"Madonna della Salute" in Valentano.

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"Madonna della Salute" in Valentano.
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1899-1999
"L'AMBIENTE LOCALE" - 7
Collana di studi editi à cura del Comune di Valentano - Biblioteca - servizi Culturali
VALENTANO 1899 - 1999
CENTENARIO DELL'INCORONAZIONE DEL SIMULACRO
DELLA MADONNA DELLA SALUTE
SOMMARIO
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Preghiera
La Madonna della Salute e la sua devozione In Valentano
L'origine del santuario nel sec. XV
Breve cronologia del Santuario e del Convento della Madonna della Salute
II Santuario della Madonna della Salute o del "Cecchino". Breve guida alle opere
Sacre e d'arte con annotazioni storiche
Per Grazia Ricevuta. Ex voto dipinto - 1839
Fra Valentino Sensini
Canti e poesie in onore della Madonna
Le ricorrenze e le feste della Madonna
1899 - 1920 - 1930 - 1934 - 1938 - 1946 - 1949 - 1999
Prima di copertina: Ex voto 1839- Particolare
Seconda di copertina: Sommario e note editoriali
Terza di copertina: Bibliografia di riferimento
Quarta di copertina: La Madonna della Salute e Valentano, olio di P. Pistoiesi, 1988
Nell'Anno del Signore 1999
- S.S. Giovanni Paolo II è Pontefice di Santa Romana Chiesa
- S.E. Lorenzo Chiarinelli è Vescovo della Diocesi eli Viterbo
- S.E. Giovanni D'Ascenzi, Vescovo emerito eli Arezzo, Cortona e Sansepolcro, è in Valentano
- P. Odorieo Bartolaccini, o.f.m., è parroco della Chiesa della Madonna della Salute
- D. Eugenio Marchiò è Parrocco della Chiesa di S. Giovanni Ap. ed Ev. eli Valentano
- D. Giuseppe Mugnaini è Parroco della Chiesa dell'Annunziata di Villa Fontane
- Avv. Vincenze) Colantuoni Romagnoli è Sindaco eli Valentano
Quaderno a cura di Romualdo Luzi
con la collaborazione di Sabrina Radicati
Mostra a cura del Gruppo Archeologico Verentum — Valentano
La pubblicazione
è stata realizzata
con i contributi
- A m m i n i s t r a z i o n e C o m u n a l e di Valentano
- P o p o l a z i o n e di Valentano
- Parrocchia e Comitato della M a d o n n a della Salute
di:
Stampa Tipografia Ceccarelli - Grotte di Castro - 1999
SANTA MARIA DELLA SALUTE
O DEL "CECCHINO"
Primitiva immagine
Olio su tela - Fine sec. XV
(Il dipinto fu restaurato
dal prof. Matteucci di Roma
tra il novembre 1944 al febbraio 1945)
PREGHIERA
O Vergine Santissima della Salute, vera sorgente di vita,
gran Regina del Cielo, deh! Rivolgete, Vi preghiamo,
il vostro sguardo benigno su di noi che, fiduciosi,
imploriamo il vostro soccorso.
Teneteci sempre lontano dalle infermità spirituali
che provengono dal peccato
e, col fervore della vostra potente intercessione,
otteneteci anche la salute del corpo.
Impetrateci, inoltre, tutte le grazie
di cui abbiamo bisogno,
affinché potendo meglio servirvi e lodarvi in questa vita,
veniamo un giorno ad amarvi e ringraziarvi nel Cielo.
Deh! Non vogliate, o Madre nostra della Salute,
respingere la nostra preghiera,
ma benignamente, come sempre avete fatto
con i vostri devoti,
ascoltateci, esauditeci, salvateci.
Così sia.
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LA MADONNA DELLA SALUTE
E LA SUA DEVOZIONE IN VALENTANO
(Il compianto P. Giorgio De Dominicis, di Valentano, più volte superiore del Ritiro e Custode
del Santuario, nella ricorrenza del 75° di Incoronazione della Madonna della Salute, pubblicava
su L 'OSSERVATORE ROMANO del 23 agosto 1974, CXIV, n. 192, p. 2, un ricordo de La secolare
storia de! Santuario della "Madonna della Salute" in Valentano. Anche allora si era alla vigilia
di un Anno Santo e, per questo, il suo discorso, benché lontano nel tempo ci appare ancora di
piena e viva attualità. Lo riproponiamo in gran parte perché il caro P. Giorgio riesce a sottolineare pienamente il rapporto eli Valentano e della sua gente con la Madonna SS.ma della Salute).
Le origini di questo Santuario risalgono alla seconda metà del XVsecolo, quando il capo
brigante Francesco Portici, ridotto all'impotenza per la continua caccia cioè gli si faceva nella
regione castrense, si consegnò spontaneamente alle Autorità e, dopo una pubblica penitenza
fatta nella chiesa di S. Savino, cattedrale di Castro, scelse come volontario esilio l'aspra selva
dove ora sorge il Convento. Ivi edificò una rozza cappella con delle pietre raccolte sul luogo ed
espose alla venerazione una tela raffigurante la Vergine con il Bambino in braccio che fu
chiamata dal nome dell'eremita "La Madonna del Cecchino" (diminutivo di Francesco).
Quando egli morì, sul chiudersi del sec. XV, già il rozzo romitorio attirava la pietà dei
fedeli, tanto che la sua dipartita impose il problema della successione. Da questo momento il
Santuario ebbe alterne vicende, ora liete ora tristi, di splendore e di abbandono.
Un periodo di splendore fu certamente quando, nel 1506, alcuni religiosi dell'ordine di S.
Agostino, che in quel tempo dimoravano nella vicina Isola Mariana, presero possesso del
Santuario ed al primitivo e piccolo romitorio, edificarono una chiesa ed un altare dedicato
alla "Madonna della Salute". E' questo il primo titolo ufficiale dato al Santuario, anche se poi,
per due secoli, si chiamò "Santa Maria della Rosa" (quando cioè nel 1582/83, per opera del
concittadino Giovanni Vitozzi, la rozza tela primitiva fu sostituita da una statua che raffigurava la Madre di Dio che serrava fra le dita della mano destra una rosa).
I Frati Minori presero possesso della Chiesa e del Convento il 27 maggio 1708, dopo trattative piuttosto diffìcili e laboriose, chiudendo in tal modo un lungo periodo di incertezze, di
angosce e di disagio morale, ed aprendo una nuova era con un sicuro promettente futuro,
dove la benedizione della Madonna si manifestava in modo chiaro, quasi a voler premiare la
fede, la costanza e la tenacità dei suoi devoti.
In ogni circostanza, triste e dolorosa, il popolo trovava ai piedi della Madonna il conforto
e la salute. Ogni qualvolta si profilava all'orizzonte la minaccia di una pubblica sciagura si
partiva dalla popolazione l'implorazione del potente suo aiuto: così avvenne per la carestia del
1807, per la peste del 1831, e durante le guerre mondiali del 1914 e del 1940.
Intanto nel nostro Convento, che per la particolare vita che vi si conduceva fu chiamato
"Ritiro", sotto lo sguardo materno della Madonna, numerosi religiosi trovarono la santificazione di se medesimi.
Basta ricordare il Veri. Filippo da Velletri, il P. Ignazio da Roma, il Servo di Dio Samuele
da Farnese, P. Francesco da Collodi e P. Clemente da Velletri, semplice e nello stesso tempo
austero che guidò nella via della perfezione il Servo di Dio Fr. Valentino Sensini.
E' dei nostri giorni anche un'altra figura, P. Clemente Martinelli da Farnese, che per tanti
anni dimorò nel nostro Convento, attendendo con zelo e sacrificio al Sacramento della
Riconciliazione ed alla direzione spirituale dei giovani francescani che dal 1928 al 1951 si
preparavano al Sacerdozio con gli studi filosofici.
Dicevamo all'inizio che con l'Incoronazione della Madonna della Salute si chiudeva in un
modo lieto il secolo XIX; ma possiamo anche dire che il secolo XX si apriva con una fioritura
di vocazioni alla vita francescana.
II laborioso e religioso popolo di Valentano, infatti, ha dato alla Provincia Romana dei
Frati Minori, dagli inizi del secolo ai nostri giorni, oltre cento religiosi, tra i quali valorosi
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missionari come il P. Bernardino Fratini (+1909) e zelanti uomini di governo come il P. Lino
Lottatori, per sei anni Ministro Provinciale e primo parroco di Guidonia, morto vittima del
dovere nel 1943 mentre si recava a confortare i ricoverati durante un bombardamento della
città.
Né va dimenticato il P. Fortunato Scipioni (+1958), coscienzioso ed attivo Postulatore
Generale per le cause dei Santi.
Ed infine, alla lunga e laboriosa schiera dei Fratelli, vogliamo ricordare Fr. Giovanni
Battelloccbi (+1950) religioso di santa vita, assiduo nella preghiera ed indefesso nel lavoro che
compiva con spirito di fede; con facile vena poetica dialettale cantò le lodi della nostra
Madonna.
Possa questa lieta ricorrenza, che si svolge alla luce dell 'Anno Santo, essere un richiamo al
rinnovamento e alla riconciliazione, tanto più che, come ha detto Paolo VI, "l'esito rinnovatore dell'Anno Santo dipenderà dall'aiuto della Madonna. Dobbiamo mettere in programma un
particolare culto alla Vergine Maria se vogliamo che l'avvenimento storico spirituale, al quale
ci prepariamo, raggiunga i suoi veri scopi" (Dal discorso del 30.5.1973)-
Una delle prime immagini
della Statua della Madonna della Salute
(Incisione, metà del 1800 ca.
Archivio Monastero di S.Rosa, Viterbo)
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MARIA SSMA DELLA
SALUTE
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+ Sac. Agostino VTVIANI
L'ORIGINE DEL SANTUARIO NEL SEC. XV
LA MADONNA DEL CECCHINO
L'attuale Convento con l'annesso Santuario della Madonna della Salute è situato a circa
mezzo chilometro dal centro abitato di Valentano, vicino al Cimitero.
Il visitatore che vi giunge non rimane attratto da visioni artistiche particolari. Le linee architettoniche della facciata sono delle più semplici. Non si discostano affatto dall'ala settentrionale
dello stesso Convento.
Le indicazioni geografiche date dal Padre Casimiro da Roma rimangono precise ancora oggi.
Il Cimitero sorge nei pressi della Strada Provinciale "Verentana" che porta a Viterbo e
Montefiascone, in un crocevia che dirama verso i paesi di Piansano, Tuscania (allora Toscanella)
e Villa Fontane, centro abitato del comune di Valentano.
Per chi ama il paesaggio può trovare spunti di grande ammirazione. Sulla destra del Santuario
digrada su di un colle una folta vegetazione boschiva: una tale vegetazione aumenta l'austerità
del Convento, circondato da una cinta di mura. Alla sinistra del Convento, giù in basso, si stende
il lago di Bolsena. Non si esagera se si afferma che è una delle piìi belle visioni paesaggistiche
del Lazio. I paesi che si affacciano sul lago, lo splendore azzurro delle acque, le due isole che
occhieggiano sul lago sanno creare, nell'anima amante del bello, un autentico godimento estetico.
Come poteva presentarsi il luogo ai tempi in cui apparve, verso il 1450, il primo romitorio?
Una fitta boscaglia dominava la zona. Il bosco, discendente dalla collina che domina il Santuario,
si allargava verso Sud in direzione di Piansano, risaliva verso il Nord a Villa Fontane. Non esisteva certo la strada Provinciale che portava verso Viterbo e Montefiascone: strade di campagna non
molto agibili, partivano da Valentano, salivano sul Colle prospiciente e si facevano largo tra gli
alberi del bosco.
