"Madonna della Salute" in Valentano.
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"Madonna della Salute" in Valentano.
4?ÁK JTJX'J\J.O D Ï Ï Ï j U MA D O fe D ti,JÁ CA L u T ß t .... »ff«»« 1899-1999 "L'AMBIENTE LOCALE" - 7 Collana di studi editi à cura del Comune di Valentano - Biblioteca - servizi Culturali VALENTANO 1899 - 1999 CENTENARIO DELL'INCORONAZIONE DEL SIMULACRO DELLA MADONNA DELLA SALUTE SOMMARIO Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 1 2 4 8 10 Pag. 24 Pag. 26 Pag. 27 Pag. 30 Preghiera La Madonna della Salute e la sua devozione In Valentano L'origine del santuario nel sec. XV Breve cronologia del Santuario e del Convento della Madonna della Salute II Santuario della Madonna della Salute o del "Cecchino". Breve guida alle opere Sacre e d'arte con annotazioni storiche Per Grazia Ricevuta. Ex voto dipinto - 1839 Fra Valentino Sensini Canti e poesie in onore della Madonna Le ricorrenze e le feste della Madonna 1899 - 1920 - 1930 - 1934 - 1938 - 1946 - 1949 - 1999 Prima di copertina: Ex voto 1839- Particolare Seconda di copertina: Sommario e note editoriali Terza di copertina: Bibliografia di riferimento Quarta di copertina: La Madonna della Salute e Valentano, olio di P. Pistoiesi, 1988 Nell'Anno del Signore 1999 - S.S. Giovanni Paolo II è Pontefice di Santa Romana Chiesa - S.E. Lorenzo Chiarinelli è Vescovo della Diocesi eli Viterbo - S.E. Giovanni D'Ascenzi, Vescovo emerito eli Arezzo, Cortona e Sansepolcro, è in Valentano - P. Odorieo Bartolaccini, o.f.m., è parroco della Chiesa della Madonna della Salute - D. Eugenio Marchiò è Parrocco della Chiesa di S. Giovanni Ap. ed Ev. eli Valentano - D. Giuseppe Mugnaini è Parroco della Chiesa dell'Annunziata di Villa Fontane - Avv. Vincenze) Colantuoni Romagnoli è Sindaco eli Valentano Quaderno a cura di Romualdo Luzi con la collaborazione di Sabrina Radicati Mostra a cura del Gruppo Archeologico Verentum — Valentano La pubblicazione è stata realizzata con i contributi - A m m i n i s t r a z i o n e C o m u n a l e di Valentano - P o p o l a z i o n e di Valentano - Parrocchia e Comitato della M a d o n n a della Salute di: Stampa Tipografia Ceccarelli - Grotte di Castro - 1999 SANTA MARIA DELLA SALUTE O DEL "CECCHINO" Primitiva immagine Olio su tela - Fine sec. XV (Il dipinto fu restaurato dal prof. Matteucci di Roma tra il novembre 1944 al febbraio 1945) PREGHIERA O Vergine Santissima della Salute, vera sorgente di vita, gran Regina del Cielo, deh! Rivolgete, Vi preghiamo, il vostro sguardo benigno su di noi che, fiduciosi, imploriamo il vostro soccorso. Teneteci sempre lontano dalle infermità spirituali che provengono dal peccato e, col fervore della vostra potente intercessione, otteneteci anche la salute del corpo. Impetrateci, inoltre, tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, affinché potendo meglio servirvi e lodarvi in questa vita, veniamo un giorno ad amarvi e ringraziarvi nel Cielo. Deh! Non vogliate, o Madre nostra della Salute, respingere la nostra preghiera, ma benignamente, come sempre avete fatto con i vostri devoti, ascoltateci, esauditeci, salvateci. Così sia. V 1 LA MADONNA DELLA SALUTE E LA SUA DEVOZIONE IN VALENTANO (Il compianto P. Giorgio De Dominicis, di Valentano, più volte superiore del Ritiro e Custode del Santuario, nella ricorrenza del 75° di Incoronazione della Madonna della Salute, pubblicava su L 'OSSERVATORE ROMANO del 23 agosto 1974, CXIV, n. 192, p. 2, un ricordo de La secolare storia de! Santuario della "Madonna della Salute" in Valentano. Anche allora si era alla vigilia di un Anno Santo e, per questo, il suo discorso, benché lontano nel tempo ci appare ancora di piena e viva attualità. Lo riproponiamo in gran parte perché il caro P. Giorgio riesce a sottolineare pienamente il rapporto eli Valentano e della sua gente con la Madonna SS.ma della Salute). Le origini di questo Santuario risalgono alla seconda metà del XVsecolo, quando il capo brigante Francesco Portici, ridotto all'impotenza per la continua caccia cioè gli si faceva nella regione castrense, si consegnò spontaneamente alle Autorità e, dopo una pubblica penitenza fatta nella chiesa di S. Savino, cattedrale di Castro, scelse come volontario esilio l'aspra selva dove ora sorge il Convento. Ivi edificò una rozza cappella con delle pietre raccolte sul luogo ed espose alla venerazione una tela raffigurante la Vergine con il Bambino in braccio che fu chiamata dal nome dell'eremita "La Madonna del Cecchino" (diminutivo di Francesco). Quando egli morì, sul chiudersi del sec. XV, già il rozzo romitorio attirava la pietà dei fedeli, tanto che la sua dipartita impose il problema della successione. Da questo momento il Santuario ebbe alterne vicende, ora liete ora tristi, di splendore e di abbandono. Un periodo di splendore fu certamente quando, nel 1506, alcuni religiosi dell'ordine di S. Agostino, che in quel tempo dimoravano nella vicina Isola Mariana, presero possesso del Santuario ed al primitivo e piccolo romitorio, edificarono una chiesa ed un altare dedicato alla "Madonna della Salute". E' questo il primo titolo ufficiale dato al Santuario, anche se poi, per due secoli, si chiamò "Santa Maria della Rosa" (quando cioè nel 1582/83, per opera del concittadino Giovanni Vitozzi, la rozza tela primitiva fu sostituita da una statua che raffigurava la Madre di Dio che serrava fra le dita della mano destra una rosa). I Frati Minori presero possesso della Chiesa e del Convento il 27 maggio 1708, dopo trattative piuttosto diffìcili e laboriose, chiudendo in tal modo un lungo periodo di incertezze, di angosce e di disagio morale, ed aprendo una nuova era con un sicuro promettente futuro, dove la benedizione della Madonna si manifestava in modo chiaro, quasi a voler premiare la fede, la costanza e la tenacità dei suoi devoti. In ogni circostanza, triste e dolorosa, il popolo trovava ai piedi della Madonna il conforto e la salute. Ogni qualvolta si profilava all'orizzonte la minaccia di una pubblica sciagura si partiva dalla popolazione l'implorazione del potente suo aiuto: così avvenne per la carestia del 1807, per la peste del 1831, e durante le guerre mondiali del 1914 e del 1940. Intanto nel nostro Convento, che per la particolare vita che vi si conduceva fu chiamato "Ritiro", sotto lo sguardo materno della Madonna, numerosi religiosi trovarono la santificazione di se medesimi. Basta ricordare il Veri. Filippo da Velletri, il P. Ignazio da Roma, il Servo di Dio Samuele da Farnese, P. Francesco da Collodi e P. Clemente da Velletri, semplice e nello stesso tempo austero che guidò nella via della perfezione il Servo di Dio Fr. Valentino Sensini. E' dei nostri giorni anche un'altra figura, P. Clemente Martinelli da Farnese, che per tanti anni dimorò nel nostro Convento, attendendo con zelo e sacrificio al Sacramento della Riconciliazione ed alla direzione spirituale dei giovani francescani che dal 1928 al 1951 si preparavano al Sacerdozio con gli studi filosofici. Dicevamo all'inizio che con l'Incoronazione della Madonna della Salute si chiudeva in un modo lieto il secolo XIX; ma possiamo anche dire che il secolo XX si apriva con una fioritura di vocazioni alla vita francescana. II laborioso e religioso popolo di Valentano, infatti, ha dato alla Provincia Romana dei Frati Minori, dagli inizi del secolo ai nostri giorni, oltre cento religiosi, tra i quali valorosi V 2 missionari come il P. Bernardino Fratini (+1909) e zelanti uomini di governo come il P. Lino Lottatori, per sei anni Ministro Provinciale e primo parroco di Guidonia, morto vittima del dovere nel 1943 mentre si recava a confortare i ricoverati durante un bombardamento della città. Né va dimenticato il P. Fortunato Scipioni (+1958), coscienzioso ed attivo Postulatore Generale per le cause dei Santi. Ed infine, alla lunga e laboriosa schiera dei Fratelli, vogliamo ricordare Fr. Giovanni Battelloccbi (+1950) religioso di santa vita, assiduo nella preghiera ed indefesso nel lavoro che compiva con spirito di fede; con facile vena poetica dialettale cantò le lodi della nostra Madonna. Possa questa lieta ricorrenza, che si svolge alla luce dell 'Anno Santo, essere un richiamo al rinnovamento e alla riconciliazione, tanto più che, come ha detto Paolo VI, "l'esito rinnovatore dell'Anno Santo dipenderà dall'aiuto della Madonna. Dobbiamo mettere in programma un particolare culto alla Vergine Maria se vogliamo che l'avvenimento storico spirituale, al quale ci prepariamo, raggiunga i suoi veri scopi" (Dal discorso del 30.5.1973)- Una delle prime immagini della Statua della Madonna della Salute (Incisione, metà del 1800 ca. Archivio Monastero di S.Rosa, Viterbo) V MARIA SSMA DELLA SALUTE vrrurrat* ìtrJ sarra Jtitir** dr ' -W- Xri 04-shii pras-sf 3 + Sac. Agostino VTVIANI L'ORIGINE DEL SANTUARIO NEL SEC. XV LA MADONNA DEL CECCHINO L'attuale Convento con l'annesso Santuario della Madonna della Salute è situato a circa mezzo chilometro dal centro abitato di Valentano, vicino al Cimitero. Il visitatore che vi giunge non rimane attratto da visioni artistiche particolari. Le linee architettoniche della facciata sono delle più semplici. Non si discostano affatto dall'ala settentrionale dello stesso Convento. Le indicazioni geografiche date dal Padre Casimiro da Roma rimangono precise ancora oggi. Il Cimitero sorge nei pressi della Strada Provinciale "Verentana" che porta a Viterbo e Montefiascone, in un crocevia che dirama verso i paesi di Piansano, Tuscania (allora Toscanella) e Villa Fontane, centro abitato del comune di Valentano. Per chi ama il paesaggio può trovare spunti di grande ammirazione. Sulla destra del Santuario digrada su di un colle una folta vegetazione boschiva: una tale vegetazione aumenta l'austerità del Convento, circondato da una cinta di mura. Alla sinistra del Convento, giù in basso, si stende il lago di Bolsena. Non si esagera se si afferma che è una delle piìi belle visioni paesaggistiche del