Marzo 2015 - Oratorio di Nembro
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Marzo 2015 - Oratorio di Nembro
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5 [email protected] - www.oratorionembro.org ANNO 104° - N. 3 - MARZO 2015 PASQUA la gioia sempre nuova VITA PARROCCHIALE “NON È LECITO CORRERE IL RISCHIO DI DARE PER GIÀ SPERIMENTATA LA GIOIA DI QUESTO GIORNO” Pasqua: vertice della speranza umana Pietro uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti (Gv 20,3-9). Con la Pasqua siamo al vertice della speranza umana, ma nessuno di noi raggiungerà per conto proprio l’altezza di questo giorno! Gesù stesso non si è ridato la vita da solo ma, come si esprime il Vangelo, «è stato risuscitato» dal Padre, che in lui vede il Figlio obbediente alla sua volontà di salvezza universale. Non ci è lecito correre il rischio di dare già per sperimentata tante volte la gioia di questo giorno. Dobbiamo piuttosto entrarvi come chi vuole sì gioire, ma scendendo alle radici più vere e più feconde di questa gioia. Troveremo così le tracce sicure per un cammino che, al di là delle nostre certezze, ci mette di fronte all’opera di Dio: nulla Dio ha lasciato alla morte, neppure quei brandelli dell’esistenza che noi uomini vediamo lacerati dalle molte croci che abbiamo portato. Oggi noi crediamo di aver preso parte all’unica vera croce, quella del Signore Gesù: una croce non di morte ma di vita. Maria di Magdala è nei pressi del sepolcro. È buio dentro il suo cuore: va alla tomba dell’Amico la cui morte l’ha frastornata e lì vede la tomba aperta. E si chiede: il corpo di Gesù è stato portato via dai suoi nemici? E poiché Pietro ha già 2 IL NEMBRO marzo 2015 un ruolo significativo nel piccolo gruppo dei discepoli di Gesù, Maria corre da lui per informarlo di ciò che ha visto. Accompagnato da Giovanni, Pietro corre al sepolcro. È lui il primo dei testimoni, ma Giovanni è colui che più di tutti era affezionato a Gesù. L’autorità e l’amore corrono insieme verso la tomba e, insieme, vedono più di quanto ha visto la Maddalena: sono attratti da un segno che sorprende anche noi: i teli che avvolgevano il corpo di Gesù sono stati buttati da un lato, ma il sudario è stato piegato con cura e messo da parte. Chi ha portato via il corpo di Gesù ha lasciato una traccia che fa pensare. Pietro capisce e certifica che il corpo non è stato rubato (quale ladro si sofferma a piegare il panno che contiene la refurtiva?) e l’amore di Giovanni ha intuito il resto, ha creduto. La fretta non ha mai spiegato nulla a nessuno. La Pasqua inizia nella calma di un’alba in cui la parola spetta a Dio che, Gli apostoli attorno al sepolcro vuoto. In alto: la Risurrezione di Gesù. quel giorno, ha messo cura nel nostro affanno interiore, seminando una speranza per tutti. Quel sudario avvolto è il primo, piccolo segno di ciò che, con il tempo, esploderà in una gioia mai provata prima dall’umanità. Entriamo in punta di piedi in questa liturgia di gloria, che, di domenica in domenica, ci coinvolgerà sempre più a fondo: Dio ha risvegliato la speranza umana e oggi la Chiesa bisbiglia una certezza che, se entrerà nei nostri cuori come nel cuore di Pietro e di Giovanni, sarà gioia vera e condivisa dall’universo. Oggi il mondo inizia a essere nuovo. Il seme della Pasqua è donato e affidato alla gioia vera di ciascuno di noi! Dionigi Tettamanzi - Cardinale Arcivescovo emerito di Milano VITA PARROCCHIALE INDETTO DA PAPA FRANCESCO SI SVOLGERÀ DALL’8 DICEMBRE 2015 AL 20 NOVEMBRE 2016 Dal prossimo 8 dicembre (solennità dell’Immacolata e cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II) al 20 novembre 2016 (festa di Cristo Re, ultima domenica dell’anno liturgico 2015/16) si svolgerà un Anno Santo straordinario, il Giubileo della Misericordia. La bolla con le modalità del suo svolgimento verrà divulgata il 12 aprile, nella domenica nel passato detta in albis, e da San Giovanni Paolo II configurata come quella della Divina Misericordia. L’annuncio del nuovo eccezionale evento è stato dato da Papa Francesco in coincidenza con il secondo anniversario della sua elezione, il 13 marzo scorso, quando nei massmedia è stato molto commentato anche un passaggio di una sua intervista ad una emittente televisiva messicana, passaggio nel quale Jorge Mario Bergoglio ha affermato di avere la «vaga sensazione» che il suo pontificato «sarà breve», di 4 o 5 anni, o meno: ha ammesso, tuttavia, pure di potersi sbagliare in questa supposizione. Il tema della Misericordia è sempre stato molto a cuore a Papa Francesco; egli ne parla continuamente; vi ha fatto riferimento pure nella Evangelii gaudium. Nel discor- Verso il Giubileo della Misericordia so dell’Angelus dell’11 gennaio scorso ha affermato: «C’è tanto bisogno oggi di Misericordia; ed è importante che i fedeli laici la vivano e la portino nei diversi ambienti sociali». Già nel primo Angelus dopo la sua elezione disse: «Sentire misericordia. Questa parola cambia tutto. È il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso, che ha tanta pazienza». Con l’iniziativa ora lanciata il Papa con origini italo-argentine mette al centro dell’attenzione il Dio misericordioso che invita tutti a tornare da Lui; l’incontro con Lui ispira la virtù della misericordia. Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione ha definito il prossimo Anno Santo «un’avventura di contemplazione e preghiera, di conversione e di pellegrinaggio, di impegno e testimonianza, di fantasia della carità da vivere dovunque». Proprio al Consiglio che egli presiede è stata affidata la cura dell’evento. Il Giubileo ha le radici in lontanissime tradizioni ebraiche. Il primo Anno Santo ordinario fu indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300. Dal 1475 questo appuntamento nella formula ordinaria è stato proposto ogni 25 anni. Sinora si sono svolti 26 Anni Santi ordinari. Dal XVI secolo si è dato il là pure a Giubilei straordinari, dettati da particolari ricorrenze e situazioni; i più recenti tra questi si sono avuti nel 1933 e nel 1983. Rispetto alla tradizione ebraica, la Chiesa cattolica ha conferito al Giubileo una impronta più marcatamente spirituale. Queste le celebrazioni nella Parrocchia di Nembro dal Giovedì Santo alla Festa della Risurrezione di Gesù In occasione della solennità della Risurrezione di Gesù, e, in particolare, del Triduo di preparazione alla Pasqua, nella parrocchia di San Martino in Nembro sono state programmate le seguenti celebrazioni. GIOVEDÌ SANTO (2 aprile): ore 8,30, in plebana, recita del Mattutino; dalle ore 14 alle ore 19, in plebana, Confessioni; ore 20,30, in plebana, Messa In Coena Domini, con la lavanda dei piedi, con la presenza dei bambini che si stanno preparando alla prima Comunione, in questa circostanza direttamente coinvolti nella liturgia; al termine della Messa, adorazione eucaristica. VENERDÌ SANTO (3 aprile): ore 8,30, in plebana, recita del Mattutino; dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19, in plebana, Confessioni; ore 15, in plebana, Actio liturgica nel ricordo della Passione di Gesù; ore 20,30, con partenza da Viana, processione con il simulacro del Cristo morto. SABATO SANTO (4 aprile): ore 8,30, in plebana, recita del Mattutino; dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19, in plebana, Confessioni; ore 11, nella plebana e nelle chiese delle Vicinie, benedizione delle uova pasquali; ore 21, in plebana, solenne Veglia pasquale con amministrazione di Battesimi. FESTA DI PASQUA (5 aprile): Messe secondo orari festivi. LUNEDÌ DELL’ANGELO (6 aprile): Messe secondo gli orari festivi; sono però sospese le Messe delle ore 10 a Viana, delle ore 10,30 a San Vito, delle ore 16 allo Zuccarello; a Gavarno, in coincidenza con la Messa delle ore 10, nella chiesa di San Giovanni XXIII, Pasqua dello sportivo, aperta a tutti i praticanti attività sportive in Nembro e altrove. Nel periodo di avvicinamento alla solennità pasquale, già da mercoledì 1° aprile sono state programmate Confessioni comunitarie alle ore 20,30 in plebana, così come erano state previste Confessioni comunitarie a San Nicola e a San Faustino (lunedì 30 marzo) e a Viana e in Santa Maria (martedì 31 marzo). Nelle modalità consuete (corteo dalla “Crespi-Zilioli” alla plebana, prima della Messa delle ore 10,30) si è programmata la celebrazione della Domenica delle Palme. IL NEMBRO marzo 2015 3 SGUARDI AL PASSATO I PROFONDI CAMBIAMENTI CHE NEL 1956 VENNERO ATTUATI NELLE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA Quando le campane dell’Alleluja squillavano nella mattinata del sabato M entre cinquant’anni or sono – come viene spiegato in altre pagine di questa edizione de Il Nembro – si cominciò a celebrare la Messa con l’uso (fattosi via via più esteso) anche delle lingue nazionali (Messa che fino ad allora era stata officiata esclusivamente in latino e con modalità notevolmente differenti da quelle attuali), circa sessant’anni fa, nel 1956, per la prima volta venne applicata un’altra riforma liturgica che ebbe un non meno rilevante impatto. Essa “investì” radicalmente le funzioni della Settimana Santa dopo i piccoli ritocchi fatti per le stesse in occasione dell’Anno Santo del 1950. Per dare un’idea dei cambiamenti prodotti basti dire che prima non c’era, nella sera del Giovedì Santo, la Messa in Coena Domini, con la lavanda dei piedi; non c’era, nel pomeriggio del Venerdì Santo, l’Actio revocatrice della Passione di Cristo; non c’era nemmeno la Veglia pasquale, perché le campane si scioglievano nell’Alleluja già al sabato mattina. Quando fu annunciata la “partenza” della “rivoluzione” dei riti (appunto con la Settimana Santa del 1956) la gente si dimostrò moltissimo interessata. Nella diocesi di Bergamo in meno di mezza giornata si vendettero i trentamila libretti-guida che erano stati stampati. Di fronte alle sempre più pressanti richieste di “chiarimenti” che si levavano dal “popolo di Dio”, monsignor Andrea Spada, che ne era il direttore, mise... in campo L’Eco di Bergamo mobilitando se stesso in prima persona. Con la competenza e con la passione che lo contraddistinguevano innanzi alle tematiche liturgiche, ma anche con l’efficacia del suo modo di scrivere (accattivante, e pure raffinato sotto l’aspetto strettamente letterario) in quattro giorni di seguito, tra il 29 marzo e il 1° aprile del 1956, pubblicò quattro articoli per dire ai Bergamaschi (ma non a loro soltanto) come per la prima volta avrebbero vissuto nelle loro chiese il Giovedì, il Venerdì, il Sabato Santi e la solennità di Pasqua. Da quelle note sono tratti i passi qui di seguito riprodotti; passi estrapolati con il grande rammarico di non poter offrire integralmente, per ragioni di spazio, testi tuttora preziosissimi per capire non soltanto le finalità alla base della riforma liturgica scattata nel 1956, per la Settima4 IL NEMBRO marzo 2015 come colui che è più piccolo e chi comanda, come colui che serve”. Non il povero si inginocchia stasera davanti al vescovo, ma il vescovo davanti al povero (...). In quel gesto si ripeterà per tutta la terra l’implorazione a svestirci dei nostri stivali, a pensare al piede del fratello (...) Senza umiltà non c’è amore, la carità è soltanto una parola, se non è disposta a inginocchiarsi nella polvere (...). Questo vuole ricordare (...) la nuova liturgia del Giovedì Santo (...). Questa sera ognuno di noi si incamminerà per una sua strada nella notte, uscendo dal Cenacolo: le vie sono molte (...)». ell’articolo del giorno dopo monsignor Andrea Spada scrisse: «In quattro tempi la nuova liturgia riassume il dramma del cristiano in questo Venerdì Santo. Finora essa sembrava sfuggir via rapidamente (...) dal Calvario, come la folla che, dopo la Crocifissione, era scesa spaurita dal monte (...). Ora resteremo sul Calvario (...); rimarremo in spirito lassù “per tre giorni, sebbene non interi” (...). Se un vento di desolazione entrerà ancora, come negli altri Venerdì Santi, nelle chiese, strappando le tovaglie dagli altari, asciugando le conche dell’acqua, spegnendo candele e lampade, e se le preghiere saranno ancora brevi (...), tuttavia oggi non fuggiremo dal Calvario; con Giuseppe d’Arimatea staccheremo il Martire dalla croce, lo adageremo nel grembo della Madre, e lo riporremo in un sepolcro tutto nuovo, noi stessi (...). Il primo tempo è ai piedi del Golgota. Rimaniamo in ascolto di lontane voci (...). Si alza immenso il linguaggio scarno, terribile nella sua semplicità (...) della Passione secondo Giovanni. È la storia del Venerdì Santo (...). Nel secondo tempo ci mettiamo in strada verso la cima del Golgota (...). Dopo aver a lungo ascoltato, ora alziamo anche la nostra voce. Parlare sul Golgota, dove il Maestro ha detto solo sette brevi parole (...). Terzo tempo, sul Golgota. La Croce è alta e sola; quest’anno rimarrà sempre ritta come albero carico di tutti i dolori della Terra (...). Non è la croce che camminerà oggi sulla terra incontro agli uomini (...). Oggi sono gli uomini che andranno da lei, (...) che passeranno sotto le sue braccia (...). Quarto tempo: nel sepolcro di Gesù improvvisamente quest’anno si alzerà il canto del Pater Noster (...). E, N na Santa, ma altresì i significati più profondi di tutto il Triduo pasquale. on più al mattino...»: questo era l’incipit dell’articolo riguardante il Giovedì Santo; articolo che poi così si sviluppava: «Quest’anno la nostra riunione è fissata per dopo l’ora nona, l’ora della cena (...), l’ora dell’Ultima Cena, quando il giorno si spegne nella notte e non è difficile comprendere la realtà dei servi che arrivano nel buio armati di bastoni, di Giuda che vende Gesù per trenta denari, di Caifas che si straccia le vesti, dei falsi testimoni (...), l’ora degli ulivi che non sono più simbolo di pace, ma immagine del dolore (...); l’ora dei discepoli che cadono di sonno, dei galli che cantano sugli spergiuri e sui tradimenti; l’ora in cui pochi passi di strada (...) separano il Cenacolo dal Getzemani (...). La sera del più grande Amore è anche quella del più grande odio; pochi minuti dopo che il Dono è stato posto sulla tovaglia, un vento spoglia gli altari lasciandoli nudi come rocce (...). Qualcuno dà tutto attorno a un tavolo (...), e qualcuno rifiuta anche il più piccolo dono d’amore (...) Quest’anno non solo nella Cattedrale ma anche nell’ultima piccola chiesa della Terra è chiesto a tutti i sacerdoti, prima di sedersi al tavolo dell’Ultima Cena, un esempio di umiltà, poiché è la superbia che uccide i cuori (...). Ci verrà chiesto, questa sera, di rovesciare i termini delle nostre convenzioni terrene. “Chi è più grande tra voi sia N « SGUARDI AL PASSATO dopo, deporremo, quest’anno per la prima volta, Gesù nel vero Sepolcro: noi stessi, nella Comunione (...)». innovazione esteriormente più “percepita” tra quelle introdotte nel 1956 nei rituali della Settimana Santa venne così raccontata da monsignor Andrea Spada: «Fino al vespro inoltrato del sabato si prolunga quest’anno il silenzio del Sepolcro di Gesù. I “tre giorni sebbene non interi” riprendono la loro esattezza anche cronologica; la fretta gioiosa delle campane che si slegavano sulla prima alba del sabato, con il fuoco e l’acqua che si svegliavano anzitempo per andar incontro al Risorto, si placherà in una lunga attesa. L’Alleluja si alzerà così nel cuore di questa notte e tenterà di consolare le tenebre della Vigilia accendendo fuochi nei bracieri, riempiendo i templi devastati con una letizia di conche che traboccheranno di acqua, con un accendersi, via via, sotto le arcate, di lampade e di ceri con un canto felice alla “notte veramente” beata che si è fatta improvvisamente fulgida come il giorno (...). Le campane sveglieranno d’improvviso la notte (...). L’Exultet passerà sulle finestre spente, scivolerà sui tetti, scuotendo le vie deserte. (...) Sembrerà, stanotte, che su ogni strada passino le donne di Gerusalemme, con gli aromi (...). La Chiesa sveglia le creature nel cuore della notte. Non potendo fermare gli uomini nel pieno vortice della loro giornata, li chiama nuovamente di notte, come una madre chiama un figlio fuori dal buio, fuori dal riposo senza pace (...) Li fa uscire una notte perché si accorgano come sarebbe diversa e lieta la vita L’ se ogni fuoco si accendesse a quello stesso braciere (...). Attende il ritorno ad ora tarda, sapendo che qualche figlio prodigo non si decide ad accostarsi alla porta della propria casa di giorno (...). Aspetta di notte i discepoli fuggiti nell’ora del Getzemani; aspetta Tommaso e la sua mano incredula; e Pietro mortificato dal canto del gallo (...). Come appariranno vivi questi pensieri in questa immacolata notte di Vigilia, fatta risalire dalla nuova liturgia così indietro nel tempo, fino alle prime Vigilie cristiane!». ell’articolo predisposto per il giornale della solennità della Risurrezione di Gesù, monsignor Andrea Spada abbozzò già un primo bilancio dei cambiamenti introdotti. Lo fece in termini come i seguenti: «Poche volte la gente ci è apparsa così disposta ad accogliere il messaggio pasquale come quest’anno (...). È bastato dire che le celebrazioni sarebbero state riportate, quest’anno, più marcatamente verso l’antico, perché un interesse davvero sorprendente si creasse attorno ad esse. È molto significativo questo fatto in un tempo che qualcuno potrebbe giudicare proiettato verso l’insofferenza di tutto ciò che appartiene al passato e che si dimostra, invece, così bisognoso di un ritmo profondo, più calmo, più meditato anche nella vita religiosa (...). Si è molto apprezzata questa aderenza anche cronologica al fatto storico rivissuto passo dopo passo, dall’Ultima Cena alla Risurrezione. Le celebrazioni del Giovedì e del Venerdì Santo non si sono risolte, come capitava più o meno negli altri anni, in una partecipazione mattinale N di poche élites di fedeli mentre per gli altri si riduceva alla visita pomeridiana ai “Sepolcri” (...), importante, indubbiamente, ma che, per molti, restava spiritualmente un fatto marginale (...). Lezioni terribili, che i cristiani sanno di dover collocare alla base di ogni loro visione della vita, sono state spiegate attraverso ogni gesto, ogni preghiera, ogni attimo di silenzio». offermandosi poi sul significato della festa della Risurrezione di Cristo, monsignor Andrea Spada, nel quarto dei suoi articoli rilevò: «A Natale sono gli angeli ad augurarci la pace. A Pasqua è il Salvatore. È lo stesso augurio, ma in due atmosfere ben diverse. La pace degli angeli scende fra i greggi sulle colline di Betlemme (...). Ma a Pasqua non possiamo farci illusioni. Gli uomini hanno combinato una tale dimostrazione disastrosa della loro poca “buona volontà”, della loro incapacità innanzi alle opere e ai pensieri della pace, da lasciar veramente avviliti! (...) Alle porte di Gerusalemme avevano mandato innanzi i loro bambini agitanti rami di ulivi nell’incontro con il Principe della pace (...). Tutto questo non è durato che tre giorni. Gli ulivi dell’Osanna hanno lasciato in fretta il posto agli ulivi del Getzemani (...). Sarà dunque possibile, prima o poi, con tutti questi farisei e scribi, e pilati ed erodi, che prolificheranno di generazione in generazione fino al termine dei secoli (...), sarà possibile che vi sia ancora pace? “Non temete!”. La pace sta dunque nel non aver paura. La pace dovrà essere il nostro perenne coraggio». Nelle miniature in alto: l’Ultima Cena, la flagellazione e la crocifissione di Gesù. S IL NEMBRO marzo 2015 5 CRONACHE PRIME CONFESSIONI, PRIME COMUNIONI E CRESIME Per 278 bambini e ragazzi quest’anno i Sacramenti dell’iniziazione cristiana Complessivamente sono 278 i bambini, i ragazzi, gli adolescenti che in questo 2015 si sono accostati o riceveranno i Sacramenti della iniziazione cristiana. Per mesi, insieme ai rispettivi genitori, secondo le modalità previste hanno seguito o stanno ancora seguendo una adeguata preparazione. Notevole è sempre stata la partecipazione; e altrettanto si può dire dell’impegno. Un grazie sentito va ai genitori che danno un apporto considerevole all’opera dei sacerdoti e dei catechisti. Per i 96 bambini e bambine di seconda elementare che si sono preparati per la prima Confessione, la Festa del Perdono ha avuto luogo il 29 marzo, nella Domenica delle Palme, diventata ormai la giornata tradizionale per questa festa. Nella domenica precedente, il 22 marzo, gli stessi bambini hanno partecipato, con i genitori, ad un ritiro spirituale, svoltosi presso il convento dei Passionisti alla Basella di Urgnano. Per i 91 bambini che stanno completando la preparazione alla prima Comunione la giornata di ritiro, con i loro genitori, si svolgerà domenica 26 aprile; la Festa delle prime Comunioni, nella Parrocchia di San Martino, è stata fissata per domenica 10 maggio, nelle forme consuete. Novantuno sono stavolta pure gli adolescenti che il 24 maggio, nella solennità di Pentecoste, riceveranno la Cresima, in plebana, alle ore 15. Per questi ragazzi e ragazze il ritiro (con i rispettivi genitori) è stato programmato per domenica 17 maggio. Le Feste dei Sacramenti della iniziazione cristiana attivano soprattutto le famiglie dei bambini e ragazzi chiamati a tale impegno, ma di solito coinvolgono assai pure l’intera comunità parrocchiale. IN FEBBRAIO REGISTRATI SETTE BATTESIMI, NOVE DECESSI, UN MATRIMONIO All’anagrafe parrocchiale Nel corso del mese di febbraio all’anagrafe della Parrocchia di San Martino, in Nembro, sono stati registrati sette battesimi, un matrimonio e nove decessi. Ecco il quadro dettagliato. BATTESIMI – (celebrati per sei bambini domenica 8 febbraio): Nadia Kruwa Boakye di Augustine Kwabena e Nana Yaa Konadu; Samuel Ntim Boakye di Augustine Kwabena e Nana Yaa Konadu; Vanessa Flaviani di Giovanni e di Oksana Kurlishchuk; Davide Locatelli di Daniele e di Chiara Agazzi; Benedetta Parsani di Marco e di Carmen Ghilardi; Angelo Tresoldi di Matteo e di Veronica Russino; Francesco Ravasio di Nicola e di Giuseppina Amato: (il battesimo di questo bambino è stato celebrato il 14 febbraio). MATRIMONIO – Andrea Regazzoni con Valentina Zanchi (nozze celebrate il 14 febbraio nella chiesa di Santa Maria in Borgo). DECESSI – Milena Algeri, di anni 52, deceduta il 3 febbraio; Angelo Cortesi, di anni 75, deceduto il 5 febbraio; Angelina Rossi, di anni 93, deceduta il 9 febbraio; Mariuccia Bonomi, di anni 83, deceduta il 10 febbraio; Lucia Zanga, di anni 73, deceduta il 12 febbraio; Giuseppina Carrara, di anni 83, deceduta il 13 febbraio; Giacomina Ghilardi, di anni 92, deceduta il 24 febbraio; Palmira Vecchioni, di anni 88, deceduta il 25 febbraio; Achille Novelli, di anni 84, deceduto il 28 febbraio. 