Tutto fa pensare che si trattasse di un luogo aspro, dominato dalla natura e dalla bellezza
misteriosa del bosco.
ORLGLNE DEL SANTUARIO
P. Casimiro afferma, nelle sue preziosissime note, che nel luogo da noi descritto sorgeva una
Chiesuola dedicata a Dio in onore della Madonna della Salute, volgarmente detta di Cecchino,
dal nome - come si crede - del suo fondatore.
La prima importantissima notizia su questa piccola chiesa ci viene da una pergamena. La preziosa pergamena fu murata dentro l'altare quando questo fu consacrato e venne alla luce quando si pose mano alla nuova costruzione del tempio. Il contenuto della pergamena ci viene dato
anche da P. Casimiro. Lo riportiamo al completo:
"MCCCCCXIII die XIII mensis Septembris.
Ego Andreas Archiepiscopiis Monabiensis consecravi Ecclesiam et altare hoc in honorem S.
Marieae Salutis et reliquias beatorum Martyrum S. Ioannis Baptistae et SS. Innocentium in eo
incinsi; et singulis Christi fidelibus bodie unum annum, et in die anniversario consecrationis
huiusmodi ipsam visitantibus quadraginta dies de vera indidgentia informa Ecclesiae consueta concessi".
Dalla pergamena risultano le seguenti notizie:
A consacrare l'altare è stato il Vescovo eli Malavasia.
La data di consacrazione è molto precisa: 1513, 13 settembre.
L'altare è dedicato in onore della Madonna della Salute.
Si concede ai fedeli che visitano la Chiesa 40 giorni di indulgenza per tutto l'anno 1513 e nel
giorno anniversario della consacrazione.
Nel luogo descritto sorge una Chiesa, già frequentata dai fedeli.
Ci chiediamo ora come possa essere sorta una Chiesa in questo luogo, lontano dal centro abitato e situato anticamente in mezzo a una boscaglia.
Supposizioni, tradizioni tramandate dagli anziani si intersecano. Pur tuttavia non manca loro
un fondamento storico discretamente accettabile.
FRANCESCO PORTICI
Sembra cosa evidente che il bosco era fonte di lavoro e di pane per gli abitanti di Valentano.
Per rimediare alla lontananza del paese, alle strade non troppo agevoli, boscaioli, carbonai e
segatori costruirono misere baracche e capanne. Nel luogo, ove esistevano un giorno questi ricoveri, sorge oggi un centro abitato: Villa Fontane.
Questo centro conta circa 500 anime. Villa Fontane ha una Chiesa Parrocchiale, intitolata alla
SS.ma Annunziata: ma l'istituzione della Parrocchia è di data recente (1925). Prima della istituzione della Parrocchia, i fontanari per le loro necessità religiose si rivolgevano al Convento della
Madonna della Salute, distante circa un chilometro. [Erano comunque sempre i Frati del
Convento ad officiare la vicina Chiesa della cosiddetta "Madonna del Nempe", alla Commenda,
prossima a Villa delle Fontane. Oggi sappiamo pure che questa chiesa, ormai diruta, era una delle
Sedi dell'Ordine dei Templari e quindi passata ai Cavalieri di Malta. Il suo nome era quello di
Chiesa di "Santa Maria ad Templum", da cui la derivazione volgare che si è sopra riportata.
(N.d.r)].
Dove poi oggi sorge il Convento nella sua area dovette esserci, verso il 1450, una poverissima abitazione, luogo di ritrovo per i lavoratori della circostante foresta.
Il sorgere di una Chiesa accanto a questa abitazione è legato al nome di Francesco Portici.
Sia lecito narrare prima quanto le tradizioni dicono in proposito, per suffragarle possibilmente
poi con qualche accenno storico.
Secondo queste tradizioni Francesco Portici era un brigante che seminava il terrore, insieme ad altri, nell'allora fiorente città di Castro. Le autorità castrensi ricorsero alla Sede
Apostolica per chiedere aiuto contro i malviventi. La Santa Sede inviava pattuglie armate con
alla testa un certo Signor Bufalari. I malviventi venivano decimati, ma una malattia, dovuta al
clima non troppo salubre della Città di castro, portava via il Comandante Bufalari. Per evitare
che i superstiti malviventi rialzassero la testa per le loro malefatte, la Sede Apostolica suggeriva agli Amministratori il condono di ogni pena e salva la vita ai ribelli latitanti se entro ventiquattro ore si fossero presentati ai piedi del Vescovo. 1 ribelli si presentarono ed anche
Francesco Portici.
Ma Francesco Portici, illuminato dalla grazia di Dio, volle scegliere una vita penitente.
Scelse per sua abitazione solitaria la povera baracca situata nel bosco di Valentano; fece vita da
eremita, visse per la carità degli altri, fu esempio di santità e penitenza. Con la profonda pietà
nata dalla preghiera e da una sentita conversione, nacque in lui l'idea di costruire una Chiesa
accanto alla casa che era il suo ricovero. All'esterno del ricovero esisteva una nicchia con un
quadro scolorito della Madonna col Bambino in braccio. La Chiesa doveva essere il Santuario
di questo quadro.
Il pensiero di Francesco Portici riscosse il successo nell'animo religioso dei Valentanesi: la
Chiesa divenne meta della gente che in Maria cercava la consolazione e in Francesco Portici un
esempio vivente di umile e santa bontà.
Ora che la Chiesa fosse frequentata noi lo deduciamo dalla pergamena trovata dentro
l'altare: i fedeli avrebbero ottenuto anche l'indulgenza. Non solo i poveri e stanchi boscaioli, ma anche le donne di casa, i bambini andavano a pregare al romitorio e a vedere il romito.
TESTIMONIANZE STORICHE SU FRANCESCO PORTICI
Ma è veramente esistito Francesco Portici? La sua conversione è documentata? Dopo la distruzione della città di Castro (1649), l'Archivio Castrense si è disperso un po' qua un po' là. Nelle
carte conservate in Valentano si fa memoria di Francesco Portici più di una volta. Si dice anche
che il Portici si era rivolto al municipio per qualche sovvenzione. Il Municipio aveva risposto seccamente: "Nulla si conceda al Portici di quanto domanda, pago egli si tenga del condonato".
Se è vero che è vissuto questo Francesco Portici, come legare il suo nome alla fondazione del
Convento? Come legare il suo nome alla fondazione del Santuario?
Noi sappiamo che anticamente la Madonna della Salute veniva chiamata la "Madonna eli
Cecchino". Abbiamo visto sopra che P. Casimiro la chiama oltre che col titolo della "Madonna
della Salute", anche col titolo della "Madonna di Cecchino".
P. Flaminio Annibali scrive in proposito: "I Minori osservanti cominciarono la nuova fabbrica
del Convento nel 1709 e quella della Chiesa nel 1736 con l'antico titolo della Madonna della
Salute, benché si fosse chiamata e si chiama tuttavia da alcuni la Madonna di Cecchino, forse dal
suo fondatore».
Nei verbali delle sedute consiliari riguardanti il santuario, si nomina spessissimo il titolo di
"Madonna di Cecchino".
Ora, pare a noi, senza forzare per nulla le testimonianze storiche che abbiamo, di poter concludere che il Santuario veniva chiamato "Madonna del Cecchino" proprio perché vi abitò una
volta un uomo di nome Francesco, che la tradizione vuole sia il brigante convertito.
Poiché poi la Madonna di Cecchino si chiamò "Madonna della Salute" è facile arguirlo.
La Madonna fu per il popolo di Valentano una vera salvezza in tutti i pericoli dell'anima e del
corpo. Con saggezza e anche con intuito teologico la "Madonna di Cecchino" (Francesco, Cecco,
Cecchino) diventò anche la "Madonna della Salute".
(Don Agostino Viviani è venuto a mancare recentemente (1998). Lo ricordiamo tra la fine degli
anni '60 e gli inizi degli anni '70parroco a Villa Fontane. Iniziò allora ad interessarsi alla storia del Santuario e del Convento della Madonna della Salute per un suo studio che non portò
mai a termine. Questo capitolo che abbiamo ritrovato, grazie alla disponibilità dei suoi familiari e, in particolare dell'amico Dott. Alessandro Viviani, viene pubblicato per ricordare questo
sacerdote-amico e anche perché costituisce un inedito rispetto alle "Storie" conosciute di
Giuseppe Rosati e del P. Gelasio Zucconi).
Qui di lato e nella pagina seguente:
Manoscritto del 1758.
Interessante rappresentazione
del Santuario e del Convento.
Si può ipotizzare un'immagine speculare
dell'ignoto decoratore in quanto la posizione
del campanile, chiesa e convento sono
completamente ribaltate.
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BREVE CRONOLOGIA
DEL SANTUARIO E CONVENTO DELLA MADONNA DELLA SALUTE
/ PRIMI CUSTODI
Nel 1523 per interessamento del Card. Alessandro Farnese, allora Vescovo di Anagni, poi
Papa con il nome di Paolo III, il romitorio venne assegnato ai Padri Serviti o Servi di Maria che lo
tennero in custodia fino al 1652, allorché Innocenzo X dispose per la soppressione di tutti i piccoli conventi.
Al tempo della Guerra di Castro (1649) il santuario e la Chiesa vennero danneggiati dalle
truppe inviate eia Innocenzo X per la distruzione della capitale farnesiana.
Il Convento e la Chiesa, edificati con cura e devozione anche per la generosità del valentanese Giovanni Vitozzi, vennero lasciati nel più triste abbandono e solo nel 1668 si ha notizia della
presenza di un sacerdote eremita.
I FRANCESCANI A VALENTANO
La presenza dei Francescani a Valentano, quali custodi del Santuario, auspicata dall'intera
comunità valentanese si realizzò soltanto il 27 maggio 1708. La prima pietra del convento venne
posta nel giugno del 1709 (ci vollero circa venti anni per completare la costruzione). Tempi più
lunghi servirono per l'edificio della Chiesa la cui ristrutturazione venne portata a compimento
attorno al 1740.
La statua dell'altare maggiore, dono di Giovanni Vitozzi, venerata per oltre un secolo e mezzo
venne sostituita da un'altra acquistata nel 1749 che non venne gradita se, nel 1807, se ne acquistava a Roma un'altra "migliore per proporzioni e per fattura". La statua "vestita " della Madonna
della Salute sarebbe rimasta sempre questa. Nel tempo le si confezioneranno abiti più splendidi
per stoffe e ricami. Anche il Santo Bambino, che nella primitiva statua veniva tenuto dalla Vergine
con il braccio destro, è stato poi posto definitivamente su quello sinistro.
Nel 1831 allorché la Vergine della Salute libera Valentano dalla peste, con le offerte raccolte si
decise di acquistare un'artistica "macchina" per accogliere la Statua della Madonna, e per questo si
affidò incarico ad Andrea Diotallevi da Latera. La "macchina", realizzata da valenti artisti senesi,
impiegò ben 22 giorni di avventuroso viaggio per giungere a Valentano: tutto per evitare il pagamento delle gabelle che necessitava assolvere tra il Ducato di Toscana e lo Stato Pontificio.
Nel 1860, in piena guerra risorgimentale, il Convento, come pure il Monastero delle
Domenicane, subì devastazioni da parte dei liberali valentanesi.
