Scheda paese Senegal

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Scheda paese Senegal
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Scheda Paese LIBANO
Secondo livello
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
1
SCHEDA PAESE LIBANO
Indice
1. Mappe ................................................................................................................ 3
2. Fattori di crisi .................................................................................................... 6
3. Relazioni internazionali ..................................................................................... 6
3.1
Principali trattati internazionali ratificati ............................................................ 6
3.2
Appartenenza a blocchi regionali economici e ad altre organizzazioni internazionali . 7
4. Economia ........................................................................................................... 7
4.1
Investimenti esteri e commercio internazionale .................................................. 7
4.2
Interscambio commerciale con l’Italia ............................................................... 9
5. Indici socio-demografici .................................................................................. 10
5.1
Principali indicatori demografici ...................................................................... 10
5.2
Flussi migratori............................................................................................ 10
6. Posizionamento del Paese rispetto ai “Millennium Development Goals” .......... 11
7. La cooperazione internazionale ....................................................................... 14
7.1
Principali Organizzazioni internazionali che hanno adottato una strategia Paese per il
Libano ........................................................................................................ 14
7.2
Osservatori permanenti delle Organizzazioni internazionali sul Libano .................. 18
8. Cooperazione allo sviluppo dell’UE................................................................... 18
9. La cooperazione allo sviluppo italiana ............................................................. 22
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I parte – Profilo del Paese
1. Mappe
Infrastrutture
Il Libano dispone, da tempo, di una buona rete di vie di
comunicazione. Risulta particolarmente estesa la rete
stradale (6.970 Km), resa in parte inagibile da azioni
belliche durante i periodi di conflitto. Più carente risulta
essere invece il sistema ferroviario.
Le principali arterie si sviluppano lungo la fascia costiera,
collegando tra loro i maggiori centri libanesi; una linea
ferroviaria, cui si affianca una superstrada, si dirama da
Beirut sino a Damasco, in Siria. L'attività del porto di
Tripoli risulta essere molto intensa e ancor più, in
condizioni normali, quella del porto di Beirut, per la sua
funzione di porto franco.
La capitale è servita dall'aeroporto internazionale di
Khaldé. Nel Libano operano due compagnie di bandiera.
Fonte mappa UN Cartographic Section
Orografia
Il Libano si estende da nord a sud per 225 km, con
un’ampiezza variabile dai 40 agli 80 km, dalle pendici
occidentali della catena dell'Antilibano (o Gebel esh Sharqi )
fino al Mar Mediterraneo. Nel Paese si innalzano due catene
montuose, la catena del Libano ad ovest e quella
dell'Antilibano ad est, tra cui s'interpone un'ampia valle, la
Békaa, che percorre trasversalmente tutto il Paese in
direzione nord-est/sud-ovest. La catena del Libano è a
ridosso della costa, dando perciò poco spazio alla pianura
litoranea, e forma inoltre un rilievo imponente a nord (il
Qornet es-Saouda che tocca i 3.083 m), scendendo verso il
Mediterraneo con un tratto pedemontano collinare tagliato
da ampie valli; più brusco è il versante interno. La valle del
Békaa, invece, corrisponde ad una fascia pianeggiante che si
sviluppa per circa 120 km nel cuore del Paese. La valle è alta
in media 900 m, è ricca di colture e ben irrigata, ma nella
sezione settentrionale diventa semidesertica. La catena
dell'Antilibano ha una morfologia in genere dolce, tabulare
ed un andamento piuttosto discontinuo; si deprime nel tratto
centrale, tocca le massime cime nella sezione settentrionale
(Gebel Ouâdi Hajar, 2.629 m) e soprattutto in quella
meridionale con il Monte Hermon (o Gebelech Cheikh, 2.814
m), l'imponente massiccio che si erge sui tavolati siriani da
un lato e sulle colline della Galilea dall'altro.
Fonte mappa UNITEXAS
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Clima
Il Paese gode, nelle regioni litoranee e nella valle della
Békaa, di un clima mediterraneo, contraddistinto da
inverni miti e piovosi e da estati molto calde ed asciutte,
e di un clima continentale e più freddo nelle zone interne
e sui rilievi più elevati. La temperatura media nella
pianura costiera è di 26,7 °C in estate e di 10 °C in
inverno, mentre le regioni montane sono relativamente
più fresche.
In particolare il rilievo del Libano, parallelo alla costa,
impedisce il passaggio delle masse d'aria umide del
Mediterraneo e l'aridità della Békaa settentrionale già
introduce il deserto siriano. L'escursione termica, non
molto accentuata sulla costa (a Beirut la media passa dai
12-14°C di gennaio ai 22-25°C di luglio), si accresce
nell'interno dove però, oltre alla continentalità, esercita un
importante ruolo anche l'altitudine; così a Rayak, a 908 m
d'altezza, si hanno 4 °C in gennaio e 20 °C in luglio e,
nella famosa stazione climatica e sciistica di Les Cèdres a
1.855 m, la media invernale si aggira sugli 0°, quella
estiva sui 15 °C.
Precipitazioni
Le piogge si aggirano sui 700-800 mm annui nella pianura
costiera, ma si riducono a 400-500 mm nella Békaa e sui
fianchi dell'Antilibano, mentre sui pendii occidentali della
catena del Libano possono anche toccare i 2.000 mm annui;
d'inverno sulle alte quote non mancano abbondanti
precipitazioni nevose.
Fonte mappa FAO
Fonte mappa FAO
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Vegetazione
Il Paese presenta sulla fascia costiera una
vegetazione di tipo macchia mediterranea, mentre
sui rilievi si hanno formazioni boschive, con faggi,
querce, abeti, pini. Il cedro, albero rappresentativo
del Paese (raffigurato anche nella bandiera
nazionale), è ora una specie arborea sempre più
rara. A quote più alte si trovano zone dedicate a
magri pascoli, altrove predomina una vegetazione
di tipo mediterraneo, cespugliosa e arborea. Le
steppe infine occupano le zone più aride; quella più
nota è la Békaa.
Distribuzione della popolazione
Le favorevoli condizioni ambientali hanno influito
sul popolamento del Libano, che registra una
densità superiore a quella dei Paesi vicini. Solo una
piccola parte della popolazione vive nei villaggi
agricoli. La capitale accoglie ormai 1,9 milioni di
abitanti. La maggioranza della popolazione è
araba, ma sono presenti anche armeni ed altre
piccole minoranze.
La popolazione urbana è il 90% di quella totale.
Fonte mappa FAO
Fonte mappa FAO
Suddivisione amministrativa
La Repubblica del Libano è divisa in 6 governatorati:
Beirut, Bekaa, Monte Libano, Nord Libano, Sud Libano,
ciascuno dei quali è suddiviso in distretti.
Fonte mappa World Gazzetter
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2.
Fattori di crisi
Per consolidare la pace e ristabilire il pieno controllo del territorio da parte dell’esercito e del
governo libanese, l’ONU ha inviato in Libano una forza militare internazionale composta in
gran parte da soldati italiani e francesi. L’ONU ha anche chiesto alle parti coinvolte che
vengano smantellate tutte le organizzazioni armate presenti in Libano, comprese le milizie
palestinesi e i gruppi armati di Hezbollah, appoggiati da Siria e Iran. Il rifiuto di ottemperare
da parte di Hezbollah e le divisioni politiche nel Paese rendono ancora molto incerti i tempi di
ristabilimento di una vera pace nel sud del Paese.
Le truppe ONU, sono incaricate di far rispettare il cessate il fuoco del 14 agosto 2006 insieme
con l’esercito libanese.
