Il Gazzettino n. 1 Aprile 2015

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Il Gazzettino n. 1 Aprile 2015
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015
Sped. in abbon. postale TAB C L. 662/92
Grande successo per “Ier, Uoglie e demane”
Mascherata, un trionfo
Tradizione e risate travolgono ripesi e non solo
Nuovi
redattori
crescono
Eccoci a voi, con una redazione che sta rinnovando le forze. Un cammino non semplice,
ma pian pianino daremo una
vesta fresca a questo gruppo. Intanto un plauso sincero
ai giovanissimi redattori che
insieme all’amico giornalista
Giancarlo Carlone hanno intrapreso un percorso di avviamento al giornalismo, aperto
a tutti. Contiamo su di loro. Intanto vi auguriamo buona lettura, ricordandovi di sostenerci con contributi una tantum e
pubblicando (con un’offerta)
le foto con gli auguri per le vostre occasioni.
Il direttore
Antonella Iammarino
di Paola Masiello
Credo che questa frase contenga
tutte le emozioni che porta con
sé questo evento: suspanse, cu-
riosità, attaccamento alle proprie
radici, cuore che batte. Iér, uoglie
e demàne questo titolo vuole
sottolineare la voglia che i gio-
SEGUE A PAGINA 2
E’ nata la bottega
delle idee
PAGINA 8
vani hanno di portare avanti una
tradizione molto apprezzata dai
ripesi e non. Ieri rappresenta il
momento in cui tutto ebbe inizio.
Casa Cannavina,
dentro c’è il cuore
Da Ripa
a Dublino
Vola
lontano
il premio
Sollazzo
PAGINA 4
PAGINA 6
2
Tradizioni
In azione i giovani. Quest’anno anche una mostra
Sulle orme delle radici
col sorriso verso il domani
CONTINUA DA PAGINA 1
Di “ieri” rimangono copioni, alcuni scatti, audiocassette e VHS,
ma anche gli attori dell’epoca che
oggi aiutano i ragazzi nella preparazione. In “ieri” troviamo anche il vuoto lasciato dagli anni in
cui nessuno ha preso l’iniziativa
nell’ideare una nuova storia. Poi
c’è stato un cambio del testimone
poco apprezzato dalla popolazione. Ma questo revival voleva an-
che sottolineare l’importanza
di accettare gli altri punti di
vista, altri modi di divertirsi.
Perché la mascherata deve
essere solo puro divertimento. “Oggi” si sono messi in
gioco altri giovani. Servono
timonieri nuovi per buttarsi
in un mare che subisce evoluzioni, ma che in fondo ha
sempre voglia di tradizione.
Il messaggio di ragazzi come
Danilo Cristofaro e Gianmarco
Di Lauro credo voglia essere proprio
questo: anche se il
mondo va avanti e
si trasforma, si ha
voglia di sentirsi
parte di un popolo, rimanere attaccati alle proprie
radici, tramandandoli
alle generazioni future. Per realizzare
il tutto i “timonieri”
sono contornati da
musicisti, costumiste,
coriste e i tanti ragazzi e adulti di
ogni età. È stato un viaggio che
ha come punto di partenza il passato del quale sono state ricordate qualche canzone e qualche
scenetta. Poi si è passato al presente per porre in
evidenza i cambiamenti che il progresso ha portato:
ormai si comunica
con un “click”. Ma
questo ancora per
sottolineare che
comunque rimane
la voglia di portare
avanti la tradizione.
Il “domani” infine,
rappresenta l’augurio che questa
tradizione rimanga viva nel tempo. E quale finale
migliore se non
cantare l’inno alla
mascherata, firma-
to dal maestro Mario Tanno che
dà sempre quel surplus a questo
evento, sempre in sordina, segno
della sua grande umiltà. Vorrei
concludere questo articolo con
un ringraziamento a chi ieri ha
dato il via a tutto, a chi oggi ha
deciso di affrontare questa sfida
e a chi domani avrà la stessa passione.
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Tradizioni Attualità
Furto in chiesa,
beccati i ladri
Alla fine di febbraio in Chiesa
madre si sono introdotte persone che hanno trafugato l’oro
votivo che era nella cassaforte.
Un fatto che ha destabilizzato
la tranquilla routine di tante
persone che la sera si ritirano
a pregare tra quelle mura e
che ha colpito certamente la
devozione di tanti che avevano donato quegli ori a scopo
votivo. Le indagini, scattate su-
bito dopo l’allarme del Parroco,
hanno portato in poco più di 15
giorni all’individuazione dei responsabili: tre fratelli residenti a
Lucca e La Spezia, uno dei quali
era giunto in paese in avanscoperta per studiare luoghi e mosse. Nelle loro abitazioni è stata
trovata molta refurtiva, tra cui
oggetti provenienti da Ripalimosani.
“Plauso e grande riconoscenza,
da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale, ai Carabinieri di Ripalimosani, alla Procura e
a tutti coloro che hanno operato
per smascherare gli autori del
furto nella nostra chiesa madre”.
Così il sindaco di Ripalimosani,
Michele Di Bartolomeo, appena
saputa la notizia sull’esito positivo delle indagini.
“La nostra riconoscenza va innanzitutto al maresciallo Leonardo
Galanti che dirige la stazione
di Ripalimosani e ai suoi collaboratori – ha aggiunto il primo
cittadino – Un grazie speciale
va inoltre a tutti i miei compaesani che hanno collaborato con
i carabinieri fornendo una serie di informazioni che si sono
rivelate determinanti per le indagini di un furto che ha colpito soprattutto la sensibilità e la
devozione di tanti Ripesi”.
Chi, come e perché…
La Mascherata 2015, una delle
più attese manifestazioni carnascialesche del Molise, è stata
presentata in conferenza stampa
dagli organizzatori, alla presenza
del sindaco che ha ricordato il
minuzioso lavoro di ricerca fatto
da un enorme gruppo di giovani
Omar, il sarto
che arriva
dal Gambia
Circa venti i costumi realizzati da
Omar, un ragazzo del Gambia,
un profugo ospite al convento
di Ripalimosani con il progetto
SPRAR. Nel suo paese faceva
il sarto e qui, grazie a questo
evento, ha potuto restituire con
piacere in maniera concreta e
collaborativa l’accoglienza ricevuta, facendo conoscere le sue
doti artigiane.
ripesi capitanati da Giammarco
Di Lauro (autore della sceneggiatura insieme a Danilo Cristofaro).
“A Ripa abbiamo due grosse tradizioni – ha detto il primo cittadino – la Corsa dei cavalli e la Mascherata. Noi giovani abbiamo il
compito di portarle avanti. Grazie
ragazzi per l’enorme lavoro, continuate così, per il bene di tutti
noi e della nostra cultura”.
“Abbiamo chiamato “Evviva-ier,
uoglie e demane” questo spettacolo popolare itinerante perché
siamo qui per portare nel paese
e anche fuori i sorrisi dei Ripesi e la nostra voglia di costruire
un tessuto culturale più positivo – ha spiegato Giammarco Di
Lauro emozionato – È un evento
che unisce fortemente la nostra
generazione che per un giorno
dimentica i problemi quotidiani
e scopre il piacere di stare bene
insieme”.
Novità di questa edizione la Mo-
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stra della Mascherata dal 13 al 17 febbraio.
“Lo spettacolo non
è solo divertimento – ha affermato
Patrizia Di Nunzio,
curatrice – ma è anche arricchimento
culturale e storico.
La Mascherata ha
un’anima malleabile, sa stare al passo
coi tempi ma ogni
anno costruisce e
disegna la storia di
un popolo”.
Per questo, grazie
all’apporto di tanti
compaesani, è stato
raccolto ed esposto
nelle sale del Circolo Ripa Club in
piazza, il materiale storico-antropolgico.