6 IL NEMBRO marzo 2015 I bambini e le bambine battezzati l’8 febbraio a Nembro in una foto con i loro genitori e parenti raccolti attorno a mons. Gian Martino Lanfranchi OFFERTE GIUNTE ALLA PARROCCHIA Ecco il quadro delle offerte che, sempre nel mese di febbraio, sono pervenute alla Parrocchia di San Martino in Nembro presso le sedi e nelle modalità consuete. Agli Uffici parrocchiali: euro 447 così ripartiti: N.N. euro 250; N.N. euro 65; dalle appassionate del gioco della tombola euro 132. Per le poltroncine nuove del Teatro “San Filippo Neri” in via di ammodernamento: euro 700 così ripartiti: “Caterina Moretti e Pietro Cavagnis”, euro 400; N.N. euro 150; “Andrea Bergamini” euro 150. Al Fondo di solidarietà “mons. Aldo Nicoli”: euro 4.535 così ripartiti: da un gruppo di preghiera in famiglia, euro 285; N.N. euro 200; dal gruppo degli scout euro 250; N.N. euro 100; N.N. euro 500; N.N. euro 200; dall’Associazione San Vincenzo, euro 3.000. Al Santuario dello Zuccarello: euro 350 così ripartiti: N.N. euro 100; N.N. euro 50; N.N. euro 100; N.N. euro 100. Con le questue nelle chiese in occasione della Giornata del Seminario, svoltasi l’8 febbraio, sono stati raccolti 2.457 euro, che sono stati inoltrati all’istituzione in Bergamo Alta dedicata a San Giovanni XXIII. A tutti coloro che hanno dato per le diverse finalità vanno i più sentiti ringraziamenti. VITA PARROCCHIALE DALLE TEMATICHE DEL QUARESIMALE ALLA GIORNATA MONDIALE PER LE VOCAZIONI Che cosa significa nel tempo attuale rispondere alla chiamata al sacerdozio? Domenica 26 aprile, nella festa del Buon Pastore, come ogni anno sarà celebrata la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni religiose: Giornata che in questo 2015 nella Parrocchia di San Martino, in Nembro, sarà vissuta in modo particolare, con riferimento anche al novello sacerdote don Stefano Siquilberti, attorno al quale – come viene riferito nella nota a parte, pubblicata in questa stessa pagina – la comunità sarà chiamata a stringersi alla fine di maggio. Tratto dalla Evangelii gaudium di Papa Francesco, il tema della Giornata per le vocazioni di quest’anno è: “Vocazioni e santità: toccati dalla Bellezza”. Partendo da questo slogan, completato da un’altra frase – «È bello con Te» –, l’Ufficio nazionale della Conferenza episcopale italiana per la pastorale delle vocazioni ha elaborato un itinerario triennale rivolto in particolare ai ragazzi, agli adolescenti, ai giovani, supportato da sussidi e da schede. A Nembro, al tema della vocazione in generale, è stato dedicato, come noto, il Quaresimale di questo 2015; Quaresimale articolato specialmente su tre incontri, svoltisi al venerdì sera. Il 13 marzo, nell’ultima delle tre serate in plebana dedicate alla vocazione, l’attenzione è stata focalizzata sulla vocazione alla famiglia: dopo una introduzione di don Giuseppe Belotti, tre coppie di coniugi hanno recato la loro testimonianza rispondendo ad una serie di domande. Nell’incontro del 6 marzo è stata messa a fuoco la vocazione religio- IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER DON STEFANO SIQUILBERTI A fine maggio sarà ricostruito il laghetto artificiale sul Carso Presso l’Oratorio, in piena intesa con la Parrocchia nella presa di contatto con le varie istituzioni, associazioni e gruppi che si vogliono coinvolgere nell’evento, si sta già lavorando per l’organizzazione dei festeggiamenti in onore di don Stefano Siquilberti, la cui ordinazione sacerdotale è in calendario per la fine di maggio. In considerazione del periodo nel quale dovrebbe concretizzarsi lo straordinario momento, nonché della “storia” della famiglia, in particolare della mamma del futuro novello sacerdote e della zona nella quale la famiglia stessa ha tuttora la propria “base”, nel programma che è “tradizionale” per occasioni similari, stavolta sono state introdotte alcune cospicue novità (almeno per i tempi recenti). Nella zona antistante il Centro Daina, è stato ipotizzato, e progettato, lo sbarramento del torrente Carso, in modo da formare un “laghetto”, come quello che fu costruito quando venne ordinato Padre Giulio Savoldi (Piesentì), prozio di don Stefano Siquilberti. La coincidenza dei festeggiamenti con la fine di maggio, ha fatto pensare anche ad una “preghiera mariana” presso il costruendo laghetto e ad una Messa allo Zuccarello. Data l’indisponibilità del Teatro “San Filippo Neri”, l’abituale spettacolo dovrebbe aver luogo all’aperto, in Piazza della Libertà. In linea di massima il programma dei due giorni dovrebbe essere il seguente: Sabato 30 maggio: dopo il rito dell’ordinazione (ore 17) in Cattedrale, a Bergamo, accoglienza di don Stefano Siquilberti a Nembro, in Piazza della Libertà; corteo verso la plebana e rito del saluto al novello sacerdote e del ringraziamento al Signore; rinfresco sul sagrato; preghiera mariana e benedizione al laghetto al Carso. Domenica 31 maggio: al mattino, corteo con la Banda, da San Sebastiano alla plebana, per la Messa alle ore 10,30; a mezzogiorno aperitivo e pranzo presso l’Oratorio (salone “Don Giuseppe Adobati”, con 250 posti); alle ore 17, Messa allo Zuccarello, dove, alle ore 18,30, sarà allestita una “cena fredda”; alle 20,30, spettacolo in Piazza della Libertà a cura dei ragazzi e dei giovani dell’Oratorio. Nelle varie celebrazioni dovrebbero essere impegnati la Corale Bilabini, il Coro Anghelion, il Coro dell’Oratorio. Sul piano logistico-organizzativo, oltre ai volontari, dovrebbero avere un ruolo particolare gli scout. Il programma, comunque, è in via di definizione. sa nel mondo femminile: oltre alle testimonianze, “in diretta” di suor Maria Pia Pancini (della comunità delle Suore del Sacro Suore impegnate a Nembro) e di Elisa Bergamelli, sull’impegno delle laiche che fanno parte di Istituti secolari, si è ascoltata la lettura di un testo inviato da suor Maria Letizia (al secolo Giuliana Lazzaroni), una religiosa nembrese che da 23 anni è in clausura e che vive attualmente nel monastero delle Clarisse di Boccaleone, a Bergamo. Con accenti vibranti ella ha, in sintesi, esposto le note basilari della propria vita contemplativa in un’esperienza abbracciata “alla luce della Speranza”. Della vocazione al sacerdozio in particolare ha trattato, invece, mons. Gianluca Rota nel primo dei tre incontri, venerdì 27 febbraio. Come si sa, mons. Gianluca Rota in questo 2015 ricorda i sessant’anni dalla sua ordinazione. Egli ha iniziato il suo intervento asserendo, in sostanza, che nel tempo attuale la figura del sacerdote sta diventando sempre più rara ed è, per di più, da molti percepita come strana, lontana dalla realtà, ancorata al “sacrificio” di una singola persona che – agli occhi dei profani – appare impegnata ad inseguire un ideale antico, ritenuto, addirittura – sempre dai profani – poco fecondo. Con le sue riflessioni mons. Gianluca Rota si è impegnato a mostrare, al contrario, che, proprio adesso, il sacerdote ha ancora tanto da dire e pure da fare. Chi vive la vocazione sacerdotale – ha rimarcato mons. Gianluca Rota – rappresenta, anzi, un messaggio costruttivo ed anche una “sfida” per l’uomo contemporaneo. Il sacerdote – al di là di qualche limitazione tipica della sua, come peraltro di tante (altre) esistenze personali non consacrate – è colui che vive appieno la propria umanità; e, grazie alla Fede, la porta ad un livello superiore di dispiegamento. Il sacerdote – ha detto ancora monsignor Gianluca Rota nella parte conclusiva delle sue molto articolate, e anche appassionate, argomentazioni – non soltanto guida la celebrazione dei Sacramenti, ma lui stesso è una presenza sacramentale volta ad attuare una Verità che trascende le categorie esistenziali, perché, in sostanza, tutto il suo essere è sotto l’influsso di ciò che egli compie al culmine delle celebrazioni liturgiche. IL NEMBRO marzo 2015 7 CRONACHE ALL’AUDITORIUM “GIOVANNI XXIII” LE COINVOLGENTI TESTIMONIANZE DI UN EBREO E DI UN PALESTINESE La realtà della Terra Santa nel racconto di chi la vive ogni giorno Rami Ethanan è un ebreo di circa sessant’anni, che come professione fa il grafico; è figlio di un superstite del campo di sterminio di Auschwitz. Nel suo matrimonio è diventato padre di quattro figli, tre maschi e una femmina, Samadar, che in famiglia chiamavano “la principessa”. Proprio questa sua figlia nel 1997, insieme ad alcune amiche è stata dilaniata in un attentato, ordito da due palestinesi, che pure perirono nell’esplosione. Wajeeh Tomeezi, invece, è un palestinese di 56 anni, che ha cinque figli, tre maschi e due femmine; con i suoi congiunti alleva polli per venderli. È cresciuto in una famiglia numerosa. Uno dei suoi fratelli, di 13 anni più giovane di lui, è morto in un attentato avvenuto nel giugno del 1990, in coincidenza con Il momento iniziale dell’incontro, con la presentazione fatta da Giovanni la “Festa del sacrificio”, islamica, trasformatasi, quella volta, in Rota, presidente delle Acli nembresi. tragedia. Undici anni più tardi, nel 2001, Wajeeh Tomeezi ha avuto due suoi cugi- mandare figli o nipoti a prendere una pizni poco più che ventitreenni uccisi insie- za e vederseli poi ritornare soltanto dopo me al loro figlioletto di pochi mesi, che un tempo infinito e tante ansie perché avevano tanto desiderato, dagli spari di bloccati da un posto di controllo improvcoloni israeliani mentre in auto stavano visamente istituito. I due relatori hanno ammesso la presenza nelle loro stesse attraversando un villaggio. L’incontro del 9 marzo presso Rami Ethanan e Wajeeh Tomeezi famiglie di congiunti che la pensano dil’auditorium “Giovanni XXIII” ha inauhanno trovato la forza di superare la rab- versamente da loro. Rami Ethanan ha la gurato la serie dei tre appuntamenti bia, i risentimenti, la voglia di vendetta moglie che ha vinto un premio europeo messi in cartellone dal Circolo Acli di che avvertirono dopo le tragedie fami- per il suo impegno a favore della pace, e Nembro per aderire pure in questo liari nelle quali si sono visti; e, o per un due figli hanno fatto obiezione al servizio 2015 al Progetto Terra Santa, che espresso invito da parte di amici o per in divisa, mentre un altro è entrato nelviene portato avanti con il coordinaaverne avuto conoscenza tramite mezzi la carriera militare. Wajeeh Tomeezi ha mento della sede provinciale del Modi comunicazione, sono entrati nell’as- dichiarato di dover talora discutere con vimento, sia per far conoscere all’opisociazione Parent’s Circle, composta da uno dei suoi cinque fratelli che vorrebbe nione pubblica la situazione nei tempi persone toccate da vicende analoghe alle “soluzioni” drastiche. Però all’inizio del attuali dei luoghi del Vangelo sia per loro e pure esse, però, animate dal desi- suo racconto a Nembro ha scandito: «Il raccogliere fondi da destinare ai tanti derio di cercare una maniera ragionevole prezzo della guerra è infinitamente più bisogni là esistenti. Oltre al Caritas Bae condivisa per uscire dalla situazione che alto di quello della pace». E poco dopo by Hospital di Betlemme, per il quale attualmente caratterizza la Terra Santa, in Rami Ethanan ha commentato: «Siamo a Nembro ci si è prodigati con particoun clima di conflittualità continuamente tutti uguali. Le lacrime di un popolo solari iniziative, vengono aiutate le scuolatente, che non di rado purtroppo esplo- no le stesse di tutti gli altri popoli. Doble cristiane della zona di Gaza, non biamo imparare ad ascoltarci, a dialode in maniera assai funesta. vengono dimenticati i bambini beduRami Ethanan e Wajeeh Tomee- gare, a stare insieme». Nella Terra Santa ini, i profughi. Nel Progetto, accanto zi adesso vanno sovente in giro insieme il problema è appunto quello di far stare alle Acli, sono impegnati la Parroccome ambasciatori e paladini degli ide- insieme Ebrei e Palestinesi su un territochia, l’Oratorio, l’associazione Gherim ali della associazione Parent’s Circle. Su rio che sta a cuore agli uni e agli altri. Gli e altre associazioni. Proprio per increiniziativa delle Acli provinciali tra il 7 e il uni lo sentono proprio, gli altri lo vedono mentare la raccolta dei fondi, nella se12 marzo sono arrivati pure nella Berga- “occupato”. Da 15 anni c’è una ipotesi di rata di sabato 21 marzo presso la sala masca per una serie di incontri. Nella se- Trattato per arrivare alla convivenza. Ma “caminetto” dell’Oratorio è stata orgarata di lunedì 9 marzo erano a Nembro sino ad ora non sono mai stati fatti passi nizzata una “cena tipica bergamasca”, nell’auditorium “Giovanni XXIII”. Presen- concreti. I due relatori, in chiusura all’inper la quale si è registrata una partecitati dal presidente delle Acli di Nembro, contro, hanno detto: «Dobbiamo andare pazione abbastanza rilevante. Il terzo Giovanni Rota, hanno raccontato in in- avanti sulla strada indicata da Parent’s “momento” del Progetto Terra Santa glese (con tradizione simultanea da parte Circle. Non c’è altra via». Si attuerà il loro 2015 si concretizzerà venerdì 10 apridi un eccellente interprete, Antonella) le “sogno”? È l’interrogativo, che, insieme a le, alle ore 20,45, nella chiesa di Santa loro storie ad un pubblico piuttosto fol- tante altre domande e a molte riflessioni Maria con un concerto strumentale to e molto partecipe. Hanno dato mo- si sono portati a casa gli intervenuti alla del complesso Il sottobosco, fondato do di capire abbastanza bene che cos’è la estremamente illuminante e significativa e diretto dal flautista, clarinettista e quotidianità in una zona nella quale ad manifestazione svoltasi nell’auditorium compositore Alberto Bonacina. uno può persino, non di rado, capitare di “Giovanni XXIII”. Venerdì 10 aprile concerto benefico in Santa Maria 8 IL NEMBRO marzo 2015 CRONACHE L’ARCIVESCOVO DI SAN SALVADOR, OSCAR ARNULFO ROMERO, DON SANDRO DORDI E DUE FRATI CAPPUCCINI POLACCHI In prima fila difesero gli “ultimi” Presto riceveranno l’aureola La diocesi di Bergamo si sta ingiustizia, di emarginazione e preparando alla beatificazione di negazione dei diritti umani. di don Sandro (Alessandro) DorI colpi che lo uccisero partirodi, che è stata fissata per il prosno da sicari armati dal regime simo 5 dicembre nel Perù, a dell’estrema destra paramilitare Chimbote, città principale della insediatasi al potere nel Salvadiocesi nella quale, nella pardor (in precedenza El Salvador) rocchia di Santa, il sacerdote nasin dal 1972. A presiedere a San to nel 1931 a Gromo San Marino Salvador (il 23 maggio) il rito di (Gandellino) era impegnato cobeatificazione di Oscar Arnulfo me missionario quando venne Romero, è stato designato dal ucciso dai guerriglieri maoisti Papa il cardinal Angelo Amato, di Sendero Luminoso il 25 agosto Il sacerdote bergamasco don Sandro Dordi e i due Frati Cappuccini Prefetto della Congregazione polacchi che, come lui, nel 1991, furono uccisi in Perù; e che ora, 1991. Poche settimane prima di insieme a lui, saranno proclamati Beati il 5 dicembre. per le Cause dei Santi. don Sandro Dordi, il 9 agosto, da L’approdo agli onori degli una pattuglia del medesimo Movimento Sandro Dordi. La pubblicazione del libro altari di Oscar Arnulfo Romero ha riportarivoluzionario maoista, nella stessa zona e del fascicolo è solo il primo passo di un to in evidenza anche la figura e l’opera del erano stati trucidati i Frati Minori Con- nutrito programma. Una Commissione gesuita salvadoregno padre Rutilio Granventuali Cappuccini polacchi Michal To- diocesana appositamente creata sta va- de, nato nel 1928, pure lui stroncato in un maszeck e Zbigniew Strzalkowski, i quali lutando le diverse iniziative da attuare in attentato: cadde il 12 marzo 1977 insiepure saranno elevati agli onori degli altari vista del prossimo dicembre. me ai due campesinos che lo accompagnaInsieme a quelli per don Sandro Dor- vano mentre stava andando a dir Messa. il prossimo 5 dicembre. Con quella bergomense, anche la Chiesa polacca e la Chie- di e per i due Frati polacchi, il 3 febbraio Monsignor Oscar Arnulfo Romero era molsa del Paese latino-americano si stanno scorso Papa Francesco ha firmato il de- to amico e collaborava con padre Rutilio predisponendo a vivere appropriatamen- creto per il “via libera” alla beatificazione Grande; aveva visto in lui – e lo disse ai te lo straordinario evento. Il missionario di monsignor Oscar Arnulfo Romero, suoi funerali – l’esempio splendido di una bergamasco e i due frati polacchi saranno al quale ad Albino – si sa – è stato in- pastorale capace di leggere ed affrontare i primi beati, martiri della fede cristiana, titolato l’Istituto scolastico, appunto l’ISIS la realtà alla luce del Vangelo, e di accom“Romero”, a più indirizzi di studio, che è pagnare l’azione liberatrice di Dio in meznella storia del Perù. A Bergamo, nella mattinata del frequentato (dopo le medie zo al popolo con un impegno Giovedì Santo (2 aprile) è stata prevista in paese) da parecchi studenti spinto a fondo, senza cadere la distribuzione di un libro (con la bio- nembresi. Già tra due mesi, nel riduzionismo delle ideografia di don Sandro Dordi) ai sacerdoti il 23 maggio, avverrà a San logie. Da padre Rutilio Granchiamati dall’intera diocesi a raccogliersi Salvador, nel Salvador, la de monsignor Oscar Arnulfo – come ogni anno – in quel giorno nella beatificazione – come martiRomero confidò di aver tratto cattedrale per la Messa crismale presie- re pure lui – dell’arcivescovo quello spirito di “fortaleza” duta dal Vescovo nella mattinata. Il libro, della capitale del più piccolo (come egli stesso la definì) che stampato dall’editrice Marcianum Press Stato dell’America Centrale gli consentiva di agire con il di Venezia, è stato scritto a tamburo bat- (21.041 chilometri quadramassimo coraggio: quel coL’arcivescovo Oscar tente (come si usa dire) in queste ultime ti: un’estensione inferiore a raggio che lo condusse sino al Arnulfo Romero, settimane da monsignor Arturo Belli- quella della Lombardia, però martirio nel suo “servizio” agli ucciso nel 1980 mentre ni, vicario interparrocchiale a Nembro e assai intensamente popolata), ultimi. Papa Francesco negli celebrava la Messa. Gavarno, con residenza a Gavarno. È un assassinato il 24 marzo 1980 anni ’70 del ’900 ebbe modo volume di circa 140 pagine, con prefazio- (trentacinque anni or sono) mentre cele- di incontrare padre Rutilio Grande in un ne del Vescovo di Bergamo, monsignor brava la Messa. In un periodo di forti con- convegno della Compagnia o CongregazioFrancesco Beschi, e con una introduzione trasti politico-sociali, sopraffazioni, guer- ne dalla quale egli proviene, quella dei Gedi monsignor Lino Belotti, Vescovo ausi- riglia e terrorismo, Oscar Arnulfo Romero, suiti. Di questo suo confratello (per il qualiare emerito di Bergamo, appartenente nato nel 1917, prete dal 1942, vescovo dal le pure, da tempo, è stata avviata la Causa a quella Comunità missionaria Paradi- 1970, mobilitato in altri incarichi prima di beatificazione) si interessò a fondo dopo so della quale era componente pure don della nomina, nel 1977, alla guida della aver avuto la tristissima notizia della sua Sandro Dordi. Al libro (del quale si parlerà diocesi con sede nella città principale del tragica morte. Seppe che nelle sue attività adeguatamente nel prossimo numero) si Paese, allorché venne ucciso era ormai di- sacerdotali «aveva lasciato il “centro” per è deciso di unire un fascicolo contenen- ventato, nella sua terra, anche emblema- andare nelle “periferie”»; commentò tale te una serie di testimonianze redatte da ticamente, il paladino della difesa e della scelta dicendo che egli era stato un “grancoloro che conobbero direttamente don tutela dei più poveri contro ogni forma di de”; di fatto, oltre che di cognome. IL NEMBRO marzo 2015 9 CRONACHE ENTRATE (IN CALO) ED USCITE (IN AUMENTO) NEL BILANCIO CONSUNTIVO DEL 2014 Dura prova per i conti della Parrocchia i lavori in corso al “San Filippo Neri” Nella serata di mercoledì 25 marzo sul tavolo del Consiglio pastorale sono arrivati i... conti della Parrocchia di San Martino relativi al 2014. E vi sono giunti – pare opportuno dirlo subito – con note per nulla rosee. Nell’arco di dodici mesi, di fronte ad entrate per 838.974,06 euro sono state registrate uscite pari a 993.850,58 euro. In parole semplici c’è stato un “rosso” di 154.876,52 euro. Perché? Quello finanziario – e l’arciprete don Santino Nicoli lo ha fatto ben notare in apertura alla riunione del Consiglio, durante la quale è stato, ovviamente, il “relatore” – è soltanto un aspetto del bilancio complessivo di una comunità ecclesiale, che ha in altri settori – da quello spirituale e formativo a quello della solidarietà umana e sociale – il proprio principale campo di impegno. Però è un fatto che senza i mezzi pecuniari pure le attività preminenti di una Parrocchia rischiano di andare in sofferenza. C’è di più: nei momenti di crisi, come quello che si sta attraversando, quando si fanno più forti – in aggiunta al servizio religioso, che sempre resta primario – le esigenze di una forte presenza “solidale” della comunità ecclesiale, calano – e magari anche fortemente – le possibilità che dovrebbero sostenerla (perché vengono meno i contributi finanziari della gente). Per fortuna c’è la grande – e mai abbastanza elogiata – opera del volontariato, che, almeno in una certa misura, consente di coprire determinati bisogni. Ma ci sono ámbiti nei quali occorrono apporti d’altro tipo, che al volontariato non si possono chiedere e che dal volontariato non si possono aspettare. Anche la Parrocchia, insomma, è un po’ come una famiglia: per andare avanti deve fare fronte alle spese vive anzitutto, prima di e per potersi proiettare in altre direzioni. In aggiunta ai bisogni “ordinari”, e a quelli “eccezionali”, determinati dalle emergenze, per una Parrocchia – come per le famiglie – ci sono pure, di tanto in tanto, bisogni straordinari, legati alla attuazione o all’ammodernamento di strutture e servizi. In questo periodo la Parrocchia di Nembro si trova impegnata – come si sa – nell’aggiornamento (nell’adeguamento alle norme in vigore e alle nuove impostazioni) del Teatro San Filip10 IL NEMBRO marzo 2015 po Neri (per il quale non erano ormai più possibili rinvii). Inoltre, sempre in questo periodo, la Parrocchia di San Martino ha visto accentuarsi la necessità di un suo più consistente apporto alla scuola dell’infanzia “Crespi-Zilioli”, nella quale ci sono bambini le cui famiglie fanno sempre più fatica a versare la retta mensile. È alla luce anche di tutte le considerazioni sino ad ora esposte – e di altre che potrebbero essere fatte – che vanno visti i conti della Parrocchia di San Martino qui di seguito presentati nei loro vari “capitoli”. Si è già detto del deficit della gestione 2014, pari a 154.878,52 euro (differenza tra totale delle entrate e totale delle uscite). Alla fine del 2013 c’erano disponibilità di cassa per 713.279,89 euro; alla fine del 2014 tali disponibilità si erano ridotte a 558.403,37 euro, di fronte – tanto per citare un esempio – ad un preventivo di spesa complessiva, per adeguamento del Teatro “San Filippo Neri”, pari a 710.000 euro (onere ripartibile in più anni, ma pur sempre da onorare). Sul fronte delle entrate, in totale le elemosine nel 2014 sono risultate di 139.494,37 euro (nel 2013 erano state di 151.979,38 euro). Le somme più consistenti in questo “capitolo” sono state raccolte in plebana (circa 54 mila euro, un po’ di più del 2013) e al Santuario dello Zuccarello (circa 20 mila euro a fronte dei poco più di 21 mila euro del 2013). Le offerte per battesimi, matrimoni, funerali (i cosiddetti “incerti”) sono scese dai 32.717 euro del 2013 ai 25.872,50 euro del 2014. PER IL MENSILE, DIFFICOLTÀ SOTTO PARECCHI ASPETTI E anche quelli de Il Nembro adesso sono finiti in rosso Le considerazioni fatte in queste pagine a proposito dei diversi settori del bilancio parrocchiale 2014, e del bilancio nel suo insieme, valgono pure per il rendiconto de Il Nembro. Per la prima volta nell’epoca recente esso, infatti, si è chiuso in rosso: le entrate sono risultate di circa 50 mila euro; le spese (per la realizzazione tecnica, per la spedizione, soprattutto per la stampa e la confezione) sono ammontate a circa 57 mila euro. Sono diminuite specialmente le entrate della pubblicità (e anche altre piccole contribuzioni). In questo 2015 ricorrono i cinquant’anni da quando il mensile cominciò ad uscire nel formato attuale, come una rivistina. In mezzo secolo (salvo che in alcuni brevi momenti) non si è quasi mai trovato in difficoltà sotto l’aspetto finanziario, nel senso che un po’ con la pubblicità e un po’ con le elargizioni di coloro che lo ricevono, è sempre riuscito a far quadrare i conti. Adesso invece... Di fatto, come già in altre occasioni si è rilevato, solo il 10% circa di coloro che ricevono Il Nembro in casa, danno segni di apprezzamento – e qui li si ringrazia – con l’offerta libera nella solita busta. Per il resto... Eppure basterebbe, una volta all’anno, l’equivalente di una pizza o di qualche caffè o aperitivo messo a disposizione almeno dalla maggior parte dei destinatari del giornale. Sono aumentati i problemi, ora, anche su un altro versante; accanto al piccolo esercito di coloro che distribuiscono Il Nembro (e aspettano “rinforzi”), per la redazione sono rimasti pochissimi volontari, “cirenei” che si contano quasi più di una volta sulle dita di una mano. Il giornale è fatto al servizio di tutta la comunità: e nella comunità non c’è proprio nessuno che può, ed è pronto a dare un aiuto? Se c’è, si faccia avanti al più presto. Nella foto, la copertina de Il Nembro nel 1965. CRONACHE In questo disegno, realizzato per Il Nembro dall’architetto Marco Persico (al quale vanno i più vivi ringraziamenti), si può vedere come, con l’ingresso (qui) sulla sinistra e il palcoscenico sulla destra, si presenterà la platea del cineteatro “San Filippo Neri” dopo l’intervento di ammodernamento ora in corso. In totale, tra platea e logge, le poltroncine (qui indicate in blu) saranno poco più di trecento. Fino ad ora, sulla base di specifiche elargizioni, ne sono state “attribuite” o “intestate” una cinquantina. Si attendono altre adesioni. Nelle chiese delle Vicinie si sono rilevate – quanto alle elemosine – ora diminuzioni (come a San Faustino e a San Nicola), ora crescite lievi, ora una sostanziale stabilità (come a Viana). Nel settore delle entrate varie ottenute con le attività commerciali, con le iniziative pastorali o sotto altre voci – quanto al totale – si è scesi da circa 470 mila euro (nel 2013) a a circa 410 mila euro nel 2014. Sono rimaste pressoché