La situazione di sicurezza in Libano rimane molto precaria, data l’instabilità della regione
mediorientale e delle tensioni politiche interne al Paese, aggravate da atti di violenza e
terrorismo. Il sito del nostro Ministero degli Esteri segnala in particolare gli attentati contro
personalità politiche libanesi (da ultimo, con la morte dei deputati della maggioranza Antoine
Ghanem il 19 settembre 2007 e Walid Eido il 13 giugno e numerose vittime tra guardie del
corpo e passanti) e l’attentato contro una pattuglia del contingente spagnolo dell’UNIFIL, il 23
giugno scorso.
Anche la situazione di sicurezza all’interno dei campi di rifugiati palestinesi rimane molto
delicata.
Particolarmente a rischio (gennaio 2008) le aree di Tripoli e di Saida, nella periferia sud di
Beirut, della Beqaa e l’area a Sud del fiume Litani.
3.
Relazioni internazionali
3.1 Principali trattati internazionali ratificati
Tabella 1 – Principali trattati ratificati sui diritti umani
Organizzazione
promotrice
Promulgazione
Data di ratifica
del Paese
Convenzione per la Prevenzione e Punizione del Crimine
di Genocidio
Nazioni Unite
09/12/1948
17/12/1953
Convenzione Internazionale sull’eliminazione di ogni
forma di discriminazione razziale
Nazioni Unite
07/03/1966
12/11/1971
Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali
e Culturali
Nazioni Unite
16/12/ 1966
03/11/1972
Convenzione Internazionale sui Diritti Politici e Civili
Nazioni Unite
16/12/ 1966
03/11/1972
Convenzione sull’ Eliminazione di tutte le Forme di
Discriminazione contro le Donne
Nazioni Unite
18/12/1979
16/04/1997
Convenzione sui Diritti dell’ Infanzia
Nazioni Unite
20/11/1989
14/05/1991
Organizzazione
promotrice
Promulgazione
Data di ratifica
del Paese
Convenzione per la Protezione dello Strato dell’ Ozono
Nazioni Unite
22/03/1985
30/03/1993
Protocollo di Kyoto sui Cambiamenti Climatici
Nazioni Unite
11/12/1997
13/11/2006
Convenzione per Combattere la Desertificazione nei
Paesi colpiti da Grave Siccità e/o Desertificazione, in
Particolare in Africa
Nazioni Unite
14/10/1994
16/05/1996
Trattati
Tabella 2 – Principali trattati ratificati sull’ambiente
Trattati
Per un elenco degli ulteriori trattati disponibili consultare il data base delle Nazioni Unite
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3.2
Appartenenza a blocchi regionali economici e ad altre organizzazioni
internazionali
Il Paese è membro dell’ ONU e appartiene alle seguenti organizzazioni internazionali ed
economiche:
Tabella 3 – Principali organizzazioni
internazionali ed economiche di appartenenza
Organizzazione
World Bank
Islamic Development Bank Group (IsDB)
Lega Araba
OCI - Organizzazione della Conferenza Islamica
International Monetary Fund (IMF)
World Intellectual Property Organization (WIPO)
G-77
Arab monetary Fund
Arab Fund for Economic and Social Development (AFESD)
4.
Economia
4.1
Investimenti esteri e commercio internazionale
Nel 2006, a seguito dei bombardamenti subiti da Israele, il Libano ha registrato una crescita
del PIL del 5,7%, inferiore alle previsioni. Per lo stesso motivo, sono calati gli investimenti
esteri e le entrate per il turismo (ICE-MAE, 2007).
Il Libano, nonostante il clima politico, ha un’economia di mercato tendenzialmente aperta,
basata sul libero scambio, con un importante ruolo di accesso all’area mediorientale. Il
contesto, caratterizzato da una struttura produttiva ancora debole, da problemi di efficienza
amministrativa e da un clima di instabilità generale, non impedisce al Paese di registrare
negli anni una crescente propensione all’interscambio commerciale. I dazi doganali
arrivano al 5% del valore delle importazioni e sono comunque in progressiva diminuzione.
Il Paese ha chiesto l’adesione all’Organizzazione mondiale del commercio nel 1999 e ancora
oggi attende il consolidamento di status di Paese membro. Secondo l’OMC, i principali fattori
che limitano lo sviluppo dell’internazionalizzazione produttiva del Paese sono una burocrazia
ancora troppo macchinosa e la diffusione di merci contraffatte, dovuta alle crescenti relazioni
commerciali con la Cina, a scapito soprattutto dei prodotti del Made in Italy (l’Italia è da anni
il principale partner commerciale del Libano).
In applicazione del Piano di riforma, presentato alla terza Conferenza di Parigi, il Governo
sta adottando dei provvedimenti per favorire il liberismo economico, semplificare le
procedure amministrative, aumentare la concorrenza di mercato, avviare le privatizzazioni
(settore elettrico e telecomunicazioni), incoraggiare gli investimenti esteri e quindi lo sviluppo
industriale e l’ammodernamento tecnologico. L’IDAL, l’Istituto libanese per lo sviluppo degli
investimenti, ad esempio, ha istituito un servizio di “One stop shop” per assistere gli
investitori stranieri nel disbrigo delle pratiche autorizzatorie.
Il Paese figura all’85° posto su 175 Paesi per “clima degli investimenti” (Rapporto “Doing
Business 2007” della Banca Mondiale). Gli IDE (Investimenti Diretti Esteri) ammontano, nel
2006, a 112 mln di US$, pari allo 0,5% circa del PIL. I fattori incentivanti sono l’efficienza del
sistema bancario, il sistema delle agevolazioni fiscali per gli investitori stranieri, la
qualificazione della manodopera. Il clima politico e le relazioni internazionali, invece, agiscono
contro: il flusso degli investimenti registrato nel 2005, prima del conflitto con Israele, era
aumentato del 35% rispetto all’anno precedente (UNCTAD, World Investment Report 2006);
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a seguito del conflitto con Israele del 2006, i Paesi arabi, principali investitori nel settore
immobiliare, hanno bruscamente ridotto le proprie rimesse (IDAL, 2007).
Il debito estero ammonta, nel 2006, a quasi 24mld di US$, con un aumento del 6,2%
rispetto all’anno precedente. Per evitare il suo ulteriore aggravamento, nel gennaio del 2007,
a seguito della Conferenza dei Donatori, che si è tenuta a Stoccolma, e della Conferenza di
Parigi sono stati assegnati 7.6mld di US$ di aiuti internazionali. Le risorse sono a
destinazione vincolata e finanziano un programma quinquennale, elaborato con il supporto
delle istituzioni finanziarie internazionali, basato su di una politica di investimenti pubblici in
ambito sociale: impiego, pensioni, educazione, sanità.
Tabella 4 - Flusso degli aiuti, capitali privati e debiti
Indice
APS totali ricevuti [milioni di $]
APS ricevuti pro-capite [$]
APS ricevuti in % del PIL
Flusso di investimento diretto estero [% del PIL]
Rimesse immigrati [% del PIL]
Altri flussi privati [% del PIL]
Valore
243 (1)
60,6(1)
1,1(1)
0,5
25,2
n.d.
Fonte: Banca Mondiale (World Development Indicators database), dati 2005; IFAD dati sulle rimesse
(1)
Popolazione WB 2005 pari a 4,10 mln; Aps pro-capite 2005 pari a 60,58; PIL 2005 pari a 21.523 mln
Interscambio commerciale
La Bilancia commerciale 1 del Libano è strutturalmente deficitaria, essendo il Paese un
importatore netto: il trend pluriennale indica il valore delle importazioni quattro volte
superiore quello delle esportazioni. Il saldo netto del 2006 è superiore a 7mln di US$.