Oltre 60 personaggi con costumi
dai mille colori, elaborati a dove-
re da mani sapienti. A coordinare
i lavori per il guardaroba Martina
Marrone con la collaborazione di
Francesca Tavaniello e Stefania Di
Nunzio.
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Persone
Il gruppo degli operatori
Con il sindaco
Michele Di Bartolomeo
Casa Cannavina, in famiglia
Non fanno davvero mancare nulla ai loro cari nonni gli operatori
della casa geriatrica di Ripalimosani. Per Natale, capitanati dalla
verve di Gino, li hanno persino
coinvolti in un simpatico spettacolino per gli ospiti.
Ad applaudire le gag e i momenti
di riflessione, preparati con cura
e con affettuosa collaborazione,
c’erano le famiglie e una parte
dell’amministrazione comunale.
Chi ha letto poesie, chi ha recitato a memoria antiche filastroc-
Elena
che, chi ha fatto scenette, chi ha
proposto letture ricche di spunti.
La coppia
Gino-Rosalba
La Tombolata
con i consiglieri
Tutti hanno fatto la loro parte in
un clima semplice e genuino, che
gli operatori costruiscono con
fatica, pazienza e perseveranza
ogni giorno, non senza le difficoltà che questo tipo di lavoro comporta.
Esilarante la scenetta di Gino e
Rosalba, che si sono calati nei
panni di un’anziana coppia affiatata. Alla fine un abbraccio insieme al sindaco e il rigoroso spuntino dolce. Un’atmosfera di gioia,
ma toccante e commovente. A.I.
Gino
Maria
Lucia
Una giornata insieme per attendere il Natale: l’hanno organizzata gli amministratori di Ripalimosani e alcuni volontari che hanno
pranzato con gli anziani ospiti del
centro geriatrico ed altri che hanno accolto l’invito a partecipare.
A stomaco pieno hanno poi fatto
una tombolata con brindisi finale
per lo scambio degli auguri.
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Economia
Un’azienda agricola
a Ripalimosani
di Mario Tanno
Il 21 settembre 2014 Ripalimosani ha vissuto un evento straordinario: la presentazione dei VINI
dell’Azienda Agricola VINICA che
ha sede in località che i ripesi denominano “Costa Bianca”.
Una giornata in cui i numerosissimi convenuti hanno avuto la possibilità di visitare l’intera azienda e di degustare oltre al Vino e
all’Olio anche altri prodotti locali
dell’azienda tra cui il fagiolo “cannellino” e la farina di mais “ago-
Una grande festa
per i 100 anni di Nicolino
Il 6 dicembre 2014 Nicola Gallo, Nicolino per gli amici, ha festeggiato
i suoi splendidi 100 anni nella comunità alloggio “Casa Cannavina”
di Ripalimosani. Alla presenza di figli, nipoti, pronipoti, personale
della struttura residenziale, autorità e cittadini del Comune, è stata
celebrata la Santa Messa seguita dal rinfresco.
Nicola ha una storia bellissima, che racconta con una lucidità sorprendente!
Ha vissuto la guerra, la prigionia, la
malaria… Ora vive
in comunità alloggio per anziani
e con un sorriso
costante in volto
racconta le sue vicende all’educatrice che in struttura
“allena” la mente a non perdere le immagini. Il percorso di “Ri-cordi”
è un filo che Nicola tesse ogni giorno tra le emozioni del passato e
le parole del presente, con uno sguardo che in se stesso fa viaggiare
in un tempo profondo, intenso, nutrito di umano senza età e di una
storia infinita.
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stinello” rigorosamente preparati secondo le ricette tradizionali
ripesi “pane n’bosse” per i fagioli
e a “cémbotte” per la farina.
Il progetto VINICA nasce nel 2007
per volontà e determinazione del
dr Rodolfo Gianserra, nel voler
creare un’azienda agricola nello
straordinario territorio ripese, e
che trova in Giuseppe Tudino le
capacità nel perseguire il progetto che dopo sette anni è divenuto realtà.
I duecento ettari che oggi
costituiscono l’azienda sono
dislocati fra le varie contrade tra cui le più conosciute
sono Lama del Gallo, San
Felice, Difesa, Pietra La
festa, Frustella, Le Crete, Colle Scarparo, Costa Bianca, Morge Colle Rio, Piano Casale,
Fonte Faciero ecc..
Di questi solo la metà
sono coltivati considerate le difficili condizioni geomofologiche. Sono suddivisi in
vigneti, oliveti, orto e
seminativi oltre a boschi e pascoli che ne
caratterizzano il paesaggio.
Ad oggi sono impiantati circa 24 ettari di
vigneti e circa 18 di oliveti; tra le
varietà presenti si è dato risalto
soprattutto al nostro autocotono “Tintilia”, per circa 11 ettari,
che larga diffusione ha avuto in
passato nel territorio ripese. A
questo si affiancano vitigni internazionali di qualità quali Merlot,
Sangiovese, Pinot Noire ed Aglianico per i rossi e Sauvignon, Riesling, Moscato e Trebbiano per i
bianchi.
Il “Lame del Sorbo” nelle tre
varietà Tintilia, Merlot e Sauvignon rappresentano oggi i tre
vini DOC in commercio la cui
denominazione è strettamente
legata allo specifico territorio
delle “lame” ripesi.
La filosofia dell’azienda è
quella di esaltare le peculiarità del territorio nel
rispetto dell’ambiente,
per ottenere prodotti rigorosamente naturali e
biologici. L’azienda, dotata di strutture ricettive
e cantina, si gode questo
momento di particolare
notorietà ed ha piacere
di accogliere chiunque
voglia conoscere o riconoscere questa realtà,
degustare i vari prodotti accompagnati da un
buon bicchiere di vino.
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Persone
XXVII Premio Francesco Sollazzo
L’Irlanda premia
il Molise
Grazie al lavoro svolto
da Marco e Maurizio
di Luigino Sabetta
Sono trascorsi 27 anni dal primo
premio Francesco Sollazzo; tanti
anni sono passati come pure le
personalità che sono state ricordate e insignite dal premio. Il nostro impegno, da sempre, è stato
quello di rendere un grazie a tutti
coloro che hanno amato Ripa e
che si sono distinti per averlo così
valorizzato, ognuno nella propria
specificità, da lasciare una traccia
indelebile nella storia di questo
paese.
Quest’anno con il Premio Sollazzo abbiamo voluto dare risalto
all’intuizione e all’impegno di
due giovani che hanno dato vita
ad una delle migliori aziende
etniche emergenti in Irlanda in
modo autentico ed originale, con
l’impegno di offrire un’esperienza
completa e soddisfacente attraverso l’offerta di servizi e prodotti enogastronomici in cui poter
ritrovare il sapore, il profumo, i
colori dell’Italia e, perché no, della nostra terra molisani. Premio
quindi assegnato a Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo. “I sapori d’Italia conquistano
l’Irlanda”, “Quando l’Italia pren-
de l’Irlanda per la gola”, “I sapori
molisani conquistano gli irlandesi”, “L’Irlanda premia il Molise” (ci
asteniamo dal citare quelli in lingua inglese!) sono alcuni dei tanti articoli di giornali che esaltano
una realtà imprenditoriale in piena espansione che in dieci anni è
riuscita ad esportare a Dublino,
in Irlanda, il meglio della cultura
enogastronomica italiana.
E Ripalimosani che c’entra? Eh, sì
che c’entra, perché i due molisani
sono Marco e Maurizio, uno ripese doc e l’altro ripese d’adozione.
Marco e Maurizio sono i fondatori del Flavour of Italy Group, nato
quasi dieci anni fa a Dublino con
la convinzione che l’Irlanda rappresentasse un paese ideale per
il settore agro-industriale italiano.
