse tecniche a coppie ‘matrix crossed’, ma molti di loro non sperimentare con i microfoni, il loro posizionamento e le sale. Si hanno utilizzato tre microfoni omnidirezionali distanziati, né mai, può cercare di capire come una classica ‘enfasi di presenza’ del né con una certa regolarità. Una variazione che può essere uti- singolo microfono omnidirezionale possa essere usata a proprio lizzata in alcuni spazi è un singolo omni al centro e una coppia vantaggio, lottando contro il fatto che le frequenze più alte si dis- incrociata di cardioidi destinata ai lati. Questa si tradurrà in mino- sipano più velocemente di quelle più basse in uno spazio tipico re profondità o larghezza rispetto alla configurazione tre omni, di registrazione. Si può cercare di trovare il bilanciamento e il ma potrebbe essere ideale per gli ensemble più ridotti con meno punto di messa a fuoco ideali. Successivamente provare ad musicisti rispetto ad un'intera orchestra. aggiungere due microfoni simili, o ugualmente omnidirezionali, ai lati. Inoltre, cè da sperimentare con la distanza dal cen- Un giovane tecnico del suono può imparare la tecnica Mercury tro ma mantenendosi sullo stesso piano, e rendere i microfo- partendo proprio da come fece Bob Fine: utilizzando un unico ni laterali più vicini o più lontani, più in alto o più in basso microfono per registrare un intero gruppo. Potrebbe essere un rispetto al centro. In più, i può trovare la messa a fuoco e l'im- quartetto d'archi locale, una jug band o anche un gruppo rock magine stereofonica ideali. Infine, e naturalmente, bosogna In questa pagina, in quella accanto e le due in alto nelle due prossime pagine: “Nelle pagine che seguono potete vedere alcune foto scattate nei primi anni '90 durante le rimasterizzazioni su CD. In basso si vede la mia madre che lavora con Dennis Drake negli studi Polygram a Edison nel New Jersey. I CD sono stati realizzati riproducendo i nastri originali a 3 piste su un Ampex 300, mixati da 3 a 2 canali sulla console Westrex originale personalizzata (senza EQ o controllo della dinamica), poi passati attraverso un convertitore AD dCS, digitalizzati a 24-bit/44,1kHz, poi in un bus digitale Harmonia Mundi con modulo dither-down Weiss, uscita in 16-bit/44,1kHz all'ingresso digitale del registratore master Sony 1630. Questi nastri digitali vennero realizzati due alla volta e inviati direttamente all'impianto di stampa CD nella North Carolina (Philips - DuPont Optical). Un glassmaster veniva inciso direttamente da quello del 1630 e il CD era stampato direttamente da quello. Nessun altro stava facendo una catena così diretta, in quei giorni, per delle ristampe”. TOM FINE tom fine 20 extra > SOMMARIO cover story tom fine La consolle Westrex > SOMMARIO extra 21 cover story Registratore Ampex 300 Pagina accanto: “Potete vedere una delle primissime registrazioni orchestrali a singolo microfono, realizzata da mio padre nel 1948 nello studio Reeves Beaux Arts. Si tratta di Eugene tom fine Ormandy che dirige la colonna sonora per il documentario Louisiana Story di Robert Flaherty. Si può vedere un singolo microfono Altec 639 ‘Birdcage’. ” TOM FINE magine stereofonica ideali. Infine, e natur al- anche venire alla ribalta. In altre parole, insieme mente, bosogna prendere nota di t utto mentre ai vantaggi di un suono ‘più vicino alla perfezione’ si procede. viene l'onere di tenere sempre ai massimi liv elli Gli ingegneri di oggi hanno anche più scelte nei qualitativi le esecuzioni e le registr azioni. microfoni omnidirezionali. I modelli elettrostatici a capsula piccola of frono una risposta quasi completamente piatta attraverso le frequenze udibili. Uniti a una moderna registrazione digitale ad alta risoluzione, ci si può aspet tare un campo sonoro molto pulito e naturale. Tenete a mente che l'eliminazione delle enfasi e dei cali nelle frequenze di un microfono (così come le colorazioni intrinseche in un registr atore a nastro), esporr anno criticamente anche le carenze di qualsiasi ambiente acustico. Scelte sbagliate nella posizione dei microfoni o nel bilanciamento dal centro ai lati, e bilanciamento e dinamiche non ideali da parte del direttore d'orchestra e dei musicisti, possono 22 extra > SOMMARIO La morale è: questa tecnica di v ecchia scuola del ‘meno c'è, meglio è’ mantiene la focalizzazione sui musicisti e sull'equilibrio musicale piut tosto che sulle apparecchiature, ed è una buon test per le orecchie e la competenza tecnica di un ingegnere. Tom Fine We would like to thank Tom Fine for having suggested the publication of this interview, as well as Larry Crane of the American magazine Tape Op for having authorized its publication on AS Extra. The English edition can be read free at www.tapeop.com CLICK cover story tom fine Banco di missaggio a 3 canali operato da Wilma Cozart Fine > SOMMARIO extra 23 LINK UP > AS 132 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 132 / pp.22-25 Intervista MASSIMO LA VIGNA L’uomo dietro la rinascita della Galactron Pierre Bolduc chiede spiegazioni sulla circuitazione e sulla componentistica nei nuovi integrati e finali della Galactron LINK UP AS 132: galactron ome sei arrivato a distribuire Galactron? MLV: Il marchio mi ai singoli utilizzatori, e tutto questo ciò ha portato alla realizzazio- ha sempre piaciuto. Avendo ne di una nuova linea di prodotti denominata Filtri/Isolatori. C fatto amicizia con Aris Bernardini anni prima, nel 1997 mi è stata offerta la distribu- zione dei prodotti Galactron. Da lì in poi la Galactron a ritmo lento PB: Puoi essere più preciso? e con pochissime novità mi ha accompagnato fino al 2010 quan- MLV: La realizzazione di induttanze con caratteristiche tecniche do abbiamo deciso di investire per sviluppare nuovi prodotti. Dopo notevoli e sovradimensionate rispetto alle correnti richieste non- i filtri condizionatori, uscirono distributori di rete per poi trasporta- ché l'utilizzo di cavo del tipo solid-core e nuclei ad alta permeabi- re la tecnologia negli amplificatori della serie 2200, nati per ridefi- lità magnetica, per esempio, hanno dato vita a efficaci celle di fil- nire gli standard Galactron come uno dei prodotti meglio suonan- traggio del tipo doppio pi-greco, tutti predisposti al trattamento dei ti del mercato. singoli utilizzatori in modo specifico (CD / Pre-Phono / Pre-Linea/ PB: Mi sbaglio o il marchio è anche diventato proprietà vostra? MLV: Nel tempo il marchio è tornato in possesso della Galactron Srl, di cui sono attualmente l'amministratore. Finali di potenza/ Giradischi / Convertitori / Amplificatori Integrati). PB: E il cablaggio? MLV: Il cablaggio sui filtri di alimentazione è realizzato con l'utilizzo di cavi in ottimo rame argentato di potenza. Mentre per i pro- PB: Dimmi, perché avete iniziato con i filtri di rete? dotti è utilizzato dell'ottimo rame argentato della Wireworld, MLV: Perché la riproduzione sonora parte, se posso esprimermi un'azienda, come sai, leader nella realizzazione di ottimi sistemi così, dalla corrente, anzi dalla qualità della corrente nei circuiti. d'interconnessione nel settore Hi-End, e da ottimi connettori di Tutti sanno che l'alimentazione elettrica contiene al suo interno segnale d'ingresso e potenza del tipo isolato e con contatti tratta- disturbi, derivanti da interferenze elettromagnetiche indotte gene- ti, ai fini di garantire la migliore sinergia con le relative sorgenti di rate dai vari sistemi di riproduzione e trasformazione dell'energia riproduzione del contenuto musicale. elettrica, e da interferenze elettromagnetiche indotte per radiofrequenza diffuse nell'etere. Chiaramente, tutti questi disturbi non Galactron Distributore per l’Italia DML Audio www.dmlaudio.it CLICK 26 extra PB: Hai usato solo tecnologia a stato solido sulle vostre elettroniche? fanno altro che introdursi all'inter- MLV: Sì, tutti i nostri amplificatori sono progettati con tecnologia a no delle apparecchiature elettroni- stato solido (con utilizzo di Mosfet, Fet e Transistor). La struttura che alterandone lo stesso conte- di alimentazione è stata curata nei minimi dettagli e i trasformato- nuto consistente. ri toroidali da noi utilizzati sono prodotti in Italia su specifiche Abbiamo così ritenuto importante Galactron, ai fini di garantire la più impegnativa richiesta di corren- realizzare te ai transienti musicali. in modo sistemi atti al tratta- mento e contenimento di tali disturbi, realizzando stadi di ali- PB: OK, ma perché questa scelta? mentazione diversificati e dedicati MLV: Una delle ragioni ha a che fare con la coerenza timbrica; con > SOMMARIO questo tipo di costruzione siamo riusciti a ottenere un suono coe- MLV: Le novità della gamma attuale (Serie 2200) è composta da 5 rente naturale e molto dinamico. Tutto è stato pensato per ripro- integrati da 40W, 60W, 50W, e anche di 80 W e non 60 come hai durre il più correttamente il contenuto musicale, il micro e macro detto! Fino ad arrivare al Top di gamma da 25 W in pura classe ‘A’ dettaglio e anche questo, che abbiamo deciso già dall'inizio, di non che hai sentito a Salerno. I filtri di alimentazione sono unici e i pro- risparmiare sulla componentistica. dotti hanno delle prestazioni sonore superiori alla media dei prodotti, perciò il rapporto qualità/prezzo è sicuramente sopra la PB. Sì, ma sento questo tipo di commento con ogni producer che media. Il prezzo è economico se paragonato alla qualità acustica intervisto. e costruttiva degli apparecchi MLV: Sarà il caso, ma ascolta. Basette in vetronite, piazzole e forature in ORO 24K, condensatori e resistenze di altissima qualità PB: Questo sarà da verificare nelle recensioni! con tolleranza al 1%, pista per cablaggi posta al di sotto delle MLV: Ma ti ha piaciuto il 25Watt in classe A? schede per garantire un ordine massimale, con cablaggi e salda- PB: Non sapevo che dovevo rispondere alle tue domande! Sì, mi ture in argento, telaio realizzato a CNC con corpo in acciaio, tutto è piaciuto, devo dirti la verità, mi ha piaciuto. Si è sposato molto questo è la prova che le nostre non sono parole vuote. Mi dimen- bene con i Dionisio. ticavo, mascherina Frontale in Plexiglas nero da 20mm per garantire un design pulito e raffinato… PB: Pensati di allargare il range a sorgente digitali? MLV: Sì, sono già disponibili e funzionanti i prototipi dei convertito- PB. Senti, non voglio entrare nel ring con te ma… cambiamo argo- ri, ingressi phono e contiamo di fare uscire delle novità entro l'an- mento. La gamma offre un pre, finali e integrati da 40 a 60 watt per no. canali, distributori di alimentazione e filtri isolatori. Ce ne sono tanti sul mercato, perché uno dovrebbe prendere in considerazione i PB: Allora le sentiremo qui a Salerno. Ti ringrazio per l'intervista. vostri che sono anche abbastanza cari? Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 27 LINK UP AS 132: galactron LINK UP > AS 132 LINK UP > AS 132 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 132 / pp.50-51 Accessori SUBLIMA ‘CLAMP’ Alex Cereda, della Sublima, parla con Pierre Bolduc degli effetti del Clamp sull’interazione testina/disco. LINK UP AS 132: sublima Clamp C Credo che un grafico aiuterà molto di più a capire cosa avviene. il tuo nuovo Clamp. Cosa cambia con la vecchia versione? Va bene, ma credo che una spiegazione più precisa di quella che AC: Il principio di funzionamento resta lo stesso, ho solo maggio- hai dato fine a oggi sta diventando fondamentale. Aiuterebbe tutti rato le dimensioni per renderlo più efficace nell'accoppiamento noi a capire perché dovremmo pagare una cifra non molto alta ma disco tappetino, aumentato il peso e migliorato i processi di attiva- in questi momenti di crisi anche non insignificante per l'acquisto ontinui a proporci accessori dedicati al vinile, ho qui tra le mani e in ascolto da diversi mesi nel mio impianto a Salerno zione dei pigmenti di cui è composto. Già queste modifiche hanno apportato una miglioria di circa il 30-40% rispetto alla prima serie. del clamp tuo. Ma perché chi possiede già il Mat dovrebbe comperare anche il Clamp? Invece posso garantirti che l'effetto sonoro aumenta, e inoltre Ma con quale principio funziona? Ai lettori di AS rimanderei la lettura dell'articolo del Mat sul numero di Dicembre Gennaio (AS 129, ndr). In breve, il funzionamento si basa principalmente su tre fenomeni che studio da anni: Interazione elettromagnetica, Free Energy e cariche magnetiche anche se il principio di funzionamento (in parte) è simile il Clamp lavora anche su altri parametri. Quando ho iniziato a sperimentare con i clamp mi sono prefissato un semplice schema che qui ti ricordo in breve - leggerezza , dimensioni contenute, peso sotto i ovvero correnti magnetiche e di contatto. Come sul Mat, il Clamp 500gr e funzionamento su parametri diversi da qualsiasi Clamp agisce sui vari fenomeni di disturbo elettromagnetico che rendono finora prodotto. Leggerezza perché personalmente non amo sfor- la lettura del disco instabile e aumentano l'usura disco/testina. zare i perni, anche se qualcuno mi ricorda che i migliori giradischi Prossimamente vorrei pubblica- usano materiali metallici e sinterizzati di altissima durezza, lo invi- re nelle pagine della tua rivista un nuovo test su due vinili iden- figura 1 tici dopo un test di 250 passaggi con relativi misure, uno che utilizza il Mat e il Clamp e l'altro no. The Clamp Distributore per l’Italia Sublima-C Cables CLICK prezzo: euro 227 (iva incl.) 28 extra > SOMMARIO figura 2 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 132 / pp.50-51 LINK UP > AS 132 to a misurare con un Vib Meter (strumento per la misura delle za che diminuisce di valore durante la lettura. L'idea di una forma vibrazioni) cosa accade quando appesantiamo il disco con un generata da un campo vibrazionale da un clamp pesante che clamp…ovvero come una piccola pietra che cade in uno stagno e risuona potrebbe sembrare irrazionale ma non lo è. Ovvero deve forma delle onde circolari, così la vibrazione si diffonde dal centro pesare molto affinché non formi le onde vibrazioni, ma come con- (perno) verso l'esterno (disco) le forme nodali sono simile alle figu- tropartita il perno si troverà sotto sforzo meccanico, meglio averlo re di Chladni (vedi figure 1, 2). Per dirla in modo semplice la testi- più leggero e lavorare su altri parametri... na si trova a leggere il contenuto del solco più le vibrazioni che variano di intensità ad ogni istante. Quindi se ascoltassimo un Sei matto o dici la verità?