MAURO ICARDIio, papà
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MAURO ICARDIio, papà
o chi di noi settimanale n. 24 - 10 GIUGNO 2015 sì perfett ✤ Speciale nozze ✤ La guida per un 24 pagine per il giorno più bello Sergio mattarella Solo chi in viaggio con il Presidente a Buckingham Palace dalla chiesa frizzi Dopo 13 anni torniamo insieme Ch24COVERL-OK.indd 1 MAURO icardi io, papà contro tutti Austria �4,10 - Belgio �4,00 Canada CAD 8,00 - Francia �4,00 Germania �5,00 - Lussemburgo �4,00 Portogallo (CONT.) �4,00 - U.K. GBP £ 3,50 Spagna �4,00 - Svezia Sek 45,00 - Svizzera CHF 4,70 Svizzera Canton Ticino CHF 4,50 - USA: $ 7,10 Anno XXII- Poste Italiane spa Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art. 1, comma 1, DCB Verona “Prezzo base anche ai fini degli abbonamenti �2,00” s 2,00 La dolce attesa di elisabetta canalis 29/05/15 23:36 Lettere al direttore la vita è bella, sempre dunque, al già nobile spirito di una vacanza “ecologica” l’impegno ad aiutare un’istituzione in difficoltà, messa in ginocchio da anni di politiche confuse – se così si può dire – e poco lungimiranti in materia di pubblica istruzione. Da mamma, quasi mi commuovo a pensare che un privato possa avere a cuore il futuro dei nostri ragazzi e che si metta a disposizione, nel suo piccolo, per dare un aiuto concreto alla loro formazione. Mi auguro che la riforma della scuola, a cui sta mettendo mano il governo Renzi, possa essere animata dallo stesso spirito, concreto e capace di guardare al futuro con buonsenso. Ne va del domani dei nostri figli, i prossimi cittadini di questo scalcinato Paese. Grazie per l’attenzione, Carlotta Caro Alfonso, 25 anni fa, letteralmente schifato dalla vita, decisi di non avere figli: promisi a me stesso che mai avrei messo al mondo qualcuno in questa valle di lacrime. Dopo 25 anni di “presa in visione” di ulteriori fatti e (soprattutto) misfatti verificatisi sulla faccia di questa terra (la frase evangelica “chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto” è stata ampiamente disattesa), sono giunto alla conclusione di aver fatto la scelta giusta. Eh, sì: perché questo mio potenziale figlio, che non c’è, non saprà mai nulla di guerre, terremoti, inondazioni, povertà, ingiustizie, dittatori, manicomi, manicomi criminali, carestie, prigioni, torture, vivisezione, tumori, malattie, campi di concentramento, sete, fame, paura, angoscia, afa, gelo, fanatismi religiosi, depressione, razzismo, mafia, disastri nucleari, mutilazioni genitali, ansia, insonnia, stragi, pedofilia… E, tra me e me, gli dico: ragazzo mio, quanto sei stato fortunato a rimanere all’oscuro di tutto ciò che nessun (eventuale) paradiso potrà mai compensare. Io, in questa vita mi ci sono trovato: i miei genitori non mi hanno chiesto se volessi o meno venire al mondo. Il mio consiglio è di pensarci due volte prima di dare il (presunto) dono della vita a chi, per ovvie ragioni, nulla può obiettare e nulla può dire sulla sua volontà o meno di nascere. Mario Caro Mario, capisco il suo sfogo, ma mi consenta di non essere d’accordo. La vita, per quanto dolorosa, difficile, ingrata possa essere, non è mai così buia da non lasciare intravedere almeno una delle sue tante meraviglie. E, lo dico con convinzione: dare la vita a un figlio è il più bel dono che si possa fare a noi stessi e a lui. Un caro saluto! dobbiamo aiutare la scuola pubblica Gentile direttore, ma è mai possibile che in Italia ci debbano pensare i privati a difendere la scuola pubblica e il futuro dei nostri ragazzi? Sono una