La tabella che segue illustra i dati relativi alla Bilancia commerciale libanese nel periodo
compreso tra il 2004 e il 2006.
Tabella 5 - Bilancia commerciale libanese (in mln di US$)
Importazioni
Esportazioni
Saldo
Tasso di copertura
2004
2005
2006
9.397,00
1.747,00
- 7.650,00
18,6%
9.340,00
1.880,00
- 7.460,00
20,1%
9.398,00
2.282,00
- 7.116,00
24,3%
Fonte: Dogane libanesi (Ultimo agg. Giugno 2007)
Nel 2006 la Bilancia dei pagamenti ha registrato un surplus di 2.8mld di US$, in netto
aumento rispetto all’anno precedente, pari a 747.2mln di US$. Si tratta del secondo avanzo
mai ottenuto dal Libano, fatta eccezione per quello registrato a seguito della seconda
Conferenza di Parigi (2003). L’incremento dei flussi finanziari è infatti dovuto agli aiuti che il
Paese ha ricevuto a seguito della Conferenza di Stoccolma (2006).
Esportazioni
Si esportano soprattutto articoli di oreficeria, macchinari e prodotti metallurgici, alimentari e
prodotti chimici.
I principali Paesi di destinazione sono quelli del Medio Oriente (42% circa del totale; Emirati
Arabi Uniti, Siria, Arabia Saudita, Iraq, Turchia, Giordania, Kuwait e Qatar), sebbene la sola
Svizzera guadagni nel 2006 il primo posto come mercato di sbocco (19,8%, in specie con oro
e preziosi) a scapito della Siria (7,7%). Complessivamente l’export verso i Paesi dell’UE è del
10,3% sul totale.
1
La Bilancia commerciale registra l’ammontare delle importazioni e delle esportazioni di merci (e non di servizi) del
Paese; il suo saldo corrisponde alla differenza di valore tra importazioni ed esportazioni. Il saldo della Bilancia
commerciale è una delle componenti che formano il Conto delle partite correnti della Bilancia dei pagamenti, che
registra tutte le transazioni economiche tra residenti e non residenti nel Paese. Il saldo della Bilancia commerciale è,
quindi, una componente delle transazioni registrate in parte corrente dalla Bilancia dei pagamenti.
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Importazioni
Le importazioni sono costituite soprattutto da petrolio raffinato, macchinari, prodotti chimici e
metallici, mezzi di trasporto, alimentari, tessile abbigliamento.
I principali Paesi fornitori sono gli Stati Uniti (10,8%), la Francia (8,1%), la Cina (8,0%),
l’Italia (7,6%) e la Germania (7,0%). Dopo svariati decenni di relazioni commerciali
privilegiate, l’Italia registra un -27% delle proprie esportazioni verso il Libano e gli Stati Uniti,
assieme alla Francia, diventano i principali fornitori (+85%). Considerati complessivamente, i
Paesi dell’UE superano gli Stati Uniti in termini di esportazioni verso il Libano (Tabella 7).
Le tabelle che seguono illustrano gli interscambi commerciali del Libano con gli altri Paesi nel
2006 (Tab. 6) e, in particolare, con i Paesi membri dell’UE (Tab. 7).
Tabella 6- Distribuzione percentuale import-export del Libano
Export del Libano
Import del Libano
%
verso altri Paesi
da altri Paesi
Svizzera
19,8
Stati Uniti
10,3
Unione europea (25)
Unione europea (25)
7,7
Emirati Arabi Uniti
Cina
7,7
Siria
Egitto
6,4
Arabia Saudita
Arabia Saudita
6,0
Iraq
Giappone
14.6
Altri Paesi arabi
%
10,8
57,6
8,0
4,0
3,1
3,0
Fonte: Dogane libanesi (Ultimo agg. Giugno 2007)
Tabella 7- Distribuzione percentuale import-export Libano-Paesi UE
Esportazioni del Libano
Importazioni del Libano
%
verso Paesi UE
da Paesi UE
Francia
2,6
Francia
Regno Unito
2,5
Italia
Germania
1,5
Germania
Belgio
1,9
Regno Unito
Altri paesi UE
1,8
Belgio
%
8,1
7,6
7,0
4,3
3,4
Fonte: Dogane libanesi (Ultimo agg.to Giugno 2007)
4.2
Interscambio commerciale con l’Italia
Come indicato, l’Italia nel 2006 perde posizioni, passando dal primo al terzo posto nella
classifica dei Paesi fornitori del Libano. Le motivazioni sono principalmente due: nel mese di
agosto 2006, periodo di conflitto, non si sono registrati interscambi; al contempo, mentre
l’Italia riduceva le proprie esportazioni di prodotti energetici raffinati (-52%), gli Stati Uniti
le aumentavano sensibilmente.
L’Italia fornisce al Libano anche macchinari e prodotti del Made in Italy, rivolti ai ceti più
abbienti e ai flussi turistici arabi presenti nel Paese. Restano deboli gli investimenti
produttivi italiani in loco, tra l’altro per via delle incertezze generate dal processo di
privatizzazione economica, in buona parte ancora da realizzarsi.
A seguito degli aiuti concessi dai Paesi del Club di Parigi, l’Italia punta a nuove opportunità
d’affari nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, dell’ambiente e del trattamento dei
rifiuti solidi, dell’acqua potabile e dell’energia elettrica: tutti obiettivi della ricostruzione.
Importazioni dall’Italia
Il Libano importa dall’Italia soprattutto prodotti energetici minerali (30%), macchinari (13%),
prodotti del settore tessile e dell’abbigliamento (9,4%), prodotti chimici (8,9%), metalli
(8,3%), alimentari (5,1%), plastica e gomma (3,9%).
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Esportazioni verso l’Italia
L’Italia, salita dal 22° al 19° posto nella graduatoria dei Paesi acquirenti, con una quota
dell’1% dell’export del Libano è ancora un mercato assai marginale a causa di una limitata
offerta libanese (ICE-MAE, Rapporto Paese 2007).
Tabella 8 - Interscambio commerciale Italia - Libano
Interscambio Italia-Libano
2004
Trend 2004-2006
valore in €
Importazioni dell’Italia dal Libano
Esportazioni dell’Italia verso il Libano
Saldo
20.230.927
764.716.719
-744.485.792
2005
valore in €
2006
valore in €
23.169.075
786.026.205
-762.857.130
39.958.103
780.020.406
-740.062.303
ISTAT, dati 2006 (Coeweb, datawarehouse commercio estero, ultimo agg.to Gennaio 2008)
5.
Indici socio-demografici
5.1 Principali indicatori demografici
La tabella che segue illustra le principali caratteristiche della popolazione.
Tabella 9 – Dati e trend demografici
Dati demografici
Popolazione totale (milioni), 2006
Popolazione urbana (% sul totale)
Popolazione di età inferiore ai 15 anni (% sul
totale)
Popolazione di età superiore ai 65 anni (%
sul totale),
Fonte: UNDP, dati 2005; World Bank dati 2006
Valore
4.055.000
86.6
28.6
Trend demografici
Tasso di crescita annuo della
popolazione
(%) 1975-2005
Stima del tasso di crescita annuo della
popolazione (%) 2005-15
Indice di fertilità previsto (nascite per
donna), 2000-2005
Valore
1.3
1.0
2.3
7.2
5.2 Flussi migratori
Rifugiati e IdP
La guerra civile che ha coinvolto il Libano dal 1975 al 1991 ha provocato 800.000 sfollati e ha
costretto 400.000 libanesi ad emigrare all'estero.