… disco di vinile con una traccia liscia sentiremo una sotto frequen- Sono matto…e ti dirò di più se riesci a far ‘intonare’ una certa frequenza per tutta la durata del disco avvengono altri interessanti fenomeni. La frequenza di risonanza molto bassa del Clamp, sotto i 1012HZ, insieme al fatto che il suo peso sia leggero (meno di 300 grammi circa) contribuiscono a evitare la formazione di queste sottofrequenze che non si sentono facilmente all'orecchio ma che ‘inquinano’ la resa sonora perdendo dettaglio e microdinamica. Inoltre il Clamp Sublima lavora sulle interazioni elettromagnetiche nella zona di lettura (ovvero sopra) aiutando e non di poco l'efficacia del MAT. Entrambi i prodotti non necessitano di essere usati insieme (Clamp e Mat) però l'unione ne aumenta sensibilmente l'efficacia. Le microcorrenti magnetiche diminuiscono, la testina scende maggiormente nel solco con una lettura più completa delle informazioni ed una minore usura da contatto. Intervista di Pierre Bolduc prezzo: euro 227 (IVA compresa) > SOMMARIO extra 29 LINK UP AS 132: sublima CLamp “...la testina si trova a leggere il contenuto del solco più le vibrazioni che variano di intensità a ogni istante. Quindi se ascoltassimo un disco di vinile con una traccia liscia sentiremo una sotto frequenza che diminuisce di valore durante la lettura. L'idea di una forma generata da un campo vibrazionale da un clamp pesante che risuona potrebbe sembrare irrazionale ma non lo è...” LEONARDO LAMBERTI Rip arazione e cus t omizz azione di app ar ecchia tur e hi- fi Che si tratta di amplificatori, giradischi, registratori a bobine e a cassette Leonardo Lamberti ha accumulato 30 anni di esperienza e, soprattutto, una profonda conoscenza di tantissimi apparecchi di molti marchi diversi e blasonati. Servizio di riparazioni di tutte le marche hifi - Ottimizzazione delle prestazioni e taratura strumentale di - componenti hifi odierne e vintage - Riparazioni amplificatori per strumenti musicali Riconatura di altoparlanti per diffusori - Interfacciamento del nuovo altoparlante con il cross over del - diffusore mediante l'utilizzo di apparecchiature dedicate. - La strumentazione del suo laboratorio include anche una macchina a controllo numerico per la realizzazione di parti in plastica, metallo o legno per la modifica strutturale o la realizzazione ex novo di telai. Garanzia - Ot timi pr e zzi - Ser vizio v eloce Leonardo Lamberti 081/7427441 [email protected] www.megahertzaudio.it LINK UP > AS 132 MARANTZ TABELLA PREZZI AMPLIFICATORI Listino dei vecchi prezzi dei modelli Marantz e delle loro quotazioni odierni LINK UP AS 132 marantz 32 extra > SOMMARIO LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 132 / pp.48-49 LINK UP > AS 132 LINK UP AS 132 marantz LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 132 / pp.48-49 > SOMMARIO extra 33 26-29as 131 KOETSU_paradigm78.qxd 19.2.2014 9:00 Page 29 distributori Piero Radici importatore di Conrad Johnson e Magnepan, fra gli altri, parla con Pierre Bolduc del nuovo accordo di distribuzione con DML Audio S ignor Radici, Lei è un uomo d'affari con molte società senza Ho visto che anche i prezzi sono stati cambiati? parlare della sua partecipazione nel gruppo privato Radici, uno Abbiamo deciso di affrontare due problemi: il primo era l'allineamento dei più importanti player europei nel settore chimico-tessile. dei listini a quelli dei più importanti importatori europei, e il secondo Perché l'audio? E come è nata la PFA2? contrastare più efficacemente le importazioni parallele, rinunciando a PR: Ho sempre avuto la passione per la riproduzione musicale di qua- una quota di margine noi e chiedendo lo stesso sacrificio ai rivenditori. lità e la PFA2 nasce dalla combinazione fra questa mia passione per la musica e l'orgoglio di chi doveva abbandonare il campo per ragioni Sig. Radici, la domanda è quasi banale, ma comunque la devo fare: di salute, ma non voleva cedere marchi così prestigiosi a operatori quando usciremo dalla crisi? inaffidabili. Mi auguro il più presto possibile, ma non ne usciremo certo prima che l'economia generale si sia risollevata e che un certo ottimismo sul Fino a poco tempo fa la PFA2 importava e distribuiva in Italia marchi futuro si sia instaurato tra i consumatori. Purtroppo al momento non audio come Magneplanar, Conrad-Johnson, XLO Volent, fra gli altri. vedo concreti segni di ripresa nel settore e quindi è impossibile fare Ma recentemente, se non mi sbaglio, avete fatto un accordo di distri- previsioni. buzione con la DML Audio? Quello di cui invece sono certo è che il mondo dell' HiFi del 'dopo crisi' Purtroppo pur essendo sulla soglia dell' età della pensione i miei impe- sarà profondamente diverso dall' attuale, sopratutto qui in Italia, sia gni sono aumentati invece che diminuire, lasciandomi troppo poco come composizione della clientela (più giovani, più musica liquida, più tempo per seguire questo settore, e così ho ritenuto opportuno fare un qualità) che come dinamiche di funzionamento: la politica di tenere i accordo con una ditta giovane, dinamica e affidabile per la distribuzio- listini alti per consentire ai negozianti di scontare l'usato del cliente ne dei prodotti, riservandomi il solo ruolo di importatore, che non svol- non sarà più praticabile e tutti, volenti o nolenti, saranno costretti ad gerò più con la ditta PFA2 ma attraverso un'altra delle mie aziende adeguarsi alle regole del mercato internazionale, dove il cliente paga TRADEPLUS Srl. Sono convinto che alla fine questa soluzione si rive- regolarmente al negoziante la merce acquistata, lasciando eventual- lerà altamente positiva per entrambe le aziende, Tradeplus e DML mente il suo usato in conto vendita. Audio. Allora la vedremo sempre più spesso alle Bahamas e sempre meno I componenti e diffusori venduti quando eravate il distributore conti- spesso alle manifestazioni di Hi-Fi? nuano a godere della stessa garanzia sotto il nuovo distributore? Per il momento ho scelto la zona di Rimini, le Bahamas sono troppo Non c'è alcun dubbio sulla validità e continuità della assistenza e delle lontane… poi si vedrà ! Pierre Bolduc garanzie, sia per la merce venduta prima che dopo questo accordo. > SOMMARIO extra35 piero radici “...il mondo dell'HiFi del 'dopo crisi' sarà profondamente diverso dall'attuale, sopratutto qui in Italia, sia come composizione della clientela (più giovani, più musica liquida, più qualità) che come dinamiche di funzionamento...” PIERO RADICI angolo tecnico Filtri di livellamento negli ALIMENTATORI DI TENSIONE PARTE 3 “L'alimentatore di tensione, non solo degli apparati per la riproduzione audio, può essere paragonato, con la dovuta approssimazione, a una batteria...” ANTONIO SESE filtri di livellamento ontinuiamo con la trattazione sui filtri di livellamento delle C (fig.1) ed è: sezioni di alimentazione. Come descritto precedentemente, ÄV = la resistenza e l'impedenza d'uscita di un alimentatore sono tra i parametri caratteristici del 'Power supply'. Ne esiste un terzo, I 2 fC il ripple, che mette in relazione impedenza e resistenza d'uscita. La definizione del ripple è legata a due fattori, la temsione media C rappresenta la capacita complessiva di filtro, f è la frequenza d'uscita Vm e il valore efficace della tensione di ondulazione della tensione di rete, I la corrente assorbita dal carico. (tutto riferito ai capi del carico): Se si suppone che il carico venga attraversato da una corrente costante, allora possiamo asserire che Vr r= Vm Vm = RI Si richiama l'attenzione alla parte 1 della trattazione (AS Extra / 130), nella quale si evince come la tensione ai capi del carico pre- (R rappresenta la resistenza di carico). Se sostituiamo le ultime senta un'ondulazione dovuta principalmente al valore della capa- tre relazioni nell'espressione del ripple otteniamo, in forma sem- cità di filtro (assumendo costante sia la frequenza della tensione plificata che di alimentatzione del trasformatore, sia il valore del carico). Questa ondulazione si sovrappone al valore medio della tensione d'uscita. Nel caso di un alimentatore con filtro capacitivo, la r≈ 2.9 1000CR forma d'onda della tensione di ondulazione può essere assimilata a un'onda triangolare (fig.1) il cui valore efficace vale: dove la resistenza di carico è espressa in Ohm e la capacità un Vr = Antonio Sese ÄV 2 3 Ingegnere e fondatore: Horn Audio Amplifiers CLICK 36 extra uF (spesso il ripple è espesso in 'n parti su 100' moltiplicando la relazione x 100). Occorre prestare particolare attenzione al dimensionamento del ponte di diodi che esegue il raddrizzamento della tensione del V è l'escursione massima secondario del trasformatore. Durante il periodo nel quale i diodi della tensione ai capi del carico del ponte conducono, il condensatore immagazzina energia, per dove > SOMMARIO angolo tecnico “...la resistenza e l'impedenza d'uscita di un alimentatore sono tra i parametri caratteristici del 'Power supply'. Ne esiste un terzo, il ripple, che mette in relazione impedenza e resistenza d'uscita...” erogarla al carico nel momento in cui non c'è conduzione dei diodi occorre tenere presente il suo valore per un corretto dimensiona- del ponte. La quantità di energia accumulata dal condensatore è mento dei diodi del ponte raddrizzatore. La questione dell'energia proporzionale al valore della sua capacità, pertanto, se questo è accumulata dal condensatore di filtro ci deve far riflettere e da que- alto, sarà alta l'energia immagazzinata. Più è alto il valore della sto occorre comprendere come la scelta di una capacità di valore capacità e più la tensione, ai capi del carico, tenderà a un valore troppo alto (credendo di migliorare le performances dell'alimenta- costante, con relativo annullamento (caso ideale od in assenza di tore) potrebbe comportare evidenti problemi di affidabilità del carico) della tensione di ripple (ondulazione nulla - è il caso delle sistema mal concepito. Inoltre, grosse correnti nel condensatore alimentazioni a batteria che alimentano un carico di valore costan- rischiano di dar luogo a fenomeni poco graditi in applicazioni te). audio, andando a 'sporcare' lo spettro audio. Generalmente, un Proporzionalmente alla capacità del condensatore aumenta la cor- buon progetto, presenta sempre un condensatore di filtro di valore rente che lo attraversa (fig.2). La stessa corrente attraversa anche adeguato e mai surdimensionato, lasciando il posto per la riduzio- i diodi del ponte. Detta corrente, può risultare diverse volte più ne del ripple a soluzioni più specifiche. Continua... Antonio Sese grande della corrente media che attraversa il carico, pertanto, / HORN Audio Amplifiers > SOMMARIO extra 37 filtri di livellamento ANTONIO SESE riflessioni Riflessioni di Hiroyasu Kondo, di Audio Note sulla riproduzione audio “Si dice che il suono si propaghi come il movimento delle onde. Questo è vero solamente in una grande stanza senza ostacoli. Nella realtà però, le onde sonore si muovono in modo molto più complicato, scontrandosi e spintonandosi qua e là, a volte in un vortice...” PARTE 1: Il movimento delle particelle e delle onde (scritta all'inizio dell'estate 1999) KONDOSAN lbert Einstein diceva che il movimento è energia. Io credo A complicato, scontrandosi e spintonandosi qua e là, a volte in un che il movimento sia suono. Sono sempre più convinto di vortice. Noi ingegneri audio dovremmo cercare di visualizzare ciò, quando ascolto la massa sonora che aumenta nel nella nostra testa il modo in cui si comportano le onde sonore, mezzo dell'ouverture Tannhauser di Wagner. Specialmente quan- che non può essere spiegato dalla teoria elettrica. Sembra che vi do ascolto quella stessa musica eseguita dal grande maestro siano ancora innumerevoli fattori sconosciuti a sfidare i tecnici Arturo Toscanini, nel suo ultimo concerto del 4 aprile 1954; che audio. Più uno riflettete sull'audio, più profondo sembra diventare suona come se le particelle sonore si stessero scontrando tra di il campo. loro, e viaggiassero vorticosamente verso una marcia fragorosa. A me sembra che queste particelle facciano movimenti inimmagi- IL SUONO SOLENNE nabili. Posso facilmente immedesimarmi in quella scena, dove il Ogni mattina alle ore cinque, duecento monaci Zen cominciano a maestro ottantasettenne stava dando tutto di sé stesso per la sua pregare presso il Soji-ji, tempio principale del Buddismo Zen. I esecuzione d'addio, e l'orchestra stava rispondendo al massimo monaci seduti nelle file di sinistra e destra serenamente recitano delle proprie capacità. (Audiofili, Kondo stava ascoltando una il canto del sutra. Che tono solenne! Questo rituale quotidiano registrazione mono: chiaramente KondoSan aveva capito come invita le persone al mondo del nirvana. Cosa dovrei fare se mi l'energia dietro un'interpretazione influenza anche la resa sonora. venisse chiesto di esprimere questa solennità a mezzo delle Molto interessante! E spero che questo commento vi farà "FRAN- apparecchiature di riproduzione del suono? CHIR LE RUBICON"! PB) Prima di tutto, devo capire come raccogliere quel suono. Secondo il metodo di registrazione attuale, si dovrebbe piazzare Si dice che il suono si propaghi come il movimento delle onde. un certo numero di microfoni in vari punti, come pedine su di una Questo è vero solamente in una grande stanza senza ostacoli. scacchiera. Ma io sono scettico su questo metodo, soprattutto Nella realtà però, le onde sonore si muovono in modo molto più perché più microfoni vengono utilizzati, più il suono originale in > SOMMARIO extra 39 kondosan KONDOSAN prossimità dei microfoni viene registrato in maniera enfatizzata, disturbando così l'armonia delle onde sonore, che più conta. Provate solo a immaginare il rumore emesso da un aereo bimotore. Può suonare come "Brrr..." che è prodotto da lievi differenze di frequenza. La maggior parte degli strumenti musicali o dei gruppi vocali producono sempre un 'timbro differenziato' (difference tone). A me sembra che questo delicato tremore 'risuoni' armoniche, producendo ulteriori accordi e come risultato, un bel tono. Se volete produrre un bellissimo timbro, dovete prima pensare al meccanismo in cui esso viene prodotto. “Il tipo di suono che io voglio produrre è quello in cui le sue singole particelle possano avere una correlazione fra di loro. È facile produrre un suono chiamato 'morbido' scegliendo adeguati componenti e circuiti, ma questa proprietà di 'morbidezza' è complicata. È una tecnica che attenua le linee di confine...” IL SUONO ANALOGICO È IL SUONO DIGITALE Il disco analogico non sempre significa 'avere un suono analogico', né il disco digitale 'un suono digitale'. A mio parere, i sistemi audio attualmente disponibili sul mercato suonano 'digitali' anche nel loro stadio d'elaborazione analogica. Ogni nota suona chiara, precisissma e acuta come l'onda quadra. Sono come delle stampe digitali di foto, che mostrano ogni dettaglio dell'oggetto così chiaramente. La prima impressione è eccellente e la sua risoluzione è altissima, tuttavia mi chiedo se questa sia la strada maestra per l'audio. Se un cambiamento è mai avvenuto, si può dire che sia stata l'aggiunta di un suono simile al digitale. Io non sono d'accordo con questa tendenza. Voglio produrre un suono in cui le sue singole particelle possano irradiare energia nello spazio circostante proprio come il sole, e fondersi in un unico elemento. PENSANDOCI BENE, DOVREI STUDIARE PIU' PROFONDAMENTE LA FASE IN CUI IL SUONO VIENE INIZIALMENTE CATTURATO…. Hiroyasu Kondo / Audio Note Co., Ltd., Tokyo Il tipo di suono che io voglio produrre è quello in cui le sue singole particelle possano avere una correlazione fra di loro. È facile produrre un suono chiamato 'morbido' scegliendo adeguati componenti e circuiti, ma questa proprietà di 'morbidezza' è complicata. È una tecnica che attenua le 'linee di confine' fra DOVE UN SUONO FINISCE E UN ALTRO INIIZIA. Le valvole di trent'anni fa, (Traduzione dall’ inglese. Traduzione in inglese di Hiro Yoshizumi, sì, producevano tale suono, e questa tendenza continua ancora. corrispondente Sibatech a Calgary, Canada) > SOMMARIO extra 41 kondosan riflessioni cose tecniche Digital Delay: Che cos’è? Paul Rigby spiega tutto... con l’aiuto di alcuni LP Speakers Corner L “...se acquistate un LP audiophile derivato da un nastro master - ma quel nastro master è stato elaborato usando un ritardo digitale - quell'LP audiophile può solo produrre una risoluzione con qualità sonora da CD. Scioccante, non è vero?” a ditta tedesca Speakers Corner (www.speakerscornerre- Record Service - degli stessi due dischi di Mancini. Entrambi gli LP cords.com) che produce ristampe in vinile audiophile, ha appe- erano stati prodotti utilizzando un ritardo digitale, al contrario di uno na ripubblicato una serie di dischi. Ognuno di essi ha qualcosa analogico. Questo è un aspetto cruciale, poco discusso e ben poco digital delay in comune: vediamo se riuscite a trovarla. noto nella creazione del vinile, ma qualsiasi audiofilo dovrebbe capire C'è il disco di Duke Ellington e la sua Orchestra, Newport 1958, un'ap- cosa fa e cosa non fa, perché potrebbe influenzare la vostra decisio- parizione dal vivo meno nota rispetto a quella registrata nel 1956, ma ne d'acquisto. comunque un concerto piuttosto