L’idea iniziale, siamo nel 2005, è
vendere nella città i prodotti ita-
I complimenti dell’Amministrazione
a tre giovani vincenti
Congratulazioni a tre giovani Ripesi che con costante lavoro, coraggio e creatività sono stati premiati con importanti riconoscimenti.
Complimenti a Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo, che
a Dublino hanno realizzato Flavour of Italy, una delle 5 imprese
dell’anno selezionate in Irlanda nel prestigioso Irish Business Award
2014. La premiazione si è tenuta il 4 dicembre al Convention Centre.
Flavour of Italy Group è una realtà imprenditoriale in piena espansione; in dieci anni grazie ad una scuola di cucina, un ristorante (Pinocchio Restaurant), un’agenzia viaggi e un punto vendita di prodotti tipici, è riuscita a esportare a Dublino e in Irlanda il meglio della
cultura enogastronomica italiana.
E complimenti a Giovanni D’Amore, che lavora nel team dello chef
campobassano Nicola Vizzarri. Il gruppo, ha rappresentato con risultati eccellenti il Molise nella competizione “La cucina mediterranea”
all’interno della 1^ edizione della manifestazione Expo & Wine svoltasi a Catania il 1° dicembre scorso.
liani, ma la competizione è molto forte. La svolta arriva quan-
do i due decidono di aprire una
scuola di cucina “Italian School
Nelle immagini
Marco Giannantonio
e Maurizio Mastrangelo
FLAVOUR
OF ITALY GROUP
È TRA LE CINQUE
IMPRESE
DELL’ANNO 2014
IN IRLANDA
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Persone
I ripesi che si fanno onore
Antonella
Palermo
in San Pietro
di Mario Tanno
Ho avuto modo di conoscere Antonella in occasione della visita
di Papa Francesco a Campobasso avvenuta il 5 luglio scorso.
Una ragazza vivace, solare, piena di interessi culturali. Era qui
in missione, inviata di Radio
Vaticana dove da anni esercita
la professione di giornalista professionista. Il papà e la mamma
sono orgogliosi di questa loro
Antonella Palermo
a Radio Vaticana
figlia che con merito ha scalato
le vette del difficile mondo della comunicazione. Dopo il liceo
scientifico a Campobasso Antonella è stata una delle prime ad
iscriversi al corso universitario di
Scienze della Comunicazione nei
primi anni Novanta, laureandosi
brillantemente a Roma con la tesi
su comunicazione e fede. Dopo
un periodo di collaborazione in
Radio Vaticana, Antonella vi è
entrata in pianta stabile all’indomani del Giubileo del 2000. Fu un
anno particolarmente impegnati-
vo quello, in cui la radio – diretta
dal padre Federico Lombardi, attuale portavoce del Papa, si lanciò in un progetto sperimentale di
diretta per tutto il giorno, come
servizio ai pellegrini giunti da tutto il mondo a Roma. Antonella
conduce da diversi anni programmi di approfondimento sull’attualità internazionale e italiana. Ma
cura pure, con passione e soddisfazione, un forte interesse per la
poesia. Ha dato alle stampe nel
2012 una raccolta di poesie: “Le
stesse parole” e “Lieto Colle”. Da
buona figlia di ripesi, amante
del teatro e della recitazione, ha
seguito un corso di doppiaggio
con la nota attrice Vittoria Febbi. Lo scorso anno Antonella ha
presentato a Roma, con successo, uno spettacolo da lei interamente scritto e diretto “Al limite
di me”, dove tra poesia e musica
si dipana il suo mondo interiore.
Il desiderio di Antonella è quello
di portarlo a Ripa visto che tra
l’altro proprio a questa terra fa
riferimento nell’incipit. Noi glielo auguriamo di cuore.
da nel prestigioso Irish Business
Award 2014 e il giorno 4 dicembre, Marco e Maurizio, hanno
partecipato alla cerimonia di
premiazione al Convention Centre. In quell’occasione sono stati
premiati i cento personaggi più
prestigiosi della storia economica
dell’Irlanda. E loro erano tra questi. C’è da esserne orgogliosi!
L’intuizione, la determinazione,
il forte spirito di socialità hanno portato Marco e Maurizio a
dar vita, in modo autentico ed
originale, ad una delle migliori aziende etniche emergenti in
Irlanda, coinvolgendo a pieno il
popolo irlandese, offrendo prodotti enogastronomici in cui poter ritrovare il sapore, il profumo,
i colori dell’Italia e della nostra
terra molisana, uniti ad un forte
senso dell’amicizia e ad un calore
familiare che trae la sua forza dalle profonde radici che hanno alimentato l’esperienza personale.
Il premio “Francesco Sollazzo”
2015 ha voluto sottolineare tutto
questo con una serata di riflessione e di svago con saluti, ringraziamenti, spettacolo e un pizzico di
sana ‘ripesità’.
Durante uno spettacolo teatrale
of Cooking”, da subito un grande
successo. L’anno successivo aggiungono una società di Catering
“Cateritaly”, dal 2008 il ristorante e wine bar “Pinocchio”, che
diverse guide locali classificano
oggi come uno dei migliori della
capitale irlandese.
Nel frattempo nasce anche il Tour
Operator “Flavour of Italy Travel”
che organizza viaggi enogastronomici in Italia. Per completare l’offerta del gruppo nel 2010
inaugurano un cash and carry
“Flavour of Italy Products” dove
è possibile acquistare prodotti e
servizi on-line. Oggi, grazie all’esperienza maturata in questi anni
Flavour of Italy Group è in grado di offrire servizi e consulenza
per l’internazionalizzazione delle
imprese agro-alimentari italiane
che vogliono avvicinarsi al mercato irlandese. Presso le sue sedi
di Dublino si organizzano eventi
e fiere promozionali in collaborazione con le Camere di Commercio italiane.
Ultima in ordine cronologico è
la notizia che la Flavour of Italy
Group è stata selezionata tra le
cinque imprese dell’anno in Irlan-
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Attualità
Proposte simpatiche per tutte le età
Ecco “La bottega
delle idee”
di Francesco Di Cillo
È nato a Ripalimosani il circolo
“La bottega delle idee” che ha
lo scopo di radunare persone di
tutte le età. Un modo per passare la giornata in compagnia
divertendosi, scambiando due
chiacchiere e farsi anche qualche
risata. Sotto consiglio di Marco
Giampaolo, Lina Cristofaro con
Sara D’Amore, Cinzia Miniello e
altre amiche hanno reso due locali disabitati in veri e propri punti d’incontro. Il circolo è partito
a metà novembre ed ha subito
iniziato i suoi progetti con la realizzazione di un presepe fatto a
mano; l’ideatrice è stata Cinzia
Miniello che con il suo progetto
ha coinvolto molte persone con
risultati notevoli. Ma il circolo
non si è fermato alla realizzazione di quest’unico progetto, anzi
ne sta seguendo altri, come quello del “Cineforum” proposto da
Sara D’Amore che coinvolge ogni
sabato sera ragazzi e ragazze. Il
circolo inoltre offre anche molti spazi per il gioco, infatti ogni
Quelli del 1939
domenica pomeriggio signore e
ragazzi si incontrano per “dare
i numeri” in un gioco tipico del
Natale, ma che da queste parti
va di moda tutto l’anno: la tombola. Durante la settimana grazie all’idea di Lina Cristofaro ci si
incontra per bere una tazza di tè
tutti insieme, anche per scambiare quattro chiacchiere e fare due
risate insieme. Anche se è nato
da poco questo circolo sta facendo progressi per coinvolgere tutti
i ripesi; lo scorso 8 febbraio si è
attivato per organizzare una gita
a Putignano, per andare a vedere
la tradizionale sfilata di Carnevale. Già molto è stato fatto, altro
arriverà e noi della redazione del
Gazzettino auguriamo a queste
nostre amiche di tirare fuori da
questa bottega tante meraviglie.
