L`iniziativa della BEI per la resilienza economica nel vicinato
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L`iniziativa della BEI per la resilienza economica nel vicinato
L'iniziativa della BEI per la resilienza economica nel vicinato meridionale dell'Europa e nei Balcani occidentali Il Consiglio europeo ha esortato la BEI, in qualità di banca dell’UE, ad accrescere il sostegno al vicinato dell’Europa tra cui a molti Paesi del vicinato meridionale e dei Balcani occidentali per perseguire la crescita economica e conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). L’invito è stato rivolto alla Banca nel contesto della crisi migratoria, che ha aggravato i problemi di sviluppo in queste regioni e ha messo in dubbio la resilienza economica di alcuni Paesi. Per conseguire questo ambizioso obiettivo d’investimento e assicurare che il sostegno raggiunga chi ne ha più bisogno, stiamo cercando di raccogliere 730 milioni di EUR di finanziamenti presso la comunità dei donatori1, da abbinare ai finanziamenti della BEI. Queste risorse consentiranno alla BEI di sostenere investimenti che producano benefici sul piano sociale ed economico, ma che altrimenti non potrebbero essere finanziati a causa di vincoli fiscali, scarsa redditività finanziaria o rischi elevati. Per promuovere la resilienza economica occorre ammodernare e sviluppare le infrastrutture economiche e sociali, come anche incentivare la crescita trainata dal settore privato e l’occupazione. Ciò richiede un intervento concertato che favorisca la coesione sociale, l’inclusione e le interazioni pacifiche tra le comunità. EUR Riconoscendo l'entità delle sfide, la BEI ha deciso di lanciare l'iniziativa per la resilienza economica a sostegno del nostro vicinato. Essa presuppone un cambio di passo nell’intervento della Banca a favore delle due regioni con un aumento dei finanziamenti pari a 6 miliardi di EUR su un quinquennio dalla fine del 2016 - oltre ai 7,5 miliardi già previsti - per catalizzare fino a 15 miliardi di EUR di investimenti supplementari. 6 miliardi su cinque anni 15 EUR miliardi d’investimenti supplementari Per promuovere la resilienza economica occorre ammodernare e sviluppare le infrastrutture economiche e sociali, come anche incentivare la crescita trainata dal settore privato e l’occupazione. I contributi possono anche assumere la forma di prestiti, garanzie e altre forme di finanziamento rimborsabili. 1 2 L'iniziativa della BEI per la resilienza economica La crisi migratoria e i suoi effetti nella regione Secondo le stime, il conflitto in Siria ha causato 4,7 milioni di profughi in fuga dal Paese, nonché più di 6 milioni di sfollati interni. Questa crisi, assieme ai notevoli afflussi di rifugiati e migranti economici provenienti dal mondo in via di sviluppo, sta esercitando pressioni sulle risorse sociali ed economiche dei Paesi del vicinato dell'Unione, con implicazioni sociali, economiche e politiche per la stessa UE. Più di 2 milioni di rifugiati sono attualmente ospitati nei Paesi del vicinato meridionale, mentre i Paesi dei Balcani occidentali costituiscono una delle principali rotte migratorie verso l'Europa. L'UE e altre organizzazioni internazionali hanno guidato la risposta istituzionale alla crisi umanitaria all'interno e all'esterno della Siria. Tuttavia è altresì necessaria una più ampia azione a medio e lungo termine per rafforzare la resilienza dei Paesi investiti da forti flussi migratori o vulnerabili ai loro effetti e per sostenere progressi continui verso il conseguimento degli OSS. L'iniziativa per la resilienza economica è la principale risposta della BEI incentrata sulla migrazione nel vicinato meridionale e nella regione dei Balcani occidentali. Quale unica istituzione finanziaria internazionale (IFI) che opera nell'UE, nel vicinato