brillante, mentre Solitude (1952) di Quindi cos'è questo 'ritardo' e qual è la differenza tra uno digitale e Billy Holiday ci mostra la cantante ormai anziana al meglio della uno analogico? Su un normale giradischi il solco guida il braccio verso forma. Il disco di Henry Mancini The Pink Panther (La Pantera Rosa), il centro dell'LP. Ma cosa succede quando non c'è alcun solco, ovve- con la musica del film, offre l'illustrazione del famoso cartone anima- ro quando la testina d'incisione deve scavare il primissimo solco in to impressa nella copertina, così come la colonna sonora dello stes- una lacca che verrà usata per la successiva stampa? so Mancini per il film Breakfast at Tiffany's (Colazione da Tiffany) offre Ci sarà bisogno di una forza che manovri il braccio, nel quale alloggia l'altrettanto famosa fotografia di Audrey Hepburn in copertina. la testina d'incisione. Potreste disporre di una forza meccanica impo- Ci siete già arrivati o vado avanti? Beh, in realtà vi sto prendendo in stata per compiere il lavoro, ma se lo faceste, tutti i solchi sarebbero giro, perché la cosa che collega insieme tutti i dischi sopra citati, si inutilmente grandi e il tempo di riproduzione di un LP sarebbe ridotto può solo ascoltare e non vedere: è il ritardo / riverbero analogico (digi- a quindici minuti per facciata. È necessaria una soluzione alternativa. tal delay). Supponiamo di avere un nastro master che gira su un registratore a L'evidenza è nei solchi del vinile, e la storia ci porta a due riedizioni bobine. La soluzione è di utilizzare metà del segnale dal master per precedenti - pubblicate dall'ormai defunta etichetta tedesca Audiophile guidare il movimento della testina d'incisione, mentre il resto entra nel 42 extra > SOMMARIO solco. Questa è la furbizia. Un attimo prima che la seconda metà del quell'LP audiophile può solo produrre una risoluzione con qualità sono- segnale entri nel nuovo solco, l'incisore effettua un rapido preascolto ra da CD. Scioccante, non è vero? (della lunghezza di una singola rotazione del piatto), sentendo la prima “Noi garantiamo di non avere elaborazione con ritardo digitale su nes- metà del segnale. suna delle nostre pubblicazioni. Sono analogiche al 100%, eccetto che Il tecnico d'incisione, dopo aver ascoltato l'anteprima della prima metà, per una registrazione con ritardo digitale (di Alan Parsons, ndt), ma decide come incidere il solco. Perciò durante quel preascolto di un giro, questo è tutto”, ha detto Seemann. “Il motivo per il quale molte perso- se la testina d'incisione sente una porzione di musica a volume forte, ne usano il ritardo digitale è che le macchine a nastro specializzate per adatterà l'elaborazione per incidere una scanalatura più grande che i ritardi analogici sono rare e costose”. faccia fronte a quel segnale della seconda metà; viceversa un momen- Molte aziende utilizzano una sorgente digitale ad alta risoluzione dove to più silenzioso richiederà il taglio di un solco più piccolo. è possibile bypassare il ritardo e caricare le informazioni direttamente Il segnale della seconda metà viene quindi 'ritardato'. Questo 'ritardo' sulla console di lavoro. I nastri master sono risorse relativamente rare, può essere elaborato in maniera digitale o analogica, come ci ha spie- e possono andare dispersi o degradarsi per vari motivi. gato il direttore generale della Speakers Corner, Kai Seemann: “Per il In tutti i casi dovete essere consapevoli del fatto che, solo perché secondo segnale, il nastro viaggia molto più avanti, quindi la distanza un'azienda dichiara di utilizzare il nastro master originale durante la crea quel ritardo importante. Il problema è che, se hai a disposizione produzione di un nuovo LP, se la stessa usa un ritardo digitale duran- un ritardo digitale, è molto più facile perché puoi utilizzare un registra- te il processo di masterizzazione, non sarà un vero LP analogico in tore ben più semplice. Questi ritardi digitali, nella maggior parte dei vinile. casi, hanno solo una risoluzione di qualità CD. Quindi il segnale viene Questo è il motivo per cui, da questo momento in poi, “Hi-Fi World” ridotto nella sua risoluzione. Entrambe le precedenti edizioni di Mancini (rivista inglese, ndt) non fornirà solo le informazioni d'origine in ogni usavano un ritardo digitale. Noi ne usiamo uno analogico. Ci sono solo recensione di vinile, ma assicurerà che i master analogici siano vera- poche aziende che veramente si preoccupano di utilizzare un ritardo mente analogici, recuperan- analogico”. do i dati sul ritardo in fase Quello che Seemann sta dicendo, pertanto, è che se un impianto di d'incisione. masterizzazione utilizza un ritardo digitale durante il processo d'incisio- Ecco perché le mie recen- ne, non ha veramente importanza se stia usando una sorgente di sioni di vinile su Hi-Fi World nastro incontaminata di primissima qualità. Una volta che il segnale sono le uniche delle quali vi viene passato attraverso l'elaborazione del ritardo digitale, la risoluzio- potete davvero fidare! Paul ne viene ridotta a un puro segnale digitale con qualità CD. Rigby / Hi Fi World Distribuzione Gli LP Speakers Corner sono distribuiti in Italia dalla Sound and Music www. soundandmusic.com Quindi se acquistate un LP 'audiophile' derivato da un nastro master ma quel nastro master è stato elaborato usando un ritardo digitale - > SOMMARIO extra 43 digital delay cose tecniche hi res L’alta Risoluzione: Le major annunciano una nuova strategia e major stanno scoprendo l'alta risoluzione! Incredibile ma vero. Dopo trent'anno di “suono perfetto per sempre”, la pubblicità in TV durante il lancio del Compact Disc, al dire di un rap- presentante Sony, “l’MP3 offra più convenienza, ma al costo della qualità sonora… tanti giovani non hanno mai sperimentato le loro registrazioni preferiti con la qualità sonore originariamente voluta dagli foto: Philips Archives l’alta risoluzione L foto: Philips Archives L’entrée en jeu delle major accelerà l'ineluttabile fine del CD.... Prima presentazione del CD Audio della Philips di Joop Sinjou della Philips Lab, il 9 marzo 1979 artisti e producer”. Non so se piangere, ridere o essere soltanto felice che i major hanno finalmente visto la luce... Quelle parole furono espresse il 4 settembre durante una conferenza stampa tenuta a New York anche con gente del marketing della Universal e Warner Classics che - non so se lo sapevate - ha anche acquistato i marchi EMI Classics e Virgin Classics… ma, aspettate!! senza il marchio EMI!!! Di conseguenze tutto il catalogo EMI uscirà unicamente sulle etichette della Warner. Forse qualcuno sta riscrivendo i principi del marketing, perché io non ho capito ancora perché la Warner accettò tale clausola. Incontrerò uno dei dirigenti la settimana prossima e vi farò sapere... Si sa che per trasformare un pubblico di nicchia in un mercato di massa, non basta avere titoli in vendita: primo di tutto occorrono le macchine per suonarli. Una delle ragioni dietro il successo del lancio del CD è la allora collaborazione tra i grandi produttori di hardware e le case discografiche (non i piccoli producer ma le major). Purtroppo, per la musica in alta risoluzione, finora questo tipo di collaborazione è stata inesistente. I DAC che permettono di ascoltare la musica liquida in alta risoluzione sono quasi tutti di marchi piccoli e audiophile; ibidem per i titoli disponibili. Akio Morita della Sony con Herbert von Karajan e Joop van Tilburg della Philips a una conferenza stampa del 1979 zione. Senza una massiccia promozione e la continua assenza di macchine di facile uso, la musica liquida in HiRes non si allargherà mai a un mercato di massa. Perciò le nuove generazioni di componenti la Sony sarà in grado di leggere tutti i formati: Apple, PCM e DSD a single e doppia velocità. Sony ha anche creato un portal per promuovere l'alta risoluzione (solo in inglese: http: // discover. store. sony.com/High-Resolution-Audio/ ). Altra sorpresa: un mese fa il gruppo Warner fece il seguente annuncio: “La Warner Classics annuncia la prima tranche di una serie di pubblicazioni di catalogo di qualità audio download notevolmente migliorata attraverso i formati Mastered-for-iTunes e HD Audio (di qualità nettamente superiore al CD). La prima uscita, prevista per Ma le cose sembrano essere cambiate e durante la conferenza stam- lunedì 24 Febbraio 2014, presenta ventinove registrazioni dell'ecce- pa della Sony, hanno annunciato una serie di nuovi macchine - ser- zionale binomio artistico fra i Berliner Philharmoniker, indiscutibilmen- ver/DAC e integrati di tutti i genere incluso per l'Home Theatre - che te la migliore orchestra del mondo, e il suo direttore principale Simon non solo sono in grado di farvi ascoltare file in alta risoluzione, sem- Rattle. Le registrazioni vennero originariamente pubblicate su CD per plicemente spingendo un bottone, ma anche di offrire come incentivi l'etichetta EMI Classics, che è stata assorbita da Warner Classics nel brani musicali in HiRes delle due altre major. E come se non bastas- 2013. Il formato Mastered-for-iTunes è prodotto direttamente dai si, anche i file in DSD saranno spinti… master originali a 24-bit, permettendo così a iTunes di offrire agli Chiaramente c’è molta confusione sul mercato riguardo l'alta risolu- 44 extra > SOMMARIO l’alta risoluzione hi res in basso: il primo lettore CD della Philips: il modello CD 100 appassionati di musica un'esperienza di ascolto notevolmente arricchi- commerciale che conosciamo. Piano piano diventerà una nicchia, ta e migliorata. Per gli audiofili, il formato HD Audio oggi significa effet- esattamente come l'LP dopo la nascita e l'espansione del compact disc tuare il download delle registrazioni esattamente così come realizzate che diventò in breve tempo un prodotto di massa negli anni Novanta. in studio a 96kHz/24 bit. Questo consente un'esperienza di ascolto che Senza l'entrata delle major sul mercato, il declino del CD si sarebbe è l'esatta riproduzione del master in alta risoluzione in termini di quali- spento come un paziente afflitto di una lunga malattia incurabile; l'en- tà audio, enormemente superiore a quella del CD”. trée en jeu delle major accelerà l'ineluttabile fine. Pierre Bolduc Communiqué stampa del genere fanno capire che c'è una strategia dietro questi movimenti, basata su una collaborazione tra giganti dell'hardware e del software musicale per portare l'altra risoluzione a un vasto pubblico. Se le major decidono di fare sul serio, la fine del compact disc come supporto di massa è segnato una volta per sempre (e anche quella dell’SACD). Anche vicino a noi ci sono segni disturbanti riguarda la sopravvivenze del compact. Per esempio, tutti i nostri CD sono stampati alla Sonopress in Germania. A fine gennaio l'ufficio di rappresentanza in Italia fu chiuso, ne è rimasta solo una persona. Causa: il collasso della produzione di CD. Ho anche saputo che la divisione CD e DVD della MPO è in grande crisi con licenziamenti a giorni. E’ da anni che AS si prepara per questo straordinario cambiamento di direzione. Il CD continuerà a esistere, ma non nella configurazione > SOMMARIO extra 45 consigli tecnici Giradischi THORENS TD 124 4. Il motore “La sua estrema solidità e affidabilità ne fanno un giradischi duraturo e molto più affidabile di tante macchine recenti. Lo so non è un giradischi a puleggia diretta come i suoi diretti concorrenti Garrard 301, Garrard 401, l'EMT 930 o l'EMT 927, ma è proprio quello che lo rende unico...” SIMONE LUCCHETTI giradischi thorens TD 124 Gruppo cambio Si può notare il selettore delle marce e il rinvio meccanico in metallo che facilmente si può rompere se il cambio risulta sporco per inattività. Concludo questi articoli sul 124 sperando di non avervi annoia- C mente non cercare di forzarlo, poiché ciò provoca la rottura della cin- to. Dedico molto del mio tempo a questo giradischi di cui ne ghia di acciaio di rinvio. Va smontato e pulito seguendo esattamente sono 'innamorato'. La sua estrema solidità e affidabilità ne la sequenza delle varie parti di cui è composto. Qualora il 124 spe- fanno un giradischi duraturo e molto più affidabile di tante macchine gnendolo rimanesse accesso, ciò dipende dal condensatore posto sul- recenti. Lo so non è un giradischi a puleggia diretta come i suoi diret- l'interruttore che è andato in corto. Sostituendolo si risolve il problema. ti concorrenti Garrard 301, Garrard 401, l'EMT 930 o l'EMT 927, ma è Qualora non si accendesse, controllare l'interruttore a molla che a proprio quello che lo rende unico. Il disaccoppiare il motore con una volte può' incepparsi proprio per la lunga inattività. cinghia rende il giradischi molto svincolato dalle vibrazioni indotte dal La lampadina dello strobo è duratura, e anche se molti pensano che motore, cosa che non accade negli EMT Garrard o altri apparecchi. sia alimentata a 220 volta, lei in realtà è alimentata a 110 volt e sotto Alcuni potranno dire che il giradischi in questo modo perde dinamica. alla placca dei contatti è presente una resistenza che serve appunto Ma tutto ciò non è vero. Se dotato di un motore perfettamente a punto. alla gestione della lampadina. Per questo motivo utilizzando il Thorens Compete ad armi pari con giradischi a puleggia diretta, eliminando 124 in paesi in cui è presente 110 volt 60 hz non è necessaria la sosti- però il grosso problema appunto delle vibrazioni che vengono perce- tuzione della lampadina ne del motore predisposto con il cambia vol- pite dal motore. taggio alla variazione. Altre problematiche risiedono solo nel cattivo uso da parte del prece- NOIE dente proprietario, per cui fare attenzione alla perfetta rotazione del Il Thorens 124 è un giradischi che non ama stare a lungo fermo. piatto e del motore. Ogni Thorens 124 ha la propria storia e vi garan- Proprio per sua costruzione il motore se non utilizzato per mesi può tisco che se opportunamente revisionato e messo appunto compete perdere potenza e velocità per cui sconsiglio l'inattività. con giradischi 10 volte più costosi. Oggi sarebbe improponibile costrui- Qualora entriate in possesso di un 124 fermo da lungo tempo prima di re un giradischi come lui. Il numero di pezzi con cui è assemblato sono utilizzarlo procedere alla pulizia del motore o rivolgersi a qualcuno in moltissimi, ed ogni pezzo fu studiato per ottenere un giradischi presso grado di farlo. che perfetto. Altre particolari problematiche si Non esistono falle di progetto, ovvero parti che nel tempo sono inevi- possono presentare da una parten- tabilmente compromesse. Ne ho visti molti di giradischi nella mia vita za lenta e tutto ciò è imputabile o e di macchine costruite come lui ne esistono veramente pochi. www.audiosilente.com alla cinghia lenta che va sostituita o A mio avviso il solo difetto che non lo ha reso cosi famoso come il cugi- Costruzione giradischi, ripa- al motore che appunto risulta spor- no inglese Garrard 301 è l'impossibilita di avere più bracci montati. Per razione giradischi vintage, co. Il cambio in generale non pre- sua costruzione infatti il 124, essendo un giradischi a telaio semiflot- accessori in grafite. senta grosse problematiche. Ma tante, ha una piano porta braccio, contro il garrard 301 che essendo qualora non si muovesse libera- un giradischi telaio rigido ha la possibilità di montare più bracci. A volte Audio Silente 46 extra > SOMMARIO Qui si può notare in alto di colore giallo il condensatore e la leva di accensione che a volte può per inutilizzo incepparsi. Sopra al condensatore è presente lo specchio dello strobo e dietro la lampadina . A sinistra in basso il coperchio marrone che cela la resistenza della lampadina. Si vede anche sulla destra il braccio con cui era abitualmente fornito. Si tratta del braccio TP14 che molto ricorda anche se non è uguale il più famoso braccio EMT. Nella prossima puntata parleremo di come agire