Il Gazzettino n. 1 Aprile 2015
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Il Gazzettino n. 1 Aprile 2015
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 Sped. in abbon. postale TAB C L. 662/92 Grande successo per “Ier, Uoglie e demane” Mascherata, un trionfo Tradizione e risate travolgono ripesi e non solo Nuovi redattori crescono Eccoci a voi, con una redazione che sta rinnovando le forze. Un cammino non semplice, ma pian pianino daremo una vesta fresca a questo gruppo. Intanto un plauso sincero ai giovanissimi redattori che insieme all’amico giornalista Giancarlo Carlone hanno intrapreso un percorso di avviamento al giornalismo, aperto a tutti. Contiamo su di loro. Intanto vi auguriamo buona lettura, ricordandovi di sostenerci con contributi una tantum e pubblicando (con un’offerta) le foto con gli auguri per le vostre occasioni. Il direttore Antonella Iammarino di Paola Masiello Credo che questa frase contenga tutte le emozioni che porta con sé questo evento: suspanse, cu- riosità, attaccamento alle proprie radici, cuore che batte. Iér, uoglie e demàne questo titolo vuole sottolineare la voglia che i gio- SEGUE A PAGINA 2 E’ nata la bottega delle idee PAGINA 8 vani hanno di portare avanti una tradizione molto apprezzata dai ripesi e non. Ieri rappresenta il momento in cui tutto ebbe inizio. Casa Cannavina, dentro c’è il cuore Da Ripa a Dublino Vola lontano il premio Sollazzo PAGINA 4 PAGINA 6 2 Tradizioni In azione i giovani. Quest’anno anche una mostra Sulle orme delle radici col sorriso verso il domani CONTINUA DA PAGINA 1 Di “ieri” rimangono copioni, alcuni scatti, audiocassette e VHS, ma anche gli attori dell’epoca che oggi aiutano i ragazzi nella preparazione. In “ieri” troviamo anche il vuoto lasciato dagli anni in cui nessuno ha preso l’iniziativa nell’ideare una nuova storia. Poi c’è stato un cambio del testimone poco apprezzato dalla popolazione. Ma questo revival voleva an- che sottolineare l’importanza di accettare gli altri punti di vista, altri modi di divertirsi. Perché la mascherata deve essere solo puro divertimento. “Oggi” si sono messi in gioco altri giovani. Servono timonieri nuovi per buttarsi in un mare che subisce evoluzioni, ma che in fondo ha sempre voglia di tradizione. Il messaggio di ragazzi come Danilo Cristofaro e Gianmarco Di Lauro credo voglia essere proprio questo: anche se il mondo va avanti e si trasforma, si ha voglia di sentirsi parte di un popolo, rimanere attaccati alle proprie radici, tramandandoli alle generazioni future. Per realizzare il tutto i “timonieri” sono contornati da musicisti, costumiste, coriste e i tanti ragazzi e adulti di ogni età. È stato un viaggio che ha come punto di partenza il passato del quale sono state ricordate qualche canzone e qualche scenetta. Poi si è passato al presente per porre in evidenza i cambiamenti che il progresso ha portato: ormai si comunica con un “click”. Ma questo ancora per sottolineare che comunque rimane la voglia di portare avanti la tradizione. Il “domani” infine, rappresenta l’augurio che questa tradizione rimanga viva nel tempo. E quale finale migliore se non cantare l’inno alla mascherata, firma- to dal maestro Mario Tanno che dà sempre quel surplus a questo evento, sempre in sordina, segno della sua grande umiltà. Vorrei concludere questo articolo con un ringraziamento a chi ieri ha dato il via a tutto, a chi oggi ha deciso di affrontare questa sfida e a chi domani avrà la stessa passione. ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 3 Tradizioni Attualità Furto in chiesa, beccati i ladri Alla fine di febbraio in Chiesa madre si sono introdotte persone che hanno trafugato l’oro votivo che era nella cassaforte. Un fatto che ha destabilizzato la tranquilla routine di tante persone che la sera si ritirano a pregare tra quelle mura e che ha colpito certamente la devozione di tanti che avevano donato quegli ori a scopo votivo. Le indagini, scattate su- bito dopo l’allarme del Parroco, hanno portato in poco più di 15 giorni all’individuazione dei responsabili: tre fratelli residenti a Lucca e La Spezia, uno dei quali era giunto in paese in avanscoperta per studiare luoghi e mosse. Nelle loro abitazioni è stata trovata molta refurtiva, tra cui oggetti provenienti da Ripalimosani. “Plauso e grande riconoscenza, da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale, ai Carabinieri di Ripalimosani, alla Procura e a tutti coloro che hanno operato per smascherare gli autori del furto nella nostra chiesa madre”. Così il sindaco di Ripalimosani, Michele Di Bartolomeo, appena saputa la notizia sull’esito positivo delle indagini. “La nostra riconoscenza va innanzitutto al maresciallo Leonardo Galanti che dirige la stazione di Ripalimosani e ai suoi collaboratori – ha aggiunto il primo cittadino – Un grazie speciale va inoltre a tutti i miei compaesani che hanno collaborato con i carabinieri fornendo una serie di informazioni che si sono rivelate determinanti per le indagini di un furto che ha colpito soprattutto la sensibilità e la devozione di tanti Ripesi”. Chi, come e perché… La Mascherata 2015, una delle più attese manifestazioni carnascialesche del Molise, è stata presentata in conferenza stampa dagli organizzatori, alla presenza del sindaco che ha ricordato il minuzioso lavoro di ricerca fatto da un enorme gruppo di giovani Omar, il sarto che arriva dal Gambia Circa venti i costumi realizzati da Omar, un ragazzo del Gambia, un profugo ospite al convento di Ripalimosani con il progetto SPRAR. Nel suo paese faceva il sarto e qui, grazie a questo evento, ha potuto restituire con piacere in maniera concreta e collaborativa l’accoglienza ricevuta, facendo conoscere le sue doti artigiane. ripesi capitanati da Giammarco Di Lauro (autore della sceneggiatura insieme a Danilo Cristofaro). “A Ripa abbiamo due grosse tradizioni – ha detto il primo cittadino – la Corsa dei cavalli e la Mascherata. Noi giovani abbiamo il compito di portarle avanti. Grazie ragazzi per l’enorme lavoro, continuate così, per il bene di tutti noi e della nostra cultura”. “Abbiamo chiamato “Evviva-ier, uoglie e demane” questo spettacolo popolare itinerante perché siamo qui per portare nel paese e anche fuori i sorrisi dei Ripesi e la nostra voglia di costruire un tessuto culturale più positivo – ha spiegato Giammarco Di Lauro emozionato – È un evento che unisce fortemente la nostra generazione che per un giorno dimentica i problemi quotidiani e scopre il piacere di stare bene insieme”. Novità di questa edizione la Mo- ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 stra della Mascherata dal 13 al 17 febbraio. “Lo spettacolo non è solo divertimento – ha affermato Patrizia Di Nunzio, curatrice – ma è anche arricchimento culturale e storico. La Mascherata ha un’anima malleabile, sa stare al passo coi tempi ma ogni anno costruisce e disegna la storia di un popolo”. Per questo, grazie all’apporto di tanti compaesani, è stato raccolto ed esposto nelle sale del Circolo Ripa Club in piazza, il materiale storico-antropolgico. Oltre 60 personaggi con costumi dai mille colori, elaborati a dove- re da mani sapienti. A coordinare i lavori per il guardaroba Martina Marrone con la collaborazione di Francesca Tavaniello e Stefania Di Nunzio. 