Farmacosorveglianza in coniglicoltura.

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Farmacosorveglianza in coniglicoltura.
Farmacosorveglianza in coniglicoltura.
Dr. Lucio Maselli
L’allevamento del coniglio ha raggiunto notevoli livelli di progresso.In Italia rappresenta un settore zootecnico molto
sviluppato per la quantità e qualità delle produzioni.Considerato a torto un allevamento minore,per una serie di
ragioni, è stato spesso trascurato dalle autorità sanitarie .
Al contrario, è un settore che merita particolare attenzione per. garantire redditività all’allevatore ed un prodotto
sicuro al consumatore In questa ottica la farmacosorveglianza dei Servizi Veterinari delle A.S.L. assume una
importanza notevole.E’ necessario affinare le strategie d’intervento attraverso una maggiore conoscenza di tutte le
problematiche del settore per assicurare un uso corretto dei farmaci in condizioni di allevamento intensivo in cui il
farmaco stesso è fattore essenziale ed imprescindibile per la produzione.
Si pensi che per produrre un kg di carne di coniglio si stima necessaria una spesa di farmaci di circa 0.25 E, e che
buona parte delle molecole antibatteriche utilizzate nella pratica clinica sono autorizzate per altre specie animali con
tutto quello che ciò significa in termini di sicurezza e di controllo dei residui nelle carni.
Peculiarità del coniglio e della coniglicoltura.
Il coniglio può essere definito uno pseudo-ruminante per il notevole sviluppo del suo ceco dove avviene il
rimescolamento del contenuto intestinale con la flora microbica cecale.La ciecotrofia è quella funzione digestiva che
porta alla produzione di feci molli (ciecotrofo) che l’animale elimina nelle prime ore del mattino.In conseguenza dei
processi fermentatitivi nel cieco avviene la produzione di acidi grassi volatili che forniscono il 30% dell’energia
metabolica e che contribuiscono a controllare la flora microbica patogena(coli e clostridi) regolando il ph
dell’ambiente intestinale.La flora microbica intestinale è costituita soprattutto da gram +che si formano
progressivamente dal passaggio da una alimentazione lattea a quella con alimenti solidi ricchi di amido e di fibra.
Nella maggioranza dei casi l’allevamento intensivo del coniglio è a ciclo aperto,cioè nello stesso locale avviene la
riproduzione e l’ingrasso degli animali. Pertanto, nello stesso ambiente convivono animali di età e funzioni diverse le
cui necessità sono altrettanto diverse da richiedere una gestione di elevata professionalità.Per esempio in questi
allevamenti è impossibile procedere alla tecnica del”tutto pieno tutto vuoto” che rappresenta la più efficace forma di
profilassi diretta.
I ritmi riproduttivi delle madri possono essere molto diversi (intensivi o estensivi) a seconda il momento che si
sceglie per la F.A. o l’accoppiamento. Lo svezzamento può essere più o meno precoce (da 25 gg fino a 40 gg)
L’ingrasso prevede una fase fino a 50-60 gg ed una seconda fase fino alla macellazione(80gg).
Le strutture di allevamento sono costituite generalmente da capannoni climatizzati essendo ben nota l’estrema
sensibilità del coniglio alle variazioni di temperatura,di velocità dell’aria,di umidità.
Trattamenti farmacologici in coniglicoltura
Le sostanze medicamentose impiegate nella normale pratica clinica sono essenzialmente costituite da molecole
antibatteriche,antiparassitari,vaccini,ormoni e disinfettanti.
I vaccini e i disinfettanti vengono utilizzati generalmente a scopo profilattico,hanno cioè la funzione di prevenire le
forme morbose.
Gli ormoni vengono utilizzati esclusivamente nei riproduttori per l’induzione della ovulazione,dell’estro e nel
controllo del parto.
Di gran lunga più utilizzati sono gli antibatterici e gli antiparassitari sia a scopo terapeutico in presenza di animali
con manifestazioni cliniche,sia a scopo “metafilattico”cioè somministrati in un popolazione di animali che, pur non
presentando segni di malattia, alberga l’agente responsabile dell’infezione.
La terapia e la metafilassi sono le forme di trattamento che più di ogni altra impongono un uso corretto del farmaco ed
una attenzione particolare da parte dei veterinari pubblici in corso di vigilanza per le implicazioni di carattere igienico
sanitario legato alla presenza di eventuali residui nelle carni.
I trattamenti antibatterici vengono effettuati con maggiore frequenza nei soggetti allo svezzamento che risulta la fase
più delicata per le ragioni a cui si accennava.Trattamenti antibatterici si effettuano anche nei riproduttori nella fase
post -partum per controllare metriti e mastiti.
