Marzo 2015 - Oratorio di Nembro

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Marzo 2015 - Oratorio di Nembro
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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
[email protected] - www.oratorionembro.org
ANNO 104° - N. 3 - MARZO 2015
PASQUA
la gioia
sempre nuova
VITA PARROCCHIALE
“NON È LECITO CORRERE IL RISCHIO DI DARE PER GIÀ SPERIMENTATA LA GIOIA DI QUESTO GIORNO”
Pasqua: vertice
della speranza umana
Pietro uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al
sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto
anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e
osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo
capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a
parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto
per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva
risorgere dai morti (Gv 20,3-9).
Con la Pasqua siamo al
vertice della speranza umana,
ma nessuno di noi raggiungerà per conto proprio l’altezza
di questo giorno!
Gesù stesso non si è ridato la vita da solo ma, come si
esprime il Vangelo, «è stato risuscitato» dal Padre, che in lui
vede il Figlio obbediente alla
sua volontà di salvezza universale. Non ci è lecito correre il
rischio di dare già per sperimentata tante volte la gioia di
questo giorno.
Dobbiamo piuttosto entrarvi come chi vuole sì gioire,
ma scendendo alle radici più
vere e più feconde di questa
gioia. Troveremo così le tracce
sicure per un cammino che,
al di là delle nostre certezze,
ci mette di fronte all’opera di
Dio: nulla Dio ha lasciato alla
morte, neppure quei brandelli
dell’esistenza che noi uomini
vediamo lacerati dalle molte
croci che abbiamo portato.
Oggi noi crediamo di aver preso parte all’unica vera croce,
quella del Signore Gesù: una
croce non di morte ma di vita.
Maria di Magdala è nei
pressi del sepolcro. È buio dentro il suo cuore: va alla tomba
dell’Amico la cui morte l’ha
frastornata e lì vede la tomba
aperta.
E si chiede: il corpo di Gesù è stato portato via dai suoi
nemici? E poiché Pietro ha già
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un ruolo significativo nel piccolo gruppo dei discepoli di
Gesù, Maria corre da lui per
informarlo di ciò che ha visto.
Accompagnato da Giovanni,
Pietro corre al sepolcro.
È lui il primo dei testimoni, ma Giovanni è colui che più
di tutti era affezionato a Gesù.
L’autorità e l’amore corrono
insieme verso la tomba e, insieme, vedono più di quanto
ha visto la Maddalena: sono
attratti da un segno che sorprende anche noi: i teli che
avvolgevano il corpo di Gesù
sono stati buttati da un lato,
ma il sudario è stato piegato
con cura e messo da parte.
Chi ha portato via il corpo
di Gesù ha lasciato una traccia
che fa pensare. Pietro capisce
e certifica che il corpo non è
stato rubato (quale ladro si
sofferma a piegare il panno
che contiene la refurtiva?) e
l’amore di Giovanni ha intuito il resto, ha creduto. La fretta non ha mai spiegato nulla
a nessuno. La Pasqua inizia
nella calma di un’alba in cui
la parola spetta a Dio che,
Gli apostoli attorno al sepolcro vuoto. In alto: la Risurrezione di Gesù.
quel giorno, ha messo cura
nel nostro affanno interiore,
seminando una speranza per
tutti. Quel sudario avvolto è
il primo, piccolo segno di ciò
che, con il tempo, esploderà in
una gioia mai provata prima
dall’umanità.
Entriamo in punta di piedi in questa liturgia di gloria,
che, di domenica in domenica, ci coinvolgerà sempre più
a fondo: Dio ha risvegliato
la speranza umana e oggi la
Chiesa bisbiglia una certezza
che, se entrerà nei nostri cuori come nel cuore di Pietro e
di Giovanni, sarà gioia vera e
condivisa dall’universo. Oggi il
mondo inizia a essere nuovo.
Il seme della Pasqua è donato
e affidato alla gioia vera di ciascuno di noi!
Dionigi Tettamanzi - Cardinale
Arcivescovo emerito di Milano
VITA PARROCCHIALE
INDETTO
DA PAPA FRANCESCO
SI SVOLGERÀ
DALL’8 DICEMBRE 2015
AL 20 NOVEMBRE 2016
Dal prossimo 8 dicembre (solennità
dell’Immacolata e cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio
Vaticano II) al 20 novembre 2016 (festa
di Cristo Re, ultima domenica dell’anno
liturgico 2015/16) si svolgerà un Anno
Santo straordinario, il Giubileo della
Misericordia. La bolla con le modalità
del suo svolgimento verrà divulgata il 12
aprile, nella domenica nel passato detta
in albis, e da San Giovanni Paolo II configurata come quella della Divina Misericordia. L’annuncio del nuovo eccezionale
evento è stato dato da Papa Francesco in
coincidenza con il secondo anniversario
della sua elezione, il 13 marzo scorso,
quando nei massmedia è stato molto
commentato anche un passaggio di una
sua intervista ad una emittente televisiva messicana, passaggio nel quale Jorge
Mario Bergoglio ha affermato di avere la
«vaga sensazione» che il suo pontificato
«sarà breve», di 4 o 5 anni, o meno: ha
ammesso, tuttavia, pure di potersi sbagliare in questa supposizione. Il tema
della Misericordia è sempre stato molto
a cuore a Papa Francesco; egli ne parla
continuamente; vi ha fatto riferimento
pure nella Evangelii gaudium. Nel discor-
Verso il Giubileo
della Misericordia
so dell’Angelus dell’11
gennaio scorso ha affermato: «C’è tanto
bisogno oggi di Misericordia; ed è importante che i fedeli laici la
vivano e la portino nei
diversi ambienti sociali». Già nel primo Angelus dopo la sua elezione disse: «Sentire
misericordia. Questa
parola cambia tutto. È
il meglio che noi possiamo sentire: cambia
il mondo. Un po’ di
misericordia rende il
mondo meno freddo
e più giusto. Abbiamo
bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso,
che ha tanta pazienza». Con l’iniziativa
ora lanciata il Papa con origini italo-argentine mette al centro dell’attenzione il
Dio misericordioso che invita tutti a tornare da Lui; l’incontro con Lui ispira la
virtù della misericordia. Monsignor Rino
Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione
ha definito il prossimo
Anno Santo «un’avventura di contemplazione e preghiera, di
conversione e di pellegrinaggio, di impegno
e testimonianza, di
fantasia della carità da
vivere dovunque». Proprio al Consiglio che
egli presiede è stata
affidata la cura dell’evento. Il Giubileo ha le
radici in lontanissime
tradizioni ebraiche. Il
primo Anno Santo ordinario fu indetto da
Papa Bonifacio VIII nel
1300. Dal 1475 questo
appuntamento nella formula ordinaria
è stato proposto ogni 25 anni. Sinora si
sono svolti 26 Anni Santi ordinari. Dal XVI
secolo si è dato il là pure a Giubilei straordinari, dettati da particolari ricorrenze e
situazioni; i più recenti tra questi si sono
avuti nel 1933 e nel 1983. Rispetto alla
tradizione ebraica, la Chiesa cattolica ha
conferito al Giubileo una impronta più
marcatamente spirituale.
Queste le celebrazioni nella Parrocchia di Nembro
dal Giovedì Santo alla Festa della Risurrezione di Gesù
In occasione della solennità della Risurrezione di Gesù,
e, in particolare, del Triduo di preparazione alla Pasqua, nella parrocchia di San Martino in Nembro sono state programmate le seguenti celebrazioni.
GIOVEDÌ SANTO (2 aprile): ore 8,30, in plebana, recita
del Mattutino; dalle ore 14 alle ore 19, in plebana, Confessioni; ore 20,30, in plebana, Messa In Coena Domini, con
la lavanda dei piedi, con la presenza dei bambini che si stanno preparando alla prima Comunione, in questa circostanza
direttamente coinvolti nella liturgia; al termine della Messa,
adorazione eucaristica.
VENERDÌ SANTO (3 aprile): ore 8,30, in plebana, recita
del Mattutino; dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore
19, in plebana, Confessioni; ore 15, in plebana, Actio liturgica nel ricordo della Passione di Gesù; ore 20,30, con partenza da Viana, processione con il simulacro del Cristo morto.
SABATO SANTO (4 aprile): ore 8,30, in plebana, recita
del Mattutino; dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore
19, in plebana, Confessioni; ore 11, nella plebana e nelle
chiese delle Vicinie, benedizione delle uova pasquali; ore
21, in plebana, solenne Veglia pasquale con amministrazione di Battesimi.
FESTA DI PASQUA (5 aprile): Messe secondo orari festivi.
LUNEDÌ DELL’ANGELO (6 aprile): Messe secondo gli
orari festivi; sono però sospese le Messe delle ore 10 a Viana,
delle ore 10,30 a San Vito, delle ore 16 allo Zuccarello; a Gavarno, in coincidenza con la Messa delle ore 10, nella chiesa
di San Giovanni XXIII, Pasqua dello sportivo, aperta a tutti i
praticanti attività sportive in Nembro e altrove.
Nel periodo di avvicinamento alla solennità pasquale,
già da mercoledì 1° aprile sono state programmate Confessioni comunitarie alle ore 20,30 in plebana, così come erano state previste Confessioni comunitarie a San Nicola e a
San Faustino (lunedì 30 marzo) e a Viana e in Santa Maria
(martedì 31 marzo). Nelle modalità consuete (corteo dalla
“Crespi-Zilioli” alla plebana, prima della Messa delle ore
10,30) si è programmata la celebrazione della Domenica
delle Palme.
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SGUARDI AL PASSATO
I PROFONDI CAMBIAMENTI CHE NEL 1956 VENNERO ATTUATI NELLE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA
Quando le campane dell’Alleluja
squillavano nella mattinata del sabato
M
entre cinquant’anni or sono – come viene spiegato in altre pagine
di questa edizione de Il Nembro
– si cominciò a celebrare la Messa con l’uso (fattosi via via più esteso) anche delle
lingue nazionali (Messa che fino ad allora
era stata officiata esclusivamente in latino e con modalità notevolmente differenti da quelle attuali), circa sessant’anni fa,
nel 1956, per la prima volta venne applicata un’altra riforma liturgica che ebbe un non meno rilevante impatto. Essa
“investì” radicalmente le funzioni della
Settimana Santa dopo i piccoli ritocchi
fatti per le stesse in occasione dell’Anno
Santo del 1950. Per dare un’idea dei cambiamenti prodotti basti dire che prima
non c’era, nella sera del Giovedì Santo,
la Messa in Coena Domini, con la lavanda
dei piedi; non c’era, nel pomeriggio del
Venerdì Santo, l’Actio revocatrice della
Passione di Cristo; non c’era nemmeno
la Veglia pasquale, perché le campane
si scioglievano nell’Alleluja già al sabato
mattina. Quando fu annunciata la “partenza” della “rivoluzione” dei riti (appunto con la Settimana Santa del 1956) la
gente si dimostrò moltissimo interessata.
Nella diocesi di Bergamo in meno di mezza giornata si vendettero i trentamila libretti-guida che erano stati stampati. Di
fronte alle sempre più pressanti richieste
di “chiarimenti” che si levavano dal “popolo di Dio”, monsignor Andrea Spada,
che ne era il direttore, mise... in campo
L’Eco di Bergamo mobilitando se stesso in
prima persona. Con la competenza e con
la passione che lo contraddistinguevano
innanzi alle tematiche liturgiche, ma anche con l’efficacia del suo modo di scrivere (accattivante, e pure raffinato sotto
l’aspetto strettamente letterario) in quattro giorni di seguito, tra il 29 marzo e il 1°
aprile del 1956, pubblicò quattro articoli
per dire ai Bergamaschi (ma non a loro
soltanto) come per la prima volta avrebbero vissuto nelle loro chiese il Giovedì,
il Venerdì, il Sabato Santi e la solennità di
Pasqua. Da quelle note sono tratti i passi
qui di seguito riprodotti; passi estrapolati
con il grande rammarico di non poter offrire integralmente, per ragioni di spazio,
testi tuttora preziosissimi per capire non
soltanto le finalità alla base della riforma
liturgica scattata nel 1956, per la Settima4
IL NEMBRO marzo 2015
come colui che è più piccolo e chi comanda, come colui che serve”. Non il povero si
inginocchia stasera davanti al vescovo, ma
il vescovo davanti al povero (...). In quel
gesto si ripeterà per tutta la terra l’implorazione a svestirci dei nostri stivali, a pensare al piede del fratello (...) Senza umiltà non c’è amore, la carità è soltanto una
parola, se non è disposta a inginocchiarsi
nella polvere (...). Questo vuole ricordare
(...) la nuova liturgia del Giovedì Santo (...).
Questa sera ognuno di noi si incamminerà per una sua strada nella notte, uscendo
dal Cenacolo: le vie sono molte (...)».
ell’articolo del giorno dopo monsignor Andrea Spada scrisse: «In
quattro tempi la nuova liturgia
riassume il dramma del cristiano in questo Venerdì Santo. Finora essa sembrava
sfuggir via rapidamente (...) dal Calvario,
come la folla che, dopo la Crocifissione,
era scesa spaurita dal monte (...). Ora resteremo sul Calvario (...); rimarremo in
spirito lassù “per tre giorni, sebbene
non interi” (...). Se un vento di desolazione entrerà ancora, come negli altri
Venerdì Santi, nelle chiese, strappando le
tovaglie dagli altari, asciugando le conche
dell’acqua, spegnendo candele e lampade, e se le preghiere saranno ancora brevi
(...), tuttavia oggi non fuggiremo dal Calvario; con Giuseppe d’Arimatea staccheremo il Martire dalla croce, lo adageremo
nel grembo della Madre, e lo riporremo
in un sepolcro tutto nuovo, noi stessi (...).
Il primo tempo è ai piedi del Golgota. Rimaniamo in ascolto di lontane voci (...). Si
alza immenso il linguaggio scarno, terribile nella sua semplicità (...) della Passione
secondo Giovanni. È la storia del Venerdì
Santo (...). Nel secondo tempo ci mettiamo in strada verso la cima del Golgota (...).
Dopo aver a lungo ascoltato, ora alziamo
anche la nostra voce. Parlare sul Golgota,
dove il Maestro ha detto solo sette brevi
parole (...). Terzo tempo, sul Golgota. La
Croce è alta e sola; quest’anno rimarrà
sempre ritta come albero carico di tutti i
dolori della Terra (...). Non è la croce che
camminerà oggi sulla terra incontro agli
uomini (...). Oggi sono gli uomini che andranno da lei, (...) che passeranno sotto le
sue braccia (...). Quarto tempo: nel sepolcro di Gesù improvvisamente quest’anno
si alzerà il canto del Pater Noster (...). E,
N
na Santa, ma altresì i significati più profondi di tutto il Triduo pasquale.
on più al mattino...»: questo era
l’incipit dell’articolo riguardante
il Giovedì Santo; articolo che poi
così si sviluppava: «Quest’anno la nostra
riunione è fissata per dopo l’ora nona,
l’ora della cena (...), l’ora dell’Ultima Cena, quando il giorno si spegne nella notte
e non è difficile comprendere la realtà dei
servi che arrivano nel buio armati di bastoni, di Giuda che vende Gesù per trenta
denari, di Caifas che si straccia le vesti,
dei falsi testimoni (...), l’ora degli ulivi che
non sono più simbolo di pace, ma immagine del dolore (...); l’ora dei discepoli che
cadono di sonno, dei galli che cantano
sugli spergiuri e sui tradimenti; l’ora in
cui pochi passi di strada (...) separano il
Cenacolo dal Getzemani (...). La sera del
più grande Amore è anche quella del più
grande odio; pochi minuti dopo che il
Dono è stato posto sulla tovaglia, un vento spoglia gli altari lasciandoli nudi come
rocce (...). Qualcuno dà tutto attorno a
un tavolo (...), e qualcuno rifiuta anche
il più piccolo dono d’amore (...) Quest’anno non solo nella Cattedrale ma anche
nell’ultima piccola chiesa della Terra è
chiesto a tutti i sacerdoti, prima di sedersi
al tavolo dell’Ultima Cena, un esempio di
umiltà, poiché è la superbia che uccide i
cuori (...). Ci verrà chiesto, questa sera, di
rovesciare i termini delle nostre convenzioni terrene. “Chi è più grande tra voi sia
N
«
SGUARDI AL PASSATO
dopo, deporremo, quest’anno per la prima volta, Gesù nel vero Sepolcro: noi stessi, nella Comunione (...)».
innovazione esteriormente più
“percepita” tra quelle introdotte nel
1956 nei rituali della Settimana Santa venne così raccontata da monsignor Andrea Spada: «Fino al vespro inoltrato del
sabato si prolunga quest’anno il silenzio
del Sepolcro di Gesù. I “tre giorni sebbene
non interi” riprendono la loro esattezza
anche cronologica; la fretta gioiosa delle campane che si slegavano sulla prima
alba del sabato, con il fuoco e l’acqua che
si svegliavano anzitempo per andar incontro al Risorto, si placherà in una lunga
attesa. L’Alleluja si alzerà così nel cuore
di questa notte e tenterà di consolare le
tenebre della Vigilia accendendo fuochi
nei bracieri, riempiendo i templi devastati con una letizia di conche che traboccheranno di acqua, con un accendersi, via
via, sotto le arcate, di lampade e di ceri
con un canto felice alla “notte veramente” beata che si è fatta improvvisamente
fulgida come il giorno (...). Le campane
sveglieranno d’improvviso la notte (...).
L’Exultet passerà sulle finestre spente, scivolerà sui tetti, scuotendo le vie deserte.
(...) Sembrerà, stanotte, che su ogni strada
passino le donne di Gerusalemme, con gli
aromi (...). La Chiesa sveglia le creature
nel cuore della notte. Non potendo fermare gli uomini nel pieno vortice della
loro giornata, li chiama nuovamente di
notte, come una madre chiama un figlio
fuori dal buio, fuori dal riposo senza pace
(...) Li fa uscire una notte perché si accorgano come sarebbe diversa e lieta la vita
L’
se ogni fuoco si accendesse a quello stesso braciere (...). Attende il ritorno ad ora
tarda, sapendo che qualche figlio prodigo
non si decide ad accostarsi alla porta della propria casa di giorno (...). Aspetta di
notte i discepoli fuggiti nell’ora del Getzemani; aspetta Tommaso e la sua mano
incredula; e Pietro mortificato dal canto
del gallo (...). Come appariranno vivi questi pensieri in questa immacolata notte di
Vigilia, fatta risalire dalla nuova liturgia
così indietro nel tempo, fino alle prime
Vigilie cristiane!».
ell’articolo predisposto per il giornale della solennità della Risurrezione di Gesù, monsignor Andrea Spada abbozzò già un primo bilancio
dei cambiamenti introdotti. Lo fece in termini come i seguenti: «Poche volte la gente ci è apparsa così disposta ad accogliere
il messaggio pasquale come quest’anno
(...). È bastato dire che le celebrazioni sarebbero state riportate, quest’anno, più
marcatamente verso l’antico, perché un
interesse davvero sorprendente si creasse attorno ad esse. È molto significativo
questo fatto in un tempo che qualcuno
potrebbe giudicare proiettato verso l’insofferenza di tutto ciò che appartiene al
passato e che si dimostra, invece, così bisognoso di un ritmo profondo, più calmo,
più meditato anche nella vita religiosa
(...). Si è molto apprezzata questa aderenza anche cronologica al fatto storico rivissuto passo dopo passo, dall’Ultima Cena alla Risurrezione. Le celebrazioni del
Giovedì e del Venerdì Santo non si sono risolte, come capitava più o meno negli altri anni, in una partecipazione mattinale
N
di poche élites di fedeli mentre per gli altri
si riduceva alla visita pomeridiana ai “Sepolcri” (...), importante, indubbiamente,
ma che, per molti, restava spiritualmente
un fatto marginale (...). Lezioni terribili,
che i cristiani sanno di dover collocare alla base di ogni loro visione della vita,
sono state spiegate attraverso ogni gesto,
ogni preghiera, ogni attimo di silenzio».
offermandosi poi sul significato della festa della Risurrezione di Cristo,
monsignor Andrea Spada, nel quarto
dei suoi articoli rilevò: «A Natale sono gli
angeli ad augurarci la pace. A Pasqua è il
Salvatore. È lo stesso augurio, ma in due
atmosfere ben diverse. La pace degli angeli scende fra i greggi sulle colline di Betlemme (...). Ma a Pasqua non possiamo
farci illusioni. Gli uomini hanno combinato una tale dimostrazione disastrosa della
loro poca “buona volontà”, della loro incapacità innanzi alle opere e ai pensieri
della pace, da lasciar veramente avviliti!
(...) Alle porte di Gerusalemme avevano
mandato innanzi i loro bambini agitanti
rami di ulivi nell’incontro con il Principe
della pace (...). Tutto questo non è durato
che tre giorni. Gli ulivi dell’Osanna hanno lasciato in fretta il posto agli ulivi del
Getzemani (...). Sarà dunque possibile,
prima o poi, con tutti questi farisei e scribi, e pilati ed erodi, che prolificheranno
di generazione in generazione fino al termine dei secoli (...), sarà possibile che vi
sia ancora pace? “Non temete!”. La pace
sta dunque nel non aver paura. La pace
dovrà essere il nostro perenne coraggio».
Nelle miniature in alto: l’Ultima Cena,
la flagellazione e la crocifissione di Gesù.
S
IL NEMBRO marzo 2015
5
CRONACHE
PRIME CONFESSIONI, PRIME COMUNIONI E CRESIME
Per 278 bambini e ragazzi quest’anno
i Sacramenti dell’iniziazione cristiana
Complessivamente sono 278 i bambini, i ragazzi, gli adolescenti che in questo 2015 si sono accostati o riceveranno i Sacramenti della iniziazione cristiana. Per mesi, insieme ai rispettivi
genitori, secondo le modalità previste hanno seguito o stanno
ancora seguendo una adeguata preparazione. Notevole è sempre stata la partecipazione; e altrettanto si può dire dell’impegno. Un grazie sentito va ai genitori che danno un apporto considerevole all’opera dei sacerdoti e dei catechisti. Per i 96 bambini
e bambine di seconda elementare che si sono preparati per la
prima Confessione, la Festa del Perdono ha avuto luogo il 29
marzo, nella Domenica delle Palme, diventata ormai la giornata tradizionale per questa festa. Nella domenica precedente, il
22 marzo, gli stessi bambini hanno partecipato, con i genitori,
ad un ritiro spirituale, svoltosi presso il convento dei Passionisti
alla Basella di Urgnano. Per i 91 bambini che stanno completando la preparazione alla prima Comunione la giornata di ritiro, con i loro genitori, si svolgerà domenica 26 aprile; la Festa
delle prime Comunioni, nella Parrocchia di San Martino, è stata
fissata per domenica 10 maggio, nelle forme consuete. Novantuno sono stavolta pure gli adolescenti che il 24 maggio, nella
solennità di Pentecoste, riceveranno la Cresima, in plebana,
alle ore 15. Per questi ragazzi e ragazze il ritiro (con i rispettivi
genitori) è stato programmato per domenica 17 maggio. Le Feste
dei Sacramenti della iniziazione cristiana attivano soprattutto
le famiglie dei bambini e ragazzi chiamati a tale impegno, ma
di solito coinvolgono assai pure l’intera comunità parrocchiale.
IN FEBBRAIO REGISTRATI SETTE BATTESIMI, NOVE DECESSI, UN MATRIMONIO
All’anagrafe
parrocchiale
Nel corso del mese di febbraio all’anagrafe della Parrocchia di San Martino,
in Nembro, sono stati registrati sette battesimi, un matrimonio e nove decessi. Ecco il quadro dettagliato.
BATTESIMI – (celebrati per sei bambini domenica 8 febbraio): Nadia Kruwa
Boakye di Augustine Kwabena e Nana Yaa
Konadu; Samuel Ntim Boakye di Augustine Kwabena e Nana Yaa Konadu; Vanessa
Flaviani di Giovanni e di Oksana Kurlishchuk; Davide Locatelli di Daniele e di
Chiara Agazzi; Benedetta Parsani di Marco e di Carmen Ghilardi; Angelo Tresoldi
di Matteo e di Veronica Russino; Francesco Ravasio di Nicola e di Giuseppina
Amato: (il battesimo di questo bambino è
stato celebrato il 14 febbraio).
MATRIMONIO – Andrea Regazzoni
con Valentina Zanchi (nozze celebrate il
14 febbraio nella chiesa di Santa Maria
in Borgo).
DECESSI – Milena Algeri, di anni 52,
deceduta il 3 febbraio; Angelo Cortesi, di
anni 75, deceduto il 5 febbraio; Angelina
Rossi, di anni 93, deceduta il 9 febbraio;
Mariuccia Bonomi, di anni 83, deceduta il
10 febbraio; Lucia Zanga, di anni 73, deceduta il 12 febbraio; Giuseppina Carrara,
di anni 83, deceduta il 13 febbraio; Giacomina Ghilardi, di anni 92, deceduta il 24
febbraio; Palmira Vecchioni, di anni 88,
deceduta il 25 febbraio; Achille Novelli, di
anni 84, deceduto il 28 febbraio.
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IL NEMBRO marzo 2015
I bambini e le bambine battezzati l’8 febbraio a Nembro in una foto con i loro genitori e parenti
raccolti attorno a mons. Gian Martino Lanfranchi
OFFERTE GIUNTE ALLA PARROCCHIA
Ecco il quadro delle offerte che, sempre nel mese di febbraio, sono pervenute
alla Parrocchia di San Martino in Nembro
presso le sedi e nelle modalità consuete.
Agli Uffici parrocchiali: euro 447
così ripartiti: N.N. euro 250; N.N. euro 65;
dalle appassionate del gioco della tombola euro 132.
Per le poltroncine nuove del Teatro “San Filippo Neri” in via di ammodernamento: euro 700 così ripartiti:
“Caterina Moretti e Pietro Cavagnis”, euro
400; N.N. euro 150; “Andrea Bergamini”
euro 150.
Al Fondo di solidarietà “mons. Aldo Nicoli”: euro 4.535 così ripartiti: da
un gruppo di preghiera in famiglia, euro 285; N.N. euro 200; dal gruppo degli
scout euro 250; N.N. euro 100; N.N. euro
500; N.N. euro 200; dall’Associazione San
Vincenzo, euro 3.000.
Al Santuario dello Zuccarello: euro
350 così ripartiti: N.N. euro 100; N.N. euro
50; N.N. euro 100; N.N. euro 100.
Con le questue nelle chiese in occasione della Giornata del Seminario,
svoltasi l’8 febbraio, sono stati raccolti
2.457 euro, che sono stati inoltrati all’istituzione in Bergamo Alta dedicata a San
Giovanni XXIII.
A tutti coloro che hanno dato per le
diverse finalità vanno i più sentiti ringraziamenti.
VITA PARROCCHIALE
DALLE TEMATICHE DEL QUARESIMALE ALLA GIORNATA MONDIALE PER LE VOCAZIONI
Che cosa significa nel tempo attuale
rispondere alla chiamata al sacerdozio?