Il riaccendersi dei conflitti nell'estate del 2006 – a seguito dell’offensiva israeliana contro
Hezbollah - ha ulteriormente aggravato la situazione umanitaria: circa 950.000 persone sono
state costrette a lasciare le regioni del sud e la valle della Bekaa, territori maggiormente
colpiti dalla guerra.
Di queste, circa 700 mila hanno cercato rifugio in Libano (Internally displaced persons) e
circa 230.000 hanno cercato rifugio in territorio siriano
Secondo il rapporto Asylum levels and Trends in Industrialised Countries 2006 il Libano,
negli ultimi anni, ha registrato un aumento significativo (+66%) del numero di domande
d’asilo effettuate in altri Paesi.
Nel 2007 il Libano ospitava circa 40mila rifugiati iracheni: alcuni si trovano nel Paese da
alcuni anni, mentre altri sono arrivati dopo il 2003. Tra i Paesi di origine dei rifugiati ospitati
in Libano vi sono anche i Territori Palestinesi.
Flussi migratori
Nel 2005 il Libano contava 656.727 immigrati, il 61.4% dei quali era costituito da rifugiati.
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10
6. Posizionamento del Paese rispetto ai “Millennium Development Goals”
Si riportano di seguito i dati relativi agli indicatori più rappresentativi che contribuiscono a
individuare il grado di raggiungimento di ciascuno degli otto obiettivi del millennio da
parte del Libano, operando in parallelo un confronto con i dati dell’Asia Occidentale per
evidenziare il posizionamento del Paese rispetto al contesto geografico di appartenenza.
Lotta alla povertà e alla fame: dimezzare la percentuale di popolazione che vive
con meno di un dollaro al giorno e che soffre la fame.
Indicatore
dato al 1990
Asia
Occidentale
Libano
Ultimo dato disponibile
Asia
Occidentale
popolazione che vive con meno di un
$ al giorno (%)
1,6
3,8
(2004)
indice di intensità della povertà (%)
0,4
diffusione dei bambini sottopeso (fino
a 5 anni) (%)
11
0,9
(2004)
7
(2005)
3
(1996)
Libano
3,9
(2005)
diffusione della malnutrizione (%)
Educazione di base universale: assicurare che tutti i bambini siano in grado di
completare un ciclo completo di istruzione primaria.
Indicatore
rapporto di iscrizione alla scuola
primaria (%)
iscritti alla scuola primaria che
completano il ciclo (%)
dato al 1990
Ultimo dato disponibile
Asia
Occidentale
Libano
Asia
Occidentale
Libano
81
(1991)
74,2
(1991)
86
(2005)
94,3
(2004)
89,7
(2004)
tasso di alfabetizzazione dei giovani
(tra i 15 e i 24 anni)
Promozione della parità fra uomo e donna: eliminare la disuguaglianza di genere
nell’istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di
istruzione entro il 2015.
Indicatore
quantità di lavoratrici impegnate in
settori non agricoli (%)
dato al 1990
Ultimo dato disponibile
Asia
Occidentale
Libano
Asia
Occidentale
16
14,2
(1995)
21
(2005)
Libano
rapporto donne/uomini nella scuola
primaria
0,97
(1991)
0,97
(2005)
rapporto donne/uomini nella scuola
secondaria
rapporto donne/uomini nella scuola
terziaria
rapporto di alfabetizzazione
donne/uomini (15-24 anni)
presenza di donne in parlamento (%)
1,10
(1999)
1,04
(1999)
1,10
(2005)
1,15
(2005)
5
0
8
(2007)
4,7
(2007)
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
11
Riduzione della mortalità infantile: ridurre di due terzi, tra il 1990 e il 2015, il
tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d’età.
Indicatore
tasso di mortalità dei bambini fino a 5
anni di età (ogni 1000)
tasso di mortalità infantile fino a 1
anno di età (ogni 1000)
vaccinazione infantile contro il
morbillo
dato al 1990
Asia
Occidentale
68
Libano
37
Ultimo dato disponibile
Asia
Occidentale
55 (2005)
32
80
61
91
(2005)
Libano
30
(2005)
27
(2005)
96
(2005)
Miglioramento della salute delle gestanti: ridurre di tre quarti, tra il 1990 e il
2015, il tasso di mortalità materna.
Indicatore
gravidanze assistite da personale
specializzato (%)
dato al 1990
Ultimo dato disponibile
Asia
Occidentale
Libano
Asia
Occidentale
60
89
(1996)
66
(2005)
mortalità causata da gravidanze (ogni
100.000)
300
Libano
150
(2000)
Lotta contro l’AIDS e le altre malattie infettive: aver arrestato, entro il 2015, e
invertito la tendenza alla diffusione dell’HIV/AIDS della malaria e delle altre maggiori
malattie.
Indicatore
incidenza della tubercolosi (ogni
100.000)
incidenza di decessi da tubercolosi
(ogni 100.000)
persone affette da HIV di età
compresa tra 15 e 49 anni (%)
dato al 1990
Asia
Occidentale
92
Libano
42
3,6
Ultimo dato disponibile
Asia
Occidentale
56
(2005)
Libano
12
(2005)
1,1
(2005)
0,10
(2005)
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
12
Protezione dell’ambiente: integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche dei
paesi e nei programmi e arrestare la distruzione delle risorse ambientali; dimezzare
entro il 2015 la percentuale di persone prive di accesso all’acqua potabile; raggiungere
entro il 2020 un significativo miglioramento nelle condizioni di vita degli abitanti nelle
periferie.
Ultimo dato disponibile
dato al 1990
Indicatore
territorio coperto da foreste (%)
Asia
Occidentale
Libano
Asia
Occidentale
Libano
3
11,7
3
(2005)
13,3
(2005)
0,5
(2005)
1,2
(2004)
84
(2004)
0,02
(2005)
98
(2005)
aree protette (% di territorio)
emissioni di biossido di carbonio (mld
di tonnellate)
popolazione con allacciamento a
impianti di smaltimento acque reflue
(%)
popolazione con accesso a fonti di
acqua potabile (%)
popolazione urbana che vive in
baraccopoli (%)
0,3
0,7
0,01
81
100
26
50
24
(2005)
100
(2005)
50
(2001)
Creazione di un partenariato globale per lo sviluppo: entro il 2015, 189 stati si
sono impegnati ad espletare una serie di interventi di sviluppo in quattro aree:
cooperazione allo sviluppo, debito estero, commercio internazionale, trasferimento delle
tecnologie.
Indica to re
dato al 1990
As ia
Occide nta le
ta sso di diso ccupa zione giova nile (15 24 a nni % )
Liba no
19
(1996)
U ltimo da to dis ponibile
A s ia
Occide ntale
Liba no
23
(2 006)
ta sso di diso ccupa zione giova nile
fem minile (15-24 anni % )
ta sso di diso ccupa zione giova nile
m as chile (15-24 anni % )
e spor tazio ne di beni e ser vizi c ome
s e rvizio de l debito (%)
19 ,1
(2005)
utilizzo di line e telefoniche fisse e
m obili (% di po pola zione )
15,45
utilizzo di internet (% di po pola zione)
0,08
(19 95)
42 ,76
(2004)
11
(2 005)
26 ,28
(2006)
*Fonte: World Bank
** Fonte ILO (tasso di disoccupazione giovanile - 10-29 anni)
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
13
II parte – La cooperazione allo sviluppo in Libano
7. La cooperazione internazionale
7.1
Principali organizzazioni internazionali che hanno adottato una strategia
Paese per il Libano
La tabella che segue elenca le principali organizzazioni internazionali che hanno attuato
strategie/programmi di sviluppo per il Libano.
