La cooperazione a Expo Milano 2015
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La cooperazione a Expo Milano 2015
Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXVI - N. 17- 30 Aprile 2015 Primo piano La cooperazione a Expo Milano 2015 Coop, Granarolo, Cir Food ma anche CMC che ha realizzato il padiglione della Francia e un sito per promuovere la cooperazione in occasione dell’esposizione mondiale che apre domani a Milano Solidarietà a pagina 2-6 Legacoop Legacoop-GVC Nepal, una tragedia umanitaria Le linee guide del “Protocollo Legalità” A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Legacoop sostiene la missione di assistenza umanitaria a favore della popolazione locale, lanciata dalla ONG associata GVC. L’obiettivo dell’organizzazione umanitaria è quello di fornire in una primissima fase di emergenza acqua, riparo e assistenza igienicosanitaria alla popolazione della valle di Katmandu e del Nord del paese... Un passo importante nel- L’Europa cooperativa si è inl’impegno per la legalità del- contrata a Parigi, lo scorso l’Alleanza delle cooperative 23 e 24 aprile... italiane, che il 28 aprile a Roma ha organizzato un seminario per illustrare nel dettaglio gli adempimenti e le linee guida del Protocollo Ancc-Coop di Legalità, sottoscritto con il Stefano Bassi Ministero dell’Interno. “L’obiettivo del protocollo è eletto quello di rafforzare e ren- presidente dere più incisiva l’azione di prevenzione e contrasto alla Un nuovo Presidente e un criminalità organizzata nel nuovo organigramma al vertice dell’Associazione... mondo delle imprese... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 29 aprile 2015 alle ore 15,30 Cooperatives Europe L’Europa cooperativa in Assemblea a Parigi Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Territori Toscana Legacoop approva codiceetico,nientesoldi a partiti e candidati Sondaggio leggi Osservatorio SWG La forbice crescente tra inclusi ed esclusi Legacoop Toscana ha ap- Da un decennio aumenta provato il nuovo Codice in Italia il senso di escluEtico e il Regolamento... sione dalla vita economica e sociale. Tra i più colpiti le donne e gli abitanti del Centro, oltre a quella moltitudine crescente che non si reca alle urne. Coopservice L’indice di inclusione utilizNuovo piano indu- zato da ormai 10 anni dalstriale per diventare l’istituto Swg, ha lo scopo una grande azienda di monitorare la percezione della propria integrazione Saranno tre anni di crescita nel tessuto economico e per Coopservice. Nel triennio sociale del Paese da parte 2015-2017, il fatturato... dei cittadini. Non si tratta... Imprese Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 La cooperazione a Expo Milano 2015 Coop, Granarolo, Cir Food ma anche CMC che ha realizzato il padiglione della Francia e un sito per promuovere la cooperazione in occasione dell’esposizione mondiale che apre domani a Milano Le cooperative che partecipano. Quelle impegnate a realizzare i padiglioni. In queste pagine raccontiamo alcune di queste presenze. Ma Expo 2015 offrirà una possibilità di visibilità anche a tutte le altre cooperative. Lo farà grazie a sito web www.welcomecoop.it, la piattaforma informativa con cui Legacoop e Legacoop Lombardia hanno deciso di promuovere il movimento cooperativo in occasione dell’esposizione internazionale dedicata ai temi dell’alimentazione e della nutrizione, on line da venerdì 1 maggio. Circa cento le cooperative che hanno aderito al progetto con l’obiettivo di conoscere, farsi conoscere e gettare le basi per sviluppare idee, progetti e sinergie in pieno spirito cooperativo, creando una rete di collaborazioni, relazioni ed esperienze imprenditoriali virtuose, anche in relazione alle opportunità offerte dalla programmazione comunitaria. Le cooperative aderenti rappresentano tutti i settori della cooperazione, dall’alimentazione al turismo, dall’energia al welfare, dai servizi alla cultura, dall’industria all’housing. Attraverso il progetto WelcomeCoop Legacoop e Legacoop Lombardia forniscono una mappa virtuale e intersettoriale della pre- senza cooperativa in Italia in grado di fornire ai visitatori interessati informazioni geo-referenziate e approfondite per organizzare incontri e visite in città o nelle altre province italiane dove hanno sede le cooperative associate a Legacoop. Un ufficio dedicato al- l’iniziativa (desk) svolgerà il compito di mettere in comunicazione i visitatori e il personale delle cooperative. Gli incontri saranno anche occasioni per far conoscere ai visitatori stranieri il ricco patrimonio paesaggistico, artistico e culturale del Paese. Coop presenta il supermercato del futuro Ecco a voi il supermercato del futuro. Coop a Expo presenta il punto vendita ideale per i consumatori di domani. Accessibile, equo e solidale come sintetizza il presidente Marco Pedroni. La realizzazione e la gestione del padiglione del cibo (6.500 mq tra il Cardo e il Decumano) ha un costo per Coop di 15 milioni che si è anche impegnata a commercializzare 700mila biglietti di Expo, di cui 120mila già venduti dalla rete costituita da supermercati, ipermercati e web. “Contiamo di arrivare a 200mila - ha spiegato alla presentazione Marco Pedroni, presidente di Coop Italia - ma gran parte dei continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 biglietti si venderà nel corso della manifestazione”. Con un occhio d’attenzione a visitatori particolari: “Porteremo a Expo - ha detto Migliavacca, vice presidente di Ancc Coop 350 classi per 8mila studenti”. Le scuole potranno andare a Expo con uno speciale biglietto da 16 euro, che include anche un pranzo, e partecipare gratuitamente ai laboratori didattici nel padiglione Coop. Per il padiglione del Cibo del futuro, Coop ha scelto partner d’eccezione: il Mit senseable city lab di Boston e lo studio Carlo Ratti associati, mentre la componente tecnologica del concept del Future food district è frutto del contributo di Accenture. Il Future food district propone un vero supermercato di 2.500 mq, dove si acquisteranno prodotti di 5 filiere, dal latte e derivati fino a ortofrutta e vino. Con un gesto della mano si avranno le informazioni sul prodotto: provenienza, lavorazione, proprietà, tragitto e impatto ambientale. A Expo, Coop offrirà circa 1.500 prodotti “intelligenti”, con il coinvolgimento di 90 imprese. “Vorremmo che fosse così il supermercato del futuro - ha concluso Pedroni - equo, solidale, come una piazza aperta”. d’abete proveniente dal dipartimento di Jura, interamente smontabile e riutilizzabile. L’edificio si sviluppa su tre livelli: un piano terra, cuore dell’esposizione e due livelli superiori che ospitano uffici e spazi dedicati alla ristorazione e alla creatività. Quest’opera innovativa, progettata in modo da avere una ventilazione naturale grazie a elementi verticali in larice posti in facciata per rinfrescare gli ambienti nel caldo periodo estivo, è stata realizzata dalla cooperativa ravennate sulla base del progetto dello studio X-TU (Anouk Legendre e Nicolas Desmazière) con il supporto dello studio ALN Atelien Architecture (Nicola Martinoli e Luca Varesi), dello Studio Adeline Rispal, che ha curato la progettazione scenografica del padiglione, e di altri studi specialistici di progettazione. Per la realizzazione del padiglione, che ha impiegato in cantiere una media di 70 uomini al giorno, con picchi di 100 uomini nelle fasi di massima operatività, sono stati necessari 213 giorni di lavoro. CMC, completato il 24 aprile il padiglione della Francia È stato completato venerdì 24 aprile il Padiglione della Francia a EXPO MILANO 2015. Realizzato da C.M.C., insieme a CMB di Carpi e alla francese SIMONIN, è ispirato a uno dei luoghi simbolo della cultura alimentare francese: il mercato coperto. I tratti distintivi del padiglione, che si apre su uno spazio di 3.592 metri quadri, sono proprio il grande mercato, posizionato al centro dell’edificio e il giardino della diversità agricola francese nella parte esterna, che presenta un susseguirsi di cereali, vegetali, colture miste e specializzate. Dal punto di vista progettuale e corografico rappresenta una vera e propria porzione di territorio francese, capovolta e realizzata con oltre 1.200 m3 di legno Un viaggio nel latte con Granarolo Uno spazio interamente dedicato al latte, per rispondere in modo concreto al tema 'Nutrire il pianeta, energia per la vita'. È con questo spirito che Granarolo spa sarà presente in Expo, all'interno di un'area progettata dall'architetto Mario Cucinella. Nello spazio Granarolo, che si trova nel Padiglione Italia, sarà inoltre esposta la 'Madonna del latte' dello scultore rinascimentale Francesco di Simone Ferrucci, concessa dalla Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro di Bologna: un'opera dedicata a un alimento ricco di valenze simboliche. "L'Expo è una grande opportunità sicuramente per il paese, per raccontare un'im- continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 GRANAROLO magine positiva e dinamica - ha detto il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari ed è una grande opportunità per un'azienda come la nostra che si occupa di alimentazione. Avremo l'opportunità di far conoscere il gruppo a tanti visitatori e incontrare i 147 paesi presenti a Milano per sei mesi. Da un punto di vista imprenditoriale c'è l'opportunità di cogliere spazi commerciali: la nostra dimensione dell'export attuale è del 16% rispetto al fatturato, tre anni fa era al 4%, e vogliamo arrivare al 35%". Per il vescovo ausiliare di Bologna, monsignor Ernesto Vecchi, presidente della Fondazione Lercaro che ha concesso la prestigiosa opera esposta da Granarolo, "il tema Nutrire il pianeta energia per la vita è stupendo. L'Expo - ha detto - è un evento ricco di potenzialità che fa bene a questa Italia. Ben volentieri abbiamo aderito ad esporre la Madonna del latte". Ma la presenza di Granarolo in Expo è anche nel progetto 'Africa Milk Project', iniziativa di cooperazione internazionale per l'autosviluppo promossa dal Gruppo bolognese in collaborazione con Cefa Onlus, che sarà protagonista all'interno di Padiglione Zero. Il progetto, che ha portato alla creazione di una latteria in Tanzania, ha ricevuto il primo premio come Best Practice all'Expo2015, tra gli 800 presentati. Ecco la prima bottiglia da latte compostabile al 100% Granarolo presenta il suo primo prototipo di bottiglia da latte compostabile al 100% in 12 settimane. La bottiglia è realizzata con PLA, bioplastica di origine vegetale prodotta con la Cassava (tubero di arbusto originario del Brasile Nord Orientale e del Messico Sud Occidentale) che ha la peculiarità di essere 100% biodegradabile e di poter essere restituita alla terra tramite compostaggio. Il prototipo sarà presentato per la prima volta in occasione di Expo 2015, in una Special Edition. In linea con il valore del rispetto dell’ambiente e i temi della sostenibilità di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, Granarolo ha scelto di utilizzare una bottiglia costituta al 100% da Cassava, che ha la potenzialità di biodegradarsi in compost entro 12 settimane. La scelta dell’utilizzo della Cassava è anche etica: il materiale non deriva da prodotti vegetali utilizzati per soddisfare il fabbisogno alimentare e di conseguenza non intacca la catena alimentare umana. La prima bottiglia compostabile di Granarolo è anche tra i finalisti dell’Oscar dell’Imballaggio 2015, uno storico contest che dal 1957 rappresenta un osservatorio sull’evoluzione del packaging, delle sue prestazioni e del servizio che offre a chi lo utilizza. I risultati del contest si sapranno in concomitanza con l’inizio dell’Esposizione Universale 2015. Il prototipo della bottiglia è stato sviluppato in collaborazione con HISUN, produttore di polimero, e Sacmi, società realizzatrice degli stampi prototipi. Per chi andrà a “conoscere” il prototipo all’Esposizione Universale, da giugno ci saranno disponibili anche delle preforme della bottiglia contenenti delle filastrocche d’autore. Cascina Triulza, la casa del terzo settore Un luogo totalmente rinnovato, ma anche un pezzo del patrimonio storico, architettonico e ambientale della Lombardia. La Cascina Triulza, un’antica costruzione rurale già presente all’interno del Sito Espositivo, è una delle cascine che segnano il paesaggio nei dintorni di Milano e riportano la città alla sua origine contadina e agricola. In fase di ristrutturazione per Expo Milano 2015, dopo l’evento, la cascina rimarrà in eredità alla città di Milano. Il complesso di Cascina Triulza, esteso su un’area di 7.900 metri quadri, è gestito, in collaborazione con Expo Milano 2015, dalla Fondazione Triulza, un raggruppamento di numerose organizzazioni di rilevanza nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando di gara, tra cui la cooperazione sociale. Nella Cascina Triulza ha sede il Padiglione della Società Civile, che mostra il contributo di queste organizzazioni nell’affrontare i grandi problemi dell’umanità, valorizza esperienza concrete e buone pratiche sui temi dell’Esposizione Universale ed incentiva la collaborazione fra più soggetti in grado di promuovere proposte per un futuro sostenibile. Per questo, Cascina Triulza non rappresenta solo uno spazio unico riservato al terzo settore, ma anche un luogo in cui aziende, istituzioni pubbliche ed organizzazioni internazionali possono dare visibilità e valore alle proprie best practice in collaborazione con le organizzazioni della società civile. Al suo interno sono presenti servizi di ristorazione e di accoglienza aperti a tutti i continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 visitatori dell’Expo e una ricca varietà di spazi: • Area Espositiva: include gli spazi in cui le organizzazioni possono allestire una propria area espositiva allo scopo di far vivere il Tema di Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita valorizzando le loro competenze su cooperazione, sviluppo sostenibile, salute e alimentazione. • Area Eventi: comprende un auditorium da 200 posti a sedere, un’area destinata a workshop e laboratori e uno spazio aperto a corte di 1.700 metri quadri, utilizzabile per attività educative e ricreative ed eventi artistici e culturali. • Area Mercato: un’area riservata a pic- coli produttori, attività commerciali e organizzazioni che promuovono prodotti e servizi attenti