Lazio. I paesi che si affacciano sul lago, lo splendore azzurro delle acque, le due isole che occhieggiano sul lago sanno creare, nell'anima amante del bello, un autentico godimento estetico. Come poteva presentarsi il luogo ai tempi in cui apparve, verso il 1450, il primo romitorio? Una fitta boscaglia dominava la zona. Il bosco, discendente dalla collina che domina il Santuario, si allargava verso Sud in direzione di Piansano, risaliva verso il Nord a Villa Fontane. Non esisteva certo la strada Provinciale che portava verso Viterbo e Montefiascone: strade di campagna non molto agibili, partivano da Valentano, salivano sul Colle prospiciente e si facevano largo tra gli alberi del bosco. Tutto fa pensare che si trattasse di un luogo aspro, dominato dalla natura e dalla bellezza misteriosa del bosco. ORLGLNE DEL SANTUARIO P. Casimiro afferma, nelle sue preziosissime note, che nel luogo da noi descritto sorgeva una Chiesuola dedicata a Dio in onore della Madonna della Salute, volgarmente detta di Cecchino, dal nome - come si crede - del suo fondatore. La prima importantissima notizia su questa piccola chiesa ci viene da una pergamena. La preziosa pergamena fu murata dentro l'altare quando questo fu consacrato e venne alla luce quando si pose mano alla nuova costruzione del tempio. Il contenuto della pergamena ci viene dato anche da P. Casimiro. Lo riportiamo al completo: "MCCCCCXIII die XIII mensis Septembris. Ego Andreas Archiepiscopiis Monabiensis consecravi Ecclesiam et altare hoc in honorem S. Marieae Salutis et reliquias beatorum Martyrum S. Ioannis Baptistae et SS. Innocentium in eo incinsi; et singulis Christi fidelibus bodie unum annum, et in die anniversario consecrationis huiusmodi ipsam visitantibus quadraginta dies de vera indidgentia informa Ecclesiae consueta concessi". Dalla pergamena risultano le seguenti notizie: A consacrare l'altare è stato il Vescovo eli Malavasia. La data di consacrazione è molto precisa: 1513, 13 settembre. L'altare è dedicato in onore della Madonna della Salute. Si concede ai fedeli che visitano la Chiesa 40 giorni di indulgenza per tutto l'anno 1513 e nel giorno anniversario della consacrazione. Nel luogo descritto sorge una Chiesa, già frequentata dai fedeli. Ci chiediamo ora come possa essere sorta una Chiesa in questo luogo, lontano dal centro abitato e situato anticamente in mezzo a una boscaglia. Supposizioni, tradizioni tramandate dagli anziani si intersecano. Pur tuttavia non manca loro un fondamento storico discretamente accettabile. FRANCESCO PORTICI Sembra cosa evidente che il bosco era fonte di lavoro e di pane per gli abitanti di Valentano. Per rimediare alla lontananza del paese, alle strade non troppo agevoli, boscaioli, carbonai e segatori costruirono misere baracche e capanne. Nel luogo, ove esistevano un giorno questi ricoveri, sorge oggi un centro abitato: Villa Fontane. Questo centro conta circa 500 anime. Villa Fontane ha una Chiesa Parrocchiale, intitolata alla SS.ma Annunziata: ma l'istituzione della Parrocchia è di data recente (1925). Prima della istituzione della Parrocchia, i fontanari per le loro necessità religiose si rivolgevano al Convento della Madonna della Salute, distante circa un chilometro. [Erano comunque sempre i Frati del Convento ad officiare la vicina Chiesa della cosiddetta "Madonna del Nempe", alla Commenda, prossima a Villa delle Fontane. Oggi sappiamo pure che questa chiesa, ormai diruta, era una delle Sedi dell'Ordine dei Templari e quindi passata ai Cavalieri di Malta. Il suo nome era quello di Chiesa di "Santa Maria ad Templum", da cui la derivazione volgare che si è sopra riportata. (N.d.r)]. Dove poi oggi sorge il Convento nella sua area dovette esserci, verso il 1450, una poverissima abitazione, luogo di ritrovo per i lavoratori della circostante foresta. Il sorgere di una Chiesa accanto a questa abitazione è legato al nome di Francesco Portici. Sia lecito narrare prima quanto le tradizioni dicono in proposito, per suffragarle possibilmente poi con qualche accenno storico. Secondo queste tradizioni Francesco Portici era un brigante che seminava il terrore, insieme ad altri, nell'allora fiorente città di Castro. Le autorità castrensi ricorsero alla Sede Apostolica per chiedere aiuto contro i malviventi. La Santa Sede inviava pattuglie armate con alla testa un certo Signor Bufalari. I malviventi venivano decimati, ma una malattia, dovuta al clima non troppo salubre della Città di castro, portava via il Comandante Bufalari. Per evitare che i superstiti malviventi rialzassero la testa per le loro malefatte, la Sede Apostolica suggeriva agli Amministratori il condono di ogni pena e salva la vita ai ribelli latitanti se entro ventiquattro ore si fossero presentati ai piedi del Vescovo. 1 ribelli si presentarono ed anche Francesco Portici. Ma Francesco Portici, illuminato dalla grazia di Dio, volle scegliere una vita penitente. Scelse per sua abitazione solitaria la povera baracca situata nel bosco di Valentano; fece vita da eremita, visse per la carità degli altri, fu esempio di santità e penitenza. Con la profonda pietà nata dalla preghiera e da una sentita conversione, nacque in lui l'idea di costruire una Chiesa accanto alla casa che era il suo ricovero. All'esterno del ricovero esisteva una nicchia con un quadro scolorito della Madonna col Bambino in braccio. La Chiesa doveva essere il Santuario di questo quadro. Il pensiero di Francesco Portici riscosse il successo nell'animo religioso dei Valentanesi: la Chiesa divenne meta della gente che in Maria cercava la consolazione e in Francesco Portici un esempio vivente di umile e santa bontà. Ora che la Chiesa fosse frequentata noi lo deduciamo dalla pergamena trovata dentro l'altare: i fedeli avrebbero ottenuto anche l'indulgenza. Non solo i poveri e stanchi boscaioli, ma anche le donne di casa, i bambini andavano a pregare al romitorio e a vedere il romito. TESTIMONIANZE STORICHE SU FRANCESCO PORTICI Ma è veramente esistito Francesco Portici? La sua conversione è documentata? Dopo la distruzione della città di Castro (1649), l'Archivio Castrense si è disperso un po' qua un po' là. Nelle carte conservate in Valentano si fa memoria di Francesco Portici più di una volta. Si dice anche che il Portici si era rivolto al municipio per qualche sovvenzione. Il Municipio aveva risposto seccamente: "Nulla si conceda al Portici di quanto domanda, pago egli si tenga del condonato". Se è vero che è vissuto questo Francesco Portici, come legare il suo nome alla fondazione del Convento? Come legare il suo nome alla fondazione del Santuario? Noi sappiamo che anticamente la Madonna della Salute veniva chiamata la "Madonna eli Cecchino". Abbiamo visto sopra che P. Casimiro la chiama oltre che col titolo della "Madonna della Salute", anche col titolo della "Madonna di Cecchino". P. Flaminio Annibali scrive in proposito: "I Minori osservanti cominciarono la nuova fabbrica del Convento nel 1709 e quella della Chiesa nel 1736 con l'antico titolo della Madonna della Salute, benché si fosse chiamata e si chiama tuttavia da alcuni la Madonna di Cecchino, forse dal suo fondatore». Nei verbali delle sedute consiliari riguardanti il santuario, si nomina spessissimo il titolo di "Madonna di Cecchino". Ora, pare a noi, senza forzare per nulla le testimonianze storiche che abbiamo, di poter concludere che il Santuario veniva chiamato "Madonna del Cecchino" proprio perché vi abitò una volta un uomo di nome Francesco, che la tradizione vuole sia il brigante convertito. Poiché poi la Madonna di Cecchino si chiamò "Madonna della Salute" è facile arguirlo. La Madonna fu per il popolo di Valentano una vera salvezza in tutti i pericoli dell'anima e del corpo. Con saggezza e anche con intuito teologico la "Madonna di Cecchino" (Francesco, Cecco, Cecchino) diventò anche la "Madonna della Salute". (Don Agostino Viviani è venuto a mancare recentemente (1998). Lo ricordiamo tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70parroco a Villa Fontane. Iniziò allora ad interessarsi alla storia del Santuario e del Convento della Madonna della Salute per un suo studio che non portò mai a termine. Questo capitolo che abbiamo ritrovato, grazie alla disponibilità dei suoi familiari e, in particolare dell'amico Dott. Alessandro Viviani, viene pubblicato per ricordare questo sacerdote-amico e anche perché costituisce un inedito rispetto alle "Storie" conosciute di Giuseppe Rosati e del P. Gelasio Zucconi). Qui di lato e nella pagina seguente: Manoscritto del 1758. Interessante rappresentazione del Santuario e del Convento. Si può ipotizzare un'immagine speculare dell'ignoto decoratore in quanto la posizione del campanile, chiesa e convento sono completamente ribaltate. V. 6 r l l l ' l l ™ V 7 BREVE CRONOLOGIA DEL SANTUARIO E CONVENTO DELLA MADONNA DELLA SALUTE / PRIMI CUSTODI Nel 1523 per interessamento del Card. Alessandro Farnese, allora Vescovo di Anagni, poi Papa con il nome di Paolo III, il romitorio venne assegnato ai Padri Serviti o Servi di Maria che lo tennero in custodia fino al 1652, allorché Innocenzo X dispose per la soppressione di tutti i piccoli conventi. Al tempo della Guerra di Castro (1649) il santuario e la Chiesa vennero danneggiati dalle truppe inviate eia Innocenzo X per la distruzione della capitale farnesiana. Il Convento e la Chiesa, edificati con cura e devozione anche per la generosità del valentanese Giovanni Vitozzi, vennero lasciati nel più triste abbandono e solo nel 1668 si ha notizia della presenza di un sacerdote eremita. I FRANCESCANI A VALENTANO La presenza dei Francescani a Valentano, quali custodi del Santuario, auspicata dall'intera comunità valentanese si realizzò soltanto il 27 maggio 1708. La prima pietra del convento venne posta nel giugno del 1709 (ci vollero circa venti anni per completare la costruzione). Tempi più lunghi servirono per l'edificio della Chiesa la cui ristrutturazione venne portata a compimento