Il link ipertestuale apre la pagina che l’organizzazione dedica al Libano.
The World
Bank
FAO
UNDP
UNCTAD
UNEP
E-mine
UNESCO
UNIDO
UNIFEM
UNODC
WHO
UNICEF
Quelle che seguono sono organizzazioni internazionali che hanno sviluppato una strategia
Paese e che rendono pubblici sul proprio sito programmi e risorse finanziarie impegnate
The World Bank
La strategia d’intervento della World Bank si pone come obiettivo principale di supportare la
transizione del Libano da Paese in fase di ricostruzione a Paese in via di sviluppo. Il Lebanon
Country Assistance Strategy ha la finalità di creare efficienza e responsabilità istituzionale per
portare stabilità economica, sociale e occupazione alla popolazione libanese. Gli interventi si
focalizzano su tre macro aree principali: i) governance e supporto alla crescita economica; ii)
sviluppo del capitale umano; iii) gestione delle risorse ambientali.
Dall’agosto 2006 la Word Bank ha finanziato 21 programmi di sviluppo nel Paese, per un
importo totale di 1085.3mln di US$. Al gennaio 2008 risultano attivi 13 programmi di
sviluppo, per un importo totale di 396,5mln di US$
Tabella 10 - Principali progetti Word Bank Group in corso
Bekaa Emergency Water
Supply Project
LB-MUNICIPAL
INFRASTRUCTURE
Cultural Heritage
and Urban
Development Project
URBAN
TRANSPORT
DEVELOPMENT
PROJECT
Education
Development
Project
FAO - Food and Agriculture Organization of the United Nations
La FAO interviene nel Paese attraverso interventi volti: alla formazione di personale
specializzato; a migliorare l’organizzazione delle risorse idriche del Paese; a supportare le
istituzioni nazionali nella definizione di una legislazione adeguata in materia di risorse idriche;
alla prevenzione di malattie animali; all’istituzione di agenzie di prevenzione e controllo del
rischio legato alla diffusione di influenza aviaria (Highly pathogenic avian influenza - HPAI).
Nel periodo 2005 - 2009 la FAO ha finanziato 4 progetti di cooperazione tecnica (Technical
Cooperation Programme - TCP) in Libano per un importo totale di 0,2mln di US$.
Nel periodo 2006 – 2009 ha finanziato, attraverso Trust Fund (TF), 4 programmi di sviluppo
per un importo totale di 9,8mln di US$
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
14
Tabella 11 - Principali progetti FAO in corso 2
Strengthening
emergency
preparedness for
avian influenza and
other epizootic
diseases
Emergency
assistance for the
control and
prevention of
avian influenza
Strengthening
coordination network
for the control and
prevention of Highly
Pathogenic Avian
Influenza in the Near
East Region
Early Recovery
Assistance for
the Agriculture
Small-holder
Early Recovery
Assistance to Waraffected, Resourcepoor livestock
Keepers in Southern
Lebanon
UNDP - United Nations Development Programme
UNDP collabora con il Governo, le comunità locali e la società civile libanese al fine di creare
le condizioni economiche e sociali per la ripresa del Paese. Il suo intervento si focalizza sulle
seguenti macroaree: a) governance, sostenendo politiche di pianificazione strategica, di
rafforzamento della capacità istituzionale, di decentramento dei poteri alle comunità locali; b)
lotta alla povertà, attraverso politiche sociali che, volte a migliorare le condizioni di vita delle
comunità locali, coinvolgano la società civile nell’accesso delle fasce più povere della
popolazione ai servizi primari; c) energia e ambiente, supportando il Governo libanese nella
adesione a trattati internazionali per la sostenibilità ambientale e promuovendo l’utilizzo di
fonti di energia rinnovabile e la biodiversity.
Al 2007 risultano attivi 6 programmi di sviluppo per un valore finanziario di 46,3mln
US$.
Tabella 12 - Principali progetti UNDP in corso
Rapid Repair of Key Municipal
Infrastructure to restart local
services and support the return of
displaced persons to their homes.
Clearance of Rubble and
Debris from Beirut’s
Southern Suburbs
Emergency Oil Spill CleanUp in service of the
environment and economy
Recovery of
Fishermen’s
Livelihoods
UNCTAD - United Nations Conference on Trade and Development
UNCTAD interviene nel Paese supportando il mandato della Lebanese governmental
Investment Promotion Agency (IDAL) al fine di: I) promuovere gli investimenti nel Paese; II)
monitorare lo stato della economia di mercato; III) implementare progetti di formazione
tecnica; IV) sviluppare progetti di assistenza rivolti agli investitori nazionali e internazionali.
Inoltre UNCDAT supporta l’implementazione del programma di sviluppo del settore
informatico e tecnologico (ITC e e-Gov) ASYCUDA++.
Al 2007 risultano attivi 6 progetti di sviluppo, per un valore finanziario di 2mlnUS$.
Tabella 13 - Principali progetti UNCTAD in corso
Fiscal reform and
administration
Strategy development and
institution building of the
investment development
authority, Lebanon
Preparatory
Phase I for
implementation
of PortTracker
Completion of the
implementation of
ASYCUDA++ in
Lebanon
Implementation
of
ASYCUDAWORLD
in Lebanon
UNEP - United Nations Environment Programme
UNEP interviene nel Paese supportando le iniziative nazionali volte a favorire il dialogo tra il
Governo libanese e la società civile su questioni ambientali ed energetiche. Inoltre UNEP
supporta programmi di intervento mirati alla diffusione di energie rinnovabili, alla tutela delle
acque, alla lotta all’inquinamento.
Al 2007 risulta attivo un solo progetto di capacty building per il quale non è specificato
l’importo finanziario.
2
i link ipertestuali portano alla pagina FAO dedicata alla cooperazione tecnica in Libano, per visualizzare l’elenco dei
progetti ciccare su FAO Projects in the country
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
15
alla Sitografia
Tabella 14 - Principali progetti UNEP in corso
Global Training
Programme 7
E-mine - Electronic Mine Information Network
A fronte di un indagine del 2007 condotta da E-mine (dai cui risultati emerge che circa 37.9
milioni di metri quadri del territorio sono contaminati da ordigni inesplosi), gli interventi si
concentrano sulla individuazione e successiva bonifica del territorio da munizioni e ordigni
inesplosi (Munitions and unexploded ordnance - UXO); sulla formazione di team di medici
specializzati; sulla riabilitazione (medica e psicologica) delle vittime delle mine.
Al 2007 risultano attivi 16 progetti nel Paese per un importo totale di 32,2mln di US$.
Tabella 15 - Principali progetti E-mine in corso
Battle Area Clearance
in South Lebanon
Conflict Recovery
Programme for
Lebanon
Continuation of
Operational
Clearance Capacities
in South Lebanon
Mine Clearance
in North
Lebanon
Integrated Mine
Clearance and
Developmental
Activities in Lebanon
UNIDO - United Nations Industrial Development Organization
UNIDO supporta lo sviluppo economico e industriale del Libano attraverso il programma
integrato “Integrated Programme to enhance the competitiveness of Lebanese industry and
its integration into the global market”, del valore complessivo di 6mln di US$ e suddiviso nei
seguenti 4 assi di intervento: I) Governance, del valore di 0,817mln di US$; II) Partnership
e accesso al mercato, del valore di 1mln di US$; III) Miglioramento delle performance
industriali, del valore di 2,5mln di US$; IV) Management del settore industriale, del valore
di 1,6mln di US$.