Altri danni accaddero per mano degli Zuavi nel periodo 1860-1862. Vennero bruciati addirittura i banchi e i confessionali e vennero danneggiati i muri della stessa Chiesa. Nel 1870 il
Convento venne soppresso e l'immobile acquisito al demanio del Regno. I Padri Francescani
dovettero ricomprarlo.
L'INCORONAZIONE
A seguito dei numerosi prodigi operati dalla Vergine, i Francescani e il popolo valentanese
chiesero ed ottennero dal Capitolo Vaticano l'onore dell'Incoronazione della statua della Vergine
che avvenne il 20 agosto 1899.
GLI ULTIMI AVVENIMENTI
In varie ricorrenze e in occasioni particolari come pestilenze, carestie e guerre, la Statua della
Madonna della Salute veniva portata a Valentano ove spesso rimaneva, vegliata dalla popolazione, anche per qualche notte.
Nell'agosto 1934 (in occasione del 35° anniversario dell'Incoronazione) il Vescovo Rosi si
oppose al trasporto della Madonna a Valentano ma la popolazione disubbidì portando la venerata immagine fin sulla piazza del Comune, ove rimase esposta. Per questo subirono conseguenze i Frati del Convento.
Al vescovo Rosi pervenne, benché timbrata a Viterbo il 14 agosto 1934, questa lettera anonima: "Monsignore, Vi preveniamo che la Madonna della Salute verrà a Valentano come vogliamo, altrimenti vuol dire che se avanzate qualche cosa la porterete via.
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S. Lucia sul trono dell'altare maggiore e la S. Vergine fuori la porta di Chiesa.
Costo che la madonna si fermi sulla piazza la madonna verrei a Valentano.
I frati non contano niente siamo noi che vogliamo così, se non va bene vuol dire che camberete.
Sono dispetti che non si fanno, se venite vedrete che siamo come i Pianzanesi né più né
meno.
Vi aspettiamo. Alcuni cittadini del Comitato".
La lettera testimonia, se ve ne fosse bisogno, al eli là del tono usato, che la devozione verso la
Madonna della Salute era particolarmente sentita dalla nostra gente e il riferimento per Piansano,
riguarda sempre un divieto da parte del Vescovo eli far "scendere" la Madonna del Rosario, collocata nella Chiesa di S. Bernardino, andando contro una tradizione ormai consolidata.
Nella memoria della gente è ancora vivo il ricordo del fatto miracoloso legato alla siccità patita da Valentano nel 1938. Di questo avvenimento ne è una testimonianza viva e palpitante quanto testualmente ha lasciato scritto Torello Billi di Villa delle Fontane (1880 + 1952) nel suo libro
di preghiere: "Z Anno del 1938 è stata una staggione di tanta sdutta che è stata incirca 3 mesi
e mezzo senza piove nel colmo della primavera che le prati del nostro piano erano secche come
il mese di Gennaio e l'era il 21 Aprile. Tutto il popolo si lamentava di questa grande sdutta la
tramontana vi tirava tutti i giorni, alle mattine sempre brine e gelate che se il terreno fosse stato
umido avrebbe seccato anche le piante grande. Il 21 ed il 22 notte cadde 2 gelate che seccò tutte
le vigne cacciate sicché il bestiame si trattava di morir di fame.
Poi il grande popolo si decise di fare una processione che tutti per le 4 della sera del Giovedì
di essere tutti pronti il popolo ha ritiro da frati portare in processione la Madonna della Salute
poi il 23 nel mattino incominciò a fioccare tutto il giorno poi nella sera del 23 medesimo ci fu
il triduo nella chiesa Collegllata di Valentano tutto il popolo che non mancava nessuno i contadini tutti smessi dall'avoro per 3 giorni per ringraziare la Madonna il Sabato del 23 arifù portata dai frati con tutto il popolo daccompagno che non si mancava nessuno. Poi Domenica 24
Aprile dopo il mezzogiorno incominciò la pioggia".
Oltre alle varie celebrazioni in ricordo dell'Incoronazione (festa importante fu anche quella
del 1949, in occasione del 50° della ricorrenza) va detto che nel 1946 tutti i reduci dalla guerra
vollero ringraziare la Madonna per la protezione ricevuta.
I Frati Minori abbandonarono la cura spirituale del Santuario nel 1993- Così è rimasta per
qualche anno finché, alla fine del 1995, parroco della Chiesa venne nominato il P.Odorico
Bartolaccini, francescano, che con la sua presenza riporta il Santuario nel segno eli una tradizione di fede, di devozione e di antica ma profonda spiritualità.
IL SANTUARIO DELLA "MADONNA DELLA SALUTE"
o "del Cecchino"
BREVE GUIDA ALLE OPERE SACRE E D'ARTE
CON ANNOTAZIONI STORICHE
Sopra: Interno del Santuario dopo i lavori di restauro del 1934. La decorazione pittorica fu eseguita dal pittore francescano P. Samuele Puri.
Sotto: Esterno del complesso del Santuario e del Convento (1934). Visione Sud-Est.
Sopra:
ALTARE MAGGIORE, CIRCA 1740
Sotto:
MADONNA DELLA ROSA
Olio su tela - Pala mobile dell'altare maggiore
utilizzata per coprire la Statua della Madonna.
Fine sec. XVII (?) - Il panorama di Valentano
venne aggiunto successivamente
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Iti'b'ro Ur'SI' IfcT-, tK Fnh' pr*.,.*., y„UtiUmo.
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Sopra: SIMULACRO DELLA MADONNA
nell'incisione eseguita per l'Incoronazione ( 1899)
Pagina seguente:
SANTA MARIA DELLA SALUTE
Statua devozionale vestita
1807 (vesti sec. XX)
La statua venne acquistata nel 1807 (vedi incisione a p. 3). La "macchina" nel 1831. In questo anno il simulacro della Vergine fu arricchito da un abito da sposa con fiori e ricami in oro e di un manto in seta azzurra, donati da Anna Maria Caraceni di Canino, che la tradizione ricorda come discendente dei Principi
Bonaparte. Probabilmente è questo il vestito che la Madonna portava al momento dell'incoronazione del
1899 (vedi immagine in questa pagina). Nel 1940 un nuovo abito in seta policroma, confezionato dalle
Monache Clarisse eli Vitorchiano, venne clonato da Ada Bonini dei Conti Gizzi. Nel 1949, in occasione del
50° dell'Incoronazione, fu confezionato l'abito tuttora indossato dalla Madonna. Si ricorda che la stoffa e
il filo d'oro furono inviati dagli Stati Uniti dalla concittadina Maria Bonini. Le suore di Vitorchiano hanno
utilizzato le applicazioni in filo d'oro dell'antico abito, pur collocandole in modo diverso.
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Nel coro, in alto,
ORGANO A CANNE
Camillo Del Chiaro di Fabriano
1852
Tornerà a suonare proprio per la festa del Centenario anche per l'interessamento del musicista Aurelio
Iacolenna.
"Questo "gioiello" fu costruito nel 1852 da Camillo Del Chiaro, originario di Civitavecchia. In seguito si trasferì a Fabriano e, oltre a svolgere l'attività nelle Marche lavorò molto fuori, specialmente nel Viterbese e
numerosi sono gli strumenti giunti fino a noi. Si tratta di strumenti che, nell'idea e nello stile, si rifanno
direttamente, ma con qualche licenza, alla migliore tradizione classica italiana.
L'organo di Valentano rappresenta un esempio notevole dell'arte di Del Chiaro...
Nei ricordi di molti ancora la sua voce... Chissà quante lodi avrà accompagnato nella solitudine monastica..."
Nelle foto: l'organo di Del Chiaro e, nelle pagine seguenti, il contratto di appalto del lavoro firmato nel 1851.
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(Sulla parete di sinistra dell'altare maggiore)
SAN FRANCESCO RICEVE LE STIMMATE
Olio su tela
Anonimo - prima metà sec. XIX
Il dipinto era collocato già sulla parete di sinistra
della Chiesa, ove oggi si trova la statua dello stesso Santo).
(In coro)
SANT'ANTONIO DA PADOVA
CON GESÙ BAMBINO
Olio su tela
Anonimo - prima metà sec. XIX
(dipinto collocato già sulla parete di destra
della Chiesa, ove oggi si trova la statua
dello stesso Santo, davanti al presepe)
V
r
(Sulla parete di sinistra)
SAN FRANCESCO
In legno e stucco dipinti
P. Mariano da Valentano (1803-1878)
1858
La statua, in origine era collocata a destra
dell'altare maggiore. Fu sistemata nell'attuale
nicchia dopo i lavori del 1934 in sostituzione
del quadro di S. Francesco stigmatizzato.
(Sulla parete di sinistra)
SAN BERNARDINO
In legno e stucco dipinti
P. Mariano da Valentano (1803-1878)
1858
La statua, in origine era collocata a sinistra
dell'altare maggiore. Fu sistemata nell'attuale
nicchia dopo i lavori del 1934.
r
(Sulla parete di destra)
CROCIFISSO
In legno e stucco dipinti
P. Mariano da Valentano (1803-1878)
1858
Nella pagina seguente:
Memoria manoscritta del 1861 del P. Luigi da Monticelli, Guardiano del Ritiro, sulla collocazione nel
Santuario delle sculture di P. Mariano da Valentano.
V
19
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Sopra:
(Sulla parete di sinistra, sotto S. Francesco)
SACRO CUORE
Olio su tela
Angela Rosati di Vincenzo da Valentano, 1939
(Copia di un dipinto
di Pompeo Batoni 1708-1787)
Sotto:
(Sulla parete di destra, sotto il Crocifisso)
B. GIULIANO DA S. AGOSTINO
(Giuliano Martinetti)
Olio su tela
Anonimo - 1827
Dono delPAw. G. G. Martinetti
Famiglia originaria di Valentano
LA FAMIGLIA MARTINETTI
Dopo la distruzione di Castro (1649)
molti componenti di questa famiglia trovaron o ricovero, onore e considerazione in
Valentano, cittadina divenuta Capitale del
Ducato.
Capostipite della famiglia, registrata negli
atti di battesimo della nostra Parrocchia, fu
Antonio, che sposò Angela Guerrini. Tra i
personaggi illustra si d e v o n o ricordare
l'Arciprete
Giovan
Battista
Martinetti;
Giuseppe Martinetti ricevette incarichi amministrativi tra il 1775 e 1780; Giulia andò in
sposa a G. Durani e fu madre di Mons.
Antonio, Cameriere di Pio VII, di Filippo,
avvocato della R.C.A., di Antonio, discepolo
e compagno di Benedetto XIV. Nel 1825, l'avvocato Giuseppe Gaetano Martinetti rivendicò la sua parentela con il Beato Giuliano e
donò a Valentano il ritratto che oggi si conserva nel Santuario.
Aggiungeremo che nel 1933, allorché i
Frati del Ritiro indirizzarono richiesta di contributo alla Segreteria di Stato di Pio XI per le
ingenti spese necessarie al restauro del
Santuario, ricevettero una favorevole risposta
e la ragguardevole somma di 50 lire "Edoardo
Martinetti di Valentano", addetto ai "Brevi
Apostolici", lo stesso che ha sempre unito il
proprio nome all'origine del nostro paese
anche in opere letterarie come la storia de "Il
Parricidio Cenci", apparso a Roma nel 1933V
21
J
IL PRESEPE
Il "presepio de le Frate", realizzato con statue lignee vestite, verso la fine del 1700, è meta continua di fedeli e di bambini che qui vengono a recitare il "sermone"di Natale.
Nelle foto-, immagine del presepe allestito verso il I960, la statua in cera del Bambino e quelle artistiche
della Madonna e di San Giuseppe.