attorno al 1740. La statua dell'altare maggiore, dono di Giovanni Vitozzi, venerata per oltre un secolo e mezzo venne sostituita da un'altra acquistata nel 1749 che non venne gradita se, nel 1807, se ne acquistava a Roma un'altra "migliore per proporzioni e per fattura". La statua "vestita " della Madonna della Salute sarebbe rimasta sempre questa. Nel tempo le si confezioneranno abiti più splendidi per stoffe e ricami. Anche il Santo Bambino, che nella primitiva statua veniva tenuto dalla Vergine con il braccio destro, è stato poi posto definitivamente su quello sinistro. Nel 1831 allorché la Vergine della Salute libera Valentano dalla peste, con le offerte raccolte si decise di acquistare un'artistica "macchina" per accogliere la Statua della Madonna, e per questo si affidò incarico ad Andrea Diotallevi da Latera. La "macchina", realizzata da valenti artisti senesi, impiegò ben 22 giorni di avventuroso viaggio per giungere a Valentano: tutto per evitare il pagamento delle gabelle che necessitava assolvere tra il Ducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Nel 1860, in piena guerra risorgimentale, il Convento, come pure il Monastero delle Domenicane, subì devastazioni da parte dei liberali valentanesi. Altri danni accaddero per mano degli Zuavi nel periodo 1860-1862. Vennero bruciati addirittura i banchi e i confessionali e vennero danneggiati i muri della stessa Chiesa. Nel 1870 il Convento venne soppresso e l'immobile acquisito al demanio del Regno. I Padri Francescani dovettero ricomprarlo. L'INCORONAZIONE A seguito dei numerosi prodigi operati dalla Vergine, i Francescani e il popolo valentanese chiesero ed ottennero dal Capitolo Vaticano l'onore dell'Incoronazione della statua della Vergine che avvenne il 20 agosto 1899. GLI ULTIMI AVVENIMENTI In varie ricorrenze e in occasioni particolari come pestilenze, carestie e guerre, la Statua della Madonna della Salute veniva portata a Valentano ove spesso rimaneva, vegliata dalla popolazione, anche per qualche notte. Nell'agosto 1934 (in occasione del 35° anniversario dell'Incoronazione) il Vescovo Rosi si oppose al trasporto della Madonna a Valentano ma la popolazione disubbidì portando la venerata immagine fin sulla piazza del Comune, ove rimase esposta. Per questo subirono conseguenze i Frati del Convento. Al vescovo Rosi pervenne, benché timbrata a Viterbo il 14 agosto 1934, questa lettera anonima: "Monsignore, Vi preveniamo che la Madonna della Salute verrà a Valentano come vogliamo, altrimenti vuol dire che se avanzate qualche cosa la porterete via. V 8 y S. Lucia sul trono dell'altare maggiore e la S. Vergine fuori la porta di Chiesa. Costo che la madonna si fermi sulla piazza la madonna verrei a Valentano. I frati non contano niente siamo noi che vogliamo così, se non va bene vuol dire che camberete. Sono dispetti che non si fanno, se venite vedrete che siamo come i Pianzanesi né più né meno. Vi aspettiamo. Alcuni cittadini del Comitato". La lettera testimonia, se ve ne fosse bisogno, al eli là del tono usato, che la devozione verso la Madonna della Salute era particolarmente sentita dalla nostra gente e il riferimento per Piansano, riguarda sempre un divieto da parte del Vescovo eli far "scendere" la Madonna del Rosario, collocata nella Chiesa di S. Bernardino, andando contro una tradizione ormai consolidata. Nella memoria della gente è ancora vivo il ricordo del fatto miracoloso legato alla siccità patita da Valentano nel 1938. Di questo avvenimento ne è una testimonianza viva e palpitante quanto testualmente ha lasciato scritto Torello Billi di Villa delle Fontane (1880 + 1952) nel suo libro di preghiere: "Z Anno del 1938 è stata una staggione di tanta sdutta che è stata incirca 3 mesi e mezzo senza piove nel colmo della primavera che le prati del nostro piano erano secche come il mese di Gennaio e l'era il 21 Aprile. Tutto il popolo si lamentava di questa grande sdutta la tramontana vi tirava tutti i giorni, alle mattine sempre brine e gelate che se il terreno fosse stato umido avrebbe seccato anche le piante grande. Il 21 ed il 22 notte cadde 2 gelate che seccò tutte le vigne cacciate sicché il bestiame si trattava di morir di fame. Poi il grande popolo si decise di fare una processione che tutti per le 4 della sera del Giovedì di essere tutti pronti il popolo ha ritiro da frati portare in processione la Madonna della Salute poi il 23 nel mattino incominciò a fioccare tutto il giorno poi nella sera del 23 medesimo ci fu il triduo nella chiesa Collegllata di Valentano tutto il popolo che non mancava nessuno i contadini tutti smessi dall'avoro per 3 giorni per ringraziare la Madonna il Sabato del 23 arifù portata dai frati con tutto il popolo daccompagno che non si mancava nessuno. Poi Domenica 24 Aprile dopo il mezzogiorno incominciò la pioggia". Oltre alle varie celebrazioni in ricordo dell'Incoronazione (festa importante fu anche quella del 1949, in occasione del 50° della ricorrenza) va detto che nel 1946 tutti i reduci dalla guerra vollero ringraziare la Madonna per la protezione ricevuta. I Frati Minori abbandonarono la cura spirituale del Santuario nel 1993- Così è rimasta per qualche anno finché, alla fine del 1995, parroco della Chiesa venne nominato il P.Odorico Bartolaccini, francescano, che con la sua presenza riporta il Santuario nel segno eli una tradizione di fede, di devozione e di antica ma profonda spiritualità. IL SANTUARIO DELLA "MADONNA DELLA SALUTE" o "del Cecchino" BREVE GUIDA ALLE OPERE SACRE E D'ARTE CON ANNOTAZIONI STORICHE Sopra: Interno del Santuario dopo i lavori di restauro del 1934. La decorazione pittorica fu eseguita dal pittore francescano P. Samuele Puri. Sotto: Esterno del complesso del Santuario e del Convento (1934). Visione Sud-Est. Sopra: ALTARE MAGGIORE, CIRCA 1740 Sotto: MADONNA DELLA ROSA Olio su tela - Pala mobile dell'altare maggiore utilizzata per coprire la Statua della Madonna. Fine sec. XVII (?) - Il panorama di Valentano venne aggiunto successivamente rtéf Iti'b'ro Ur'SI' IfcT-, tK Fnh' pr*.,.*., y„UtiUmo. .f^'r^iv//,/.. / . , "/t!' • . 5 / / . , TU «felle- don .Sicilie., lilii-fl. rli f n.stro .-!< . dr.flc. Sopra: SIMULACRO DELLA MADONNA nell'incisione eseguita per l'Incoronazione ( 1899) Pagina seguente: SANTA MARIA DELLA SALUTE Statua devozionale vestita 1807 (vesti sec. XX) La statua venne acquistata nel 1807 (vedi incisione a p. 3). La "macchina" nel 1831. In questo anno il simulacro della Vergine fu arricchito da un abito da sposa con fiori e ricami in oro e di un manto in seta azzurra, donati da Anna Maria Caraceni di Canino, che la tradizione ricorda come discendente dei Principi Bonaparte. Probabilmente è questo il vestito che la Madonna portava al momento dell'incoronazione del 1899 (vedi immagine in questa pagina). Nel 1940 un nuovo abito in seta policroma, confezionato dalle Monache Clarisse eli Vitorchiano, venne clonato da Ada Bonini dei Conti Gizzi. Nel 1949, in occasione del 50° dell'Incoronazione, fu confezionato l'abito tuttora indossato dalla Madonna. Si ricorda che la stoffa e il filo d'oro furono inviati dagli Stati Uniti dalla concittadina Maria Bonini. Le suore di Vitorchiano hanno utilizzato le applicazioni in filo d'oro dell'antico abito, pur collocandole in modo diverso. V 12 J Nel coro, in alto, ORGANO A CANNE Camillo Del Chiaro di Fabriano 1852 Tornerà a suonare proprio per la festa del Centenario anche per l'interessamento del musicista Aurelio Iacolenna. "Questo "gioiello" fu costruito nel 1852 da Camillo Del Chiaro, originario di Civitavecchia. In seguito si trasferì a Fabriano e, oltre a svolgere l'attività nelle Marche lavorò molto fuori, specialmente nel Viterbese e numerosi sono gli strumenti giunti fino a noi. Si tratta di strumenti che, nell'idea e nello stile, si rifanno direttamente, ma con qualche licenza, alla migliore tradizione classica italiana. L'organo di Valentano rappresenta un esempio notevole dell'arte di Del Chiaro... Nei ricordi di molti ancora la sua voce... Chissà quante lodi avrà accompagnato nella solitudine monastica..." Nelle foto: l'organo di Del Chiaro e, nelle pagine seguenti, il contratto di appalto del lavoro firmato nel 1851. V 14 (Sulla parete di sinistra dell'altare maggiore) SAN FRANCESCO RICEVE LE STIMMATE Olio su tela Anonimo - prima metà sec. XIX Il dipinto era collocato già sulla parete di sinistra della Chiesa, ove oggi si trova la statua dello stesso Santo). (In coro) SANT'ANTONIO DA PADOVA CON GESÙ BAMBINO Olio su tela Anonimo - prima metà sec. XIX (dipinto collocato già sulla parete di destra della Chiesa, ove oggi si trova la statua dello stesso Santo, davanti al presepe) V r (Sulla parete di sinistra) SAN FRANCESCO In legno e stucco dipinti P. Mariano da Valentano (1803-1878) 1858 La statua, in origine era collocata a destra dell'altare maggiore. Fu sistemata nell'attuale nicchia dopo i lavori del 1934 in sostituzione del quadro di S. Francesco stigmatizzato. (Sulla parete di sinistra) SAN BERNARDINO In legno e stucco dipinti P. Mariano da Valentano (1803-1878) 1858 La statua, in origine era collocata a sinistra dell'altare maggiore. Fu sistemata nell'attuale nicchia dopo i lavori del 1934. r (Sulla parete di destra) CROCIFISSO In legno e stucco dipinti P. Mariano da Valentano (1803-1878) 1858 Nella pagina seguente: Memoria manoscritta del 1861 del P. Luigi da Monticelli, Guardiano del Ritiro, sulla collocazione nel Santuario delle sculture di P. Mariano da Valentano. V 19 J •so^MÛ ny?o Sopra: (Sulla parete di sinistra, sotto S. Francesco) SACRO CUORE Olio su tela Angela Rosati di Vincenzo da Valentano, 1939 (Copia di un dipinto di Pompeo Batoni 1708-1787) Sotto: (Sulla parete di destra, sotto il Crocifisso) B. GIULIANO DA S. AGOSTINO (Giuliano Martinetti) Olio su tela Anonimo - 1827 Dono delPAw. G. G. Martinetti Famiglia originaria di Valentano LA FAMIGLIA MARTINETTI Dopo la distruzione di Castro (1649) molti componenti di questa