Domenica 26 aprile, nella festa del
Buon Pastore, come ogni anno sarà celebrata la Giornata mondiale di preghiera
per le vocazioni religiose: Giornata che in
questo 2015 nella Parrocchia di San Martino, in Nembro, sarà vissuta in modo particolare, con riferimento anche al novello
sacerdote don Stefano Siquilberti, attorno
al quale – come viene riferito nella nota a
parte, pubblicata in questa stessa pagina
– la comunità sarà chiamata a stringersi
alla fine di maggio. Tratto dalla Evangelii
gaudium di Papa Francesco, il tema della
Giornata per le vocazioni di quest’anno è:
“Vocazioni e santità: toccati dalla Bellezza”. Partendo da questo slogan, completato da un’altra frase – «È bello con Te»
–, l’Ufficio nazionale della Conferenza
episcopale italiana per la pastorale delle vocazioni ha elaborato un itinerario
triennale rivolto in particolare ai ragazzi,
agli adolescenti, ai giovani, supportato
da sussidi e da schede.
A Nembro, al tema della vocazione
in generale, è stato dedicato, come noto, il
Quaresimale di questo 2015; Quaresimale articolato specialmente su tre incontri,
svoltisi al venerdì sera. Il 13 marzo, nell’ultima delle tre serate in plebana dedicate
alla vocazione, l’attenzione è stata focalizzata sulla vocazione alla famiglia: dopo
una introduzione di don Giuseppe Belotti,
tre coppie di coniugi hanno recato la loro
testimonianza rispondendo ad una serie
di domande. Nell’incontro del 6 marzo è
stata messa a fuoco la vocazione religio-
IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER DON STEFANO SIQUILBERTI
A fine maggio sarà ricostruito
il laghetto artificiale sul Carso
Presso l’Oratorio, in piena intesa con
la Parrocchia nella presa di contatto con
le varie istituzioni, associazioni e gruppi
che si vogliono coinvolgere nell’evento,
si sta già lavorando per l’organizzazione
dei festeggiamenti in onore di don Stefano Siquilberti, la cui ordinazione sacerdotale è in calendario per la fine di maggio.
In considerazione del periodo nel quale
dovrebbe concretizzarsi lo straordinario
momento, nonché della “storia” della
famiglia, in particolare della mamma
del futuro novello sacerdote e della zona
nella quale la famiglia stessa ha tuttora
la propria “base”, nel programma che è
“tradizionale” per occasioni similari, stavolta sono state introdotte alcune cospicue novità (almeno per i tempi recenti).
Nella zona antistante il Centro Daina, è
stato ipotizzato, e progettato, lo sbarramento del torrente Carso, in modo da
formare un “laghetto”, come quello che
fu costruito quando venne ordinato Padre Giulio Savoldi (Piesentì), prozio di
don Stefano Siquilberti. La coincidenza
dei festeggiamenti con la fine di maggio,
ha fatto pensare anche ad una “preghiera mariana” presso il costruendo laghetto
e ad una Messa allo Zuccarello. Data
l’indisponibilità del Teatro “San Filippo
Neri”, l’abituale spettacolo dovrebbe aver
luogo all’aperto, in Piazza della Libertà.
In linea di massima il programma
dei due giorni dovrebbe essere il seguente:
Sabato 30 maggio: dopo il rito
dell’ordinazione (ore 17) in Cattedrale,
a Bergamo, accoglienza di don Stefano
Siquilberti a Nembro, in Piazza della Libertà; corteo verso la plebana e rito del
saluto al novello sacerdote e del ringraziamento al Signore; rinfresco sul sagrato; preghiera mariana e benedizione al
laghetto al Carso.
Domenica 31 maggio: al mattino,
corteo con la Banda, da San Sebastiano
alla plebana, per la Messa alle ore 10,30;
a mezzogiorno aperitivo e pranzo presso
l’Oratorio (salone “Don Giuseppe Adobati”, con 250 posti); alle ore 17, Messa allo Zuccarello, dove, alle ore 18,30, sarà
allestita una “cena fredda”; alle 20,30,
spettacolo in Piazza della Libertà a cura
dei ragazzi e dei giovani dell’Oratorio.
Nelle varie celebrazioni dovrebbero
essere impegnati la Corale Bilabini, il
Coro Anghelion, il Coro dell’Oratorio.
Sul piano logistico-organizzativo, oltre
ai volontari, dovrebbero avere un ruolo
particolare gli scout. Il programma, comunque, è in via di definizione.
sa nel mondo femminile: oltre alle testimonianze, “in diretta” di suor Maria Pia
Pancini (della comunità delle Suore del Sacro Suore impegnate a Nembro) e di Elisa
Bergamelli, sull’impegno delle laiche che
fanno parte di Istituti secolari, si è ascoltata la lettura di un testo inviato da suor
Maria Letizia (al secolo Giuliana Lazzaroni),
una religiosa nembrese che da 23 anni è
in clausura e che vive attualmente nel
monastero delle Clarisse di Boccaleone, a
Bergamo. Con accenti vibranti ella ha, in
sintesi, esposto le note basilari della propria vita contemplativa in un’esperienza
abbracciata “alla luce della Speranza”.
Della vocazione al sacerdozio in
particolare ha trattato, invece, mons.
Gianluca Rota nel primo dei tre incontri, venerdì 27 febbraio. Come si sa, mons.
Gianluca Rota in questo 2015 ricorda i
sessant’anni dalla sua ordinazione. Egli
ha iniziato il suo intervento asserendo, in
sostanza, che nel tempo attuale la figura
del sacerdote sta diventando sempre più
rara ed è, per di più, da molti percepita
come strana, lontana dalla realtà, ancorata al “sacrificio” di una singola persona
che – agli occhi dei profani – appare impegnata ad inseguire un ideale antico, ritenuto, addirittura – sempre dai profani –
poco fecondo. Con le sue riflessioni mons.
Gianluca Rota si è impegnato a mostrare,
al contrario, che, proprio adesso, il sacerdote ha ancora tanto da dire e pure da
fare. Chi vive la vocazione sacerdotale –
ha rimarcato mons. Gianluca Rota – rappresenta, anzi, un messaggio costruttivo
ed anche una “sfida” per l’uomo contemporaneo. Il sacerdote – al di là di qualche
limitazione tipica della sua, come peraltro di tante (altre) esistenze personali non
consacrate – è colui che vive appieno la
propria umanità; e, grazie alla Fede, la
porta ad un livello superiore di dispiegamento. Il sacerdote – ha detto ancora monsignor Gianluca Rota nella parte
conclusiva delle sue molto articolate, e
anche appassionate, argomentazioni –
non soltanto guida la celebrazione dei
Sacramenti, ma lui stesso è una presenza
sacramentale volta ad attuare una Verità
che trascende le categorie esistenziali,
perché, in sostanza, tutto il suo essere è
sotto l’influsso di ciò che egli compie al
culmine delle celebrazioni liturgiche.
IL NEMBRO marzo 2015
7
CRONACHE
ALL’AUDITORIUM “GIOVANNI XXIII” LE COINVOLGENTI TESTIMONIANZE DI UN EBREO E DI UN PALESTINESE
La realtà della Terra Santa
nel racconto di chi la vive ogni giorno
Rami Ethanan è un ebreo di circa sessant’anni, che come
professione fa il grafico; è figlio di un superstite del campo di
sterminio di Auschwitz. Nel suo matrimonio è diventato padre
di quattro figli, tre maschi e una femmina, Samadar, che in famiglia chiamavano “la principessa”. Proprio questa sua figlia nel
1997, insieme ad alcune amiche è stata dilaniata in un attentato, ordito da due palestinesi, che pure perirono nell’esplosione.
Wajeeh Tomeezi, invece, è un palestinese di 56 anni, che
ha cinque figli, tre maschi e due femmine; con i suoi congiunti
alleva polli per venderli. È cresciuto in una famiglia numerosa.
Uno dei suoi fratelli, di 13 anni più giovane di lui, è morto in
un attentato avvenuto nel giugno del 1990, in coincidenza con Il momento iniziale dell’incontro, con la presentazione fatta da Giovanni
la “Festa del sacrificio”, islamica, trasformatasi, quella volta, in Rota, presidente delle Acli nembresi.
tragedia. Undici anni più tardi, nel 2001,
Wajeeh Tomeezi ha avuto due suoi cugi- mandare figli o nipoti a prendere una pizni poco più che ventitreenni uccisi insie- za e vederseli poi ritornare soltanto dopo
me al loro figlioletto di pochi mesi, che un tempo infinito e tante ansie perché
avevano tanto desiderato, dagli spari di bloccati da un posto di controllo improvcoloni israeliani mentre in auto stavano visamente istituito. I due relatori hanno
ammesso la presenza nelle loro stesse
attraversando un villaggio.
L’incontro del 9 marzo presso
Rami Ethanan e Wajeeh Tomeezi famiglie di congiunti che la pensano dil’auditorium “Giovanni XXIII” ha inauhanno trovato la forza di superare la rab- versamente da loro. Rami Ethanan ha la
gurato la serie dei tre appuntamenti
bia, i risentimenti, la voglia di vendetta moglie che ha vinto un premio europeo
messi in cartellone dal Circolo Acli di
che avvertirono dopo le tragedie fami- per il suo impegno a favore della pace, e
Nembro per aderire pure in questo
liari nelle quali si sono visti; e, o per un due figli hanno fatto obiezione al servizio
2015 al Progetto Terra Santa, che
espresso invito da parte di amici o per in divisa, mentre un altro è entrato nelviene portato avanti con il coordinaaverne avuto conoscenza tramite mezzi la carriera militare. Wajeeh Tomeezi ha
mento della sede provinciale del Modi comunicazione, sono entrati nell’as- dichiarato di dover talora discutere con
vimento, sia per far conoscere all’opisociazione Parent’s Circle, composta da uno dei suoi cinque fratelli che vorrebbe
nione pubblica la situazione nei tempi
persone toccate da vicende analoghe alle “soluzioni” drastiche. Però all’inizio del
attuali dei luoghi del Vangelo sia per
loro e pure esse, però, animate dal desi- suo racconto a Nembro ha scandito: «Il
raccogliere fondi da destinare ai tanti
derio di cercare una maniera ragionevole prezzo della guerra è infinitamente più
bisogni là esistenti. Oltre al Caritas Bae condivisa per uscire dalla situazione che alto di quello della pace». E poco dopo
by Hospital di Betlemme, per il quale
attualmente caratterizza la Terra Santa, in Rami Ethanan ha commentato: «Siamo
a Nembro ci si è prodigati con particoun clima di conflittualità continuamente tutti uguali. Le lacrime di un popolo solari iniziative, vengono aiutate le scuolatente, che non di rado purtroppo esplo- no le stesse di tutti gli altri popoli. Doble cristiane della zona di Gaza, non
biamo imparare ad ascoltarci, a dialode in maniera assai funesta.
vengono dimenticati i bambini beduRami Ethanan e Wajeeh Tomee- gare, a stare insieme». Nella Terra Santa
ini, i profughi. Nel Progetto, accanto
zi adesso vanno sovente in giro insieme il problema è appunto quello di far stare
alle Acli, sono impegnati la Parroccome ambasciatori e paladini degli ide- insieme Ebrei e Palestinesi su un territochia, l’Oratorio, l’associazione Gherim
ali della associazione Parent’s Circle. Su rio che sta a cuore agli uni e agli altri. Gli
e altre associazioni. Proprio per increiniziativa delle Acli provinciali tra il 7 e il uni lo sentono proprio, gli altri lo vedono
mentare la raccolta dei fondi, nella se12 marzo sono arrivati pure nella Berga- “occupato”. Da 15 anni c’è una ipotesi di
rata di sabato 21 marzo presso la sala
masca per una serie di incontri. Nella se- Trattato per arrivare alla convivenza. Ma
“caminetto” dell’Oratorio è stata orgarata di lunedì 9 marzo erano a Nembro sino ad ora non sono mai stati fatti passi
nizzata una “cena tipica bergamasca”,
nell’auditorium “Giovanni XXIII”. Presen- concreti. I due relatori, in chiusura all’inper la quale si è registrata una partecitati dal presidente delle Acli di Nembro, contro, hanno detto: «Dobbiamo andare
pazione abbastanza rilevante. Il terzo
Giovanni Rota, hanno raccontato in in- avanti sulla strada indicata da Parent’s
“momento” del Progetto Terra Santa
glese (con tradizione simultanea da parte Circle. Non c’è altra via». Si attuerà il loro
2015 si concretizzerà venerdì 10 apridi un eccellente interprete, Antonella) le “sogno”? È l’interrogativo, che, insieme a
le, alle ore 20,45, nella chiesa di Santa
loro storie ad un pubblico piuttosto fol- tante altre domande e a molte riflessioni
Maria con un concerto strumentale
to e molto partecipe. Hanno dato mo- si sono portati a casa gli intervenuti alla
del complesso Il sottobosco, fondato
do di capire abbastanza bene che cos’è la estremamente illuminante e significativa
e diretto dal flautista, clarinettista e
quotidianità in una zona nella quale ad manifestazione svoltasi nell’auditorium
compositore Alberto Bonacina.
uno può persino, non di rado, capitare di “Giovanni XXIII”.
Venerdì 10 aprile
concerto benefico
in Santa Maria
8
IL NEMBRO marzo 2015
CRONACHE
L’ARCIVESCOVO DI SAN SALVADOR, OSCAR ARNULFO ROMERO, DON SANDRO DORDI E DUE FRATI CAPPUCCINI POLACCHI
In prima fila difesero gli “ultimi”
Presto riceveranno l’aureola
La diocesi di Bergamo si sta
ingiustizia, di emarginazione e
preparando alla beatificazione
di negazione dei diritti umani.
di don Sandro (Alessandro) DorI colpi che lo uccisero partirodi, che è stata fissata per il prosno da sicari armati dal regime
simo 5 dicembre nel Perù, a
dell’estrema destra paramilitare
Chimbote, città principale della
insediatasi al potere nel Salvadiocesi nella quale, nella pardor (in precedenza El Salvador)
rocchia di Santa, il sacerdote nasin dal 1972. A presiedere a San
to nel 1931 a Gromo San Marino
Salvador (il 23 maggio) il rito di
(Gandellino) era impegnato cobeatificazione di Oscar Arnulfo
me missionario quando venne
Romero, è stato designato dal
ucciso dai guerriglieri maoisti
Papa il cardinal Angelo Amato,
di Sendero Luminoso il 25 agosto Il sacerdote bergamasco don Sandro Dordi e i due Frati Cappuccini Prefetto della Congregazione
polacchi che, come lui, nel 1991, furono uccisi in Perù; e che ora,
1991. Poche settimane prima di insieme a lui, saranno proclamati Beati il 5 dicembre.
per le Cause dei Santi.
don Sandro Dordi, il 9 agosto, da
L’approdo agli onori degli
una pattuglia del medesimo Movimento Sandro Dordi. La pubblicazione del libro altari di Oscar Arnulfo Romero ha riportarivoluzionario maoista, nella stessa zona e del fascicolo è solo il primo passo di un to in evidenza anche la figura e l’opera del
erano stati trucidati i Frati Minori Con- nutrito programma. Una Commissione gesuita salvadoregno padre Rutilio Granventuali Cappuccini polacchi Michal To- diocesana appositamente creata sta va- de, nato nel 1928, pure lui stroncato in un
maszeck e Zbigniew Strzalkowski, i quali lutando le diverse iniziative da attuare in attentato: cadde il 12 marzo 1977 insiepure saranno elevati agli onori degli altari vista del prossimo dicembre.
me ai due campesinos che lo accompagnaInsieme a quelli per don Sandro Dor- vano mentre stava andando a dir Messa.
il prossimo 5 dicembre. Con quella bergomense, anche la Chiesa polacca e la Chie- di e per i due Frati polacchi, il 3 febbraio Monsignor Oscar Arnulfo Romero era molsa del Paese latino-americano si stanno scorso Papa Francesco ha firmato il de- to amico e collaborava con padre Rutilio
predisponendo a vivere appropriatamen- creto per il “via libera” alla beatificazione Grande; aveva visto in lui – e lo disse ai
te lo straordinario evento. Il missionario di monsignor Oscar Arnulfo Romero, suoi funerali – l’esempio splendido di una
bergamasco e i due frati polacchi saranno al quale ad Albino – si sa – è stato in- pastorale capace di leggere ed affrontare
i primi beati, martiri della fede cristiana, titolato l’Istituto scolastico, appunto l’ISIS la realtà alla luce del Vangelo, e di accom“Romero”, a più indirizzi di studio, che è pagnare l’azione liberatrice di Dio in meznella storia del Perù.
A Bergamo, nella mattinata del frequentato (dopo le medie
zo al popolo con un impegno
Giovedì Santo (2 aprile) è stata prevista in paese) da parecchi studenti
spinto a fondo, senza cadere
la distribuzione di un libro (con la bio- nembresi. Già tra due mesi,
nel riduzionismo delle ideografia di don Sandro Dordi) ai sacerdoti il 23 maggio, avverrà a San
logie. Da padre Rutilio Granchiamati dall’intera diocesi a raccogliersi Salvador, nel Salvador, la
de monsignor Oscar Arnulfo
– come ogni anno – in quel giorno nella beatificazione – come martiRomero confidò di aver tratto
cattedrale per la Messa crismale presie- re pure lui – dell’arcivescovo
quello spirito di “fortaleza”
duta dal Vescovo nella mattinata. Il libro, della capitale del più piccolo
(come egli stesso la definì) che
stampato dall’editrice Marcianum Press Stato dell’America Centrale
gli consentiva di agire con il
di Venezia, è stato scritto a tamburo bat- (21.041 chilometri quadramassimo coraggio: quel coL’arcivescovo Oscar
tente (come si usa dire) in queste ultime ti: un’estensione inferiore a
raggio che lo condusse sino al
Arnulfo Romero,
settimane da monsignor Arturo Belli- quella della Lombardia, però
martirio nel suo “servizio” agli
ucciso nel 1980 mentre
ni, vicario interparrocchiale a Nembro e assai intensamente popolata),
ultimi. Papa Francesco negli
celebrava la Messa.
Gavarno, con residenza a Gavarno. È un assassinato il 24 marzo 1980
anni ’70 del ’900 ebbe modo
volume di circa 140 pagine, con prefazio- (trentacinque anni or sono) mentre cele- di incontrare padre Rutilio Grande in un
ne del Vescovo di Bergamo, monsignor brava la Messa. In un periodo di forti con- convegno della Compagnia o CongregazioFrancesco Beschi, e con una introduzione trasti politico-sociali, sopraffazioni, guer- ne dalla quale egli proviene, quella dei Gedi monsignor Lino Belotti, Vescovo ausi- riglia e terrorismo, Oscar Arnulfo Romero, suiti. Di questo suo confratello (per il qualiare emerito di Bergamo, appartenente nato nel 1917, prete dal 1942, vescovo dal le pure, da tempo, è stata avviata la Causa
a quella Comunità missionaria Paradi- 1970, mobilitato in altri incarichi prima di beatificazione) si interessò a fondo dopo
so della quale era componente pure don della nomina, nel 1977, alla guida della aver avuto la tristissima notizia della sua
Sandro Dordi. Al libro (del quale si parlerà diocesi con sede nella città principale del tragica morte. Seppe che nelle sue attività
adeguatamente nel prossimo numero) si Paese, allorché venne ucciso era ormai di- sacerdotali «aveva lasciato il “centro” per
è deciso di unire un fascicolo contenen- ventato, nella sua terra, anche emblema- andare nelle “periferie”»; commentò tale
te una serie di testimonianze redatte da ticamente, il paladino della difesa e della scelta dicendo che egli era stato un “grancoloro che conobbero direttamente don tutela dei più poveri contro ogni forma di de”; di fatto, oltre che di cognome.
IL NEMBRO marzo 2015
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CRONACHE
ENTRATE (IN CALO) ED USCITE (IN AUMENTO) NEL BILANCIO CONSUNTIVO DEL 2014
Dura prova per i conti della Parrocchia
i lavori in corso al “San Filippo Neri”
Nella serata di mercoledì 25 marzo
sul tavolo del Consiglio pastorale sono arrivati i... conti della Parrocchia di San Martino relativi al 2014. E vi sono giunti – pare
opportuno dirlo subito – con note per nulla rosee. Nell’arco di dodici mesi, di fronte
ad entrate per 838.974,06 euro sono state registrate uscite pari a 993.850,58 euro.
In parole semplici c’è stato un “rosso” di
154.876,52 euro. Perché?
Quello finanziario – e l’arciprete don
Santino Nicoli lo ha fatto ben notare in
apertura alla riunione del Consiglio, durante la quale è stato, ovviamente, il “relatore” – è soltanto un aspetto del bilancio
complessivo di una comunità ecclesiale,
che ha in altri settori – da quello spirituale e formativo a quello della solidarietà
umana e sociale – il proprio principale
campo di impegno. Però è un fatto che
senza i mezzi pecuniari pure le attività
preminenti di una Parrocchia rischiano
di andare in sofferenza. C’è di più: nei
momenti di crisi, come quello che si sta
attraversando, quando si fanno più forti –
in aggiunta al servizio religioso, che sempre resta primario – le esigenze di una
forte presenza “solidale” della comunità
ecclesiale, calano – e magari anche fortemente – le possibilità che dovrebbero
sostenerla (perché vengono meno i contributi finanziari della gente). Per fortuna
c’è la grande – e mai abbastanza elogiata
– opera del volontariato, che, almeno in
una certa misura, consente di coprire determinati bisogni. Ma ci sono ámbiti nei
quali occorrono apporti d’altro tipo, che
al volontariato non si possono chiedere e che dal volontariato non si possono
aspettare. Anche la Parrocchia, insomma,
è un po’ come una famiglia: per andare
avanti deve fare fronte alle spese vive anzitutto, prima di e per potersi proiettare
in altre direzioni.
In aggiunta ai bisogni “ordinari”, e
a quelli “eccezionali”, determinati dalle
emergenze, per una Parrocchia – come
per le famiglie – ci sono pure, di tanto
in tanto, bisogni straordinari, legati alla attuazione o all’ammodernamento di
strutture e servizi. In questo periodo la
Parrocchia di Nembro si trova impegnata
– come si sa – nell’aggiornamento (nell’adeguamento alle norme in vigore e alle
nuove impostazioni) del Teatro San Filip10
IL NEMBRO marzo 2015
po Neri (per il quale non erano ormai più
possibili rinvii). Inoltre, sempre in questo
periodo, la Parrocchia di San Martino
ha visto accentuarsi la necessità di un
suo più consistente apporto alla scuola
dell’infanzia “Crespi-Zilioli”, nella quale ci
sono bambini le cui famiglie fanno sempre più fatica a versare la retta mensile.
È alla luce anche di tutte le considerazioni sino ad ora esposte – e di altre
che potrebbero essere fatte – che vanno
visti i conti della Parrocchia di San Martino qui di seguito presentati nei loro vari
“capitoli”.
Si è già detto del deficit della gestione 2014, pari a 154.878,52 euro (differenza tra totale delle entrate e totale
delle uscite). Alla fine del 2013 c’erano
disponibilità di cassa per 713.279,89
euro; alla fine del 2014 tali disponibilità si erano ridotte a 558.403,37 euro, di
fronte – tanto per citare un esempio – ad
un preventivo di spesa complessiva, per
adeguamento del Teatro “San Filippo Neri”, pari a 710.000 euro (onere ripartibile
in più anni, ma pur sempre da onorare).
Sul fronte delle entrate, in totale
le elemosine nel 2014 sono risultate di
139.494,37 euro (nel 2013 erano state di
151.979,38 euro). Le somme più consistenti in questo “capitolo” sono state raccolte in plebana (circa 54 mila euro, un
po’ di più del 2013) e al Santuario dello
Zuccarello (circa 20 mila euro a fronte dei
poco più di 21 mila euro del 2013). Le offerte per battesimi, matrimoni, funerali (i
cosiddetti “incerti”) sono scese dai 32.717
euro del 2013 ai 25.872,50 euro del 2014.
PER IL MENSILE, DIFFICOLTÀ SOTTO PARECCHI ASPETTI
E anche quelli de Il Nembro
adesso sono finiti in rosso
Le considerazioni
fatte in queste pagine
a proposito dei diversi
settori del bilancio parrocchiale 2014, e del
bilancio nel suo insieme, valgono pure per il
rendiconto de Il Nembro.
Per la prima volta nell’epoca recente esso, infatti, si è chiuso in rosso:
le entrate sono risultate
di circa 50 mila euro; le
spese (per la realizzazione tecnica, per la spedizione, soprattutto per la stampa e la confezione) sono
ammontate a circa 57 mila euro. Sono
diminuite specialmente le entrate della
pubblicità (e anche altre piccole contribuzioni). In questo 2015 ricorrono
i cinquant’anni da quando il mensile
cominciò ad uscire nel formato attuale, come una rivistina. In mezzo secolo (salvo che in alcuni brevi momenti)
non si è quasi mai trovato in difficoltà
sotto l’aspetto finanziario, nel senso che
un po’ con la pubblicità e un po’ con le
elargizioni di coloro che lo ricevono, è
sempre riuscito a far quadrare i conti.
Adesso invece... Di fatto,
come già in altre occasioni si è rilevato, solo il
10% circa di coloro che
ricevono Il Nembro in
casa, danno segni di apprezzamento – e qui li si
ringrazia – con l’offerta
libera nella solita busta. Per il resto... Eppure
basterebbe, una volta
all’anno, l’equivalente di
una pizza o di qualche
caffè o aperitivo messo a
disposizione almeno dalla maggior parte dei destinatari del giornale. Sono aumentati i problemi, ora, anche su un altro versante; accanto al piccolo esercito
di coloro che distribuiscono Il Nembro
(e aspettano “rinforzi”), per la redazione
sono rimasti pochissimi volontari, “cirenei” che si contano quasi più di una
volta sulle dita di una mano. Il giornale
è fatto al servizio di tutta la comunità: e
nella comunità non c’è proprio nessuno
che può, ed è pronto a dare un aiuto? Se
c’è, si faccia avanti al più presto.
Nella foto, la copertina de Il Nembro nel 1965.
CRONACHE
In questo disegno, realizzato per Il Nembro dall’architetto Marco Persico
(al quale vanno i più vivi ringraziamenti), si può vedere come, con l’ingresso (qui)
sulla sinistra e il palcoscenico sulla destra, si presenterà la platea del cineteatro
“San Filippo Neri” dopo l’intervento di ammodernamento ora in corso. In totale, tra
platea e logge, le poltroncine (qui indicate in blu) saranno poco più di trecento.
Fino ad ora, sulla base di specifiche elargizioni, ne sono state “attribuite”
o “intestate” una cinquantina. Si attendono altre adesioni.