nella manutenzione del braccio thorens TP 14. si vedono 124 a cui è stato tagliato parte del telaio appunto per render- La mia passione per questo giradischi mi ha spinto oltre al punto di lo come il Garrard, ma tutto ciò snatura il progetto. La sua bellezza realizzare un mio giradischi interamente in grafite che è un evoluzione risiede nella sua compattezza e nel contempo solidità. del 124. Avrei potuto prendere spunto da qualsiasi giradischi, e invece Per cui che dirvi, provate ad ascoltarlo, ma non vi fermate ad un appa- ho scelto proprio lui. Simone Lucchetti recchio non appunto ma a un 124 totalmente revisionato e così entrerete in un mondo fatto di dinamica e impatto acustico che nessun giradischi a cinghia può raggiungere a meno di spendere cifre ben più alte. Nella prossima puntata parleremo di come agire nella manutenzione del braccio thorens TP 14. AUDIOPHILE SOUND un abbonamento digit ale conviene - la tua copia arriva subito - costa meno - possibilità di comprare con o senza CD CON CD: 5,90 EURO SENZA CD: 3, 90 EURO per fare il tuo abbonamento CLICCA QUI > SOMMARIO extra 47 giradischi thorens TD 124 consigli tecnici dischi da evitare Dischi da evitare & dischi sopravalutati... Dire Straits: Brothers in Arms Ogni mese, vi indichiamo i dischi e/o le edizioni di cui vi potete tranquillamente SCORDARE.... asciutto ma non ha la naturalezza e il calore delle incisioni ana- qualità tipica delle incisioni di stampo audiofilo e inoltre il logiche precedenti del gruppo, come per esempio Love Over trasferimento nei vari formati commerciali non avviene con Gold. Non è che le registrazioni analogiche del gruppo antece- la stessa cura che meriterebbero. Brothers in Arms è l'album più famoso della band inglese capitanata da Mark Knopler ed è anche uno dei dischi che ha venduto di più nella storia del rock, con oltre 35 milioni di copie. Ha vinto due Grammy Awards di cui uno per la qualità del suono. denti a Brothers in Arms brillassero per la qualità delle incisioni, ma almeno erano più emozionanti. L'ultima rimasterizzazione di questo album in versione digitale è più compressa dell'originale e il suono possiede poche escursio- Considerata da diversi audiofili una registrazione eccezionale, un ni dinamiche. Da alcuni anni diversi ingegneri del master hanno riferimento per il genere; personalmente non condivido appieno l'abitudine di mantenere tutto il segnale il più possibile vicino a quest'affermazione; inoltre, ritengo alcuni lavori precedenti a livello dello zero db modificando l'escursione dinamica naturale questo superiori anche a livello artistico oltre che tecnico. tra le varie pressioni sonore. L'approccio a un suono più forte non Certamente, il brano Money for Nothing scritto da Mark Knopler sta sempre a significare che è migliore. Infatti, durante il passag- con la collaborazione di Sting vale tutto il disco, poi un altro paio di ottimi brani come So Far Away, Walk on Life, Your Latest Trick e Brothers in Arms, fanno in maniera tale che l'album sia nell'insieme artisticamente valido. Allora, perché inserirlo tra i dischi da gio del nastro, l'ingegnere del master che ha realizzato l'ultima edizione per l'Universal, ha equalizzato e modificato i volumi per creare maggiore impatto anche nei momenti meno concitati, ma evitare e sopravalutati? allo stesso tempo le escursioni dinamiche sono state perse. La Innanzitutto perché l'ultima rimasterizzazione su CD fatta dal risposta in frequenza è stata alterata e la naturalezza dell'insie- gruppo Universal suona peggio sotto l'aspetto della dinamica e me non è di livello eccelso. Meglio acquistare nel mercato del- della timbrica dell'edizione originale. Ricordo che l'incisione del l'usato la prima edizione su cd che almeno ha un suono più equi- 1984 è stata compiuta su uno dei primi registratori digitali in librato. Il vinile inglese dell'epoca non è male anche se è notabi- PCM. Per carità, la registrazione è buona, soprattutto se si con- le fin dal primo ascolto la provenienza digitale. Per quanto riguar- sidera che è stata effettuata quando il digitale era agli albori e soffriva di parecchie problematiche. Come sappiamo il digitale a fatto enormi progressi rispetto Discografia DIRE STRAITS Brothers in Arms AIR Studios / Power Station Novembre 1984/1985. CD Universal www. deutschegrammophon.com a quegli anni ma alcuni, come da il SACD e le versioni ad alta risoluzione, per esperienza preferisco evitarle quando derivano da un formato digitale più basso, come in questo caso. Un'incisione in qualità cd riversata ad una il sottoscritto, continuano a risoluzione più alta non può raggiungere i risultati che il formato preferire una buona registra- migliore è in grado di esprimere. Per questo anche il SACD del zione analogica. La prima ventennale non ha molto senso per ascolti di qualità in stereofo- stampa su CD, edizione ingle- nia. se della Vertigo, porta la dici- Per concludere, oltre alla versione originale del lavoro dei Dire tura DDD poiché registrato su Straits esistono diverse edizioni audiophile. Ultimamente, la registratore digitale a bobina alla frequenza di 44.1 kHz a 16 bit. Quel CD possiede dettaglio e un suono pulito e Mobile Fidelity e l'Universal giapponese hanno pubblicato questo titolo su SACD e sull'ottimo CD SHM; non li abbiamo ancora ascoltati e quindi non ci esprimiamo in giudizi. Luca Lombardi > SOMMARIO extra 49 da evitare: dire straits L e registrazioni di musica pop e rock spesso non hanno la CLICK per andare al sito di Ouverture fatti tecnici La FOCALIZZAZIONE - PARTE 2 “...la capacità di una registrazione o di un sistema hi-fi di ricostruire immagini stereofoniche ben ancorate nello spazio, precise, salde, di dimensioni realistiche, con contorni ben definiti e circondate di aria...” er ottenere una focalizzazione accettabile è necessario avere P focalizzazione. Uno strumento viene ben focalizzato quando tutte le un equilibrato bilanciamento fra i canali, una buona texture e frequenze che lo compongono arrivano coerenti all'ascoltatore. Ma che l'energia delle medie, delle alte e delle basse frequenze sia l'ascoltatore di un impianto hi-fi domestico sta sotto ad un tetto, sor- in equilibrio. Uno sbilanciamento fra l'intensità del canale destro retto da pareti, che poggiano su un pavimento. Su queste superfici il rispetto al sinistro o viceversa produce una carente focalizzazione. suono rimbalza, si rinforza, si cancella, si trasforma. L'energia delle A molti potrà sembrare un problema inesistente. In effetti le differen- varie frequenze che compongono il suono di uno strumento subisce ze di livello fra un canale e l'altro spesso sono irrisorie. Questo è vero mutevoli destini nel tragitto fra diffusori ed ascoltatore e subisce delle fino a che il suono non abbandona il diffusore. Ma nel tragitto fra dif- variazioni. Così, molto in breve, il bilanciamento tonale di una regi- fusore ed ascoltatore, per effetto della sala d'ascolto, si creano diffe- strazione si trasforma e diviene una cosa diversa. renze di intensità anche notevoli fra il suono che proviene da destra Poco male? Se durante la fase di riproduzione non c'è un accurata e quello che arriva da sinistra. E così la stereofonia va un po' a farsi ricerca dell'equilibrio tonale le immagini sonore si presenteranno friggere. Ed è per questo che la prima regola della stereofonia è scontornate, pulsanti, sfasate, carenti di energia e di materia. Il ascoltare in posizione equidistante dai diffusori e all'interno di un suono sarà acido e stridente quando le basse saranno carenti e lo fronte sonoro simmetrico (per fronte sonoro intendo quella parte strumento non verrà focalizzato. Sarà anche un suono sottile e privo della stanza che va dalle proiezioni laterali dell'ascoltatore fino alla di corpo. Troppe basse e poche alte: strumento con ‘troppo corpo?’ parete di testa). Fortunatamente il nostro orecchio-cervello riesce a Macché! Avremo uno strumento grande e grosso, vago ed indefinito, compensare in certa misura le differenze di intensità fra i canali. non ben ancorato nello spazio, con una la cassa armonica elastica Secondo alcune esperienze l'immagine sonora di uno strumento che diviene più grande o più piccola a seconda delle circostanze e rimane assai ben focalizzata se fra i due canali ci sono saltuari scar- che ‘pulsa’ istante dopo istante. Quasi tutti gli strumenti possiedono ti di intensità non superiori ai 3 dB. Escursioni più ampie o una stabi- un contenuto più o meno cospicuo di frequenze sotto i 256 Hz (il le prevalenza di un canale sull'altro a tutte le frequenze producono punto di divisione fra le basse frequenze e quelle alte). L'equilibrio fra scivolamento e sfuocatura dell'immagine sonora. La trama, il micro- le basse e le alte frequenze è un componente della focalizzazione dettaglio, l'articolazione servono alla focalizzazione per la messa a complesso da ottenere per la difficoltà di controllo delle basse fre- fuoco. Non ci può essere focalizzazione senza che l'insieme dei det- quenze. Le alte frequenze determinano solamente la localizzazione. tagli, dei particolari possa formare una solida trama su cui il suono Le basse aggiungono corpo ed energia. Un suono senza corpo è aderisce in modo plastico. Non ci può essere focalizzazione senza irreale. Basse frequenze con energia rarefatta nel tempo e nello spa- che il suono venga restituito con un grado stereofonicamente conso- zio non offrono la possibilità alle alte di "appoggiarsi" su una base no di informazioni. Questa è la ragione di vita dei sistemi di riprodu- solida. Basse e alte frequenze che giungono all'ascoltatore in ordine zione più sofisticati, con macchine di lettura che estraggono tutta l'in- sparso vanno ad occupare lo spazio intertransiente e ad occultare formazione contenuta nel supporto musicale, con elettroniche e dif- l'aria della sala di registrazione. Quando le basse e le alte frequenze fusori che ne perdono il meno possibile per strada non aggiungendo- sono articolate e in equilibrio l'immagine di uno strumento è ferma e ne di loro. Questa è un'altra ragione per prestare l'attenzione massi- salda. Ha corpo ed energia. Ecco come il bilanciamento tonale influen- ma all'interfacciamento diffusori-sala d'ascolto. za la focalizzazione. Ecco come gli aspetti tonali sono resi ‘visibili’ e L'acustica della sala può distruggere gran parte delle informazioni più facilmente interpretabili traducendoli in un parametro spaziale. essenziali ad una corretta ricostruzione stereofonica del suono. Molti La focalizzazione è quindi la risultante di varie cose assieme. Per confondono la focalizzazione con la localizzazione. Lo dicevamo già. averla buona è necessario che vi sia un bilanciamento tonale suffi- Sono soprattutto tratti in inganno dagli strumenti con più alto conte- cientemente equilibrato, un eccellente grado di articolazione, un nuto di alte frequenze che sono direzionali e più facili da controllare. fisiologico equilibrio fra i canali. Ottenendo la focalizzazione avrete Ma quando si tratta di strumenti con alto contenuto di frequenze tutto questo, più una fedele, coerente e vivida immagine sonora. basse anche la localizzazione diventa problematica. Figuriamoci la Fabio Liberatore > SOMMARIO extra51 la focalizazzione - parte 2 FABIO LIBERATORE quale incisione? J S BACH: Suites per violoncello Dopo aver valutato le varie edizioni, vi proponiamo le versioni migliori... bach: suites per cello L e sei Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach non ni che vi furono in quel secolo ci fanno capire come le Suites venne- solo rappresentano un'opera titanica per chi le esegue e per chi ro apprezzate anche se essenzialmente solo come opere didattiche, le ascolta, ma anche un universo nel quale si mescolano stu- se non addirittura dal valore propriamente ‘propedeutico’, per appro- pore, ammirazione, smarrimento, a volte perfino sgomento. Questo fondire l'uso del violoncello. Solo a partire dagli ultimi anni perché Bach, così estraneo al concetto stesso di ‘solismo’, nonostan- dell'Ottocento le Suites approdarono nelle sale da concerto, per poi te sia stato capace di creare delle partiture straordinarie per un solo trasformarsi in una colonna portante della musica cameristica che è strumento, riuscì a trarre dal violoncello un'incredibile qualità e varie- stata affrontata, eseguita e, ovviamente, incisa in numerosissime tà di tecnica e d'invenzione, di gioco e di spirito, di razionalità e di poe- occasioni, a cominciare dalla storica registrazione fatta da Pablo sia. Non per nulla, di fronte alle sei Suites per violoncello si resta ogni Casals nel 1936. volta sbalorditi dall'ardire, a tratti quasi irreale, a cui viene piegata la Di fronte a tale florilegio di incisioni, quali sono quelle che meritano un mole massiccia di questo strumento ad arco. posto d'onore nella discoteca di ogni audiofilo? E qui si fa dura per- Non è facile stabilire l'esatta datazione di queste opere, di certo com- ché di edizioni valide ce ne sono, sia per ciò che riguarda l'approccio poste nel corso degli anni di Köthen (1717-1723), ossia durante il ‘filologico’, sia per quello più moderno e convenzionale, votato a una periodo di servizio di Bach come Kapellmeister del principe Leopold resa più ‘attuale’ della visione bachiana. Tra le tante se ne possono di Anhalt. In quella corte, potendo disporre di eccellenti strumentisti, individuare sette, che andiamo ora a esaminare cronologicamente, fra i quali il violinista Johann Spiess (probabile destinatario delle tralasciando proprio la prima, quella di Casals, per via di un suono a Sonate e Partite per violino solo, del 1720) e un virtuoso del violoncel- dir poco precario e sfuocato. lo come Christian Bernhard Linigke, il Kantor poté ampliare le proprie conoscenze nel campo della musica strumentale. Ciò che suscita La prima registrazione presa in esame è quella, leggendaria (sotto ammirazione e stupore è il fatto che Bach seppe elaborare queste sei tutti i punti di vista), di Janos Starker, il violoncellista ungherese natu- straordinarie Suites basandosi su dei modelli che a quel tempo anco- ralizzato americano, che incise le Suites per la Mercury tra il 1963 e il ra non erano consueti nello sviluppo dei movimenti musicali, tanto è 1965. Sarà bene dire subito che questo triplo LP è un oggetto di culto vero che queste opere per violoncello solo non adottano lo stile del per gli audiofili che si disputano le copie che si possono trovare su ricercare (una pratica del XVII secolo che anticipa il concetto di fuga) Internet a prezzi da asta (anche a più di 1.500 dollari!). Al di là del pre- o del canone (ossia di una melodia iniziale che si arricchisce nel pro- gio della registrazione, con una matericità dello strumento che è sem- seguo della composizione). Semmai, il Kantor concentrò la propria plicemente impossibile da ritrovare in altre incisioni, anche le più bla- attenzione nel trasformare, nel modificare i movimenti di danza pre- sonate (qui si possono veramente sentire i suoni provenire dal legno senti nella pratica delle Suites per tastiera (pensiamo alle sue Suites del meraviglioso Stradivari Lord Aylesford appartenuto a Starker, tra francesi e inglesi), liberandole dalla rigidità strutturale adottata in quel- l'altro il più voluminoso di tutti gli strumenti creati dal sommo liutaio l'epoca, privilegiando il discorso contrappuntistico (ossia due o più cremonese), l'interpretazione di Starker è semplicemente incantevole. linee musicali che si sviluppano e si intersecano nel corso del brano), Al di là di una padronanza tecnica dello strumento (quando si afferma una maggiore varietà timbrica e un ritmo sempre diversificato e mai che solo Rostropovich ha saputo ‘domare’ tecnicamente il violoncello, statico. Di questa raccolta non ci è pervenuto l'autografo bachiano non si sa quello che si dice…), al punto che le Suites diventano ‘faci- bensì una copia (un tempo ritenuta erroneamente autografa) di sua li’, almeno all'ascolto, ciò che colpisce in questa incisione è la delica- moglie Anna Magdalena. La prima pubblicazione avvenne solo set- tezza del fraseggio (qui sì che la microdinamica della registrazione tantacinque anni dopo la morte del Kantor (Vienna 1825), con il titolo Mercury si fa sentire!) e l'intensa espressività della tessitura, tale che Six Sonates ou Etudes pour le Violoncelle solo. Le numerose riedizio- il Lord Aylesford a volte sembra ‘cantare’. Semplicemente irrinunciabile. 