alla qualità, all’ambiente e ai diritti dell’uomo. • Area Lavoro: un luogo con postazioni di lavoro dove creare networking e collaborazioni tra le realtà del terzo settore, i visitatori e il personale impegnato nell’evento. La Cascina Triulza, dunque, è il centro gravitazionale delle attività della Società Civile, un luogo di identità, unicità e di impatto. Per garantire un futuro sostenibile bisogna necessariamente passare per l’empowerment delle donne e la parità di genere. Per que- CIR food, ristorazione per 20 milioni di visitatori Sono pronti i ristoranti e le caffetterie che CIR food ha concepito per accogliere i 20 milioni di visitatori attesi a Expo 2015. Arredi, punti cottura e attrezzature tecniche sono già stati collocati nelle stecche di servizio del Decumano, mentre si stanno aggiungendo gli ultimi dettagli ai 3 punti ristoro di Cascina Triulza. Nel complesso CIR food gestirà il 25% dell’offerta ristorativa dell’Esposizione con uno staff di 500 persone, fra cui 65 cuochi, di cui 400 neoassunti. Il primo ospite d’eccezione è stato il Premier Matteo Renzi, che nella visita al sito di Expo 2015 di fine marzo era entrato in Tracce, uno dei locali di CIR food già ultimati per la colazione di lavoro con i vertici dell’Esposizione. Tutti i locali saranno aperti dalle 10.00 alle 23.00 e rinnoveranno l’offerta gastronomica nell’arco della giornata, dalla colazione al brunch, dall’aperitivo alla cena, con menu bilingue studiati per essere di facile comprensione dai visitatori stranieri. Già stilato l’elenco delle 300 ri- sto la Casina Triulza delle 18 installazioni dell’Itinerario ONU ospita quella dedicata alle donne e al loro ruolo chiave nell’agricoltura e nella lotta alla fame e alla malnutrizione. I contenuti multimediali di questa installazione mostrano come le donne, nonostante producano la maggior parte del cibo di tutto il mondo, spesso non hanno accesso alle risorse produttive e hanno quindi meno opportunità. L’ONU è presente con 18 installazioni multimediali caratterizzate da un grande cucchiaio blu. Questi Spazi ONU si trovano in varie aree di Expo e danno vita all'itinerario dedicato al tema "Sfida Fame Zero. Uniti per un mondo sostenibile". Il regista Segre racconta l’avventura della cooperativa ad EXPO Sarà il regista di “Io sono Li” a trasformare in narrazione la partecipazione di CIR food all’Esposizione. L’azienda reggiana - leader della grande ristorazione italiana e concessionaria del 25% dell’offerta ristorativa presente a Expo - ha già messo i suoi cantieri a disposizione del maestro Andrea Segre, che potrà così catturare, fin dalle prime fasi, le immagini di un’avventura straordinaria e irripetibile: l’allestimento degli spazi assegnati lungo il Decumano, il via-vai degli operai in corsa contro il tempo per ultimare i lavori, la messa in opera delle attrezzature, la rifinitura degli arredi e le prove generali degli addetti per far sì che tutto sia pronto ad accogliere i 20 milioni di visitatori attesi. Le riprese, effettuate sempre all’interno dei locali CIR food, continueranno durante i sei mesi dell’Esposizione e termineranno solo a conclusione del disallestimento, per indagare anche l’ultimo atto di una colossale e temporanea messa in opera, altrimenti accessibile ai soli addetti ai lavori. “Consapevoli di partecipare a un’esperienza non convenzionale – ha dichiarato Giuliano Gallini, dirigente di CIR food – abbiamo sentito il dovere di produrre una testimonianza, che abbiamo voluto affidare a un autore fra i più sensibili e capaci del panorama cinematografico. Il maestro Andrea Segre, accettando il nostro invito, ci ha onorato dando senso e ricchezza a un’impresa eccitante, della quale perce- continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 6 cette che CIR food proporrà durante Expo 2015, ciascuna ispirata alla tradizione gastronomica italiana. Ampio inoltre il programma degli eventi collaterali che CIR food organizzerà all’interno dei suoi locali. “Dalle mostre dedicate al valore simbolico del cibo, fino ai workshop sulla ristorazione pubblica e sugli stili alimentari – anticipa Giuliano Gallini, direttore commerciale e Marketing CIR food – dalle partnership d’eccezione alle opere d’arte collocate all’ingresso dei locali, l’obiettivo è di alimentare una riflessione sulle radici culturali alla base di Expo 2015. Per nutrire e rispettare il Pianeta – conclude Gallini – serve anche energia intellettuale e consapevolezza del valore sociale ed educativo del cibo”. Infine, oltre alle materie prime selezionate con cura, provenienti da Consorzi Agrari e filiera corta, di origine certificata e tutelata, di origine biologica ed equosolidale, CIR food ha scelto con attenzione per i 20 locali di Expo 2015 anche i materiali di consumo – tovaglioli, piatti, bicchieri, packaging – tutti compostabili e vassoi ecologici al 100%. Un modo concreto per dare ai visitatori un segnale di rispetto per le risorse del Pianeta, la cui tutela è una priorità mondiale. Primo piano ACI Legacoop piamo pienamente il carico di responsabilità, oltre che di gioia”. Andrea Segre è una delle personalità più interessanti nel panorama cinematografico italiano. L’attenzione al sociale, alle etnie ai margini e ai problemi dell’immigrazione è sua cifra personale fin dai primi documentari (Lo sterminio dei popoli zingari - 1998, A metà - Storie tra Italia e Albania - 2002). Nel 2005 è alla Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione “Giornate degli Autori”, con Dio era un musicista (2005), un viaggio per musica e immagini Settori Territori nelle terre del Senegal e del Gambia. Nel 2008 gira insieme a Dagmawi Yimer “Come un uomo sulla terra”, in cui ripercorre il travagliato viaggio dei migranti dall’Africa Sub-Sahariana alle coste italiane. Ritorna al Festival veneziano nel 2012 con “Mare chiuso”, documentario di denuncia sui respingimenti dei migranti in seguito agli accordi Italia-Libia, e nel 2013 con “La prima neve”, suo secondo lungometraggio di finzione, in cui prosegue la sua personale ricerca sul rapporto tra gli esseri umani e il territorio. Imprese Sondaggio Solidarietà 7 Nepal, una tragedia umanitaria A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Legacoop sostiene la missione di assistenza umanitaria a favore della popolazione locale, lanciata dalla ONG associata GVC. L’obiettivo dell’organizzazione umanitaria è quello di fornire in una primissima fase di emergenza acqua, riparo e assistenza igienico-sanitaria alla popolazione della valle di Katmandu e del Nord del paese, grazie a 4 professionisti espatriati, la propria rete di partner locali, incluse le organizzazioni cooperative con le quali Legacoop ha contatti e un primo fondo di emergenza di 50 000 messo a disposizione da GVC. In questi drammatici momenti per il Nepal, GVC, assieme alle altre Ong di Agire - Agenzia Italiana di Risposta alle Emergenza, si sta mobilitando per portare il massimo aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. In passato, l’impegno e la sensibilità delle aderenti di Legacoop e dei propri soci, unite alla serietà, efficacia e trasparenza di GVC, hanno permesso di intervenire in luoghi colpiti da calamità naturali come questa: dal terremoto di Haiti allo tsunami in Sri Lanka, fino al ciclone nelle Filippine, la nostra comunità è stata fondamentale per creare auPrimo piano ACI tonomia oltre l’emergenza e riportare la speranza nella vita di intere comunità. Come sostenere la popolazione del Nepal Legacoop rivolge quindi un appello a tutte le cooperative aderenti ad assicurare un prezioso sostegno a questa iniziativa umanitaria in modo da dare continuità all’intervento di GVC e le invita a versare le somme che potranno raccogliere sul conto corrente per le emergenze IT 19 H 07072 02411 045000092736 oppure on-line al sito internet http://www.gvc-italia.org. del mondo realizzando migliaia di progetti. GVC è riconosciuto dalla Commissione Europea e dal Ministero Affari Esteri Italiano. Questa notizia si inserisce nel quadro delle iniziative coordinate da AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, all’interno dell’appello di risposta al Terremoto in Nepal.AGIRE è il coordinamento di 10 tra le più importanti organizzazioni non governative che rispondono in maniera congiunta alle gravi emergenze umanitarie. Maggiori informazioni su www.agire.it. Al fine di non rendere anonimo il contributo, invitiamo ad indicare nella causale del bonifico la dicitura “Emergenza Nepal” oltre al nominativo e al recapito del donatore. Chi è GVC GVC, organizzazione di cooperazione internazionale ed emergenza umanitaria, attiva in 26 Paesi del mondo e aderente alla Lega delle Cooperative, nel corso degli anni ha attivato molte collaborazioni con il movimento cooperativo su vari progetti. In oltre quarant’anni di attività GVC ha operato in ogni parte Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 8 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Alleanza Cooperative Emilia-Romagna >> Alleanza Cooperative Reggio Emilia ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Le linee guide del “Protocollo Legalità” Un passo importante nell’impegno per la legalità dell’Alleanza delle cooperative italiane, che il 28 aprile a Roma ha organizzato un seminario per illustrare nel dettaglio gli adempimenti e le linee guida del Protocollo di Legalità, sottoscritto con il Ministero dell’Interno. “L’obiettivo del protocollo è quello di rafforzare e rendere più incisiva l’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata nel mondo delle imprese cooperative -ha sottolineato il presidente dell’Alleanza delle cooperative Rosario Altieri-. La cooperazione in questo modo assume una responsabilità più forte nei confronti delle istituzioni a tutela della legalità e della sicurezza nel mondo del lavoro, della produzione e dei servizi attivando una rete di collaborazione”. Proprio per stringere un rapporto più proficuo con il Ministero e per avere tute le informazioni necessarie all’avvio del Protocollo all’incontro è intervenuta Milena Rizzi, vice prefetto responsabile dell’applicazione dei Protocolli, che ha risposto alle domande degli esponenti cooperativi ed evidenziato i passaggi più importanti di questa che è una grande riforma per la trasparenza. Infatti, come ha spiegato il vice prefetto, le aziende che sottoscriveranno il protocollo avranno dalle autorità competenti una sorta di “patente” che è una garanzia di pulizia nel mondo del lavoro. Giorgio Gemelli, componente della Commissione legalità presso il Ministero per Legacoop, ha esposto le procedure che le singole cooperative e le associazioni dovranno mettere in atto per assicurare un efficiente funzionamento del Protocollo. Molti i vantaggi per le cooperative che decideranno di iscriversi volontariamente all’Albo Primo piano ACI Legacoop Settori delle imprese accreditate gestito dall’Alleanza. L’adesione conferisce una qualificazione etica e reputazionale; consente la verifica della filiera e dei partner commerciali; l’ottenimento da parte del Ministero dell’Interno della documentazione antimafia ed il rating di legalità. Hanno partecipato inoltre ai lavori Maurizio Gardini, co-presidente dell’Alleanza, Ermanno Belli, capo del servizio legislativo Confcooperative, Giancarlo Ferrari, direttore Legacoop, Vincenzo Mannino, direttore Confooperative, Filippo Turi, direttore AGCI. Costituito il coordinamento in Sicilia E’ nata ufficialmente l’Alleanza regionale delle Cooperative Italiane Sicilia, costituita dalle tre maggiori centrali:Agci, Confcooperative e Legacoop. L’assemblea ha eletto presidente Gaetano Mancini, numero uno di Confcooperative Sicilia. Co-presidenti invece i presidenti di Agci e Legacoop, Michele Cappadona e Pietro Piro. “Abbiamo davanti una grande responsabilità che ci deriva dal lungo periodo di crisi economica – dice Mancini – E’ quella di far sì che le cooperative siano insieme strumento di crescita economica ma anche di emancipazione sociale, di crescita delle nostre comunità e di sviluppo di coscienza civica. Sapendo che rappresentiamo il 12 per cento delle cooperative che fanno riferimento all’Alleanza a livello nazionale”. Mancini ha anche tratteggiato quella che sarà la nuova Alleanza. “Un’organizzazione che dovrà essere antica nei valori ma moderna negli obiettivi e nella strumentazione e che sappia valorizzare giovani e donne come fattori di innovazione nella cultura. Ferma nel contrastare con decisione i fenomeni di corruzione e le mafie”. Agci, Confcooperative e Legacoop continueranno ad operare fino al 2017 quando si fonderanno definitivamente nell’Aci. Assieme le tre sigle rappresentano l’80 per cento della cooperazione associata sull’Isola con 5 mila imprese associate, 40 mila occupati, 210 mila soci e un fatturato globale aggregato di quasi 3 miliardi di euro. La Sicilia è la tredicesima regione italiana a varare l’Alleanza per rafforzare l’azione di rappresentanza nei con- Territori Imprese Sondaggio 9 fronti delle istituzioni e delle parti sociali (sindacati del lavoratori e associazioni datoriali), ma anche per dare nuovo impulso all’autoimprenditorialità e all’occupazione che negli anni della crisi ha avuto un incremento del 7,1 per cento. “L’Alleanza ci rende più forti nel confronto con le istituzioni”, ha sottolineato il presidente del’Agci Michele Cappadona ricordando, tra l’altro, alcune recenti scommesse cooperative come quella degli ex dipendenti dello stabilimento della Birra Messina nella città dello Stretto.