In bocca al lupo!
La Bottega delle Idee
è su Facebook!
Lì troverai
le iniziative
e potrai interagire
con loro
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Il punto
di Emilia Maria Tanno
I giovani, si sa, a qualunque generazione appartengano, appaiono
spensierati, leggeri, spesso fragili, vagamente idealisti, ma sempre inebriati da una gran voglia
di divertimento e di evasione dai
doveri un po’ opprimenti dello
studio o del lavoro.
I giovani sanno però essere anche irragionevoli, impulsivi ed
aggressivi perché in preda a pulsioni “ormonali” difficili da controllare e che possono sfociare
anche in comportamenti irresponsabili quando non addirittura deplorevoli.
Giovani lo siamo stati tutti e perciò abbiamo potuto sperimentare
le spinte contrapposte che portano spesso verso atteggiamenti
contraddittori dovuti ad un irrefrenabile - e naturale - bisogno
di espansione del proprio essere.
Di conseguenza il ragazzo potrà
utilizzare queste energie interiori
in modo costruttivo, per esempio
impegnandosi nello studio, nel
sociale, nello sport o in altre attività, mettendo a frutto ciò che
sa fare, oppure seguendo modelli
non proprio edificanti e che fanno prendere loro strade sbagliate
e pericolose. La necessità di fare
gruppo per sentirsi accettati ed
integrati nella società può rap-
presentare, soprattutto per i ragazzi più immaturi alla ricerca di
una propria identità, un vero e
proprio rischio. È infatti proprio
all’interno del gruppo che emerge quello che si impone come “il
più forte”, ovvero colui che detta
le regole servendosi della capacità di influenzare gli altri. Non
è però mia intenzione quella di
fare una lezione sociologica né
un’analisi psicologica dell’adolescente, vorrei invece con questo
articolo raggiungere il seguente
scopo: riportare
all’attenzione delPadre Pasquale Lanese e il fratello Nicola pas- la comunità la resano il Natale a Laredo in Texas leggendo il Gaz- sponsabilità, che
tutti abbiamo, di
zettino.
educare i giovani. E di sicuro tale
impegno è molto
sentito dai più,
anche se la società è purtroppo un
po’ cambiata negli ultimi decenni. Ricordo che
quando ero bambina d’estate giocavo spesso con
le mie amiche
sotto casa con il
pallone e questo
procurava
non
poca noia ai negozianti intorno,
per cui assisteva-
Fotonotizia
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Educare
i giovani
è dovere
di tutti
mo spesso affranti e impotenti
al sequestro del pallone da parte
del vigile del paese che non ce lo
rendeva più. I nostri genitori non
reclamavano e anzi ci dicevano
che se avessimo voluto giocare in
quel modo avremmo dovuto farlo altrove e con più moderazione.
Insomma, se è vero che essere un
po’ cattivelli e prepotenti appartiene alla fase dell’adolescenza,
è pur vero che forse stiamo rinunciando ad essere “comunità
educante”, ovvero persone che
si preoccupano della crescita interiore dei nostri ragazzi, forse
perché è più comodo stare zitti,
non immischiarsi in ciò che non ci
riguarda direttamente, evitare di
scontrarsi con gli altri.
Ma il peggio è quando, di fronte
a casi di eclatante maleducazione, si esclama con tono vagamente ironico e sorriso mesto,
la pericolosissima frase: “ma in
fondo sono solo ragazzi!”. E fin
quando dovremo sopportare
la maleducazione di quelli che
“se sono cosi, è comprensibile,
è chiaro, è perché sono molto
giovani, troppo immaturi per capire, ma figuriamoci, un giorno
cambieranno”? E se, al contrario, si convincessero che nel fare
certe cose non c’è nulla di male
e trasmettessero ai figli tali sciagurate idee? Si, perché credo che
schiamazzare fino a notte fonda
in pieno centro abitato, lanciare
petardi contro le abitazioni dei
malcapitati, mandare a quel paese persone, spesso anziane, che
non chiedono altro che di poter
riposare e che pregano di non
esagerare, non sia soltanto colpa
dell’età.
Chiediamoci piuttosto perché
questi giovani provano entusiasmo di fronte alle conseguenze
delle loro esasperanti azioni e
si vantano piuttosto che provare vergogna. Chiediamoci se insegniamo loro adeguatamente
comportamenti responsabili e
rispettosi dell’altro.
Forse c’è qualcosa che non va,
un guasto da aggiustare. Magari
cominciamo a domandarci dove
vanno e cosa fanno i nostri figli
quando rincasano tardissimo, anche se il periodo delle vacanze lo
consente. Scuotere le coscienze
è, a mio avviso, la cosa più importante da fare.
Non copriamoci gli occhi: aiutiamo i nostri ragazzi a indirizzare
le energie e la loro voglia di fare
in cose buone e costruttive che
troveranno certamente spazio
in questo giornale che ha sempre reso onore ai meriti di quei
giovani che si impegnano in cose
socialmente importanti e che potrebbero diventare modelli positivi per i tanti che, forse, stanno
solo cercando di essere presi per
mano verso una dimensione di
vita migliore.
10
Il Comune comunica
Emergenza neve,
prima stagione con… imprevisti
Il saldo di parte del vecchio
debito
Nel mese di novembre l’amministrazione comunale di
Ripalimosani ha deciso di
liquidare il 50% dell’importo spettante alle ditte che
hanno garantito lo sgombero neve nella grande nevicata del febbraio 2012. Ha
quindi anticipato i fondi che
dovrebbero pervenire dalla
Protezione civile regionale.
In tutto restavano da liquidare circa 94.000 euro; da
troppo tempo gli operatori
stavano aspettando, dunque
il Comune ha deciso di anticipare con fondi propri e saldare in parte, al 50%, ciascuna ditta. I trasferimenti regionali andranno a
rimpinguare le casse comunali permettendo, si spera al più presto, di
Lavori socialmente utili per scontare
pene lievi. Firmato l’accordo
Una convenzione con l’Ufficio esecuzione Penale Esterna per
mettere al lavoro a favore della comunità chi ha sbagliato e deve
scontare una pena lieve. L’ha siglata il Comune di Ripalimosani
che ha già fruito dell’opera di una persona che si è dedicata a
lavori di pulizia sul territorio quale via per ottenere la restituzione della patente ritirata dalle autorità. Misure alternative per
espiare, dunque, che però ricadono sulla società anche in termini economici. È noto infatti quante siano le difficoltà degli enti,
Comuni soprattutto, nell’affrontare con il personale disponibile
tutti i lavori necessari. Naturalmente il procedimento prevede un
percorso controllato con impegno scritto dell’interessato, autorizzazione dello stesso ad utilizzare i dati sensibili, una scheda di
presentazione con i tempi e la qualifica professionale. Il tutto sotto l’egida delle autorità, dell’assistente sociale e di un referente
dell’Ente che affianchi la persona nel suo inserimento e mantenga i rapporti con l’Ufficio di Esecuzione penale esterna. Un accordo di questo tipo è uno strumento nuovo ancora poco utilizzato,
come sottolineato di recente in un’inchiesta di Report. Secondo
i dati raccolti dalla nota trasmissione della Gabanelli, infatti, per
ora solo il 5 per cento delle amministrazioni comunali fruisce di
questa possibilità.
saldare l’intero conto sospeso.
I nuovi contratti
Il Comune di Ripalimosani si è poi preparato ad affrontare il nuovo inverno
con la stipula dei nuovi contratti, mantenendo in sostanza lo stesso piano neve
e gli stessi operatori. L’inverno è giunto
e si è rivelato molto freddo e certo non
clemente.