Gli antibiotici più utilizzati sono quelli a basso e medio indice di rischio in diverse associazioni.
A titolo semplificativo si riportano in tabella le molecole e le associazioni più utilizzate nella pratica clinica.
Tetracicline(ossitetraciclina)
Sulfamidici(sulfadimetossina,formilsulfatiazolo)
Trimetoprim
Ac.nalidissico
Ac.pipemidico
Macrolidi (spiramicina,tilosina,tilmicosina,,s pectinomicina)
Amminoglicosidi(gentamicina,Amminosidina,apramicina)
Chinolonici(flumequina,norfloxacin,danofloxacin,enrofloxacin,)
Colistina
Tiamulina
Ossitetraciclina +
Amminosidina +
Apramicina +
Associazioni più utilizzate
Sulfamid.
trimetoprim
spiramicina
tilmicosina
colistina
tiammulina
tilmicosina
spiramicina
Colistina
Formilsulfatiazolo
Spiramicina
Tilmicosina
Tiamulina
Ossiteraciclina
Vie di somministrazione dei farmaci.
La via orale è la più utilizzata.
Nella somministrazione di massa con i mangimi medicati,con i medicinali prefabbricati nell’acqua di bevanda,con gli
oral doser nella somministrazione individuale.
La via parenterale sottocutanea,raramente intramuscolare con specialità medicinali,vaccini;intradermica per i
vaccini.
La via topica è utilizzata per i disinfettanti.
Fattori che influenzano l’attività dei farmaci
.
La ciecotrofia del coniglio che può prolungare il tempo di permanenza di alcuni farmaci eliminati per via intestinale.
La capacità di ingestione molto variabile con l’età degli animali.
Il consumo di acqua molto variabile in rapporto alle temperatur ambientali.
Il costante stato di pienezza dell’intestino che limita la biodisponibilità dei farmaci.
La microflora intestinale che si modifica progressivamente con la crescita degli animali.
I mangimi medicati.(Alimenti medicamentosi)
Per alimenti medicamentosi si intende qualsiasi miscela di uno o più medicinali veterinari con uno o più alimenti
preparati prima dell’immissione in commercio e destinata ad essere somministrata agli animali senza trasformazione,a
motivo delle sue proprietà medicinali.(Art. 1 D. L.vo. 27/01/1992,n°119)
I mangimi medicati per quanto riguarda l’elemento medicamentoso possono essere preparati solo con una premiscela
medicata autorizzata. (Art.3 D.L.vo. 3 marzo 1993 n°90)
Le premiscele medicate autorizzate sono qualsiasi medicinale veterinario preparato in anticipo per la successiva
fabbricazione di alimenti medicantosi.(Art. 1 D.L.vo. 27gennaio n°119)
.
Norme fondamentali che disciplinano i mangimi medicati.
1. D.M.16/11/93 Attuazione della Direttiva 90/167C.E.E.con la quale sono stabilite le condizioni di
preparazione,immissione sul mercato ed utilizzazione dei mangimi medicati nella Comunità.
2. Il L.g.v. 3 marzo 93 n°90.stabilisce le condizioni di preparazione ,immissione in commercio e impiego dei
mangimi medicati.
Associazioni di premiscele nei m.m.
Al capo 3 art. 14 del D.M.16/11/93 è stabilito che i mangimi devono contenere una sola premiscela medicata
autorizzata. Tut tavia,in deroga a quanto previsto dall’art. 14 negli stabilimenti industriali autorizzati,è consentita la
fabbricazione di mangimi medicati prodotti estemporaneamente con più di una premiscela medicata nel rispetto
dall’art. 3,comma 4,del decreto L.g.v. 3 marzo 93 n°90. e cioè,
il veterinario sotto la propria responsabilità,dietro prescrizione fa effettuare la fabbricazione di mangimi medicati con
più di una premiscela medicata autorizzata a condizione che non esista alcun agente terapeutico autorizzato specifico
sottoforma di premiscela,per la malattia da trattare o per la specie o categoria animale in questione.Il mangime, cosi’
prodotto, non può contenere più di quattro principi attivi medicamentosi,deve essere consumato entro 90 giorni e nella
ricet ta dovrà essere indicato un adeguato tempo di sospensione.