Pianeta dipinta a mano con l'immagine della Madonna della Salute.
Dono del Padre Alfredo Padroni o.f.m., Cappellano militare in Africa Orientale, 1935.
Lo stesso Padre donò una pianeta simile, ma con l'immagine della Madonna Assunta,
alla Chiesa Parrocchiale di Valentano.
Nelle pagine seguenti: Ex voto. Dipinto a olio su tavoletta lignea. Unica rinvenuta tra le tante che ornavano il
Santuario. Sul retro è scritto: "Accaduto l'anno 1839 alla persona di Germano Mergonti di Civitavecchia ".
V
23
J
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FRA VALENTINO SENSINI
Sepolto nella Chiesa della Madonna
della Salute. Una targa marmorea lo
ricorda:
Q U I RIPOSA IL C O R P O DEL
SERVO D I D I O
FRA VALENTI INI DELLA P E N N A
M O R T O IL 1 7 NOV. 1 8 9 4
Il Servo di Dio Fra' VALENTINO
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SENSINI nacque il 23 marzo 1815 a
Penna in Teverina, diocesi di Amelia,
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da Angelo e Angelica Monconi.
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Questi umili, ma pii genitori, posero
ogni diligenza nell'educarlo cristianamente. E il bambino crebbe nel timore santo di Dio, devoto alle pratiche
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religiose e al lavoro dei campi.
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All'età di circa trent'anni, mosso
dalla predicazione e dall'esempio di P.
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Giuseppe da Portella - ardente e
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santo Missionario di quel tempo nello
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Stato Pontificio - si sentì chiamato a
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vita religiosa ed entrò come Terziario
nell'Ordine dei Frati Minori.
Da Religioso visse s e m p r e nei
conventi di Ritiro di Orte, di Orvieto e
di Valentano, distinguendosi per la
sua austerità, per lo spirito di preghiera, per la sua gran devozione alla
SS.ma Trinità e alla Madonna, per la
sua semplicità ed umiltà di cuore.
Queste doti lo resero amabile a tutti e molto popolare nei paesi della valle del Tevere,
dell'Orvietano, del lago di Bolsena, dove andava come frate cercatore, e gli cattivarono la fama
di santità, fama che è viva e diffusa ancor oggi.
Morì piamente nel Ritiro di Valentano il 17 n o v e m b r e 1894, lasciando in chi lo c o n o b b e
il soave p r o f o n d o ricordo della sua pietà, delle sue virtù, del conforto portato in tante famiglie.
PREGHIERA
O Dio, giusto e misericordioso, che c'insegnaste ad essere miti ed umili di cuore, dateci di
saper imitare l'umile e semplice Vostro Servo Fra' Valentino e, per i suoi meriti, concedeteci la
grazia che particolarmente
Vi
domandiamo.
Così sia.
(Dall'immaginetta di Fra Valentino, circa 1930)
V
26
J
CANTI E POESIE IN ONORE DELLA MADONNA
Blla
flfcaòonna
( I N N O
bella S a l u t e
P O P O L A R E )
Ricordiamoci, o cari fratelli,
Ch'abbiam tutti una Madre nel cielo,
Che, nel dolce materno suo zelo,
Brama seco guidarci lassù.
Della terra e del cielo è Regina,
Coronata per man del suo Figlio,
Che discese nel misero esiglio,
Per vestirsi di spoglia mortai.
Il Signore la prescelse ab eterno
Per sua Madre e cambiò la natura,
Preservandola candida e pura,
Senza l'ombra del fallo primier.
Là sul Golgota, a piè della croce,
Mentre stava morendo, suo Figlio
Le rivolse il suo languido ciglio
E noi tutti per figli le diè.
Questa Madre sì buona e pietosa
È la speme dell'uom peccatore,
Che in lei puote, piangendo l'errore,
Trovar pace, perdono, mercè.
A' tuoi piedi Cecchino, o Maria,
Pianse e ottenne de' falli il perdono,
E per lui Valentano il tuo trono
Vide, o Madre, innalzato quaggiù.
Quel che u n giorno era oscuro sacello,
Ecco in tempio superbo è mutato
E sull'ara ecco viene innalzato
Il materno tuo trono regal.
Là t'assidi, o celeste Regina,
E ci miri con volto giocondo:
D i là spandi a man piene sul m o n d o
1 favori e le grazie del ciel.
Perchè nulla al tuo vanto mancasse
Di celeste Regina immortale,
Ecco alfin di diadema regale
Volle Roma il tuo capo adornar.
Chi son quelli che veglian le soglie
Dell'antico tuo caro sacello?...
Sono i figli del gran Poverello,
Che pugnarono un giorno per te.
La pietà de' Minori emulando,
Perchè ognora più grato ti sia,
Valentano al tuo tempio, o Maria,
Volle dare novello splendor.
Invocate, o fedeli devoti,
Invocate la Madre divina,
Che, benigna, alle preci s'inchina
E le brame fa paghe del cor.
F o n t e viva di grazia e salute,
Deh! Maria, ci proteggi, ci aita,
F i n c h é i n cielo, al finir della vita,
La tua faccia veniamo a veder.
Fra'
In La Madonna della Salute, 1936
27
Giovanni
Battellocchi
Laico
francescano.
La salute,
REGHIERA D I GRAZIA
ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE
Q u a n d o il nembo dall'alto infuriando
Lo sgomento negli animi infonde,
Sulle nostre campagne feconde
Tu, pietosa, distendi il tuo vel.
Grazia... grazia... grazia, o Maria,
Grazia, del Ciel Regina,
Madre del Buon Gesù:
Unico mio confolto
Fa' ch'io non pecchi più.
La salute,
Tu, dal celeste trono
Dolcezza infondi al cuor;
Deh! Guarda ognora, o Madre,
All'umil peccator.
ecc.
Q u a n d o invano dal cielo la pioggia
Attendiamo sull'arida terra,
Tu del cielo le fonti disserra
Ridonando alle messi l'umor.
Vivrò della tua grazia,
Vedrò col tuo splendor:
Tu guida l'alma mia
Al regno del Signor.
La salute,
ecc.
Solo Tu che il Cecchino sanasti,
Solo Tu puoi guarirci dai mali;
Solo Tu degli afflitti mortali
Puoi le piaghe e i dolori lenir.
Sotto il tuo manto pace
Trovano i peccator;
Ottienici, o Maria,
La purità del cuor.
La salute,
Grazia... grazia... grazia, o Maria.
ecc.
(Melodia e parole di Domenico Lodolini,
Usa, Ohaio, 1937, in La Madonna della Salute)
(F. Oliviero Pelliccili, Chierico Francescano,
1938, da La Madonna della Salute)
LAUDE POPOLARE
ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE
VENERATA IN VALENTANO
ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE
Nell'altare maggiore alto e lucente
E' nel trono Maria della Salute
Con quattro angeli tanto risplendente
Che benedice a tutti anche i perdute.
A Te, Madre, nell'ora del pianto,
Della vita negli aspri cimenti,
E nei mali veniamo fidenti
La salute e le grazie a implorar.
La gran Madre di Dio Onnipotente
Dispensa grazie, fa parlar le mute
Muove di tutto il m o n d o l'elemente
Per tanti suoi miracoli compiute.
La salute, di grazie, o Regina,
Deb! Concedi a noi figli devoti
Che dal cuor le preci ed i voti
Eleviamo prostrati ai tuoi pie'.
La venerata immagine che gode
D'immensa fama in quel Santuario
Di cui i frati sono i custodi
A guardia della Madre Immacolata.
Oltremare il Tuo Nome risuona
Sulle labbra di memori figli,
Che vivendo tra mille perigli,
A Te chiedono pace e lavor.
La salute,
Tutti i Valentanesi e il circondario
Vanno a vedere e con tanto eli lode
Recitando il Santissimo Rosario
Preghiera Santa e tanto indulgenzata.
ecc.
Tu ben vedi, o Regina dei cuori,
Che tornare da lungi s'affretta
Chi lasciò la sua patria diletta
Per venire a prostrarsi ai Tuoi pie'.
La salute,
Un tempio bello vicino e non lontano
Della Vergine Maria Onnipotente
Che puole andar superbo Valentano
Del nostro santuario eternamente.
ecc.
A quel Bimbo che in mano sorreggi
Deh! Favella chiamar Lo vogliamo,
Che il Suo Nome soave l'abbiamo
Indelebile scritto nei cuor.
V
ecc.
(Alfredo Marinetti, Raritan, Usa, 1965,
da La Madonna della Salute)
28
ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE
Madre Beata, che dal Trono vedi
Chi s'allontana e chi ti sta vicino
E tanti altri genuflessi ai piedi
Ad implorar l'aiuto Tuo Divino.
Dall'alto facoltà Teco possiedi
Di sorvegliare l'uomo pellegrino.
Assister con salute nel cammino
F. chi grazie domanda Tu concedi.
In questo m o n d o corruttore e vario
Di incertezze in ogni circostanza
Consola solamente il Tuo Rosario.
accresce lo splendore alla navata
della quale i Minor han somma cura.
Il tempio alla Madonna è dedicato,
affinché la gran Madre del Signore
ridoni la salute a ogni ammalato.
E ci renda degni del suo amore
che al Golgota di madre è diventato
per volontà del figlio Redentore.
(Domenico Bartolaccini, 1969, da
La Madonna della Salute)
IL SANTUARIO
DELLA M A D O N N A DELLA SALUTE
Sembra che sia il cuore in esultanza
Quando si pensa al caro Santuario
Dove di rivederTi è la speranza.
Il tempio del Convento francescano,
in un tempo antichissimo costruito,
è meta di un pellegrinaggio umano
di devozione sempre più munito.
(Jacob Cardarelli, Raritan, Usa, 1966,
da La Madonna della Salute).
La Madonna con la materna mano
concede grazie e l'infermo guarito
è quivi e a casa sua ritorna sano
se ha pregato con fede e in cuor contrito.
IN R I C O R D O DELL'INCORONAZIONE
DELLA M A D O N N A DELLA SALUTE
(20 AGOSTO
1899)
La Chiesa è restaurata fino al tetto
dal pavimento di marmo pregiato
levigatissimo e in stato perfetto.
Dal ritiro la Vergine beata
In processione venne a Valentano,
Tutto il popol l'accolse in collegiata
Insieme a un cardinal del Vaticano.
Questo edificio, da tutti ammirato,
opera insigne eli tin grande architetto,
è dai Minori da sempre ufficiato.
Questi la volle d'oro incoronata
Mentre le glorie disse un francescano,
Che col suo dir ne fu tanto esaltata
Che ognun comprese il misterioso arcano.
(Domenico Bartolaccini, 1970 ca.,
Per otto giorni tra preghiere e canti
La Vergine sosta benedicente
Ridestando fervor, pensieri santi.
inedito)
ALLA VERGINE S.S. DELLA SALUTE
Dal fondo della chiesa Ti miravo,
rievocando il passato con la mente
q u a n d o ancora fanciullo Ti pregave)
insieme nella chiesa a tanta gente.
I trionfi, le glorie di Maria
Nel popolo fedel di Valentano
Son rimasti perenne melodia.
Per aver qualche grazia mi recavo
sotto il pietoso Tuo sguardo potente;
con fede innanzi a Te m'inginocchiavo
che nella Tua bontà non neghi niente.