Nelle chiese delle Vicinie si sono rilevate
– quanto alle elemosine – ora diminuzioni (come a San Faustino e a
San Nicola), ora crescite lievi,
ora una sostanziale stabilità
(come a Viana). Nel settore
delle entrate varie ottenute con le attività commerciali, con le iniziative
pastorali o sotto altre
voci – quanto al totale
– si è scesi da circa 470
mila euro (nel 2013)
a
a circa 410 mila euro
nel 2014. Sono rimaste pressoché uguali
(attorni ai 41 mila euro)
le elargizioni arrivate al
Fondo “mons. Aldo Nicoli”,
grazie al quale la Parrocchia
fa opera di solidarietà e di
sostegno ai poveri (tramite il Centro in
Ascolto). Non ci sono stati lasciti nel 2014
(come invece era avvenuto nel 2013). Le
sagre hanno “reso” circa 79 mila euro nel
2014 invece dei 97 mila euro circa del
2013. Sono diminuiti fortemente gli introiti per affitti; in compenso c’è stato un
sensibile incremento nelle elargizioni diverse, spicciole. C’è stata una flessione di
circa 5.000 euro nel totale del “raccolto”
con le buste natalizie. Anche presso l’Oratorio le entrate sono scese dai circa 300
mila euro del 2013 ai 289 mila euro del
2014. Sono calate molto le entrate per attività varie; ha avuto invece un buon aumento negli incassi la Festa dell’Oratorio.
Pressoché eguale al 2013 si è configurata
la somma arrivata dal C.R.E. Qualche flessione si è avuta negli introiti al bar.
Le uscite in generale della Parrocchia sono aumentate di circa 100 mila
euro, passando da un totale di 652.852,14
euro (nel 2013) a un totale di 752.860,50
euro del 2014. Anche per l’Oratorio le
uscite sono salite da circa 238 mila euro
a circa 241 mila euro.
Per la Parrocchia in generale le
maggiori uscite nel 2014 hanno riguardato una prima copertura (per 100.000 euro)
dell’intervento all’Oratorio, le manutenzioni (circa 90 mila euro, somma inferiore
però a quella del 2013), il personale (circa
85 mila euro, somma un po’ più consistente rispetto al 2013), il riscaldamen-
to (circa 80 mila euro), le varie iniziative
pastorali, le bollette dell’energia elettrica
(circa 57 mila euro), tasse e contributi diversi, e un versamento di 25 mila euro alla “Crespi-Zilioli” (versamento che invece
non c’era stato nel 2013). Anche attraverso
il Fondo “mons. Aldo Nicoli” sono stati
elargiti più aiuti rispetto all’anno prima
(circa 48 mila euro, a fronte dei 35 mila
euro circa del 2013) benché – come si è
visto – con offerte che si sono aggirate sui
41 mila euro (sia nel 2013, sia nel 2014).
Quanto alle “uscite” dell’Oratorio sono diminuite quelle per il bar, sono aumentate quelle per il C.R.E. (da 61 mila
euro circa a 78 mila euro circa), quelle per
la Festa dell’Oratorio stesso; si sono ridotte notevolmente, in compenso, le “varie”.
L’idea di coinvolgere direttamente
la comunità nell’impegno straordinario
per l’ammodernamento del Teatro San
Filippo Neri con la intestazione delle
nuove poltroncine a quanti facciano una
donazione di almeno 150 euro sta andando avanti non molto velocemente.
Entro la fine del 2014 erano stati raccolti
– in questa maniera – complessivamente 2050 euro. Il ritmo delle adesioni si è
accentuato nei primi mesi di quest’anno. In totale le poltroncine sono poco
più di 300. Questi dati dicono come, per
l’“operazione” servirebbe un rilancio alla
grande. Ma occorre anche tenere presente la congiuntura economica in cui ci si
trova. Comunque si è pensato di lanciare
alla popolazione anche un’altra possibilità per appoggiare la Parrocchia nell’onere straordinario che ha di fronte con i
lavori al “San Filippo Neri”; questa proposta sta nell’invito ai lavoratori a donare (sull’esempio di una prassi in atto da
sempre a Gavarno) l’equivalente di una
giornata di lavoro, in via del tutto eccezionale: è apparso, questo, un modo per
attestare concretamente l’appartenenza
alla comunità ecclesiale e la compartecipazione alle sue necessità in un momento
“particolare”.
Anche nel sostegno alla “Crespi-Zilioli” la Parrocchia ha pensato ora di coinvolgere la popolazione, in particolare con
l’“adozione” di bambini che frequentano
l’istituzione e per i quali – come accennato – le loro famiglie hanno difficoltà a
coprire la retta; pure in questo caso si è
pensato ad un apporto con il versamento
di somme “una tantum”, oppure di contributi mensili secondo le disponibilità di
quelli che intendono assumersi l’impegno. Si ricorda qui che la quota minima
mensile ora in atto per ogni bambino è di
150 euro. Si sente tanto spesso parlare di
“adozioni a distanza”. Perché non attuare
pure “adozioni da vicino”? La proposta è
stata lanciata. Chi è intenzionato, ed ha
la possibilità di raccoglierla, è invitato a
farsi avanti, o presso gli Uffici parrocchiali
o presso la direzione della scuola stessa.
IL NEMBRO marzo 2015
11
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12
IL NEMBRO marzo 2015
CRONACHE
ALL’INIZIO DI MAGGIO VISITERANNO I LUOGHI LEGATI ALLA VITA DI PAOLO VI NEL BRESCIANO
A Nembro per prepararsi alla Pasqua
sacristi di tutta la Bergamasca
Nel pomeriggio di martedì 17 marzo
Nembro ha accolto sacristi provenienti
da tutta la diocesi bergomense, radunatisi per il loro annuale ritiro spirituale in
preparazione alla Pasqua. L’incontro ha
offerto ai sacristi anche l’opportunità di
fare il punto sulle attività della loro associazione, che ha come patrono San Guido
di Anderlecht. Con una serie di comunicazioni del presidente Leandro Pirovano si
è avviato il raduno poco prima delle ore
15. Subito dopo, nella plebana, i convenuti hanno partecipato ad una Via Crucis,
per la quale ha dettato le meditazioni don
Michele Carrara, dei Preti del Sacro Cuore,
assistente ecclesiastico del sodalizio. L’adorazione eucaristica ha preceduto la preparazione alla Confessione; alle 17,30 è
iniziata la Messa presieduta dall’arciprete
di Nembro don Santino Nicoli. L’incontro
si è concluso con un rinfresco in ambienti
attigui alla plebana. L’associazione “San
Guido” svolge una serie di iniziative per
l’aggiornamento e per la formazione dei
propri aderenti. In questo contesto rientra
pure la visita che il prossimo 5 maggio i
sacristi bergamaschi faranno a Concesio
per vedere i luoghi legati alla fanciullezza
e alla gioventù di Giovanni Battista Montini, che diventò Paolo VI e che nello scorso
ottobre è stato proclamato Beato. Benché
sia stato uno dei più grandi Papi del ’900
(fu lui a portare avanti ed a concludere il
Concilio avviato da Giovanni XXIII), Paolo
VI è ancora poco conosciuto. Dopo la sua
elevazione agli onori degli altari, da più
parti ci si è attivati per mettere adeguatamente a fuoco la sua figura e la sua opera.
A Torino e nei luoghi legati in Piemonte alla vita di San Giovanni Bosco sono attesi invece giovani di ogni parte del mondo alla metà di agosto, quando ricorrerà
il bicentenario della nascita del sacerdote
che fu tra i grandi promotori dell’Oratorio,
come punto di incontro e formazione delle nuove generazioni, e fondò i Salesiani. E
Il gruppo dei sacristi convenuti a Nembro e i sacerdoti che hanno guidato il loro ritiro spirituale.
da tutti i 132 Paesi ove i Salesiani sono presenti con le loro istituzioni arriveranno delegazioni. Giovani in gran numero da tutta
Italia sono attesi inoltre a Torino per il 21
giugno, in occasione della visita che nella
città della Mole farà Papa Francesco non
solo per rendere omaggio a San Giovanni
Bosco, ma altresì per pregare davanti alla
Sindone, della quale in questa primavera
è stata decisa una speciale ostensione. Per
i giovani che volessero avere informazioni dettagliate c’è il sito www.symdonbosco2015.com. Su San Giovanni Bosco nei
mesi scorsi sono usciti vari libri volti a rimarcare l’attualità della sua figura e l’efficacia del suo “metodo” educativo.
SI RACCOLGONO LE ISCRIZIONI PRESSO GLI UFFICI PARROCCHIALI
Anniversari di matrimonio:
domenica 19 aprile la festa
Per domenica 19 aprile, nella Parrocchia di San Martino, è in programma
le Festa degli anniversari di matrimonio.
Sono particolarmente invitate a parteciparvi le coppie di coniugi che in questo
2015 raggiungono particolari “traguardi”
(25, 30, 40, 50, 60 anni) di vita insieme.
Durante la Messa delle ore 10,30 in plebana ci sarà il rinnovo delle promesse
matrimoniali. A mezzogiorno, per chi
vorrà parteciparvi, è previsto un pranzo
RIPRESE LE MESSE AL SANTUARIO DELLO ZUCCARELLO
Dal 25 marzo, festa dell’Annunciazione a Maria, sono riprese al Santuario dello
Zuccarello le celebrazioni delle Messe nei giorni e nelle date consuete, e cioè alle ore
16 alla domenica e alle ore 16 al giovedì. Queste celebrazioni sono assiduamente
frequentate da un gruppo di devoti, ai quali altri di volta in volta se ne aggiungono.
Salvo i consueti cambiamenti in agosto, si proseguirà così sino all’8 dicembre.
in compagnia presso l’Oratorio. Agli Uffici parrocchiali si raccolgono le iscrizioni.
Presso gli stessi Uffici si raccolgono anche
le adesioni al pellegrinaggio (in pullman
e in nave) in Grecia “sulle orme di San
Paolo”. Già si sono date indicazioni al riguardo; sono comunque disponibili pieghevoli informativi.
Da martedì 14 aprile riprenderà la
catechesi per gli adulti con incontri alle
ore 20,30, presso l’auditorium parrocchiale Giovanni XXIII. Lunedì 13 aprile, nella
Sala presso la Casa della comunità, aperto
a tutti, si svolgerà alle ore 14,45 un incontro di formazione del ciclo promosso
dall’Azione cattolica. Venerdì 24 aprile, in Santa Maria si terrà alle 20,30 una
adorazione eucaristica in vista della Giornata per le vocazioni del 26 aprile, Giornata della quale si parla in altra pagina.
IL NEMBRO marzo 2015
13
CRONACHE
NELLA MATTINATA DI DOMENICA 7 GIUGNO L’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AL DONATORE,
NELLA SUA NUOVA COLLOCAZIONE
Con più di 400 soci l’Avis di Nembro
si prepara a festeggiare i suoi 65 anni
Nella serata di sabato 6 giugno, alle ore 21, in Piazza della
Libertà, concerto della Fanfara Scattini di Bergamo; nella mattinata di domenica 7 giugno, alle ore 9, inaugurazione del Monumento al donatore, nella sua nuova collocazione nello spazio
verde esistente tra il “Modernissimo” e la via Garibaldi; corteo
per le vie del paese, partecipazione alla Messa delle 10,30 nella
plebana, e poi pranzo alla Tenuta Colle Piajo con premiazione
dei soci benemeriti. È con questo programma – a conclusione del quale ci sarà anche un concerto dell’Anghelion Choir a
dicembre – che la Sezione di Nembro dell’Avis festeggerà i suoi
65 anni di attività. In questo lungo arco di tempo gli avisini
nembresi si sono resi protagonisti (entro il 31 dicembre 2014)
di ben 38.039 donazioni di sangue o di plasmaferesi. Nel 2014
le donazioni sono risultate 578, delle quali 424 di sangue e 154
di plasmaferesi. Attualmente la “forza associativa” del sodalizio
è di 407 persone; nel 2014 i nuovi donatori sono stati 15 su 32
nuovi aspiranti donatori. Quanto all’età, gli avisini si ripartiscono così: una trentina hanno tra i 18 e i 25 anni; una sessantina
hanno dai 26 ai 35 anni; 114 hanno dai 36 ai 45 anni; 112 hanno dai 46 ai 55 anni; 47 superano i 55 anni.
Tutti questi dati sono emersi dalla relazione che il presidente sezionale Walter Stancheris ha tenuto nel corso dell’an-
nuale assemblea dei soci svoltasi il 22 febbraio scorso presso
la Casa della comunità. In tale occasione si è appreso che più di
250 alunni delle scuole primarie di Nembro hanno preso parte
al concorso Rosso sorriso, indetto a livello nazionale per sensibilizzare la gente sull’importanza del dono del sangue.
È soprattutto tra le nuove generazioni che l’Avis sta portando avanti l’opera di diffusione dei propri ideali; lo fa con incontri
dedicati ai problemi della tutela della salute, oppure sponsorizzando manifestazioni sportive, culturali e ricreative, e anche
impegnando direttamente propri soci in tornei agonistici (di calcio, di basket, di pallavolo e così via). I risultati negli anni recenti si sono fatti via via più significativi grazie anche al costante,
generoso impegno dei dirigenti della associazione ai vari livelli.
Anche per il 2015 sono state messe in programma molteplici attività in settori diversi. Tra le altre cose, si sta pensando
pure ad una piccola pubblicazione che riassuma la storia della
sezione avisina di Nembro – da sempre una delle più nutrite ed
attive della Bergamasca – agganciandosi a quanto già è stato
divulgato nel passato tramite opuscoli o libri. L’Avis a Nembro è
sempre stata in prima fila nel promuovere la solidarietà, la dedizione a chi soffre ed è nel bisogno. Su tale strada essa intende
proseguire.
IL “DISTURBO NELL’APPRENDIMENTO” PER VARI BAMBINI, CHE PREOCCUPA MOLTO LE RISPETTIVE FAMIGLIE
Sono in aumento le richieste
di aiuto contro la dislessia
Presso la Biblioteca di Nembro è attivo, ormai da sei anni, lo “Sportello mutuo aiuto dislessia”. In realtà esso non si
occupa solo di dislessia (il disturbo legato
alla difficoltà nel leggere e nel recepire
quanto si è letto), ma si interessa di tutti
i disturbi dell’apprendimento. Nel 2014 le
richieste di colloqui pervenute allo sportello sono state venticinque, in aumento
rispetto agli anni precedenti. Gli operatori impegnati in tale servizio, quando
lo hanno attivato, si attendevano una
diminuzione delle richieste di supporto
nel passare del tempo. Così non è stato.
Comprendere cosa significa, in termini
emotivi e pratici, ricevere una diagnosi
di DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento), accettare la stessa, mettere in
atto un comportamento idoneo e positivo
nei confronti del figlio “dislessico”, instaurare una proficua collaborazione con la
scuola restano tuttora nodi cruciali per
le famiglie. Una cosa è sapere che alcuni
bambini o ragazzi possono avere disturbi dell’apprendimento, un’altra cosa è
averli in casa (o in classe)!
14
IL NEMBRO marzo 2015
Va detto che anche la provenienza
dell’utenza rivoltasi nel 2014 allo “Sportello dislessia” di Nembro si è allargata.
Alcuni tra i genitori e gli insegnanti che
hanno richiesto un incontro al punto informativo nembrese risiedono, infatti, in
Val Cavallina, nell’Alta e nella Bassa Bergamasca. Tale situazione denota che in
provincia non ci sono molti sportelli attivi
nel settore del quale qui si sta trattando e
che Nembro è all’avanguardia in questo
campo!
Il 14 marzo 2014, le volontarie della locale associazione hanno organizzato
una serata dal titolo DSA: quali strumenti
informatici per l’autonomia?: serata nella
quale sono intervenute la prof.ssa Marcella Assolari e la dott.ssa Ilaria Rota. La serata aveva la finalità di presentare al numeroso pubblico (circa duecento persone)
metodologie e strumenti informatici atti a
facilitare le modalità di apprendimento da
parte dei ragazzi con DSA. I partecipanti al
convegno hanno rivolto agli esperti parecchie domande, a dimostrazione di come
la questione sia di attualità. A marzo, co-
me già a novembre del 2014, inoltre, sono
state organizzate delle serate di mutuo
aiuto per genitori. Il fine di queste serate
è la condivisione dei problemi quotidiani
che assillano i genitori di un bambino con
DSA e lo sviluppo, da parte dei medesimi,
della consapevolezza di non essere soli,
grazie alla presenza dei volontari ma soprattutto grazie alla nascita di importanti
amicizie tra i partecipanti.
Le mamme volontarie dello “Sportello di mutuo aiuto dislessia”, anche attraverso le pagine de Il Nembro, desiderano
ringraziare la Biblioteca e l’Amministrazione comunale per la disponibilità; un
grazie particolare va a quei tecnici ed a
quegli insegnanti i quali prestano la loro
opera non solo gratuitamente ma anche
con grande passione! Si ricorda che per
accedere allo “Sportello dislessia” è necessario prendere appuntamento direttamente in Biblioteca o telefonando allo
035 471 370. Gli incontri vengono solitamente fissati nel secondo venerdì di ogni
mese, dalle 20 alle 22, e si svolgono nel
rispetto delle normative sulla privacy.
CRONACHE
CONFERMATI DUE DEI COMPONENTI L’ÉQUIPE FINO AD ORA IN CARICA; TRE QUELLI CHE VI ENTRANO ADESSO
Formata la nuova Commissione
per la gestione della Casa di Riposo
È stata ormai definita la composizione della Commissione che subentrerà a
quella attualmente in carica nella gestione amministrativa della Casa di Riposo e
che ha ormai esaurito il tempo del proprio
mandato. Secondo quanto previsto dalla
normativa in vigore, nella riunione del 26
febbraio scorso, il Consiglio comunale
ha eletto i tre membri di propria pertinenza. Sono stati così nominati, con i voti del gruppo di maggioranza (Paese vivo)
Giuseppe Pezzotta (attuale presidente
dell’amministrazione della Casa di Riposo), l’arch. Maria Rosa (“Cino”) Perico e
Eleonora Gregis (candidata e votata dalla
Lega Nord per il seggio tradizionalmente
riservato alla rappresentanza dei gruppi
di minoranza presenti nel consesso mu-
nicipale). Sempre in base alla normativa
vigente, mons. Arturo Bellini, vicario interparrocchiale a Nembro e Gavarno, con
residenza in questa seconda località, è
stato scelto quale loro esponente dalle tre
Parrocchie esistenti sul territorio di Nembro. (Va ricordato che la Parrocchia di San
Martino ha avuto un ruolo basilare nella
nascita e nella storia della Casa di Riposo).
Alessandro Mariani – già facente parte
ora della Commissione amministratrice –
è stato confermato come loro rappresentante (con una votazione svoltasi sabato 14
marzo) dai volontari operanti entro l’istituzione. In sintesi, nella Commissione che
sta per entrare in carica, ci sono due componenti (Giuseppe Pezzotta ed Alessandro
Mariani) già impegnati anche nel mandato
MENTRE SI STA COMPLETANDO IL CARTELLONE DELLE CELEBRAZIONI PER IL TRENTENNALE
Biglietti scontati per Gardaland
anche quest’anno al Centro Anziani
Si va a poco a poco arricchendo il
programma delle iniziative che in questo 2015 evidenzieranno il trentennale
di fondazione del Centro diurno anziani
di Nembro. Ai concerti che in autunno
si svolgeranno al “Modernissimo” – concerti che vedranno alla ribalta sabato
26 settembre un quintetto classico, formato da esponenti dell’Orchestra giovanile italiana e sabato 24 ottobre il duo
Gianluigi Trovesi-Gianni Coscia (con clarinetto e sax e con fisarmonica) –, si è
aggiunta l’organizzazione, nel mese di
luglio, di un pranzo nell’ambito della
“festa alpina” che in quel periodo tornerà a concretizzarsi al Camporotondo.
Alle possibili manifestazioni per
il trentennale di attività del Centro si
è pensato di far cenno pure nel corso
dell’assemblea ordinaria dei suo soci,
indetta per il 27 marzo (al pomeriggio).
Il trentennale ha, inoltre, suggerito di
fare un piccolo omaggio a tutti coloro
che rinnoveranno l’adesione o si iscriveranno al Centro in questo 2015; i rinnovi
delle tessere saranno possibili sino al 31
maggio; le nuove iscrizioni verranno accettate sino alla fine di settembre. Anche
quest’anno i dirigenti del Centro diurno
sono riusciti ad ottenere la possibilità di
mettere a disposizione biglietti a prezzo agevolato (25 euro per ogni biglietto)
per la visita a Gardaland. Gli interessati
ad avere questi biglietti, anche se non
iscritti al Centro, sono invitati a farsi
avanti, negli orari previsti, e cioè in tutte le mattinate della settimana – sabato
escluso – dalle ore 9 alle ore 11.
Restano in corso tutti gli altri programmi già più volte segnalati:
• soggiorno con cure termali a Torre Canne dal 24 maggio al 7 giugno
(all’atto della prenotazione occorre presentare la prescrizione medica);
• vacanze in montagna a Dimaro,
nella Val di Sole, dal 22 agosto al 5 settembre; quote di 875 o 955 euro, a seconda della sistemazione;
• soggiorno al mare in Grecia, nella
zona di Corfù, dal 1° al 15 settembre;
quota di 950 euro per la sistemazione
in camera doppia; supplemento di 290
euro per la camera singola;
• raccolta delle iscrizioni per le trasferte a Trescore Balneario in autunno
per trattamenti inalatori e insufflazioni.
• Nella nuova sistemazione presso
il salone della Cascina solidale, di via
Kennedy, proseguono i pomeriggi danzanti alla domenica, dalle 15 alle 18.
ora in esaurimento, e tre componenti nuovi (monsignor Arturo Bellini, arch. Maria
Rosa Perico, Eleonora Gregis). L’insediamento ufficiale dovrebbe avvenire nella
prima decade di aprile, dopo l’adempimento, da parte della Commissione ora in
carica, di tutte le procedure connesse al bilancio 2014. È certo che il nuovo team assume il timone all’inizio di un periodo non
facile, perché per la Casa di Riposo è stata
ormai programmata la sua trasformazione in Centro di servizi polivalente,
aperto all’intera comunità, con l’ampliamento degli ambienti e il potenziamento
delle attività. Al di là degli aspetti logistico/
organizzativi, si tratta di trovare i mezzi
finanziari per fare, se non il “sognato”, almeno il necessario, l’indispensabile. È un
obiettivo per il quale forte è la speranza
che la comunità nel suo insieme dia concreti appoggi e sostegni.
Per quanto riguarda l’ordinarietà
quotidiana della vita entro la Casa di Riposo, nel mese di marzo – oltre a quella
dei compleanni – sono state fatte le “feste” della “Giornata della donna” e della
“Giornata del papà”. Neppure nel mese di
aprile mancherà la “festa dei compleanni”; riprenderanno altresì gli incontri per
la formazione del volontariato, nel caso
specifico nell’ambito dell’animazione. Per
la mattinata di mercoledì 1° aprile è stata programmata la visita di un gruppo di
un’ottantina di alunni (tutti adolescenti) della scuola della Sacra Famiglia di
Comonte di Seriate; essi porteranno gli
auguri di Pasqua agli ospiti della Casa di
Riposo di Nembro, come già fecero, quattro anni or sono, gli adolescenti allora
impegnati tra i banchi di Comonte. Di anno in anno la scuola della Sacra Famiglia
porta – in particolari circostanze – i “suoi
ragazzi” in istituti di accoglienza; e ama
ritornare là, dove constata un ambiente
aperto e disponibile. Così, evidentemente, è avvenuto a Nembro. La comitiva si
tratterrà nella Casa di Riposo per un paio
d’ore; ci saranno dialoghi tra giovani e
anziani ospiti, animazioni, canti e giochi,
consegne di piccoli omaggi.
Alla Casa di Riposo, nel settore dell’animazione, si sta già pensando anche alla
rassegna del teatro dialettale (che inizierà il 9 maggio) e alla rassegna canora
(che si terrà il 18 maggio).
IL NEMBRO marzo 2015
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CRONACHE
CHIUSO L’ANNO ACCADEMICO 2014/2015. A... RUBA I POSTI PER LE VISITE GUIDATE ALL’EXPO DI MILANO
Nel prossimo triennio all’Anteas di Nembro
si parlerà delle Americhe e dell’Australia
Paesi vicini seppur lontani: questo
coinvolto nella preparazione dell’Expo
è stato il tema dominante nel triene delle iniziative ad essa connesse nella
nio 2012/13, 2013/14 e 2014/15 negli
Bergamasca. Ha fatto rapidamente la
incontri allestiti dal Gruppo operativo
storia, con molta efficacia, delle Espodi Nembro dell’Anteas (Associazione
sizioni universali, sottolineando i camnazionale terza età attiva e solidale),
biamenti via via intervenuti in queste
popolarmente detta anche “Univermanifestazioni e le finalità alle quali
sità per la terza età”. Quello che, con
esse hanno risposto in linea con la evoogni probabilità, campeggerà nel
luzione dei tempi. Anche a Nembro
prossimo triennio 2015/16, 2016/17, Nella serata del 18 marzo al “Modernissimo” il prof. c’è molto interesse per l’Expo che da
Renato Ferlinghetti ha tracciato una panoramica sul2017/18 sarà il seguente: Paesi lontani, la storia delle Esposizioni universali.
maggio sarà aperta a Milano. Lo dimoma non troppo, oppure Paesi lontani,
stra il fatto che gli oltre 150 posti messi
eppur... vicini. Nei tre anni ormai trascorsi sono state cultural- a disposizione dall’Anteas per tre visite guidate alla rassegna
mente esplorate le aree del Sud dell’Europa, del Vicino Oriente, programmate per i mercoledì 10, 17 e 24 giugno sono andadell’Africa affacciata sul Mediterraneo. Nei prossimi tre anni lo ti letteralmente... a ruba in pochi giorni. L’adesione era stata
sguardo si spingerà verso le Americhe del Nord e del Sud, e ver- aperta pure ai non iscritti all’Anteas. Si è formata una lista di atso l’Oceania e l’Australia. Anticipazioni informali in tale senso tesa, in risposta alla quale è stata decisa l’organizzazione di una
sono state fornite da Emilio Signori, coordinatore del Gruppo quarta visita guidata nella data del 3 giugno. Gli interessati
Anteas di Nembro, nella serata del 18 marzo al “Modernissimo”, ad avere gli ulteriori posti così creati, sono invitati a farsi avanquando ufficialmente si è chiuso l’anno accademico 2014/15 – ti al più presto presso la sede della Cisl, situata in via Mazzini,
terzo del triennio – per gli “universitari” dai capelli d’argento 2, di fronte al negozio di frutta e verdura gestito dalla famiglia
(o meno). Nell’occasione era prevista la presenza di Maurizio Cortinovis. Per i soci dell’Anteas, iscrittisi per l’anno accademico
Martina, ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, ormai concluso, c’è però ancora un appuntamento: il prossimo
chiamato a parlare della prossima Expo universale di Milano, 13 maggio – come già da tempo annunciato – si svolgerà la gita
focalizzata in particolare sulle tematiche del settore a lui affi- di chiusura; come meta è stata scelta la città di Mantova, dalla
dato. Improvvisi impegni hanno trattenuto lontano da Nembro quale, lungo il Mincio, ci si porterà poi a visitare il monastero di
il ministro, il quale ha però promesso che verrà in paese il 18 San Benedetto Po. In quel periodo il Gruppo operativo dell’Anaprile, per parlare dei medesimi argomenti. Nella serata del 18 teas nembrese sarà già impegnato a stilare i programmi per il
marzo relatore è stato il prof. Renato Ferlinghetti, anch’egli prossimo anno accademico 2015/16.