uguali (attorni ai 41 mila euro) le elargizioni arrivate al Fondo “mons. Aldo Nicoli”, grazie al quale la Parrocchia fa opera di solidarietà e di sostegno ai poveri (tramite il Centro in Ascolto). Non ci sono stati lasciti nel 2014 (come invece era avvenuto nel 2013). Le sagre hanno “reso” circa 79 mila euro nel 2014 invece dei 97 mila euro circa del 2013. Sono diminuiti fortemente gli introiti per affitti; in compenso c’è stato un sensibile incremento nelle elargizioni diverse, spicciole. C’è stata una flessione di circa 5.000 euro nel totale del “raccolto” con le buste natalizie. Anche presso l’Oratorio le entrate sono scese dai circa 300 mila euro del 2013 ai 289 mila euro del 2014. Sono calate molto le entrate per attività varie; ha avuto invece un buon aumento negli incassi la Festa dell’Oratorio. Pressoché eguale al 2013 si è configurata la somma arrivata dal C.R.E. Qualche flessione si è avuta negli introiti al bar. Le uscite in generale della Parrocchia sono aumentate di circa 100 mila euro, passando da un totale di 652.852,14 euro (nel 2013) a un totale di 752.860,50 euro del 2014. Anche per l’Oratorio le uscite sono salite da circa 238 mila euro a circa 241 mila euro. Per la Parrocchia in generale le maggiori uscite nel 2014 hanno riguardato una prima copertura (per 100.000 euro) dell’intervento all’Oratorio, le manutenzioni (circa 90 mila euro, somma inferiore però a quella del 2013), il personale (circa 85 mila euro, somma un po’ più consistente rispetto al 2013), il riscaldamen- to (circa 80 mila euro), le varie iniziative pastorali, le bollette dell’energia elettrica (circa 57 mila euro), tasse e contributi diversi, e un versamento di 25 mila euro alla “Crespi-Zilioli” (versamento che invece non c’era stato nel 2013). Anche attraverso il Fondo “mons. Aldo Nicoli” sono stati elargiti più aiuti rispetto all’anno prima (circa 48 mila euro, a fronte dei 35 mila euro circa del 2013) benché – come si è visto – con offerte che si sono aggirate sui 41 mila euro (sia nel 2013, sia nel 2014). Quanto alle “uscite” dell’Oratorio sono diminuite quelle per il bar, sono aumentate quelle per il C.R.E. (da 61 mila euro circa a 78 mila euro circa), quelle per la Festa dell’Oratorio stesso; si sono ridotte notevolmente, in compenso, le “varie”. L’idea di coinvolgere direttamente la comunità nell’impegno straordinario per l’ammodernamento del Teatro San Filippo Neri con la intestazione delle nuove poltroncine a quanti facciano una donazione di almeno 150 euro sta andando avanti non molto velocemente. Entro la fine del 2014 erano stati raccolti – in questa maniera – complessivamente 2050 euro. Il ritmo delle adesioni si è accentuato nei primi mesi di quest’anno. In totale le poltroncine sono poco più di 300. Questi dati dicono come, per l’“operazione” servirebbe un rilancio alla grande. Ma occorre anche tenere presente la congiuntura economica in cui ci si trova. Comunque si è pensato di lanciare alla popolazione anche un’altra possibilità per appoggiare la Parrocchia nell’onere straordinario che ha di fronte con i lavori al “San Filippo Neri”; questa proposta sta nell’invito ai lavoratori a donare (sull’esempio di una prassi in atto da sempre a Gavarno) l’equivalente di una giornata di lavoro, in via del tutto eccezionale: è apparso, questo, un modo per attestare concretamente l’appartenenza alla comunità ecclesiale e la compartecipazione alle sue necessità in un momento “particolare”. Anche nel sostegno alla “Crespi-Zilioli” la Parrocchia ha pensato ora di coinvolgere la popolazione, in particolare con l’“adozione” di bambini che frequentano l’istituzione e per i quali – come accennato – le loro famiglie hanno difficoltà a coprire la retta; pure in questo caso si è pensato ad un apporto con il versamento di somme “una tantum”, oppure di contributi mensili secondo le disponibilità di quelli che intendono assumersi l’impegno. Si ricorda qui che la quota minima mensile ora in atto per ogni bambino è di 150 euro. Si sente tanto spesso parlare di “adozioni a distanza”. Perché non attuare pure “adozioni da vicino”? La proposta è stata lanciata. Chi è intenzionato, ed ha la possibilità di raccoglierla, è invitato a farsi avanti, o presso gli Uffici parrocchiali o presso la direzione della scuola stessa. IL NEMBRO marzo 2015 11 STEFANO RAVELLINI Cell. 335 5848666 via Mazzini, 12 24027 NEMBRO (BG) AGENZIA IMMOBILIARE www.immobiliareravellini.com [email protected] Tel. e fax 035 4127129 NEMBRO centro NEMBRO San Nicola NEMBRO NEMBRO GAVARNO Porzione di casa padronale indipendente con corte esclusiva, spaziosa autorimessa o negozio a piano terra; ideale per 2/3 famiglie o professionista. C.E. “G”, 282,34 Kwh/m²a. Prezzo ribassato a € 260.000 In bellissima zona residenziale, ampio quadrilocale tipo attico con terrazzone di 65 mq al piano, ampio box; ottime rifiniture. 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Subito dopo, nella plebana, i convenuti hanno partecipato ad una Via Crucis, per la quale ha dettato le meditazioni don Michele Carrara, dei Preti del Sacro Cuore, assistente ecclesiastico del sodalizio. L’adorazione eucaristica ha preceduto la preparazione alla Confessione; alle 17,30 è iniziata la Messa presieduta dall’arciprete di Nembro don Santino Nicoli. L’incontro si è concluso con un rinfresco in ambienti attigui alla plebana. L’associazione “San Guido” svolge una serie di iniziative per l’aggiornamento e per la formazione dei propri aderenti. In questo contesto rientra pure la visita che il prossimo 5 maggio i sacristi bergamaschi faranno a Concesio per vedere i luoghi legati alla fanciullezza e alla gioventù di Giovanni Battista Montini, che diventò Paolo VI e che nello scorso ottobre è stato proclamato Beato. Benché sia stato uno dei più grandi Papi del ’900 (fu lui a portare avanti ed a concludere il Concilio avviato da Giovanni XXIII), Paolo VI è ancora poco conosciuto. Dopo la sua elevazione agli onori degli altari, da più parti ci si è attivati per mettere adeguatamente a fuoco la sua figura e la sua opera. A Torino e nei luoghi legati in Piemonte alla vita di San Giovanni Bosco sono attesi invece giovani di ogni parte del mondo alla metà di agosto, quando ricorrerà il bicentenario della nascita del sacerdote che fu tra i grandi promotori dell’Oratorio, come punto di incontro e formazione delle nuove generazioni, e fondò i Salesiani. E Il gruppo dei sacristi convenuti a Nembro e i sacerdoti che hanno guidato il loro ritiro spirituale. da tutti i 132 Paesi ove i Salesiani sono presenti con le loro istituzioni arriveranno delegazioni. Giovani in gran numero da tutta Italia sono attesi inoltre a Torino per il 21 giugno, in occasione della visita che nella città della Mole farà Papa Francesco non solo per rendere omaggio a San Giovanni Bosco, ma altresì per pregare davanti alla Sindone, della quale in questa primavera è stata decisa una speciale ostensione. Per i giovani che volessero avere informazioni dettagliate c’è il sito www.symdonbosco2015.com. Su San Giovanni Bosco nei mesi scorsi sono usciti vari libri volti a rimarcare l’attualità della sua figura e l’efficacia del suo “metodo” educativo. SI RACCOLGONO LE ISCRIZIONI PRESSO GLI UFFICI PARROCCHIALI Anniversari di matrimonio: domenica 19 aprile la festa Per domenica 19 aprile, nella Parrocchia di San Martino, è in programma le Festa degli anniversari di matrimonio. Sono particolarmente invitate a parteciparvi le coppie di coniugi che in questo 2015 raggiungono particolari “traguardi” (25, 30, 40, 50, 60 anni) di vita insieme. Durante la Messa delle ore 10,30 in plebana ci sarà il rinnovo delle promesse matrimoniali. A mezzogiorno, per chi vorrà parteciparvi, è previsto un pranzo RIPRESE LE MESSE AL SANTUARIO DELLO ZUCCARELLO Dal 25 marzo, festa dell’Annunciazione a Maria, sono riprese al Santuario dello Zuccarello le celebrazioni delle Messe nei giorni e nelle date consuete, e cioè alle ore 16 alla domenica e alle ore 16 al giovedì. Queste celebrazioni sono assiduamente frequentate da un gruppo di devoti, ai quali altri di volta in volta se ne aggiungono. Salvo i consueti cambiamenti in agosto, si proseguirà così sino all’8 dicembre. in compagnia presso l’Oratorio. Agli Uffici parrocchiali si raccolgono le iscrizioni. Presso gli stessi Uffici si raccolgono anche le adesioni al pellegrinaggio (in pullman e in nave) in Grecia “sulle orme di San Paolo”. Già si sono date indicazioni al riguardo; sono comunque disponibili pieghevoli informativi. Da martedì 14 aprile riprenderà la catechesi per gli adulti con incontri alle ore 20,30, presso l’auditorium parrocchiale Giovanni XXIII. Lunedì 13 aprile, nella Sala presso la Casa della comunità, aperto a tutti, si svolgerà alle ore 14,45 un incontro di formazione del ciclo promosso dall’Azione cattolica. Venerdì 24 aprile, in Santa Maria si terrà alle 20,30 una adorazione eucaristica in vista della Giornata per le vocazioni del 26 aprile, Giornata della quale si parla in altra pagina. IL NEMBRO marzo 2015 13 CRONACHE NELLA MATTINATA DI DOMENICA 7 GIUGNO L’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AL DONATORE, NELLA SUA NUOVA COLLOCAZIONE Con più di 400 soci l’Avis di Nembro si prepara a festeggiare i suoi 65 anni Nella serata di sabato 6 giugno, alle ore 21, in Piazza della Libertà, concerto della Fanfara Scattini di Bergamo; nella mattinata di domenica 7 giugno, alle ore 9, inaugurazione del Monumento al donatore, nella sua nuova collocazione nello spazio verde esistente tra il “Modernissimo” e la via Garibaldi; corteo per le vie del paese, partecipazione alla Messa delle 10,30 nella plebana, e poi pranzo alla Tenuta Colle Piajo con premiazione dei soci benemeriti. È con questo programma – a conclusione del quale ci sarà anche un concerto dell’Anghelion Choir a dicembre – che la Sezione di Nembro dell’Avis festeggerà i suoi 65 anni di attività. In questo lungo arco di tempo gli avisini nembresi si sono resi protagonisti (entro il 31 dicembre 2014) di ben 38.039 donazioni di sangue o di plasmaferesi. Nel 2014 le donazioni sono risultate 578, delle quali 424 di sangue e 154 di plasmaferesi. Attualmente la “forza associativa” del sodalizio è di 407 persone; nel 2014 i nuovi donatori sono stati 15 su 32 nuovi aspiranti donatori. Quanto all’età, gli avisini si ripartiscono così: una trentina hanno tra i 18 e i 25 anni; una sessantina hanno dai 26 ai 35 anni; 114 hanno dai 36 ai 45 anni; 112 hanno dai 46 ai 55 anni; 47 superano i 55 anni. Tutti questi dati sono emersi dalla relazione che il presidente sezionale Walter Stancheris ha tenuto nel corso dell’an- nuale assemblea dei soci svoltasi il 22 febbraio scorso presso la Casa della comunità. In tale occasione si è appreso che più di 250 alunni delle scuole primarie di Nembro hanno preso parte al concorso Rosso sorriso, indetto a livello nazionale per sensibilizzare la gente sull’importanza del dono del sangue. È soprattutto tra le nuove generazioni che l’Avis sta portando avanti l’opera di diffusione dei propri ideali; lo fa con incontri dedicati ai problemi della tutela della salute, oppure sponsorizzando manifestazioni sportive, culturali e ricreative, e anche impegnando direttamente propri soci in tornei agonistici (di calcio, di basket, di pallavolo e così via). I risultati negli anni recenti si sono fatti via via più significativi grazie anche al costante, generoso impegno dei dirigenti della associazione ai vari livelli. Anche per il 2015 sono state messe in programma molteplici attività in settori diversi. Tra le altre cose, si sta pensando pure ad una piccola pubblicazione che riassuma la storia della sezione avisina di Nembro – da sempre una delle più nutrite ed attive della Bergamasca – agganciandosi a quanto già è stato divulgato nel passato tramite opuscoli o libri. L’Avis a Nembro è sempre stata in prima fila nel promuovere la solidarietà, la dedizione a chi soffre ed è nel bisogno. Su tale strada essa intende proseguire. IL “DISTURBO NELL’APPRENDIMENTO” PER VARI BAMBINI, CHE PREOCCUPA MOLTO LE RISPETTIVE FAMIGLIE Sono in aumento le richieste di aiuto contro la dislessia Presso la Biblioteca di Nembro è attivo, ormai da sei anni, lo “Sportello mutuo aiuto dislessia”. In realtà esso non si occupa solo di dislessia (il disturbo legato alla difficoltà nel leggere e nel recepire quanto si è letto), ma si interessa di tutti i disturbi dell’apprendimento. Nel 2014 le richieste di colloqui pervenute allo sportello sono state venticinque, in aumento rispetto agli anni precedenti. Gli operatori impegnati in tale servizio, quando lo hanno attivato, si attendevano una diminuzione delle richieste di supporto nel passare del tempo. Così non è stato. Comprendere cosa significa, in termini emotivi e pratici, ricevere una diagnosi di DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento), accettare la stessa, mettere in atto un comportamento idoneo e positivo nei confronti del figlio “dislessico”, instaurare una proficua collaborazione con la scuola restano tuttora nodi cruciali per le famiglie. Una cosa è sapere che alcuni bambini o ragazzi possono avere disturbi dell’apprendimento, un’altra cosa è averli in casa (o in classe)! 14 IL NEMBRO marzo 2015 Va detto che anche la provenienza dell’utenza rivoltasi nel 2014 allo “Sportello dislessia” di Nembro si è allargata. Alcuni tra i genitori e gli insegnanti che hanno richiesto un incontro al punto informativo nembrese risiedono, infatti, in Val Cavallina, nell’Alta e nella Bassa Bergamasca. Tale situazione denota che in provincia non ci sono molti sportelli attivi nel settore del quale qui si sta trattando e che Nembro è all’avanguardia in questo campo! Il 14 marzo 2014, le volontarie della locale associazione hanno organizzato una serata dal titolo DSA: quali strumenti informatici per l’autonomia?: serata nella quale sono intervenute la prof.ssa Marcella Assolari e la dott.ssa Ilaria Rota. La serata aveva la finalità di presentare al numeroso pubblico (circa duecento persone) metodologie e strumenti informatici atti a facilitare le modalità di apprendimento da parte dei ragazzi con DSA. I partecipanti al convegno hanno rivolto agli esperti parecchie domande, a dimostrazione di come la questione sia di attualità. A marzo, co- me già a novembre del 2014, inoltre, sono state organizzate delle serate di mutuo aiuto per genitori. Il fine di queste serate è la condivisione dei problemi quotidiani che assillano i genitori di un bambino con DSA e lo sviluppo, da parte dei medesimi, della consapevolezza di non essere soli, grazie alla presenza dei volontari ma soprattutto grazie alla nascita di importanti amicizie tra i partecipanti. Le mamme volontarie dello “Sportello di mutuo aiuto dislessia”, anche attraverso le pagine de Il Nembro, desiderano ringraziare la Biblioteca e l’Amministrazione comunale per la disponibilità; un grazie particolare va a quei tecnici ed a quegli insegnanti i quali prestano la loro opera non solo gratuitamente ma anche con grande passione! Si ricorda che per accedere allo “Sportello dislessia” è necessario prendere appuntamento direttamente in Biblioteca o telefonando allo 035 471 370. Gli incontri vengono solitamente fissati nel secondo venerdì di ogni mese, dalle 20 alle 22, e si svolgono nel rispetto delle normative sulla privacy. CRONACHE CONFERMATI DUE DEI COMPONENTI L’ÉQUIPE FINO AD ORA IN CARICA; TRE QUELLI CHE VI ENTRANO ADESSO Formata la nuova Commissione per la gestione della Casa di Riposo È stata ormai definita la composizione della Commissione che subentrerà a quella attualmente in carica nella gestione amministrativa della Casa di Riposo e che ha ormai esaurito il tempo del proprio mandato. Secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, nella riunione del 26 febbraio scorso, il Consiglio comunale ha eletto i tre membri di propria pertinenza. Sono stati così nominati, con i voti del gruppo di maggioranza (Paese vivo) Giuseppe Pezzotta (attuale presidente dell’amministrazione della Casa di Riposo), l’arch. Maria Rosa (“Cino”) Perico e Eleonora Gregis (candidata e votata dalla Lega Nord per il seggio tradizionalmente riservato alla rappresentanza dei gruppi di minoranza presenti nel consesso mu- nicipale). Sempre in base alla normativa vigente, mons. Arturo Bellini, vicario interparrocchiale a Nembro e Gavarno, con residenza in questa seconda località, è stato scelto quale loro esponente dalle tre Parrocchie esistenti sul territorio di Nembro. (Va ricordato che la Parrocchia di San Martino ha avuto un ruolo basilare nella nascita e nella storia della Casa di Riposo). Alessandro Mariani – già facente parte ora della Commissione amministratrice – è stato confermato come loro rappresentante (con una votazione svoltasi sabato 14 marzo) dai volontari operanti entro l’istituzione. In sintesi, nella Commissione che sta per entrare in carica, ci sono due componenti (Giuseppe Pezzotta ed Alessandro Mariani) già impegnati anche nel mandato MENTRE SI STA COMPLETANDO IL CARTELLONE DELLE CELEBRAZIONI PER IL TRENTENNALE Biglietti scontati per Gardaland anche quest’anno al Centro Anziani Si va a poco a poco arricchendo il programma delle iniziative che in questo 2015 evidenzieranno il trentennale di fondazione del Centro diurno anziani di Nembro. Ai concerti che in autunno si svolgeranno al “Modernissimo” – concerti che vedranno alla ribalta sabato 26 settembre un quintetto classico, formato da esponenti dell’Orchestra giovanile italiana e sabato 24 ottobre il duo Gianluigi Trovesi-Gianni Coscia (con clarinetto e sax e con fisarmonica) –, si è aggiunta l’organizzazione, nel mese di luglio, di un pranzo nell’ambito della “festa alpina” che in quel periodo tornerà a concretizzarsi al Camporotondo. Alle possibili manifestazioni per il trentennale di attività del Centro si è pensato di far cenno pure nel corso dell’assemblea ordinaria dei suo soci, indetta per il 27 marzo (al pomeriggio). Il trentennale ha, inoltre, suggerito di fare un piccolo omaggio a tutti coloro che rinnoveranno l’adesione o si iscriveranno al Centro in questo 2015; i rinnovi delle tessere saranno possibili sino al 31 maggio; le nuove iscrizioni verranno accettate sino alla fine di settembre. Anche quest’anno i dirigenti del Centro diurno sono riusciti ad ottenere la possibilità di mettere a disposizione biglietti a prezzo agevolato (25 euro per ogni biglietto) per la visita a Gardaland. Gli interessati ad avere questi biglietti, anche se non iscritti al Centro, sono invitati a farsi avanti, negli orari previsti, e cioè in tutte le mattinate della settimana – sabato escluso – dalle ore 9 alle ore 11. Restano in corso tutti gli altri programmi già più volte segnalati: • soggiorno con cure termali a Torre Canne dal 24 maggio al 7 giugno (all’atto della prenotazione occorre presentare la prescrizione medica); • vacanze in montagna a Dimaro, nella Val di Sole, dal 22 agosto al 5 settembre; quote di 875 o 955 euro, a seconda della sistemazione; • soggiorno al mare in Grecia, nella zona di Corfù, dal 1° al 15 settembre; quota di 950 euro per la sistemazione in camera doppia; supplemento di 290 euro per la camera singola; • raccolta delle iscrizioni per le trasferte a Trescore Balneario in autunno per trattamenti inalatori e insufflazioni. • Nella nuova sistemazione presso il salone della Cascina solidale, di via Kennedy, proseguono i pomeriggi danzanti alla domenica, dalle 15 alle 18. ora in esaurimento, e tre componenti nuovi (monsignor Arturo Bellini, arch. Maria Rosa Perico, Eleonora Gregis). L’insediamento ufficiale dovrebbe avvenire nella prima decade di aprile, dopo l’adempimento, da parte della Commissione ora in carica, di tutte le procedure connesse al bilancio 2014. È certo che il nuovo team assume il timone all’inizio di un periodo non facile, perché per la Casa di Riposo è stata ormai programmata la sua trasformazione in Centro di servizi polivalente, aperto all’intera comunità, con l’ampliamento degli ambienti e il potenziamento delle attività. Al di là degli aspetti logistico/ organizzativi, si tratta di trovare i mezzi finanziari per fare, se non il “sognato”, almeno il necessario, l’indispensabile. È un obiettivo per il quale forte è la speranza che la comunità nel suo insieme dia concreti appoggi e sostegni. Per quanto riguarda l’ordinarietà quotidiana della vita entro la Casa di Riposo, nel mese di marzo – oltre a quella dei compleanni – sono state fatte le “feste” della “Giornata della donna” e della “Giornata del papà”. Neppure nel mese di aprile mancherà la “festa dei compleanni”; riprenderanno altresì gli incontri per la formazione del volontariato, nel caso specifico nell’ambito dell’animazione. Per la mattinata di mercoledì 1° aprile è stata programmata la visita di un gruppo di un’ottantina di alunni (tutti adolescenti) della scuola della Sacra Famiglia di Comonte di Seriate; essi porteranno gli auguri di Pasqua agli ospiti della Casa di Riposo di Nembro, come già fecero, quattro anni or sono, gli adolescenti allora impegnati tra i banchi di Comonte. Di anno in anno la scuola della Sacra Famiglia porta – in particolari circostanze – i “suoi ragazzi” in istituti di accoglienza; e ama ritornare là, dove constata un ambiente aperto e disponibile. Così, evidentemente, è avvenuto a Nembro. La comitiva si tratterrà nella Casa di Riposo per un paio d’ore; ci saranno dialoghi tra giovani e anziani ospiti, animazioni, canti e giochi, consegne di piccoli omaggi. Alla Casa di Riposo, nel settore dell’animazione, si sta già pensando anche alla rassegna del teatro dialettale (che inizierà il 9 maggio) e alla rassegna canora (che si terrà il 18 maggio). IL NEMBRO marzo 2015 15 CRONACHE CHIUSO L’ANNO ACCADEMICO 2014/2015. A... RUBA I POSTI PER LE VISITE GUIDATE ALL’EXPO DI MILANO Nel prossimo triennio all’Anteas di Nembro si parlerà delle Americhe e dell’Australia Paesi vicini seppur lontani: questo coinvolto nella preparazione dell’Expo è stato il tema dominante nel triene delle iniziative ad essa connesse nella nio 2012/13, 2013/14 e 2014/15 negli Bergamasca. Ha fatto rapidamente la incontri allestiti dal Gruppo operativo storia, con molta efficacia, delle Espodi Nembro dell’Anteas (Associazione sizioni universali, sottolineando i camnazionale terza età attiva e solidale), biamenti via via intervenuti in queste popolarmente detta anche “Univermanifestazioni e le finalità alle quali sità per la terza età”. Quello che, con esse hanno risposto in linea con la evoogni probabilità, campeggerà nel luzione dei tempi. Anche a Nembro prossimo triennio 2015/16, 2016/17, Nella serata del 18 marzo al “Modernissimo” il prof. c’è molto interesse per l’Expo che da Renato Ferlinghetti ha tracciato una panoramica sul2017/18 sarà il seguente: Paesi lontani, la storia delle Esposizioni universali. maggio sarà aperta a Milano. Lo dimoma non troppo, oppure Paesi lontani, stra il fatto che gli oltre 150 posti messi eppur... vicini. Nei tre anni ormai trascorsi sono state cultural- a disposizione dall’Anteas per tre visite guidate alla rassegna mente esplorate le aree del Sud dell’Europa, del Vicino Oriente, programmate per i mercoledì 10, 17 e 24 giugno sono andadell’Africa affacciata sul Mediterraneo. Nei prossimi tre anni lo ti letteralmente... a ruba in pochi giorni. L’adesione era stata sguardo si spingerà verso le Americhe del Nord e del Sud, e ver- aperta pure ai non iscritti all’Anteas. Si è formata una lista di atso l’Oceania e l’Australia. Anticipazioni informali in tale senso tesa, in risposta alla quale è stata decisa l’organizzazione di una sono state fornite da Emilio Signori, coordinatore del Gruppo quarta visita guidata nella data del 3 giugno. Gli interessati Anteas di Nembro, nella serata del 18 marzo al “Modernissimo”, ad avere gli ulteriori posti così creati, sono invitati a farsi avanquando ufficialmente si è chiuso l’anno accademico 2014/15 – ti al più presto presso la sede della Cisl, situata in via Mazzini, terzo del triennio – per gli “universitari” dai capelli d’argento 2, di fronte al negozio di frutta e verdura gestito dalla famiglia (o meno). Nell’occasione era prevista la presenza di Maurizio Cortinovis. Per i soci dell’Anteas, iscrittisi per l’anno accademico Martina, ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, ormai concluso, c’è però ancora un appuntamento: il prossimo chiamato a parlare della prossima Expo universale di Milano, 13 maggio – come già da tempo annunciato – si svolgerà la gita focalizzata in particolare sulle tematiche del settore a lui affi- di chiusura; come meta è stata scelta la città di Mantova, dalla