La nevicata di Capodanno
La prima nevicata, quella di San Silvestro, ha visto in azione tutti i mezzi e tutti gli uomini a disposizione, con il piano
neve di sempre. “È stata fastidiosa perché fitta e continua – spiega il sindaco – i
mezzi non facevano in tempo a toglierla
che si riformava. Inoltre è giunta l’ultimo dell’anno, scombinando i piani e gli
umori di tutti. Non sono mancate, come
sempre, le polemiche, ma è anche fisiologico quando l’amministrazione è nuova. In ogni caso tutti quanti, assessori e consiglieri, hanno
seguito passo passo il lavoro sul territorio, cercando ciascuno di fare
la sua parte. È il nostro dovere”.
I volontari e l’amministrazione
“Al centro storico alcuni volontari (Marica, Annalisa, Antonella, Devis)
sono scesi a vedere se c’era bisogno di aiuto, per evitare soprattutto
che qualche anziano si avventurasse: c’era chi non aveva comprato il
pane, chi doveva spedire una ricetta, chi aveva bisogno di servizi in
farmacia. L’assessore Giampaolo ed io siamo andati a buttare il sale a
mano e il consigliere Cristian Cristofaro ha spalato parte dei percorsi.
Nel frattempo il vicesindaco (Luca Mitri) si è messo a disposizione con
il mezzo della Protezione civile per il supporto agli automobilisti in
difficoltà”.
Le manomissioni allo spargisale
“Abbiamo dovuto superare anche difficoltà assolutamente non pre-
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Il Comune comunica
viste. Per ben tre mattine consecutive è stato manomesso il mezzo
spargisale.
Il 30 dicembre l’operatore è partito alle 4 e mezza del mattino, il sale
usciva ma verso le 6 si è accorto che nel cassone ne restava troppo rispetto al solito. Erano state allentate delle viti, il sale usciva ma
pochissimo. Abbiamo svuotato tutto, aggiustato e siamo ripartiti con
notevole ritardo. Chi ha fatto il danno sapeva bene dove mettere le
mani.
La stessa cosa si è verificata nei due giorni a seguire, il 31 e il primo
gennaio. Per tre sere di fila lo spargisale è rientrato perfettamente
funzionante e al mattino era rotto”.
I chiodi e le gomme tagliate
“La seconda mattina, come se non bastasse – prosegue il primo cittadino – abbiamo trovato una gomma dello spargisale tagliata e, poco
più in là, alcuni chiodi sulla neve fresca. Altro tempo si è reso necessario per riparare, altro ritardo”.
La sfortuna
Al tutto si è aggiunta la sfortuna: alcuni mezzi hanno subito guasti: il
31 dicembre uno e il 1 gennaio altri due, tutti mezzi della parte alta
del paese (nuove lottizzazioni e dintorni)”.
La seconda nevicata
La seconda neve non ha causato gradi difficoltà: era meno pesante
della precedente e tutto è filato liscio. Inoltre erano già scattate le
borse lavoro, quindi c’erano sette persone in più sulle quali contare
per lo sgombero e per altre emergenze.
La terza nevicata, di marzo
“Veloce ma possente – spiega ancora Michele Di Bartolomeo - è stata
invece la nevicata di marzo. Gli alberi caduti durante la notte hanno ritardato alcune operazioni di sgombero neve: sono caduti solo in
quella notte circa 30 alberi. Tra giovedì 5 e venerdì 6 altri due mezzi si
sono guastati in corso d’opera: uno in zona Nausica, l’altro in paese”.
“La porta aperta”, lo sportello ascolto
per i ragazzi a scuola
Si chiama “La porta aperta” ed è un progetto realizzato dal Comune e dall’Istituto comprensivo di Ripalimosani per offrire,
all’interno dell’ambiente scolastico, uno spazio di contenimento
e di ascolto per il ragazzo adolescente, che si trova il più delle
volte a confrontarsi con emozioni e cambiamenti che non è in
grado di gestire in modo autonomo. Si tratta di uno sportello di
ascolto con la presenza di una persona specializzata (lo psicologo scolastico) per accogliere i ragazzi senza alcun atteggiamento
di giudizio, ma con l’obiettivo di aiutarli nell’analisi del problema
e nella comprensione del proprio vissuto. La scuola, infatti, non
è solo un luogo in cui avviene l’apprendimento e in cui si trasferiscono conoscenze, ma rappresenta uno spazio di relazione,
d’incontro, un laboratorio protetto in cui sperimentarsi, mettersi
alla prova per imparare a comunicare e convivere civilmente con
i propri coetanei ma anche con gli adulti. Ed è proprio dagli adulti
che la dirigente scolastica Marina Crema e la consigliera delegata
alle politiche sociali Milena Miniello sono partite nel presentare
l’iniziativa: hanno infatti incontrato i genitori della scuola che non
solo l’hanno apprezzata, ma la vedono come azione di prevenzione di fronte a fenomeni emergenti come il bullismo.
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Qualche dato
In totale sono stati sparsi circa 150
quintali di sale. Gli
alberi caduti o abbattuti perché pericolanti sono circa
40. La scuola è stata chiusa complessivamente 3 giorni.
Per terminare
“Delle vicende relative ai sabotaggi, ai chiodi e alle
ruote tagliate sono
stati regolarmente
e dettagliatamente
informati i Carabinieri. Ma non abbiamo voluto sporgere
denuncia.
Vivere in un paese
civile è interesse di
tutti, per questo chiedo ai cittadini di segnalare in caserma qualsiasi
fatto possa essere utile a garantire la sicurezza dell’intera collettività”.
I mercatini di Natale
a Ripalimosani
Dopo alcuni incontri con i residenti del borgo antico quest’anno
l’amministrazione ha realizzato, grazie alla collaborazione di tanti
privati, i mercatini di Natale. Allestite tra luci, colori, musica e sapori locali, una serie di bancarelle lungo la scalinata di Santa Lucia
hanno proposto manufatti di ogni genere: idee di legno, in maglia,
fimo, presepi, stoffa, vetro e gioielli. Programmate nove date, ossia tutti i week-end, Befana compresa, purtroppo il maltempo ha
fatto tagliare alcune giornate. Nei giorni clou i Mercatini hanno accolto personaggi come Babbo Natale (il sindaco) o la Befana (Francesco Di Lauro) e momenti di gastronomia tipica in un clima natalizio. Una prima esperienza-pilota sicuramente da migliorare ogni
anno per cercare di dare vita al borgo e promuovere ricettività.
12
Il Comune comunica
Capire la vita
con un libro: tre incontri
Proposto dal Comune e guidato dal consigliere delegato alla
cultura Michele Trivisonno, in
autunno è stato realizzato un
percorso dentro la lettura, con
la presentazione di libri scritti da
Marty è un giornalista che
sta vivendo un momento
di crisi. Capita casualmente a Ripalimosani, dove
incontra Samel, ragazzo
del posto, anch’esso in
discussione con se stesso
e con gli altri, soprattutto
con un pessimo rapporto
con la chiesa. È dall’inquietudine di questo ragazzo che nasce la figura
di una presenza diabolica
che sottende agli sviluppi del romanzo di Danilo
Chiaro, autore agli esordi
con l’opera “Il diavolo di
un fine settimana” presentata venerdì alla popolazione
ripese. Danilo Chiaro è romano
e, come altri residenti nella capitale, ha scelto il borgo antico
di Ripa quale locus amenus per
i suoi fine settimana fuori porta.