DATI SIGNIFICATIVI SU UNA PREZIOSA ATTIVITÀ
Come il C.I.F. va incontro alle famiglie bisognose
Chi nei martedì mattina di ogni settimana, tra le 9 e le 11,30, e nelle mattinate di ogni ultimo sabato del mese, tra
le 9,30 e le 11, si trova a passare dalle parti del Carso, del suo tratto più a valle, non
può non notare il movimento e il fermento caratterizzanti l’area antistante l’accesso al Centro dentistico Daina. In tale zona
dall’autunno del 2013, in ambienti messi
a disposizione dalla Parrocchia, ha la propria base il Gruppo nembrese del C.I.F.,
per il quale il cambiamento di sede – cioè
il trasferimento della stessa da San Faustino, ove prima stava, alla nuova ubicazione – ha davvero... cambiato la vita, rilanciandone fortemente la presenza operosa
nella comunità. È noto quello che avviene
nei giorni sopra citati: si raccolgono oggetti domestici e indumenti e biancheria
ancora in buono stato e quindi riutilizzabili nella quotidianità delle famiglie e
16
IL NEMBRO marzo 2015
delle singole persone: oggetti e indumenti che vengono poi anche abbastanza rapidamente ridistribuiti. A portare il tutto
sono nembresi e non nembresi (la notizia
del “servizio” si è diffusa nel circondario);
a chiedere e ad avere il... pervenuto, sono
altre persone o famiglie che dimostrano
di averne bisogno. A fronte di quanti, di
una certa roba ormai non sanno più che
farsene, si trovano tanti che, invece, con
la medesima roba sopperiscono ad una
necessità non appagabile per altre vie.
Quale è l’entità del... traffico? Nel corso
del 2014, per esempio, hanno cambiato...
casa e proprietari due materassi per lettini, due carrozzelle, un seggiolone, due
girelli, tre passeggini gemellari, otto passeggini singoli, due seggiolini da tavolo,
una sdraietta, due seggiolini per auto, un
box, un lettino da campeggio, due lettini
in legno, due seggiolini per la bicicletta,
tante biciclettine, tricicli, giochi vari; ma
soprattutto tanta biancheria per la casa
nonché indumenti di ogni tipo. Possono
essere valutate in circa cinquecento le
persone che nel corso del 2014 hanno
preso qualcosa dalla sede del C.I.F.. Nel
passato lo... scambio era molto ridotto.
Tra le attività del C.I.F. – rapidamente illustrate anche al “Modernissimo” nel corso della “festa” ivi attuata nella giornata
della donna – c’è pure la visita (da parte
delle aderenti del Gruppo) alle famiglie
che hanno tre o più di tre figli: famiglie
che oggi sono considerate “numerose”
(come consistenza); la visita di solito avviene subito dopo la nascita del terzo figlio; se emergono bisogni, nei limiti del
possibile e nelle modalità in vigore, viene
attivata la “rete della solidarietà” (Centro
in Ascolto, Caritas, Servizi Sociali del Comune) per sopperire alle necessità. T.B.
CRONACHE
UN PROGETTO CHE STANNO COLTIVANDO GLI ALPINI, IL G.A.N. E IL C.A.I.
Ragazzi e giovani di Nembro andranno
a vedere i luoghi della “Grande Guerra”?
Con l’approssimarsi del centenario 1987; ebbe collocazione (con targa illu- cifico, nell’autunno dello scorso anno, in
dell’entrata dell’Italia nella Prima Guer- strativa), insieme ad una statua di Santa Comune, si cercò di fare il “punto” sul da
ra mondiale (24 maggio 1915) si stanno Barbara, in Piazza Italia, sulla sinistra del farsi con un intervento organico (con gli
moltiplicando le iniziative per far cono- Monumento ai Caduti (per chi dalla Piaz- Alpini, come sempre, pronti a dare il proscere come si sviluppò quel tremendo za guarda l’ex Palazzo del Comune); si prio apporto). Fu in tale sede che emerse
conflitto (protrattosi sino al 1918) e per trovò al centro di una solenne inaugura- la proposta dello spostamento del canrecuperare e valorizzare ricordi e cimeli. zione il 31 maggio di quello stesso anno; none: anzitutto perché, normalmente,
Tra le iniziative in cantiere a Nembro, di e lì rimase sino a quando, con la trasfor- nei “luoghi della memoria” delle vittime
particolare interesse appare un proget- mazione dell’edificio dell’ex Municipio in di guerre non si vedono “cimeli” di armato attorno al quale stanno lavorando gli sede della Biblioteca, esso venne spostato menti. Parve una sede appropriata della
Alpini, il G.A.N. e il C.A.I.: in pratica si ove adesso sta.
nuova collocazione del cannone il Museo
sta pensando di portare – nel 2016 o nel
Come noto, da tempo corrono pro- degli Alpini di Bergamo, per il ruolo che
2017 – ragazzi, adolescenti, giovani nem- grammi di una risistemazione di tutto ciò le “penne nere” hanno avuto nella Storia e
bresi sui luoghi della “Grande Guerra” in che – nella nostra zona – fa riferimento ai per quanto tuttora stanno facendo, anche
escursioni che intreccino al ricordo – in Caduti in guerre (nel primo e nel secondo sul terreno sociale; per di più – fu osservaloco – di eventi storici, uno stimolo all’ac- conflitto mondiale). Monumento e lapide to – l’A.N.A. di Bergamo è la più cospicua
costamento alla montagna. Tra i “proget- che stanno davanti all’ingresso del cimi- d’Italia. Su questa impostazione, durante
ti”, invece, di più imminente attuazione tero da lunga data hanno bisogno di si- il citato incontro, in Municipio, non emerva segnalata la visita al Museo della Pri- stemazioni e di riabbellimenti, così come sero obiezioni. Con il diffondersi della noma Guerra mondiale, situato a Rovereto, il monumento ai Caduti situato in Piazza tizia, però, da parte di singole persone, e
programmata dalla Biblioteca per dome- Italia. Si era pensato ad un rifacimento da parte di qualche gruppo, si sono levati
nica 12 aprile (quota di partecipazione: (con nuovi cipressi) pure del viale del- dissensi: nella sostanza, si è espresso rameuro 22 o euro 25; informazioni in Biblio- la Rimembranza: idea però sfumata per marico di vedere il cannone prossimo ad
teca). Non mancheranno i riferimenti alla via del mancato arrivo di aiuti finanziari andar via da Nembro. Si vorrebbe che esso
“grande guerra” il 23 maggio, quando, a dalla Regione. In una riunione di espo- restasse in paese. L’eco dei dissensi è arcura degli Alpini, al “Modernissimo” sarà nenti di tutte le associazioni d’arma, del rivata pure in Municipio; ci sono stati in– come ogni anno – consegnato il testo Comitato di quartiere del Centro e di al- contri. Il 24 marzo il sindaco ha preso cardella Costituzione italiana agli alunni di tri organismi impegnati nell’ambito spe- ta e penna per illustrare ai portavoce del
terza media. In quegli stessi
“dissenso” e, “per conoscengiorni dovrebbero concretizza”, alle associazioni d’arma
zarsi uno spettacolo/récital
e a quanti avevano partecie una mostra di documenti
pato all’incontro dello scorso
oltre che di dipinti. In evoluanno, come erano andate le
Anche quest’anno, dal 16 marzo, presso il Circolo Acli di
zione ci sono pure altre idee.
cose. Nella stessa lettera il
Nembro, in via Mazzini 9, è in atto il servizio di consulenza
Tra le molteplici inisindaco ha comunque confiscale per la compilazione dei modelli 730 e Unico. Il servizio
ziative si è inserita anche
fermato che il “luogo della
viene prestato solo su appuntamento; gli interessati devono
una diatriba, sull’onda di
memoria” sarà riqualificato
prenotarsi telefonando al numero 035 0064064, specificando
una notizia apparsa, tra le
e “messo in sicurezza”, (per
che la richiesta è per la sede delle Acli di Nembro. I giorni e gli
righe, proprio sul Nembro,
quanto riguarda la tenuta
orari del servizio sono i seguenti: lunedì dalle 8,30 alle 15,30;
nel mese di gennaio: notidel monumento con lapide
mercoledì dalle 8,30 alle 12,30, giovedì dalle 8,30 alle 12,30;
zia riguardante l’ipotizzato
ora ivi esistente); ha scritto
venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 18 alle 21; sabato dalle 14
spostamento nel Museo dealtresì che anche il monualle 18. È importante presentarsi con tutta la documentazione
gli Alpini, a Bergamo, del
mento ai Caduti situato in
necessaria; in mancanza di questa, la pratica resterà bloccata.
cannone che ora si trova
Piazza Italia sarà rimesso a
nel luogo della memoria
nuovo in tutte le sue comdavanti all’ingresso del cimiponenti. E il cannone? Salotero. Donato dal commendamonicamente qualcuno, neltor Giovanni Savoldi agli Arle discussioni in piazza, ha
tiglieri della locale sezione,
proposto di riportarlo... dove
Si sta organizzando una “festa delle nozze d’oro”: in pratiquesto “pezzo” (da 149/19),
era, magari nel cortile interca si vuol promuovere un raduno delle coppie di coniugi che si
che fu costruito a La Spezia
no della Biblioteca, edificio e
sono sposati nel 1965. Una riunione per definire il program(dalla Odero Terni Orlando),
istituzione dove ci sono tanma dettagliato dell’evento è stata fissata per le ore 20,30 del 9
e che fu in dotazione all’eti “documenti” e ricordi del
aprile presso il bar dell’Oratorio. Gli interessati a partecipare
sercito italiano dal 1937 al
passato, nonché della storia
alla Festa sono pregati di intervenire.
1974, arrivò a Nembro nel
di Nembro.
Modelli 730 e Unico: alle Acli
consulenza per la compilazione
Festa delle nozze d’oro: incontro
dei coniugi sposatisi nel 1965
IL NEMBRO marzo 2015
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CRONACHE
L’EVENTO ORGANIZZATO DAL C.I.F. PRESSO IL “MODERNISSIMO”
Festa della donna con un pensiero
anche per tante mamme africane
Su iniziativa del Gruppo
nembrese del C.I.F. (Centro
italiano femminile), con l’appoggio della Parrocchia e del
Comune, in coincidenza con
la Giornata internazionale
della donna, nel pomeriggio di domenica 8 marzo al
“Modernissimo” si è svolto un
pomeriggio di festa. Nel cuore
dell’evento, che ha visto una
notevole partecipazione, si è
collocata la rappresentazione
della commedia musicale Renzo e Lucia, spusàss o spusàss
mia. Hanno brillantemente
interpretato la pièce, scritta
e allestita da Fabrizio Dettamanti, che si è avvalso di note
musicali composte da autori
vari, gli attori della Compagnia
del Teatro del Gioppino. Il numeroso pubblico ha seguito
con interesse lo sviluppo dello show, sottolineandone parecchi momenti con calorosi
applausi. Insieme ai due protagonisti dai nomi manzoniani, sono stati apprezzati, per
la loro bravura e la loro verve,
pure tutti gli attori e le attrici
che si sono messi nei panni
dei personaggi della vicenda.
Nel corso del pomeriggio gli
intervenuti hanno avuto modo
anche di gustare una deliziosa
merenda approntata dalle
organizzatrici della festa con
torte ed altre leccornie preparate sia dalle aderenti al C.I.F.
sia da tante altre signore che
generosamente hanno voluto
contribuire. Prima dell’inizio
dello spettacolo, dopo i saluti e
i ringraziamenti, c’è stata una
Una scena della commedia proposta dalla compagnia Teatro del Gioppino.
rapida illustrazione delle attività che normalmente il C.I.F.
svolge nel corso dell’anno – attività delle quali viene riferito
in altra pagina –. Alla luce dei
suoi contenuti e delle finalità
con le quali ora è in vendita
(anche presso la cartolibreria
No Problem, di via Garibaldi) è parsa pertinente pure la
presentazione del libro L’Africa che non ti aspetti. Come è
stato ampiamente pubblicato
nel Nembro dello scorso mese,
questo volume è stato realizzato da Cecilia Morlotti, la
HANNO PARTECIPATO CON UN BUON ESITO AI CAMPIONATI SCOLASTICI PROVINCIALI
Scacchisti che stanno crescendo
Erano tre le formazioni di
ragazzi di Nembro quest’anno
presenti ai campionati scolastici bergamaschi di scacchi a
squadre, che si sono svolti nei
giorni 4 e 5 marzo a Longuelo.
Tutte le troupes erano al loro
debutto in una prova di tale
livello, ma si sono comportate più che bene, superando
l’emozione di un “impegno
agonistico della mente” al di
fuori delle sedi abituali. Ragazzi e ragazze hanno affrontato le partite con il proposito,
anzitutto, di fare esperienza.
Sotto questo aspetto hanno
centrato pienamente il bersaglio. Una delle tre squadre
era formata da quattro alunni
della “primaria” della zona di
San Faustino e da un alunno
Patatina d’oro: già in corso iscrizioni e prove
Sono già in corso le prove – ma sono ancora aperte le iscrizioni – per l’edizione 2015
della Patatina d’oro, rassegna delle “ugole in erba”. Possono partecipare tutti i bambini dai
tre anni in su, che amano cantare e stare in compagnia. Le prove (e le adesioni) sono aperte
tutti i sabati dalle ore 16 alle ore 17 nell’aula 211 dell’Oratorio. Lo spettacolo è previsto per
la sera (ore 20,30) di sabato 2 maggio, nell’imminenza della “Festa della mamma”. Tutti i
bambini interessati a partecipare allo show sono invitati a farsi avanti al più presto.
18
IL NEMBRO marzo 2015
quale ha voluto così raccontare (e documentare con molte
foto) la sua lunga esperienza
di missionaria laica, vissuta
nel continente nero al servizio dei diseredati, dei poveri,
degli emarginati in particolare del Congo. Con quanto
riuscirà a raccogliere grazie a
questo libro, Cecilia Morlotti
ha confermato di voler acquistare speciali stufe da mettere
a disposizione delle mamme
africane della regione del Kivu
per facilitare loro la cottura dei
cibi all’esterno delle capanne.
L’Africa che non ti aspetti, dunque, è un libro volto anche ad
aiutare donne in difficoltà.
Perché non farlo ampiamente
conoscere proprio nella “Giornata della donna”?
della “primaria” della zona di
Viana-San Nicola; in un “girone” di quattordici squadre,
quella nembrese si è classificata al sesto/settimo posto, con
un punteggio uguale a quello
conseguito da una formazione
di Gorlago. Un’altra delle compagini nembresi era composta
da cinque alunne della “primaria” di San Faustino; questa
équipe è riuscita a collocarsi
al quinto posto della graduatoria del proprio gruppo. La
squadra nembrese costituita
da alunni della “secondaria”
Enea Talpino è stata capace di
collocarsi al quarto posto del
proprio “girone”. Il bilancio
complessivo della “spedizione” è risultato più che accettabile. Sicuramente – hanno
commentato gli istruttori dei
giocatori nembresi – andrà
meglio l’anno venturo, quando potrà essere messa a frutto,
appunto, l’esperienza accumulata stavolta.
VITA PARROCCHIALE
COMPLEANNI ALLA “CRESPI-ZILIOLI”
Tanti auguri
a… tutti
Il progetto che ha accompagnato
bambini e insegnanti della scuola dell’infanzia Crespi-Zilioli durante il periodo
della Quaresima – progetto intitolato
Una tavola per... – si è ormai concluso.
Nelle recenti settimane, in adesione ai
temi suggeriti dall’Ufficio per la pastorale
dell’età evolutiva della diocesi di Bergamo, le maestre, in classe, hanno presentato e commentato quattro brani di Vangelo (se ne è già parlato sul numero di
febbraio di questo stesso mensile). Nell’atrio all’ingresso della scuola, nell’attesa
della solennità della Risurrezione di Gesù,
i bambini hanno anche allestito una tavola, simbolo di condivisione. Pure nelle
aule – o sulle porte delle stesse – sono stati predisposti tavolini – o cartelloni – per
meglio scandire il periodo quaresimale.
La “materna” di via Roma ha programmato di chiudere i battenti per le
vacanze pasquali da giovedì 2 aprile a
martedì 7 aprile. Al rientro degli alunni
a scuola, verrà ripresa la “normale” programmazione didattica (messa temporaneamente da parte per dare spazio alle
attività legate alla Quaresima): programmazione che, come noto, ruota attorno al
pane. Continueranno, inoltre, il laboratorio teatrale (per i “grandi”) e il laboratorio di logopedia (per tutti).
Nel frattempo, il collegio delle docenti sta pensando all’organizzazione della annuale “gita”, che si svolgerà nel mese
di maggio, e della Festa di sensibilizzazione, anch’essa prevista per maggio.
In forma comunitaria, venerdì 13
marzo, alla scuola dell’infanzia CrespiZilioli si sono festeggiati i compleanni di
Dall’alto: gruppi di bambini che hanno festeggiato in compagnia i 4, i 5 e i 6 anni. Ai piedi della
pagina: un’immagine dello spettacolo/racconto proposto da Chiara Masseroli; e bambini attorno
ad una delle tavole approntate nel contesto del progetto educativo del periodo quaresimale.
tutti gli alunni. La giornata è cominciata
con il racconto animato Un regalo speciale, proposto in forma sceneggiata da Chiara Masseroli. Dopo il pranzo, nelle classi,
si è proceduto al taglio delle torte e alle
fotografie di rito. Nel medesimo pomerig-
gio, i “piccoli” sono andati regolarmente
a fare il riposino e al termine delle “lezioni”, alle 15,45, i bambini sono tornati
a casa indossando una coroncina di carta
dipinta secondo il gusto personale di ciaNicoletta Carrara
scuno.
IL NEMBRO marzo 2015
19
UNO SGUARDO AL PASSATO
UN CAMBIAMENTO CHE COSTITUÌ UNA SVOLTA EPOCALE E CHE È POCO CONOSCIUTO DALLE GIOVANI GENERAZIONI
Messa in italiano: perché e come
venne attuata cinquant’anni fa
«La Chiesa ci chiama ad
nuti nel segno del proprio stile
avere ed a promuovere una vinel magistero. Ha affermato tra
ta liturgica autentica, affinché
l’altro: «Il discepolo di Gesù non
vi possa essere sintonia tra ciò
va in chiesa solo per osservare
che la liturgia celebra e ciò che
un precetto, per sentirsi a posto
noi viviamo nella nostra esistencon un Dio che poi “non deve
za»: unite al concetto indicante
disturbare” troppo (...). Va in
nella liturgia non soltanto «una
chiesa (il discepolo di Gesù) per
dottrina da comprendere o un
incontrare il Signore e per trovarito da compiere» ma altresì, e
re nella sua grazia, operante nei
specialmente, «una sorgente di
Sacramenti, la forza di pensare
vita e di luce per il nostro camed agire secondo il Vangelo
Paolo VI durante la celebrazione della prima Messa in italiano, nella
mino di fede», le parole dianzi mattinata del 7 marzo 1965, nella parrocchia di Ognissanti, a Roma. (...). Non possiamo illuderci – ha
citate, dette da Papa Francesco
incalzato il Pontefice con origini
il 7 marzo scorso, spiegano bene il risalto per la prima volta, la Messa parzialmen- italo-argentine – di entrare nella casa del
che si è voluto riservare al mezzo secolo te in italiano, anziché nella lingua lati- Signore e “ricoprire”, con preghiere e con
dall’avvio – gradualmente poi completa- na sino ad allora rimasta assolutamente pratiche di devozione, comportamentosi, in Italia come altrove – della celebra- dominante, in una delle più povere tra le ti contrari alle esigenze della giustizia,
zione della Messa «nella lingua usata dalla parrocchie di Roma, quella di Ognissanti, dell’onestà, della carità verso il prossimo
gente». Quel «gesto coraggioso» del 1965 già allora conosciuta come la «Patagonia (...)». Prendendo spunto dal periodo della
cominciava, oltre tutto, a dare concreta romana» proprio per le condizioni sociali sua visita nella parrocchia di Ognissanti,
attuazione alla Costituzione Sacrosantum che la caratterizzavano; creata nel 1908 da Papa Francesco non ha tralasciato, natuConcilium, uno dei primi documenti va- Pio X, questa comunità ecclesiale era stata ralmente, di rammentare che proprio la
rati dai Pastori di anime dal mondo inte- subito affidata ai sacerdoti della «Piccola Quaresima «è il tempo del rinnovamento
ro convocati in Vaticano, dall’11 ottobre Opera della Divina Provvidenza» fondata interiore (...); è il tempo utile per riscopri1962, da Giovanni XXIII. Quel documen- da don Luigi Orione (che morì nel 1940 re il Sacramento della Penitenza e della
to (sulla liturgia) era stato promulgato da e fu canonizzato da Giovanni Paolo II nel Riconciliazione, che fa passare dalle tenePaolo VI, successore del Papa nato a Sotto 2004). Rientrato rapidamente in Vaticano, bre del peccato alla luce della grazia».
il Monte nel 1881 e deceduto il 3 giugno nel breve discorso fatto prima della recita
All’adozione delle lingue nazionali
1963; ed era stato diffuso con la data del 4 dell’Angelus, a mezzogiorno, con la folla nella celebrazione della Messa si giunse
dicembre di quel medesimo anno (1963), convenuta in Piazza San Pietro, Paolo VI nel 1965, ufficialmente, nell’insieme della
all’epilogo, cioè, della seconda delle quat- non esitò a definire quella domenica «una Chiesa universale, dopo un lungo itinetro sessioni dell’assise ecumenica che giornata memorabile nella storia spiri- rario che si era concretizzato nelle varie
si concluse definitivamente l’8 dicembre tuale della Chiesa»; «giornata memorabi- zone del mondo, in passi più o meno
1965: anche di tale fatto si sta, dunque, le» perché in essa la Chiesa aveva ritenuto consistenti: passi o connessi alle diverse
«doveroso rendere più intellegibile e far situazioni o decisi alla luce di particolari
avvicinando il cinquantenario.
Paolo VI, ben consapevole della meglio capire la sua preghiera. Il bene circostanze. Già nel maggio del 1931, per
svolta radicale che la riforma liturgica del popolo – rimarcò il Pontefice brescia- esempio, Pio XI accordò ai Vescovi croati la
avrebbe prodotto nell’era avviatasi, dopo no – esige questa premura».
facoltà di dire Messa nella loro lingua. Con
Per ricordare a cinquant’anni di di- la approvazione di Pio XII ebbero canoni
il Concilio di Trento (1545-63), con Pio V,
Pontefice dal 1566 al 1572, si preoccupò stanza l’evento qui rievocato, anche Papa sia in latino sia nelle loro lingue i Vescovi
non poco di prepararle adeguatamente il Francesco, nel tardo pomeriggio del 7 francesi e tedeschi nel 1947 e quelli ameterreno. Spiegò a più riprese che una delle marzo di questo 2015, ha voluto recarsi di ricani nel 1954. In quegli anni, in Germaprincipali finalità del cambiamento deli- persona nella parrocchia di Ognissanti, nia, alcuni famosi santuari registrarono
berato stava nella volontà di favorire «la sulla Via Appia Nuova: parrocchia rien- nutritissime affluenze di fedeli alle Messe
partecipazione dei fedeli ai riti». «Per trante in quelle “periferie” umane, sociali, officiate alla domenica nella lingua locacomprendere questo progresso religioso spirituali che tanto gli stanno a cuore. Ha le. Tra il 1935 e il 1944, quando si trovava
– aggiunse – e per goderne i frutti spiri- presieduto il rito eucaristico al medesimo ad Istanbul come delegato apostolico in
tuali, dovremo tutti modificare la men- altare al quale, nel 1965, celebrò la Mes- Turchia e in Grecia come amministratore
talità abituale formatasi circa la cerimo- sa Giovanni Battista Montini, ora Beato; apostolico dei Latini del vicariato di Conia sacra e la pratica religiosa (...)». Non ha usato la stessa pisside, lo stesso leggio, stantinopoli, pure mons. Angelo Giuseppe
a caso il 7 marzo 1965 – appunto nella davanti agli stessi candelabri. E nell’o- Roncalli (poi Papa Giovanni XXIII) ottenne
domenica scelta per il primo passo nella melia ha sviluppato alcuni dei temi che di far recitare, in speciali occasioni, nella
nuova direzione – egli decise di andare a suo tempo furono evidenziati da Paolo lingua locale, il “Dio sia benedetto” che, di
personalmente, al mattino, a celebrare, VI. Lo ha fatto attualizzandone i conte- solito, chiudeva le funzioni religiose. In Ita20
IL NEMBRO marzo 2015
UNO SGUARDO AL PASSATO
ne del medesimo. Neppure
Per i nati dai primi anni
NELL’APPLICAZIONE DELLE NOVITÀ
a Nembro, comunque, tutto
’60 del ’900 in poi non è facifilò via liscio. Nel suo nule immaginare adesso come
mero dell’aprile del 1965, il
si svolgevano le Messe prima
mensile della parrocchia, in
della progressiva applicauna pagina speciale sull’anzione della riforma liturgica
damento dell’adesione alla
voluta dal Concilio Vaticano
II. Nell’Angelus della domenica dell’ avvio del cambiamento riforma liturgica ricordava ai fedeli – accanto ad altre rac(7 marzo 1965) Paolo VI disse molto efficacemente che da comandazioni – che occorreva «dire adagio, assieme, con le
quel giorno i fedeli erano chiamati a «passare da uno stato dovute pause, le preghiere proprie dell’assemblea»; che era
di semplici spettatori a quello di credenti partecipanti ed doveroso «lasciar pronunciare o cantare al solo celebrante le
attivi». Il... mutamento di ruolo non fu né agevole né da tutti preghiere a lui assegnate»; che bisognava «ascoltar le letture
subito e tranquillamente accettato. In un recente numero del bibliche rinunciando a leggerle sul messalino»; che era opporsettimanale Famiglia cristiana, il raffronto tra la situazione an- tuno «restare in ginocchio dal Sanctus sino alla glorificazione
tecedente alla riforma e quella attuale è stato delineato nei trinitaria, prima del Pater Noster da recitare in piedi, tutti astermini seguenti: «I nostalgici del rito di San Pio V e quanti in sieme»; e così via. Anche i sacerdoti fecero un po’ di fatica
quegli anni, e nei tempi successivi, hanno fatto resistenza alla ad abituarsi alla nuova situazione. Lo si desume da una delle
riforma, sostenendo che, con la stessa, si sarebbe perso il sen- “spigolature” che don Michele Locatelli, a lungo redattore del
so del sacro e del mistero (a causa, anche, della eliminazione Nembro, amava pubblicare sul mensile; una “spigolatura” che
dell’uso del latino; NdR), hanno trascurato il significato della apparve proprio nella edizione dell’aprile del 1965 del giornacelebrazione della Messa, la quale è un banchetto eucaristico le; “spigolatura” che diceva: «La nuova liturgia della Messa ha
apparecchiato per tutti (...). Oggi la Messa è animata (...). posto in imbarazzo non lieve, soprattutto nei primi giorni, i
Fino a cinquant’anni fa i fedeli assistevano e non capivano: o sacerdoti oltre che i fedeli. I sacerdoti, abituati ab immemorarecitavano il Rosario mentre il sacerdote procedeva per conto bile al vecchio, costante, sistema liturgico, con il cambiamento
intervenuto – ci sono variazioni a seconda che la Messa sia orsuo, pronunciando formule in latino a bassa voce (...)».