Tabella 16 - Principali progetti UNIDO in corso
Integrated Programme to enhance the
competitiveness of Lebanese industry and
its integration into the global market
UNIFEM - United Nations Development Fund for Women
UNFEM supporta le donne libanesi attraverso una programmazione volta a: facilitare il loro
accesso alle risorse economiche (piccola e media impresa); incentivare la loro partecipazione
alla vita politica del Paese; creare le condizioni di contesto socio culturale per la promozione
dei loro diritti umani(Women’s Human Rights - WHR).
Al 2008 risultano in corso 3 progetti UNIFEM, per i quali non è specificato l’importo
finanziario.
Tabella 17 - Principali progetti UNIFEM in corso
Arab Women
Parliamentarians
Regional Programme to Promote
Women's Human Rights in the
Maghreb and Mashreq Areas
Regional Technical Resource Network for
Women's Small and Micro Enterprises in
the Arab Region
UNODC - United Nations Office on Drugs and Crime
La strategia di intervento UNODC prevede un approccio integrato che mira da un lato ad
estirpare le piantagioni di sostanze illecite presenti nel Paese, dall’altro a supportare il
Governo libanese nella definizione di una legislazione adeguata in materia di criminalità
organizzata e lotta alla diffusione delle sostanze stupefacenti.
Al 2007 risulta attivo un progetto di vasta area (che coinvolge anche Giordania, Egitto e
Territori Palestinesi) del valore complessivo di 0, 424mln di US$.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
16
Tabella 18 - Principali progetti UNODC in corso
Upgrading of the licit
control system in the
subregion
Le seguenti organizzazioni internazionali operano nel Paese con una strategia, ma non
rendono pubblici nel proprio sito i programmi in attuazione e/o le risorse finanziarie
impegnate.
UNESCO - United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization
La strategia di intervento dell’UNESCO in Libano si focalizza sulle seguenti macro aree:
Istruzione, attraverso programmi di formazione dei docenti e supporto al UNESCO’s
Associated Schools Projects Network (ASPnet); Scienze naturali, con progetti specifici sui
temi della biodiversità, sviluppo sostenibile, parchi tecnologici e cultura, implementando
programmi di tutela del patrimonio culturale.
Non sono disponibili il numero complessivo dei progetti in corso e l’ammontare finanziario
impegnato
Tabella 19 - Principali interventi UNESCO in corso
Bridging the
Digital Divide
Lebanon and UNESCO
sign two cultural
agreements
Science,
Technology and
Innovation Policy
for Lebanon
Technical assessment of
the effects of the war on
Lebanon’s cultural
heritage
Climate change
threatens
UNESCO World
Heritage sites
WHO - World Health Organization
Gli obiettivi strategici principali dell’intervento del WTO in Libano per la programmazione
2005 - 2009 sono i seguenti: lotta all’ HIV e alla tubercolosi; campagne antitabagismo;
educazione sanitaria; campagne di vaccinazione; supporto alle autorità sanitarie nazionali per
la riforma del settore sanitario; formazione di medici specializzati in loco.
Tabella 20 - Principali documenti strategici WHO disponibili
Country Cooperation
Strategy for WHO and
Lebanon 2005–2009
UNICEF - United Nations Children's Fund
L’impegno dell’UNICEF nel Paese, in collaborazione con il Governo libanese e la società civile,
si concentra sull’assistenza sanitaria alla popolazione, in particolare alle donne e ai bambini,
attraverso azioni rivolte a: facilitare l’accesso ai servizi primari (idrici, sanitari, beni di prima
necessità); costruire alloggi per le famiglie sgombrate dalle proprie abitazioni bombardate
dalla recente guerra; ripristinare le reti elettriche, idriche e fognarie (con priorità agli istituti
pubblici come ospedali, scuole); distribuire kit sanitari e beni alimentari.
Tabella 21 - Principali documenti strategici UNICEF disponibili
Lebanon Immediate Needs
18 Jul 2006
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
17
7.2
Osservatori permanenti delle organizzazioni internazionali sul Libano
La tabella che segue elenca le organizzazioni internazionali che hanno sviluppato una sezione
del proprio sito istituzionale dedicata al Libano: tali sezioni propongono un quadro
informativo specifico del Paese rispetto alle attività svolte delle organizzazioni stesse.
ILO International
Labour
Organization
OHCHR - Office fo the
United Nations High
Commissioner for
Human Rights
UNAIDS Joint United
Nations Programme
on HIV/AIDS
UNFPA United
Nations Population
Fund
WIPO World
Intellectual
Property
Organization
UNHCR United
Nations High
Commissioner for
Refugees Office
8. Cooperazione allo sviluppo dell’UE
Strategia
L’accordo di associazione UE-Libano (Association Agreement – AA)
La strategia di intervento UE in Libano è attuata attraverso l’accordo di associazione UELibano (Association Agreement - AA). L’accordo, stipulato nel 2002 ed entrato in vigore nel
2006, è basato sul rispetto dei principi democratici e diritti umani fondamentali e mira a:
favorire il dialogo politico (interno) e diplomatico (internazionale); supportare le politiche
economiche che favoriscano la crescita del Paese; creare un sistema legislativo in materia di
commercio bilaterale in vari settori al fine di avvicinare gli standard europei. Vengono inoltre
contemplate dall’AA misure che promuovano il ruolo delle donne all’interno della vita
economica e sociale del Paese, che favoriscano il dialogo interculturale e la cooperazione del
Paese nella lotta al terrorismo internazionale.
La Politica Europea di Vicinato (European Neighbourhood Policy - ENP) 2007 - 2013
Attraverso l’European Neighbourhood Policy l’Unione Europea ha risposto al cambiamento
delle sue frontiere esterne dovute all’allargamento attraverso la Politica Europea di Vicinato.
L’idea centrale dell’ENP è la creazione di un cerchio di vicini del Sud (partner mediterranei) e
dell’Est (Ucraina e Moldavia) che condividano valori ed obiettivi fondamentali dell’UE e di
collaborare per rendere questi Paesi più sicuri, stabili e prosperi. L’ENP di fatto non rimpiazza
il Partenariato Euro-Mediterraneo che, insieme agli Accordi di Associazione, restano gli
strumenti essenziali dell’UE nelle sue relazioni con i suoi vicini del Sud ma si propone di
completare questo Partenariato e di facilitare un salto di qualità nelle relazioni mediterranee.
Il Piano d’Azione UE/Libano 2007-2013 identifica alcune riforme politiche, sociali ed
economiche che mirano a modificare i quadri regolamentari, legislativi ed amministrativi del
Paese. La UE si propone di cooperare al rafforzamento delle capacità istituzionali,
all’avvicinamento ed alla convergenza verso le norme e regole europee. Questo sostegno si
incentrerà sulle priorità identificate nel Piano d’Azione dell’ENP.
Come indicato nel Country Strategy Paper, i principali obiettivi della strategia della UE per il
Libano per il periodo 2007-2013 sono:
•
•
sostegno alle riforme politiche in materia di democrazia, diritti umani, good
governance, sicurezza e giustizia;
sostegno alle riforme sociali ed economiche attraverso la messa in opera del piano
d’azione con una particolare attenzione al settore energetico, il miglioramento delle
reti di sicurezza sociale, il miglioramento delle condizioni di vita dei rifugiati
palestinesi, la facilitazione degli scambi commerciali e delle riforme doganali, la
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
18
•
protezione dell’ambiente, la riforma della gestione del budget e delle finanze
pubbliche;
sostegno alla ricostruzione e alla riabilitazione sociale ed economica del Paese, allo
sviluppo locale, allo sminamento e all’eliminazione degli ordigni inesplosi.