In tal caso affinché non si configuri un uso improprio di medicinali veterinari, cosi’ come previsto dall’art. 3,commi
5,6,e 7 del D.Lvo. 119/92 le premiscele associate e prescritte dal veterinario,devono essere somministrate alla specie
animale prevista dal decreto autorizzativo all’immissione in commercio delle singole premiscele, nel rispetto della
posologia,delle indicazioni terapeutiche e di ogni altra indicazione autorizzata.
Le premiscele da utilizzare per la terapia o prevenzione devono contenere solo i principi attivi per i quali è consentita
l’associazione.
(Circolare 23/1/96 n°1 e relativo allegato con le associazioni consentite)
I medicinali prefabbricati.
Si definiscono medicinali prefabbricato qualsiasi medicinale preparato in anticipo e che non corrisponde alla
definizione di specialità medicinale,immesso in commercio in una forma farmaceutica senza trasformazione.(Art.1
D.L.vo 119/92)
Le specialità medicinali
Si definiscono specialità medicinali i medicinali precedentemente preparati ed immessi in commercio con una
denominazione speciale ed in confezione particolare.(D.L.gs.29 maggio 1991n°178)
Si riporta a titolo orientativo l’elenco dei medicinali(specialità e me dicinali prefabbricati) e premiscele autorizzate
per il coniglio.
Medicinali
Altavit
Amminosidina20%Liquido Centralvet
Anprociclina200
Annprotiazolo200
Anticox200
ApralanG200Premix
Apralan solubile
Ascodimetossina200Mp
Ascotetra200Mp
Aviochina polvere
Aviochina solubile
Bac Mp
Baytril 10% O.L.
Baytril Soluzione Iniettabile Al 5%
Baytril Soluzione Orale 0.5% Pig Doser
Betsolan Solubile
Calcio Ph
Ciclogonina
Colimicin
Colimix 100
Colistina 12% Crippsar
Colistina Solfato 10% Sintofarm
“
“ “ “ 12% Ascor Chimici
“
“ “ “ “ “ Centralvelt
“
“ “ “ “ “ Chemifarma
“
“ “ “ “ “ Filozoo
“
“ “ “ “ “ Liquida Dox-Al
Coriovis 5000
Cunivax Mixoma
Cunivax P.B.
Cylap-Hvd
Darmarelin
Deidrochin 200 Mp
Dimettosin 200
Doxamicina
Doxaquin
Enteristin
“
“ 120 S
Euridimetossina
Fatroximin Spray Topico
Fetragyl
Flumexil Granulato
« «
Iniettabile
« «
Pasta Orale
Folligon
Formil 20%
Fosfocarnitina
Gabbrocol 200
Gabbrostim
Gelliprim Orale
“
“
Premix
Gonestrin A
Idrion
Istin 12
Izochinossal
Izokappa
Izovac Mevax
Kanapen Fortius
Kyrcolimycin Premix
Kyrozy 200 Premix
Liquibiotic Tre I Bio
Metabolase
Metamerazina Iniettabile 40%
Metossina 200
Mevax Brescia
Mevax Teramo
Neo Anticoccidio
Ossibiotic 200 Premix
Ossicalf 200 Premix
Ossitetra 200 Premix
Ossitetraciclina 10% (di più aziende)
Ossitetraciclina20%(di più aziende)
Oxalin 200
Oxater Premix
Oxiter 200
Oxiter 200 Bmp
Phosphorum B12
Polisulfan 100 Premix
Quinoxal
Rabbit Mev
Rabbit Mixo
Rabbit Vax
Rabbitvax Rhino
Receptal
Ritardomicina Sospensione Pronta
Solaquin Idrosolubile
Soloclor 200-S
Sulfachinossalina 20% (di più aziende)
Sulfachinossalina200%
Sulfadimetossina20%(di più aziende)
Sulfadimetossina200
Sulfadimetossina3%+Sulfamerazina8%+Sulfametazina8%(di più aziende)
Sulfametazina Sulfamerazina Sulfadimetossina Trei
Tecnociclina
Terramicina
Terramicina Long Acting
Tetrabion Oxi 200 M
Tetralbor 200
Tetrazoo
Tonivit
Trimethosulfa Orale
Vasthinol
Vitalene C
Vitalene E
Vitalene Kc
Condizioni di vendita dei medicinali.
La vendita di specialità medicinali,medicinali prefabbricati,
premiscele medicate contenenenti chemioterapici,antibiotici, antiparassitari,prescritti per la terapia di animali
dest inati alla produzione di alimenti per l’uomo,è effettuata soltanto dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria
non ripetibile in triplice copia delle quali,la prima viene conservata dal farmacista,la seconda viene da questa inviata
alla A.S.L entro una settimana dalla vendita,la terza viene conservata dal titolare degli impianti.