A Nembro come si sviluppò, dal marzo del 1965 in poi, dinaria o comunitaria –, pur mettendovi la massima attenziol’applicazione della riforma liturgica? Anche nella parrocchia ne e il più grande raccoglimento, qualche volta finiscono per
intitolata a San Martino ci si attenne alle indicazioni date dai incorrere in sbagli. Ecco un esempio. Un sacerdote di casa noVescovi italiani nell’ottobre del 1964 – integrate poi via via stra, che va per la maggiore in fatto di liturgia, celebrava nella
da una serie di altri interventi – per una appropriata prepa- cappella delle suore dell’asilo, una delle prime volte, la Messa
razione sia dei sacerdoti sia dei fedeli. Nei mesi di gennaio e comunitaria, nella quale, a quelle in latino, sono intercalate
febbraio del 1965 si parlò dei «cambiamenti liturgici in arrivo» alcune parte in italiano. Avviandosi ad iniziare il Prefazio dopo
nelle omelie delle Messe, nella “dottrina cristiana” della do- aver terminato la Secreta, disse: Per omnia saecula saeculorum.
menica pomeriggio (con la quale, allora, si attuava la catechesi L’assemblea rispose: Amen. Il sacerdote continuò in latino: Dodegli adulti), in incontri appositamente convocati. Alla fine di minus vobiscum; e subito dopo Sursum corda. Ma, a questo
febbraio si effettuarono prove (della “nuova” Messa). Pure il punto, il sacerdote si accorse di essere incorso in errore; e ad
Nembro fece la propria parte con una serie di articoli prima e alta voce, invece di dire in italiano: Rendiamo grazie al Signore
dopo l’inizio della riforma. Nel marzo del 1965 il mensile uscì Nostro..., rimproverò se stesso esclamando: “Che bambo! Ho
con un inserto che, di fatto, era una vera “guida” alla parteci- sbagliàt!”. E così, a Nembro, nella... riforma liturgica, tra l’itapazione “attiva” al rito eucaristico, secondo la reimpostazio- liano e il latino si intrufolò pure il bergamasco».
Non mancarono a Nembro
difficoltà e... sorprese
lia le prime “aperture” alla lingua nazionale si ebbero nel 1953 per il rito del Battesimo. In quel medesimo anno la questione
dell’uso delle lingue locali nella Messa finì
clamorosamente al centro di un Congresso
internazionale di liturgisti. Da quell’epoca
il fermento un poco ovunque si accentuò
sempre di più sino a quando in seno al
Concilio Vaticano II, con 2.147 voti favorevoli e soltanto 4 voti contrari, venne
approvata la riforma liturgica sancita da
Paolo VI; riforma che in Italia trovò, di fatto, una pressoché completa applicazione
attorno al 1970. In pochi anni dalla Messa tutta in latino si passò – cominciando
appunto dal 7 marzo 1965 – a quella in
parte in latino e in parte in italiano; e
successivamente si arrivò a quella tutta
in italiano. Gli altari si configurarono in
numero sempre più ampio rivolti verso la
gente, la quale poté così trovarsi non alle
spalle ma di fronte al sacerdote celebrante. Diventarono via via abituali le figure
dei “lettori”, anche laici, uomini e donne,
mentre risultarono per tutti agevolmente
comprensibili i contenuti dei testi sacri
proposti, insieme ad un brano del Vangelo, nell’ambito di quella che fu chiamata la
“liturgia della Parola”. Grazie alla “preghiera dei fedeli” ci si abituò progressivamente
a “pregare insieme” secondo le intenzioni di volta in volta annunciate; inoltre ci si
unì nel fare coro orante nel Pater Noster
che, invece, in precedenza, era recitato
quasi sempre soltanto dal sacerdote. A
poco a poco arrivarono pure i canti in
italiano (o, nelle rispettive lingue, per gli
altri Paesi); e così anche le Messe cantate
cessarono di essere unicamente in latino.
Si affievolirono sino a scomparire gli squilli
dei campanelli che prima... impegnavano
assai i chierichetti al momento del Sanctus. In aggiunta ad altri “momenti”, gesti,
aspetti non essenziali nella celebrazione
eucaristica, si fecero ricordi ogni giorno
più sfumati l’Introibo ad altare Dei nonché
il passo del Vangelo di San Giovanni, con
le connesse preghiere speciali, che, sino al
1965, connotavano rispettivamente l’inizio
e la conclusione della Messa in latino. L’Ite
Missa est (una delle poche espressioni che,
accanto al Dominus vobiscum, il celebrante, nell’epoca prima della riforma liturgica,
pronunciava voltandosi verso l’assemblea)
è diventato quel La Messa è finita; andate
in pace, che adesso quasi costantemente si
accompagna ad un beneaugurante saluto
del sacerdote officiante ai fedeli convenuti
per il rito eucaristico, mentre essi si accingono a lasciare la chiesa.
(G.C.)
IL NEMBRO marzo 2015
21
VITA PARROCCHIALE
IN UNA MOSTRA CHE RIMARRÀ ALLESTITA IN BIBLIOTECA SINO AL 24 APRILE
Accanto ad opere di artisti del nostro tempo
“ritratti di grazie” di pittori del passato
senti nella mostra con loro opere sono: Audelio Carrara, nato
a Nembro nel 1956 ed attualmente residente a Pradalunga: ha
frequentato le Accademie d’arte di Bergamo, Urbino e Milano,
si è interessato all’arte povera: e, sull’onda di ricerche su materiali inusuali, si è progressivamente spostato dalle realizzazioni
pittoriche a quelle scultoree; Alfredo Colombo, nato a Cisano
Bergamasco nel 1940, residente a Caprino; sue realizzazioni si
sono accompagnate a poesie di Alda Merini; ha al proprio attivo la partecipazione a più di centoventi mostre, tra personali
e collettive; Paolo Facchinetti, nato a Nembro nel 1953, qui
residente e impegnato in molteplici iniziative artistico-culturali;
dopo aver frequentato l’Accademia Carrara di Bergamo e gli studi di celebri artisti, ha iniziato una intensa opera pittorica, nella
quale l’astrattismo e la ricerca cromatico-formale convivono con
una ritrattistica di cospicuo efTORNA ALLA RIBALTA IL 18 APRILE LA “COMPAGNIA DEL GOMITOLO”
fetto; Antonio Mangone, nato a Bergamo nel 1955: dopo
aver frequentato l’Accademia
di Brera, ha cominciato a partecipare, tra crescenti consenLa Compagnia del gomitosi, a mostre collettive ed ha
lo tornerà di nuovo alla ribalta
allestito varie “personali”.
al “Modernissimo” sabato 18
Gli ex voto, come segni di
aprile con lo spettacolo Nugratitudine per un desiderio
vole-Musica e parole in viaggio,
realizzato oppure per un peallestito partendo da un libro
ricolo scampato, hanno radici
nel quale Rosario Amodeo
lontanissime; già gli egiziani,
ha raccolto anche una serie
circa duemila anni or sono,
di poesie del fratello Leone,
in queste forme rendevano il
scomparso nel 2002. Daranproprio “grazie” ai loro dei. La
no vita allo spettacolo Sara
propensione si è conservata
Carrara, Emanuela Cortinovis,
e si è sviluppata attraverso le
Sara Pesce, Fabio Salvi, Enzo
varie epoche nei vari popoli
Sciamè, e, inoltre, per l’aspetsecondo le molteplici diverse
to musicale, Clara Cortinovis, Biblioteca la serata inaugura- sce e Davide Boni e sull’esecu- situazioni. Ci sono rilevanti
Fabio Valoti ed altri. La parte le dell’esposizione, venerdì 6 zione di ballate rinascimentali raccolte di ex voto presso quadelle immagini sarà curata marzo, è stata connotata da da parte di un complesso for- si tutti i maggiori santuari o
da Paolo Facchinetti e Rosa- un breve spettacolo ambien- mato dal maestro Guido Tac- luoghi speciali di culto a santi.
rio Bergamelli; Rita Gherardi tato nella “Sala Rovere”, per chini e dai suoi allievi Federi- Molti furono gli ex voto fatti
si è assunta l’impegno della certi aspetti così inaugurata ca Bertocchi, Cristina Gregis, approntare da soldati tornati
regia. Musica e letture hanno nella sua nuova configurazio- Federico Pezzotta. Nella foto: salvi dalle due guerre mondiacaratterizzato pure il momen- ne dopo i recenti interventi di una veduta della “Sala Rovere” li. Negli ex voto si riflettono,
to inaugurale della mostra risistemazione. Lo spettacolo nella serata del 6 marzo con il per certi aspetti, la vita e la
DonnArt, svoltasi dal 6 marzo si è basato su letture di “lettere quartetto musicale esibitosi con religiosità popolare delle coal 21 marzo in Biblioteca con d’amore” da parte di Sara Pe- ballate rinascimentali.
munità.
quadri di otto donne (Maria
Teresa Conti, Maura Forzanini,
Jennifer Gandossi, Rita Gherardi, Alessandra Maver, ValentiIn cerca di cibo è il titolo della mostra di pittura e del concerto che in questo periodo
na Persico, Laura e Alfa Pietra);
primaverile Gianni Bergamelli propone al Centro cultuale San Bartolomeo in Bergamo
la rassegna è stata pensata in
nell’ambito del Festival della cultura nel capoluogo orobico. Con inaugurazione alle ore 18 del
relazione all’8 marzo, Giorna18 aprile, la mostra di pittura resterà aperta sino al 3 maggio. Il concerto avrà luogo, al Centro
ta annuale della donna. Dopo
San Bartolomeo, alle ore 21 del 28 aprile con la partecipazione, oltre che dello stesso Gianni
la presentazione dei quadri
Bergamelli e di Gianluigi Trovesi, anche di Elena Bertocchi, Veronika Kralova e Paola Milzani.
esposti nella “sala verde” della
Resterà allestita sino al 24 aprile la mostra intitolata Per
arte ricevuta, che è stata inaugurata nel pomeriggio di sabato
28 marzo presso la Biblioteca e che sarà visitabile negli orari di
apertura del “Centro culturale” ubicato nel Palazzo di Piazza Italia. Organizzata dalla stessa Biblioteca in collaborazione con la
Parrocchia e con il Comune, la rassegna presenta, nella medesima sala (al primo piano dell’edificio), una trentina di ex voto, selezionati da Anna Zanga e Paolo Facchinetti tra quelli conservati
al Santuario dello Zuccarello, accanto ad opere di quattro artisti contemporanei. Il progetto, come spiega il volantino approntato per far conoscere l’esposizione, è nato nell’intendimento di
“mettere in dialogo” le antiche testimonianze della religiosità
popolare con opere di artisti contemporanei, “per rinsaldare i
legami tra presente e passato”. Gli artisti contemporanei pre-
“Nuvole”, con note e parole “in viaggio”
«In cerca di cibo»: quadri e concerto di Gianni Bergamelli
22
IL NEMBRO marzo 2015
CRONACHE
GRAZIE AL NUOVO PROGETTO ALERTSYSTEM BASATO SULL’USO DEL TELEFONO
Il Comune sarà sempre “in linea diretta”
per avvisi di pubblica utilità alla gente
Mentre Thor sembra avviato verso l’effettiva attuazione, si saranno gli avvisi che il Comune potrà far arrivare, direttamente
sta avvicinando anche AlertSystem. Thor – come è stato spiegato con il sindaco o con altri esponenti dell’Amministrazione, o a tutti
sul Nembro dello scorso mese – è un sistema volto ad offrire una i Nembresi, o solo a quelli di una certa zona o agli iscritti in un
maggiore sicurezza collettiva in quest’era che appare sempre più certo elenco o agli appartenenti ad una categoria? Essi potranno
connotata da insidie di ogni tipo; è ancorato all’installazione di spaziare dalla segnalazione dell’arrivo di un temporale furioso, a
una quarantina di telecamere di grande potenza in punti stra- quella dell’improvvisa interruzione dell’erogazione del metano o
tegici del territorio compreso tra Ranica e Valbondione. Messo dell’elettricità; dalla indicazione di una strada vietata al traffico,
in cantiere su iniziativa della Comunità Montana Valle Seriana, ai consigli su come comportarsi in una grave emergenza; gli “avviche si è assunta pure l’impegno finanziario della sua installazio- si” potranno consistere persino in comunicazioni di scadenze imne, Thor, per potersi trasformare in realtà operante, aveva biso- portanti di carattere generale oppure in informazioni urgenti su
gno del sì di tutti i 38 Comuni facenti parte del comprensorio un evento coinvolgente l’intera comunità o una parte di essa. Tutcointeressato all’operazione. Il sì è arrivato. Sono ora in corso le to questo procederà, ovviamente, secondo una certa logica, senza
procedure burocratiche per giungere, con i necessari lavori, alla inopportune “invadenze”, ma solo con il concetto di rendere la
effettiva accensione delle telecamere di Thor, esperienza, per il cittadinanza compartecipe, a pieno titolo, di quanto nel paese è
momento, senza eguali in Italia. Dal 2017 i 38 Comuni della Co- in atto o in vista. Questo nuovo servizio del Comune ai cittadini
munità Montana Valle Seriana, si ripartiranno, in proporzione al avrà un costo abbastanza ridotto: meno di 3.000 euro complessivi
numero dei loro rispettivi abitanti, il costo globale della normale all’anno, a fronte di qualsiasi numero di “avvisi” diramati.
gestione dell’impianto: costo pari a circa
SI STANNO INTENSIFICANDO LE ATTIVITÀ AL “MODERNISSIMO”
85 mila euro all’anno.
AlertSystem – come lascia intuire la
sua stessa denominazione – è invece una
struttura in grado di “allertare” in qualsiasi momento, nel senso positivo o per
un’emergenza, tutti oppure soltanto una
È in allestimento BarocKando, prima vranno avvenire, con la presentazione di
parte dei cittadini di un Comune che lo
abbia adottato. Il suo strumento basilare edizione di un festival di “contaminazioni tutta la documentazione richiesta, entro e
è il normale telefono. Non occorrono altri musicali”, organizzato dall’assessorato alla non oltre le ore 12 di venerdì 15 maggio.
mezzi o marchingegni speciali. Automatica- Cultura del Comune e dalla Banda musica- Per tutte le informazioni ci si può rivolgemente possono ricevere le comunicazioni le di Nembro. Con possibilità di partecipa- re all’Ufficio Cultura presso la Biblioteca di
di AlertSystem tutti i cittadini che abbiano i zione gratuita, la manifestazione è aperta Piazza Italia, oppure ci si può connettere
propri nomi e cognomi sulla guida del te- a dieci gruppi di non professionisti; libe- con il sito www.nembro.net.
lefono per la loro postazione fissa, nonché ra è pure la scelta del genere musicale. In
Sempre presso il “Modernissimo”, su
quelli che abbiano scelto di non comparire un’esibizione di 15 minuti, ogni gruppo po- iniziativa dell’Associazione Gherim, è stata
sulla “guida” (pur avendo il telefono fisso) trà eseguire un brano di propria scelta e messa in cartellone, a partire dal 28 marzo,
o siano in possesso di un cellulare, a patto un brano indicato dalla Commissione or- una rassegna di musica e teatro, articolata
però che – costoro – facciano richiesta di ganizzatrice (per quest’anno il brano obbli- in due momenti, collocati in questo periodo
usufruire del servizio con la presentazione gatorio è La follia). Il Festival è stato messo di primavera e poi in autunno. Per la pridi una specifica domanda al Comune, tra- in calendario, presso il “Modernissimo” per ma fase, dopo lo spettacolo inaugurale, per
mite posta elettronica o direttamente, con i giorni 13 e 14 giugno. Le iscrizioni do- il quale è stata mobilitata la Compagnia
la compilazione di un modulo.
di prosa Carlo Bonfanti - Città di Treviglio,
Grazie a AlertSystem, in sostanza, si
sono in programma altri due appuntamenAl “Bazar” un omaggio
instaura una “linea diretta”, potenzialti: uno per l’11 aprile, con la Compagnia
mente e automaticamente sempre in
teatrale Veritas di Almè, e uno per il 25
a Claudio Abbado
grado di aprirsi, tra un Comune ed i suoi
aprile, con la Compagnia del teatro diaNella serata per il Bazar della muabitanti, 24 ore su 24.
lettale Isolabella di Villongo S. Alessandro.
sica fissata martedì 7 aprile alle 20,30,
Il Comune di Nembro, all’interno
Nella fase autunnale gli spettacoli avranno
nella consueta sede presso le medie
dell’Unione “Insieme sul Serio”, si è mosluogo il 3 ottobre con la Compagnia stabi“Enea Talpino”, verrà ricordato Claudio
so per attivare AlertSystem nel proprio
le Il teatro del Gioppino di Zanica, e il 17
Abbado, il grande direttore d’orchestra
ambito. Caratteristiche, modalità di funottobre, con la Compagnia teatrale Franco
scomparso nel gennaio del 2014. Sozionamento e tutte le altre particolarità
Barcella di San Paolo d’Argon. Per l’ultimo
no ormai esauriti tutti i posti per parconnesse a questa “novità” verranno illuspettacolo, che ha anche finalità benefiche,
tecipare ai concerti alla Scala scelti in
strate in una conferenza stampa messa
l’ingresso sarà a offerta libera; per gli altri
quest’anno per il gruppo nembrese. Ci
in programma per le ore 10 di giovedì 9
è stato previsto un biglietto al costo di 5 eusi può mettere in lista d’attesa per posti
aprile, nella Sala Rovere della Biblioteca
ro. Sono state varate pure forme particolari
che eventualmente si rendessero liberi.
di Piazza Italia. In termini spiccioli, quali
di abbonamento per l’intera stagione.
Rassegna di teatro in dialetto
e Festival di gruppi musicali
IL NEMBRO marzo 2015
23
CRONACHE
GLI INCONTRI CON PADRE GIULIO ALBANESE E CON ALEIDA GUEVARA
Oratori illustri
al “Modernissimo”
Nell’arco di meno di
quindici giorni, in due serate
al “Modernissimo” c’è stata
la possibilità di ascoltare due
testimonianze di spicco sui
grandi problemi del mondo,
nel presente e nel passato,
e su figure e vicende rimaste nella Storia. Martedì 10
marzo, con la introduzione
di don Santino Nicoli, arciprete di Nembro, si è svolto
l’incontro con padre Giulio
Albanese, missionario comboniano, scrittore, giornalista collaboratore di parecchie autorevoli testate, sovente
in viaggio da un continente all’altro. Nel
presentare il suo più recente libro – Alle
periferie del mondo - La testimonianza cristiana al passo con Papa Francesco – egli
non solo ha tracciato una panoramica dei
punti “critici” del globo; ha anche illustrato, nelle loro radici e cause, i problemi
che tormentano le diverse zone della Terra per disparità sociali, tensioni politiche,
ingiustizie e così via. Parecchie le domande che il pubblico, intervenuto numeroso,
gli ha rivolto dopo la sua relazione.
Il 23 marzo, nel contesto delle attività portate avanti da Rete Radiè Resch
di solidarietà internazionale, è giunta a
Nembro Aleida Guevara, figlia di Ernesto “Che” Guevara, la quale attualmente vive a Cuba, dove opera come medico
pediatra-allergologo, ma ricopre pure incarichi politici a vari livelli. Aveva cinque
anni (ora ne conta 54) quando vide per
l’ultima volta suo padre, senza però riconoscerlo, perché lui era continuamente in
giro nell’America Latina come guerrillero
tra i leaders della Révolution. Anche Ernesto Guevara, nato a Rosario, in Argentina,
nel 1928, era medico, laureato a Buenos
Aires; dopo essere stato una prima volta
in Bolivia, tra le categorie più disagiate,
passò nel Guatemala; nel Messico conobbe Fidél e Raoul Castro, con i quali si
spostò a Cuba, dove, dopo l’abbattimento
del regime in atto, ebbe incarichi di governo. Ma ben presto preferì rimettersi in
movimento; morì, ucciso in Bolivia, nel
1967. Al “Modernissimo”, di fronte ad un
pubblico assai folto, arrivato da tutta la
Bergamasca, Aleida Guevara, avvalendosi
di un’interprete, ha parlato della prospet24
IL NEMBRO marzo 2015
Aleida Guevara (al centro del tavolo) durante
l’incontro al “Modernissimo”; e, nella foto qui
sopra, Padre Giulio Albanese con l’arciprete di
Nembro don Santino Nicoli.
tiva di una pacificazione mondiale, anche
alla luce dei nuovi rapporti avviatisi tra
Cuba e Stati Uniti, ma ha fatto riferimenti
anche all’azione di suo padre. Pure per lei
ci sono state domande da parte del pubblico. L’incontro si è aperto e concluso con
brani musicali latino-americani proposti
da un complesso invitato per l’occasione.
LEGATE AL PROGRAMMA DIDATTICO 2014/15
La “materna” di Gavarno
è un vulcano di iniziative
La scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” di Gavarno è un... vulcano di iniziative, che vengono via via attuate con
l’aggancio all’attualità oppure nel riferimento al programma didattico 2014/15,
ancorato ai quattro elementi della Natura, e cioè la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco. Dall’attualità è venuto lo spunto per
la festa del 19 marzo, quando, nella ricorrenza di San Giuseppe, un nutritissimo
numero di papà sono stati “convocati” per
vivere la loro “giornata” accanto ai propri
figli e alle proprie figlie. L’idea è partita da
suor Teresa, direttrice della scuola, ed è
stata concretizzata con l’apporto delle insegnanti. I bambini hanno preparato dei
lavoretti da offrire in regalo ai loro genitori. Non è mancata, ovviamente, la “pizzata” in compagnia; e al termine di questa
c’è stato uno spettacolo “magico” inscenato da pagliacci, che ne hanno combinate
di tutti i colori.
Nel mese di febbraio, quando è...
capitato il Carnevale, tra gli elementi naturali del programma didattico è venuto
in primo piano il fuoco. Naturalmente è
stato riservato lo spazio dovuto alle “parate” in maschera, ai giochi con coriandoli e
stelle filanti, o sulle note della musica. È
stato organizzato uno spettacolo di burat-
tini, senza dimenticare la ormai tradizionale “pizzata” in compagnia dei genitori.
Ma il “gran finale” è stato uno spettacolo
di giocolieri attorno al fuoco.
Con marzo – al di là dell’evento straordinario della festa dei papà – è capitato
il turno, tra gli elementi naturali, dell’aria;
i bambini si sono divertiti con bolle di sapone, ventagli, girandole, aquiloni, palloncini: tutte cose che hanno favorito anche
la trasmissione ai piccoli di nozioni sull’elemento naturale portato in evidenza.
Con la partecipazione – della quale
si è già riferito – a Cartolandia, i bambini e le bambine della “Santi Innocenti”
si sono trovati, invece, alle prese, tra gli
elementi naturali, con la terra. La manifestazione organizzata da tantissimo
tempo da L’Eco di Bergamo mobilitando
scolaresche dei vari livelli, stavolta – con
evidente aggancio all’Expo di Milano – ha
infatti come tema la terra, i suoi frutti, il
rispetto dell’ambiente. E su tale... campo i
piccoli sono stati attivati con varie proposte operative, tra l’una e l’altra delle quali
sono stati inseriti anche momenti di sano
divertimento. Mentre ci si sta avviando
al “gran finale” dell’anno scolastico, altri
progetti sono... in agguato, pronti ad uscire dall’ombra.
NELLE VICINIE
FESTA PER ABELE ACERBIS, FIGURA MOLTO CONOSCIUTA NELLA ZONA
Viana: un coro di auguri
per i novant’anni del “Bele”
È stata più volte rimarcata
su queste pagine la prerogativa
di Viana di saper risultare una
“piccola” comunità capace di
essere se stessa e nel contempo di aprirsi alla “grande” comunità della parrocchia e del
paese. Questa caratteristica si
è evidenziata pure nel periodo più recente. Domenica 15
febbraio la Vicinia, con la sua
piazzetta “Don Carlo Carminati”, era pronta a diventare la
base di partenza di un fermento (quello della sfilata di Carnevale) che
avrebbe coinvolto l’intero centro storico
di Nembro nel suo evolversi verso l’Oratorio. La pioggia ha mandato a monte i
programmi, facendo sì che si articolassero in altra maniera. Mercoledì 18 febbraio
Viana ha saputo raccogliersi in se stessa
per vivere intensamente l’avvio della
Quaresima; assai partecipate sono state le Messe delle 16,30 e delle 20,30 che
hanno visto nel pomeriggio specialmente
i ragazzi e alla sera persone di ogni età
aderire al rito delle Ceneri. Nel contesto
della comunità ecclesiale intitolata a San
Martino si è concretizzato il cammino di
preparazione alla Pasqua, che ancora a
Viana – nella serata del Venerdì Santo –
avrà uno dei suoi momenti salienti nella
partenza della processione, con il simulacro del Cristo morto, diretta verso la plebana. Nella solennità della Risurrezione
di Gesù anche le campane della chiesa di
San Rocco si uniranno a quelle di tutte le
chiese di Nembro nel diffondere la gioia
dell’Alleluia.
Nel periodo recente (il 4 marzo) è
stata una bella festa, oltre che “familiare”, anche della comunità vianese nel
suo insieme, il novantesimo compleanno
di Abele Acerbis. Non solo nella zona di
Viana il “Bele” è sempre stato un personaggio. È stato un pioniere nell’avvio di
un’officina per la riparazione dei guasti
(soprattutto elettrici) degli autoveicoli e
di un distributore di benzina. Quando il
motore della propria macchina non partiva, la gente sapeva da chi andare: «A
là del Bele...», dicevano gli amici a colui
che vedevano in difficoltà. Abele Acerbis
ora ha lasciato officina e distributore di
benzina ad uno dei suoi figli. Lui si con-
Abele Acerbis in primo piano e con
un gruppo di famigliari e parenti,
(soprattutto nipoti e pronipoti) in
foto scattate in occasione della festa per i suoi novant’anni.
cede qualche passeggiata; dà consigli se
gli vengono chiesti; continua a dare una
mano ai volontari del quartiere, della cui
associazione ha sempre fatto parte; si è
preso a cuore la cura dei locali del sodalizio e del verde che li circonda; e, nei limiti delle sue attuali possibilità, continua a
prodigarsi su tale versante. Presso la sede
dei volontari si è svolta anche la festa per i
novant’anni di Abele Acerbis; lo hanno attorniato i figli, i nipoti, i pronipoti. Di sicuro è stata spiritualmente partecipe pure la
moglie Giuseppina, di recente purtroppo
passata all’Aldilà. Al “Tanti auguri a te” si
sono uniti anche un gran numero di amiMatteo
ci e conoscenti.
IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DEL 2 GIUGNO,
CHE VEDE SEMPRE UNA NUTRITA ADESIONE
Sarà Bologna quest’anno la meta
della gita degli “Amici di San Faustino”
Quest’anno sarà Bologna
la meta della gita tradizionalmente organizzata dal gruppo
degli “Amici di San Faustino”
in coincidenza con il 2 giugno,
Festa della Repubblica, che
stavolta capiterà in un martedì. Il programma è ancora in
via di definizione, e quindi non è possibile, per ora, dire l’entità della quota di
partecipazione, che sarà comunque contenuta. Gli interessati possono tuttavia
già da ora prenotarsi, per non correre il
rischio di non trovare posto, come a tanti è capitato nel 2014, quando la meta fu
la zona delle Cinque Terre, ammirata anche... dal mare. L’iniziativa della gita sul
finire della primavera ha sempre avuto
successo. Non è escluso che per il futuro si
progetti qualcosa di più rilevante.
Alla fine di questo mese di marzo
verrà adeguatamente ricordato, nel 29°
anniversario della sua morte, don Giuseppe Adobati, che, dopo essere stato
direttore dell’Oratorio, fu il primo cura-
to stabilmente residente nella
zona; di fatto egli ne rilanciò la
vita come comunità periferica,
ammodernando e ampliando
la chiesa di San Faustino e
promuovendo la realizzazione
di strutture annesse. In quanti ebbero modo di conoscerlo,
don Giuseppe Adobati ha lasciato un ricordo indelebile.
Sabato 14 febbraio, a causa del tempo avverso, non si è potuta svolgere la processione in occasione della festa di San
Faustino. Ha avuto luogo regolarmente
però la Messa solenne presieduta dall’arciprete don Santino Nicoli. È ben riuscita
– domenica 8 febbraio – la tradizionale
frittellata, anticipata stavolta di una settimana (rispetto alla ricorrenza “patronale”)
per evitare la coincidenza con le iniziative
per il Carnevale programmate dall’Oratorio. Tra animazioni, gioco della tombola,
ruota della fortuna, la “frittellata” ha visto
una nutrita partecipazione. Un grazie va a
quanti si sono prodigati per attuarla.
IL NEMBRO marzo 2015
25
PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE
NELLA RICORRENZA DELLA SOLENNITÀ CHE INVITA ALLA GIOIA PIÙ VERA E INTENSA
A Lonno auguri per tutti
con i colori della pace
A me piace molto dipingere e per questo motivo tengo in
casa pennarelli, acquarelli, matite colorate, pastelli a cera, tempera ad olio... Qualche giorno fa ho preso tra le mani una scatola di colori: avevo una scatola di colori brillanti, decisi, vivi,
alcuni caldi, altri molto freddi. Non avevo il rosso per il sangue
dei feriti. Non avevo il nero per il pianto degli orfani. Non avevo
il bianco per le mani e per i volti dei morti. Non avevo il giallo
per la sabbia ardente...; ma avevo l’arancio per la gioia della
vita, e il verde per i germogli e i nidi, e il celeste dei chiari cieli
splendenti, e il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduto e ho dipinto la pace: quella che auguro a
tutti. Buona Pasqua!
Don Roberto Zanini, parroco
Viaggio a Torino
per la Sindone
e visita ai luoghi
di don Bosco
La Parrocchia di Lonno, in
collaborazione con il gruppo degli
iscritti all’Azione Cattolica, organizza una gita/pellegrinaggio di fine
anno catechistico per martedì 2
giugno con il seguente programma
indicativo:
ore 7: partenza da Lonno con il
bus (75 posti); arrivo a Castelnuovo
d’Asti, paese natale di san Giovanni
Bosco, e visita ai luoghi della sua infanzia;
ore 11: S. Messa;
ore 12,30: pranzo presso il ristorante Mamma Margherita;
Trasferimento a Torino e breve
visita in città, o alla Basilica di Santa
Maria Ausiliatrice o all’Oratorio di
don Bosco;
ore 18 e ore 18,15: ingresso
per la visita alla Sacra Sindone, rispettivamente per 40 e 35 persone.
Il rientro a Lonno è previsto
nella tarda serata.
Quota (comprensiva di viaggio
in bus e pranzo) da versare al parroco don Roberto Zanini al momento
dell’iscrizione: euro 25 per gli adulti
e euro 10 per bambini e ragazzi. Il
viaggio è aperto non solo ai Lonnesi
e per un numero massimo tassativo
di 75 persone.
26
IL NEMBRO marzo 2015
Bambini di Lonno, di 1ª e 2ª elementare, con la catechista Rosalina, augurano buona Pasqua.
Le celebrazioni per il Triduo pasquale
Giovedì Santo (2 aprile): ore 20,30,
S. Messa “In Coena Domini” e adorazione.
Venerdì Santo (3 aprile): ore 15,
Azione liturgica della Passione; ore 16,
Confessioni per i bambini e i ragazzi; ore
20,30 Via Crucis e processione.
Sabato Santo (4 aprile): ore 15-17,
Confessioni; ore 21, solenne Veglia pasquale (inizio in oratorio).
Pasqua di Risurrezione (domenica
5 aprile): sante Messe alle ore 7,30 e 10.
Lunedì dell’Angelo (6 aprile): unica
Messa alle ore 10.
Ed ecco il calendario degli appuntamenti nelle prossime settimane.
Venerdì 10 aprile: ore 16-18, incontro vicariale dei cresimandi con il Vescovo
mons. Francesco Beschi (presso il convento dei Frati, ad Albino);
Sabato 11 e domenica 12 aprile:
ritiro/campo scuola per i cresimandi a Casale di Albino. (Nel pomeriggio di sabato o
domenica sono invitati anche i genitori).
Venerdì 17 aprile: ore 16, S. Messa.
Martedì 21 aprile: ore 20,30, incontro per i soci dell’Azione Cattolica.
PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA
IL PROGRAMMA DEL TRIDUO PASQUALE E DELLE ALTRE CELEBRAZIONI
Gavarno: l’attesa del Risorto
che è come “il fiore del mandorlo”
La Pasqua, nel ritmo della vita della gente, si accompagna al risveglio della Natura, che torna a riprendere luce e
colori. La liturgia cristiana invita a rileggere il mistero della
Passione, morte e risurrezione di Gesù e riporta al fondamento della Storia, facendo sostare sugli incontri del Risorto con
i suoi discepoli. Con una bellissima immagine Papa Francesco, di recente, ha paragonato il Signore al fiore del mandorlo,
che, sbocciando tra i primi, annuncia la primavera ormai in
arrivo: Gesù Risorto è il fondamento della speranza cristiana.
Questi pensieri di mons. Arturo Bellini dicono bene come ci si è preparati, a Gavarno, a vivere la Settimana Santa e
in particolare il Triduo pasquale, per il quale è stato stilato
il seguente programma.
GIOVEDÌ SANTO (2 aprile): ore 20,30, nella chiesa alla
“Rinnovata”, Messa In Coena Domini animata dai cresimandi
e dai comunicandi (rispettivamente 7 e 8 quest’anno a Gavarno), oltre che da dodici operatori pastorali, scelti per la
lavanda dei piedi. A Messa conclusa, adorazione (per tutta la
notte, con turni) all’altare della reposizione.
VENERDÌ SANTO (3 aprile): alle ore 10, nella chiesa alla
“Rinnovata”, momento di preghiera per ragazzi delle ele-
mentari e delle medie; ore 15 celebrazione della Passione
del Signore; ore 20,30, Via Crucis e adorazione della Croce.
SABATO SANTO (4 aprile): possibilità di Confessioni
dalle ore 9 alle 11,30 e dalle ore 16 alle 18,30; benedizione
delle uova alle ore 11 a Sant’Antonio e alle ore 11,30 alla “Rinnovata”; alle ore 20,30, nella chiesa di San Giovanni
XXIII, alla “Rinnovata”, Veglia pasquale.
FESTA DI PASQUA (5 aprile): ore 7,30 Messa a S. Antonio (dalle ore 7, possibilità di Confessioni); ore 10, Messa
solenne alla “Rinnovata”.
LUNEDÌ DELL’ANGELO (6 aprile): Pasqua dello sportivo, nella chiesa della “Rinnovata”, animata da gruppi sportivi
e nel ricordo di Antonio Scarpellini (che fu il promotore dell’iniziativa), nonché di Marino Foini, Ulisse Lodovici, Nicola Carrara, Alessandro Savoldi, Cristian Pezzotta, Damiano Pezzotta
e di quanti a Gavarno si impegnarono a favore dello sport.
Dopo la Festa delle Palme, con le prime Confessioni
per otto bambini, il corteo dalla scuola dell’infanzia alla chiesa della “Rinnovata” e la Messa solenne delle ore 10, nel programma della Settimana Santa sono state previste Confessioni comunitarie per adulti oltre che per ragazzi e adolescenti.
SI È CHIUSO CON “UN PO’ DI FIENO IN CASCINA” IL BILANCIO DEL 2014
In autunno il via ai lavori
per il nuovo Centro pastorale
«Abbiamo chiuso in positivo di 73
mila euro, grazie alle offerte ordinarie,
a quelle straordinarie delle “Giornate”,
a quelle ormai abituali del Palio delle
Contrade. È un bel po’ di fieno messo
in cascina per l’opera che nel prossimo
autunno verrà avviata per dare a Gavarno
quel Centro parrocchiale che è da tempo
atteso»: così monsignor Arturo Bellini
ha sintetizzato il bilancio finanziario
della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova per il 2014; egli ha espresso gratitudine a tutti i Gavarnesi che hanno dato
generosamente offerte, in particolare a
quelli che hanno aderito all’antica tradizione delle Giornate (destinazione alle
necessità parrocchiali del corrispettivo di
una giornata di lavoro) e ai componenti
il Gruppo Sympatia, che ha coinvolto 130
persone nell’impegno di offrire ogni mese 5 euro per il costruendo Centro. Monsignor Arturo Bellini non ha mancato di
ricordare, però, che, accanto alla generosità palese, per i bisogni parrocchiali c’è
pure la carità nascosta di chi fa del bene,
nel silenzio, sia alla comunità sia al prossimo. Sempre monsignor Arturo Bellini
Il futuro Centro pastorale
in uno dei disegni dei progetti.
ha confidato che, quando entra in una
o nell’altra delle due chiese di Gavarno,
dice: «Santi di questa chiesa, pregate per
tutti i Gavarnesi e per me»; entrambe le
chiese di Gavarno «sono belle e ben tenute, sono espressione di un affetto che
viene da lontano e testimonianza di una
fede profonda». La vera ricchezza di Gavarno sta nella disponibilità di tante persone generose sotto molteplici aspetti.
A proposito della vita parrocchiale
nelle settimane più recenti meritano sottolineatura questi fatti:
• il ricavato delle cene del povero organizzate dai vari gruppi della catechesi, a
turno, nei venerdì della Quaresima, prima
della Via Crucis, sarà destinato alle Missioni che la diocesi di Bergamo ha in Bolivia,
a Cuba e nella Costa d’Avorio; durante la
Via Crucis, nei vari venerdì, sono stati letti
pensieri di don Sandro Dordi (presto Beato) e delle sei suore dell’Istituto “Palazzolo”, morte nel Congo per il virus dell’Ebola
(tre bergamasche e tre bresciane);
• ormai da quattro mesi, nell’ultimo
sabato del mese, sta andando avanti il
Cenacolo di Papa Giovanni, momento di preghiera e riflessione (prima della
Messa delle ore 18) basato su pagine del
Pontefice nato a Sotto il Monte;
•nella Domenica delle Palme, anche
a Gavarno, come nella Parrocchia di San
Martino, è stata indetta la raccolta di generi alimentari promossa dalla Caritas/
Centro in Ascolto con la mobilitazione dei
Cresimandi, i quali – a Gavarno – hanno
posto la loro base operativa nella saletta
della comunità;
• sono stati cinque i Gavarnesi che
hanno partecipato al corso di formazione
liturgica per ministri straordinari della
Comunione promosso dalla diocesi.
IL NEMBRO marzo 2015
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SPORT
NEL SODALIZIO UN IMPEGNO A TUTTO CAMPO E NUOVE INIZIATIVE
G.A.N: dallo sci notturno
alle corse in montagna
Per il G.A.N. (Gruppo alpinistico nembrese) questo è stato ed è un periodo molto intenso di novità a livello associativo e
di impegni sul piano organizzativo. Sul
terreno strettamente agonistico è stato
allestito, come ogni anno, il campionato
nembrese di sci ed è stata curata la realizzazione di una delle prove di Revolution,
Circuito provinciale connotato dallo slogan «Sci e luci nella notte». A proposito
delle novità associative, va detto anzitutto che è stata decisa, con adesione anche
alla F.I.D.A.L. (Federazione italiana di atletica leggera) la ricostituzione di una sezione di corsa in montagna: l’iniziativa è
maturata con l’intendimento di rinverdire una “gloriosa” tradizione nembrese in
questa specialità, che ebbe nel passato tra
i propri alfieri Martino Zanchi e, più tardi,
vari atleti di spicco, sino a Bonifacio Bergamelli, il quale è tuttora brillantemente
sulla breccia, anche con i suoi settant’anni. Cominciò ad impegnarsi in questo settore la “Stella alpina” dell’Oratorio; poi si
prodigò la “David”; e successivamente entrò in campo lo stesso G.A.N., che adesso
si rimette in moto con una pattuglia (già
mobilitata) di sei o sette atleti.
Dalla prossima edizione (che sarà la
terza e si svolgerà il 31 maggio) la Nember Bike, gara in mtb che nello scorso anno richiamò ben 400 partecipanti, si chiamerà Nember Bike - Insieme con don Aldo.
Nell’allestimento della manifestazione,
all’associazione Free Bike e al G.A.N. – organismi già mobilitati nei due anni passati – si affiancherà l’associazione Insieme
con don Aldo. Nel ricordo delle attenzioni
che mons. Aldo Nicoli ebbe per il ciclismo
(anche per quello su strada), la gara, con i
suoi tracciati, di anno in anno cercherà di
valorizzare luoghi che il compianto arciprete di Nembro curò in particolare nelle
Sulla destra: Massimo Cortinovis e Martina Bergamelli, campioni nembresi di sci per il 2015. Sulla
sinistra: bambini che hanno gareggiato nella categoria Baby.
nostre zone, dallo Zuccarello alla Cascina
del Fuì, e così via.
Anche in questo 2015 il G.A.N. si è
premurato di formare nuove leve di sciatori, con il corso di sci che – con otto lezioni settimanali – ha avuto luogo nella
zona del Monte Pora dal 13 gennaio al 3
marzo; i partecipanti sono stati 36 e tutti
si sono detti soddisfatti dell’esperienza. Il
G.A.N. ha offerto il proprio apporto pur
alla attuazione della ottava edizione del
Premio alpinistico intitolato a Marco e
Sergio Dalla Longa, del quale si parla in
altra pagina. Il G.A.N. rivolge un grazie al
Gruppo Alpini, sempre pronto a dare il
proprio sostegno e che pure in occasione
del Premio Dalla Longa si è prodigato per
lo “spuntino”, quasi... notturno, che ha
concluso la serata della manifestazione.
Con le ombre della notte ormai calate, il 25 febbraio si è svolta la gara di
sci-alpinismo, appunto notturna, della
quale in G.A.N. ha assunto l’allestimento
a Lizzola nel contesto – come accennato – del Circuito Revolution. I partecipanti
alla competizione sono stati poco meno
di 150, appartenenti a Società sportive di
tutta la Bergamasca e non solo. I tesserati al G.A.N. impegnati nella prova erano
Raccontarsi: si conclude la serie degli incontri
Sta avviandosi alla conclusione Raccontarsi 2015, la serie di incontri organizzata congiuntamente dal G.A.N. e dal C.A.I. di Nembro, a turno nelle rispettive
sedi, per la presentazione di “scalate, viaggi e sogni realizzati” da parte dei loro
stessi protagonisti. Ecco i prossimi appuntamenti (tutti al martedì, con inizio alle
ore 21): 31 marzo (sede del C.A.I.): Viaggio nel mondo sotterraneo – Vita nelle grotte
(con Gianni Comotti); 7 aprile (sede del G.A.N.). Il mio ricordo di Roby (con Marco
Astori); 21 aprile (sede del G.A.N.): Progetto under 25 (a cura di varie associazioni).
La partecipazione alle serate è libera.
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IL NEMBRO marzo 2015
una ventina; si sono comportati onorevolmente. Tra i meglio piazzati meritano una citazione Rainiero Persico, Nicola
Cortesi, Giulio Scandella, Paolo Vedovati,
Enrico Bergamelli, Matteo Bergamelli,
Giuseppe Tebaldi, Marco Cortinovis. Socio
del G.A.N. è risultato pure l’ultimo classificato. Nel passato chi reggeva il fanalino
di coda e portava la maglia nera trovava
attenzioni e simpatie quasi come il primo
classificato. Ma adesso...
Con una sessantina di concorrenti
domenica 8 marzo agli Spiazzi di Gromo
si è svolto il campionato nembrese 2015
di sci. In pista c’erano numerosi nembresi e non nembresi. Massimo Cortinovis,
nato nel 1968, ha vinto (oltre alla gara
in senso assoluto) il titolo di campione
nembrese nel settore maschile; Martina
Bergamelli, nata nel 1997, piazzandosi
all’ottavo posto nella graduatoria generale, ha conquistato il titolo di campionessa nembrese, nel settore femminile. Per
le diverse categorie i vincitori sono stati
i seguenti (tra parentesi è indicato il loro anno di nascita): Snowboard maschile:
Filippo Perniceni (2002, non nembrese);
Snowboard femminile: Federica Acerbis
(2000, non nembrese); Baby maschile: Cristian Rondi (2007, nembrese); Baby femminile: Estelle Gualdi (2008, non nembrese); Cuccioli maschile: Andrea Cortinovis
(2001, nembrese); Cuccioli femminile: Michela Zanchi (2004, nembrese); Ragazzi:
Matteo Colombi (1999, nembrese); Ragazze: Alice Cortesi (1998, nembrese); Junior:
Martina Bergamelli (1997, nembrese);
Senior: Massimo Cortinovis (1968, nembrese). Al secondo e al terzo posto, in questa categoria si sono piazzati Luca Rondi
(1968) e Francesco Azzola (1980).
VITA PARROCCHIALE
IN OCCASIONE DEL PREMIO MARCO E SERGIO DALLA LONGA
Riuniti a Nembro i big
dell’alpinismo orobico
«Hanno compiuto una vera esplorazione alpinistica in stile non lontano da casa, per chi si lascia guidare dalla curiosità,
leggero su montagne che hanno rivelato ulteriori notevoli po- l’alpinismo rimane un gioco infinito». La medesima giuria ha
tenzialità per nuovi itinerari»: con questa motivazione, stilata da scelto altresì come giovane promessa 2014 dell’alpinismo orouna giuria di esperti, il Premio Marco e Sergio Dalla Longa 2014 bico Francesco Beni, di 26 anni, impegnatosi sui monti a parè stato assegnato a Tito Arosio, Saro Costa e Luca Vallata, i quali tire dal 2010, che ha mostrato in molteplici situazioni di saper
nella Cordillera Huayhuash, in Perù, hanno aperto El malefico coniugare spirito d’avventura e talento per superare le difficoltà.
Sefkow, via di misto e ghiaccio che supera la imponente parete
La serata dell’attribuzione del Premio Dalla Longa 2014, deOvest del Monte Quesillio. Tito Arosio, nato nel 1987, per la stinato alla più significativa impresa compiuta da alpinisti bergamaschi nei dodici mesi di tale
quarta volta consecutiva (nelanno, si è svolta al “Modernisle otto edizioni sin qui varate)
simo” venerdì 27 febbraio, brilè così comparso nella pattulantemente condotta da Paolo
glia vincitrice della manifeCattaneo. Lo svolgimento è stastazione organizzata dal C.A.I.
to quello consueto: proiezione
di Bergamo e di Nembro, dal
di filmati sulle otto imprese
G.A.N, dal Club Alpino Accadeammesse in gara e interviste ai
mico e dal Comune di Nemprotagonisti delle stesse; interbro, nel ricordo dei due fratelli
mezzo con un brano musicale
nembresi morti in montagna
dedicato dal Conti Trio alla menel 2005 e nel 2007. Tito Aromoria di Marco e Sergio Dalla
sio, stavolta, per la ripetizione
Longa; votazione del pubblico
della Via Heckmair sulla Nord
presente; proclamazione dei
dell’Eiger, compiuta insieme
vincitori; consegna dei trofei.
alla nembrese Maria Rosa
Con la ripetizione, in cordata con Tito Arosio, della parete In apertura alla manifestazione
Morotti, ha avuto pure il riconoscimento scaturito dal voto Nord dell’Eiger, in Svizzera, lungo la via Heckmair, la nembrese hanno parlato i rappresentanti
del pubblico convenuto per Maria Rosa Morotti non solo ha ottenuto il riconoscimento del delle associazioni e degli enti
l’occasione. Nel 2011, inoltre, pubblico nell’edizione 2014 del Premio Dalla Longa, ma ha anche che la promuovono. Dopo lo
era stato proclamato miglior realizzato un sogno che coltivava da circa 24 anni. Nipote di Carlo show, presso la sede degli Alpi“giovane promessa” tra gli sca- Nembrini (dal quale ha ereditato la passione per la montagna), ni c’è stata la possibilità di uno
latori orobici. A Tito Arosio, in- Maria Rosa Morotti – che era con il marito Sergio Dalla Longa nel spuntino per i convenuti. Ancosomma, l’...aria di Nembro fa 2007 quando egli morì tragicamente sul Dhaulagiri (Himalaya) e ra una volta il Premio Marco e
molto bene. Sempre nel con- anche lei ebbe gravi congelamenti alle mani – cominciò ad interes- Sergio Dalla Longa ha dimostratesto del Premio Dalla Longa sarsi all’Eiger nel 1990. Il suo desiderio era di scalare la Nord dell’Ei- to di essere un appuntamento
2014, la giuria qualificata ha ger d’inverno. Ha tentato ripetutamente sia d’inverno sia in altre di cospicuo rilievo, molto atteso
riservato una “menzione spe- stagioni. Vi è riuscita verso la metà dello scorso ottobre. L’ascesa è da quanti amano andar su per
ciale” a Eros Milesi, Pietro Coc- stata compiuta tra il sabato mattina e il mezzogiorno circa del lu- le montagne. Nelle foto in alto: i
chetti, Diego Pezzoli e Alberto nedì, con due bivacchi. In una sua relazione sull’impresa Maria Ro- protagonisti delle scalate in gara
Gentili, i quali con Baba Jaga, sa Morotti (a destra nella foto) ha scritto che, allorché si è trovata al Premio Dalla Longa 2014, e
“prima via di artificiale moder- in prossimità della vetta, più volte ha pianto per la commozione. Francesco Beni, scelto come “mina” al Pinnacolo di Maslana, Maria Rosa Morotti, che ora vive e lavora in Svizzera, anche negli glior giovane promessa” dell’alhanno dimostrato che «anche anni passati ha preso parte al Premio Marco e Sergio Dalla Longa. pinismo orobico per il 2014.
Un sogno cullato 24 anni
IL NEMBRO marzo 2015
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SPORT
NON DI RADO SANNO ANCHE SEGNARE… VALANGHE DI GOL
Nel “vivaio” della “Nembrese” giovani
pronti a sostituire gli... anziani
La squadra principale della Nembrese Calcio continua la scalata verso la zona playoff della classifica del girone B del
campionato di Seconda Categoria. Le gare
che essa ha disputato tra febbraio e marzo, le hanno fruttato, infatti, otto punti
preziosi. In casa, contro il Valcavallina,
il risultato è stato di 2-1 (con doppietta
dell’azzurro Sagna); sul campo dell’Oratorio Costa Mezzate la vittoria è stata
netta: 1-3 (con reti nembresi di Ghilardi
e Barcella, più un autogol); in casa contro
il Bolgare la partita si è conclusa sull’1-1
(goal azzurro di Sagna), con una squadra
molto rimaneggiata per l’assenza di cinque titolari. In questo frangente i giovani
chiamati in causa hanno dimostrato che
il futuro, per la Nembrese, può essere roseo. Il 15 marzo, infine, sul campo di una
diretta concorrente ai playoff, la Falco, il
risultato finale (0-0) è sembrato giusto per
un derby combattuto e ben giocato da
ambedue le contendenti.
Ed ora, come di consueto, ecco uno
sguardo ai risultati ottenuti tra la fine di
febbraio e l’inizio di marzo dalle compagini del settore giovanile azzurro; tra parentesi vengono segnalati, di volta in volta,
i nomi dei soli marcatori della “Nembrese”. Juniores Figc: La Torre-Nembrese:
2-8 (quattro reti ciascuno per Rondi e per
Ghilardi); Nembrese-Pradalunghese: 3-5
(doppietta di Ghilardi, un goal di Mazzucchetti); Clusone-Nembrese: 1-2 (Arrigoni,
Abdi); O. Gazzaniga-Nembrese: 2-2 (Bergamelli, Vedovati); Nembrese-Rovetta: 4-0
(Ghilardi, Parsani, Arrigoni, Abdi); posizione in classifica: terzi. Allievi Figc: Nembrese-Cisanese: 0-1; Fiorente ColognolaNembrese: 5-1 (Nuhi); Nembrese-Falco:
2-3 (Cortinovis, Ciaschini). Giovanissimi
Giocatori, tecnici e dirigenti della squadra Juniores Figc della “Nembrese”, che si sta comportando
ottimamente nel proprio campionato.
Figc: Nembrese-Ciserano: 1-1 (Perico);
Bg Longuelo-Nembrese: 5-4 (quattro gol
di Persizza); Nembrese-Boltiere: 1-2 (Persizza); nel Trofeo Ciatto, questi ragazzi
sono approdati alla semifinale battendo
l’Almè 2-1 (Perico, Persizza). Giovanissimi
Csi 2001: Nembrese-Fiorano: 2-1 (Breda,
Signori); Poliscalve-Nembrese: 0-2 (Locatelli, Breda); Nembrese-Costa Volpino: 6-0
(doppietta di Personeni, una rete ciascuno per Birondi, Belleni, Signori, Breda);
Rovetta-Nembrese: 0-1 (P. Moretti); posizione in classifica: secondi. Esordienti
Figc 2002: Nembrese-Clusone: 3-0 (Rondi, Moretti, Colagrossi); AlbinoGandinoNembrese: 3-1 (Giardina); Nembrese-Rovetta: 1-1 (Salvi); posizione in classifica:
quarti. Esordienti Csi 2003: AlzaneseNembrese: 0-5 (doppietta di Alberti, una
rete ciascuno per Nica, Bonassoli, Zenucchi); Nembrese-Fiorano: 4-1 (doppietta di
Alberti, una rete per Nica e una rete per
APPARTAMENTO
SUL LAGO DI GARDA
nella zona di Sirmione in un residence con piscina e giardino
al piano terra, con possibilità di otto posti letto
A F F I T TA S I
per il periodo estivo, ma anche per un trimestre o un semestre
Per informazioni telefonare al 335 53 49 801
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IL NEMBRO marzo 2015
Zanetti); Tribulina Gavarno-Nembrese:
0-8 (quattro reti per Alberti, doppietta di
Bonassoli, una rete ciascuno per Zanetti e
per Maffeis); posizione in classifica: terzi.
