Protocollo operativo servizi semiresidenziali per minori
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Protocollo operativo servizi semiresidenziali per minori
PROTOCOLLO OPERATIVO DEFINITIVO PER I SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER MINORI marzo 2006 Il presente protocollo operativo definisce le modalità di collaborazione tra i Servizi Socio-sanitari territoriali ed i Servizi Semiresidenziali per minori, nel caso in cui, avendo in carico un minore e la sua Famiglia, essi abbiamo preventivamente valutata e concordata la necessità di ricorrere a tale forma di intervento socio-educativo. 1. AMMISSIONE E DEFINIZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE La fase di ammissione comprende lo svolgimento delle seguenti fasi: 1) Richiesta d’inserimento Il Servizio Sociale che ha incarico il minore e la sua famiglia ,dopo aver valutato ed individuato all’interno dell’equipe multidisciplinare la struttura più idonea al bisogno manifestato,contatta il Responsabile del servizio semiresidenziale per verificare la disponibilità del posto e invia la richiesta scritta di ammissione [MODULO “RICHIESTA DI INSERIMENTO”]. Tale documento contiene tutte le informazioni necessarie per valutare se la situazione del minore da accogliere è compatibile con il Progetto Generale del Servizio Semiresidenziale e con i suoi equilibri interni esistenti al momento, oltre che alla tipologia di servizio (modulo standard, modulo socio-educativo, semiconvitto). Il Responsabile del servizio semiresidenziale si impegna a dare risposta in merito alla richiesta entro dieci giorni dal ricevimento della richiesta scritta, a seguito di una valutazione compiuta insieme alla propria Equipe educativa. 2) Progetto Educativo Individuale In caso di risposta affermativa, il Responsabile del Servizio Semiresidenziale, l’Assistente Sociale e gli altri operatori socio-sanitari eventualmente coinvolti, realizzano uno o più incontri in cui: a) l’Assistente Sociale consegna al Responsabile la relazione sulla situazione del minore, come previsto dalla normativa, ed eventuale altra documentazione necessaria per l’inserimento; viene definito il tempo d’invio della documentazione d’ingresso ancora da produrre, che verrà conservata dal Responsabile del servizio semiresidenziale in ottemperanza della normativa sulla privacy. b) Vengono fissate le linee generali dell’intervento educativo richiesto al servizio semiresidenziale, con indicazione degli obiettivi da raggiungere a lungo termine, della durata della fase dedicata dall’Equipe Educativa all’osservazione e all’approfondimento dei bisogni socio-educativo e delle risorse personali del minore, della durata del periodo di permanenza. c) Qualora vengano a concorrere situazioni particolari legate a specifiche esigenze del minore, l’Assistente Sociale ed il Responsabile del Servizio Semiresidenziale concordano eventuali prestazioni aggiuntive a cui il minore avrà diritto. In particolare, potranno essere previsti i seguenti servizi aggiuntivi: trasporto, pasto aggiuntivo, supporto educativo individuale. Tali prestazioni aggiuntive sono indicate espressamente nel modulo “Piano d’Intervento”, congiuntamente al periodo e l’onere economico relativo. d) Vengono definite le modalità di intervento e di collaborazione con i familiari da parte del Servizio Semiresidenziale, con indicazione degli obiettivi e delle risorse. e) Vengono concordate la data e le modalità d’inserimento, nonché dell’acquisizione del parere del minore in merito all’inserimento, a partire dal 14° anno di età. pagina 1 di 4 PROTOCOLLO OPERATIVO DEFINITIVO PER I SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER MINORI marzo 2006 Una volta definito, il [MODULO “PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE”] viene firmato da tutti gli operatori socio-sanitari coinvolti e dal Responsabile della struttura, che ne conservano copia. 3) Provvedimento amministrativo Una volta concordato il Piano d’intervento e la data di inizio della frequenza del minore, il Responsabile dei Servizi Sociali territoriali, almeno 5 giorni prima dell’ingresso, invia al Servizio Minori e Famiglia la documentazione amministrativa necessaria per l’emissione del provvedimento amministrativo a copertura dell’intervento richiesto [MODULO “IMPEGNATIVA”]. Entro 30 giorni dal ricevimento della proposta di inserimento da parte del Servizi Sociali territorialmente competenti, l’Ufficio Amministrativo predisposto dalla Direzione invia l’impegnativa al Responsabile del Servizio Semiresidenziale. Successivamente, almeno 15 giorni prima del termine del periodo indicato nel provvedimento amministrativo e solo quando il Piano d’intervento preveda la continuazione dell’inserimento, il Responsabile dei Servizi Sociali territoriali invia nuovamente al Servizio Minori e Famiglia la documentazione amministrativa necessaria per l’emissione di una nuova impegnativa. Entro 30 giorni dal ricevimento della proposta di inserimento da parte del Servizi Sociali territorialmente competenti, l’Ufficio Amministrativo predisposto dalla Direzione invia l’impegnativa Responsabile del servizio semiresidenziale. 2. DEFINIZIONE E REALIZZAZIONE DEL PIANO D’INTERVENTO EDUCATIVO A partire dall’ingresso del minore nel Servizio Semiresidenziale, l’Equipe degli educatori facendo riferimento al Piano Educativo Individuale elaborato, mette in atto un complesso di interventi educativi finalizzati a: - osservare ed approfondire i bisogni socio-educativi del minore accolto e delle risorse personali; - individuazione degli obiettivi educativi a medio e breve termine, delle attività da realizzare e dei risultati da ottenere con l’intervento dell’Equipe educativa [PIANO D’INTERVENTO EDUCATIVO]. 