(Art.32 D.L.vo.119/92)
Le prescrizione veterinaria deve avvenire rispettando le condizioni di registrazioni del medicinale relative a: specie di
destinazione,patologie,dosaggio,tempi di sospensione.
Tuttavia,per una determinata malattia il veterinario può somministrare un medicinale autorizzato per un’altra specie
animale o per animali della stessa specie,ma per un’altra affezione. Se il medicinale è somministrato ad animali
produttori di alimenti per l’uomo deve contenere soltanto sostanze presenti in un medicinale autorizzato per essi ed il
veterinario deve prescrivere un adeguato tempo di attesa che non può essere inferiore a 28 giorni.(Prescrizioni
“improprie” art.5 D.L.vo.119/992)
Farmacosorveglianza
E’ il sistema di controllo che gli organi ufficiali esercitano per evitare un uso improprio o abuso dei medicinali a
salvaguardia del benessere degli animali e della salute pubblica.Essa viene esercitata in tutte le fasi che vanno dalla
produzione all’impiego nell’animale.
Deriva da tutte le norme che regolano produzione,immissione in commercio,impiego di medicinali in tutte le sue
forme.
E’una parte importante della vigilanza veterinaria permanente del Servizio Veterinario delle A.S.L.
La farmacovigilanza,è bene precisarlo, è il sistema operativo che fa capo al Ministero della Salute e ha lo scopo di
raccogliere informazioni sugli effetti collaterali e valutare scientificamente tali informazioni.
Di alcune norme che disciplinano la farmacosorveglianza già si è fatto cenno.
Attenzione particolare meritano il D.Lvo.119/92(e suc.modif) e il D.Lvo. 336 del 4/8/99.
Quest’ultimo concerne il divieto di utilizzazione di sostanze ad azione ormonale,tireostatica,b-agoniste nelle
produzioni zootecniche e le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro
prodotti.
Alla luce di questa norma ogni trattamento deve essere registrato dal veterinario che ha in cura gli animali. Un registro
vidimato dal Servizio Veterinario in cui vengono annotati i trattamenti ormonali a scopo terapeutico (art.4 e 5 ) e un
secondo registro previsto dall’art.15 per tutti gli interventi con medicinali veterinari per i quali è richiesta prescrizione
in triplice copia (mangimi medicati compresi).In questo caso al veterinario spetta l’obbligo di annotare al momento
della visita, la data ,la natura del trattamento,i dati identificativi degli animali trattati, i tempi di sospensione indicati;
all’allevatore il compito di annotare entro le 24 ore la data di inizio e fine del trattamento.Un terzo registro unificato
per quegli allevamenti autorizzati alla tenuta di scorte ai sensi dell’art34 del 119/92.Il Servizio veterinario competente
per territorio nell’ambito della routinaria vigilanza presso le aziende annoterà sugli stessi la data del controllo (Art.15
e Circolare Min.San.n°14 del 29/09/2000)
Che controllare ?
In ufficio:
Le ricette trasmesse.
Verificare:
1. data di trasmissione da parte del farmacista,del grossista o del mangimificio.
2. titolare e numero di registrazione dell’allevamento.
3. che le specialità,i medicinali prefabbricate, le premicele prescritte siano autorizzate per il coniglio o che
l’eventuale prescrizione “improprie” è giustificata dal motivo del trattamento.
4. che l’uso delle stesse avvenga in conformità alle condizioni d’impiego autorizzate o in “deroga”,nel caso
valutarne la reale necessità.
5. che le eventuali associazioni prescritte siano autorizzate o che le stesse siano effettuate per giustificate
situazioni terapeutiche.
6. che le quantità prescritte siano proporzionate al numero di animali da trattare e alla durata del trattamento.
7. che gli animali da trattare siano identificabili (fila di gabbie,fase di sviluppo,età)
8. che il tempo di sospensione riportato non sia inferiore a quello autorizzato per il medicinale o premiscela
prescritta.
9. che il tempo di sospensione in caso di prescrizione” impropria” non sia inferiore ai 28 gg.per le carni.
10. La presenza del timbro e della firma del veterinario e del farmacista.
11. valutare la frequenza dei trattamenti in alcune fasi produttive che potrebbe far presumere un uso auxinico o di
“copertura”del farmaco.
In allevamento
Controlli generali senza trattamenti in corso.
Verificare:
1. che in allevamento non siano impiegate sostanze vietate.