giovane mamma di due bambini che frequentano la scuola dell’obbligo, in seconda e quarta elementare, e ogni giorno io e le altre mamme ci scontriamo con le difficoltà di far studiare i nostri figli. Nelle aule manca tutto e le maestre fanno acrobazie quotidiane per garantire al meglio lo svolgimento delle lezioni, chiedendo spesso l’aiuto di noi genitori per avere il materiale minimo necessario. Poi leggo che l’Ascom Federalberghi di Cervia ha promosso un’iniziativa di tutto rispetto: tutti i bambini che soggiorneranno con il progetto Eco Vacanza in una delle loro strutture, riceveranno un buono da 70 euro da consegnare alla propria scuola per l’acquisto di materiali di cancelleria, aggiungendo, Cara Carlotta, paghiamo fior di tasse e siamo costretti a comperare di tasca nostra la cancelleria della scuola o a rivolgerci a una clinica privata per non aspettare un anno per poter fare una radiografia. E la politica è sempre più lontana dai nostri bisogni. Per il momento, purtroppo, possiamo solo tirarci su le maniche e lavorare. Un caro saluto. un baule pieno di ricordi inaspettati Egregio direttore, sono una signora di 75 anni, mi chiamo Valeria e ho due figli gemelli, maschio e femmina, e tre nipoti (è una presentazione sintetica, ma non sapevo come iniziare…). Sono una sua ammiratrice: di lei mi piacciono personalità, professionalità e semplicità. Spero le giunga questa mia, perché ho una richiesta particolare e ho pensato di rivolgerla a lei. Facendo pulizia in solaio, in un vecchio baule ho trovato dei quaderni su cui mio padre, in tempo di guerra (1940), ha scritto a mia madre, ai suoi genitori e agli amici alcune poesie, a mio avviso molto belle. Sono sensazioni, stati d’animo di un soldato lontano da casa. Mi piacerebbe che lei le leggesse e mi desse la sua opinione. Sarei felice se si potessero pubblicare, ma non so a chi rivolgermi. I suoi scritti, nonostante avesse fatto solo le elementari, sono perfetti, corretti, senza alcun errore grammaticale e pieni di sentimento. Era un artista, suonava il pianoforte senza aver studiato musica. Da lei, direttore, mi basterebbe avere un parere, anche se il mio sogno di vederli pubblicati non si avverasse. So che il suo tempo è prezioso, ma se mi potesse rispondere ne sarei felice. La mia vita è stata molto travagliata e piena di sofferenze: ho cresciuto i miei figli da sola, mio marito se ne è andato con un’altra donna quando i bambini avevano solo due anni. Li ho allevati, sono diventati dei figli meravigliosi e questo mi riempie di gioia! In più, ho capito che nella sofferenza si diventa più forti e coraggiosi. Mi scusi se ho scritto un po’ di me, ma mi è venuto spontaneo. La saluto (se posso) con affetto. Cara lettrice, mi mandi pure una copia delle lettere di suo papà a questo indirizzo: Alfonso Signorini Redazione CHI Palazzo Mondadori 20090 Segrate (MI) Le leggerò con piacere e le farò sapere. La abbraccio. SCRIVETE AL DIRETTORE Lettere: Alfonso Signorini via privata Mondadori 1 20090 Segrate E-mail: [email protected] Twitter: @alfosignorini Facebook: www.facebook.com/chimagazine La nuova pagina Facebook della rivista dove potrete trovare tutte le novità e dialogare con la redazione. Fax: 02-75423534 Le tue opinioni sono preziose per noi «Vai all’indirizzo http://mondadorilab.it e iscriviti al nostro panel rispondendo ad alcune domande. Ci aiuterai a rendere “Chi” ancora più interessante e vicino alle tue aspettative e, accumulando punti, potrai richiedere bellissimi premi» Ch24_008_009-LETTERE-Lok.indd 8 29/05/15 14.19