L`iniziativa della BEI per la resilienza economica nel vicinato

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L`iniziativa della BEI per la resilienza economica nel vicinato
L'iniziativa della BEI per la resilienza
economica nel vicinato meridionale
dell'Europa e nei Balcani occidentali
Il Consiglio europeo ha esortato la BEI, in qualità di banca dell’UE, ad accrescere il sostegno al
vicinato dell’Europa tra cui a molti Paesi del vicinato meridionale e dei Balcani occidentali per
perseguire la crescita economica e conseguire
gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). L’invito è stato rivolto alla Banca nel contesto della
crisi migratoria, che ha aggravato i problemi di
sviluppo in queste regioni e ha messo in dubbio la resilienza economica di alcuni Paesi.
Per conseguire questo ambizioso obiettivo d’investimento e assicurare
che il sostegno raggiunga chi ne ha più bisogno, stiamo cercando di raccogliere 730 milioni di EUR di finanziamenti presso la comunità dei donatori1, da abbinare ai finanziamenti della BEI. Queste risorse consentiranno
alla BEI di sostenere investimenti che producano benefici sul piano sociale ed economico, ma che altrimenti non potrebbero essere finanziati a
causa di vincoli fiscali, scarsa redditività finanziaria o rischi elevati.
Per promuovere la resilienza economica occorre ammodernare e sviluppare le infrastrutture
economiche e sociali, come anche incentivare
la crescita trainata dal settore privato e l’occupazione. Ciò richiede un intervento concertato
che favorisca la coesione sociale, l’inclusione e
le interazioni pacifiche tra le comunità.
EUR
Riconoscendo l'entità delle sfide, la BEI ha deciso di lanciare l'iniziativa per la resilienza economica a sostegno del nostro vicinato. Essa
presuppone un cambio di passo nell’intervento
della Banca a favore delle due regioni con un
aumento dei finanziamenti pari a 6 miliardi di
EUR su un quinquennio dalla fine del 2016 - oltre ai 7,5 miliardi già previsti - per catalizzare
fino a 15 miliardi di EUR di investimenti supplementari.
6
miliardi
su cinque anni
15
EUR
miliardi
d’investimenti supplementari
Per promuovere la resilienza
economica occorre ammodernare e
sviluppare le infrastrutture economiche
e sociali, come anche incentivare la
crescita trainata dal settore privato e
l’occupazione.
I contributi possono anche assumere la forma di prestiti, garanzie e altre forme di finanziamento
rimborsabili.
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L'iniziativa della BEI per la resilienza economica
La crisi migratoria e i suoi effetti nella regione
Secondo le stime, il conflitto in Siria ha causato 4,7 milioni di profughi in fuga dal Paese, nonché più di 6 milioni di sfollati interni. Questa crisi, assieme ai notevoli afflussi di rifugiati e migranti economici provenienti dal
mondo in via di sviluppo, sta esercitando pressioni sulle risorse sociali ed economiche dei Paesi del vicinato
dell'Unione, con implicazioni sociali, economiche e politiche per la stessa UE. Più di 2 milioni di rifugiati sono
attualmente ospitati nei Paesi del vicinato meridionale, mentre i Paesi dei Balcani occidentali costituiscono una
delle principali rotte migratorie verso l'Europa.
L'UE e altre organizzazioni internazionali hanno guidato la risposta istituzionale alla crisi umanitaria all'interno e
all'esterno della Siria. Tuttavia è altresì necessaria una più ampia azione a medio e lungo termine per rafforzare
la resilienza dei Paesi investiti da forti flussi migratori o vulnerabili ai loro effetti e per sostenere progressi continui verso il conseguimento degli OSS.
L'iniziativa per la resilienza economica è la principale risposta della BEI incentrata sulla migrazione nel vicinato
meridionale e nella regione dei Balcani occidentali. Quale unica istituzione finanziaria internazionale (IFI) che
opera nell'UE, nel vicinato dell'UE e nell'Africa sub-sahariana – compresi i Paesi di origine, transito e destinazione – la BEI si trova in una posizione ideale per garantire un approccio coordinato al sostegno dei Paesi vulnerabili ai grandi flussi migratori. L'iniziativa della BEI per la resilienza economica integra altre iniziative della Banca
incentrate sulla migrazione in luoghi quali la Turchia e l'Africa sub-sahariana.