Iniziative di cooperazione
Il Programma MEDA è stato il principale strumento attraverso cui l’UE ha implementato il
Partenariato Euro-Mediterraneo iniziato nel 1995 dopo la Conferenza di Barcellona. Dal 1995
al 2003 la Commissione Europea ha erogato un totale di 62mln di Euro al Libano attraverso
il Programma MEDA, corrispondente a circa il 26.17% del totale ad esso allocato che
ammonta a 237mln di Euro.
La tabella seguente illustra le somme ricevute dal Libano nel periodo 1995-2003 dal
Programma in relazione al montante totale.
Tabella 22 – Ripartizioni finanziarie Meda I e Meda II
Programma
MEDA I
Anno
Importo erogato al
Libano
(mln di €)
1995
0
1996
0
1997
0
1998
0
1999
Totale 1995/1999
MEDA II
2000
30,7
2001
2
2002
5,7
2003
(1)
1,2
1,2
(1)
22,7
Totale 2000/2003
61,1
Totale 1995/2003
62,3
I dati relative al Programma TEMPUS non sono inclusi.
Nel periodo 2005-2006 gli interventi della Commissione si sono concentrati su quattro grandi
priorità:
1) Sostegno alle iniziative della politica europea di vicinato e promozione della messa in
opera dell’accordo di associazione;
2) Sostegno all’economia della conoscenza (formazione professionale, Tempus, cooperazione
scientifica);
3) Rafforzamento della competitività del settore privato;
4) Riforma legata all’acqua e all’ambiente.
Inoltre, la DG ECHO (European Commission Humanitarian Office) ha sostenuto i rifugiati
palestinesi presenti nel territorio libanese nel periodo 2000-2006 con lo stanziamento di
30mln di Euro destinati ai seguenti settori: riabilitazione dei rifugiati, salute, acqua e igiene,
opportunità di lavoro e aiuto ai gruppi più vulnerabili.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
19
National Indicative Programme 2007-2010
L’obiettivo principale dell’UE, nel periodo 2007-2013, consiste nel consolidare le relazioni con
il Libano - nell’ambito della Politica Europea di Vicinato - basate sugli obiettivi definiti
nell’Accordo di Associazione e nel Piano d’Azione UE-Libano dell’ENP.
Il NIP 2007-2010 identifica e pianifica i progetti di sviluppo attraverso la definizione di un
numero limitato di ambiti prioritari e di risultati da raggiungere. Gli obiettivi principali che
intende perseguire sono:
I)
sostenere le riforme e il processo di democratizzazione del Paese;
II)
sostenere la ricostruzione dello Stato e della società libanese a seguito del conflitto
scoppiato durante l’estate del 2006.
Per il periodo 2007-2010 è prevista l’erogazione di 187mln di Euro così suddivisi:
Tabella 23 - Ripartizione per settori NIP 2007-2010
Ambito Prioritario
Milioni di Euro
Ripartizione in percentuale per ambiti
Sostegno alle riforme
politiche
22
Sostegno alle riforme
sociali ed economiche
86
Sostegno alla
ricostruzione e alla
riabilitazione
79
Totale
187
Sostegno alla
ricostruzione
e alla
riabilitazione
42%
Sostegno alle
riforme
politiche
12%
Sostegno alle
riforme sociali
ed
economiche
46%
Durante i primi anni, le priorità principali sono la ricostruzione e la riabilitazione del Paese:
l’80% della quota annuale prevista per il 2007 e quasi il 67% della quota annuale prevista
per il 2008, infatti, sono state stanziate per far fronte a queste priorità.
Tali risorse finanziarie saranno destinate alle regioni e ai settori maggiormente colpiti dal
conflitto, secondo quanto stabilito dai rapporti e dalle valutazioni realizzati dai servizi della
Commissione Europea sugli effetti della guerra.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
20
PROGETTI DI COOPERAZIONE DELL’UE
Di seguito vengono riportati i principali progetti di cooperazione allo sviluppo della UE
attualmente attivi:
Settore
Firma
Convenzione
Durata
(anni)
Importo
(mln di Euro)
Agricoltura
2003
n.d.
7,59
Società Civile e
Democrazia
2005
Engagement Global Tempus Meda
Educazione
2003
4
1,13
Engagement Global Tempus Meda
2004
Educazione
2004
n.d.
1,25
Med-2005/ 017212
Educazione
2005
n.d.
4,17
Med/2004/006-220-Improvement Of
Employability Of Young Palestinian
Refugees In L
Educazione
2004
n.d.
3,34
2004
n.d.
3,35
2003
n.d.
1,02
Aiuti
d'Emergenza
2002
n.d.
2,47
Governo e
Amministrazione
2005
n.d.
11,69
Industria
2003
n.d.
12,91
Med/2003/ 005-634-Strengthening
Quality Management, Capabilities And
Infrastruct
Politiche
Commerciali e
Regolamentazioni
2003
n.d.
11,39
Support To The Implementation Of
The Association Agreement
Politiche
Commerciali e
Regolamentazioni
2002
n.d.
7,6
Med-2005/ 017556
Acqua e Igiene
2005
n.d.
4,18
Med/2004/006-216-BeiModernisation Et Extension Du
Systme D'Assainissement Des
Acqua e Igiene
2004
n.d.
6,68
Med/2004/006-217-Bei-Traitement
Des Eaux Uses Grand Beyrouth
Acqua e Igiene
2004
n.d.
8,35
Programma
Med/2003/ 005-715-Projet De
Dveloppement Agricole
Med-2005/ 017261
Echo/-Me/Bud/2004/01000
Echo/Tps/210/2003/03000
Emergency/Distress Relief (Missing
Specific Project Title)
Med-2005/ 017554
Med/2003/ 005-636-Integrated Sme
Support Programme
Aiuti
d'Emergenza
Aiuti
d'Emergenza
n.d.
2,5
Fonte: Delegazione della UE in Libano
Sul sito della Delegazione della Comunità Europea in Libano sono disponibili maggiori
informazioni sui Programmi comunitari attuati nel Paese.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
21
9. La cooperazione allo sviluppo italiana
L’intervento italiano di cooperazione allo sviluppo in Libano, dal 1983 ad oggi, ammonta a
circa 282,345mln di Euro.
La presenza e il ruolo ricoperto dall’Italia sono notevolmente aumentati a seguito della crisi
scoppiata nell’estate 2006, con un significativo incremento del programma degli aiuti.
Le finalità generali dell’azione italiana sono il soddisfacimento dei bisogni primari e in primo
luogo la salvaguardia della vita umana, l’autosufficienza alimentare, la valorizzazione delle
risorse umane, la conservazione del patrimonio ambientale, la crescita economica, sociale e
culturale, il miglioramento della condizione femminile e dell’infanzia e la promozione della
donna.
Nel campo della cooperazione ordinaria l’Italia ha finanziato la realizzazione di importanti
infrastrutture nell’ambito del Piano libanese di ricostruzione in corso dalla fine della guerra
civile.
L’assistenza fornita con la situazione di emergenza creatasi con gli eventi bellici del 2006 ha
riguardato lo stanziamento di fondi per aiuti umanitari e l’adesione al programma “Early
Recovery” (Conferenza di Stoccolma), con un iniziale stanziamento di 30 mln di Euro quale
supporto alla riabilitazione del Paese.