famiglia trovaron o ricovero, onore e considerazione in Valentano, cittadina divenuta Capitale del Ducato. Capostipite della famiglia, registrata negli atti di battesimo della nostra Parrocchia, fu Antonio, che sposò Angela Guerrini. Tra i personaggi illustra si d e v o n o ricordare l'Arciprete Giovan Battista Martinetti; Giuseppe Martinetti ricevette incarichi amministrativi tra il 1775 e 1780; Giulia andò in sposa a G. Durani e fu madre di Mons. Antonio, Cameriere di Pio VII, di Filippo, avvocato della R.C.A., di Antonio, discepolo e compagno di Benedetto XIV. Nel 1825, l'avvocato Giuseppe Gaetano Martinetti rivendicò la sua parentela con il Beato Giuliano e donò a Valentano il ritratto che oggi si conserva nel Santuario. Aggiungeremo che nel 1933, allorché i Frati del Ritiro indirizzarono richiesta di contributo alla Segreteria di Stato di Pio XI per le ingenti spese necessarie al restauro del Santuario, ricevettero una favorevole risposta e la ragguardevole somma di 50 lire "Edoardo Martinetti di Valentano", addetto ai "Brevi Apostolici", lo stesso che ha sempre unito il proprio nome all'origine del nostro paese anche in opere letterarie come la storia de "Il Parricidio Cenci", apparso a Roma nel 1933V 21 J IL PRESEPE Il "presepio de le Frate", realizzato con statue lignee vestite, verso la fine del 1700, è meta continua di fedeli e di bambini che qui vengono a recitare il "sermone"di Natale. Nelle foto-, immagine del presepe allestito verso il I960, la statua in cera del Bambino e quelle artistiche della Madonna e di San Giuseppe. Pianeta dipinta a mano con l'immagine della Madonna della Salute. Dono del Padre Alfredo Padroni o.f.m., Cappellano militare in Africa Orientale, 1935. Lo stesso Padre donò una pianeta simile, ma con l'immagine della Madonna Assunta, alla Chiesa Parrocchiale di Valentano. Nelle pagine seguenti: Ex voto. Dipinto a olio su tavoletta lignea. Unica rinvenuta tra le tante che ornavano il Santuario. Sul retro è scritto: "Accaduto l'anno 1839 alla persona di Germano Mergonti di Civitavecchia ". V 23 J - . , r ^ • > FRA VALENTINO SENSINI Sepolto nella Chiesa della Madonna della Salute. Una targa marmorea lo ricorda: Q U I RIPOSA IL C O R P O DEL SERVO D I D I O FRA VALENTI INI DELLA P E N N A M O R T O IL 1 7 NOV. 1 8 9 4 Il Servo di Dio Fra' VALENTINO f ^ H ^ H f ' "»H SENSINI nacque il 23 marzo 1815 a Penna in Teverina, diocesi di Amelia, JM da Angelo e Angelica Monconi. f i Questi umili, ma pii genitori, posero ogni diligenza nell'educarlo cristianamente. E il bambino crebbe nel timore santo di Dio, devoto alle pratiche fl religiose e al lavoro dei campi. f\ ¿ y^^^MÉj^5*^® All'età di circa trent'anni, mosso dalla predicazione e dall'esempio di P. ^f ÉtàÉ I B P L i l V l Giuseppe da Portella - ardente e B ^^^^K^Hr^fl santo Missionario di quel tempo nello ^ ^ J ^ t ^ ' W K ^ M ^ ^ r ^ Stato Pontificio - si sentì chiamato a ^^^Et^^m m vita religiosa ed entrò come Terziario nell'Ordine dei Frati Minori. Da Religioso visse s e m p r e nei conventi di Ritiro di Orte, di Orvieto e di Valentano, distinguendosi per la sua austerità, per lo spirito di preghiera, per la sua gran devozione alla SS.ma Trinità e alla Madonna, per la sua semplicità ed umiltà di cuore. Queste doti lo resero amabile a tutti e molto popolare nei paesi della valle del Tevere, dell'Orvietano, del lago di Bolsena, dove andava come frate cercatore, e gli cattivarono la fama di santità, fama che è viva e diffusa ancor oggi. Morì piamente nel Ritiro di Valentano il 17 n o v e m b r e 1894, lasciando in chi lo c o n o b b e il soave p r o f o n d o ricordo della sua pietà, delle sue virtù, del conforto portato in tante famiglie. PREGHIERA O Dio, giusto e misericordioso, che c'insegnaste ad essere miti ed umili di cuore, dateci di saper imitare l'umile e semplice Vostro Servo Fra' Valentino e, per i suoi meriti, concedeteci la grazia che particolarmente Vi domandiamo. Così sia. (Dall'immaginetta di Fra Valentino, circa 1930) V 26 J CANTI E POESIE IN ONORE DELLA MADONNA Blla flfcaòonna ( I N N O bella S a l u t e P O P O L A R E ) Ricordiamoci, o cari fratelli, Ch'abbiam tutti una Madre nel cielo, Che, nel dolce materno suo zelo, Brama seco guidarci lassù. Della terra e del cielo è Regina, Coronata per man del suo Figlio, Che discese nel misero esiglio, Per vestirsi di spoglia mortai. Il Signore la prescelse ab eterno Per sua Madre e cambiò la natura, Preservandola candida e pura, Senza l'ombra del fallo primier. Là sul Golgota, a piè della croce, Mentre stava morendo, suo Figlio Le rivolse il suo languido ciglio E noi tutti per figli le diè. Questa Madre sì buona e pietosa È la speme dell'uom peccatore, Che in lei puote, piangendo l'errore, Trovar pace, perdono, mercè. A' tuoi piedi Cecchino, o Maria, Pianse e ottenne de' falli il perdono, E per lui Valentano il tuo trono Vide, o Madre, innalzato quaggiù. Quel che u n giorno era oscuro sacello, Ecco in tempio superbo è mutato E sull'ara ecco viene innalzato Il materno tuo trono regal. Là t'assidi, o celeste Regina, E ci miri con volto giocondo: D i là spandi a man piene sul m o n d o 1 favori e le grazie del ciel. Perchè nulla al tuo vanto mancasse Di celeste Regina immortale, Ecco alfin di diadema regale Volle Roma il tuo capo adornar. Chi son quelli che veglian le soglie Dell'antico tuo caro sacello?... Sono i figli del gran Poverello, Che pugnarono un giorno per te. La pietà de' Minori emulando, Perchè ognora più grato ti sia, Valentano al tuo tempio, o Maria, Volle dare novello splendor. Invocate, o fedeli devoti, Invocate la Madre divina, Che, benigna, alle preci s'inchina E le brame fa paghe del cor. F o n t e viva di grazia e salute, Deh! Maria, ci proteggi, ci aita, F i n c h é i n cielo, al finir della vita, La tua faccia veniamo a veder. Fra' In La Madonna della Salute, 1936 27 Giovanni Battellocchi Laico francescano. La salute, REGHIERA D I GRAZIA ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE Q u a n d o il nembo dall'alto infuriando Lo sgomento negli animi infonde, Sulle nostre campagne feconde Tu, pietosa, distendi il tuo vel. Grazia... grazia... grazia, o Maria, Grazia, del Ciel Regina, Madre del Buon Gesù: Unico mio confolto Fa' ch'io non pecchi più. La salute, Tu, dal celeste trono Dolcezza infondi al cuor; Deh! Guarda ognora, o Madre, All'umil peccator. ecc. Q u a n d o invano dal cielo la pioggia Attendiamo sull'arida terra, Tu del cielo le fonti disserra Ridonando alle messi l'umor. Vivrò della tua grazia, Vedrò col tuo splendor: Tu guida l'alma mia Al regno del Signor. La salute, ecc. Solo Tu che il Cecchino sanasti, Solo Tu puoi guarirci dai mali; Solo Tu degli afflitti mortali Puoi le piaghe e i dolori lenir. Sotto il tuo manto pace Trovano i peccator; Ottienici, o Maria, La purità del cuor. La salute, Grazia... grazia... grazia, o Maria. ecc. (Melodia e parole di Domenico Lodolini, Usa, Ohaio, 1937, in La Madonna della Salute) (F. Oliviero Pelliccili, Chierico Francescano, 1938, da La Madonna della Salute) LAUDE POPOLARE ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE VENERATA IN VALENTANO ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE Nell'altare maggiore alto e lucente E' nel trono Maria della Salute Con quattro angeli tanto risplendente Che benedice a tutti anche i perdute. A Te, Madre, nell'ora del pianto, Della vita negli aspri cimenti, E nei mali veniamo fidenti La salute e le grazie a implorar. La gran Madre di Dio Onnipotente Dispensa grazie, fa parlar le mute Muove di tutto il m o n d o l'elemente Per tanti suoi miracoli compiute. La salute, di grazie, o Regina, Deb! Concedi a noi figli devoti Che dal cuor le preci ed i voti Eleviamo prostrati ai tuoi pie'. La venerata immagine che gode D'immensa fama in quel Santuario Di cui i frati sono i custodi A guardia della Madre Immacolata. Oltremare il Tuo Nome risuona Sulle labbra di memori figli, Che vivendo tra mille perigli, A Te chiedono pace e lavor. La salute, Tutti i Valentanesi e il circondario Vanno a vedere e con tanto eli lode Recitando il Santissimo Rosario Preghiera Santa e tanto indulgenzata. ecc. Tu ben vedi, o Regina dei cuori, Che tornare da lungi s'affretta Chi lasciò la sua patria diletta Per venire a prostrarsi ai Tuoi pie'. La salute, Un tempio bello vicino e non lontano Della Vergine Maria Onnipotente Che puole andar superbo Valentano Del nostro santuario eternamente. ecc. A quel Bimbo che in mano sorreggi Deh! Favella chiamar Lo vogliamo, Che il Suo Nome soave l'abbiamo Indelebile scritto nei cuor. V ecc. (Alfredo Marinetti, Raritan, Usa, 1965, da La Madonna della Salute) 28 ALLA M A D O N N A DELLA SALUTE Madre Beata, che dal Trono vedi Chi s'allontana e chi ti sta vicino E tanti altri genuflessi ai piedi Ad implorar l'aiuto Tuo Divino. Dall'alto facoltà Teco possiedi Di sorvegliare l'uomo pellegrino. Assister con salute nel cammino F. chi grazie domanda Tu concedi. In questo m o n d o corruttore e vario Di incertezze in ogni circostanza Consola solamente il Tuo Rosario. accresce lo splendore alla navata della quale i Minor han somma cura. Il tempio alla Madonna è dedicato, affinché la gran Madre del Signore ridoni la salute a ogni ammalato. E ci renda degni del suo amore che al Golgota di madre è diventato per volontà del figlio Redentore. (Domenico Bartolaccini, 1969, da La Madonna della Salute) IL SANTUARIO DELLA M A D O N N A DELLA SALUTE Sembra che sia il cuore in esultanza Quando si pensa al caro Santuario Dove di rivederTi è la speranza. Il tempio del Convento francescano, in un tempo antichissimo costruito, è meta di un pellegrinaggio umano di devozione sempre più munito. (Jacob Cardarelli, Raritan, Usa, 1966, da La Madonna della Salute). La Madonna con la materna mano concede grazie e l'infermo guarito è quivi e a casa sua ritorna sano se ha pregato con fede e in cuor contrito. IN R I C O R D O DELL'INCORONAZIONE DELLA M A D O N N A DELLA SALUTE (20 AGOSTO 1899) La