52 extra > SOMMARIO quale incisione? L'anno successivo il francese Pierre Fournier, incise per l'Archiv le Suites bachiane. A quell'epoca, Fournier era considerato un ‘mostro sacro’ e uno dei nomi di maggior spicco della scuderia Deutsche Grammophon/Archiv, ma la sua registrazione, neanche tanto male a bach: suites per cello livello tecnico, non ottiene compromessi di sorta: o piace o si rifiuta. Questo perché l'esecuzione del violoncellista francese risulta alquanto ‘classica’, apollinea, votata a esaltare maggiormente l'involucro, la forma di queste opere. Tale scelta comporta, purtroppo, una resa ‘statica’ delle sei Suites, con un timbro che inevitabilmente diventa implosivo, così come il fraseggio che, alla lunga, può stancare l'ascoltatore, in quanto può sembrare inevitabilmente ‘monotono’. Scelta soggettiva. Nel 1963 un altro violoncellista francese, Paul Tortelier, registrò per l'EMI le Suites. Se Fournier, nella sua classicità, risultava a dir poco ‘compassato’, Tortelier (allievo di Pablo Casals e insegnante, per poco tempo, di Jacqueline du Pré) eseguì questi capolavori in modo diametralmente opposto, con un fuoco, con un ardore che lo portò a lambire i confini di un fin troppo precoce ‘romanticismo’ interpretativo. Il violoncellista francese aveva una visione ben precisa della musica che voleva interpretare, votata a esprimere l' ‘anima’ che si annidava in ogni composizione, fissandola con i suoni che uscivano dal suo strumento. La qualità audio di questa incisione, che si può trovare su CD nella serie “Great Recordings of the Century”, è discreta, con un'adeguata dinamica e un dettaglio che permette di cogliere le sfumature degli armonici che Tortelier emette a profusione. Per spiriti poetici. Nel 1992, quando ormai la scuola ‘filologica’ aveva preso a dettare e a imporre regole interpretative (la querelle non avrà mai fine: ma la cosiddetta ‘filologia’ ha fatto più bene o più male?), il violoncellista olandese Anner Bylsma affrontò le Suites bachiane incidendole per la Sony, con una registrazione che appare tecnicamente un po' fredda, algida, rispetto alla grande sensibilità, al delicato e pudico calore che l'interprete immise nella sua interpretazione. Quella di Bylsma può essere considerata un'esecuzione simile a quella di Starker, ossia una tecnica impareggiabile che si stempera in una proiezione sonora nella quale tutti gli ‘spigoli’ timbrici vengono addolciti, levigati, smussati. Il tocco del violoncellista olandese, in ciò, è a dir poco commovente, e l'apparente freddezza data dal contesto filologico si trasforma quasi in una visione classica, ma senza cadere nella monotonia fournieriana. Consigliato ai filologi ‘democratici’. Tre anni più tardi, per l'etichetta EMI (con una ripresa audio abbastanza pregevole, sebbene assai ravvicinata e con una dinamica esuberante) colui che è stato definito il “più grande violoncellista del Novecento”, ossia Mstislav Rostropovic, registrò, dopo averle incise per la prima volta nel 1955, le Suites del Kantor in un'edizione che molti considerano di riferimento. Anche in quest'interpretazione “Slava” (come fu soprannominato dai suoi ammiratori con un termine che in russo significa ‘gloria’) mette in evidenza quello che era il suo ‘marchio di fabbrica’, ossia la sua indubbia capacità di variare e modificare all'interno del fraseggio i livelli timbrici, oltre a rendere più veloci i tempi veloci e > SOMMARIO extra 53 quale incisione? bach: suites per cello ancora più lenti quelli lenti (il celeberrimo Preludio e la Sarabanda mercato dell'usato questi LP si vendono a svariate centinaia di della Suite n. 1 ne fanno fede). Da qui un'interpretazione ancora euro), Mario Brunello (considerato uno dei migliori violoncellisti al più pirotecnica ed effervescente in ambito timbrico rispetto a quel- mondo) ha avuto modo di registrare per due volte le Suites di la registrata quarant'anni prima. Ma, sia ben chiaro, la tecnica non Bach, la prima nel 1994 e la seconda nel 2010 per la Egea. si discute, anche se a volte si ha l'impressione che il buon “Slava” Quest'ultima incisione, resa assai bene da un punto di vista tecni- miri a stupire, a meravigliare da formidabile istrione quale fu. co, con un suono materico, drammaticamente ‘fisico’, capace di Consigliato agli audiofili ‘politicamente corretti’. scolpirsi nell'animo dell'ascoltatore, nelle intenzioni del violoncellista veneto rappresenta un tentativo di rendere questi capolavori Nel 2009, tornando ancora nell'ambito delle interpretazioni filologi- come un inestinguibile work in progress sia da parte dell'interpre- che, il violinista, direttore d'orchestra e violista da gamba belga te, sia da parte dell'ascoltatore, al punto da trasformare la loro ese- Sigiswald Kuijken ha registrato per la casa discografica del suo cuzione in una sorta di ‘esperienza mistica’, attraverso la quale il Paese Accent, specializzata in musica antica e barocca (questa è suono diviene rarefatto, meditato, ‘parcellizzato’. Consigliato ad una piccola, ma interessantissima etichetta, anche da un punto di ascoltatori esoterici. Andrea Bedetti vista audiofilo), il capolavoro violoncellistico bachiano, richiamando l'attenzione sul fatto che fino ai primi decenni del XVIII secolo fu in voga uno strumento particolarissimo, il cosiddetto ‘violoncello da spalla’ o altrimenti conosciuto come basso di viola da braccio, una sorta di protogenitore del violoncello stesso (per come lo DISCOGRAFIA intendiamo oggi), strumento sicuramente conosciuto, apprezzato e usato da Bach. Lo scopo di Kuijken (che vediamo a fianco con questo particolare strumento ad arco) è stato quello di dimostrare che le partiture delle sei Suites non solo potevano essere eseguite anche su questo strumento, ma che le stesse furono composte JS BACH: LE SEI SUITE PER VIOLONCELLO Janos Starker - LP Mercury Living Presence (Speakers Corner) AMER 39016 dal Kantor per essere suonate proprio con il violoncello da spalla, (l'edizione della Speakers Corner rappresenta a cominciare dall'ultima suite, che prevede la presenza di una un ottimo investimento, tenuto conto dei prezzi quinta corda. Il timbro di questo particolare violoncello risulta più proibitivi dei dischi originali) basso rispetto a quello della viola da gamba e leggermente più alto Pierre Fournier - LP Archiv 198 186/7/8 rispetto al violoncello. Al di là del fatto che risulta più difficile e scomodo da suonare, l'interpretazione di Kuijken, sorretta da un'ottima registrazione, dotata di una buona dinamica e di un adeguato (si possono trovare nel mercato dell'usato a prezzi decisamente abbordabili) palcoscenico sonoro, risulta oltremodo interessante, in quanto le Paul Tortelier - CD EMI "Great Recordings of the Suites assumono un valore e un contesto esecutivo assai diverso, Century" 5628782 che le avvicina a un approccio ‘violinistico’. Per sperimentatori e Anner Bylsma - CD Sony Classical Vivarte alchimisti musicali. S2K-48047 E in questa pletora di interpreti stranieri, non ci sono esecutori nostrani le cui incisioni possano essere consigliate? Al di là della leggendaria registrazione di Enrico Mainardi per la Archiv (nel 54 extra > SOMMARIO Mstislav Rostropovic - CD EMI Classics 55363 Sigiswald Kuijken - CD Accent ACC24196 Mario Brunello - CD EGEA SCA 156 vinile in edicola Piano dell’opera ‘CLASSICA IN VINILE 33 GIRI’ VINILE AUDIOPHILE 180 GR. TUTTI I 50 TITOLI DELL’OPERA classica in vinile: piano dell’opera 1. Beethoven, L. van Sinfonia n. 5 Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 138 804 2. Berlioz, H. Symphonie Fantastique Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90254 Le uscite 1-32 già pubblicate, sono ancora disponibili come arretrati tramite De Agostini Il numero corrente in edicola: n. 33 Le uscite 34-50 saranno disponibili in edicola TRAMITE PRENOTAZIONE PRESSO IL TUO EDIC OLANTE 3. Stravinskij, I. L’Uccello di fuoco London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90226 4. Orff, C. Carmina Burana Deutsche Oper Berlin, Eugen Jochum LP Deutsche Grammophon 139 362 5. Musorgskij, M. / Ravel, M. Quadri di una esposizione: ‘Kovancina’; Preludio e Danza delle schiave persiane Minneapolis Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90217 6. Adagio Albinoni, T.: Adagio in Sol minore Pachelbel, J.: Canone in Re Boccherini, L.: Quintettino Respighi, O.: Antiche danze e arie per liuto; Tre Suite Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 2530 247 7 . Romantic Russia Borodin, A.: Prinz Igor: Ouverture e Danze polovesiane Glinka, M.: Ouverture Russlan e Ludmilla Musorgskij, M.: ‘Kovancina’: Preludio; Notte sul Monte Calvo London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca 6263 8 . Respighi, O. Pini di Roma; Feste romane The Cleveland Orchestra, Lorin Maazel LP Decca SXL 6822 56 extra 9 . Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 2; Preludi Byron Janis, pianoforte Minneapolis Symphony Orchesetra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90260 10. 10. De Falla, M. Il Cappello a tre punte Orchestre de la Suisse Romande, Ernest Ansermet LP Decca SXL 2296 11. 11. Cajkovskij, P. I. / Mendelssohn F. Concerti per violino Nathan Milstein, violino; Wiener Philharmoniker, Claudio Abbado LP Deutsche Grammophon 2530 359 12. 12. Rameau, P. Une Symphonie Imaginaire Les Musiciens du Louvre, Marc Minkowski LP Archiv 0289 477 632 0 13. Beethoven, L. van Sinfonia n. 7 Wiener Philharmoniker, Carlos Kleiber LP Deutsche Grammophon 2530 706 14. Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 3 Byron Janis, pianoforte; Minneapolis Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90283 > SOMMARIO 15. Mendelssohn, F. Sogno di una notte di mezza estate London Symphony Orchestra, Peter Maag LP Decca SXL 2060 16 . Liszt, F. Danze ungheresi nn. 1, 4, 5, 6 London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90371 17. Chacaturjan, A. Spartacus; Gajane Wiener Philharmoniker, Aram Chacaturjan LP Decca SXL 6000 18. Grieg, E. / Schumann, R. Concerti per pianoforte Rado Lupu, pianoforte; London Symphony Orchestra, André Previn LP Decca SXL 6624 19. Holst, G. I Pianeti Los Angeles Philharmonic Orchestra, Zubin Mehta LP Decca SXL 6529 20. Beethoven, L. van Concerto per pianoforte n. 1 Arturo Benedetti Michelangeli, pianoforte; Wiener Philharmoniker, Carlo Maria Giulini LP Deutsche Grammophon 2531 302 21. Cajkovskij, P. / Grieg, E. Schiaccianoci, Suite / Peer Gynt, Suite Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2308 22. Brahms, J. Concerto per pianoforte n. 1 Clifford Curzon, pianoforte; London Symphony Orchestra, George Szell LP Decca 6023 23. Mahler, G. Sinfonia n. 1 “Titano” London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca SXL 6113 24. Rodrigo, J. Concerto di Aranjuez; Concerto Andaluz The Romeros; San Antonio Symphony Orchestra LP Mercury Living Presence SR 90488 25. 25. Bartók, B. Concerto per orchestra; Suite di danza per orchestra London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca SXL 6212 26. Vivaldi, A. Concerti da camera Musica Antiqua Köln, Reinhard Göbel LP Archiv 2533 463 27. Borodin, A. / Rimskij-Korsakov, N. A. Ouverture Principe Igor; Danze polovesiane / Capriccio espagnol; Ouverture La Grande pasqua russa London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90265 28. Cajkovskij, P. I. Lago dei cigni, Suite; La bella addormentata, Suite Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 6187 29. Respighi, O. Antiche arie e danze Philharmonia Hungarica, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90199 vinile in edicola extra pagina attiva COLLANA A CURA DI PIERRE BOLDUC (AUDIOPHILE SOUND) La scelta dei titoli degli LP, la supervizione dei remastering e dei test pressing, nonché il contenuto e produzione dei fascicoli: a cura di Pierre Bolduc / Audiophile sound 30. Johann Strauss Valzer, trascrizioni di Schoenberg Boston Symphony Chamber Players LP Deutsche Grammophon 2530 977 31 . Saint-Saëns, C. Sinfonia n. 3 con organo Chicago Symphony Orchestra, Daniel Barenboim LP Deutsche Grammophon 2530 619 32 . Mozart, W. A. Concerto per pianoforte n.15; Sinfonia n. 36 Leonard Bernstein, pianoforte; Wiener Philharmonker, Leonard Bernstein LP Decca SET 332 33. 33. Cajkovskij, P.I. Sinfonia n. 5 Leningrad Philharmonic, Evgeni Mravinsky LP Deutsche Grammophon SLPM 138658 3 4 . Bach, C.P.E. Sinfonie per archi The English Concert, Trevor Pinnock LP Archiv 2533 449 35. 35. Strauss, R. Also sprach Zarathustra Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2154 36. 36. Ravel, M. Boléro; La Valse; Ma Mère l’Oye London Symphony Orchestra, Pierre Monteux LP Philips SAL 3500 37. 37. Suppé, F. von Ouverture: Bella Galathea; Pique Dame; Cavalleria leggera; Poeta e contadino; Mattino, pomeriggio e sera a Vienna; Boccaccio Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90269 38. Prokof’ev, S. / Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 3 / Concerto per pianoforte n. 1 Moscow Philharmonic Orchestra, Kyril Kondrašin LP Mercury Living Presence SR 90300 39. 39. Chabrier, E. Ouverture: España; Danza slava; Festa polacca; Festa pastorale; Gwendoline Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90212 40. 40. Strauss, R. Till Eulenspiegel; Don Giovanni; Danza dei sette veli (Salomè) Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2261 Come acquistare le uscite della collana PER SAPERNE DI PIU’: CLICCA QUI 41 . Mozart, W.A. Concerti per pianoforte nn. 20 e 24 Clara Haskill, pianoforte; Orchestre des Concerts Lamoureux, Igor Markevitch LP Philips 835 075 AY 42 . Rimskij-Korsakov, N.A. Shéhérazade Boston Symphony Orchestra, Seiji Ozawa LP Deutsche Grammophon 2530 972 43 . Bruch, M. Concerto per violino; Fantasia scozzese Kyung-Wha-Chung, violino; Royal Philharmonic Orchestra, Rudolf Kempe LP Decca SXL 6573 44 . Grieg. E. / Dvorák, A. Holberg Suite / Serenata per archi Academy of St. Martin-in-the-Fields, Sir Neville Marriner LP Argo ZRG 670 45 . Opera Intermezzi Verdi, G.: La Traviata: Preludio (Atto III) Mascagni, P.: Cavalleria rusticana: Intermezzo sinfonico; L’Amico Fritz: Intermezzo Puccini, G.: Suor Angelica: Intermezzi; Manon Lescaut: Intermezzo (III Atto) Leoncavallo, R.: I Pagliacci: Intermezzo Musorgskij, M. / Rimskij-Korsakov, N. A. ‘Kovancina’: Intermezzo (IV Atto) Schmidt, F.: Notre Dame: Intermezzo Massenet, J.: Thais: Méditation: Intermezzo (II Atto) Giordano, U.: Fedora: Intermezzo (II Atto) Cilea, F.: Adriana Lecouvreur, Intermezzo (II Atto) Wolf-Ferrari, E.: I Gioielli della Madonna: Intermezzo (III Atto) Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 139 031 46. 46. Balalaika Favourites Osipov State Russian Folk Orchestra LP Mercury Living Presence SR 90310 47 . Cajkovskij, P. I. / Sibelius, J. Concerti per violino Kyung-Wha-Chung, violino; London Symphony Orchestra, André Previn LP Decca SXL 6493 48. Debussy, C. La Mer,, Prélude à l’après-midi d’un faune Concertgebouw Orchestra, Bernard Haitink LP Philips 9500 359 49 . Dvorák, A. / Cajkovskij, P.I. Concerto per violoncello / Variazioni rococò Mstislav Rostropovich; Berliner Philharmonike, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 139 044 50 . Brahms, J. Sinfonia n. 1 Berliner Philharmoniker, Wilhelm Furtwängler LP Deutsche Grammophon 2535 162 L’Editore si riserva il diritto di modificare la sequenza delle uscite dell’Opera e/o i prodotti allegati. Uscita: ogni 2 settimane Modalità per l’acquisto: 1. presso il tuo edicolante, tramite prenotazione: richiedi il modulo dal tuo edicolante il quale farà la prentoazione per te delle uscite della collana che desideri acquistare. La prenotazione è senza impegno e senza pagamento anticipato; puoi infatti cancellare la prenotazione in qualsiasi momento. 