È proprio tra i vicoli del centro
storico, tra le voci e le abitudini
molisani o inerenti il Molise. Così
sono stati organizzati tre incontri:
uno sul testo scritto da un giovane romano che ha una casetta al
centro storico e che ha ambientato il suo romanzo proprio a
Ripalimosani; uno scritto da una
giornalista molisana sulla storia di
Salvo D’Acquisto, il terzo realizzato da Michele Tanno di San Biase,
che ha dipinto un personaggio
di una storia non troppo lontana
L’incontro con Danilo Chiaro
dei suoi abitanti, che nascono
i tratti dei personaggi della sua
opera prima. Come le “vecchie”,
interpretate nella lettura di un
brano del libro dalle ragazze ripesi presenti all’evento. O il piccolo
Emanuele, bambino dalle qualità
nascoste, poco incluso nella sua
di Michele Moffa
Presentato lo scorso 30 gennaio presso la sala consiliare del Comune
di Ripalimosani il libro di Daniela Lombardi “Il mio dovere l’ho fatto
– La scelta di un carabiniere, il dono responsabile di un cristiano”,
Daniela
Lombardi
società, al quale Chiaro dichiara
di essere particolarmente affezionato. Naturalmente si tratta di
figure di fantasia, che in qualche
modo riportano all’ambiente ripese più verace, nelle cui viscere
si sviluppa il filo conduttore del
romanzo, la lotta tra il bene e il
che era conosciuto anche a Ripa.
Momenti di forti contenuti, che
solo i libri sanno trasmettere.
Momenti di incontro con gli autori che hanno lasciato sempre
messaggi molto significativi.
male. “Marty infatti viene
coinvolto in vicende che
affondano le radici in un
passato remoto, un passato che ha segnato per
sempre le sorti del paese.
Ora il diavolo è tornato
a riprendersi ciò che gli
spetta e non se ne andrà
finché non avrà soddisfatto la sua sete di vendetta”.
Il romanzo è stato presentato ai cittadini dall’amministrazione comunale che
ha creato attorno al romanzo un piccolo evento.
Insieme all’autore, a descriverne messaggi e contenuti, l’editore Claudia Valletta.
In sottofondo, durante la lettura
dei brani, la musica live di Carmine Mascitelli. Una serata diversa,
piacevole, per niente ingessata,
partecipata, sentita e ricca di
gente attratta da un’operazione
culturale di alto livello.
edito dalla Libreria Editrice Vaticana. È stato, per Ripa, il secondo appuntamento di carattere letterario nel giro di poche settimane: dopo
il romanzo di esordio di Danilo Chiaro “Il diavolo di un fine settimana”
che lo scrittore romano ha ambientato proprio nel nostro paese, è
toccato all’ultima fatica della giornalista campobassana Daniela Lombardi essere presentata al pubblico ripese. Giornalista professionista,
Daniela Lombardi collabora con diverse testate nazionali (“Avvenire”
e alcune testate del gruppo “Espresso”) ed ha realizzato, al seguito
delle missioni estere delle nostre Forze Armate, diversi reportage da
teatri di guerra quali il Kosovo, il Libano e l’Afghanistan. Introdotta
dal consigliere comunale delegato alla Cultura, Michele Trivisonno,
Daniela Lombardi ha spiegato ai presenti cosa l’ha spinta a dare alle
stampe il suo secondo libro, dedicato alla vicenda umana di Salvo
D’Acquisto, il carabiniere eroe che nel 1943 cadde sotto i colpi della
rappresaglia tedesca per salvare altri 22 ostaggi. “Il libro – ha spiegato
l’autrice – racconta la storia di D’Acquisto, una storia che per grandi
linee molti conoscono; ma ho voluto dare particolare attenzione alle
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015
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Il Comune comunica
Terzo appuntamento con la presentazione di un libro, iniziativa
dell’amministrazione affidata al consigliere delegato alla Cultura
Michele Trivisonno. Protagonista
Michele
“Mechèle de Cole”, un “povero
Tanno
cristo” di San Biase noto in tutto
il circondario e dipinto in maniera
toccante ed appassionata da Michele Tanno.
“Ho letto questo libro tutto d’un
fiato e in quest’uomo, in questo
povero cristo come lo chiama l’autore, ci ho rivisto tanti personaggi
ripesi conosciuti e amati”. Così ha
esordito Mario Tanno, al quale è
stata affidata l’apertura della presentazione: “Mechèle è una figura
felliniana, un personaggio, ossia
colui che si espone al pubblico,
che ci mostra le sue stranezze, le
sue stravaganze, ma con un’anima... E l’umanità di Mechèle de Cole
in questo libro si fa poesia. Un libro pieno di umanità e di una tenerezza che non ti lascia. Personaggio puro, Mechèle è figlio della
nostra terra, ma anche dei soprusi e delle tante ingiustizie subite e
ancora oggi presenti. Ecco l’attualità di questo bellissimo lavoro”.
La presenza poetica nella sofferenza umana è stata sottolineata anche da Gaspare Di Lisa, anch’esso chiamato ad introdurre l’opera:
“Michele è il povero per antonomasia, l’uomo che non aveva nulla
e verso il quale la comunità concentrava attenzione ed assistenza”.
E chiosa riprendendo la morale del testo: “Perché Tanno ha voluto
dipingere questa persona? Per far sapere ai giovani che la miseria
è pur degna missione umana e sociale, per insegnare modestia e
spirito di sacrificio, tanto necessari al mondo di oggi”.
“Ho voluto uscire dal mio seminato”, ha affermato ironicamente
l’autore, noto per le sue numerose iniziative legate all’agricoltura,
alla frutta (le mele soprattutto), alla ricerca nel settore. Ma alla fine
non è così: il comune denominatore di ogni sua iniziativa è la terra,
la madre terra alla quale l’uomo semplice, l’uomo puro protagonista di questa storia vera, è molto, molto vicino. “Nel libro non c’è
solo l’affetto rimasto nel cuore e nei pensieri della gente – spiega
infatti Michele Tanno – ma c’è tanta sapienza contadina, ci sono
fenomeni naturali e anche un po’ sovrannaturali”.
Un libro da leggere, un esempio per tutti.
testimonianze dirette, molte delle quali inedite, di chi ha conosciuto da vicino il carabiniere napoletano: amici, parenti, colleghi, quegli stessi ostaggi per i quali D’Acquisto decise di immolare la propria
vita”. Una narrazione quindi per tanti aspetti sconosciuta e che trova
spunto nelle attestazioni riportate a sostegno della causa di beatificazione dello stesso Salvo D’Acquisto, già Servo di Dio. Una narrazione
che, oltre a ripercorrere le tappe della vita del carabiniere eroe fino a
quel drammatico 23 settembre 1943, “cerca di farne percepire i sentimenti provati da chi si trovò con lui a vivere quella vicenda” ha asserito l’autrice. Un’opera che si pone, tra gli altri, l’obiettivo di diffondere
tra le giovani generazioni una storia esemplare ma soprattutto, come
riportato anche da monsignor Gabriele Teti nella prefazione, “il valore
del sacrificio per il bene comune, così come testimoniato in vita da
Salvo D’Acquisto” che, ancor prima di essere un carabiniere, era un
fervente cristiano e la sua priorità è stata sempre quella di aiutare il
prossimo. Come carabiniere ma soprattutto come cristiano e come
cittadino esemplare.
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015
Il Sindaco assegna le deleghe
a tutti i consiglieri
Con il mese di settembre il Consiglio comunale è entrato a pieno
ritmo nel ruolo. Da subito il sindaco Michele Di Bartolomeo ha
assegnato le deleghe non solo agli assessori ma anche a ciascun
consigliere. Coperti così tutti i settori dell’amministrazione in
base alle competenze di ciascuno. Ogni delegato è a disposizione
dei cittadini per gli argomenti di competenza.
Anna Maria Trivisonno (capogruppo di maggioranza): Personale,
Pari opportunità, Servizi legali, Rapporti con le contrade e i quartieri.
Claudia Sabetta: Politiche giovanili, Integrazione culturale, Comunicazione, Gemellaggi.
Cristian Cristofaro: Sport e gestione impianti, Verde pubblico.