dato. Improvvisi impegni hanno trattenuto lontano da Nembro quale, lungo il Mincio, ci si porterà poi a visitare il monastero di il ministro, il quale ha però promesso che verrà in paese il 18 San Benedetto Po. In quel periodo il Gruppo operativo dell’Anaprile, per parlare dei medesimi argomenti. Nella serata del 18 teas nembrese sarà già impegnato a stilare i programmi per il marzo relatore è stato il prof. Renato Ferlinghetti, anch’egli prossimo anno accademico 2015/16. DATI SIGNIFICATIVI SU UNA PREZIOSA ATTIVITÀ Come il C.I.F. va incontro alle famiglie bisognose Chi nei martedì mattina di ogni settimana, tra le 9 e le 11,30, e nelle mattinate di ogni ultimo sabato del mese, tra le 9,30 e le 11, si trova a passare dalle parti del Carso, del suo tratto più a valle, non può non notare il movimento e il fermento caratterizzanti l’area antistante l’accesso al Centro dentistico Daina. In tale zona dall’autunno del 2013, in ambienti messi a disposizione dalla Parrocchia, ha la propria base il Gruppo nembrese del C.I.F., per il quale il cambiamento di sede – cioè il trasferimento della stessa da San Faustino, ove prima stava, alla nuova ubicazione – ha davvero... cambiato la vita, rilanciandone fortemente la presenza operosa nella comunità. È noto quello che avviene nei giorni sopra citati: si raccolgono oggetti domestici e indumenti e biancheria ancora in buono stato e quindi riutilizzabili nella quotidianità delle famiglie e 16 IL NEMBRO marzo 2015 delle singole persone: oggetti e indumenti che vengono poi anche abbastanza rapidamente ridistribuiti. A portare il tutto sono nembresi e non nembresi (la notizia del “servizio” si è diffusa nel circondario); a chiedere e ad avere il... pervenuto, sono altre persone o famiglie che dimostrano di averne bisogno. A fronte di quanti, di una certa roba ormai non sanno più che farsene, si trovano tanti che, invece, con la medesima roba sopperiscono ad una necessità non appagabile per altre vie. Quale è l’entità del... traffico? Nel corso del 2014, per esempio, hanno cambiato... casa e proprietari due materassi per lettini, due carrozzelle, un seggiolone, due girelli, tre passeggini gemellari, otto passeggini singoli, due seggiolini da tavolo, una sdraietta, due seggiolini per auto, un box, un lettino da campeggio, due lettini in legno, due seggiolini per la bicicletta, tante biciclettine, tricicli, giochi vari; ma soprattutto tanta biancheria per la casa nonché indumenti di ogni tipo. Possono essere valutate in circa cinquecento le persone che nel corso del 2014 hanno preso qualcosa dalla sede del C.I.F.. Nel passato lo... scambio era molto ridotto. Tra le attività del C.I.F. – rapidamente illustrate anche al “Modernissimo” nel corso della “festa” ivi attuata nella giornata della donna – c’è pure la visita (da parte delle aderenti del Gruppo) alle famiglie che hanno tre o più di tre figli: famiglie che oggi sono considerate “numerose” (come consistenza); la visita di solito avviene subito dopo la nascita del terzo figlio; se emergono bisogni, nei limiti del possibile e nelle modalità in vigore, viene attivata la “rete della solidarietà” (Centro in Ascolto, Caritas, Servizi Sociali del Comune) per sopperire alle necessità. T.B. CRONACHE UN PROGETTO CHE STANNO COLTIVANDO GLI ALPINI, IL G.A.N. E IL C.A.I. Ragazzi e giovani di Nembro andranno a vedere i luoghi della “Grande Guerra”? Con l’approssimarsi del centenario 1987; ebbe collocazione (con targa illu- cifico, nell’autunno dello scorso anno, in dell’entrata dell’Italia nella Prima Guer- strativa), insieme ad una statua di Santa Comune, si cercò di fare il “punto” sul da ra mondiale (24 maggio 1915) si stanno Barbara, in Piazza Italia, sulla sinistra del farsi con un intervento organico (con gli moltiplicando le iniziative per far cono- Monumento ai Caduti (per chi dalla Piaz- Alpini, come sempre, pronti a dare il proscere come si sviluppò quel tremendo za guarda l’ex Palazzo del Comune); si prio apporto). Fu in tale sede che emerse conflitto (protrattosi sino al 1918) e per trovò al centro di una solenne inaugura- la proposta dello spostamento del canrecuperare e valorizzare ricordi e cimeli. zione il 31 maggio di quello stesso anno; none: anzitutto perché, normalmente, Tra le iniziative in cantiere a Nembro, di e lì rimase sino a quando, con la trasfor- nei “luoghi della memoria” delle vittime particolare interesse appare un proget- mazione dell’edificio dell’ex Municipio in di guerre non si vedono “cimeli” di armato attorno al quale stanno lavorando gli sede della Biblioteca, esso venne spostato menti. Parve una sede appropriata della Alpini, il G.A.N. e il C.A.I.: in pratica si ove adesso sta. nuova collocazione del cannone il Museo sta pensando di portare – nel 2016 o nel Come noto, da tempo corrono pro- degli Alpini di Bergamo, per il ruolo che 2017 – ragazzi, adolescenti, giovani nem- grammi di una risistemazione di tutto ciò le “penne nere” hanno avuto nella Storia e bresi sui luoghi della “Grande Guerra” in che – nella nostra zona – fa riferimento ai per quanto tuttora stanno facendo, anche escursioni che intreccino al ricordo – in Caduti in guerre (nel primo e nel secondo sul terreno sociale; per di più – fu osservaloco – di eventi storici, uno stimolo all’ac- conflitto mondiale). Monumento e lapide to – l’A.N.A. di Bergamo è la più cospicua costamento alla montagna. Tra i “proget- che stanno davanti all’ingresso del cimi- d’Italia. Su questa impostazione, durante ti”, invece, di più imminente attuazione tero da lunga data hanno bisogno di si- il citato incontro, in Municipio, non emerva segnalata la visita al Museo della Pri- stemazioni e di riabbellimenti, così come sero obiezioni. Con il diffondersi della noma Guerra mondiale, situato a Rovereto, il monumento ai Caduti situato in Piazza tizia, però, da parte di singole persone, e programmata dalla Biblioteca per dome- Italia. Si era pensato ad un rifacimento da parte di qualche gruppo, si sono levati nica 12 aprile (quota di partecipazione: (con nuovi cipressi) pure del viale del- dissensi: nella sostanza, si è espresso rameuro 22 o euro 25; informazioni in Biblio- la Rimembranza: idea però sfumata per marico di vedere il cannone prossimo ad teca). Non mancheranno i riferimenti alla via del mancato arrivo di aiuti finanziari andar via da Nembro. Si vorrebbe che esso “grande guerra” il 23 maggio, quando, a dalla Regione. In una riunione di espo- restasse in paese. L’eco dei dissensi è arcura degli Alpini, al “Modernissimo” sarà nenti di tutte le associazioni d’arma, del rivata pure in Municipio; ci sono stati in– come ogni anno – consegnato il testo Comitato di quartiere del Centro e di al- contri. Il 24 marzo il sindaco ha preso cardella Costituzione italiana agli alunni di tri organismi impegnati nell’ambito spe- ta e penna per illustrare ai portavoce del terza media. In quegli stessi “dissenso” e, “per conoscengiorni dovrebbero concretizza”, alle associazioni d’arma zarsi uno spettacolo/récital e a quanti avevano partecie una mostra di documenti pato all’incontro dello scorso oltre che di dipinti. In evoluanno, come erano andate le Anche quest’anno, dal 16 marzo, presso il Circolo Acli di zione ci sono pure altre idee. cose. Nella stessa lettera il Nembro, in via Mazzini 9, è in atto il servizio di consulenza Tra le molteplici inisindaco ha comunque confiscale per la compilazione dei modelli 730 e Unico. Il servizio ziative si è inserita anche fermato che il “luogo della viene prestato solo su appuntamento; gli interessati devono una diatriba, sull’onda di memoria” sarà riqualificato prenotarsi telefonando al numero 035 0064064, specificando una notizia apparsa, tra le e “messo in sicurezza”, (per che la richiesta è per la sede delle Acli di Nembro. I giorni e gli righe, proprio sul Nembro, quanto riguarda la tenuta orari del servizio sono i seguenti: lunedì dalle 8,30 alle 15,30; nel mese di gennaio: notidel monumento con lapide mercoledì dalle 8,30 alle 12,30, giovedì dalle 8,30 alle 12,30; zia riguardante l’ipotizzato ora ivi esistente); ha scritto venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 18 alle 21; sabato dalle 14 spostamento nel Museo dealtresì che anche il monualle 18. È importante presentarsi con tutta la documentazione gli Alpini, a Bergamo, del mento ai Caduti situato in necessaria; in mancanza di questa, la pratica resterà bloccata. cannone che ora si trova Piazza Italia sarà rimesso a nel luogo della memoria nuovo in tutte le sue comdavanti all’ingresso del cimiponenti. E il cannone? Salotero. Donato dal commendamonicamente qualcuno, neltor Giovanni Savoldi agli Arle discussioni in piazza, ha tiglieri della locale sezione, proposto di riportarlo... dove Si sta organizzando una “festa delle nozze d’oro”: in pratiquesto “pezzo” (da 149/19), era, magari nel cortile interca si vuol promuovere un raduno delle coppie di coniugi che si che fu costruito a La Spezia no della Biblioteca, edificio e sono sposati nel 1965. Una riunione per definire il program(dalla Odero Terni Orlando), istituzione dove ci sono tanma dettagliato dell’evento è stata fissata per le ore 20,30 del 9 e che fu in dotazione all’eti “documenti” e ricordi del aprile presso il bar dell’Oratorio. Gli interessati a partecipare sercito italiano dal 1937 al passato, nonché della storia alla Festa sono pregati di intervenire. 1974, arrivò a Nembro nel di Nembro. Modelli 730 e Unico: alle Acli consulenza per la compilazione Festa delle nozze d’oro: incontro dei coniugi sposatisi nel 1965 IL NEMBRO marzo 2015 17 CRONACHE L’EVENTO ORGANIZZATO DAL C.I.F. PRESSO IL “MODERNISSIMO” Festa della donna con un pensiero anche per tante mamme africane Su iniziativa del Gruppo nembrese del C.I.F. (Centro italiano femminile), con l’appoggio della Parrocchia e del Comune, in coincidenza con la Giornata internazionale della donna, nel pomeriggio di domenica 8 marzo al “Modernissimo” si è svolto un pomeriggio di festa. Nel cuore dell’evento, che ha visto una notevole partecipazione, si è collocata la rappresentazione della commedia musicale Renzo e Lucia, spusàss o spusàss mia. Hanno brillantemente interpretato la pièce, scritta e allestita da Fabrizio Dettamanti, che si è avvalso di note musicali composte da autori vari, gli attori della Compagnia del Teatro del Gioppino. Il numeroso pubblico ha seguito con interesse lo sviluppo dello show, sottolineandone parecchi momenti con calorosi applausi. Insieme ai due protagonisti dai nomi manzoniani, sono stati apprezzati, per la loro bravura e la loro verve, pure tutti gli attori e le attrici che si sono messi nei panni dei personaggi della vicenda. Nel corso del pomeriggio gli intervenuti hanno avuto modo anche di gustare una deliziosa merenda approntata dalle organizzatrici della festa con torte ed altre leccornie preparate sia dalle aderenti al C.I.F. sia da tante altre signore che generosamente hanno voluto contribuire. Prima dell’inizio dello spettacolo, dopo i saluti e i ringraziamenti, c’è stata una Una scena della commedia proposta dalla compagnia Teatro del Gioppino. rapida illustrazione delle attività che normalmente il C.I.F. svolge nel corso dell’anno – attività delle quali viene riferito in altra pagina –. Alla luce dei suoi contenuti e delle finalità con le quali ora è in vendita (anche presso la cartolibreria No Problem, di via Garibaldi) è parsa pertinente pure la presentazione del libro L’Africa che non ti aspetti. Come è stato ampiamente pubblicato nel Nembro dello scorso mese, questo volume è stato realizzato da Cecilia Morlotti, la HANNO PARTECIPATO CON UN BUON ESITO AI CAMPIONATI SCOLASTICI PROVINCIALI Scacchisti che stanno crescendo Erano tre le formazioni di ragazzi di Nembro quest’anno presenti ai campionati scolastici bergamaschi di scacchi a squadre, che si sono svolti nei giorni 4 e 5 marzo a Longuelo. Tutte le troupes erano al loro debutto in una prova di tale livello, ma si sono comportate più che bene, superando l’emozione di un “impegno agonistico della mente” al di fuori delle sedi abituali. Ragazzi e ragazze hanno affrontato le partite con il proposito, anzitutto, di fare esperienza. Sotto questo aspetto hanno centrato pienamente il bersaglio. Una delle tre squadre era formata da quattro alunni della “primaria” della zona di San Faustino e da un alunno Patatina d’oro: già in corso iscrizioni e prove Sono già in corso le prove – ma sono ancora aperte le iscrizioni – per l’edizione 2015 della Patatina d’oro, rassegna delle “ugole in erba”. Possono partecipare tutti i bambini dai tre anni in su, che amano cantare e stare in compagnia. Le prove (e le adesioni) sono aperte tutti i sabati dalle ore 16 alle ore 17 nell’aula 211 dell’Oratorio. Lo spettacolo è previsto per la sera (ore 20,30) di sabato 2 maggio, nell’imminenza della “Festa della mamma”. Tutti i bambini interessati a partecipare allo show sono invitati a farsi avanti al più presto. 18 IL NEMBRO marzo 2015 quale ha voluto così raccontare (e documentare con molte foto) la sua lunga esperienza di missionaria laica, vissuta nel continente nero al servizio dei diseredati, dei poveri, degli emarginati in particolare del Congo. Con quanto riuscirà a raccogliere grazie a questo libro, Cecilia Morlotti ha confermato di voler acquistare speciali stufe da mettere a disposizione delle mamme africane della regione del Kivu per facilitare loro la cottura dei cibi all’esterno delle capanne. L’Africa che non ti aspetti, dunque, è un libro volto anche ad aiutare donne in difficoltà. Perché non farlo ampiamente conoscere proprio nella “Giornata della donna”? della “primaria” della zona di Viana-San Nicola; in un “girone” di quattordici squadre, quella nembrese si è classificata al sesto/settimo posto, con un punteggio uguale a quello conseguito da una formazione di Gorlago. Un’altra delle compagini nembresi era composta da cinque alunne della “primaria” di San Faustino; questa équipe è riuscita a collocarsi al quinto posto della graduatoria del proprio gruppo. La squadra nembrese costituita da alunni della “secondaria” Enea Talpino è stata capace di collocarsi al quarto posto del proprio “girone”. Il bilancio complessivo della “spedizione” è risultato più che accettabile. Sicuramente – hanno commentato gli istruttori dei giocatori nembresi – andrà meglio l’anno venturo, quando potrà essere messa a frutto, appunto, l’esperienza accumulata stavolta. VITA PARROCCHIALE COMPLEANNI ALLA “CRESPI-ZILIOLI” Tanti auguri a… tutti Il progetto che ha accompagnato bambini e insegnanti della scuola dell’infanzia Crespi-Zilioli durante il periodo della Quaresima – progetto intitolato Una tavola per... – si è ormai concluso. Nelle recenti settimane, in adesione ai temi suggeriti dall’Ufficio per la pastorale dell’età evolutiva della diocesi di Bergamo, le maestre, in classe, hanno presentato e commentato quattro brani di Vangelo (se ne è già parlato sul numero di febbraio di questo stesso mensile). Nell’atrio all’ingresso della scuola, nell’attesa della solennità della Risurrezione di Gesù, i bambini hanno anche allestito una tavola, simbolo di condivisione. Pure nelle aule – o sulle porte delle stesse – sono stati predisposti tavolini – o cartelloni – per meglio scandire il periodo quaresimale. La “materna” di via Roma ha programmato di chiudere i battenti per le vacanze pasquali da giovedì 2 aprile a martedì 7 aprile. Al rientro degli alunni a scuola, verrà ripresa la “normale” programmazione didattica (messa temporaneamente da parte per dare spazio alle attività legate alla Quaresima): programmazione che, come noto, ruota attorno al pane. Continueranno, inoltre, il laboratorio teatrale (per i “grandi”) e il laboratorio di logopedia (per tutti). Nel frattempo, il collegio delle docenti sta pensando all’organizzazione della annuale “gita”, che si svolgerà nel mese di maggio, e della Festa di sensibilizzazione, anch’essa prevista per maggio. In forma comunitaria, venerdì 13 marzo, alla scuola dell’infanzia CrespiZilioli si sono festeggiati i compleanni di Dall’alto: gruppi di bambini che hanno festeggiato in compagnia i 4, i 5 e i 6 anni. Ai piedi della pagina: un’immagine dello spettacolo/racconto proposto da Chiara Masseroli; e bambini attorno ad una delle tavole approntate nel contesto del progetto educativo del periodo quaresimale. tutti gli alunni. La giornata è cominciata con il racconto animato Un regalo speciale, proposto in forma sceneggiata da Chiara Masseroli. Dopo il pranzo, nelle classi, si è proceduto al taglio delle torte e alle fotografie di rito. Nel medesimo pomerig- gio, i “piccoli” sono andati regolarmente a fare il riposino e al termine delle “lezioni”, alle 15,45, i bambini sono tornati a casa indossando una coroncina di carta dipinta secondo il gusto personale di ciaNicoletta Carrara scuno. IL NEMBRO marzo 2015 19 UNO SGUARDO AL PASSATO UN CAMBIAMENTO CHE COSTITUÌ UNA SVOLTA EPOCALE E CHE È POCO CONOSCIUTO DALLE GIOVANI GENERAZIONI Messa in italiano: perché e come venne attuata cinquant’anni fa «La Chiesa ci chiama ad nuti nel segno del proprio stile avere ed a promuovere una vinel magistero. Ha affermato tra ta liturgica autentica, affinché l’altro: «Il discepolo di Gesù non vi possa essere sintonia tra ciò va in chiesa solo per osservare che la liturgia celebra e ciò che un precetto, per sentirsi a posto noi viviamo nella nostra esistencon un Dio che poi “non deve za»: unite al concetto indicante disturbare” troppo (...). Va in nella liturgia non soltanto «una chiesa (il discepolo di Gesù) per dottrina da comprendere o un incontrare il Signore e per trovarito da compiere» ma altresì, e re nella sua grazia, operante nei specialmente, «una sorgente di Sacramenti, la forza di pensare vita e di luce per il nostro camed agire secondo il Vangelo Paolo VI durante la celebrazione della prima Messa in italiano, nella mino di fede», le parole dianzi mattinata del 7 marzo 1965, nella parrocchia di Ognissanti, a Roma. (...). Non possiamo illuderci – ha citate, dette da Papa Francesco incalzato il Pontefice con origini il 7 marzo scorso, spiegano bene il risalto per la prima volta, la Messa parzialmen- italo-argentine – di entrare nella casa del che si è voluto riservare al mezzo secolo te in italiano, anziché nella lingua lati- Signore e “ricoprire”, con preghiere e con dall’avvio – gradualmente poi completa- na sino ad allora rimasta assolutamente pratiche di devozione, comportamentosi, in Italia come altrove – della celebra- dominante, in una delle più povere tra le ti contrari alle esigenze della giustizia, zione della Messa «nella lingua usata dalla parrocchie di Roma, quella di Ognissanti, dell’onestà, della carità verso il prossimo gente». Quel «gesto coraggioso» del 1965 già allora conosciuta come la «Patagonia (...)». Prendendo spunto dal periodo della cominciava, oltre tutto, a dare concreta romana» proprio per le condizioni sociali sua visita nella parrocchia di Ognissanti, attuazione alla Costituzione Sacrosantum che la caratterizzavano; creata nel 1908 da Papa Francesco non ha tralasciato, natuConcilium, uno dei primi documenti va- Pio X, questa comunità ecclesiale era stata ralmente, di rammentare che proprio la rati dai Pastori di anime dal mondo inte- subito affidata ai sacerdoti della «Piccola Quaresima «è il tempo del rinnovamento ro convocati in Vaticano, dall’11 ottobre Opera della Divina Provvidenza» fondata interiore (...); è il tempo utile per riscopri1962, da Giovanni XXIII. Quel documen- da don Luigi Orione (che morì nel 1940 re il Sacramento della Penitenza e della to (sulla liturgia) era stato promulgato da e fu canonizzato da Giovanni Paolo II nel Riconciliazione, che fa passare dalle tenePaolo VI, successore del Papa nato a Sotto 2004). Rientrato rapidamente in Vaticano, bre del peccato alla luce della grazia». il Monte nel 1881 e deceduto il 3 giugno nel breve discorso fatto prima della recita All’adozione delle lingue nazionali 1963; ed era stato diffuso con la data del 4 dell’Angelus, a mezzogiorno, con la folla nella celebrazione della Messa si giunse dicembre di quel medesimo anno (1963), convenuta in Piazza San Pietro, Paolo VI nel 1965, ufficialmente, nell’insieme della all’epilogo, cioè, della seconda delle quat- non esitò a definire quella domenica «una Chiesa universale, dopo un lungo itinetro sessioni dell’assise ecumenica che giornata memorabile nella storia spiri- rario che si era concretizzato nelle varie si concluse definitivamente l’8 dicembre tuale della Chiesa»; «giornata memorabi- zone del mondo, in passi più o meno 1965: anche di tale fatto si sta, dunque, le» perché in essa la Chiesa aveva ritenuto consistenti: passi o connessi alle diverse «doveroso rendere più intellegibile e far situazioni o decisi alla luce di particolari avvicinando il cinquantenario. Paolo VI, ben consapevole della meglio capire la sua preghiera. Il bene circostanze. Già nel maggio del 1931, per svolta radicale che la riforma liturgica del popolo – rimarcò il Pontefice brescia- esempio, Pio XI accordò ai Vescovi croati la avrebbe prodotto nell’era avviatasi, dopo no – esige questa premura». facoltà di dire Messa nella loro lingua. Con Per ricordare a cinquant’anni di di- la approvazione di Pio XII ebbero canoni il Concilio di Trento (1545-63), con Pio V, Pontefice dal 1566 al 1572, si preoccupò stanza l’evento qui rievocato, anche Papa sia in latino sia nelle loro lingue i Vescovi non poco di prepararle adeguatamente il Francesco, nel tardo pomeriggio del 7 francesi e tedeschi nel 1947 e quelli ameterreno. Spiegò a più riprese che una delle marzo di questo 2015, ha voluto recarsi di ricani nel 1954. In quegli anni, in Germaprincipali finalità del cambiamento deli- persona nella parrocchia di Ognissanti, nia, alcuni famosi santuari registrarono berato stava nella volontà di favorire «la sulla Via Appia Nuova: parrocchia rien- nutritissime affluenze di fedeli alle Messe partecipazione dei fedeli ai riti». «Per trante in quelle “periferie” umane, sociali, officiate alla domenica nella lingua locacomprendere questo progresso religioso spirituali che tanto gli stanno a cuore. Ha le. Tra il 1935 e il 1944, quando si trovava – aggiunse – e per goderne i frutti spiri- presieduto il rito eucaristico al medesimo ad Istanbul come delegato apostolico in tuali, dovremo tutti modificare la men- altare al quale, nel 1965, celebrò la Mes- Turchia e in Grecia come amministratore talità abituale formatasi circa la cerimo- sa Giovanni Battista Montini, ora Beato; apostolico dei Latini del vicariato di Conia sacra e la pratica religiosa (...)». Non ha usato la stessa pisside, lo stesso leggio, stantinopoli, pure mons. Angelo Giuseppe a caso il 7 marzo 1965 – appunto nella davanti agli stessi candelabri. E nell’o- Roncalli (poi Papa Giovanni XXIII) ottenne domenica scelta per il primo passo nella melia ha sviluppato alcuni dei temi che di far recitare, in speciali occasioni, nella nuova direzione – egli decise di andare a suo tempo furono evidenziati da Paolo lingua locale, il “Dio sia benedetto” che, di personalmente, al mattino, a celebrare, VI. Lo ha fatto attualizzandone i conte- solito, chiudeva le funzioni religiose. In Ita20 IL NEMBRO marzo 2015 UNO SGUARDO AL PASSATO ne del medesimo. Neppure Per i nati dai primi anni NELL’APPLICAZIONE DELLE NOVITÀ a Nembro, comunque, tutto ’60 del ’900 in poi non è facifilò via liscio. Nel suo nule immaginare adesso come mero dell’aprile del 1965, il si svolgevano le Messe prima mensile della parrocchia, in della progressiva applicauna pagina speciale sull’anzione della riforma liturgica damento dell’adesione alla voluta dal Concilio Vaticano II. Nell’Angelus della domenica dell’ avvio del cambiamento riforma liturgica ricordava ai fedeli – accanto ad altre rac(7 marzo 1965) Paolo VI disse molto efficacemente che da comandazioni – che occorreva «dire adagio, assieme, con le quel giorno i fedeli erano chiamati a «passare da uno stato dovute pause, le preghiere proprie dell’assemblea»; che era di semplici spettatori a quello di credenti partecipanti ed doveroso «lasciar pronunciare o cantare al solo celebrante le attivi». Il... mutamento di ruolo non fu né agevole né da tutti preghiere a lui assegnate»; che bisognava «ascoltar le letture subito e tranquillamente accettato. In un recente numero del bibliche rinunciando a leggerle sul messalino»; che era opporsettimanale Famiglia cristiana, il raffronto tra la situazione an- tuno «restare in ginocchio dal Sanctus sino alla glorificazione tecedente alla riforma e quella attuale è stato delineato nei trinitaria, prima del Pater Noster da recitare in piedi, tutti astermini seguenti: «I nostalgici del rito di San Pio V e quanti in sieme»; e così via. Anche i sacerdoti fecero un po’ di fatica quegli anni, e nei tempi successivi, hanno fatto resistenza alla ad abituarsi alla nuova situazione. Lo si desume da una delle riforma, sostenendo che, con la stessa, si sarebbe perso il sen- “spigolature” che don Michele Locatelli, a lungo redattore del so del sacro e del mistero (a causa, anche, della eliminazione Nembro, amava pubblicare sul mensile; una “spigolatura” che dell’uso del latino; NdR), hanno trascurato il significato della apparve proprio nella edizione dell’aprile del 1965 del giornacelebrazione della Messa, la quale è un banchetto eucaristico le; “spigolatura” che diceva: «La nuova liturgia della Messa ha apparecchiato per tutti (...). Oggi la Messa è animata (...). posto in imbarazzo non lieve, soprattutto nei primi giorni, i Fino a cinquant’anni fa i fedeli assistevano e non capivano: o sacerdoti oltre che i fedeli. I sacerdoti, abituati ab immemorarecitavano il Rosario mentre il sacerdote procedeva per conto bile al vecchio, costante, sistema liturgico, con il cambiamento intervenuto – ci sono variazioni a seconda che la Messa sia orsuo, pronunciando formule in latino a bassa voce (...)». A Nembro come si sviluppò, dal marzo del 1965 in poi, dinaria o comunitaria –, pur mettendovi la massima attenziol’applicazione della riforma liturgica? Anche nella parrocchia ne e il più grande raccoglimento, qualche volta finiscono per intitolata a San Martino ci si attenne alle indicazioni date dai incorrere in sbagli. Ecco un esempio. Un sacerdote di casa noVescovi italiani nell’ottobre del 1964 – integrate poi via via stra, che va per la maggiore in fatto di liturgia, celebrava nella da una serie di altri interventi – per una appropriata prepa- cappella delle suore dell’asilo, una delle prime volte, la Messa razione sia dei sacerdoti sia dei fedeli. Nei mesi di gennaio e comunitaria, nella quale, a quelle in latino, sono intercalate febbraio del 1965 si parlò dei «cambiamenti liturgici in arrivo» alcune parte in italiano. Avviandosi ad iniziare il Prefazio dopo nelle omelie delle Messe, nella “dottrina cristiana” della do- aver terminato la Secreta, disse: Per omnia saecula saeculorum. menica pomeriggio (con la quale, allora, si attuava la catechesi L’assemblea rispose: Amen. Il sacerdote continuò in latino: Dodegli adulti), in incontri appositamente convocati. Alla fine di minus vobiscum; e subito dopo Sursum corda. Ma, a questo febbraio si effettuarono prove (della “nuova” Messa). Pure il punto, il sacerdote si accorse di essere incorso in errore; e ad Nembro fece la propria parte con una serie di articoli prima e alta voce, invece di dire in italiano: Rendiamo grazie al Signore dopo l’inizio della riforma. Nel marzo del 1965 il mensile uscì Nostro..., rimproverò se stesso esclamando: “Che bambo! Ho con un inserto che, di fatto, era una vera “guida” alla parteci- sbagliàt!”