4 Persone Il gruppo degli operatori Con il sindaco Michele Di Bartolomeo Casa Cannavina, in famiglia Non fanno davvero mancare nulla ai loro cari nonni gli operatori della casa geriatrica di Ripalimosani. Per Natale, capitanati dalla verve di Gino, li hanno persino coinvolti in un simpatico spettacolino per gli ospiti. Ad applaudire le gag e i momenti di riflessione, preparati con cura e con affettuosa collaborazione, c’erano le famiglie e una parte dell’amministrazione comunale. Chi ha letto poesie, chi ha recitato a memoria antiche filastroc- Elena che, chi ha fatto scenette, chi ha proposto letture ricche di spunti. La coppia Gino-Rosalba La Tombolata con i consiglieri Tutti hanno fatto la loro parte in un clima semplice e genuino, che gli operatori costruiscono con fatica, pazienza e perseveranza ogni giorno, non senza le difficoltà che questo tipo di lavoro comporta. Esilarante la scenetta di Gino e Rosalba, che si sono calati nei panni di un’anziana coppia affiatata. Alla fine un abbraccio insieme al sindaco e il rigoroso spuntino dolce. Un’atmosfera di gioia, ma toccante e commovente. A.I. Gino Maria Lucia Una giornata insieme per attendere il Natale: l’hanno organizzata gli amministratori di Ripalimosani e alcuni volontari che hanno pranzato con gli anziani ospiti del centro geriatrico ed altri che hanno accolto l’invito a partecipare. A stomaco pieno hanno poi fatto una tombolata con brindisi finale per lo scambio degli auguri. ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 5 Economia Un’azienda agricola a Ripalimosani di Mario Tanno Il 21 settembre 2014 Ripalimosani ha vissuto un evento straordinario: la presentazione dei VINI dell’Azienda Agricola VINICA che ha sede in località che i ripesi denominano “Costa Bianca”. Una giornata in cui i numerosissimi convenuti hanno avuto la possibilità di visitare l’intera azienda e di degustare oltre al Vino e all’Olio anche altri prodotti locali dell’azienda tra cui il fagiolo “cannellino” e la farina di mais “ago- Una grande festa per i 100 anni di Nicolino Il 6 dicembre 2014 Nicola Gallo, Nicolino per gli amici, ha festeggiato i suoi splendidi 100 anni nella comunità alloggio “Casa Cannavina” di Ripalimosani. Alla presenza di figli, nipoti, pronipoti, personale della struttura residenziale, autorità e cittadini del Comune, è stata celebrata la Santa Messa seguita dal rinfresco. Nicola ha una storia bellissima, che racconta con una lucidità sorprendente! Ha vissuto la guerra, la prigionia, la malaria… Ora vive in comunità alloggio per anziani e con un sorriso costante in volto racconta le sue vicende all’educatrice che in struttura “allena” la mente a non perdere le immagini. Il percorso di “Ri-cordi” è un filo che Nicola tesse ogni giorno tra le emozioni del passato e le parole del presente, con uno sguardo che in se stesso fa viaggiare in un tempo profondo, intenso, nutrito di umano senza età e di una storia infinita. ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 stinello” rigorosamente preparati secondo le ricette tradizionali ripesi “pane n’bosse” per i fagioli e a “cémbotte” per la farina. Il progetto VINICA nasce nel 2007 per volontà e determinazione del dr Rodolfo Gianserra, nel voler creare un’azienda agricola nello straordinario territorio ripese, e che trova in Giuseppe Tudino le capacità nel perseguire il progetto che dopo sette anni è divenuto realtà. I duecento ettari che oggi costituiscono l’azienda sono dislocati fra le varie contrade tra cui le più conosciute sono Lama del Gallo, San Felice, Difesa, Pietra La festa, Frustella, Le Crete, Colle Scarparo, Costa Bianca, Morge Colle Rio, Piano Casale, Fonte Faciero ecc.. Di questi solo la metà sono coltivati considerate le difficili condizioni geomofologiche. Sono suddivisi in vigneti, oliveti, orto e seminativi oltre a boschi e pascoli che ne caratterizzano il paesaggio. Ad oggi sono impiantati circa 24 ettari di vigneti e circa 18 di oliveti; tra le varietà presenti si è dato risalto soprattutto al nostro autocotono “Tintilia”, per circa 11 ettari, che larga diffusione ha avuto in passato nel territorio ripese. A questo si affiancano vitigni internazionali di qualità quali Merlot, Sangiovese, Pinot Noire ed Aglianico per i rossi e Sauvignon, Riesling, Moscato e Trebbiano per i bianchi. Il “Lame del Sorbo” nelle tre varietà Tintilia, Merlot e Sauvignon rappresentano oggi i tre vini DOC in commercio la cui denominazione è strettamente legata allo specifico territorio delle “lame” ripesi. La filosofia dell’azienda è quella di esaltare le peculiarità del territorio nel rispetto dell’ambiente, per ottenere prodotti rigorosamente naturali e biologici. L’azienda, dotata di strutture ricettive e cantina, si gode questo momento di particolare notorietà ed ha piacere di accogliere chiunque voglia conoscere o riconoscere questa realtà, degustare i vari prodotti accompagnati da un buon bicchiere di vino. 6 Persone XXVII Premio Francesco Sollazzo L’Irlanda premia il Molise Grazie al lavoro svolto da Marco e Maurizio di Luigino Sabetta Sono trascorsi 27 anni dal primo premio Francesco Sollazzo; tanti anni sono passati come pure le personalità che sono state ricordate e insignite dal premio. Il nostro impegno, da sempre, è stato quello di rendere un grazie a tutti coloro che hanno amato Ripa e che si sono distinti per averlo così valorizzato, ognuno nella propria specificità, da lasciare una traccia indelebile nella storia di questo paese. Quest’anno con il Premio Sollazzo abbiamo voluto dare risalto all’intuizione e all’impegno di due giovani che hanno dato vita ad una delle migliori aziende etniche emergenti in Irlanda in modo autentico ed originale, con l’impegno di offrire un’esperienza completa e soddisfacente attraverso l’offerta di servizi e prodotti enogastronomici in cui poter ritrovare il sapore, il profumo, i colori dell’Italia e, perché no, della nostra terra molisani. Premio quindi assegnato a Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo. “I sapori d’Italia conquistano l’Irlanda”, “Quando l’Italia pren- de l’Irlanda per la gola”, “I sapori molisani conquistano gli irlandesi”, “L’Irlanda premia il Molise” (ci asteniamo dal citare quelli in lingua inglese!) sono alcuni dei tanti articoli di giornali che esaltano una realtà imprenditoriale in piena espansione che in dieci anni è riuscita ad esportare a Dublino, in Irlanda, il meglio della cultura enogastronomica italiana. E Ripalimosani che c’entra? Eh, sì che c’entra, perché i due molisani sono Marco e Maurizio, uno ripese