Abbiamo una comprovata esperienza nell'abbinare i fondi dei
donatori ai nostri, a sostegno dello sviluppo sostenibile, facendo ricorso a una serie di strumenti finanziari e tecnici innovativi e appositamente studiati.
L'iniziativa per la resilienza economica si avvale delle nostre
reti consolidate con i Paesi assistiti e le istituzioni finanziarie
partner, nonché del nostro vantaggio comparativo nel campo degli investimenti a favore dello sviluppo di infrastrutture pubbliche e dello sviluppo del settore privato nel vicinato
meridionale e nei Balcani occidentali. Nel corso degli ultimi
dieci anni, la BEI ha approvato operazioni di finanziamento
nelle due regioni ammontanti rispettivamente a 13,7 miliardi
di EUR e 6,6 miliardi di EUR.
I nostri progetti sono orientati alla domanda e basati su ampie
consultazioni con i beneficiari in seno al governo nazionale e
locale e con il settore finanziario e privato. Come banca dell’UE
lavoriamo a stretto contatto con gli Stati membri dell’UE, con
la Commissione europea e le altre IFI per garantire il buon coordinamento e la complementarietà dei reciproci interventi.
In qualità di banca dell'UE, la BEI svolge un ruolo particolare
nella realizzazione degli obiettivi di politica esterna dell'UE,
mobilitando risorse a favore di progetti economicamente validi e con benefici elevati sul piano sociale e ambientale, che
promuovono la crescita sostenibile e inclusiva.
L'iniziativa della BEI per la resilienza economica
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Che cos'è l'iniziativa per la resilienza economica?
L'iniziativa per la resilienza economica è costituita da tre componenti:
Componente n°
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Maggiori interventi con le risorse disponibili
L’utilizzo di un importo aggiuntivo di
2 miliardi di EUR di finanziamenti della BEI
nel quadro degli accordi di finanziamento
esistenti per le due regioni
Per la componente 1 si prevede di dare priorità alle risorse a sostegno dello sviluppo di infrastrutture e del settore privato nelle due
regioni, nell'ambito delle dotazioni esistenti. Nel settore pubblico la
Banca si concentrerà sulle operazioni che rafforzano e sviluppano infrastrutture essenziali, promuovono un'erogazione migliore ed equa
dei servizi di base e sostengono la protezione sociale della popolazione residente, in modo da favorire la creazione di posti di lavoro
aumentando le opportunità. Nel settore privato la Banca continuerà
a erogare finanziamenti, tramite l'intermediazione di banche commerciali, a favore delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione
(mid-cap) nelle regioni.
Componente n°
La componente n° 2 risponde alla
necessità di aumentare gradualmente gli
investimenti nelle due regioni a favore di
infrastrutture pubbliche essenziali, alcune
delle quali sono sottoposte a notevoli
pressioni in conseguenza dell'aumento
della popolazione migrante.
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Investire nelle infrastrutture essenziali
Saranno erogati prestiti aggiuntivi pari a
1,4 miliardi di EUR2 , abbinati a 430 milioni
di EUR di sovvenzioni, a complemento
dei finanziamenti e dell’assistenza
tecnica della BEI.
La componente n° 2 risponde alla necessità di aumentare gradualmente gli investimenti nelle due regioni a favore di infrastrutture
pubbliche essenziali, alcune delle quali sono sottoposte a notevoli
pressioni in conseguenza dell'aumento della popolazione migrante.
Il rafforzamento della resilienza delle infrastrutture nei Paesi potenzialmente vulnerabili ai flussi migratori futuri, quali comunità ospitanti o vie di transito, assicurerà una protezione contro le pressioni
future, qualora i flussi dovessero aumentare o mutare direzione.
È ammessa la possibilità di una riassegnazione limitata delle risorse tra le componenti 2 e 3, in
funzione della domanda.