. E così, a Nembro, nella... riforma liturgica, tra l’itapazione “attiva” al rito eucaristico, secondo la reimpostazio- liano e il latino si intrufolò pure il bergamasco». Non mancarono a Nembro difficoltà e... sorprese lia le prime “aperture” alla lingua nazionale si ebbero nel 1953 per il rito del Battesimo. In quel medesimo anno la questione dell’uso delle lingue locali nella Messa finì clamorosamente al centro di un Congresso internazionale di liturgisti. Da quell’epoca il fermento un poco ovunque si accentuò sempre di più sino a quando in seno al Concilio Vaticano II, con 2.147 voti favorevoli e soltanto 4 voti contrari, venne approvata la riforma liturgica sancita da Paolo VI; riforma che in Italia trovò, di fatto, una pressoché completa applicazione attorno al 1970. In pochi anni dalla Messa tutta in latino si passò – cominciando appunto dal 7 marzo 1965 – a quella in parte in latino e in parte in italiano; e successivamente si arrivò a quella tutta in italiano. Gli altari si configurarono in numero sempre più ampio rivolti verso la gente, la quale poté così trovarsi non alle spalle ma di fronte al sacerdote celebrante. Diventarono via via abituali le figure dei “lettori”, anche laici, uomini e donne, mentre risultarono per tutti agevolmente comprensibili i contenuti dei testi sacri proposti, insieme ad un brano del Vangelo, nell’ambito di quella che fu chiamata la “liturgia della Parola”. Grazie alla “preghiera dei fedeli” ci si abituò progressivamente a “pregare insieme” secondo le intenzioni di volta in volta annunciate; inoltre ci si unì nel fare coro orante nel Pater Noster che, invece, in precedenza, era recitato quasi sempre soltanto dal sacerdote. A poco a poco arrivarono pure i canti in italiano (o, nelle rispettive lingue, per gli altri Paesi); e così anche le Messe cantate cessarono di essere unicamente in latino. Si affievolirono sino a scomparire gli squilli dei campanelli che prima... impegnavano assai i chierichetti al momento del Sanctus. In aggiunta ad altri “momenti”, gesti, aspetti non essenziali nella celebrazione eucaristica, si fecero ricordi ogni giorno più sfumati l’Introibo ad altare Dei nonché il passo del Vangelo di San Giovanni, con le connesse preghiere speciali, che, sino al 1965, connotavano rispettivamente l’inizio e la conclusione della Messa in latino. L’Ite Missa est (una delle poche espressioni che, accanto al Dominus vobiscum, il celebrante, nell’epoca prima della riforma liturgica, pronunciava voltandosi verso l’assemblea) è diventato quel La Messa è finita; andate in pace, che adesso quasi costantemente si accompagna ad un beneaugurante saluto del sacerdote officiante ai fedeli convenuti per il rito eucaristico, mentre essi si accingono a lasciare la chiesa. (G.C.) IL NEMBRO marzo 2015 21 VITA PARROCCHIALE IN UNA MOSTRA CHE RIMARRÀ ALLESTITA IN BIBLIOTECA SINO AL 24 APRILE Accanto ad opere di artisti del nostro tempo “ritratti di grazie” di pittori del passato senti nella mostra con loro opere sono: Audelio Carrara, nato a Nembro nel 1956 ed attualmente residente a Pradalunga: ha frequentato le Accademie d’arte di Bergamo, Urbino e Milano, si è interessato all’arte povera: e, sull’onda di ricerche su materiali inusuali, si è progressivamente spostato dalle realizzazioni pittoriche a quelle scultoree; Alfredo Colombo, nato a Cisano Bergamasco nel 1940, residente a Caprino; sue realizzazioni si sono accompagnate a poesie di Alda Merini; ha al proprio attivo la partecipazione a più di centoventi mostre, tra personali e collettive; Paolo Facchinetti, nato a Nembro nel 1953, qui residente e impegnato in molteplici iniziative artistico-culturali; dopo aver frequentato l’Accademia Carrara di Bergamo e gli studi di celebri artisti, ha iniziato una intensa opera pittorica, nella quale l’astrattismo e la ricerca cromatico-formale convivono con una ritrattistica di cospicuo efTORNA ALLA RIBALTA IL 18 APRILE LA “COMPAGNIA DEL GOMITOLO” fetto; Antonio Mangone, nato a Bergamo nel 1955: dopo aver frequentato l’Accademia di Brera, ha cominciato a partecipare, tra crescenti consenLa Compagnia del gomitosi, a mostre collettive ed ha lo tornerà di nuovo alla ribalta allestito varie “personali”. al “Modernissimo” sabato 18 Gli ex voto, come segni di aprile con lo spettacolo Nugratitudine per un desiderio vole-Musica e parole in viaggio, realizzato oppure per un peallestito partendo da un libro ricolo scampato, hanno radici nel quale Rosario Amodeo lontanissime; già gli egiziani, ha raccolto anche una serie circa duemila anni or sono, di poesie del fratello Leone, in queste forme rendevano il scomparso nel 2002. Daranproprio “grazie” ai loro dei. La no vita allo spettacolo Sara propensione si è conservata Carrara, Emanuela Cortinovis, e si è sviluppata attraverso le Sara Pesce, Fabio Salvi, Enzo varie epoche nei vari popoli Sciamè, e, inoltre, per l’aspetsecondo le molteplici diverse to musicale, Clara Cortinovis, Biblioteca la serata inaugura- sce e Davide Boni e sull’esecu- situazioni. Ci sono rilevanti Fabio Valoti ed altri. La parte le dell’esposizione, venerdì 6 zione di ballate rinascimentali raccolte di ex voto presso quadelle immagini sarà curata marzo, è stata connotata da da parte di un complesso for- si tutti i maggiori santuari o da Paolo Facchinetti e Rosa- un breve spettacolo ambien- mato dal maestro Guido Tac- luoghi speciali di culto a santi. rio Bergamelli; Rita Gherardi tato nella “Sala Rovere”, per chini e dai suoi allievi Federi- Molti furono gli ex voto fatti si è assunta l’impegno della certi aspetti così inaugurata ca Bertocchi, Cristina Gregis, approntare da soldati tornati regia. Musica e letture hanno nella sua nuova configurazio- Federico Pezzotta. Nella foto: salvi dalle due guerre mondiacaratterizzato pure il momen- ne dopo i recenti interventi di una veduta della “Sala Rovere” li. Negli ex voto si riflettono, to inaugurale della mostra risistemazione. Lo spettacolo nella serata del 6 marzo con il per certi aspetti, la vita e la DonnArt, svoltasi dal 6 marzo si è basato su letture di “lettere quartetto musicale esibitosi con religiosità popolare delle coal 21 marzo in Biblioteca con d’amore” da parte di Sara Pe- ballate rinascimentali. munità. quadri di otto donne (Maria Teresa Conti, Maura Forzanini, Jennifer Gandossi, Rita Gherardi, Alessandra Maver, ValentiIn cerca di cibo è il titolo della mostra di pittura e del concerto che in questo periodo na Persico, Laura e Alfa Pietra); primaverile Gianni Bergamelli propone al Centro cultuale San Bartolomeo in Bergamo la rassegna è stata pensata in nell’ambito del Festival della cultura nel capoluogo orobico. Con inaugurazione alle ore 18 del relazione all’8 marzo, Giorna18 aprile, la mostra di pittura resterà aperta sino al 3 maggio. Il concerto avrà luogo, al Centro ta annuale della donna. Dopo San Bartolomeo, alle ore 21 del 28 aprile con la partecipazione, oltre che dello stesso Gianni la presentazione dei quadri Bergamelli e di Gianluigi Trovesi, anche di Elena Bertocchi, Veronika Kralova e Paola Milzani. esposti nella “sala verde” della Resterà allestita sino al 24 aprile la mostra intitolata Per arte ricevuta, che è stata inaugurata nel pomeriggio di sabato 28 marzo presso la Biblioteca e che sarà visitabile negli orari di apertura del “Centro culturale” ubicato nel Palazzo di Piazza Italia. Organizzata dalla stessa Biblioteca in collaborazione con la Parrocchia e con il Comune, la rassegna presenta, nella medesima sala (al primo piano dell’edificio), una trentina di ex voto, selezionati da Anna Zanga e Paolo Facchinetti tra quelli conservati al Santuario dello Zuccarello, accanto ad opere di quattro artisti contemporanei. Il progetto, come spiega il volantino approntato per far conoscere l’esposizione, è nato nell’intendimento di “mettere in dialogo” le antiche testimonianze della religiosità popolare con opere di artisti contemporanei, “per rinsaldare i legami tra presente e passato”. Gli artisti contemporanei pre- “Nuvole”, con note e parole “in viaggio” «In cerca di cibo»: quadri e concerto di Gianni Bergamelli 22 IL NEMBRO marzo 2015 CRONACHE GRAZIE AL NUOVO PROGETTO ALERTSYSTEM BASATO SULL’USO DEL TELEFONO Il Comune sarà sempre “in linea diretta” per avvisi di pubblica utilità alla gente Mentre Thor sembra avviato verso l’effettiva attuazione, si saranno gli avvisi che il Comune potrà far arrivare, direttamente sta avvicinando anche AlertSystem. Thor – come è stato spiegato con il sindaco o con altri esponenti dell’Amministrazione, o a tutti sul Nembro dello scorso mese – è un sistema volto ad offrire una i Nembresi, o solo a quelli di una certa zona o agli iscritti in un maggiore sicurezza collettiva in quest’era che appare sempre più certo elenco o agli appartenenti ad una categoria? Essi potranno connotata da insidie di ogni tipo; è ancorato all’installazione di spaziare dalla segnalazione dell’arrivo di un temporale furioso, a una quarantina di telecamere di grande potenza in punti stra- quella dell’improvvisa interruzione dell’erogazione del metano o tegici del territorio compreso tra Ranica e Valbondione. Messo dell’elettricità; dalla indicazione di una strada vietata al traffico, in cantiere su iniziativa della Comunità Montana Valle Seriana, ai consigli su come comportarsi in una grave emergenza; gli “avviche si è assunta pure l’impegno finanziario della sua installazio- si” potranno consistere persino in comunicazioni di scadenze imne, Thor, per potersi trasformare in realtà operante, aveva biso- portanti di carattere generale oppure in informazioni urgenti su gno del sì di tutti i 38 Comuni facenti parte del comprensorio un evento coinvolgente l’intera comunità o una parte di essa. Tutcointeressato all’operazione. Il sì è arrivato. Sono ora in corso le to questo procederà, ovviamente, secondo una certa logica, senza procedure burocratiche per giungere, con i necessari lavori, alla inopportune “invadenze”, ma solo con il concetto di rendere la effettiva accensione delle telecamere di Thor, esperienza, per il cittadinanza compartecipe, a pieno titolo, di quanto nel paese è momento, senza eguali in Italia. Dal 2017 i 38 Comuni della Co- in atto o in vista. Questo nuovo servizio del Comune ai cittadini munità Montana Valle Seriana, si ripartiranno, in proporzione al avrà un costo abbastanza ridotto: meno di 3.000 euro complessivi numero dei loro rispettivi abitanti, il costo globale della normale all’anno, a fronte di qualsiasi numero di “avvisi” diramati. gestione dell’impianto: costo pari a circa SI STANNO INTENSIFICANDO LE ATTIVITÀ AL “MODERNISSIMO” 85 mila euro all’anno. AlertSystem – come lascia intuire la sua stessa denominazione – è invece una struttura in grado di “allertare” in qualsiasi momento, nel senso positivo o per un’emergenza, tutti oppure soltanto una È in allestimento BarocKando, prima vranno avvenire, con la presentazione di parte dei cittadini di un Comune che lo abbia adottato. Il suo strumento basilare edizione di un festival di “contaminazioni tutta la documentazione richiesta, entro e è il normale telefono. Non occorrono altri musicali”, organizzato dall’assessorato alla non oltre le ore 12 di venerdì 15 maggio. mezzi o marchingegni speciali. Automatica- Cultura del Comune e dalla Banda musica- Per tutte le informazioni ci si può rivolgemente possono ricevere le comunicazioni le di Nembro. Con possibilità di partecipa- re all’Ufficio Cultura presso la Biblioteca di di AlertSystem tutti i cittadini che abbiano i zione gratuita, la manifestazione è aperta Piazza Italia, oppure ci si può connettere propri nomi e cognomi sulla guida del te- a dieci gruppi di non professionisti; libe- con il sito www.nembro.net. lefono per la loro postazione fissa, nonché ra è pure la scelta del genere musicale. In Sempre presso il “Modernissimo”, su quelli che abbiano scelto di non comparire un’esibizione di 15 minuti, ogni gruppo po- iniziativa dell’Associazione Gherim, è stata sulla “guida” (pur avendo il telefono fisso) trà eseguire un brano di propria scelta e messa in cartellone, a partire dal 28 marzo, o siano in possesso di un cellulare, a patto un brano indicato dalla Commissione or- una rassegna di musica e teatro, articolata però che – costoro – facciano richiesta di ganizzatrice (per quest’anno il brano obbli- in due momenti, collocati in questo periodo usufruire del servizio con la presentazione gatorio è La follia). Il Festival è stato messo di primavera e poi in autunno. Per la pridi una specifica domanda al Comune, tra- in calendario, presso il “Modernissimo” per ma fase, dopo lo spettacolo inaugurale, per mite posta elettronica o direttamente, con i giorni 13 e 14 giugno. Le iscrizioni do- il quale è stata mobilitata la Compagnia la compilazione di un modulo. di prosa Carlo Bonfanti - Città di Treviglio, Grazie a AlertSystem, in sostanza, si sono in programma altri due appuntamenAl “Bazar” un omaggio instaura una “linea diretta”, potenzialti: uno per l’11 aprile, con la Compagnia mente e automaticamente sempre in teatrale Veritas di Almè, e uno per il 25 a Claudio Abbado grado di aprirsi, tra un Comune ed i suoi aprile, con la Compagnia del teatro diaNella serata per il Bazar della muabitanti, 24 ore su 24. lettale Isolabella di Villongo S. Alessandro. sica fissata martedì 7 aprile alle 20,30, Il Comune di Nembro, all’interno Nella fase autunnale gli spettacoli avranno nella consueta sede presso le medie dell’Unione “Insieme sul Serio”, si è mosluogo il 3 ottobre con la Compagnia stabi“Enea Talpino”, verrà ricordato Claudio so per attivare AlertSystem nel proprio le Il teatro del Gioppino di Zanica, e il 17 Abbado, il grande direttore d’orchestra ambito. Caratteristiche, modalità di funottobre, con la Compagnia teatrale Franco scomparso nel gennaio del 2014. Sozionamento e tutte le altre particolarità Barcella di San Paolo d’Argon. Per l’ultimo no ormai esauriti tutti i posti per parconnesse a questa “novità” verranno illuspettacolo, che ha anche finalità benefiche, tecipare ai concerti alla Scala scelti in strate in una conferenza stampa messa l’ingresso sarà a offerta libera; per gli altri quest’anno per il gruppo nembrese. Ci in programma per le ore 10 di giovedì 9 è stato previsto un biglietto al costo di 5 eusi può mettere in lista d’attesa per posti aprile, nella Sala Rovere della Biblioteca ro. Sono state varate pure forme particolari che eventualmente si rendessero liberi. di Piazza Italia. In termini spiccioli, quali di abbonamento per l’intera stagione. Rassegna di teatro in dialetto e Festival di gruppi musicali IL NEMBRO marzo 2015 23 CRONACHE GLI INCONTRI CON PADRE GIULIO ALBANESE E CON ALEIDA GUEVARA Oratori illustri al “Modernissimo” Nell’arco di meno di quindici giorni, in due serate al “Modernissimo” c’è stata la possibilità di ascoltare due testimonianze di spicco sui grandi problemi del mondo, nel presente e nel passato, e su figure e vicende rimaste nella Storia. Martedì 10 marzo, con la introduzione di don Santino Nicoli, arciprete di Nembro, si è svolto l’incontro con padre Giulio Albanese, missionario comboniano, scrittore, giornalista collaboratore di parecchie autorevoli testate, sovente in viaggio da un continente all’altro. Nel presentare il suo più recente libro – Alle periferie del mondo - La testimonianza cristiana al passo con Papa Francesco – egli non solo ha tracciato una panoramica dei punti “critici” del globo; ha anche illustrato, nelle loro radici e cause, i problemi che tormentano le diverse zone della Terra per disparità sociali, tensioni politiche, ingiustizie e così via. Parecchie le domande che il pubblico, intervenuto numeroso, gli ha rivolto dopo la sua relazione. Il 23 marzo, nel contesto delle attività portate avanti da Rete Radiè Resch di solidarietà internazionale, è giunta a Nembro Aleida Guevara, figlia di Ernesto “Che” Guevara, la quale attualmente vive a Cuba, dove opera come medico pediatra-allergologo, ma ricopre pure incarichi politici a vari livelli. Aveva cinque anni (ora ne conta 54) quando vide per l’ultima volta suo padre, senza però riconoscerlo, perché lui era continuamente in giro nell’America Latina come guerrillero tra i leaders della Révolution. Anche Ernesto Guevara, nato a Rosario, in Argentina, nel 1928, era medico, laureato a Buenos Aires; dopo essere stato una prima volta in Bolivia, tra le categorie più disagiate, passò nel Guatemala; nel Messico conobbe Fidél e Raoul Castro, con i quali si spostò a Cuba, dove, dopo l’abbattimento del regime in atto, ebbe incarichi di governo. Ma ben presto preferì rimettersi in movimento; morì, ucciso in Bolivia, nel 1967. Al “Modernissimo”, di fronte ad un pubblico assai folto, arrivato da tutta la Bergamasca, Aleida Guevara, avvalendosi di un’interprete, ha parlato della prospet24 IL NEMBRO marzo 2015 Aleida Guevara (al centro del tavolo) durante l’incontro al “Modernissimo”; e, nella foto qui sopra, Padre Giulio Albanese con l’arciprete di Nembro don Santino Nicoli. tiva di una pacificazione mondiale, anche alla luce dei nuovi rapporti avviatisi tra Cuba e Stati Uniti, ma ha fatto riferimenti anche all’azione di suo padre. Pure per lei ci sono state domande da parte del pubblico. L’incontro si è aperto e concluso con brani musicali latino-americani proposti da un complesso invitato per l’occasione. LEGATE AL PROGRAMMA DIDATTICO 2014/15 La “materna” di Gavarno è un vulcano di iniziative La scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” di Gavarno è un... vulcano di iniziative, che vengono via via attuate con l’aggancio all’attualità oppure nel riferimento al programma didattico 2014/15, ancorato ai quattro elementi della Natura, e cioè la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco. Dall’attualità è venuto lo spunto per la festa del 19 marzo, quando, nella ricorrenza di San Giuseppe, un nutritissimo numero di papà sono stati “convocati” per vivere la loro “giornata” accanto ai propri figli e alle proprie figlie. L’idea è partita da suor Teresa, direttrice della scuola, ed è stata concretizzata con l’apporto delle insegnanti. I bambini hanno preparato dei lavoretti da offrire in regalo ai loro genitori. Non è mancata, ovviamente, la “pizzata” in compagnia; e al termine di questa c’è stato uno spettacolo “magico” inscenato da pagliacci, che ne hanno combinate di tutti i colori. Nel mese di febbraio, quando è... capitato il Carnevale, tra gli elementi naturali del programma didattico è venuto in primo piano il fuoco. Naturalmente è stato riservato lo spazio dovuto alle “parate” in maschera, ai giochi con coriandoli e stelle filanti, o sulle note della musica. È stato organizzato uno spettacolo di burat- tini, senza dimenticare la ormai tradizionale “pizzata” in compagnia dei genitori. Ma il “gran finale” è stato uno spettacolo di giocolieri attorno al fuoco. Con marzo – al di là dell’evento straordinario della festa dei papà – è capitato il turno, tra gli elementi naturali, dell’aria; i bambini si sono divertiti con bolle di sapone, ventagli, girandole, aquiloni, palloncini: tutte cose che hanno favorito anche la trasmissione ai piccoli di nozioni sull’elemento naturale portato in evidenza. Con la partecipazione – della quale si è già riferito – a Cartolandia, i bambini e le bambine della “Santi Innocenti” si sono trovati, invece, alle prese, tra gli elementi naturali, con la terra. La manifestazione organizzata da tantissimo tempo da L’Eco di Bergamo mobilitando scolaresche dei vari livelli, stavolta – con evidente aggancio all’Expo di Milano – ha infatti come tema la terra, i suoi frutti, il rispetto dell’ambiente. E su tale... campo i piccoli sono stati attivati con varie proposte operative, tra l’una e l’altra delle quali sono stati inseriti anche momenti di sano divertimento. Mentre ci si sta avviando al “gran finale” dell’anno scolastico, altri progetti sono... in agguato, pronti ad uscire dall’ombra. NELLE VICINIE FESTA PER ABELE ACERBIS, FIGURA MOLTO CONOSCIUTA NELLA ZONA Viana: un coro di auguri per i novant’anni del “Bele” È stata più volte rimarcata su queste pagine la prerogativa di Viana di saper risultare una “piccola” comunità capace di essere se stessa e nel contempo di aprirsi alla “grande” comunità della parrocchia e del paese. Questa caratteristica si è evidenziata pure nel periodo più recente. Domenica 15 febbraio la Vicinia, con la sua piazzetta “Don Carlo Carminati”, era pronta a diventare la base di partenza di un fermento (quello della sfilata di Carnevale) che avrebbe coinvolto l’intero centro storico di Nembro nel suo evolversi verso l’Oratorio. La pioggia ha mandato a monte i programmi, facendo sì che si articolassero in altra maniera. Mercoledì 18 febbraio Viana ha saputo raccogliersi in se stessa per vivere intensamente l’avvio della Quaresima; assai partecipate sono state le Messe delle 16,30 e delle 20,30 che hanno visto nel pomeriggio specialmente i ragazzi e alla sera persone di ogni età aderire al rito delle Ceneri. Nel contesto della comunità ecclesiale intitolata a San Martino si è concretizzato il cammino di preparazione alla Pasqua, che ancora a Viana – nella serata del Venerdì Santo – avrà uno dei suoi momenti salienti nella partenza della processione, con il simulacro del Cristo morto, diretta verso la plebana. Nella solennità della Risurrezione di Gesù anche le campane della chiesa di San Rocco si uniranno a quelle di tutte le chiese di Nembro nel diffondere la gioia dell’Alleluia. Nel periodo recente (il 4 marzo) è stata una bella festa, oltre che “familiare”, anche della comunità vianese nel suo insieme, il novantesimo compleanno di