“Non vogliamo pesare di più come Aci perché numericamente più grandi ma perché qualitativamente di maggiore valor, più rispettosi della legalità e portatori di cambiamento”, ha detto il presidente di Legacoop Sicilia Pietro Piro. Sottolineando la necessità di “non aspettare i pronunciamenti della magistratura per l’adozione dei provvedimenti associativi nei confronti delle coop che valicano i confini di legalità. La gran parte delle cooperative associate non possono essere danneggiate – ha detto – da un ristrettissimo numero di cooperative che ha smarrito il senso della “buona cooperazione”. I lavori sono stati aperti dal presidente nazionale di Legacoop e co – presidente dell’Aci Mauro Lusetti. “La Sicilia – ha detto – è una regione strategica per l’affermazione dell’Alleanza il cui cammino a livello nazionale è stato avviato da tempo”. Ha chiuso invece il presidente nazionale dell’Agci e dell’Aci, Rosario Altieri: “L’alleanza dei cooperatori italiani – ha detto Altieri – serve a garantire maggiore forza alla cooperazione italiana che è una leva fondamentale per superare i problemi del Paese e della Sicilia. E’ necessario portare l’Italia al più presto fuori dalla crisi economica e recuperare il differenziale di crescita rispetto agli altri Paesi europei e occidentali”. Il Movimento cooperativo in Sicilia contribuisce direttamente alla creazione del 5 per cento del Pil regionale. Oltre il 9,3 per cento se si considera l’effetto indiretto e l’effetto indotto. Le cooperative associate sono 5000. Così divise per settore: 800 agricole, 900 edilizia Abitativa, 150 Pesca, 1400 Produzione e Lavoro, 1200 Sociale e sanità, 500 Turismo, cultura e servizi, 25 Consumo e 25 Banche di credito cooperativo. Sotto il profilo dell’occuPrimo piano ACI pazione, a registrare i numeri maggiori sono le coop sociali e sanitarie (18 mila). Segue il settore Produzione e lavoro (12000),Agricolo (5000), Turismo, cultura e servizi (3000) e Pesca (2000). La crescita media negli ultimi anni è del 7,1 per cento. Le percentuali maggiori nei settori sociale, sanitario e turistico. Fonte: http://palermo.blogsicilia.it/nasce-lalleanza-delle-cooperative-in-siciliarappresenta-il-5-del-pil/294571/ ALLEANZA COOPERATIVE EMILIA-ROMAGNA Giudizio positivo di ACI,Alleanza delle cooperative italiane dell’Emilia-Romagna, sul bilancio approvato dal Consiglio regionale. «Questo bilancio – esordisce il presidente di ACI Emilia-Romagna, Giovanni Monti – costituisce un solido punto di riferimento per favorire l’uscita dalla crisi. L’economia e le comunità hanno nuove opportunità di crescita avendo come stelle polari il lavoro, la riqualificazione ambientale e urbana, la coesione sociale, la cultura». «La giunta Bonaccini ha fatto un buon lavoro: il confronto con le parti sociali dà i suoi frutti – osserva il co-presidente ACI Francesco Milza –. Siamo particolarmente soddisfatti per il fatto che si investa in settori decisivi per la vita dei cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, come la sanità, i servizi sociali, il fondo per la non autosufficienza e non ci siano aumenti nella tassazione. La conferma che entro la fine di maggio possa diventare operativo il patto per il lavoro è un altro importante tassello nel risposizionamento della regione». «La scelta di confinanziare da subito i fondi europei, 2.5 miliardi di euro nei prossimi sei anni, senza attendere il via libera alla loro assegnazione è del tutto condivisibile – afferma il co-presidente ACI Massimo Mota –. Così come è importante, sia per i riflessi sociali, sia per quelli sull’edilizia in forte crisi, il rifinanziamento con una dozzina di milioni di euro del bando per la casa alle giovani coppie». «Complessivamente – conclude Monti – si Settori ALLEANZA COOPERATIVE REGGIO EMILIA Luca Bosi nominato presidente Promuove il bilancio della Regione Legacoop tratta di una buona manovra, tanto più lodevole in quanto taglia significativamente alcune spese poco o per nulla produttive a vantaggio dell’ambiente, dei cittadini, delle imprese e del lavoro. L’Emilia-Romagna, che è già una delle locomotive della ripresa, anche grazie alle scelte della Regione può fare, già da quest’anno, un salto di qualità importante». Il Direttivo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia, riunito il 22 aprile, ha visto l’ingresso di Luca Bosi, vice presidente di Legacoop Emilia Ovest, in sostituzione di Simona Caselli. La Direzione, a cui hanno partecipato Mauro Veronesi, presidente di Agci Modena e Reggio Emilia, Giuseppe Alai, presidente di Confcooperative e di Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, ha eletto nuovo presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia Luca Bosi affiancato da Veronesi e Alai come co-presidenti. La Direzione ha riconfermato il valore politico dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che rappresenta una novità di assoluto rilievo nel panorama nazionale delle organizzazioni economiche e sindacali. “Un grande progetto – hanno detto Bosi, Alai e Veronesi – che potrà svilupparsi pienamente con l’impegno unitario sui territori”. Proprio per questo il Direttivo dell’Alleanza reggiana delle Cooperative Italiane ha deciso di affrontare da subito, con appositi gruppi di lavoro, alcune tematiche particolarmente Territori Imprese Sondaggio 10 significative per il territorio, come il rapporto con il territorio e il modello organizzativo di settori importanti come quello dell’agroalimentare e della cooperazione sociale. Verranno affrontati anche i temi del rapporto con le pubbliche amministrazioni e le multiutilities, delle relazioni sindacali, con particolare attenzione al problema del lavoro e degli scenari aperti dal Jobs Act. Grande attenzione verrà data al tema delle politiche abitative. La Direzione ha poi deciso di definire entro l’anno un comune modello organizzativo per dare sostanza a livello territoriale all’Alleanza delle Cooperative Ita- Primo piano ACI liane. Su questo punto lavoreranno Andrea Volta, nel suo ruolo anche di direttore di Legacoop Emilia Ovest, e il direttore di Confcooperative Giovanni Teneggi. La presidenza ha condiviso la necessità di rappresentare già da subito l’Alleanza presso le istanze istituzionali territoriali. “E’ importante – ha detto Bosi – che l’Alleanza venga percepita da subito nella sua unicità e che la cooperazione reggiana possa parlare con una voce sola”. Molto importanti sono i primissimi appuntamenti nell’agenda dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia. Il 27 aprile Legacoop Settori sarà a Reggio Pauline Green, presidente dell’Ica, l’Alleanza Internazionale delle Cooperative, che associa, tutta la cooperazione a livello mondiale. Entro fine maggio è in programma una iniziativa sulle politiche abitative. Si darà inoltre attivazione al Protocollo di Legalità sottoscritto a livello nazionale tra Alleanza delle Cooperative Italiane e Ministero dell’Interno e saranno raccolte unitariamente le firme per la Legge di iniziativa popolare contro le cooperative spurie, presentata nei giorni scorsi dalla stessa Alleanza. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Cooperatives Europe >> Generazioni 11 COOPERATIVES EUROPE L’Europa cooperativa in Assemblea a Parigi L’Europa cooperativa si è incontrata a Parigi, lo scorso 23 e 24 aprile, in occasione dell’Assemblea di Cooperatives Europe, l’organizzazione di rappresentanza multisettoriale della cooperazione europea.Tra i temi all’ordine del giorno la necessità di sensibilizzare le istituzioni europee e degli Stati membri sulla specificità cooperativa, con l’obiettivo di realizzare politiche che possano sostenere lo sviluppo delle imprese cooperative in Europa. Forti del loro contributo alle economie e società nazionali come pure agli obiettivi dell’Unione Europea, i rappresentanti della cooperazione europea hanno riaffermato la loro volontà di promuovere il modello d’impresa cooperativa presso le istituzioni europee; essere più visibili ed incisivi in Europa e promuovere l’ulteriore sviluppo della cooperazione, esplorando anche nuovi ambiti di attività per rispondere ai bisogni emergenti negli Stati membri. L’Assemblea è stata ospitata dal movimento cooperativo francese: 23.000 imprese cooperative, 1 milione di occupati; 24,4 milioni di soci. Partecipando al dibattito del 23 aprile, la Senatrice Francese, Marie-Noelle Lienemann, ha incoraggiato le organizzazioni cooperative a proseguire negli sforzi comuni di sensibilizzare le istituzioni europee; a livello internazionale, la Presidente ICA, Pauline Green ha ricordato il lavoro dell’ICA a livello globale per accrescere il riconoscimento del modello d’impresa cooperativa nel mondo, citando, tra i vari esempi, il coinvolgimento del movimento cooperativo mondiale nel Business 20, l’organismo composto dai rappresentanti delle imprese a livello globale che affianca il G20. La Presidente ICA, presentando il Blueprint per la decade cooperativa e la nuova immagine dell’organizzazione mondiale cooperativa, ha sottolineato l’importanza di comunicare l’identità e la distintività cooperativa nel mondo, per fare la differenza. È importante sottolineare il rinnovato impegno dei cooperatori europei, che hanno ufficialmente deciso all’unanimità di sostenere le istanze giunte dai giovani cooperatori. In tal senso, grazie al forte impulso dato dai giovani cooperatori italiani e da Cooperatives Europe, è stata lanciata una rete europea dedicata proprio ai giovani. Come sottolineato Primo piano ACI Legacoop Settori dal Presidente di Cooperatives Europe, Dirk Lehnhoff e dal Presidente di COOP FR, Jean-Louis Bancel, la rete dei giovani, oltre a rispondere alle esigenze emerse dal confronto all’interno dell’universo dei giovani cooperatori, dovrebbe dare slancio per investire di più nel campo dell’educazione e della formazione, attraverso azioni mirate verso la scuola e le università, per rafforzare la comunicazione digitale attorno al modello cooperativo e contribuire a far aprire il movimento cooperativo verso altre forme di economia che stanno emergendo, come l’economia collaborativa. Un/una giovane cooperatore/trice sarà invitato/a al prossimo Board di Cooperatives Europe, che si terrà nel mese di giugno. La giornata del 24 aprile è stata dedicata agli scambi di esperienze tra movimenti cooperativi attraverso l’organizzazione congiunta di alcuni workshop paralleli. Il vice presidente Legacoop Luca Bernareggi, a nome dell’Alleanza è intervenuto al workshop sulle nuove imprese cooperative in Europa, organizzato in collaborazione con la Plunkett Foundation, organizzazione inglese e al quale hanno partecipato, in qualità di relatori, i rappresentanti del movimento cooperativo belga e tedesco. Bernareggi ha illustrato il percorso di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, le sfide e le opportunità date dal quadro Europa 2020, soffermandosi sulle opportunità di nascita di nuove cooperative legate al settore energetico, del welfare e del benessere. Infine Bernareggi, invitando i rappresentanti della cooperazione europea a Milano per l’EXPO, ha sollecitato una maggiore collaborazione in Europa tra imprese cooperative, utilizzando tutti gli strumenti disponibili a partire dalla Società Cooperativa Europea. La delegazione Legacoop che ha partecipato ai lavori dell’Assemblea era composta da: Luca Bernareggi, vicepresidente Legacoop, Giorgio Bertinelli, vicepresidente Cooperatives Europe, Stefania Marcone, responsabile ufficio Relazioni internazionali, Territori Imprese Sondaggio Legacoop 12 Chiara Bertelli, coordinatrice del gruppo di lavoro nazionale sulla “prospettiva internazionale”, Matteo Ragnacci, coordinatore di Generazioni, Federico Parmeggiani, coordinatore di Generazioni Emilia-Romagna, Biljana Prijic, del coordinamento emiliano romagnolo ed i rappresentanti della Cooperativa ligure CONDIVISO, che ha prodotto il nuovo logo di Cooperatives Europe ed ha organizzato un workshop tematico dedicato alla comunicazione. (La sintesi degli interventi dell’Assemblea di Cooperatives Europe e dei vari workshop paralleli verrà pubblicata non appena Cooperatives Europe renderà disponibile il comunicato ufficiale e il relativo dossier). GENERAZIONI Nasce la European Young Co-operators Network È nata ufficialmente la Rete europea dei giovani cooperatori che, dopo la prima Assemblea tenutasi il 22 aprile a Parigi, ha debuttato il giorno successivo all’interno dell’Assemblea annuale di Co-operatives Europe, l’organismo di rappresentanza a livello europeo delle imprese cooperative. Più di 70 giovani cooperatori, provenienti da 10 diversi Paesi europei, riuniti in gruppi di lavoro, hanno condiviso esperienze, scenari e buone pratiche e progettato insieme lo European Young Co-operators Network. Per Generazioni Legacoop, in rappresentanza del movimento italiano, hanno partecipato Chiara Bertelli, coordinatrice del gruppo di lavoro nazionale sulla “prospettiva internazionale”, Matteo Ragnacci, coordinatore di Generazioni, Federico Parmeggiani, coordinatore di Generazioni Emilia-Romagna, Biljana Prijic, del coordinamento emiliano Primo piano ACI romagnolo, insieme agli amici di OOP! Giovani Confcooperative. “Stiamo lavorando per un mondo in cui la proprietà sia comune e gestita democraticamente, mentre l’economia è sempre più basata sulla proprietà privata e l’accumulazione di ricchezza. In tutto il mondo la nostra generazione affronta grandi ineguaglianze, disastri ambientali e povertà crescente -recita l’incipit del documento, emerso dai gruppi di lavoro, che sarà discusso nei prossimi mesi, per arrivare alla definizione di un “manifesto” condiviso-. Il nostro movimento, il movimento cooperativo, può trasformare la società. Può creare lavoro dignitoso e regolare, emancipare i deboli e lavorare per il benessere collettivo delle persone e del nostro pianeta. Ma solo se è in grado di mettere realmente in pratica valori quali l’equità, la democrazia e lo sviluppo sostenibile e solo se pone i giovani al centro del suo futuro. Attraverso lo scambio di idee, competenze e conoscenza, creeremo un network di giovani cooperatori vivo, forte e innovativo, perché vogliamo costruire il futuro del movimento cooperativo in Europa”. Il network ha inoltre lavorato alla definizione delle modalità, degli strumenti e delle questioni più urgenti di cui la Rete si dovrà occupare, definendo un vero e proprio action plan, all’interno del quale sono stati individuati i responsabili delle attività, i tempi e i metodi. Il giorno successivo, la Rete è stata presentata ufficialmente nel corso di una tavola rotonda all’interno dell’Assemblea annuale di Cooperatives Europe, alla presenza di 150 delegati dai diversi Paesi rappresentati all’interno dell’Associazione. “Le cooperative sono nodi di una straordinaria rete internazionale, basata su principi e valori condivisi -ha sottolineato Bertelli intervenuta a nome dei giovani cooperatori italiani-. Fino ad oggi una rete poco conosciuta che soprattutto i giovani, nati e cresciuti in una Europa senza frontiere, possono praticare e valorizzare. Da più di un anno lavoriamo per creare, insieme agli amici di OOP! e a Cooperatives europe la rete europea. Il lavoro è appena iniziato, ma non poteva cominciare meglio!”