(Giovanni Scipioni, 1968, da
La Madonna della Salute)
AL SANTUARIO
DELLA M A D O N N A DELLA SALUTE
Ti supplicavo con le mie preghiere
d'allontanar da me qualunque pena,
farmi amar la virtù senza temere
La ferrea croce sulla cima alzata
eli un recente lavoro in muratura
fa bella mostra sopra la facciata
modellata ed eretta con bravura.
durante la mia carriera terrena,
per trovarmi poi bene al suo scadere
assistito da Te eli grazia piena.
La Chiesa è sempre bella ed ammirata
il marmo interno insieme alla pittura
(Sante Garosi, 1970 ca.,
29
inedito)
LE RICORRENZE
E LE FESTE DELLA MADONNA
L'INCORONAZIONE DEL 1 8 9 9
D o p o il clamoroso prodigio operato dalla Vergine della Salute nel 1831 iValentano fu salvata
da una pestilenza]... germogliò nell'animo del nostro popolo vivo il desiderio di addimostrare
alla gran Madre di Dio, un tangibile segno dell'alta riconoscenza con incoronarLe l'augusta fronte di aureo diadema...
Il 21 agosto 1870 il Rev.° Capitolo Vaticano accogliendo il voto "del Clero e popolo
Valentanese" emetteva il Decreto di autorizzazione, accompagnandolo con il munifico dono dell'aureo diadema...
Si pensò perfino... offrire l'alto patronato degli straordinari sacri festeggiamenti, allo spodestato Re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone, nella cui famiglia era passato, fin dal maggio
1734 per decreto di Filippo V di Spagna, unitamente ai beni dell'antica Casa Farnese, il titolo di
Duca di Castro...
[Il 20 settembre di quell'anno con la presa di Roma il progetto fu accantonato].
La raffica dei tempi calamitosi era ormai passata. Nel giugno 1895... l'Ordine dei Minori
Osservanti era venuto in possesso del locale convento; si era in periodo d'assoluta pace e tranquillità. Sull'iniziarsi del 1897 si tornò a pensare e provvedere decisamente alla designazione
della data per la cerimonia dell'incoronazione, delle sacre funzioni che avrebbero dovuto accompagnarla e dei civili festeggiamenti che seguir dovessero il fausto straordinario evento. La data
scelta fu quella del 20 agosto 1899.
La cerimonia e b b e luogo nella Chiesa Collegiata, dove il p r e c e d e n t e giorno, il 19 agosto, il sacro simulacro della Vergine era stato trasportato fra una fiumana di p o p o l o osannante.
Venne compiuta precisamente alle 11,40 del 20 detto mese dall'Fjn.mo Cardinale Domenico
Ferrata, che potremmo dire nostro conterraneo per aver sortito i natali nel vicino paese eli
Gradoli, coadiuvata dalle LL. FE. I vescovi: di Montefiascone (Mons. Domenico Rinaldi), di
Bagnoregio (Mons. Futizio Parsi), d'Acquapendente (Mons. Gisgleno Veneri), di Olle e Civita
Castellana (Mons. Giacomo Ghezzi). Presenziavano sei canonici della chiesa cattedrale di
Montefiascone e quelli di Valentano; quasi all'intero il clero delle Grotte di Castro, di Gradoli e di
Capodimonte. La cerimonia si svolse fra un generale e profondo entusiasmo popolare, riuscì
oltremisura commovente e solenne fra lo squillare festoso delle campane delle chiese, il fragoroso rombo di mortai, l'echeggiar della musica della banda cittadina e di quelle dei paesi circonvicini. Moltitudine inverosimile di popolo acclamante cresciuto in dismisura per l'intervento di
numerosissima gente forestiera, che da ogni canto dell'alto Lazio aveva per la sacra occasione
mosso il passo verso la nostra terra.
Memoranda giornata quella per il nostro paese! Giornata che i nostri anziani tutti ne serbano
ancora vivo e caro ricordo.
Poi altre sacre funzioni si svolsero nei successivi giorni, ed i festeggiamenti civili ebbero a
terminare col tramonto dell'ottavo giorno dell'avvenuta incoronazione.
Con questo memorabile e fausto avvenimento il popolo di Valentano, sciogliendo il voto da
tempo nutrito, chiudeva lietamente il corso del XIX secolo.
(G. Rosati, Il Convento ed il Santuario de La Madonna della Salute in Valentano
(Viterbo)
dalle origini ai nostri giorni, Viterbo, Quatrini, 1947).
V.
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DOMINICO. FERRATA.
DOMO. GRADULIS.
INGENIO. VIRTUTE. RECTEFACTIS.
UBIQUE. GENTIUM. CLARISSIMO.
QUEM.
L E O . XIII. P O N T . M A X .
INGENIORUM. SAGAX. AESTIMATOR. PATRONUS. AMPLISSIMUS.
DOCTRINA. PROBITATE. AERUDITIONE. PRAESTANTEM.
SUMMIS. HOXORIBUS. COHONESTANDUM. CURAVI!.
ANN. M. DCCC. LXXXV.
IN. IIELVETICIS. NEGOTUS. EXPEDIENDIS.
INGENTIBUS. INVICTUM. DIFFICULTATIBUS.
MIRA. SOLLERTIA. ET. PARI. SAGACITATE. POLLENTEM.
CUM. SE. PAULLO. ANTE. MIRIFICE. OSTENDISSET.
LUCULENTIORIS. IN. SPEM. AUSPICIUM. QUE. MAGNITUDINIS
THESSALONICAE. ARCHIEP. RENUNTIAVIT.
ET. IACOBINIO. PERILLUSTRI. VIRO.
ROMANAE PURPURAE. ID. TEMPORIS. IMMORTALI. ORNAMENTO.
RITO. SOLLEMNI. SANCTISSIMO.
AD. SANCTI. AUGUSTINI. CONSECKANDUM. DEDIT.
ALIQUOT. ANNIS. POST.
BELGICA. PERDIFFICILI. LEGATIONE.
NA VITER. AUSPICATO. QUE. PERFUNCTO.
GALLICAE. PERHONORIFICAM. ILLI. PROVI.NCIAM. ÜEMANDAVIT.
TUNC. TEMPORIS.
ADM1RANTE. CUNCTA. ET. STUPENTE. GALLI A.
CURATORE«. OPTIMATES. PfiPULARESQUE. REIPUBL1CAE.
SIBI. COMITATE. PRUDENTIA. LIBERALITATE. DEVINXIT.
PONTIFICIS. MAXIMI. SANCTISSIMI.
PRO. VIRIBUS. AUCTORITATI MAIESTATI. QUE. PROSPEXIT.
REM. CHRISTIANAM. LNEXPIABILI. SCELERE.
A. PRAEPOSTERE. AGENTIBUS. VULGO. LABEFACTATAM.
FORTITUDINE. SUMMA. ANIMI. QUE. PRAESENTIA. ADMIRANDA.
INCOLUMEM. USQUE. FLORENTEM. QUE. SERVA VIT.
HUJUS. REI. ERGO.
MUNIFICUS. IDEM. PRINCEPS. ET. MAGISTER. CHRISTIANORUM.
HOMINEM. AD. GRANDIA. NATUM.
OPTIME. QUE. DE. CRISTIANA. REPUBLICA. MERITUM.
X. KAL. IUL. AN. M. DCCC. LXXXXVI.
UNIVERSA. GESTIENTE. ET. PLAUDENTE. ECCLESIA.
IN. PATRUM. CARDINALIUM. COLLEGIUM. COOPTAVIT.
CIVES. EX. OMNI. ORDINE. VERENTODUNENSES.
VEGRANDEM. DIGNITATEM. SUMMIS. MERITIS. PARTAM.
PRINCIPI. ECCLESIAE. EMINENTISSIMO.
IN. OBSEQUIUM. PRONI. GRATULANTES.
QUOD. EFFIGIEM. VIRGINIS. DEIPARAE.
MORBORUM. POTENTEM. PRODIGIIS. CLARAM.
ET. AVITA. POPULI. RELIGIONE. SANCTAM.
VERENTODUNI. AD. SAN. IOANNIS. AP. ET. EV.
XIII. KAL. SEPT. AN. M. DCCCIC.
SOLLEMNIBUS. COEREMONIIS.
AUREO. DIADEMATE. REDIMIVIT.
INOCCIDUAM. FAUSTITATEM. OMINANTUR.
GRATAMQUE. ANIMI. SIGNIFICATIONEM. OSTENDUNT.
JACOBUS. MAZZINELLI.
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ALL'EM.MO
CARDINALE
FE11ITI
DOMENICO
PER LE CVI MANI OGGI SI FREGIA
D'AVREA CORONA
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COLAFRANCESCHI FELICE
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IMPEDITO
DAL DOVERE DEL
SOLDATO
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A RENDERE
IL COMVNE PLAVSO
QVESTO
TENVE
FIORE
OFFRE
34
POETICO
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SONETTO
Valentano, fortunata mia
cittadina natal, che accogli in festa
tra lo m u r a ospitai, con manifesta
gioja sincera, si Augusta e Pia
Persona, salve ! che più n o n ti resta
altro onore sperar, se u n giorno fia
che il triregno 'di Pietro orni la testa
a quello, che oggi va per la t u a via.
Sì, questo è il voto fervido che innalza
la Verenta cittade, e ch'io pronunzio
e spero e godo non sarà fallace.
E parmi che al desir plauda la balza
Franca, e la Belga ove tu fosti Nunzio
apportator di civiltà e di pace.
q m ? = —
""
STA B, TU'. PISTOLBS1
35
A TE
0 NOBILE ATLETA DEL CRISTIANESIMO
INVITTO CAMPIONE DELLA FEDE
RIGENERATORE GLORIOSO DELLA SACRA ELOQUENZA
PADRE
a g o s t i n o I)A m o n t e f e l t r o
CHE
EMULO DEL GRANDE FIGLIO DI MONICA
COLLA STRINGENTE ED AFFASCINANTE
PAROLA
DI UN BERNARDINO DA SIENA
COI SENTIMENTI SUBLIMI E FILANTROPICI
DEL GRANDE POVERELLO DI ASSISI
SPARGESTI OVUNQUE
LUCE
VERITÀ
E
VITA
E LASCIASTI
IN CHI TI VIDE TI UDÌ TI CONOBBE
DEL TUO IMPAREGGIABILE GENIO
MEMORIA INCANCELLABILE IMPERITURA
IL COMITATO DELLE FESTE
P E R LA INCORONAZIONE DI MARIA SS.MA DELLA SALUTE
DI CUI IL 20 DEL MESE SESTILE
CON DOTTO E
MIRABILE
ELOQUIO
CANTASTI LE LODI E I PORTENTI
IN VALENTANO
IN NOME DEL POPOLO DEL CLERO
E DE' TUOI BENEMERITI CONFRATELLI
A VANTAGGIO DELLA T E R R E N A GERUSALEMME
A MAGGIOR GLORIA DI NOSTRA BELLA NAZIONE
AUTRICE E SCUOLA
DI ANIME GRANDI E GENEROSE
MANDA DAL PROFONDO DEL CUORE
ENTUSIASMATO RICONOSCENTE
PER
L' A L T I S S I M A
DEGNAZIONE
DI A V E R COOPERATO A RENDER PIÙ GRANDE E SOLENNE
CON TUA PRESENZA LA FESTA
I VOTI PIÙ
FERVIDI
I PIÙ
SINCERI AUGURI
DI BENESSERE PROSPERITÀ E LUNGA VITA
GIACOMO MAZZINELLI
36
1920 - 21° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE
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FESTA POPOLARE IN ONORE DI
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(Ire S. Tras|iorto ik'lta Miracoli,»,-! Immagine ilnll.t CJiicsn tlcl Ritiro
nll:i Cli» CollegKial».- Fragoroso spam ili mori ari.- Ore 21 InHafcaiueiilo a
ili globi rcostalki
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Domenica 22 Detto
sparo ili mortai- (»ri- 8. Messa ili ik'MKioiic «OH
Ceucrale.-Ore 1«. MESSA .MHJiX.\K in .Musk-a; quitiili frociwione
te» ii' principali ili'Ila Citi- Ori' 15. Veoperi solenni c (unzione
Ila ilinosa CofcgpaUu- (»ri 1(1. TmlHmmenla Maskale ik-l kieak' i
¡nudino .-«ii scelto priori a.- Ore 18. Kslrazi<*r ili ima &
•OFWMO
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IM'IIWÌI I
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del Chirn Os|K'iiale libisi rome a|i|irrs*o:
|uina in qualunque fila L. 230
1" Toubola L. 1000 - 2' Tombola L 250
Ori' 21. bilia luminilo ili artistki « I leganti globi aetroslalk-i opera ik'lla
rinomala j Ditta Bollimi Lodovko d Santi Boero.