Abele Acerbis. Non solo nella zona di Viana il “Bele” è sempre stato un personaggio. È stato un pioniere nell’avvio di un’officina per la riparazione dei guasti (soprattutto elettrici) degli autoveicoli e di un distributore di benzina. Quando il motore della propria macchina non partiva, la gente sapeva da chi andare: «A là del Bele...», dicevano gli amici a colui che vedevano in difficoltà. Abele Acerbis ora ha lasciato officina e distributore di benzina ad uno dei suoi figli. Lui si con- Abele Acerbis in primo piano e con un gruppo di famigliari e parenti, (soprattutto nipoti e pronipoti) in foto scattate in occasione della festa per i suoi novant’anni. cede qualche passeggiata; dà consigli se gli vengono chiesti; continua a dare una mano ai volontari del quartiere, della cui associazione ha sempre fatto parte; si è preso a cuore la cura dei locali del sodalizio e del verde che li circonda; e, nei limiti delle sue attuali possibilità, continua a prodigarsi su tale versante. Presso la sede dei volontari si è svolta anche la festa per i novant’anni di Abele Acerbis; lo hanno attorniato i figli, i nipoti, i pronipoti. Di sicuro è stata spiritualmente partecipe pure la moglie Giuseppina, di recente purtroppo passata all’Aldilà. Al “Tanti auguri a te” si sono uniti anche un gran numero di amiMatteo ci e conoscenti. IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DEL 2 GIUGNO, CHE VEDE SEMPRE UNA NUTRITA ADESIONE Sarà Bologna quest’anno la meta della gita degli “Amici di San Faustino” Quest’anno sarà Bologna la meta della gita tradizionalmente organizzata dal gruppo degli “Amici di San Faustino” in coincidenza con il 2 giugno, Festa della Repubblica, che stavolta capiterà in un martedì. Il programma è ancora in via di definizione, e quindi non è possibile, per ora, dire l’entità della quota di partecipazione, che sarà comunque contenuta. Gli interessati possono tuttavia già da ora prenotarsi, per non correre il rischio di non trovare posto, come a tanti è capitato nel 2014, quando la meta fu la zona delle Cinque Terre, ammirata anche... dal mare. L’iniziativa della gita sul finire della primavera ha sempre avuto successo. Non è escluso che per il futuro si progetti qualcosa di più rilevante. Alla fine di questo mese di marzo verrà adeguatamente ricordato, nel 29° anniversario della sua morte, don Giuseppe Adobati, che, dopo essere stato direttore dell’Oratorio, fu il primo cura- to stabilmente residente nella zona; di fatto egli ne rilanciò la vita come comunità periferica, ammodernando e ampliando la chiesa di San Faustino e promuovendo la realizzazione di strutture annesse. In quanti ebbero modo di conoscerlo, don Giuseppe Adobati ha lasciato un ricordo indelebile. Sabato 14 febbraio, a causa del tempo avverso, non si è potuta svolgere la processione in occasione della festa di San Faustino. Ha avuto luogo regolarmente però la Messa solenne presieduta dall’arciprete don Santino Nicoli. È ben riuscita – domenica 8 febbraio – la tradizionale frittellata, anticipata stavolta di una settimana (rispetto alla ricorrenza “patronale”) per evitare la coincidenza con le iniziative per il Carnevale programmate dall’Oratorio. Tra animazioni, gioco della tombola, ruota della fortuna, la “frittellata” ha visto una nutrita partecipazione. Un grazie va a quanti si sono prodigati per attuarla. IL NEMBRO marzo 2015 25 PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE NELLA RICORRENZA DELLA SOLENNITÀ CHE INVITA ALLA GIOIA PIÙ VERA E INTENSA A Lonno auguri per tutti con i colori della pace A me piace molto dipingere e per questo motivo tengo in casa pennarelli, acquarelli, matite colorate, pastelli a cera, tempera ad olio... Qualche giorno fa ho preso tra le mani una scatola di colori: avevo una scatola di colori brillanti, decisi, vivi, alcuni caldi, altri molto freddi. Non avevo il rosso per il sangue dei feriti. Non avevo il nero per il pianto degli orfani. Non avevo il bianco per le mani e per i volti dei morti. Non avevo il giallo per la sabbia ardente...; ma avevo l’arancio per la gioia della vita, e il verde per i germogli e i nidi, e il celeste dei chiari cieli splendenti, e il rosa per i sogni e il riposo. Mi sono seduto e ho dipinto la pace: quella che auguro a tutti. Buona Pasqua! Don Roberto Zanini, parroco Viaggio a Torino per la Sindone e visita ai luoghi di don Bosco La Parrocchia di Lonno, in collaborazione con il gruppo degli iscritti all’Azione Cattolica, organizza una gita/pellegrinaggio di fine anno catechistico per martedì 2 giugno con il seguente programma indicativo: ore 7: partenza da Lonno con il bus (75 posti); arrivo a Castelnuovo d’Asti, paese natale di san Giovanni Bosco, e visita ai luoghi della sua infanzia; ore 11: S. Messa; ore 12,30: pranzo presso il ristorante Mamma Margherita; Trasferimento a Torino e breve visita in città, o alla Basilica di Santa Maria Ausiliatrice o all’Oratorio di don Bosco; ore 18 e ore 18,15: ingresso per la visita alla Sacra Sindone, rispettivamente per 40 e 35 persone. Il rientro a Lonno è previsto nella tarda serata. Quota (comprensiva di viaggio in bus e pranzo) da versare al parroco don Roberto Zanini al momento dell’iscrizione: euro 25 per gli adulti e euro 10 per bambini e ragazzi. Il viaggio è aperto non solo ai Lonnesi e per un numero massimo tassativo di 75 persone. 26 IL NEMBRO marzo 2015 Bambini di Lonno, di 1ª e 2ª elementare, con la catechista Rosalina, augurano buona Pasqua. Le celebrazioni per il Triduo pasquale Giovedì Santo (2 aprile): ore 20,30, S. Messa “In Coena Domini” e adorazione. Venerdì Santo (3 aprile): ore 15, Azione liturgica della Passione; ore 16, Confessioni per i bambini e i ragazzi; ore 20,30 Via Crucis e processione. Sabato Santo (4 aprile): ore 15-17, Confessioni; ore 21, solenne Veglia pasquale (inizio in oratorio). Pasqua di Risurrezione (domenica 5 aprile): sante Messe alle ore 7,30 e 10. Lunedì dell’Angelo (6 aprile): unica Messa alle ore 10. Ed ecco il calendario degli appuntamenti nelle prossime settimane. Venerdì 10 aprile: ore 16-18, incontro vicariale dei cresimandi con il Vescovo mons. Francesco Beschi (presso il convento dei Frati, ad Albino); Sabato 11 e domenica 12 aprile: ritiro/campo scuola per i cresimandi a Casale di Albino. (Nel pomeriggio di sabato o domenica sono invitati anche i genitori). Venerdì 17 aprile: ore 16, S. Messa. Martedì 21 aprile: ore 20,30, incontro per i soci dell’Azione Cattolica. PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA IL PROGRAMMA DEL TRIDUO PASQUALE E DELLE ALTRE CELEBRAZIONI Gavarno: l’attesa del Risorto che è come “il fiore del mandorlo” La Pasqua, nel ritmo della vita della gente, si accompagna al risveglio della Natura, che torna a riprendere luce e colori. La liturgia cristiana invita a rileggere il mistero della Passione, morte e risurrezione di Gesù e riporta al fondamento della Storia, facendo sostare sugli incontri del Risorto con i suoi discepoli. Con una bellissima immagine Papa Francesco, di recente, ha paragonato il Signore al fiore del mandorlo, che, sbocciando tra i primi, annuncia la primavera ormai in arrivo: Gesù Risorto è il fondamento della speranza cristiana. Questi pensieri di mons. Arturo Bellini dicono bene come ci si è preparati, a Gavarno, a vivere la Settimana Santa e in particolare il Triduo pasquale, per il quale è stato stilato il seguente programma. GIOVEDÌ SANTO (2 aprile): ore 20,30, nella chiesa alla “Rinnovata”, Messa In Coena Domini animata dai cresimandi e dai comunicandi (rispettivamente 7 e 8 quest’anno a Gavarno), oltre che da dodici operatori pastorali, scelti per la lavanda dei piedi. A Messa conclusa, adorazione (per tutta la notte, con turni) all’altare della reposizione. VENERDÌ SANTO (3 aprile): alle ore 10, nella chiesa alla “Rinnovata”, momento di preghiera per ragazzi delle ele- mentari e delle medie; ore 15 celebrazione della Passione del Signore; ore 20,30, Via Crucis e adorazione della Croce. SABATO SANTO (4 aprile): possibilità di Confessioni dalle ore 9 alle 11,30 e dalle ore 16 alle 18,30; benedizione delle uova alle ore 11 a Sant’Antonio e alle ore 11,30 alla “Rinnovata”; alle ore 20,30, nella chiesa di San Giovanni XXIII, alla “Rinnovata”, Veglia pasquale. FESTA DI PASQUA (5 aprile): ore 7,30 Messa a S. Antonio (dalle ore 7, possibilità di Confessioni); ore 10, Messa solenne alla “Rinnovata”. LUNEDÌ DELL’ANGELO (6 aprile): Pasqua dello sportivo, nella chiesa della “Rinnovata”, animata da gruppi sportivi e nel ricordo di Antonio Scarpellini (che fu il promotore dell’iniziativa), nonché di Marino Foini, Ulisse Lodovici, Nicola Carrara, Alessandro Savoldi, Cristian Pezzotta, Damiano Pezzotta e di quanti a Gavarno si impegnarono a favore dello sport. Dopo la Festa delle Palme, con le prime Confessioni per otto bambini, il corteo dalla scuola dell’infanzia alla chiesa della “Rinnovata” e la Messa solenne delle ore 10, nel programma della Settimana Santa sono state previste Confessioni comunitarie per adulti oltre che per ragazzi e adolescenti. SI È CHIUSO CON “UN PO’ DI FIENO IN CASCINA” IL BILANCIO DEL 2014 In autunno il via ai lavori per il nuovo Centro pastorale «Abbiamo chiuso in positivo di 73 mila euro, grazie alle offerte ordinarie, a quelle straordinarie delle “Giornate”, a quelle ormai abituali del Palio delle Contrade. È un bel po’ di fieno messo in cascina per l’opera che nel prossimo autunno verrà avviata per dare a Gavarno quel Centro parrocchiale che è da tempo atteso»: così monsignor Arturo Bellini ha sintetizzato il bilancio finanziario della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova per il 2014; egli ha espresso gratitudine a tutti i Gavarnesi che hanno dato generosamente offerte, in particolare a quelli che hanno aderito all’antica tradizione delle Giornate (destinazione alle necessità parrocchiali del corrispettivo di una giornata di lavoro) e ai componenti il Gruppo Sympatia, che ha coinvolto 130 persone nell’impegno di offrire ogni mese 5 euro per il costruendo Centro. Monsignor Arturo Bellini non ha mancato di ricordare, però, che, accanto alla generosità palese, per i bisogni parrocchiali c’è pure la carità nascosta di chi fa del bene, nel silenzio, sia alla comunità sia al prossimo. Sempre monsignor Arturo Bellini Il futuro Centro pastorale in uno dei disegni dei progetti. ha confidato che, quando entra in una o nell’altra delle due chiese di Gavarno, dice: «Santi di questa chiesa, pregate per tutti i Gavarnesi e per me»; entrambe le chiese di Gavarno «sono belle e ben tenute, sono espressione di un affetto che viene da lontano e testimonianza di una fede profonda». La vera ricchezza di Gavarno sta nella disponibilità di tante persone generose sotto molteplici aspetti. A proposito della vita parrocchiale nelle settimane più recenti meritano sottolineatura questi fatti: • il ricavato delle cene del povero organizzate dai vari gruppi della catechesi, a turno, nei venerdì della Quaresima, prima della Via Crucis, sarà destinato alle Missioni che la diocesi di Bergamo ha in Bolivia, a Cuba e nella Costa d’Avorio; durante la Via Crucis, nei vari venerdì, sono stati letti pensieri di don Sandro Dordi (presto Beato) e delle sei suore dell’Istituto “Palazzolo”, morte nel Congo per il virus dell’Ebola (tre bergamasche e tre bresciane); • ormai da quattro mesi, nell’ultimo sabato del mese, sta andando avanti il Cenacolo di Papa Giovanni, momento di preghiera e riflessione (prima della Messa delle ore 18) basato su pagine del Pontefice nato a Sotto il Monte; •nella Domenica delle Palme, anche a Gavarno, come nella Parrocchia di San Martino, è stata indetta la raccolta di generi alimentari promossa dalla Caritas/ Centro in Ascolto con la mobilitazione dei Cresimandi, i quali – a Gavarno – hanno posto la loro base operativa nella saletta della comunità; • sono stati cinque i Gavarnesi che hanno partecipato al corso di formazione liturgica per ministri straordinari della Comunione promosso dalla diocesi. IL NEMBRO marzo 2015 27 SPORT NEL SODALIZIO UN IMPEGNO A TUTTO CAMPO E NUOVE INIZIATIVE G.A.N: dallo sci notturno alle corse in montagna Per il G.A.N. (Gruppo alpinistico nembrese) questo è stato ed è un periodo molto intenso di novità a livello associativo e di impegni sul piano organizzativo. Sul terreno strettamente agonistico è stato allestito, come ogni anno, il campionato nembrese di sci ed è stata curata la realizzazione di una delle prove di Revolution, Circuito provinciale connotato dallo slogan «Sci e luci nella notte». A proposito delle novità associative, va detto anzitutto che è stata decisa, con adesione anche alla F.I.D.A.L. (Federazione italiana di atletica leggera) la ricostituzione di una sezione di corsa in montagna: l’iniziativa è maturata con l’intendimento di rinverdire una “gloriosa” tradizione nembrese in questa specialità, che ebbe nel passato tra i propri alfieri Martino Zanchi e, più tardi, vari atleti di spicco, sino a Bonifacio Bergamelli, il quale è tuttora brillantemente sulla breccia, anche con i suoi settant’anni. Cominciò ad impegnarsi in questo settore la “Stella alpina” dell’Oratorio; poi si prodigò la “David”; e successivamente entrò in campo lo stesso G.A.N., che adesso si rimette in moto con una pattuglia (già mobilitata) di sei o sette atleti. Dalla prossima edizione (che sarà la terza e si svolgerà il 31 maggio) la Nember Bike, gara in mtb che nello scorso anno richiamò ben 400 partecipanti, si chiamerà Nember Bike - Insieme con don Aldo. Nell’allestimento della manifestazione, all’associazione Free Bike e al G.A.N. – organismi già mobilitati nei due anni passati – si affiancherà l’associazione Insieme con don Aldo. Nel ricordo delle attenzioni che mons. Aldo Nicoli ebbe per il ciclismo (anche per quello su strada), la gara, con i suoi tracciati, di anno in anno cercherà di valorizzare luoghi che il compianto arciprete di Nembro curò in particolare nelle Sulla destra: Massimo Cortinovis e Martina Bergamelli, campioni nembresi di sci per il 2015. Sulla sinistra: bambini che hanno gareggiato nella categoria Baby. nostre zone, dallo Zuccarello alla Cascina del Fuì, e così via. Anche in questo 2015 il G.A.N. si è premurato di formare nuove leve di sciatori, con il corso di sci che – con otto lezioni settimanali – ha avuto luogo nella zona del Monte Pora dal 13 gennaio al 3 marzo; i partecipanti sono stati 36 e tutti si sono detti soddisfatti dell’esperienza. Il G.A.N. ha offerto il proprio apporto pur alla attuazione della ottava edizione del Premio alpinistico intitolato a Marco e Sergio Dalla Longa, del quale si parla in altra pagina. Il G.A.N. rivolge un grazie al Gruppo Alpini, sempre pronto a dare il proprio sostegno e che pure in occasione del Premio Dalla Longa si è prodigato per lo “spuntino”, quasi... notturno, che ha concluso la serata della manifestazione. Con le ombre della notte ormai calate, il 25 febbraio si è svolta la gara di sci-alpinismo, appunto notturna, della quale in G.A.N. ha assunto l’allestimento a Lizzola nel contesto – come accennato – del Circuito Revolution. I partecipanti alla competizione sono stati poco meno di 150, appartenenti a Società sportive di tutta la Bergamasca e non solo. I tesserati al G.A.N. impegnati nella prova erano Raccontarsi: si conclude la serie degli incontri Sta avviandosi alla conclusione Raccontarsi 2015, la serie di incontri organizzata congiuntamente dal G.A.N. e dal C.A.I. di Nembro, a turno nelle rispettive sedi, per la presentazione di “scalate, viaggi e sogni realizzati” da parte dei loro stessi protagonisti. Ecco i prossimi appuntamenti (tutti al martedì, con inizio alle ore 21): 31 marzo (sede del C.A.I.): Viaggio nel mondo sotterraneo – Vita nelle grotte (con Gianni Comotti); 7 aprile (sede del G.A.N.). Il mio ricordo di Roby (con Marco Astori); 21 aprile (sede del G.A.N.): Progetto under 25 (a cura di varie associazioni). La partecipazione alle serate è libera. 28 IL NEMBRO marzo 2015 una ventina; si sono comportati onorevolmente. Tra i meglio piazzati meritano una citazione Rainiero Persico, Nicola Cortesi, Giulio Scandella, Paolo Vedovati, Enrico Bergamelli, Matteo Bergamelli, Giuseppe Tebaldi, Marco Cortinovis. Socio del G.A.N. è risultato pure l’ultimo classificato. Nel passato chi reggeva il fanalino di coda e portava la maglia nera trovava attenzioni e simpatie quasi come il primo classificato. Ma adesso... Con una sessantina di concorrenti domenica 8 marzo agli Spiazzi di Gromo si è svolto il campionato nembrese 2015 di sci. In pista c’erano numerosi nembresi e non nembresi. Massimo Cortinovis, nato nel 1968, ha vinto (oltre alla gara in senso assoluto) il titolo di campione nembrese nel settore maschile; Martina Bergamelli, nata nel 1997, piazzandosi all’ottavo posto nella graduatoria generale, ha conquistato il titolo di campionessa nembrese, nel settore femminile. Per le diverse categorie i vincitori sono stati i seguenti (tra parentesi è indicato il loro anno di nascita): Snowboard maschile: Filippo Perniceni (2002, non nembrese); Snowboard femminile: Federica Acerbis (2000, non nembrese); Baby maschile: Cristian Rondi (2007, nembrese); Baby femminile: Estelle Gualdi (2008, non nembrese); Cuccioli maschile: Andrea Cortinovis (2001, nembrese); Cuccioli femminile: Michela Zanchi (2004, nembrese); Ragazzi: Matteo Colombi (1999, nembrese); Ragazze: Alice Cortesi (1998, nembrese); Junior: Martina Bergamelli (1997, nembrese); Senior: Massimo Cortinovis (1968, nembrese). Al secondo e al terzo posto, in questa categoria si sono piazzati Luca Rondi (1968) e Francesco Azzola (1980). VITA PARROCCHIALE IN OCCASIONE DEL PREMIO MARCO E SERGIO DALLA LONGA Riuniti a Nembro i big dell’alpinismo orobico «Hanno compiuto una vera esplorazione alpinistica in stile non lontano da casa, per chi si lascia guidare dalla curiosità, leggero su montagne che hanno rivelato ulteriori notevoli po- l’alpinismo rimane un gioco infinito». La medesima giuria ha tenzialità per nuovi itinerari»: con questa motivazione, stilata da scelto altresì come giovane promessa 2014 dell’alpinismo orouna giuria di esperti, il Premio Marco e Sergio Dalla Longa 2014 bico Francesco Beni, di 26 anni, impegnatosi sui monti a parè stato assegnato a Tito Arosio, Saro Costa e Luca Vallata, i quali tire dal 2010, che ha mostrato in molteplici situazioni di saper nella Cordillera Huayhuash, in Perù, hanno aperto El malefico coniugare spirito d’avventura e talento per superare le difficoltà. Sefkow, via di misto e ghiaccio che supera la imponente parete La serata dell’attribuzione del Premio Dalla Longa 2014, deOvest del Monte Quesillio. Tito Arosio, nato nel 1987, per la stinato alla più significativa impresa compiuta da alpinisti bergamaschi nei dodici mesi di tale quarta volta consecutiva (nelanno, si è svolta al “Modernisle otto edizioni sin qui varate) simo” venerdì 27 febbraio, brilè così comparso nella pattulantemente condotta da Paolo glia vincitrice della manifeCattaneo. Lo svolgimento è stastazione organizzata dal C.A.I. to quello consueto: proiezione di Bergamo e di Nembro, dal di filmati sulle otto imprese G.A.N, dal Club Alpino Accadeammesse in gara e interviste ai mico e dal Comune di Nemprotagonisti delle stesse; interbro, nel ricordo dei due fratelli mezzo con un brano musicale nembresi morti in montagna dedicato dal Conti Trio alla menel 2005 e nel 2007. Tito Aromoria di Marco e Sergio Dalla sio, stavolta, per la ripetizione Longa; votazione del pubblico della Via Heckmair sulla Nord presente; proclamazione dei dell’Eiger, compiuta insieme vincitori; consegna dei trofei. alla nembrese Maria Rosa Con la ripetizione, in cordata con Tito Arosio, della parete In apertura alla manifestazione Morotti, ha avuto pure il riconoscimento scaturito dal voto Nord dell’Eiger, in Svizzera, lungo la via Heckmair, la nembrese hanno parlato i rappresentanti del pubblico convenuto per Maria Rosa Morotti non solo ha ottenuto il riconoscimento del delle associazioni e degli enti l’occasione. Nel 2011, inoltre, pubblico nell’edizione 2014 del Premio Dalla Longa, ma ha anche che la promuovono. Dopo lo era stato proclamato miglior realizzato un sogno che coltivava da circa 24 anni. Nipote di Carlo show, presso la sede degli Alpi“giovane promessa” tra gli sca- Nembrini (dal quale ha ereditato la passione per la montagna), ni c’è stata la possibilità di uno latori orobici. A Tito Arosio, in- Maria Rosa Morotti – che era con il marito Sergio Dalla Longa nel spuntino per i convenuti. Ancosomma, l’...aria di Nembro fa 2007 quando egli morì tragicamente sul Dhaulagiri (Himalaya) e ra una volta il Premio Marco e molto bene. Sempre nel con- anche lei ebbe gravi congelamenti alle mani – cominciò ad interes- Sergio Dalla Longa ha dimostratesto del Premio Dalla Longa sarsi all’Eiger nel 1990. Il suo desiderio era di scalare la Nord dell’Ei- to di essere un appuntamento 2014, la giuria qualificata ha ger d’inverno. Ha tentato ripetutamente sia d’inverno sia in altre di cospicuo rilievo, molto atteso riservato una “menzione spe- stagioni. Vi è riuscita verso la metà dello scorso ottobre. L’ascesa è da quanti amano andar su per ciale” a Eros Milesi, Pietro Coc- stata compiuta tra il sabato mattina e il mezzogiorno circa del lu- le montagne. Nelle foto in alto: i chetti, Diego Pezzoli e Alberto nedì, con due bivacchi. In una sua relazione sull’impresa Maria Ro- protagonisti delle scalate in gara Gentili, i quali con Baba Jaga, sa Morotti (a destra nella foto) ha scritto che, allorché si è trovata al Premio Dalla Longa 2014, e “prima via di artificiale moder- in prossimità della vetta, più volte ha pianto per la commozione. Francesco Beni, scelto come “mina” al Pinnacolo di Maslana, Maria Rosa Morotti, che ora vive e lavora in Svizzera, anche negli glior giovane promessa” dell’alhanno dimostrato che «anche anni passati ha preso parte al Premio Marco e Sergio Dalla Longa. pinismo orobico per il 2014. Un sogno cullato 24 anni IL NEMBRO marzo 2015 29 SPORT NON DI RADO SANNO ANCHE SEGNARE… VALANGHE DI GOL Nel “vivaio” della “Nembrese” giovani pronti a sostituire gli... anziani La squadra principale della Nembrese Calcio continua la scalata verso la zona playoff della classifica del girone B del campionato di Seconda Categoria. Le gare che essa ha disputato tra febbraio e marzo, le hanno fruttato, infatti, otto punti preziosi. In casa, contro il Valcavallina, il risultato è stato di 2-1 (con doppietta dell’azzurro Sagna); sul campo dell’Oratorio Costa Mezzate la vittoria è stata netta: 1-3 (con reti nembresi di Ghilardi e Barcella, più un autogol); in casa contro il Bolgare la partita si è conclusa sull’1-1 (goal azzurro di Sagna), con una squadra molto rimaneggiata per l’assenza di cinque titolari. In questo frangente i giovani chiamati in causa hanno dimostrato che il futuro, per la Nembrese, può essere roseo. Il 15 marzo, infine, sul campo di una diretta concorrente ai playoff, la Falco, il risultato finale (0-0) è sembrato giusto per un derby combattuto e ben giocato da ambedue le contendenti. Ed ora, come di consueto, ecco uno sguardo ai risultati ottenuti tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo dalle compagini del settore giovanile azzurro; tra parentesi vengono segnalati, di volta in volta, i nomi dei soli marcatori della “Nembrese”. Juniores Figc: La Torre-Nembrese: 2-8 (quattro reti ciascuno per Rondi e per Ghilardi); Nembrese-Pradalunghese: 3-5 (doppietta di Ghilardi, un goal di Mazzucchetti); Clusone-Nembrese: 1-2 (Arrigoni, Abdi); O. Gazzaniga-Nembrese: 2-2 (Bergamelli, Vedovati); Nembrese-Rovetta: 4-0 (Ghilardi, Parsani, Arrigoni, Abdi); posizione in classifica: terzi. Allievi Figc: Nembrese-Cisanese: 0-1; Fiorente ColognolaNembrese: 5-1 (Nuhi); Nembrese-Falco: 2-3 (Cortinovis, Ciaschini). Giovanissimi Giocatori, tecnici e dirigenti della squadra Juniores Figc della “Nembrese”, che si sta comportando ottimamente nel proprio campionato. Figc: Nembrese-Ciserano: 1-1 (Perico); Bg Longuelo-Nembrese: 5-4 (quattro gol di Persizza); Nembrese-Boltiere: 1-2 (Persizza); nel Trofeo Ciatto, questi ragazzi sono approdati alla semifinale battendo l’Almè 2-1 (Perico, Persizza). Giovanissimi Csi 2001: Nembrese-Fiorano: 2-1 (Breda, Signori); Poliscalve-Nembrese: 0-2 (Locatelli, Breda); Nembrese-Costa Volpino: 6-0 (doppietta di Personeni, una rete ciascuno per Birondi, Belleni, Signori, Breda); Rovetta-Nembrese: 0-1 (P. Moretti); posizione in classifica: secondi. Esordienti Figc 2002: Nembrese-Clusone: 3-0 (Rondi, Moretti, Colagrossi); AlbinoGandinoNembrese: 3-1 (Giardina); Nembrese-Rovetta: 1-1 (Salvi); posizione