Luca Mitri (vicesindaco): Lavori pubblici, Centro storico, Arredo
urbano, Politiche abitative, Protezione civile, Mobilità e Trasporti.
Marco Giampaolo (assessore): Bilancio, Finanze e Tributi, Patrimonio, Servizi cimiteriali.
Michele Trivisonno: Cultura e Turismo, Rapporti con le associazioni, Volontariato.
Milena Miniello: Politiche sociali e per la Salute, Scuole e servizi
per l’Infanzia.
Assegnate sette borse lavoro
Con avviso pubblico il Comune di Ripalimosani ha disposto l’assegnazione di 7 borse lavoro rivolte a persone in situazione di
particolare svantaggio economico. I requisiti erano la cittadinanza italiana, la residenza nel Comune di Ripalimosani, la maggiore
età e un ISEE inferiore o pari a 5mila euro. Le borse sono state
avviate nel mese di febbraio, la durata è di sei mesi per un compenso totale di Euro 3.000.
Tra gli ammessi è stata stilata una graduatoria in base a ISEE, disoccupazione e condizione familiare.
14
Esperienze
“Dalla Shoah
alla guerra di Gaza”
di Camila Cristofaro
e Martina D’Alessandro
Abbiamo partecipato ad un concorso nazionale con la nostra
scuola, il liceo “Giuseppe Maria
Galanti” di Campobasso elaborando un video che ripercorre la
storia dell’antisemitismo fino alla
guerra di Gaza che sta avvenendo
ai giorni d’oggi in Palestina.
Con l’impegno e la tenacia di tutta la classe, siamo riuscite a superare le selezioni regionali.
È stato particolarmente toccante
affrontare una tematica così delicata che merita di essere ricordata affinché simili eventi non si
verifichino più.
Abbiamo avuto l’onore di intervistare Nicola Gallo, un centenario
di Ripalimosani, che ha visto con
i suoi occhi le crudeltà della seconda guerra mondiale.
Il signor Gallo con la voce provata dall’emozione ci ha descritto la
miseria, l’orrore della guerra e le
violenze subite dalle donne dai
soldati tedeschi.
Nel video sono state inserite anche brevi rappresentazioni che
ripercorrono la lunga storia degli ebrei, da sempre perseguitati
dalle crociate alla Shoah.
Abbiamo messo in scena un di-
scorso di Hitler, in cui sottolinea
l’impurità di razza degli ebrei.
Spostandoci ai giorni d’oggi, abbiamo letto dei brevi estratti di
Vittorio Arrigoni, un giornalista
italiano che ha saputo descrivere
la tragica realtà di Gaza avendola
vissuta in prima persona.
Da parte nostra siamo state ben
liete di collaborare con il Gazzettino e di condividere il nostro
progetto con la redazione e con il
popolo ripese.
Ecco alcune considerazioni delle
ragazze che hanno contribuito al
video:
“Interpretare Hitler non è stato
semplice. Ho provato una sensazione agghiacciante perché le
azioni perpetrate dal Fuhrer e i
suoi uomini sono state davvero
orribili, vanno oltre qualsiasi tipo
di cattiveria e atrocità” - Veronica
Tedeschi.
“Mettermi nei panni di una donna palestinese che ha vissuto sulla sua pelle la guerra di Gaza non
è stato facile. Ero molto emozionata, ma penso che solo chi vive
in quella realtà può capirne il
peso.
Come dice il poeta Darwish: Il
tempo a Gaza non porta i bambini dall’infanzia alla gioventù.
Il tempo laggiù li rende
schiavi al primo incontro
con il nemico” - Adriana
Zappone.
“Nella mia piccola partecipazione al progetto nella quale mi sono dovuta
calare nel dramma delle
guerre, c’è stata tanta
emozione nell’esprimere
le sensazioni di chi ha vissuto in
prima persona le malvagità e le
cattiverie di cui è capace l’essere
umano” - Marenza Aceto.
“Poter sentire storie simili sulla
guerra da una persona che le ha
viste con i suoi occhi e le ha vissute sulla sua pelle è stato molto
significativo per me.
Siamo abituati a leggerle sui libri
o a vederle nei film, ma quando
a raccontartele è una persona
che è stata coinvolta in tutto ciò,
l’emozione è immensa. Abbiamo
tanto da imparare da chi è stato
protagonista della storia, soprattutto di eventi così significanti” Camila Cristofaro.
Nozze d’argento
per Angelo Libertone
e Lina Petrillo
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015
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Sport
ASD Ripalimosani,
calcio e anche di più
Quando lo sport unisce, integra ed aiuta a crescere a
360 gradi…
Il 22 Aprile del 2013, al termine di una riunione nei
locali del circolo F. Sollazzo, veniva fondata la A.S.D.
Tre Archi Ripalimosani. Una
squadra di calcio formata
per la quasi totalità da ragazzi di Ripalimosani, affiancati da altri calciatori ripesi
con alle spalle più di qualche
campionato nelle varie categorie del calcio molisano.
All’unanimità l’assemblea
individuava in Antonio D’Alessandro il presidente della
nuova formazione calcistica,
mentre per la guida tecnica
si optava per Nicolino Storto
alla prima esperienza da allenatore.
Si decideva inoltre, di mettere in
La festa promozione
della stagione 2013-2014
piedi anche una squadra femminile di calcio a 11, che parteciperà al campionato regionale di
Serie C.
La prima stagione calcistica,
quella 2013-14 iniziata con la
Premiata la maturità di squadra
I Giovanissimi di Loffredo
vincono il torneo provinciale
di Francesco Di Cillo
È stato il Ripalimosani la squadra campione del
torneo provinciale 2013/2014. La vittoria è arrivata dopo la finale disputata sul campo neutro di
Casacalenda contro la squadra dell’Adriatica, il 25
aprile 2014.
I giovanissimi di Loffredo dopo un anno molto
stressante ma ricco di sorprese ed emozioni hanno finalmente raccolto i risultati dei loro sacrifici.
Si sono dimostrati abili e molto forti, facendosi valere sul campo di gioco e totalizzando su 14 match
disputati 13 vittorie ed 1 sconfitta.
“È stata una bella esperienza - ha commentato il
tecnico Loffredo - Per un piccolo paese come il nostro vincere il campionato provinciale rappresenta
davvero un grande risultato, ringrazio i ragazzi per
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015
l’impegno che hanno messo per il raggiungimento
di questo traguardo e tutte le persone che hanno
lavorato con me creando i presupposti di questo
trionfo”.
Sono state tante le persone ripesi che sono arrivate fino a Casacalenda per godersi lo spettacolo
che hanno dato in campo i nostri campioni. Una
partita che all’inizio sembrava una montagna da
scalare, ma con grande sorpresa i nostri giovani
ripesi hanno ottenuto il loro obiettivo battendo
la squadra avversaria per 3-0. È stata una grande
stagione per i nostri ragazzi che sono arrivati al
successo finale grazie alla forza e alla maturità di
squadra. Per loro è stato un’ottimo anno coronato
da successi ed emozioni e alla fine dopo tanta fatica è arrivato il meritato premio.
partecipazione al campionato di
Seconda Categoria, si è conclusa
in modo felice per i colori gialloverdi; Il secondo posto finale alle
spalle del Carlantino per un solo
punto, ha regalato alla A.S.D. Tre
Archi Ripalimosani, la promozione al campionato di Prima Categoria per la stagione 2014-2015.
Durante la stagione in corso la
A.S.D. Tre Archi Ripalimosani ha
voluto ampliare la propria rosa
tesserando, oltre ad altri ragazzi
del posto, sia alcuni ragazzi extracomunitari ospitati nel Convento
O.M.I. di Ripalimosani, che altri
ragazzi presenti nella comunità
per adolescenti e minori “La Tavolozza” di Ripalimosani, favorendo così la loro integrazione
nella comunità ripese.