Chiesa è restaurata fino al tetto dal pavimento di marmo pregiato levigatissimo e in stato perfetto. Dal ritiro la Vergine beata In processione venne a Valentano, Tutto il popol l'accolse in collegiata Insieme a un cardinal del Vaticano. Questo edificio, da tutti ammirato, opera insigne eli tin grande architetto, è dai Minori da sempre ufficiato. Questi la volle d'oro incoronata Mentre le glorie disse un francescano, Che col suo dir ne fu tanto esaltata Che ognun comprese il misterioso arcano. (Domenico Bartolaccini, 1970 ca., Per otto giorni tra preghiere e canti La Vergine sosta benedicente Ridestando fervor, pensieri santi. inedito) ALLA VERGINE S.S. DELLA SALUTE Dal fondo della chiesa Ti miravo, rievocando il passato con la mente q u a n d o ancora fanciullo Ti pregave) insieme nella chiesa a tanta gente. I trionfi, le glorie di Maria Nel popolo fedel di Valentano Son rimasti perenne melodia. Per aver qualche grazia mi recavo sotto il pietoso Tuo sguardo potente; con fede innanzi a Te m'inginocchiavo che nella Tua bontà non neghi niente. (Giovanni Scipioni, 1968, da La Madonna della Salute) AL SANTUARIO DELLA M A D O N N A DELLA SALUTE Ti supplicavo con le mie preghiere d'allontanar da me qualunque pena, farmi amar la virtù senza temere La ferrea croce sulla cima alzata eli un recente lavoro in muratura fa bella mostra sopra la facciata modellata ed eretta con bravura. durante la mia carriera terrena, per trovarmi poi bene al suo scadere assistito da Te eli grazia piena. La Chiesa è sempre bella ed ammirata il marmo interno insieme alla pittura (Sante Garosi, 1970 ca., 29 inedito) LE RICORRENZE E LE FESTE DELLA MADONNA L'INCORONAZIONE DEL 1 8 9 9 D o p o il clamoroso prodigio operato dalla Vergine della Salute nel 1831 iValentano fu salvata da una pestilenza]... germogliò nell'animo del nostro popolo vivo il desiderio di addimostrare alla gran Madre di Dio, un tangibile segno dell'alta riconoscenza con incoronarLe l'augusta fronte di aureo diadema... Il 21 agosto 1870 il Rev.° Capitolo Vaticano accogliendo il voto "del Clero e popolo Valentanese" emetteva il Decreto di autorizzazione, accompagnandolo con il munifico dono dell'aureo diadema... Si pensò perfino... offrire l'alto patronato degli straordinari sacri festeggiamenti, allo spodestato Re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone, nella cui famiglia era passato, fin dal maggio 1734 per decreto di Filippo V di Spagna, unitamente ai beni dell'antica Casa Farnese, il titolo di Duca di Castro... [Il 20 settembre di quell'anno con la presa di Roma il progetto fu accantonato]. La raffica dei tempi calamitosi era ormai passata. Nel giugno 1895... l'Ordine dei Minori Osservanti era venuto in possesso del locale convento; si era in periodo d'assoluta pace e tranquillità. Sull'iniziarsi del 1897 si tornò a pensare e provvedere decisamente alla designazione della data per la cerimonia dell'incoronazione, delle sacre funzioni che avrebbero dovuto accompagnarla e dei civili festeggiamenti che seguir dovessero il fausto straordinario evento. La data scelta fu quella del 20 agosto 1899. La cerimonia e b b e luogo nella Chiesa Collegiata, dove il p r e c e d e n t e giorno, il 19 agosto, il sacro simulacro della Vergine era stato trasportato fra una fiumana di p o p o l o osannante. Venne compiuta precisamente alle 11,40 del 20 detto mese dall'Fjn.mo Cardinale Domenico Ferrata, che potremmo dire nostro conterraneo per aver sortito i natali nel vicino paese eli Gradoli, coadiuvata dalle LL. FE. I vescovi: di Montefiascone (Mons. Domenico Rinaldi), di Bagnoregio (Mons. Futizio Parsi), d'Acquapendente (Mons. Gisgleno Veneri), di Olle e Civita Castellana (Mons. Giacomo Ghezzi). Presenziavano sei canonici della chiesa cattedrale di Montefiascone e quelli di Valentano; quasi all'intero il clero delle Grotte di Castro, di Gradoli e di Capodimonte. La cerimonia si svolse fra un generale e profondo entusiasmo popolare, riuscì oltremisura commovente e solenne fra lo squillare festoso delle campane delle chiese, il fragoroso rombo di mortai, l'echeggiar della musica della banda cittadina e di quelle dei paesi circonvicini. Moltitudine inverosimile di popolo acclamante cresciuto in dismisura per l'intervento di numerosissima gente forestiera, che da ogni canto dell'alto Lazio aveva per la sacra occasione mosso il passo verso la nostra terra. Memoranda giornata quella per il nostro paese! Giornata che i nostri anziani tutti ne serbano ancora vivo e caro ricordo. Poi altre sacre funzioni si svolsero nei successivi giorni, ed i festeggiamenti civili ebbero a terminare col tramonto dell'ottavo giorno dell'avvenuta incoronazione. Con questo memorabile e fausto avvenimento il popolo di Valentano, sciogliendo il voto da tempo nutrito, chiudeva lietamente il corso del XIX secolo. (G. Rosati, Il Convento ed il Santuario de La Madonna della Salute in Valentano (Viterbo) dalle origini ai nostri giorni, Viterbo, Quatrini, 1947). V. 30 J mwm Venerata presso ¡1 Ritiro dei Francescani B »4 M* »hw J» tag"*» ««MB. * i'iv « inujwrto tW Sin»l»«w <U> r IV»H. .Wh ^UtKuurimuiHMr.t.k'M. - (in. 12 KnH .-7' .IOXE BH. SIJIIUCHU - ftuwi. •folk cina wr #»•> prtwr» ilalUt'Mfera <Mh $or*Unlt 11 •> a %mujMarate alCwKrmljUsdisod ¡a» Vw«i» AMJELOftlVJIRL-Ore»Ma Vfspri Puiiuilraiii in V««mi mask« it'll» OAPPELL A VATICAN A ji k m p+mri'*; CAPKU.O.M.DVIHX CHEHlBlfl eBAHATTLM Jinn. 4 * , P. I'IKItBATTLSTA |)A F\M,0.\AH V tin- If j :ir.i|iw drib I.AIH dei GLOW AEREoSTATil - IN* 20 1LU \II\AZHI\K FAXTASTia .Mils i'uu,a I .M 'Ur<' \ ia I'lyn la MaMmm. = 2fiA0OStO 0 | s | K\\KL\C()IM)\VZk«Ew SIVM1AOIO r«- k- a-hum.» CARfliliAlJ I « ' » ^ w i - on> 9 MESSA IN».\TIFK1\TA i.ii.,t • nuMw i jauitaia clalla m I i JfsMrs® iWillasIrr DIIVIÌHÌK PBSE ICOSTH» M MONTEFELTRD o tu Ptii/.za (Svolli*. - iiiv Iti Inillvmnii'iitii l'i-i'« 'I * C11"'- - di* 17; uella ili'ila l'ino» imitazione ili atn DI '¡", LTOO 31 DiMmlt »tH 'a : Cinquina in qualunque fila TOMBOLA L500 in,. |!i i .unii Azi.«,-MklimaiH(d»'i*»««««ikì - IH IM KMtlO DI FKKJII AHI KLI.AFA.\rE coli piniii« nella Dilla TOMMASSO Uh- .'I \ l l ] M f \ il 1.1 UIXAZIuNK.UI.ìl'iazza Camr t'aIlil«rti>l'niuiit'l/ir-uVMiuriiiIjiiinii.'lrTnui natii ,1" 21 Aisto " (3-ara V elapipedisti< ii'Ila |>isia irla lt.auii.la ini |irviiii - I \|.iU>r!uil'ar.Tiitof 1 >ratu e 1.20 - 2 MoMia daty.nl» ili hiMKti , | B - Or.- !l —a poalifirata -la im \ Musini di la SI MOTTA CWCLLÌ TCMBOL D I L.3 liliale <li\isa omih4 appn'ss» Cinquina in quaunque fila L. 100 Tombola L 200 Uro li) l niiim.-ui.iiH- ili-li. «ara Ai jìWì wiwM.nk-i w 2U LVOLMHODI FOH'JII Ali h c i a i j •I-Ila - u l t l n D I T T I -Un-21 I L L U M I N A Z I O N E P I R L E VIE D E L L A C I T T Ai .••* traiu-uiiix musical«'. «« r CORSA DI CAV/ilLI BARBERI mjtii III *i» il»irf*W» "li |<mnin ni rinfittir» I jlKl MB lutili» »rtinliin ili Min Irinnlii il'iirii « L 211*1 „ IllOARA VEI.OCIPEDI8TICA wlla |*.i» Hotomk .Min iU »wciv, «» premi: I \Mi.*lia .l'ur .•1« «'Il, 2" hiiiIiikIÌ»il'nritoliUi e I,. Ili - IHv f i TffclWMlilMiUi immioilc ik-IIii l*i«tM €m»W (In- llj ARBERI alla Tonda i »-In I> inulo ili «m, ti I, ,'iO al montili - Or. 2<l tè- ' KIKpi Alll'IFICIAIJ il«U* DITTA F.LLI FEItlI, | | k mi |I| i-lui" I . 2UH ilni«': ni 1° »imitar» I* 150 » |».lli» J uiiim ili-Ila n .1,'i Klolii Hi-nswliilk'i. - Uri 21 INCENDIO III ^ fini im-inb. i 22- llliiiiiiiin/.i"iii' ili'llr vili ili-lln rilUi, - TmUittiamla MUMrwl«. osto SIMULACRO E» MiInniH- • h<nmliunli» - Ori- 1IÌ A*l.l,\ IONI , ™l (Urlili* ili LHO « ni tu ¡«Ili» ili »in« trillalid'wu iil ini 1/amMln ili ffl»W nririfilnliei. • Ore 20 Fiiuruliiiii lo vir della Ita «m miiihÌi-* \ uli nUlift K A|timl<> |M!I!I ! u m»! jSSL « mJn, b i n i l o , h i iL'Ifnin, riii'fifeò.GrmlSlÌ.GndU! ili CosimMarli - In r«Mi 4i lw T.«tl.4r i r f T M M r i « r — mI «llr» K»ir»n v II j« ••/*>< «lupiii r a i i . l l * * Hi l i * ! . « « f««i|itrwi il 1**11«» m » « t r a m i » lw> K>. m t f m é * il hhii w » l n torl*TÌ V i »MI wiw»n< Hi in « « * - « n / 4 tln-wli*« U Om min» - I fonimi ilmranno hkIimh«!* iinnàm» allrtm>-uii » * 4 ,Il .,11. II.I < ITIMM'I» « A m » » » » ' « V M r c 11 v y «III • « ' ' * » p i » « il' ll»- « l i * WWW WWW a i i c n m i «I M f t l <**•!«, WWW '»VT WWW m »»»»"TitKl vmm'M 32 r jáí ìk. DOMINICO. FERRATA. DOMO. GRADULIS. INGENIO. VIRTUTE. RECTEFACTIS. UBIQUE. GENTIUM. CLARISSIMO. QUEM. L E O . XIII. P O N T . M A X . INGENIORUM. SAGAX. AESTIMATOR. PATRONUS. AMPLISSIMUS. DOCTRINA. PROBITATE. AERUDITIONE. PRAESTANTEM. SUMMIS. HOXORIBUS. COHONESTANDUM. CURAVI!. ANN. M. DCCC. LXXXV. IN. IIELVETICIS. NEGOTUS. EXPEDIENDIS. INGENTIBUS. INVICTUM. DIFFICULTATIBUS. MIRA. SOLLERTIA. ET. PARI. SAGACITATE. POLLENTEM. CUM. SE. PAULLO. ANTE. MIRIFICE. OSTENDISSET. LUCULENTIORIS. IN. SPEM. AUSPICIUM. QUE. MAGNITUDINIS THESSALONICAE. ARCHIEP. RENUNTIAVIT. ET. IACOBINIO. PERILLUSTRI. VIRO. ROMANAE PURPURAE. ID. TEMPORIS. IMMORTALI. ORNAMENTO. RITO. SOLLEMNI. SANCTISSIMO. AD. SANCTI. AUGUSTINI. CONSECKANDUM. DEDIT. ALIQUOT. ANNIS. POST. BELGICA. PERDIFFICILI. LEGATIONE. NA VITER. AUSPICATO. QUE. PERFUNCTO. GALLICAE. PERHONORIFICAM. ILLI. PROVI.NCIAM. ÜEMANDAVIT. TUNC. TEMPORIS. ADM1RANTE. CUNCTA. ET. STUPENTE. GALLI A. CURATORE«. OPTIMATES. PfiPULARESQUE. REIPUBL1CAE. SIBI. COMITATE. PRUDENTIA. LIBERALITATE. DEVINXIT. PONTIFICIS. MAXIMI. SANCTISSIMI. PRO. VIRIBUS. AUCTORITATI MAIESTATI. QUE. PROSPEXIT. REM. CHRISTIANAM. LNEXPIABILI. SCELERE. A. PRAEPOSTERE. AGENTIBUS. VULGO. LABEFACTATAM. FORTITUDINE. SUMMA. ANIMI. QUE. PRAESENTIA. ADMIRANDA. INCOLUMEM. USQUE. FLORENTEM. QUE. SERVA