. La presidente dell’ICA Pauline Green, si è complimentata per l’ottimo lavoro svolto e ha espresso il pieno sostegno alla costituzione della rete al suo consolidamento. Lo stesso Legacoop Settori hanno dichiarato i rappresentanti di altre organizzazioni europee e non solo, che sono intervenuti dal pubblico e nel panel. In particolare, è stata sottolineata la necessità di dare maggiore spinta al ricambio generazionale, al fine di rendere le organizzazioni cooperative più capaci di agire in un’ottica europea e internazionale, con uno sguardo proiettato al futuro, ai grandi cambiamenti che stanno avvenendo nella società e nell’economia. La prossima Assemblea del Network è prevista il 22 e il 23 settembre, in Italia, tra Bologna e Milano. Grazie ad un finanziamento della Regione Emilia-Romagna, su un progetto presentato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, Generazioni e OOP! Emilia-Romagna, stanno infatti organizzando il prossimo meeting dei giovani cooperatori europei, prima a Bologna, con visita ad alcune cooperative locali, poi a Milano, all’Expo. Costituito il coordinamento della Sardegna Anche la Sardegna ha il suo coordinamento Generazioni Legacoop. E’ nato venerdì 24 aprile, nel corso della prima assemblea che si è tenuta nella sala convegni dell’area archeologica di S. Cristina di Paulilatino. L’assemblea costituente, fortemente partecipata, ha eletto all’unanimità il coordinatore di Generazioni Legacoop Sardegna, Alessandro Dadea (Legacoop Nuoro), con un esecutivo composto da giovani cooperatrici e cooperatori: Francesco Angheleddu (Centro servizi Nuoro Contabilega), Carla della Volpe (Legacoop Sardegna), Claudio Vizilio (Legacoop Oristano), Emanuela Atzori (Legacoop Sardegna), Giulia Porcu (Legacoop Sassari), Mauro Steri (Centro Territori Imprese Sondaggio Legacoop 13 servizi Datacoop Oristano), Fabio Fresi (Cooperativa Recovery System Sassari), Giulio Cherchi (Isforcoop) e Letizia Cordella (Centro servizi Cagliari Con.a.ssi.coop). Il neo nominato coordinatore, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato temi importanti quali il ricambio generazionale, l’inclusione delle nuove generazioni e il ruolo che Generazioni potrà svolgere all’interno di Legacoop in termini di stimolo e contributo di idee. A seguire un ricco dibattito che ha visto susseguirsi gli interventi dei numerosi giovani cooperatori, presidenti e soci di cooperative, molte delle quali innovative, nei settori turismo, cultura, ICT, sociale. Temi di discussione: ricambio generazionale, la for- Primo piano ACI mazione, l’innovazione e l’importanza di fare rete. L’assemblea ha approvato il documento di mandato che illustra la progettualità e l’impegno di Generazioni Sardegna su più fronti: dalla promozione cooperativa e l’innovazione delle imprese esistenti alla collaborazione con scuole superiori e Università, passando per la formazione, l’accesso al credito e la collaborazione con i giovani delle altre associazioni di impresa. Ai lavori assembleari ha partecipato anche Katia De Luca, componente dell’esecutivo nazionale di Generazioni, che ha dato il benvenuto al nuovo coordinamento e presentato i temi su cui tutto il network sta lavorando. Legacoop Settori Ha chiuso i lavori il Presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, il quale ha espresso soddisfazione per l’ottima riuscita dell’iniziativa e per la qualità del dibattito affrontato, nel quale è emerso orgoglio cooperativo, passione e senso di appartenenza delle nuove generazioni. Ha, poi, sottolineato come il rinnovamento vada sempre accompagnato, nel segno del merito e delle capacità. Prossimo incontro di Generazioni Legacoop Sardegna è stato programmato entro dicembre 2015 al fine di eleggere la Direzione regionale di Generazioni, approvare il regolamento e fare un primo bilancio dell’operato. Territori Imprese Sondaggio Settori 14 >> ANCC-COOP ANCC-COOP >> Legacoop Servizi Stefano Bassi eletto presidente Un nuovo Presidente e un nuovo organigramma al vertice dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, l’organismo nazionale di rappresentanza istituzionale di Coop. E’ il risultato della due giorni che ha visto a Firenze svolgersi la 3ª Assemblea Nazionale dei Delegati Coop: oltre 200 fra rappresentanti dei soci, quadri e dirigenti delle più importanti cooperative di consumatori italiane riunite a congresso. Obiettivo: trovare una guida istituzionale unitaria per il settore del consumo e avviare un necessario riposizionamento nazionale. Toccherà a Stefano Bassi, 62 anni, fiorentino, eletto al suo primo mandato nazionale ma con incarichi importanti già coperti in altri organi del movimento (dal 2009 al 2015 è stato Presidente di Legacoop Toscana e 2007 presidente del Distretto tirrenico della Cooperazione di consumatori dopo un iniziale parentesi di ruoli istituzionali come assessore all’Ambiente al bilancio e all’Urbanistica del Comune di Firenze). Lo affiancheranno due vicepresidenti: il Vicepresidente Vicario è Enrico Migliavacca, 62 anni lombardo, l’altro Massimo Bongiovanni. 63 anni, emiliano. Mentre in Coop Italia a seguito dei mutamenti organizzativi interni si concentra la nuova politica commerciale, l’altro organiPrimo piano ACI Legacoop Settori smo nazionale Ancc-Coop potenzia la sua vocazione di ente di rappresentanza istituzionale e di iniziativa consumerista. Inevitabile e doveroso già nelle prime parole del Presidente Bassi il riferimento al tema della reputazione: “La reputazione è il bene più prezioso che ha la cooperazione italiana. Dobbiamo chiudere ogni varco che può gettare discredito su di essa e contrastare ogni contiguità con il malaffare. La cooperazione di consumo forte dei valori che l’hanno sempre animata sarà in prima fila in questa azione, determinante per il futuro e la credibilità dell’esperienza cooperativa. Allo stesso tempo dovremo continuare, in tempi così difficili, a difendere il potere d’acquisto dei cittadini e la loro aspirazione alla sicurezza e alla qualità alimentare. La vera sfida sarà quella di valorizzare le nostre differenti esperienze cooperative puntando a obiettivi comuni per rafforzare la capacità complessiva di Coop di essere là dove sono i problemi e le difficoltà della gente comune, accanto ai nostri oltre 8 milioni di soci e contribuire alla costruzione della nuova Alleanza delle Cooperative Italiane.“ LEGACOOP SERVIZI “#buoni appalti”, le proposte del settore per la nuova legislazione Il 29 aprile si è tenuta presso Palazzo Giustiniani, al Senato, una iniziativa per confrontare le proposte contenute nel “Manifesto dei servizi”, elaborato e presentato nelle scorse settimane, con una serie di importanti interlocutori istituzionali. L’incontro, promosso da Legacoop Servizi, Fise Anip Confindustria, Federlavoro Confcooperative, Fnip Confcommercio, Assistal Confindustria e Afidamp, è stato introdotto da Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Patrimoni PA. Il Prof. Silvano Curcio, direttore di Patrimoni PA – organismo che ha coordinato sul piano tecnico scientifico l’elaborazione delle proposte e l’iniziativa – ha illustrato i contenuti, coadiuvato dall’Avv. Sergio Grillo. L’obiettivo generale che si pone il “Manifesto dei servizi” è quello di individuare le peculiarità e le esigenze delle imprese dei servizi in relazione alla nuova normativa ap- Territori Imprese Sondaggio Settori 15 palti, che da alcune settimane ha iniziato il proprio iter parlamentare al Senato: dall’esigenza di contrastare il più possibile il massimo ribasso ad un efficiente sistema di qualificazione delle imprese, dalla necessità del rispetto dei CCNL a misure di reale semplificazione burocratica. Nella consapevolezza che fino ad oggi il codice degli appalti non ha dato la necessaria attenzione agli appalti di servizi (e in particolare per quelli ad alta densità di manodopera), la richiesta alle istituzioni è che le norme che dovranno essere varate, entro e non oltre il marzo 2016, tengano conto di tali specificità. Primo piano ACI All’incontro hanno preso parte: Stefano Esposito Vice Presidente 8a Commissione Senato, Andrea Cioffi Presidente Gruppo Movimento 5 Stelle, Membro 8a Commissione Senato, Michele Corradino Componente Consiglio ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione, Domenico Casalino Amministratore delegato CONSIP, Roberto Reggi Direttore Agenzia del Demanio, Lorenzo Mattioli Portavoce Associazioni Manifesto mercato servizi, Presidente FISE ANIP. In rappresentanza di Legacoop Servizi era presente Angelo Migliarini, vice Presidente Vicario dell’associazione. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto 16 VENETO >> Emilia Romagna Legacoopaderiscea“Lasciailsegno giusto” perla tutela dei minori >> Toscana Ha aderito anche Legacoop Veneto alla campagna di sensibilizzazione contro il maltrattamento all’infanzia dal titolo “Lascia il segno giusto” promossa dal tavolo regionale “Un welfare per i minori” un coordinamento formato da realtà impegnate a diverso titolo nella promozione, protezione e cura dell’infanzia e dell’adolescenza e nel sostegno alle famiglie in difficoltà. Legacoop ha inoltre sottoscritto il “Documento fondativo” del tavolo che contiene le priorità e le proposte di azione sui temi. Sono invitati ad aderire alla campagna e a parteciparvi, oltre a tutti coloro che operano con bambini e ragazzi, le istituzioni – richiamandole a un impegno responsabile e attivo - e la cittadinanza. È in programma un mese esatto di eventi, dal 5 maggio al 5 giugno, per dire “no!” ai maltrattamenti sui minori, sensibilizzando i cittadini sul tema tramite occasioni per riflettere e per diffondere una cultura di protezione e attenzione nei confronti dei bambini, in particolare di chi vive situazioni di disagio e difficoltà. Il 15 maggio sarà la prima “Giornata regionale contro il maltrattamento all’infanzia e all’adolescenza”, che vedrà Padova, assieme ad altri punti strategici del Veneto, protagonista di un flashmob. Il 5 giugno il calendario di eventi si concluderà con un convegno sui temi tenuto da esperti. Legacoop Veneto invita le cooperative ad aderire alla campagna, a proporre iniziative e a parteciparvi numerose. È possibile scaricare il “kit” della campagna dal sito www.unwelfareperiminori.org per aiutare i promotori nella diffusione dei documenti e degli strumenti, anche con la semplice condivisione sui social network. Per informazioni: Daniela Novelli - tel. 041 5490285 – mail: [email protected] >> Emilia Ovest >> Marche >> Umbria >> Puglia >> Padova >> Modena >> Bologna >> Bologna >> Reggio Emilia EMILIA OVEST EMILIA ROMAGNA Promozione dell’agroalimentare in Polonia Si è tenuto giovedì 23 aprile, presso il Consorzio produttori antiche acetaie di Modena, l’evento conclusivo del progetto Er@pol, Primo piano ACI Legacoop Settori promosso da Legacoop, Confcooperative e Confartigianato Emilia-Romagna, attuato da Irecoop e co-finanziato dalla Regione EmiliaRomagna, per la valorizzazione delle migliori eccellenze agroalimentari regionali sul mercato polacco. Le attività principali del progetto, che ha coinvolto in totale 36 imprese cooperative e artigiane del territorio, sono state le missioni imprenditoriali a Poznan e Varsavia, ciascuna delle quali ha visto la partecipazione di circa 20 imprese, e un incoming di buyers polacchi del settore agroalimentare, dal 21 al 24 aprile. L’incoming, in particolare, ha permesso ai membri della delegazione - importatori e distributori per le diverse categorie merceologiche coinvolte nel progetto – di conoscere da vicino alcune delle realtà produttive del territorio e di constatare la qualità dei processi e dei prodotti delle diverse filiere. Sono intervenuti, nel corso dell’evento conclusivo, Gianluca Baldoni, dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese della Regione Emilia-Romagna, Margherita Dalla Casa, project manager di ER@POL, ed alcuni degli operatori polacchi, che hanno sottolineato l’importanza per il consumatore in Polonia di approfondire la conoscenza dei nostri prodotti attraverso degustazioni guidate che ne permettano di valutare la qualità e conoscere gli impieghi in cucina. In seguito, si è svolta una esposizione dei prodotti delle imprese aderenti ad ER@POL, con l’incontro diretto tra le aziende e i buyers esteri. La visita della delegazione ha toccato, tra le altre tappe, la Cantina di Lugo e la Tenuta Massellina del Gruppo Cevico, dove la delegazione di buyers è entrata in contatto con tutte le aziende della Rete Romagna Coop Food, cui, oltre a Cevico, aderiscono Terremerse - Borgo Buono, Fruttagel, Deco, Molino Spadoni e Coind.Visita inoltre agli stabilimenti di CONAPI, a Monterenzio (BO) e di Fruttagel, ad Alfonsine (RA). Bellacoopia University il 5 maggio presentazioneprogettialTecnopolo Martedì 5 maggio verranno presentati i progetti di impresa di Bellacoopia University, 2014-2015, realizzati dagli studenti che hanno partecipato al progetto pro- Territori Imprese Sondaggio Territori 17 mosso da Legacoop Emilia Ovest. “Cooperare innovando. Sviluppare progetti innovativi in progetto”: questo il tema dell’iniziativa, che si terrà dalle 16:00 alle 18:30 al Tecnopolo (Capannone 19 Area ex Officine Reggiane), Piazzale Europa 1 a Reggio Emilia. I cinque gruppi di lavoro interdipartimentali avranno a disposizione circa un quarto d’ora ciascuno per illustrare il proprio progetto d’impresa. Saranno presenti anche le cinque cooperative “tutor” dei progetti (Cirfood, Coop Consumatori Nordest, Riunite & Civ, Unipeg, Coopservice), che potranno integrare la presentazione degli studenti con commenti e valutazioni. Partecipano Riccardo Ferretti, prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Andrea Volta, presidente Legacoop Emilia Ovest, Matteo Vignoli, docente e coordinatore del workshop, Daniela Cervi, responsabile progetto Bellacoopia sociazioni o fondazioni, sia a titolo gratuito che oneroso. L’approvazione del documento, che è vincolante per le cooperative che aderiscono a Legacoop Toscana e anche per le società da esse partecipate, è avvenuta nel corso della riunione della Direzione di Legacoop Toscana svoltasi il 24 aprile. Il passaggio-chiave del nuovo Codice Etico approvato è quello nel quale si recita che “si esclude ogni forma di finanziamento, sia a titolo gratuito che oneroso, a partiti politici nonché alle persone fisiche dotate di cariche politiche o candidate ad assumerle e alle associazioni o fondazioni che operano a sostegno della candidatura di queste ultime” Il Codice Etico approvato è vincolante per ogni cooperativa che aderisce a Legacoop Toscana, e riprende e ricalca il Codice Etico messo a punto da Legacoop Nazionale, con alcune integrazioni. MARCHE Incontro venerdì 8 Maggio sul Jobs Act TOSCANA Legacoop approva codice etico, niente soldi a partiti e candidati Legacoop Toscana ha approvato il nuovo Codice Etico e il Regolamento delle Incompatibilità, con i quali viene esclusa la possibilità di qualsiasi forma di finanziamento da parte delle cooperative aderenti a partiti politici, candidati, persone con incarichi politici, asPrimo piano ACI “Jobs Act, ambiti di intervento e tempi di realizzazione” sarà questo il tema dell’incontro organizzato da Legacoop Marche e che si svolgerà venerdì 8 maggio, dalle 10 alle 14 nella Sala riunioni di Confidicoop Marche ad Ancona. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Marche Servizi e Federcoop Nullo Baldini di Ravenna. All’iniziativa interverranno gli esperti dell’Ufficio consulenza del lavoro di Federcoop per illustrare il Jobs Aact, la legge delega di riforma del lavoro n. 183/2014 e approfondire i temi dell’indennizzo economico, della reintegrazione e del decreto sul contratto a tutele crescenti in caso di licenzia- Legacoop Settori mento; di Naspi, Asdi, Dic-Coll e contratto di ricollocazione e delle novità del decreto n. 22/2015; dei contenuti dello schema di decreto sul riordino delle tipologie contrattuali. La partecipazione all’iniziativa è gratuita. Info segreteria Legacoop Marche tel. 071-2805882 mail [email protected]. UMBRIA Legacoopservizi,firmatoProtocollo d’intesaconFedermanagerPerugia E’ stato siglato, il 28 aprile, un importante Protocollo d’Intesa tra Arcs-Legacoop Umbria e Federmanager/Confindustria presso la Sala Autonomie di Anci Umbria a Perugia. Le cooperative aderenti,infatti, potranno utilizzare gratuitamente per un periodo di tempo prefissato i manager associati per situazioni di crisi, di sviluppo o di start up di nuove imprese. Tale accordo riveste una particolare importanza nell’attuale contesto socio-economico in quanto è il primo esempio di fattiva e concreta collaborazione tra due associazioni di rappresentanza di matrice così diversa per affrontare insieme le possibili soluzioni per contrastare la crisi economica in atto. “Mettiamo a disposizione -dice Gabriella Parodi Presidente FederManager Perugiadi tutte le cooperative ma soprattutto alle start up di giovani, le professionalità dei dirigenti dell’industria, in una situazione di volontariato di disponibilità nostra per dare il nostro contributo alla società civile ma soprattutto al nostro territorio. Noi abbiamo diversi rappresentati di livelli nella nostra associazione, dirigenti in servizio dirigenti in pensione e dirigenti che hanno perso il lavoro e che vogliono cercare una ricollocazione, diventando magari imprenditori di queste nuove aziende che possono nascere e crescere con il loro contributo. Vogliamo portare l’esperienza delle nostre aziende che tutt’ora vivono, lavorano e operano anche nei mercati esteri per poter essere di supporto alle piccole medie imprese che non hanno delle strutture e capacità manageriali. Queste devono essere di sostegno al loro possibile business o alle loro idee che la maggior parte delle volte sono idee stra- Territori Imprese Sondaggio Territori 18 iniziare a dialogare è sicuramente importante. L’auspicio è che questa collaborazione possa portare ad una collaborazione più ampia tra Legacoop e Confindustria. PUGLIA ordinarie ma che hanno bisogno di un supporto organizzativo e la maggior parte delle volte non si possono permettere.” Nell’incontro si specifica che un’idea non è sufficiente per creare il business, perché sia vincente ha bisogno di un’organizzazione di supporto, cioè il supporto organizzativo ad una business idea, il che significa che c’è bisogno di persone che abbiano competenze nell’amministrazione e finanza, nel controllo di gestione, nell’organizzazione della produzione, ma anche nella valutazione di progetti, perché molto spesso una buona idea può non avere un mercato dove essere spesa creando nei giovani rassegnazione e delusione e questo accordo va in questa direzione. Le start up hanno una possibilità di riuscita tra il cinquanta e sessanta percento nel nostro paese, ma non tanto sulla sopravvivenza, parliamo della qualità e della capacità di fare reddito e quindi di essere competitivi e poter fare investimenti. Questo protocollo d’intesa nasce dall’interesse delle due associazioni di sviluppare degli start up imprenditoriali cooperativi, e per consentire ad imprese in momentanea difficoltà o che hanno bisogno di un particolare supporto in fase di sviluppo di poter avvalersi di professionisti del settore. “Le cooperative di nuova formazione nascono sull’entusiasmo, -afferma Vladimiro Zaffini Presidente ARCS di Legacoop- sulla volontà di trovare un posto di lavoro, per spirito di auto imprenditorialità e il fatto di poter contare su persone esperte che mettono a disposizione gratuitamente la loro professionalità rende l’entusiasmo, l’iniziativa, la volontà di far partire un impresa più forte dal punto di vista imprenditoriale. Non è più il tempo di erigere steccati o di guardare dentro la propria realtà associativa, ma il fatto che due grandi associazioni possano Primo piano ACI LottaallaXylellaeistituzioneBanca della Terra per rilanciare il settore Un incontro urgente sul tema Xylella a Martano, lo scorso 24 aprile, dopo l’accertamento, nel comune salentino, del focolaio del patogeno che sta distruggendo gli ulivi. Una tavola rotonda che è stata, altresì, occasione per proporre strumenti di rilancio del settore olivicolo nel Salento, come l’istituzione della Banca della Terra. In una sala gremita di soci, ospitati nella sala lavorazione olive della coopertiva di Martano, si è tenuto l’incontro organizzato da Legacoop Puglia e dalla Cooperativa Agricola Nuova Generazione sull’emergenza Xylella . La tavola rotonda, moderata dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Tonio Tondo, è stata aperta dal presidente della cooperativa Agricola Nuova Generazione, Emilio Saracino, che ha sottolineato lo stato di grande sofferenza e di difficoltà che vivono le aziende olivicole e di rimando le cooperative in questo momento. Difficoltà ad affrontare una emergenza di così grandi dimensioni per la quale è indispensabile l’aiuto e il sostegno del Governo regionale, ma anche Nazionale e Comunitario e dei tecnici e ricercatori incaricati di fornire le indicazioni per una efficace azione di contrasto alla epidemia. Saracino ha evidenziato il ruolo importante che potrebbe svolgere la cooperativa verso i suoi 1600 soci nell’organizzare in modo efficiente le azioni di contrasto “se solo fossero rimossi gli impedimenti normativi e burocratici che oggi impediscono lo svolgimento di questa azione. In questo senso un confronto con il Commissario Silletti sarebbe, secondo il presidente, particolarmente utile”. Sono quindi intervenuti direttore tecnico Codile Lecce, Vincenzo Parisi, e il professore emerito di Patologia vegetale dell’Università degli Studi di Bari, Giovanni Martelli, i Legacoop Settori quali hanno illustrato le caratteristiche e modalità di diffusione del patogeno, nonché le possibili azioni di contrasto individuate dalla ricerca scientifica, sottolineando la necessità di un rafforzamento della ricerca per combattere un patogeno complesso come la Xylella. A seguire il direttore Aree politiche sviluppo rurale della Regione Puglia, Gabriele Papa Pagliardini, che si è soffermato sull’azione messa in campo dalla Regione Puglia con il coinvolgendo sia del Ministero sia dell’Unione Europea, ma soprattutto sulla necessità che le aziende agricole svolgano correttamente quelle pratiche colturali che, al momento, sono le uniche che la comunità scientifica indica come efficaci per contrastare la diffusione del patogeno. Paglairdini ha, inoltre, ribadito l’impegno della Regione nell’individuare e attivare a breve, sfruttando anche gli strumenti del nuovo PSR, forme di sostegno alle aziende agricole. Il vicepresidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Angelo Petruzzella, si è soffermato sullo stato di difficoltà che da anni vive il settore olivicolo, in generale, e, in modo particolare, quello dell’area salentina. Un settore con produzioni il cui valore non ripaga più il lavoro e l’impegno di migliaia di agricoltori che, in questi anni, hanno dovuto fare sacrifici personali per tenere in vita questa coltura. Sicuramente la frammentazione e la polverizzazione delle aziende agricole salentine (la gran parte di queste aziende ha una superficie agricola inferiore a tre ettari), come ha spiegato Petruzzella, ha storicamente rappresentato uno dei principali ostacoli a un processo di ammodernamento e sviluppo dell’olivicoltura salentina, che invece ha grandi potenzialità. Da qui l’annuncio della Istituzione in forma sperimentale della prima Banca della Terra in Puglia presso la Cooperativa Agricola Nuova Generazione. Una iniziativa che nasce con il supporto di Legacoop Agroalimentare Puglia e della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). La Banca della Terra, già positivamente avviate da Legacoop Agroalimentare, in altre Regioni, rappresenta uno strumento per far incontrare l’ offerta di superfici agricole da parte di proprietari che non vogliono o non Territori Imprese Sondaggio Territori 19 possono più condurre, per vari motivi, i loro terreni e la domanda da parte di agricoltori , singoli o in forma cooperativa, soprattutto giovani, che invece hanno bisogno di superfici agricole per ampliare o avviare nuove aziende agricole di adeguate dimensioni . La Banca della Terra costituirà un catastino delle superfici agricole disponibili e fornirà assistenza tecnico-legale sulle forme contrattuali (esempio affitto) per favorire l’accordo tra le parti E’ una forma semplice con la quale affrontare il fenomeno ormai vasto di superfici non adeguatamente coltivate o addirittura abbandonate da proprietari che non sono più nelle condizioni di gestirle, ma è anche lo strumento per aumentare la dimensione aziendale per raggiungere un livello di efficienza in grado di fornire un reddito adeguato al conduttore e affrontare la sfida dell’innovazione. PADOVA Nasce la cooperativa sociale Piovego È nata il 22 aprile, grazie al supporto di Isfid Prisma e di Legacoop Veneto, la cooperativa sociale padovana “Piovego”, come l’omonimo canale che attraversa la città. La sua costituzione si inserisce nell’ambito del progetto “Piovego crew’s river” finanziato dall’iniziativa della Regione Veneto “Imprendiamo? Nuove idee per nuove imprese” (dgr 2092 del 19/11/2013). Facendo proprie le precedenti esperienze dei progetti “Piovego pulito” e “Piovego solidale”, supportati entrambi dall’associazione culturale e ambientalista “Amissi del Piovego”, la cooperativa intende proporsi come soluzione operativa di un ampio progetto per il canale cittadino. È ad oggi composta da 9 soci, per la maggior parte disoccupati di lunga data. Proprio a causa della difficoltà lavorativa i soci hanno condiviso l’idea imprenditoriale di creare una cooperativa che si occupa della tutela e della valorizzazione del sistema idrografico e dell’ambiente, all’insegna dei valori della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e mira a rilanciare il turismo responsabile. La nuova realtà ha già preso contatto con interlocutori pubblici e privati accumunati Primo piano ACI dall’esigenza di salvaguardare e recuperare il territorio, in particolare il tratto cittadino del canale. Saranno progressivamente erogati una serie di servizi e attività, diversificati in base alla stagionalità, che saranno in grado di attirare l’interesse del pubblico e del privato. MODENA Legacoop “Con i soci per dare a CPL un futuro nella legalità” Legacoop Modena scende di nuovo in campo per la legalità e a fianco dei soci CPL. Obiettivo: far sì che i cambiamenti concreti operati dalla cooperativa portino in tempi rapidi alla revoca dell’esclusione di CPL Concordia dalla white list, decisa dal Prefetto di Modena. ‘Siamo molto preoccupati – spiega il presidente Lauro Lugli – perché sono evidenti a tutti le gravissime conseguenze che l’esclusione dalla white list, così come l’applicazione dell’interdittiva antimafia, rischiano di comportare sul prosieguo dell’attività”. La legalità viene prima di tutto, ma su questo fronte “la cooperativa in queste settimane – ricorda Lugli – ha dato prova concreta di aver avviato un percorso di radicale discontinuità e rinnovamento rispetto alla precedente gestione, come richiesto con fermezza dalla stessa Legacoop per garantirle il proprio sostegno”. Si tratta di un percorso concreto “che sfocerà – prosegue il presidente – il 29 aprile, quindi fra poche ore, nel totale ricambio del Consiglio di Amministrazione da parte dell’Assemblea dei Soci – con la contestuale riduzione del numero di consiglieri e l’inserimento di due figure esterne – e nel conferimento ai nuovi eletti dell’incarico di provvedere alla immediata riorganizzazione aziendale”. “In questo senso, confidiamo che tanto le decisioni che saranno assunte dall’Assemblea di mercoledì quanto la documentazione che CPL ha comunicato di aver trasmesso alla Prefettura a sostegno della legittimità dell’iscrizione alla white list e della immediata revoca dell’interdittiva contribuiscano alla positiva soluzione di questa vicenda in tempi brevi”. “Non può essere sottovalutato da nessuno – conclude Lugli – il significato, e il peso, di Legacoop Settori un cambiamento qual è quello che CPL sta affrontando, con grande senso di responsabilità. Di fronte a questo nuovo corso io credo che tutti noi siamo chiamati a portare avanti ogni azione necessaria per difendere una realtà produttiva che deve la sua lunga e straordinaria storia a indiscutibili competenze e professionalità, ed evitare un immeritato e ingiusto dramma alle migliaia di famiglie coinvolte. Direttamente, perché dipendenti, ma anche indirettamente, per l’indotto che gravita intorno a CPL Concordia”. BOLOGNA Alleanza tra cooperative per rafforzare il welfare aziendale Le cooperative di Legacoop Bologna fanno sistema per