doc e l’altro ripese d’adozione. Marco e Maurizio sono i fondatori del Flavour of Italy Group, nato quasi dieci anni fa a Dublino con la convinzione che l’Irlanda rappresentasse un paese ideale per il settore agro-industriale italiano. L’idea iniziale, siamo nel 2005, è vendere nella città i prodotti ita- I complimenti dell’Amministrazione a tre giovani vincenti Congratulazioni a tre giovani Ripesi che con costante lavoro, coraggio e creatività sono stati premiati con importanti riconoscimenti. Complimenti a Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo, che a Dublino hanno realizzato Flavour of Italy, una delle 5 imprese dell’anno selezionate in Irlanda nel prestigioso Irish Business Award 2014. La premiazione si è tenuta il 4 dicembre al Convention Centre. Flavour of Italy Group è una realtà imprenditoriale in piena espansione; in dieci anni grazie ad una scuola di cucina, un ristorante (Pinocchio Restaurant), un’agenzia viaggi e un punto vendita di prodotti tipici, è riuscita a esportare a Dublino e in Irlanda il meglio della cultura enogastronomica italiana. E complimenti a Giovanni D’Amore, che lavora nel team dello chef campobassano Nicola Vizzarri. Il gruppo, ha rappresentato con risultati eccellenti il Molise nella competizione “La cucina mediterranea” all’interno della 1^ edizione della manifestazione Expo & Wine svoltasi a Catania il 1° dicembre scorso. liani, ma la competizione è molto forte. La svolta arriva quan- do i due decidono di aprire una scuola di cucina “Italian School Nelle immagini Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo FLAVOUR OF ITALY GROUP È TRA LE CINQUE IMPRESE DELL’ANNO 2014 IN IRLANDA ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 7 Persone I ripesi che si fanno onore Antonella Palermo in San Pietro di Mario Tanno Ho avuto modo di conoscere Antonella in occasione della visita di Papa Francesco a Campobasso avvenuta il 5 luglio scorso. Una ragazza vivace, solare, piena di interessi culturali. Era qui in missione, inviata di Radio Vaticana dove da anni esercita la professione di giornalista professionista. Il papà e la mamma sono orgogliosi di questa loro Antonella Palermo a Radio Vaticana figlia che con merito ha scalato le vette del difficile mondo della comunicazione. Dopo il liceo scientifico a Campobasso Antonella è stata una delle prime ad iscriversi al corso universitario di Scienze della Comunicazione nei primi anni Novanta, laureandosi brillantemente a Roma con la tesi su comunicazione e fede. Dopo un periodo di collaborazione in Radio Vaticana, Antonella vi è entrata in pianta stabile all’indomani del Giubileo del 2000. Fu un anno particolarmente impegnati- vo quello, in cui la radio – diretta dal padre Federico Lombardi, attuale portavoce del Papa, si lanciò in un progetto sperimentale di diretta per tutto il giorno, come servizio ai pellegrini giunti da tutto il mondo a Roma. Antonella conduce da diversi anni programmi di approfondimento sull’attualità internazionale e italiana. Ma cura pure, con passione e soddisfazione, un forte interesse per la poesia. Ha dato alle stampe nel 2012 una raccolta di poesie: “Le stesse parole” e “Lieto Colle”. Da buona figlia di ripesi, amante del teatro e della recitazione, ha seguito un corso di doppiaggio con la nota attrice Vittoria Febbi. Lo scorso anno Antonella ha presentato a Roma, con successo, uno spettacolo da lei interamente scritto e diretto “Al limite di me”, dove tra poesia e musica si dipana il suo mondo interiore. Il desiderio di Antonella è quello di portarlo a Ripa visto che tra l’altro proprio a questa terra fa riferimento nell’incipit. Noi glielo auguriamo di cuore. da nel prestigioso Irish Business Award 2014 e il giorno 4 dicembre, Marco e Maurizio, hanno partecipato alla cerimonia di premiazione al Convention Centre. In quell’occasione sono stati premiati i cento personaggi più prestigiosi della storia economica dell’Irlanda. E loro erano tra questi. C’è da esserne orgogliosi! L’intuizione, la determinazione, il forte spirito di socialità hanno portato Marco e Maurizio a dar vita, in modo autentico ed originale, ad una delle migliori aziende etniche emergenti in Irlanda, coinvolgendo a pieno il popolo irlandese, offrendo prodotti enogastronomici in cui poter ritrovare il sapore, il profumo, i colori dell’Italia e della nostra terra molisana, uniti ad un forte senso dell’amicizia e ad un calore familiare che trae la sua forza dalle profonde radici che hanno alimentato l’esperienza personale. Il premio “Francesco Sollazzo” 2015 ha voluto sottolineare tutto questo con una serata di riflessione e di svago con saluti, ringraziamenti, spettacolo e un pizzico di sana ‘ripesità’. Durante uno spettacolo teatrale of Cooking”, da subito un grande successo. L’anno successivo aggiungono una società di Catering “Cateritaly”, dal 2008 il ristorante e wine bar “Pinocchio”, che diverse guide locali classificano oggi come uno dei migliori della capitale irlandese. Nel frattempo nasce anche il Tour Operator “Flavour of Italy Travel” che organizza viaggi enogastronomici in Italia. Per completare l’offerta del gruppo nel 2010 inaugurano un cash and carry “Flavour of Italy Products” dove è possibile acquistare prodotti e servizi on-line. Oggi, grazie all’esperienza maturata in questi anni Flavour of Italy Group è in grado di offrire servizi e consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese agro-alimentari italiane che vogliono avvicinarsi al mercato irlandese. Presso le sue sedi di Dublino si organizzano eventi e fiere promozionali in collaborazione con le Camere di Commercio italiane. Ultima in ordine cronologico è la notizia che la Flavour of Italy Group è stata selezionata tra le cinque imprese dell’anno in Irlan- ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 8 Attualità Proposte simpatiche per tutte le età Ecco “La bottega delle idee” di Francesco Di Cillo È nato a Ripalimosani il circolo “La bottega delle idee” che ha lo scopo di radunare persone di tutte le età. Un modo per passare la giornata in compagnia divertendosi, scambiando due chiacchiere e farsi anche qualche risata. Sotto consiglio di Marco Giampaolo, Lina Cristofaro con Sara D’Amore, Cinzia Miniello e altre amiche hanno reso due locali disabitati in veri e propri punti d’incontro. Il circolo è partito a metà novembre ed ha subito iniziato i suoi progetti con la realizzazione di un presepe fatto a mano; l’ideatrice è stata Cinzia Miniello che con il suo progetto ha coinvolto molte persone con risultati notevoli. Ma il circolo non si è fermato alla realizzazione di quest’unico progetto, anzi ne sta seguendo altri, come quello del “Cineforum” proposto da Sara D’Amore che coinvolge ogni sabato sera ragazzi e ragazze. Il circolo inoltre offre anche molti spazi per il gioco, infatti ogni Quelli del 1939 domenica pomeriggio signore e ragazzi si incontrano per “dare i numeri” in