VIT. HUJUS. REI. ERGO. MUNIFICUS. IDEM. PRINCEPS. ET. MAGISTER. CHRISTIANORUM. HOMINEM. AD. GRANDIA. NATUM. OPTIME. QUE. DE. CRISTIANA. REPUBLICA. MERITUM. X. KAL. IUL. AN. M. DCCC. LXXXXVI. UNIVERSA. GESTIENTE. ET. PLAUDENTE. ECCLESIA. IN. PATRUM. CARDINALIUM. COLLEGIUM. COOPTAVIT. CIVES. EX. OMNI. ORDINE. VERENTODUNENSES. VEGRANDEM. DIGNITATEM. SUMMIS. MERITIS. PARTAM. PRINCIPI. ECCLESIAE. EMINENTISSIMO. IN. OBSEQUIUM. PRONI. GRATULANTES. QUOD. EFFIGIEM. VIRGINIS. DEIPARAE. MORBORUM. POTENTEM. PRODIGIIS. CLARAM. ET. AVITA. POPULI. RELIGIONE. SANCTAM. VERENTODUNI. AD. SAN. IOANNIS. AP. ET. EV. XIII. KAL. SEPT. AN. M. DCCCIC. SOLLEMNIBUS. COEREMONIIS. AUREO. DIADEMATE. REDIMIVIT. INOCCIDUAM. FAUSTITATEM. OMINANTUR. GRATAMQUE. ANIMI. SIGNIFICATIONEM. OSTENDUNT. JACOBUS. MAZZINELLI. ¿4ir V.. ite ¡¡§1 Mg j| Ni r? f t V ALL'EM.MO CARDINALE FE11ITI DOMENICO PER LE CVI MANI OGGI SI FREGIA D'AVREA CORONA 9 COLAFRANCESCHI FELICE ^vx. •SA IMPEDITO DAL DOVERE DEL SOLDATO & A RENDERE IL COMVNE PLAVSO QVESTO TENVE FIORE OFFRE 34 POETICO (a « SONETTO Valentano, fortunata mia cittadina natal, che accogli in festa tra lo m u r a ospitai, con manifesta gioja sincera, si Augusta e Pia Persona, salve ! che più n o n ti resta altro onore sperar, se u n giorno fia che il triregno 'di Pietro orni la testa a quello, che oggi va per la t u a via. Sì, questo è il voto fervido che innalza la Verenta cittade, e ch'io pronunzio e spero e godo non sarà fallace. E parmi che al desir plauda la balza Franca, e la Belga ove tu fosti Nunzio apportator di civiltà e di pace. q m ? = — "" STA B, TU'. PISTOLBS1 35 A TE 0 NOBILE ATLETA DEL CRISTIANESIMO INVITTO CAMPIONE DELLA FEDE RIGENERATORE GLORIOSO DELLA SACRA ELOQUENZA PADRE a g o s t i n o I)A m o n t e f e l t r o CHE EMULO DEL GRANDE FIGLIO DI MONICA COLLA STRINGENTE ED AFFASCINANTE PAROLA DI UN BERNARDINO DA SIENA COI SENTIMENTI SUBLIMI E FILANTROPICI DEL GRANDE POVERELLO DI ASSISI SPARGESTI OVUNQUE LUCE VERITÀ E VITA E LASCIASTI IN CHI TI VIDE TI UDÌ TI CONOBBE DEL TUO IMPAREGGIABILE GENIO MEMORIA INCANCELLABILE IMPERITURA IL COMITATO DELLE FESTE P E R LA INCORONAZIONE DI MARIA SS.MA DELLA SALUTE DI CUI IL 20 DEL MESE SESTILE CON DOTTO E MIRABILE ELOQUIO CANTASTI LE LODI E I PORTENTI IN VALENTANO IN NOME DEL POPOLO DEL CLERO E DE' TUOI BENEMERITI CONFRATELLI A VANTAGGIO DELLA T E R R E N A GERUSALEMME A MAGGIOR GLORIA DI NOSTRA BELLA NAZIONE AUTRICE E SCUOLA DI ANIME GRANDI E GENEROSE MANDA DAL PROFONDO DEL CUORE ENTUSIASMATO RICONOSCENTE PER L' A L T I S S I M A DEGNAZIONE DI A V E R COOPERATO A RENDER PIÙ GRANDE E SOLENNE CON TUA PRESENZA LA FESTA I VOTI PIÙ FERVIDI I PIÙ SINCERI AUGURI DI BENESSERE PROSPERITÀ E LUNGA VITA GIACOMO MAZZINELLI 36 1920 - 21° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE yynr" yqry y^pf 'wyr—w*rv—ww—wvw 41 & l * I a^A jfcA A « A ^ & •*••*••*• vw --na t » n i r v r u u ti; •—< FESTA POPOLARE IN ONORE DI w< m sw»«b»» m SS. i l S A L U T E [ il E c ni «MMMMMI DILLA SDÌ nCOMIUIOR » (Ire S. Tras|iorto ik'lta Miracoli,»,-! Immagine ilnll.t CJiicsn tlcl Ritiro nll:i Cli» CollegKial».- Fragoroso spam ili mori ari.- Ore 21 InHafcaiueiilo a ili globi rcostalki » Domenica 22 Detto sparo ili mortai- (»ri- 8. Messa ili ik'MKioiic «OH Ceucrale.-Ore 1«. MESSA .MHJiX.\K in .Musk-a; quitiili frociwione te» ii' principali ili'Ila Citi- Ori' 15. Veoperi solenni c (unzione Ila ilinosa CofcgpaUu- (»ri 1(1. TmlHmmenla Maskale ik-l kieak' i ¡nudino .-«ii scelto priori a.- Ore 18. Kslrazi<*r ili ima & •OFWMO »J a IM'IIWÌI I m del Chirn Os|K'iiale libisi rome a|i|irrs*o: |uina in qualunque fila L. 230 1" Toubola L. 1000 - 2' Tombola L 250 Ori' 21. bilia luminilo ili artistki « I leganti globi aetroslalk-i opera ik'lla rinomala j Ditta Bollimi Lodovko d Santi Boero. Pubbliche Proiezioni Gii Ore 211 Lui Nella Cllk-sa folleggiata Ore il. Corsa di Ca lungo la t i iMl'Eschio eoi premio 2 \imitili'.- Ore l.*i. nella Chiesa lenimento Miisiak'.- Oli- 17. xinciloi-e ili L. 230 e pallide I. SO al rmiMHie reiigkisa.- Ili Iti. Trai- Corsa alla tonda di Cavalli barberi eoi fantino Protezioni Cinematografiche Pubbliche martedì 24 tolto Ore S. Tni-fcrto ilella Miracolosa Imninginc ilalla Chiesa folleggiala alla (Illesa ilei lliliro ifinr a \ r a n n o luogo soknuKsimc liin/joBL O i LCUl .ilo 16 IXIOJTO 1920 II. COMITATO » Tvt >M * eoi pretino ili I. ."(Mi al I \incito»»' e pallio, e I. I(M» a! 2" n incili ni'.Ore 21. biiiil/anlento ili gioì« areiMnlk'i.- Ore 2I| »»> f v t *s »•>? t « t | 4j»«>* 37 — w «»<1* w W * S S a VALENTANO aa AGOSTO 1920 Nel Ventuaesimo dell'taronazie i IMI Si DELLA SALUTE (Ebe si venera nella Cbieea DEI TRATI MINORI J B a t t i s t i ^ o o s t i h o TIR. F. M A R T E L L A - V A L E N T A N O Sonetto Salve, Regina nostra madre, ornata D'ogni virtude e piena di splendore, Dal Vaticano fosti incoronata Con grande festa, giubilo ed onore. Ventun anno è trascorso ; la giornata D'oggi portasti qui dei figli il fiore ; Ora strappa i tuoi figli dall'ingrata Setta, soccorri il giusto e il peccatore. Tu ci salvasti dalla cruda guerra, Dal fiero morbo, più crudele ancora, Che tanti a Valentan mandò sotterra. Anche in appresso il tuo materno velo Si stenda sopra i figli tuoi, e allora Verremo un giorno a ringraziarti in cielo. V 38 NELLA SOLENNE RICORRENZA 0 DEL XXI . £NNlYER5flRIO iói) DELL* INCOROh^ZIONE DI MAB1A ¡g futi SS, B E i i A m D ' a l t r e s t r a g i si a b b e v e r a la t e r r a , m E f a n t a s m i ne l ' a e r Disperdi T u sinistramente le v i s i o n b guerra; temute, Santissima Maria della ' é Salute. C o m e l i n g u e di f u o c o e n t r o a g l i umani P e t t i s e r p e g g i a l ' o d i o e li a v v e l e n a E tè gli accenti d ' a m o r suonano vani yji tèa P e r c h è o g n u n o h a di fiel l ' a n i m a p i e n a ; P l a c a T u di l i v o r l ' a l m e Santissima Maria della imbevute, Salute. N a v e senza nocchier, senza Il f r a t e l l o ai f r a t e l fiero timone, nemico. ®p m V a l'umano consorzio a perdizione m C e r c a n d o ordine n u o v o a quello antico ; m ft Ridà Tu il s e n n o a l l e nienti Santissima Maria della i s G u i z z a l i f o s c h i b a g l i o r i ad o r i e n t e , Y a n di più v a s t a f r a t r i c i d a iS SAiUTE hllp ( 4 ^ i liss mali T u , che a ginocchi, umilmente imploriamo, F a c h e la p a c e alfui d i s t e n d a l'ali Su erriamo, E tutti q u a n t i q u a g g i ù con la p a c e r e g n i Benedici Tu E B §1 là la v i r t u t e , Salute. ì© le c a s e , l ' o p r e , i c a m p i , c h e i m p l o r a t a mai non fosti in e t e r n o p e r T e di f e d e 11 p o p o l o Cedei di E tristi Kb•li Saiute. P o n i , o D i v i n a , t r e g u a a tanti Santissima Maria della ì» ¡Ufi i te sperdute, invano, avvampi Valentano, le l i n g u e a l l ' e r r o r sien s e m p r e Santissima Maria della Hi mute, Salute. Valentano 22 Agosto i 1920 li GUIDO DE ANGELIS Jti i TIP. F. MARTELLA - TALENTANO 39 1930 - 31° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE Ritiro: Il 2l-22-*Jl\A|fi>sl(> ali 17 Trillile l'IlKSTIM nuiCI-SCAM), preghiere, lifajj^ I. 23 — OreAs linii.i l.i fiMi/ionc, ¡uni Simulami ili« SS.111.1 \ ergine, clic veni I» SOLENNE PROCESSIONE <•„„ »urlato nella ColleKjflala. Chiesa! Il '21 l ' I un sm'i salutala dallo spar HIIIIIH-, Dalle ore X alle I le .Hess»; si Miv-rj;uii';iNii<|»jiiii ora. Ore 7,."0 MI .SS.1 ¡ni) COMUNIONE GÈNÌ5RALE debraia èd M s.sa Sulenue celebrala dal iCVJIHI Sig. I» V 11IC0 ilei sullodalo (irature la f ^iii la Sunna iIHIa Ym/iinT le principali vie della cittì 16. \'«)N> Sellimi, it-fKKÓwx»' ¡IH Viim'IuMt li lai (ir r l*nnft7Ìlur lìccmti li. A l l l E IIKIHIATIXLI. Ore li »rriprelr 1il I'ivitssìi juNIÙSlO KIICdl.K con Ori' ori' I7..W. In l'iii/Mi Omini' estrazione <11 mi» T0MB0LU.10IH» a lenii del tele Dopolavoro, divisa tome a p p• s o : (¡topina L. 250 - TOMBOLA L. 150 Ori» 20 li»n.il*iifi<'f»io «li aivosialki Oh«fc2lSERVIZIO MUSICALE in l'ia/./ji (jivour Lunedì 25 - Ore 7,50. l'i-ni'es-i '^„n la S I VII A llKI.I.A VElUilMi (Lilla ( i.lle^i.il.'i alla Chi vi ilei llilirn. Ore X. Me-si Solenni' a bcnclicio (lei In ni Eiltori della fi -la. Ore 17.."II. Allenile II.1)1.1 \l ili riliKl'afanieiilii e lleliediziolie KneJirisIfca. \aleiiiami, IH AKIISIII l'.l.'O • Alimi \ III.. II. I'AIJIIR GLA ' IU»IA.N0 «»•.>»'jivfwi Cfjvft»<M »> 4. L'I ts\ kf t . »1» lvm aooxooocxsooooo 40 1934 - 35° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE Sfl V A L E N T A N O CHIESA PEL RITIRO FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE > Santuario ( rarm-vcam) delta Madonna della Salute. i» «twrt'anao, trentacinquesimo dalla luco ****** della Verdine, nel nuovo pavimento marmoreo. vede «ciotto un antico voto e nel rettami e« ptaM, a UH®«« decoro per la casa della prender« Un nuovo giorno più ramoso è torto cosi pet la Chiesa della Madonna tanto cara ai nostri padri A voi f ede» di Valeni»«,, ed a voi tutti, ammiratori e devoti delta Verone SS della Salute, I a cornn unai mi ai »etera» fetìejasiament» indetti in ti fascista cirvoatonra. R M M K U DELLE FESTE B K, 17 t IH Agosto Irete© «oJeom- c m decorsi del valente oratore francescano N . R . K I t a r i » « R u t e l l i indi preghiere Ktanie e benedizioni col SSmo GIORNO 19 AGOSTO •ocesine Trionfale »a della SaH.tr dal Ritiri, alta contrada Terra Ross« tot» swfetnuM Pontificai« di m £ccd*»»tÌ#IKno V e m i m L Presiderà e iH m-dwkw col S&mo. Mintole in Viatm Cavour a benefido dei restauri dèi !> Odia Madonna della Salute, tosi ripartita Cinquina L. ZOO, Tombola L. 600, Tombolino L. ZOO vK» <1 Imk» IH«* (Campa arti* n«ai • Ore 20,30 laig» Di.« Proiezioni Cinematografiche. 