2. che gli animali non siano oggetto di trattamento,procedendo nel caso a campionamenti di mangimi per la
ricerca delle molecole che si sospetta essere utilizzate.
3. che le ricette abbiano le caratteristiche di cui si è detto.
4. che i registri dei trattamenti siano compilati in ogni loro parte e nel caso di allevamenti autorizzati alla scorta,
le rimanenze riportate corrispondano a quelle tenute nella scorta stessa.
5. che i trattamenti riportati siano conformi alle relative ricette per quanto riguarda molecole impiegate,la durata
del trattamento,l’identificazione degli animali,il tempo di attesa.
6. che le ricette siano conservate per cinque anni.
7. che eventuali rimanenze siano state impiegate sotto la responsabilità del veterinario che avrà apposto la sua
firma sul registro.
Controlli con trattamenti in corso
Verificare:
1. che gli animali(identificati come riportato nella ricetta) oggetto del trattamento presentino una situazione
clinica tale da giustificare lo stesso.
2. che gli altri animali non assumano mangime medicato o acqua medicata(nel caso procedere a
campionamento)
3. il rispetto dei tempi di sospensione (nel caso procedere a campionamento).
Problemi aperti in coniglicoltura e riflessi sulla farmacosorveglianza
1. Estrema sensibilità del coniglio alle malattie nelle normali condizioni di allevamento intensivo.
2. Impiego massiccio di medicamenti nella fase dello svezzamento a scopo terapeutico e “metafilattico”
3. Scarso numero di molecole autorizzate per il coniglio per l’insufficiente investimento delle aziende
farmaceutiche nel settore.
4. Il controllo dei residui nelle carni diventa difficile quando solo per poche molecole si conosce la
farmacocinetica nel coniglio e quando, , i tempi di sospensione , stabiliti sulla farmacocinetica della molecola
nell’animale sano, sono spesso insufficienti in alcuni casi nelle condizioni pratiche.
5. Routinario e sistematico ricorso alle prescrizioni “improprie.
6. La prescrizione da parte dei veterinari dei mangimifici, per il contenimento dei costi di trasporto, di
quantitativi di medicato superiore alla reale capacità di ingestione degli animali da trattare in rapporto alla
durata del trattamento previsto dalla prescrizione, con la conseguente formazione di rimanenze spesso
utilizzate senza l’annotazione del veterinario.
7. Difficile interpetrazione del 336/99 per difetti di chiarezza dello stesso.(Ad esempio chi è il veterinario che ha
in cura gli animali?Il veterinario che annota sul registro può essere diverso da chi ha prescritto il farmaco?)
8. Difficoltà nel colpire l’impiego “in nero “dei farmaci per le possibilità che l’allevatore poco onesto, trovato
in possesso di farmaci,ha di sanare a posteriori la detenzione impropria.(Trattamenti urgenti con farmaci
della scorta,con farmaci lasciati dal veterinario ecc..)
Conclusioni.
In coniglicoltura le condizioni di allevamento intensivo costringono ad un impiego massiccio di medicinali con effetti
negativi sulla sicurezza e “genuinità”del prodotto.
E’auspicabile,pertanto:
1. il ricorso a condizioni di allevamento meno “spinte” con la selezione di soggetti geneticamente più resistenti
alle malattie;
2. che l’allevamento avvenga a ciclo chiuso(solo riproduzione o solo ingrasso)in modo da sfruttare i vantaggi
della profilassi diretta (tutto pieno-tutto vuoto)
3. che l’industria farmaceutica metta a disposizione dell’allevatore più molecole antibatteriche con elevato
indice di sicurezza e tempi di attesa brevi;
4. che i trattamenti terapeutici siano la conseguenza di una diagnosi il più possibile rapida e certa(importanza
dell’assistenza tecnica delle sezioni diagnostiche degli Istituti Zooprofilattici)
5. che la farmacosorveglianza dei Servizi Veterinari sia continua (con la presenza in allevamento di almeno una
volta a ciclo di ingrasso 80 giorni) e improntata a uno spirito di collaborazione con l’allevatore finalizzato ad
una produzione sempre più rispettosa della salute del consumatore.
6. migliorare la professionalità degli allevatori (già di ottimi livelli) affinchè diventino sempre più consapevoli
che una produzione di qualità dal punto di vista igienico sanitario è la strada obbligata per una più elevata
redditività.
7. migliorare la professionalità dei veterinari asl che si occupano di farmacosorveglianza non solo con la
formazione teorica ma con la presenza in allevamento a stretto contatto con i coniglicoltori per affrontare i
problemi sanitari nelle condizioni pratiche.