un gioco tipico del Natale, ma che da queste parti va di moda tutto l’anno: la tombola. Durante la settimana grazie all’idea di Lina Cristofaro ci si incontra per bere una tazza di tè tutti insieme, anche per scambiare quattro chiacchiere e fare due risate insieme. Anche se è nato da poco questo circolo sta facendo progressi per coinvolgere tutti i ripesi; lo scorso 8 febbraio si è attivato per organizzare una gita a Putignano, per andare a vedere la tradizionale sfilata di Carnevale. Già molto è stato fatto, altro arriverà e noi della redazione del Gazzettino auguriamo a queste nostre amiche di tirare fuori da questa bottega tante meraviglie. In bocca al lupo! La Bottega delle Idee è su Facebook! Lì troverai le iniziative e potrai interagire con loro ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 9 Il punto di Emilia Maria Tanno I giovani, si sa, a qualunque generazione appartengano, appaiono spensierati, leggeri, spesso fragili, vagamente idealisti, ma sempre inebriati da una gran voglia di divertimento e di evasione dai doveri un po’ opprimenti dello studio o del lavoro. I giovani sanno però essere anche irragionevoli, impulsivi ed aggressivi perché in preda a pulsioni “ormonali” difficili da controllare e che possono sfociare anche in comportamenti irresponsabili quando non addirittura deplorevoli. Giovani lo siamo stati tutti e perciò abbiamo potuto sperimentare le spinte contrapposte che portano spesso verso atteggiamenti contraddittori dovuti ad un irrefrenabile - e naturale - bisogno di espansione del proprio essere. Di conseguenza il ragazzo potrà utilizzare queste energie interiori in modo costruttivo, per esempio impegnandosi nello studio, nel sociale, nello sport o in altre attività, mettendo a frutto ciò che sa fare, oppure seguendo modelli non proprio edificanti e che fanno prendere loro strade sbagliate e pericolose. La necessità di fare gruppo per sentirsi accettati ed integrati nella società può rap- presentare, soprattutto per i ragazzi più immaturi alla ricerca di una propria identità, un vero e proprio rischio. È infatti proprio all’interno del gruppo che emerge quello che si impone come “il più forte”, ovvero colui che detta le regole servendosi della capacità di influenzare gli altri. Non è però mia intenzione quella di fare una lezione sociologica né un’analisi psicologica dell’adolescente, vorrei invece con questo articolo raggiungere il seguente scopo: riportare all’attenzione delPadre Pasquale Lanese e il fratello Nicola pas- la comunità la resano il Natale a Laredo in Texas leggendo il Gaz- sponsabilità, che tutti abbiamo, di zettino. educare i giovani. E di sicuro tale impegno è molto sentito dai più, anche se la società è purtroppo un po’ cambiata negli ultimi decenni. Ricordo che quando ero bambina d’estate giocavo spesso con le mie amiche sotto casa con il pallone e questo procurava non poca noia ai negozianti intorno, per cui assisteva- Fotonotizia ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 Educare i giovani è dovere di tutti mo spesso affranti e impotenti al sequestro del pallone da parte del vigile del paese che non ce lo rendeva più. I nostri genitori non reclamavano e anzi ci dicevano che se avessimo voluto giocare in quel modo avremmo dovuto farlo altrove e con più moderazione. Insomma, se è vero che essere un po’ cattivelli e prepotenti appartiene alla fase dell’adolescenza, è pur vero che forse stiamo rinunciando ad essere “comunità educante”, ovvero persone che si preoccupano della crescita interiore dei nostri ragazzi, forse perché è più comodo stare zitti, non immischiarsi in ciò che non ci riguarda direttamente, evitare di scontrarsi con gli altri. Ma il peggio è quando, di fronte a casi di eclatante maleducazione, si esclama con tono vagamente ironico e sorriso mesto, la pericolosissima frase: “ma in fondo sono solo ragazzi!”. E fin quando dovremo sopportare la maleducazione di quelli che “se sono cosi, è comprensibile, è chiaro, è perché sono molto giovani, troppo immaturi per capire, ma figuriamoci, un giorno cambieranno”? E se, al contrario, si convincessero che nel fare certe cose non c’è nulla di male e trasmettessero ai figli tali sciagurate idee? Si, perché credo che schiamazzare fino a notte fonda in pieno centro abitato, lanciare petardi contro le abitazioni dei malcapitati, mandare a quel paese persone, spesso anziane, che non chiedono altro che di poter riposare e che pregano di non esagerare, non sia soltanto colpa dell’età. Chiediamoci piuttosto perché questi giovani provano entusiasmo di fronte alle conseguenze delle loro esasperanti azioni e si vantano piuttosto che provare vergogna. Chiediamoci se insegniamo loro adeguatamente comportamenti responsabili e rispettosi dell’altro. Forse c’è qualcosa che non va, un guasto da aggiustare. Magari cominciamo a domandarci dove vanno e cosa fanno i nostri figli quando rincasano tardissimo, anche se il periodo delle vacanze lo consente. Scuotere le coscienze è, a mio avviso, la cosa più importante da fare. Non copriamoci gli occhi: aiutiamo i nostri ragazzi a indirizzare le energie e la loro voglia di fare in cose buone e costruttive che troveranno certamente spazio in questo giornale che ha sempre reso onore ai meriti di quei giovani che si impegnano in cose socialmente importanti e che potrebbero diventare modelli positivi per i tanti che, forse, stanno solo cercando di essere presi per mano verso una dimensione di vita migliore. 10 Il Comune comunica Emergenza neve, prima stagione con… imprevisti Il saldo di parte del vecchio debito Nel mese di novembre l’amministrazione comunale di Ripalimosani ha deciso di liquidare il 50% dell’importo spettante alle ditte che hanno garantito lo sgombero neve nella grande nevicata del febbraio 2012. Ha quindi anticipato i fondi che dovrebbero pervenire dalla Protezione civile regionale. In tutto restavano da liquidare circa 94.000 euro; da troppo tempo gli operatori stavano aspettando, dunque il Comune ha deciso di anticipare con fondi propri e saldare in parte, al 50%, ciascuna ditta. I trasferimenti regionali andranno a rimpinguare le casse comunali permettendo, si spera al più presto, di Lavori socialmente utili per scontare pene lievi. Firmato l’accordo Una convenzione con l’Ufficio esecuzione Penale Esterna per mettere al lavoro a favore della comunità chi ha sbagliato e deve scontare una pena lieve. L’ha siglata il Comune di Ripalimosani che ha già fruito dell’opera di una persona che si è dedicata a lavori di pulizia sul territorio quale via per ottenere la restituzione della patente ritirata dalle autorità. Misure alternative per espiare, dunque, che però ricadono sulla società anche in termini economici. È noto infatti quante siano le difficoltà degli enti, Comuni soprattutto, nell’affrontare con il personale disponibile tutti i lavori necessari. Naturalmente il procedimento prevede un