Pubbliche
Proiezioni Gii
Ore 211
Lui
Nella Cllk-sa folleggiata
Ore il. Corsa di Ca
lungo la t i iMl'Eschio eoi premio
2 \imitili'.- Ore l.*i. nella Chiesa
lenimento Miisiak'.- Oli- 17.
xinciloi-e ili L. 230 e pallide I. SO al
rmiMHie reiigkisa.- Ili Iti. Trai-
Corsa alla tonda di Cavalli barberi eoi fantino
Protezioni Cinematografiche Pubbliche
martedì 24 tolto
Ore S. Tni-fcrto ilella Miracolosa Imninginc ilalla Chiesa folleggiala alla (Illesa
ilei lliliro ifinr a \ r a n n o luogo soknuKsimc liin/joBL
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i LCUl .ilo 16 IXIOJTO 1920
II. COMITATO
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eoi pretino ili I. ."(Mi al I \incito»»' e pallio, e I. I(M» a! 2" n incili ni'.Ore 21. biiiil/anlento ili gioì« areiMnlk'i.- Ore 2I|
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VALENTANO aa AGOSTO 1920
Nel Ventuaesimo dell'taronazie
i IMI Si DELLA SALUTE
(Ebe si venera nella Cbieea
DEI TRATI MINORI
J B a t t i s t i
^ o o s t i h o
TIR. F. M A R T E L L A - V A L E N T A N O
Sonetto
Salve, Regina nostra madre, ornata
D'ogni virtude e piena di splendore,
Dal Vaticano fosti incoronata
Con grande festa, giubilo ed onore.
Ventun anno è trascorso ; la giornata
D'oggi portasti qui dei figli il fiore ;
Ora strappa i tuoi figli dall'ingrata
Setta, soccorri il giusto e il peccatore.
Tu ci salvasti dalla cruda guerra,
Dal fiero morbo, più crudele ancora,
Che tanti a Valentan mandò sotterra.
Anche in appresso il tuo materno velo
Si stenda sopra i figli tuoi, e allora
Verremo un giorno a ringraziarti in cielo.
V
38
NELLA
SOLENNE
RICORRENZA
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DEL XXI . £NNlYER5flRIO
iói)
DELL* INCOROh^ZIONE
DI
MAB1A
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SS, B E i i A
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D ' a l t r e s t r a g i si a b b e v e r a la t e r r a ,
m
E
f a n t a s m i ne l ' a e r
Disperdi T u
sinistramente
le v i s i o n
b
guerra;
temute,
Santissima Maria della
' é
Salute.
C o m e l i n g u e di f u o c o e n t r o a g l i
umani
P e t t i s e r p e g g i a l ' o d i o e li a v v e l e n a
E
tè
gli accenti d ' a m o r suonano
vani
yji
tèa
P e r c h è o g n u n o h a di fiel l ' a n i m a p i e n a ;
P l a c a T u di l i v o r l ' a l m e
Santissima Maria della
imbevute,
Salute.
N a v e senza nocchier, senza
Il f r a t e l l o ai f r a t e l
fiero
timone,
nemico.
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m
V a l'umano consorzio a perdizione
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C e r c a n d o ordine n u o v o a quello antico ;
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Ridà Tu
il s e n n o a l l e nienti
Santissima Maria della
i
s
G u i z z a l i f o s c h i b a g l i o r i ad o r i e n t e ,
Y a n di più v a s t a f r a t r i c i d a
iS
SAiUTE
hllp
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^
i
liss
mali
T u , che a ginocchi, umilmente
imploriamo,
F a c h e la p a c e alfui d i s t e n d a
l'ali
Su
erriamo,
E
tutti q u a n t i q u a g g i ù
con la p a c e r e g n i
Benedici
Tu
E
B
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là
la v i r t u t e ,
Salute.
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le c a s e , l ' o p r e , i c a m p i ,
c h e i m p l o r a t a mai non fosti
in e t e r n o p e r T e di f e d e
11 p o p o l o Cedei di
E
tristi
Kb•li
Saiute.
P o n i , o D i v i n a , t r e g u a a tanti
Santissima Maria della
ì»
¡Ufi
i
te
sperdute,
invano,
avvampi
Valentano,
le l i n g u e a l l ' e r r o r sien s e m p r e
Santissima Maria della
Hi
mute,
Salute.
Valentano 22 Agosto
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1920
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GUIDO DE ANGELIS
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TIP. F. MARTELLA - TALENTANO
39
1930 - 31° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE
Ritiro:
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2l-22-*Jl\A|fi>sl(> ali
17 Trillile
l'IlKSTIM nuiCI-SCAM), preghiere, lifajj^
I.
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— OreAs linii.i l.i fiMi/ionc, ¡uni
Simulami ili« SS.111.1 \ ergine, clic veni
I» SOLENNE PROCESSIONE <•„„
»urlato nella ColleKjflala.
Chiesa!
Il '21 l ' I un sm'i salutala dallo spar
HIIIIIH-,
Dalle ore
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Miv-rj;uii';iNii<|»jiiii ora. Ore 7,."0 MI .SS.1 ¡ni) COMUNIONE GÈNÌ5RALE debraia èd
M s.sa Sulenue celebrala dal iCVJIHI Sig.
I» V 11IC0 ilei sullodalo (irature
la
f ^iii la Sunna iIHIa Ym/iinT le principali vie della cittì
16. \'«)N> Sellimi, it-fKKÓwx»' ¡IH Viim'IuMt li lai (ir r l*nnft7Ìlur
lìccmti li. A l l l E IIKIHIATIXLI. Ore li
»rriprelr 1il
I'ivitssìi
juNIÙSlO KIICdl.K con
Ori'
ori' I7..W. In l'iii/Mi Omini' estrazione <11 mi»
T0MB0LU.10IH»
a lenii del tele Dopolavoro, divisa tome a p p• s o : (¡topina L. 250 - TOMBOLA L. 150
Ori» 20 li»n.il*iifi<'f»io «li
aivosialki Oh«fc2lSERVIZIO MUSICALE in l'ia/./ji (jivour
Lunedì 25 - Ore 7,50. l'i-ni'es-i '^„n la S I VII A llKI.I.A VElUilMi (Lilla
( i.lle^i.il.'i alla Chi vi ilei llilirn. Ore X. Me-si Solenni' a bcnclicio (lei In ni Eiltori della
fi -la. Ore 17.."II. Allenile II.1)1.1 \l ili riliKl'afanieiilii e lleliediziolie KneJirisIfca.
\aleiiiami, IH AKIISIII l'.l.'O • Alimi \ III..
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1934 - 35° DI RICORRENZA
DELL'INCORONAZIONE
Sfl V A L E N T A N O
CHIESA PEL RITIRO
FESTA DELLA MADONNA
DELLA SALUTE
> Santuario ( rarm-vcam) delta Madonna della Salute. i» «twrt'anao, trentacinquesimo dalla luco
****** della Verdine, nel nuovo pavimento marmoreo. vede «ciotto un antico voto e nel rettami e«
ptaM, a UH®«« decoro per la casa della prender«
Un nuovo giorno più ramoso è torto cosi pet la Chiesa della Madonna tanto cara ai nostri padri
A voi f ede» di Valeni»«,, ed a voi tutti, ammiratori e devoti delta Verone SS della Salute, I a
cornn unai mi ai »etera» fetìejasiament» indetti in ti fascista cirvoatonra.
R M M K U DELLE FESTE
B K, 17 t IH Agosto Irete© «oJeom- c m decorsi del valente oratore francescano N . R . K I
t a r i » « R u t e l l i indi preghiere Ktanie e benedizioni col SSmo
GIORNO 19 AGOSTO
•ocesine Trionfale
»a della SaH.tr dal Ritiri, alta contrada Terra Ross«
tot» swfetnuM Pontificai« di m £ccd*»»tÌ#IKno V e m i m
L Presiderà e iH m-dwkw col S&mo.
Mintole in Viatm Cavour
a benefido dei restauri dèi !>
Odia Madonna della Salute, tosi ripartita
Cinquina L. ZOO, Tombola L. 600, Tombolino L. ZOO
vK» <1 Imk» IH«* (Campa arti* n«ai •
Ore 20,30 laig» Di.« Proiezioni Cinematografiche.
22
- in
Cavour Servigio Mumafc.
GIORNO 20 AGOSTO
Trcnlacinquoti.no Anniversario della Iticortinartow Alla Chiesa del Ritiro Meme lette dalle li alle ».
Alle 9 Canto di Terza seguito dalla Messa Solenne con Panegirico Commemorativo della Imofona/tone
della Madonna. Te Deum di Rtngrariamenio.
Ore 15
I N C O N T R O C A L C I S T I C O >l Campo Sportivo tl elcctil di Valentano tra l ' A r d i « » d i T o s c a n i » c l ' I m p a v i d a d i V a l e n t a n o - Ingresso al Campo L. 0,50.
Ore 17
- miII» nÉÉMta Lanino Valentano
CORSE DI CAVALLI
1. PREMIO L 300 CON PALLIO - 2- PREMIO L KK>
Ore 20,30 - Proiezioni Cinematografiche.
GIORNO 2I AGOSTO
AH* ore 7 Officiatimi funebre e F unciale solenne secondi. f intenzione C
I fa Ho dai Concerto cittadino «otto li
Sparo di bonba a palar
k COMITATO
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1938 - 39° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE
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VALENTANO o n d
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FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA
¿¡MADONNA DELLA SALUTE
Nei giorni 25 - 26 - 27 c. m. nella Chiesa del Ritiro, Triduo solenne predicato.
Sabato 27 - VIGILIA
- Uscita del Corpo Bandistico.
- Trasporto Processionale della Miracolosa Icone alla Collegiata.
- Innalzamento di globi aereostatici e Trattenimento Musical».
Ore 17
Ore 18
Ore 20
Domenica 28 - FESTA
Ore
Ore
Ore
Ore
6,30
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15
-
Messa della Comunione generale.
Servizio Musicale.
Solenne messa in musica e panegirico.
Vespri e benedizione.
Ore 16
- Trattenimento Musicale con sc*ito programma.
Ore 18
- Estrazione di una
Tombola
di lire 1500
a beneficio dell'O. N. D. cosi divisa:
1. Cinquina L. 250 - 2. Cinquina L. 250 - TOMBOLA L. IOOO
Ore 20
GRANDIOSO FUOCO ARTIFICIALE
eseguito dalla rinomata Ditta Bellafante di Viterbo
Ore 21,30 • Trattenimento musicale.