potenziare i servizi di welfare aziendale a favore dei propri soci e dipendenti. Legacoop Bologna ha dato impulso e coordinato il lavoro che ha portato alla stipula di una convenzione tra Cadiai, Società Dolce e Opengroup, in qualità di gestori di servizi per l’infanzia, e Manutencoop, Coop Adriatica, Camst, Assicoop e Unipol che offriranno ai propri dipendenti la possibilità di usufruire dei centri estivi per i propri figli, gratuitamente o a condizioni economicamente vantaggiose. Il servizio rientra all’interno dei pacchetti di welfare aziendale che Manutencoop, Coop Adriatica, Camst, Assicoop e Unipol offrono ai propri soci e dipendenti. I soggetti gestori, per dare una risposta alle esigenze di potenziamento dei programmi di welfare aziendale manifestate da imprese e cooperative, hanno elaborato una proposta per la realizzazione di una rete di Centri estivi che, oltre ai figli di dipendenti delle imprese convenzionate, è aperta sia a privati cittadini Territori Imprese Sondaggio Territori 20 che ad altre aziende che intenderanno stipulare convenzioni per i propri collaboratori. Le cooperative sociali interessate non saranno semplici gestori poiché metteranno a disposizione il servizio per i loro soci e dipendenti all’interno dei propri pacchetti di welfare aziendale. Il servizio prende le mosse da un progetto pilota condotto da Manutencoop a partire dal 2013, finanziato nell’ambito di un bando promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedeva la possibilità per i figli dei dipendenti di partecipare gratuitamente ai centri estivi nelle province di Modena e Bologna. “All’interno della convenzione e nel percorso che ha portato alla sua stipula ci sono diversi elementi innovativi. Il primo punto che va evidenziato – ha commentato Rita Ghedini, presidente di Legacooop Bologna, nel corso della conferenza stampa di presentazione della convenzione che si è tenuta oggi – è che ci troviamo di fronte ad una di quelle innovazioni sociali che migliorano concretamente la qualità della vita di migliaia di famiglie. Questa è l’innovazione che ci piace e su questo terreno la cooperazione continua ad essere d’esempio. Come Legacoop Bologna, inoltre, non possiamo che vedere con favore la duplice forma di collaborazione che si è attivata tra le cooperative: da un lato le cooperative che erogano il servizio, dall’altro l’aggregazione della domanda di chi usufruirà del servizio. E’ il mestiere delle cooperative – aggiunge Ghedini – si intercetta un bisogno e si cerca il modo per soddisfarlo. Con questa convenzione riusciamo a farlo in maniera efficace, estendendo il servizio e garantendo la qualità”. La rete dei Centri estivi copre tutto il territorio provinciale: si tratta complessivamente di 26 strutture che offrono servizi di Centro estivo, gestiti dalle cooperative convenzionate. La capienza è di 340 posti per i servizi rivolti a bambini da 1 a 5 anni e di 120 posti a settimana, per cinque settimane, per bambini dai 6 agli 11 anni. La convenzione è estesa anche a Imola e in Romagna, in altre 9 strutture presenti nei territori di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, grazie al coinvolgimento delle coop sociali Seacoop, Società Dolce e Zerocento. Oltre al servizio offerto ai bambini, l’attivazione della convezione consente di garantire una continuità lavorativa per quel gruppo di educatori professionali che durante il periodo Primo piano ACI scolastico lavorano nei servizi integrativi nei vari plessi territoriali. “Uno degli obiettivi strategici della cooperazione bolognese è quello di estendere il welfare e far crescere il numero di persone che usufruiscono dei servizi. Le cooperative lo stanno facendo promuovendo il welfare aziendale per i propri soci e dipendenti, – spiega la presidente di Legacoop Bologna – operando in maniera sussidiaria rispetto al pubblico. Non siamo in concorrenza con i servizi offerti dal pubblico, non ci interessano competizioni di questo tipo: vogliamo estendere i servizi rivolgendoci alla vasta platea degli esclusi e non contenderci la gestione dei servizi esistenti. Questa convenzione dimostra che l’unico nostro interesse è quello di dare un servizio a quei soci e dipendenti delle nostre cooperative che ne hanno bisogno. Lo stiamo facendo valorizzando il know how maturato in anni di gestione di servizi di welfare e facendo sinergia tra cooperative. In quest’ottica – conclude Rita Ghedini – siamo interessati ad un confronto con le amministrazioni pubbliche”. BOLOGNA Integrazione della logistica cooperativa Promuovere un sistema integrato tra le cooperative della logistica. Legacoop Bologna è pronta a mettere a disposizione tutti i suoi strumenti per renderlo possibile. E’ la proposta lanciata da Legacoop Bologna al convegno “Le sfide nel futuro della logi- Legacoop Settori stica”, organizzato in occasione dei 10 anni di Unilog. Al convegno hanno partecipato la presidente di Legacoop Bologna, Rita Ghedini, il vicepresidente di Legacoop Bologna e presidente di Unilog, Stefano Cevenini, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Donini, i presidenti di Coop Adriatica e Granarolo, Adriano Turrini e Gianpiero Calzolari e Luca Vezzani, della direzione logistica di Conad. Per Legacoop Bologna, la logistica è un settore fondamentale per l’economia del territorio ma ha bisogno di innovazione, razionalizzazione e di regole che consentono alle imprese di operare nella legalità senza subire la concorrenza sleale di chi opera senza rispettare la legge e i contratti nazionali di lavoro. “La logistica, per essere competitiva, ha bisogno di razionalizzazioni, di accorciare la filiera – dichiara Stefano Cevenini, vicepresidente di Legacoop Bologna e presidente di Unilog – In ambito cooperativo molte cose sono state fatte, ma insisteremo ancora in questa direzione. Legacoop Bologna vuole promuovere la cooperazione tra cooperative. Questa collaborazione sarà la marcia in più per le imprese di Legacoop Bologna coinvolte in questa filiera”. “Siamo orgogliosi di Unilog perché è un modello per tutta la logistica cooperativa – commenta Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Si tratta di una società che ha fatto innovazione e anticipato tendenze di mercato, operando sempre nel pieno rispetto della legalità, in un settore in cui la concorrenza sleale è massiccia. Voglio anche evidenziare un ulteriore aspetto di buona natura cooperativa di Unilog, cioè l’aver fatto da incubatore ad Alice, una cooperativa di facchinaggio che è nata e cresciuta con Unilog e che oggi dà lavoro ad oltre 500 persone. Sono elementi – conclude Rita Ghedini - che ci dicono che la cooperazione, se saprà mettere in moto processi di razionalizzazione, potrà essere ancora protagonista nel settore della logistica, facendo innovazione e nel pieno rispetto dei contratti di lavoro”. Unilog, con sede ad Anzola dell’Emilia, e una societa di logistica (Contract Logistic) con un fatturato di 60 milioni di euro, dei quali 31 milioni sviluppati nell’attività di groupage (per la Gdo) e di conto deposito per i produttori. In totale sono 220milioni i chilogrammi movimentati in un anno, 350 mila le spedizioni, 75 mila le consegne. Territori Imprese Sondaggio Territori 21 Unilog e una Spa partecipata da cooperative, svolge le attività di logistica utilizzando per l’80% i mezzi di Cta e Ctl, le due cooperative che sono le sue principali azioniste. REGGIO EMILIA Pauline Green, presidente Ica, alla mostra City of Cooperation Il 27 aprile è stata una data importante per la cooperazione reggiana: Pauline Green, presidente dell’Ica, l’Alleanza Internazionale delle Cooperative, che associa tutte le organizzazioni cooperative nel mondo, ha infatti fatto visita a Reggio Emilia alla mostra “City of Cooperation”, allestita presso Spazio Gerra dall’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia. Sempre a Spazio Gerra la Green è stata poi protagonista di una conversazione sul tema “Un mondo di cooperative”, dove ha parlato dello sviluppo e delle prospettive della cooperazione nel mondo e in Europa e dell’internazionalizzazione delle cooperative. Un tema particolar- Primo piano ACI mente sentito dalla Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia, che con “City of Cooperation” ha voluto dare una rappresentazione efficace e moderna della realtà cooperativa reggiana, collegandola ai temi dell’internazionalizzazione e ad Expo 2015. L’incontro con Pauline Green, a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti di cooperative reggiane, è stato coordinato dall’editorialista e saggista Massimiliano Panarari, è stata una occasione importante per capire l’evoluzione nel mondo del modello cooperativo, e dell’importanza che sta sempre più assumendo questo modello di impresa sia nei paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo. La Green non ha mancato di ricordare l’importanza della cooperazione emiliana, sottolineando l’altro come l’innovativa esperienza della cooperazione sociale sia stata un modello in molti altri paesi. Dopo aver ricordato che nel mondo 1 miliardo di persone sono socie di cooperative (1 su 7) e 100 milioni di persone sono occupate in cooperative, la Green - la prima donna a presiedere l’Ica - ha voluto sottoli- Legacoop Settori neare come il modello di impresa cooperativa sia il più rapido per lo sviluppo dell’economia e offre le basi per un modo di fare impresa più sostenibile rispetto al tradizionale modello capitalistico, attualmente in crisi. La caratteristica distintiva di tutte le cooperative, indipendentemente dal fatto che esse siano piccole o grandi imprese, è la condivisione dei valori della democrazia, solidarietà, eguaglianza, auto aiuto e responsabilità, favorendo la creazione del bene comune piuttosto che la massimizzazione di profitti a beneficio di pochi. “L’Anno Internazionale delle Cooperative, celebrato nel 2012, ha mostrato l’esistenza di un profondo interessa verso il movimento cooperativo anche da parte dell’Onu. La cooperazione - ha sostenuto la Green - è in grado più di altre forme di impresa di fare fronte ai veloci mutamenti in atto”. La presidente dell’Ica ha ricordato poi le enormi opportunità che ha la cooperazione davanti a questioni come la gestione di servizi pubblici, l’innovazione, lo sviluppo delle comunità, le difficoltà del welfare. Pauline Green ha anche segnalato una forte spinta delle cooperative ad interagire tra loro, e in questa direzione l’Ica sta svolgendo un ruolo importante. Sui temi affrontati dalla presidente dell’Ica sono intervenuti il presidente e il copresidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia Luca Bosi e Giuseppe Alai, il presidente di della cooperativa Caire Progettazione Paolo Genta e Matteo Vignoli dell’Università di Modena e Reggio Emilia. All’incontro erano presenti, tra gli altri, anche il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta e il direttore di Confcooperative Giovanni Teneggi. Prima della conversazione Pauline Green è stata protagonista di una lunga intervista con Stefania Bondavalli per la trasmissione Dare&Avere di Telereggio. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Coopservice 22 COOPSERVICE >> CPL Concordia Nuovo piano industriale per diventare una grande azienda nazionale >> Coop Consumatori Nordest Saranno tre anni di crescita per Coopservice. Nel triennio 2015-2017, il fatturato della cooperativa reggiana, impresa leader in Italia nei servizi alle imprese e alle comunità, passerà da 490 a 552 milioni di euro. Il fatturato del Gruppo Coopservice, che comprende la controllata Servizi Italia, quotata in Borsa, supererà gli 800 milioni di euro. Sono le cifre contenute nel nuovo piano industriale 2015-2017, approvato dal Cda di Coopservice e presentato al top management nel corso di una convention che si è tenuta al Centro Loris Malaguzzi, alla quale è intervenuto l’economista Giulio Sapelli. “Il nuovo piano industriale consentirà a Coopservice di fare un salto di qualità che la metterà in condizione di affrontare i profondi cambiamenti in atto nel mercato dei servizi, fortemente compromesso da comportamenti illegali e da una competizione tutta concentrata sul prezzo – dichiara il presidente di Coopservice, Roberto Olivi – Noi scegliamo di investire maggiormente su segmenti di mercato innovativi e a più alto contenuto tecnologico, diversificando e perseguendo un maggior equilibrio fra le aree di business; una scelta inderogabile se si vuole continuare a crescere, cogliendo le opportunità della ripresa economica, quando comincerà a manifestarsi concretamente”. Il nuovo piano di Coopservice si colloca in continuità con le attività realizzate nel triennio 2012-2014, anni in cui Coopservice è riuscita a crescere pur in un contesto economico negativo e a fronte di una sostanziosa riduzione della spesa pubblica per i servizi. La crescita è stata ottenuta operando una profonda riorganizzazione interna, diversificando l’attività e puntando sui servizi ad alto valore aggiunto e ad alto tasso di innovazione, come quelli della logistica del farmaco (settore in cui Coopservice vanta una leadership consolidata) o dell’energy e facility management, un comparto rafforzato con l’acquisizione di Gesta. Sono indicazioni operative contenute anche nel nuovo piano che si colloca in un contesto economico migliore rispetto a quello degli anni scorsi, ma sempre all’interno di un trend di contrazione della spesa per i servizi che >> Conad Adriatico >> Proges >> UniAbita >> CdIE >> Coop La Giovane >> Coop Castelmonte Primo piano ACI Legacoop Settori non consentirebbe a Coopservice di crescere attraverso l’erogazione dei soli servizi che fino ad oggi hanno costituito i punti di eccellenza della sua attività e hanno prodotto la parte principale del fatturato. Il piano 2015-2017 Oltre alla previsione del miglioramento dell’efficienza nelle attività “tradizionali”, il nuovo piano industriale punta sulla diversificazione, che consentirà a Coopservice sia di diversificare il rischio di mercato, sia di sviluppare nuovi servizi e crescere in nuovi settori.A fine piano, il processo di diversificazione, consentirà a Coopservice di cambiare pelle, presentandosi al mercato e ai soci sempre più con la fisionomia di una società di servizi globali di rilevanza nazionale, che punta sull’innovazione, operando nella piena legalità anche in quei settori più esposti alla