1 ilma plastica srl

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1 ilma plastica srl
ILMA PLASTICA S.R.L.
Anno fondazione: 1938
Sede legale: Milano
Attività: progettazione e costruzione di stampi e stampaggio delle materie plastiche
Stabilimenti: Oltrona di Gavirate (VA)
Azionariato: Antonio Caraffini (50%) e Daniela Caraffini (50%)
Fatturato: 20 milioni di euro nel 2013, 29 milioni di euro nel 2014, 27 milioni nel 2015
Numero medio dipendenti: 175 nel 2013, 183 nel 2014 e 189 nel 2015
ALESSANDRA CARAFFINI, Risorse Umane
Grazie per l’invito, buongiorno a tutti.
Sono Alessandra Caraffini e in Ilma Plastica mi occupo di risorse umane. Ilma è
un’azienda con 78 anni di storia che ha vissuto tre passaggi generazionali. Attualmente siamo
arrivati al quarto. Ci occupiamo della costruzione di stampi , in particolare nel settore
automotive dove siamo fornitori delle principali case automobilistiche europee. Siamo inoltre
attivi nello stampaggio per i settori auto e moto, dei contenitori industriali e dell’arredamento.
Mi ricollego subito a quanto detto dal Dr. Barbaresco in merito al tema del passaggio
generazionale: argomento ricorrente e delicato all’interno delle imprese, che ho approfondito
in quanto oggetto della mia tesi di laurea. Credo che si debba passare il testimone nella
maniera più logica, più efficace e, soprattutto, più empatica possibile, anche se non sempre
facile. Per questo da tempo ci avvaliamo
della consulenza di una psicologa delle
organizzazioni. Fra l’altro, essendo presente in azienda anche mio fratello, Stefano, vorremmo
che i cambiamenti avvenissero nel miglior modo possibile.
Mi riaggancio anche al Prof. Gubitta che diceva come tante volte gli imprenditori
facciano fatica a lasciare l’azienda in mani altrui. Posso dirvi, avendo praticato lo sport ad alto
livello, che nel momento in cui un atleta è a fine carriera è importante capisca che è giunto il
momento di ritirarsi. Sì, proprio quando è ai vertici.
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Per Ilma - se l’azienda è arrivata fin qui- il campione è mio padre. E lui, proprio perché
un campione, sta preparando – affiancandoci- il suo ritiro.
In breve la nostra storia.
Ilma è un’azienda le cui origini risalgono all’epoca bellica. Nel 1938 Antonio Caraffini,
mio prozio, partì con l’idea di produrre i beccucci delle Pipe Rossi, che erano molto famose
all’epoca. Pensate che l’indotto connesso a questa produzione garantiva lavoro a 2000
persone.
Nel 1946 in azienda entrò Dante Caraffini, nipote di Antonio che operò fino alla sua
morte avvenuta nel 2001. Alla Ilma, Dante nel tempo trasformò la piccola officina di Oltrona in
un’azienda iniziando un’attività di stampaggio per Gaetano Borghi, fratello di Giovanni Borghi
fondatore della Ignis: da un ordine di 500 manopole in plastica per cucine si passò prestissimo a
una produzione di 5000 unità a settimana. In seguito venne fondata una società in comune con
i fratelli Borghi - la Simpa - che costruiva stampi e produceva componenti in plastica per Ignis.
Nel 1949 venne avviata un’altra importante collaborazione con la USAG, per la
produzione dei primi manici in plastica per giraviti. Fu questa la seconda grande evoluzione.
Nel 1960 Ilma si specializzò nella costruzione di stampi ad iniezione per le scocche dei
televisori con clienti quali Zenith, Motorola, RCA, Grundig e Philips. In quel periodo iniziammo a
lavorare con l’America oltrepassando così i confini nazionali.
I capannoni - anni ‘60
Nel 1970 avvenne la vera svolta tecnologica dell’azienda con la costruzione del primo
stampo di paraurti in plastica per il settore automotive per la Fiat 127. Da allora la
specializzazione in questo settore è sempre stata in crescendo.