dell'UE e nell'Africa sub-sahariana – compresi i Paesi di origine, transito e destinazione – la BEI si trova in una posizione ideale per garantire un approccio coordinato al sostegno dei Paesi vulnerabili ai grandi flussi migratori. L'iniziativa della BEI per la resilienza economica integra altre iniziative della Banca incentrate sulla migrazione in luoghi quali la Turchia e l'Africa sub-sahariana. Abbiamo una comprovata esperienza nell'abbinare i fondi dei donatori ai nostri, a sostegno dello sviluppo sostenibile, facendo ricorso a una serie di strumenti finanziari e tecnici innovativi e appositamente studiati. L'iniziativa per la resilienza economica si avvale delle nostre reti consolidate con i Paesi assistiti e le istituzioni finanziarie partner, nonché del nostro vantaggio comparativo nel campo degli investimenti a favore dello sviluppo di infrastrutture pubbliche e dello sviluppo del settore privato nel vicinato meridionale e nei Balcani occidentali. Nel corso degli ultimi dieci anni, la BEI ha approvato operazioni di finanziamento nelle due regioni ammontanti rispettivamente a 13,7 miliardi di EUR e 6,6 miliardi di EUR. I nostri progetti sono orientati alla domanda e basati su ampie consultazioni con i beneficiari in seno al governo nazionale e locale e con il settore finanziario e privato. Come banca dell’UE lavoriamo a stretto contatto con gli Stati membri dell’UE, con la Commissione europea e le altre IFI per garantire il buon coordinamento e la complementarietà dei reciproci interventi. In qualità di banca dell'UE, la BEI svolge un ruolo particolare nella realizzazione degli obiettivi di politica esterna dell'UE, mobilitando risorse a favore di progetti economicamente validi e con benefici elevati sul piano sociale e ambientale, che promuovono la crescita sostenibile e inclusiva. L'iniziativa della BEI per la resilienza economica 3 Che cos'è l'iniziativa per la resilienza economica? L'iniziativa per la resilienza economica è costituita da tre componenti: Componente n° 1 Maggiori interventi con le risorse disponibili L’utilizzo di un importo aggiuntivo di 2 miliardi di EUR di finanziamenti della BEI nel quadro degli accordi di finanziamento esistenti per le due regioni Per la componente 1 si prevede di dare priorità alle risorse a sostegno dello sviluppo di infrastrutture e del settore privato nelle due regioni, nell'ambito delle dotazioni esistenti. Nel settore pubblico la Banca si concentrerà sulle operazioni che rafforzano e sviluppano infrastrutture essenziali, promuovono un'erogazione migliore ed equa dei servizi di base e sostengono la protezione sociale della popolazione residente, in modo da favorire la creazione di posti di lavoro aumentando le opportunità. Nel settore privato la Banca continuerà a erogare finanziamenti, tramite l'intermediazione di banche commerciali, a favore delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione (mid-cap) nelle regioni. Componente n° La componente n° 2 risponde alla necessità di aumentare gradualmente gli investimenti nelle due regioni a favore di infrastrutture pubbliche essenziali, alcune delle quali sono sottoposte a notevoli pressioni in conseguenza dell'aumento della popolazione migrante. 2 Investire nelle infrastrutture essenziali Saranno erogati prestiti aggiuntivi pari a 1,4 miliardi di EUR2 , abbinati a 430 milioni di EUR di sovvenzioni, a complemento dei finanziamenti e dell’assistenza tecnica della BEI. La componente n° 2 risponde alla necessità di aumentare gradualmente gli investimenti nelle due regioni a favore di infrastrutture pubbliche essenziali, alcune delle quali sono sottoposte a notevoli pressioni in conseguenza dell'aumento della popolazione migrante. Il rafforzamento della resilienza delle infrastrutture nei Paesi potenzialmente vulnerabili ai flussi migratori futuri, quali comunità ospitanti o vie di transito, assicurerà una protezione contro le pressioni future, qualora i flussi dovessero aumentare o mutare direzione. È ammessa la possibilità di una riassegnazione limitata delle risorse tra le componenti 2 e 3, in funzione della domanda. 