2. con abbonamento: telefonare De Agostini per abbonamenti e arretrati: tel. De Agostini: 199120 120 pagina attiva CLICCA QUI per abbonamenti CLICCA QUI per arretrati CLICCA QUI per prenotare prenotare dal tuo edicolante > SOMMARIO extra 57 classica in vinile: piano dell’opera PER OFFERTA ESCLUSIVA WEB: CLICCA QUI SACD NON CLASSICO 1 dischi per un’isola deserta Patricia Barber A DISTORTION OF LOVE MOBILE FIDELITY Dischi per un’isola deserta post produzione sono curate con maestria da Jim Anderson e il risultato finale è un equilibrato mix fatto di naturalezza, dinamica, dettaglio, tridimensionalità e messa a fuoco di eccellenza assoluta. Purtroppo non è dato sapere da quale fonte sono stati creati i file in alta risoluzione. Probabilmente dal master analogico oppure dal file digitale in DSD. L'album è stato prodotto da Brian Bacchus e il resto del quartetto è composto da Wolfgang Muthspiel alla chitarra, Mark Johson al basso, e Adam Nussbaum alla batteria. Esistono diverse edizioni digitali e tra le migliori c'è la rara stampa originale su CD edita dall'Antilles, oltre al recente straordinario SACD edito dalla Mobile Fidelity. Luca Lombari DISCOGRAFIA PATRICIA BARBER SACD Mobile Fidelity MFSL UDSACD2100 (Per chi è interssato all’edizione CD: Antilles 314-512 235-2) Il file dell'ultimo album di Patricia Barber intitolato Smash è edito su etichetta Concord. foto: Martha Feldman A dire il vero, di Patricia Barber porterei quasi tutti i suoi lavori su un'isola deserta. I titoli disponibili ufficialmente su file ad alta risoluzione nel mercato discografico europeo sono due, questo preso in esame e il recente splendido Smash. Entrambi i titoli sono stati convertiti a 96 e 192 kHz a 24 bit. Smash è stato il primo album realizzato per una casa discografica importante. In precedenza aveva registrato Split inciso su CD dalla Floyd e pubblicato in seguito su vinile dall'etichetta audiofila tedesca Alto, che tra i primi aveva capito il valore dell'artista e la bravura dell'ingegnere del suono Jim Anderson, artefice dell'eccellente suono dei dischi della musicista ameriLa tua lunga sofferente moglie cana. Il successo internazioti ha abbandonato su un'isola nale di Patricia Barber è arrideserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha vato a seguito di Modern lasciato una copia dell'Inferno Cool, splendido lavoro inciso di Dante… e un lusso: l'impiandalla Premonition Records, to hi fi che non vuol più vedere piccola etichetta di Chicago, in casa. che la Blue Note ha acquistaPer tenervi compagnia: to da alcuni anni. Il passaggio 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. a una grossa casa discografica ha permesso alla Barber Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ di raggiungere in poco tempo il successo a livello mondiale. In Distortion of Love la cantante di Chicago ha già trovato la sua dimensione artistica. La pianista, cantante e compositrice dell'Illinois si è sempre differenziata dalle sue colleghe per una forte personalità musicale, molto comunicativa e ben distinta che l'ha resa unica nel suo genere. Fin da ragazza la musica e il piano facevano parte integrante della sua vita. Il disco è molto bello, l'artista dà prova del suo talento in ogni brano. La melodica You Stepped Out of a Dream e l'originale interpretazione di Summertime di Ghershwin sono un esempio lampante della sua bravura. Altri brani da non perdere sono I Never Went Away di Richard Rodney Bennett dedicata da Patricia Barber a Parigi, la cover di My Girl scritta da Smoky Robinson e Subway Station #5. La registrazione è stata realizzata nel novembre del 1991 su nastro da 1/2 pollice e con l'utilizzo di un registratore analogico Studer. Tutte le fasi dell'incisione e extra 59 1. SACD NON CLASSICO: BARBER 10 TITOLI OGNI MESE: 1 per ognuno delle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! LP 45 NON CLASSICO 2 dischi per un’isola deserta Chet Baker ‘Chet’ RIVERSIDE / CLASSIC RECORDS enultimo album inciso per la Riverside, nel 1958, Chet è forse P il fatto che, ogni due pezzi, ci si deve alzare per cambiare facciata. il long playng più celebrato del famoso trombettista americano. Niente di che, in tempi di ‘sedentarietà da musica liquida’, un po' di Totalmente strumentale, vede Baker accompagnato da un cast attività fisica non può che giovare. a tutte stelle: Pepper Adams al sax, Herbie Mann al flauto, Bill Evans Purtroppo il disco è fuori catalogo da tempo e la Classic ha ormai al piano, Kenny Burrell alla chitarra, Paul Chambers al contrabbas- chiuso i battenti. Se però se ne riuscisse a trovare una copia usata so e Connie Kay alla batteria. Ognuno di loro porta un contributo non e in buone condizioni, a un prezzo non esagerato, l'acquisto vale indifferente a ogni brano, a partire dalla splendida Alone together, senz'altro la spesa. La rete esiste per questo, in bocca al lupo. durante la quale la melodiosa tromba duetta col sostanzioso barito- Piero Grassano no e il flauto leggiadro, sul tappeto steso dal pianoforte e dalla sezione ritmica. Sul tutto aleggiano tonalità blues romantiche e crepuscolari, che rendono l'album riconoscibile sin dalle prime note e ne fanno un'opera imprescindibile. Benché non sfori mai per più di un'ottava, Baker si dimostra inegualiabile nell'affrontare ballate dall'andamento perfettamente rilassato, col freno a mano tirato, come quelle che compongono lo LP in questione. La versione su vinile doppio a 45 giri della Classic Records è, in assoluto, la più bella e godibile tra quelle ascoltate. Partendo da una registrazione non esattamente ai massimi della sua epoca, un po' confusa e sabbiosa (la vecchia versione in vinile OJC era abbastanza vergognosa), l'etichetta audiophile americana oggi scomparsa riesce a estrarre ogni più piccolo particolare disponibile, conferendole un corpo ed una definizione oltre il possibile. Il range dinamico aumenta in modo considerevole e, a Dischi per un’isola deserta gioirne su tutti, è il CHET BAKER Chet Riverside / Classic Records 2 LP 45 giri. solido come una roc- sassofono di Pepper Adams che diventa cia e, spesso, fa venire i brividi lungo la schiena tanto è realistico e presente. Lo scotto da pagare è > SOMMARIO extra 61 2. LP 45 noin classico: chet 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! Modello GX 250MG finalmente in Italia! Per informazioni sulla linea di diffusori Fostex: tel+39 i n d i r i z z o via Dal Lino, 23/2 - 40134 Bologna 347 2532215 [email protected] webartofmusic.it LP 33 GIRI NON CLASSICO 3 F dischi per un’isola deserta MIKE WESTBROOK ORCHESTRA ROSSINI HAT HUT remesso che indicare degli LP da ascoltare durante un ipotetico P anni prima, ormai irrecuperabile persino in CD. Scappino gli appassio- naufragio in un'ipotetica isola deserta è perlomeno un paradosso nati di lirica e operistica, perché in questo disco Rossini viene smem- in quanto, a onor del vero, la suddetta isola dovrebbe essere brato, dilaniato, totalmente destrutturato attraverso un complesso lavo- dotata di un impianto con sorgente analogica, perlomeno una fonova- ro di decomposizione che parte da Duke Ellington, si sporca di rock e ligia a pile (in genere, sulle isole deserte, la corrente manca) supporta- free jazz e fa l'inchino a Frank Zappa, per poi planare sul circo Barnum, ta da una buona scorta di questa ultime. (non preoccuparti, Piero, quando la moglie di Mike, Kate, intona una Tutto cangia stravolta e tal- abbiamo pensato a tutto: hai una scorta infinita di batterie Lipo! E poi, mente espressionista, che sembra uscita da un Fritz Lang del primo ti sei dimenticato che ‘tua lunga sofferente moglie ha avuto pietà di te’ periodo. e ti ha lasciato il tuo impianto? PB). Premesso che, avendo ben più di Fior di musicisti supportano l'operazione, fiati che strappano l'anima a 50 anni, i dischi da isola deserta sono sempre i soliti (“beati quelli che tocchetti (occhio alla tuba !!!), una sezione ritmica sontuosa ed un hanno avuto dai 15 ai 30 anni dal 1965 al 1975” diceva un caro amico, senso euforico di divertimento che ti tocca l'anima, senza mai abban- Claudio Rocchi, scomparso quasi un anno fa): il primo album di David donarti, dal primo all'ultimo solco. Crosby, Deja Vu, Abraxas, un Led Zeppelin , un JethroTull, uno Zappa, E' difficile descrivere un 'operazione come questa (sarebbe da ascolta- un Pink Floyd, Joni Mitchell e Carole King, Beatles, Dylan e Stones, un re attentamente anche il tributo al Duca, sempre dello stesso periodo) Chet Baker, Love Supreme e Kind of Blue, che altro? Alla lunga sareb- che non ha e non deve avere classificazione, è libera espressione di be una menata. Perciò, cos'altro di meglio se non un bell'album (dop- gente a cui, della cassetta, in fondo in fondo frega ben poco, basando pio), che possa farci sentire qualcosa di diverso, che spezzi la mono- la propria sussistenza sui bellissimi concerti in giro per il mondo. Gente tonia? Cos'altro, se non un bel Mike Westbrook, a rappresentare tutta a cui frega poco della cassetta, ma pretende un suono al di sopra di l'avanguardia rock- jazz inglese degli anni 70? ogni sospetto, a quanto pare, in grado di riproporre in toto l'atmosfera Uscito nel 1987 per una delle etichette d'avanguardia più dure e pure che il gruppo riesce a creare sul palco, tanto che una incisione come al mondo, la svizzera hatHUT al cospetto del cui catalogo questo sem- questa potrebbe essere un buon riferimento per qualsiasi impianto che brerebbe un lavoro di si rispetti. Soundstage stupefacente, una dinamica e una resa timbrica Michael rigorosissima, alla faccia della ripresa (orrrore !!!) digitale. Dischi per un’isola deserta La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. Per tenervi compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ Jackson, Rossini è un'opera a Ripresa digitale che, guarda caso, suona meglio in vinile che sul - pur dir valido - supporto argentato, grazie a una ricchezza armonica e una poco entusia- smante. Registrato in vivacità che, spiace dirlo, ancora mancano a quest'ultimo. parte in studio e in L'LP, che si presenta in una lussoriosa veste in cartone rigido apribile, parte dal vivo, in digi- è fuori catalogo da tempo ma ormai, grazie al web, è possibile trovar- tale (orrrrore!), rap- ne più di una copia in buono stato, a una cifra non superiore ai 40 euro. presenta la summa La versione su supporto CD è ancora in circolazione e non sarà diffici- del discorso intrapre- le trovarla, attraverso i normali canali. Piero Grassano so dal pianista inglese con la sua strampalata orchestra, a partire dallo struggente, sofficemente psichedelico, Love Songs di parecchi DISCOGRAFIA MIKE WESTBROOK ORCHESTRA Westbrook- Rossini (themes from GuglielmoTell,La gazza ladra,Il barbiere de Sevilia,Otello) LP 33 giri hatHut/hat ART2040. (2 LP) > SOMMARIO extra 63 3.LP 33 giri: mike westbrook 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! pagina attiva messaggio promozionale promo POLIFEMO Acustica Applicata presenta il suo nuovo risonatore acustico passivo ma sono evidenti miglio- l'iris meccanico, si modifica il fattore Q ramenti fino ad oltre del risonatore determinando anche la 650Hz. quantità di energia sonora restituita alla Polifemo ha una ‘auto- sala d'ascolto. matica’ capacità di Con la membrana inclinabile si modifica intercettare ‘boom’ riso- lo smorzamento dell'energia risonante nanti NON articolati che all'interno di Polifemo. si manifestano tra i 25 ed i 60Hz (tipico fenomeno delle sale d'ascolto prive di qualsiasi tipo di trattamento acustico); in questi casi Polifemo riduce l'energia del boom e lo rende più articolato. Al contrario, se nella sala d'ascolto c'è una buona distribuzione dell'energia sonora, Polifemo mostra un ‘intelligente’ effetto equalizzativo, restituendo maggiore energia ed Dove và messo Polifemo? Polifemo? - In corrispondenza delle proiezioni dei diffusori sulle pareti laterali e posteriore. - Nell'area tra la prima riflessione laterale e l'angolo dietro i diffusori. - Nell'area tra la prima riflessione posteriore e l'angolo dietro i diffusori. - In alcuni casi a metà della parete laterale. articolazione special- Cosa è Polifemo Polifemo ? mente negli intervalli di frequenza ove Polifemo è un risonatore acustico passi- il suono risulta depresso. Quindi, vo, sfrutta il noto pricipio fisico di Polifemo lavora PRINCIPALMENTE sul Helmoltz, ma con alcuni aspetti esclusi- BILANCIAMENTO TONALE e poi sull'arti- vi ed innovativi: colazione. Traducendo in percezioni d'ascolto: Quanti Polifemo Polifemo ? In una normale sala d'ascolto (circa 15/25 m²), sono necessari da 1 a 3 Polifemo, a seconda delle problematiche acustiche presenti. Polifemo può lavorare senza nessun problema con o 1) accurato sistema per regolare la Polifemo produce un chiaro allargamen- frequenza di risonanza; to dello spazio acustico, per via della 2) regolazione per modificare il migliore risoluzione a bassa frequenza; fattore Q del risonatore; sono evidenti miglioramenti di come le 3) facile posizionamento e rotazione in medie ed alte frequenze ‘galleggiano’ ambiente; sulle basse; il suono guadagna realismo, Polifemo non può ridurre il tempo di 4) struttura trasparente per un look micro-informazioni e velocità. riverbero della sala d'ascolto, oltre la meno intrusivo e più accettabile dal- senza la presenza di DaaD. Cosa NON può fare Polifemo? Polifemo? sua più alta frequenza di risonanza; l'acquirente (si vede il colore del muro Come usare le regolazioni di non può peggiorare l'articolazione musi- dietro di lui); Polifemo? cale; Con l'apertura variabile alla base, si gliato semplicemente non lavora al regola la frequenza di risonanza da 25 a 100% delle sue potenzialità. 5) totale neutralità acustica della superficie esterna diffondente. Cosa fa Polifemo? Polifemo? Polifemo è efficiente da 25 fino a 60Hz, pagina attiva CLICCA QUI per saperne di più su Polifemo se Polifemo è posizionato nel punto sba- 60 Hz. Con ‘l'occhio di Polifemo’ regolato dal- Accustica Applicata DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: ACUSTICA APPLICATA tel: 0583 730 322 www.acusticaappliata.com [email protected] LP 45 GIRI CLASSICO 4 dischi per un’isola deserta Manuel De Falla THE THREE CORNERERED HAT DECCA nsermet era un matematico e in effetti insegnava matematica A disco di de Burgos. Penso anche che il suono del più vecchio Decca sia all'università. Principalmente autodidatta, divenne un direttore di più trasparente: soundstage imponente, microdinamica notevole, incre- altissimo livello ma spesso le sue letture, sebbene molto precise dibile risoluzione del dettaglio, c'è tutto, e anche di più. e disciplinate, mancano dell'ardore, della passione che ci si aspettereb- Insomma, un disco anche perfetto per gli audiofili non troppo ‘dentro’ la be in certi lavori. Non è questo il caso. Chissà cosa accadde quel gior- musica classica. L'edizione a 45 giri brilla. Ho una copia del master e no, ma una cosa è certa: abbiamo di fronte una delle grandi performan- l'edizione ORG ha sicuramente aperto una porta sul suono del nastro: ce del lavoro. Egli ha instillato nella Suisse Romande un impegno che gli LP non sono altrettanto ricchi o dinamici come il master (l'unico pec- ha raggiunto a tratti quell'intensità dionisiaca che è rara nelle numero- cato di quest’incisione è un basso non molto profondo anche se comun- se registrazioni di Ansermet per la Decca. Ma non solo passione, anche que trasparente), ma il meraviglioso soundstage, i grandi pieni non eleganza miscelata con stile e umorismo, una lettura davvero colorata compressi, quella sensazione di essere quasi sul podio, tutto ciò è in e viva. Ansermet era un grande direttore di balletti (infatti, egli ha sem- questa ristampa. Per me l'ORG suona meglio, sotto tutti gli aspetti, del- pre sostenuto Stravinsky, anche nei primi tempi quando il russo era più l'edizione XRCD FIM che ho pure ascoltato. La confezione del doppio o meno ignorato a causa della sua scrittura anticonformista) e questo LP è di prima classe e viene stampata con la copertina originale della viene chiaramente a galla in queste pagine. Si percepisce il profumo London americana. Costoso, ma ne vale la pena. Pierre Bolduc del teatro con la sua atmosfera, i suoi colori, le sue fantasie. Non dimentichiamo che De Falla studiò con Debussy che potrebbe spiega- DISCOGRAFIA re un tocco di impressionismo nello spartito; ma l'idioma spagnolo è MANUEL DE FALLA IL CAPPELLO A TRE PUNTE. LA VITA BREVE. INTERLUDIO E DANZA Teresa Berganza, Orchestre de la Suisse Romande, Ernest Ansermet. Stereo. Victoria Hall, Geneva, Switzerland. 