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L'iniziativa della BEI per la resilienza economica
Risultati dei progetti della BEI nel settore pubblico nelle regioni interessate
Giordania – La BEI ha fornito un prestito abbinato a sovvenzioni dell'UE agli investimenti, a favore del progetto Wadi Al Arab Water System II, destinato a rispondere alla scarsità d'acqua nel
Paese, ulteriormente esacerbata dal notevole afflusso di rifugiati siriani. Il sistema fornirà 30 milioni di m3 supplementari di acqua potabile all’anno ai governatorati e alle aree del nord che,
secondo le stime, dovrebbero registrare circa 1,47 milioni di persone residenti e circa 163 000
rifugiati.
Egitto – Il progetto Kafr El Sheikh Wastewater Treatment riguarda la costruzione di due impianti
di trattamento delle acque reflue e l'ampliamento di altri tre impianti, nonché la posa in opera di
697 km di canalizzazioni. Il progetto migliorerà i servizi igienico-sanitari per circa 65 000 famiglie,
o 227 500 persone stimate, assicurando il trattamento di ulteriori 25 milioni di m3/anno di acque
reflue secondo norme accettabili. Ridurrà inoltre gli sversamenti di reflui non depurati nell’ambiente, tra cui nel Mediterraneo, pari a 67 700 m3/anno.
Tunisia – La BEI sta erogando un prestito di 70 milioni di EUR a sostegno di un programma di
miglioramento riguardante un quarto delle scuole secondarie del Paese, nonché alcune scuole
primarie e altre strutture. Complessivamente, saranno costruite 59 nuove scuole e altre 310 saranno ristrutturate, creando così 36 000 nuovi posti per gli studenti e aumentando il numero d'insegnanti e personale di sostegno di 3 350 unità. Oltre ad offrire più ampio accesso all'istruzione, il
programma produrrà strutture migliori per gli insegnanti e gli studenti, migliorerà la sicurezza e
consentirà a un maggior numero di alunni con esigenze particolari di frequentare le scuole normali. Sarà prestata particolare attenzione alle scuole nelle zone svantaggiate. L'obiettivo finale
del programma è assicurare che i giovani escano dalla scuola con migliori competenze, in modo
da contribuire ad affrontare l'alto tasso di disoccupazione giovanile nel Paese.
Perché sono necessarie le risorse dei donatori per
sostenere la componente n° 2?
Gli investimenti nelle infrastrutture pubbliche sono fondamentali per creare resilienza economica, ma molti fra i Paesi
interessati non hanno fondi da investire e la loro capacità di
contrarre prestiti è limitata. Abbinando le sovvenzioni agli
investimenti della BEI, possiamo abbassare il costo globale
delle operazioni e consentire alle autorità nazionali e locali di
accelerare il ritmo di sviluppo e attuazione degli investimenti
necessari, assicurando al contempo la sostenibilità fiscale.
La disponibilità di contributi sotto forma di sovvenzioni migliorerà inoltre la sostenibilità finanziaria degli investimenti,
con risvolti economici e sociali significativi, in situazioni in cui
non vi sono grandi margini di manovra per aumentare le tariffe applicate agli utenti e finanziare così gli investimenti stessi.
Ciò può essere particolarmente importante per mobilitare investimenti nelle regioni più deboli sotto il profilo economico
o nelle infrastrutture sociali essenziali, per esempio nei settori
della salute, dell'istruzione, dell'approvvigionamento idrico,
dei servizi igienico-sanitari e della gestione dei rifiuti, i quali
sono tutti sottoposti a crescenti pressioni da parte della comunità locale, a volte aggravate da notevoli afflussi di migranti.
Inoltre, la scarsa capacità amministrativa e tecnica e altre limitazioni istituzionali, come la normativa datata, riducono la velocità alla quale molti di questi Paesi sono in grado di assorbire
gli investimenti e rallentano così il ritmo di sviluppo. Queste
limitazioni delle capacità rappresentano una grossa strozzatura e impediscono di intensificare i finanziamenti nella regione.
È possibile attenuarle facendo un uso mirato dell'assistenza
tecnica sovvenzionata a sostegno dell'individuazione, preparazione e attuazione di progetti nel settore pubblico.