2 4 L'iniziativa della BEI per la resilienza economica Risultati dei progetti della BEI nel settore pubblico nelle regioni interessate Giordania – La BEI ha fornito un prestito abbinato a sovvenzioni dell'UE agli investimenti, a favore del progetto Wadi Al Arab Water System II, destinato a rispondere alla scarsità d'acqua nel Paese, ulteriormente esacerbata dal notevole afflusso di rifugiati siriani. Il sistema fornirà 30 milioni di m3 supplementari di acqua potabile all’anno ai governatorati e alle aree del nord che, secondo le stime, dovrebbero registrare circa 1,47 milioni di persone residenti e circa 163 000 rifugiati. Egitto – Il progetto Kafr El Sheikh Wastewater Treatment riguarda la costruzione di due impianti di trattamento delle acque reflue e l'ampliamento di altri tre impianti, nonché la posa in opera di 697 km di canalizzazioni. Il progetto migliorerà i servizi igienico-sanitari per circa 65 000 famiglie, o 227 500 persone stimate, assicurando il trattamento di ulteriori 25 milioni di m3/anno di acque reflue secondo norme accettabili. Ridurrà inoltre gli sversamenti di reflui non depurati nell’ambiente, tra cui nel Mediterraneo, pari a 67 700 m3/anno. Tunisia – La BEI sta erogando un prestito di 70 milioni di EUR a sostegno di un programma di miglioramento riguardante un quarto delle scuole secondarie del Paese, nonché alcune scuole primarie e altre strutture. Complessivamente, saranno costruite 59 nuove scuole e altre 310 saranno ristrutturate, creando così 36 000 nuovi posti per gli studenti e aumentando il numero d'insegnanti e personale di sostegno di 3 350 unità. Oltre ad offrire più ampio accesso all'istruzione, il programma produrrà strutture migliori per gli insegnanti e gli studenti, migliorerà la sicurezza e consentirà a un maggior numero di alunni con esigenze particolari di frequentare le scuole normali. Sarà prestata particolare attenzione alle scuole nelle zone svantaggiate. L'obiettivo finale del programma è assicurare che i giovani escano dalla scuola con migliori competenze, in modo da contribuire ad affrontare l'alto tasso di disoccupazione giovanile nel Paese. Perché sono necessarie le risorse dei donatori per sostenere la componente n° 2? Gli investimenti nelle infrastrutture pubbliche sono fondamentali per creare resilienza economica, ma molti fra i Paesi interessati non hanno fondi da investire e la loro capacità di contrarre prestiti è limitata. Abbinando le sovvenzioni agli investimenti della BEI, possiamo abbassare il costo globale delle operazioni e consentire alle autorità nazionali e locali di accelerare il ritmo di sviluppo e attuazione degli investimenti necessari, assicurando al contempo la sostenibilità fiscale. La disponibilità di contributi sotto forma di sovvenzioni migliorerà inoltre la sostenibilità finanziaria degli investimenti, con risvolti economici e sociali significativi, in situazioni in cui non vi sono grandi margini di manovra per aumentare le tariffe applicate agli utenti e finanziare così gli investimenti stessi. Ciò può essere particolarmente importante per mobilitare investimenti nelle regioni più deboli sotto il profilo economico o nelle infrastrutture sociali essenziali, per esempio nei settori della salute, dell'istruzione, dell'approvvigionamento idrico, dei servizi igienico-sanitari e della gestione dei rifiuti, i quali sono tutti sottoposti a crescenti pressioni da parte della comunità locale, a volte aggravate da notevoli afflussi di migranti. Inoltre, la scarsa capacità