1960. Prod: J. Walker. Eng: R.Wallace LP DECCA / ORG 102. (2 LP) sempre presente con i suoi ritmi brillanti e le meravigliose melodie. Il temperamento fiero della musica si alterna allegramente con i suoi momenti più teneri in questa lettura meravi- Dischi per un’isola deserta La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. Per tenervi compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ gliosamente viva e sensibile. La Decca ha ri-regi- www.soundandmusic.com strato questo lavoro con la Philharmonia Orchestra e Fruebeck de Burgos dieci anni dopo e anche questa è un'ottima performance; comunque, non ha la stessa statura di quella di Ansermet e Teresa Berganza è più idiomatica di Victoria de Los Angeles sul > SOMMARIO extra 65 4. LP 45 GIRI CLASSICO: DE FALLA 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! 5 HI RES CLASSICO dischi per un’isola deserta Jascha Heifetz Charles Munch BEETHOVEN MENDELSSOHN LIVING STEREO 10 TITOLI OGNI MESE: 1 per ognuno delle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! 5. HI RES classico: heifetz er capire chi è stato Jascha Heifetz, e mi riferisco soprattut- P con Charles Munch e la Boston Symphony Orchestra. to alle nuove generazioni che magari sono affascinate dai Cominciamo con il Concerto beethoveniano: prima di tutto sia ben nuovi rampolli del violinismo internazionale (il più delle volte chiara una cosa, quest’esecuzione è l'alfa e l'omega di tutte le prodotti ‘usa e getta’ delle major discografiche), invito sempre a interpretazioni, la madre di tutte le versioni. In tanti hanno tentato vedere e ascoltare i primi sei minuti del primo tempo del Concerto di scalzarla dal podio olimpico, ma nessuna ci è mai riuscito e ben per violino di Tchaikovsky che Heifetz esegue accompagnato da difficilmente ci riuscirà. Questo perché la tecnica ineccepibile che quel volpone del podio che è stato Fritz Reiner, con i membri della Heifetz impiega in quest'interpretazione va di pari passo con Chicago Symphony Orchestra, in un video che appare su l'espressività, con la dimensione emotiva che scaturisce da essa. YouTube (per vederlo, CLICCATE in basso). Osservando l'espres- Tutti i registri utilizzati sono semplicemente perfetti, dipanati, sciol- sione di Heifetz, all'incipit orchestrale, sembra quasi che sia infa- ti magicamente, con un timbro che esalta la tensione armonica, stidito, annoiato, come può esserlo un cassiere di banca all'inizio facendo sbocciare una poesia sonora che è data solo dai grandi. della sua giornata di lavoro. Ma quando l'archetto attacca il primo Ascoltate e piangete, non potete fare altro. Sia ben chiaro, che accordo sul suo violino (un meraviglioso Stradivari del 1731), il questo risultato viene ottenuto anche grazie all'apporto di Munch cassiere si trasforma in un dio e si comprende perché Heifetz è e della sua orchestra, in quanto con il suo formidabile accompa- stato definito il “più grande dei grandi”. Si ascolti il suono che riesce a ottenere, il formidabile legato, un filo di seta che luccica e che si tende all'infinito senza mai spezzarsi, la capacità di creare un universo di armonici partendo da una tecnica impareggiabile, mai fredda, calcolata, asettica, ma Dischi per un’isola deserta emozionante, ce di commuovere e far vibra- La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. Per tenervi compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ sempre espressione del cuore e capare l'animo. Quest'incommensurabile capacità di esprimere e di commuovere la si ritrova anche in questa eccezionale registrazione, nella quale Heifetz interpreta i Concerti violinistici di Beethoven e di Mendelssohn, registrati rispettivamente nel 1955 e nel 1959 (il Tchaikovsky che si vede nel filmato con Reiner è del 1957), 66 extra > SOMMARIO gnamento (il pizzicato espresso nel tempo centrale e gli ottoni qualità -, anche se si trovano nella stessa macchina. Con il DAC 2 sempre scolpiti e taglienti come le spade laser di Star Wars!!!) fa di Lazzari di Nonsolomusica, ma ancora di più con il suo DAC 1, le capire che un grande direttore, in questi casi, non diventa mai il due registrazioni si aprono nel registro medio-basso e in quello ‘servo di scena’ del solista. Anzi! basso e acquistano una resa dinamica che i vinili si possono Il Concerto mendelssohniano, invece, ci mostra un Heifetz scordare. Il Concerto di Mendelssohn suona meglio: ha più meno olimpico (d'altronde Mendelssohn, pur nella sua perfezio- armoniche ed è più trasparente del più vecchio master del ne, appartiene a questa Terra, visto che solo Beethoven è ‘divi- Beethoven, ma i due soffrono del posizionamento troppo ravvi- no’… ) e più umano, perfino passionale, se si vuole. Qui, infatti, cinato del solista, ancora di più sul vinile, in confronto con la ver- si nota un leggero squilibrio o, meglio, il piatto emotivo della sione in alta risoluzione. Il master del Beethoven proviene da un bilancia pesa di più rispetto a quello della perfezione stilistica, nastro a due tracce, il Mendelssohn di uno a tre tracce, e que- con il violinista lituano naturalizzato americano che si lascia tra- sto spiega in grande parte gli attributi superiori del secondo vis- scinare dalla dimensione ritmica (soprattutto nel primo tempo), à-vis il primo. Con un microfono dedicato a Heifetz, il suo violi- trasformandolo in un esercizio virtuosistico che potrebbe appa- no è più focalizzato che nell'altro Concerto anche se, secondo i rire anche fine a se stesso, ma che non infastidisce, non irrita miei gusti, entrambe le registrazioni posiziono il solista troppo in alla lunga, come invece accade con gli interpeti odierni, i quali avanti nella fotografia sonora. Se avete un DAC decente, vi sfoggiando il loro virtuosismo da vetrina sembrano voler dire: costerà una fortuna per uguagliare su vinile l'edizione in alta ‘Avete visto come sono bravo?’ Il virtuosismo di Heifetz, invece, risoluzione, e non sarà comunque uguale e nemmeno migliore ha sempre una funzione, una logica, una dimensione esplicati- in tutti i parametri. In confronto ai vinili, solo le edizioni della va: indica, mostra, evidenzia, permettendo all'ascoltatore di Classic Records a 45 giri si avvicinono all'alta risoluzione. Sul entrare in nuove dimensioni sonore. Insomma, è un virtuosismo giradischi di Nonsolomusica con il braccio RS A-1 e la testina di che incanta ed emoziona, un virtuosismo puro, come quello che Yamamura collegato al pre di Yamamura con alimentazione a Liszt e Paganini vollero mostrare al pubblico del primo batterie (due Sonnenschein da 12Volt e 200 Amp…) forse il vio- Ottocento. Anche qui Munch e la Boston Symphony Orchestra lino ha un po' più di aria, ma la definizione nella zona bassa non sono da meno rispetto al concerto beethoveniano: provate dello spettro è sempre limitata come lo è anche il formato vinile, voi non solo a stare dietro, ma anche a preparare il sentiero che sia a 33 o 3300 giri... Pensate che un front-end analogico di sonoro al violino tentacolare di Heifetz, ad assecondare e ad questa qualità vi costerà almeno 50.000 Euro. L'alta risoluzione ‘ampliare’ il suo impressionante virtuosismo. con i DAC di ultima generazione (ho sentito il DSD recentemen- Magari qualcuno, con la puzza sotto il naso, potrà obiettare sulla te tramite il Playback 3 che riproduce anche i file PCM fino a scelta dei tempi voluti da Heifetz, sostenendo che, in nome di 24bit/384kHz e DSD fino a 5.6mHz, per esempio, e vi dico che questo virtuosismo, li ha accelerati troppo, soprattutto quelli dei l'alta risoluzione sta facendo passi da gigante. E anche a prez- movimenti centrali. Sarà, ma io questo disco me lo tengo stret- zo più entry-level, si trovano DAC che farebbero impallidire il to e me lo porterò nell'isola deserta e lo ascolterò ogni volta che meglio del mercato nato solo cinque anni fa. Pierre Bolduc vorrò incontrare gli dei. Andrea Bedetti Per quanto riguarda il giudizio tecnico, la digitalizzazione è stata fatta a partire dai nastri originali in DSD dalla Sound Mirror negli Stati Uniti. Non ho fatto il confronto tra l'SACD e il file PCM in alta risoluzione. Il sito dei fratelli Chesky, www.hdtracks.com, offre i due Concerti in due risoluzioni, 24bit/88,2kHz e 24bit/176,4kHz e li ho ascoltato nella risoluzione più elevata.. Come scrivo e dico sempre, fare confronti tra formati è un'operazione non del tutto obbiettiva, essenzialmente perché non è possibile trovare due DAC - uno in DSD e l'altro in PCM esattamente della stessa > SOMMARIO extra 67 5. HI RES classico: heifetz dischi per un’isola deserta LINK UP > AS 132 guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 132 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete l’articolo AS 132 / pp.8-10 nuova rubrica!! TCHAIKOVSKY SINFONIA N.6 ROMEO E GIULIETTA LINK UP AS 132: CD tchaikovsky Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati segnalati con l’icona sq Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq SINFONIA N. 6 sconcertati da una musica così sobria e cupa, oltre dal fatto che il Tchaikovsky direttore non era di certo alla stessa altezza del pesso, nella storia della musica, le opere più belle, i cosid- S Tchaikovsky compositore. detti capolavori, nascono alla fine di periodi di crisi creativa. Proprio questa dimensione 'triste', 'desolata' presente nella sua E la genesi della Sinfonia “Patetica" rientra a pieno titolo in ultima sinfonia ha dato vita a quella consolidata tradizione che questa 'consuetudine'. Nel dicembre del 1892 Tchaikovsky smise vede in essa un qualcosa di tragico, di disperato. Anche per que- di lavorare a una sinfonia alla quale si stava dedicando da diver- sto, i primi ascoltatori furono sorpresi dal suo finale così inconsue- so tempo. Questa improvvisa decisione gli provocò una crisi inte- to, lento, lugubre, che si spegne nel silenzio con un pianissimo riore, tanto da portarlo all'afflizione e al disorientamento. Eppure, assoluto (pppp, riporta la partitura!) nel quale ci sono soltanto i il compositore russo seppe riemergere da questo stato di prostra- violoncelli e i contrabbassi. Ecco perché, quando nove giorni dopo zione interiore, anche grazie alla decisione di dedicarsi alla stesu- la prima esecuzione, il 6 novembre, Tchaikovsky morì improvvisa- ra di quella che sarebbe stata non solo la sua ultima ma, soprat- mente di colera (e non per una sua volontà di farla finita con la tutto, la sua più grande e celebre sinfonia. Nel giro di pochissimo tempo Tchaikovsky compose febbrilmente quest'opera, al punto che in soli quattro giorni la prima parte della sinfonia fu completata. Eccitato da questa prodigiosa vena creativa, continuò a scrivere e, alla fine dell'agosto del 1893, questo capolavoro fu terminato, pronto per la prima esecuzione, fissata per il 28 ottobre dello stesso anno. Fu lo stesso compositore a dirigerla in quell'occasione, in una sala Realsound per sapere di più... www.realsound.it colma dei più importanti esponenti dell'aristocrazia pietroburghese. E, come spesso capita ai capolavori musicali, alla fine dell'esecuzione gli applausi furono tiepidi, poiché i presenti erano rimasti spiazzati, vita, per sottrarsi allo scandalo causato dal fatto di aver sedotto il giovane nipote del duca Stenbock-Thurmor, come ha affermato in un recente passato la musicologa russa Alexandra Orlova), dopo aver sciaguratamente bevuto un bicchiere di acqua non bollita (San Pietroburgo, in quel periodo, era stata colpita dal terribile virus), la sua ultima sinfonia venne inesorabilmente identificata come un vero e proprio ‘messaggio funebre’. Ma, in realtà, che cosa ha voluto mostrarci l'autore con questa sinfonia? Anche se sappiamo che Tchaikovsky aveva in mente di dare vita a una sinfonia a programma, non possiamo sapere se la Patetica (fu l'amato fratello Modest a suggerire questo celeberrimo titolo, che il compositore accettò senza riserve) corrisponda, di fatto, a tale intendimento. Non per nulla, subito dopo averla ultimata, Tchaikovsky scrisse al nipote Vladimir (da tutti conosciuto 68 extra > SOMMARIO come Bob) Davydov, che la partitura seguiva “un programma che indubbiamente la presenza di una nevrosi patologica della quale il rimarrà un mistero per chiunque - lasciamoli indovinare". E noi, compositore soffrì per buona parte della sua vita. Da ultimo, non si allora, non possiamo fare altro che azzardare delle ipotesi, soprat- può non notare che, a parte il particolarissimo valzer in 5/4 che si tutto quella che più si attaglia alle emozioni e alle sensazioni che trova quale secondo tempo, gli altri tre tempi sono carichi di una scaturiscono dall'ascolto di quest'opera, ossia che fondamental- tensione ai limiti del parossismo. mente la Patetica può rappresentare simbolicamente la vita stessa del suo autore. Una vita che si resse sul profondo contrasto tra GUIDA ALL'ASCOLTO DELLA SINFONIA N. 6 il successo delle sue composizioni e il pessimismo interiore dovu- Il primo tempo è in ‘forma sonata’ ma si caratterizza per una strut- to al terrore per il pubblico, ai sensi di colpa per le sue tendenze tura a episodi. L''introduzione (Adagio) è contraddistinta da un'at- omosessuali, alla delusione del matrimonio naufragato, dopo mosfera di cupa disperazione, dal timbro molto scuro, nel quale pochissimo tempo, con Antonina Ivanovna Miliukova, che lo portò compaiono gli elementi tematici posti alla base dell'intera sinfonia, sull'orlo del suicidio, e all'improvvisa rottura da parte della sua con- ossia la cellula di quattro note da cui nasce la melodia del fagotto, fidente e mecenate Nadjezda von Meck nel 1890. In un certo la successione ascendente di cinque note che costituisce l'ossatu- senso, la Sesta sinfonia rappresenta la summa di questo inces- ra della stessa melodia e il cromatismo discendente simultanea- sante contrasto tra successo e pessimismo interiore. mente disegnato dai contrabbassi s q00.39 - 01.06. L'Allegro non Così, pur nel rispetto delle cifre stilistiche che avevano sempre troppo costituisce l'esposizione di questo tempo, con il primo grup- contraddistinto la sua invenzione, il culto della forma, il raffinato po tematico che viene avviato dalle viole e dai violoncelli divisi e si equilibrio delle proporzioni, la maestria della scrittura e dell'orche- fonda su due elementi: ancora la cellula generativa di quattro note strazione, Tchaikovsky seppe comporre, come involontario atto di e un motivo con note ribattute, con il costrutto tematico che viene commiato, una sinfonia che rivela, al di là di ogni dubbio, il percor- riproposto in progressione so, sino alla morte, di un'anima tormentata, ossia la sua. E non motivo ritmico e leggero degli archi, derivato anch'esso dalla cel- bisogna dimenticare che la concezione di questo capolavoro rivo- lula generativa, trae origine una transizione-elaborazione sempre luziona