22 - in Cavour Servigio Mumafc. GIORNO 20 AGOSTO Trcnlacinquoti.no Anniversario della Iticortinartow Alla Chiesa del Ritiro Meme lette dalle li alle ». Alle 9 Canto di Terza seguito dalla Messa Solenne con Panegirico Commemorativo della Imofona/tone della Madonna. Te Deum di Rtngrariamenio. Ore 15 I N C O N T R O C A L C I S T I C O >l Campo Sportivo tl elcctil di Valentano tra l ' A r d i « » d i T o s c a n i » c l ' I m p a v i d a d i V a l e n t a n o - Ingresso al Campo L. 0,50. Ore 17 - miII» nÉÉMta Lanino Valentano CORSE DI CAVALLI 1. PREMIO L 300 CON PALLIO - 2- PREMIO L KK> Ore 20,30 - Proiezioni Cinematografiche. GIORNO 2I AGOSTO AH* ore 7 Officiatimi funebre e F unciale solenne secondi. f intenzione C I fa Ho dai Concerto cittadino «otto li Sparo di bonba a palar k COMITATO J V 41 1938 - 39° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE m OHD VALENTANO o n d a g o s t o m a - xvi FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA ¿¡MADONNA DELLA SALUTE Nei giorni 25 - 26 - 27 c. m. nella Chiesa del Ritiro, Triduo solenne predicato. Sabato 27 - VIGILIA - Uscita del Corpo Bandistico. - Trasporto Processionale della Miracolosa Icone alla Collegiata. - Innalzamento di globi aereostatici e Trattenimento Musical». Ore 17 Ore 18 Ore 20 Domenica 28 - FESTA Ore Ore Ore Ore 6,30 8 11 15 - Messa della Comunione generale. Servizio Musicale. Solenne messa in musica e panegirico. Vespri e benedizione. Ore 16 - Trattenimento Musicale con sc*ito programma. Ore 18 - Estrazione di una Tombola di lire 1500 a beneficio dell'O. N. D. cosi divisa: 1. Cinquina L. 250 - 2. Cinquina L. 250 - TOMBOLA L. IOOO Ore 20 GRANDIOSO FUOCO ARTIFICIALE eseguito dalla rinomata Ditta Bellafante di Viterbo Ore 21,30 • Trattenimento musicale. Lunedi 2 9 - FESTA Ore 8 Ore 9 - Servliio Musicale. - Mesca cantata in musica e ritorno Processionale della Mtdonna al Ritiro. Ore 15 - Trattenimento musicale. Ore 15,30 CORSA DI C A V A L L I ,oi premio di L. 3 0 0 al 1" e ricco palio e L. 100 al 2° arrivato Ore 18 CORSA PODISTICA IN PISTA riservata ai dopolavoristi e Giovani Fascisti in possesso della tessera anno XVI con premi in danaro Ore 21 PROIEZIONE CINEMA SONORO Valentano, 23 Agosto 1938 - XVI. IL COMITATO •• li l ¡/uIjM.:, di «erti:, fin -»'iranno r o l i e t f r d i i d a l f . o r p o b a n d i s t i c o d e l D o p o l a v o r o C o m u n a l e d i V a l e n l a n o d i r e n o d a -..li f i n i r . a n o S e i tiK.n i l u n / i o n l r e l i t f i o s « \„ M u s i c a v e r r à e s e g u i t a d a l l a S c h o l a C a n l o r u t n d e l R i t i r o . - t e ' ' ' ' «mAum » v « r \a • l i d e s t i n a r s i - Il p r e t z o » «» « « v m i t ctvi i i m m i a i M i i i o del cnvalli ducldurti una commissione c i a s c u n a f . a r t e l l a e d i !.. 2. e 42 Maestro Colafranceschl <*~* Wev. f>. EumMo p a e s i l i m i t r o f i e d II n u m e r o t>on I n t e r i o r e a q u o t t r o «• a m m c o n t r a r l o la T o m b o l a v e r r à e s l r a t t a a g i o r n o 1946 - MANIFESTAZIONE DEI REDUCI 22-23-24-25 agosto 1946 SOLENNI CELEBRAZIONI DI RINGRAZIAMENTO ALLA MADONN A SS. DELLA SALUTE Valentanesi! D o p o il turbine vorticoso della guerra, che ha sconvolto città e nazioni, seminando ovunque il terrore e la strage, era pur doverosa una manifestazione grandiosa di fede e eli riconoscenza a Colei che tanto premurosamente ha preservato il nostro paese e la nostra vita dalla rovina e dalla morte. I Reduci e Combattenti di questa fortunosa odissea, rimpatriati ormai quasi al completo da tutti i continenti, si rendono oggi interpreti del vostro profondo sentimento e nello stesso tempo vi invitano a sciogliere entusiasticamente il voto, che tante volte formulammo in cuor nostro all'ombra del Santuario della Salute. Non dimentichiamo nella gioia le ore dolorose. Noi partimmo col cuore tremante dall'altare della Vergine; ma la nostra fiducia incondizionata in Lei ci ridonò, d o p o tante alterne vicende, alle nostre madri, alle nostre spose, ai nostri figli. Siamo quindi generosi con la nostra Madre celeste che oggi veglia ancora sui nostri dolori e che stringe fra le sue braccia l'unica speranza del nostro avvenire. Un augurio fiducioso vola in questo momento agli ultimi figli lontani, affinché risplenda quanto prima la divina stella sulla via del loro ritorno. S'eleva infine il nostro ricordo, sacro e perenne, a tutti quelli che con l'estremo sacrificio, doloroso ma non vano, tinsero di vermiglio il vessillo della Patria. Valentanesi! Rispondete con entusiasmo a questo appello di fede. Accorrete numerosi alle solenni celebrazioni, affinché il tributo sia pieno e la pietà concorde. F. la Vergine Santa, passando acclamata per le vie cittadine, benedirà le nostre case, sorriderà ai nostri pargoli, illuminerà di speranza il nostro avvenire. ORARIO 2 2 AGOSTO Ore 8.00 - Messa solenne nel Santuario Ore 18.30 - Solenne trasporto della Venerata Immagine dal Santuario alla Chiesa Parrocchiale, con la Partecipazione del Reduci e Combattenti e di tutto il popolo. Inizio del triduo solenne predicato dal R.P. MARCELLO DI VICO o.f.m., ex cappellano militare, reduce anch'egli dalla prigionia in Germania. 2 3 AGOSTO Ore 8.30 - Solenne Messa funebre per i Caduti in Guerra, con la partecipazione dei Reduci e Combattenti e di tutte le Autorità civili e militari. Elogio funebre del sullodato Oratore. Ore 20.00 - Predica e Funzione solenne con Benedizione Eucaristica. 2 4 AGOSTO Ore 8.30 - Solenne Messa alla Vergine della Salute per il felice ritorno dei pochi ancora lontani. Ore 20.00 - Predica e Funzione solenne con Benedizione Eucaristica. 25 AGOSTO Ore 7.00 - Messa della Comunione generale dei Reduci e Combattenti. Ore 11.00 - Messa solenne di ringraziamento per i Reduci e Combattenti presenti in famiglia, imploranti assistenza per la ricostruzione della Patria. Ore 18.00 - Solenne processione per le vie del paese con la Venerata Immagine della Madonna della Salute e ritorno al Santuario dove, d o p o la predica, sarà cantato un solenne Te Deum di ringraziamento. Si prega l'intera popolazione di pavesare i balconi e le finestre e di infiorare le strade dove passerà la Processione. IL COMITATO DEI REDUCI 43 1949 - 50° DI RICORRENZA DELL'INCORONAZIONE GRANDE APPELLO al popolo di Valentano e a tutti i devoti della " MADONNA DELLA SALUTE „ Fratelli, Quest'anno 1949 ricorre il 50° anniversario dell' Incoronazione della « Madonna della Salute », che voi sempre venerate e custodite con i ¡sensi più alti della pietà cristiana. In questa cara ricorrenza chiediamo che il vostro aiietto di figli devoti alla Madre del cielo sia la manifestazione più degna e concreta della vostra Fede. Oggi, dietro l'esempio dei vostri padri che l'amarono profondamente e in segno di tanto affetto vollero che il 20 agosto 1899 fosse solennemente Incoronata dal compianto porporato Domenico Cardinal Ferrata, voi, o Cittadini, riuniti e bene organizzati non vogliate essere di meno nel festeggiare sì fausto avvenimento. Nei tempi nostri si è detto più volte che questa ora che attraversiamo è « l'Ora di Maria » e noi tutti vogliamo stringerci a questa Madre diletta per avvalorare maggiormente le forze del popolo italiano nel lavoro indefesso di una sana ricostruzione. Pertanto questo cinquantenario, che avrà il suo epilogo nel 21 Agosto 1949, con speciali Funzioni, conferenze e discorsi dei più valenti oratori, si ripromette una Fede più sentita e operosa nella vita di ciascuno di noi. La « Madonna della Salute » ha sempre protetto il popolo di Valeutano e paesi vicini, liberandoli dalla peste e dalla carestia e quindi saprà, in occasione di questo suo 50° essere più propizia rimeritandoci coti grazie e favori celesti che leniscano tanti dolori dell'ora presente. Con la preghiera più fervorosa e la recita del S. Rosario nelle famiglie, col proposito fermo di togliere il turpiloquio, la bestemmia, con l'offerta generosa, siano questi i mezzi di preparazione per accogliere trionfalmente la « Madonna della Salute», che passerà benedicente e con materno sorriso nelle vie e nelle piazze del paese fra il tripudio osannante dei suoi figli devoti. Per il Comitato esecutivo con approvazione Ecclesiastica 'Urcioaio - Viterbo 44 COMUNE DI VALENTANO - 1949 FESTE CINQUANTENARIE DELLA Madonna della Salute (1899-1949) CITTADINI ! Il 20 A g o s t o 1949 si c o m p i o n o c i n q u a n t a n n i dalla s o l e n n e I n c o r o n a z i o n e della M a d o n n a della S a l u t e . S e col p e n s i e r o e con l'affetto r i a n d i a m o alla storia della n o s t r a P a t r i a e alla storia intima di ciascuno di noi, in q u e s t o c i n q u a n t e n n i o , g r a v i d o di eventi, s a t u r o di s a n g u e , b r u c i a n t e di odii e di v e n d e t t e , a v v e r t i a m o la singolarissima, p r o t e z i o n e della M a d r e celeste i n c o r o n a t a dai nostri P a d r i . CITTADINI ! Il m o n d o c o n s a c r a t o al C u o r e Immacolato di Maria, l'Italia visitata dalla " Verg i n e P e l l e g r i n a , , , che richiama folle di fedeli a t t o r n o ai S u o i A l t a r i sono indice sicuro che l'ora che a t t r a v e r s i a m o è 1' " O R A DI M A R I A „. P e r Lei a l ' u m a n i t à è v e n u t o l ' A u t o r e della G r a z i a , G e s ù ; p e r Lei v e r r à la g r a z i a del n o s t r o richiamo alla casa del P a d r e . L a festa di Maria p o n e alle n o s t r e coscienze il d o v e r e di s e g u i r e C r i s t o nella piena o s s e r v a n z a della l e g g e divina. P r o p r i o con q u e s t o g e n e r o s o proposito di un totale r i t o r n o a Dio sta la r a g i o n e e l'essenza di q u e s t e feste cinquantenarie. PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI E CIVILI D a l 14 al 21 A g o s t o " S E T T I M A N A M A R I A N A „ C H I E S A D E L R I T I R O . G i o r n i 1 4 - 1 5 - 1 6 - 1 7 A g o s t o —- Dalle o r e 5,30 alle o r e 9 S S . Messe lette. O r e 8 Messa C a n t a t a . O r e 18 R o s a r i o , P r e g h i e r a , B e n e d i z i o n e Eucaristica. T R I D U O S O L E N N E 18 A g o s t o . — Dalle o r e 5,30 alle o r e 9 S S . Messe continuate. — O r e 8 Messa in Musica. — O r e 17,30 R o s a r i o , Discorso, B e n e d i z i o n e Eucaristica. G i o r n a t a p e r gli uomini e p e r le D o n n e Cattoliche. - - O r e 10 Confer e n z a . T u r n i di o r e di g u a r d i a . — O r e 15,30 C o n f e r e n z a . 