percorso controllato con impegno scritto dell’interessato, autorizzazione dello stesso ad utilizzare i dati sensibili, una scheda di presentazione con i tempi e la qualifica professionale. Il tutto sotto l’egida delle autorità, dell’assistente sociale e di un referente dell’Ente che affianchi la persona nel suo inserimento e mantenga i rapporti con l’Ufficio di Esecuzione penale esterna. Un accordo di questo tipo è uno strumento nuovo ancora poco utilizzato, come sottolineato di recente in un’inchiesta di Report. Secondo i dati raccolti dalla nota trasmissione della Gabanelli, infatti, per ora solo il 5 per cento delle amministrazioni comunali fruisce di questa possibilità. saldare l’intero conto sospeso. I nuovi contratti Il Comune di Ripalimosani si è poi preparato ad affrontare il nuovo inverno con la stipula dei nuovi contratti, mantenendo in sostanza lo stesso piano neve e gli stessi operatori. L’inverno è giunto e si è rivelato molto freddo e certo non clemente. La nevicata di Capodanno La prima nevicata, quella di San Silvestro, ha visto in azione tutti i mezzi e tutti gli uomini a disposizione, con il piano neve di sempre. “È stata fastidiosa perché fitta e continua – spiega il sindaco – i mezzi non facevano in tempo a toglierla che si riformava. Inoltre è giunta l’ultimo dell’anno, scombinando i piani e gli umori di tutti. Non sono mancate, come sempre, le polemiche, ma è anche fisiologico quando l’amministrazione è nuova. In ogni caso tutti quanti, assessori e consiglieri, hanno seguito passo passo il lavoro sul territorio, cercando ciascuno di fare la sua parte. È il nostro dovere”. I volontari e l’amministrazione “Al centro storico alcuni volontari (Marica, Annalisa, Antonella, Devis) sono scesi a vedere se c’era bisogno di aiuto, per evitare soprattutto che qualche anziano si avventurasse: c’era chi non aveva comprato il pane, chi doveva spedire una ricetta, chi aveva bisogno di servizi in farmacia. L’assessore Giampaolo ed io siamo andati a buttare il sale a mano e il consigliere Cristian Cristofaro ha spalato parte dei percorsi. Nel frattempo il vicesindaco (Luca Mitri) si è messo a disposizione con il mezzo della Protezione civile per il supporto agli automobilisti in difficoltà”. Le manomissioni allo spargisale “Abbiamo dovuto superare anche difficoltà assolutamente non pre- ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 11 Il Comune comunica viste. Per ben tre mattine consecutive è stato manomesso il mezzo spargisale. Il 30 dicembre l’operatore è partito alle 4 e mezza del mattino, il sale usciva ma verso le 6 si è accorto che nel cassone ne restava troppo rispetto al solito. Erano state allentate delle viti, il sale usciva ma pochissimo. Abbiamo svuotato tutto, aggiustato e siamo ripartiti con notevole ritardo. Chi ha fatto il danno sapeva bene dove mettere le mani. La stessa cosa si è verificata nei due giorni a seguire, il 31 e il primo gennaio. Per tre sere di fila lo spargisale è rientrato perfettamente funzionante e al mattino era rotto”. I chiodi e le gomme tagliate “La seconda mattina, come se non bastasse – prosegue il primo cittadino – abbiamo trovato una gomma dello spargisale tagliata e, poco più in là, alcuni chiodi sulla neve fresca. Altro tempo si è reso necessario per riparare, altro ritardo”. La sfortuna Al tutto si è aggiunta la sfortuna: alcuni mezzi hanno subito guasti: il 31 dicembre uno e il 1 gennaio altri due, tutti mezzi della parte alta del paese (nuove lottizzazioni e dintorni)”. La seconda nevicata La seconda neve non ha causato gradi difficoltà: era meno pesante della precedente e tutto è filato liscio. Inoltre erano già scattate le borse lavoro, quindi c’erano sette persone in più sulle quali contare per lo sgombero e per altre emergenze. La terza nevicata, di marzo “Veloce ma possente – spiega ancora Michele Di Bartolomeo - è stata invece la nevicata di marzo. Gli alberi caduti durante la notte hanno ritardato alcune operazioni di sgombero neve: sono caduti solo in quella notte circa 30 alberi. Tra giovedì 5 e venerdì 6 altri due mezzi si sono guastati in corso d’opera: uno in zona Nausica, l’altro in paese”. “La porta aperta”, lo sportello ascolto per i ragazzi a scuola Si chiama “La porta aperta” ed è un progetto realizzato dal Comune e dall’Istituto comprensivo di Ripalimosani per offrire, all’interno dell’ambiente scolastico, uno spazio di contenimento e di ascolto per il ragazzo adolescente, che si trova il più delle volte a confrontarsi con emozioni e cambiamenti che non è in grado di gestire in modo autonomo. Si tratta di uno sportello di ascolto con la presenza di una persona specializzata (lo psicologo scolastico) per accogliere i ragazzi senza alcun atteggiamento di giudizio, ma con l’obiettivo di aiutarli nell’analisi del problema e nella comprensione del proprio vissuto. La scuola, infatti, non è solo un luogo in cui avviene l’apprendimento e in cui si trasferiscono conoscenze, ma rappresenta uno spazio di relazione, d’incontro, un laboratorio protetto in cui sperimentarsi, mettersi alla prova per imparare a comunicare e convivere civilmente con i propri coetanei ma anche con gli adulti. Ed è proprio dagli adulti che la dirigente scolastica Marina Crema e la consigliera delegata alle politiche sociali Milena Miniello sono partite nel presentare l’iniziativa: hanno infatti incontrato i genitori della scuola che non solo l’hanno apprezzata, ma la vedono come azione di prevenzione di fronte a fenomeni emergenti come il bullismo. ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 Qualche dato In totale sono stati sparsi circa 150 quintali di sale. Gli alberi caduti o abbattuti perché pericolanti sono circa 40. La scuola è stata chiusa complessivamente 3 giorni. Per terminare “Delle vicende relative ai sabotaggi, ai chiodi e alle ruote tagliate sono stati regolarmente e dettagliatamente informati i Carabinieri. Ma non abbiamo voluto sporgere denuncia. Vivere in un paese civile è interesse di tutti, per questo chiedo ai cittadini di segnalare in caserma qualsiasi fatto possa essere utile a garantire la sicurezza dell’intera collettività”. I mercatini di Natale a Ripalimosani Dopo alcuni incontri con i residenti del borgo antico quest’anno l’amministrazione ha realizzato, grazie alla collaborazione di tanti privati, i mercatini di Natale. Allestite tra luci, colori, musica e sapori locali, una serie di bancarelle lungo la scalinata di Santa Lucia hanno proposto manufatti di ogni genere: idee di legno, in maglia, fimo, presepi, stoffa, vetro e gioielli. Programmate nove date, ossia tutti i week-end, Befana compresa, purtroppo il maltempo ha fatto tagliare alcune giornate. Nei giorni clou i Mercatini hanno accolto personaggi come Babbo Natale (il sindaco) o la Befana (Francesco Di Lauro) e momenti di gastronomia tipica in un clima natalizio. Una prima esperienza-pilota sicuramente da migliorare ogni anno per cercare di dare vita al borgo e promuovere ricettività. 