in classifica: quarti. Esordienti Csi 2003: AlzaneseNembrese: 0-5 (doppietta di Alberti, una rete ciascuno per Nica, Bonassoli, Zenucchi); Nembrese-Fiorano: 4-1 (doppietta di Alberti, una rete per Nica e una rete per APPARTAMENTO SUL LAGO DI GARDA nella zona di Sirmione in un residence con piscina e giardino al piano terra, con possibilità di otto posti letto A F F I T TA S I per il periodo estivo, ma anche per un trimestre o un semestre Per informazioni telefonare al 335 53 49 801 30 IL NEMBRO marzo 2015 Zanetti); Tribulina Gavarno-Nembrese: 0-8 (quattro reti per Alberti, doppietta di Bonassoli, una rete ciascuno per Zanetti e per Maffeis); posizione in classifica: terzi. Pulcini Csi 2005: AlzanoCene-Nembrese: 1-0; Nembrese-Stezzano: 12-0 (quattro reti ciascuno per Togni e per Vedovati, una rete ciascuno per Papi, Fabiano, Carrara, Mansouri); Stezzano A-Nembrese: 0-2 (Togni, Carrara); Nembrese-Telgate: 0-1 (G. Di Leo); posizione in classifica: primi. Pulcini Csi 2006: questa compagine, composta da bambini del 2006 e da qualche bambino nato nel 2007/08, ha 9 punti all’attivo ed è in costante crescita di gioco: Stezzano B-Nembrese: 1-0; Nembrese-Stezzano A 0-0; Telgate-Nembrese: 1-0; Nembrese-Urgnano: 5-0 (doppietta di A. Mansouri, una rete ciascuno per Ba, Y. Mansouri, C. Carrara). Le due squadre Over (delle quali si parla in altra pagina di questa edizione de Il Nembro), iscritte al campionato di calcio a 5 Special del Csi si trovano entrambe al primo posto nella loro classifica. Si ricorda alle famiglie dei bambini e delle bambine nati negli anni 2008 e 2009 che sono state aperte le iscrizioni per accedere, nel prossimo autunno, alla scuola calcio. Nell’imminenza delle festività pasquali, il presidente della Nembrese Calcio, Pietro Birolini, a nome dell’intero Consiglio direttivo della società “azzurra”, porge alla cittadinanza nembrese i migliori auguri. VITA PARROCCHIALE NEL LORO CAMPIONATO INDETTO DAL C.S.I. BRILLANO GLI OVER Già in altre occasioni sulle pagine de Il Nembro si è parlato del progetto Over, con il quale la “Nembrese Calcio” ha deciso di impegnarsi per dare la possibilità, attraverso il football, anche a giovani e non più giovani con problemi di disabilità, di vivere momenti di sano divertimento giocando, appunto, al pallone. L’attività è iniziata in forma molto “amatoriale”, in sordina, con allenamenti prima e poi con qualche partitella amichevole che ha coinvolto pure persone non frequentanti abitualmente i raduni degli Over. Quelle partitelle sono state altrettante occasioni di festa condivisa. Oltre che a Nembro, con analoghi intendimenti, ci si è attivati pure in altre località, e in particolare dalle parti di Mozzo e di Martinengo. Dal passaparola e dai tornei estemporanei – uno dei quali si tenne pure a Nembro, sul campo di San Faustino – si è arrivati , grazie alla disponibilità del C.S.I., ad allestire un primo campionato provinciale riservato alla categoria Over: campionato con quattro squadre, nel quale Nembro si è inserito con un ruolo primario, schierando addirittura due formazioni (in un totale di quattro): una contrassegnata dal colore Arancione e una contrassegnata dal colore Giallo. Questo campionato – per squadre a cinque giocatori – ha già avuto il suo girone di andata e il 24 febbraio scorso ha iniziato il girone di ritorno, mettendo in calendario per il 21 marzo la seconda giornata (del “ritorno”) In una targa il “grazie” del Comune All’inizio della seduta del Consiglio comunale svoltasi il 26 febbraio, con la consegna di una targa alla “Nembrese Calcio” l’Amministrazione civica ha voluto esprimere al sodalizio “azzurro” il proprio apprezzamento per il Progetto Over, che ha un alto valore sociale e umano, al di là dei suoi risvolti sportivi. In brevi discorsi sono stati rimarcati i significati connessi all’iniziativa, valorizzata ora dal campionato a 5 Special del C.S.I.. Alla cerimonia erano presenti anche i giocatori delle due squadre Over; a ciascuno di essi è stata consegnata una medaglia. Nella foto: giocatori della categoria Over, autorità e dirigenti della “Nembrese” presenti alla cerimonia in Municipio. e per l’11 e il 12 aprile la terza e conclusiva giornata (del girone di ritorno). Alle ore 15 di sabato 11 aprile, nella palestra di via Cavalli a Villa di Serio, ci sarà il derby tra le due squadre della “Nembrese” categoria Over. Dopo la prima giornata del “ritorno” queste due squadre, nate entro la società “azzurra”, erano in testa alla classifica del campionato, entrambe con 10 punti; al secondo posto della graduatoria c’era la troupe degli “Amici di Mozzo”, con 8 punti, mentre al terzo posto si trovava la compagine dell’Oratorio di Martinengo, con 4 punti. La prima giornata del “ritorno” è stata... amara per la Over Nembrese Arancione, incappata nella prima sconfitta (4-3), subíta ad opera degli “Amici di Mozzo”; ed è risultata invece euforica per la Over Nembrese Giallo, vittoriosa addirittura per 8-1 sulla squadra di Martinengo. I dirigenti delle Over nembresi hanno fatto presente agli “atleti” dell’Arancione come, con un po’ più di attenzione, si sarebbe potuta evitare la sconfitta; e hanno calmato gli entusiasmi della Over Giallo, rimarcando la necessità di un costante impegno. Come finirà il primo campionato bergamasco C.S.I. 5 Special (questa è la denominazione ufficiale)? Sarà di una troupe nembrese il primo “scudetto” di questa categoria? (AI LETTORI – Questa pagina era stata già così redatta quando si è avuta notizia del lutto del quale si riferisce a pagina 39). I diciassette giocatori della “rosa” e i dirigenti Un’altra istantanea scattata in occasione della cerimonia in Municipio per la consegna della targa di riconoscenza alla “Nembrese Calcio”. La “rosa” degli Over della “Nembrese” è composta da diciassette giocatori; di questi, nove sono stati inseriti nella squadra Arancione, otto nella squadra Giallo. Ecco i componenti delle due troupes: Arancione: Gabriele Cereda (portiere), Ulisse Pezzotti (difensore), Raffaele Moreni (difensore), Roberto Gelpi (centrocampista), Giovanni Gelmi (attaccante), Luca Lazzari (portiere), Michael Nicolussi (difensore), Douglas Nicolussi (centrocampista), Paolo Valota (attaccante). Giallo: Pier Battista Chiappini (portiere), Francesco Pezzotti (difensore), Carlo Pezzotti (attaccante), Mirko Bernini (attaccante), Simone Grigis (difensore), Michele Vedovati (portiere), Marco Nosari (centrocampista), Emanuele Nani (attaccante). Durante le partite le formazioni comprendono cinque giocatori ciascuna. Lo staff tecnico della Over Nembrese è il seguente: Gianmario Lesmo, allenatore; Leonardo Marcassoli, vice allenatore; Giuseppe Moioli, vice allenatore; Battista Mologni, preparatore dei portieri; Marco Pezzoli, educatore. IL NEMBRO marzo 2015 31 VITA PARROCCHIALE LA TROUPE MANTIENE UNA BUONA POSIZIONE IN CLASSIFICA. DOPO AVER SUPERATO SINTOMI DI PAREGGITE... La “Gavarnese” ha messo alle corde la squadra regina del suo girone I match disputati dalla squadra portabandiera della Gavarnese Calcio tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo hanno prodotto, nel complesso, risultati positivi. Di riflesso, la sua situazione nella classifica (quella del girone C del campionato regionale di Promozione) pare essersi stabilizzata in una posizione medio-alta. Dopo la gara del 15 marzo, i punti ottenuti dalla formazione verde-arancione erano 41, come quelli del Lemine Calcio. Sopra di queste due squadre stavano sette team, capitanati dal Forza e Costanza (con 48 punti). Le ultime cinque partite hanno visto la “Gavarnese” pareggiare – tre volte di fila –, perdere una volta e vincere con la capolista. Ecco i risultati: Gavarnese-Stezzanese: 0-0; Cologno Frassati Ranica-Gavarnese: 1-1 (per i verde-arancione rete di Riva); Gavarnese-Ghisalbese: 0-0; AlbinoGandino-Gavarnese: 2-0. Il risultato di maggior prestigio delle recenti settimane è stato quello ottenuto, in casa, contro il Forza e Costanza (3-1, con reti dei “gavarnesi” Brolis, Pulcini e Ababacar). Va detto che il gol siglato su rigore dal Forza e Costanza intorno al 45° del secondo tempo, quindi a partita ormai terminata, è stato Una fase della partita tra la Gavarnese e la Forza e Costanza (capolista), svoltasi ai “Saletti” e conclusasi con il successo (3-1) dei padroni di casa. calciato quando in porta c’era il centrocampista Pulcini al posto del portiere Cantamesse, espulso a cambi già esauriti (da parte della troupe verde-arancione). Gli Juniores Figc, alla metà di marzo, si trovavano, con 43 punti, secondi nella classifica del loro girone, dietro al Baradello. Nelle cinque gare giocate a cavallo tra febbraio e marzo, questi ragazzi hanno ottenuto un pareggio (1-1) proprio Al momento della messa in stampa di questo Nembro erano già arrivate le in casa del Baradello, e quattro vittorie: prime adesioni al torneo di tennis per coppie maschili che dal 15 al 19 aprile si Gavarnese-Casazza (3-0); Gavarnese-Orasvolgerà presso l’Isola dello zio Bruno, a Comenduno di Albino. Indetta dall’assotorio Gazzaniga: 2-0; Gavarnese-Casnigo: ciazione Insieme con don Aldo, la manifestazione è alla sua seconda edizione. Essa 1-0; Endine Gaiano-Gavarnese: 1-2. Nella ha lo scopo di far memoria sia di mons. Aldo Nicoli sia di Franco Morotti attraverserata di mercoledì 18 marzo, si è dispuso lo sport della racchetta, che entrambi coltivarono con assiduità. Nell’edizione tato l’incontro Città di Dalmine-Gavarnedel 2014 la competizione ha registrato un buon numero di iscritti. La speranza è se, valido per l’accesso alla semifinale del che così avvenga pure stavolta. Il regolamento è lo stesso dello scorso anno. Per Torneo Bonacina. Il risultato (0-1) è stato le iscrizioni (e per altre informazioni) si può contattare il numero 339 1521522. a favore della “Gavarnese”. Prime adesioni al torneo di tennis indetto nel ricordo di mons. Aldo Nicoli e Franco Morotti 32 IL NEMBRO marzo 2015 VITA PARROCCHIALE CON TANTA VOGLIA DI BEN FIGURARE Il Cicloteam è di nuovo in sella Il Gruppo sportivo Cicloteam, che a Nembro si sta prodigando per tenere alta la passione per le corse in bicicletta su strada in un periodo nel quale la propensione per tale attività agonistica trova adesioni e attenzioni in diminuzione – anche per l’impegno e la fatica che essa comporta – ha avviato la stagione 2015 con un passo significativo; domenica 8 febbraio, i dirigenti, gli atleti e i genitori degli stessi corridori più giovani si sono ritrovati nella plebana per partecipare alla Messa delle ore 10,30, per ringraziare il Signore dei risultati ottenuti l’anno scorso, per chiedere sostegno e protezione in quello ora in corso. Ancora tutti insieme – dirigenti, atleti e genitori – sono andati poi a pranzo alla pizzeria situata ai “Saletti”, nei pressi dei campi di tennis. Di fatto anche nel corso dell’inverno dirigenti ed atleti non sono rimasti inattivi: in particolare gli atleti – che poi sono tutti o quasi ragazzi o adolescenti – per “mantenersi in forma” hanno fatto esercizi fisici, si sono impegnati in camminate, anche su per le montagne per... ossigenarsi, come fanno... i campioni. Il gruppo Cicloteam – che sta in sostanza proseguendo la storia della Ciclisti- I corridori del Gruppo Cicloteam in foto scattate nella zona del Monte Misma durante una delle loro “camminate”. ca Valoti, a lungo mobilitatasi con ottimi risultati – è al suo 47° anno di attività. Si dà da fare sia nel formare le nuove leve del pedale a due ruote sia nell’organizzare competizioni. Attualmente può contare su diciassette corridori suddivisi in tre categorie, ma spera che altri si facciano avanti. I dirigenti non sono tanti, ma tutti sono molto motivati. I “quadri” del sodalizio sono i seguenti. Direttivo: presidente onorario Pietro Valoti; presidente operativo Claudio Carrara; direttori sportivi: Luca Amissini, Leone Carrara, Ferruccio Bettoschi, Andrea Allegrini. NEL CONTESTO DEI CONCERTI PROGRAMMATI PER ALBINO CLASSICA A Nembro una fisarmonicista della Bielorussia Anche quest’anno è stato messo in cartellone a Nembro il concerto conclusivo della manifestazione Albino Classica, che abbina conferenze ed incontri culturali ad appuntamenti prettamente musicali. Programmata con avvio dal 15 marzo, la rassegna prevede, in particolare, per il 15 aprile, ad Albino, presso l’auditorium “Cuminetti”, una conferenza sui restauratori d’organo. Tutti i sette concerti stabiliti sono stati affidati ad interpreti di notevole prestigio, con una impostazione assai originale. Al “Modernissimo” di Nembro il 16 maggio (un sabato), alle ore 21, sarà presente una fisarmonicista nata in Bielorussia, Natalya Chesnova (foto) là diplomatasi nel 2004; da allora ella ha iniziato una intensa attività concertistica; ha inciso vari dischi. È inoltre insegnante di fisarmonica in diverse scuole della Lombardia e anche a Bergamo. Nel prossimo numero de Il Nembro verranno date ulteriori indicazioni. Corridori della categoria Allievi: Giovanni Capella, Andrea Ghislanzoni, Michele Colombelli, Luca Vezzoli, Daniele Azzola, Davide Cattaneo, Daniel Mazzola. Corridori della categoria Esordienti: Sergio Meris, Enrico Valoti, Simone Tilatti, Stefano Moroni. Corridori della categoria Giovanissimi: Leonardo Allegrini, Marco Valoti, Simone Bonzi, Alessandro Signori, Federico Allegrini, Andrea Molinari. Nell’ambito organizzativo il Gruppo Cicloteam allestisce tre gare, due a Nembro e una fuori Nembro. Ecco il calendario di tali impegni. 19 luglio: presso l’Oratorio della Parrocchia di San Paolo in Bergamo, per la categoria Giovanissimi, 6ª Coppa “Zio Mario” (alla memoria). 9 agosto: per la categoria Allievi, 10° Trofeo Cicloteam “Virgilio Pezzotta” (alla memoria), con partenza da Nembro ed arrivo a Lonno; questa competizione fa parte del 7° Giro della Valle Seriana; prima veniva proposta in varie località, dallo scorso anno è stata portata sul territorio di Nembro ed ha ottenuto un grosso successo di adesioni. 27 settembre: 25ª Medaglia d’oro “Ricky Schiattareggia” (alla memoria) e 24ª Medaglia d’oro “Michele e Luigi Cortinovis” (alla memoria); questa corsa collocata in chiusura alla stagione della categoria Esordienti, ha ormai una sua lunga tradizione, rinvigorita dall’anno nel quale si è pensato di porne l’arrivo lungo la strada verso lo Zuccarello; ogni volta trova un’ampia partecipazione. Nella Bergamasca per il via alle corse su strada (riservate ai giovani e ai dilettanti) dell’anno 2015 è stata scelta la data del 29 marzo. I ragazzi e i giovani che volessero cominciare a praticare il ciclismo possono sempre rivolgersi al Cicloteam. IL NEMBRO marzo 2015 33 SPORT GRAZIE ALLE SUE SEI FORMAZIONI IMPEGNATE IN QUESTE DUE SPECIALITÀ AGONISTICHE Tennistavolo e Calciobalilla: la “David” sta prendendo quota Normalmente su queste pagine si parla delle squadre di calcio della “David”. Ma la società sportiva che ha la propria sede presso l’Oratorio “San Filippo Neri” – società che in epoche lontane era molto impegnata pure negli ámbiti della pallavolo e dell’atletica (corsa in montagna e podismo in particolare) – opera con i suoi tesserati pure in altre due specialità agonistiche, partecipando ai campionati provinciali organizzati nella Bergamasca dal Centro Sportivo Italiano nonché ai vari tornei che periodicamente vengono proposti un po’ ovunque, a livello regionale e non solo: le specialità agonistiche delle quali qui ci si vuole occupare sono quelle del Tennistavolo e del Calciobalilla. La pattuglia del Tennistavolo comprende dieci atleti, già da tempo in...orbi- ta, e quattro giovanissimi che stanno facendo esperienza per aggregarsi al gruppo e dare, pure loro, un significativo apporto. La “base” dell’attività della “David” – per questo sport – è il salone “Don Giuseppe Adobati”. Qui tutti i martedì e tutti i venerdì, dalle ore 20,30 alle ore 22,30, si svolgono gli allenamenti, all’inizio dei quali viene offerta la possibilità di “provare a giocare” a tutti i ragazzi che lo desiderano e che a tale scopo si fanno avanti. Al martedì sera, con inizio alle ore 21, si svolgono anche le partite casalinghe delle squadre della “David” di Tennistavolo iscritte ai campionati provinciali. Queste squadre, per ora, sono tre. Va detto che nel Tennistavolo non esistono categorie basate sull’età. Ogni squadra può comprendere giovani e meno giovani. Un gruppo dei tesserati della “David” impegnati nel Tennistavolo. Scuola di football 2015/16: aperte le iscrizioni dei bambini che sono nati negli anni 2008 e 2009 Alla “David” si sta già pensando alla stagione 2015/16, in particolare a proposito del “vivaio”; in altre parole, sono già aperte le iscrizioni per la Scuola di calcio che... aprirà i battenti nel prossimo ottobre. Si accettano le iscrizioni dei bambini nati negli anni 2008 e 2009. Per... far mettere in nota i loro figli di tale età, i genitori interessati possono presentarsi tutti i giorni presso la sede della “David”, situata in locali sotto il salone “Don Giuseppe Adobati”, presso l’Oratorio. Il signor Luigi Noris, oltre a raccogliere le adesioni, darà tutte le indicazioni e le informazioni utili. Intanto per i bambini che già fanno parte della “Scuola calcio” della “David”, si sta preparando il torneo che, come sempre, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio permetterà loro di gareggiare con i coetanei di analoghi sodalizi di altri paesi. 34 IL NEMBRO marzo 2015 La David A (di Tennistavolo) comprende: Daniel Bostan, Nicola Cadamuro e Giorgio Gambirasio; nei campionati provinciali fa parte del gruppo A; a fine febbraio aveva sei punti ed occupava il settimo posto nella propria classifica. La squadra David B (di Tennistavolo) è composta da Luca Carrara, da Elio Persico e da Lucio Riboldi; nei campionati provinciali del C.S.I. fa parte del gruppo B; a fine febbraio aveva 16 punti ed occupava il quinto posto nella propria classifica. La squadra David C (di Tennistavolo) comprende Giovanni Bornatico, Mara Cortinovis (che è l’unica componente femminile dell’intera troupe del Tennistavolo della società oratoriana), Giampaolo Pansa e Mario Zanchi; fa parte del gruppo D (nei campionati provinciali); alla fine di febbraio aveva già accumulato 19 punti e si trovava al quinto posto della propria classifica. Il quartetto dei giovanissimi, delle “speranze” per il Tennistavolo della “David” del futuro, è costituito da Andrea Bergamelli (nato nel 2000), da suo fratello Luca Bergamelli (nato nel 2004), da Samuele Ravellini (nato nel 2001), da Luca Barcella (nato nel 2003). Sotto la guida, in particolare, di Giorgio Gambirasio, questi ragazzi nei tempi recenti hanno fatto notevolissimi progressi; promettono bene, tanto che nella “David” si sta pensando di creare, proprio e solo con loro, per la prossima stagione una quarta squadra, la quale potrebbe anche risultare la più “verde”, la più giovane di tutta la provincia (alla luce delle regole vigenti in questo sport a proposito della composizione delle équipes). Ha tutte le qualità per emergere pure Mara Cortinovis, anch’ella giovanissima: queste qualità le ha messe in luce l’8 febbraio scorso a Villa Guardia, a Como, in occasione di un torneo regionale allestito dal C.S.I., con la partecipazione di tanti “campioncini in erba”: la rappresentante della “David” è riuscita ad ottenere il quarto posto assoluto; si è fermata... ai piedi del podio. Ma ha lasciato capire di volervi salire (sul podio) al più presto. La compagine della “David” nel Calciobalilla comprende diciotto tesserati, coordinati ormai da tempo da Gianluca Belotti e da Ilario Alvino; grazie al loro assiduo impegno il gruppo si è fatto sempre più nutrito ed... agguerrito. La “base” SPORT La squadra David A (a sinistra) e le squadre David B e David C (a destra) del Calciobalilla. dell’attività è il bar dell’Oratorio, dove al martedì e al venerdì, dalle ore 21 in poi, si svolgono gli allenamenti; capita però che si giochi anche... tutte le sere. Le partite “ufficiali” per i campionati provinciali hanno svolgimento o al lunedì sera o al mercoledì sera, sempre con inizio alle ore 21. Le tre squadre della “David” di Calciobalilla sono così composte: David A: Francesco Alfani, Ottavio Alvino, Gianluca Belotti, Giulio Biava, Angelo Carrara; la troupe è nel girone B del gruppo B (dei campionati provinciali del C.S.I.); alla fine di febbraio aveva 68 punti, occupava il 7° posto in classifica, con 1.061 reti fatte e 1.063 subite; David B: Mauro Alfani, Ilario Alvino, Salvatore Bottiglieri, Mattia Carrara, Nicholas Danesi, Matteo Scuri, Pasquale Umbaca; la troupe è nel girone B del gruppo C (dei campionati provinciali); a fine febbraio occupava l’ottavo posto (verso la metà) della propria classifica con 58 punti, con 994 reti realizzate e 1.103 subite; David C: Carlo Battello, Michele Burini, Stefano Criserà, Daniele Ida, Mattia Vedovati, Tiziano Zanchi; anche questa troupe è inserita nel girone B del gruppo C (dei campionati provinciali); ha accumulato 24 punti; a fine febbraio era in fondo alla classifica (con tanta voglia di risalire); 749 le reti fatte, 1.221 quelle subite. Anche attorno al Calciobalilla c’è molto entusiasmo. Nel gruppo regna una grande volontà di collaborazione nel tenere alti i colori della “David”. IL MALTEMPO HA FORTEMENTE OSTACOLATO LA REGOLARE ATTUAZIONE DEL CALENDARIO Calcio: due squadre sulle vette e una a caccia del... primo successo Dal momento della ripresa delle attività agonistiche dopo la tradizionale pausa connessa alle feste natalizie e di fine anno, sui campi all’aperto l’unico vero vincitore è stato il... maltempo: in altre parole, le non favorevoli condizioni atmosferiche in questa prima parte del 2015 hanno fortemente ostacolato il regolare svolgimento dei campionati di calcio secondo il calendario a suo tempo stabilito. Anche le undici squadre della “David” impegnate nel settore del football a sette giocatori gestito dal C.S.I. nella Bergamasca hanno subito le conseguenze di questa situazione. In pratica, nei tempi più recenti, esse hanno disputato, nel loro insieme, una trentina di partite (tra le quali si è collocato pure un derby). Purtroppo risulta negativo, nel complesso, anche il bilancio dei portacolori della Società accasata al “San Filippo Neri”: si contano, infatti, ben 17 sconfitte a fronte di tredici vittorie e ad un pareggio. I gol subiti (152 in totale) hanno largamente superato quelli fatti (118). La speranza è che, con la primavera, arrivino pure risultati incoraggianti, anche se resta sempre primaria la regola dello sport praticato come momento di divertimento e di aggregazione più che come occasione di ricerca di un successo. Vista la... scarsità di dati, in questo mese, invece del consueto dettagliato quadro delle prestazioni di ciascuna squadra, vengono forniti, per ogni troupe, solo i punti conseguiti (nel rispettivo campionato) e la posizione occupata in classifica alla fine del mese di febbraio. Categoria per categoria, ecco dunque il prospetto del... cammino fatto (entro la fine di febbraio) dalle singole compagini della “David”: Dilettanti A: un punto, dodicesimo posto in classifica; Dilettanti B: 19 punti, decimo posto in classifica; Dilettanti C: 25 punti, secondo posto in classifica; Juniores: 38 punti, terzo posto in classifica; Allievi A: 40 punti, primo posto in classifica; Allievi B: zero punti, dodicesimo posto in classifica; Giovanissimi: 10 punti, ottavo posto in classifica; Esordienti A: 26 punti, quinto posto in classifica; Esordienti B: 16 punti, ottavo posto in classifica; Pulcini A: 32 punti, primo posto in classifica; Pulcini B: 3 punti, dodicesimo posto in classifica. Da questo specchietto si desume che delle undici squadre di calcio della “David” impegnate nel C.S.I. due erano, alla fine di febbraio, ai primi posti delle classifiche dei loro gironi; una stava al secondo posto (della propria classifica), una al terzo posto. Gli Allievi B, alla fine di febbraio, erano ancora a zero punti. La spiegazione c’è: tranne uno (che è del 1999), sono tutti ragazzi nati nel 2000, mobilitati in un campionato che annovera compagini formate da adolescenti per lo più nati nel 1998 e nel 1999, oltre che nel 2000. In concreto: questi Allievi stanno scontando la loro giovane età e la loro inesperienza. Va però detto che, insieme ai loro allenatori, sono sempre puntuali agli allenamenti e si danno un gran daffare pure nelle partite; insomma, ce la mettono tutta perché vogliono porsi nelle condizioni di... far risultato. E di questo passo, prima o poi, raggiungeranno il loro obiettivo. Forza ragazzi! IL NEMBRO marzo 2015 35 IN MEMORIAM I NOSTRI DEFUNTI Mezz’ora prima di ogni funerale viene