Lunedi 2 9 - FESTA
Ore 8
Ore 9
- Servliio Musicale.
- Mesca cantata in musica e ritorno Processionale della Mtdonna al Ritiro.
Ore 15
- Trattenimento musicale.
Ore 15,30
CORSA DI C A V A L L I
,oi premio di L. 3 0 0 al 1" e ricco palio e L. 100 al 2° arrivato
Ore 18
CORSA PODISTICA IN PISTA
riservata ai dopolavoristi e Giovani Fascisti in possesso della tessera anno XVI
con premi in danaro
Ore 21
PROIEZIONE CINEMA SONORO
Valentano, 23 Agosto 1938 - XVI.
IL COMITATO
•• li l ¡/uIjM.:, di «erti:, fin -»'iranno r o l i e t f r d i i d a l f . o r p o b a n d i s t i c o d e l D o p o l a v o r o C o m u n a l e d i V a l e n l a n o d i r e n o d a
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S e i tiK.n i
l u n / i o n l r e l i t f i o s « \„ M u s i c a v e r r à e s e g u i t a d a l l a S c h o l a C a n l o r u t n d e l R i t i r o . - t e
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una commissione
c i a s c u n a f . a r t e l l a e d i !.. 2.
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Maestro Colafranceschl
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a m m c o n t r a r l o la T o m b o l a v e r r à e s l r a t t a a g i o r n o
1946 - MANIFESTAZIONE DEI REDUCI
22-23-24-25 agosto 1946
SOLENNI CELEBRAZIONI DI RINGRAZIAMENTO
ALLA MADONN A SS. DELLA SALUTE
Valentanesi!
D o p o il turbine vorticoso della guerra, che ha sconvolto città e nazioni, seminando ovunque
il terrore e la strage, era pur doverosa una manifestazione grandiosa di fede e eli riconoscenza a
Colei che tanto premurosamente ha preservato il nostro paese e la nostra vita dalla rovina e dalla
morte.
I Reduci e Combattenti di questa fortunosa odissea, rimpatriati ormai quasi al completo da
tutti i continenti, si rendono oggi interpreti del vostro profondo sentimento e nello stesso tempo
vi invitano a sciogliere entusiasticamente il voto, che tante volte formulammo in cuor nostro
all'ombra del Santuario della Salute.
Non dimentichiamo nella gioia le ore dolorose. Noi partimmo col cuore tremante dall'altare
della Vergine; ma la nostra fiducia incondizionata in Lei ci ridonò, d o p o tante alterne vicende, alle
nostre madri, alle nostre spose, ai nostri figli. Siamo quindi generosi con la nostra Madre celeste
che oggi veglia ancora sui nostri dolori e che stringe fra le sue braccia l'unica speranza del nostro
avvenire.
Un augurio fiducioso vola in questo momento agli ultimi figli lontani, affinché risplenda
quanto prima la divina stella sulla via del loro ritorno.
S'eleva infine il nostro ricordo, sacro e perenne, a tutti quelli che con l'estremo sacrificio,
doloroso ma non vano, tinsero di vermiglio il vessillo della Patria.
Valentanesi!
Rispondete con entusiasmo a questo appello di fede. Accorrete numerosi alle solenni celebrazioni, affinché il tributo sia pieno e la pietà concorde. F. la Vergine Santa, passando acclamata per le vie cittadine, benedirà le nostre case, sorriderà ai nostri pargoli, illuminerà di speranza
il nostro avvenire.
ORARIO
2 2 AGOSTO
Ore 8.00 - Messa solenne nel Santuario
Ore 18.30 - Solenne trasporto della Venerata Immagine dal Santuario alla Chiesa Parrocchiale,
con la Partecipazione del Reduci e Combattenti e di tutto il popolo. Inizio del triduo
solenne predicato dal R.P. MARCELLO DI VICO o.f.m., ex cappellano militare, reduce anch'egli dalla prigionia in Germania.
2 3 AGOSTO
Ore
8.30 - Solenne Messa funebre per i Caduti in Guerra, con la partecipazione dei Reduci e
Combattenti e di tutte le Autorità civili e militari. Elogio funebre del sullodato
Oratore.
Ore 20.00 - Predica e Funzione solenne con Benedizione Eucaristica.
2 4 AGOSTO
Ore 8.30 - Solenne Messa alla Vergine della Salute per il felice ritorno dei pochi ancora lontani.
Ore 20.00 - Predica e Funzione solenne con Benedizione Eucaristica.
25 AGOSTO
Ore 7.00 - Messa della Comunione generale dei Reduci e Combattenti.
Ore 11.00 - Messa solenne di ringraziamento per i Reduci e Combattenti presenti in famiglia,
imploranti assistenza per la ricostruzione della Patria.
Ore 18.00 - Solenne processione per le vie del paese con la Venerata Immagine della Madonna
della Salute e ritorno al Santuario dove, d o p o la predica, sarà cantato un solenne Te
Deum di ringraziamento.
Si prega l'intera popolazione di pavesare i balconi e le finestre e di infiorare le strade dove
passerà la Processione.
IL COMITATO DEI REDUCI
43
1949 - 50° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE
GRANDE APPELLO
al popolo di Valentano e a tutti i devoti
della " MADONNA DELLA SALUTE „
Fratelli,
Quest'anno 1949 ricorre il 50° anniversario dell' Incoronazione
della « Madonna della Salute », che voi sempre venerate e custodite
con i ¡sensi più alti della pietà cristiana.
In questa cara ricorrenza chiediamo che il vostro aiietto di
figli devoti alla Madre del cielo sia la manifestazione più degna e
concreta della vostra Fede.
Oggi, dietro l'esempio dei vostri padri che l'amarono profondamente e in segno di tanto affetto vollero che il 20 agosto 1899
fosse solennemente Incoronata dal compianto porporato Domenico
Cardinal Ferrata, voi, o Cittadini, riuniti e bene organizzati non
vogliate essere di meno nel festeggiare sì fausto avvenimento.
Nei tempi nostri si è detto più volte che questa ora che attraversiamo è « l'Ora di Maria » e noi tutti vogliamo stringerci a
questa Madre diletta per avvalorare maggiormente le forze del
popolo italiano nel lavoro indefesso di una sana ricostruzione.
Pertanto questo cinquantenario, che avrà il suo epilogo nel
21 Agosto 1949, con speciali Funzioni, conferenze e discorsi dei
più valenti oratori, si ripromette una Fede più sentita e operosa
nella vita di ciascuno di noi.
La « Madonna della Salute » ha sempre protetto il popolo di
Valeutano e paesi vicini, liberandoli dalla peste e dalla carestia e
quindi saprà, in occasione di questo suo 50° essere più propizia
rimeritandoci coti grazie e favori celesti che leniscano tanti dolori
dell'ora presente.
Con la preghiera più fervorosa e la recita del S. Rosario nelle
famiglie, col proposito fermo di togliere il turpiloquio, la bestemmia,
con l'offerta generosa, siano questi i mezzi di preparazione per accogliere trionfalmente la « Madonna della Salute», che passerà benedicente e con materno sorriso nelle vie e nelle piazze del paese
fra il tripudio osannante dei suoi figli devoti.
Per il Comitato esecutivo
con approvazione Ecclesiastica
'Urcioaio - Viterbo
44
COMUNE DI VALENTANO - 1949
FESTE CINQUANTENARIE DELLA
Madonna della Salute
(1899-1949)
CITTADINI !
Il 20 A g o s t o 1949 si c o m p i o n o c i n q u a n t a n n i dalla s o l e n n e I n c o r o n a z i o n e della
M a d o n n a della S a l u t e .
S e col p e n s i e r o e con l'affetto r i a n d i a m o alla storia della n o s t r a P a t r i a e alla
storia intima di ciascuno di noi, in q u e s t o c i n q u a n t e n n i o , g r a v i d o di eventi,
s a t u r o di s a n g u e , b r u c i a n t e di odii e di v e n d e t t e , a v v e r t i a m o la singolarissima,
p r o t e z i o n e della M a d r e celeste i n c o r o n a t a dai nostri P a d r i .
CITTADINI !
Il m o n d o c o n s a c r a t o al C u o r e Immacolato di Maria, l'Italia visitata dalla " Verg i n e P e l l e g r i n a , , , che richiama folle di fedeli a t t o r n o ai S u o i A l t a r i sono
indice sicuro che l'ora che a t t r a v e r s i a m o è 1' " O R A DI M A R I A „. P e r Lei
a l ' u m a n i t à è v e n u t o l ' A u t o r e della G r a z i a , G e s ù ; p e r Lei v e r r à la g r a z i a
del n o s t r o richiamo alla casa del P a d r e .
L a festa di Maria p o n e alle n o s t r e coscienze il d o v e r e di s e g u i r e C r i s t o nella
piena o s s e r v a n z a della l e g g e divina. P r o p r i o con q u e s t o g e n e r o s o proposito di un totale r i t o r n o a Dio sta la r a g i o n e e l'essenza di q u e s t e feste
cinquantenarie.
PROGRAMMA
DEI FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI E CIVILI
D a l 14 al 21 A g o s t o " S E T T I M A N A M A R I A N A „ C H I E S A D E L R I T I R O .
G i o r n i 1 4 - 1 5 - 1 6 - 1 7 A g o s t o —- Dalle o r e 5,30 alle o r e 9 S S . Messe lette.
O r e 8 Messa C a n t a t a .
O r e 18 R o s a r i o , P r e g h i e r a , B e n e d i z i o n e Eucaristica. T R I D U O S O L E N N E
18 A g o s t o . — Dalle o r e 5,30 alle o r e 9 S S . Messe continuate. — O r e 8 Messa
in Musica. — O r e 17,30 R o s a r i o , Discorso, B e n e d i z i o n e Eucaristica.
G i o r n a t a p e r gli uomini e p e r le D o n n e Cattoliche. - - O r e 10 Confer e n z a . T u r n i di o r e di g u a r d i a . — O r e 15,30 C o n f e r e n z a .
19 A g o s t o . — Nel mattino e nel p o m e r i g g i o le S S . Messe e la f u n z i o n e religiosa, come nel g i o r n o p r e c e d e n t e . — G i o r n a t a per la g i o v a n e : O r e 10
C o n f e r e n z a . T u r n i di o r e di G u a r d i a . — O r e 15,30 C o n f e r e n z a . — O r e
16 C O R S E P O D I S T I C H E da d i s p u t a r s i sulla pista del P o g g i o con ricchi
p r e m i ai vincitori. — O r e 21 A T T O A C C A D E M I C O nel S a l o n e d e l
C i n e m a "Colombo,, con l ' i n t e r v e n t o del Q U A R T E T T O R O S A N O della
R A D I O R O M A . D u r a n t e il t r a t t e n i m e n t o p r e n d e r a n n o la p a r o l a S. E.
Mons. G i u s e p p e P r o n t i , V e s c o v o di A c q u a p e n d e n t e , e il Dr. Iozzelli Attilio.
20 A g o s t o . — Dalle o r e 5,30 alle o r e 9 S S . Messe. — O r e 8 Messa in Musica.
— G I O R N A T A D E L G I O V A N E : O r e 10 C o n f e r e n z a . T u r n i di o r e di
guardia- — Conferenza.
O r e 14 C O R S A C I C L I S T I C A , (doppio giro del lago di B o l s e n a J II. Coppa G. Bozza, dotata di L. 50.000 di p r e m i , oltre L. 3000 p r e m i o della
montagna,
O r e 17,30 C a n t o dei v e s p r i , discorso e B e n e d i z i o n e Eucaristica. Veglia n o t t u r n a — O r e 21 In Piazza C a v u r T r a t t e n i m e n t o Musicale.