12 Il Comune comunica Capire la vita con un libro: tre incontri Proposto dal Comune e guidato dal consigliere delegato alla cultura Michele Trivisonno, in autunno è stato realizzato un percorso dentro la lettura, con la presentazione di libri scritti da Marty è un giornalista che sta vivendo un momento di crisi. Capita casualmente a Ripalimosani, dove incontra Samel, ragazzo del posto, anch’esso in discussione con se stesso e con gli altri, soprattutto con un pessimo rapporto con la chiesa. È dall’inquietudine di questo ragazzo che nasce la figura di una presenza diabolica che sottende agli sviluppi del romanzo di Danilo Chiaro, autore agli esordi con l’opera “Il diavolo di un fine settimana” presentata venerdì alla popolazione ripese. Danilo Chiaro è romano e, come altri residenti nella capitale, ha scelto il borgo antico di Ripa quale locus amenus per i suoi fine settimana fuori porta. È proprio tra i vicoli del centro storico, tra le voci e le abitudini molisani o inerenti il Molise. Così sono stati organizzati tre incontri: uno sul testo scritto da un giovane romano che ha una casetta al centro storico e che ha ambientato il suo romanzo proprio a Ripalimosani; uno scritto da una giornalista molisana sulla storia di Salvo D’Acquisto, il terzo realizzato da Michele Tanno di San Biase, che ha dipinto un personaggio di una storia non troppo lontana L’incontro con Danilo Chiaro dei suoi abitanti, che nascono i tratti dei personaggi della sua opera prima. Come le “vecchie”, interpretate nella lettura di un brano del libro dalle ragazze ripesi presenti all’evento. O il piccolo Emanuele, bambino dalle qualità nascoste, poco incluso nella sua di Michele Moffa Presentato lo scorso 30 gennaio presso la sala consiliare del Comune di Ripalimosani il libro di Daniela Lombardi “Il mio dovere l’ho fatto – La scelta di un carabiniere, il dono responsabile di un cristiano”, Daniela Lombardi società, al quale Chiaro dichiara di essere particolarmente affezionato. Naturalmente si tratta di figure di fantasia, che in qualche modo riportano all’ambiente ripese più verace, nelle cui viscere si sviluppa il filo conduttore del romanzo, la lotta tra il bene e il che era conosciuto anche a Ripa. Momenti di forti contenuti, che solo i libri sanno trasmettere. Momenti di incontro con gli autori che hanno lasciato sempre messaggi molto significativi. male. “Marty infatti viene coinvolto in vicende che affondano le radici in un passato remoto, un passato che ha segnato per sempre le sorti del paese. Ora il diavolo è tornato a riprendersi ciò che gli spetta e non se ne andrà finché non avrà soddisfatto la sua sete di vendetta”. Il romanzo è stato presentato ai cittadini dall’amministrazione comunale che ha creato attorno al romanzo un piccolo evento. Insieme all’autore, a descriverne messaggi e contenuti, l’editore Claudia Valletta. In sottofondo, durante la lettura dei brani, la musica live di Carmine Mascitelli. Una serata diversa, piacevole, per niente ingessata, partecipata, sentita e ricca di gente attratta da un’operazione culturale di alto livello. edito dalla Libreria Editrice Vaticana. È stato, per Ripa, il secondo appuntamento di carattere letterario nel giro di poche settimane: dopo il romanzo di esordio di Danilo Chiaro “Il diavolo di un fine settimana” che lo scrittore romano ha ambientato proprio nel nostro paese, è toccato all’ultima fatica della giornalista campobassana Daniela Lombardi essere presentata al pubblico ripese. Giornalista professionista, Daniela Lombardi collabora con diverse testate nazionali (“Avvenire” e alcune testate del gruppo “Espresso”) ed ha realizzato, al seguito delle missioni estere delle nostre Forze Armate, diversi reportage da teatri di guerra quali il Kosovo, il Libano e l’Afghanistan. Introdotta dal consigliere comunale delegato alla Cultura, Michele Trivisonno, Daniela Lombardi ha spiegato ai presenti cosa l’ha spinta a dare alle stampe il suo secondo libro, dedicato alla vicenda umana di Salvo D’Acquisto, il carabiniere eroe che nel 1943 cadde sotto i colpi della rappresaglia tedesca per salvare altri 22 ostaggi. “Il libro – ha spiegato l’autrice – racconta la storia di D’Acquisto, una storia che per grandi linee molti conoscono; ma ho voluto dare particolare attenzione alle ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 13 Il Comune comunica Terzo appuntamento con la presentazione di un libro, iniziativa dell’amministrazione affidata al consigliere delegato alla Cultura Michele Trivisonno. Protagonista Michele “Mechèle de Cole”, un “povero Tanno cristo” di San Biase noto in tutto il circondario e dipinto in maniera toccante ed appassionata da Michele Tanno. “Ho letto questo libro tutto d’un fiato e in quest’uomo, in questo povero cristo come lo chiama l’autore, ci ho rivisto tanti personaggi ripesi conosciuti e amati”. Così ha esordito Mario Tanno, al quale è stata affidata l’apertura della presentazione: “Mechèle è una figura felliniana, un personaggio, ossia colui che si espone al pubblico, che ci mostra le sue stranezze, le sue stravaganze, ma con un’anima... E l’umanità di Mechèle de Cole in questo libro si fa poesia. Un libro pieno di umanità e di una tenerezza che non ti lascia. Personaggio puro, Mechèle è figlio della nostra terra, ma anche dei soprusi e delle tante ingiustizie subite e ancora oggi presenti. Ecco l’attualità di questo bellissimo lavoro”. La presenza poetica nella sofferenza umana è stata sottolineata anche da Gaspare Di Lisa, anch’esso chiamato ad introdurre l’opera: “Michele è il povero per antonomasia, l’uomo che non aveva nulla e verso il quale la comunità concentrava attenzione ed assistenza”. E chiosa riprendendo la morale del testo: “Perché Tanno ha voluto dipingere questa persona? Per far sapere ai giovani che la miseria è pur degna missione umana e sociale, per insegnare modestia e spirito di sacrificio, tanto necessari al mondo di oggi”. “Ho voluto uscire dal mio seminato”, ha affermato ironicamente l’autore, noto per le sue numerose iniziative legate all’agricoltura, alla frutta (le mele soprattutto), alla ricerca nel settore. Ma alla fine non è così: il comune denominatore di ogni sua iniziativa è la terra, la madre terra alla quale l’uomo semplice, l’uomo puro protagonista di questa storia vera, è molto, molto vicino. “Nel libro non c’è solo l’affetto rimasto nel cuore e nei pensieri della gente – spiega infatti Michele Tanno – ma c’è tanta sapienza contadina, ci sono fenomeni naturali e anche un po’ sovrannaturali”. Un libro da leggere, un esempio per tutti. testimonianze dirette, molte delle quali inedite, di chi ha conosciuto da vicino il carabiniere napoletano: amici, parenti, colleghi, quegli stessi ostaggi per i quali D’Acquisto decise di immolare la propria vita”. Una narrazione quindi per tanti aspetti sconosciuta e che trova spunto nelle attestazioni riportate a sostegno della causa di beatificazione dello stesso Salvo D’Acquisto, già Servo di Dio. Una narrazione che, oltre a ripercorrere le tappe della vita del carabiniere eroe fino a quel drammatico 23 settembre 1943, “cerca di farne percepire i sentimenti provati da chi si trovò con lui a vivere quella vicenda” ha asserito l’autrice. Un’opera che si pone, tra gli altri, l’obiettivo di diffondere tra le giovani generazioni una storia esemplare ma soprattutto, come riportato anche da monsignor Gabriele Teti nella prefazione, “il valore del sacrificio per il bene comune, così come testimoniato in vita da Salvo D’Acquisto” che, ancor prima di essere un carabiniere, era un fervente cristiano e la sua priorità è stata sempre quella di aiutare il prossimo. Come carabiniere ma soprattutto come cristiano e come cittadino esemplare. ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 Il Sindaco assegna le deleghe a tutti i consiglieri Con il mese di settembre il Consiglio comunale è entrato a pieno ritmo nel ruolo. Da subito il sindaco Michele Di Bartolomeo ha assegnato le deleghe non solo agli assessori ma anche a ciascun consigliere. Coperti così tutti i settori dell’amministrazione in base alle competenze di ciascuno. Ogni delegato è a disposizione dei cittadini per gli argomenti di competenza. Anna Maria Trivisonno (capogruppo di maggioranza): Personale, Pari opportunità, Servizi legali, Rapporti con le contrade e i quartieri. Claudia Sabetta: Politiche giovanili, Integrazione culturale, Comunicazione, Gemellaggi. Cristian Cristofaro: Sport e gestione impianti, Verde pubblico. Luca Mitri (vicesindaco): Lavori pubblici, Centro storico, Arredo urbano, Politiche abitative, Protezione civile, Mobilità e Trasporti. Marco Giampaolo (assessore): Bilancio, Finanze e Tributi, Patrimonio, Servizi cimiteriali. Michele Trivisonno: Cultura e Turismo, Rapporti con le associazioni, Volontariato. Milena Miniello: Politiche sociali e per la Salute, Scuole e servizi per l’Infanzia. Assegnate sette borse lavoro Con avviso pubblico il Comune di Ripalimosani ha disposto l’assegnazione di 7 borse lavoro rivolte a persone in situazione di particolare svantaggio economico. I requisiti erano la cittadinanza italiana, la residenza nel Comune di Ripalimosani, la maggiore età e un ISEE inferiore o pari a 5mila euro. Le borse sono state avviate nel mese di febbraio, la durata è di sei mesi per un compenso totale di Euro 3.000. Tra gli ammessi è stata stilata una graduatoria in base a ISEE, disoccupazione e condizione familiare. 14 Esperienze “Dalla Shoah alla guerra di Gaza” di Camila Cristofaro e Martina D’Alessandro Abbiamo partecipato ad un concorso nazionale con la nostra scuola, il liceo “Giuseppe Maria Galanti” di Campobasso elaborando un video che ripercorre la storia dell’antisemitismo fino alla guerra di Gaza che sta avvenendo ai giorni d’oggi in Palestina. Con l’impegno e la tenacia di tutta la classe, siamo riuscite a superare le selezioni regionali. È stato particolarmente toccante affrontare una tematica così delicata che merita di essere ricordata affinché simili eventi non si verifichino più. Abbiamo avuto l’onore di intervistare Nicola Gallo, un centenario di Ripalimosani, che ha visto con i suoi occhi le crudeltà della seconda guerra mondiale. Il signor Gallo con la voce provata dall’emozione ci ha descritto la miseria, l’orrore della guerra e le violenze subite dalle donne dai soldati tedeschi. Nel video sono state inserite anche brevi rappresentazioni che ripercorrono la lunga storia degli ebrei, da sempre perseguitati dalle crociate alla Shoah. Abbiamo messo in scena un di- scorso di Hitler, in cui sottolinea l’impurità di razza degli ebrei. Spostandoci ai giorni d’oggi, abbiamo letto dei brevi estratti di Vittorio Arrigoni, un giornalista italiano che ha saputo descrivere la tragica realtà di Gaza avendola vissuta in prima persona. Da parte nostra siamo state ben liete di collaborare con il Gazzettino e di condividere il nostro progetto con la redazione e con il popolo ripese. Ecco alcune considerazioni delle ragazze che hanno contribuito al video: “Interpretare Hitler non è stato semplice. Ho provato una sensazione agghiacciante perché le azioni perpetrate dal Fuhrer e i suoi uomini sono state davvero orribili, vanno oltre qualsiasi tipo di cattiveria e atrocità” - Veronica Tedeschi. “Mettermi nei panni di una donna palestinese che ha vissuto sulla sua pelle la guerra di Gaza non è stato facile. Ero molto emozionata, ma penso che solo chi vive in quella realtà può capirne il peso. Come dice il poeta Darwish: Il tempo a Gaza non porta i bambini dall’infanzia alla gioventù. Il tempo laggiù li rende schiavi al primo incontro con il nemico” - Adriana Zappone. “Nella mia piccola partecipazione al progetto nella quale mi sono dovuta calare nel dramma delle guerre, c’è stata tanta emozione nell’esprimere le sensazioni di chi ha vissuto in prima persona le malvagità e le cattiverie di cui è capace l’essere umano” - Marenza Aceto. “Poter sentire storie simili sulla guerra da una persona che le ha viste con i suoi occhi e le ha vissute sulla sua pelle è stato molto significativo per me. Siamo abituati a leggerle sui libri o a vederle nei film, ma quando a raccontartele è una persona che è stata coinvolta in tutto ciò, l’emozione è immensa. Abbiamo tanto da imparare da chi è stato protagonista della storia, soprattutto di eventi così significanti” Camila Cristofaro. Nozze d’argento per Angelo Libertone e Lina Petrillo ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 15 Sport ASD Ripalimosani, calcio e anche di più Quando lo sport unisce, integra ed aiuta a crescere a 360 gradi… Il 22 Aprile del 2013, al termine di una riunione nei locali del circolo F. Sollazzo, veniva fondata la A.S.D. Tre Archi Ripalimosani. Una squadra di calcio formata per la quasi totalità da ragazzi di Ripalimosani, affiancati da altri calciatori ripesi con alle spalle più di qualche campionato nelle varie categorie del calcio molisano. All’unanimità l’assemblea individuava in Antonio D’Alessandro il presidente della nuova formazione calcistica, mentre per la guida tecnica si optava per Nicolino Storto alla prima esperienza da allenatore. Si decideva inoltre, di mettere in La festa promozione della stagione 2013-2014 piedi anche una squadra femminile di calcio a 11, che parteciperà al campionato regionale di Serie C. La prima stagione calcistica, quella 2013-14 iniziata con la Premiata la maturità di squadra I Giovanissimi di Loffredo vincono il torneo provinciale di Francesco Di Cillo È stato il Ripalimosani la squadra campione del torneo provinciale 2013/2014. La vittoria è arrivata dopo la finale disputata sul campo neutro di Casacalenda contro la squadra dell’Adriatica, il 25 aprile 2014. I giovanissimi di Loffredo dopo un anno molto stressante ma ricco di sorprese