amministrativa e tecnica e altre limitazioni istituzionali, come la normativa datata, riducono la velocità alla quale molti di questi Paesi sono in grado di assorbire gli investimenti e rallentano così il ritmo di sviluppo. Queste limitazioni delle capacità rappresentano una grossa strozzatura e impediscono di intensificare i finanziamenti nella regione. È possibile attenuarle facendo un uso mirato dell'assistenza tecnica sovvenzionata a sostegno dell'individuazione, preparazione e attuazione di progetti nel settore pubblico. Inoltre, quando vengono individuati rischi sociali connessi agli investimenti, l'assistenza tecnica può essere orientata a rafforzare la capacità delle controparti di assicurare la conformità alle norme sociali e ambientali della BEI. Si cercherà anche di cogliere le opportunità di accrescere l'impatto sociale positivo migliorando la coesione sociale, l'inclusione dei giovani e l'emancipazione delle donne. L'iniziativa della BEI per la resilienza economica Nell’ambito della Componente n° 3 la BEI si concentrerà sulla necessità di assicurare un accesso adeguato ai finanziamenti per le PMI e le imprese di media capitalizzazione, considerato il loro ruolo fondamentale di colonna portante dell'economia e fonte di nuovi posti di lavoro. Risultati dei progetti di sviluppo della BEI nel settore privato nelle regioni interessate Marocco – La BEI finanzia 15 milioni di EUR dei costi di investimento, pari a 31 milioni di EUR, sostenuti dal gruppo Europac, un'impresa spagnola che produce carta e cartone, per la costruzione di una fabbrica destinata a produrre materiali da imballaggio in cartone a Tangeri. Il progetto migliorerà la capacità dell'impresa di rifornire i clienti locali e di rispondere alla domanda dei settori automobilistico e agro-industriale in Marocco. Gli investimenti favoriranno occupazione e valore aggiunto nel settore manifatturiero marocchino, un obiettivo della strategia industriale nazionale del Paese. Il Marocco attualmente presenta tassi di disoccupazione elevati, in particolare tra i giovani (quasi il 35% dei giovani di età compresa fra 15 e 24 anni è disoccupato). La costruzione dello stabilimento dovrebbe generare un’occupazione pari a 305 persone/anni, mentre la fabbrica occuperà, a regime, 115 persone a tempo pieno. La presenza di un'impresa di imballaggi globale con sede locale offrirà alle imprese operanti in svariati settori maggiori opportunità di sviluppare e ampliare attività orientate all'esportazione a Tangeri. Egitto – Utilizzando capitale di rischio finanziato dall'UE, la BEI è un investitore fondamentale nel fondo Euromena, il quale ha investito, fra l'altro, in un'impresa egiziana che offre soluzioni informatiche, tra cui un programma di apprendimento online per i rifugiati siriani che è stato attuato con successo in un campo profughi in Libano nell'ambito di una fase pilota. Componente n° 3 La resilienza economica attraverso la crescita trainata dal settore privato Prestiti addizionali pari a 2,6 miliardi di EUR3 tra cui 300 milioni di EUR di finanza d’impatto fornita dai donatori La componente n° 3 si concentra sul sostegno alla crescita trainata dal settore privato, indispensabile per generare crescita economica e occupazione. La BEI si interesserà, in particolare, alla necessità di assicurare un accesso adeguato ai finanziamenti per le PMI e le imprese di media capitalizzazione, considerato il loro ruolo fondamentale di colonna portante dell'economia e fonte di nuovi posti di lavoro. I prestiti alle imprese si focalizzeranno su progetti con alte potenzialità in termini di impatto sociale e creazione di posti di lavoro. È ammessa la possibilità di riassegnazione limitata delle risorse tra le componenti 2 e 3, in funzione della domanda. 