innanzitutto la dimensione stilistica e compositiva della sin- più animata che si estende anche ai legni e ai corni, finché l'inizio fonia ottocentesca, spostando alla parte finale il tempo lento, tra- del tema risuona perentoria con gli ottoni. Con l'indicazione di dizionalmente collocato al centro, e inserendo all'interno della Andante segue il secondo gruppo tematico: sulle armonie tenute struttura due tempi mossi, uno soltanto dei quali, l'Allegro con gra- dei fiati, i violini e i violoncelli (teneramente, molto cantabile, con zia, può essere ricondotto a una convenzionale tipologia sinfonica, espansione), intonano una frase di profilo melodico prevalente- quella dello Scherzo. Inoltre, l'ambito delle dinamiche si estende mente discendente, e di appassionata, memorabile intensità ele- s q01.45 - 02.44. Subito dopo, da un dal fortissimo (ffff) al pianissimo (pppppp), e le indicazioni di tempo giaca s q04.45 - 05.48. Segue un Moderato mosso, con un moti- che nel primo e nell'ultimo tempo cambiano di continuo riflettono vo ascendente affidato al dialogo imitativo dei legni su un accom- > SOMMARIO extra 69 LINK UP AS 131: CD tchaikovsky LINK UP > AS 131 LINK UP > AS 132 pagnamento degli archi. Dopo un momento di sospensione ritorna il periodo principale, Andante, ora portato avanti dai violini e dalle viole nel registro acuto, con un Moderato assai che segna l'epilogo dell'esposizione. Lo sviluppo ha inizio con il tempo Allegro vivo. Rispetto a quanto lo ha preceduto, lo stacco non potrebbe essere più brutale: con un'esplosione in fortissimo su un accordo di tutta l'orchestra il discorso musicale assume accenti barbarici e violenti. Dalla testa del primo tema trae spunto un fugato, fortissimo e feroce, che vede protagonisti archi e legni, finché non si staglia, stentoreo su vibranti figurazioni degli archi, fortissimo e marcatissimo, un motivo discendente degli ottoni, con una tromba e i tromboni che citano un inciso della liturgia ortodossa dei defunti, il Cum Sanctis s q11.20 - 11.33. La sezione si conclude con un'imponen- liturgia ortodossa dei defunti, Lux perpetua) d'inconsolabile mesti- te e lacerante perorazione a piena orchestra, in fortissimo in cui gli zia è dipanato in pianissimo con lentezza e devozione dagli archi LINK UP AS 132: CD tchaikovsky archi tracciano desolate parabole melodiche e i tromboni ripetono s q03.03 - 03.54. Il tema, che passa ben presto all'ottava supe- con insistenza un lugubre motivo. Poi la sonorità decresce rapida- riore e al registro acuto dei violini, viene condotto in grande cre- mente sino al pianissimo e si spegne in una lunga pausa, dopodi- scendo e si espande coinvolgendo a poco a poco tutta l'orchestra, ché riaffiora la ripresa del secondo gruppo tematico e a piena a cominciare dai tromboni, sino al fortissimo. L'ultima sezione del orchestra (Andante come prima), e quindi con l'epilogo del mede- tempo (Andante giusto) assolve alla duplice funzione di ripresa del simo. Nella coda Andante mosso, sorge dal nulla una marcia fune- secondo tema e di coda. Sulle note dei contrabbassi e sullo sfon- bre data dalle scale discendenti in pizzicato degli archi, su cui si do degli accordi tenuti dai legni, gli archi disegnano la linea discen- insinua il mesto corale cantabile degli ottoni e dei legni, che segna dente del secondo tema, ormai privo di qualsiasi slancio o sussul- il progressivo dissolversi della musica lasciando alla fine risuona- to ascendente. Al dipanarsi dei violini, rispondono le viole e i vio- re, in pianissimo e morendo, l'accordo dei tromboni scolpito dai loncelli finché il tema sprofonda definitivamente sino al registro più colpi dei timpani. grave dei violoncelli, inabissandosi, con una sonorità che raggiun- Il secondo tempo, Allegro con grazia, ha la forma ternaria dello ge un pianissimo e si dissolve mestamente nel silenzio, in profon- Scherzo e si contraddistingue per il contrasto tra la parte principa- dità misteriose e senza scampo, nelle quali viene a poco a poco le e quella mediana. Nella prima parte prende corpo un malinconi- meno la presenza stessa della musica s q09-05 - 10.57, simbolo co tema di valzer in cinque tempi, enunciato dai violoncelli e quin- di un velo funebre che si stende sulla vita e sull'opera del più tor- di ripreso dai legni. La parte centrale è costituita da un Trio tripar- mentato dei musicisti tito s q02.49 - 05.30, nella cui prosecuzione vi è la ripresa, prima nei legni e poi negli archi, di alcuni motivi del tema di valzer. ROMEO E GIULIETTA Il terzo tempo, Allegro molto vivace, rappresenta la massima L'ouverture-fantasia Romeo e Giulietta, a ragione considerata espressione di quel tipico e lampante slancio vitalistico che può come il primo capolavoro di Tchaikovsky, nacque dalla frequenta- essere considerato l'elemento propulsore della poetica musicale zione dell'autore con il collega Milij Balakirev, una delle figure cari- del compositore russo. In questo caso, un iniziale tema di marcia smatiche della musica russa. A Balakirev si deve tanto l'idea di una s q01.46 - 02.24 viene portato alle estreme conseguenze composizione ispirata all'omonima tragedia di Shakespeare, quan- mediante un progressivo procedimento continuo di amplificazione to le impostazioni secondo le quali il progetto fu realizzato, al punto timbrica da parte dell'orchestra, oltre a un'ostinazione ritmica (simi- che questo compositore fu il solo che, con le sue critiche e le sue le a quella che verrà usata da Ravel nel Boléro), a un punto tale osservazioni, riuscì a persuadere Tchaikovsky, a rielaborare più che l'iniziale visione positiva suscitata da tale marcia, si trasforma volte una composizione. Infatti, dopo aver composto l'ouverture- alla fine in un quadro grottesco e demoniaco fantasia nel 1869, il compositore vi rimise mano l'anno seguente s q07.01 - 08.33. Il Finale Adagio lamentoso - Andante ha la forma di un tempo di cambiando l'introduzione, parte dello sviluppo e la conclusione, e sonata, nel quale l'assenza di qualsiasi sviluppo possibile per i ancora nel 1880 quando ne riscrisse l'epilogo. Quest'ultima versio- temi è emblematica di una condizione spirituale senza più speran- ne è quella che oggi comunemente viene eseguita, nella quale ze, che porta a un inevitabile annientamento, senza contare che la Tchaikovsky concilia sapientemente le esigenze della forma sinfo- contrapposizione con l'impeto trionfale del tempo precedente risul- nica con i presupposti di caratterizzazione e rappresentazione ta crudele, persino spietata. Apre l'esposizione il primo tema drammatica della musica. (Adagio lamentoso), di una straordinaria intensità emotiva, con un "La mia ouverture procede abbastanza rapidamente, la maggior tono funebre il cui tema è ispirato alla liturgia ortodossa dei defun- parte è già stata composta e una parte considerevole di ciò che Voi ti (Requiem aeternam). Il tema condotto dagli archi, viene ripetuto mi avete consigliato di fare è stata realizzata secondo le Vostre e concluso in diminuendo dal fagotto s q01.25 - 02.56. Con l'irru- istruzioni", scrisse Tchaikovsky a Balakirev nelle ultime settimane zione del tempo Andante ha avvio il secondo tema. Su un delica- del 1869. "In primo luogo, l'impianto è Vostro: l'introduzione che to accompagnamento dei corni, il tema (anche questo ispirato alla descrive il frate, la rissa - Allegro, l'amore - il secondo tema - e, 70 extra > SOMMARIO Linea MARSIS F16 REFERENCE c osa caratterizza la filosofia di progettazione delle elettroniche HORN? La nostra esperienza proviene da un settore in cui è imperativo fondare un progetto sull'affidabilità, dove non sono permessi indici di incertezza oltre l'ordine di grandezza tale da causare lo stra- marsis F16 reference - inside messaggio promozionale promo PREAMPLIFICATORE HORN volgimento del progetto stesso. L'ideazione di sistemi, seppur complessi, deve essere affrontata guardando a come è possibile ottenere la stessa funzione attraverso funzionamento che è tale per tutta la semplificazione. l'escursione del segnale, anche nei Come ed in che misura questa filo- nostri finali di potenza. sofia è proiettata sul preamplificato- Quanto è importante l'alimentazio- re di linea Marsis F16? ne nei vostri progetti? Il preamplifcatore Marsis F16 nasce con L'alimentazione di un'apparecchiatura l'idea di impiegare in maniera intransi- audio sicuramente interviene in manie- gente questa filosofia di progetto. ra decisiva sul 'suono', per questo moti- Quando pensavamo di 'dare vita' a que- vo HORN, come e' giusto che sia, inve- sta elettronica abbiamo imposto cate- ste massivamente nella progettazione goricamente che tutti gli stadi venisse- di questa sezione, e lo fa con dedizio- ro vagliati con l'intendo di rendere ne. Un aspetto, che si riverbera su minimalista il progetto, calibrando il tutto il progetto, è quello di non adot- numero di componenti, la lunghezza tare la tecnica di correzione dei segna- totale delle piste del PCB e la loro li 'dopo' ma pensare come già all'origi- posizione, il numero degli stessi stadi ne si possa ottenere una o più sezioni nonché il guadagno da attribuire all'in- funzionali senza ulteriormente interve- tera macchina. nire con l'aggiunta di componenti o E la classe di funzionamento audio? Crediamo fortemente nella bontà della classe A, senza disdegnare la classe AB ed i progettisti che invece possiedono altre preferenze, per questo, soluzioni circuitali altrimenti evitabili (è un po' come nella produzione di un filmato: una cattiva ripresa video, seppur rielaborata successivamente, rimarrà sempre una ripresa di dubbia qualità). Qualche parola a proposito degli stadi che trattano il segnale audio del Marsis F16? Il preamplificatore è completamente a componeti discreti ed e' concepito secondo il criterio dual mono: i due canali sono duplicati e non si vedono. Lo stadio d'ingresso (VAS), costituito da un solo componente discreto, è interfacciato ad un ulteriore stadio con uscita a bassissima impedenza su tutta la banda audio, e concepito affinché risultasse 'elettronicamente' trasparente. Il preamplificatore nasce bilanciato ma possiede anche la possibilita' di essere utilizzato indifferentemente in modalità sbilanciata. marsis F16 reference - back tutte le nostre elettroniche, finali e preamplificatori, appartengono a questa classe di DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: HORN Audio Amplifiers www.hornamplifiers.com email: [email protected] secondariamente, le modulazioni, sono Vostre: l'introduzione in Mi tematico (gli archi) e il tema del corale introduttivo (i corni); mentre maggiore, l'Allegro in Si bemolle minore e il secondo soggetto in la seconda arcata riproduce inizialmente la combinazione contrap- Re maggiore. Certamente non sono nella posizione di dire cosa puntistica della prima, per poi proseguire in grande crescendo con sia buono e che cosa no. Non posso essere oggettivo verso le mie l'iterazione di elementi del primo gruppo tematico. Da ciò si arriva creature; scrivo come sono capace; è sempre difficile per me sof- alla terza e ultima arcata: il grande crescendo culmina in una fermarmi su un'idea musicale tra quelle che mi vengono in mente, sezione a piena orchestra e in fortissimo con piatti e grancassa, in ma una volta sceltane una, mi abituo a essa, ai suoi lati positivi cui la violenta pulsazione ritmica del primo tema si combina con il come a quelli negativi, così che mi risulta incredibilmente faticoso tema introduttivo. rielaborarla o riscriverla". La ripresa si apre con il primo gruppo tematico a pieno organico e Romeo e Giulietta piacque molto a Balakirev e fu eseguita per la in fortissimo; la transizione al secondo gruppo è ridotta al minimo prima volta il 4 marzo 1870 a Mosca, in un concerto della Società e si risolve in un rapido diminuendo, con l'idea tematica che viene Musicale Russa diretto da Nikolaj Rubinstein. Per Tchaikovsky, la enunciata dai legni sul mormorio degli archi. Un grande crescendo vicenda di Romeo e Giulietta si riduce, nella sua visione musicale, reintroduce l'idea principale del secondo gruppo tematico, in forte: a due elementi drammatici contrastanti, che racchiudono in sintesi gli archi cantano a piena voce, i legni accompagnano con terzine tutta la tragedia. Il primo consiste nella violenta faida tra i Capuleti di accordi, i corni suonano il motivo caratterizzante dell'idea com- e i Montecchi, che si esprime nel tema dell'Allegro giusto, un secco plementare. Dopo un breve passaggio, contrassegnato da una insieme di ritmi inchiodato fino alla fine alla tonalità di Si minore. Al melodia esposta dai violoncelli (amoroso) ha inizio una sezione lato opposto, invece, il tema dell'amore, “dolce ma sensibile", elaborativa che si conclude con il ritorno prepotente del primo come recita l'indicazione nella partitura, che fluttua in varie tonali- tema che s'impone nuovamente sulla scena e che ci fa compren- tà fino a consumarsi nell'estenuata e sublime apparizione finale, dere come l'odio e la rivalità tra le rispettive famiglie annullano nella coda, sospesa in un etereo Si maggiore scandito dai soavi l'amore di Giulietta e Romeo, in continuo e grande crescendo, che arpeggi dell'arpa, con la morte dei due giovani raffigurata dal dram- culmina in un'autentica esplosione data da un colpo in fortissimo, matico epilogo affidato a un estremo ritorno del tema principale, con conseguente rullo, dei timpani che sembra piombare su di loro come una lapide tombale, perché La coda rappresenta la sublimazione dell'amore nella morte. Sul per il compositore russo la realtà ha sempre la meglio sul sogno ritmo di marcia funebre scandito dai timpani, cui si associa il peda- d'amore. le della tuba e dei contrabbassi pizzicati, si staglia un fraseggio s q16.45 - 18.22. cantabile che allude al tema d'amore. Quindi risuona un corale di GUIDA ALL'ASCOLTO DI ROMEO E GIULIETTA legni e corni e l'ingresso dell'arpa segna il trapasso all'ultima, L'opera si apre con un'introduzione, Andante non tanto quasi struggente reminiscenza del tema d'amore cantata dagli archi nel Moderato. Il gruppo tematico introduttivo è aperto da uno scuro registro acuto. L'ultima parola, però, va ancora all'odio implacabile corale, espresso dai clarinetti e dai fagotti, e prosegue con l'appor- tra i Capuleti e i Montecchi, con il ritmo pulsante in fortissimo, a to degli archi e si conclude con lo struggente ingresso dell'arpa pieno organico. Andrea Bedetti sugli accordi tenuti dai legni, dai corni e dagli archi gravi s q00.01 - 02.12. Questo incipit ha la funzione di evocare l'atmosfera e l'ambientazione del dramma. Il gruppo tematico introduttivo viene ripetuto, in fa minore, con una nuova strumentazione; il corale ora è suonato dai legni, fagotti esclusi, accompagnati dal pizzicato degli archi. La transizione all'esposizione viene esposta dai timpani e poi anche dagli archi. L'esposizione ha inizio con l'indicazione di Allegro giusto. Il primo gruppo tematico, in si minore e a piena orchestra, rappresenta l'odio tra le famiglie dei Capuleti e dei Montecchi ed è contraddistinto da un ritmo pulsante, da una drammatica e brutale frammentazione del discorso e dalle contrapposizioni tra i gruppi di strumenti s q06.06 -07.38. Il secondo gruppo tematico, in re bemol- le maggiore, rappresenta l'amore tragico e appassionato di Giulietta e Romeo. Questo gruppo tematico è costituito da due idee, quella principale e quella complementare. L'idea principale viene esposta dalle viole con sordina all'unisono con il corno inglese s q08.28 - 09.33; seguono i corni che suonano accordi sinco- pati, gli archi gravi che eseguono un pizzicato d'accompagnamento e con l'arpa che conclude l'esposizione. La prima arcata dello sviluppo ripresenta inizialmente la testa del primo tema per sovrapporre quindi elementi del primo gruppo > SOMMARIO extra 72 LINK UP AS 132: CD tchaikovsky LINK UP > AS 132