19 A g o s t o . — Nel mattino e nel p o m e r i g g i o le S S . Messe e la f u n z i o n e religiosa, come nel g i o r n o p r e c e d e n t e . — G i o r n a t a per la g i o v a n e : O r e 10 C o n f e r e n z a . T u r n i di o r e di G u a r d i a . — O r e 15,30 C o n f e r e n z a . — O r e 16 C O R S E P O D I S T I C H E da d i s p u t a r s i sulla pista del P o g g i o con ricchi p r e m i ai vincitori. — O r e 21 A T T O A C C A D E M I C O nel S a l o n e d e l C i n e m a "Colombo,, con l ' i n t e r v e n t o del Q U A R T E T T O R O S A N O della R A D I O R O M A . D u r a n t e il t r a t t e n i m e n t o p r e n d e r a n n o la p a r o l a S. E. Mons. G i u s e p p e P r o n t i , V e s c o v o di A c q u a p e n d e n t e , e il Dr. Iozzelli Attilio. 20 A g o s t o . — Dalle o r e 5,30 alle o r e 9 S S . Messe. — O r e 8 Messa in Musica. — G I O R N A T A D E L G I O V A N E : O r e 10 C o n f e r e n z a . T u r n i di o r e di guardia- — Conferenza. O r e 14 C O R S A C I C L I S T I C A , (doppio giro del lago di B o l s e n a J II. Coppa G. Bozza, dotata di L. 50.000 di p r e m i , oltre L. 3000 p r e m i o della montagna, O r e 17,30 C a n t o dei v e s p r i , discorso e B e n e d i z i o n e Eucaristica. Veglia n o t t u r n a — O r e 21 In Piazza C a v u r T r a t t e n i m e n t o Musicale. 21 A g o s t o — F E S T A D E L L A M A D O N N A D E L L A S A L U T E — O r e 7 M e s s a della C o m u n i o n e G e n e r a l e c e l e b r a t a dall'Eco.mo Vescovo D i o c e s a n o Mons. G i o v a n n i Rosi. — O r e 9,30 R i c e v i m e n t o a l l ' i n g r e s s o del S a n t u a r i o dell ' E m a n o C A R D I M A L E C L E M E N T E M I C A R A , Vescovo di Velletri, P r e fetto della S. C o n g r e g a z i o n e dei Riti, inclito p r o t e t t o r e dei F É . Minori 45 P r o c e s s i o n e nel P i a z z a l e A r m a n d o Diaz. D i s c o r s o di c h i u s u r a del v a l e n t e o r a t o r e P. A n t o n i o Lisandrini e B e n e d i z i o n e pontificale dell'Eni.mo Cardinale - O r e t7 T r a t t e n i m e n t o Musicale in P i a z z a C a v o u r della B a n d a Musicale di S a c r o f a n o , d i r e t t a dall'Illustre M a e s t r o Lai 1 i R i c c a r d o — O r e 18,30 E s t r a z i o n e di u n a T O M B O L A DI L I R E 3 0 . 0 0 0 , divisa come s e g u e : C i n q u i n a L. 5 0 0 0 , T o m b o l a L. 2 0 . 0 0 0 , T o m b o l i n o L. 5 0 0 0 — O r e 2 1 T r a t t e n i m e n t o Musicale in Piazza C a v o u r . — ( i r e 22 F U O C H I P I R O T E C N I C I della r i n o m a t a ditta B e l l a f a n t e 22 A g o s t o O r e 10 C O R S E DI C A V A L L I non b a r b e r i con fantino l u n g o la via d e l l ' E s c h i o col p r e m i o di L. 2 5 . 0 0 0 , di cui L' 1 5 . 0 0 0 e palio al p r i m o . L. 7000 al secondo, L. 3000 al terzo — O r e 1 5 I N C O N T R O DI C A L C I O al c a m p o s p o r t i v o "Eelceti,, O r e T7 T r i d u o di r i n g r a z i a m e n t o nella C h i e s a P a r r o c c h i a l e , p r e d i c a t o dal Prof. P. V i n c e n z o Rossetti. — O r e 21 C I N E M A A L L ' A P E R T O col film "Il P o v e r e l l o d'Assisi,, 23 A g o s t o — O r e 8 Messa C a n t a t a e P r o c e s s i o n e s o l e n n e del V e n e r a t o Sim u l a c r o p e r le Vie del P a e s e e r i t o r n o al S a n t u a r i o . C a n t o del T e D e u m O r e 16 C O R S A DI C A V A L L I B A R B E R I con f a n t i n o sulla Pista del P o g g i o col p r e m i o di L. 4 5 . 0 0 0 , di cui L. 3 0 . 0 0 0 e palio al vincitore; L. 1 0 . 0 0 0 al s e c o n d o vincitore; L. 5 0 0 0 al t e r z o — O r e 2 1 C i n e m a a l l ' a p e r o . Valentano, 14 - 8 - i()4<) 1 P.P. Francescani - Il Comitato NO FF - Nei giorni tS, ig, 20, 21 parlerà il celebre oratore P. Antonio Lisandrini, Prof, dell' Ateneo Antoniano di Roma. - - Possono partecipare alla Corsa Ciclistica 1 dilettanti di I. e 11. categoria e gli indipendenti regionali. Le iscrizioni si ricevono presso la S.S. Valentano e /' U V.I. di Viterbo. — In caso di Pioggia o di forza maggiore la Tombola sarà rimandata ad altro giorno da destinare — Le corse di cavalli non verranno effettuate se non vi parteciparanno almeno 4 Cavalli della stessa categoria. (da L OSSERVATORE ROMANO DELLA DOMENICA, XVI, n. 37 - 11 settembre 1949) FESTE CINQUANTENARIE A VALENTANO Il Convento dei Frati Minori e la Chiesa ricoperti di drappi e bandiere salutavano, all'alba elei 21 agosto, tra il s u o n o festoso delle campane, c o m e la giornata più radiosa che avrebbe vissuta Valentano. L'Ec.mo Vescovo Diocesano Mons. Giovanni Rosi, alle ore 7, celebrava la Messa della comunione generale distribuendo la SS. Eucarestia a numerosi fedeli, specialmente uomini. Alle ore 10, nel Piazzale del Convento, viene ricevuto in forma solenne l'Em. Cardinale Clemente Micara. Erano a riceverlo le Ecc. il Vescovo e il Prefetto della Provincia, il Questore, e altre Autorità, tra le quali si notava l'Ili.mo Sindaco del paese, il Giudice, e il Comitato della Festa. Durante l'Assistenza Pontificale dell'Eni.mo Cardinale teneva l'omelia, tessendo le virtù della Madonna con infuocate parole. Nel pomeriggio la miracolosa Statua della Madonna, sopra una sontuosa macchina, veniva portata processionaImente nella Chiesa Collegiata per il triduo di ringraziamento. L'Em.mo Cardinale, l'Ecc.mo Vescovo Diocesano, n u m e r o s o Clero e le Autorità, varie Associazioni Cattoliche, r e n d e v a n o la processione davvero imponente. Varii pellegrinaggi eia Canino, Piansano, Farnese, Ischia, erano ventiti ad ingrossare le file della processione, preceduti dal loro Rev.mo Parroco. Nel piazzale di S. Croce la processione sostava attorno ad un solenne baldacchino dove il noto oratore P. Antonio Lisandrini, teneva un mirabile discorso e strappava le piti calde ovazioni da tutti gli intervenuti che gremivano il grande piazzale fin nelle parti più lontane. Il Paese, artisticamente pavesato, riceveva la Madonna con singolare entusiasmo. Il ricordo eli questa giornata rimarrà imperituro nella mente e nel cuore di tutti i valentanesi. I vecchietti orgogliosi ricordavano con piacere le loro Feste di ciquant'anni fa e rimanevano pienamente soddisfatti v e d e n d o nella grandiosità di questo giorno c o m e il Paese abbia mantenuto la Devozione alla Madonna del Ritiro, c o m e si chiama c o m u n e m e n t e , e ripetuta in u n o slancio di fede, la più sentita riconoscenza. 1949 - RICORRENZA DEL 50° Rara sequenza fotografica della venuta della Statua a Valentano 1. Il popolo attorno alla S. Vergine 2. Via Amedeo (vecchia caserma C.C.) 3. Strada S. Maria (altezza V. Solleone) 4. Via C. Alberto (altezza La Ripa) 5. Via Roma 6. Rie S. Croce 7. Rie S. Croce V 47 J 1999 - CENTENARIO DELLA RICORRENZA PROGRAMMA Sabato 31 luglio GIORNATA DEL SOFFERENTE Ore 18.00 - S. Messa del Malato Domenica 1 agosto ORARIO FESTIVO SANTE MESSE Lunedì 2 - Venerdì 6 a g o s t o SANTE MESSE - mattino ore 9.30 - pomeriggio ore 17.00 Sabato 7 a g o s t o e processione solenne Ore 17.00 - Uscita del simulacro della MADONNA dal Santuario Itinerario: Santuario - Felceti - Villa Fontane - Piazzale S. Croce (La Banda cittadina onora l'arrivo della statua); Via Carlo Alberto; Via Cadorna; Via Amedeo; Piazzetta; (Chiesa eli S. Giovanni Evangelista) Ore 19.00 - MESSA SOLENNE concelebrata da S.E. Il Vescovo e il Ministro Provinciale dell'Ordine dei Frati Minori * CERIMONIA DELL'INCORONAZIONE * VEGLIA Ore 23.00 - PROCESSIONE DI RITORNO (accompagnata dalla Banda Cittadina) Itinerario: Piazzetta: Via Trento e Trieste; Corso G. Matteotti; Via Cadorna; Via A. Gramsci; P.le S. croce. Gli itinerari nel paese sono coronati dalla staffetta dei bambini. Ore 23 30 - S. Croce - FIACCOLATA CON RIENTRO NEL SANTUARIO Ore 23.50 - I n n a l z a m e n t o p a l l o n e aerostatico l u m i n o s o Ore 24.00 - Veglia di p r e g h i e r a (fino all'alba) Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore Domenica 8 agosto 8.00 - S. MESSA A CONCLUSIONE DELLA VEGLIA 9-30 - Apertura festeggiamenti: ANNULLO FILATELICO con timbro commemorativo del Centenario a cura delle Poste Italiane SPA - Sala adiacente al Santuario: LA MADONNA DELLA SALUTE E VALENTANO Mostra storico-documentaria sul Santuario e il Convento 10.30 - MESSA SOLENNE 17.00 - MESSA SOLENNE 18.00 - PRESENTAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE SULLA STORLA DELLA MADONNA DELLA SALUTE 18.30 - RINFRESCO CONVIALE CONCERTO DELLA BANDA DI VALENTANO 21.30 - Piazzale del Santuario GARA FRA COMPLESSI MUSICALI 48 f La Statua della Madonna della Salute posta nella Piazza di Valentano probabilmente nella giornata di sabato 23 aprile 1938 prima del ritorno al Santuario, in occasione dell'evento miracoloso della siccità. BIBLIOGRAFIA ARCHIVI E RACCOLTE - Archivio Archivio Fototeca Raccolta Santuario della Madonna della Salute Comunale Biblioteca Comunale R. Luzi - Foto: M. Cruciani (1938); C. Antonetti, E. Biagini, M. Franci (1949) PUBBLICAZIONI La Madonna della Salute, Bollettino, 1943-1975 F. Annibali, Notizie storiche della Casa Farnese, della fu Città di Castro, del suo Ducato..., Montefiascone, Tip. Seminario, 1817-1818 Casimiro da Roma, Memorie Istoriche delle Chiese, e dei Conventi Dei Frati Minori della Provincia Romana, Roma, Stamp. P. Rosati, 1764 C. Codoni, Cenni storici intorno alla terra di Valentano, Viterbo, Pompei, [1867] F. De Angelis, Organi e organisti di S. Maria in Aracoeli, Roma, 1968 G. De Dominicis, Fra Valentino Sensini o.f.m. (1815-.1894). Cenni storici e "Fioretti", Roma, Scuola Tip. Francescana, 1959 (seconda ediz. Roma, 1974) R. Luzi, Valentano, Foto E. Montaina, Viterbo, Agnesotti, 1986 B. Mancini - R. Luzi, Valentano. Luoghi e tempi del sacro, Valentano, GAV, 1995 G. Rosati (T. Pupigosi), La Madonna della Salute, Firenze, tip. Uccelli e Zolfanelli, 1899 G. Rosati, Il Convento e il Santuario de La Madonna della Salute in Valentano (Viterbo) dalle origini ai nostri giorni, Viterbo, Quatrini, 1947 G. Zucconi, La Madonna della Salute e il suo Santuario presso Valentano (Viterbo), Acquapendente, La Commerciale, 1059 V J