3 Ex Repubblica jugoslava di Macedonia – Nel 2012 la BEI ha fornito alla Banca macedone per la promozione dello sviluppo un prestito ammontante a 100 milioni di EUR al fine di migliorare l'accesso ai finanziamenti per le PMI del Paese. Tale prestito ha permesso a questa banca nazionale di promozione di concedere a sua volta prestiti a banche locali e fornire finanziamenti a 446 PMI e quattro imprese di media capitalizzazione. In media i prestiti sono ammontati a 222 000 EUR con una durata media di 5,5 anni, un notevole miglioramento rispetto alla durata dei prestiti ai quali hanno normalmente accesso le PMI sul mercato locale. Il prestito della BEI ha contribuito a mantenere 16 542 posti di lavoro nelle imprese beneficiarie, ha creato più di 2 000 nuovi posti di lavoro e ha contribuito a finanziare investimenti da parte di tali imprese per un ammontare complessivo di 171 milioni di EUR. 5 6 L'iniziativa della BEI per la resilienza economica Perché sono necessarie le risorse dei donatori per sostenere la componente n° 3? Utilizzeremo meccanismi di garanzia per erogare prestiti a progetti del settore privato più rischiosi con una redditività finanziaria potenzialmente elevata. Ci spingeremo anche più in là e faremo ricorso alla finanza d'impatto sostenuta dai donatori per finanziare operazioni più rischiose che offrano possibilità significative di generare benefici elevati sul piano sociale ed economico, sulla base della condivisione dei rischi o di strutture di finanziamento analoghe con partner locali del settore bancario o, potenzialmente, concedendo prestiti tramite intermediari con profili di rischio elevati. Queste operazioni riguardano, per esempio, i progetti che promuovono l'inclusione finanziaria e l'imprenditorialità femminile e giovanile. La Banca può finanziare tali operazioni tramite debito subordinato, tranche di azioni ordinarie, garanzie o altri tipi di strumenti di condivisione dei rischi, mobilizzando così ulteriore capitale privato che, senza la capacità di rischio aggiuntiva fornita dai fondi dei donatori, non si materializzerebbe. Strumenti di finanziamento d'impatto La BEI vanta una comprovata esperienza nell'erogazione di finanziamenti basati sull'impatto a favore del settore privato, sia nel vicinato meridionale sia nelle regioni ACP, dove ha realizzato vari tipi di operazioni, in particolare per affrontare le cause profonde della migrazione e le conseguenze delle crisi dei rifugiati. In generale, utilizziamo quattro tipi di strumenti. Fondi azionari a impatto sociale promossi da una popolazione emergente di gestori di fondi di private equity che puntano alla lotta contro i problemi sociali o ambientali nella loro strategia d'investimento, ma con un'attenzione anche alla sostenibilità delle operazioni del fondo e delle società partecipate. Prestiti a intermediari finanziari, in particolare a sostegno di progetti con una forte incidenza sullo sviluppo, intrapresi da micro e piccole imprese in settori chiave, per esempio quelli dell'energia, dei servizi sociali, dell'agricoltura, della salute e dell'istruzione. Strumenti di agevolazione della condivisione dei rischi, che assumeranno la forma di strumenti comprendenti garanzie di prima perdita (“tranche di prima perdita”), debito subordinato, tranche di azioni ordinarie e garanzie che agevoleranno le operazioni di condivisione dei rischi della BEI con gli intermediari finanziari locali (banche commerciali) a vantaggio delle micro e piccole imprese scarsamente servite. Finanziamenti diretti, mediante strumenti di debito o investimenti azionari, in progetti gestiti da promotori solidi e sperimentati e con una forte incidenza sullo sviluppo, ma che ciononostante comportano anche rischi maggiori in termini di perdite e di difficoltà a recuperare l'investimento (rischio di tipo azionario con perdite previste