Inoltre, quando vengono individuati rischi sociali connessi agli
investimenti, l'assistenza tecnica può essere orientata a rafforzare la capacità delle controparti di assicurare la conformità
alle norme sociali e ambientali della BEI. Si cercherà anche di
cogliere le opportunità di accrescere l'impatto sociale positivo
migliorando la coesione sociale, l'inclusione dei giovani e l'emancipazione delle donne.
L'iniziativa della BEI per la resilienza economica
Nell’ambito della Componente n° 3 la BEI si
concentrerà sulla necessità di assicurare un accesso
adeguato ai finanziamenti per le PMI e le imprese
di media capitalizzazione, considerato il loro ruolo
fondamentale di colonna portante dell'economia e
fonte di nuovi posti di lavoro.
Risultati dei progetti di sviluppo della BEI
nel settore privato nelle regioni interessate
Marocco – La BEI finanzia 15 milioni di EUR dei costi di investimento, pari a 31 milioni di EUR, sostenuti dal gruppo
Europac, un'impresa spagnola che produce carta e cartone, per la costruzione di una fabbrica destinata a produrre
materiali da imballaggio in cartone a Tangeri. Il progetto
migliorerà la capacità dell'impresa di rifornire i clienti locali
e di rispondere alla domanda dei settori automobilistico
e agro-industriale in Marocco. Gli investimenti favoriranno
occupazione e valore aggiunto nel settore manifatturiero
marocchino, un obiettivo della strategia industriale nazionale del Paese. Il Marocco attualmente presenta tassi di
disoccupazione elevati, in particolare tra i giovani (quasi il
35% dei giovani di età compresa fra 15 e 24 anni è disoccupato). La costruzione dello stabilimento dovrebbe generare un’occupazione pari a 305 persone/anni, mentre la
fabbrica occuperà, a regime, 115 persone a tempo pieno.
La presenza di un'impresa di imballaggi globale con sede
locale offrirà alle imprese operanti in svariati settori maggiori opportunità di sviluppare e ampliare attività orientate all'esportazione a Tangeri.
Egitto – Utilizzando capitale di rischio finanziato
dall'UE, la BEI è un investitore fondamentale nel fondo
Euromena, il quale ha investito, fra l'altro, in un'impresa
egiziana che offre soluzioni informatiche, tra cui un programma di apprendimento online per i rifugiati siriani
che è stato attuato con successo in un campo profughi
in Libano nell'ambito di una fase pilota.
Componente n°
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La resilienza economica attraverso la
crescita trainata dal settore privato
Prestiti addizionali pari a 2,6 miliardi
di EUR3 tra cui 300 milioni di EUR di
finanza d’impatto fornita dai donatori
La componente n° 3 si concentra sul sostegno alla crescita trainata dal settore privato, indispensabile per generare crescita
economica e occupazione. La BEI si interesserà, in particolare,
alla necessità di assicurare un accesso adeguato ai finanziamenti per le PMI e le imprese di media capitalizzazione, considerato il loro ruolo fondamentale di colonna portante dell'economia e fonte di nuovi posti di lavoro. I prestiti alle imprese
si focalizzeranno su progetti con alte potenzialità in termini di
impatto sociale e creazione di posti di lavoro.
È ammessa la possibilità di riassegnazione limitata delle risorse tra le componenti 2 e 3,
in funzione della domanda.
3
Ex Repubblica jugoslava di Macedonia – Nel 2012 la
BEI ha fornito alla Banca macedone per la promozione
dello sviluppo un prestito ammontante a 100 milioni di
EUR al fine di migliorare l'accesso ai finanziamenti per le
PMI del Paese. Tale prestito ha permesso a questa banca
nazionale di promozione di concedere a sua volta prestiti a banche locali e fornire finanziamenti a 446 PMI
e quattro imprese di media capitalizzazione. In media i
prestiti sono ammontati a 222 000 EUR con una durata
media di 5,5 anni, un notevole miglioramento rispetto alla durata dei prestiti ai quali hanno normalmente
accesso le PMI sul mercato locale. Il prestito della BEI
ha contribuito a mantenere 16 542 posti di lavoro nelle
imprese beneficiarie, ha creato più di 2 000 nuovi posti
di lavoro e ha contribuito a finanziare investimenti da
parte di tali imprese per un ammontare complessivo di
171 milioni di EUR.