Attualmente risultano in corso complessivamente 23 iniziative, per un importo totale
di 126,349mln di Euro, di cui le più rilevanti sono articolate nei diversi ambiti come di
seguito indicato.
Azioni di sostegno al settore Trasversale.
Le principali iniziative sono:
• Programma ROSS
Il programma rientra nel dono offerto al Libano con l’adesione al programma “Early
Recovery”.
L’obiettivo del ROSS è riportare la pace e la stabilità nel Paese, consentire il ritorno
della popolazione nei villaggi abbandonati e ripristinare le condizioni di vita sociale,
economica ed ambientale in alcune aree di conflitto; rafforzare i servizi sociosanitari
ed educativi, ripristinare gli altri servizi di base a livello locale e sostenere le attività
economiche. Si articola in 38 progetti che, per affinità tematica o contiguità
territoriale, vengono rafforzati e collegati tramite microprogetti a sostegno,
implementati da Ong – italiane e locali – o in gestione diretta, che mirano ad
aumentare l’impatto dei risultati sulla popolazione beneficiaria.
L’importo dell’iniziativa è di 15mln di Euro.
•
Iniziativa di emergenza per la riabilitazione, occupazione, servizi, sviluppo (ROSS Fase
II)
Il programma intende dare seguito all’iniziativa di emergenza ROSS I.
Con il ROSS Fase II ci si propone di consolidare quanto già realizzato dal programma
ROSS I, usufruendo delle esperienze maturate in loco, delle partnership consolidate e
della conoscenza del territorio, della popolazione e delle relative esigenze, in modo da
consentire di apportare i necessari benefici alla popolazione.
Le azioni nel territorio riguarderanno pertanto il rafforzamento dei servizi di base per
l’immediato soddisfacimento dei bisogni fondamentali dell’uomo, della donna e dei
minori nelle infrastrutture e nei servizi in diversi ambiti: educazione, sanità,
protezione sociale, acqua potabile, energia, servizi amministrativi decentrati; sostegno
alla ripresa delle attività economiche di base, promovendo condizioni di accesso e di
miglioramento delle condizioni del lavoro, sostegno diretto e indiretto alla produzione,
trasformazione e commercializzazione dei beni, specialmente nell’agricoltura;
risanamento ambientale (acque reflue, gestione dei rifiuti, protezione e conservazione
del territorio e dei beni).
L’importo del finanziamento è di 6mln di Euro.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
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•
Contributi versati alle diverse Agenzie delle Nazioni Unite per progetti rivolti al
riequilibrio di gravi condizioni di sofferenza
I doni rientrano nell’ambito del programma “Early Recovery”, per un totale di 10mln
di Euro.
- Unicef, 2mln di Euro per attività sanitarie ed educative;
- Unrwa, 2mln di Euro come contributo alla Camp Improvement Initiative e alla
riabilitazione di sistemi di trattamento delle acque nei campi di Beirut e (inizialmente
previsto) Nahr el-Bared;
- Unmas, 2mln di Euro per il completamento della bonifica del Sud dalle bombe a
grappolo;
- Iam Bari, 2mln di Euro per il miglioramento della qualità nella produzione agricola,
certificazione e attività di “institution building” presso il Ministero dell’Agricoltura
libanese;
- Undp, 1,5mln di Euro come contributo aggiuntivo a Art Gold, sviluppo delle “reti
territoriali” attraverso l’attivo coinvolgimento della cooperazione decentrata italiana.
Azioni di sostegno al settore Ambiente.
Le principali iniziative sono:
• Programma per l’approvvigionamento idrico e lo smaltimento delle acque reflue nella
provincia di Jbeil
L’importo del programma è di 39,089mln di Euro, credito d’aiuto.
•
Approvvigionamento idrico della citta' di Tripoli/Koura
L’importo dell’iniziativa è di 5,911mln di Euro, credito di aiuto.
Azioni di sostegno al settore Pubblico.
Le principali iniziative sono:
• Risposta all'appello del Governo libanese alla Conferenza di Parigi del 25.01.2007
L’importo del contributo è di 10mln di Euro, aiuto al Governo.
•
Infrastruttura informatica siti per la Banca Centrale del Libano
L’importo del contributo è di 5,655mln di Euro, aiuto al Governo.
•
Contributi per progetti di ricostruzione e riabilitazione delle infrastrutture danneggiate
dal conflitto: ricostruzione del Viadotto di Sofar
L’importo del contributo è di 5mln di Euro, aiuto al Governo, nell’ambito del
programma “Early Recovery”.
Azioni di sostegno al settore Sviluppo rurale.
Le principali iniziative sono:
• UNDP – Sviluppo socio economico delle aree depresse
L’iniziativa rientra nell’ambito dell’Art Gold Libano, che ha l’obiettivo di sostenere il
raggiungimento degli otto Obiettivi del Millennio anche in Libano, utilizzando la più
ampia partecipazione sociale possibile. In particolare, mira a stimolarne la crescita nel
medio-lungo termine, attraverso azioni di recupero e crescita equilibrati, utilizzando
strategie di sviluppo umano nelle aree pilota e partenariati territoriali nella regione
euro-mediterranea, valorizzando il ruolo guida delle comunità locali.
Il programma Art Gold Libano si coordina strettamente con il programma bilaterale
della cooperazione italiana Ross. In particolare il Ross utilizza nelle aree dove entrambi
i programmi intervengono, le strutture partecipative messe a punto dall’Art Gold, per
programmare le proprie attività.
Contributo multibilaterale di 6,687mln di Euro per la durata di tre anni.
•
Sostegno socio-economico per le famiglie delle regioni olivicole marginali. IAM
Il sostegno ammonta a 3,299mln di Euro.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
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Azioni di sostegno al settore Sviluppo sociale e umano.
Le principali iniziative sono:
• Valorizzazione del patrimonio culturale e sviluppo urbano
L’importo dell’iniziativa è di 10,268mln di Euro, credito di aiuto
•
Sviluppo integrato dei servizi sanitari di base
L’iniziativa si colloca nel quadro del programma triennale di cooperazione tecnica e
finanziaria a sostegno del piano nazionale di ricostruzione del Governo libanese.
Tale piano prevede lo sviluppo e il riordino del sistema sanitario negli aspetti di
riorganizzazione, finanziamento e regolamentazione dei servizi ambulatoriali e di base,
provveduti e/o finanziati dal Ministero della Sanità libanese.
L’importo dell’iniziativa è di 3,471mln di Euro, dono.
•
Progetto di sostegno al laboratorio centrale di sanità pubblica
Il progetto prende origine dalla necessità, per il Ministero della Sanità libanese, di
assicurare una serie di controlli sulla qualità degli alimenti, sui farmaci, sulla potabilità
delle acque, nonché sulla diagnostica delle malattie infettive. Tali funzioni si erano, di
fatto, perdute durante gli anni del conflitto. La realizzazione del Laboratorio Centrale
di Sanità Pubblica contribuirà a mettere le basi per prevenire l’insorgere di patologie
acute e croniche e la diffusione di agenti nocivi alla salute della collettività, costituendo
un fattore rassicurante per i consumatori libanesi, assai preoccupati, al momento, per
la mancanza di controlli a garanzia della salute comune.
L’importo dell’iniziativa è di 0,847mln di Euro, dono.
Per approfondimenti sulla struttura della scheda, indicatori e fonti utilizzate si rimanda alla Nota Metodologica e
alla Sitografia
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