Pulcini Csi 2005: AlzanoCene-Nembrese:
1-0; Nembrese-Stezzano: 12-0 (quattro
reti ciascuno per Togni e per Vedovati,
una rete ciascuno per Papi, Fabiano, Carrara, Mansouri); Stezzano A-Nembrese:
0-2 (Togni, Carrara); Nembrese-Telgate:
0-1 (G. Di Leo); posizione in classifica:
primi. Pulcini Csi 2006: questa compagine, composta da bambini del 2006 e da
qualche bambino nato nel 2007/08, ha 9
punti all’attivo ed è in costante crescita di
gioco: Stezzano B-Nembrese: 1-0; Nembrese-Stezzano A 0-0; Telgate-Nembrese:
1-0; Nembrese-Urgnano: 5-0 (doppietta
di A. Mansouri, una rete ciascuno per Ba,
Y. Mansouri, C. Carrara).
Le due squadre Over (delle quali si
parla in altra pagina di questa edizione de
Il Nembro), iscritte al campionato di calcio
a 5 Special del Csi si trovano entrambe al
primo posto nella loro classifica.
Si ricorda alle famiglie dei bambini
e delle bambine nati negli anni 2008 e
2009 che sono state aperte le iscrizioni
per accedere, nel prossimo autunno, alla
scuola calcio.
Nell’imminenza delle festività pasquali, il presidente della Nembrese Calcio, Pietro Birolini, a nome dell’intero
Consiglio direttivo della società “azzurra”,
porge alla cittadinanza nembrese i migliori auguri.
VITA PARROCCHIALE
NEL LORO CAMPIONATO
INDETTO DAL C.S.I.
BRILLANO
GLI OVER
Già in altre occasioni sulle pagine de
Il Nembro si è parlato del progetto Over,
con il quale la “Nembrese Calcio” ha deciso di impegnarsi per dare la possibilità,
attraverso il football, anche a giovani e
non più giovani con problemi di disabilità, di vivere momenti di sano divertimento giocando, appunto, al pallone. L’attività
è iniziata in forma molto “amatoriale”, in
sordina, con allenamenti prima e poi con
qualche partitella amichevole che ha
coinvolto pure persone non frequentanti
abitualmente i raduni degli Over. Quelle
partitelle sono state altrettante occasioni
di festa condivisa. Oltre che a Nembro,
con analoghi intendimenti, ci si è attivati
pure in altre località, e in particolare dalle parti di Mozzo e di Martinengo. Dal
passaparola e dai tornei estemporanei
– uno dei quali si tenne pure a Nembro,
sul campo di San Faustino – si è arrivati ,
grazie alla disponibilità del C.S.I., ad allestire un primo campionato provinciale
riservato alla categoria Over: campionato
con quattro squadre, nel quale Nembro
si è inserito con un ruolo primario, schierando addirittura due formazioni (in un
totale di quattro): una contrassegnata dal
colore Arancione e una contrassegnata
dal colore Giallo. Questo campionato –
per squadre a cinque giocatori – ha già
avuto il suo girone di andata e il 24 febbraio scorso ha iniziato il girone di ritorno, mettendo in calendario per il 21
marzo la seconda giornata (del “ritorno”)
In una targa il “grazie” del Comune
All’inizio della seduta del Consiglio comunale svoltasi il 26 febbraio, con la consegna
di una targa alla “Nembrese Calcio” l’Amministrazione civica ha voluto esprimere al
sodalizio “azzurro” il proprio apprezzamento per il Progetto Over, che ha un alto valore
sociale e umano, al di là dei suoi risvolti sportivi. In brevi discorsi sono stati rimarcati i
significati connessi all’iniziativa, valorizzata ora dal campionato a 5 Special del C.S.I..
Alla cerimonia erano presenti anche i giocatori delle due squadre Over; a ciascuno di essi
è stata consegnata una medaglia. Nella foto: giocatori della categoria Over, autorità e
dirigenti della “Nembrese” presenti alla cerimonia in Municipio.
e per l’11 e il 12 aprile la terza e conclusiva giornata (del girone di ritorno). Alle ore
15 di sabato 11 aprile, nella palestra di
via Cavalli a Villa di Serio, ci sarà il derby
tra le due squadre della “Nembrese” categoria Over. Dopo la prima giornata del “ritorno” queste due squadre, nate entro la
società “azzurra”, erano in testa alla classifica del campionato, entrambe con 10
punti; al secondo posto della graduatoria
c’era la troupe degli “Amici di Mozzo”, con
8 punti, mentre al terzo posto si trovava
la compagine dell’Oratorio di Martinengo,
con 4 punti. La prima giornata del “ritorno” è stata... amara per la Over Nembrese
Arancione, incappata nella prima sconfitta (4-3), subíta ad opera degli “Amici di
Mozzo”; ed è risultata invece euforica per
la Over Nembrese Giallo, vittoriosa addirittura per 8-1 sulla squadra di Martinengo. I dirigenti delle Over nembresi hanno
fatto presente agli “atleti” dell’Arancione
come, con un po’ più di attenzione, si sarebbe potuta evitare la sconfitta; e hanno
calmato gli entusiasmi della Over Giallo,
rimarcando la necessità di un costante
impegno. Come finirà il primo campionato bergamasco C.S.I. 5 Special (questa è
la denominazione ufficiale)? Sarà di una
troupe nembrese il primo “scudetto” di
questa categoria?
(AI LETTORI – Questa pagina era stata
già così redatta quando si è avuta notizia
del lutto del quale si riferisce a pagina 39).
I diciassette giocatori della “rosa” e i dirigenti
Un’altra istantanea scattata in occasione della cerimonia in Municipio
per la consegna della targa di riconoscenza alla “Nembrese Calcio”.
La “rosa” degli Over della “Nembrese” è composta da diciassette giocatori; di questi, nove sono stati inseriti nella squadra
Arancione, otto nella squadra Giallo. Ecco i componenti delle
due troupes: Arancione: Gabriele Cereda (portiere), Ulisse Pezzotti (difensore), Raffaele Moreni (difensore), Roberto Gelpi (centrocampista), Giovanni Gelmi (attaccante), Luca Lazzari (portiere),
Michael Nicolussi (difensore), Douglas Nicolussi (centrocampista),
Paolo Valota (attaccante). Giallo: Pier Battista Chiappini (portiere), Francesco Pezzotti (difensore), Carlo Pezzotti (attaccante),
Mirko Bernini (attaccante), Simone Grigis (difensore), Michele
Vedovati (portiere), Marco Nosari (centrocampista), Emanuele
Nani (attaccante). Durante le partite le formazioni comprendono
cinque giocatori ciascuna. Lo staff tecnico della Over Nembrese è
il seguente: Gianmario Lesmo, allenatore; Leonardo Marcassoli,
vice allenatore; Giuseppe Moioli, vice allenatore; Battista Mologni, preparatore dei portieri; Marco Pezzoli, educatore.
IL NEMBRO marzo 2015
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VITA PARROCCHIALE
LA TROUPE MANTIENE UNA BUONA POSIZIONE IN CLASSIFICA. DOPO AVER SUPERATO SINTOMI DI PAREGGITE...
La “Gavarnese” ha messo alle corde
la squadra regina del suo girone
I match disputati dalla squadra portabandiera della Gavarnese Calcio tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo hanno prodotto, nel complesso, risultati positivi. Di riflesso, la sua
situazione nella classifica (quella del girone C del campionato
regionale di Promozione) pare essersi stabilizzata in una posizione medio-alta. Dopo la gara del 15 marzo, i punti ottenuti
dalla formazione verde-arancione erano 41, come quelli del Lemine Calcio. Sopra di queste due squadre stavano sette team,
capitanati dal Forza e Costanza (con 48 punti). Le ultime cinque
partite hanno visto la “Gavarnese” pareggiare – tre volte di fila –,
perdere una volta e vincere con la capolista.
Ecco i risultati: Gavarnese-Stezzanese: 0-0; Cologno Frassati Ranica-Gavarnese: 1-1 (per i verde-arancione rete di Riva);
Gavarnese-Ghisalbese: 0-0; AlbinoGandino-Gavarnese: 2-0. Il
risultato di maggior prestigio delle recenti settimane è stato
quello ottenuto, in casa, contro il Forza e Costanza (3-1, con
reti dei “gavarnesi” Brolis, Pulcini e Ababacar). Va detto che
il gol siglato su rigore dal Forza e Costanza intorno al 45°
del secondo tempo, quindi a partita ormai terminata, è stato
Una fase della partita tra la Gavarnese e la Forza e Costanza (capolista),
svoltasi ai “Saletti” e conclusasi con il successo (3-1) dei padroni di casa.
calciato quando in porta c’era il centrocampista Pulcini al
posto del portiere Cantamesse, espulso a cambi già esauriti
(da parte della troupe verde-arancione).
Gli Juniores Figc, alla metà di marzo, si trovavano, con 43 punti, secondi
nella classifica del loro girone, dietro al
Baradello. Nelle cinque gare giocate a cavallo tra febbraio e marzo, questi ragazzi
hanno ottenuto un pareggio (1-1) proprio
Al momento della messa in stampa di questo Nembro erano già arrivate le
in casa del Baradello, e quattro vittorie:
prime adesioni al torneo di tennis per coppie maschili che dal 15 al 19 aprile si
Gavarnese-Casazza (3-0); Gavarnese-Orasvolgerà presso l’Isola dello zio Bruno, a Comenduno di Albino. Indetta dall’assotorio Gazzaniga: 2-0; Gavarnese-Casnigo:
ciazione Insieme con don Aldo, la manifestazione è alla sua seconda edizione. Essa
1-0; Endine Gaiano-Gavarnese: 1-2. Nella
ha lo scopo di far memoria sia di mons. Aldo Nicoli sia di Franco Morotti attraverserata di mercoledì 18 marzo, si è dispuso lo sport della racchetta, che entrambi coltivarono con assiduità. Nell’edizione
tato l’incontro Città di Dalmine-Gavarnedel 2014 la competizione ha registrato un buon numero di iscritti. La speranza è
se, valido per l’accesso alla semifinale del
che così avvenga pure stavolta. Il regolamento è lo stesso dello scorso anno. Per
Torneo Bonacina. Il risultato (0-1) è stato
le iscrizioni (e per altre informazioni) si può contattare il numero 339 1521522.
a favore della “Gavarnese”.
Prime adesioni al torneo di tennis indetto
nel ricordo di mons. Aldo Nicoli e Franco Morotti
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IL NEMBRO marzo 2015
VITA PARROCCHIALE
CON TANTA VOGLIA DI BEN FIGURARE
Il Cicloteam
è di nuovo in sella
Il Gruppo sportivo Cicloteam, che a Nembro si sta prodigando per tenere alta la passione per le corse in bicicletta
su strada in un periodo nel
quale la propensione per tale
attività agonistica trova adesioni e attenzioni in diminuzione
– anche per l’impegno e la fatica che essa comporta – ha avviato la stagione 2015 con un
passo significativo; domenica
8 febbraio, i dirigenti, gli atleti
e i genitori degli stessi corridori più giovani si sono ritrovati
nella plebana per partecipare
alla Messa delle ore 10,30, per
ringraziare il Signore dei risultati ottenuti l’anno scorso, per
chiedere sostegno e protezione in quello
ora in corso. Ancora tutti insieme – dirigenti, atleti e genitori – sono andati poi
a pranzo alla pizzeria situata ai “Saletti”,
nei pressi dei campi di tennis.
Di fatto anche nel corso dell’inverno
dirigenti ed atleti non sono rimasti inattivi: in particolare gli atleti – che poi sono
tutti o quasi ragazzi o adolescenti – per
“mantenersi in forma” hanno fatto esercizi fisici, si sono impegnati in camminate,
anche su per le montagne per... ossigenarsi, come fanno... i campioni.
Il gruppo Cicloteam – che sta in sostanza proseguendo la storia della Ciclisti-
I corridori del Gruppo Cicloteam in
foto scattate nella zona del Monte
Misma durante una delle loro
“camminate”.
ca Valoti, a lungo mobilitatasi con ottimi
risultati – è al suo 47° anno di attività. Si
dà da fare sia nel formare le nuove leve
del pedale a due ruote sia nell’organizzare competizioni. Attualmente può contare su diciassette corridori suddivisi in tre
categorie, ma spera che altri si facciano
avanti. I dirigenti non sono tanti, ma tutti
sono molto motivati. I “quadri” del sodalizio sono i seguenti.
Direttivo: presidente onorario Pietro Valoti; presidente operativo Claudio
Carrara; direttori sportivi: Luca Amissini,
Leone Carrara, Ferruccio Bettoschi, Andrea Allegrini.
NEL CONTESTO DEI CONCERTI PROGRAMMATI PER ALBINO CLASSICA
A Nembro una fisarmonicista della Bielorussia
Anche quest’anno è stato messo in cartellone a
Nembro il concerto conclusivo della manifestazione
Albino Classica, che abbina conferenze ed incontri
culturali ad appuntamenti prettamente musicali. Programmata con avvio dal 15 marzo, la rassegna prevede,
in particolare, per il 15 aprile, ad Albino, presso l’auditorium “Cuminetti”, una conferenza sui restauratori
d’organo. Tutti i sette concerti stabiliti sono stati affidati
ad interpreti di notevole prestigio, con una impostazione assai originale. Al “Modernissimo” di Nembro il 16
maggio (un sabato), alle ore 21, sarà presente una fisarmonicista nata in Bielorussia, Natalya Chesnova (foto) là diplomatasi nel 2004;
da allora ella ha iniziato una intensa attività concertistica; ha inciso vari dischi. È
inoltre insegnante di fisarmonica in diverse scuole della Lombardia e anche a
Bergamo. Nel prossimo numero de Il Nembro verranno date ulteriori indicazioni.
Corridori della categoria Allievi: Giovanni Capella,
Andrea Ghislanzoni, Michele
Colombelli, Luca Vezzoli, Daniele Azzola, Davide Cattaneo,
Daniel Mazzola. Corridori della categoria Esordienti: Sergio
Meris, Enrico Valoti, Simone Tilatti, Stefano Moroni. Corridori
della categoria Giovanissimi:
Leonardo Allegrini, Marco Valoti, Simone
Bonzi, Alessandro Signori, Federico Allegrini, Andrea Molinari.
Nell’ambito organizzativo il Gruppo
Cicloteam allestisce tre gare, due a Nembro e una fuori Nembro. Ecco il calendario di tali impegni.
19 luglio: presso l’Oratorio della
Parrocchia di San Paolo in Bergamo, per
la categoria Giovanissimi, 6ª Coppa “Zio
Mario” (alla memoria).
9 agosto: per la categoria Allievi,
10° Trofeo Cicloteam “Virgilio Pezzotta”
(alla memoria), con partenza da Nembro
ed arrivo a Lonno; questa competizione
fa parte del 7° Giro della Valle Seriana;
prima veniva proposta in varie località,
dallo scorso anno è stata portata sul territorio di Nembro ed ha ottenuto un grosso
successo di adesioni.
27 settembre: 25ª Medaglia d’oro “Ricky Schiattareggia” (alla memoria)
e 24ª Medaglia d’oro “Michele e Luigi
Cortinovis” (alla memoria); questa corsa
collocata in chiusura alla stagione della
categoria Esordienti, ha ormai una sua
lunga tradizione, rinvigorita dall’anno nel
quale si è pensato di porne l’arrivo lungo
la strada verso lo Zuccarello; ogni volta
trova un’ampia partecipazione.
Nella Bergamasca per il via alle corse
su strada (riservate ai giovani e ai dilettanti) dell’anno 2015 è stata scelta la data del
29 marzo. I ragazzi e i giovani che volessero cominciare a praticare il ciclismo possono sempre rivolgersi al Cicloteam.
IL NEMBRO marzo 2015
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SPORT
GRAZIE ALLE SUE SEI FORMAZIONI IMPEGNATE IN QUESTE DUE SPECIALITÀ AGONISTICHE
Tennistavolo e Calciobalilla:
la “David” sta prendendo quota
Normalmente su queste pagine si
parla delle squadre di calcio della “David”. Ma la società sportiva che ha la propria sede presso l’Oratorio “San Filippo
Neri” – società che in epoche lontane era
molto impegnata pure negli ámbiti della
pallavolo e dell’atletica (corsa in montagna e podismo in particolare) – opera con
i suoi tesserati pure in altre due specialità
agonistiche, partecipando ai campionati
provinciali organizzati nella Bergamasca
dal Centro Sportivo Italiano nonché ai
vari tornei che periodicamente vengono
proposti un po’ ovunque, a livello regionale e non solo: le specialità agonistiche
delle quali qui ci si vuole occupare sono
quelle del Tennistavolo e del Calciobalilla.
La pattuglia del Tennistavolo comprende dieci atleti, già da tempo in...orbi-
ta, e quattro giovanissimi che stanno facendo esperienza per aggregarsi al gruppo
e dare, pure loro, un significativo apporto.
La “base” dell’attività della “David” – per
questo sport – è il salone “Don Giuseppe Adobati”. Qui tutti i martedì e tutti i
venerdì, dalle ore 20,30 alle ore 22,30,
si svolgono gli allenamenti, all’inizio dei
quali viene offerta la possibilità di “provare a giocare” a tutti i ragazzi che lo desiderano e che a tale scopo si fanno avanti.
Al martedì sera, con inizio alle ore 21, si
svolgono anche le partite casalinghe delle squadre della “David” di Tennistavolo
iscritte ai campionati provinciali. Queste
squadre, per ora, sono tre. Va detto che
nel Tennistavolo non esistono categorie
basate sull’età. Ogni squadra può comprendere giovani e meno giovani.
Un gruppo dei tesserati della “David” impegnati nel Tennistavolo.
Scuola di football 2015/16: aperte le iscrizioni
dei bambini che sono nati negli anni 2008 e 2009
Alla “David” si sta già pensando alla stagione 2015/16, in particolare a proposito del “vivaio”; in altre parole, sono già aperte le iscrizioni per la Scuola di calcio
che... aprirà i battenti nel prossimo ottobre. Si accettano le iscrizioni dei bambini
nati negli anni 2008 e 2009. Per... far mettere in nota i loro figli di tale età, i genitori
interessati possono presentarsi tutti i giorni presso la sede della “David”, situata in
locali sotto il salone “Don Giuseppe Adobati”, presso l’Oratorio. Il signor Luigi Noris, oltre a raccogliere le adesioni, darà tutte le indicazioni e le informazioni utili.
Intanto per i bambini che già fanno parte della “Scuola calcio” della “David”, si
sta preparando il torneo che, come sempre, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio
permetterà loro di gareggiare con i coetanei di analoghi sodalizi di altri paesi.
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IL NEMBRO marzo 2015
La David A (di Tennistavolo) comprende: Daniel Bostan, Nicola Cadamuro e Giorgio Gambirasio; nei campionati
provinciali fa parte del gruppo A; a fine
febbraio aveva sei punti ed occupava il
settimo posto nella propria classifica.
La squadra David B (di Tennistavolo)
è composta da Luca Carrara, da Elio Persico e da Lucio Riboldi; nei campionati provinciali del C.S.I. fa parte del gruppo B; a
fine febbraio aveva 16 punti ed occupava
il quinto posto nella propria classifica.
La squadra David C (di Tennistavolo) comprende Giovanni Bornatico, Mara
Cortinovis (che è l’unica componente femminile dell’intera troupe del Tennistavolo
della società oratoriana), Giampaolo Pansa
e Mario Zanchi; fa parte del gruppo D (nei
campionati provinciali); alla fine di febbraio aveva già accumulato 19 punti e si trovava al quinto posto della propria classifica.
Il quartetto dei giovanissimi, delle
“speranze” per il Tennistavolo della “David” del futuro, è costituito da Andrea Bergamelli (nato nel 2000), da suo fratello Luca Bergamelli (nato nel 2004), da Samuele
Ravellini (nato nel 2001), da Luca Barcella
(nato nel 2003). Sotto la guida, in particolare, di Giorgio Gambirasio, questi ragazzi
nei tempi recenti hanno fatto notevolissimi progressi; promettono bene, tanto che
nella “David” si sta pensando di creare,
proprio e solo con loro, per la prossima
stagione una quarta squadra, la quale
potrebbe anche risultare la più “verde”, la
più giovane di tutta la provincia (alla luce
delle regole vigenti in questo sport a proposito della composizione delle équipes).
Ha tutte le qualità per emergere pure Mara Cortinovis, anch’ella giovanissima: queste qualità le ha messe in luce l’8
febbraio scorso a Villa Guardia, a Como,
in occasione di un torneo regionale allestito dal C.S.I., con la partecipazione di
tanti “campioncini in erba”: la rappresentante della “David” è riuscita ad ottenere
il quarto posto assoluto; si è fermata... ai
piedi del podio. Ma ha lasciato capire di
volervi salire (sul podio) al più presto.
La compagine della “David” nel Calciobalilla comprende diciotto tesserati,
coordinati ormai da tempo da Gianluca
Belotti e da Ilario Alvino; grazie al loro
assiduo impegno il gruppo si è fatto sempre più nutrito ed... agguerrito. La “base”
SPORT
La squadra David A (a sinistra) e le squadre David B e David C (a destra) del Calciobalilla.
dell’attività è il bar dell’Oratorio, dove al
martedì e al venerdì, dalle ore 21 in poi,
si svolgono gli allenamenti; capita però
che si giochi anche... tutte le sere. Le partite “ufficiali” per i campionati provinciali
hanno svolgimento o al lunedì sera o al
mercoledì sera, sempre con inizio alle
ore 21. Le tre squadre della “David” di
Calciobalilla sono così composte:
David A: Francesco Alfani, Ottavio
Alvino, Gianluca Belotti, Giulio Biava, Angelo Carrara; la troupe è nel girone B del
gruppo B (dei campionati provinciali del
C.S.I.); alla fine di febbraio aveva 68 punti, occupava il 7° posto in classifica, con
1.061 reti fatte e 1.063 subite;
David B: Mauro Alfani, Ilario Alvino, Salvatore Bottiglieri, Mattia Carrara,
Nicholas Danesi, Matteo Scuri, Pasquale
Umbaca; la troupe è nel girone B del gruppo C (dei campionati provinciali); a fine
febbraio occupava l’ottavo posto (verso la
metà) della propria classifica con 58 punti, con 994 reti realizzate e 1.103 subite;
David C: Carlo Battello, Michele Burini, Stefano Criserà, Daniele Ida, Mattia
Vedovati, Tiziano Zanchi; anche questa
troupe è inserita nel girone B del gruppo C
(dei campionati provinciali); ha accumulato 24 punti; a fine febbraio era in fondo
alla classifica (con tanta voglia di risalire);
749 le reti fatte, 1.221 quelle subite.
Anche attorno al Calciobalilla c’è
molto entusiasmo. Nel gruppo regna una
grande volontà di collaborazione nel tenere alti i colori della “David”.
IL MALTEMPO HA FORTEMENTE OSTACOLATO LA REGOLARE ATTUAZIONE DEL CALENDARIO
Calcio: due squadre sulle vette
e una a caccia del... primo successo
Dal momento della ripresa delle attività agonistiche dopo la tradizionale pausa
connessa alle feste natalizie e di fine anno,
sui campi all’aperto l’unico vero vincitore
è stato il... maltempo: in altre parole, le
non favorevoli condizioni atmosferiche in
questa prima parte del 2015 hanno fortemente ostacolato il regolare svolgimento
dei campionati di calcio secondo il calendario a suo tempo stabilito. Anche le undici squadre della “David” impegnate nel
settore del football a sette giocatori gestito
dal C.S.I. nella Bergamasca hanno subito
le conseguenze di questa situazione. In
pratica, nei tempi più recenti, esse hanno
disputato, nel loro insieme, una trentina
di partite (tra le quali si è collocato pure
un derby). Purtroppo risulta negativo, nel
complesso, anche il bilancio dei portacolori della Società accasata al “San Filippo
Neri”: si contano, infatti, ben 17 sconfitte a fronte di tredici vittorie e ad un pareggio. I gol subiti (152 in totale) hanno
largamente superato quelli fatti (118). La
speranza è che, con la primavera, arrivino
pure risultati incoraggianti, anche se resta
sempre primaria la regola dello sport praticato come momento di divertimento e
di aggregazione più che come occasione
di ricerca di un successo.
Vista la... scarsità di dati, in questo
mese, invece del consueto dettagliato
quadro delle prestazioni di ciascuna squadra, vengono forniti, per ogni troupe, solo
i punti conseguiti (nel rispettivo campionato) e la posizione occupata in classifica
alla fine del mese di febbraio. Categoria
per categoria, ecco dunque il prospetto
del... cammino fatto (entro la fine di febbraio) dalle singole compagini della “David”: Dilettanti A: un punto, dodicesimo
posto in classifica; Dilettanti B: 19 punti,
decimo posto in classifica; Dilettanti C:
25 punti, secondo posto in classifica; Juniores: 38 punti, terzo posto in classifica;
Allievi A: 40 punti, primo posto in classifica; Allievi B: zero punti, dodicesimo posto in classifica; Giovanissimi: 10 punti,
ottavo posto in classifica; Esordienti A:
26 punti, quinto posto in classifica; Esordienti B: 16 punti, ottavo posto in classifica; Pulcini A: 32 punti, primo posto in
classifica; Pulcini B: 3 punti, dodicesimo
posto in classifica.
Da questo specchietto si desume che
delle undici squadre di calcio della “David” impegnate nel C.S.I. due erano, alla
fine di febbraio, ai primi posti delle classifiche dei loro gironi; una stava al secondo posto (della propria classifica), una al
terzo posto.
Gli Allievi B, alla fine di febbraio,
erano ancora a zero punti. La spiegazione c’è: tranne uno (che è del 1999), sono
tutti ragazzi nati nel 2000, mobilitati in
un campionato che annovera compagini
formate da adolescenti per lo più nati nel
1998 e nel 1999, oltre che nel 2000. In
concreto: questi Allievi stanno scontando
la loro giovane età e la loro inesperienza.
Va però detto che, insieme ai loro allenatori, sono sempre puntuali agli allenamenti e si danno un gran daffare pure
nelle partite; insomma, ce la mettono tutta perché vogliono porsi nelle condizioni
di... far risultato. E di questo passo, prima
o poi, raggiungeranno il loro obiettivo.
Forza ragazzi!
