carlino - Comunità Montana del Frignano
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17 MARTEDÌ 7 AGOSTO 2012 APPENNINO •• FANANO CADE MENTRE FA TRAKKING, È GRAVE UN VOLO tremendo alle cascate del Doccione di Fanano. È l’incidente occorso a una donna di origini reggiane di 35 anni che sabato sera, quando è successo l’incidente, stava facendo trakking. La donna è in porgonosi riservata e le sue condizioni restano gravi. ZOCCA LA KERMESSE MUSICALE DI SAN GIACOMO SI E’ TRASFORMA IN UN ‘RAVE’ FACENDO INFURIARE I RESIDENTI «Una festa troppo ‘libera’» Per due giorni schiamazzi non stop e vandalismi: arrivano i carabinieri — ZOCCA — LA FESTA della Libertà che si è svolta lo scorso fine settimana a San Giacomo di Zocca è degenerata in un rave, «un raggruppamento non autorizzato di persone» che ha sparato musica ad altissimo volume anche dopo la chiusura della festa. Per farli cessare, gli abitanti del luogo hanno dovuto richiedere l’intervento dei carabinieri. «Giovani e meno giovani, di pochi mesi di vita fino ai 90 anni – spiegano alcuni residenti -, si sono trovati alla mercé di soggetti ‘incontrollati’ richiamati dalla festa. Ma gli organizzatori non avevano il personale adatto per intervenire?». Fanno presente che vi hanno par- tecipato «‘personaggi’ già presenti gli anni passati e già noti per aver creato problemi. Quando inizia la musica della festa, in modo assolutamente autonomo, loro iniziano a sparare ad altissimi decibel la musica Techno, che durante lo svolgimento della festa si confonde con gli altri suoni». A San Giacomo, per due giorni, senza sosta notturna, su quattro palchi si alternano gruppi diversi, comunque rock, e in molti casi punk o havy metal, ai quali si aggiungono gli schiamazzi di migliaia di giovani, il passaggio di migliaia di auto, e una emissione ad alto volume di musica Techno sparata nell’etere. Il gruppo di ‘autonomi’ – denunciano i residenti - «con proprio generatore di cor- rente hanno agito indisturbati per due giorni, se non fosse che la festa, domenica mattina alle 6, ha spento gli impianti, mentre loro hanno continuato». A questo punto, secondo i residenti, la situazione è sfuggita di mano agli organizzatori, i quali, «sollecitati a intervenire, hanno risposto che non erano responsabili perché si trattava di campeggio libero». Gli abitanti hanno quindi richiesto l’intervento le Forze dell’ordine le quali – spiegano -, dovendo chiedere rinforzi ad altre stazioni, «non sono potute intervenire tempestivamente e la musica e il raggruppamento abusivo si sono protratti fino alle 12». Walter Bellisi Montese, è morto Mario Gualandi campionissimo di ruzzolone — MONTESE — IL LANCIO del ruzzolone ha perso un campionissimo. Nella notte tra domenica e lunedì, a Bologna, si è spento Mario Gualandi (foto), 93 anni, di San Martino di Montese. I funerali si svolgeranno domani a Bologna. E’ stato una leggenda, uno degli artefici della riscoperta e del rilancio di questa specialità riconosciuta dal Coni. Continuando la tradizione di famiglia (nonno Casimiro e papà Italo erano imbattibili) ha vinto innumerevoli gare e ricoperto incarichi in seno agli organismi dirigenziali locali ma anche nazionali della Figest. w.b. IN MARCIA VERSO LA VETTA FINALMENTE IN CIMA FIN DALLA PRIMA MATTINA A CENTINAIA IN CAMMINO Il Cimone era la suggestiva meta della processione del 5 agosto Persone provenienti da tutta l’Emilia ma unite nella fede La processione ha avuto un prologo sabato con il percorso da canevare sino a Lago della Ninfa Ritrovo alle 7 di domenica per andare verso la vetta in tutta sicurezza grazie a tanti volontari Civili o in divisa (Gruppo Alpini, Aeronautica militare, Gev, Avap, Cri...) in cima si è tutti uguali In 3000 sulla vetta per fede Sestola, una folla alla processione della Madonna della Neve — SESTOLA — PREGHIERA COLLETTIVA Alle 11 la santa messa a coronamento del pellegrinaggio Momenti di commozione nell’ascoltare l’omelia dell’arcivescovo, monsignor Antonio Lanfranchi OLTRE 3000 persone hanno scalato domenica scorsa la vetta più alta dell’Appennino settentrionale per celebrare in vetta al Cimone la Madonna della Neve. Una tradizione popolare, che attrae ogni anno, tempo permettendo, migliaia di bambini e anziani, donne e uomini, fedeli e non, uniti dall’amore per la montagna. E quest’anno, complice la coincidenza del 5 agosto con un giorno festivo, è stato toccato il record di presenze. Un appuntamento prima di tutto «religioso - precisa Daniele Giovanardi, presidente della Confraternita di Misericordia - tanto più importante considerando la rarità di questi eventi. Da quassù si vede il mondo. Chi viene lo sa». Giovanardi, come ogni anno, si è caricato il Cristo in spalla e ha scalato la vetta, seguito da un folto gruppo di pellegrini, che quest’anno ha visto una novità. «Le tradizioni devono passare di mano – sottolinea Giovanardi –. Per questo è con noi la comunità cattolica nigeriana e filippina, modenesi perfettamente integrati, con cui condividiamo valori comuni. È un messaggio di speranza». La festa della Madonna della Neve è un «meraviglioso connubio di scienza e religione, che cade in un anno importante, dove si celebra il 75˚ anniversario dell’osservatorio meteorologico in vetta», dice il direttore del Centro Aeronautica militare del Cimone, Attilio Di Diodato, salito a piedi anche lui, a fianco del senatore Carlo Giovanardi. «Sono 32 anni continuativi che non faccio mancare la mia presenza al Cimone il 5 agosto», dice il parlamentare. A celebrare, con il supporto della Giovane Montagna, la santa messa in vetta, assistita, tra gli altri, dai sindaci di Fiumalbo e Sestola, è stato l’arcivescovo di Modena Antonio Lanfranchi. Per Sua Eccellenza, il secondo 5 agosto a 2165 metri sul livello del mare. «Per me è un’emozione sempre grande, amo la montagna. Salire in vetta è una metafora del cammino della vita, che conosce fatiche e tribolazioni, ma anche la bellezza di camminare insieme verso una meta». Milena Vanoni