Nel 1983 Ilma si è dotata del primo sistema di progettazione CAD-CAM 3D interattivo,
divenendo una delle prime aziende in Italia, insieme a Pirelli e Marangoni, a utilizzare tale
sistema.
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Nel 2000 vennero create due Business-Unit: costruzione stampi e stampaggio materie
plastiche.
Nel 2001 Antonio Caraffini è succeduto al padre Dante nella guida dell’azienda,
divenendo l’attuale amministratore unico.
Oggi operiamo attraverso tre unità in sinergia tra di loro: progettazione e co-design (con
designer di alto livello con i quali, attraverso i nostri tecnici, siamo in grado di trasformare un
semplice schizzo in uno stampo), costruzione di stampi di ogni dimensione e stampaggio di
componenti plastiche. L’azienda si compone di quattro grandi aree: tecnica di produzione,
finanziaria, commerciale e acquisti.
Progettazione e Co-Design
Costruzione Stampi
Stampaggio componenti plastiche
Il cuore dell’azienda è rappresentato dalla costruzione degli stampi prevalentemente di
grosse dimensioni, sia con macchine utensili sia con una trentina di attrezzisti. Per quanto
riguarda i pezzi più piccoli ci appoggiamo, invece, a fornitori italiani grazie alle buone sinergie
che si sono create. In ogni caso riusciamo a garantire prodotti di altissima qualità per i nostri
clienti. L’altro ramo della produzione è lo stampaggio. Attualmente stiamo producendo
contenitori di grosse dimensioni per i quali garantiamo anche tutti i collaudi come servizio
aggiuntivo proposto alla clientela.
Come vi dicevo, l’azienda è in grado di realizzare prodotti e componenti per ogni
settore merceologico, ma – attualmente – quello dell’automotive rappresenta il 98% del nostro
core business. Questa è stata una scelta degli ultimi anni perché l’arredamento è un settore
saturo. I nostri principali clienti sono grandi aziende: BMW, Volkswagen, Ford, Maserati, Fiat,
Toyota, Ducati etc.. da qui anche la nostra continua ricerca di eccellenza in un mercato di
nicchia. Cosa ci differenzia dai nostri competitor? Senza dubbio la qualità del servizio anche se
il fatto di avere i costi fissi molto alti, essendo in Italia (e non Cina ad esempio), ci fa fare più
fatica a rimanere nei budget.
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Ciascun prodotto sviluppato e realizzato da Ilma è seguito nelle diverse fasi del proprio
ciclo evolutivo dal “Sistema di Assicurazione della Qualità”,
da tempo instaurato e
costantemente affinato dall’azienda. Dall’analisi delle richieste espresse dal cliente,
all’elaborazione delle offerte, dalla definizione dell’ordine allo sviluppo del progetto, dalla
messa a punto dei prototipi fino alla produzione di serie, il prodotto è costantemente
accompagnato da questo sistema, che controlla e documenta il mantenimento di tutte le
caratteristiche fissate. Il risultato di questi sforzi è rappresentato da uno standard qualitativo di
alto livello, che risponde alle specifiche richieste dei nostri clienti. L’azienda è in possesso delle
certificazioni ISO 9001 e ISO TS 16949 rilasciate dal Bureau Veritas Certification.
Queste sono le nostre performance finanziarie (dati medi relativi agli ultimi 5 anni di
esercizio):
Fatturato medio
25,5 mil. €
Margine EBITDA
6,17%
Vendite Italia
17%
Vendite CEE
79%
Vendite Extra CEE
Dipendenti
4%
196
Per quanto concerne la suddivisione del fatturato, i due terzi si riferiscono all’attività di
costruzione degli stampi e un terzo alla parte di stampaggio. I dipendenti sono 196: siamo una
buona realtà in crescita.
L’azienda è di proprietà esclusiva della Famiglia Caraffini che ne possiede il 100%.
Nel corso della nostra storia abbiamo affrontato crisi, ma anche opportunità. La crisi c’è
stata un po’ per tutti, ma Ilma l’ha vissuta in anticipo: nel 2006, infatti, c’è stato un
ridimensionamento: da 250 dipendenti a 200.