concorrenza sleale, e nel rispetto dei principi cooperativi. Nuovi servizi Il piano prevede lo sviluppo di nuovi servizi a più alto valore aggiunto, affini ai servizi “core”. Coopservice prevede di allargare la propria offerta di servizi nei seguenti settori: espansione dei servizi di pulizia nella sanità privata; sviluppo di servizi accessori per la grande distribuzione organizzata (GDO); servizi tecnologici di sicurezza per la micro utenza; decontaminazione delle attrezzature biomedicali; integrazione della filiera dei servizi ecologici/trattamento rifiuti speciali; servizi di riqualificazione energetica e di manutenzioni per i condomini; espansione all’estero basata sulle competenze distintive che fanno parte dell’offerta di Coopservice quali pulizie sanitarie e soft facility. Lo sviluppo dei nuovi servizi porterà non solo ad un aumento del fatturato ma anche ad una sua diversa composizione. Al fatturato della cooperativa, nei prossimi anni, contribuiranno, in maniera più equilibrata rispetto ad oggi, tutte le linee di servizi. Il raggiungimento di questo obiettivo consentirà a Coopservice di diversificare e ridurre i rischi derivanti dalla concentrazione del portafoglio, dalla riduzione dei margini, dalla competizione schiacciata sui prezzi. “Il nuovo piano industriale di Coopservice non è basato esclusivamente su valutazioni economiche, il nostro modo di fare impresa non è mai slegato dai nostri valori. E su questa strada continueremo – conclude il presidente Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 Olivi – nel rispetto dei principi cooperativi e della legalità, favorendo la partecipazione dei soci alla vita della cooperativa, dal coinvolgimento nelle scelte imprenditoriali alla definizione di sempre più utili strumenti di welfare aziendale”. CPL CONCORDIA Soddisfazione di Lusetti per il “radicale cambiamento” “Soddisfazione per il radicale cambiamento dei vertici di Cpl Concordia, sostegno alla decisione di inserire alla guida personalità esterne alla cooperativa, approvazione per il forte segnale di discontinuità dato all'esterno e all'interno, cauto ottimismo sulla possibilità che presto la cooperativa possa tornare ad avere tutti i requisiti per la riammissione nella white list e auguri di buon lavoro al nuovo staff , ai soci e ai lavoratori”. Questo, in sintesi, il commento di Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale, che ha partecipato all'assemblea dei soci di Cpl Concordia che hanno eletto il nuovo consiglio d’amministrazione. Gli oltre 800 soci lavoratori e sovventori presenti a Concordia o collegati in videoconferenza dalle sedi esterne di CPL, hanno approvato la riduzione del Consiglio da 13 a 7 componenti.Al termine delle elezioni, i 770 votanti hanno eletto a scrutinio segreto i soci Paolo Barbieri, Giuseppe Bandini, Andrea Cavazzoni, Alessandro Panazza e Bruno Grispino. Insieme ai 5 nuovi consiglieri soci della cooperativa è stata approvata la nomina di due membri esterni, Mauro Gori e Elio Cirelli. Il CdA ha designato Mauro Gori nuovo Presidente di CPL. Bolognese, classe 1948, laureato in Scienze Politiche, Gori è l’attuale Primo piano ACI Presidente del CdA di Cooperfidi Italia e Consigliere di Amministrazione della Fondazione Cooperhousing e di Finabita. Entrato nella cooperazione nel 1985, è stato componente della Presidenza Nazionale di Legacoop dal 1991 al 2002, e dal 2003 al 2014 è stato Responsabile dell’Area Economico Finanziaria di Legacoop Nazionale. Vicepresidente è stato nominato Paolo Barbieri, 30 anni che attualmente riveste in azienda il ruolo di Responsabile di specializzazione Global Service e Servizio Energia. La carica di consigliere delegato è stata affidata a Elio Cirelli, mantovano e residente dal 1975 a Mirandola (MO), classe 1943. Laureato in Economia e Commercio, dirigente di azienda dal 1978, fra i numerosi incarichi è stato Direttore Finanziario e Amministrativo del Gruppo biomedicale Gambro Italia e amministratore delegato di Gambro Dasco Spa. Ha ricoperto inoltre la carica di Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (1993-2001) e di Presidente del CdA della Cassa di Risparmio di Mirandola (20012005). Nel corso della prima riunione del neoeletto Consiglio è stata inoltre deliberata la nomina del nuovo Organismo di Vigilanza del quale fanno parte il dottor Vito Zincani, ex Procuratore Capo della Procura di Modena, in qualità di presidente, il professor Angelo Paletta, docente di Economia aziendale all'Università di Bologna e Gianluca Verasani, direttore generale di Legacoop Modena. “E’ stato fatto un importante passo nel percorso di rinnovamento deciso dai soci - ha detto il nuovo presidente Mauro Gori - nell’ottica di una totale ed evidente discontinuità. Questo cambiamento è sostanziale perché viene dalla base associativa e si concretizza in una nuova governance per CPL”. “In un momento molto delicato – ha spiegato Lusetti – l'assemblea dei soci e i vertici di Legacoop hanno dimostrato di saper agire con fermezza, ma senza pericolosi sbandamenti e senza cedere a facili richieste di azioni muscolari a uso e consumo dei media, nell'intento di assicurare alla cooperativa, ai suoi soci e a tutto il territorio modenese la continuità produttiva che la storia, la competenza e la qualità del lavoro di Cpl meritano”. “Credo – ha continuato il presidente di Legacoop – che ci siano tutti i presupposti perchè la cooperativa, con il sostegno delle Istituzioni Legacoop Settori che non è mai venuto meno, possa rapidamente tornare in possesso di tutti i requisiti legali per poter proseguire, con successo, la propria attività aziendale. Nell'attesa e nella speranza che la giustizia faccia presto e bene il suo lavoro, i soci di Cpl e Legacoop, senza emettere sentenze, hanno proceduto con rapidità e trasparenza alle azioni che possono immediatamente mettere in navigazione l'azienda. Siamo sicuri che tutti i protagonisti opereranno con questo obiettivo”. CONAD ADRIATICO Sempre prima in Abruzzo, fatturato a +2,1 per cento In occasione della seconda tappa del Grande Viaggio Conad, Conad Adriatico ha fornito i dati dello sviluppo in Abruzzo. Nel 2014 il fatturato si è attestato a 465,1 milioni di euro – il 49,7 per cento di quello complessivo; 9,6 milioni di euro in più rispetto al 2013, +2,1 per cento – con 133 punti di vendita per una superficie di 94.976 mq. Il risultato conferma la leadership in regione con il 24,5 per cento di quota di mercato (fonte: GNLC - 2° semestre 2014). Il costante trend di crescita è legato allo sviluppo della rete regionale – 2 Conad Ipermercato, 3 Conad Superstore, 43 Conad, 43 Conad City e 16 Margherita Conad, ma anche 17 Todis, un format che offre tutta l’esperienza di Conad coniugata a tanta convenienza, e 9 punti di vendita tradizionali con insegna L’Alimentare –, all’impegno dei 109 soci imprenditori e agli investimenti per l’apertura di 10 nuovi punti di vendita e di 2 distributori di carburanti nel biennio 2015-2016. A fine anno, con la ristrutturazione della rete, i punti di vendita in Abruzzo saranno 132, con una superficie complessiva di 97.165 mq, frutto del riposizionamento delle grandi superfici, di cambi insegna e di nuove aperture: i supermercati Conad saliranno a 45 e i Todis a 19. Il fatturato atteso, compreso quello dei distributori, si attesterà a 477,4 milioni di euro. Conad Adriatico conferma in tal modo la capacità di operare con un’efficiente struttura, che ha saputo razionalizzare i costi in questi anni di congiuntura economica per proporsi sul mercato come impresa moderna e innovativa. Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 «Numeri che presi a sé non esprimono appieno il potenziale della nostra cooperativa», sottolinea l’amministratore delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando. «Un potenziale fatto anche di sostegno all’economia regionale e alle sue eccellenze alimentari, di nuova occupazione, di investimenti finalizzati a limitare la progressiva desertificazione delle risorse produttive locali.Ancor più in una fase di pesante congiuntura economica.Abbiamo un programma di sviluppo che privilegia l’Abruzzo, con dieci nuove aperture e due nuovi impianti di distribuzione dei carburanti. Forti di un modello cooperativo che ha una base di valori condivisi e applicati nel quotidiano. Il fatto stesso di “sentire” la cooperativa come parte di sé, sulla quale investire il presente e il futuro, fa sì che gli utili siano reinvestiti in sviluppo, in occupazione, nella formazione di nuove competenze professionali. Animati da una radicata fiducia nel rilancio del Paese». Per contribuire al sostegno dell’economia abruzzese, Conad Adriatico ha stretto accordi con 252 fornitori locali con i quali ha sviluppato nel 2014 un fatturato di 59,7 milioni di euro. Significativa la ricaduta economica sul territorio grazie anche al consorzio Conad, che si è fatto portavoce delle migliori produzioni regionali – ortaggi, frutta, carni, pasta e vini Doc... – in Italia e in Europa con i marchi Conad, Conad Percorso Qualità, Conad Il Biologico, Sapori&Dintorni Conad e Creazioni d’Italia. Nel Polo logistico integrato di San Salvo (Chieti) – 160 mila mq di superficie, di cui 53 mila coperti –, ampliato con il nuovo polo del freddo, l’accorpamento delle consegne di carni, salumi, latticini, ortofrutta e surgelati (e generi vari) su un unico mezzo di trasporto ha prodotto la riduzione di oltre il 30 per cento dei km annui percorsi. Lo scorso anno, il Polo di viale Marisa Bellisario ha movimento 320 milioni di pezzi in uscita con 47 mila viaggi di automezzi per 157 mila consegne ai punti di vendita. Di particolare rilievo i dati del centro di distribuzione del pesce fresco di Pescara: oltre un milione di kg distribuito con 6.453 consegne alle 41 pescherie dei Conad Ipermercato, Conad Superstore e supermercati Conad per un totale di oltre 100 prodotti ordinabili (50 quelli trattati in media ogni giorno). La cooperativa si serve di 15 pescherecci (in appalto) – 11 per la pesca a strascico e 4 per Primo piano ACI quella a volante –, di altri 8 per la pesca a lampara del pesce azzurro (di cui 2 di proprietà del partner La Selva Pesca) e di 2 per la pesca con il palangaro di merluzzi, mazzoline e gronchi, che, dal 15 maggio, effettueranno la campagna di pesca del tonno e del pesce spada. Sul fronte della convenienza e del risparmio per i clienti, lo scorso anno state attivate complessivamente 108 iniziative promozionali nei supermercati della cooperativa (con un’incidenza del 29 per cento sul totale del venduto) e 59 negli iper (48 per cento) che hanno prodotto benefici economici per 164,2 milioni di euro (90,9 milioni nei supermercati e 73,4 negli iper) a vantaggio dei consumatori abruzzesi. I clienti hanno tuttavia usufruito di altre occasioni di risparmio, dalle parafarmacie (453 mila euro) ai buoni spesa in sostituzione del catalogo premi (1,4 milioni di euro), dai libri scolastici ai vantaggi legati alla Conad Card (234 mila euro il risparmio ottenuto dai soci abruzzesi). Un prodotto su tre venduti è a marchio Conad. La marca del distributore si conferma componente fondamentale del bilancio di Conad Adriatico per lo sviluppo della rete e il rafforzamento della fedeltà dei clienti, che apprezzano la qualità da leader coniugata ad una convenienza del 25-30 per cento. Le linee di prodotti Conad primeggiano nel 45 per cento delle categorie in cui competono, percentuale che sale al 73 per cento se si considerano anche le seconde posizioni. Chi è Conad Adriatico Conad Adriatico è una delle otto imprese cooperative tra imprenditori dettaglianti indipendenti associata al consorzio nazionale Conad e opera nelle Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. La cooperativa è presente con propri punti di vendita in Albania e in Kosovo. La cooperativa associa 273 imprenditori e nel corso del 2014 ha sviluppato un fatturato di 925,4 milioni di euro – in crescita dell’1,7 per cento rispetto all’anno precedente – con 372 punti di vendita per una superficie di 216.811 mq (+3,2 per cento): 6 Conad ipermercato, 4 Conad Superstore, 110 Conad, 145 Conad City, 39 Margherita, 32 discount Todis e 36 di altre insegne. I collaboratori occupati nella rete sono 4.153, ai quali si aggiungono i 254 che operano nella sede di Monsampolo del Tronto (Ascoli Piceno). La quota di mercato vede Conad Adriatico leader in Abruzzo (24,5 per cento) e nel Mo- Legacoop Settori lise (22,7 per cento); nelle Marche è attestata all’8,5 per cento, in Basilicata al 6,5 per cento e in Puglia al 6,9 per cento (fonte: GNLC - 2° semestre 2014). Tra i servizi per i clienti, il distributore di carburanti dell’Aquila (con un milione di euro di risparmio per i clienti), le 10 parafarmacie (oltre 955 mila euro di risparmio) e i 2 corner Ottico. Conad Adriatico è presente dal 2006 in Albania con 34 supermercati Conad, per 19.769 mq di superficie di vendita, serviti da una piattaforma multisettoriale completamente autonoma ubicata a Tirana. Con 699 fornitori locali la cooperativa ha sottoscritto accordi di fornitura per un valore complessivo di 212,7 milioni di euro di venduto, contribuendo al sostegno e alla valorizzazione di tante economie locali. Sul versante sociale, la cooperativa e i soci imprenditori hanno investito sul territorio oltre 1,4 milioni di euro in attività che hanno interessato e coinvolto direttamente le comunità in cui operano (oltre il 50 per cento in Abruzzo). Attività che spaziano dal sostegno alle società sportive alla cultura e alla promozione di iniziative di carattere sociale. Il piano di sviluppo per il biennio 2015-2016 prevede 10,5 milioni di euro di investimenti, con 33 nuove aperture e 3 nuovi distributori di carburanti oltre quello in funzione dal 2013 all’Aquila. COOP CONSUMATORI NORDEST Dona la tua spesa, raccolti oltre 35.000 kg di generi alimentari Nel Reggiano, nei 24 punti vendita di Coop Consumatori Nordest aderenti, per l’iniziativa “Dona la tua spesa” sono stati raccolti 35.380 Kg di generi alimentari (1.764 cartoni utilizzati). Come in passato la sinergia fra volontari, istituzioni, cooperativa e associa- Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 zioni porta l’iniziativa a un grande successo. Lo scorso anno erano stati raccolti 26.240 Kg di alimenti, stoccati in 1.640 cartoni) A leggere i dati della raccolta solidale emerge senza dubbio che