maggiori rispetto alla norma). Per questo strumento la BEI applicherà criteri di selezione e ammissibilità rigorosi. Sostegno all'iniziativa per la resilienza economica L'iniziativa per la resilienza economica offre ai donatori, in particolare gli Stati membri dell'UE, la possibilità di fare leva su tutti gli strumenti, le reti e le competenze a disposizione della BEI per aumentare al massimo l'impatto sullo sviluppo dei nostri finanziamenti collettivi nelle regioni interessate e favorire il conseguimento degli OSS. Complessivamente, sono necessari 730 milioni di EUR di risorse dei donatori per catalizzare i 15 miliardi di EUR di nuovi investimenti previsti dall'iniziativa. Il reperimento delle risorse dei donatori necessarie per realizzare i progetti previsti per il 2017 costituisce al momento un’urgenza assoluta. Ciò richiede un impegno da parte dei donatori ammontante a 110 milioni di EUR entro la metà del 2017. La tabella seguente indica il fabbisogno indicativo di finanziamenti. L'iniziativa della BEI per la resilienza economica 7 Iniziativa per la resilienza economica – fabbisogno indicativo annuo di finanziamenti Fase 1 Risorse dei donatori necessarie per realizzare l'iniziativa Fase 2 2017 2018 2019 2020 Totale - Finanza d'impatto 40 70 90 100 300 - Sovvenzioni agli investimenti 50 60 110 120 340 - Assistenza tecnica e servizi Svalbard di andconsulenza Jan Mayen Islands 20 20 20 30 90 110 150 220 250 730 Totale Qual è l’ambito geografico d’intervento dell’Iniziativa della BEI per la resilienza economica? I Paesi ammissibili sono: Iceland Sweden Il vicinato meridionale Finland Algeria, Egitto, Gaza/Cisgiordania, Israele, Norway Giordania, Libano, Libia*, Marocco, Siria* e Tunisia Faroe Islands Russian Federation Estonia Latvia Denmark Balcani occidentali Lithuania Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica United Belarus Kingdomdi Macedonia, Kosovo**, jugoslava Germany Poland Montenegro e Serbia Czech Republic Isle of Man Ireland Netherlands Belgium Guernsey Jersey Luxembourg France Switzerland Italy Monaco Kazakhstan Moldova, Republic of Romania Croatia Bosnia and Herzegovina San Marino Andorra Ukraine Slovakia Austria Slovenia Hungary Liechtenstein Mongolia Serbia Montenegro Holy See Bulgaria Georgia Macedonia Albania Portugal Spain Armenia Greece Gibraltar Azerbaijan Turkey Syrian Arab Republic Malta Cyprus Lebanon Tunisia Morocco Uzbekistan Iraq Palestinian Territory Israel Jordan Libyan Arab Algeria LaWestern cartina è inclusa Sahara a fini illustrativi e non pregiudica lo status di sovranità riguardo ad alcunMali Mauritania territorio. Cape Verde Jamahiriya Saudi Arabia Egypt Kyrgyzstan La BEITurkmenistan si è impegnataTajikistan a gestire l'iniziativa per la resilienza economica nel modo più efficiente, trasparente ed efficace possibile. Creerà un apposito fondo fiduciario – il Fondo fiduciario Iran (Islamic Afghanistan China dell'iniziativa per la resilienza economica – per incanalare i Republic of) contributi dei donatori a sostegno degli obiettivi dell'iniziativa Nepal Pakistan e per fornire un quadro che agevoli la partecipazione e il coorBhutan Bangladesh dinamento dei donatori. Kuwait Bahrain Qatar India United Arab Emirates Oman Risultati e impatto Niger Eritrea Chad Senegal Yemen Taiwan Macau, China Myanmar Lao People's Democratic Republic Paracel Islands Thailand La Banca si avvarrà del quadro per la misurazione dei risultati Cambodia per verificare i risultati dei progetti nell'ambito dell'iniziativa Benin Nigeria Somalia Sierra Cote Leone per la resilienza economica, utilizzando valori di riferimento e Sri * LaLiberia BEId'Ivoire inizierà le Togo attività in Libia dopo laCentral stipula dell’Accordo quadro, Ghana Ethiopia Lanka monitorando i progressi rispetto ai valori previsti per registrare