Il risparmio energetico Regole per il risparmio energetico
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Il risparmio energetico Regole per il risparmio energetico
Il risparmio energetico Il risparmio energetico è l’insieme dei comportamenti, processi e interventi che ci permettono di ridurre i consumi di energia necessaria allo svolgimento delle nostre attività. L'utilizzo efficiente dell'energia è il mezzo che permette, nella pratica , di ridurre il consumo di risorse. In Italia i consumi finali di energia si suddividono in quote quasi uguali fra il settore industriale, dei trasporti e quello civile. Questo dimostra quanto le scelte di economia energetica non siano solamente responsabilità di grandi gruppi industriali ma anche dei semplici cittadini. Attraverso una razionalizzazione dei consumi tutti possono contribuire in maniera sostanziale alla diminuzione del fabbisogno energetico nazionale e di conseguenza alla riduzione dei gas serra. Regole per il risparmio energetico L’allarmismo sulla salute del pianeta e sull’esaurimento delle fonti energetiche non rinnovabili rende indispensabile un comportamento finalizzato al risparmio energetico da parte di tutti noi cominciando dall’ambiente domestico. Seguendo alcune semplici regole si può ottenere un notevole risparmio di energia e di denaro aiutando inoltre l'ambiente. Di seguito dieci regole da seguire per un buon risparmio energetico in casa. 1. Il riscaldamento. Per quanto possibile mantenere la temperatura all’interno della casa tra i 18° ed i 19° C. È opportuno chiudere le porte e le finestre, evitare gli spifferi d’aria e ridurre la dispersione del calore dei termosifoni verso l'esterno dell'edificio. Cambiare aria quando il riscaldamento è spento. In caso di riscaldamento autonomo, spegnere il riscaldamento quando non si è all’interno dell’abitazione. Controllare annualmente la caldaia, perché serve a garantirne la sicurezza e l’efficienza. 2. Gas in cucina. Collocare sempre i tegami nella piastra dalle giuste dimensioni. Utilizzare i coperchi, spegnere il gas un’ po’ prima della fine della cottura. Si consiglia di utilizzare, se possibile, pentole a pressione. 3. Occhio all’acqua calda. La doccia consente di risparmiare notevolmente rispetto al bagno in vasca. Meglio non starci più del tempo necessario. L’installazione di un impianto solare termico a pannelli solari è un’eccezionale soluzione che consente di risparmiare energia. Lo scaldabagno o il boiler andrebbero accesi solo poco prima di usare acqua, mantenendo così una temperatura intorno ai 60°. 4. Illuminazione. Spegnere sempre la luce quando si esce dalle stanze e quando non è necessario tenerla accesa, sfruttando il più possibile l'illuminazione naturale. Inserire lampadine e lampade a basso consumo energetico. 1 5. Frigorifero Mantenere il frigorifero ad una temperatura mai inferiore ai 3 gradi. Per evitare sprechi e consumi più elevati, evitare di riempirlo eccessivamente, di inserire cibi ancora caldi, di aprirlo inutilmente. Pulire spesso il frigorifero, le serpentine e sbrinarlo. 6. Lavatrice. Utilizzarla solo a pieno carico. Non effettuare lavaggi a temperature maggiori ai 60°. Pulire il filtro. 7. Lavastoviglie. Riempire sempre completamente la lavastoviglie prima di attivarla. Spegnerla prima dell’asciugatura. Lavare a basse temperature e pulire frequentemente il filtro. 8. Forno. Utilizzare temperature adeguate, evitare la funzione grill, aprire il meno possibile durante la cottura, spegnerlo prima della fine della cottura. 9. Microonde. Il forno a microonde consuma più o meno la metà di un forno tradizionale, si riscalda prima e non necessita di manutenzione. 10. Stand-by. Le luci di stand-by di tutti gli elettrodomestici consumano notevolmente, quasi come se fossero in funzione. Considerando il numero elevato di apparecchiature che ne fanno uso in una qualsiasi abitazione, spegnerle consente un risparmio energetico e di costi davvero rilevante. Quali vantaggi ho risparmiando l’energia? riduco il costo della bolletta energetica; riduco lo sfruttamento energetico del pianeta terra; riduco i consumi di combustibile fossile; contribuisco a ridurre le emissioni di gas inquinanti e in particolare della CO2; miglioro la qualità del nostro ambiente e quindi della nostra vita; do un futuro alle generazioni successive che abiteranno il nostro pianeta. Risparmiare energia è un interesse comune, per ogni cittadino e per l'intera umanità. Quali sono i costi energetici in una casa? costi per l’acqua calda; costi per il riscaldamento; costi per cucinare; costi per l’ acqua potabile; costi per l’energia elettrica per usi obbligati. Come migliorare la qualità energetica dell’edificio? isolare bene l’edificio dalla dispersione termica usando materiali coibenti; 2 usare elettrodomestici di classe energetica A e oltre; usare lampade a basso consumo