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L'iniziativa della BEI per la resilienza economica
Perché sono necessarie le risorse dei donatori per sostenere la componente n° 3?
Utilizzeremo meccanismi di garanzia per erogare prestiti a progetti del settore privato più rischiosi con una redditività finanziaria
potenzialmente elevata. Ci spingeremo anche più in là e faremo ricorso alla finanza d'impatto sostenuta dai donatori per finanziare
operazioni più rischiose che offrano possibilità significative di generare benefici elevati sul piano sociale ed economico, sulla base
della condivisione dei rischi o di strutture di finanziamento analoghe con partner locali del settore bancario o, potenzialmente,
concedendo prestiti tramite intermediari con profili di rischio elevati. Queste operazioni riguardano, per esempio, i progetti che
promuovono l'inclusione finanziaria e l'imprenditorialità femminile e giovanile. La Banca può finanziare tali operazioni tramite debito subordinato, tranche di azioni ordinarie, garanzie o altri tipi di strumenti di condivisione dei rischi, mobilizzando così ulteriore
capitale privato che, senza la capacità di rischio aggiuntiva fornita dai fondi dei donatori, non si materializzerebbe.
Strumenti di finanziamento d'impatto
La BEI vanta una comprovata esperienza nell'erogazione
di finanziamenti basati sull'impatto a favore del settore
privato, sia nel vicinato meridionale sia nelle regioni ACP,
dove ha realizzato vari tipi di operazioni, in particolare per
affrontare le cause profonde della migrazione e le conseguenze delle crisi dei rifugiati. In generale, utilizziamo
quattro tipi di strumenti.
Fondi azionari a impatto sociale promossi da una popolazione emergente di gestori di fondi di private equity che
puntano alla lotta contro i problemi sociali o ambientali
nella loro strategia d'investimento, ma con un'attenzione
anche alla sostenibilità delle operazioni del fondo e delle
società partecipate.
Prestiti a intermediari finanziari, in particolare a sostegno di progetti con una forte incidenza sullo sviluppo, intrapresi da micro e piccole imprese in settori chiave, per
esempio quelli dell'energia, dei servizi sociali, dell'agricoltura, della salute e dell'istruzione.
Strumenti di agevolazione della condivisione dei rischi, che assumeranno la forma di strumenti comprendenti garanzie di prima perdita (“tranche di prima perdita”),
debito subordinato, tranche di azioni ordinarie e garanzie
che agevoleranno le operazioni di condivisione dei rischi
della BEI con gli intermediari finanziari locali (banche commerciali) a vantaggio delle micro e piccole imprese scarsamente servite.
Finanziamenti diretti, mediante strumenti di debito o investimenti azionari, in progetti gestiti da promotori solidi
e sperimentati e con una forte incidenza sullo sviluppo, ma
che ciononostante comportano anche rischi maggiori in
termini di perdite e di difficoltà a recuperare l'investimento
(rischio di tipo azionario con perdite previste maggiori rispetto alla norma). Per questo strumento la BEI applicherà
criteri di selezione e ammissibilità rigorosi.
Sostegno all'iniziativa per la resilienza
economica
L'iniziativa per la resilienza economica offre ai donatori, in particolare gli Stati membri dell'UE, la possibilità di fare leva su tutti gli strumenti, le reti e le
competenze a disposizione della BEI per aumentare
al massimo l'impatto sullo sviluppo dei nostri finanziamenti collettivi nelle regioni interessate e favorire
il conseguimento degli OSS.
Complessivamente, sono necessari 730 milioni di
EUR di risorse dei donatori per catalizzare i 15 miliardi di EUR di nuovi investimenti previsti dall'iniziativa.