Africandelle Republic che è in corso di preparazione. A seguito sanzioni dell’UE del novembre 2011, la BEI ha sospeso tutte le erogazioni di prestito e i i risultati sul piano economico, sociale e ambientale delle opeCameroon contratti di consulenza tecnica per i progetti in Siria. Kenya razioni durante il ciclo del progetto. Tutti i progetti della BEI Uganda Gabon Democratic devono osservare le politiche, i principi e le norme della Banca, Republic Congo ** Tale designazione non pregiudica le posizioni espresse United riguardo comprese quelle riguardanti i diritti umani, il genere, la sensiof the Congo Republic of allo status del Kosovo ed è in linea con la risoluzione n° 1244/1999 del Tanzania bilità verso i conflitti, la biodiversità e i cambiamenti climatici, Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il parere della Corte come anche quelle attinenti alla prevenzione e al contrasto del internazionale di giustizia sulla Dichiarazione d’indipendenza del Kosovo. Qui di seguito riferito come Kossovo. riciclaggio e la lotta al finanziamento del terrorismo. Mozambique Angola Gambia Burkina Faso Guinea-Bissau Sudan Guinea Philippin Vietnam Djibouti Spratly Islands Brunei Darussalam Malaysia Singapore Equatorial Guinea Sao Tome and Principe Maldives Rwanda Burundi British Indian Ocean Territory Seychelles Christmas Island Comoros Glorioso Islands Cocos (Keeling) Islands Mayotte Zambia Saint Helena Malawi Juan De Nova Island Namibia Zimbabwe Madagascar Mauritius Reunion Botswana Ea Un obiettivo fondamentale dell'iniziativa per la resilienza economica è contribuire al conseguimento degli OSS nella regione. L'UE ha riconosciuto l'importante ruolo svolto dalla Banca europea ai fini della realizzazione degli OSS e la BEI ha assunto impegni globali riguardanti la loro attuazione. La BEI si sta occupando di mettere a punto un sistema ordinato e coerente per mappare il contributo delle sue attività, comprese quelle nell'ambito dell'iniziativa per la resilienza economica, al conseguimento degli OSS. Questo approccio evidenzierà la rilevanza dell'iniziativa per gli OSS. Sulla base del piano preliminare di progetti, l'iniziativa dovrebbe contribuire, in particolare, ai seguenti obiettivi: OSS 6, acqua pulita e servizi igienico-sanitari; OSS 7, energia pulita e a prezzi accessibili; OSS 8, lavoro dignitoso e crescita economica; OSS 9, industria, innovazione e infrastrutture; OSS 11, città e comunità sostenibili. Gli aspetti climatici sono già integrati in tutte le operazioni della BEI, il che consente alla Banca di monitorare il notevole contributo previsto dell'iniziativa al conseguimento dell'OSS 13, azione per il clima, con un alto livello di affidabilità. Infine, operando in collaborazione con il settore privato, il settore pubblico e, ove possibile, altri partner per lo sviluppo, l'iniziativa sarà perfettamente in linea con l'OSS 17, partnership per gli obiettivi. Information Desk 3 +352 4379-22000 5 +352 4379-62000 U [email protected] Banca europea per gli investimenti 98 -100, boulevard Konrad Adenauer L-2950 Lussemburgo 3+352 4379-1 5+352 437704 www.bei.org/resilience-initiative twitter.com/EIB facebook.com/EuropeanInvestmentBank youtube.com/EIBtheEUbank Contatti operativi Christoph Kuhn Direttore del Dipartimento Gestione dei Mandati 3 +352 4379-87324 U [email protected] Anders Risberg Capo divisione Fondi fiduciari e Finanziamento combinato (blending) 3 +352 4379-86626 U [email protected] © EIB 12/2016 Resilienza economica e obiettivi di sviluppo sostenibili print: QH-06-16-371-IT-C ISBN 978-92-861-3040-3 doi:10.2867/498278 © EIB GraphicTeam AFP © EU Neighbourhood Info Centre © Photothek.net © Al Majmoua © ITworx digital: QH-06-16-371-IT-N ISBN 978-92-861-3033-5 doi:10.2867/107878 L'iniziativa della BEI per la resilienza economica