IL NEMBRO marzo 2015
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IN MEMORIAM
I NOSTRI DEFUNTI
Mezz’ora prima di ogni funerale
viene recitato il S. Rosario
Suor FILIPPINA MASSEROLI
15/6/1919 – 20/2/2015
All’età di 95 anni (settanta dei quali vissuti come appartenente alla
Congregazione delle “Cappuccine”
fondata nel 1885 a Loano da Maria Francesca Rubatto), “prima che
spuntasse l’alba” del 20 febbraio, si
è addormentata serenamente nel
sonno eterno, nella pace del Signore, suor Filippina (al secolo Albertina) Masseroli. Nata e cresciuta a
Nembro, in ancor giovane età, insieme alle tre sorelle, si trovò orfana di entrambi i genitori. Nel periodo nel quale era ormai all’epilogo
la seconda guerra mondiale, andò
a Milano in cerca di lavoro. Con
la guida spirituale del Cappuccino
Fra’ Sisinio, nei primi mesi del 1945
entrò nell’Istituto religioso rubattiano, cominciando poi, nel medesimo, il noviziato a Loano nell’ottobre dello stesso anno. Nell’ottobre
del 1947, in Liguria, emise la prima “professione religiosa”. Quella perpetua la fece nel 1952 a
Montevideo (Uruguay), quando
già da qualche tempo si trovava
nell’America Latina, impegnata in
ospedali italiani, nell’assistenza ad
ammalati ma pure in sollecitudini
verso i loro parenti e quanti vedeva
in situazioni di bisogno. Nel continente latino-americano rimase per
più di una ventina d’anni, agendo
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IL NEMBRO marzo 2015
anche in Argentina. Nel dicembre
del 1971 rientrò in Italia, e, come
Animatrice, o Vicaria o Superiora,
si prodigò in ospedali e cliniche
a Novara, ad Alzano Lombardo, a
Genova, presso la “Casa Giuseppe
Verdi” a Milano, a Sanremo, a Varazze. Restò in questo servizio sino
a quando gli acciacchi dell’età fattasi ormai abbastanza avanzata, la
indussero a ritirarsi nella “Casetta
verde” a Varese riservata alle “anziane” delle “Cappuccine” di Maria
Francesca Rubatto. Nel giugno del
2009 - anche per essere più vicina
ai suoi congiunti – chiese ed ottenne di spostarsi nel “pensionato”
(sempre delle “Cappuccine”) annesso alla clinica “San Francesco”
in Bergamo. E qui è rimasta sino
a quando è deceduta. I funerali
si sono svolti al Tempio Votivo, in
Bergamo, nella Parrocchia di Santa Lucia (zona nella quale si trova
la clinica “San Francesco”). La sua
sepoltura – in adempimento di un
suo preciso desiderio, più volte manifestato ai propri numerosi nipoti,
che sovente andavano a trovarla,
animati da affetto e ammirazione
per lei – è avvenuta nel cimitero di
Nembro. Suor Filippina Masseroli
– come ha rimarcato suor Franca
Zeni, superiora “provinciale” delle
“Cappuccine” per l’area comprendente la Lombardia – era una
donna tenace, dal temperamento
forte, avveduta ed imparziale, e
una “sorella” dal cuore generoso,
capace di accoglier, ascoltare e
consigliare; “gustosa” nel suo dire
e tenace nella sua fede profonda,
anche nei momenti più difficili,
con il suo temperamento estroverso, aperto al dialogo schietto
con tutti, è sempre stata un punto
di riferimento nei Centri di cura
e nelle “Fraternità” o “Comunità”
nelle quali si è trovata; “ha vissuto
la sua vocazione con la massima
dedizione”; “non ha lasciato nulla
di scritto, non ha pronunciato frasi scultoree; semplicemente si è
lasciata condurre per mano dalla
Divina Provvidenza”. E così di lei
restano in quanti l’hanno conosciuta, e specialmente nei suoi nipoti e
parenti, un grande ricordo, un forte
rimpianto. I parenti di suor Filippina Masseroli ringraziano coloro che
si sono uniti al loro lutto.
ANGELINA ROSSI
18/11/1921 – 9/2/2015
Nella quotidianità del Villaggio
Crepi basso, tra la metà degli anni
’50 e la fine degli anni ’70 (del ’900)
Angelina Rossi – così ufficialmente fu registrata all’anagrafe – era
semplicemente la Angela, moèr
(moglie) del Bepino del Dopolavoro,
spusa (nuora) della Teresì e del Giacumì di pràcc, cognata del Paolino,
pure lui barista del Dopolavoro. In
quel contesto – che in sostanza era
un’enorme famiglia, articolata in
tante piccole o grosse famiglie capaci di fare cordialmente comunità
conservando ciascuna una propria
sfera di riservatezza – la Angela
era una dolce signora, sempre sorridente, intelligente e arguta nei
dialoghi, che all’occorrenza, mettendo a frutto l’esperienza di un
suo periodo di lavoro, con gratuita
disponibilità andava nelle case a
praticare iniezioni ai bisognosi di
cure e anche a dare una mano alle mamme in difficoltà con i loro
bambini. Angelina Rossi si è spenta
a 93 anni, dopo essere vissuta per
quasi settant’anni nella zona del
Villaggio Crespi basso e di San Faustino. Negli ultimi tempi si era reso
necessario il suo ricovero presso la
Casa di Riposo, affinché pure lei
avesse adeguata assistenza anche
sanitaria. Angelina Rossi era nata a
Nese, terzogenita di quattro fratelli
e sorelle. Quando ella era ancora in
tenera età, la sua famiglia si trasferì
a Gavarno. Giovanissima ebbe un
posto di lavoro alla Cartiera Pigna
di Alzano; ma si trovò disoccupata
dopo un infortunio. Non si rassegnò. Trovò un nuovo impiego come
infermiera presso quello che allora
chiamavano “il Sanatorio” a Groppino, in alta Valle Seriana. Si era nel
periodo subito dopo la fine della
seconda guerra mondiale. Nel 1946
Angelina Rossi conobbe Giuseppe
Bergamelli (ol Bepino del Dopolavoro); si sposarono nello stesso anno;
ed ebbero la loro abitazione nella
cà di masér (casa dei contadini), accanto alla Teresì e al Giacumì, i quali
avevano conosciuto personalmente
Benigno e Giulia Crespi, in quanto
coltivavano loro terreni. Nel tempo
IN MEMORIAM
libero al di là delle occupazioni domestiche, Angelina Rossi andava a
dare una mano anche al marito, il
quale, aveva la responsabilità della
gestione del Dopolavoro e del bar,
che ne era il cuore. Quando il villaggio fu ristrutturato, Angelina e
Giuseppe si stabilirono in un appartamento in una delle “nuove palazzine”. La loro famiglia era nel frattempo stata allietata dalla nascita
di tre figli: Diego, Michela e Danilo.
Con la “crisi” della Filatura Crespi e
di tutto l’annesso, anche il Dopolavoro (punto di incontro delle maestranze) chiuse i battenti. Vistosi in
pensione, Giuseppe Bergamelli cominciò a offrire un aiuto nel tenere
in ordine la chiesa di San Faustino
all’epoca di don Giuseppe Adobati. Lo accompagnava non di rado
la moglie: la loro serena unione si
è conclusa dopo 64 anni, quando
Giuseppe Bergamelli è morto. Con il
marito in pensione, Angelina Rossi
aveva avuto (insieme a lui) più tempo per i figli, i nipoti e pure i pronipoti (diventati sette – i nipoti – e tre
– i pronipoti –); nipoti e pronipoti
che ora descrivono la loro nonna o
bisnonna come «una donna attenta e premurosa, sempre disponibile in caso di bisogno, serena nel
consigliare e incoraggiare, molto
propensa alla gioia del cantare, con
l’Ave Maria di Franz Schubert come
suo pezzo forte». Fino a quando le
forze glielo hanno permesso, Angelina Rossi non è mai mancata alla
Messa nella chiesa di San Faustino.
E vi ha testimoniato la sua forte
fede cristiana anche con il canto.
I figli, i nipoti e i parenti di Angelina Rossi sono grati al personale
della Casa di Riposo per l’assistenza
prodigata alla propria congiunta
nel periodo della sua permanenza
presso l’istituzione. Dicono altresì
un sentito grazie a tutti coloro che
hanno partecipato al proprio lutto.
VENANZIO ADOBATI
10/11/1923 – 14/2/2015
Dopo una lunga malattia, all’età di
91 anni, si è spento serenamente
nella pace del Signore Dante Venanzio Adobati. Era nato nella località Belvedere di Nese. Qui trascorse
i primi anni della sua infanzia e della sua fanciullezza. Con la famiglia
si trasferì poi a Lonno. Nel fiore della gioventù vi conobbe Ausilia. La
sposò nel 1949. Insieme andarono
ad abitare, di nuovo, nella località Belvedere, ove videro il proprio
focolare allietato dalla nascita dei
loro primi tre figli. Negli anno ’60
però i coniugi decisero di tornare a Lonno. Riuscirono a costruirsi
una casa, creando lo spazio pure
per quel negozio che nella frazione
montana di Nembro, per la gente,
diventò quello del forner (del fornaio). Ad occuparsene, a portarlo
avanti furono però specialmente la
moglie ed i figli, perché lui, Dante
Venanzio Adobati, aveva trovato
un posto presso la Sava-Laminal di
Nembro. Furono anni di sacrifici e
di una intensa operosità. Nella famiglia comunque regnavano l’amore, la collaborazione, l’aiuto reciproco. Nel 1968 Ausilia e Venanzio
Adobati ebbero il loro quarto figlio.
Quando Dante Venanzio giunse
all’età della pensione, i figli, per la
loro attività, presero altre strade e
il negozio del forner finì per abbassare definitivamente la saracinesca.
Negli anni giovanili Dante Venanzio
aveva imparato anche a fare l’elettricista. Non avendo più l’impegno
in fabbrica, trovò tempo per dedicarsi, quando veniva chiamato, a
piccole riparazioni in tale ambito.
All’occorrenza non tralasciava di
prestarsi come volontario per le necessità della Parrocchia. Si diede da
fare nella costruzione dell’Oratorio;
e allorché questo fu pronto, accettò
di impegnarsi, alla domenica, per
far funzionare la macchina delle
proiezioni di film in quello che, allora, a Lonno, definivano il Cineforum. La morte della moglie Ausilia
(quando aveva 59 anni) e poi, dopo
poco tempo, quella del fratello don
Giuseppe, che a lungo fu direttore
dell’Oratorio e curato nella zona
di San Faustino, a Nembro, furono
per lui due durissimi colpi. Trovò
conforto nella sua grande fede; e si
legò sempre di più ai suoi figli e ai
congiunti. Si prodigò, in quanto gli
era possibile, per tenere vivo il ricordo del fratello sacerdote, in particolare, nel segno della sua passione per la montagna; pensando a lui
costruì la Croce che si trova sull’anticima del Podona, e in questa località ogni anno faceva celebrare una
Messa. Nel ricordo dei fratelli e di
tutti i defunti della sua famiglia curò anche il restauro di una santella,
facendovi affrescare un’immagine
della Madonna con gli Angeli: Tutti gli anni, nel suo giardino, su una
roccia naturale, costruiva un magnifico presepio a Natale; e invitava
i congiunti a vederlo, così come non
di rado li riuniva anche per piccole
feste domestiche, nelle quali si premurava personalmente di approntare ogni cosa, dai cibi alla tavola
addobbata. Nell’ultimo saluto, i
famigliari hanno voluto dirgli. «Sei
stato un esempio di rettitudine, di
onestà, di senso della giustizia. Tutti
i tuoi insegnamenti sono un’eredità
importante, che porteremo sempre
nei nostri cuori». I familiari di Dante Venanzio Adobati dicono sentitamente grazie a tutte le persone che
hanno partecipato al loro dolore.
UMBERTO SCHENA
8/12/1929 – 3/3/2015
Dolore profondo e diffuso, rimpianto e anche non poco stupore ha destato, ai primi di marzo, la notizia
della scomparsa, all’età di 85 anni,
di Umberto Schena. Nelle settimane precedenti, quelli che da sempre
lo conoscevano incrociandone le
giornate, lo avevano visto nel sul
mènage abituale, con il solito brio.
Egli appariva tranquillo, cordiale,
pronto alla battuta scherzosa, in
linea con il suo temperamento. Il
suo decesso è avvenuto a poco più
di un mese dal suo primo ricovero
in ospedale, durante il quale era
emerso chiaro il quadro delle sue
condizioni di salute. Egli aveva preferito non parlarne al di fuori della
sua casa, e non cambiare i suoi atteggiamenti. È andato avanti senza
lasciar trapelare preoccupazione o
turbamento, ma con la serenità di
sempre; ed è arrivato con lo stesso
animo a ricevere, all’aggravarsi rapido del suo stato, l’Unzione degli
infermi e altri Sacramenti dall’arciprete don Santino Nicoli (al quale
IL NEMBRO marzo 2015
37
IN MEMORIAM
la famiglia di Umberto Schena dice
grazie per la sua sensibilità sacerdotale e umana). Anche nel momento
più difficile – hanno detto i congiunti – Umberto ha saputo essere
in gamba, come in ogni frangente
della sua vita, in coerenza con il suo
stile. Umberto Schena (conosciuto
come “Berto”) era il secondogenito
dei sei figli (tre maschi e tre femmine) di Giacomo Schena, ol Giacumì
purtinér, figura popolarissima perché preposto al via vai all’ingresso
della Filatura Crespi che allora (seconda metà degli anni ’40 – anni
’50 e ’60 del ’900) era il maggior
stabilimento di Nembro, con un
gran numero di dipendenti. In precedenza Giacomo Schena originario
di Albino, era stato occupato a Milano nel servizio domestico nella residenza di famiglia Crespi; si era guadagnato stima e fiducia; e così, al
momento del proprio matrimonio,
aveva avuto un’occupazione sicura
(insieme alla moglie Maria) e l’abitazione, appunto, nella portineria
della fabbrica che la stessa famiglia
Crespi possedeva a Nembro nella
parte bassa del villaggio con il proprio cognome. “Berto” Schena sin
da ragazzo ha avuto un ruolo speciale nella sua famiglia, Già a 14 anni, con il posto di lavoro in fabbrica,
diventò una “spalla” per il bilancio
domestico. Era stato inserito in un
settore (quello della meccanica) per
il quale aveva talenti non comuni; e
così rapidamente assunse mansioni
via via più importanti. Quando suo
padre, un giorno, decide di andare
a far visita a Ovada a una sorella
suora, recandovisi in bicicletta perché mancavano i soldi per il treno,
“Berto” volle accompagnarlo con
una bici ottenuta in prestito; i due
rientrarono a casa con due sacchi
di patate sui manubri dei loro velocipedi. Umberto Schena non ebbe
modo di proseguire negli studi; però sapeva bene l’importanza dell’es-
38
IL NEMBRO marzo 2015
sere istruiti; e così considerò anche
una sua affermazione l’aver aiutato,
con la famiglia, il fratello più giovane, Renato, ad arrivare alla laurea.
A ciascuno dei suoi fratelli “Berto”
Schena, intuitene le attitudini, cercò di dare sostegno affinché riuscissero ad applicarle appieno. Nei
momenti-chiave lui c’era, accanto a
loro. Dopo essersi sposato, Umberto
Schena ha posto al centro della propria esistenza la moglie Vittorina, le
figlie Gisella e Cinzia, i nipoti Jennifer e Danilo. A quest’ultimi è stato
molto vicino sin da quando erano
piccoli; andava a prenderli a scuola
e stava con loro per ore; con loro
ha fatto un’infinità di gite in bici;
li ha assecondati e seguiti nei loro
hobbies, ha cercato di appassionarli
alla vita a contatto con la Natura,
in un ámbito che egli aveva assai a
cuore; con il fratello Renato, infatti,
andò sovente su per le montagne, a
circa 50 anni cominciò a praticare
lo scialpinismo. Con la moglie Vittorina ha condiviso la propensione
al ballo liscio, per i gioiosi “quattro
salti” in famiglia e nelle sagre del
paese. Umberto Schena si attivò per
cogliere tutti gli aspetti e le occasioni positive della vita, senza però
egoismi, e cercando piuttosto di
favorire la compartecipazione agli
stessi dei familiari, degli amici, di
coloro con i quali gli capitava di intrecciare una conoscenza duratura.
Aveva un carattere aperto e gioviale. Se ne è andato repentinamente
nel silenzio, nel riserbo, lasciando,
in tutti quelli che gli sono stati vicini, un grande vuoto, difficile da
colmare. I familiari di Umberto
Schena sentitamente ringraziano
quanti hanno condiviso il loro dolore. Uffici in suffragio dell’anima di
Umberto Schena saranno celebrati,
nella chiesa di Santa Maria, lunedì
20 aprile (ore 7,30), lunedì 27 aprile
(ore 7,30), martedì 19 maggio (ore
9), giovedì 28 maggio (ore 9).
LUIGI SUARDI
11/12/1928 – 21/12/2014
Dopo una lunga malattia, fonte di
sofferenze e disagi che egli accettò
sempre con estrema serenità d’animo, ha chiuso la sua lunga ed operosa esistenza terrena, all’età di 86
anni, Luigi Suardi. Era cresciuto in
una famiglia con nove figli; lavorò
come autista per parecchio tempo
presso la Fonderia Ferretti (che era
situata nella zona di via Roma, in
prossimità del Camporotondo): poi
passò alle dipendenze della S.A.B.,
ancora come autista. Quando andò
in pensione riservò più tempo di
prima alla cura della chiesetta di
San Pietro, non lontana dalla casa
della sua famiglia d’origine, così
come della sua stessa casa posta in
prossimità dell’inizio della strada
verso Selvino. Il suo matrimonio fu
allietato dalla nascita di quattro figli. La nipote Elena, a nome anche
di altri due nipoti, Chiara e Davide,
e della pronipote di Luigi Suardi,
Aurora Anna, ha pensato di salutarlo, ora che è passato all’Aldilà,
dopo una vita saldamente ancorata ai principî cristiani, con questa
“lettera aperta” piena di affetto e
di tenerezza. «Ciao nonno. Te ne sei
andato in silenzio lasciando in tutti
noi un grande vuoto, che ha portato alle nostre menti tanti ricordi
di momenti trascorsi insieme a te.
Abbiamo ripensato alla festa della
“tua” amata chiesetta di San Pietro,
alla quale dedicavi tante premure;
alle serate d’autunno, nelle quali
ci preparavi le “tue” caldarroste;
a quando ti vedevamo intrecciare con passione ceste e gerle; e a
quando ti scorgevamo tutto preso
dalla coltivazione del tuo orto e
dall’allevamento delle tue galline, lavori che svolgevi con grande
dedizione. Alla sera sempre ci intrattenevi con i racconti della tua
fanciullezza e della tua gioventù e
dei vari impegni ai quali ti dedicavi per dare un aiuto di fronte alle
molteplici necessità della Parrocchia. Pur avendo tu un carattere
un po’ brusco, a volte quasi scontroso, sapevi come farti voler bene.
Adesso che non ci sei più, vogliamo
pensare che tutte queste cose, là
dove sei arrivato, le rammenterai
ancora, insieme al tuo papà, che si
chiamava anche lui Luigi, e a tutti
i tuoi cari saliti prima di te in Paradiso. Noi, nonno, ti ricorderemo
sempre nelle nostre preghiere. Tu
proteggici; e intercedi per noi presso il Signore. Ciao nonno, ti vogliamo bene, ti ammiriamo tanto». I
familiari di Luigi Suardi ringraziano quanti sono stati loro vicini nei
giorni del lutto.
AI LETTORI
La mancanza di spazio
ha imposto il rinvio
di alcuni necrologi.
Ci si scusa con i lettori
e specialmente con
le famiglie dei defunti
dei quali in questo mese
non è stato possibile
pubblicare il ricordo.
IN MEMORIAM
In lutto gli Over
della
“Nembrese Calcio”
Alla pagina 31 si parla delle squadre Over della
Nembrese Calcio, del loro ottimo comportamento nel campionato Special 5 organizzato dal C.S.I.
orobico, del riconoscimento che, proprio per questo, l’Amministrazione civica ha voluto conferire
sia alla Società “azzurra”, attivatasi con slancio in
un settore particolare, sia ai singoli giocatori. Al
momento della festa,
svoltasi in Municipio il
26 febbraio, la “rosa”
degli Over della “Nembrese” comprendeva
17 giocatori. In queste
ultime settimane essa è
scesa a 16, perché uno
di quei ragazzi o giovani non c’è più: quasi
improvvisamente il Signore lo ha “convocato” per una delle squadre in
campo su nel Paradiso, dove non ci sono né over
né under, né bravi né meno bravi, dove tutti giocano sempre con gioia infinita. Michele Vedovati
(è questo il nome del giovane) aveva 22 anni. Sono intervenute complicazioni dopo un trombo.
Abitava a Comenduno con i genitori e un fratello.
Nembro era il suo secondo paese. Qui frequentò l’“Alberghiero”. Di recente si era impegnato in
stages con la speranza di avere un posto fisso di
lavoro. Era un giovane allegro, generoso, disponibile. Nella squadra “gialla” della Nembrese Over
faceva il portiere. Stava spesso però in panchina
a incoraggiare gli amici. Anche quando si trovava
tra i pali era più tifoso che portiere. Stimolava
gli altri della troupe come quando, allo stadio,
gridava «Forza Atalanta!» o «Forza Juventus!».
Quest’ultima era la squadra del suo cuore. Di sicuro, ma in altra maniera, Michele continuerà a
fare il tifo per gli ormai ex compagni. Ma i suoi
genitori, i suoi amici vorrebbero tanto che egli
fosse ancora qui. Troppo presto ha... cambiato
maglia. Anche dal Nembro vanno le più sentite
condoglianze alla sua famiglia.
ANNIVERSARI
Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità
MARIA SALVI
CARLO CARRARA
m. 16/4/1965
m. 9/1/1946
Una Santa Messa è stata celebrata nel 50°
della morte di Maria e nel 69° della morte di Carlo.
GEMMA ALBERTI
ADAMO BONASSOLI
1912 - 1994
1912 - 1998
Una Santa Messa sarà celebrata
nella chiesa parrocchiale l’11 aprile alle 18.
ANTONIO SCARPELLINI
7/9/1944 - 15/4/2011
Una Santa Messa sarà
celebrata nella chiesa
di S. Giovanni XXIII
il 19 aprile alle 10.
VINCENZO CORTINOVIS
3/7/1921 - 14/4/1990
Un Ufficio funebre
sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria
il 16 aprile alle 9.
NICOLAS ZANCHI
28/2/1993 - 29/3/2005
Una Santa Messa sarà
celebrata nella chiesa
di S. Antonio a Gavarno
il 29 marzo alle 7,30.
OLIVA CAVAGNIS
6/4/1933 - 6/4/2007
Una Santa Messa
sarà celebrata nella
chiesa di S. Faustino
il 10 aprile alle 17.
ENZO ELICE
9/7/1936 - 23/4/2014
Una Santa Messa
è stata celebrata.
MASSIMILIANO FILISETTI
18/3/1972 - 10/4/2012
Una Santa Messa sarà
celebrata nella chiesa di
S. Giuliano (Alzano sopra)
il 10 aprile alle 19,30.
GIOVANNI COLPANI
20/8/1941 - 25/4/2009
Una Santa Messa sarà
celebrata nella chiesa
di S. Dionisio a Ranica
il 19 aprile alle 9.
ENRICO BERTOCCHI
22/7/1936 - 9/4/2004
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
l’8 aprile alle 16,30.
IL NEMBRO marzo 2015
39
GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
Arciprete don Santino Nicoli
035.522.192
331.88.27.316
A NEMBRO
PREFESTIVE E FESTIVE
Al sabato
Plebana San Faustino
San Nicola
Viana
Don Giuseppe Belotti
035.520.064
333.40.22.503
ore 18
ore 17
ore 17
ore 18
domeniche del mese)
Zuccarello
Trevasco
ore 16
ore 16 (la 4ª domenica del mese)
Giovedì
Santa Maria
San Nicola
Zuccarello
San Faustino
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 16
ore 17
ore 18
Venerdì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Sabato
Santa Maria
ore 7,30
Ogni giorno alle 18 vespro in plebana
035.520.420
Don Roberto Zanini
035.520.565
[email protected]
035.515.415
Parroco di Lonno347.77.86.243
PER LE EMERGENZE
Nelle emergenze, se non sono
direttamente rintracciabili i sacerdoti,
rivolgersi all’Oratorio (035.520.420)
oppure al sacrista (035.521.519).
ALL’UFFICIO PARROCCHIALE
Sacerdote presente nell’ufficio parrocchiale
(dalle ore 9,30 alle 12 - tel. 035.520.858)
nei diversi giorni della settimana
Lunedì: don Santino Nicoli
Martedì: don Santino Nicoli
Mercoledì: mons. Martino Lanfranchi
Giovedì: don Santino Nicoli
Venerdì: don Ettore Persico
Sabato: mons. Martino Lanfranchi
A GAVARNO
PREFESTIVE
San Giovanni XXIII ore 18
FESTIVE
Sant’Antonio
ore 7,30
San Giovanni XXIII ore 10
NEI GIORNI FERIALI
San Giovanni XXIII ore 18 (lun, mar, gio, ven)
ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)
Sant’Antonio
ore 18 (mercoledì)
A LONNO
FESTIVE
Parrocchiale
ore 7,30 - 10
NEI GIORNI FERIALI
Parrocchiale
ore 18 (lun, mar, gio, ven)
ore 8,30 (mer, sab, prefest)
In determinate occasioni, alcune delle Messe
domenicali in programma a Nembro possono
essere sospese.
NUMERI TELEFONICI UTILI
Uffici Parrocchiali
Tel. 035.520.858
aperti ore 8-12
Fax 035.522.330
e-mail:[email protected]
Oratorio035.520.420
Scuola Materna Crespi-Zilioli
035.520.838
Scuola Materna di Gavarno
035.520.398
Redazione de Il Nembro035.520.858
Santuario Zuccarello
035.521.444
Lonno - Parroco
035.51.54.15
Don Matteo Cella
Monsignor Arturo Bellini
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Mercoledì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Messa per i ragazzi in Santa Maria
e in tutte le Vicinie alle ore 16,30
035.523.545
Vicario parrocchiale
dell’Unità pastorale
NEI GIORNI FERIALI
NEL PERIODO INVERNALE
Martedì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Casa di Riposo ore 15,30
San Faustino ore 17
Viana ore 18
Monsignor Martino Lanfranchi
Don Ettore Persico
035.521.557
329.82.10.428
Alla domenica
Plebana
ore 7 - 9 - 10,30 - 18
(ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)
Viana
ore 8 - 10
San Nicola
ore 8,30 - 17
San Faustino ore 9,30
Casa di Riposo ore 9,30
San Vito
ore 10,30 (nelle prime tre
Lunedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
TELEFONI DEI SACERDOTI
Casa di Riposo
035.521.105
A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30)
035.521.996
Centro di Primo Ascolto
320.625.5750
e-mail:[email protected]
aperto lunedì pomeriggio (su appuntamento),
mercoledì, giovedì e sabato ore 9,30-11,30
C.I.F. - Centro Italiano Femminile
e-mail:[email protected]
aperto tutti i martedì ore 9-11,30
e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11
Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9
e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17
sarà presente un sacerdote in plebana
per le Confessioni.
IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro
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