Il reperimento delle risorse dei donatori necessarie
per realizzare i progetti previsti per il 2017 costituisce al momento un’urgenza assoluta. Ciò richiede
un impegno da parte dei donatori ammontante
a 110 milioni di EUR entro la metà del 2017. La
tabella seguente indica il fabbisogno indicativo di
finanziamenti.
L'iniziativa della BEI per la resilienza economica
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Iniziativa per la resilienza economica – fabbisogno indicativo annuo di finanziamenti
Fase 1
Risorse dei donatori necessarie per realizzare
l'iniziativa
Fase 2
2017
2018
2019
2020
Totale
- Finanza d'impatto
40
70
90
100
300
- Sovvenzioni agli investimenti
50
60
110
120
340
- Assistenza tecnica e servizi
Svalbard di
andconsulenza
Jan Mayen Islands
20
20
20
30
90
110
150
220
250
730
Totale
Qual è l’ambito geografico d’intervento
dell’Iniziativa della BEI per la resilienza
economica?
I Paesi ammissibili sono:
Iceland
Sweden
Il vicinato meridionale
Finland
Algeria, Egitto, Gaza/Cisgiordania,
Israele,
Norway
Giordania, Libano, Libia*, Marocco, Siria* e Tunisia
Faroe
Islands
Russian
Federation
Estonia
Latvia
Denmark
Balcani occidentali
Lithuania
Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica
United
Belarus
Kingdomdi Macedonia, Kosovo**,
jugoslava
Germany
Poland
Montenegro e Serbia Czech Republic
Isle of Man
Ireland
Netherlands
Belgium
Guernsey
Jersey
Luxembourg
France
Switzerland
Italy
Monaco
Kazakhstan
Moldova, Republic of
Romania
Croatia
Bosnia
and
Herzegovina
San
Marino
Andorra
Ukraine
Slovakia
Austria
Slovenia Hungary
Liechtenstein
Mongolia
Serbia
Montenegro
Holy See
Bulgaria
Georgia
Macedonia
Albania
Portugal
Spain
Armenia
Greece
Gibraltar
Azerbaijan
Turkey
Syrian Arab
Republic
Malta
Cyprus
Lebanon
Tunisia
Morocco
Uzbekistan
Iraq
Palestinian Territory
Israel
Jordan
Libyan Arab
Algeria
LaWestern
cartina
è inclusa
Sahara
a fini illustrativi e
non pregiudica lo
status di sovranità
riguardo ad alcunMali
Mauritania
territorio.
Cape Verde
Jamahiriya
Saudi
Arabia
Egypt
Kyrgyzstan
La BEITurkmenistan
si è impegnataTajikistan
a gestire l'iniziativa per la resilienza economica nel modo più efficiente, trasparente ed efficace possibile. Creerà un apposito fondo fiduciario – il Fondo fiduciario
Iran (Islamic
Afghanistan
China
dell'iniziativa per la resilienza economica – per incanalare
i
Republic of)
contributi dei donatori a sostegno degli obiettivi dell'iniziativa
Nepal
Pakistan
e per fornire un
quadro che agevoli la partecipazione
e il coorBhutan
Bangladesh
dinamento dei donatori.
Kuwait
Bahrain
Qatar
India
United
Arab Emirates
Oman
Risultati
e impatto
Niger
Eritrea
Chad
Senegal
Yemen
Taiwan
Macau, China
Myanmar
Lao People's Democratic
Republic
Paracel Islands
Thailand
La Banca si avvarrà del quadro per la misurazione dei risultati
Cambodia
per verificare i risultati dei progetti nell'ambito dell'iniziativa
Benin
Nigeria
Somalia
Sierra
Cote
Leone
per la resilienza economica, utilizzando
valori di riferimento e
Sri
* LaLiberia
BEId'Ivoire
inizierà
le Togo
attività in Libia dopo laCentral
stipula dell’Accordo quadro,
Ghana
Ethiopia
Lanka
monitorando
i
progressi
rispetto
ai
valori
previsti per registrare
Africandelle
Republic
che è in corso di preparazione. A seguito
sanzioni dell’UE del
novembre 2011, la BEI ha sospeso
tutte
le
erogazioni
di
prestito
e
i
i
risultati
sul
piano
economico,
sociale
e
ambientale
delle opeCameroon
contratti di consulenza tecnica per i progetti in Siria.