recitato il S. Rosario Suor FILIPPINA MASSEROLI 15/6/1919 – 20/2/2015 All’età di 95 anni (settanta dei quali vissuti come appartenente alla Congregazione delle “Cappuccine” fondata nel 1885 a Loano da Maria Francesca Rubatto), “prima che spuntasse l’alba” del 20 febbraio, si è addormentata serenamente nel sonno eterno, nella pace del Signore, suor Filippina (al secolo Albertina) Masseroli. Nata e cresciuta a Nembro, in ancor giovane età, insieme alle tre sorelle, si trovò orfana di entrambi i genitori. Nel periodo nel quale era ormai all’epilogo la seconda guerra mondiale, andò a Milano in cerca di lavoro. Con la guida spirituale del Cappuccino Fra’ Sisinio, nei primi mesi del 1945 entrò nell’Istituto religioso rubattiano, cominciando poi, nel medesimo, il noviziato a Loano nell’ottobre dello stesso anno. Nell’ottobre del 1947, in Liguria, emise la prima “professione religiosa”. Quella perpetua la fece nel 1952 a Montevideo (Uruguay), quando già da qualche tempo si trovava nell’America Latina, impegnata in ospedali italiani, nell’assistenza ad ammalati ma pure in sollecitudini verso i loro parenti e quanti vedeva in situazioni di bisogno. Nel continente latino-americano rimase per più di una ventina d’anni, agendo 36 IL NEMBRO marzo 2015 anche in Argentina. Nel dicembre del 1971 rientrò in Italia, e, come Animatrice, o Vicaria o Superiora, si prodigò in ospedali e cliniche a Novara, ad Alzano Lombardo, a Genova, presso la “Casa Giuseppe Verdi” a Milano, a Sanremo, a Varazze. Restò in questo servizio sino a quando gli acciacchi dell’età fattasi ormai abbastanza avanzata, la indussero a ritirarsi nella “Casetta verde” a Varese riservata alle “anziane” delle “Cappuccine” di Maria Francesca Rubatto. Nel giugno del 2009 - anche per essere più vicina ai suoi congiunti – chiese ed ottenne di spostarsi nel “pensionato” (sempre delle “Cappuccine”) annesso alla clinica “San Francesco” in Bergamo. E qui è rimasta sino a quando è deceduta. I funerali si sono svolti al Tempio Votivo, in Bergamo, nella Parrocchia di Santa Lucia (zona nella quale si trova la clinica “San Francesco”). La sua sepoltura – in adempimento di un suo preciso desiderio, più volte manifestato ai propri numerosi nipoti, che sovente andavano a trovarla, animati da affetto e ammirazione per lei – è avvenuta nel cimitero di Nembro. Suor Filippina Masseroli – come ha rimarcato suor Franca Zeni, superiora “provinciale” delle “Cappuccine” per l’area comprendente la Lombardia – era una donna tenace, dal temperamento forte, avveduta ed imparziale, e una “sorella” dal cuore generoso, capace di accoglier, ascoltare e consigliare; “gustosa” nel suo dire e tenace nella sua fede profonda, anche nei momenti più difficili, con il suo temperamento estroverso, aperto al dialogo schietto con tutti, è sempre stata un punto di riferimento nei Centri di cura e nelle “Fraternità” o “Comunità” nelle quali si è trovata; “ha vissuto la sua vocazione con la massima dedizione”; “non ha lasciato nulla di scritto, non ha pronunciato frasi scultoree; semplicemente si è lasciata condurre per mano dalla Divina Provvidenza”. E così di lei restano in quanti l’hanno conosciuta, e specialmente nei suoi nipoti e parenti, un grande ricordo, un forte rimpianto. I parenti di suor Filippina Masseroli ringraziano coloro che si sono uniti al loro lutto. ANGELINA ROSSI 18/11/1921 – 9/2/2015 Nella quotidianità del Villaggio Crepi basso, tra la metà degli anni ’50 e la fine degli anni ’70 (del ’900) Angelina Rossi – così ufficialmente fu registrata all’anagrafe – era semplicemente la Angela, moèr (moglie) del Bepino del Dopolavoro, spusa (nuora) della Teresì e del Giacumì di pràcc, cognata del Paolino, pure lui barista del Dopolavoro. In quel contesto – che in sostanza era un’enorme famiglia, articolata in tante piccole o grosse famiglie capaci di fare cordialmente comunità conservando ciascuna una propria sfera di riservatezza – la Angela era una dolce signora, sempre sorridente, intelligente e arguta nei dialoghi, che all’occorrenza, mettendo a frutto l’esperienza di un suo periodo di lavoro, con gratuita disponibilità andava nelle case a praticare iniezioni ai bisognosi di cure e anche a dare una mano alle mamme in difficoltà con i loro bambini. Angelina Rossi si è spenta a 93 anni, dopo essere vissuta per quasi settant’anni nella zona del Villaggio Crespi basso e di San Faustino. Negli ultimi tempi si era reso necessario il suo ricovero presso la Casa di Riposo, affinché pure lei avesse adeguata assistenza anche sanitaria. Angelina Rossi era nata a Nese, terzogenita di quattro fratelli e sorelle. Quando ella era ancora in tenera età, la sua famiglia si trasferì a Gavarno. Giovanissima ebbe un posto di lavoro alla Cartiera Pigna di Alzano; ma si trovò disoccupata dopo un infortunio. Non si rassegnò. Trovò un nuovo impiego come infermiera presso quello che allora chiamavano “il Sanatorio” a Groppino, in alta Valle Seriana. Si era nel periodo subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Nel 1946 Angelina Rossi conobbe Giuseppe Bergamelli (ol Bepino del Dopolavoro); si sposarono nello stesso anno; ed ebbero la loro abitazione nella cà di masér (casa dei contadini), accanto alla Teresì e al Giacumì, i quali avevano conosciuto personalmente Benigno e Giulia Crespi, in quanto coltivavano loro terreni. Nel tempo IN MEMORIAM libero al di là delle occupazioni domestiche, Angelina Rossi andava a dare una mano anche al marito, il quale, aveva la responsabilità della gestione del Dopolavoro e del bar, che ne era il cuore. Quando il villaggio fu ristrutturato, Angelina e Giuseppe si stabilirono in un appartamento in una delle “nuove palazzine”. La loro famiglia era nel frattempo stata allietata dalla nascita di tre figli: Diego, Michela e Danilo. Con la “crisi” della Filatura Crespi e di tutto l’annesso, anche il Dopolavoro (punto di incontro delle maestranze) chiuse i battenti. Vistosi in pensione, Giuseppe Bergamelli cominciò a offrire un aiuto nel tenere in ordine la chiesa di San Faustino all’epoca di don Giuseppe Adobati. Lo accompagnava non di rado la moglie: la loro serena unione si è conclusa dopo 64 anni, quando Giuseppe Bergamelli è morto. Con il marito in pensione, Angelina Rossi aveva avuto (insieme a lui) più tempo per i figli, i nipoti e pure i pronipoti (diventati sette – i nipoti – e tre – i pronipoti –); nipoti e pronipoti che ora descrivono la loro nonna o bisnonna come «una donna attenta e premurosa, sempre disponibile in caso di bisogno, serena nel consigliare e incoraggiare, molto propensa alla gioia del cantare, con l’Ave Maria di Franz Schubert come suo pezzo forte». Fino a quando le forze glielo hanno permesso, Angelina Rossi non è mai mancata alla Messa nella chiesa di San Faustino. E vi ha testimoniato la sua forte fede cristiana anche con il canto. I figli, i nipoti e i parenti di Angelina Rossi sono grati al personale della Casa di Riposo per l’assistenza prodigata alla propria congiunta nel periodo della sua permanenza presso l’istituzione. Dicono altresì un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato al proprio lutto. VENANZIO ADOBATI 10/11/1923 – 14/2/2015 Dopo una lunga malattia, all’età di 91 anni, si è spento serenamente nella pace del Signore Dante Venanzio Adobati. Era nato nella località Belvedere di Nese. Qui trascorse i primi anni della sua infanzia e della sua fanciullezza. Con la famiglia si trasferì poi a Lonno. Nel fiore della gioventù vi conobbe Ausilia. La sposò nel 1949. Insieme andarono ad abitare, di nuovo, nella località Belvedere, ove videro il proprio focolare allietato dalla nascita dei loro primi tre figli. Negli anno ’60 però i coniugi decisero di tornare a Lonno. Riuscirono a costruirsi una casa, creando lo spazio pure per quel negozio che nella frazione montana di Nembro, per la gente, diventò quello del forner (del fornaio). Ad occuparsene, a portarlo avanti furono però specialmente la moglie ed i figli, perché lui, Dante Venanzio Adobati, aveva trovato un posto presso la Sava-Laminal di Nembro. Furono anni di sacrifici e di una intensa operosità. Nella famiglia comunque regnavano l’amore, la collaborazione, l’aiuto reciproco. Nel 1968 Ausilia e Venanzio Adobati ebbero il loro quarto figlio. Quando Dante Venanzio giunse all’età della pensione, i figli, per la loro attività, presero altre strade e il negozio del forner finì per abbassare definitivamente la saracinesca. Negli anni giovanili Dante Venanzio aveva imparato anche a fare l’elettricista. Non avendo più l’impegno in fabbrica, trovò tempo per dedicarsi, quando veniva chiamato, a piccole riparazioni in tale ambito. All’occorrenza non tralasciava di prestarsi come volontario per le necessità della Parrocchia. Si diede da fare nella costruzione dell’Oratorio; e allorché questo fu pronto, accettò di impegnarsi, alla domenica, per far funzionare la macchina delle proiezioni di film in quello che, allora, a Lonno, definivano il Cineforum. La morte della moglie Ausilia (quando aveva 59 anni) e poi, dopo poco tempo, quella del fratello don Giuseppe, che a lungo fu direttore dell’Oratorio e curato nella zona di San Faustino, a Nembro, furono per lui due durissimi colpi. Trovò conforto nella sua grande fede; e si legò sempre di più ai suoi figli e ai congiunti. Si prodigò, in quanto gli era possibile, per tenere vivo il ricordo del fratello sacerdote, in particolare, nel segno della sua passione per la montagna; pensando a lui costruì la Croce che si trova sull’anticima del Podona, e in questa località ogni anno faceva celebrare una Messa. Nel ricordo dei fratelli e di tutti i defunti della sua famiglia curò anche il restauro di una santella, facendovi affrescare un’immagine della Madonna con gli Angeli: Tutti gli anni, nel suo giardino, su una roccia naturale, costruiva un magnifico presepio a Natale; e invitava i congiunti a vederlo, così come non di rado li riuniva anche per piccole feste domestiche, nelle quali si premurava personalmente di approntare ogni cosa, dai cibi alla tavola addobbata. Nell’ultimo saluto, i famigliari hanno voluto dirgli. «Sei stato un esempio di rettitudine, di onestà, di senso della giustizia. Tutti i tuoi insegnamenti sono un’eredità importante, che porteremo sempre nei nostri cuori». I familiari di Dante Venanzio Adobati dicono sentitamente grazie a tutte le persone che hanno partecipato al loro dolore. UMBERTO SCHENA 8/12/1929 – 3/3/2015 Dolore profondo e diffuso, rimpianto e anche non poco stupore ha destato, ai primi di marzo, la notizia della scomparsa, all’età di 85 anni, di Umberto Schena. Nelle settimane precedenti, quelli che da sempre lo conoscevano incrociandone le giornate, lo avevano visto nel sul mènage abituale, con il solito brio. Egli appariva tranquillo, cordiale, pronto alla battuta scherzosa, in linea con il suo temperamento. Il suo decesso è avvenuto a poco più di un mese dal suo primo ricovero in ospedale, durante il quale era emerso chiaro il quadro delle sue condizioni di salute. Egli aveva preferito non parlarne al di fuori della sua casa, e non cambiare i suoi atteggiamenti. È andato avanti senza lasciar trapelare preoccupazione o turbamento, ma con la serenità di sempre; ed è arrivato con lo stesso animo a ricevere, all’aggravarsi rapido del suo stato, l’Unzione degli infermi e altri Sacramenti dall’arciprete don Santino Nicoli (al quale IL NEMBRO marzo 2015 37 IN MEMORIAM la famiglia di Umberto Schena dice grazie per la sua sensibilità sacerdotale e umana). Anche nel momento più difficile – hanno detto i congiunti – Umberto ha saputo essere in gamba, come in ogni frangente della sua vita, in coerenza con il suo stile. Umberto Schena (conosciuto come “Berto”) era il secondogenito dei sei figli (tre maschi e tre femmine) di Giacomo Schena, ol Giacumì purtinér, figura popolarissima perché preposto al via vai all’ingresso della Filatura Crespi che allora (seconda metà degli anni ’40 – anni ’50 e ’60 del ’900) era il maggior stabilimento di Nembro, con un gran numero di dipendenti. In precedenza Giacomo Schena originario di Albino, era stato occupato a Milano nel servizio domestico nella residenza di famiglia Crespi; si era guadagnato stima e fiducia; e così, al momento del proprio matrimonio, aveva avuto un’occupazione sicura (insieme alla moglie Maria) e l’abitazione, appunto, nella portineria della fabbrica che la stessa famiglia Crespi possedeva a Nembro nella parte bassa del villaggio con il proprio cognome. “Berto” Schena sin da ragazzo ha avuto un ruolo speciale nella sua famiglia, Già a 14 anni, con il posto di lavoro in fabbrica, diventò una “spalla” per il bilancio domestico. Era stato inserito in un settore (quello della meccanica) per il quale aveva talenti non comuni; e così rapidamente assunse mansioni via via più importanti. Quando suo padre, un giorno, decide di andare a far visita a Ovada a una sorella suora, recandovisi in bicicletta perché mancavano i soldi per il treno, “Berto” volle accompagnarlo con una bici ottenuta in prestito; i due rientrarono a casa con due sacchi di patate sui manubri dei loro velocipedi. Umberto Schena non ebbe modo di proseguire negli studi; però sapeva bene l’importanza dell’es- 38 IL NEMBRO marzo 2015 sere istruiti; e così considerò anche una sua affermazione l’aver aiutato, con la famiglia, il fratello più giovane, Renato, ad arrivare alla laurea. A ciascuno dei suoi fratelli “Berto” Schena, intuitene le attitudini, cercò di dare sostegno affinché riuscissero ad applicarle appieno. Nei momenti-chiave lui c’era, accanto a loro. Dopo essersi sposato, Umberto Schena ha posto al centro della propria esistenza la moglie Vittorina, le figlie Gisella e Cinzia, i nipoti Jennifer e Danilo. A quest’ultimi è stato molto vicino sin da quando erano piccoli; andava a prenderli a scuola e stava con loro per ore; con loro ha fatto un’infinità di gite in bici; li ha assecondati e seguiti nei loro hobbies, ha cercato di appassionarli alla vita a contatto con la Natura, in un ámbito che egli aveva assai a cuore; con il fratello Renato, infatti, andò sovente su per le montagne, a circa 50 anni cominciò a praticare lo scialpinismo. Con la moglie Vittorina ha condiviso la propensione al ballo liscio, per i gioiosi “quattro salti” in famiglia e nelle sagre del paese. Umberto Schena si attivò per cogliere tutti gli aspetti e le occasioni positive della vita, senza però egoismi, e cercando piuttosto di favorire la compartecipazione agli stessi dei familiari, degli amici, di coloro con i quali gli capitava di intrecciare una conoscenza duratura. Aveva un carattere aperto e gioviale. Se ne è andato repentinamente nel silenzio, nel riserbo, lasciando, in tutti quelli che gli sono stati vicini, un grande vuoto, difficile da colmare. I familiari di Umberto Schena sentitamente ringraziano quanti hanno condiviso il loro dolore. Uffici in suffragio dell’anima di Umberto Schena saranno celebrati, nella chiesa di Santa Maria, lunedì 20 aprile (ore 7,30), lunedì 27 aprile (ore 7,30), martedì 19 maggio (ore 9), giovedì 28 maggio (ore 9). LUIGI SUARDI 11/12/1928 – 21/12/2014 Dopo una lunga malattia, fonte di sofferenze e disagi che egli accettò sempre con estrema serenità d’animo, ha chiuso la sua lunga ed operosa esistenza terrena, all’età di 86 anni, Luigi Suardi. Era cresciuto in una famiglia con nove figli; lavorò come autista per parecchio tempo presso la Fonderia Ferretti (che era situata nella zona di via Roma, in prossimità del Camporotondo): poi passò alle dipendenze della S.A.B., ancora come autista. Quando andò in pensione riservò più tempo di prima alla cura della chiesetta di San Pietro, non lontana dalla casa della sua famiglia d’origine, così come della sua stessa casa posta in prossimità dell’inizio della strada verso Selvino. Il suo matrimonio fu allietato dalla nascita di quattro figli. La nipote Elena, a nome anche di altri due nipoti, Chiara e Davide, e della pronipote di Luigi Suardi, Aurora Anna, ha pensato di salutarlo, ora che è passato all’Aldilà, dopo una vita saldamente ancorata ai principî cristiani, con questa “lettera aperta” piena di affetto e di tenerezza. «Ciao nonno. Te ne sei andato in silenzio lasciando in tutti noi un grande vuoto, che ha portato alle nostre menti tanti ricordi di momenti trascorsi insieme a te. Abbiamo ripensato alla festa della “tua” amata chiesetta di San Pietro, alla quale dedicavi tante premure; alle serate d’autunno, nelle quali ci preparavi le “tue” caldarroste; a quando ti vedevamo intrecciare con passione ceste e gerle; e a quando ti scorgevamo tutto preso dalla coltivazione del tuo orto e dall’allevamento delle tue galline, lavori che svolgevi con grande dedizione. Alla sera sempre ci intrattenevi con i racconti della tua fanciullezza e della tua gioventù e dei vari impegni ai quali ti dedicavi per dare un aiuto di fronte alle molteplici necessità della Parrocchia. Pur avendo tu un carattere un po’ brusco, a volte quasi scontroso, sapevi come farti voler bene. Adesso che non ci sei più, vogliamo pensare che tutte queste cose, là dove sei arrivato, le rammenterai ancora, insieme al tuo papà, che si chiamava anche lui Luigi, e a tutti i tuoi cari saliti prima di te in Paradiso. Noi, nonno, ti ricorderemo sempre nelle nostre preghiere. Tu proteggici; e intercedi per noi presso il Signore. Ciao nonno, ti vogliamo bene, ti ammiriamo tanto». I familiari di Luigi Suardi ringraziano quanti sono stati loro vicini nei giorni del lutto. AI LETTORI La mancanza di spazio ha imposto il rinvio di alcuni necrologi. Ci si scusa con i lettori e specialmente con le famiglie dei defunti dei quali in questo mese non è stato possibile pubblicare il ricordo. IN MEMORIAM In lutto gli Over della “Nembrese Calcio” Alla pagina 31 si parla delle squadre Over della Nembrese Calcio, del loro ottimo comportamento nel campionato Special 5 organizzato dal C.S.I. orobico, del riconoscimento che, proprio per questo, l’Amministrazione civica ha voluto conferire sia alla Società “azzurra”, attivatasi con slancio in un settore particolare, sia ai singoli giocatori. Al momento della festa, svoltasi in Municipio il 26 febbraio, la “rosa” degli Over della “Nembrese” comprendeva 17 giocatori. In queste ultime settimane essa è scesa a 16, perché uno di quei ragazzi o giovani non c’è più: quasi improvvisamente il Signore lo ha “convocato” per una delle squadre in campo su nel Paradiso, dove non ci sono né over né under, né bravi né meno bravi, dove tutti giocano sempre con gioia infinita. Michele Vedovati (è questo il nome del giovane) aveva 22 anni. Sono intervenute complicazioni dopo un trombo. Abitava a Comenduno con i genitori e un fratello. Nembro era il suo secondo paese. Qui frequentò l’“Alberghiero”. Di recente si era impegnato in stages con la speranza di avere un posto fisso di lavoro. Era un giovane allegro, generoso, disponibile. Nella squadra “gialla” della Nembrese Over faceva il portiere. Stava spesso però in panchina a incoraggiare gli amici. Anche quando si trovava tra i pali era più tifoso che portiere. Stimolava gli altri della troupe come quando, allo stadio, gridava «Forza Atalanta!» o «Forza Juventus!». Quest’ultima era la squadra del suo cuore. Di sicuro, ma in altra maniera, Michele continuerà a fare il tifo per gli ormai ex compagni. Ma i suoi genitori, i suoi amici vorrebbero tanto che egli fosse ancora qui. Troppo presto ha... cambiato maglia. Anche dal Nembro vanno le più sentite condoglianze alla sua famiglia. ANNIVERSARI Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità MARIA SALVI CARLO CARRARA m. 16/4/1965 m. 9/1/1946 Una Santa Messa è stata celebrata nel 50° della morte di Maria e nel 69° della morte di Carlo. GEMMA ALBERTI ADAMO BONASSOLI 1912 - 1994 1912 - 1998 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa parrocchiale l’11 aprile alle 18. ANTONIO SCARPELLINI 7/9/1944 - 15/4/2011 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Giovanni XXIII il 19 aprile alle 10. VINCENZO CORTINOVIS 3/7/1921 - 14/4/1990 Un Ufficio funebre sarà celebrato nella chiesa di S. Maria il 16 aprile alle 9. NICOLAS ZANCHI 28/2/1993 - 29/3/2005 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Antonio a Gavarno il 29 marzo alle 7,30. OLIVA CAVAGNIS 6/4/1933 - 6/4/2007 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Faustino il 10 aprile alle 17. ENZO ELICE 9/7/1936 - 23/4/2014 Una Santa Messa è stata celebrata. MASSIMILIANO FILISETTI 18/3/1972 - 10/4/2012 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Giuliano (Alzano sopra) il 10 aprile alle 19,30. GIOVANNI COLPANI 20/8/1941 - 25/4/2009 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Dionisio a Ranica il 19 aprile alle 9. ENRICO BERTOCCHI 22/7/1936 - 9/4/2004 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria l’8 aprile alle 16,30. IL NEMBRO marzo 2015 39 GLI ORARI DELLE SANTE MESSE Arciprete don Santino Nicoli 035.522.192 331.88.27.316 A NEMBRO PREFESTIVE E FESTIVE Al sabato Plebana San Faustino San Nicola Viana Don Giuseppe Belotti 035.520.064 333.40.22.503 ore 18 ore 17 ore 17 ore 18 domeniche del mese) Zuccarello Trevasco ore 16 ore 16 (la 4ª domenica del mese) Giovedì Santa Maria San Nicola Zuccarello San Faustino Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 16 ore 17 ore 18 Venerdì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Sabato Santa Maria ore 7,30 Ogni giorno alle 18 vespro in plebana 035.520.420 Don Roberto Zanini 035.520.565 [email protected] 035.515.415 Parroco di Lonno347.77.86.243 PER LE EMERGENZE Nelle emergenze, se non sono direttamente rintracciabili i sacerdoti, rivolgersi all’Oratorio (035.520.420) oppure al sacrista (035.521.519). ALL’UFFICIO PARROCCHIALE Sacerdote presente nell’ufficio parrocchiale (dalle ore 9,30 alle 12 - tel. 035.520.858) nei diversi giorni della settimana Lunedì: don Santino Nicoli Martedì: don Santino Nicoli Mercoledì: mons. Martino Lanfranchi Giovedì: don Santino Nicoli Venerdì: don Ettore Persico Sabato: mons. Martino Lanfranchi A GAVARNO PREFESTIVE San Giovanni XXIII ore 18 FESTIVE Sant’Antonio ore 7,30 San Giovanni XXIII ore 10 NEI GIORNI FERIALI San Giovanni XXIII ore 18 (lun, mar, gio, ven) ore 17,30 adorazione eucaristica (sab) Sant’Antonio ore 18 (mercoledì) A LONNO FESTIVE Parrocchiale ore 7,30 - 10 NEI GIORNI FERIALI Parrocchiale ore 18 (lun, mar, gio, ven) ore 8,30 (mer, sab, prefest) In determinate occasioni, alcune delle Messe domenicali in programma a Nembro possono essere sospese. NUMERI TELEFONICI UTILI Uffici Parrocchiali Tel. 035.520.858 aperti ore 8-12 Fax 035.522.330 e-mail:[email protected] Oratorio035.520.420 Scuola Materna Crespi-Zilioli 035.520.838 Scuola Materna di Gavarno 035.520.398 Redazione de Il Nembro035.520.858 Santuario Zuccarello 035.521.444 Lonno - Parroco 035.51.54.15 Don Matteo Cella Monsignor Arturo Bellini ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Mercoledì Santa Maria ore 7,30 e ore 9 Messa per i ragazzi in Santa Maria e in tutte le Vicinie alle ore 16,30 035.523.545 Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO INVERNALE Martedì Santa Maria ore 7,30 e ore 9 Casa di Riposo ore 15,30 San Faustino ore 17 Viana ore 18 Monsignor Martino Lanfranchi Don Ettore Persico 035.521.557 329.82.10.428 Alla domenica Plebana ore 7 - 9 - 10,30 - 18 (ore 17, adorazione eucaristica e Vespri) Viana ore 8 - 10 San Nicola ore 8,30 - 17 San Faustino ore 9,30 Casa di Riposo ore 9,30 San Vito ore 10,30 (nelle prime tre Lunedì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana TELEFONI DEI SACERDOTI Casa di Riposo 035.521.105 A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30) 035.521.996 Centro di Primo Ascolto 320.625.5750 e-mail:[email protected] aperto lunedì pomeriggio (su appuntamento), mercoledì, giovedì e sabato ore 9,30-11,30 C.I.F. - Centro Italiano Femminile e-mail:[email protected] aperto tutti i martedì ore 9-11,30 e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11 Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9 e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17 sarà presente un sacerdote in plebana per le Confessioni. IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro Direttore responsabile: Lino Lazzari Redazione e Amministrazione: Piazza Umberto I, 5 24027 Nembro - Tel. 035.520.858 - Fax 035.522.330 Posta elettronica: [email protected] Autorizzazione del tribunale di Bergamo n° 44 del 23/12/85 Prezzo di una copia € 3,50; abbonamenti: a Nembro e in Italia € 35; all’estero € 50 in Europa e € 60 negli altri continenti; sostenitori, da € 50 in su. 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