21 A g o s t o — F E S T A D E L L A M A D O N N A D E L L A S A L U T E — O r e 7 M e s s a
della C o m u n i o n e G e n e r a l e c e l e b r a t a dall'Eco.mo Vescovo D i o c e s a n o Mons.
G i o v a n n i Rosi. — O r e 9,30 R i c e v i m e n t o a l l ' i n g r e s s o del S a n t u a r i o dell ' E m a n o C A R D I M A L E C L E M E N T E M I C A R A , Vescovo di Velletri, P r e fetto della S. C o n g r e g a z i o n e dei Riti, inclito p r o t e t t o r e dei F É . Minori
45
P r o c e s s i o n e nel P i a z z a l e A r m a n d o Diaz. D i s c o r s o di c h i u s u r a del v a l e n t e
o r a t o r e P. A n t o n i o Lisandrini e B e n e d i z i o n e pontificale dell'Eni.mo Cardinale - O r e t7 T r a t t e n i m e n t o Musicale in P i a z z a C a v o u r della B a n d a
Musicale di S a c r o f a n o , d i r e t t a dall'Illustre M a e s t r o Lai 1 i R i c c a r d o — O r e
18,30 E s t r a z i o n e di u n a T O M B O L A DI L I R E 3 0 . 0 0 0 , divisa come s e g u e :
C i n q u i n a L. 5 0 0 0 , T o m b o l a L. 2 0 . 0 0 0 , T o m b o l i n o L. 5 0 0 0 — O r e 2 1 T r a t t e n i m e n t o Musicale in Piazza C a v o u r . — ( i r e 22 F U O C H I P I R O T E C N I C I
della r i n o m a t a ditta B e l l a f a n t e
22 A g o s t o
O r e 10 C O R S E DI C A V A L L I non b a r b e r i con fantino l u n g o la via
d e l l ' E s c h i o col p r e m i o di L. 2 5 . 0 0 0 , di cui L' 1 5 . 0 0 0 e palio al p r i m o . L.
7000 al secondo, L. 3000 al terzo — O r e 1 5 I N C O N T R O DI C A L C I O
al c a m p o s p o r t i v o "Eelceti,,
O r e T7 T r i d u o di r i n g r a z i a m e n t o nella
C h i e s a P a r r o c c h i a l e , p r e d i c a t o dal Prof. P. V i n c e n z o Rossetti. — O r e 21
C I N E M A A L L ' A P E R T O col film "Il P o v e r e l l o d'Assisi,,
23 A g o s t o — O r e 8 Messa C a n t a t a e P r o c e s s i o n e s o l e n n e del V e n e r a t o Sim u l a c r o p e r le Vie del P a e s e e r i t o r n o al S a n t u a r i o . C a n t o del T e D e u m
O r e 16 C O R S A DI C A V A L L I B A R B E R I con f a n t i n o sulla Pista del
P o g g i o col p r e m i o di L. 4 5 . 0 0 0 , di cui L. 3 0 . 0 0 0 e palio al vincitore; L.
1 0 . 0 0 0 al s e c o n d o vincitore; L. 5 0 0 0 al t e r z o — O r e 2 1 C i n e m a a l l ' a p e r o .
Valentano,
14 - 8 - i()4<)
1 P.P.
Francescani
- Il
Comitato
NO FF - Nei giorni tS, ig, 20, 21 parlerà il celebre oratore P. Antonio Lisandrini, Prof, dell' Ateneo Antoniano di Roma. - - Possono partecipare alla Corsa
Ciclistica 1 dilettanti di I. e 11. categoria e gli indipendenti regionali. Le iscrizioni si ricevono presso la S.S. Valentano e /' U V.I. di Viterbo. — In caso di
Pioggia o di forza maggiore la Tombola sarà rimandata ad altro giorno
da
destinare — Le corse di cavalli non verranno effettuate se non vi parteciparanno almeno 4 Cavalli della stessa categoria.
(da L OSSERVATORE ROMANO DELLA DOMENICA,
XVI, n. 37 - 11 settembre 1949)
FESTE CINQUANTENARIE A VALENTANO
Il Convento dei Frati Minori e la Chiesa ricoperti di drappi e bandiere salutavano, all'alba elei
21 agosto, tra il s u o n o festoso delle campane, c o m e la giornata più radiosa che avrebbe vissuta
Valentano.
L'Ec.mo Vescovo Diocesano Mons. Giovanni Rosi, alle ore 7, celebrava la Messa della comunione generale distribuendo la SS. Eucarestia a numerosi fedeli, specialmente uomini.
Alle ore 10, nel Piazzale del Convento, viene ricevuto in forma solenne l'Em. Cardinale
Clemente Micara. Erano a riceverlo le Ecc. il Vescovo e il Prefetto della Provincia, il Questore, e
altre Autorità, tra le quali si notava l'Ili.mo Sindaco del paese, il Giudice, e il Comitato della Festa.
Durante l'Assistenza Pontificale dell'Eni.mo Cardinale teneva l'omelia, tessendo le virtù della
Madonna con infuocate parole.
Nel pomeriggio la miracolosa Statua della Madonna, sopra una sontuosa macchina, veniva
portata processionaImente nella Chiesa Collegiata per il triduo di ringraziamento. L'Em.mo
Cardinale, l'Ecc.mo Vescovo Diocesano, n u m e r o s o Clero e le Autorità, varie Associazioni
Cattoliche, r e n d e v a n o la processione davvero imponente.
Varii pellegrinaggi eia Canino, Piansano, Farnese, Ischia, erano ventiti ad ingrossare le file
della processione, preceduti dal loro Rev.mo Parroco. Nel piazzale di S. Croce la processione
sostava attorno ad un solenne baldacchino dove il noto oratore P. Antonio Lisandrini, teneva un
mirabile discorso e strappava le piti calde ovazioni da tutti gli intervenuti che gremivano il grande piazzale fin nelle parti più lontane.
Il Paese, artisticamente pavesato, riceveva la Madonna con singolare entusiasmo.
Il ricordo eli questa giornata rimarrà imperituro nella mente e nel cuore di tutti i valentanesi.
I vecchietti orgogliosi ricordavano con piacere le loro Feste di ciquant'anni fa e rimanevano
pienamente soddisfatti v e d e n d o nella grandiosità di questo giorno c o m e il Paese abbia mantenuto la Devozione alla Madonna del Ritiro, c o m e si chiama c o m u n e m e n t e , e ripetuta in u n o slancio di fede, la più sentita riconoscenza.
1949 - RICORRENZA DEL 50°
Rara sequenza fotografica della venuta
della Statua a Valentano
1. Il popolo attorno alla S. Vergine
2. Via Amedeo (vecchia caserma C.C.)
3. Strada S. Maria (altezza V. Solleone)
4. Via C. Alberto (altezza La Ripa)
5. Via Roma
6. Rie S. Croce
7. Rie S. Croce
V
47
J
1999 - CENTENARIO DELLA RICORRENZA
PROGRAMMA
Sabato 31 luglio
GIORNATA DEL SOFFERENTE
Ore 18.00 - S. Messa del Malato
Domenica 1 agosto
ORARIO FESTIVO SANTE MESSE
Lunedì 2 - Venerdì 6 a g o s t o
SANTE MESSE - mattino ore 9.30 - pomeriggio ore 17.00
Sabato 7 a g o s t o
e processione
solenne
Ore 17.00 - Uscita del simulacro
della MADONNA dal Santuario
Itinerario: Santuario - Felceti - Villa Fontane - Piazzale S. Croce (La Banda cittadina
onora l'arrivo della statua); Via Carlo Alberto; Via Cadorna; Via Amedeo; Piazzetta;
(Chiesa eli S. Giovanni Evangelista)
Ore 19.00 - MESSA SOLENNE concelebrata da S.E. Il Vescovo e il Ministro Provinciale
dell'Ordine dei Frati Minori
* CERIMONIA
DELL'INCORONAZIONE
* VEGLIA
Ore 23.00 - PROCESSIONE DI RITORNO (accompagnata dalla Banda Cittadina)
Itinerario: Piazzetta: Via Trento e Trieste; Corso G. Matteotti; Via Cadorna; Via A.
Gramsci; P.le S. croce.
Gli itinerari nel paese sono coronati dalla staffetta dei bambini.
Ore 23 30 - S. Croce - FIACCOLATA CON RIENTRO NEL SANTUARIO
Ore 23.50 - I n n a l z a m e n t o p a l l o n e aerostatico l u m i n o s o
Ore 24.00 - Veglia di p r e g h i e r a (fino all'alba)
Ore
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Ore
Ore
Domenica 8 agosto
8.00 - S. MESSA A CONCLUSIONE DELLA VEGLIA
9-30 - Apertura festeggiamenti:
ANNULLO FILATELICO con timbro commemorativo del Centenario
a cura delle Poste Italiane SPA
- Sala adiacente al Santuario: LA MADONNA DELLA SALUTE E VALENTANO
Mostra storico-documentaria sul Santuario e il Convento
10.30 - MESSA SOLENNE
17.00 - MESSA SOLENNE
18.00 - PRESENTAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA
PUBBLICAZIONE
SULLA STORLA DELLA MADONNA DELLA SALUTE
18.30 - RINFRESCO CONVIALE
CONCERTO DELLA BANDA DI VALENTANO
21.30 - Piazzale del Santuario
GARA FRA COMPLESSI MUSICALI
48
f
La Statua della Madonna della Salute posta nella Piazza di Valentano probabilmente nella giornata
di sabato 23 aprile 1938 prima del ritorno al Santuario, in occasione dell'evento miracoloso della siccità.
BIBLIOGRAFIA
ARCHIVI E RACCOLTE
-
Archivio
Archivio
Fototeca
Raccolta
Santuario della Madonna della Salute
Comunale
Biblioteca Comunale
R. Luzi
- Foto: M. Cruciani (1938); C. Antonetti, E. Biagini, M. Franci (1949)
PUBBLICAZIONI
La Madonna della Salute, Bollettino, 1943-1975
F. Annibali, Notizie storiche della Casa Farnese, della fu Città di Castro, del suo
Ducato...,
Montefiascone, Tip. Seminario, 1817-1818
Casimiro da Roma, Memorie Istoriche delle Chiese, e dei Conventi Dei Frati Minori della
Provincia Romana, Roma, Stamp. P. Rosati, 1764
C. Codoni, Cenni storici intorno alla terra di Valentano, Viterbo, Pompei, [1867]
F. De Angelis, Organi e organisti di S. Maria in Aracoeli, Roma, 1968
G. De Dominicis, Fra Valentino Sensini o.f.m. (1815-.1894).
Cenni storici e "Fioretti", Roma,
Scuola Tip. Francescana, 1959 (seconda ediz. Roma, 1974)
R. Luzi, Valentano, Foto E. Montaina, Viterbo, Agnesotti, 1986
B. Mancini - R. Luzi, Valentano. Luoghi e tempi del sacro, Valentano, GAV, 1995
G. Rosati (T. Pupigosi), La Madonna della Salute, Firenze, tip. Uccelli e Zolfanelli, 1899
G. Rosati, Il Convento e il Santuario de La Madonna della Salute in Valentano (Viterbo) dalle
origini ai nostri giorni, Viterbo, Quatrini, 1947
G. Zucconi, La Madonna
della Salute e il suo Santuario presso Valentano
(Viterbo),
Acquapendente, La Commerciale, 1059
V
J