energetico; usare l’acqua solo quando è necessario; investire sulle fonti energetiche rinnovabili che permettono la realizzazione di impianti quali pannelli solari termici e fotovoltaici, di riscaldamento a biomassa o mini eolico. Ridurre gli sprechi energetici significa migliorare la gestione delle utenze dell'abitazione (degli elettrodomestici e degli impianti di illuminazione) e utilizzare l'energia in modo più consapevole. La classe di consumo energetico delle apparecchiature elettriche Nella bolletta dell'energia elettrica circa l'80% dei costi è dato dal consumo di energia degli elettrodomestici; per questo motivo occorre sceglierli bene e imparare a utilizzarli nel modo migliore. In media, si possono ridurre del 30-50% i consumi degli elettrodomestici grazie a piccoli accorgimenti sulle modalità di utilizzo o sull'acquisto di prodotti ad alta efficienza energetica, inoltre è possibile risparmiare sul costo dell'energia elettrica utilizzando gli elettrodomestici in determinati giorni o fasce orarie giornaliere; in questo caso è necessario stipulare il contratto corrispondente con l'ente erogatore del servizio. La classe di consumo energetico è una suddivisione della scala di consumi degli elettrodomestici normata dall'Unione europea. Essa indica appunto i consumi annuali espressi in kWh di un elettrodomestico tramite lettere dalla A+++ alla G. Le fasce di consumo corrispondenti a una classe variano a seconda del tipo di elettrodomestico. Sebbene in un primo momento fossero state previste solo le 7 classi dalla A alla G, dal luglio 2004 è stata introdotta una maggior specificazione all'interno della classe A, introducendo le classi A+, A++ e A+++. La classe A+++ indica il minor consumo energetico, il minor impatto ambientale e il maggiore costo alla vendita ma recuperabile in poco più di un anno. La classe G indica il consumo energetico più alto, il maggiore impatto ambientale e il minore costo alla vendita. 3 L'effettivo consumo energetico nell'uso pratico quotidiano, spesso si discosta dal consumo teorico, a causa delle differenti condizioni di utilizzo reali, rispetto a quelle di laboratorio; in conseguenza di ciò, spesso il consumo energetico riscontrato praticamente, risulta essere più elevato di quello riportato nelle etichette. L'etichetta energetica delle apparecchiature elettriche All'atto dell'acquisto di un nuovo elettrodomestico è importante prestare attenzione all'etichetta energetica, che deve essere esposta obbligatoriamente sugli elettrodomestici ( come dispone una direttiva della Comunità Europea). Essa indica la classe energetica alla quale appartiene la macchina, individuata in base ai consumi. In questo modo è più facile scegliere prodotti efficienti e incentivare le aziende a essere sempre più virtuose nella produzione degli elettrodomestici. A fronte di una spesa superiore, l'acquisto di un apparecchio a elevata efficienza energetica consente infatti di risparmiare notevolmente sui consumi energetici e ammortizzare in breve tempo la maggiore spesa sostenuta all'acquisto. A partire da settembre 2013 è obbligatorio apporre l'etichetta energetica anche sulla confezione delle lampadine. Questa nuova etichetta, oltre alla classificazione di efficienza energetica, riporta il consumo ponderato di energia della lampada, ovvero il consumo energetico annuo per un funzionamento stimato di 1000 ore. 4 Esempio di una nuova etichetta energetica di un frigorifero La lampadina La lampadina è un dispositivo elettrico progettato per produrre luce. A questo scopo si possono utilizzare differenti tecnologie ed avere diversi possibili usi. Non molto tempo fa nelle abitazioni erano presenti le lampadine ad incandescenza: la produzione di luce in questo tipo di lampadine avviene portando un filamento metallico di tungsteno all'incandescenza. Il filamento di tungsteno è posto in un'ampolla, generalmente di vetro riempita di gas inerti per evitare l'ossidazione del filamento e limitarne l'evaporazione. Nelle lampadine a incandescenza soltanto una piccola percentuale dell'energia che le alimenta (generalmente intorno al 5%) viene convertita in luce: il rimanente 95% viene diffuso in forma di calore. Per questo motivo nel Settembre 2012 l'Unione Europea bandisce la produzione di lampadine ad incandescenza a vantaggio di quelle a basso consumo. Le lampadine a basso consumo energetico hanno una durata di circa dieci volte rispetto a quelle a incandescenza tradizionale e consentono di ottenere una quantità di luce analoga a queste consumando una potenza elettrica cinque volte inferiore. Le lampadine a basso consumo hanno forma e dimensione simili alle lampadine tradizionali ad incandescenza e si adattano ai normali portalampade in quanto sono dotate di attacco Edison, hanno un costo inizialmente alto, ma consumano 1/6 dell'energia rispetto alle lampade tradizionali. 5