fra le persone esiste ancora la disponibilità a donare. Nonostante il momento difficile per tante famiglie e la diffidenza verso chi promuove attività solidaristiche, la quarta edizione di “Dona la tua spesa”, la prima del 2015, promossa da Coop Consumatori Nordest sabato 11 aprile è stata un successo. Il forte legame di Coop con il suo territorio, i volontari, il prezioso aiuto logistico dei rappresentanti sociali e la collaborazione con le comunità e le istituzioni che operano al servizio delle persone in difficoltà sono la chiave dei risultati. Una manifestazione di cosa significa oggi concretamente appartenere a un territorio. Nelle 12 province in cui si trovano i punti vendita di Coop Nordest sono stati raccolti in 6.093 cartoni da imballo un totale di 121.860 Kg di generi alimentari contro gli 86.000 kg dello scorso anno. Riuscire a dare una risposta a chi ha più bisogno riempie di soddisfazione tutti gli attori della catena solidale: chi ha messo a disposizione il suo tempo libero è stato un tassello di una catena virtuosa. Il successo di “Dona la tua spesa” è opera di tutti. Il ringraziamento della cooperativa va ai clienti che hanno rinunciato a una spesa a favore delle persone in difficoltà, ai dipendenti che si sono resi disponibili ad affrontare un ulteriore carico di lavoro e a tutti i volontari della cooperativa e delle associazioni coinvolte che con la loro presenza e il loro servizio nei punti vendita hanno realizzato un’opera straordinaria. PROGES Partnership pubblico e privato sociale per le politiche sanitarie «Dobbiamo andare, sistema sanitario pubblico e privato sociale, verso la co-progettazione di una rete sempre più integrata di servizi sanitari». Così Antonio Costantino presidente di Proges ha delineato la strategia del privato sociale, e della cooperazione in particolare, nell’attuale evoluzione del sistema sanitario. «Ferma restando la centralità dell’ente pubPrimo piano ACI blico in termini di programmazione e controllo, deve crescere il ruolo di soggetti del privato sociale che hanno investito tanto in questi anni in formazione e qualità, e oggi possono portare tutta la loro esperienza a servizio dell’integrazione sempre più necessaria tra sociale e sanitario. La nuova legge regionale ha riconosciuto per la prima volta la funzione pubblica svolta dalla cooperazione anche in ambito sanitario. Ci definisce interlocutori privilegiati. L’obiettivo di Proges è di stare all’interno della pianificazione sanitaria pubblica, in un’ottica di confronto. In questi anni siamo stati, in ambito socio assistenziale, una stampella del pubblico, senza di noi non si sarebbero raggiunti i livelli di eccellenza che ci sono oggi, e da questo tipo di esperienza con molta umiltà vogliamo crescere e mettere in campo i nostri titoli. Chiediamo ancora una volta all’ente pubblico di pretendere da noi qualità, professionalità, capacità di progettazione e investimento, per non svolgere un ruolo da meri fornitori e per scongiurare il pericolo di un abbassamento complessivo dei servizi, in una logica pericolosa di contenimento lineare dei costi – ha concluso Costantino». Durante la tavola rotonda ‘Sanità e territorio. Le forme dell’innovazione’, seconda giornata delle Buone Pratiche organizzata da Proges, si sono analizzate le tendenze in atto nel sistema di servizi sanitari, con l’obiettivo d’immaginare gli scenari futuri e le possibili declinazioni del concetto di cure primarie e di cure Intermedie (post-acuzie, cronicità, continuità assistenziale). A Cà Tegoni (Gaione) sono intervenuti anche Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliera di Parma ed Ettore Brianti, direttore sanitario Ausl di Parma. «Stiamo costruendo un nuovo sistema sanitario territoriale – ha spiegato Fabi – che ripensa la funzione dei poli ospedalieri al centro di una rete di risorse sanitarie diffuse. Oggi certamente bisogni di salute e bisogni socio assistenziali si sovrappongono. Per questo sono d’accordo sul fatto che dobbiamo trovare degli interlocutori qualificati e dei momenti per la programmazione integrata, assieme anche alla Conferenza sanitaria territoriale. In questo contesto la cooperazione sociale dovrà avere un ruolo. Dobbiamo darci delle priorità e degli obiettivi per fare scelte innovative di partenariato e trovare risposte Legacoop Settori per mantenere il livello di eccellenza che oggi nella nostra provincia abbiamo». Ettore Brianti dopo una panoramica sull’evoluzione del bisogno di assistenza e cura per una popolazione che invecchia sempre di più, con un aumento delle patologie croniche e sulla riorganizzazione e ristrutturazione dei servizi sanitari a partire dagli anni duemila, ha posto l’accento sulla situazione di crisi che sta vivendo oggi il paese, sottolineando di condividere il percorso di condivisione e interazione tra pubblico e privato perché: «per noi la priorità è quella di non duplicare i servizi, abbiamo dei vuoti in cui il privato si può inserire, si tratta di identificare questi ambiti e intervenire insieme». La giornata è proseguita con l’approfondimento del modello clinico-organizzativo dell’Ospedale di Comunità di Giuncugnano (Lucca). Nel pomeriggio è stata presa in esame la realtà dell’Hospice «La Casa di Iris» di Piacenza, esempio d’integrazione territoriale applicata alle cure palliative. UNIABITA Sponsoreditorialedellibro“L’uomo colcappello”iconadelQuartoStato Nasce da una dedica, da un diario e da memorie di famiglia il libro che rivela, a distanza di un secolo, l’identità di un uomo, Giovanni Gatti, diventato inconsapevole protagonista di un’opera iconica, il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. È lui l’uomo col cappello che ci guarda dritto negli occhi, al centro del dipinto, rivendicando con fermezza la propria emancipazione e quella di un’intera classe sociale. Un ex-garibaldino pronto in gioventù a morire per la causa repubblicana e in età adulta, divenuto farmacista, a prendersi cura delle vite e delle persone che abitano le campagne e il borgo di Volpedo. Qui nasce l’amicizia con il pittore Pellizza: un rapporto profondo, contraddistinto da una condivisione di ideali che lo indurrà a posare per un quadro destinato a lasciare un segno profondo nella Storia. Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 Così il Quarto Stato torna a parlarci attraverso le incredibili memorie di una vita rimasta nell’anonimato, oggi affidate alla sensibilità narrativa della pronipote di Giovanni, Maria Vittoria Gatti. Il libro, progetto corale contraddistinto dalla partecipazione di diversi soggetti promotori, sarà presentato al pubblico Giovedì 7 maggio alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze del Museo del Novecento di Milano, dov’è custodito il Quarto Stato, scelto dal Comune di Milano come immagine simbolo per il mese di apertura di Expo 2015. La presentazione rientra nel palinsesto di eventi Expo in Città. Le radici di UniAbita, - afferma Gian Matteo Marangoni, presidente della Cooperativa sponsor del progetto editoriale - risalgono al 1903 e affondano nello stesso humus culturale, politico e sociale, condividendo idealmente quel ‘comune sentire’ che legava Giovanni Gatti, protagonista del libro, al pittore Pellizza. Un’opera, Il ‘Quarto Stato”, in cui la Cooperativa si è spesso identificata nel suo lungo percorso di crescita e sviluppo, iniziato più di un secolo fa. Sostenere questo progetto editoriale e la sua pubblicazione nell’anno di Expo 2015, eccezionale occasione d’incontro e scambio tra Paesi e culture diverse, significa non solo rendere un piccolo omaggio ad un’opera iconica, divenuta patrimonio collettivo, ma anche alla nostra Storia e a tutti quegli uomini, dall’identità sconosciuta, che l’hanno fatta.” CdIE Corso di Europrogettazione Edizione 2015 Visto il successo delle edizioni precedenti, C.d.I.E. (Centro di Iniziativa Europea – Soc. Cooperativa) organizza presso la propria sede un nuovo corso di progettazione comuPrimo piano ACI nitaria che fornirà un quadro completo sul funzionamento dei finanziamenti offerti dall’Unione Europea con particolare attenzione alla programmazione 2014-2020. Il corso si sviluppa in 3 giornate di cui due finalizzate all’acquisizione di nozioni di base in Europrogettazione ed una giornata dedicata alle tecniche di elaborazione del budget e alla gestione amministrativa del progetto. Ogni giornata prevede una sessione teorica ed un’esercitazione pratica. Il corso si svolgerà nei giorni 26, 27 e 28 maggio 2015 dalle 9.30—13.00 / 14.00—18.00 presso C.d.I.E. in Via Carlo Poerio n. 39 – Milano. Le iscrizioni sono aperte fino al 22 maggio 2015. Per ulteriori informazioni contattare 0220524711; oppure via mail: [email protected] / [email protected] Scarica programma e scheda di iscrizione. COOP LA GIOVANE Coop La Giovane: la cooperativa a sostegno della comunità La cooperativa “La Giovane” ha stanziato 40 mila euro a favore della scuola dell’infanzia Abracadabra. Di questi oltre 14 mila sono già stati utilizzati per l’acquisto di arredi, i successivi 25 mila verranno utilizzati per l’acquisto di giochi bimbi da collocare nell’area cortilizia. L’alluvione del torrente Baganza, a sei mesi di distanza, sembra solo un ricordo sbiadito, ma restano ancora molte cose da fare. La scuola dell’infanzia comunale Abracadabra ha riaperto in tempi brevissimi appena dopo Pasqua. I 140 bambini che la frequentano, suddivisi in 5 sezioni, sono rientrati in classe dopo un lavoro di ristrutturazione che ha visto il rifacimento completo del piano terra, invaso dai fanghi e dalle acque del torrente Baganza nel pomeriggio del 13 ottobre 2014, e interventi anche negli altri spazi scolastici. Pavimenti, serramenti, soffitti, pareti, aree esterne sono state riqualificate. A questo si sono aggiunti gli arredi donati dalla cooperativa “La Giovane”. Il presidente della cooperativa Ginetto Donati, il vice presidente Danilo Adorni e il direttore del personale Stefano Setti, Legacoop Settori accompagnati dalla vicesindaco Nicoletta Paci, con delega alla scuola ed ai servizi educativi, sono stati accolti il 24 aprile dai bambini e dalle insegnanti della scuola dell’Infanzia Abracadabra che hanno manifestato la loro riconoscenza, regalando un loro bel disegno incorniciato.“La nostra donazione – ha spiegato il presidente Ginetto Donati – è una segno di vicinanza de “La Giovane” al mondo dei più piccoli, nello spirito dei valori che animano la cooperativa stessa, improntati proprio sul senso della cooperazione sana e vera, per fornire un aiuto alle realtà bisognose del territorio. Per questo abbiamo pensato di stanziare altri 25 mila euro per l’acquisto dei giochi bimbi della scuola”. “Siamo profondamente grati alla cooperativa “La Giovane” - ha concluso la vicesindaco Nicoletta Paci -, per la sensibilità dimostrata nei confronti dalla scuola e dei bambini che la frequentano. Certamente “La Giovane” rappresenta un esempio virtuoso sul territorio a cui va il ringraziamento nostro e della città tutta”. COOP CASTELMONTE Gestirà il centro polifunzionale per la terza età di Preganziol Sarà la coop sociale Castelmonte a gestire il centro polifunzionale per la terza età che sorgerà a Preganziol (Treviso) nel 2018 sul terreno donato al Comune da Francesco Gatto, mezzadro di 89 anni. A indicare la cooperativa è stato proprio il generoso benefattore. «La donazione diventerà un patrimonio per la comunità locale», afferma Giuseppe Possagnolo, presidente della Castelmonte. «La scelta del signor Gatto ci lusinga molto – prosegue Possagnolo - e testimonia il riconoscimento nei confronti dell’operato della nostra cooperativa, sempre attento ai diritti e ai bisogni delle persone, e realizzato con professionalità e passione dai nostri lavoratori». A Preganziol la cooperativa è radicata nel territorio con altre due importanti realtà per l’assistenza a persone non autosufficienti:“Casa Codato”, comunità alloggio per persone disabili con annesso laboratorio diurno, e “Villa Alma”, comunità alloggio per anziani provenienti da ospedali psichiatrici. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 27 OSSERVATORIO SWG La forbice crescente tra inclusi ed esclusi Da un decennio aumenta in Italia il senso di esclusione dalla vita economica e sociale. Tra i più colpiti le donne e gli abitanti del Centro, oltre a quella moltitudine crescente che non si reca alle urne. L’indice di inclusione utilizzato da ormai 10 anni dall’istituto Swg, ha lo scopo di monitorare la percezione della propria integrazione nel tessuto economico e sociale del Paese da parte dei cittadini. Non si tratta di misurare l’inclusione di fatto, bensì di rilevare in prospettiva la sensazione di interazione nei principali ambiti della vita sociale: del lavoro, dell’economia, ma anche delle relazioni sociali estese e ristrette. Dunque questa sensazione si è affievolita di anno in anno. Dal 2005, quando quelli che si sentivano inclusi erano ancora la maggioranza, la tendenza si è invertita e la forbice tra esclusi ed inclusi si è allargata. Oggi circa tre quarti degli italiani si sentono esclusi in almeno uno degli ambiti di riferimento. Nonostante di sensazioni si parli, la quota è da record. Primo piano ACI Legacoop Settori Emergono inoltre profonde differenze tra le alcune categorie socio-anagrafiche che vanno a confermare una serie di fenomeni già documentati. A sentirsi più escluse degli altri sono soprattutto le donne (+16%), gli abitanti del Centro e quelli che affermano di non votare (+10%). Si conferma così l’ancora elevata disparità di genere vissuta nel Paese, ma anche un clima sociale in forte discesa nel Centro Italia (segnalato peraltro da molti altri indicatori). Infine, si osserva come il senso di esclusione trovi corrispondenza nell’astensione dal voto, fenomeno in preoccupante ascesa in tutto lo stivale. Viceversa, chi si sente oggi più incluso sono gli abitanti del Nord Ovest (+13%), quelli con un titolo do studio medio-alto (+7%) e le persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni (+5%). Si tratta non a caso dell’area geografica che ha risentito della crisi in misura minore rispetto alle altre, dei lavoratori meglio collocabili e di quelli collocati in tempi migliori. NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggio cawi su un campione nazionale di 1.000 italiani eseguito nel dicembre 2014. Territori Imprese Sondaggio