Credo che qualsiasi azienda che funzioni abbia la necessità di valorizzare le persone che ci
lavorano. L’engagement, termine inglese che potremmo tradurre con “coinvolgimento attivo e
appassionato” è un tema molto ricorrente negli ultimi anni. Nelle aziende come nello sport. Per
me, che ho praticato il canottaggio – atleta della squadra Nazionale Italiana ho partecipato
a cinque campionati del mondo- c’è di più: nello sport infatti, dietro a una medaglia, ci sono
impegno e sacrifici ma anche condivisione, lavoro di squadra. Le premesse per quello stato
mentale di benessere - il flow - in cui tutto funziona al meglio. In Ilma siamo impegnati da anni
a trasferire il modello dallo sport vincente all’azienda. Questo implica la valorizzazione dei punti
di forza di ognuno ma ancora prima l’autoanalisi per capire come far eccellere le persone e
farle sentire parte di una squadra. Come nelle gare un solo campione non basta per vincere,
così in azienda i talenti, se isolati, servono a poco. Non esiste parametro per quantificare il
miglioramento, ma è evidente che lavorare in un contesto positivo può restituire molto. I primi a
seguire questa nuova filosofia sono stati i dirigenti e, a cascata, le novità sono state trasmesse a
tutti i livelli. É questione di fiducia reciproca, di vision, di sapersi affidare a chi c’è sopra di noi.
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La nostra cornice teorica di riferimento è quella della Positive Psychology: centrale il
tema del benessere, la premessa per l’eccellenza. Mettersi in discussione per affrontare il
cambiamento non è semplice, ma le aziende che lo hanno fatto, nella maggior parte dei casi,
sono quelle che oggi possono guardare al futuro con maggiore serenità. La nostra azienda è in
un momento di grande cambiamento e anche di rinnovamento. L’esperienza che un
lavoratore può tramandare significa molto per chi si inserisce nel mondo del lavoro, ma allo
stesso tempo, per l’azienda, avere occhi nuovi al suo interno significa aprirsi, ed è così che
nasce l’innovazione.
Grazie a questo approccio, abbiamo recentemente vinto il premio AIF Adriano Olivetti
per l’eccellenza nella Formazione, nella Sezione Metodologica One to One grazie allo studio
delle caratteristiche dei nostri key men (uomini chiave). In una prima fase, iniziata nel 2014, li
abbiamo ascoltati e abbiamo cercato di capire quale fosse la loro esigenza di cambiamento.
Ci siamo resi conto che le caratteristiche più carenti all’interno dell’azienda erano quelle
dell’azione, quindi i key men vedevano il problema ma non sapevano agire, questo perché? Un
po’ per cultura (e un certo conservatorismo nello stile di leadership), un po’ per paura del
giudizio. La seconda fase allora è stata di tipo esperienziale (riproponendo il modello dello
spogliatoio sportivo): abbiamo portato i nostri dipendenti nelle cucine e li abbiamo fatti
collaborare notando che i loro comportamenti cambiavano drasticamente, si aprivano al
dialogo. La terza fase è stata quella di Training on the job nella quale abbiamo affiancato i
nostri dipendenti cercando di far capire loro quanto siano importanti. Vi devo dire che, goccia
dopo goccia, fatica dopo fatica, si iniziano a vedere i risultati perché le persone iniziano a fidarsi
e questo è molto positivo. Ma c’è di più: il welfare. È importante che le persone siano serene e
stiano bene anche fisicamente. Qui i lavoratori hanno la possibilità di praticare sport con i
gruppi sportivi dell’azienda, di seguire un’alimentazione sana e di trovare anche un supporto
per chi vuole smettere di fumare. Tutto ciò significa preoccuparsi delle persone ed è dimostrato
che è efficace e crea valore.
Per concludere, qual è l’obiettivo di Ilma? È creare quella “chimica” che ci faccia star
bene, quella condizione che ci permetta di lavorare al meglio; siamo un’azienda in cammino
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che vuole crescere e innovare per continuare a competere. Ci vuole coraggio e noi stiamo
lavorando per questo.
Grazie.
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