Kenya
razioni durante il ciclo del progetto. Tutti i progetti della BEI
Uganda
Gabon
Democratic
devono osservare le politiche, i principi e le norme della Banca,
Republic
Congo
** Tale designazione non pregiudica le posizioni espresse United
riguardo
comprese quelle riguardanti i diritti umani, il genere, la sensiof the Congo
Republic of
allo status del Kosovo ed è in linea con la risoluzione n° 1244/1999
del
Tanzania
bilità verso i conflitti, la biodiversità e i cambiamenti climatici,
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il parere della Corte
come anche quelle attinenti alla prevenzione e al contrasto del
internazionale di giustizia sulla Dichiarazione d’indipendenza del
Kosovo. Qui di seguito riferito come Kossovo.
riciclaggio e la lotta al finanziamento del terrorismo.
Mozambique
Angola
Gambia
Burkina
Faso
Guinea-Bissau
Sudan
Guinea
Philippin
Vietnam
Djibouti
Spratly Islands
Brunei
Darussalam
Malaysia
Singapore
Equatorial Guinea
Sao Tome and Principe
Maldives
Rwanda
Burundi
British
Indian Ocean Territory
Seychelles
Christmas
Island
Comoros
Glorioso Islands
Cocos (Keeling) Islands
Mayotte
Zambia
Saint
Helena
Malawi
Juan De Nova Island
Namibia
Zimbabwe
Madagascar
Mauritius
Reunion
Botswana
Ea
Un obiettivo fondamentale dell'iniziativa per la resilienza economica è contribuire al conseguimento degli OSS nella regione.
L'UE ha riconosciuto l'importante ruolo svolto dalla Banca europea ai fini della realizzazione degli OSS e la BEI ha assunto
impegni globali riguardanti la loro attuazione. La BEI si sta occupando di mettere a punto un sistema ordinato e coerente
per mappare il contributo delle sue attività, comprese quelle nell'ambito dell'iniziativa per la resilienza economica, al conseguimento degli OSS. Questo approccio evidenzierà la rilevanza dell'iniziativa per gli OSS. Sulla base del piano preliminare di
progetti, l'iniziativa dovrebbe contribuire, in particolare, ai seguenti obiettivi: OSS 6, acqua pulita e servizi igienico-sanitari;
OSS 7, energia pulita e a prezzi accessibili; OSS 8, lavoro dignitoso e crescita economica; OSS 9, industria, innovazione e infrastrutture; OSS 11, città e comunità sostenibili. Gli aspetti climatici sono già integrati in tutte le operazioni della BEI, il che
consente alla Banca di monitorare il notevole contributo previsto dell'iniziativa al conseguimento dell'OSS 13, azione per
il clima, con un alto livello di affidabilità. Infine, operando in collaborazione con il settore privato, il settore pubblico e, ove
possibile, altri partner per lo sviluppo, l'iniziativa sarà perfettamente in linea con l'OSS 17, partnership per gli obiettivi.
Information Desk
3 +352 4379-22000
5 +352 4379-62000
U [email protected]
Banca europea per gli investimenti
98 -100, boulevard Konrad Adenauer
L-2950 Lussemburgo
3+352 4379-1
5+352 437704
www.bei.org/resilience-initiative
twitter.com/EIB
facebook.com/EuropeanInvestmentBank
youtube.com/EIBtheEUbank
Contatti operativi
Christoph Kuhn
Direttore del Dipartimento Gestione dei Mandati
3 +352 4379-87324
U [email protected]
Anders Risberg
Capo divisione Fondi fiduciari e Finanziamento
combinato (blending)
3 +352 4379-86626
U [email protected]
© EIB 12/2016
Resilienza economica e obiettivi di sviluppo sostenibili
print: QH-06-16-371-IT-C ISBN 978-92-861-3040-3 doi:10.2867/498278
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digital: QH-06-16-371-IT-N ISBN 978-92-861-3033-5 doi:10.2867/107878
L'iniziativa della BEI per la
resilienza economica