Sabato 21 febbraio alle ore 15.00
nel campo sportivo di Ripalimosani si è disputata la partita alla
quale hanno preso parte anche
i ragazzi profughi dello SPRAR
inseriti in squadra; la loro partita della vita la giocheranno, con
grande coraggio e determinazione, anche lì.
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Agenda
Confetti rossi
Fiori d’arancio
Fiocchi rosa
Nozze d’oro
Serafini Claudia
di Giovanni e Tanno Marilia
ha conseguito la laurea magistrale
in Logopedia il 21 novembre 2014
presso l’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Roma
Di Cesare Mario e Berardis Dorella
si sono uniti in matrimonio
il 6 dicembre 2014 a Ripalimosani
Melisourgakis Iris
di Telemaco e Trivisonno Federica
è nata ad Atene il 27 aprile 2014
Longano Riccardo
e Di Monaco Maria Incoronata
28 febbraio 2015
Bernardo Giuseppe e Arcari Maria
si sono uniti in matrimonio
il 13 dicembre 2014 a Mirabello Sannitico
D’Amico Greta
di Mario e Trivisonno Tiziana
è nata a Campobasso il 24 ottobre 2014
Di Lauro Nicola e Miniello Albina
il 1 marzo 2015
Graniero Massimo e Bozzuto Pina
si sono uniti in matrimonio
il 3 gennaio 2015
Cefalo Manuela
di Fabrizio e Corvo Maria Cristina
è nata a Campobasso il 26 novembre 2014
Longo Pietro e Hanzalova Irena
si sono uniti in matrimonio
il 14 febbraio 2015 a Colle d’Anchise
Giannantonio Matilde
di Vincenzo e Salas Aina
è nata a Milano il 26 febbraio 2015
Pasquariello Assunta
di Rosario e Marinelli Maria
ha conseguito la laurea magistrale
in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie
Preventive ed Adattate il 18 dicembre 2014
presso l’Università degli Studi del Molise
Muccino Antonio
di Francesco e Iammarino Rossana
ha conseguito la laurea
in Scienze Infermieristiche il 19 marzo 2015
presso l’università “La Sapienza” di Roma
Petti Rebecca
di Paolo e Palumbo Mirella
ha conseguito la laurea in Giurisprudenza
il 30 marzo 2015 presso
l’Università degli Studi del Molise
Striano Teresa
di Innocenzo e Lazzaro Angelina
ha conseguito la laurea magistrale
in Biologia Marina il 20 marzo 2015
presso l’Università di Ravenna
De Matteis Nunzio Palmerino di anni 58
è deceduto a Campobasso
il 2 novembre 2014
Trivisonno Michele di anni 83
è deceduto a Campobasso
il 15 novembre 2014
Lanese Maria Libera in Di Monaco
di anni 57 è deceduta a Campobasso
il 15 novembre 2014
Nicolangelo Santoro
è deceduto a Campobasso
il 25 novembre 2014
Pece Maria Rosaria in Di Nardo di anni 75
è deceduta presso l’ospedale “Ospice”
di Larino il 28 novembre 2014
Morsiani Cinzia in Miniello di anni 47
è deceduta a Imola (BO) il 9 dicembre 2014
Trivisonno Michele di anni 79
è deceduto a Campobasso
l’11 dicembre 2014
Lanese Annantonia vedova Paglia
di anni 93 è deceduta a Ripalimosani
il 28 dicembre 2014
Rateni Luigi e Coladangelo Incoronata
il 26 aprile 2015
Fiocchi azzurri
Presutti Davide
di Angelo e Sardella Giovanna
è nato a Campobasso il 1 novembre 2014
Agosto Alessandro
di Donato (Dino) e Sceppacerqua Mariella
è nato a Campobasso il 9 febbraio 2015
Credico Christian
di Michele e De Tollis Maria
è nato a Campobasso il 29 dicembre 2014
Di Cillo Davide
di Paolo e Pece Antonia
è nato a Campobasso il 12 marzo 2015
Lombardi Alessio
di Severino e Felice Loredana
è nato a Campobasso il 5 gennaio 2015
Sassano Francesco
di Marco e Di Bartolomeo Michela
è nato a Campobasso il 26 marzo 2015
Amici scomparsi
Sabetta Chiara vedova Di Monaco
di anni 79 è deceduta a Rosario (Argentina)
nel mese di gennaio 2015
Primiani Antonietta di anni 80
è deceduta a Campobasso
il 21 gennaio 2015
Sollazzo Pietro di annni 75
è deceduto a Toronto (Canada)
il 18 gennaio 2015
Suor Michelina Sollazzo
delle Suore Catechiste del Sacro Cuore
di anni 91 è deceduta a Casoria (Napoli)
il 25 gennaio 2015
Cristofaro Tony di anni 47
è deceduto a Sidney (Australia)
il 14 febbraio 2015
Di Cillo Antonio di anni 64
è deceduto a Ripalimosani
l’11 gennaio 2015
Lanese Maria Antonietta vedova Trivisonno
di anni 80 è deceduto a Ripalimosani
il 17 febbraio 2015
Manusacchio Anna di anni 42
è deceduta a Guglionesi
il 22 febbraio 2015
Miniello Antonio di anni 78
è deceduto a Cleveland (USA)
febbraio 2015
Vitantonio Rosina in Di Lauro di anni 89
è deceduta a Campobasso il 7 marzo 2015
Petrone Nicola (Lillino) di anni 80
è deceduto a Ripalimosani il 14 marzo 2015
Palermo Giovanni di anni 65
è deceduto a Perth (Australia)
il 16 marzo 2015
Giampaolo Maria Antonietta in Petti
di anni 70 è deceduta a Campobasso
il 16 marzo 2015
Pece Teresina di anni 89
è deceduta a Campobasso il 22 marzo 2015
Marinelli Antonio
e Di Bartolomeo Lucia (in foto)
il 30 gennaio 2015
Autorizzazione del Trib. di CB
n. 90 del 18/01/1972
Direttore responsabile
Antonella Iammarino
Redazione
Giuseppe Leone
Antonio Tudino
Francesco Di Monaco
Guido Iammarino
Mario Tanno
Mirco Petti
Michele Moffa
Maria Concetta Marinelli
Fabiana Vitantonio
Rita Iammarino
Claudia Sabetta
Francesco Di Cillo
Amministratore
Guido Iammarino
Hanno collaborato
Paola Masiello
Luigino Sabetta
Francesco Di Cillo
Emilia Maria Tanno
Camila Cristofaro
Martina D’Alessandro
Sabetta Marilena in Di Niro di anni 48
è deceduta a Campobasso
il 25 marzo 2015
Grafica
Friendly Communication
[email protected]
347.3577747
Di Lauro Giuseppe di anni 88
è deceduto a Rosario (Argentina)
il 30 marzo 2015
Stampa
Tipolitografia Lampo
Di Bartolomeo Maria Concetta
vedova Sollazzo di anni 93
è deceduta a Campobasso
il 24 dicembre 2014
Tavaniello Giovanni di anni 89
è deceduto a Campobasso
il 21 febbraio 2015
Mancino Giuseppina vedova Bentivoglio
è deceduta a Ripalimosani il 5 aprile 2015
Redazione e amministrazione
P.za del Popolo - 86025 Ripalimosani
Tel. 339.2379880
Cristofaro Angiolino di anni 82
è deceduto a Rosario (Argentina)
nel mese di gennaio2015
Cristofaro Antonietta vedova Tabasso
di anni 95 è deceduta a Campobasso
il 24 febbraio 2015
Giovanni Panichella
deceduto a Campobasso
il 19 aprile 2015
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c/c postale n. 14139869
int. Il Gazzettino - Ripalimosani
ANNO LXI - N.1 - APRILE 2015