ed emozioni hanno finalmente raccolto i risultati dei loro sacrifici. Si sono dimostrati abili e molto forti, facendosi valere sul campo di gioco e totalizzando su 14 match disputati 13 vittorie ed 1 sconfitta. “È stata una bella esperienza - ha commentato il tecnico Loffredo - Per un piccolo paese come il nostro vincere il campionato provinciale rappresenta davvero un grande risultato, ringrazio i ragazzi per ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015 l’impegno che hanno messo per il raggiungimento di questo traguardo e tutte le persone che hanno lavorato con me creando i presupposti di questo trionfo”. Sono state tante le persone ripesi che sono arrivate fino a Casacalenda per godersi lo spettacolo che hanno dato in campo i nostri campioni. Una partita che all’inizio sembrava una montagna da scalare, ma con grande sorpresa i nostri giovani ripesi hanno ottenuto il loro obiettivo battendo la squadra avversaria per 3-0. È stata una grande stagione per i nostri ragazzi che sono arrivati al successo finale grazie alla forza e alla maturità di squadra. Per loro è stato un’ottimo anno coronato da successi ed emozioni e alla fine dopo tanta fatica è arrivato il meritato premio. partecipazione al campionato di Seconda Categoria, si è conclusa in modo felice per i colori gialloverdi; Il secondo posto finale alle spalle del Carlantino per un solo punto, ha regalato alla A.S.D. Tre Archi Ripalimosani, la promozione al campionato di Prima Categoria per la stagione 2014-2015. Durante la stagione in corso la A.S.D. Tre Archi Ripalimosani ha voluto ampliare la propria rosa tesserando, oltre ad altri ragazzi del posto, sia alcuni ragazzi extracomunitari ospitati nel Convento O.M.I. di Ripalimosani, che altri ragazzi presenti nella comunità per adolescenti e minori “La Tavolozza” di Ripalimosani, favorendo così la loro integrazione nella comunità ripese. Sabato 21 febbraio alle ore 15.00 nel campo sportivo di Ripalimosani si è disputata la partita alla quale hanno preso parte anche i ragazzi profughi dello SPRAR inseriti in squadra; la loro partita della vita la giocheranno, con grande coraggio e determinazione, anche lì. 16 Agenda Confetti rossi Fiori d’arancio Fiocchi rosa Nozze d’oro Serafini Claudia di Giovanni e Tanno Marilia ha conseguito la laurea magistrale in Logopedia il 21 novembre 2014 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Di Cesare Mario e Berardis Dorella si sono uniti in matrimonio il 6 dicembre 2014 a Ripalimosani Melisourgakis Iris di Telemaco e Trivisonno Federica è nata ad Atene il 27 aprile 2014 Longano Riccardo e Di Monaco Maria Incoronata 28 febbraio 2015 Bernardo Giuseppe e Arcari Maria si sono uniti in matrimonio il 13 dicembre 2014 a Mirabello Sannitico D’Amico Greta di Mario e Trivisonno Tiziana è nata a Campobasso il 24 ottobre 2014 Di Lauro Nicola e Miniello Albina il 1 marzo 2015 Graniero Massimo e Bozzuto Pina si sono uniti in matrimonio il 3 gennaio 2015 Cefalo Manuela di Fabrizio e Corvo Maria Cristina è nata a Campobasso il 26 novembre 2014 Longo Pietro e Hanzalova Irena si sono uniti in matrimonio il 14 febbraio 2015 a Colle d’Anchise Giannantonio Matilde di Vincenzo e Salas Aina è nata a Milano il 26 febbraio 2015 Pasquariello Assunta di Rosario e Marinelli Maria ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate il 18 dicembre 2014 presso l’Università degli Studi del Molise Muccino Antonio di Francesco e Iammarino Rossana ha conseguito la laurea in Scienze Infermieristiche il 19 marzo 2015 presso l’università “La Sapienza” di Roma Petti Rebecca di Paolo e Palumbo Mirella ha conseguito la laurea in Giurisprudenza il 30 marzo 2015 presso l’Università degli Studi del Molise Striano Teresa di Innocenzo e Lazzaro Angelina ha conseguito la laurea magistrale in Biologia Marina il 20 marzo 2015 presso l’Università di Ravenna De Matteis Nunzio Palmerino di anni 58 è deceduto a Campobasso il 2 novembre 2014 Trivisonno Michele di anni 83 è deceduto a Campobasso il 15 novembre 2014 Lanese Maria Libera in Di Monaco di anni 57 è deceduta a Campobasso il 15 novembre 2014 Nicolangelo Santoro è deceduto a Campobasso il 25 novembre 2014 Pece Maria Rosaria in Di Nardo di anni 75 è deceduta presso l’ospedale “Ospice” di Larino il 28 novembre 2014 Morsiani Cinzia in Miniello di anni 47 è deceduta a Imola (BO) il 9 dicembre 2014 Trivisonno Michele di anni 79 è deceduto a Campobasso l’11 dicembre 2014 Lanese Annantonia vedova Paglia di anni 93 è deceduta a Ripalimosani il 28 dicembre 2014 Rateni Luigi e Coladangelo Incoronata il 26 aprile 2015 Fiocchi azzurri Presutti Davide di Angelo e Sardella Giovanna è nato a Campobasso il 1 novembre 2014 Agosto Alessandro di Donato (Dino) e Sceppacerqua Mariella è nato a Campobasso il 9 febbraio 2015 Credico Christian di Michele e De Tollis Maria è nato a Campobasso il 29 dicembre 2014 Di Cillo Davide di Paolo e Pece Antonia è nato a Campobasso il 12 marzo 2015 Lombardi Alessio di Severino e Felice Loredana è nato a Campobasso il 5 gennaio 2015 Sassano Francesco di Marco e Di Bartolomeo Michela è nato a Campobasso il 26 marzo 2015 Amici scomparsi Sabetta Chiara vedova Di Monaco di anni 79 è deceduta a Rosario (Argentina) nel mese di gennaio 2015 Primiani Antonietta di anni 80 è deceduta a Campobasso il 21 gennaio 2015 Sollazzo Pietro di annni 75 è deceduto a Toronto (Canada) il 18 gennaio 2015 Suor Michelina Sollazzo delle Suore Catechiste del Sacro Cuore di anni 91 è deceduta a Casoria (Napoli) il 25 gennaio 2015 Cristofaro Tony di anni 47 è deceduto a Sidney (Australia) il 14 febbraio 2015 Di Cillo Antonio di anni 64 è deceduto a Ripalimosani l’11 gennaio 2015 Lanese Maria Antonietta vedova Trivisonno di anni 80 è deceduto a Ripalimosani il 17 febbraio 2015 Manusacchio Anna di anni 42 è deceduta a Guglionesi il 22 febbraio 2015 Miniello Antonio di anni 78 è deceduto a Cleveland (USA) febbraio 2015 Vitantonio Rosina in Di Lauro di anni 89 è deceduta a Campobasso il 7 marzo 2015 Petrone Nicola (Lillino) di anni 80 è deceduto a Ripalimosani il 14 marzo 2015 Palermo Giovanni di anni 65 è deceduto a Perth (Australia) il 16 marzo 2015 Giampaolo Maria Antonietta in Petti di anni 70 è deceduta a Campobasso il 16 marzo 2015 Pece Teresina di anni 89 è deceduta a Campobasso il 22 marzo 2015 Marinelli Antonio e Di Bartolomeo Lucia (in foto) il 30 gennaio 2015 Autorizzazione del Trib. di CB n. 90 del 18/01/1972 Direttore responsabile Antonella Iammarino Redazione Giuseppe Leone Antonio Tudino Francesco Di Monaco Guido Iammarino Mario Tanno Mirco Petti Michele Moffa Maria Concetta Marinelli Fabiana Vitantonio Rita Iammarino Claudia Sabetta Francesco Di Cillo Amministratore Guido Iammarino Hanno collaborato Paola Masiello Luigino Sabetta Francesco Di Cillo Emilia Maria Tanno Camila Cristofaro Martina D’Alessandro Sabetta Marilena in Di Niro di 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