1) Osservazione e approfondimento dei bisogni socio-educativi e delle risorse La durata del periodo di osservazione viene concordata in sede di definizione del Piano d’Intervento. Sarà cura dell’Equipe Educativa documentare tale attività di analisi utilizzando una propria modulistica predisposta. Durante tutta la fase di osservazione, il servizio semiresidenziale è comunque tenuto a realizzare per il minore le prestazioni convenzionali. 2) Piano d’Intervento educativo Terminata la fase di analisi, l’Equipe educativa del servizio semiresidenziale predispone una proposta per il [PIANO DI INTERVENTO EDUCATIVO] da concordare con gli operatori socio-sanitari coinvolti, tenendo conto delle risorse istituzionali, personali, familiari e di rete. Il Piano deve contenere gli obiettivi a medio e breve termine, le attività da svolgere con o a favore del minore, le risorse, i risultati previsti. pagina 2 di 4 PROTOCOLLO OPERATIVO DEFINITIVO PER I SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER MINORI marzo 2006 3) Realizzazione delle attività programmate Concordato il Progetto Educativo Individuale, l’Equipe educativa realizza le attività previste dalla programmazione, avendo cura di documentare il percorso personale di ogni minore attraverso la raccolta di: a) registrazioni sull’osservazione dei rapporti con la famiglia; b) annotazioni sulla realizzazione delle attività socio-educative programmate e valutazioni sul conseguimento dei risultati; c) verbali delle riunioni dell’Equipe educativa; d) verbali delle riunioni effettuate con i servizi socio-sanitari e dei contatti con gli altri servizi e risorse del territorio. 3. VERIFICHE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI INTERVENTO La documentazione del percorso personale del minore da parte dell’Equipe degli educatori viene utilizzata sia per la verifica e l’aggiornamento del Progetto Educativo Individualizzato che del Piano di Intervento. Almeno semestralmente il Servizio Sociale e gli altri operatori socio-sanitari eventualmente coinvolti, si incontrano con l’Equipe Educativa per verificare l’andamento dell’intervento a favore del minore e della famiglia. In tale occasione, il Responsabile del servizio semiresidenziale consegna agli operatori socio-sanitari coinvolti una relazione sull’intervento educativo svolto. Nel caso si evidenziassero particolari problematiche socio-sanitarie, il Responsabile del servizio semiresidenziale è tenuto a segnalarle tempestivamente, in forma scritta, all’Assistente Sociale e agli altri Operatori Socio-sanitari eventualmente coinvolti. L’Assistente Sociale provvede a convocare tutti gli operatori socio-sanitari coinvolti ad un’incontro con il Responsabile del Servizio Semiresidenziale in cui verranno definite le modalità d’intervento per affrontare le problematiche emerse. Almeno tre mesi prima dello scadere del periodo di permanenza indicato nel Progetto Educativo Individuale, gli operatori socio-sanitari coinvolti ed il Responsabile del Servizio Semiresidenziale valutano congiuntamente il grado di raggiungimento degli obiettivi a medio e lungo termine e concordano se rinnovare il Piano d’Intervento, prorogando così il periodo di permanenza.In tal caso, si provvede a compilare un nuovo modulo, a firma di tutti gli operatori socio-sanitari coinvolti e del Responsabile del Servizio Semiresidenziale. Per prorogare la permanenza oltre il 18° anno di età è necessaria l’emissione di apposito decreto del Tribunale per i Minorenni. In caso di particolari necessità che richiedano la prosecuzione della permanenza nel Servizio residenziale oltre il 18° anno al fine di raggiungere gli obiettivi definiti nel Progetto Educativo Individuale, in assenza di decreto del Tribunale per i Minorenni, la richiesta di proroga, per un periodo limitato (massimo tre mesi), deve essere definita nei tempi e nei modi suindicati. Tutte le riunioni di verifica vengono documentate dal Responsabile del Servizio Semiresidenziale in apposito verbale, così come le indicazioni in merito l’aggiornamento del Progetto Educativo individualizzato e/o del Piano d’Intervento Educativo. Il Responsabile del Servizio Semiresidenziale, qualora le assenze del minore superino il 50% delle presenze bimestrali, è tenuto a comunicarlo rapidamente all’Assistente Sociale di riferimento. A sua volta, l’Assistente Sociale deve darne tempestiva comunicazione all’Ufficio Amministrativo della Direzione Sicurezza sociale, specificandone le motivazioni. pagina 3 di 4 PROTOCOLLO OPERATIVO DEFINITIVO PER I SERVIZI SEMIRESIDENZIALI PER MINORI marzo 2006 4. CONCLUSIONE E DIMISSIONI Se nella verifica finale, di cui sopra, vengono invece confermate le dimissioni, il Responsabile del servizio semiresidenziale e gli Operatori Socio-sanitari definiscono le modalità per coinvolgere il minore e la famiglia nel programma per le dimissioni. La valutazione conclusiva sul percorso personale del minore ed il programma per le dimissioni vengono documentati in apposito verbale dal Responsabile del servizio semiresidenziale. Qualora sopraggiungano condizioni che rendano inattuabile il Piano d’Intervento, il minore viene dimesso a seguito di valutazione congiunta tra gli Operatori Socio-sanitari coinvolti ed il Responsabile del Servizio Residenziale, con le modalità ed i tempi concordati e garantendo comunque la continuità assistenziale. L’Assistente Sociale responsabile della presa in carico del minore è tenuto a comunicare all’Ufficio della Direzione Sicurezza Sociale l’avvenuta dimissione del minore entro il termine di cinque giorni dalla cessazione dell’inserimento per mezzo di apposito modulo vigente. pagina 4 di 4